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In copertina: particolare stilizzato delle incisioni parietali dell’Addaura (Arte
parietale paleolitica, Monte Pellegrino, Palermo), avatar - http://digilander.libero.it/valastro.
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I QUADERNI DI M@GM@
Direttore della Collana: Orazio Maria Valastro (Sociologo)
Comitato Scientifico: Georges Bertin (Socio-Antropologo), Augusto Debernardi
(Socio-Psicologo), Cecilia Edelstein (Psicologa-Terapeuta), Maria Immacolata
Macioti (Sociologa), Michel Maffesoli (Sociologo), Ana Maria Peçanha (Sociologa)
Osservatorio dei Processi Comunicativi
Associazione Culturale Scientifica
Rappresentante Legale: Orazio Maria Valastro
Sede Legale: Via Pietro Mascagni, n.20, 95131 Catania
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M@gm@ Rivista Elettronica
Periodico elettronico fondato e diretto dal Sociologo Orazio Maria Valastro
Reg. Tribunale di Catania, n.27/02 del 19 novembre 2002
Redazione: Via Pietro Mascagni, n.20, 95131 Catania
ISSN: 1721-9809
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Copyright © MMVIII
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ISBN 978-88-548-2457-7
I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,
di riproduzione e di adattamento anche parziale,
con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.
Non sono assolutamente consentite le fotocopie
senza il permesso scritto dell’Editore.
I edizione: aprile 2009
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Orazio Maria Valastro
SCRITTURE RELAZIONALI AUTOPOIETICHE
INDICE
PREFAZIONE
Ateliers dell’immaginario autobiografico
Orazio Maria Valastro
11
PARTE PRIMA
LA SCRITTURA AUTOBIOGRAFICA:
UNA NUOVA PRESENZA DI SÉ AL MONDO
Ascolto e narrazione di sé: prendersi cura della propria vita
Orazio Maria Valastro
19
Momenti e figure della scrittura di sé
Duccio Demetrio
31
Ascoltare e scrivere se stessi
Antonio Zulato
39
Racconti che fanno esistere
Federico Batini
43
PARTE SECONDA
LA POETICA DI SÉ COME ARTE DELLA TRASFORMAZIONE
Scolpire, dipingere, raccontarsi: il Giardino delle Muse di Francesco Cusumano
Domenico Amoroso
57
La poesia come pratica di ri-costruzione di senso
Marina Moretti, Augusto Debernardi
63
La poesia e l’arte della mimesis
Ferdinando Testa
69
PARTE TERZA
IL MITO: SUPPORTO ED ESPRESSIONE ESISTENZIALE
Il senso del mito nella scrittura di sé
Mabel Franzone
83
Le infanzie di Lancillotto del Lago
Georges Bertin
91
Il mito di Hestia
Magalì Humeau
95
Indice
PARTE QUARTA
PROCESSI D’INDIVIDUAZIONE ED EMPOWERMENT:
SCRITTURE DI SÉ E TERRITORI
La scrittura etopoietica: forgiare un’inedita estetica dell’esistenza
Pascale Fautrier
107
Percorsi di empowerment per educarsi alla scrittura autobiografica
Salvatore Squillaci
121
La vita degli archivi
Fabio Olivieri
125
PARTE QUINTA
PEDAGOGIA DELLA MEMORIA E DELL’IMMAGINARIO
Pedagogia della memoria e dell’immaginario
Orazio Maria Valastro
137
Una psicopedagogia narrativa: immagini e simboli
Ferdinando Testa
143
Fare esperienza della scrittura di sé
Volontari Autobiografi Ass.ne Le Stelle in Tasca
149
Danila Allegra, Giusy Allegra, Lidia Avola, Caterina Carbonaro, Maria Crivelli,
Claudia Deodato, Samantha Insacco, Letizia Lampo, Agata Pepe, Alessandro
Ragonesi, Mario Toscano
Autori
163
PREFAZIONE
SCRITTURE RELAZIONALI AUTOPOIETICHE - I quaderni di m@gm@
Ateliers dell’Immaginario Autobiografico
Orazio Maria Valastro, Sociologo Presidente Osservatorio Processi Comunicativi
——————————————————————————————
Un percorso partecipato ed un laboratorio di ricerca azione esistenziale
in divenire
La raccolta dei contributi pubblicati in questo volume, rappresenta una
selezione di analisi e riflessioni, presentate nei volumi e opuscoli editi
dall’Associazione di Volontariato “Le Stelle in Tasca”1, proponendo e
inserendo ulteriori testi inediti. L’insieme dei contributi, sollecitati e
generati dal confronto con gli autori sul significato delle pratiche narrative e
autobiografiche, sono concepiti in relazione ad una pedagogia della memoria e
dell’immaginario che si coniuga nella proposta associativa di un volontariato
autobiografico. Il progetto degli Ateliers dell’Immaginario Autobiografico,
dei percorsi strutturati per piccoli gruppi accompagnati a fare esperienza
della narrazione e della scrittura di sé, attivando dei processi di auto
formazione esperienziale e dei percorsi partecipati nella condivisione di un
ascolto sensibile di sé e dell’altro, può essere concepito come un laboratorio
di ricerca azione esistenziale in divenire, orientato dalle finalità principali
dell’Associazione Le Stelle in Tasca. La finalità principe, desiderio fondante
delle attività associative, desidera favorire l’interazione dei soggetti più deboli
della nostra comunità con il contesto territoriale e comunitario nel quale si
configurano dei vissuti segnati dal disagio sociale ed emotivo. Concependo un
volontariato autobiografico come risorsa e opportunità per la comunità locale,
le pratiche narrative e autobiografiche diventano un medium per restituire
una cittadinanza sociale alle narrazioni di sé, elemento cardine e sostegno di
nuove consapevolezze e coscienze trasformative della nostra relazione con
noi stessi, gli altri e il mondo, da condividere con i contesti sociali e culturali
nei quali queste esperienze si realizzano.
Le metodologie di riferimento per la programmazione, la conduzione e la
realizzazione dei percorsi strutturati, associano la valenza e la funzione di una
pedagogia della memoria e dell’immaginario che ci permette di evocare quello
che non può essere narrato con un discorso ragionato, situandoci in una nuova
e rinnovata possibilità e opportunità di ascolto sensibile di noi stessi e degli
altri. Sostenere con le scritture relazionali di cura una coscienza trasformativa
della condizione umana, come nuova presenza di sé al mondo, significa al
11
Ateliers dell’immaginario autobiografico
tempo stesso condividere un percorso-processo dove la nostra storia di vita e
quella degli altri diventano oggetto del nostro pensiero. Facendo l’esperienza
dell’alterità della condizione umana diventiamo solidali e comprensivi
dell’avventura umana, come esistenza comune e collettiva delle donne e
degli uomini nel mondo. La scrittura di sé, rivelandosi un’ermeneutica di
sé, medium di appropriazione di un processo di creazione e trasformazione
auto poietica, sollecita un’ermeneutica dell’altrove come medium di accesso
al mito e all’immaginario, alle funzioni dell’immaginario simbolico e sociale
nella narrazione e nella scrittura di sé, forma a priori della speranza e spazio
per re-incantare se stessi e il mondo2.
Un’esposizione articolata delle metodologie adottate e sviluppate con gli
Ateliers dell’Immaginario Autobiografico, sarà oggetto di una pubblicazione
ulteriore. In questo volume sono proposti dei contributi che indicano e
abbozzano un percorso di riflessioni, concorrendo a esaminare molteplici
dimensioni e tematiche sollevate da questa esperienza. Concependo la
scrittura autobiografica come una nuova presenza di sé al mondo, uno spazio
all’interno del quale il soggetto si auto costituisce, forgiando una nuova
coscienza estetica attraverso l’arte della scrittura. Un’estetica di sé che
trasfigurando la nostra vita in opera d’arte, elabora una poetica di sé come arte
della trasformazione, condizione e possibilità per nutrire il desiderio di ricreare
e attribuire significato alla nostra esistenza. La funzione dell’immaginario
diventa supporto ed espressione esistenziale sostenendo una riconquista mitopoetica del senso della nostra esistenza. Sostenendo una poetica della parola
e della memoria generiamo una ristrutturazione interna di noi stessi, oltre
qualsiasi separazione tra ragione sensibile e razionale, ricomponendo una
nuova sintesi che diventa coscienza rinnovata di sé.
Fare esperienza della narrazione e della scrittura di sé favorendo una
pedagogia dell’immaginario, ci permette di prendere coscienza dell’alterità
delle costellazioni immaginarie che possiamo condividere, facilitando
un’esperienza diretta della funzione dinamica della struttura delle immagini
che ci aiuta a riequilibrare la nostra visione del mondo, sperimentando inoltre
quella funzione fantastica delle immagini dove risiede la speranza di migliorare
la condizione delle donne e degli uomini3. Questa esperienza sollecita una
pratica dell’immaginario promuovendo una comprensione dell’alterità delle
immagini e della necessità del loro equilibrio, per acquisire una coscienza
rinnovata di sé e degli altri, rinnovando la nostra visione dell’esistenza.
Elaborando e condividendo delle trame mito drammatiche accediamo al
nostro universo, raffigurazione di trame esistenziali che condividiamo con
gli altri e il mondo, favorendo un processo creativo sostenuto dalla funzione
12
Scarica

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