ISIS SEGATO-BRUSTOLON
ESAME DI STATO
ANNO SCOLASTICO 2011/2012
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
(DPR N° 323 DEL 23 07 1998)
CLASSE QUINTA TERMOTECNICA
BELLUNO 15 MAGGIO 2012
INDICE
Indirizzo Termotecnico
pag.
3
Presentazione della Classe
pag.
5
Religione
pag.
7
Italiano
pag. 10
Storia
pag. 16
Inglese
pag. 19
Economia Industriale ed Elementi di Diritto
pag. 22
Matematica
pag. 26
Meccanica, Macchine e Termotecnica
pag. 30
Impianti Termotecnici e Disegno
pag. 34
Sistemi Automatici e Controllo
pag. 37
Educazione Fisica
pag. 39
Consiglio di Classe
pag. 43
INDIRIZZO TERMOTECNICO
Perché un indirizzo termotecnico?
L'idea di istituire un indirizzo termotecnico, da affiancare a quelli già presenti nell'Istituto, è nata
fondamentalmente dalle seguenti istanze:
a)il desiderio di proporre un tipo di specializzazione fortemente innovativo, colmando un
vuoto evidente nel panorama scolastico bellunese;
b)lo stretto legame con la realtà industriale della Provincia di Belluno, in cui il settore
termotecnico è in continuo sviluppo, grazie alla capillare ricerca di fonti energetiche
alternative, e appare come una specificità, in particolare nell’area della Sinistra Piave;
c)la necessità di una razionale e corretta utilizzazione dell’energia termica (impianti di
riscaldamento, centrali termoelettriche, impianti di cogenerazione fonti energetiche
alternative) in un ambito geografico per buona parte occupato da zone montane,
particolarmente sensibili all’inquinamento termico.
Il profilo professionale del perito termotecnico e gli obiettivi curricolari
Il Perito Industriale per la Termotecnica cura l’esecuzione, la conduzione ed il collaudo di
impianti termici e di macchine a fluido. Deve possedere pertanto una buona conoscenza del
disegno di impianti termici ed idraulici, delle sollecitazioni meccaniche cui sono soggette in
particolare le macchine a fluido, della resistenza dei materiali e delle apparecchiature
elettrotecniche. Deve inoltre saper eseguire il progetto ed il calcolo di semplici dispositivi
meccanici e dei loro organi elementari. Ha particolare competenza in tutto ciò che concerne i cicli
di trasformazione termica, le macchine a fluido, gli impianti di riscaldamento, refrigerazione,
condizionamento, le apparecchiature di misura, di regolazione e di controllo. Conosce i sistemi di
automazione industriale e la robotica.
Discipline e quadro orario
L’articolazione del corso di studi completo prevede:
- un biennio comune alle altre specializzazioni presenti nell’Istituto;
−un triennio di specializzazione
Quadro orario del triennio ad indirizzo Termotecnico
DISCIPLINE
Religione
Letteratura e lingua italiana
Storia
Lingua straniera inglese
Matematica
Economia industriale e Diritto
Impianti Termotecnici e Disegno
Disegno meccanico
Mecc. Macchine e Termotecnica
Sistemi automatici e controllo
Tecnologia ed esercitazioni
Elettrotecnica
Esercitazioni pratiche
Educazione fisica
3°
4°
5°
1
3
2
2
4(1
0
1
3
2
2
3
0
5(2)
1
3
2
2
2
2
6(4)
8(2)
3(1)
8(4)
4(2)
1
2
2
2
3
5(5
3(1
5(3
3(2
3
2
VALUTAZIONE
O
OS
O
O S **
OS
O
OS
G
O S/G
OP
OP
OP
P
OP
Legenda: O=orale; S=scritto; P=pratico; G=grafico, (n)=ore di laboratorio
** nel 4° e nel 5° anno la prova è solo orale
Prosecuzione degli studi e sbocchi professionali
Il diploma di perito termotecnico consente l’iscrizione a qualsiasi facoltà universitaria. La preparazione
ottenuta al termine del corso di studi privilegia in ogni modo i corsi di laurea di tipo scientifico ed in
particolare in Ingegneria, con ulteriore specializzazione nel campo energetico e termotecnico. In
alternativa ai corsi di laurea il perito può optare per i corsi post diploma o per corsi di formazione
professionale.
Per quanto concerne gli sbocchi lavorativi il perito termotecnico potrà essere inserito come quadro
tecnico-direttivo nel settore industriale, come impiegato tecnico nel settore pubblico e privato, come
personale docente e tecnico nella Pubblica Amministrazione. Il diploma consente inoltre, dopo aver
effettuato il tirocinio biennale e dopo aver superato l’esame di abilitazione, l’iscrizione all’Albo dei
Periti e l’esercizio della libera professione.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE QUINTA TERMOTECNICA
La classe era costituita all'inizio del triennio da 26 alunni, di cui quattordici sono stati promossi a
giugno, quattro non ammessi, otto sospesi e promossi ad agosto.
In quarta, sono stati inseriti due alunni, uno dei quali ritiratosi quasi subito: promossi a giugno sono
stati diciassette alunni, due non ammessi, e quattro sospesi e poi promossi all'anno successivo.
La classe, attualmente composta da 21 alunni, ha goduto, nel corso del triennio, della continuità
didattica solo per alcune materie.
Analizzando il profitto degli alunni, che appare parzialmente diversificato nelle varie discipline, si
evidenziano tre gruppi:
-il primo, composto da un ristretto numero di allievi, si è distinto nettamente, raggiungendo
risultati molto buoni, grazie a un ritmo costante di presenze, impegno e partecipazione;
- il secondo, che comprende la maggioranza della classe, si è attestato su livelli di rendimento
sostanzialmente accettabili e, in qualche materia, anche discreti;
-il terzo, costituito da alunni scolasticamente più fragili per le difficoltà evidenziate in varie
discipline, ha conseguito risultati talvolta inferiori alla sufficienza, anche se parzialmente
migliorati nella fase finale dell'anno scolastico.
Dal punto di vista disciplinare, non sono emersi particolari problemi e il comportamento degli alunni è
stato sostanzialmente corretto nel corso del triennio.
I programmi sono stati svolti in modo conforme al POF di Istituto, di cui sono stati rispettati i
contenuti, le finalità e i criteri di valutazione.
Concludendo la presentazione della classe, è possibile dunque affermare che gli obiettivi formativi,
espressi in termini di conoscenze, competenze e capacità, sono stati sostanzialmente raggiunti.
Nel corso del triennio sono state effettuate le seguenti visite di istruzione:
Terzo anno: Bologna (Fiera dell'Edilizia)
Quarto anno: Monaco-Dachau;
Trieste (Wartsila-Grandi motori)
Quinto anno: Visita a Berlino-Norimberga-Monaco (stabilimento Siemens di Muenchen-Allach)
Area di progetto
Nell'ultimo anno di corso l'area di progetto ha riguardato la sistemazione delle caldaie e degli impianti
di riscaldamento del Laboratorio di Termotecnica.
Simulazioni delle prove d'esame
Nel corso del corrente anno scolastico sono state svolte due simulazioni per ognuna delle tre prove
scritte dell´Esame di Stato. I testi assegnati e le griglie di valutazione sono allegati al presente
documento.
RELIGIONE
Insegnante:
Ore settimanali:
Jadwiga PLONKA
1
Alunni avvalenti all’interno della classe: 8
Libro di testo adottato: Bocchini Sergio: Religione e Religioni. Triennio. Bologna : EDB, 2002
Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2011- 2012 alla data del 15.05.2012:
- 28
Obiettivi conseguiti (in termini di conoscenze,abilità e competenze)
CONOSCENZE
Favorire la conoscenza della
verità senza false paure e le
strumentalizzazioni.
ABILITA’
Cercare di scoprire le cause e i
meccanismi che stanno alla base di
alcuni comportamenti della Chiesa e
della società del tempo.
Conoscere la formazione dei Conoscere contenuti dei singoli
dieci comandamenti , secondo la comandamenti.
tradizione ebraica e cristiana.
COMPETENZE
Orientarsi criticamente tra le pagine
prese in esame, interpretando i fatti
anche alla luce di nuove ricerche
storiche
Riflettere sull’importanza del
Decalogo, come punto di riferimento
della vita sia individuale sia sociale.
Avere una conoscenza generale
sui termini e sui concetti chiave
dell’etica.
Conoscere le varie scelte etiche
con obiettività e chiarezza.
Approfondire i risvolti culturali e
antropologici dei vari aspetti
toccanti.
Orientarsi con senso critico tra le
varie proposte etiche
contemporanee.
Conoscenza e comprensione di
noi stessi e della realtà che ci
circonda.
Avere una migliore conoscenza del
mondo e delle persone.
Conoscere le modalità della
comunicazione sia individuale sia
del gruppo.
Conoscersi ed accettarsi per quello
che uni è guardando con simpatia e
ironia sé stessi.
Accettare il pluralismo e la diversità
come ricchezze.
Metodologie di insegnamento adottate
Lezione frontale finalizzata alla trasmissione dei concetti fondamentali
Lettura e commento di testi di approfondimento forniti dall’insegnante.
Visione di documentari di presentazione e approfondimento di alcuni temi
Discussione guidata verso un confronto serio e argomentato delle varie posizioni antropologico - etiche implicate
negli argomenti trattati.
Materiali, mezzi e strumenti
Mezzi scritti
Audiovisivi
Laboratori/aule speciali
Libri di testo
Schede
Dossier di documentazione
Giornali, riviste, opuscoli
Diapositive/immagini
Film/documentari
TV e registratori
Multimediali
Tipologie di verifica
Come dichiarato nel POF e in corrispondenza con il particolare valore formativo ed educativo della disciplina, si
valuteranno tutti gli interventi degli alunni, sia spontanei sia strutturati dall’insegnante, la capacità di
riflessione e d’osservazione, attraverso: interrogazione orale, riassunti e relazioni personali, partecipazione in
classe.
Per i processi cognitivi saranno valutati: le conoscenze acquisite, l’uso corretto del linguaggio religioso, la
capacità di riferimento adeguato alle fonti e ai documenti.
Per gli atteggiamenti si valuteranno: la partecipazione, l’attenzione, le risposte agli stimoli, la disponibilità al
dialogo.
Programma effettivamente svolto
PAGINE DIFFICILI
Le crociate e l’islam ;
La “Santa” Inquisizione; Lettura dell’articolo “Roba brutta Inquisizione” di Roberto Spataro;
Il caso Galilei;
Le chiese cristiane e nazismo;
Le chiese cristiane e fascismo;
Il silenzio di Pio XII - Visione del documentario su Pio XII - “La storia siamo noi”
L’antigiudaismo e l’antisemitismo;
LE DIECI PAROLE
La legge morale naturale. Le prime leggi scritte.
Il Decalogo ieri e oggi;
Legalità e moralità;
I Comandamenti sono ancora attuali?.
Visione del film “Sleepers” .
Lettura dell’articolo di Zincone “L’ombra del sacrilegio”
QUALE ETICA ?
Cos’è l’etica?
L’inchiesta sull’etica;
La fecondazione assistita. Tipologie, problemi etici, parole chiave;
La clonazione. Posizione delle varie religioni; Manipolazioni genetiche.
L’eutanasia. Il diritto di morire? Il testamento biologico;
L’aborto. Quando inizia la vita umana? Discussione sullo stato giuridico dell’embrione. Definizione e varie
tipologie di aborto. Aborto chimico: le varie pillole contraccettivi e/o abortive e loro differenza. Le
responsabilità condivise in ogni interruzione della gravidanza secondo la prospettiva cristiana; Visione del
documentario di Gianna Jessen;
La morale sessuale. Omosessualità;
Religioni a confronto su alcune problematiche etiche;
Visione di alcune scene dei film:” Manuale d’amore 2” , “Million dollar baby”, “Godsend”
ARGOMENTI DI ATTUALITA’
Stili di vita degli adolescenti.
“Il circo della farfalla” meraviglia e stupore nella vita;
Disturbi alimentari;
Satanismo tra i giovani;
Belluno, 15 maggio 2012
L´insegnante
.....................................................
I rappresentanti degli alunni
......................................................
........................................................
ITALIANO
Insegnante:
Ore settimanali:
Rita Da Pont
3
OBIETTIVI E PROFILO DELLA CLASSE
Tenendo presenti i programmi ministeriali, sono stati individuati gli obiettivi che lo studente deve raggiungere
alla fine del triennio, in termini di conoscenze, competenze e capacità.
In modo specifico gli si richiede di:
a) conoscere gli aspetti più significativi della letteratura italiana dall’unificazione nazionale all’epoca
contemporanea;
b) saper leggere in modo autonomo qualsiasi tipo di testo;
saper esporre in modo corretto ed appropriato gli argomenti trattati;
saper analizzare le vicende letterarie italiane mettendole in rapporto con i fatti storico-culturali e riferendole
a problematiche del mondo contemporaneo;
saper analizzare testi antologici proponendo valutazioni critiche intertestuali;
saper strutturare un testo secondo le nuove tipologie testuali previste dall’esame di stato, dimostrando una
sufficiente competenza linguistico-espressiva;
c) saper esprimere, sia allo scritto sia all’orale, il proprio pensiero in modo originale;
saper prescindere dal proprio punto di vista nell’acquisizione dei concetti.
La classe, discretamente interessata alla materia, ha seguito l'attività didattica in modo abbastanza partecipe.
In linea di massima, è possibile affermare che gli obiettivi previsti sono stati conseguiti dalla maggioranza degli
alunni, anche se sono emerse evidenti differenze nell'impegno e nel rendimento.
A tale proposito si possono individuare nella classe tre gruppi corrispondenti a tre fasce di profitto.
Il primo, costituito da quattro-cinque alunni, ha evidenziato nei confronti dell’attività scolastica un
atteggiamento serio e sostenuto da un ritmo di lavoro e di presenze costanti. Grazie alle buone capacità, questo
gruppo è approdato ad una preparazione finale soddisfacente; anzi, in due casi particolari - che spiccano per
vivacità intellettuale e forte motivazione- direi ottima.
Il secondo, composto dalla maggioranza della classe e complessivamente dotato di discrete capacità, si è
attestato su risultati sufficienti o più che sufficienti, dimostrando una certa discontinuità, non tanto nella
partecipazione alle lezioni, quanto nello studio.
In questo quadro sostanzialmente accettabile, va precisato che due-tre alunni hanno incontrato difficoltà nel
percorso scolastico raggiungendo a fatica, e in modo non continuativo, un profitto sufficiente.
Per quanto riguarda lo scritto appare evidente che le carenze, ancora presenti in qualche elaborato, sono da
10
ricollegarsi a difficoltà pregresse, a una certa povertà di contenuti, alla scarsa propensione alla lettura, ma,
soprattutto, al persistere di varie difficoltà nell'articolazione chiara e corretta del periodo, spesso ancorato a
strutture dialettali.
METODO
E' stata generalmente adottata l'impostazione tradizionale della lezione frontale, anche se, talvolta, gli alunni
sono stati invitati a procedere autonomamente nella lettura antologica o integrale di qualche testo per ricavarne
impressioni personali poi coordinate e supportate dalle spiegazioni dell'insegnante.
VERIFICHE
Orale.
La preparazione e le capacità espositive degli allievi sono state appurate con interrogazioni orali e con la
somministrazione di test ( a risposta aperta e/o a scelta multipla). In ogni caso, si è cercato di puntualizzare
l'importanza non solo dell'elaborazione teorica, ma anche dell'interpretazione del testo letterario, la cui
conoscenza è stata indicata agli allievi come elemento fondamentale per la valutazione positiva delle prove.
Le verifiche hanno avuto in genere una cadenza mensile o, al massimo, bimestrale.
Scritto.
Durante l'anno è stato effettuato un congruo numero di prove scritte: in genere sono state assegnate , oltre alle
tracce di storia e attualità, anche analisi testuali e articoli di giornale e/o saggi brevi. Proprio in tale contesto si
inserisce l’adesione all’iniziativa “Il quotidiano in classe”. Nel corso del quinto anno gli allievi hanno affrontato
due simulazioni della prima prova d’esame, in cui sono state proposte integralmente tutte le tipologie d’esame.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per l’orale: si fa riferimento alle scale di valutazione stabilite dal gruppo disciplinare.
Per lo scritto: si allegano le griglie di valutazione elaborate con i colleghi ed utilizzate, per la correzione degli
elaborati, nel corso dell’ultimo anno.
PROGRAMMA D’ITALIANO
A. MANZONI: Il romanzo storico
Fermo e Lucia: La morte di don Rodrigo
Crimini e rimorsi
I promessi sposi: La sventurata rispose
11
-- La Scapigliatura
E. PRAGA -Penombre :Vendetta postuma
Preludio
--IL Positivismo. Naturalismo e Verismo.
E.ZOLA: il romanzo sperimentale
L'assommoir: La stireria
G. VERGA : biografia e pensiero
I Malavoglia : lettura primo capitolo
Il naufragio della Provvidenza
Alfio e Mena
Non voglio più farla questa vita
Ora è tempo di andarmene
--IL Decadentismo in Europa ed Italia : riferimenti ai poeti maledetti francesi e ad altre voci
della cultura europea (Freud, Nietzsche, Wilde)
C. BAUDELAIRE -I fiori del male: L'albatro
Corrispondenze
Rimorso postumo
P. VERLAINE - Languore
O.WILDE: Un nuovo edonismo
G. PASCOLI : biografia e pensiero
Myricae
: Lavandare
X Agosto
12
Novembre
Canti di Castelvecchio: Gelsomino notturno
La mia sera
Dalle Prose : IL fanciullino (E' dentro noi un fanciullino)
La grande proletaria si è mossa
G. D'ANNUNZIO
: biografia e pensiero
Il piacere : La vita come opera d'arte
Don Giovanni e Cherubino
Due donne a confronto: Elena Muti e Maria Ferres
San Pantaleone: Veglia funebre
Poema Paradisiaco : Consolazione
Alcyone : La pioggia nel pineto
Notturno : Scrivo nell'oscurità
-Il pensiero della crisi: filosofia e scienza nel Novecento
L.
PIRANDELLO : biografia e pensiero
Lettera alla sorella: Un'enorme pupazzata
L'umorismo: La differenza tra umorismo e comicità: La vecchia
imbellettata; Vita e forma
Novelle per un anno : La carriola
Il fu Mattia Pascal : Un caso strano e diverso
Lo strappo al cielo di carta
13
Sei personaggi in cerca d'autore: Siamo qua in cerca di autore
I. SVEVO : biografia e pensiero
La coscienza di Zeno : Prefazione
Il fumo
La salute di Augusta
La vita è sempre mortale
-- I Crepuscolari e i Futuristi
G. GOZZANO -I colloqui: La signorina Felicita ovvero la felicità (alcune strofe)
F.T. MARINETTI : Manifesto dei futuristi
Correzione di bozze+desideri in velocità
G. UNGARETTI - biografia e pensiero
L'Allegria : Veglia
San Martino del Carso
I fiumi
Pellegrinaggio
Vanità
E . MONTALE : biografia e pensiero
Ossi di seppia : Spesso il male di vivere ho incontrato
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Non chiederci la parola
Occasioni : La casa dei doganieri
Satura ( Xenia ) : Nel silenzio
Caro piccolo insetto
Diario del '71 e '72 : Il pirla
C. PAVESE:
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi:Verrà la morte ed avrà i tuoi occhi
La luna e i falò: Il ritorno
La casa in collina : La collina
NARRATIVA. Gli alunni hanno letto, durante le vacanze estive, uno tra i testi di narrativa consigliati
dall’insegnante.
Testo adottato:
ARMELLINI COLOMBO
Letteratura Letterature
versione rossa
volume 3.1 Il secondo Ottocento
volume 3.2 Il Novecento
Zanichelli editore
Belluno, 15 maggio 2012
L’insegnante
....................................................
I rappresentanti degli alunni
...........................................................
...........................................................
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STORIA
Insegnante:
Ore settimanali:
Giovanna Sudano
2
OBIETTIVI, METODO E PROFILO DELLA CLASSE
Obiettivi dell´insegnamento della storia del triennio:
-Ricostruire la complessità del fatto storico attraverso l’individuazione di interconnessioni, di rapporti
tra particolare e generale, tra soggetti e contesti.
-Acquisire la consapevolezza che le conoscenze storiche sono elaborate sulla base di fonti di natura
diversa che lo storico vaglia, seleziona, ordina e interpreta secondo modelli e riferimenti ideologici.
-Consolidare l’attitudine a problematizzare, a formulare domande, a riferirsi a tempi e spazi diversi, a
dilatare il campo delle prospettive, a inserire in scala diacronica le conoscenze acquisite in altre aree
disciplinari.
-Riconoscere e valutare gli usi sociali e politici della storia e della memoria collettiva.
-Scoprire la dimensione storica del presente.
-Affinare la “sensibilità” alle differenze.
-Acquisire consapevolezza che la fiducia d’intervento nel presente è connessa alla capacità di problemizzare il
passato.
Nel corso dell'anno, ho privilegiato gli obiettivi che riguardano la formazione umana e civile degli studenti,
piuttosto che quelli inerenti il lavoro dello storico.
Lo svolgimento delle diverse unità didattiche è stato articolato in diversi momenti:
-Lezione introduttiva per dare agli allievi il quadro generale degli eventi storici.
-Lezione di approfondimento, in cui sono state utilizzate le varie parti del manuale.
-Lezioni in cui si è cercato di suscitare domande e incoraggiare riflessioni.
La classe ha raggiunto un livello di conoscenze complessivamente adeguato, anche se soltanto i più motivati
dimostrano una preparazione soddisfacente.
Particolare attenzione è stata dedicata nel corso di quest'anno ad alcuni fatti storici: dalla nascita di Al Qaeda
all'attacco al cuore dell'Occidente, dall'azione contro il regime di Saddam Hussein al difficile dopoguerra.
Ritengo doveroso sottolineare che nel secondo periodo dell'anno il regolare svolgimento del programma è stato
rallentato a causa della mia assenza per motivi di salute.
BRANCATI PAGLIARANI
Il nuovo dialogo con la storia, volume terzo, La Nuova Italia
PROGRAMMA SVOLTO DI STORIA
16
L´Italia nella seconda metà dell´Ottocento, cenno a
- la Sinistra al governo: la legislazione in campo economico e sociale
L’età giolittiana
- lo sviluppo industriale e le iniziative in campo sociale
-la politica interna, l’allargamento del suffragio
-la politica estera e la guerra di Libia
La prima guerra mondiale
- cause della guerra
- dalla guerra di movimento alla guerra di posizione
- neutralisti e interventisti in Italia
- le vicende sul fronte italiano
- fronte interno ed economia di guerra
- caduta del fronte russo ed intervento statunitense
- la fine della guerra e degli Imperi centrali
La rivoluzione in Russia
- la rivoluzione di febbraio, governo provvisorio e soviet
- la rivoluzione d´ottobre
- Lenin al potere: svolta autoritaria e fine della guerra
Il primo dopoguerra
- il nuovo assetto politico dell´Europa
-la Repubblica di Weimar, democrazia politica e difficoltà economiche
-la guerra civile in Russia, il comunismo di guerra, la NEP, l´ascesa di Stalin,
collettivizzazione della terra e industrializzazione forzata
-l’ Italia: la crisi politico-economica e sociale, il “biennio rosso”
Il fascismo
- origini e ascesa del fascismo
- dalla marcia su Roma al discorso del 3 gennaio 1925
- le “ leggi fascistissime” e la costruzione del regime
- il potere fascista tra propaganda e repressione
- la politica economica
- i rapporti con la chiesa cattolica
- la politica estera e le leggi razziali del 1938.
Gli anni 30
- la crisi del `29: cause ed effetti
- il New Deal e la politica economica degli USA
I totalitarismi:
- la Germania nazista: la conquista del potere da parte di Hitler, l´istaurazione della dittatura,
terrore e propaganda, antisemitismo
- l`Unione sovietica: economia pianificata, culto della personalità, le “grandi purghe” staliniane e i
gulag.
17
La seconda guerra mondiale
- verso la guerra: la politica delle annessioni, la conferenza di Monaco, il Patto
d´acciaio e patto Molotov-Ribbentrop
- la guerra lampo e l’attacco all’Inghilterra
- l’Italia nel conflitto
- l´attacco all´Unione Sovietica
- l’attacco giapponese e l’intervento USA
- la svolta del 1943 (Stalingrado, Africa settentrionale, sbarco in Sicilia)
-il crollo del fascismo, il governo Badoglio, la situazione politica e militare dell´Italia
dopo l´otto settembre
- la guerra dei civili e lo sterminio degli ebrei
- la Resistenza e la liberazione dell´Italia
- la conferenza di Yalta e la vittoria degli alleati
Belluno, 15 maggio 2012
L’insegnante
....................................................
I rappresentanti degli alunni
...........................................................
...........................................................
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LINGUA E CIVILTA’ STRANIERA - INGLESE
Insegnante:
Ore settimanali: 2
Francesca BARATTIN
PROFILO DELLA CLASSE
Ho seguito la classe 5 Termotecnica nel corso dell’intero triennio. In questo periodo il gruppo ha
dimostrato nel complesso un alterno interesse per le attività e gli argomenti proposti e solo un esiguo numero di
alunni ha partecipato attivamente e con continuità al dialogo educativo. Pur rilevando per qualche alunno una
crescita positiva nel corso del triennio, va sottolineato che l’impegno costante è stato limitato a circa un terzo
della classe.
Nel corso del quinto anno la classe ha seguito un percorso formativo in cui sia la microlingua settoriale
sia la civiltà non hanno avuto lo spazio previsto nel piano di lavoro iniziale, in quanto vi è stata una riduzione del
numero (già esiguo) di ore di lezione, dovuta alle simulazioni delle prove d’esame, alla visita di istruzione e ad
altre interruzioni del calendario scolastico.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli obiettivi di apprendimento indicati nel programma ministeriale sono riferiti all'intero triennio, e
sottolineano la necessità di favorire una graduale acquisizione di autonomia nella scelta e nell'organizzazione
delle proprie attività e strategie di apprendimento. A tal fine è ovviamente indispensabile da parte dello studente
seguire con continuità il percorso didattico dell'intero triennio, svolgendo attività ed esercizi in maniera
approfondita e conforme alle consegne assegnate. Gli alunni che nel corso di questi tre anni hanno lavorato in
modo alterno o esclusivamente in prossimità delle verifiche, hanno raggiunto questo obiettivo solo parzialmente.
Conoscenze e competenze. Si è privilegiato il testo scritto come base di partenza per attività di comprensione
e produzione orale e scritta. Nel piano di lavoro presentato ad ottobre ho indicato fra gli obiettivi fondamentali il
potenziamento delle abilità di reading (ipotizzare il contenuto di un brano in base a titoli, sottotitoli, o altre
informazioni non scritte, saper identificare i punti essenziali di un testo, saperne cogliere le informazioni
implicite ed esplicite, formulare ipotesi sul significato di vocaboli sconosciuti in base al contesto) e di speaking,
nonché l’acquisizione di strumenti linguistici e lessicali necessari per comprendere e riferire sui testi proposti.
L'obiettivo di potenziare le abilità di comprensione globale e analitica è stato nel complesso raggiunto dall’intera
classe. L’esposizione scritta ed orale degli argomenti svolti è di livello solo sufficiente o più che sufficiente per
circa due terzi della classe; è di livello buono o discreto per il resto del gruppo.
Capacità. Solo pochi alunni sono in grado di rielaborare in modo corretto e personale gli argomenti trattati,
avvalendosi di un lessico ricco e di un corretto utilizzo di strutture, sinonimi e linkers.
METODO DI INSEGNAMENTO - MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI
La scelta dei contenuti è stata effettuata anche in base agli interessi espressi dai ragazzi. Per alcuni
argomenti ci si è avvalsi di materiali elaborati da Internet o da altri testi.
19
Le attività di lettura e comprensione di testi scritti ed orali sono stati impostati su base comunicativa
attraverso esercizi a domande aperte, a scelta multipla, di completamento, di trasformazione, spesso eseguiti a
coppie o in piccoli gruppi; i testi hanno successivamente offerto lo spunto per la discussione.
Anche la produzione orale è stata talvolta consolidata mediante attività di coppia e di gruppo, durante le
quali gli studenti sono stati incoraggiati a cooperare, e ad arricchire gli argomenti proposti con le loro
conoscenze ed opinioni.
Il dizionario monolingue è stato regolarmente utilizzato per lo svolgimento delle verifiche scritte.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Per la valutazione dell’abilità di comprensione e produzione scritta, ci si è avvalsi dell’impiego di reading
comprehensions, esercizi di completamento e soprattutto di domande a risposta aperta.
Le abilità orali sono state verificate, oltre che mediante la tradizionale interrogazione, durante lo
svolgimento delle attività didattiche con l’intera classe, con l’obiettivo di valutare anche l’interesse e la
partecipazione oltre all'abilità degli studenti di comprendere i quesiti proposti e di esprimersi con pronuncia
adeguata ed in forma pertinente e corretta.
La valutazione degli scritti è stata assegnata attribuendo ad ogni esercizio un punteggio, e stabilendo
come voto massimo 9 o 10, a seconda della difficoltà della prova. Per la valutazione della produzione scritta si è
tenuto conto dei seguenti indicatori:
- comprensione dei quesiti posti e conoscenza dei contenuti;
- correttezza grammaticale e spelling;
-capacità di organizzazione espositiva e terminologia appropriata
PROGRAMMA SVOLTO
Lingua e Civiltà
Grammar Revision
Linkers of addition, contrast, reason, consequence
Passive form
Relative Pronouns
Tenses
Civiltà
Da J.Rowley, L. Ferruta, Identities, Mondadori, 2006.
Unit 46 – Different Political Systems
The British system: the Monarch, Parliament, the Prime Minister
and the Cabinet
The US system: the President, Congress and the Supreme Court
Comparing political systems: UK, USA, Italy
Unit 35 – Key Moments in US History
A great President
20
Materiale aggiuntivo:
Looking for a better life
An Afghan refugee tells his story
9 / 11 - Multiculturalism in danger – Why this hatred against USA?
The Great Depression (fotocopia e power point) – Free from fear
How to cope with a job interview
Microlingua settoriale
Da G. Bernardini, T.A. Blundo, Thermal Exchange, HOEPLI, 2009, con approfondimenti da altre fonti.
Unit 3 Energy
What energy is - Heat energy and heat transmission - Combustible materials
Unit 4 Alternative Sources of Energy
Solar energy – Energy from wind and from earth - Other sources of energy – Pros and cons of
Hydroelectricity (listening task)
Unit 8 Refrigeration
A short history of refrigeration - Different types of refrigeration – Refrigerators
Unit 9 Heating
What is central heating? – Central heating basics
Materiale aggiuntivo: Hydrogen: saviour or fatal distraction
Utsira: a hydrogen driven community
Nuclear power: pros and cons
The Chernobyl disaster
The first fridge
Belluno, 15 maggio 2012
L’insegnante
....................................................
I rappresentanti degli alunni
...........................................................
...........................................................
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ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO
Insegnante:
Ore settimanali:
Patrizia BURIGO
2
FINALITA’ DELL’INSEGNAMENTO:
Fornire le conoscenze di base del diritto e dell’economia per poter interpretare il funzionamento del
sistema economico industriale .
E’ opportuno precisare che:
- Nel biennio la materia Discipline Giuridiche ed Economiche prevede due ore settimanali di lezione durante le
quali vengono appresi gli elementi fondamentali del diritto costituzionale ed elementi di economia;
- Il terzo anno e il quarto anno non prevede alcun insegnamento relativo alle
suddette discipline
- Data la vastità del programma , che deve essere compresso all’interno di un unico
anno scolastico l’insegnante deve cercare di dare agli alunni gli strumenti di base del Diritto Civile
e Commerciale, in modo che l’alunno possa acquisire una visione sintetica ma non superficiale dei
principali istituti giuridici della disciplina.
E’ evidente, pertanto, che, tenendo conto delle due ore settimanali di lezione, delle varie attività proprie del
quinto anno ( visite guidate, gita, incontri con Enti, ecc.), della necessità di un numero sufficiente di verifiche,
pur con tutto l’impegno di insegnante ed alunni, la trattazione degli argomenti risponde in modo stretto alle
finalità già individuate in sede di programmazione preventiva e delle disposizioni ministeriali per l’indirizzo di
studio.
OBIETTIVI GENERALI:
Al termine della classe quinta, l’alunno deve:
1. conoscere:
- i l concetto di contratto e i suoi elementi essenziali e accidentali
- l’invalidità del contratto: cenni generali
- la nozione giuridica di imprenditore, l’impresa,requisiti, criteri di classificazione
- la figura dell’imprenditore commerciale e il suo Statuto, i segni distintivi, l’azienda,
- la nozione di società, i concetti di autonomia patrimoniale perfetta e imperfetta, i diversi tipi di
società
- i fondamenti dell’attività economica aziendale, il significato di azienda quale sistema aperto
2. essere in grado di:
-esprimersi con un linguaggio tecnico appropriato
-interpretare le nozioni apprese e saper scegliere in una situazione problematica i dati significativi per
la sua soluzione
-presentare un panorama aziendale sufficientemente articolato, sia da un punto di vista giuridico che economico
3. acquisire la capacità:
-di cogliere la dimensione economica e giuridica dei problemi
-di interpretare in modo sintetico il funzionamento del sistema economico
-di richiamare gli elementi di diritto a supporto delle conoscenze economiche
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METODO DI INSEGNAMENTO:
I vari argomenti sono stati proposti attraverso lezione frontale partecipata. Per quanto attiene al diritto
commerciale, la lezione è stata sviluppata, attraverso l'iniziale presentazione dell’argomento e il
successivo richiamo delle pre-conoscenze, assegnando poi, quale esercitazione pratica, semplici
situazioni giuridiche di fatto da risolvere. Sono stati utilizzati i linguaggi specifici delle discipline per
far acquisire codici linguistici appropriati
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE:
Sono state effettuate verifiche, diversamente strutturate a seconda del programma affrontato. Oltre
all’interrogazione di tipo colloquio orale, fondamentale per valutare l’acquisizione del linguaggio
tecnico specifico, sono stati somministrati agli alunni brevi casi giuridici da risolvere mediante l’ausilio
indispensabile del Codice Civile. Per quanto riguarda l’economia industriale, si è preferito adottare,
quale verifica, il questionario a domanda aperta per poter osservare la capacità di ragionamento e di
argomentazione.
I criteri di valutazione adottati sono stati determinati in conformità a quanto stabilito nel P.O.F. Di
Istituto.
STRUMENTI:
Nella prima parte dell’anno è stato utilizzato il libro di testo e il Codice Civile per l’interpretazione
degli articoli più significativi del diritto commerciale. L’insegnante ha utilizzato dei lucidi per la
spiegazione della riforma societaria .
LIBRI DI TESTO: CROCETTI-FINI: “ Diritto ed economia industriale” - Tramontana
SITUAZIONE DELLA CLASSE E OBIETTIVI RAGGIUNTI:
La classe ha dimostrato disponibilità al dialogo educativo e l’ interesse per la disciplina è stato
discreto . L’impegno nello studio è stato mediamente accettabile anche se con forme diverse di
approfondimento. Una parte della classe ha evidenziato continuità nell’applicazione riportando
risultati mediamente più che discreti o buoni.
Tutti gli alunni hanno pienamente raggiunto gli obiettivi minimi stabiliti.
Il comportamento è sempre stato molto rispettoso e disponibile.
SAPERE : Un gruppo di alunni ha raggiunto ottime conoscenze dei contenuti disciplinari, con risultati più che
soddisfacenti. Il resto della classe conosce i contenuti in modo discreto o più che sufficiente.
SAPER FARE: Buona parte degli alunni riesce ad utilizzare le conoscenze per risolvere semplici casi di diritto
commerciale .Un consistente gruppo dimostra di possedere discrete abilità nella rielaborazione dei contenuti e
nel collegamento. Mediamente la classe evidenzia discrete capacità di interpretazione delle norme giuridiche e
dei fondamenti economici collegati al sistema azienda.
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PROGRAMMA di ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO
Insegnante: BURIGO Patrizia
Diritto Commerciale
- Il Contratto: nozione, elementi essenziali ed accidentali, l’invalidità del contratto per
cenni generali (nullità, annullabilità)
- L’imprenditore: definizione dell’art.2082 C.C., titolarità, l’imprenditore occulto, il piccolo imprenditore, lo
statuto del piccolo imprenditore, l’impresa familiare,cenni sull’artigiano, lo statuto dell’imprenditore
commerciale( capacità, iscrizione nel registro delle imprese, scritture contabili, i collaboratori dell’imprenditore)
- Aspetti fondamentali delle procedure concorsuali : il fallimento
- L’azienda e i segni distintivi: definizione, trasferimento dell’azienda, tutela dei segni distintivi, l’avviamento;
Le creazioni dell’ingegno: le invenzioni, il diritto d’autore, le invenzioni fatte dal lavoratore; brevi cenni
sulla concorrenza sleale(art.2598 C.C.)
- Le società: impresa collettiva, il contratto di società, soggettività e personalità giuridica,
capitale e patrimonio sociale classificazione(società commerciali e non, società di
persone e di capitali)
- S.S.,S.N.C.,S.A.S.:la struttura, costituzione, amministrazione, responsabilità,scioglimento e liquidazione
- S.R.L.(cenni): definizione, la responsabilità del socio, la costituzione della srl, le prestazioni lavorative di
servizi, le quote della SRL
- S.A.P.A.(nozione).
- S.P.A.: procedimento costitutivo( atto costitutivo, condizioni per la costituzione, deposito e iscrizione), il
contenuto dell’atto costitutivo, cenni sulle modificazioni dell’atto costitutivo: aumento e riduzione del capitale
sociale, definizione di bilancio, diritti e obblighi degli azionisti, le obbligazioni , gli organi sociali ( solo per
concetti generali);
- Il sistema di governance secondo la riforma del diritto delle società di capitali :
brevi cenni
Economia industriale
- L’attività economica e l’azienda: i bisogni umani e l’attività economica, produzione scambio e il mercato
- Gli elementi essenziali dell’azienda, l’azienda come sistema( sistema aperto, aree funzionali,
soggetto giuridico ed economico, holding)
Belluno, 15 maggio 2012
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L’insegnante
....................................................
I rappresentanti degli alunni
...........................................................
...........................................................
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MATEMATICA
Insegnante: Iarabek Silvia
Ore settimanali: 2
Presentazione della classe
La classe è composta da 20 alunni che conosco fin dalla classe terza, hanno sempre dimostrato scarsa attitudine
verso la materia anche se ad oggi si presentano con una certa disomogeneità. Un gruppo ristretto ha lavorato con
assiduità ed impegno, ha acquisito nuove conoscenze raggiungendo una preparazione omogenea e una discreta
padronanza degli strumenti matematici forniti. La maggioranza della classe invece, ha studiato in modo
discontinuo, superficiale e dispersivo con scarso impegno domestico e scolastico, ottenendo risultati in diversi
casi inferiori a quello che era lecito attendersi.
Molti di loro hanno difficoltà d’esposizione e di rielaborazione dei contenuti e tendono ad applicare le regole in
modo automatico. Con le sole due ore settimanali e lo scarso impegno gli obiettivi raggiunti, per alcuni, sono
decisamente scarsi. Il comportamento in classe ha spesso evidenziato atteggiamenti superficiali e poco maturi
non permettendo a volte, a chi si trovava in difficoltà, di superare del tutto gli ostacoli incontrati.
Malgrado tutto la preparazione complessiva si può considerare accettabile.
Obiettivi e contenuti disciplinari
Obiettivi generali dell’insegnamento della matematica:
Acquisire conoscenze, maturare competenze ed abilità con grado di astrazione e formalizzazione sempre più
elevati
Utilizzare consapevolmente metodi, strumenti e modelli, rielaborando anche autonomamente le informazioni
Sviluppare l’attitudine a riesaminare criticamente le proprie conoscenze
Obiettivi specifici della disciplina:
Calcolo di integrali indefiniti
Calcolo di aree
Equazioni differenziali
Metodologie d’insegnamento e strumenti didattici
L'attività didattica è stata svolta attraverso le seguenti metodologie d’insegnamento:
Lezione frontale con presentazione dell’argomento oggetto della lezione;
Esempi d’applicazione pratica;
Svolgimento d’esercizi alla lavagna, eseguiti dagli alunni.
La partecipazione richiesta agli alunni e i continui chiarimenti su eventuali difficoltà incontrate nello studio dei
vari argomenti, sono stati indispensabili per rispondere alle aspettative della classe. Nello sviluppo del percorso
formativo, viste le difficoltà incontrate da alcuni, si è trattato l’aspetto teorico di ogni argomento senza eccessivi
approfondimenti, puntando soprattutto alle competenze sugli argomenti principali.
Numerosi sono stati gli esempi e gli esercizi di tipo applicativo, allo scopo sia di far partecipare direttamente la
classe allo svolgimento del programma, sia di consolidare e rafforzare le nozioni apprese e la padronanza di
tecniche di calcolo. In alcune lezioni la strumentazione tradizionale è stata affiancata dall’utilizzo della LIM per
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un ripasso e un recupero veloce degli argomenti trattati.
Per quanto riguarda le attività di recupero, sono state svolte alcune ore pomeridiane rivolte a tutta la classe, con
partecipazione libera.
Non tutti gli argomenti del programma preventivo sono stati trattati, a causa della situazione reale della classe,
del ridotto numero di ore settimanali (due) e di attività extracurricolari.
Gli alunni hanno usato poco il libro di testo le cui spiegazioni sono spesso esaurienti ma troppo dettagliate,
preferendo le spiegazioni semplificate svolte in classe dall’insegnante per la loro preparazione.
Il testo in adozione è “Corso base verde di matematica” 2° ed vol. 5 ed. Zanichelli, autori: Bergamini , Trifone,
Barozzi.
Verifiche
Le verifiche sono state svolte, anche per accertare la preparazione teorica, con prove scritte. Nell’ambito della
preparazione allo svolgimento della terza prova d’esame, sono state svolte due simulazioni con la
somministrazione di quesiti di tipo “B” a carattere matematico in sintonia con il programma svolto.
La valutazione tiene conto del processo di apprendimento, dell’ impegno, della volontà e costanza nello studio,
dell’attenzione in classe e della disponibilità verso la materia.
Programma svolto in termini di Conoscenze
ARGOMENTO
CONOSCENZE
Integrale indefinito
riconoscere un integrale indefinito,
definire la primitiva di una funzione e la sua interpretazione
geometrica;
elencare le proprietà degli integrali indefiniti e dimostrarle.
Integrali indefiniti immediati
integrali immediati di funzioni composte.
Integrazione per decomposizione
integrare funzioni razionali fratte:
grado del numeratore maggiore del grado del
denominatore (divisione tra polinomi)
il numeratore è la derivata del denominatore
iI denominatore è di primo grado:
il denominatore è di secondo grado:
px+q
∫ ax 2 +bx+c =
- caso D > 0
- caso D = 0
- caso D < 0 (semplici casi)
Il denominatore è di grado superiore al secondo ma scomposto
in fattori
Integrazione per parti
dimostrare la formula dell'integrazione per parti integrare per
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parti
Integrazione per sostituzione
Integrare per sostituzione con sostituzione assegnata
Integrale definito
riconoscere un integrale definito,
Interpretare geometricamente un integrale definito (aree dei
plurirettangoli)
Teorema della media
Teorema fondamentale del
integrale (Torricelli-Barrow)
Formula di Liebnitz
enunciare il teorema della media e dimostrarlo anche dal punto
di vista geometrico
calcolo enunciare il Teorema di Torricelli-Barrow e dimostrarlo;
enunciare la formula di Liebnitz e dimostrarla
calcolare un integrale definito
elencare le proprietà degli integrali definiti e dimostrarle.
Calcolo di aree
calcolare l'area compresa tra una funzione (retta , parabola,
funzione esponenziale, funzione logaritmica) e l'asse delle
ascisse compresa in un certo intervallo
calcolare l'area compresa tra due funzioni (parabole , rette)
Equazioni differenziali
riconoscere un 'equazione differenziale
classificare un'equazione differenziale secondo l'ordine e il tipo
interpretazione geometrica dell'integrale generale e dell'integrale
particolare
Equazioni differenziali del
primo ordine
forma normale dell'equazione differenziale
problema di Cauchy
equazione del tipo y'=f(x)
equazione differenziale a variabili separabili
equazione differenziale lineare omogenea e completa
Equazioni differenziali del
secondo ordine
forma normale dell'equazione differenziale
equazione del tipo y''=f(x)
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equazione differenziale
omogenea
(D > 0, D = 0, D < 0 )
lineare
con coefficienti
costanti
Belluno, 15 maggio 2012
L’insegnante
....................................................
I rappresentanti degli alunni
...........................................................
...........................................................
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MECCANICA, MACCHINE E TERMOTECNICA
Docenti: prof. Paolo De Pasqual
prof. CimitanMauro
Ore settimanali: 8 (quattro)
L'insegnamento della materia in questione è stato svolto con continuità sin dalla terza classe.
Il gruppo classe, nel corso dei tre anni, ha manifestato un comportamento sostanzialmente corretto dal punto di
vista disciplinare.
Il profitto non è risultato costante nel corso dei tre anni; gli allievi sono inquadrabili in tre gruppi:
-un gruppo limitato di allievi ha conseguito risultati costanti ed elevati nel corso di tutti e tre gli anni, grazie
ad un impegno continuo, ed è in grado di affrontare con sicurezza le principali tematiche della materia e di
effettuare e approfondire collegamenti interdisciplinari, con un particolare riguardo alle applicazioni nel campo
professionale specifico, analizzando e risolvendo problemi applicativi tipici;
-un secondo gruppo, più numeroso, ha conseguito risultati soddisfacenti ma non costanti nel tempo; è in
grado di affrontare con sufficiente sicurezza gli argomenti fondamentali della disciplina, ma non sempre è in
grado di comprendere o sfruttare gli eventuali collegamenti interdisciplinari nell'ottica della professione nel
settore termotecnico, limitando così la capacità di soluzione a problemi di natura più semplificata;
-un terzo gruppo di allievi ha manifestato una scarsa costanza di risultati, dovuti ad uno studio non sempre
adeguato, raggiungendo un profitto sufficiente ma sovente limitato agli obiettivi minimi; la capacità di effettuare
collegamenti interdisciplinari è limitata dalla conoscenza poco approfondita della materia, delle sue implicazioni
nel campo professionale e di conseguenza è in grado di risolvere semplici problemi nell'ambito disciplinare.
Il programma svolto nel corso del quinto anno è stato impostato per fornire le basi necessarie per raggiungere i
seguenti obiettivi:
-Conoscere e determinare le caratteristiche di un motore a combustione interna;
-Conoscere le caratteristiche di un impianto a vapore per la produzione di energia (ciclo diretto);
-Conoscere le caratteristiche di un impianto frigorifero (ciclo inverso);
-Saper effettuare il dimensionamento di massima di impianto frogorifero;
-Saper dimensionare organi meccanici semplici (alberi, cuscinetti, trasmissioni)
Le lezioni sono state tenute prendendo spunto dai testi di riferimento consigliati, dai manuali tecnici ed integrate
da appunti e materiale fornito dal docente quando necessario.
Vista l'assenza dal piano di studi del “Progetto Ergon” della materia “Tecnologia meccanica” si è scelto di
integrare il programma con alcuni argomenti utili alla professione di termotecnico, data la loro presenza ed
importanza nelle applicazioni pratiche della professione.
Le verifiche sono consistite in elaborazioni in classe, test scritti aventi lo scopo di valutare il grado di
apprendimento medio della classe sotto forma di prove scritte formulate utilizzando tipologie analoghe a quelle
proposte nella terza prova dell'esame di stato.
Si sono effettuate valutazioni orali intermedie anche basate sulla partecipazione attiva alla lezione, all’interesse
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dimostrato e all’originalità delle soluzioni proposte ai quesiti formulati.
In relazione agli obiettivi minimi che il docente si è prefissato di raggiungere per l'anno in corso, si può definire
che:
-alla fine dell'anno in corso l'allievo è in grado di affrontare le problematiche fondamentali relative alla
termodinamica;
-è in grado di effettuare il dimensionamento statico e la verifica a fatica ove necessario (con metodi
semplificati) di organi meccanici elementari (alberi, cuscinetti volventi, trasmissioni con cinghie trapezoidali)
-Conosce i cicli diretti a vapore e le soluzioni adottate per ottimizzarne il rendimento;
-Conosce i cicli inversi (macchina frigorifera e pompa di calore) ed è in grado di effettuare il
dimensionamento di massima di un impianto;
Gli argomenti trattati sono stati così suddivisi:
MECCANICA APPLICATA
Alberi: dimensionamento e verifica;
Perni e cuscinetti a strisciamento e volventi;
Trasmissioni con organi flessibili: cinghie trapezoidali tradizionali e a sezione stretta.
TECNOLOGIA E MATERIALI
Corrosione dei materiali metallici:
Tipi di corrosione;
Resistenza dei materiali;
Acciai inossidabili (cenni).
Fatica dei materiali metallici:
Principi e cenni storici;
Tipi di solecitazione;
Effetti di intaglio;
Effetto della corrosione;
Criteri di verifica.
Scorrimento viscoso:
Principi generali.
MACCHINE A FLUIDO e TERMOTECNICA
Motori a combustione interna: classificazione generale;
Ciclo teorico Otto e Diesel nel diagramma p-V;
Rendimento termico ideale;
Ciclo indicato;
Rendimenti e determinazione della potenza;
Combustione;
Sovralimentazione;
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Raffreddamento;
Bilancio termico.
Entalpia
Primo principio della termodinamica per un sistema aperto;
Vapori, titolo di un vapore;
Curva liquido-vapore;
Diagrammi T-s e h-s;
Impianti motori a vapore;
Ciclo di Carnot diretto;
Ciclo di Rankine e ciclo di Hirn;
Rendimento del ciclo diretto a vapore;
Surriscaldamento – Rigenerazione – Cogenerazione (cenni).
Elementi costruttivi dell'impianto (trattati affrontando i principi generali):
Rendimento e perdite;
Alimentazione del combustibile;
Circolazione del fluido;
Economizzatore – Preriscaldatore – Surriscaldatore;
Cenni al progetto degli elementi del generatore;
Condensatori;
Estrazione dell’aria.
Turbine a vapore:
Statore e rotore;
Turbine a più stadi;
Stadio ad azione e stadio a reazione;
Triangoli delle velocità;
Parzializzazione;
Rendimento isoentropico;
Perdite fluidodinamiche;
Tenute.
Cicli inversi a vapore:
Ciclo frigorifero;
Pompa di calore;
Coefficienti di prestazione;
Ciclo di Carnot inverso e COP;
Valvola di laminazione;
Trasformazione isoentalpica;
Diagramma p-h;
Fluidi frigoriferi;
Ciclo inverso ideale;
Dimensionamento del compressore volumetrico alternativo;
Impianto a pompa di calore.
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Esercitazioni di laboratorio:
Le esercitazioni di laboratorio sono state svolte in modo da evidenziare i collegamenti interdisciplinari con le
altre materie, in particolare Sistemi ed Automazione ed Impianti.
Analisi di un compressore volumetrico per macchina frigorifera;
Compressore volumetrico bistadio;
Analisi di un motore a combustione interna.
Belluno, 15 maggio 2012
Gli insegnanti
prof. De Pasqual Paolo ..........................................
prof. Cimitan Mauro ............................................
I rappresentanti degli studenti
..........................................
..........................................
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IMPIANTI TERMOTECNICI E DISEGNO
Insegnanti: Prof. Pietro CANTON
Prof. Mauro SPADA
Ore settimanali: 6 (quattro)
OBIETTIVI
Il corso si è proposto, principalmente, di far conoscere agli allievi i fondamenti teorici, le tecniche e le tipologie
impiantistiche dei sistemi di condizionamento, Tali conoscenze permetteranno loro di comprendere i processi
legati al trattamento dell’aria e sviluppare la capacità di effettuare scelte di progetto per semplici impianti di
condizionamento.
Obiettivi minimi: saper effettuare le scelte più idonee per stabilire le condizioni di comfort;
saper identificare e quantificare le diverse forme di calore sensibile e latente; saper estrapolare
dati dal diagramma psicrometrico e rappresentare graficamente le trasformazioni relative all’aria;
essere in grado di elencare, descrivere i vari componenti di una UTA; conoscere le diverse tipologie di impianti,
sapendo proporre soluzioni impiantistiche adeguate in funzione dei vantaggi o degli svantaggi delle varie
tipologie, nel rispetto delle norme vigenti; essere in grado di operare un dimensionamento di massima di una rete
aeraulica; conoscere i principi e i criteri di funzionamento di un ciclo frigorifero e di una pompa di calore; avere
le competenze necessarie per eseguire, modificare, rappresentare in modo appropriato schemi di impianti
termotecnici.
METODO D’INSEGNAMENTO
Ho adottato la lezione frontale classica. Talvolta gli argomenti sono stati sviluppati coinvolgendo gli allievi in
discussioni su problemi specifici per poter approfondire le conoscenze acquisite in altre discipline. Gli argomenti
sono stati trattati in modo semplificato rinunciando alle dimostrazioni rigorose. Più che gli aspetti teorici, sono
stati messi in evidenza gli aspetti operativi.
E’ stato utilizzato il libro di testo “Impianti termotecnici” di G. Golino e G.F. Liparoti editore Hoepli. per alcuni
parti del programma con integrazioni di fotocopie tratte da norme UNI, testi di termotecnica, cataloghi dei
costruttori. Per alcuni argomenti è stato utilizzato il “Manuale del Termotecnico” a cura di Nicola Rossi editore
Hoepli.
VALUTAZIONI E VERIFICHE
Gli allievi sono stati valutati per verificare il grado di acquisizione degli obiettivi operazionali. Le prove adottate
sono: interrogazioni, test a risposta aperta, prove scritte di tipo tradizionale con sviluppo di calcoli e
dimensionamenti e/o verifiche, prove grafiche (rappresentazioni di impianti e schemi), attività e partecipazione
all’area progetto.
RISUTATI OTTENUTI
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Nel complesso il profitto è stato appena sufficiente. Solo qualche alunno si è distinto raggiungendo risultati
buoni o ottimi. Altri sono arrivati stentatamente ai limiti della sufficienza dimostrando delle difficoltà
nell’affrontare le parti teoriche del programma.
Discreto l'interesse, ma la partecipazione non è stata supportata da effettiva curiosità culturale o tecnica. Lo
studio domestico, finalizzato alle verifiche, è stato saltuario. Discontinuo l’impegno nelle ore dedicate alle
prove grafiche e allo sviluppo di progetti.
ELENCO DEGLI ARGOMENTI TRATTATI
IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO
I) Psicrometria
Richiami di termodinamica: principi fondamentali, gas perfetti, vapore. Aria umida:
definizioni, proprietà, grandezze fondamentali. Diagrammi psicrometrici (Carrier/ASHRAE).
II) Interventi sull’aria umida
• Miscelazione. Calore sensibile, latente, totale; fattore di carico; potenza termica; interventi
sulla temperatura: riscaldamento e raffreddamento sensibile; interventi sull’umidità:
umidificazione e deumidificazione; interventi sulla temperatura e sull’umidità: riscaldamento con
umidificazione e raffreddamento con deumidificazione.
• Climatizzazione estiva a tutta aria esterna e con ricircolo. Condizionamento invernale.
III) Il benessere termoigronometrico
• Criteri di valutazione del benessere; condizioni termoigroometriche interne ed esterne di
progetto.
• Stima dei carichi termici estivi ed invernali.
IV) Unità di trattamento dell’arìa
• Principali componenti tecnici di un impianto di climatizzazione.
• Rappresentazioni schematiche di una centrale di condizionamento (UTA).
• Componenti: serrande motorizzate, batterie, filtri, umidificatori, ventilatori, recuperatori di
calore, silenziatori.
• Elementi di acustica. Il rumore negli impianti di climatizzazione: cause; accorgimenti e dispositivi per
l’attenuazione del rumore nelle canalizzazioni; barriere acustiche
V) Tipologie di impianti
• Classificazione e caratteristiche principali.
• Impianti a sola aria a portata costante: a un canale monozona, con post-riscaldamento locale, multizone; a due
canali (cenni).
• Impianti a sola aria VAV: monocondotto, a doppio canale.
• Impianti a sola acqua a 2 e 4 tubi; ventilconvettori con e senza aria primaria.
• Impianti misti; induttori.
• Impianti ad espansione diretta VRF.
• Applicazioni impiantistiche consigliate in funzione della tipologia degli edifici.
VI) Rete aeraulica e canalizzazioni
• Moto dell’aria nei canali: principi della distribuzione; calcolo delle perdite di carico.
• Dimensionamento di massima e bilanciamento di una rete di canali d’aria.
• Elementi terminali: diffusori, bocchette, griglie di ripresa.
VI) Impianti a ciclo inverso
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• Cicli frigoriferi e pompe di calore: componenti, rappresentazione, EER, ESEER ,COP; cenni sui fluidi
frigorigeni.
LABORATORIO e DISEGNO
• Sviluppo, calcoli , dimensionamento idraulico di un impianto adibito ad uffici con ventilconvettori
Belluno, 15 maggio 2012
Gli insegnanti
....................................................
...................................................
I rappresentanti degli alunni
...........................................................
............................................................
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SISTEMI AUTOMATICI E CONTROLLO
Insegnanti:
Ore settimanali:
Davide LUCICESARE
Pierino POTÌ
4 (due)
OBIETTIVI
L'allievo conosce le problematiche alla regolazione degli impianti termotecnici: conosce i sistemi di regolazione
e controllo relativamente agli impianti termotecnici, sa interpretare la documentazione tecnica di settore, è in
grado di scegliere le attrezzature e la componentistica in relazione alle esigenze professionali e sa valutare
sicurezza ed affidabilità, conosce la componentistica elettronica ed elettrica degli impianti di riscaldamento e
condizionamento e sa usare in modo consapevole metodi di calcolo e strumenti informatici
METODO D’INSEGNAMENTO
E' stata adottata la lezione frontale classica. Talvolta gli argomenti sono stati sviluppati coinvolgendo gli allievi
in discussioni su problemi specifici per poter approfondire le conoscenze acquisite in altre discipline. Gli
argomenti sono stati trattati in modo semplificato rinunciando alle dimostrazioni rigorose. Più che gli aspetti
teorici, sono stati messi in evidenza gli aspetti operativi.
E’ stato utilizzato come libro di appoggio all’insegnamento “Manuale del termotecnico. Fondamenti
Riscaldamento Condizionamento Refrigerazione Risorse energetiche (Impianti termici e idraulici)” di Nicola
Rossi editore Hoepli per alcuni parti del programma con integrazioni di fotocopie tratte da norme UNI, testi di
termotecnica, cataloghi dei costruttori.
VALUTAZIONI E VERIFICHE
Gli allievi sono stati valutati per verificare il grado di acquisizione degli obiettivi operazionali. Le prove adottate
sono: discussione di un argomento assegnato (una per quadrimestre), prove scritte di tipo tradizionale con
sviluppo di calcoli e dimensionamenti e/o verifiche (due per quadrimestre), lavoro domestico (relazioni con
presentazione a tutta la classe).
RISULTATI OTTENUTI
Nel complesso il profitto è stato appena sufficiente. Solo qualche alunno si è distinto raggiungendo risultati
buoni o ottimi. Altri sono arrivati stentatamente ai limiti della sufficienza dimostrando delle difficoltà
nell’affrontare le parti teoriche del programma.
La classe ha dimostrato scarso l'interesse e la partecipazione non è stata supportata da effettiva curiosità culturale
o tecnica.
Lo studio domestico, finalizzato alle verifiche, è stato saltuario.
ELENCO ARGOMENTI TRATTATI
Teoria dei sistemi di controllo
- introduzione: definizione di sistema, classificazione dei sistemi, modello, simulazione, processo, ingressi ed
uscite;
- di sistemi di controllo, tipologie di sistemi di controllo (catena aperta e chiusa) e loro caratteristiche, esempi di
sistemi di controllo;
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- teoria dei sistemi (il modello matematico): sistemi del primo ordine, evoluzione libera e forzata, risposta ad un
ingresso, sistemi del secondo ordine evoluzione libera e forzata, risposta ad un ingresso a gradino, esercizi
applicativi;
- stabilità assoluta e relativa, criteri di stabilità assoluta (cenni), analisi delle radici del polinomio caratteristico
poli e zeri;
- tipologie di sistemi di controllo e regolatori: controllo ON-OFF, controllo flottante, proporzionale,
proporzionale integrato PI, proporzionale derivato PD, proporzionale integrato derivato PID, i regolatori,
esercitazioni di laboratorio;
Componenti di un sistema di controllo
- trasduttori (ripasso ed integrazione): trasduttori di pressione, temperatura, portata, velocità;
- organi finali di regolazione: valvole a due e tre e quattro vie, valvole di zona, testine termostatiche e valvole
termostatiche;
- i contacalore: principio di funzionamento e analisi di una tipologia di contatore.
Regolazione e controllo negli impianti
-la compensazione: definizione, la compensazione invernale, estiva, all'irraggiamento, limite massimo e minimo;
-rappresentazione grafica di componenti d'impianti e di componenti per la regolazione automatica;
-impianti di riscaldamento a radiatori: controllo di temperatura in varie tipologie d’impianto mono e
plurifamiliare a una o più zone;
-impianti acqua calda per uso igienico sanitario: il controllo del sistema di ricircolo sanitario;
-impianti con collettori solari: regolazione della temperatura nel bollitore solare;
-impianti di ventilazione e di condizionamento: controllo di temperatura e umidità in impianti monozona e
plurizona;
-impianti frigoriferi e con pompa di calore: principi della regolazione e convenienza economica del loro utilizzo
in base alla temperatura esterna.
Belluno, 15 maggio 2012
Gli insegnanti
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I rappresentanti degli alunni
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EDUCAZIONE FISICA
Insegnante:
Ore settimanali:
Massimiliano MARIO
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Finalità – In sintonia con il P.O.F. ed assieme alle altre discipline l’Educazione Fisica promuove lo sviluppo di
una personalità autonoma facendo riferimento ad un modello di intelligenza “multipla” dove quella verbale e
logico matematica (dominanti nell’attuale sistema scolastico) sono affiancate da quella motoria, spaziale,
interpersonale.
Obiettivi – Conformemente ai programmi ministeriali si è mirato allo:
-Sviluppo e consolidamento degli schemi motori di base (rotolare, strisciare, afferrare, lanciare, calciare,
arrampicare, correre, saltare). L’utilizzo di tali moduli di base permette di trasferire in modo reversibile
operazioni mentali dal controllo automatico al controllo volontario.
-Sviluppo della gestualità, che si innesta sui moduli di base, attraverso il miglioramento delle capacità
condizionali e coordinative.
-Sviluppo delle abilità motorie e sportive in relazione alle discipline proposte come momento di espressione
-Obbiettivi minimi
Conoscenza
Conoscere i principi fondamentali e la tecnica di base delle discipline praticate.
Saper descrivere le regole principali delle attività individuali e degli sport di squadra proposti.
Conoscere i concetti teorici inerenti alle tematiche delle attività svolte.
Competenza
Eseguire con sufficiente precisione le tecniche di base di attività e di almeno due sport di squadra.
Controllare il proprio corpo in situazioni motorie e ambienti diversi.
Saper eseguire (esprimere) abilità motorie e sportive in funzione di uno scopo richiesto.
Capacità
Saper adattare capacità e conoscenze acquisite a situazioni tecnico-tattiche diversificate.
Valutare l’utilizzo della propria energia in funzione del carico esterno assegnato: (peso, gravità, avversario,
durata)
Mezzi – Sono stati suddivisi in attività individuali e di gruppo.
−
Attività individuali nelle quali il soggetto si trovi in situazioni mirate utilizzando moduli codificati e non
codificati.
−
Attività di gruppo come momento di apprendimento da parte del soggetto nell’acquisire e svolgere un
ruolo individuale e personale di interazione fra più soggetti.
La prospettiva di lavoro verso l’obiettivo “maturazione della personalità dell’individuo” utilizza lo sviluppo di
temi gestuali per stabilire delle associazioni tra famiglie di movimenti o di situazioni evidenziandone il transfert
in ambito motorio. Mira infine alla collaborazione interdisciplinare, di verifica dei contenuti e degli ulteriori
aspetti che la disciplina offre in campo fisiologico, fisico, espressivo e intellettivo oltre che tecnico di base. Ciò
contribuisce a verificare la valenza estetica del gesto e del movimento, i cui valori di raffinazione sono i veri
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educatori dello spirito dei soggetti.
Verifiche
Prove strutturate e non, inerenti ai contenuti trattati in ciascuna unità didattica, hanno fornito indicazioni sui
livelli di partenza sui singoli allievi e sul livello medio del gruppo classe. Le verifiche in itinere vengono
effettuate attraverso prove pratiche. Una verifica costante si rende inoltre possibile attraverso un’attenta
osservazione degli allievi durante le attività in quanto, nella nostra disciplina, gli allievi sono impegnati in un
processo continuo di fasi applicative.
Nella valutazione complessiva non si tiene conto solo della preparazione finale, ma anche del livello iniziale
quindi dei miglioramenti conseguiti da ciascun allievo, dalle capacità motorie individuali, nonché dall’impegno e
dalla volontà profusi.
Programma svolto
Mobilità articolare
Potenziamento e allungamento muscolare
Acrobatica
Acrogym
Atletica Leggera
Calcio a 5
Pallavolo
Belluno, 15 maggio 2012
L´insegnante
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I rappresentanti degli alunni
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CONSIGLIO DI CLASSE DELLA CLASSE QUINTA TERMOTECNICA
A. S. 2011-2012
DIRIGENTE SCOLASTICO
Cavaliero Gerardo _________________________
RELIGIONE
Plonka Jadwiga _________________
ITALIANO
Da Pont Rita
STORIA
Sudano Giovanna ________________________
INGLESE
Barattin Francesca
ECON. INDUSTRIALE
ED ELEM. DI DIRITTO
Burigo Patrizia
MATEMATICA
Iarabek Silvia __________________________
MECCANICA, MACCHINE
E TERMOTECNICA
De Pasqual Paolo __________________________
IMPIANTI TERMOTECNICI
Canton Pietro ___________________________
SISTEMI AUTOMATICI
E CONTROLLO
Lucicesare Davide
LAB. SISTEMI
Potì Pierino
LAB. IMPIANTI TERMOTECNICI
E DISEGNO
Spada Mauro
LAB. MECCANICA e MACCHINE
Cimitan Mauro ___________________________
EDUCAZIONE FISICA
Mario Massimiliano ________________________
________________________
________________________
_________________________
__________________________
___________________________
_______________________
I rappresentanti degli allievi
Scarton Francesco
________________________
Paniz Matteo
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classe quinta termotecnica