15
39
2014
2013
I dati della nostra Sezione.
CLUB ALPINO ITALIANO
Piazza Firmafede N° 13 c.p. 1 – 19038 SARZANA (SP)
Fondata nel 1945 e ricostituita nel 1969/1970
Telefono e fax: 0187.625154- cellulare: 334.7738414
e-mail: [email protected] - http://www.caisarzana.com
conto corrente postale: N° 13125190
IBAN: IT 59 T 01030 49843 000063121274
(Banca Monte dei Paschi agenzia di Sarzana)
Codice fiscale: 81003060118 - Partita IVA: 01250380118
Orari apertura sede sociale:
tutti i giorni feriali, da Lunedì a Sabato dalle ore 17,00 alle ore 19,00
il Giovedì (Gruppo Speleo), anche dalle ore 21,00 alle ore 23,00
quando piove,e a volte, quando non piove, la sede resta aperta
pure di mattina, dalle ore 9,00 alle ore 12,00 (dipende dal segretario)
La nostra Sede si trova nella piazzetta evidenziata nel cerchio rosso
1
TESSERAMENTO 2014
Coda interminabile davanti alla sede del CAI per prendere il bollino 2014
Rammentiamo le quote sociali 2014
Soci ordinari………………….. …….€
Soci famigliari………………………. “
Soci Giovani (nati dal 1997………. “
Contributo nuove iscrizioni……….. “
41
22
16
5
Ricordiamo che, per rinnovare il tesseramento è possibile utilizzare le seguenti forme
di pagamento:
• Venire direttamente in sede durante gli orari di apertura (17,00/19,00) –
• Fare un versamento sul c.c.p. N° 13125190 intestato a CAI Sarzana –
• Effettuare un Bonifico Bancario sul conto CAI Sarzana acceso presso il Monte
dei Paschi di Siena sul seguente IBAN: IT 59 T 01030 49843 000063121274
ALCUNI VANTAGGI DEI SOCI DELLA NOSTRA SEZIONE
• Dal compimento dell’80° compleanno, il Socio sarà iscritto gratuitamente alla
nostra Sezione
• Le coppie che hanno iscritti due o più figli giovani, paga solo il primo figlio.
• Alla coppia di soci alla quale nasce un figlio, la prima tessera è gratuita
• Al socio che compie 25 anni di iscrizione, oltre al distintivo dorato
venticinquennale, viene data anche una bella targa ricordo.
2
LETTERA DEL PRESIDENTE
Cari soci ed amici,
come ogni anno, in qualità di Presidente della Sezione, mi accingo a presentare il
programma delle nostre attività per il 2014 che sono descritte in questo libretto.
Come è ormai consuetudine della “politica” relativa alle proposte escursionistiche della
nostra Sezione, essa è molto articolata e varia, affinché, ogni nostro iscritto, possa trovare
l’occasione giusta e adatta alle proprie capacità, possibilità ed esigenze.
Scorrendo le pagine di questo programma, infatti, salta subito all’occhio la gamma più
disparata di proposte, facendovi scoprire, pagina dopo pagina, cosa “….bolle in pentola” per il 2014
e scegliere se camminare sui sentieri, sciare, ciaspolare, scendere in grotta, fare trekking, andare per
erbi o funghi, scoprire i segni dell’uomo nelle terre alte, andare a scoprire montagne o regioni più
lontane, …. e così via.
Per la prima volta, dopo sette anni, il trend positivo delle iscrizioni al nostro sodalizio ha
avuto un’inversione di tendenza, dovuto verosimilmente anche al momento difficile,
economicamente, nel quale diverse famiglie si ritrovano. Il calo, quest’anno è stato di 57 soci e la
nostra Sezione ha chiuso il tesseramento 2013 a 1148 iscritti: sempre un buon numero rispetto agli
abitanti di Sarzana che ci consente di continuare ad essere la terza sezione, per numero di iscritti,
della Liguria e la prima per quanto concerne il rapporto iscritti/abitanti.
Per quanto riguarda l’attività della Sezione, credo di poter trarre, ancora una volta, delle
conclusioni positive sull’anno appena trascorso La maggior parte degli obiettivi che ci eravamo
prefissati, nonostante l’inclemenza del tempo che ci ha costretto ad annullare alcune gite sociali,
sono stati raggiunti: i due Trekking nei Pirenei e nello Stubai (quest’ultimo, interrotto per
l’incidente mortale capitato a Monica), la doppia Settimana Bianca (discesa e fondo), il Verdon,
l’Alpe di Siusi, la Val Camonica, il Soggiorno Estivo, il viaggio in Israele e Giordania. E, inoltre, il
buon lavoro della Commissione dell’Alpinismo Giovanile, del Gruppo Micologico, delle Terre Alte
e del Gruppo speleologico: tutti hanno dato il loro valido e apprezzabile contributo.
Ribadisco, ancora una volta, che il patrimonio della nostra Sezione sia quello di proporre
iniziative che possano accontentare, con pari dignità, il più vasto numero possibile di soci, tutelando
le finalità statutarie del Club Alpino Italiano.
Concludendo, vi invito a sfogliare, con attenzione, questo opuscolo, affinché ognuno di voi
possa, in funzione delle proprie possibilità e capacità, a trovare la proposta più confacente alle sue
possibilità e a provare il piacere di "conquistare" la "sua" montagna con le motivazioni che gli sono
più congeniali.
Prima di chiudere questa mia “lettera”, vorrei ricordare, con commozione, la scomparsa
della nostra socia Monica Fabbri, deceduta tragicamente nel corso del Trekking dello Stubai. Alla
sua famiglia, anche a nome del Consiglio Direttivo e di quanti l’hanno conosciuta, rinnovo le più
sentite condoglianze.
il Presidente
(Giuliano Vanacore)
Il presente “Programma di Attività 2014” è stato elaborato dalle Commissione Gite del CAI
di Sarzana e, per alcune, congiuntamente alla corrispondente Commissione del CAI di
Carrara. Sperando che le proposte contenute in questo libretto ottengano il gradimento dei
nostri soci, auguriamo a tutti un “buone escursioni 2014”
Responsabile elaborazione del presente “Programma Gite 2014”: C. Codeluppi
3
CONSIGLIO DIRETTIVO 2012/2014
Presidente:
Giuliano Vanacore
Vice Presidente: Rizieri Castagna
Segretario:
Cesare Codeluppi
Vice segretaria: Stefania Cavallini
Tesoriere:
Michele Sarcinelli
Consiglieri: Nilo Giannini, Nello Lombardi, Giorgio Nicolini, Lorenzo Taponecco
Sindaci Revisori: Gabriella Diani, Filippo Patanè, Laila Veneri
Delegati Assemblee: Giuliano Vanacore, Giovanni Moruzzo, Michele Sarcinelli
COMMISSIONI, GRUPPI, SCUOLE E ISTRUTTORI
COMMISSIONI
GRUPPI:
Affari Generali:
Rizieri Castagna (ref. C.D.)
Liana Vaccà
Sci Fondo Escursionismo
Mario Mori
Stefano Navone
Escursionismo:
Nilo Giannini (ref. C.D.)
Escursionismo:
Nilo Giannini (ref. C.D.)
Stampa propaganda:
Cesare Codeluppi
Coro sezionale:
Cesare Codeluppi
Alpinismo
Maurizio Dadà
Primo Tonelli
Speleologico:
Andrea Venuta
Baruzzo Massimo
Licia Lotti
Alpinismo Giovanile:
Massimo Del Forno
Scuola:
Rizieri Castagna
Sci:
Cesare Codeluppi (ref.C.D.)
Rapporti Istituzioni:
Giovanni Moruzzo
Giuliano Vanacore
Biblioteca
Liana Vaccà
Sentieri
Ugo Ferri
Antonio Cocco
Tutela Ambiente
Montano:
Stefania Cavallini
Terre Alte:
Nello Lombardi
CORPO ISTRUTTORI
Accompagnatori Escursionismo
Nilo Giannini (AEI)
Alberto Passalacqua (AE)
Primo Tonelli (AE)
Laila Veneri (AE)
Edoardo Voglino (AE)
Lara Musetti (AE)
Massimo Pegazzano (ASE)
Michele Sarcinelli (ASE)
Diego Valtriani (ASE)
Accomp. Alpinismo Giovanile
Massimo Del Forno
Giuliana Diani
Moreno Marchi
Micologico e Naturalistico
Remigio Pagliari
Istrutt. di Arrampicata Libera
Lorenzo Taponecco (IAL) (ref.
C.D.)
Cicloescursionismo
Sergio Loiacono
Accomp. di Cicloescursionismo
Sergio Loiacono (AC/LPV)
Nordic Walking:
Nino Santanzelmo
Istrutt. Sci Fondo Escursionismo
Martino Ferri (INSFE)
Nino Santanzelmo (ISFE)
SCUOLE
Scuola Nazionale Sci di Fondo
Escursionismo
Ferri Martino
Nino Santanzelmo
Alessandro Righi
Scuola di Escursionismo
Nilo Giannini (ref. C.D.)
Istruttore di Nordic Walking
Nino Santanzelmo
Istruttore di speleologia
Michele Pazzini
Tutela Ambiente Montano
Stefania Cavallini
Mirco Ferretti
Davide Tenerini
4
2013 RESOCONTO MOLTO “STRINGATO”
(per un resoconto più approfondito, si rimanda al prossimo numero di “QUI CAI”)
• Commissione Gite
L’attività, come è ormai tradizione consolidata, doveva iniziare con una gita “marina”:
l’anello di Monterosso, ma a causa dell’alluvione che ha colpito i paesi delle 5 Terre, è stata
annullata, per cui, l’inizio dell’attività è stato posticipato al 27 Gennaio con una “ciaspolata” dalla
Cisa al Brattello. La copiosa neve caduta ci ha permesso di effettuare altre due ciaspolate in
Appennino, a Prato Spilla e al Monte Zatta. In Primavera, ci siamo barcamenati in mezzo alla
pioggia, riuscendo a portare a termine la gita “Slow Food” al Monte Rocchetta, l’anello di Ruosina e
la gita al Monte Croce, tutto ammantato di bianco (Giunchiglie, non neve!)
A Giugno, complice le migliorate condizioni meteo, abbiamo portato a termine tre gite:
l’anello di Volterra, le ferrate del Pizzo d’Uccello (giusto in tempo prima che l’ordinanza del
sindaco di Fivizzano vietasse l’accesso ai sentieri della zona a causa dello sciame sismico che ha
interessato tutta la fascia sottostante il Pizzo) e il giro dei laghi della Val Parma. La doppia gita ai
Lagoni (escursionistica e arrampicatoria) concludeva il primo semestre.
In questo primo semestre, c’è poi da aggiungere anche l’attività che esula dalle gite
domenicali: quella di più giorni e che, quest’anno, è stata abbastanza intensa: la gita extraeuropea
che ha avuto come meta Israele e Giordania, seguita dal week end in Val Camonica (lago d’Iseo e
Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri), dai quattro giorni al Canyon del Verdon, dai tre giorni
all’Alpe di Siusi, in un ambiente ammantato di neve (a fine Giugno!)
Nel secondo semestre, come è ormai consuetudine, nei primi due mesi, Luglio e Agosto,
abbiamo abbandonato la nostra “zona” per andare a scarpinare “lontano da casa”. Ottimo successo,
come sempre, ha avuto il Soggiorno Estivo, svoltosi a Moena e che è giunto alla sua 35^ edizione. In
contemporanea, veniva svolto il Trekking da rifugio a rifugio nella Stubaithal (interrotto alla
seconda tappa per il drammatico incidente costato la vita a Monica Fabbri). Il secondo trekking
programmato ai Pirenei, nonostante la presenza abbondante di neve, si è svolto regolarmente.
Il mese di Agosto è stato riservato, come succede da alcuni anni a questa parte, agli
escursionisti con un po’ più di ardire ed esperienza. Il gruppo si è cimentato nel percorrere una serie
di vie ferrate: la Via delle Bocchette e il Sentiero SOSAT, nelle Dolomiti di Brenta, per poi spostarsi
nel lato opposto delle Alpi, in Val di Susa, per salire le ferrate “C. Giorda alla Sacra di San Michele
e quella, breve ma impegnativa, all’Orrido di Chianocco.
Ritornati in zona, la prima gita dal Passo del Vestito a Vagli del 1° Settembre, ci è “andata
buca”, nonostante fosse una splendida giornata e il pullman fosse pieno: Lorenzini si era dimenticato
di mandarci il pullman…! Comunque, ci riprendiamo subito con il week-end successivo con la gita
dal Passo delle Radici all’Abetone.
In attesa della gita successiva alla Penna di Lucchio, annullata per il maltempo (è già il terzo
anno che ci proviamo!) riceviamo la gradita visita dei nostri amici francesi di Villefranche de
Rouergue, con i quali è in essere un gemellaggio che dura da 26 anni e che consiste nello
scambiarci, annualmente le visite. Quest’anno, che è toccato a noi riceverli, nei dieci giorni trascorsi
insieme, abbiamo avuto il tempo di portarli quattro giorni a Roma, di farli “scarpinare” sulle alture
di Lerici, alle Cinque Terre, alle Grotte del Corchia, a farli assistere al “Napoleonfestival”, con il
rischio di prendere qualche “fucilata” e di sedersi, spesso e volentieri, a tavola, (a Roma, , abbiamo
mangiato “mezze maniche all’amatriciana” per quattro giorni!).
Chiuso questo breve “excursus” del Gemellaggio, ci siamo avviati verso l’ultimo trimestre
dell’anno terminando con alcune escursioni sulle Apuane, e con altre iniziative, meno impegnative
ma più aggreganti: la Castagnata Sociale, il Pranzo Sociale e la “Serata degli Auguri”.
Quando questo programma sarà stampato e sarà dato in pasto ai soci, non sapremo come sarà
andata l’ultima gita, quella di chiusura del 15 Dicembre, che ci porterà dalla località “baracca” sulla
statale Aurelia, fino a Deiva Marina. Comunque vada, ci vedremo sicuramente a Gennaio per il
primo appuntamento del 2014.…….
5
• Continua il breve resoconto sulle altre commissioni
Commissione Sci. In comune per gli amanti dello sci c’èra solo la data: dal 16 al 23
Febbraio. Per il resto, si sono divisi (non equamente): una parte consistente di “pistaioli” (55) ha
preso alloggio presso l’Hotel “Duchi d’Aosta” al Sestriere mettendo a ferro e fuoco le piste della
“Via Lattea”, mentre un gruppo meno numeroso di amanti dello sci nordico (13), se ne sono andati
al Passo Resia e, fra ”alternato” o “pattinato”, hanno battuto le piste italo-austriache della zona.
Commissione Giovanile. Sotto la guida del “Trio Lescano (Massimo, Giuliana e
Moreno), gli “aquilotti” hanno dato del filo da torcere ai “veci”: ciaspolate, arrampicate, discese in
corda doppia, ferrate, torrentismo, speleologia, trekking in Dolomiti, notti sotto le stelle, e chi più ne
ha più ne metta; penso ce ne sia abbastanza per ben sperare nel futuro della nostra sezione…….
Gruppo Terre Alte. Oltre ai classici appuntamenti a Cassego con Don Sandro (SS
Trinità e festa della Castagna,) e la prosecuzione della campagna di scavi al sito della Brina, il
Gruppo “Terre Alte” si è preso l’onere, il 2 Giugno, di accompagnare lungo la Via Francigena, da
Aulla a Sarzana, la marea di camminatori pervenuti in occasione dei festeggiamenti e delle
manifestazioni organizzate dalla nostra Sezione per i 150 anni del CAI.
Gruppo Micologico. Il gruppo dei “fungaioli” ha aperto la sua attività con la conferenza
e successiva raccolta, nelle colline sarzanesi, delle erbe spontanee alimentari (gli erbi), ripetendo
questa bella esperienza in alcuni paesi limitrofi. Ha organizzato visite a Orti Botanici e Mostre
micologiche. A Sarzana, poi, ha allestito presso la Fortezza Firmafede, la 6^ Mostra Micologica che
ha raccolto un lusinghiero successo e un notevole consenso, sia di critica che di pubblico. Ha inoltre
pubblicato, in aggiunta al libro sugli Erbi, un CD sul loro riconoscimento.
Gruppo Speleologico. Ha organizzato e portato a termine il XVI° Corso di speleologia
di 1° Livello; ha svolto una notevole attività di gruppo con uscite a cadenza quasi settimanale e,
infine, ha d ha organizzato due uscite in grotta per adulti ed una uscita per i nostri “aquilotti”.
Gruppo Cicloescursionismo. Ha attuato il programma di ciclo-escursioni proposto
congiuntamente con il Gruppo Cicloescursionistico del Club Alpino Italiano di Massa.
Corso di Orientamento. Il Corso, giunto alla sua 17^ edizione, è’ stato effettuato
regolarmente e con un notevole numero di iscritti.
Coro sezionale. Nel corso dell’anno, ha effettuato due uscite canore: alla Serra di
Lerici e la tradizionale “Serata degli Auguri” della Sezione: non è molto, ma, “ anzi che niente”!
6
PERCHÈ ISCRIVERSI AL CAI: I VANTAGGI DELL’ISCRIZIONE
Resoconto sommario dei vantaggi che scaturiscono dall’iscrizione al Club Alpino Italiano:
• Assicurazione
Dal 1° Gennaio 2009, comprese nella quota associativa, vi sono comprese due polizze
assicurative: la prima, riguarda il Soccorso Alpino e tutela i soci dalle spese occorrenti per interventi
di soccorso, elicottero compreso, fino ad un massimale di € 45.000,00. La seconda, assicura tutti i
soci durante la loro partecipazione alle attività e iniziative istituzionali organizzate sia dalle strutture
centrali che da quelle territoriali del CAI, con i seguenti massimali: morte € 55.000,00 – invalidità
permanente € 80,000, spese di cura € 1.600,00.
Si rammenta che, all’atto dell’iscrizione al CAI o del rinnovo del bollino, pagando un
sovrapprezzo di 4 euro, si raddoppiano i massimali assicurativi che coprono la partecipazione alle
attività sociali.
• Rifugi
Per chi pernotta nei rifugi di proprietà del Club Alpino Italiano, il socio usufruisce di uno sconto
di circa il 40% sul pernottamento e di sconti particolari sul trattamento di 1/2 pensione o pensione
completa. Gode inoltre delle stesse condizioni di favore nei rifugi dei Club Alpini esteri che
applicano la convenzione di reciprocità.
• Sconti nei negozi convenzionati:
I soci godono dello sconto del 10/15% in alcuni negozi di articoli sportivi. All’atto della stampa
del libretto, abbiamo rinnovato la convenzione con Sport Life e Ronchieri Sport a Massa. Con gli
altri negozi di articoli sportivi, stiamo ricontrattando la convenzione.
• Sconti nei musei spezzini:
Palazzina delle Arti – Museo Etnografico – Centro Arte Moderna e Contemporanea – Museo del
Castello. Presentando la tessera CAI, i soci potranno acquistare i biglietti direttamente ai Musei.
• Cinque Terre:
Dietro presentazione della tessera CAI, i soci avranno diritto ad uno sconto sul biglietto di
ingresso alla percorrenza del sentiero “Verdeazzurro”.
• Altre agevolazioni:
Partecipazione alle attività sociali – Possibilità di accedere al noleggio delle attrezzature presenti
in sede (ciaspole, ramponi, piccozze, kit da ferrata, ecc.). Consultazione e prestito di libri, guide e
cartine della biblioteca sezionale e accesso al prestito dei volumi della Biblioteca Nazionale
ALTRI VANTAGGI DEI SOCI ISCRITTI ALLA NOSTRA SEZIONE
Oltre ai benefici derivanti dall’iscrizione al CAI, più sopra riportati, i soci della nostra Sezione usufruiscono
dei seguenti vantaggi:
•
Al socio che compie 80 anni, viene regalato il bollino e, da quell’anno in poi, continuerà ad essere
iscritto gratuitamente presso la nostra Sezione.
•
Le coppie di soci che hanno iscritti due o più figli giovani, paga solo il primo figlio, i rimanenti
figli avranno il bollino gratis finché rimarranno nella categoria “giovani”.
•
Alle coppie di soci della sezione alle quali nasce un figlio, la tessera e la quota associativa del
primo anno viene offerta dalla Sezione.
•
Al socio che compie 25 anni di iscrizione al CAI, viene dato, oltre che il distintivo dorato, anche
una targa ricordo
I soci della nostra sezione hanno la possibilità di noleggiare il materiale alpinistico sezionale
•
(imbraghi, set da ferrata omologati, caschi, ciaspole, ramponi, piccozze, ecc.)
7
ASSICURAZIONE E SOCCORSO ALPINO
Nella quota di iscrizione al CAI vi è compresa, oltre all’abituale assicurazione sul Soccorso
Alpino, anche una polizza infortuni che copre tutti i soci nell’espletamento delle attività e iniziative
istituzionali organizzate sia dalle strutture centrali che da quelle territoriali del CAI.
La polizza infortuni, oltre a coprire i soci che fanno manutenzione su sentieri e rifugi o che
vanno alle riunioni organizzate dalle Sezioni o da altri organi istituzionali, copre tutte le attività che
sono scritte nel presente “Programma di Attività 2014”
I massimali della polizza infortuni sono i seguenti:
- morte ................................€ 55.000,00
- invalidità permanente …...€ 80.000,00
- spese di cura .....................€ 1.600,00
La copertura per le richieste di intervento di una squadra del
Soccorso Alpino o dell’elicottero, ha i seguenti massimali:
- Massimale catastrofale ……...€ 45.000,00
- Massimale socio .....................€ 20.000,00
78,00
- Diaria guida o portatore ……. €
- Diaria istruttore CNSAS ….. €
52,00
•
Oggetto dell’assicurazione
Il CAI, per legge dello Stato, organizza il soccorso alpino provvedendo, direttamente o
indirettamente, alla ricerca, al salvataggio ed al recupero delle persone ferite, morte, disperse, e
comunque, in pericolo di vita, durante la pratica dell’alpinismo, non agonistico o di spettacolo, e
dell’escursionismo. I soci, con la semplice iscrizione annuale, sono garantiti nel rimborso delle spese
tutte, incontrate nell’opera di ricerca, salvataggio e/o recupero, sia tentata che compiuta, ivi
compreso l’intervento dell’elicottero nei limiti dei massimali concordati.
•
Scadenza o decorrenza dell’assicurazione
Il periodo assicurativo scade il 31 Marzo dell’anno successivo alla nuova iscrizione o al
rinnovo della medesima. Dopo questa data il socio che rinnova, rimane scoperto per circa 10 giorni
(è il tempo necessario per la trasmissione del nominativo alla Sede Centrale); Per i nuovi iscritti, lo
stesso discorso vale per tutto l’arco dell’anno.
•
Denuncia sinistri
In caso di intervento di una squadra del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico
(CNSAS) sul territorio nazionale, non è necessaria alcuna segnalazione da parte dell’iscritto o della
Sezione, purché, all’atto dell’intervento vengano comunicati, al personale di soccorso, i dati
anagrafici, la Sezione di appartenenza e venga dimostrata la regolarità dell’iscrizione.
In caso di interventi effettuati da strutture diverse dal CNSAS, sia sul territorio nazionale che
in altri paesi europei, il socio è tenuto ad informare la Presidenza del CNSAS, via E. Petrella, 19 20124 Milano, immediatamente dopo l’intervento, precisando la meccanica dell’incidente, la
località, il tipo di soccorso ottenuto e tutti i particolari relativi.
Alla suddetta segnalazione dovrà seguire, in tempi brevi, la trasmissione della fattura che
verrà rimborsata soltanto nel rispetto delle tariffe e dei massimali previsti. In caso di fatture estere il
rimborso al socio verrà effettuato in euro al cambio in vigore alla data della fattura, la quale dovrà
essere presentata in originale, se emessa da strutture nazionali, in fotocopia se da strutture estere.
8
IL SENTIERO – DEFINIZIONI E GRADI DI DIFFICOLTA’
Secondo il vocabolario per sentiero si intende,una via stretta ed appena tracciata tra prati, boschi,
rocce, ambiti naturalistici o paesaggi antropici, in pianura o montagna.
Per il CAl, allo scopo di definire meglio le diverse tipologie di sentiero riscontrabili e suggerire, al
contempo, I’interesse prevalente ed il grado di difficoltà nelle percorrenze, è stata individuata la
seguente classificazione:
• Sentiero Escursionistico (E)
Itinerario segnalato secondo le presenti direttive, tra un punto di partenza ed una meta, privo di
difficoltà tecniche ed indipendente dall’altimetria. Corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate
per scopi agro-silvo-pastorali o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine.
• Sentiero Alpinistico (EE)
Itinerario segnalato secondo le precedenti direttive che si sviluppa in zone impervie e con passaggi
che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna ed un equipaggiamento
adeguato. Corrisponde generalmente ad un sentiero di montagna che può presentare tratti attrezzati
con infissi (funi corrimano e brevi scale) che però non snaturano la continuità del percorso.
• Via ferrata o attrezzata (EEA - escursionisti esperti con attrezzatura) Itinerario che conduce
l’alpinista su pareti rocciose o su aeree creste e cenge, preventivamente attrezzate con funi e/o scale,
senza le quali il procedere costituirebbe una vera e propria arrampicata.
Richiede adeguata preparazione ed attrezzatura per vie ferrate, casco e imbrago.
• Sentiero Turistico (T)
Itinerario di ambito locale su stradine pedonali, carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri. Si sviluppa
nelle immediate vicinanze di paesi, località turistiche, vie di comunicazione e riveste particolare
interesse per passeggiate facili di tipo culturale o turistico - ricreativo.
• Sentiero Storico (S)
Itinerario escursionistico segnalato secondo le presenti direttive che ripercorre “antiche vie” con
finalità di stimolo alla conoscenza e valorizzazione storica dei luoghi visitati.
• Sentiero Natura (N)
Itinerario naturalistico usualmente attrezzato con apposita tabellatura e punti predisposti per
l’osservazione, che si svolge in zone di particolare interesse paesaggistico, botanico, geologico, ecc.
Concludiamo con la classificazione, sempre con lettere, dei primi gradi di difficoltà che si possono
incontrare nella pratica dell’alpinismo e in qualche gita alpinistica:
•
•
•
•
•
•
•
F - Facile = (I°)
PD - Poco Difficile (II°)
AD - Abbastanza Difficile (III°)
D - Difficile (IV°)
TD - Molto difficile (V°)
ED - Estremamente difficile (VI°)
EX - Eccezionalmente difficile (VII°)
note:
allo scopo di dare un immediato risalto a ciascuna escursione, la stessa viene anche identificata
con una lettera come da quanto elencato sopra.
9
TROPPO IN ALTO, TROPPO IN FRETTA!
IL MAL DI MONTAGNA
Salendo in quota la disponibilità di ossigeno si riduce (ipossia). L’ossigeno è fondamentale per la
sopravvivenza; infatti, tutte le cellule dell’organismo devono poterne disporre in quantità sufficiente
a coprire le loro necessità.
La riduzione della quantità di ossigeno diventa evidente sopra i 3000 metri e obbliga l’organismo ad
attivare meccanismi di compenso per affrontare la nuova situazione.
Il mal di montagna è causato da una scarsa tolleranza all’ipossia; colpisce, in genere, dopo qualche
ora di permanenza in alta quota, soprattutto se si trascorre la notte in quota. Il mal di montagna può
anche colpire nel corso di una lunga permanenza ad alte quote (spedizione).
La gravità del quadro è variabile; da lieve, sino a complicazioni che mettono in pericolo la vita.
Quadro lieve: inappetenza, nausea, mal di testa, senso di stordimento , stanchezza eccessiva,
vertigini, insonnia. La sintomatologia è relativamente frequente in quanto colpisce circa il 30% delle
persone a 3500m e il 50% a 4500m. I sintomi sono di intensità variabile. Si noti, però, che sono
riconducibili anche alla sola fatica, in particolare se associata a insufficiente apporto alimentare.
Quadro Grave: è legato allo sviluppo di edema polmonare e/o cerebrale, condizioni che mettono a
rischio la vita.
L’edema polmonare è dovuto al passaggio di acqua negli alveoli che normalmente contengono
aria; causa grave di insufficienza respiratoria. Si manifesta con difficoltà alla respirazione e
tachicardia, tosse inizialmente secca e successivamente con sputo rosa e schiumoso, respiro
rugeoroso (rantolo), oppressione toracica, grave prostrazione.
Nell’edema cerebrale (rigonfiamento dell’encefalo) si ha mal di testa resistente agli analgesici,
vomito, difficoltà a camminare, progressivo torpore fino al coma.
PREVENZIONE
Il mal di montagna è favorito da uno sforzo fisico intenso; un buon allenamento non lo previene
completamente ma è utile in quanto il soggetto fa meno fatica a salire.
- Sopra i 3000 metri salire molto lentamente (non bisogna accusare intensa fatica).
- Dovendo trascorrere la notte sopra i 3000m, si consiglia l’avvicinamento a piedi (più faticoso
ma più utile per la prevenzione del mal di montagna).
- Se si usano impianti di risalita, programmare una notte a quota intermedia.
- Non assumere sonniferi e limitare gli alcoolici: favoriscono la comparsa del mal di
montagna.
- Bere liquidi (almeno 1,5 lt al giorno) e alimentarsi regolarmente. Una forte riduzione del
volume di urine è segno di aggravamento.
- Se i sintomi persistono o si aggravano, il consiglio medico è quello di scendere. La
sintomatologia, spesso non migliora nel corso della notte.
- La perdita di quota (anche solo 500m) può risolvere il quadro. Prendere sempre una
decisione prudente, tenendo anche conto delle eventuali difficoltà alpinistiche della discesa.
- Ricordare che l’alpinismo comporta un buon grado di fatica e molti disagi.
La conoscenza dei propri limiti è fondamentale per un corretto comportamento. Occorre
saper rinunciare a una salita se la propria preparazione fisica e le condizioni ambientali non
sono favorevoli.
Ricordate che le montagne ci attendono sempre!
Club Alpino Italiano
Commissione Centrale Medica
10
I CONSIGLI PER AFFRONTARE LA MONTAGNA CON MAGGIOR SICUREZZA
• Conoscere
Preparate con cura il vostro itinerario anche quello che vi sembra facile. Affrontate sentieri di
montagna sconosciuti solo in compagnia di persone esperte. Verificate sempre la situazione
meteorologica e rinunciate in caso di previsioni negative.
• Informare
Non iniziate da soli un’escursione e comunque informate sempre del vostro itinerario i vostri
conoscenti e il gestore del rifugio.
• Preparazione fisica
L’attività escursionistico/alpinistica richiede un buono stato di salute. Per allenarvi, scegliete prima
escursioni semplici e poi sempre più impegnative.
• Preparazione tecnica
Ricordate che anche una semplice escursione in montagna richiede un minimo di conoscenze
tecniche e un equipaggiamento sempre adeguato anche per l’emergenza.
• Abbigliamento
Indossate capi comodi e non copritevi in modo eccessivo. Proteggetevi dal vento e difendetevi dal
sole, soprattutto sulla neve, con abiti, creme e occhiali di qualità.
• Alimentazione
E’ importante reintegrare i liquidi persi con l’iperventilazione e per la minore umidità dell’alta
quota. Assumete cibi facilmente digeribili privilegiando i carboidrati e aumentando l’apporto
proteico rispetto a quello lipidico.
• Emergenze
In caso di incidente, è obbligatorio prestare soccorso. per richiamare l'attenzione utilizzare i segnali
internazionali:
CHIAMATA: lanciare SEI volte entro lo spazio d’un minuto un segnale acustico od ottico e
ripetere gli stessi segnali dopo trascorso un minuto.
°°°°°°……°°°°°°……°°°°°°
RISPOSTA: lanciare TRE volte in un minuto un segnale acustico od ottico e ripeterlo dopo un
minuto d’intervallo.
°°°…°°°…°°°
Chiunque venga a conoscenza di un incidente alpinistico o speleologico o intercetti un segnale di
soccorso, è tenuto ad informare direttamente la Stazione di Soccorso più vicina o il custode del
Rifugio o i Carabinieri, fornendo ragguagli possibili sulla località dove ha raccolto i segnali e sulla
provenienza degli stessi
Segnali per elicotteri
SI, abbiamo bisogno di aiuto
NO, non abbiamo bisogno di aiuto
CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO
XVII Delegazione Alpi Apuane
Chiamata unica di soccorso: tel. 118
11
ESCURSIONI DI PIU’ GIORNI:
cosa mettere nello zaino
Zaino di circa 45 litri – asciugamano piccolo – bandana o berretto – calze – guanti di lana - camicia
– Giacca a vento leggera – ghette – maglione in pile - t.shirt (3) - pantaloni lunghi e corti – slip
tecnici (3) – sandali – sacchetti plastica per biancheria sporca – copri pantaloni impermeabili–
mantella - borraccia – coltellino – coprizaino – crema solare – stik labbra - fazzoletti di carta –
occhiali da sole – sacco letto - torcia frontale (con lampadine e pile di ricambio) - occorrente per la
pulizia personale (sapone, spazzolino e dentifricio ) – kit di medicazione (minimo, disinfettante,
cerotti, garza, compeed per vesciche) - denaro in biglietti di piccolo taglio – tappi per le orecchie
(per chi non vuol sentire russare!) – tessera CAI.
Inoltre si consiglia di chiudere i capi di abbigliamento in sacchetti di plastica impermeabili.
Ovviamente, il “fare lo zaino” dipende da due cose fondamentali: una, legata alla durata del trekking
che ci aspetta; l’altra, invece è “soggettiva”, nel senso che ognuno si porta dietro quello che vuole!
ATTREZZATURA OBBLIGATORIA PER GHIACCIAIO
Imbracatura completa – due moschettoni a base larga con ghiera – uno spezzone di corda, diametro
9 mm, lungo 1,5 metri per chiudere l’imbracatura – due spezzoni di cordino, diametro 7 mm, lunghi
rispettivamente 1,6 e 2,6 metri, per nodi Prusik – piccozza – ramponi – ghette – lampada frontale.
ATTREZZATURA OBBLIGATORIA PER VIE FERRATE
Imbracatura – casco da roccia – guanti da ferrata (consigliati) – kit completo per vie ferrate,
costituito da:
• Due moschettoni a base larga con ghiera a scatto –
• Uno spezzone di corda da cui si dipartono due “bracci” che vanno ai moschettoni –
• Un dissipatore
Si ricorda che, per fini assicurativi, nelle attività organizzate dalla Sezione e nelle quali è previsto
l’uso di set da ferrata, i set da ferrata autocostruiti non sono a norma (anche se i loro singoli
componenti lo sono), in quanto da un punto di vista tecnico, “solo un set omologato dà completa
garanzia del corretto funzionamento”
Attrezzatura obbligatoria per vie ferrate, con kit da ferrata a norma
12
REGOLAMENTO DELLE GITE
(da leggere con attenzione)
La partecipazione alle gite e alle altre attività sociali è riservata ai soci del CAI, a qualunque
Sezione essi appartengono, in regola con la quota sociale relativa all’anno in corso.
Le iscrizioni alle gite domenicali si accettano direttamente in sede ed anche telefonicamente
dal Lunedì precedente la gita e fino all’esaurimento dei posti disponibili. Coloro che si prenotano
ma non comunicano la loro rinuncia entro le ore 18 del Venerdì, dovranno versare il 50%
della quota stabilita e saranno ammessi alle gite successive solo se in regola con la presente
disposizione.
L’adesione implica, da parte dei partecipanti, la piena osservanza del presente regolamento,
il rispetto degli orari stabiliti e delle disposizioni che il capogita riterrà opportuno adottare per il
regolare svolgimento della gita.
Si raccomanda, prima di iscriversi ad una gita, di leggere con attenzione itinerario, dislivelli,
tempi di percorrenza e difficoltà e di valutare la propria preparazione e allenamento.
I partecipanti non devono superare il capogita in quanto esso è responsabile di tutto il gruppo
e, come tale, ha la facoltà di apportare le variazioni all’itinerario che riterrà più opportune.
Per le escursioni che presentano difficoltà tecniche, l’attrezzatura necessaria verrà specificata
sul programma ed i partecipanti dovranno esserne muniti (si ricorda che per l’attività sociale, tutta
l’attrezzatura deve essere a norma). Inoltre, il capogita ha la facoltà di escludere dalle escursioni i
gitanti non ritenuti idonei o male equipaggiati.
La Commissione Gite si riserva di apportare al programma tutte quelle modifiche che si
rendessero necessarie per il miglior svolgimento della gita.
ISCRIZIONI ALLE GITE DI PIU’ GIORNI
Onde evitare spiacevoli discussioni e incomprensioni che puntualmente si verificano nel
giorno stabilito per l’inizio delle prenotazioni alle gite di più giorni ed in cui i soci si presentano
molto tempo prima dell’orario di apertura della sede, vengono stabilite le seguenti regole:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Dette gite, come tutte quelle inserite nel “Programma 2014” sono riservate ai soli soci CAI –
Il primo giorno di apertura delle prenotazioni è riservato ai soci della sezione di Sarzana. Dal
giorno successivo è consentita l’iscrizione anche ai soci di altre sezioni –
Un socio che si presenta all’apertura delle prenotazioni può iscrivere, oltre a se stesso anche i
propri famigliari ed una coppia di altri soci fuori dell’ambito famigliare.
All’atto dell’iscrizione è obbligatorio il versamento della caparra stabilita, comprensiva di 20
euro di iscrizione all’iniziativa (questi ultimi non restituibili). In caso contrario,
l’iscrizione non è valida –
In via eccezionale, verranno accettate prenotazioni telefoniche dai nostri iscritti residenti
fuori dalle province di La Spezia e Massa Carrara –
Nel giorno prestabilito, le iscrizioni, sempre nel rispetto delle condizioni sopra indicate,
avranno luogo a partire dalle ore 17,00. orario d’apertura della sede;
Nel caso di particolare affluenza, in cui i soci si presentano prima dell’orario stabilito, onde
evitare che stazionino all’esterno, l’apertura della sede potrà essere anticipata ed ai soci che
entrano verrà consegnato un numero progressivo secondo l’ordine di arrivo. Resta inteso che
le iscrizioni inizieranno tassativamente alle ore 17.00.
in caso di rinuncia subentra il 1° degli iscritti in lista d’attesa. Se la rinuncia riguarda una
coppia, per ragioni di organizzazione logistica, la sostituzione riguarderà la prima coppia
iscritta nella lista di attesa o con due persone disposte ad occupare la stessa camera.
Caparre (importante)
Per le gite di più giorni, la caparra stabilita sarà restituita al socio che ha disdetto (dedotti i
20 euro dell’iscrizione) solo se il posto lasciato libero verrà occupato da altro iscritto.
13
“LO SCOIATTOLO”
Di Miriam Lombardi
Via Biassa, 67 LA SPEZIA
Tel. 0187.257223
Abbigliamento, calzature, attrezzi per trekking, outdoor
Viaggi, alpinismo, montagna
SCONTO AI SOCI CAI
15% Abbigliamento
10 % Attrezzature
14
15
COMMISSIONE GITE
SOMMARIO
ATTIVITA’ 2014
GENNAIO (data da stablire):
Eventuale recupero gita annullata nel 2013 (AG)
12 GENNAIO: Parco delle Cinque Terre
Levanto – Punta Mesco – Colle dei Bagari (M. Focone) – Levanto (CG)
19 GENNAIO: Appennino tosco-emiliano
Ciaspolata: Passo della Cisa – Groppo del Vescovo – Tugo (CG)
26 GENNAIO: Appennino tosco-emiliano
Lagastrello – Monte Acuto – Rifugio “Sarzana” - I Ghiaccioni - Varville (CG)
02 FEBBRAIO: Golfo di La Spezia
Fabiano – M. Croce – Campiglia - Portovenere (CG)
09 FEBBRAIO: Appennino Tosco Emiliano
Ciaspolata: Lagastrello – Quattro Fagge – Rifugio Sarzana – Laguestri - Lagastrello (CG)
09 FEBBRAIO: Liguria
Pedalata a Sestri Levante (Brekkanecca) (MTB)
15/22 FEBBRAIO: Dolomiti
Settimana Bianca e di Fondo a Selva di Val Gardena (CG)
16 FEBBRAIO: Cinque Terre
Anello di Volastra: il “sentiero dei vigneti” (CG)
16 FEBBRAIO: Appennino ligure
Parco del Beigua: anello della Val Gargassa (AG)
23 FEBBRAIO: Appennino Tosco Emiliano
Linari – Monte Bocco – Monte Bragalata – Valditacca (CG)
28 FEBBRAIO (venerdì): Sede sociale
Inizio 19° Corso di Orienteering (CG)
02 MARZO: Parco Montemarcello-Magra
Romito Magra – Monti di S. Lorenzo – Rocchetta – La Serra – Lerici (CG)
08/09 MARZO: Ponzano Magra - “i nostri erbi”
Sabato, incontro e lezioni teoriche - Domenica, ricerca e raccolta (GM)
12 MARZO: Sede sociale ore 21,00
Inizio 18° Corso di 1° livello di speleologia (GSCS)
15/16 MARZO: Sarzana - “i nostri erbi”
Sabato, incontro e lezioni teoriche – Domenica, ricerca e raccolta (GM)
16 MARZO: Appennino Ligure
Santa Margherita Ligure – Passo della Ruta - Recco (CG)
22/23 MARZO: Arcola - “i nostri erbi”
Sabato, incontro e lezioni teoriche Domenica ricerca e raccolta (GM)
23 MARZO: Alpi Apuane
Isola Santa – Col di Favilla – Borra di Canala – Rifugio Rossi – Pizzorno (CG)
30 MARZO: Riviera Ligure
Sori – Monte Croce – Osteria del Becco - Monte Cassinea – Sori (CG)
23 MARZO: Appennino tosco-emiliano
Ciaspolata dall’Abetone al Monte Libro Aperto (AG)
16
APRILE (data da definire): Alpi Apuane
In mountain bike sul Monte Brugiana con i bambini (MTB)
06 APRILE: Colline di Lerici
“Alla ricerca dei sapori perduti” – Slow-Food (CG)
06 APRILE: Appennino ligure
Parco dell’Aveto: escursione al Monte Maggiorasca (AG)
13 APRILE: Alpi Apuane
Mulina – Farnocchia – S. Rocchino (M. Matanna) – Foce del Pallone – Casoli (CG)
19 APRILE o 17 MAGGIO (sabato): località da stabilire
Visita a un Orto Botanico a bassa o media quota (GM)
27 APRILE: Colline Sarzanesi
Camminata sui sentieri della Resistenza, dalle Prade a Sarzana (CG/ANPI)
01/04 MAGGIO: Corsica
Il “Deserto des Agriates”: da Ostriconi a Saint Florent (CG)
03/04 MAGGIO: Toscana
Via Francigena in val d’Orcia: verso Radicofani (TA)
03/04 MAGGIO: Appennino ligure
Monte Carmo e ferrata degli Artisti (arrampicata e ferrata) (AG)
11 MAGGIO: Alpi Apuane
Casoli – Foce del Termine o del Crocione – Monte Piglione – Metato (CG)
18 MAGGIO: Alpi Apuane
Pian di Lago – Lizza dei Tavolini – Monte Corchia – Rif. Del Freo – Pian di Lago (CG)
18 MAGGIO: Colline sarzanesi
36^ edizione della marcia podistica dell’AVIS
18 MAGGIO: Appennino tosco-emiliano
Lagdei: pedalando nel Parco dei Cento Laghi (MTB)
25 MAGGIO: Alpi Apuane
Gabellaccia – Rocca di Tenerano – Monzone – Aiola – Equi Terme (CG)
01 GIUGNO: Colline di Castelnuovo
“Benvenuto Vermentino: Camminata tra i vigneti (CG)
02 GIUGNO: Parco di Montemarcello-Magra
Lerici – Montemarcello – Bocca di Magra – con Associazione “Libera” (TA)
07 GIUGNO: Appennino pistoiese
In mountain bike al Lago Scaffaiolo (MTB)
08 GIUGNO: Alpi Apuane
Pruno: anello della Pania della Croce (CG)
15 GIUGNO: Val di Vara
“Camminando con gli amici di Don Sandro: da Caranza a Teviggio (TA)
21 GIUGNO (sabato): Località da definire
Uscita micologica per raccolta funghi primaverili (GM)
19/22 GIUGNO: Dolomiti
Val Pusteria: camminate, pedalate e concerti corali (CG)
22 GIUGNO: Appennino tosco-emiliano
Varville – “ I Ghiaccioni” - Passo di Pietra Tagliata - Sassalbo (CG)
28 GIUGNO/ 02 LUGLIO: Dolomiti
Trekking dalle Tre Cime di Lavaredo alla Croda Rossa (AG)
29 GIUGNO: Alpi Apuane
Da ponte di Vinca a Campocecina per la lizza della Canalonga (CG)
17
04/06 LUGLIO: Valle d’Aosta
Da Cervinia a St. Jacques passando per Chamois e Cheneil (CG)
06/20 LUGLIO: Dolomiti
Località da definire: 36° Soggiorno Estivo (CG)
19/20 LUGLIO: Isola d’Elba
“Notturna” al Monte Capanne e traversata da Marciana a Fetovaia(CG)
20/27 LUGLIO: Parco Nazionale dello Stelvio
27° Trekking da Rifugio a Rifugio (CG)
31 LUGLIO (giovedì): Golfo di La Spezia
Notte sotto le stelle…… (4^ edizione) (AG)
MESE DI AGOSTO (date da stabilire): Ladakh
Trekking e salita ai monti Kangyatse mt 6100 e Stok Kangri mt 6137 (CG)
MESE DI AGOSTO: Castello della Brina
Prosecuzione degli scavi del sito archeologico (TA)
15/18 AGOSTO: Dolomiti
Salita alle ferrate Lipella, Formenton e Bianchi (AE)
24 AGOSTO: ….. Destinazione incerta
Canyoning (AG)
28/31 AGOSTO: Alpi Apuane
Traversata delle Apuane da Val Serenaia a Stazzema (AE)
06/15 SETTEMBRE: Francia
Alla scoperta dei Castelli dell’eresia Catara e Villefranche de Rouergue (CG)
07 SETTEMBRE: Alpi Apuane
Passo del Vestito – Passo Sella - Monte Sella – Vagli di Sopra (CG)
07 SETTEMBRE: Albareto (PR)
Visita alla mostra dei funghi (GM)
14 SETTEMBRE: Alpi Apuane
Val Serenaia – Foce Giovo – Foce Rasori – Foce del Faneletto - Campocecina(CG)
14 SETTEMBRE: Lunigiana
Dal Passo del Cirone alla Cisa in mountain bike (MTB)
21 SETTEMBRE: Appennino tosco-emiliano
Passo di Pratizzano – Monte Ventasso – Nismozza (CG)
21 SETTEMBRE: Alpi Apuane
Resceto – Cave Cruze – Via Vandelli – Resceto (AG)
28 SETTEMBRE: Appennino Ligure
I laghi del Gorzente (CG)
OTTOBRE o NOVEMBRE: (date da stabilire)
Uscite micologiche autunnali (GM)
05 OTTOBRE: Alpi Apuane
Ferrata del Contrario e traversata da Biforco a Val Serenaia (CG)
05 OTTOBRE: Colline di Luni
Annunziata – Castelpoggio – Castello di Volpiglione - Annunziata (TA)
05 OTTOBRE: Alpi Apuane
Traversata: Vinca – Foce di Vinca – Foce Luccica – Colonnata (AG)
05 OTTOBRE: Sesta Godano (SP)
Visita alla mostra dei funghi (GM)
12 OTTOBRE: Colline di Castelnuovo
“Sapori d’autunno”: camminata tra gli oliveti (CG)
11/13 OTTOBRE: Sarzana
7^ Mostra Micologica “Città di Sarzana” (GM)
18
19 OTTOBRE: Alpi Apuane
Castagnata Sociale a Campocecina (CG)
26 OTTOBRE: Val di Vara
Festa della Castagna a Cassego (TA)
09 NOVEMBRE: Alpi Apuane
Castelpoggio – La Maestà – Gabellaccia – Ponte sul Torrente Bardine (CG)
16 NOVEMBRE: Appennino tosco-emiliano
Monte Malpasso e i laghi dell’Alta Val Cedra (CG)
16 NOVEMBRE: Cinque Terre
Sul sentiero “Verdeazzurro”, da Monterosso a Corniglia (un po’ di mare…) (AG)
30 NOVEMBRE: Località da destinarsi
45° Pranzo Sociale ((CG)
13 DICEMBRE (sabato): Sarzana
13^ “Serata degli Auguri”
14 DICEMBRE: Parco Regionale di Portovenere
Circuito dell’isola Palmaria (CG)
21 DICEMBRE: Parco Regionale di Portovenere
Isola Palmaria: gita con i genitori e auguri di Natale (è ammesso il Panettone) (AG)
Significato delle sigle
CG: Commissione Gite - AG:Alpinismo Giovanile
(AE): Accompagnatori di Escursionismo - TA: Gruppo Terre Alte
GM: Gruppo Micologico – MTB Gruppo Cicloescursionismo
GSCS: Gruppo Speleologico Cai Sarzana
19
CORO SEZIONALE
Il Coro si è costituito nel 1996, di ritorno dal
Soggiorno Estivo di Gressoney, nel quale alcuni
partecipanti avevano espresso il desiderio di imparare
qualche canto di montagna.
Detto fatto, tornati a Sarzana, ci trovammo una sera in
sezione attorno al tavolo della “dirigenza” a cantare “La
Montanara” col risultato che il giorno dopo, l’inquilino del
piano di sopra (che, fra parentesi, era anche un po’ sordo)
venne a protestare per “i rumori” che provenivano dalla
nostra sede, per cui decidemmo di trasferire le nostre ugole al
Centro Polivalente del vecchio mercato.
Dopo un primo periodo di rodaggio nel quale, sotto la
direzione “abusiva” di Cesare e Paola imparammo i primi pezzi, ci venne offerta l’occasione di
esordire ufficialmente il 10 Giugno 2000 nel corso di una manifestazione organizzata dall’AVIS di
Santo Stefano Magra tenuta presso la locale tensostruttura.
Superato il trauma dell’esordio, decidemmo di affidarci alla cura di due maestre, Daniela e
Katia, che ci seguirono per circa 5 anni, facendo una ventina di concerti, limitati, però, all’annuale
Serata degli Auguri del CAI e ad alcune esibizioni tenute nelle vicinanze di Sarzana, nelle quali il
coro si esibiva da solo, eccezion fatta per la Rassegna “Val di Vara Cantica” svoltasi l’11 Agosto
2006 a Sesta Godano, nella quale parteciparono altri complessi corali.
Da Settembre 2006 la direzione venne assunta dall’attuale maestro Roberto Ortolan che ci
indirizzò al canto a quattro voci, permettendoci, così, di partecipare, con grande soddisfazione, alla
Rassegna Nazionale “Cori a Sarzana” tenutasi il 9 Settembre 2007 in un Teatro Impavidi strapieno,
nel quale, oltre a noi parteciparono il Coro Sarzanae
Concentus di Sarzana, il Coro Versilia di Capezzano
Monte e il Coro Voci dell’Alpe di Lesignano de’ Bagni
in provincia di Parma.
Nel 2008 abbiamo eseguito una decina di
concerti, “duettando”, in alcuni, con gli amici del Coro
del CAI di La Spezia.
Lo scorso anno (2013), l’attività è stata un po’
scarsa, in quanto ci siamo esibiti in due soli concerti:
alla Serra, con un ottimo e lusinghiero successo, e alla
tradizionale “Serata degli Auguri” della sezione. Per la
verità, eravamo stati contattati per un terzo concerto per il mese di Agosto a Carnea, ma dopo ben
tre spostamenti di date, abbiamo deciso di dare “forfait”.
L’attuale organico del coro, formato da circa 25 elementi, è sempre in attesa di nuove
ugole (l’impegno è limitato alla prova del Lunedì al Centro Barontini) per cui, chi vuole
entrare a far parte del coro è sempre ben accetto, a condizione che abbia i seguenti requisiti:
•
•
Un minimo di intonazione (così il Coro ci guadagna);
Il permesso della moglie o del marito (secondo i casi), per ogni Lunedì (giorno di prova)
20
VENERDI’ 28 FEBBRAIO
INIZIO
19° CORSO DI ORIENTEERING
CORSO DI TOPOGRAFIA E ORIENTAMENTO
PER ESCURSIONISTI E ALPINISTI
In montagna sapersi orientare è altrettanto importante che sapere
ben praticare le varie attività inerenti la pratica dell’alpinismo,
escursionismo, sci, trekking, ecc.
Significa, in sostanza, appropriarsi dello spazio in cui ci muoviamo e comporta la capacità di saper
usare correttamente i vari strumenti che servono per orientarci: bussola, altimetro, GPS, cartina, ecc.
PROGRAMMA DEL CORSO
• La Carta topografica
1) Come nasce una carta topografica
2) La deformazione
3) La scala:
a) uso della scala numerica
b) uso della scala grafica
c) misura di percorsi non rettilinei
d) il curvimetro
• Altimetria
1)
2)
3)
4)
I punti quotati
Le curve di livello
Curve di livello e forme del terreno
Il dislivello e la pendenza
• Sistemi di riferimento
1) Le coordinate: cartesiane, polari,
geografiche, chilometriche
2) Sistema U.T.M. e cartografia I.G.M.
• Gli strumenti
1)
2)
3)
4)
La bussola
Lo scalimetro rapportatore
L’altimetro
Il GPS
• L’orientamento “alternativo”
1) L’orologio
2) Il sole
3) Le stelle
Il corso prevede quattro lezioni teoriche, supportate da esercitazioni pratiche che si terranno di
Venerdì presso la Sede Sociale, con inizio alle ore 21 e due uscite sul terreno per applicare le
tecniche acquisite con le lezioni teoriche.
L’inizio del Corso di Orientamento è fissato per Venerdì 28 Febbraio alle ore 21.00 presso la Sede
La quota di partecipazione è stabilita in € 20,00
Direttore del corso: Roberto Brondi
21
COMMISSIONE GIOVANILE
Anche quest'anno, la Commissione AG, composta dai
nostri Accompagnatori di Alpinismo Giovanile, Massimo Dal
Forno, Giuliana Diani e Moreno Marchi, ha preparato una serie
di proposte rivolte ai giovani compresi nella fascia di età che va
dai 10 ai 17 anni. Le escursioni prevedono una gita con cadenza
mensile, più un trekking in Dolomiti di 4/5 giorni per la fine di
Giugno/inizio Luglio.
Ecco il calendario delle uscite:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Una Domenica di Gennaio:
Eventuale recupero gita annullata nel 2013
Domenica 16 Febbraio: Appennino Ligure
Parco del Beigua: Anello della Val Gargassa
Domenica 23 Marzo: Appennino tosco –emiliano
Ciaspolata dall’Abetone al Monte Libro Aperto
Domenica 06 Aprile: Appennino Ligure
Parco dell’Aveto: Escursione al Monte Maggiorasca
Sabato 3 e Domenica 4 Maggio: Appennino Ligure
M. Carmo e ferrata degli Artisti (arrampicata +ferrata)
Da Sabato 28 Giugno a Mercoledì 2 Luglio: Alpi Cozie
Pernottamento al Rifugio i Re Magi in Vallestretta
(zona Bardonecchia) con escursioni in zona, ascesa a
una vetta e ferrata facoltativa (divertimento assicurato!).
Giovedì 31 Luglio: Baia Blu (Golfo di La Spezia)
Notte sotto le stelle…(4^ edizione)
Domenica 24: …..destinazione incerta
Canyoning
Domenica 21 Settembre: Alpi Apuane
Resceto-Cave Cruze-Passo Tambura-Via Vandelli-Resceto
Domenica 05 Ottobre: Alpi Apuane
Traversata: Vinca-Foce di Vinca-Foce Luccica-Colonnata
Domenica 16 Novembre: Cinque Terre
Sul sentiero “Verdeazzurro” da Monterosso a Corniglia (un po’ di mare…)
Domenica 21 Dicembre: Isola Palmaria
Gita con i genitori e Auguri di Natale (è ammesso il panettone nello zaino!!!)
22
Il gruppo micologico e naturalistico si è costituito nel 2008 nell’ambito della
Sezione CAI di Sarzana. L’intento che anima il gruppo si inserisce
perfettamente nello spirito
dell’attività del CAI, imperniata sulla
valorizzazione del connubio uomo-natura. Lo scopo a cui si tende è quello di
unire la gioia della passeggiata in campagna e
dell’escursione nel bosco, lontano dall’inquinamento
e dallo stress cittadino, con il piacere della raccolta
che la natura ci offre spontaneamente: dai funghi più
prelibati (spesso sconosciuti), alle erbe commestibili,
assai più saporite e sane di quelle che sono in
commercio.
Ed è proprio per saperne di più ed essere in
grado di apprezzare maggiormente le qualità di questi
prodotti spontanei, oltre che per scoprire gli eventuali
rischi che può presentare il loro consumo, che il
Gruppo si riunisce settimanalmente, tutti i Lunedì. In
questi incontri, si parla di funghi e di erbe, si
esaminano gli esemplari portati dai partecipanti e si pongono le basi per attività future. Il successo e la
crescente affluenza a questi appuntamenti è tale che si è deciso di utilizzare una sala della sede dell’ARCI
UISP, messaci a disposizione dai suoi dirigenti ed ai quali va il nostro più sentito ringraziamento per la
concessione dello spazio per questi incontri.
Nel 2013, sono state effettuate 3 uscite sugli “erbi”, a Sarzana, Arcola e S.Stefano di Magra; la
partecipazione alla Mostra micologica di Albareto (PR) e di Sesta Godano e la 6^ Mostra Micologica “Città
di Sarzana”, alla Fortezza Firmafede di Sarzana, dal 12/14 Ottobre
Di particolare interesse e rilevanza, infine, è stata la pubblicazione, da parte del Gruppo, della ristampa del
libro sugli “ERBI” della Lunigiana e Val di Vara e l’uscita di un CD di esercizi sul riconoscimento degli
“erbi”. Il libro è in vendita al costo di € 10,00 ed il CD al costo di € 5,00
Programma 2014
Iniziative per il 7° anno di attività del Gruppo Micologico e Naturalistico del CAI Sarzana:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Tutti i Lunedì – Incontri settimanali presso la sede dell’ARCI UISP Comitato Valdimagra (g.c.)
sita in via Landinelli (Casa del Mutilato, vicino alle Poste)
Sabato 8 e Domenica 9 Marzo: Ponzano Magra: Uscita teorico-pratica sugli “erbi”
Sabato 15 e Domenica 16 Marzo: Sarzana: uscita teorico-pratica sugli “erbi”
Sabato 22 e Domenica 23 Marzo: Arcola: uscita teorico-pratica sugli “erbi”
Sabato 19 Aprile o Sabato 17 Maggio: Visita ad un Orto Botanico a bassa o media quota.
Sabato 21 Giugno: Uscita micologica per funghi primaverili.
Domenica 7 Settembre: Albareto (PR):visita alla Mostra dei funghi .
Domenica 05 Ottobre: Sesta Godano (SP): visita alla mostra dei funghi
Dall’ 11 al 13 Ottobre: Sarzana: 7^ mostra micologica “Città di Sarzana”.
Ottobre o Novembre: (date da stabilire): uscite micologiche autunno/inverno
La località delle uscite, per evidenti ragioni “micologiche”, verrà determinata tenendo conto delle
condizioni climatiche ed ambientali del periodo e comunicata con manifesto sulla bacheca della
sede, almeno 15 gg prima o sul sito del CAI, tramite le periodiche newsletter (a tal proposito, si
consiglia, a chi non l’ha ancora fatto, di iscriversi alla nostra newsletter).
23
GRUPPO DI LAVORO
“TERRE ALTE”
L’iniziativa del CAI per lo studio dei
segni dell’uomo nelle “Terre Alte”
La Sede Centrale del Club Alpino, diversi anni fa volle lanciare questa iniziativa mirante a reperire
e catalogare i segni della presenza dell’uomo sulle montagne per tramandare alle future generazioni
un patrimonio di civiltà e cultura insediativi di grande interesse storico, artistico e architettonico.
Attualmente, questo patrimonio è in pericolo; l’esodo dalla montagna ha determinato
l’abbandono di numerosi insediamenti storici che rimangono così esposti all’inclemenza del tempo
e condannati ad una rapida scomparsa.
Stiamo assistendo alla progressiva distruzione di gran parte di questi beni e tra non molti
anni le generazioni che verranno potrebbero esserne del tutto prive. L’ambito di ricerca comprende
tutto il territorio alpino ed appenninico, dove un tempo l’uomo ha manifestato la sua presenza, e
che ora ha abbandonato.
Nel nostro territorio, secondo le modalità stabilite a livello nazionale, vengono rilevati
insediamenti stabili e precari, edifici di culto, manufatti ed ogni altro segno che l’uomo ha lasciato
(ad esempio: ricoveri, maestà, fontane, cippi, pietre incise, mulattiere ecc.).
Capita altresì che la ricerca permetta di imbattersi in testimonianze archeologiche, talvolta
inedite, che dimostrano non soltanto l’importanza culturale dell’iniziativa ma anche che tanta strada
è ancora da percorrere nel campo dell’archeologia di montagna.
Il gruppo di lavoro “TERRE ALTE” del Club Alpino Italiano di Sarzana è impegnato in
questa iniziativa sia con attività di ricerca “mirate” sia con uscite sul territorio che permettano di
scoprire realtà ancora presenti, ma così poco valorizzate, dei “segni dell’uomo” lasciati nel corso
del suo passaggio.
PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ 2014
•
3,4 Maggio:
•
2 Giugno:
•
15 Giugno:
•
Mese di Agosto:
•
5 Ottobre:
•
27 Ottobre:
“Sulle orme dei pellegrini”: camminando lungo la via Francigena in
Toscana, verso Radicofani: itinerario da definire
Lerici – Montemarcello – Bocca di Magra – in collaborazione con gli
amici dell’Associazione “Libera”
Val di Vara: “Camminando con gli amici di Don Sandro; Da Caranza a
Teviggio, passando per il borgo di Porciorasco
Castello della Brina: prosecuzione degli scavi nel sito archeologico della
Brina o “Torraccio”, posto lungo la Via Francigena..
L’”anello” di Volpiglione: escursione dall’Annunziata a Castelpoggio
e alle rovine del millenario castello di Volpiglione.
Cassego: appuntamento con l’annuale “Festa della castagna”, con visita
al Museo Contadino e possibilità di acquistare prodotti locali.
Continua, inoltre, l’attività di ricerca alla scoperta, riscoperta, censimento e catalogazione di
incisioni, graffiti, coppelle, disegni e quant’altro possa testimoniare la frequentazione delle nostre
montagne fin dai tempi più remoti. I soci interessati sono pregati di mettersi in contatto con il
gruppo di coordinamento al fine di poter stabilire modalità e strategie di ricerca.
24
GRUPPO SPELEOLOGICO
Programma 2014
Era il 21 ottobre 1993 quando un gruppo di soci del CAI (Andrea
Venuta, Sergio Marchini, Davide Indelicato, Stefano Salvetti,
Giancarlo Vanelli, Roberto Brondi, Alessandro Lazzerini,
Gianluca Mazzoli, Adolfo Sergio Mangini, Alberto Passalacqua),
riunito presso la sede del CAI in piazza Firmafede 13, fondò
un'associazione denominata “Gruppo Speleologico CAI Sarzana”
(GSCS). Il Consiglio Direttivo del CAI di Sarzana approvò lo statuto e diede ufficialmente il
battesimo al neonato GSCS nella seduta del 24 gennaio 1994. Quest'anno quindi ricorre il
ventennale e vorremmo festeggiarlo con tutti, amici e simpatizzanti della speleologia.
Abbiamo quindi pensato di organizzare una festa, sul finire dell'estate, precisamente il 30 e 31
Agosto al rifugio città di Carrara a Campocecina e dintorni.
Sabato proponiamo una passeggiata in zona pozzi dove è possibile osservare i fenomeni epicarsici
tipici delle zone calcaree e, per i più coraggiosi, la calata all'interno dell'Antro degli Orridi.
L'Antro degli Orridi è stata una delle prime mete esplorative dei fondatori del gruppo e si presenta
con un pozzo iniziale a cielo aperto molto intrigante; al suo interno poi sarà possibile anche
raggiungere un salone molto grande e riccamente addobbato dalla natura da cui si diparte un pozzo
da 90 m (che sarà armato solo per gli speleo).
La sera del sabato il gruppo offrirà ai presenti un primo piatto e ci si dividerà tutto quanto ognuno
vorrà condividere (torte, dolci, tartine, pizzette, frutta, etc.) intorno a un fuoco a suon di musica.
Domenica, altri giri dentro e fuori per conoscere il lato nascosto delle nostre montagne.
In questa speciale occasione proponiamo anche per il corso un “diversivo”, ovvero quest'anno il
corso avrà una articolazione variata rispetto ai precedenti 17.
Il corso di 1° livello di speleologia sarà dal 13 Marzo al 13 Aprile.
Il 18-esimo corso prevederà infatti, oltre alle classiche 2 uscite in palestra il sabato, 4 uscite in grotta
la domenica, e le lezioni teoriche il giovedì sera in sede, anche una uscita di sabato, didattica, con
lezione, invece che davanti a delle diapositive proiettate sullo schermo, in ambiente dove si faranno
vedere davvero le doline e carren, si osserverà il paesaggio per capire dove andare a cercare grotte
nuove, si faranno le prove per posizionare l'ingresso di una grotta su una carta o cercarne uno
esistente di cui si hanno le coordinate.
Il corso è per tutti i principianti e ha lo scopo di insegnare come ci si muove in grotta, sulle corde, in
un ambiente particolare; durante il corso si usano tutte le tecniche che già conoscono i frequentatori
della montagna ed altre più specifiche ed adatte a quest'ambiente affascinante e spesso unico.
Tutta l'attività è destinata ai neofiti, a chi vuole avvicinarsi alla speleologia senza alcuna esperienza
precedente e senza attrezzature specifiche.
Le attrezzature specifiche saranno fornite a tutti i partecipanti (il costo delle attività serve per coprire
le spese di noleggio e di assicurazione) che dovranno preoccuparsi solo del proprio abbigliamento e
del cibo.
Le date delle gite ed i dettagli del corso saranno pubblicati sul sito e diffusi per mail a tutti i soci.
Direttore corso: Massimo Baruzzo. Il costo è di 150 euro. Numero massimo di partecipanti: 10
Apertura del Corso: Giovedì 13 Marzo alle ore 21,00 presso la Sede Sociale
L'iscrizione al Gruppo, riservata ai soli soci CAI, consente l'accesso al materiale personale e di
gruppo necessario per la progressione speleologica, oltre al materiale bibliografico specifico.
Il Gruppo si riunisce in sede tutti i giovedì sera dalle 21 in poi
25
GRUPPO CICLOESCURSIONISMO (MTB)
Da molti anni la mountain bike è entrata a far parte del mondo della
montagna e ormai viene considerata un mezzo per la frequentazione
dell’ambiente montano, alla stregua di sci, ciaspole e altro.
Il modo di andare in montagna in sella a un mezzo a pedali, non si
discosta molto dal camminare per sentieri, almeno negli intenti e
nelle modalità dove tutto deve essere improntato al rispetto, sia per
la natura in tutte le sue forme, che per gli escursionisti a piedi che,
con buon diritto, percorrono la nostra stessa strada.
Anche quest’anno, le escursioni programmate saranno effettuate in
MTB CAI SARZANA
comune con il Gruppo Mtb del Cai di
Massa consolidando la collaborazione iniziata nel corso della
stagione 2010.
Il programma delle escursioni è il seguente:
• 04 FEBBRAIO:
• APRILE:
• 18 MAGGIO:
• 07 GIUGNO:
• 14 SETTEMBRE:
Sestri Levante (brekkanecca)
Sul Monte Brugiana con i bambini
Parco dei Cento Laghi (Lagdei)
Appennino pistoiese (Lago Scaffaiolo)
Lunigiana: dal Cirone alla Cisa
INOLTRE: durante l'anno verranno organizzate uscite Extra-Programma in Località da
definire di volta in volta.
Le difficoltà delle escursioni proposte saranno contenute sempre in MC e BC (vedi tabella)
Referenti per il Gruppo Mtb:
Sergio 338.5440524 – Marco 328.4181237
Scala delle difficoltà in MTB
TC
(turistico) percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole, di tipo carrozzabile
MC
(per cicloescursionisti di media capacità tecnica) percorso su sterrate con fondo poco
sconnesso o poco irregolare (tratturi, carrarecce…) o su sentieri con fondo compatto e
scorrevole
BC
(per cicloescursionisti di buone capacità tecniche) percorso su sterrate molto sconnesse o su
mulattiere e sentieri dal fondo piuttosto sconnesso ma abbastanza scorrevole oppure
compatto ma irregolare, con qualche ostacolo naturale (per es. gradini di roccia o radici)
OC
(per cicloescursionisti di ottime capacità tecniche) come sopra ma su sentieri dal fondo
molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli
26
PROGRAMMA DI ATTIVITA’ PER
ESCURSIONISTI ESPERTI (EE-EEA)
I nostri Accompagnatori di Escursionismo (AE), per dare
anche un certo “tocco di qualità” al programma, hanno deciso ,
anche quest’anno, di continuare a inserire nel calendario sociale
una serie di iniziative destinate a coloro che hanno il desiderio di
fare qualcosa di diverso e di leggermente più impegnativo delle
proposte escursionistiche tradizionali che si esauriscono nella
gita sociale domenicale. In parole povere, gente che ha voglia di
mettersi alla prova, di confrontarsi con se stessi e con la
montagna, con qualcosa di diverso e di un certo impegno.
Va tenuto presente che, per alcune proposte contenute in
questa pagina, coloro che si iscrivono devono possedere
determinati requisiti che, sinteticamente, si possono riassumere
nelle seguenti capacità soggettive:
buon allenamento, buona preparazione fisica, abitudine al vuoto, coscienza delle proprie capacità e
un’infarinatura sui primi rudimenti dell’alpinismo.
Elenco delle proposte
• 1/4 MAGGIO-Corsica: Traversata del Deserto des Agriates
Questa traversata, che si svolge quasi sempre vicino al mare lungo un sentiero che si apre il varco
fra cespugli di Cisto, non presenta nessuna difficoltà tecnica, ma, tappe lunghe, scarsità di sorgenti,
zaino pesante con tenda, materassino, sacco a pelo, viveri, ecc. vuol dire tanta fatica…….
Vedi programma dettagliato a pagina 45
• 20/27 LUGLIO-Parco dello Stelvio: Trekking da rifugio a rifugio
Anche per questo trekking, a parte alcune tappe classificate EE, non vi sono problemi alpinistici.
Però, i dislivelli sono notevoli (quasi sempre oltre i 1000m di dislivello) e poi, oltre allo zaino da
portarsi dietro per una settimana, ricordatevi che, acqua, vento, neve, ecc., si parte comunque……
Vedi programma dettagliato a pagina 62
• AGOSTO: trekking in Ladakh (Kashmir-India)
Indipendentemente dalle salite al Kangyatse (6100m) e allo Stok Kangri (6137), che sono
facoltative, è un trekking in alta quota per cui, l’allenamento è essenziale, soprattutto considerando
che alle alte quote la rarefazione dell’ossigeno si fa sentire.
Vedi programma dettagliato a pagina 63
• 15/18 AGOSTO:Dolomiti: Le vie ferrate
Per questa proposta che prevede la salita alle ferrate Lipella, Formenton e Bianchi, nelle Dolomiti
ampezzane, è necessaria la conoscenza dell’uso dei materiali da ferrata e abitudine al vuoto.
Vedi programma dettagliato a pagina 64
• 28/31 AGOSTO: Alpi Apuane: traversata Nord-Sud
Anche per questa bella traversata delle Apuane, da Serenaia a Stazzema, non vi sono particolari
difficoltà. Resta inteso che lo zaino va portato e che si cammina per quattro giorni
Vedi programma dettagliato a pagina 65
Ribadiamo (“repetita iuvant”) che, considerati i requisiti richiesti, la partecipazione a queste
attività, limitata ad un massimo di 15 partecipanti, potrà essere vagliata, caso per caso, dagli
organizzatori
27
28
PARCO NAZIONALE DELLE CINQUE TERRE
ANELLO DI LEVANTO
12
GENNAIO
Buon anno a tutti! Con l’Epifania ci lasciamo alle spalle feste, cenoni, veglioni, scambi di regali,
auguri e quant’altro la nostra società dei consumi ha inventato per renderci la vita più complicata.
Per smaltire le conseguenze di quanto scritto sopra, apriamo il calendario delle escursioni 2014
rispettando la tradizione di una “gita marina”. , riproponendo l’”Anello di Levanto”, escursione non
effettuata lo scorso anno a causa dell’alluvione che ha colpito i paesi delle Cinque Terre.
COMITIVA UNICA (E)
Da Levanto, imbocchiamo il sentiero (segnavia 1) dirigendoci verso la chiesa di S. Andrea e, il
Castello. Seguiamo una strada diretta a sud che ci porta alla “pedonale” e a un sentiero in terra
battuta, con panorama sempre più bello, fino a sbucare su una strada asfaltata.. Ripreso il sentiero,
proseguiamo, con panorama molto ampio, fino ad arrivare a Case Giglio, oltre le quali, il sentiero
molto stretto, comincia a scendere fino a Punta Gatta; qui non ci sono coltivazioni: si va fra rocce e
cespugli con bellissima vista sul mare. Proseguiamo fino a
Case S. Carlo per poi salire nel bellissimo bosco, fino a
giungere a quota 250 e proseguire, quasi in piano, fino ad
arrivare in uno dei punti più belli della tappa: Rocca
Spaccata, uno scoglio a picco sul mare.
Proseguendo, superiamo Casa Nuova e Case Lovara,
giungendo a poca distanza dalle rovine della chiesetta di S.
Antonio e del vecchio semaforo della Marina, che
dominano Punta Mesco.
Lasciamo il sentiero che scende a Monterosso e iniziamo la
salita della Cresta di Sant’Antonio che porta al Colle dei
Punta Mesco
Bagari, sotto al Monte Ve o Focone (eventuale salita
facoltativa alla vetta). Iniziamo, ora, la discesa verso Levanto, imboccando la mulattiera che scende
nella soleggiata valle del Rio Cantarana e che corre quasi parallela poco sotto la Costa Sopramare.
La mulattiera, che attraversa piccole valli
dominate da pini marittimi e olivi, ci
porterà alle prime case di Levanto, termine
della gita.
Itinerario:
Levanto s.l.m. – bivio S. AntonioTelegrafo (Punta Mesco) 319m –
Cresta di S. Antonio – Colle dei
Bagari 360m – (salita facoltativa al
M.Vè o Focone 487m) – Valle di
Rio Cantarana – Levanto s.l.m.
Dislivelli:
Salita e discesa mt. 360 (487 con la
salita al Monte Vè o Focone)
Tempi:
Ore di cammino: 5,00/5,30
Direttori di gita:
M. Betta, D. Valtriani
Referente CAI Carrara:
V. Fiorentini
Orari di partenza:
Carrara ore 7,30, Sarzana ore 8,00
29
APPENNINO TOSCO-EMILIANO
CIASPOLATA CISA-GROPPO DEL VESCOVO-TUGO
19
GENNAIO
Per la prima ciaspolata dell’anno, abbiamo scelto un percorso
abbastanza tranquillo e non molto lungo: dal Passo della Cisa al Tugo,
passando per il Groppo del Vescovo.
Il tracciato scelto per questa gita ricalca, per un buon tratto, il
cammino della Via Francigena che da Berceto porta a Pontremoli.
Infatti, dal Passo della Cisa passava la Via dei Longobardi e il valico
sullo spartiacque si chiamava Mons Longbardorum o via di Monte
Bardone e, sul passo, sorgeva un ospitale con annessa chiesa di Santa
Maria
sottoposta
alla
pieve
di
Berceto
COMITIVA UNICA (E) – attrezzatura obbligatoria: ciaspole
Partiamo dal Passo della Cisa ed imbocchiamo, sulla destra, uno stradello che porta al cancello di
una casa. Il sentiero è contrassegnato dal segnavia 00 della GEA (Grande Escursione Appenninica).
Percorse alcune centinaia di metri, incontriamo una foresta
di abeti che affianca il sentiero ben battuto, oltre la quale,
incominciamo a salire, abbastanza decisamente in un fitto
bosco di faggi. Raggiunto un pianoro, continuiamo a
“ciaspolare” per affrontare l’ultimo pendio che ci porta sul
Monte Valoria, dal quale si gode una bella vista
sull’Appennino e la Val di Magra.
Proseguiamo lungo il crinale, per poi scendere verso la
Sella del Groppo del Vescovo (facoltativa la salita al
Groppo del Vescovo). Qui, abbandoniamo lo 00 per
scendere sulla sinistra a seguire il segnavia 733B che, abil Groppo del Vescovo
bassandosi di circa 150 metri, porta a Casa Rombecco.
Proseguiamo quasi in piano fino ad attraversare il Rio Baganzolo per poi risalire il boscoso versante
meridionale del Monte Formigare fino ad attingere una sella posta fra quest’ultimo e il Monte
Valoria ed immetterci nel sentiero contrassegnato dal segnavia 733 proveniente dal Valoria e diretto
al Tugo. Giriamo a destra seguendo questo sentiero che taglia le pendici boscose dei Monti
Formigare e Conca fino ad arrivare in
prossimità di Case Felegara e allo
stradello che, in breve, ci porta al
Tugo, termine della ciaspolata.
Itinerario:
Passo della Cisa 1039m – M.
M.Valoria 1229m – sella 1175m –
Casa Rombecco 1087m – Sella q.
1163m – case Felegara 925m –
Il Tugo 876m.
Dislivelli:
Salita mt. 280, discesa mt. 440 –
Tempi:
Ore di cammino: 3,30/4.00
Direttori di gita:
N. Giannini, G. Vanacore
Orario partenza:
Sarzana ore 8.00
30
APPENNINO TOSCO-EMILIANO
LAGASTRELLO-MONTE ACUTO-VARVILLE
26
GENNAIO
Traversata “invernale” nel gruppo montuoso dell’Alpe di Succiso. Questo gruppo, che comprende le
vette dell’Alpe di Succiso, Monte Alto, Punta Buffanaro e Monte Acuto, è compreso fra i passi del
Lagastrello e dell’Ospedalaccio. Il “tetto” di questa traversata è il Monte Acuto, elevazione che, in
realtà non fa parte dello spartiacque appenninico, perché proteso verso nord, versante da cui si
presenta a piramide piuttosto appuntita e dalla cui forma trae origine il toponimo.
COMITIVA UNICA (EEA) – obbligatori ramponi e piccozza
Dal ponte della diga del Lago Paduli, saliamo per il sentiero 659 a un pilastrino votivo. Lasciato,
sulla sinistra, il sentiero che porta al Rifugio “Sarzana”, saliamo sulla destra (segnavia 659A)
superando una radura, meta di campeggi estivi, e oltrepassando alcune carbonaie. Giunti a quota
1300 circa, giriamo a destra, tagliando lungamente, a
mezza costa, il versante occidentale della Costaccia. Giunti
al bivio per la foce di Torsana, saliamo a sinistra,
superando una grossa frana che poi riattraversiamo 100
metri più in alto, fino ad uscire dal bosco in corrispondenza
dei prati sommitali della “Costaccia” e all’ampia e
panoramica cresta che ci porterà alla sella di Monte Acuto
e, con una breve ma aerea salita, sulla vetta del Monte
Acuto.
Ritornati alla sella, scendiamo nel bosco e in circa 20’
arriviamo al Lago di Monte Acuto nelle cui vicinanze si La
vetta del Monte Acuto
trova il Rifugio “Città di Sarzana”.
Dal lago andiamo in direzione est, in falsopiano, fino alla Costa del Lago (bivio per la Punta
Buffanaro) dalla quale, perderemo ripidamente quota scendendo nella valle del Torrente Liocca. Al
termine della ripida discesa, ci troviamo ai “Ghiaccioni”, crocevia di sentieri e dove recentemente,
ed a poca distanza, è stato costruito, dal CAI di Castelnuovo ne’ Mont,i un bivacco in muratura.
Dal piccolo bivacco seguendo la destra orografica del Torrente Liocca, (segnavia 673 e 653),
arriveremo a Varville o Succiso Nuovo, termine della gita.
Itinerario:
Lagastrello 1159m – Sella di M.
Acuto 1722m (M. Acuto 1758m) –
Rifugio “Sarzana” 1580m – Costa
del Lago – “I Ghiaccioni” 1385m –
Varville (Succiso Nuovo) 975m.
Dislivelli:
Salita mt. 620, discesa mt. 800
Tempi:
Ore di cammino: 5,30, 6,00
Direttori di gita:
D. Pini, C. Rossi
Referente CAI Sarzana:
P. Tonelli
Orari di partenza:
Carrara ore 7,00, Sarzana ore 7,30
31
GOLFO DI LA SPEZIA
FABIANO-PORTOVENERE
02
FEBBRAIO
In alternativa alle gite “invernali” nelle quali necessita attrezzatura adeguata, conoscenza
dell’ambiente innevato e uno sforzo maggiore, la sezione ha deciso di inserire alcune escursioni “in
zona” di non eccessivo impegno fisico affinché, chi non partecipa alle “invernali”, possa effettuare
qualche escursione senza dover attendere lo scioglimento delle nevi. Come prima gita abbiamo scelto
un itinerario facile che da Fabiano sale al crinale che divide il Golfo di La Spezia dal mare aperto per
poi scendere a Portovenere.
COMITIVA UNICA (E)
Il percorso prende avvio da Fabiano Basso e si snoda sulle pendici del M. S.Croce più
favorevolmente esposte ed ancora estesamente coltivate ad olivo. Si risale via delle Cave e via
Paverano fino ad incontrare la scalinata della Scresa, una delle più belle scalinate storiche che
circondano la città e ci conduce al centro storico di
Fabiano alto. Oltrepassato il paese, continuiamo per
scalinata, attraversiamo la litoranea ed arriviamo al
Santuario della Madonna dell’Olmo. Proseguendo,
andiamo ad incrociare il sentiero proveniente da
Pegazzano: lo seguiamo a sinistra fino ad arrivare sulla
vetta del Monte Croce, mt 543.
Proseguiamo, praticamente in falsopiano, con un bel
percorso panoramico, fino ad arrivare a Sella Gesuela,
dalla quale ci immettiamo nel “percorso ginnico” che
corre fra il sentiero 1 e il 4/c fino a riprendere il segnavia
Verso Portovenere
1 che ci porta a Campiglia. Superato il vecchio mulino a
vento e il “punto Blu”, proseguiamo per la pineta scendendo rapidamente al campo sportivo e alla
strada asfaltata. Alla prima curva la si abbandona per imboccare un sentiero che taglia il lato mare
della penisola, con stupendi scorci verso Portovenere e le isole, fino a giungere ad un tornante della
strada asfaltata (località Derbi). Saliamo lungo questa strada che porta alla palestra di arrampicata
del Muzzerone per poi abbandonarla, a
sinistra, per un sentiero che taglia il lato
ovest del Muzzerone, e che scende
direttamente a Portovenere, termine gita.
Itinerario:
Fabiano Basso 20m – Madonna dell’Olmo
284m – Monte Croce 543m – Sella Gesuela
497m – “sentiero ginnico” - Campiglia 389m
– Sella Derbi 190m – bivio Muzzerone 270m
ca – Portovenere .
Dislivelli:
Salita mt. 490, discesa mt. 510
Tempi: Ore di cammino: 4,30
Direttori di gita:
M. Betta, D. Valtriani
Orario di partenza:
Sarzana ore 8,18 (piazza Martiri)
La Spezia ore 9,03 (Stadio Picco)
(Pullman ATC di linea)
32
APPENNINO REGGIANO
CIASPOLATA AL RIFUGIO “CITTA’ DI SARZANA”
09
FEBBRAIO
Questa “ciaspolata” ha per meta il Rifugio “Città di Sarzana”
che, anche se, dal 1 Marzo 2009 non è più della Sezione
(ceduto al Parco dell’Appennino a seguito della sua
ricostruzione), a questo rifugio ci lega un legame affettivo,
dovuto al lavoro e alla fatica di quanti vi hanno profuso sudore
e tempo libero per la sua costruzione.
L’itinerario proposto, a differenza delle altre volte, non segue
la via solita per il rifugio, ma percorre un giro inedito che,
dalle “Quattro Fagge” si dirige alla “Selva” e al ritorno, passa
dalle amene praterie innevate dei “Laguestri”.
COMITIVA UNICA (E)
Dal ponte che attraversa il torrente Enza in prossimità della diga del Lago Paduli, si sale brevemente
al bivio in corrispondenza di un cippo con immagine votiva. Imbocchiamo il sentiero di sinistra che
con moderata pendenza si inoltra nella fitta faggeta
cedua in direzione NE.
La boscaglia si dirada in corrispondenza di alcuni prati
innevati, coperti in estate da arbusteti di mirtilli. Giunti a
un’ampia radura (le “quattro fagge”), lasciamo il
sentiero per il Rifugio per seguire il segnavia 653 che, in
falsopiano, si dirige all’ampia sella fra il Monte
Fugacciaro e la quota 1511, fino a giungere alla località
“La Selva”.
Qui finisce “la pacchia”, nel senso che imboccato il
sentiero 657, saliamo lungo le pendici della Costa
Rifugio “Città di Sarzana”
Gonella fino ad arrivare al Lago Gora e al piccolo Lago
Gonella. Superato il lago, il pendio si addolcisce, dandoci un po’ di respiro, per poi portarci, con
un’ultimo strappo, al rifugio “Città di Sarzana”, dove possiamo, finalmente, “tirare un po’ il fiato”.
Dal rifugio, saliti di pochi metri, incominciamo a scendere, con il segnavia 659, in direzione della
Diga del Lagastrello. Dopo aver superato “la ripida”, abbandoniamo il sentiero per dirigerci verso
gli ameni prati innevati dei Laguestri, dove ritroviamo il sentiero 653, che, seguendolo a sinistra, ci
porta al sentiero 653° che scende sulla destra, oltrepassa la radura meta di campeggi estivi ed arriva
a sbucare al cippo con immagine votiva toccato all’andata e, in breve, al ponte sull’Enza. .
Itinerario:
Diga Lago Paduli 1150m –
“Quattro Fagge” 1350m
“La Selva” 1250m – Rif.
“Città di Sarzana al Lago di
Monte Acuto 1580m – I
“Laguestri” 1350m ca – Diga
Lago Paduli 1150m.
Dislivelli:
Salita e discesa mt. 550m
Tempi: Ore di cammino: 4,30/5
Direttori di gita:
N.Giannini, M.Sarcinelli
Orario di partenza:
Sarzana. Ore 8,00
33
Quest’anno, le due settimane sciistiche (discesa e fondo), si svolgeranno, come è già accaduto a
Pontresina, nella medesima località: Sela di Val Gardena. Abbiamo scelto questa soluzione perché
Selva di Val Gardena fa paarte del comprensorio sciistico
del Dolomiti superski ed è parte integrante del giro dei
“Quattro passi”, sogno di tutti i discesisti.
Per quanto riguarda i “fondisti”, proprio di fronte a Selva si
apre la Vallunga, attrezzata con anelli di diversa lunghezza
e con la possibilità, prendendo lo skibus per Ortisei, di
salire con la funivia all’Alpe di Siusi, paradiso degli amanti
dello sci nordico.
Alloggeremo presso l’Albergo Casa Alpina, situato a Plan,
a circa 1 km da Selva di Val Gardena. La struttura è un due
stelle dotato di tutti i confort necessari per un buon
soggiorno. Dispone di 58 camere con servizi, phon, TV, cassaforte. Inoltre, l’hotel è dotato di
ascensore, servizio bar, sala giochi con biliardi, tennis da tavolo, videogiochi, stube, palestra
attrezzata e sala biblioteca. Dispone di un parcheggio privato non custodito.
Il comprensorio sciistico di Fungeia, collegato con il Superski Dolomiti, si trova a 200 metri
dall’Hotel e la fermata dello skibus pubblico è a 30 metri.
I prezzi del soggiorno sono i seguenti:
• Camera doppia
€
450
• Camera tripla
“
435
• Camera singola
“
555
• Bambini fino a 5 anni
“
260
• Bambini da 6 a 7 anni
“
310
• Bambini da 8 a 11 anni
“
355
• 2 adulti +2 bambini fino a 12 anni
1430
• 1 adulto + 1 bambino fino a 12 anni
760
• Possibilità di pensione completa da prenotare con l’iscrizione: + € 5 al giorno
• Tassa di soggiorno da pagare in Hotel: € 4,90 a persona
• Skipass: Adulti € 262, ragazzi fino a 16 anni € 147, “over 65” € 236 (se arriviamo a 20 skipass adulti, avremo uno sconto del 5%)
Se si raggiunge un congruo numero di interessati, possibilità di effettuare il viaggio in pullman
Referenti:
Patrizia Carboni: cell. 333.1206533 – Roberto Brondi cell. 333.7136323
34
PARCO NAZIONALE DELLE CINQUE TERRE
VOLASTRA: IL SENTIERO DEI VIGNETI
16
FEBBRAIO
E’ un circuito ad anello che passa nel cuore dei vigneti più pregiati e meglio conservati delle
Cinque Terre. Il percorso presenta una salita (Manarola-Volastra) e una discesa (Case PiancaCorniglia) abbastanza faticose. Per il resto, da Volastra a Case Pianca e da Corniglia a Manarola,
corre quasi in piano o con pochi saliscendi. Il tratto superiore, va percorso con un po’ di attenzione
perché è uno stretto viottolo tra i vigneti ed è di una panoramicità unica.
COMITIVA UNICA (E)
Da Manarola, si sale per via Discovolo fino al piazzale della Chiesa di S. Lorenzo, proseguendo fino
a superare la sbarra d’accesso per le auto. Percorso un tratto di asfalto, si imbocca, sulla destra la
mulattiera e, più avanti, l’ampia scalinata che conduce alla strada asfaltata. La si percorre per poche
decine di metri per poi riprendere, sulla sinistra, la larga mulattiera selciata che sale a Volastra e al
Santuario di Nostra Signora della Salute, di architettura
romanica, risalente probabilmente al X-XI secolo, anche se
le prime notizie lo documentano a partire dal 1240..
Da qui inizia il segnavia 6d che traccia un percorso a
mezzacosta di notevole panoramicità e interesse
paesaggistico che attraversa, quasi in piano, estesi vigneti
terrazzati da dove provengono alcune tra le migliori
produzioni dei vini delle Cinque Terre. Il sentiero
attraversa quasi in piano Valle Asciutta e Rio Mulinello,
Panorama verso Corniglia incontrando Case
Porciana, un antico gruppo di case incastonate tra i vigneti. L’ultimo tratto è costituito da un bosco
di pino marittimo cresciuto su antichi terrazzamenti abbandonati.
Il sentiero si innesta a quota 335m con la mulattiera proveniente da Case Pianca, dal quale, si scende
rapidamente a Corniglia. Giunti in paese, una breve deviazione a destra permette la visita alla chiesa
di San. Pietro e al paese. Ritornati sui nostri passi, scendiamo le 33 rampe della grande
scalinata della Lardarina, che
giunge alla stazione ferroviaria di
Corniglia. Superata la stazione,
scendiamo sul vecchio rilevato
ferroviario e, lungo il sentiero 2
“Verdeazzurro”
(pedaggio),
giungeremo a Manarola senza
apprezzabili dislivelli.
Itinerario:
Manarola s.l.m. – Volastra 340m –
Case Porciana 368m – bivio 7/a
335m – Corniglia 93m – Manarola
Dislivelli:
Salita e discesa mt. 390
Tempi:
Ore di cammino: 3,30
Direttori di gita:
E. Voglino, D. Bellandi
Orario di partenza:
Da definire, con il treno
35
APPENNINO TOSCO-EMILIANO
LINARI-M. BOCCO-M.BRAGALATA-VALDITACCA
23
FEBBRAIO
Bella e panoramica traversata dai Linari, nella valle del Taverone, tributario del fiume Magra, a
Valditacca, in val Cedra, tributario del fiume Enza che, a sua volta, si getta nelle acque del Po.
Percorreremo un tratto dell’”Alta Via dei Parchi”, da Foce Branciola al Monte Losanna, per poi
scendere a Valditacca lungo ì pendii settentrionali dello spartiacque appenninico modellati dal
ghiacciaio Wùrmiano.
COMITIVA UNICA (EEA) – ramponi e piccozza obbligatori
Dalla curva sopra i ruderi dell’antica Abbazia di Linari,, saliamo lungo la faggeta che ricopre le
pendici meridionali della dorsale Cima Canuti-Malpasso e dove si trovano le sorgenti del Torrente
Taverone. Usciti dal bosco, si obliqua verso sinistra in direzione della Sella Branciola, posta fra la
Cima Canuti e il Monte Bocco, salendo a sinistra fino a
toccare la vetta di quest’ultimo.
Si prosegue lungo il crinale, con alterni saliscendi,
superando, in sequenza, il Monte Uomo Morto, il Passo
Giovarello, il Monte Bragalata, dal quale si scende al
Passo di Compione o del Cavallo, un tempo importante
valico di comunicazione tra la Val Partma e la vallata del
Magra.
Dal Passo abbandoniamo il crinale dell’”Alta Via dei
Parchi” per scendere verso i Laghi del Sillara che sono
posizionati poco oltre il crinale nord-est che scende dal
Monte Losanna. Raggiunti i due laghi, percorriamo la
I laghi del Sillara ghiacciati
bella conca innevata per poi scendere lungo l’invaso del
Rio Sillara fino ad incocciare il sentiero 709 che scende lungo il Rio dei Frasconi. Lo seguiamo fino
ad un primo bivio a quota 1300m ca con il segnavia 709 A che sale al Lago Verde e, poco oltre con
un secondo bivio (709B) che porta al Lago Ballano. Noi, invece, continueremo a seguire il segnavia
709 che ci porterà ad attraversare il ponte sul Torrente Cedra della Colla, oltre il quale, percorso un
breve tratto in salita troveremo la carrareccia proveniente dai Lagoni e che ci porterà, andando a
destra, al paese di Valditacca,
termine della gita.
Itinerario:
Linari 1150m - Sella Branciola
1682m Monte Bocco 1790m –
Monte Uomo Morto 1773m – Passo
Giovarello 1752m – Monte
Bragalata 1855m – Passo di
Compione 1794m – Laghi del
Sillara 1730m – Valditacca 1000m.
Dislivelli:
Salita mt. 800, discesa mt. 950
Tempi: Ore di cammino: 6,00/6,30
Direttori di gita:
G. Bogazzi, A. Dazzi
Referente CAI Sarzana
G. Vanacore
Orari di partenza:
Carrara ore 6,30, Sarzana ore 7,00,
36
PARCO NATURALE DI MONTEMARCELLO
ROMITO MAGRA – LERICI
02
MARZO
Tranquilla camminata nel Parco Naturale di Montemarcello lungo il paesaggio collinare e boschivo
che da Romito conduce alla Rocchetta per poi degradare alla Serra e a Lerici. Lungo il percorso
incontreremo alcuni luoghi significativi: la “Farfalla Dorata”, i resti i resti della Chiesa di Monti di
San Lorenzo e la villa del Fodo, sede, nell’ultima guerra, della “Stamperia Clandestina” partigiana.
COMITIVA UNICA (E)
Si parte nei pressi della chiesa di Romito.Per il sentiero 1g risaliamo la costa boscosa del
Carpione fino ad arrivare ai Monti di San Lorenzo, dove ci imbattiamo in un singolare impianto
litico a sagoma di losanga che crea una feritoia che viene attraversata assialmente dai raggi del Sole
in un determinato periodo dell’anno formando la
famosa figura della “Farfalla”.
Poco oltre, troviamo i ruderi della Chiesa di San
Lorenzo. Tracce dell’esistenza di questa chiesa si
rinvengono nelle pergamene che accennano alle
raccolte delle decime indette da Bonifacio VIII negli
anni dal 1296 al 1999. Osservando le strutture
murarie si scorge una parte più antica, male elaborata,
con finestra arciera, che fa pensare ad una torre da
guerra, a guardia di un punto di passaggio.
L’abside, nonostante il crollo della chiave di volta, è
un ”carobbio” della Serra
la parte meglio conservata della chiesa.
Terminato di curiosare, saliamo a sinistra, con dolce pendenza, nel bosco di macchia mediterranea,
fino a raggiungere una strada sterrata in località “Campo di Già” che ci porta all’ampia sella di
Monte Branzi.. Seguiamo (a sin.) l’ampia strada sterrata fino ad arrivare al bivio con il sentiero che
scende a Redarca. Una breve deviazione (5’) è d’obbligo per vedere la Villa del Fodo dove era
installata la stamperia clandestina. Ritornati sulla carrareccia, proseguiamo, quasi in piano, fino ad
arrivare alla Rocchetta, dominata, in alto, dall'omonimo forte militare.
Superata la chiesetta, prendiamo
un sentiero che porta ad una bella
mulattiera acciottolata seguendo
la quale e con belle vedute sul
Golfo, giungiamo alla Serra.
Traversiamo la strada e, per via
Zanelli, scenderemo, in circa 30’
di cammino a Lerici.
Itinerario:
Romito Magra 18m – Monti di San
Lorenzo 230m – Rocchetta 350m -La
Serra 160m - Lerici slm.
Dislivelli:
Salita mt. 340m, discesa mt. 360
Tempi: Ore di cammino 4,00/4,30
Direttori di Gita:
A. Passalacqua, N. Lombardi
Partenza:
Sarzana ore 8,44 con il pullman di
linea alla fermata di piazza
Martiri.
37
8/9, 15/16, 22/23 MARZO
GLI “ERBI” NELLA TRADIZIONE
ALIMENTARE DELLA LUNIGIANA STORICA
Il Gruppo Micologico e Naturalistico
organizza tre fine settimana per il riconoscimento, la raccolta e
l’ uso alimentare delle erbe spontanee: gli “erbi”
I TRE INCONTRI IN PROGRAMMA AVRANNO LUOGO
NELLE SEGUENTI LOCALITA’:
• Sabato 8 e Domenica 9 Marzo:
PONZANO MAGRA
• Sabato 15 e Domenica 16 Marzo:
SARZANA
• Sabato 22 e Domenica 23 Marzo:
ARCOLA
LEZIONI TEORICHE
Presentazione teorica delle erbe alimentari con proiezione di materiale a cura
del Presidente Gruppo Micologico e Naturalistico Remigio Pagliari
LEZIONI PRATICHE.
Escursioni guidate nei dintorni delle località oggetto degli incontri, per la
raccolta e discriminazione sul campo delle erbe alimentari in compagnia di
esperti
Il dettaglio dei programmi di ogni singolo appuntamento (orari, luogo di svolgimento della parte
teorica e luogo dell’uscita pratica per la raccolta, e il riconoscimento degli “erbi”, verranno resi noti
in prossimità delle singole date delle iniziative.
38
PARCO DI PORTOFINO
S.MARGHERITA-PASSO DELLA RUTA-RECCO
16
MARZO
Il Monte di Portofino, grazie alla creazione del Parco, si è salvato dalla speculazione edilizia
selvaggia che ha colpito le zone circostanti (quella che viene chiamata “Rapallizzazione”).
La traversata in programma, che da Santa Margherita ci porterà a Recco, ci regala dei panorami
veramente belli che non hanno nulla da invidiare alla classica e super gettonata Portofino-San
Fruttuoso-Camogli. E la la fatica profusa verrà ripagata abbondantemente
COMITIVA UNICA (E)
Da Santa Margherita si sale in direzione di un’ampia costiera denominata Costasecca fino ad una
sella sovrastata dall’imponente croce di San Siro. Si continua a salire nella boscaglia fino a confluire
nell’ampia mulattiera che porta al valico delle Pietre Strette, ubicato fra enormi macigni di
puddinga. Continuando, si supera un magnifico
castagneto, si raggiunge Sella Gaixella e la vicina
località di Portofino Vetta. Si prosegue costeggiando
il versante Nord del Monte di Ruta finchè, con
discreta pendenza, si entra in un bosco di frassini,
roveri e castagni, fino a giunfere a via Gaixella che
scende a gradinata verso la parrocchiale di San
Michele e al Passo della Ruta, attraversato dalla via
Aurelia.
Attraversata la statale. si segue una carrozzabile sino
alla chiesa romanica di S. Michele. A questo punto, si
prende la mulattiera a sinistra che sale al Monte Esoli, senza toccarne la vetta per poi contornare,
dopo brevi saliscendi, il Monte Ampola ed arrivare alla sella dalla quale si diparte la gradinata che
sale al Santuario della Madonna di Caravaggio, posto sul Monte Orsena.
Si scende a destra verso i Piani di
Cruen, si supera il Poggio e,
attraverso coltivi e case sparse, si
giunge, dopo aver superato la località
Cotulo, ad una pedonale a gradinata
che scende nell’oliveto e che termina
nei pressi della stazione ferroviaria di
Recco.
Itinerario:
S. Margherita Ligure s.m. – Pietre
Strette 452m – Portofino Vetta
416mPasso della Ruta 254m –
Bivio Santuario Madonna di
Caravaggio 615m – Recco slm.
Dislivelli
Salita e discesa mt. 850
Tempi: Ore di cammino: 6,00
Direttori di gita:
D. Valtriani, G. Moruzzo
Orario di partenza:
Sarzana ore 7,30
39
ALPI APUANE
ISOLA SANTA-BORRA DI CANALA-PIZZORNO
23
MARZO
Questa “invernale” non ha nessuna vetta da raggiungere, perché la meta principale di questa
camminata è la risalita della Borra di Canala. Il toponimo borra deriva dal greco bòthros, che
significa fossa, voragine e, dunque, da l’idea del vallone che risaliremo. La Borra di Canala, infatti,
è un orrido vallone che si apre tra la Vetricia e le ripide pareti del versante NE del Pizzo delle Saette:
è sicuramente uno dei tratti più selvaggi e affascinanti delle Apuane.
COMITIVA UNICA (EEA) obbligatori: ramponi e piccozza
L’escursione inizia da Isola Santa. Traversata la diga, la mulattiera risale il castagneto, traversa una
valletta e rimonta fino a scavalcare un colletto con traliccio, oltre il quale arriva a Col di Favilla.
Continua pianeggiante fino ad attraversare il Canale delle Verghe, oltre il quale la mulattiera sale
con moderato pendio fino a giungere ad un bivio: prendiamo il sentiero di sinistra (a destra si va a
Mosceta) che pianeggia per aggirare la base dei
contrafforti del Pizzo delle Saette fino ad arrivare sotto la
Porta della Borra di Canala. Si lascia, sulla sinistra, il
sentiero 127 che va a Piglionico e si va a risalire tutta la
Borra, vallone severo, chiuso da pareti rocciose e col
fondo cosparso di grossi massi: l’ambiente è
particolarmente suggestivo in Inverno. Usciti alla Focetta
del Puntone, andiamo a sinistra ed in poco tempo
raggiungiamo il Rifugio Rossi.
Dal Rifugio, scendiamo per i prati sottostanti il Puntone di
Mezzo o “Uomo Morto”, dirigendoci verso la faggeta
Borra di Canala
lungo il sentiero n. 7 che porta al Piglionico. Giunti sulla
strada delle Rocchette, ci immettiamo nel sentiero 138 che si stacca a sinistra seguendo un crinale
che porta a Colle Panestra. Da questa località, il sentier, attraverso i ripidi fianchi orientali del
Monte Rovaio, scende lungo il Fosso del Burrone e del Fosso Rimondina fino a raggiungere il
gruppo di casolari di Pizzorno da dove, in
breve, dopo aver attraversato la Turrite Secca
arriveremo alla Strada Provinciale per
Castelnuovo Garfagnana, termine della gita.
Itinerario:
Isola Santa 550m – Col di Favilla
940m – Borra di Canala – Focetta
del Puntone 1611m – Rifugio Rossi
1609m – Colle Panestra 1008m –
Pizzorno 460m – Strada Provinciale
per Castelnuovo Garfagnana 458m.
Dislivelli:
Salita mt. 1.100, discesa mt. 1200
Tempi:
Ore di cammino: 6,30/7,00
Direttori di gita:
A. Piccini, A. Gozzani
Referente CAI Sarzana
M. Dadà
Orari di partenza:
Sarzana ore 6,30, Carrara ore 7,00
40
RIVIERA LIGURE
COLLI DI SORI
30
MARZO
Anche per questa gita alternativa alle “invernali” la scelta è caduta sulla riviera ligure: l’Anello di
Sori. L’escursione proposta è un itinerario circolare fra una natura aspra ed esuberante, un po’,
impegnativo per durata e dislivello, ma altamente scenografico. Si raggiungono le più alte vette
dell’entroterra di Sori, percorrendo i due crinali che si alzano dal solco del torrente Sori con belle
vedute panoramiche sul Golfo Paradiso e sul Mar Ligure.
COMITIVA UNICA (E)
Da Sori si sale, fra case e coltivi, in direzione di Pieve Ligure dove ci immettiamo in una mulattiera,
fiancheggiata da piloni votivi, che sale al Monte di Santa Croce, su cui si trova il suggestivo
omonimo Santuario, situato in una posizione incantevole. Poco dopo, giunti ad un bivio, andiamo a
destra, in direzione Nord (a sinistra, si scende a
Bogliasco), fino a incontrare il M. Castelletti che
superiamo attraverso i suoi pendii occidentali.
Raggiunto un secondo bivio, abbandoniamo la marcata
mulattiera e, tramite un sentiero sulla destra, che taglia
i ripidi pascoli Sud-orientali del M. Possuolo, arriviamo
sulla strada carrozzabile Uscio-Apparizione in
corrispondenza dell’Osteria del Becco.
Seguiamo la carrozzabile in direzione di Uscio per
circa due chilometri, finché, giunti a quota 616
(all’incirca 500/600m dopo l’Osteria Cornua),
abbandoniamo la statale per piegare decisamente a Sud (segnavia due barre rosse) ed iniziare la
lunga discesa che ci porterà a Sori. Il tragitto, superato un primo bivio, percorre il lungo crinale
che scende a dividere il torrente
di Recco da quello di Sori: prosegue a superare, costeggiandone
le verdi pendici,i Monti Cassinea,
Castelletto e Poggio Malone per
poi immettersi, superata questa
ultima altura, lungo il percorso
“Verdeazzurro” che seguiremo
fino a Sori.
Itinerario:
Sori s.l.m. – Monte di S. Croce
518m – Osteria del Becco 727m
Osteria Cornua 622m. – Monte
Cassinea 612m– Poggio Malone
436m – Sori s.l.m.
Dislivelli:
Salita e discesa mt. 750 Tempi:Ore di cammino 5.00 circa
Direttore di gita:
G. Moruzzo, G. Vanacore
Orario partenza:
Da definire, con il treno
(partenze da Sarzana e La Spezia)
41
COLLINE DI LERICI
ALLA RICERCA DEGLI ANTICHI SAPORI
06
APRILE
Visto che questa iniziativa di “Slow-food”, iniziata
nel 2011, continua a mietere successo (quando c’è da
sedersi a tavola, il successo è scontato!), riproponiamo una
camminata facile con sosta in un luogo di ristoro per
apprezzare alcuni piatti tradizionali della nostra zona.
Quest’anno, la scelta è caduta sulle colline
retrostanti Lerici e San Terenzo, facendo sosta
mangereccia dalla nostra amica Barbara che gestisce
il Circolo ARCI di Solaro. Conoscendola, penso che
ci tratterà bene e che si impegnerà attorno ai fornelli
per fgarci assaggiare le sue specialità culinarie.
COMITIVA UNICA (M)
Questa gita verrà effettuata con mezzi pubblici. Iniziamo il percorso da Bellavista (il nome venne
dato a questa località per il panorama che si godeva verso Lerici e il golfo di La Spezia, panorama
che ora è impedito dagli alberi che ostacolano la visuale) Seguiamo il tracciato dell’AVG (Alta Via
del Golfo) imboccando la via lastricata di mattoni che si insinua lungo le stradine che attraversano il
paese di Pugliola. Traversata la carrozzabile, risaliamo lo stradello che, poco dopo, diventa sentiero
e che sale fino ad arrivare alla strada asfaltata proveniente da Canarbino, il punto più alto toccato da
questa “gita”: Andiamo a sinistra seguendo la strada fino al “Pin Bon” dove abbandoniamo l’AVG
per imboccare il sentiero 413 che scende verso la località “Tre Strade”.
Seguiamo ora il segnavia 454 che scende in direzione di San Terenzo fino ad incocciare il segnavia
455 che, prima in falsopiano, poi in leggera salita, ci conduce a Solaro dove ci attende impaziente la
Barbara che ci rifocillerà in base a quello che avremo concordato (e pagato….).
Terminato il pranzo, ci attende un’ultima
discesa lungo il sentiero (segnavia 458)
che passa proprio a fianco del Circolo
ARCI, seguendo il quale arriveremo, in
circa mezz’ora, alla Venere Azzurra e a
Lerici, dove il “capo” potrà pronunciare
la fatidica frase “liberi tutti”, nel senso
che ognuno sarà libero o di rientrare a
Sarzana o di farsi un giro per Lerici.
Itinerario:
Bellavista 90m – Pugliola 121m – bivio
Canarbino 228m – bivio Pin Bon 171m –
Tre Strade 89m – bivio S. Terenzo 32m –
Solaro 90m – Lerici s.l.m.
Dislivelli:
Salita mt. 210, discesa mt. 300
Tempi
Ore di cammino: 3,00/3,30
Direttori di gita:
C. Codeluppi A. Passalacqua
Orario di Partenza:
Sarzana ore 9,15 (piazza Martiri)
42
ALPI APUANE
MULINA-S.ROCCHINO-(M. MATANNA)-CASOLI
13
APRILE
Questa traversata primaverile, da Mulina a Casoli, ha come meta principale la maggiore elevazione
delle Alpi Apuane meridionali: il Monte Matanna, nodo orografico dal quale si irradiano le ultime
diramazioni della catena. La sua morfologia è declinante a oriente e precipite sul versante marittimo,
costituito da balze rocciose abbondantemente intercalate e rivestite di verde. Altra meta interessante
della gita, è la famosa “Grotta all’Onda”, di grande interesse paleontologico.
COMITIVE “A” (EE) e “B” (E)
Da Mulina, località Culerchia, si prende il sentiero (segnavia 4 - SAV) che risale il Fosso delle
Mulina fino al paese di Farnocchia. Superato il paese, con il sentiero 3 andiamo al valico di San
Rocchino traversando i boschi che rivestono i versanti settentrionali dei monti Gabberi e Gevoli.
Proseguendo, superiamo il valico di Grattaculo ed un
successivo marcato crinale, fino a giungere ai casolari di
Toggiano (fonte),dove ci si divide: la comitiva “B”
prosegue verso la Foce del Pallone, mentre la comitiva “A”
sale per il dorso sovrastante, che ben presto si tramuta nella
rocciosa cresta SSO fino a pervenire in vetta al Monte
Matanna.
Dalla vetta, il gruppo scende alla Foce del Pallone per
riunirsi al resto della comitiva per scendere alla Foce del
Il Monte Matanna
Termine o del Crocione. Qui imbocchiamo il sentiero 2 che
scende tortuoso per la stretta valle del Rio Lombricese. Giunti a quota 682m, lo abbandoniamo per
prendere un sentiero senza numero, ma con segni rossi, che va a destra e che porta alla Grotta
all’Onda (quota 708 metri) dove vennero trovati resti preistorici che oggi sono conservati presso il
museo di Pietrasanta. Dalla grotta si procede poi lungo lo stretto sentiero che si va a collegare con il
sentiero 106 in località Trescolli e, in breve, al paese di Casoli.
Itinerario:
Mulina 230m – Farnocchia 645m – Foce S. Rocchino 801m – Foce Grattaculo 875m – Case
Toggiano 999m - (La comitiva “A” si staccherà per salire il Monte Matanna 1317m per la cresta
SSO e scenderà alla Foce del
Pallone per la cresta ESE) –
Foce del Pallone 1088m – Foce
del Termine o del Crocione
978m – Grotta all’Onda 708m
– Trescolli - Casoli 403m
Dislivelli :
Salita 1090m “A”, 860m “B”
Discesa 914m “A” 690m “B”
Tempi:
Ore. di cammino:
6,,30 (A), 5,30 (“B”)
Direttori di gita:
G. Bogazzi, A. Piccini
Referente CAI Sarzana:
A. Passalacqua
Orari di partenza:
Sarzana ore 7,00, Carrara 7,30
43
COLLINE SARZANESI
SUI SENTIERI DELLA RESISTENZA
27
APRILE
Il 23 Aprile 1945, Sarzana, ferita dai bombardamenti
subiti nella sciagurata guerra voluta da Mussolini e dai fascisti
che per vent’anni avevano oppresso, con la loro dittatura,
l’Italia e gli italiani, veniva liberata dall’occupazione
nazifascista che tanti lutti, stragi e rovine aveva causato a
Sarzana e in tutto il territorio circostante
Nella ricorrenza del 69° anniversario della liberazione,
di Sarzana, la nostra Sezione, insieme all’ANPI Giovani di
Sarzana collabora, da alcuni anni, alla “Camminata sui
Sentieri della Resistenza” giunta alla sua 10^ edizione.
Questa “Camminata” è diventata anche l’occasione per ripercorrere i vecchi sentieri che, numerosi,
si snodano sulle colline sarzanesi; sentieri percorsi un tempo dai nostri nonni e, nell’ultima guerra,
dalle staffette partigiane e da chi combatteva contro l’usurpatore e la dittatura.
Programma orientativo
Il programma ricalcherà, a grandi linee, quello degli anni scorsi, con i seguenti punti fissi:
•
Partenza da Sarzana (ore 8,30) da Piazza Terzi con pullman messi gratuitamente a disposizione
dei partecipanti da parte dell’Associazione “ANPI Giovani” di Sarzana
•
Arrivo al Museo della Resistenza delle Prade di Fosdinovo: saluto da parte delle autorità e
testimonianza di un vecchio partigiano..
•
Partenza per Canepari, sede del
Comando Partigiano. Testimonianza e
ricordi di un vecchio partigiano
•
“Pranzo Partigiano” a Canepari
•
Partenza per Sarzana con arrivo in
piazza Matteotti, saluto delle autorità e
termine della manifestazione.
Itinerario probabile:
Museo della Resistenza – Bivio Ponzanello
– costa dei Cerri – Canepari – Prulla –
Bradia – Sarzana.
Ore di cammino:
Calcolare le ore è un po’ problematico, nel
senso che se uno fa il tragitto da solo e
senza soste, la durata è di circa 4 ore, ma se
vi sono 200/300 persone i tempi sballano.
Di solito, si parte dal Museo della
Resistenza alle 10,00 e si arriva a Sarzana
verso le ore 17,30/18,00 (C’è da calcolare,
le testimonianze dei vecchi partigiani, il
pranzo, soste varie ecc. Comunque, per chi
viene per la prima volta, il percorso, salvo la
salita della Costa dei Cerri è quasi tutto in
discesa)
Il programma dettagliato, con orari, percorso, soste partigiane, complesso musicale che
accompagna, ecc., verrà stabilito per tempo e ne sarà data comunicazione tramite gli organi di
stampa e con newsletter inviata ai soci.
44
CORSICA:
DESERTO DES AGRIATES
01/04
MAGGIO
La traversata si snoda lungo il litorale nord della
Corsica; un percorso di circa 35 km che dalla località
di Saint Florent raggiunge Ostriconi attraversando una
costa selvaggia e incontaminata. Il sentiero attraversa la
macchia mediterranea alternando paesaggi rocciosi e
spiagge bianchissime e deserte.
Il termine “Deserto” dato a questa zona, sta nel fatto
che, a parte Saleccia, non c’è una costruzione nell’arco
di tutto il percorso.
Questa microregione era un tempo verdeggiante e
fertile, tanto da essere definita “il granaio di Genova”.
Fino all’inizio del XX secolo il ritmo della vita des
Agriates era scandito dalla transumanza e dalla semina; i pastori di Nebbio e della Valle d’Asco vi
conducevano i loro greggi e i contadini di Capo Corso curavano gli ulivi e le semine.
L’Agriates ha una superficie di 15.000 ettari e costituisce oggi una ricchezza naturale gestita e
protetta quale parco naturale, dal Syndacat du Litoral, consorzio pubblico e privato che cura la
protezione della flora e della ricca fauna di questo splendido ecosistema.
Nel percorso del trekking incontreremo diverse bellissime spiagge paragonabili a spiagge tropicali,
sia per la sabbia fine e bianchissima che per i colori dei suoi fondali.
L’itinerario non presenta difficoltà in quanto non si incontrano dislivelli superiori ai 100 mt. E’
necessario portare con sé una scorta di acqua.
N. massimo di partecipanti: 18. Pernottamento in tenda, con sacco a pelo e generi personali.
Programma di massima
• Giovedì 1 Maggio
Partenza da Sarzana per Livorno e imbarco con il traghetto per Bastia. Trasferimento in pullman a
Saint Florent. Pernottamento presso il camping nei pressi della spiaggia della Roya.
• Venerdì 2 Maggio
Partenza dal campeggio e inizio del trekking che in 6 ore circa ci condurrà alla spiaggia della
Saleccia. Pernottamento in tenda e cena presso il campeggio.
•
Sabato 3 Maggio
Partenza Ghignu (3/4 ore di cammino), antichi ovili rinnovati, ove è possibile trovare solo servizi
con acqua calda e acqua potabile ma non viveri che dovremo acquistare al campeggio di Saleccia.
• Domenica 4 Maggio
Partenza per Ostriconi dove
arriveremo in circa 6 ore.
All’arrivo, rientro a Bastia per
imbarcarci sul traghetto per
Livorno.
Costo previsto:
Circa € 250/300
Prenotazioni:
Le iscrizioni inizieranno Sabato
18 Gennaio dietro versamento di
€ 100 di caparra
Direttori di gita:
L. Veneri, P. Tonelli
45
3-4 MAGGIO
SULLA VIA FRANCIGENA
IN TOSCANA
(ITINERARIO DA DEFINIRE)
Annuale appuntamento con la Via Francigena, storico percorso che il vescovo di Canterbury,
Sigerico, fece nel X sec. nel suo pellegrinaggio che lo condusse da Canterbury a Roma.
Ma fu soprattutto all'inizio del secondo millennio che l'Europa fu percorsa da una moltitudine di
anime. Questa via attesta l'importanza del pellegrinaggio in epoca medioevale: esso doveva
compiersi prevalentemente a piedi (per ragioni penitenziali) con un percorso di 20-25 km al giorno e
portava in sé un fondamentale aspetto devozionale: il pellegrinaggio ai Luoghi Santi della religione
cristiana. È noto come tre fossero i poli di attrazione per questa umanità in cammino: Roma, luogo
del martirio dei Santi Pietro e Paolo; Santiago de Compostela, dove l'apostolo San Giacomo aveva
scelto di riposare in pace e naturalmente Gerusalemme in Terra Santa.
Il pellegrino inoltre non viaggiava isolato ma in gruppo e portava le insegne del pellegrinaggio (la
conchiglia per Santiago de Compostela, la croce per Gerusalemme, la chiave per San Pietro a
Roma). Va detto che queste vie di pellegrinaggio erano allo stesso tempo vie di intensi scambi e
commerci e che le stesse venivano percorse dagli eserciti nei loro spostamenti.
•
Itinerario:
Al momento di andare in stampa non è stato ancora definito l’itinerario della Via Francigena che
seguiremo. Senz’altro, sarà la zona a sud di Siena, verso il paese di Radicofani e del quale
riportiamo alcune notizie del borgo. Il programma dettagliato della gita verrà reso noto per tempo
• Radicofani.
Radicofani (SI) era anticamente una splendida fortezza, vicino a Castiglione d’Orcia, sulla via
Cassia, che ha controllato per secoli il confine tra la Repubblica di Siena
prima, il Granducato di Toscana , poi, e lo Stato Pontificio. Il paese offre
un bellissimo panorama sulla Val d'Orcia, l'Amiata, l'Appennino e i laghi
Trasimeno e di Bolsena.
A Radicofani ebbe la signoria Ghino di Tacco che, impossessatosi
della Rocca, spadroneggiò nel territorio con le sue gesta, per alcuni da
“castigatore di ingiustizie e di potenti, mentre, per altri, era
semplicemente un audace bandito. Sono in questi anni che si impone la
sua leggendaria figura di ribelle ghibellino, facendo di Radicofani la base
delle sue imprese da "brigante gentiluomo”, menzionate sia da Dante sia
da Boccaccio.
Tra gli edifici da
segnalare ci sono il Palazzo Pretorio, la chiesa
parrocchiale di S. Pietro Apostolo, la Chiesa di S.
Agata e naturalmente i resti molto ben mantenuti
della Rocca, con il cassero e le due fortificazioni.
Per la sua posizione strategica sull'antica Via
Francigena la Rocca di Radicofani venne usata da
Papa Adriano IV per arginare l'avanzata di Federico
I il Barbarossa che governava la Toscana.
Le prenotazioni, accompagnate da una caparra di € 20, inizieranno Sabato 5 Aprile
Direttori di gita: R. Castagna, C. Bernardini
46
ALPI APUANE
CASOLI-MONTE PIGLIONE-METATO
11
MAGGIO
La meta di questa gita, il Monte Piglione, è un rilievo di erti prati, con rocce affioranti, che divide le
valli della Turrite e dal Rio delle Campore. La data per questa escursione non è stata scelta a caso.
Infatti, questa zona è collocata nelle Alpi Apuane meridionali che, a differenza di quelle centrali e
settentrionali, non hanno conosciuto l’attività estrattiva con il risultato che i suoi versanti, rimasti
intatti, sono rivestiti di prati che, nel mese di Maggio, sono ricoperti da una stupenda fioritura.
COMITIVA UNICA (E)
Da Casoli, imbocchiamo il sentiero n. 2 fino ad arrivare ad un bivio con una maestà dedicata a San
Rocco. Proseguiamo per lo stesso segnavia, ignorando il sentiero sulla destra che porta alla Focetta
di S. Vincenzo, salendo per la mulattiera che si alza nel bosco di castagni, costeggiando alcuni ruderi
sparsi, fino ad arrivare al ponte che supera il fosso di Grotta
all’Onda e che attraversiamo.
Continuiamo a prendere quota tenendoci
sulla destra
orografica del Rio Lombricese. Superiamo, in successione, un
piccolo ponte, una fonte ed il bivio che, sulla sinistra porta a
Grotta all’Onda, abitata, un tempo, dall’uomo preistorico,
finché la salita non si fa più tranquilla. Dopo aver superato un
riparo sotto roccia, il sentiero corre ancora un po’ nel bosco
finché ne usciamo definitivamente alla panoramica Foce del
Crocione o del Termine, vero e proprio svincolo di sentieri.
Imbocchiamo il sentiero 103 che corre, quasi in piano, l’alta
valle del Rio delle Campore dove spiccano i casolari di
Rianchiani e Ritrogoli, fino ad arrivare alla base del Monte
Piglione. Risaliamo i suoi prati in diagonale fino ad arrivare
sulla cresta sommitale ed in breve in vetta.
Ritornati alla Foce del Termine o del Crocione, imbocchiamo il
sentiero 101 che porta a Campo all’Orzo e alla Focetta di San
Il Monte Piglione
Vincenzo, posta sotto il versante Nord del Monte Prana e
importante crocevia di sentieri. e, per il sentiero 104, scenderemo al paese di Metato, termine di
questa escursione primaverile.
Itinerario:
Casoli 403m – Foce del Termine
o Crocione 978m – M. Piglione
1233m – Foce del Termine o
Crocione 978m–Campo all’Orzo
938m – Metato 450m.
Dislsivelli:
Salita mt. 830,
discesa mt. 783
Tempi:
Ore 5,30/6,00
Direttori di gita:
G. Moruzzo, P. Tonelli
Orario di partenza:
Sarzana ore 7,30
47
ALPI APUANE
M. CORCHIA PER LA LIZZA DEI TAVOLINI
18
MAGGIO
Il Monte Corchia è noto soprattutto per l’ambiente carsico che custodisce al suo interno, con il
famoso “Antro del Corchia”, “paradiso” degli speleo. Noi, non essendo speleologi, ci terremo
all’esterno, salendone la vetta seguendo un percorso inedito lungo la via di lizza dei Tavolini.
Questa via di lizza, poco conosciuta e assai meno frequentata, simboleggia, con una parte del suo
percorso in galleria, la temerarietà e le difficoltà dei lavoratori del marmo di un tempo.
COMITIVA UNICA (EE)
Dalla località Pian di Lago si prende una vecchia mulattiera in
falsopiano che va a superare un gruppetto di case. Da qui si
procede, dapprima in ripida salita fino a una casa isolata, poi con
qualche saliscendi per superare alcuni corsi d’acqua fino ad entrare
in un largo canale dove si incrocia la “via di lizza dei tavolini”,
che, dalla cava del Corchia, arrivava a Levigliani.
La via di lizza, abbandonata da decenni, è assai ripida e in qualche
punto malagevole, ma dopo un centinaio di metri di dislivello, in
corrispondenza di un valloncello, diminuisce la pendenza. Da qui è
possibile ammirare tutto il percorso in tutta la sua temerarietà.
Superato il valloncello la via di lizza si impenna su roccia solida
fino ad arrivare in corrispondenza di una cresta che viene superata
in galleria. All’uscita ci troviamo al di sotto della cava a q. 1400
metri. Da qui il percorso per raggiungere la cava è molto ripido,
la via di lizza in galleria
anche se breve. Superata la cava, che è abbandonata, raggiungiamo
larga cresta ovest fino ad arrivare sulla a vetta del Monte Corchia.
Dalla vetta scendiamo dal versante sud-est, lungo la via normale, fino ad arrivare al Rifugio del Freo
e proseguire verso Fociomboli e il Passo di Croce dove ha termine la gita.
Itinerario:
Pian di Lago 850m – via di lizza dei Tavolini – Monte Corchia 1677m –
Rifugio Del Freo 1180m – Fociomboli 1270m – Passo Croce 1160m
Dislivelli e tempi:
Salita mt. 800 ca, discesa mt. 500 ca - Ore di cammino: 6,00/6,30
Direttori di gita:
N. Giannini, L. Veneri.
Referenti CAI Carrara: G. Bogazzi, G. Piccini,
Orario di partenza:
Sarzana ore 7,00, Carrara 7,30
48
COLLINE SARZANESI
MANIFESTAZIONE PODISTICA DELL’AVIS
18
MAGGIO
Continuiamo a inserire nel nostro Programma di Attività annuale, questa manifestazione podistica
organizzata dall’Associazione Donatori di Sangue di Sarzana (AVIS), giunta alla sua 36^ edizione.
I motivi per farlo sono principalmente due:
il primo, perché ci dà l’opportunità di contribuire, con questa pagina, a pubblicizzare questa
Associazione volontaria che ha bisogno del contributo e delle donazioni di sangue di tutti noi –
il secondo perché è l’occasione per riscoprire l’entroterra di Sarzana, con i piccoli paesi adagiati sulle
colline che degradano dolcemente verso la vallata del Magra, colline nella quali, nel corso dei secoli,
e con il duro lavoro dei nostri avi, sono stati ricavati muretti di pietra costruiti a secco per ottenere
terrazzamenti adatti alla coltivazione dell’olivo e della vite.
Il programma di questa manifestazione podistica, non competitiva e a passo libero, che è a livello
nazionale, prevede quattro percorsi di km 6, 14, 25 e 50 km, per cui, ognuno può scegliere l’itinerario
più adatto alle sue possibilità di cammino.
Organizzazione: AVIS Sarzana
49
ALPI APUANE
GABELLACCIA-ROCCA DI TENERANO-EQUI
25
MAGGIO
Questa traversata, dalla Gabellaccia a Equi Terme, tocca il suo culmine nella salita (facoltativa) alla
Rocca di Tenerano. Facilmente raggiungibile, la cima, nonostante la modesta altezza, può essere
considerata, a ragione, una terrazza panoramica sul mare, la Lunigiana, l’Appennino e le vicine vette
apuane. Nel suo versante occidentale, si trova l’interessante Grotta della Tecchia, abitata sin dal
neolitico e, nella quale furono rinvenuti frammenti di ceramica eneolitica ed ossa umane
COMITIVA UNICA (E)
Dalla Gabellaccia, così chiamata per l’antica gabella presente appena sotto il valico e dove sono
rimasti alcuni ruderi, imbocchiamo lo stradello che, aggirando la costa di Saliceto (località la Pizza)
arriva, dopo circa 45’, ad una vecchia cava abbandonata
(Cava Peghini), con resti di edifici abbandonati...
Superata la cava lo stradello diventa un sentiero che sale
ripidamente nel bosco fino ad arrivare ad una radura alla
base della Rocca di Tenerano. La salita non è
obbligatoria, ma merita per la brevità e la facilità del
percorso (circa 30’ A/R), e per lo stupendo panorama che
di gode dalla vetta.
Ridiscesi alla radura, riprendiamo il cammino, seguendo
la mulattiera che, dopo poche centinaia di metri si
biforca: sulla destra il segnavia 40 scende nella Valle dei
Monzonari, mentre noi proseguiamo sulla sinistra
seguendo il segnavia 171 fino ad arrivare al bivio della Foce di S. Antonio. Scendiamo a destra
seguendo il sentiero che taglia i pendii boscosi che scoscendono sul Canale del Rio fino ad arrivare
all’abitato di Monzone.
Scendiamo a Ponte di Monzone,
traversiamo il Lucido sull’antico
ponte a schiena d’asino e saliamo
per la vecchia mulattiera
all’abitato di Aiola per poi
proseguire in discesa fino a Equi
Terme, termine della gita.
Itinerario:
Gabellaccia 895m – Cava
Peghini – Prati di Cardeto 1111m
– salita alla Rocca di Tenerano
1206m - Foce di S. Antonio
840m – Monzone 277m - Ponte
di Monzone 226m – Aiola 336m
- Equi Terme 250m.
Dislivelli:
Salita mt. 450 – Discesa mt. 1100
Tempi:
Ore di cammino: 6.00/6,30
Direttore di gita:
G. Nicolini, D. Valtriani
Orari di partenza:
Sarzana h. 7.30
50
COLLINE DI CASTELNUOVO MAGRA
“BENVENUTO VERMENTINO”
01
GIUGNO
Castelnuovo Magra è un paese in posizione
dominante sulla piana del fiume Magra, che
gode di splendide viste sul Golfo dei Poeti.
Documentato per la prima volta tra il 1187 e il
1203 in una citazione del codice Pelavicino, il
borgo è ricco di storia e opere d’arte.
Nelle colline circostanti il paese, che degradano dolcemente
verso la piana di Luni, nel corso dei secoli sono stati
ricavati, scavando in piano parti collinari poi delimitate da
muretti di pietra costruiti a secco, terrazzamenti o coltivazioni a terrazza che si prestano molto bene,
grazie ad una buona esposizione, alla coltivazione dell’olivo e della vite, la cui qualità predominante
di quest’ultima è il Vermentino.
Ogni anno Castelnuovo Magra ospita diverse rassegne
dedicate all’olivo e al vino. Anche quest’anno, in
occasione della rassegna “Benvenuto Vermentino” che
si terrà nei giorni 30/31 Maggio e 1 Giugno, nella
quale
saranno
presenti
stand
gastronomici,
degustazione dei prodotti tipici, e possibilità di ristoro,
l’Assessorato al Turismo organizzerà una visita
guidata attraverso il centro storico del paese. Per
questa manifestazione la nostra Sezione ha avuto l’incarico di organizzare una camminata attraverso
le colline circostanti Castelnuovo Magra. Per questa escursione, sono state previste due comitive,
che percorreranno due itinerari diversi come lunghezza affinché la gente possa partecipare a seconda
delle proprie capacità.
• Comitiva “A”:
Itinerario:
Molino del Piano 25m – Marciano 210m
Ristorante “Rizieri” 350m – Vallecchia
343m – Casa Pucci 400m - Castelnuovo
Magra 190m – Molino del Piano 25m.
Dislivelli:
Salita e discesa mt 375
Tempi:
Ore di cammino: 3,30/4,00
• Comitiva “B”:
Itinerario:
Molino del Piano 25m – Marciano 201m
Castelnuovo Magra 190m – - Molino
del Piano 25m.
Dislivelli:
salita e discesa mt. 180
Tempi: Ore di cammino: 2,00
Direttori di gita:
U. Ferri, A. Cocco
Ritrovo per le due comitive:
ore 9,00 parcheggio di Molino del Piano
51
PARCO MONTEMARCELLO-MAGRA
LERICI-MONTEMARCELLO-BOCCA DI MAGRA
02
GIUGNO
“La memoria deve diventare impegno, non parole
di circostanza”. Da questa frase di Don Luigi
Ciotti si intuisce che questa escursione verrà
effettuata con i giovani di Libera. Si rinnova, così,
per la quinta volta l’appuntamento annuale che
vede protagonisti il CAI di Sarzana ed il presidio
cittadino di Libera
«Dario Capolicchio».
L’occasione dell’incontro è una camminata che si
svolgerà su due percorsi paralleli: i sentieri della memoria e del ricordo di Dario Capolicchio e quelli
montani tra Lerici, Montemarcello e Bocca di Magra.
Né la data né i luoghi scelti per quest’incontro sono casuali: il 2 Giugno è cronologicamente vicino
al 27 Maggio, data in cui si commemora il 21° anniversario della strage di Via dei Georgofili,
l’attentato mafioso avvenuto a Firenze nel 1993 per il quale persero la vita cinque persone, tra cui il
nostro concittadino Dario Capolicchio. Ed è proprio in ricordo della grande passione per la
montagna di Dario, esperto conoscitore dei monti che circondano il nostro territorio, che anche
quest’anno si è deciso di ritrovarsi per percorrere quei sentieri che egli aveva tanto amato,
impegnandoci a coltivare il suo ricordo e quello di tutte le altre vittime innocenti delle mafie.
COMITIVA UNICA (E)
L’itinerario di questa gita seguirà integralmente il sentiero che collega Lerici con Bocca di Magra.
Da via Doria saliremo alla Serra, senza toccare il paese per poi proseguire, con percorso a saliscendi,
salvo l’ultimo tratto, fino a Zanego (le “Quattro Strade”).
Da questa località, ci portiamo ad attraversare le località “Figarole” e “Gruzza” per poi proseguire,
in leggera discesa e per una bella mulattiera acciottolata, fino a
sbucare sulla SP che seguiremo per circa 300 metri. Un ultimo
tratto di sentiero ci porterà a Montemarcello e alla Batteria
Chiodo.
Questa Batteria fa parte delle opere fortificatorie “intermedie”
realizzate a cavallo del 1900. Dopo le fortificazioni
napoleoniche, nei primi anni del secolo scorso venne allargata
la cerchia difensiva a protezione dell'arsenale sia sul fronte a
mare che su quello a terra. La minaccia aerea era di là da
venire e le vie d'attacco erano ancora, per così dire, solo a due
dimensioni. Con la realizzazione della Chiodo la protezione dell’accesso al golfo di Spezia venne
portata il più avanti possibile a chiudere a Sud-Est il golfo stesso. Terminata la sosta e la visita,
riprenderemo il sentiero 3, per lunghi tratti ancora acciottolato, fino ad arrivare a Bocca di Magra,
Itinerario:
Lerici – La Serra 158m – Zanego
247m - Montemarcello 257m – Bocca
di Magra
Dislivelli: Salita e discesa mt. 350.
Tempi: Ore di cammino: 5,00
Orario di partenza:
Sarzana ore 8,14 (autobus di linea)
Direttori di gita:
R. Castagna, C. Bernardini
52
ALPI APUANE
PRUNO: ANELLO DELLA PANIA DELLA CROCE
08
GIUGNO
Bella gita, ma lunga e faticosa, una specie di anello della Pania della Croce, quarta cima più alta
delle Apuane, con partenza e arrivo da Pruno. Di notevole interesse paesaggistico, alpinistico e
geologico, essa sorge al centro della catena Apuana e, per le sue linee eleganti e la posizione
dominante viene chiamata "La Regina delle Apuane”. Il nome Pania viene da "Pietrapana", come
veniva chiamata un tempo, che deriva a sua volta da "Pietrae Apuanae" ovvero monti degli Apuani.
COMITIVA UNICA (EE)
Da Pruno imbocchiamo il sentiero 122 che sale abbastanza ripidamente fino ad arrivare ad un ameno
valloncello: località “le Caselle”. Risaliamo obliquamente i pascoli sino ad arrivare al Passo
dell’Alpino dove giunge il sentiero da Levigliani. La
salita ora diviene più lieve e piacevole, pianeggia in
un’abetaia e giunge alla Foce di Mosceta.
Dalla Foce inizia la salita vera e propria della Pania della
Croce che si effettua seguendo il sentiero 126 che si
inerpica lungo il versante ovest-nord-ovest, fino a
sbucare al colletto della cresta sommitale (il Callare) e,
per la cresta nord, alla vetta.
Ritornati al Callare, scendiamo, sempre con il sentiero
126, per il Vallone dell’Inferno e, poco prima di arrivare
alla Focetta del Puntone, ci immettiamo nel sentiero 7 che taglia i pendii orientali della Pania, supera
la Cresta est al Passo degli Uomini della Neve e scende per la “Costa Pulita” alla Foce di Valli.
Dalla Foce, prendiamo il sentiero 125
che taglia tutto il versante sud-ovest
della Pania della Croce, con alcuni
passaggi che meritano attenzione, fino
ad arrivare alla Foce di Mosceta dove
ritroveremo l’itinerario dell’andatae,
con l’itinerario seguito all’andata,
riscenderemo a Pruno.
Itinerario:
Pruno 468m – Passo dell’Alpino
1080m – Foce di Mosceta 1170 – Pania
della Croce 1859
–
Vallone
dell’Inferno – Focetta del Puntone
1611m – Passo degli Uomini della
Neve 1700m – Foce di Valli 1266m –
Foce di Mosceta 1170m – Pruno 468m
Dislivelli:
Salita e discesa mt. 1500
Tempi:
Ore di cammino: 7,00/7,30
Direttori di gita:
A. Dazzi, G. Giavarini
Referente Cai Sarzana
M. Dadà
Orari di partenze:
Sarzana 6,30, Carrara 7,00
53
ISLANDA
L’ISOLA DI GHIACCIO
8-15
GIUGNO
L'isola di Ghiaccio e di Fuoco è l'emblema delle
forze che hanno plasmato la Terra: eruzioni, sorgenti
geotermiche, inondazioni. Terra dai contrasti forti e dai
colori imprevedibili, con un cuore vulcanico ed una
superficie ricca di cascate, ghiacciai eterni, deserti di lava e
verdi pascoli. Se il Nord che sognate è quello degli
ambienti estremi, questo è il vostro viaggio!!
La parola "Islanda" deriva dall'islandese Ísland,
termine desunto dall'antico nordico che significa “terra del
ghiaccio”. Collocata sulla dorsale medio atlantica, l'Islanda
presenta una marcata attività vulcanica e geotermica, che
ne caratterizza fortemente il paesaggio. L'interno consiste
principalmente di un altopiano sabbioso desertico, montagne e ghiacciai, da cui molti fiumi glaciali
scorrono verso il mare attraverso le pianure.
Programma indicativo
• 1° giorno: Italia-Keflavik-Reykjavik
Sarzana-Milano e volo perReykjavik
• 2°giorno: Reykjavik-Borgarfjordur-Holar
Sorgente Deildartunguhver, baia di Hunafloi
• 3° giorno: Holar-Akureyri
Penisola di Trollskagi – escursione in barca
per l’avvistamento delle balene
• 4° giorno: Lago Myvatn
Il lago è un paradiso naturale con numerosi
fenomeni vulcanici e sorgenti bollenti.
Visita alla cascata Dettifoss
• 5° giorno: Akureyri-Egilsstadir
Altopiani interni di Modrudalsoraefi, area sub-artica di grande bellezza. Fiordi orientali di
Egilsstadir e piccoli paesi con imponenti montagne che precipitano nel mare.
• 6°giorno: Egilsstadir-irkjubaejarklaustur
Laguna glaciale di Jokulsarlon. Parco Nazionale di Skaftafell. Ghiacciaio di Vatnajokull.
• 7°giorno: Kirkjubaejarklaustur-Reykjavik
Campo lavico di Eldhraun, cascate di Skogafoss, Seljalandsfoss e Gullfoss (la “Cascata
d’Oro”), sorgenti calde di Geysir e i getti d’acqua bollente e vapore di Strokkur.
• 8° giorno: Reykjavik-Italia
Volo di rientro a Milano e trasferimento in pullman a Sarzana.
• La quota di partecipazione è di € 2.250/2.300 e comprende:
Pullman A/R Sarzana-Milano -Volo A/R da Milano – tasse aeroportuali – trasferimenti
dall’aeroporto – tour in pullman – guida parlante italiano – trattamento in 1/2 pensione – pranzo
dell’ultimo giorno – ingressi a musei e fattorie, – tour avvistamento balene – tasse locali.
• La quota non comprende:
Tutti i pranzi (tranne quello dell’ottavo giorno) – le bevande – facchinaggio – escursioni facoltative
– extra in genere e tutto quanto non menzionato nella voce “la quota comprende”.
Le iscrizioni, accompagnate da una caparra di € 500,00 si chiuderanno Sabato1 Marzo
54
VAL DI VARA: A PIEDI CON GLI AMICI DI DON SANDRO
DA CARANZA A TEVIGGIO
15
GIUGNO
Lungo la strada provinciale che da Varese Ligure porta al Passo del
Bocco, troviamo, qualche chilometro prima del passo, un gruppo di
case con una chiesetta: è Cassego, antico paesino edificato su uno
sperone che si erge sopra il torrente Scagliana, affluente del Fiume Vara,
a poca distanza dal crinale divisorio Vara-Taro percorso dall’Alta Via
dei Monti Liguri. Con Don Sandro, parroco del Paese, è in piedi una
collaborazione pluriennale, con il Gruppo “Terre Alte” della nostra
Sezione che consiste nell’organizzare una camminata per il giorno della
Santissima Trinità che, quest’anno, cade il 15 Giugno.
Sarà anche l’occasione per confrontarci con un’esperienza pastorale di estremo interesse per gli
abitanti della valle e per chi, come noi, vuole approfondire le tematiche relative alla vita sulle nostre
montagne. La conoscenza del territorio, che Don Sandro, dopo oltre 40 anni di permanenza ha
maturato in tutti i suoi molteplici aspetti, è fonte di riflessione e crescita per chi ha a cuore i “segni”
che l’uomo ha lasciato nel suo passare, generazione dopo generazione, sulle “Terre Alte”.
Quest’anno, il nostro amico “intonacato” (nel senso che porta l’abito talare), ci propone un percorso
nella valle dello Stora, da Caranza a Teviggio, tra Arte, Storia e Ambiente.
COMITIVA UNICA (E)
La camminata in programma avrà inizio da Caranza , paese posto a metà percorso lungo la strada
che da Varese Ligure porta al Passo della Scassella, sull’Alta Via dei Monti Liguri, per concludersi a
Teviggio dopo aver transitato per il borgo di Porciorasco.
Caranza è un paese al vertice della Valle dello Stora,
riconosciuta come zona di produzione di carne e formaggio fin
dai tempi di Conone di Vezzano (1143). Nel paese, da vedere la
Chiesa di San Lorenzo, edificata nel 1664, rimaneggiata e
trasformata nel 1844 e nel 1934. All’interno è conservata una
Madonna col Bambino del XIX Secolo.
Porciorasco è un borgo fondato
nel XVI secolo. Conserva
l’antica chiesa di San Michele,
con, all’interno, un gruppo ligneo
Caranza
di scuola genovese del XVIII
secolo e Villa Gotelli, non visitabile. Da notare, nelle case del paese,
le architravi in pietra decorate con disegni simbolici a rilievo
Teviggio, chiamato anticamente Costa del Veglio era fin dal Medio
Evo toccato dalla strada di mezza costa che univa Sestri a Caranza e
Cento Croci passando per Carro, Castello e Cavallanova. Aveva un
castello citato in una fonte del XII secolo, oggi distrutto. Le vecchie
abitazioni conservano ancora oggi i caratteri e gli elementi
architettonici tipici della cultura contadina. Da visitare: oratorio di
San Rocco: stazioni della Via Crucis in ardesia; Santuario della
Madonna di Caravaggio.
Teviggio, chiesa di S. Rocco
Itinerario:
Dislivelli e tempi:
Direttori di gita:
Orario di partenza:
Caranza 654m – Porciorasco 552m – Teviggio 556
Salita e discesa nell’ordine di 100/200 metri – Ore di cammino: 3,00/3,30
C. Bernardini, N. Lombardi
Sarzana ore 8,30
55
DOLOMITI: VAL PUSTERIA
ESCURSIONI, PEDALATE E CONCERTI…
19-22
GIUGNO
Nonostante che la Val Pusteria la conosciamo
abbastanza bene, per averci fatto l’ultimo campeggio
sociale, un soggiorno estivo e diverse settimane di sci
di fondo, il programma proposto in questa pagina è
decisamente diverso dai precedenti. Anche le date
prescelte non sono casuali: infatti in questi giorni la Val
Pusteria ospita il 17° Festival Internazionale dei Cori,
con la partecipazione di circa 70 cori provenienti da
tutto il mondo e che si esibiscono nelle sale, nelle
piazze, nelle chiese, nei rifugi, ecc.: uno spettacolo
veramente unico. Se poi aggiungiamo al programma
due belle escursioni e, in ultimo, una “pedalata” lungo i
circa 40 km di pista ciclabile fino a Lienz, il gioco è fatto.
Programma indicativo
• Giovedì 19: viaggio Sarzana-San Candido
Partenza in pullman da Sarzana alla volta di San Candido (eventuale sosta all’Abbazia di Novacella
a Bressanone). All’arrivo, sistemazione presso l’Hotel: cena e pernottamento.
• Venerdì 20: Picco di Vallandro
Dopo la sveglia e la colazione, partenza in pullman per Prato Piazza e
salita al Picco di Vallandro. Ritornati a Prato Piazza, discesa verso
Landro
• Sabato 21: Dalla Val Fiscalina a Landro
Sveglia e colazione. Partenza in autobus per la Val Fiscalina e
escursione sul seguente persorso: Rifugio Fondo Valle – Rifugio
locatelli – discesa a Landro
• Domenica 22: in bici fino a Lienz e ritorno a Sarzana
Sveglia e colazione. Nolo biciclette e pedalata di 43 km lungo la pista
ciclabile (quasi tutta in discesa, pochissime brevi salite) che porta a
Lienz (tempo previsto: 3 ore circa) . Rientro in pullman a San Candido
per il pranzo in ristorante, al termine del quale, inizieremo il viaggio di
rientro per Sarzana con arrivo previsto in tarda serata.
•
Nelle sere di Giovedì, Venerdì e Sabato, possibilità di assistere alle
esibizioni dei cori che, da ogni parte del mondo partecipano al 17° Alta
Pusteria Internationalchoirfestival. Il programma delle esibizioni dei vari
cori verrà reso noto appena disponibile.
I cori si esibiranno all’aperto, nelle piazze, nei rifugi, nelle chiese dei vari
paesi (per il repertorio sacro) e nelle sale Resch di S. Candido e Mahler di
Dobbiaco per il repertorio popolare.
Le iscrizioni, accompagnate da una caparra di € 120,00, inizieranno Sabato 12 Aprile.
Direttore di gita: C. Codeluppi, S. Cavallini
56
APPENNINO TOSCO-EMILIANO
VARVILLE-PASSO DI PIETRA TAGLIATA-SASSALBO
22
GIUGNO
Questa traversata partirà dal paese di Varville (o Succiso Nuovo), costruito ex novo dal 1973 al
1975 dopo la disastrosa alluvione del settembre 1972 e il riacutizzarsi dei movimenti franosi che
interessavano il paese di Succiso. Passeremo, poi, dal Passo di Pietra Tagliata,, che la leggenda
vuole sia stato attraversato dalle truppe di Federico Barbarossa, per poi terminare al paese di
Sassalbo, conosciuto, un tempo, grazie a questa sua particolarità, come il “paese senza camini”.
COMITIVA UNICA (E)
Da Succiso Nuovo (Varville), saliamo su carraia e, ad un bivio, seguiamo il segnavia 653 che si
dirige nella valle del Torrente Liocca. Lasciato a destra il sent. 653 per il rif. Sarzana, proseguiamo
lungo il fondovalle del Liocca (sent. 653A), fino ad arrivare al bivacco “Ghiaccioni”, e poco oltre,
sull’omonima piana di origine glaciale.
Il toponimo “Ghiaccioni” rende giustizia all'origine glaciale
della valle, che qui si allarga in una testata chiusa fra Alpe di
Succiso, M. Alto, “Groppi di Camporaghena” e Punta
Buffanaro.
Lasciato a destra il sent. 659 per il Rifugio Sarzana, seguiamo
il segnavia 673, che risale le ultime macchie di faggi, oltre le
quali, serpeggiando tra i dossi e i solchi dei fossi che
convergono sul fondo del catino glaciale, saliamo per la
storica mulattiera in direzione del Passo di Pietratagliata,
affacciandoci verso la valle del Secchia.
Cavallo alle sorgenti del Secchia
Perdiamo rapidamente quota in direzione delle
sorgenti del Secchia fino ad attraversare
l’ameno pianoro percorso dalle serpentine del
torrente. Ci inoltriamo nella faggeta passando
vicino ad una fonte di acqua freschissima, per
poi uscire sui prati che si abbassano verso lo
storico Passo dell’Ospedalaccio, dove fa bella
mostra di sé un cippo napoleonico di arenaria.
Poco oltre il passo scendiamo a destra verso il
Fosso dell’Acqua Torbida e, passando sotto ai
“gessi”, arriveremo finalmente a Sassalbo.
Itinerario:
Varville 981m – Ghiaccioni 1375m – Passo di
Pietra Tagliata 1750m – sorgenti del Secchia
1500m ca – Passo dell’Ospedalaccio 1271m –
Fosso dell’Acqua Torbida – Sassalbo 819m.
Dislivelli:
Salita mt. 800, discesa mt. 940
Tempi:
Ore di cammino: 6,00/6,30
Direttori di gita:
G. Nicolini, D. Valtriani
Orario di partenza:
Sarzana ore 7,30
57
ALPI APUANE
LIZZA DELLA CANALONGA
29
GIUGNO
Itinerario fra i più suggestivi delle Apuane che ha come "clou" la risalita della ardita via di lizza
della Canalonga, intagliata nel Balzone nella quale venivano "lizzati" i blocchi di marmo provenienti
dalle Cave del Sagro, fino a quando essa venne sostituita , nel 1907 da una ardita teleferica che
superava i 600metri del salto del "Balzone"., teleferica che fu abbandonata e smantellata nel 1957 in
seguito alla costruzione della carrozzabile Carrara-Campocecina.
ITINERARIO (EE)
L’escursione ha inizio dal ponte di putrelle che attraversa il Torrente Lucido poco prima dell'ultima
serie di tornanti che portano al paese di Vinca. Traversato il
ponte, che rappresentava la fine della lizza, si sale nel
bosco fino a riprendere la Lizza intagliata nel Balzone, con
un breve passaggio su roccette, agevolato da un cavetto
d'acciaio.
La parte della Lizza intagliata nel Balzone è spettacolare,
con alcuni tratti forniti di cavo, non per la difficoltà della
salita quanto per dare sicurezza quando la roccia è bagnata
e viscida (la pendenza è veramente ragguardevole: vengono
i sudori freddi a pensare che i lizzatori via calavano blocchi
di marmo che pesavano svariate tonnellate. Mentre si sale,
Tracciato della via di lizza
la vista spazia sul versante opposto della valle della Canalonga
catturata dalle ardite pareti della Torre di Monzone.
In questo tratto di Lizza sono ben visibili nella roccia i molti
fori che una volta contenevano i “piri” in legno che servivano a
tenere i cavi che venivano mollati lentamente per frenare la
discesa dei blocchi di marmo (vedere i profondi solchi lasciati
dallo scorrere dei cavi nella la roccia).
Giunti al suo termine, al "Balzone", proseguiamo, sempre con
il segnavia 199 per Porcigliola e Foce Pozzi e, con il segnavia
La lizza intagliata nella roccia 183, arriveremo al Rifugio “Carrara”, dove i gestori, Gianni e
Grazia, non vedono l’ora di “farsi in quattro” per dissetarci e rifocillarci.
Terminata questa doverosa visita, ben
satolli ed ebbri ci faremo carico dei pochi
minuti di discesa che ci separano dal
piazzale dell’Uccelliera, fine gita.
Itinerario:
Ponte sul Torrente. Lucido 400m ca –
Lizza della Canalonga – Balzone e Fosso
del Sagro 1000m ca –Foce Pozzi 1220m
– Rifugio Carrara 1320m – piazzale
dell’Uccelliera 1231m.
Dislivelli:
Salita mt.920, discesa mt. 90 –
Tempi:
Ore di cammino: 5,00/5,30
Direttori di gita:
G. Nicolini, M. Sarcinelli
Orario di partenza:
Sarzana ore 7,30
58
VALLE D’AOSTA
DA CHAMOIS A SAINT. JACQUES
4/5/6
LUGLIO
Bellissima traversata dalla Valturnenche alla Valle di
Champoluc, toccando due autentiche “perle” della
valle: Chamois e Cheneil. Chamois, è l’unico
comune d’Italia non raggiungibile da automobili, ma
solo a piedi, o in funivia con partenza da Buisson.
Per questa sua caratteristica e per la sua particolare
attenzione a favorire un turismo a “mobilità dolce”, è
inserito nel consorzio delle Perle delle Alpi.
Anche Cheneil è raggiungibile solo a piedi, ma il
parcheggio è a breve distanza dal paese. Luogo di
particolare bellezza naturalistica, di larici e latifoglie,
il paese sorge su un piccolo pianoro che si trova ai
piedi di una vallata dominata dal Grand e Petit Tournalin, dal Monte Roisetta, dalla Becca Trecare e
dalla Becca d'Aran. Pernotteremo a Cervinia, un tempo denominata conca del Breuil, purtroppo
stravolta dall’agglomerato di Cervinia iniziato negli anni ’30 con l’inizio dei primi impianti di
risalita. A parte questo, il Cervino che chiude la valle è sempre un bellissimo colpo d’occhio e ci fa
immaginare come doveva essere questa conca quando Cervinia non esisteva ancora.
Programma:
• Venerdì 4 Luglio: Sarzana-Chamois-Barmaz
Raggiunto e attraversato Chamois, saliamo al Lago di Lod (2014m) e proseguiamo fino a
raggiungere il Colle di Cheneil (2279) per poi risalire, lungo lo spartiacque, dominato dalla mole del
Gran Tournalin (3379m) e con splendide vedute sul Cervino, fino a raggiungere la vetta della Punta
Fontana Fredda (2513). Scesi al Colle omonimo (2472m), proseguiremo , su una pista battuta, al
Santuario di Clavitè e a Cheneil e Barmaz (2031m)
Dislivelli: salita mt. 750, discesa mt.535 – Ore di cammino: 4,00 – Difficoltà: E
• Sabato 5 Luglio: Cervinia-Barmaz
Dal Lago Blu (1990m), di fronte al magnifico spettacolo del Cervino, saliamo, zigzagando, dentro al
bosco di larici e rododendri, , per uscire poi allo scoperto ed arrivare, dopo circa 1 ora e 30', ad una
baita (località Tramoiz- fonte). Al bivio successivo prenderemo il sentiero 21; ora siamo su un'ampia
carrareccia che collega le numerose baite sparse qua e là su questa sorta di altopiano morbidamente
ondulato, Toccata la quota più alta 2300m poco sopra la Cappella della Madonna della Salette e
continuando con piccoli sali scendi avvistiamo il villaggio di Cheneil e Barmaz (2031m).
Dislivelli: salita mt. 545, discesa mt.435 – Ore di cammino: 5,00 – Difficoltà: E
• Domenica 6 Luglio: Barmaz- Saint Jacques
Dall’Alpe Barmaz (2031m), raggiungiamo la bellissima conca di Cheneil (2105m) e, per l’Alta Via
1, l'alpe Champsec (2280m). Continuando, si perviene all'ampia sella del passo delle Fontanette
2697m e al col di Nana 2775m (salita facoltativa alla Becca Trecare 3033m o al Bec di Nana
3010m - 30min). Dal colle, iniziamo la discesa per il vallone di Nana, toccando il rifugio Gran
Tournalin (2544m) e quindi gli alpeggi superiori e inferiori di Nana, fino ad arrivare a Saint Jacques
(1700m), termine della traversata, dove troveremo il pullman che ci riporterà a Sarzana.
Dislivelli: salita mt. 785, discesa mt. 1125 – Ore di cammino: 6,00 (7,30 se si sale in vetta con
300 metri di dislivello in più) – Difficoltà: EE
Le prenotazioni, accompagnate da una caparra di € 120, inizieranno Sabato 10 Maggio
Direttori di gita: M. Sarcinelli, A. Passalacqua
59
DOLOMITI (Località da definire)
36° SOGGIORNO ESTIVO
06-20
LUGLIO
Per questo appuntamento estivo, giunto alla sua 36^ edizione, ci
capita, quasi sempre, quando diamo alle stampe il “Programma di
Attività” annuale di non avere le idee ancora ben chiare in merito alla
scelta della località dove verrà svolto il “Soggiorno Estivo”.
Però, considerando l’orientamento degli ultimi anni, e il “fiuto”
del Dott. Cozzani, che da alcuni anni ha “all’anima” l’organizzazione
del Soggiorno (e che noi ringraziamo, mentre i suoi pazienti, lasciati
fuori del suo studio, non credo siano altrettanto indulgenti e propensi
a ringraziamenti di sorta, anzi…!), penso che la scelta ricadrà, ancora
una volta nel gruppo montuoso che ha preso il nome dal geologo
francese Dèodat de Dolomieu.
Fatta questa doverosa premessa, rammentiamo, a chi parteciperà al Soggiorno Estivo che i periodi di
permanenza sono improrogabilmente i seguenti tre:
1 settimana, 10 giorni, 2 settimane;
Detti periodi, previo accordo con l’albergatore dovranno avere la durata 1, 2 settimane o 10
giorni. Si rammenta che, onde evitare spiacevoli discussioni, non saranno accettate deroghe a
quanto stabilito per evitare quello che è successo nel 2009 quando i proprietari dell’Hotel Oswald di
Selva di Val Gardena (e il segretario) si sono ritrovati alle prese con 11 periodi (5, 6 giorni, una
settimana, 10 giorni, due settimane, chi voleva partire un giorno prima, chi un giorno dopo, ecc.).
Fatta questa precisazione, non resta altro che selezionare la struttura che ospiterà la comitiva
della nostra Sezione, fiduciosi che la scelta cada su un albergo che fornisca un binomio accettabile
qualità/prezzo e che abbia a portata di mano, anzi, di piede, la possibilità di effettuare escursioni che
soddisfino le diverse velleità del popolo deambulante presente al Soggiorno Estivo.
Le prenotazioni, accompagnate da una caparra di € 120, comprensive della quota di iscrizione
di € 20, quest’ultima non restituibile in caso di rinuncia, inizieranno Sabato 10 Maggio.
60
ISOLA D’ELBA
NOTTURNA AL MONTE CAPANNE
19-20
LUGLIO
Gita insolita che unisce il fascino del tramonto
e dell’alba visti dal Monte Capanne, punto
culminante dell’Isola d’Elba, dove dormiremo
all’addiaccio.
La vetta, pur se deturpata da decine di antenne
e dall’arrivo della cabinovia, permette una
vastità di orizzonti a 360°: le isole di Pianosa,
Capraia, Montecristo, Corsica, la linea di
costa maremmana e, sotto di noi, tutta l’Isola
d’Elba.
Se il tempo sarà favorevole, lo spettacolo
inimitabile che vedremo dal Monte Capanne, ci
ripagherà ampiamente della fatica profusa dalle
nostre gambe
PROGRAMMA
• Sabato 19 Luglio
Partenza da Sarzana in treno (se gli orari ci garbano) alla volta di Piombino Marittima e imbarco sul
primo traghetto utile alla volta dell’Isola d’Elba. All’arrivo a Portoferraio, dopo un’ora circa di
navigazione, ed aver gironzolato un po’ per la città, prenderemo un pullman di linea per Procchio,
dove rimarremo spaparanzati sulla spiaggia fino a pomeriggio inoltrato per poi salire sul pullman di
linea per Marciana.
Dal paese seguendo la vecchia mulattiera che passa per il Romitorio di San Cerbone, arriveremo, in
circa 2h30’ di cammino, sul Monte Capanne, dove avremo modo di vedere il tramonto e dove
piazzeremo i nostri sacchi a pelo per prepararci per dormire all’addiaccio.
• Domenica 20 Luglio
Dopo esserci svegliati in tempo per assistere al sorgere del sole, iniziamo gli oltre 1000 metri di
discesa che ci porteranno a Pomonte, Seccheto o Fetovaia (dipenderà dallo stato dei sentieri) dove
riprenderemo il pullman per Portoferraio e
fare ritorno a Sarzana.
• Avvertenze
Considerato
che
dormiremo
all’addiaccio, è indispensabile il sacco a
pelo (anche se è Luglio, la notte fa
freddino) e, per le schiene e fondoschiena
più delicati, qualcosa da mettere fra il
sacco a pelo e il terreno perché la vetta
del M. Capanne non è certo un prato
all’inglese. Conviene portarsi costume,
magliette di ricambio, asciugamano,
cappello da sole, giacca a vento e cazzate
varie.
Per ovvie ragioni, la gita verrà effettuata
solo in condizioni meteorologiche
favorevoli.
Prenotazioni: da Sabato 5 Luglio.
Direttore di gita: C. Codeluppi
61
ALPI RETICHE: PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO
TREKKING DA RIFUGIO A RIFUGIO
20-27
LUGLIO
Questo trekking nel Parco Nazionale dello Stelvio, toccherà
tre valli: Val di Rabbi, Val d’Ultimo e Val Martello. La Val
di Rabbi, laterale della Val di Sole, è percorsa dal torrente
Rabbies. E’ parallela, per orientamento, alla Val di Pejo,
separata da questa dalla catena dei monti Cima Rossa-VegaiaTremenasca-Camucina. .La Valle ha una conformazione a V,
con ripidi fianchi boscosi e rocciosi, prateria sul fondovalle
interessata da varie conoidi alluvionali e canaloni di valanga,
testimonianza dell'antico e recente lavoro del tempo. La Val di
Rabbi è tra gli ambienti più caratteristici dell'intera Provincia di Trento sia per il paesaggio naturale
che per l'intervento antropico profondamente unitario e forse anche per questo motivo è stata inserita
nel Parco Nazionale dello Stelvio. La Val d'Ultimo (Ultental in tedesco) è una valle lunga 40 km
nella zona occidentale dell'Alto Adige. che termina a Lana. La valle ha tutte le caratteristiche delle
tradizionali vallate tirolesi: antichi masi, prati verdi, boschi fitti e alte montagne. In particolare la val
d'Ultimo è contornata dalle cime del Gruppo dell'Ortles sud-orientale, una delle cime più alte della
zona.La parte più alta della valle fa parte del Parco nazionale dello Stelvio. La Val Martello
(Martelltal in tedesco) si estende per circa 30 chilometri e fa parte del Parco Nazionale dello Stelvio.
Lungo la valle scorre il rio Plima, ma nonostante questo, non è particolarmente ricca di corsi
d'acqua. La valle nell'era pre-romana è stata utilizzata per il pascolo per il bestiame.
Successivamente la valle fu bonificata, e vi si andarono ad insidiare le prime colonie permanenti.
Programma di massima:
•
Domenica 20: Sarzana-Piazzola 1314m – Rifugio Lago Corvo 2425m
Dislivello: in salita mt.1111 - Ore di cammino 4,00 circa.- Difficoltà (E)
•
Lunedì 21: Rifugio Lago Corvo 2425m – S.Geltrude 1519m - Rifugio Canziani 2561m
Dislivelli: salita mt. 1.081, discesa mt. 945 - Ore di cammino 7.,00 – Difficoltà: (E)
•
Martedì 22 : Rifugio Canziani 2561m – Giogo Nero 2833m -Rifugio Dorigoni 2437
Dislivelli: salita mt.494, discesa mt.618 – ore di cammino : 5,00 circa – difficoltà (E)
•
Mercoledì 23: Rifugio Dorigoni 2437m – Passo Saènt 2965m - Rifugio Martello 2580
Dislivelli: salita mt 1003, discesa 860m – Ore di cammino: 6,00 circa – Difficoltà (EE)
•
Giovedì 24: Rifugio Martello 2580m – Passo Madriccio 3123m – Rifugio Milano 2581m
Dislivelli: salita mt. 858, discesa mt. 857 – Ore di cammino 5,00 circa - Difficoltà (EE)
•
Venerdì 25: Rifugio Milano 2581m – Ristoro K2 2330m – Rifugio Payer 3029m
Dislivelli: Salita mt. 1160, discesa mt.712 – Ore di cammino: 8,00 circa – Difficoltà (EE)
•
Sabato 26: Rifugio Payer 3029m – Solda 1907m - Rientro a Sarzana
Dislivelli: discesa mt. 1122 – Ore di cammino: 7,00 circa – Difficoltà (EE)
Le prenotazioni inizieranno Sabato 17 Maggio e saranno valide solo se accompagnate da una
caparra di € 120, comprensiva di € 20 di iscrizione.
Direttori di gita: M. Sarcinelli, N. Giannini
62
MESE DI AGOSTO: Date da definire
TREKKING IN LADAKH
SALITA AL KANGYATSE mt. 6100
E ALLO STOK KANGRI mt. 6137
PROGRAMMA INDICATIVO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
1° Volo Italia-Nuova Delhi con arrivo in
nottata. –
2° Volo interno Nuova Delhi –Leh – Trasferimento in hotel – Visita libera della città –
3° Visite guidate opzionali, da pagare in loco, ai monasteri di Shey, Thiksey e Hemisey –
4° Giornata da trascorrere a Leh dedicata all’acclimatazione – visite varie della città 5° Trasferimento in auto da Leh a Chilling (3180m) e, a piedi a Skyu (3344m) ore 3,30
6° Dal campo di Skyu (3344m) al Campo al villaggio di Markha (3800m) ore 7,00
7° Dal villaggio di Markha (3800m) a Hangkar o Thachungtse (4265m) ore 5,00/6,00
8° Hangkar o Thachungtse (4265m) – campo base al Kang Yatze (4860m) – ore 5,00
9° Giornata di acclimatamento 10° Salita alla spalla del Kangyatse (6100m) e discesa a Nimaling (4700m) ore 9,00
11° Salita al passo di Kongmaru La (5290m) e discesa a Chukirmu (4155m) – ore 5,30
12° Chukirmu (4155m) – passo Gyuncho (4700m) – campo a Shang Po (4359m) – ore 6,00
13° Campo Shang Po (4359m) – Shang La (4960m) – Gangpoche (4435m) – ore 7,00
14° Gangpoche (4445m) – passo di Mato La (4965m) – Smankarmo (4380m) – ore 4,30
15° Smankarmo (4380m) – Yarlas (sopra il campo base dello Stok, 4980m ) - ore 2,00
16° Giornata di acclimatazione
17° Salita allo Stok Kangri (6150m)– h.7/8+disc.
18° Discesa a Stok (fine trekking) e rientro a Leh
19° Volo di rientro Delhi e giornata a disposizione
20°Transfert a Agra (Taj Mahal e Fortezza Rossa)
21° Rientro a Delhi e volo per l’Italia
Il prezzo indicativo è di circa € 3.300 e comprende:
Volo A/R Italia/Delhi e Delhi/Leh – 4 pernottamenti
in guest house a Leh in pensione completa, 13
pernottamenti in campo in pensione completa con
tende, materassini, tenda mensa, tenda toilette, tutti i pasti come da programma, cuoco, aiutanti,
sherpa d’alta quota. Permessi di ascensione alla spalla del Kangyatse e allo Stok Kangri pagabili a
Leh, trasferimenti da e per il punto di inizio del trekking, bombola di ossigeno, due notti in hotel a
Delhi una notte ad Angra con colazione e visita guidata
del Taj Mahal e della Fortezza Rossa con guida in
inglese, aiuto per l’ottenimento del visto
Quota iscrizione, assicurazione medica, spedizione a
domicilio documenti e set da viaggio.
Il prezzo non comprende:
Eventuale sistemazione in singola, tasse aeroportuali (sia in
Italia che in India), extra, pranzi e cene nei giorni di
permanenza a Delhi e Leh, bevande, assicurazioni facoltative,
visto, eccedenza bagaglio, e tutto quello non menzionato nella
voce “ le quote comprendono”
63
DOLOMITI
LE VIE FERRATE
15/18
AGOSTO
Agosto, mese “marino” per una buona parte di
abitanti dello “stivale”, noi ne approfittiamo per
andare dalla parte opposta, un po’ più in alto, alla
ricerca di qualche cosa un po’ più impegnativa delle
gite sociali domenicali.
Quest’anno, andremo a percorrere le ferrate di
alcune montagne che si affacciano nella stupenda
conca d’Ampezzo: le Tofane e il Cristallo.
Si tratta di iniziative rivolte ai soci che hanno già
qualche “infarinatura” di montagna, di conoscenza
dei nodi fondamentali e che non abbiano problemi
di vertigini e siano in possesso di un buon allenamento ed equilibrio psico/fisico.
PROGRAMMA INDICATIVO
• Venerdì 15 Agosto:
Partenza da Sarzana (orario da definire) per Cortina d’Ampezzo. Giunti a Pocol, saliremo, in circa
1h30 al Rifugio Di Bona: cena e pernottamento.
• Sabato 16 Agosto: ferrata Lipella
Sveglia e colazione. Giornata dedicata all’ascensione della Tofana di Rozes lungo il percorso della
via Ferrata Giovanni Lipella. E’ una ferrata immancabile nel carnet dell’appassionato, ed uno
splendido viaggio nel cuore delle Dolomiti.
L’itinerario, ricercato nei punti più deboli della parete e attrezzato
nei tratti più difficili, compie un lungo giro nella parete sud-ovest,
percorrendo gradoni e banche detritiche, arrivando, infine, ai 3225
metri della Cima.
Rientro al rifugio Di Bona: cena e pernottamento.
• Domenica 17 Agosto: ferrata Formenton
Dal rifugio Di Bona ci porteremo al rifugio Drusciè e, tramite la
funivia, alla Tofana di Mezzo, per salire la Ferrata Formenton:
Dalla stazione a monte della funivia, ci porteremo alla forcella tra
le due cime (Tofana di Mezzo e di Dentro). Attraverso la via
attrezzata, che in parte è molto esposta e porta attraverso la cresta
montuosa, raggiungeremo la vetta della Tofana di Dentro, 3237 m.
Dalla vetta per la cresta nord, scenderemo al bivacco "Baracca
degli Alpini" passando per le postazioni del Formenton e, per la fiancata est, alla stazione intermedia
della funivia ed al Rif. Valles, ove proseguiremo per il rifugio Drusciè: cena e pernottamento.
• Lunedì 18 Agosto: ferrata Bianchi
Trasferimento al Passo Tre Croci e, per funivia, al Rif. Laurenzi per percorrere la Ferrata Bianchi,
breve ma interessante e panoramico percorso di cresta che, sfiorando i 3000 metri di quota, dalla
forcella Staunies conduce alla Cima del Cristallo di Mezzo. La via, attrezzata con funi e scalette, è
molto frequentata e si percorre in salita e discesa.
Al termine, rientreremo a Sarzana.
Per partecipare a queste iniziative, limitate ad un massimo di 20 partecipanti, è necessario avere,
oltre che esperienza e buona preparazione fisica, il seguente materiale: Imbragatura, casco,
cordino, moschettoni, set da ferrata . La difficoltà delle ferrate in programma è EEA
Le prenotazioni, accompagnate da una caparra di 70 euro, inizieranno Sabato 14 Giugno
Direttori di gita: N. Giannini, M. Sarcinelli
64
ALPI APUANE
TRAVERSATA DA SERENAIA A STAZZEMA
28/31
AGOSTO
E’ sempre affascinante mettere in calendario una
traversata delle Alpi Apuane. Questo lungo
percorso, diviso in quattro tappe, che si snoda a
quote quasi mai sotto i mille metri, ci permetterà di
assaporare in pieno I variegati paesaggi che
compongono questa “marmorea corona di
minaccevoli punte” , come D’Annunzio descriveva
le Apuane nel “Meriggio”.
Passeremo attraverso cave di marmo, creste
pietrose e assolate, vie storiche come la “Via
Vandelli”, resti di lizze, boschi, stranezze della
natura ccome il Forato e il Procinto, ecc.
Toccheremo il culmine della traversata nel primo
giorno di cammino con i 1890 metri dell’assolata vetta del Monte Tambura. Per quanto riguarda le
difficoltà, non ce ne sono, salvo lungo l’attraversamento dei canaloni che scendono dal versante sudovest della Pania della Croce, attraversati dal sentiero n. 12 5 e nei quali necessita un briciolo di
attenzione e passo sicuro. Comunque, è buona norma ed è bene ricordare che anche su terreno facile
conviene essere sempre vigili
Programma indicativo:
• Giovedì 28 Agosto: Sarzana-Serenaia-Rifugio Conti
partenza da Sarzana per Val Serenaia ed inizio del percorso a piedi
Itinerario: Val Serenaia 1100m – Foce di Cardeto1642m – Passo della Focolaccia 1660m – Monte
Tambura 1891m – Passo della Tambura 1620m – Rifugio N. Conti ai Campaniletti 1442m.
Dislivelli: salita mt. 800, discesa mt. 450 – Ore di cammino: 4,30/5,00
• Venerdì 29 Agosto: Rifugio Conti-Rifugio Puliti.
Itinerario: Rifugio Nello Conti ai Campaniletti 1442m – Passo della Tambura 1620m – Arnetola
900m – Passo Sella 1500m – Rifugio Puliti 1013m.
Dislivelli: salita mt. 800, discesa mt. 1200 – Ore di cammino 4,30/5,00
• Sabato 30 Agosto: Rifugio Puliti-Rifugio Del Freo/Pietrapana
Itinerario: Rifugio Puliti 1013m – Ristorante Le Gobbie 1037m – strada di cava – passo del Vaso
Tondo 1381m (forse vi si può arrivare direttamente dal rifugio Puliti con il sentiero 31, previa
verifica) – cave delle Cervaiole 1176m – Colle Cipollaio 1151m Passo dei Fordazzani 1060m –
Passo Croce 1147m – Fociomboli 1282m – Rifugio Del Freo/Pietrapana 1180m
Dislivelli: salita mt. 650, discesa mt. 500 – Ore di cammino: 5,00/5,30
• Domenica 31 Agosto: Rifugio Del Freo/Pietrapana – Stazzema.
Itinerario: Rifugio Del Freo/Pietrapana 1180m – Foce di Mosceta 1170m – Foce di Valli 1266m –
Costa Pulita 1281m – Monte Forato 1223m – Foce Petrosciana 961m – Stazzema 500m
Dislivelli: salita mt. 150, discesa 800m – Ore di cammino: 5,00/5,30
Le iscrizioni, accompagnate da una caparra di 50 euro, inizieranno Sabato 5 aprile e si chiuderanno
all’esaurimento dei 20 posti disponibili
Direzione di gita: P. Tonelli, C. Codeluppi
65
FRANCIA - GEMELLAGGIO
SULLE TRACCE DEI CATARI
06/15
SETTEMBRE
LES SENTIERS CATHARES
Quest’anno, gli amici francesi ci hanno
preparato un viaggio nel tempo: un viaggio
nel cuore dei Catari, detti anche Albigesi (dal
nome della città di Albi). Le dottrine càtare
vennero condannate come eretiche dalla
Chiesa romana, tanto che papa Innocenzo III
bandì, contro di essi, nel 1208, una vera e
propria crociata, la prima indetta da cristiani
contro cristiani. In seguito, per rimediare
all'inefficacia religiosa della crociata e per debellare l'eresia catara fu appositamente creato da papa
Gregorio IX il Tribunale dell'Inquisizione, che impiegò
settant'anni ad estirpare il catarismo dal sud della Francia.
Nel corso di questo viaggio, vedremo una serie di castelli che
sono stati le roccheforti dei Catari: Queribus, Peyrepertuse,
Puilarens,Puivert, Roquefixade e Montsegur. Quest’ultimo
castello, venne espugnato dopo più di un anno e all’alba di
Mercoledì 16 Marzo 1244 222 persone che avevano rifiutato di
abiurare, vennero arse vive. Questo evento sancì la fine
definitiva della guerra contro i catari in Occitania
Programma indicativo:
• Sabato 06
Partenza da Sarzana (orario da stabilire) e arrivo in serata a Quillan. Sistemazione presso l’hotel
Aude: cena e pernottamento.
• Domenica 07
Giornata dedicata alla visita dei castelli catari di Queribus, Peyrepertuse, Puilarens con il suo
sentiero botanico, alle Gole di Galamus e al paese del vino di Maury, con visita ad una cantina.
• Lunedì 08:
Giornata dedicata alla visita dei castelli di Puivert, Montsegur e Roquefixade e alla Fontana di
Fontestorbes.
• Martedì 09
Couiza: visita ai castelli d’Arques, Termes e Termenes
• Mercoledì 10
Viaggio di rientro a Villefranche con sosta alla città murata di Carcassonne per una visita.Viaita al
sito e al castello di Minerve. Proseguimento per Villefranche de Rouergue e sistemazione presso
l’Hotel Riv Hotel di Maleville
• Da Giovedì 11 a Domenica 14
Programma di visite ed escursioni nei dintorni di Villefranche de Rouergue
• Lunedì 15
Viaggio di rientro a Sarzana
Per ragioni organizzative, le prenotazioni, accompagnate da una caparra di € 150, sono
aperte dall’inizio dell’anno e si chiuderanno al raggiungimento del numero massimo di 25
partecipanti.
Direttore di gita: C. Codeluppi
66
ALPI APUANE
PASSO DEL VESTITO-VAGLI
07
SETTEMBRE
Bella e panoramica traversata che dalla Valle della Turrite Secca ci condurrà nella Valle dell’Edron,
occupata, nella parte alta, dal Lago di Vagli, famoso per il paese sommerso di Fabbrica di Careggine
e che emerge, suggestivo, ogni qualvolta il lago viene svuotato dall’ENEL
La gita prevede due comitive: la “A” che salirà sul Monte Sella passando all’interno della Cava di
marmo e per la Cava Bagnoli; la “B”, invece transiterà dagli ameni prati del Passo Sella.
COMITIVA “A” (EE)
Dal Passo del Vestito, imbocchiamo il sentiero 150 che risale il breve Canal Buro, riuscendo alla quota
1389m. Proseguendo per il crinale spartiacque dentellato e roccioso (alcuni passi su roccette), arriviamo alla
Sella 1377m, al piede del M. Màcina e, traversando diagonalmente, arriviamo al Passo Sella.
Dal Passo, seguiamo la marmifera che entra nella spettacolare Cava di Piastreto, per poi uscire da una
apertura che da sull’orrido vallone del Canale di Renara, per portarci alla Cava Bagnoli (fare particolarmente
attenzione in questo tratto!) e, da lì, saliremo sulla vetta del Monte Sella.
Dalla vetta imbocchiamo il piccolo sentiero che aggira il cocuzzolo sommitale e che scende lungo lo scosceso
e ampio versante orientale fino ad arrivare al Passo Sella dove ci ricongiungiamo al resto della comitiva.
Imbocchiamo ora il sentiero n° 31 che, dopo un tratto allo scoperto, si inoltra nella bella faggeta che scende
verso il Vallone di Ripanaia, regalandoci alcuni tratti di sentiero ancora ben acciottolato. Giunti nella conca di
Arnetola, superiamo la storica Via Vandelli, oggi ridotta a strada di cava e, seguendone il vecchio tracciato, in
buona parte asfaltato, arriveremo a Vagli Sopra.
COMITIVA “B” (E)
Seguirà lo stesso itinerario della Comitiva “A” ad esclusione della salita al Monte Sella (qualche
tratto del sentiero che dalla sommità del Canal Buro va al Passo Sella, necessita di un po’ di
attenzione). E’ possibile e altamente
spettacolare, visitare la Cava di
Piastreto o del Sella.
Itinerario “A”:
Passo del Vestito 1064m – Passo Sella
1500m – Cava in galleria – Cava
Bagnoli – Monte Sella 1739m – Passo
Sella 1500 – Arnetola 900m – Vagli
Sopra 681m
Itinerario “B”:
Passo del Vestito 1064 – Passo Sella
1500m – Arnetola 900m – Vagli Sopra
681m.
Dislivelli:
Comitiva “A”: salita mt. 700,
discesa mt. 1070
Comitiva “B”: salita mt. 450,
discesa mt. 850.
Tempi:
Comitiva “A”: ore di cammino 7,00
Comitiva “B”: ore di cammino 5,00
Direttori di gita:
Comitiva “A”: E. Voglino
Comitiva “B”: D. Bellandi
Orario di partenza:
Sarzana ore 7, 00
67
ALPI APUANE
VAL SERENAIA-CAMPOCECINA
14
SETTEMBRE
Questa gita di fine estate, dalla Val Serenaia a Campocecina, potremmo anche definirla la traversata
delle Foci. Infatti nel nostro cammino incontreremo, in successione: le foci del Giovo, Rasori,
Navola, Vinca, Pollaro, Faneletto e, in ultimo, Pianza. Per la verità, lo scopo, non tanto nascosto, di
questa gita è anche quello di approfittare dell’occasione di andare a trovare Gianni il “doppio”
gestore del Rifugio “Carrara” e di fargli stappare qualche bottiglia di spumante.
COMITIVA UNICA (EE)
Dal rifugio Donegani in Val Serenaia, saliamo, in circa 40’, all’ampia sella prativa della Foce del
Giovo. Dalla Foce, tagliando tutto il versante occidentale della cresta Garnerone-Grondilice
arriviamo alla Capanna Garnerone. Dalla Capanna saliamo, in
circa 10’, alla Foce Rasori e, con percorso quasi pianeggiante,
che corre nel boschivo versante Nord del Monte Rasori,
toccheremo le Foci di Navola e di Vinca. Da quest’ultima,
scendiamo un centinaio di metri, per poi recuperarli tutti
nell’erta salita del valloncello che porta alla Foce del Pollaro,
che si apre sul “Catino del Sagro”. Lo traversiamo e saliamo a
costeggiare, alla base, la parete Nord del Monte Sagro fino ad
arrivare a scavalcarne la Cresta NO alla Foce del Faneletto.
Tagliamo, ora, il ripido versante Ovest del Sagro (occorre un
po’ di attenzione!), per poi scendere ad aggirare la testata del il M. Sagro dalla valle di Vinca
bacino delle cave del Sagro e, in lieve salita, raggiungiamo il crinale che porta alla Foce di Pianza.
Dalla Foce, sempre seguendo il segnavia 173, aggireremo il Monte Borla per andare a salutare
Gianni e Grazia al Rifugio Carrara e terminare la gita al piazzale dell’Uccelliera.
Itinerario:
Rifugio Donegani in Val Serenaia 1150m – Foce del Giovo 1500m – Capanna
Garnerone 1260m - Foci di: Rasori 1315m – Navola 1295m – Vinca 1333m –
Pollaro 1364m – Faneletto 1426m – Cave del Sagro 1206m - Foce di Pianza
1279m – Retro Borla – Rifugio Carrara 1320m – Piazzale dell’Uccelliera 1231m.
Dislivelli/tempi: Salita mt. 880, discesa mt. 650 – Ore di cammino: 4,30/5,00
Direttori di gita:G. Nicolini, M. Pegazzano
Orario partenza:Sarzana ore 7,30
68
APPENNINO TOSCO-EMILIANO
PRATIZZANO-M. VENTASSO-NISMOZZA
21
SETTEMBRE
Meta di questa domenica è il Monte Ventasso, uno dei più panoramici e caratteristici del versante
emiliano del Parco dell’Appennino. Il Monte Ventasso si erge come una piramide sullo spartiacque
tra i bacini del Secchia e dell’Enza, ben lontano dal crinale principale dell’Appennino ma di aspetto
severo e dalle spiccate morfologie glaciali. Dalla sua vetta la vista si stende sull’intero Appennino
reggiano e buona parte di quello parmense e modenese.
COMITIVA UNICA (E)
Dal Passo di Pratizzano scendiamo per poche decine di metri verso Vallisnera dove troviano l’antica
mulattiera di valico. Ne percorriamo un tratto per poi lasciarla per girare a sinistra lungo una
carrareccia (segnavia 667) che si alza progressivamente verso NE in direzione dello scosceso
verasnte S della Punta di Salteria. Superata una dorsale risaliamo la successiva valletta boschiva che
termina alle vaste radure della “Pastorale” e, per l’ampio
crinale, superando una prominenza e una sella,
raggiungeremo la vetta del Monte Ventasso.
Dalla vetta, scendiamo, tra stratificazioni di arenarie e
marne, con percorso un po’ stretto ed esposto, fino ad
arrivare alle più alte macchie di faggio ed in breve
all’Oratorio di S. Maria Maddalena. A breve distanza a
sud dell’oratorio, si innalza uno spettacolare faggio
ultracentenario
Dal Bivacco-oratorio di S. Maria Maddalena, scendiamo
per la faggeta in direzione Est , fino ad arrivare all’ampia
sella sottostante la poco marcata vetta del Monte Groppo
Il Monte Ventasso
dove troviamo un bivio. Lasciamo, sulla sinistra il segnavia 661 che porta a Busana, per scendere a
destra (segnavia 663) lungo gli ampi declivi prativi che scendono dalla dorsale occidentale dei
Monti Groppo e Giovagallo. Giunto a quota 1150m ca, il sentiero corre in leggera discesa ad
attraversare il Rio Rondino, oltre il quale, scende direttamente, per un bellissimo castagneto, al
paese di Nismozza.
Itinerario:
Dislivelli e tempi:
Direttori di gita:
Orario di partenza:
Passo di Pratizzano 1241m – Monte Ventasso 1728m – bivacco oratorio di
S. Maria Maddalena 1502m – Nismozza 849m
Salita mt. 500, discesa mt.890 – Ore di cammino 4,00/4,30
G. Moruzzo, M. Pegazzano
Sarzana ore 7,30
69
APPENNINO LIGURE
LAGHI DEL GORZENTE
28
SETTEMBRE
La costruzione di questi bacini artificiali iniziò nel 1880 e si concluse nel 1906. Il complesso, che
comprende anche i laghi della Lavagnina, rappresenta una grandiosa opera di ingegneria idraulica.
Le acque dei laghi, che nel loro insieme hanno una capacità di 12,375 milioni di metri cubi,
attraversano l’Appennino con una galleria lunga 2300 metri e, sul versante polceverasco, entrano in
una condotta forzata che alimenta la centrale idroelettrica di Gallaneto, per poi passare,
successivamente, negli impianti di filtraggio della rete idrica dell’Acquedotto De Ferrari Galliera
COMITIVA UNICA (E)
L’itinerario ha inizio nei pressi della località Passo del Gatto, lungo la rotabile che collega
Pontedecimo con Praglia, posto sulle alture dell’entroterra genovese.
Scesi dal pullman e abbandonata la strada, seguiamo, per un buon tratto, l’Alta Via dei Monti Liguri
che qui corre lungo il crinale spartiacque
che divide la Val Polcevera da quella del
Torrente Gorzente, attraversando, in
successione, la località Prato del Gatto e il
Bric Roncasci, oltre il quale, arriviamo al
Passo Prato Leone.
Lasciata, sulla sinistra, la strada che
scende verso i Laghi del Gorzente, saliamo
al Bric di Guana, superato il quale,
abbandoniamo il percorso dell’”Alta Via”
per un sentiero che gira a sinistra e che
percorre il crinale prativo del Bric del
Lago Lungo per poi scendere direttamente
al Lago Bruno, in prossimità della Casa della Direzione. Attraversato il lago mediante un ponte,
risaliamo al livello del Lago Lungo costeggiandolo fino al punto dove nasce l’invaso, dal quale,
proseguendo in leggera salita, ritorniamo al Passo del Gatto e alla strada dove abbiamo lasciato il
pullman.
Itinerario:
Dislivelli e tempi:
Direttori di gita:
Orari di partenza:
Passo del Gatto 850m – Bric Roncasci 841m – Passo Prato Leone 779m –
Bric Guana 964m – Laghi del Gorzente 650/700m – Passo del Gatto 850m.
Salita e discesa mt. 500 – Ore di cammino: 5.00
M. Betta, S. Cavallini
Sarzana ore 8.00
70
ALPI APUANE
FERRATA DEL PASSO DELLE PECORE
05
OTTOBRE
Meta principale di questa escursione è la salita della via ferrata, inaugurata nel 2003 ed
erroneamente denominata “ferrata del Contrario”, ma che in realtà sale una cresta che si origina
dalla quota 1624 presso il Passo delle Pecore. Detta cresta, si innalza a dividere la testata del
Vallone degli Alberghi fra il ramo Ovest o dei Pradacetti e il ramo Est, grandioso canalone di
marmo sovrastante le cave degli Alberghi
COMITIVA “A” (EEA)
Dalla località Biforco, il gruppo dei “ferraioli” percorrerà il primo tratto del Canal Fondone per poi
risalire la lizza del Canale degli Alberghi, fino ad arrivare
all’omonimo edificio. Superato il vecchio fabbricato, ci dirigiamo
fino alla vecchia cava dal cui piazzale inizia la ferrata che sale
subito una liscia e ripida placca per poi traversare, in piano e senza
cavo, l'ampio fondo del canale e iniziare la salita vera e propria. La
cresta percorsa dalla ferrata è attrezzata con un lungo cavo
d’acciaio steso lungo la cresta con qualche breve scaletta o fittoni
infissi nella roccia nei punti più impegnativi. Una volta raggiunto il
Passo delle Pecore, scenderemo al sottostante Rifugio “Orto di
Donna” dove imboccheremo il sentiero che si stacca alla sua destra
e che scende nella fitta faggeta che ricopre la testata di”Orto di
Donna”, fino ad arrivare a Serenaia.
La comitiva “A” è limitata a 15 partecipanti per Sezione.
COMITIVA “B” (EE)
I partecipanti a questa comitiva, saliranno faticosamente, o per il Canal Fondone o per il Canal
Regolo alla Foce Rasori e alla vicina Capanna Garnerone. Dalla Capanna, traversando tutto il fianco
occidentale della Cresta Garnerone, con salita leggera ma costante, salvo l’ultimo tratto, si porterà
alla Foce di Giovo per poi scendere a Serenaia
COMITIVA “A”.
Itinerario:
Biforco 376m. – Alberghi 973m – Via
Ferrata – Passo delle Pecore 1624m. –
Serenaia 1050m
Dislivelli: Salita mt 1250, discesa mt
580
Tempi: Ore di cammino: 6,00/6,30
COMITIVA “B”:
Itinerario:
Biforco 376m – Foce Rasori 1315m
Foce Giovo 1500m – Serenaia 1050m
Dislivelli:
Salita mt. 1170, discesa mt. 510
Tempi: Ore di cammino: 5,00/5,30
Direttori di gita:
“A”: A.Dazzi, A.Piccini – “B”: G.Cairo
Referente CAI Sarzana:
M. Sarcinelli
Orari di partenza:
Sarzana ore 7 – Carrara ore 7.30
71
COLLINE DI LUNI
L’ANELLO DEL CASTELLO DI VOLPIGLIONE
05
OTTOBRE
Il castello di Volpiglione, situato in linea retta tra Castelpoggio e
Ortonovo, a circa 450m di altitudine, fè risalente al periodo medievale
(XI-XII secolo) e fu voluto dai signori di Boggiano. con compiti non
ancora ben definiti.
La storia di questo castello è tuttora piena di misteri: sappiamo che a
differenza di coevi edifici difensivi, attorno al castello non sorse un
proprio borgo fortificato, ma rimase un edificio isolato, con prevalente
destinazione industriale, verosimilmente adibito alla lavorazione del
legno, quindi molto importante per l'economia locale, poiché il legname rappresentava un materiale
importantissimo sia per la costruzione degli edifici, sia per la realizzazione di arnesi da lavoro e
utensili, sia come fonte di riscaldamento, anche sottoforma di carbone. Dell'edificio restano alcuni
ruderi del pozzo, delle fondamenta della torre e altri accumuli.
COMITIVA UNICA (E)
Dalla località dell’Annunziata, seguiamo lo stradello, che poi si trasforma in sentiero, che si
mantiene sulla destra (or) del torrente Parmignola. Traversiamo il torrente e passiamo vicino ad un
vecchio mulino restaurato, oltre il quale ci troviamo ad un bivio: il
sentiero di destra sale direttamente a Volpiglione e sarà il percorso
che faremo al ritorno. Dunque, procediamo diritti ad attraversare,
nuovamente, il torr. Parmignola.
Proseguiamo, per un buon tratto, quasi in piano, costeggiando il
torrente fino a superare il confine regionale segnalato da una roccia
con su inciso il simbolo della ruota di Carrara, oltre il quale ci
aspetta un ultimo attraversamento del torrente (fare attenzione per
le rocce scivolose) e dove finisce il tratto pianeggiante.
Il sentiero, inizialmente a risvolte, sale nel fitto bosco di castagni
ed erica arborea fino a sbucare sullo sterrato in prossimità
dell’abitato di Castelpoggio. Svoltiamo a destra e seguiamo questa
carrareccia, praticamente in piano, per circa mezz’ora fino a
trovare, sulla destra, il sentiero che, con 20’ di cammino ci porta
alle rovine del Castello di Volpiglione.
Resti di Volpiglione
Terminata la visita, proseguiremo la discesa fino ad incrociare il
sentiero percorso all’andata sbucando a
poca distanza dal mulino restaurato e,
in breve, ci ritroveremo al punto da
dove siamo partiti.
Itinerario:
Annunziata 100m – Castelpoggio 525m
- Volpiglione 454m – Annunziata 100m
Dislivelli:
Salita e discesa mt. 425
Tempi:
Ore di cammino: 4,00/4,30
Orario di partenza
Ritrovo ore 8,30 all’Annunziata
Direttori di gita:
R. Castagna, C. Codeluppi
72
COLLINE DI CASTELNUOVO MAGRA
“SAPORI D’ AUTUNNO”
12
OTTOBRE
Questa giornata denominata “sapori d’autunno” ha, come
scopo preminente, la valorizzazione dell’ulivo, che insieme al
Vermentino, è una coltura dominante del territorio comunale
di Castelnuovo Magra, soprattutto nelle zone collinari che
degradano dolcemente verso la piana del Magra.
Il programma, oltre a varie iniziative, prevede una visita
guidata del centro storico (chiesa di Santa Maria Maddalena,
dipinto di Brueghel il Giovane "La Crocifissione", palazzo
Comunale, Enoteca Pubblica della Liguria, palazzo dei Vescovi
Conti di Luni, Oratori dei Bianchi e dei Rossi, passeggiata tra le tipiche strade del borgo), Museo
Multimediale del Vermentino, ecc.
Nella bellissima piazza Querciola per tutta la giornata saranno
in funzione banchi gastronomici con menù tipici e stand con
esposizione e vendita di prodotti locali.
Inoltre, su tutto il territorio comunale sarà possibile visitare cantine
e vigneti in collaborazione con i produttori vitivinicoli locali e
l'Enoteca Pubblica della Liguria, mentre la nostra Sezione
organizzerà la tradizionale escursione, "Camminando tra gli ulivi"
passeggiata sui sentieri del territorio castelnovese con difficoltà
minima.
Itinerari delle escursioni:
Comitiva “A”:
Itinerario:
Molino del Piano 25m – Sarticola 222m
Ristorante “Rizieri” 350m – Vallecchia
343m – Casa Pucci 400m - Castelnuovo
Magra 190m – Molino del Piano 25m.
Dislivelli:
Salita e discesa mt 375
Tempi:
Ore di cammino: 3,30/4,00
Comitiva “B”:
Itinerario:
Molino del Piano 25m – bivio Sarticola
212m - Marciano 201m – Castelnuovo
Magra 190m – - Molino del Piano 25m.
Dislivelli:
salita e discesa mt. 180
Tempi:
Ore di cammino: 2,00
Direttori di gita:
U. Ferri, A. Cocco
Ritrovo per le due comitive:
ore 9,00 parcheggio di Molino del Piano
73
GRUPPO MICOLOGICO
E NATURALISTICO
11-12-13
OTTOBRE
7^ MOSTRA MICOLOGICA
“CITTA’ DI SARZANA”
Presso gli stalli della Fortezza Firmafede di Sarzana, avrà luogo la 7^ Mostra Micologica “Città
di Sarzana”.
La Lunigiana è, storicamente, una regione a forte tradizione micologica. L’interesse verso i funghi è,
per lo più, orientato alla raccolta delle principali specie eduli; in questa terra, i funghi hanno, fin dai
tempi antichi, costituito una particolare fonte alimentare ed una integrazione allo scarso bilancio
famigliare.
Lo scopo della mostra è quello di divulgare, con una esposizione sistematica dal vero, le
innumerevoli specie, commestibili e non, presenti nella nostra zona. L’ingresso all’esposizione,
corredata anche da numerose foto, è gratuito. Gli orari delle visite sono i seguenti:
• Sabato 11, giorno del’inaugurazione, 16,00/19,00
• Domenica 12: dalle ore 9,00 alle 19,00
• Lunedì 13: la mostra sarà dedicata agli studenti.
Alcune immagini delle mostre precedenti:
74
RIFUGIO “CARRARA” A CAMPOCECINA
45 ^ CASTAGNATA SOCIALE
19
OTTOBRE
Le ultime Castagnate Sociali sono
servite per capire l’importanza di
effettuare
questa
simpatica
manifestazione al Rifugio “Carrara” a
Campocecina.
La località ha tutti i requisiti (tranne
uno: il gestore!) per consentirci di
effettuare
questo
tradizionale
appuntamento in questo luogo:
splendida posizione, ottima attrezzatura
per la preparazione della parte
gastronomica, percorsi per fare una
tranquilla camminata e, cosa più
importane, la vicinanza del rifugio che,
in caso di maltempo (che ci colse nel
2010), offre un riparo sicuro.
Per la buona riuscita di questa castagnata ci affidiamo, come sempre, al tempo atmosferico,
alla presenza numerosa dei soci e all’ospitalità dei gestori, Grazia e Gianni (la presenza della
Grazia è sicura; incerta quella di Gianni, perché, all’atto di mandare alle stampe questo
“Programma Gite”, non abbiamo certezza alcuna che possa ritornare dalla spedizione in Himalaya
perché il suo compagno di avventura, che è anche lo scrivano di questo libercolo, è stato pagato da
alcuni soci affinché dia un aiutino alla sorte tramite una piccola spinta data al momento giusto!)
Contemporaneamente vogliamo tranquillizzare i partecipanti (speriamo che siano
numerosi come lo scorso anno) sul menu che ci guarderemo bene dal variare e che ci verrà
somministrato dai soliti “quattro gatti addetti ai lavori” (quelli, per intenderci, che si fanno “il
mazzo” ad arrostire, alla griglia, 80 kg fra rosticciane e salsicce, coadiuvati dai “vogatori” dei 40
kg di polenta e dalla “bassa manovalanza” addetta a pulire i “gamelloni” medesimi).
Menu
Polenta (molla, dura, scondita)
Polenta olio e formaggio,
Polenta al sugo di funghi porcini)
Rosticciane alla brace,
Salsicce alla brace
dolci nostrali, caffè, ammazzacaffè
H20 (liscia, gassata, di rubinetto)
Vino bicolore: (bianco e rosso: porteme a ca’)
e, per finire in bellezza:
vin brulè e mondine per
per tutti.
In occasione della Castagnata Sociale la Sezione organizzerà una gita a piedi su uno dei tanti
sentieri che convergono a Campocecina.L’itinerario della gita verrà stabilito per tempo.
75
ALTA VAL DI VARA
CASSEGO: FESTA DELLA CASTAGNA
26
OTTOBRE
E’ tradizione che l’ultima domenica di Ottobre
Don Sandro Lagomarsini, insieme agli amici di Cassego
e Scurtabò, organizzino la “Festa della Castagna”.
E’ una “festa” che, oltre a noi coinvolge anche la popolazione
locale. Il programma di massima, prevede una breve
camminata ( il programma del percorso ci verrà fatto
pervenire, a suo tempo, da Don Sandro), un pranzo preparato
dalla Comunità di Cassego presso la locale Casa Vacanze (a
offerta libera) e, nel pomeriggio, la tradizionale “Festa della
Castagna”.
Nel corso della giornata, sarà inoltre possibile visitare l’interessante Museo Contadino annesso alla
chiesa di Cassego e curato da Don Sandro (che ci farà anche da Cicerone) ed acquistare prodotti
della gastronomia locale.
La partenza è fissata da Sarzana (vecchio mercato) alle ore 8.30 (attenzione al cambio di orario)
Disegni dei ragazzi del Doposcuola di Cassego
76
ALPI APUANE
CASTELPOGGIO-PONTE SUL TORR. BARDINE
09
NOVEMBRE
Escursione inedita e inconsueta nelle estreme propaggini delle Alpi Apuane nord-occidentali,
attraverso i pendii boschivi che ricoprono il bacino di Carrara (Canale di Gragnana) e la Lunigiana
(valli del Lùcido e dell’Aulella. La quota massima verrà toccata al valico della Gabellaccia, dove un
tempo vi passava il confine tra il ducato di Massa-Carrara (Stati Estensi) e il territorio di Fivizzano
(Granducato di Toscana).
COMITIVA UNICA (E)
Dal paese di Castelpoggio imbocchiamo il sentiero (segnavia 47) che sale in direzione nord, per
boschi e prati, fino ad arrivare, sbucando da sotto il ponte della
strada per Campocecina, alla Maestà, detta anche Maestà di
Castelpoggio.
La località prende il nome, probabilmente, da un’antica
cappella dedicata a S. Sisto II, papa e martire, patrono di
Castelpoggio, che era presente in loco. Sicuramente nel 1151,
nei pressi di questo valico, esisteva già, gestito dai frati di S.
Frediano di Lucca, l’ospedale di S. Sisto a Monte Forca per
l’assistenza dei viandanti.
Dalla Maestà, ci avviamo per uno stradello, che
successivamente diventa sentiero che corre a mezza costa nei boschi che ricoprono i versanti
Pizza, fino a sbucare sulla carrozzabile
settentrionali del Monte La Resti della Gabellaccia
per Campocecina.
Ne percorriamo qualche centinaio di metri per riprendere un sentierino che si inerpica su per la
pineta, fino a sbucare al valico della Gabellaccia.
Ci affacciamo, ora, nel versante della Lunigiana, “tuffandoci” nel Canale dei Bocciari. Il sentiero,
contraddistinto dal segnavia 46, si abbassa con moderata pendenza fino a circa 800m di quota, per
poi perdere 200 metri abbastanza ripidamente e con diverse risvolte, in corrispondenza del .versante
occidentale del Monte Puntone.
A quota 600m la pendenza si attenua e si
fa moderata nell’aggirare le propaggini
settentrionali del Monte Puntone.
A un certo punto, abbandoniamo il
segnavia 46 che porta alla Maestà della
Villa, per scendere a sinistra ed andare in
direzione di Pontevecchio, ponte sul
Torrente Bardine, termine della gita.
Itinerario:
Castelpoggio 547m – La Maestà 752m –
Malpasso - La Gabellaccia 895m –
Pontevecchio – Ponte sul Bardine 270m
Dislivelli:
Salita mt. 350, discesa mt.730
Tempi: Ore di cammino: 4,00/4,30
Direttori di gita: Cai Carrara:
Referente CAI Sarzana. G. Nicolini
Orari di partenza:
Sarzana ore 7,30, Carrara ore 8,00
77
APPENNINO TOSCO-EMILIANO
M. MALPASSO E I LAGHI DELL’ALTA VAL CEDRA
16
NOVEMBRE
Tranquilla e non molto faticosa gita autunnale nell’alta valle del Torrente Cedra. Nel corso di questa
escursione scopriremo un gioiello di lago glaciale sospeso, che è il Lago Palo e di due altri laghetti
nascosti nel bosco, il Lago Scuro e il Lago Verdarolo, tutti alle pendici del Monte Malpasso,
imponente e allungato spartiacque tra il vallone del Cedra e le sorgenti dell’Enza e per molti secoli,
confine fra gli stati di Parma e di Firenze.
COMITIVA UNICA (E)
Da Prato Spilla saliamo lungo la pista da sci tenendoci sulla sua sinistra. Dopo pochi minuti,
lasciamo la pista e imbocchiamo il sentiero, 703/a, che si inoltra, a tornanti, nella faggeta, fino a
sbucare improvvisamente nella conca morenica occupata dal Lago Palo.
Contorniamo il lago sulla destra salendo poi su un ripiano morenico, dal quale, con ripida salita,
sbuchiamo alla selletta a quota 1640m posta del crinale
roccioso che divide i valloni glaciali del Lago Palo e del
Lago Verdarolo. Saliamo sulla destra lungo il crinale
fino a raggiungere lo spartiacque e, piegando a sinistra,
la poco pronunciata vetta del Monte Malpasso.
Scendiamo faticosamente, per pietraie e faggeta, alla
sottostante Sella q. 1489, sulla quale transita il sentiero
703 che proviene dal Lagastrello, dalla quale, scendendo
a sinistra, arriviamo, in 10’ al Lago Scuro di Rigoso sul
cui fondo giacciono relitti di abete bianco di
Il Lago Palo
una certa dimensione. Proseguiamo arrivando in breve ad una
selletta morenica e al sottostante Lago Verdarolo. Proseguiamo, seguendo sempre il segnavia 703, a
mezza costa del ripido pendio detto Scaliccia, alto sulla Val Cedra. Dopo una brusca svolta a SW, la
bella mulattiera scende alla strada d’accesso a Prato Spilla, termine della gita..
Itinerario:
Prato Spilla 1353m – Lago
Palo 1510m – selletta
1640m – Monte Malpasso
1715m - Sella 489m – Lago
Scuro di Rigoso 1387m
Lago Verdarolo 1388m P.Spilla 1353m
Dislivelli
Salita e discesa mt. 380
Tempi:
Ore di cammino: 3,30/4,00
Direttori di gita:
A.
Passalacqua,
C.
Codeluppi
Orario di partenza:
Sarzana ore 8,00
78
LOCALITA’ (E RISTORANTE) DA DEFINIRE
45° PRANZO SOCIALE
30
NOVEMBRE
Per il Pranzo Sociale, giunto alla sua 45^
edizione (praticamente ininterrotto da quando è
stata fondata la Sezione del CAI a Sarzana) è
consuetudine cambiare ristorante ogni anno, non
perché ci avvelenano, ma per ampliare la
conoscenza dei ristoranti nostrani, tenendo sempre
conto del rapporto qualità/prezzo.
Se però, il ristorante che ci ospita ci tratta
bene e ciò che ci propina è all’altezza o superiore
alle promesse fatteci, può essere che facciamo uno
strappo a questa regola non scritta e vi facciamo
due anni consecutivi.
Comunque, per scegliere il ristorante del
Pranzo Sociale abbiamo quasi un anno di tempo,
(così i preposti ne approfitteranno per motivare
una
intensa tournèe gastronomica ai vari
ristoranti, trattorie, locande, bettole, ubicati nel
territorio).
Per quanto riguarda il Pranzo Sociale sarebbe sbagliato relegarlo ad una mera occasione
gastronomica. Esso deve essere, invece, il momento ideale per rivederci e per passare un
pomeriggio insieme in allegria, dove, fra una portata e l’altra, ci si riscopre amici, si fanno due
chiacchiere scambiandoci idee, esperienze e, perché no, rispolverando le pagine dei ricordi.
Ecco allora, che il Pranzo Sociale ha un senso, specialmente, anche se per un solo giorno, ci
sentiamo parte di quella grande famiglia del CAI, dove tanti di noi sono cresciuti all’insegna dei
valori che ci accomunano nel nostro frequentare la montagna. Viviamola, dunque, questa giornata!
Le prenotazioni per il Pranzo Sociale inizieranno Lunedì 3 Novembre.
“Direttori di gita”: Mimì, Cocò e Pantagruel
79
SARZANA: SALA DELLE CAPRIATE
SERATA DEGLI AUGURI
SABATO 13
DICEMBRE
Questa simpatica manifestazione che ha
preso l’avvio nel 2002, consiste nel passare una
serata insieme per scambiarci gli auguri, ascoltare il
nostro Coro, festeggiare i soci che hanno raggiunto
il traguardo delle ottanta primavere e quelli con 25
anni di iscrizione al CAI , e fare onore al rinfresco
conclusivo.
Sarà anche l’occasione per presentare il
“Programma Attività 2015”, confidando che lo
scrivano che lo redige e la Tipografia che lo
stampa, abbiano rispettato i tempi di consegna
previsti.
Se non vi saranno intoppi la manifestazione si svolgerà alla “Sala delle Capriate” sita nella Fortezza
Firmafede (in caso contrario, potremmo considerare l’utilizzo della “Sala della Repubblica”,
Il programma, che ricalca a grandi linee quello degli anni scorsi, è il seguente:
•
Presentazione del “Programma Attività 2015” a cura di Giuliano Vanacore, Presidente della
Sezione del CAI di Sarzana
•
Il dono del bollino 2015 ai soci che compiono ottant’anni, quest’anno non avrà luogo per
…….mancanza di materia prima. Evidentemente, nel 1935, con l’inizio della guerra di
Etiopia, la gente aveva altre cose alle quali pensare…..: sarà per il prossimo anno (la classe
1936 è abbastanza nutrita!)
•
Premiazione dei seguenti Soci venticinquennali:
Federico Ambrosi, Rino Andreini, Rolando Angelinelli, Maria Antonima, Gabriele
Baruzzo, Walter Baruzzo, Baudoni Andrea, Enzo Bellani, Sara Bellani, Giorgio
Bertolla, Luisa Bertolla, Matteo Bologna, Matteo Bombardini, Dario Castagna, Luisella
Cresti, Alberto D’Elia, Giorgio Faconti, Antonio Franciosi, Angela Merope, Roberto
Oligeri, Giuseppe Pietropoli, Marco Pietropoli, Maria Pia Ragni, Renato Tommaseo,
Maria Carmela Violi.
•
Esibizione del Coro della nostra Sezione, che eseguirà un repertorio di canti di montagna,
popolari e della tradizione natalizia.
•
Rinfresco offerto dalla Sezione, ma saranno bene accette anche torte, bevande, commestibili
e liquidi vari, offerti dai singoli soci.
•
L’inizio è previsto per le ore 17.30.
80
GOLFO DI LA SPEZIA
CIRCUITO DELL’ISOLA PALMARIA
14
DICEMBRE
L’isola Palmaria si trova all’estremità occidentale del Golfo di La Spezia, di fronte a Portovenere. E’
la più grande dell’arcipelago spezzino, costituito anche dalle isole del Tino e Tinetto. Il versante
settentrionale dell’isola è ricoperto da una folta macchia mediterranea, mentre il versante che da sul
mare aperto è dominato dalla falesia a picco sul mare. Dal 1997 la Palmaria, insieme alle altre isole,
a Portovenere e le Cinque Terre, è stata inserita tra i Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
COMITIVA UNICA (E)
Partiamo dal Terrizzo, dove arriveremo con il battello da Portovenere. Seguiamo una sterrata che si
stacca sulla sinistra e che risale il versante nord-orientale. Ad un bivio, andiamo a sinistra fino ad
arrivare all’ottocentesca fortezza Umberto, dalla quale risaliamo fino a quota 100m ca dove
scavalchiamo la dorsale di Punta Mariella.
Proseguiamo in mezzo ad una macchia mediterranea
formata da esemplari di cisto, mirto, timo, cineraria,
corbezzolo, erica, ginestra e valeriana.
Continuiamo in un falsopiano, che taglia terrazze
olivate e sostenute da muretti a secco, con l’isola del
Tino bene in vista, fino ad un bivio da dove
scendiamo, a sinistra, alla spiaggia del Pozzale, da
dove raggiungiamo la punta meridionale dell’isola,
sede di una ex cava di Portoro.
Riprendiamo a salire, abbastanza faticosamente,
L’isola Palmaria dall’aereo
su una sede aspra e brulla, fino ad arrivare al
“Semaforo”, punto più alto dell’isola e sede della Batteria del Semaforo e del Forte Cavour.
Prendiamo
quindi
a
sinistra,
avventurandoci in un canalone in discesa,
tra corbezzoli, ginestre, euforbie, pini
marittimi e d’Aleppo, ampelodesme e
lecci, che ci riporta sul mare, presso punta
Carlo Alberto, di fronte all’inconfondibile
sagoma della chiesetta di San Pietro.
Siamo così sul segmento conclusivo
dell’anello, che completiamo percorrendo
in piano un tratto che, dopo aver lambito
prima uno stabilimento balneare, poi la
storica villa San Giovanni, riapproda al
porticciolo
del
Terrizzo,
dove
riprenderemo il battello per Portovenere
Itinerario:
Terizzo s.l.m. – quota 100m ca Pozzale s.l.m. - Semaforo 200m –
Terizzo s.l.m.
Dislivelli: Salita e discesa mt. 300
ca
Tempi: Ore di cammino: 3,30/4,00
Direttori di gita:
E. Voglino, D. Bellandi
Orario di partenza:
Sarzana ore 8,00
81
.
82
NUMERI UTILI
DI ALCUNI
RIFUGI
ALPI APUANE – RIFUGI CAI
Rif. Carrara – CAI Carrara -località Campocecina ( mt. 1320) - 50 posti letto
Tel. 0585.841972 – 335.6750480
Rif. Nello Conti – CAI Massa - località Campaniletti (mt. 1442) – 24 posti letto
Tel. 0585.793059 - Cell. 328.9356219 – http://www.rifugionelloconti.it
Rif. Adelmo Puliti – CAI Pietrasanta - località Arni (mt. 1013) – 12 posti letto
Tel. 0584.789113 (Andrea e Antonella), cell. 334.8442344
Rif. Del Freo-Pietrapana – CAI Viareggio - località Foce di Mosceta (mt. 1180) – 48 posti letto
Tel. 0584.778007 – cell. 333.7343419 – 3312952106 – http://www.rifugiodelfreo.it
Rif. Enrico Rossi – CAI Lucca - località “Uomo Morto” (mt. 1608) – 22 posti letto
Tel. 0583.710386 - cell. 348.3898003 – 349.1332568 – http://www.rifugiorossi.it
Rif. Forte dei Marmi – CAI Forte dei Marmi - località Alpe della Grotta (mt. 865) – 35 posti letto
Tel. 0584.777051 - Cell. 331.3277741 (Arianna) – www.rifugiofortedeimarmi.it
Rif. Capanna Garnerone – CAI Carrara - località Vacchereccia (mt. 1260) – 18 posti letto
Deposito chiavi CAI Carrara – tel. 0585.776782 – www.caicarrara.it
Bivacco K2 – CAI Carrara - Pendici M. Contrario (mt. 1492) – 6 posti letto
Deposito chiavi CAI Carrara – tel. 0585.776782 – www.caicarrara.it
Bivacco Aronte- CAI Massa - Località Passo della Focolaccia (mt. 1642) – 6 posti letto
Informazioni: CAI Massa: tel. 0585.488081 – www.caimassa.it
ALPI APUANE – RIFUGI PRIVATI
Rif. Val Serenaia – località Serenaia (mt. 1100) – 20 posti letto
cell. 349.1424641 – www.rifugialpiapuane.it –[email protected]
Rif. Orto di Donna – località “Cava 27” (mt. 1500) – 30 posti letto
Cell.: 347.3663542 – www.rifugialpiapuane.it - [email protected]
Rif. Donegani – località val Serenaia (mt. 1150) – 50 posti letto
Cell. 348.6520820 – 340.1509327 – www.rifugiodonegani.it – [email protected]
Centro Educazione Ambientale – Vinca (mt. 808) – 24 posti letto
Cell. 338.5814482 – e-mail: [email protected]
La buca dei Gracchi (Oasi WWF) – località Campocatino (mt.1000) – 20 posti letto
Tel. 0583.664103 – cell. 335.393744 - e-mail: [email protected]
Rifugi La Quiete e Il Robbio – località Prati del Puntato (mt. 995) – 35 posti letto
Tel. 0585.45440 – cell. 338-9350953 – www.il-sentiero.it – [email protected]
Baita Delio Barsi – località Colle della Poraglia (mt.800) – 20 posti letto
Cell. 339.4147102 – www.amicimontagna.com - [email protected]
Rifugio Albergo Alto Matanna – Località Pian d’Orsina (mt. 1137)
Telefono: 0584.776005
83
APPENNINO TOSCO-LIGURE EMILIANO – RIFUGI CAI
Rif. Mariotti – CAI Parma - località Lago Santo Parmense (mt. 1508) – 40 posti letto
Tel. 0521.889334 – cell. 349.2260668 – e-mail: [email protected]
Rifugio C. Battisti – CAI Reggio Emilia - località Lama Lite (mt. 1751) – 30 posti letto
Tel. 0522.897497–Cell. 338.1000850 - e-mail: [email protected]
Rifugi Mattei e Tifoni –loc. Prati di Logarghena (mt. 1150) e Vallone della Rossa (mt. 1356) –
Deposito chiavi: Sezione CAI Pontremoli – tel. 0187.831115 – Cell. 338.2585707
Rifugio Duca degli Abruzzi – CAI Bologna – località Lago Scaffaiolo (mt.1775) – 28 posti letto
Tel. 0534.53390 – cell. 347-7129414, 338.4884782 - e-mail: [email protected]
Rifugio A. Rifugio A.Devoto – CAI Chiavaria località Passo del Bocco (mt. 956)
Telefono: 0185/342 065 - e-mail: [email protected]
APPENNINO TOSCO-EMILIANO – RIFUGI PRIVATI
Rif. Città di Sarzana – CAI Sarzana - località Lago di M. Acuto (mt. 1580) – 25 posti letto
Cell.339.2245117– e-mail:[email protected]
Rifugio Lagdei – località Lagdei (mt.1250m)
Tel. 0521.889353, cell. 333.2443053 - e-mail [email protected] .
Rifugio P. Consiglio – località Rio Pascolo (mt. 1570) – 23 posti letto
Deposito chiavi CTG Reggio Emilia - Tel./fax: 0522.511576 – e-mail: [email protected]
Rifugio Lagoni – località Lagoni (mt. 1350) – 40 posti letto
Tel. 0521.889118, cell. 333.32942318 – e-mail: [email protected]
Albergo Prato Spilla – località Prato Spilla mt. 1320 –
Tel. 0521-890194, cell. 331.9481820 – e-mail:[email protected]
Rifugi al Lago Santo Modenese (mt.1501)
Vittoria tel. 0536.71509 - Marchetti tel.0536-71253 –Giovo tel.0536.71556-71187
Ostello della Gioventù – località Abetone (mt. 1388) –
Tel. 0573.60117, cell. 338-9666011 - http://www.ostelloabetone.it
Rifugi nella Riserva Naturale Orrido di Botri
Casentini tel. 0583.809098, 349.1751644 – Gigi Casentini al Mercatello cell. 334.9418859
GROTTE, CANYON E SEDI ENTI PARCHI
Antro del Corchia – Levigliani di Stazzema
Telefono 0584.778405 – e-mail: [email protected] – http:// www.antrocorchia.it
Grotte di Equi Terme – Equi Terme
Cellulare: 338.5814482 – e-mail: [email protected]
Grotta del Vento – Fornovolasco
Telefono: 0583.722024– e-mail: [email protected] – http://www.grottadelvento.com
Orrido di Botri – località Ponte a Gaio
Tel: 0583.800022, 0583.88346 – e-mail: [email protected]
Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano - via Comunale, 23 54010 SASSALBO (MS)
Telefono: 0585.947200/1- Fax: 0585.948060 - e-mail: [email protected]
Parco delle Alpi Apuane – via Corrado del Greco, 11 55047 SERAVEZZA (LU)
Tel: 0584.75821, Fax:0584.758203 orario Ma,Ve 9,00/13,00 e-mail: [email protected]
I dati dei rifugi pubblicati in queste pagine sono stati estrapolati dai rispettivi siti internet ed ai quali
si rimanda per avere ulteriori informazioni. La consultazione dei siti è stata effettuata nel mese di
Ottobre 2013. Eventuali inesattezze, sono da imputare al mancato aggiornamento dei siti consultati.
84
INDIRIZZI E NUMERI
UTILI DI ALCUNE
SEZIONI CAI
LIGURILIGURI-TOSCOTOSCO-EMILIANE
SEZIONI DELLA LIGURIA
Club Alpino Italiano – Piazza Firmafede, 13 C.P. 1 – 19038 SARZANA (SP)
Tel./fax 0187.625154 –cell 334.7738414 e-mail: [email protected] – http://www.caisarzana.com
Apertura Sede: tutti i giorni feriali dalle ore 16.30 alle ore 19.00 – quando piove, la sede rimane
aperta anche di mattina 9.00 alle ore 12.00
Club Alpino Italiano – Rione Risorgimento, 22 - 17031 ALBENGA (SV)
Cellulare: 339.2594500 – e-mail: [email protected] – http://www.caialbenga.it
Apertura sede: Mercoledì e Venerdì dalle ore 21.00 alle 22,30
Club Alpino Italiano – vico Astigiano, 5 – 17041 ALTARE (SV)
Telefono/fax: 019.584811 – e-mail: [email protected] – http://web.tiscali.it/caialtare
Apertura sede: Martedì e Venerdì dalle ore 21.00 alle ore 22.30
Club Alpino Italiano – Parco Villa mina – via Cesare Battisti, 3 16011 ARENZANO(GE)
Telefono/fax: 010.9127544 – http://www.caiarenzano.it
Apertura Sede: Martedì e Venerdì dalle ore 21.00 alle ore 22.00
Club Alpino Italiano – via Reta, 16 R – 16162 BOLZANETO (GE)
Telefono/fax: 010.7406104 – e-mail: [email protected] – http://www.caibolzaneto.net
Apertura sede: Giovedì dalle 21,00 alle 23,00
Club Alpino Italiano – Corso Europa, 4 – 18012 BORDIGHERA (IM)
Tel./fax 0184.262797 – cell.348.2887687 – e-mail:[email protected]– www.caibordighera.it
Apertura Sede: Mercoledì 9.30/12.00, Venerdì dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 21.00 alle 23.00
Club Alpino Italiano - via Capitano Renato Orsi, 29 – 16043 CHIAVARI (GE)
Telefono e fax: 0185.311851 – e-mail: [email protected] – http://www.caichiavari.it
Apertura Sede: Mercoledì 16.00/19.00 – Venerdi 21.00/23.00
Club Alpino Italiano – Piazza del Tribunale, 11 – 17024 FINALE LIGURE (SV)
Telefono: 019.694381 – e-mail: [email protected] – http://www.caifinale.it
Apertura sede: Venerdì dalle 21,00 alle 22,30
Club Alpino Italiano - Sezione LIGURE - Galleria Mazzini 7/3 - 16121 GENOVA
Tel. 010.592122 e-mail: [email protected] - http://www.cailiguregenova.it
Apertura Sede: da martedì a venerdì 17.00/19.00, il giovedì anche dalle ore 21.00 alle 22.30.
Club Alpino Italiano – ULE – vico Carmagnola, 7/5 – 16121 GENOVA
Telefono/fax: 010.565564 – e-mail: [email protected] – http://www.caiulegenova.it
Apertura Sede: Martedì e Venerdì dalle 18.00 alle 19.30
85
Club Alpino Italiano – Piazza Ulisse Calvi, 8 – C.P. 519 18100 IMPERIA
Telefono/fax: 0183.273509 – e-mail: [email protected] - http://www.caiimperia.com
Apertura sede: Giovedì dalle 21,00 alle 22,30
Club Alpino Italiano – viale Amendola, 196 C.P. 16 – 19121 LA SPEZIA
Telefono: 0187.22873, cell. 346.8530803 - e-mail: [email protected] – http://www.cailaspezia.it
Apertura Sede: Giovedì dalle ore 21.00alle ore 23.00 – Martedì e Venerdì dalle 17.00 alle 18.30
Club Alpino Italiano – Viale Libia, Torre Pentagonale – 17025 LOANO (SV)
Cell. 349.0917997 – e-mail: [email protected] – http://www.cailoano.com
Apertura Sede: Venerdì dalle ore 21.00 alle ore 22.30
Club Alpino Italiano- via Mameli, 8/3 – 16035 RAPALLO (GE)
Telefono e fax: 0185.57862 - e-mail: [email protected], http://www.cairapallo.org
Apertura Sede: Martedì e Venerdi dalle ore 21.00 alle 22.30 – Mercoledì dalle 17.00 alle 18.30
Club Alpino Italiano – via B. Agnese, 1 16151 SAMPIERDARENA (GE)
Telefono/fax 010.466709 – e-mail: [email protected] http://caisampierdarena.org
Apertura Sede: Martedì e Venerdì dalle ore 21.00 alle 23.00, Giovedì dalle ore 17.00 alle 19.00
Club Alpino Italiano – Piazza Cassini, 13 – 18038 SANREMO
Telefono: 0184.505983 – e-mail: [email protected] – http://www.caisanremo.it
Apertura Sede: Martedì e Venerdì dalle ore 21.30 alle 23.00, Mercoledì dalle ore 17.30 alle 19.00
Club Alpino Italiano- Corso Mazzini, 25 c/o asilo “delle Piramidi” C.P. 232 17100 SAVONA
Telefono: 019.854489 – e-mail: [email protected] – http://www.caisavona.it
Apertura Sede: Mercoledì 18,00/19,30 - Venerdì 21.00/22.30
Club Alpino Italiano – Corso Colombo, 12 - 17019 VARAZZE (SV)
Telefono: 019.9399471 – e-mail: [email protected] – http://www.caivarazze.it
Apertura sede: Martedì e Venerdì dalle ore 21,00 alle ore 23,00
Club Alpino Italiano – via Roma, 63 – 18039 VENTIMIGLIA (IM)
Telefono: 0184.357784 – e-mail: [email protected] - http://web.tiscali.it/caiventimiglia
ALCUNE SEZIONI DELLA TOSCANA
Club Alpino Italiano – via F. Filzi, 28/2 52100 AREZZO
Telefono/fax: 0575.355849 – e-mail: [email protected] – http://www.caiarezzo.it
Apertura sede: Martedì, Giovedì, Venerdì dalle ore 18,00 alle ore 20,00
Club Alpino Italiano – via Apuana, 3/C – 54033 CARRARA (MS)
Telefono e fax: 0585.776782 – e-mail: [email protected] – http://www.caicarrara.it
Apertura Sede: tutti i giorni dalle ore 19.00 alle 20.00
Club Alpino Italiano – via Vitt. Emanuele, 3 - 55032 CASTELNUOVO DI GARFAGNANA
Telefono e fax: 0583.65577 - e-mail: [email protected] – http://www.garfagnanacai.it
Apertura Sede: Giovedì dalle ore 21.00 alle 22.00 - sabato dalle ore 18.00 alle 19.00
86
Club Alpino Italiano – via del Mezzetta, 2/m – 50135 FIRENZE
Telefono/fax: 055-6120467 – e-mail: [email protected] – http://www.caifirenze.it
Apertura Sede: tutti i giorni lavorativi dalle ore 16.30 alle ore 19.00
Club Alpino Italiano-via tretta,5 – 54013 FIVIZZANO (MS)
e.mail: [email protected] - http://www.xoomer.virgilio.it/cai.fivizzano
Apertura sede: Venerdi dalle ore 21.30
Club Alpino Italiano – via Michelangelo, 47 – 55042 FORTE DEI MARMI (LU)
E-mail : [email protected] – http://www.caifortedeimarmi.it
Apertura Sede: Venerdì dalle ore 21.00 alle 23.00
Club Alpino Italiano-casella postale 123 – 58100 GROSSETO
Cell. 333.4304110, Fax 0584.426883 – e.mail: [email protected] –http://www.caigrosseto.it
Apertura sede: Mercoledì e Sabato dalle ore 18,00 alle ore 19,00
Club Alpino Italiano - via S. Fortunata, 31 – 57123 LIVORNO
Telefono e fax: 0586.897785 e-mail: [email protected] - http:// www.cailivorno.it
Apertura Sede: mercoledì dalle 17.30 alle 19.30 - venerdì 17,30/19,30 e dalle 21,15/23,15
Club Alpino Italiano - Cortile Carrara - Palazzo Provincia, 18 - 55100 LUCCA
Telefono e fax: 0583.582669 - e-mail: [email protected] - http://www.cailucca.it
Apertura Sede: Da Lunedì a Venerdì dalle ore 19.00 alle ore 20.00
Club Alpino Italiano – Via della Posta 8 – Canevara – 54100 MASSA
Telefono/fax 0585.488081 cell. 348.1195363 – e-mail: [email protected] – http://www.caimassa.it
Apertura sede: Martedì e Venerdì dalle ore 19.00 alle ore 20.00
Club Alpino Italiano – via Mazzini, 105 – 55045 PIETRASANTA (LU)
Telefono: 0584.70563 - e-mail: [email protected] – http://www.caipietrasanta.it
Apertura Sede: Venerdì dalle ore 21.00 alle ore 23.00
Club Alpino Italiano – via Fiorentina, 167 – 56121 PISA
Telefono e fax 050.578004- e-mail [email protected] http://www.caipisa.it
Apertura Sede :mercoledì e venerdì dalle ore 21,00 alle 23,00
Club Alpino Italiano – Via Antonini, 7 – 51100 PISTOIA
Telefono e fax: 0573.365582 - e-mail [email protected] – http://: www.caipistoia.org
Apertura Sede: Martedì e Venerdì dalle ore 21,00 alle ore 23,30
Club Alpino Italiano – Via Saffi, 47 56025 PONTEDERA (PI)
Cellulare: 347.1840341 - e-mail [email protected] - http://: www.caipontedera.it
Club Alpino Italiano – via Malaspina, 22 C.P. 27 – 54027 PONTREMOLI (MS)
Cellulare 338.2585707 (Fenucci) - e-mail: [email protected]
Club Alpino Italiano – via Altopascio, 8 – 59100 PRATO
Telefono:0574.22004 Fax:0574.484450 – e-mail: [email protected] – http://www.caiprato.it
Apertura sede: Martedì e Venerdi dalle ore 21,00 alle 23,00
Club Alpino Italiano – Via G. Veronelli, 1/3 50019 SESTO FIORENTINO (FI)
Tel/Fax: 055.440339 - e-mail [email protected] - http://: www.caisesto.it
Apertura Sede: Lunedì e Venerdì dalle ore 21,15 alle ore 23,00 – Mercoledì dalle 18,30 alle 19,30
87
Club Alpino Italiano - Viale Mazzini, 95 - 53100 SIENA
Telefono e fax: 0577.270666 - e-mail [email protected] – http://: www.caisiena.it
Apertura Sede: lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 18.00 alle ore 19,30 – Giovedì 21,00/22,30
Club Alpino Italiano-via L.Repaci 1/b C.P. 319– 55049 VIAREGGIO
Telefono: 0584.56226 – e.mail: [email protected] – http://www.caiviareggio.it
Apertura sede: Martedì e Giovedì dalle ore 18,00 alle 20,00 – Venerdi dalle ore 21.00 alle 23.00
Amici della Montagna – via Badia, 40 – 55041 CAMAIORE (LU)
Cellulare: 339.4147102 - e-mail: [email protected] – http://www.amicimontagna.com
Apertura Sede: tutti i Giovedì sera dalle ore 21.15
ALCUNE SEZIONI DELL’EMILIA
Club Alpino Italiano - Via Stalingrado, 105 – 40123 BOLOGNA
Tel/Fax: 051.234856 - e-mail: [email protected] – http://www.caibo.it
Apertura Sede: segreteria Martedì 9,00/13,00 – Mercoledì, Giovedì, Venerdì 16,00/19,00
Club Alpino Italiano – Via Cuneo, 51 – 41012 CARPI (MO)
Telefono/fax: 059.696808 -e-mail: [email protected] – http:// www.caicarpi.it
Apertura Sede: martedì e venerdì dalle ore 21,00 alle ore 23,00
Club Alpino Italiano – Via IV Novembre, 40/C – 41123 MODENA
Tel. 059.826914, fax: 059.826978 -e-mail: modena@cai. – http:// www.cai.mo.it
Apertura Sede: martedì 20,30-23,00 - mercoledì e venerdì 17,00/19,30
Club Alpino Italiano - Via Piacenza, 40/a – 43100 PARMA
Tel. 0521-1995241 - Fax 0521-985491 - e-mail: [email protected] – http://www.caiparma.it
Apertura Sede: Mercoledì, Venerdi, Sabato 18,00/19.30 Giovedi 18,00/19,30 e 21,00/23,00
Club Alpino Italiano – Stradone Farnese, 39 (Piazzale della Cavallerizza) – 291212 PIACENZA
Tel./fax: 0523.331694 - e-mail: [email protected] – http://www.caipiacenza.it
Apertura Sede: Martedì e Venerdì dalle ore 21,00 alle ore 23,00
Club Alpino Italiano - Viale dei Mille, 32 – C:P: 100- 42121 REGGIO EMILIA
Tel. 0522 436685-Fax.0522 430266-e-mail: [email protected] www.caireggioemilia.it
Apertura Sede: da Mercoledì a Venerdì dalle ore 18.00 alle ore 19,30, Sabato dalle 17.30 alle19.00
CAI REGIONALE E NAZIONALE
Gruppo Regionale Ligure – Galleria Mazzini, 7/3 – 16121 GENOVA
Cell. 346.6350548 -e-mail: [email protected] – http:// www.cailiguria.it
Club Alpino Italiano Sede Centrale – via Petrella, 19 20124 MILANO
Tel.02.2057231, fax: 02.205723201 - e-mail: [email protected] – http://www.cai.it
I dati delle Sezioni CAI inserite in queste pagine sono stati estrapolati, nel mese di Ottobre 2013, dai
seguenti siti internet: per della Liguria, dal sito www.cailiguria.it , per la Toscana dal sito
www.caitoscana.it. e per le Sezioni emiliane, dal sito www.caiemiliaromagna.org. ai quali si
rimanda per avere ulteriori informazioni sulle Sezioni inserite in queste pagine. Eventuali
inesattezze, sono da imputare al mancato aggiornamento dei siti consultati
88
Scarica

Attività 2014 - Programma