ANNO XIV - N. 306 DOMENICA 6 NOVEMBRE 2011 TEL. 0865/415513 - FAX 0865/403973 e-mail: [email protected] REDAZIONE VIA G. BERTA n. 76 - 86170 ISERNIA Isernia, al via il corso di formazione dell’Associazione volontari ospedalieri Volontari Avo (foto archivio) 12 Domenico Barbaro, Presidente dell’Avo, Associazione Volontari Ospedalieri di Isernia,comunica che mercoledì, alle ore 15,45 avrà inizio il 15° Corso di formazione e aggiornamento per volontari e personale ospedaliero. L’appuntamento è presso la sala gialla della Provincia di Isernia (pian terreno), in via Berta. Il Corso di Formazione è un appuntamento an- nuale finalizzato a migliorare la propria attività di volontariato e a far conoscere l’associazione che, oramai da circa venti anni, assicura una presenza amichevole e silenziosa tra gli ammalati nell’Ospedale Civile di Isernia. Il Corso è gratuito e aperto a tutti; sarà rilasciato attestato di partecipazione. I circa trenta soci dell’Avo Isernia assicurano una presenza ami- chevole, ricca di calore umano, aiutano il malato a lottare contro la noia e la sofferenza facendo modo che collabori con i medici con serenità, con fiducia, con voglia di guarire. Durante l’ora dei pasti i volontari assistono chi non è in condizioni di mangiare da solo. L’intento degli associati è quello di offrire un’assistenza non solo psicologica agli ammalati, ma an- che di supportare la famiglia nelle difficoltà che si presentano in situazioni di malattia. L’Avo collabora con l’Urp nel servizio di accoglienza e di informazione affinché l’utente possa trovare, nella struttura ospedaliera, un ambiente funzionale e, allo stesso tempo, cordiale. Nella biblioteca della sede Avo, inoltre, è stato attivato un servizio di prestito libri. Venafro Domenica 6 novembre 2011 Via Pio La Torre, 7 - 86170 Isernia - Tel. 0865 410275 - Fax 0865 418633 - E-mail: [email protected] Neuromed-Maristella, saltato il matrimonio L’Irccs ha rinunciato all’acquisto della clinica di Chieti POZZILLI. A causa del mancato raggiungimento dell’accordo tra le organizzazioni sindacali e il Neuromed, l’Irccs di Pozzilli avrebbe deciso di rinunciare all’acquisto della clinica abruzzese Maristella. Il matrimonio, le cui basi erano state poste lo scorso 3 ottobre in occasione dell’asta per rilevare la struttura di Chieti, sarebbe pertanto saltato. La decisione di tornare sui propri passi e, di conseguenza, di non acquistare più l’istituto di riabilitazione sarebbe scaturita anche per le “criticità segnalate” negli ultimi giorni da Comune e Asl di Chieti (i Nas le scorse settimane hanno fatto visita alla clinica). In ogni caso, l’Irccs Neuromed non ha voluto finora sottoscrivere il contratto, malgrado si fosse aggiudicata Maristella per un importo di un milione 300 mila euro poco più di un mese fa. Come (quasi) ogni matrimonio si rompe o salta all’ultimo minuto, però, la vicenda rischia di proseguire nelle aule giudiziarie. Infatti, il Comitato dei creditori e le altre ‘controparti’ starebbero valutando l’ipotesi di non restituire la “caparra” di 130 mila euro versata dall’Istituto di Pozzilli, di indire nuove aste e quindi di denunciare Neuromed per inadempienze contrattuali, con possibili richieste di danni. Il termine ultimo per apporre la firma in calce all’atto di acquisto è tuttavia fissato al 9 novembre. Pertanto, malgrado la manifestata volontà di recedere, fino ad allora dall’Abruzzo proveranno a convincere l’Irccs a sottoscrivere il contratto. DOMENICA 6 NOVEMBRE 2011 ANNO XIV - N. 306 VIA ANDREA DA CAPUA, 6 - TEL. 0875/707896 - FAX 0874/484625 REDAZIONE 86039 TERMOLI Giovedì 10 novembre sarà ospite una giovane colpita da malattia rara Tra sofferenza e speranza: incontro all’Hospice Un’ altra iniziativa organizzata dall’Hospice di Larino. “Questa volta - annuncia il Responsabile della struttura in via Marra, il dottor Mariano Flocco - viene a trovarci Chiara.M, una giovane donna di Trento, infermiera professionale, persona vivace, attiva e dinamica fino a quando una ma- lattia tanto rara quanto aggressiva, la colpisce duramente. Perdere l’autonomia e quindi la libertà di movimento è stata per lei, dopo un inevitabile periodo di scoraggiamento, l’opportunità per ritrovare emozioni, valori della vita inaspettati ed arricchenti. La sua testimonianza è secondo noi, un’altra valida occasione per tante persone, che si chiedono se c’è un modo per affrontare situazioni difficili ed essere allo stesso tempo sereni e felici. Siamo certi - aggiunge il dottor Flocco - che il cammino va fatto insieme: grazie anche alla sensibilità dei mezzi di comunica- zioni e alla possibilità che hanno di comunicare potremmo arrivare a molti ed essere d’aiuto. Altri due interventi, nell’ incontro di giovedì 10 novembre alle 10,00 a Larino nella Sala Conferenze del Centro Il Melograno, chiariranno la ricchezza delle Cure Palliative, così come quella dell’assistenza spiri- tuale al servizio di chi soffre ed è vicino alla morte. Vi aspetto e vi saluto con affetto”. Domenica 6 novembre 2011 3 Salute mentale, Laboratorio Aperto ‘festeggia’ i 10 anni CAMPOBASSO. Spegne le dieci candeline la cooperativa sociale ‘Laboratorio Aperto’ che domani compie dieci anni di attività. “Sono stati - afferma la Rete della Salute Mentale di Campobasso - dieci anni passati a contribuire alla costruzione di un mondo migliore, dieci anni a cercare la formula giusta per allontanare lo spettro del diverso e viceversa proporre la diversità come risorsa nella comunità: la promozione della salute mentale ed il lavoro come forma di riscatto sociale, obiettivo fondante di tutti i soci e di tutti gli utenti della cooperativa, elemento di condivisione che lega il lavoro quotidiano di tutti. Dieci anni passati a seminare progetti per l’integrazione socio lavorativa di pazienti psichiatrici, dieci anni passati per la realizzazione di qualsiasi iniziativa possibile nel tentativo di coinvolgere l’intera comunità”. Domani, per festeggiare i dieci anni dalla costituzione, tutti i soci e gli utenti della cooperativa sociale ‘Laboratorio Aperto’ (tempo permettendo), doneranno a Campobasso il restauro del Totem dei Sentimenti Piacevoli realizzato e progettato dall’artista Mario Serra, che si trova in piazza Cuoco, antistante la stazione ferroviaria, e fulcro delle attività di promozione del Dipartimento di Salute Mentale e della vasta rete della salute mentale della provincia di Campobasso. DOMENICA 6 NOVEMBRE 2011 DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: 86100 CAMPOBASSO E’ stato effettuato ieri pomeriggio l’esame autoptico sul corpo della 38enne di Sepino deceduta una settimana fa all’ospedale ‘Cardarelli’. Entro 90 giorni il dottor Vincenzo Vecchione, il medico legale nominato dal sostituto procuratore Andricciola, depositerà l’esito della perizia. “E’ andato tutto bene - ci ha riferito al telefono - si è proceduto all’esame peritale senza problemi”. Il dottor Vecchione ha però negato tassativamente qualunque anticipazione su quanto emerso dal- ANNO XIV - N. 306 VIA SAN GIOVANNI IN GOLFO - TEL. 0874/484623 - FAX 0874/484625 Il medico legale ha 90 giorni di tempo per consegnare l’esito al sostituto Andricciola Decesso in corsia, eseguita l’autopsia l’autopsia, vista la delicatezza del caso, e ha ribadito che per qualunque informazione in merito può risponderne solo il magistrato. Una delle prime ipotesi che erano state formulate nelle stanze della Procura parlava di un’emorragia interna causata probabilmente da un’ulcera (la donna, a quanto pare, era stata ricoverata per una gastrite erosiva). Sembrerebbe però che questa possibilità sia stata messa da parte, perchè ci si troverebbe di fronte a cause molto più complesse. Ma ovviamente tutto dovrà essere dettagliatamente chiarito, anche perchè la discrezione del caso impone coloro che erano presen- ti all’obitorio di lasciare intendere che “non si possono confermare nè escludere ipotesi già fatte”. Le operazioni sono state condotte contestualmente al consulente di parte, il dottor Carlo Campobasso, nominato da una parte dei legali che rappresentano i sedici medici iscritti nel registro degli indagati come atto dovuto. Intanto la dottoressa Andricciola ha concesso il nullaosta per la restituzione della salma ai familiari di Concetta (la vittima). All’obitorio dell’ospedale erano presenti la sorella e il cognato per il riconoscimento della salma. In attesa di ulteriori e importanti risposte a Sepino i concittadini di Concetta continuano a porsi numerosi interrogativi. Il paese sta vivendo questi giorni di lutto sotto choc e in attesa dei funerali, che potrebbero svolgersi domani. Ma soprattutto ci si chiede se si ha a che fare con una disgrazia o con una morte che poteva essere evitata. AB Campobasso Domenica 6 novembre 2011 C.da Colle delle Api - 86100 Campobasso - Tel. 0874 618827 - 483400 - 628249 - Fax 0874 484626 - E-mail: campobasso@primopianom La relazione del medico legale Vincenzo Vecchione sarà pronta tra 90 giorni Decesso al Cardarelli, svolto l’esame autoptico CAMPOBASSO. Si è svolta nel pomeriggio di ieri presso l’obitorio dell’ospedale Cardarelli l’autopsia sul cadavere della 39enne di Sepino morta la settimana scorsa in un reparto del nosocomio del capoluogo. L’esame è cominciato intorno alle 14. Per terminare solo dopo un paio d’ore. A svolgere l’autopsia c’era il medico Vincenzo Vecchione. Presente anche il medico legale Carlo Pietro Campobasso. I professionisti, come detto, hanno dunque ‘esaminato’ il cadavere della 39enne per verificare se magari il decesso avvenuto la scorsa settimana è dovuto ad una causa specifica. I risultati dell’esame autoptico saranno pronti tra 90 giorni. Solo allora verrà fatta completamente chiarezza sulla morte della donna. Il decesso, come detto, all’incirca una settimana fa. La 39enne, per la seconda volta in poco tempo, era stata nuovamente ri- coverata all’ospedale Cardarelli. All’origine del ricovero dei dolori addominali. Nulla, in ogni caso, che facesse presagire quello che poi è accaduto. Fatto sta che, durante la notte, la donna ha avvertito dei forti dolori e poi, pare, in un paio d’ore è subentrato il decesso. Patologie, quelle di cui soffriva la donna, che come detto, almeno apparentemente non giustificano l’evento morte. Per questo l’esame di ieri (fermo restando che la direzione sani- tari del Cardarelli già aveva comunque predisposto un riscontro diagnostico per fare luce sulla morte). Naturalmente anche in Procura (del caso si sta occupando il sostituto Andricciola) adesso aspetteranno le risultanze dell’esame prima di compiere altri passi. Al momento sono 16 le persone raggiunte da un’avviso di garanzia, cioè di tutti coloro che hanno avuto a che fare con la donna. Si tratta, naturalmente di un atto dovuto, che viene fatto anche per garantire un corretto esercizio del diritto di difesa nel caso in cui le indagini vadano avanti. Un decesso, quello della donna, che ha sconvolto la comunità di Sepino e i tanti amici che, ancora oggi, non sanno darsi una spiegazione su quella morte arrivata improvvisamente. Ogni dubbio, come detto, adesso sarà fugato dai risultati dell’autopsia che saranno consegnati tra 90 giorni. C.S. 8 Domenica 6 novembre 2011 La scienza medica fa passi da gigante alla Fondazione di ricerca e cura Giovanni Paolo II Endoscopia e indagini rivoluzionarie Da domani parte la campagna di informazione sulla prevenzione del cancro Negli ultimi quarant’anni delle neoplasie per poter eftutta una serie di progressi si fettuare interventi chirurgiè realizzata nel campo della ci altrettanto precoci. Il sucgastroenterologia. Nuove cessivo avvento dell’endoscoperte, nuovi farmaci, scopia operativa ha messo da nuove tecniche diagnostiche parte moltissimi interventi come l’ecografia e le tecni- ormai diventati inutili, sostiche radiologiche di “ima- tuiti dalle nuove tecniche di ging” hanno aperto nuovi endoscopia terapeutica. Al orizzonti. Ma è l’endoscopia la disciplina che ha veramente rivoluzionato la gastroenterologia: ha permesso di formulare diagnosi prima impossibili, ha consentito interventi operativi a paziente “chiuso”. Al suo esordio, l’endoscopia permetteva di guardare l’interno dei visceri, di formulare La Cattolica diagnosi precoci giorno d’oggi però un’altra rivoluzione è in corso: l’avvento dell’alta definizione, delle colorazioni elettroniche, dell’ecoendoscopia, dell’endomicroscopia confocale, permette diagnosi precocissime delle lesioni pre-neoplastiche, trattabili con lo stesso mezzo endoscopico, senza necessità di ricorrere alla chirurgia. La diagnosi cioè, è stata notevolmente anticipata: si può fare quindi prevenzione. Nello stesso tempo, l’approfondimento delle conoscenze ha consentito di stabilire in ma- niera precisa quali situazioni patologiche necessitano di controlli endoscopici periodici e per quali, invece, i controlli sono superflui. Dal 7 al 12 Novembre si svolgerà la campagna di comunicazione sul ruolo dell’Endoscopia Digestiva nella prevenzione del cancro del tubo digerente, promossa dalla Società Italiana di Endoscopia Digestiva (SIED) il cui Segretario Nazionale è il Professor Marcello Ingrosso, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e Direttore dell’Unità Operativa di Endoscopia Digestiva Chirurgica della Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II”. Sarà distribuito ai medici un opuscolo redatto sulla base delle Linee Guida dell’ “American Society of Gastrointestinal Endoscopy”, che vuole essere uno strumento di rapida consultazione, sia per il medico di Medicina Generale, come pure per lo specialista, per ricordarsi in quali patologie occorre un esame endoscopico di prevenzione del cancro digestivo, quando va eseguito ed ogni quanto tempo va ripetuto. “Lo scopo di questa campagna”, dichiara il professor Ingrosso, “è diffondere l’informazione che spesso un esame endoscopico può salvare la vita “oggi l’avvento dell’alta risoluzione, delle colorazioni elettroniche, dell’ecoendoscopia, dell’endomicroscopia confocale, permette la diagnosi precoce delle lesioni precancerose che possono essere trattate con la stessa endoscopia senza ricorrere alla chirurgia. Questa è la prevenzione”. Il corretto uso dell’endoscopia” aggiunge Ingrosso ” potrebbe oggi risparmiare dal cancro del tubo digerente decine di migliaia di persone. E’ indubbiamente questa la strada da seguire!”