Lezione 14
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Non solo Photoshop
Palette strumenti
Perdere e ritrovare le palette
Impostare le Preferenze
...ancora e sempre Word
Formattare una pagina
Formato - Stili e formattazione
Non solo Photoshop
Quattordicesima
Una carellata su Photoshop e...
Non credo sia necessario rispolverare le prime lezioni su Photoshop, lo farete da soli durante
le vacanze e con l’ausilio delle schede che vi ho mandato, desidero soltanto ribadire alcune
potenzialità di questo programma che possono tornare utili in seguito.
Dedicare molta attenzione alla palette strumenti e imparare bene il funzionamento di ogni
strumento.
• Quelli essenziali sono: selezione M; spostamento V; bacchetta magica W; Gomma E;
secchiello G; Testo T; Forma e Forma personale U; Contagocce I; Lente Z; scambiare i colori di primo piano e sfondo X; colori predefiniti D. (avrete notato l’omissione
dello strumento Lazo L...).
• Grande cura e attenzione dedicare ai livelli della relativa palette, abituarsi a nominarli.
• Attenzione alle misure del nuovo documento e rapportarle sempre alla risoluzione.
Un file che ha 500 x 400 px e una risoluzione di 150 pp, risulta avere una larghezza effettiva di 8,47 x 6,77 cm. Lo stesso file con le stesse misure in pixel ma con una risoluzione
di 300 pp, misura 4,23 x 3,39 cm !!! Esattamente la metà di quello precedente.
Non stupiamoci perciò se ci troveremo un’immagine piccola piccola ma con un’alta risoluzione. E’ evidente che bisogna in partenza aumentare le misure dei pixel. Difatti ci sono
molti più pixel condensati nell’alta risoluzione che non in un’immagine anche più grande
ma di bassa risoluzione. Fate la prova e ve ne accerterete richiamando la finestra “Dimensioni immagine” dove sono messi in evidenza sia i pixel che i centimetri.
• La palette Navigatore è uno degli strumenti più preziosi in Photoshop. Nella sua scheda Info si vedono tutte le misure sulle quali man mano stiamo lavorando e non solo le misure
ma anche la scala dei colori in RGB che sono i colori predefiniti per noi che lavoriamo in
Photoshop CS. Inoltre nella scheda navigatore possiamo osservare e aggiustare la percentuale di visualizzazione del documento tramite i due piccoli cursori in basso.
Da notare che la stessa misura si evidenzia anche sulla barra del titolo dell’immagine.
Vedere la figura che segue a pagina 2.
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Vediamo sulla barra del titolo
il nome dell’immagine con la
sua estensione quindi la misura effettiva di visualizzazione
che qui è del 66,7%.
• Quando si “perde” una palette la si ritrova subito nel menu Finestra dove troviamo anche l’utilissima Barra di stato ma non il Righello che si trova invece nel menu Visualizza. Perchè il righello? Non avete avuto modo ancora di notare tutta l’utilità di questa
opzione che mette in evidenza le misure del documento. Tuttavia è necessario impostare nelle Preferenze>Unità di misura e righelli del menu Modifica, il tipo di misura che ci sembra più appropriato alla nostra attività. Consiglio di inserire centimetri
che sono più congeniali per noi.
• Potrei sprecare molto inchiostro per raccomandare - ma non mai abbastanza - la barra
delle opzioni di ogni strumento, spesso inosservata. E’ di grande aiuto in tutte le impostazioni dello strumento che si sta usando e le opzioni sono sempre tante così da permettere un’accurata personalizzazione dello strumento.
Mi rendo conto che il programma è di una vastità quasi incommensurabile e che in questo
breve corso abbiamo avuto modo solo di “gettare uno sguardo nell’abisso”. Forse potremo fare di più se vi dedicheremo un nuovo approccio di approfondimento..
... ancora e sempre Word
Abbiamo iniziato nella scorsa lezione a impostare una pagina di Word con margini di 4 cm.
Naturalmente quando si dice “margini” si intende sempre il margine destro e quello sinistro.
Di solito i margini superiore e inferiore rimangono invariati anche se è possibile modificare
pure quelli. Tutto quello che riguarda gli spazi esterni dello scritto, ossia il foglio di carta vero
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e proprio, viene impostato da Imposta Pagina del menu File. In questo ambiente si modifica
anche l’orientamento della pagina orizzontale/verticale.
Quando invece si parla di “formattazione” (AUGH!!! Attenzione: formattare vuol dire in
estrema analisi anche cancellare tutti i dati dal disco rigido...), si intende al testo e alla sua
disposizione entro gli spazi della pagina. Ossia: carattere, dimensione del carattere, colore del
carattere, carattere grassetto, corsivo, sottolineato, allineamento del testo, elenchi numerati, elenchi puntati, rientri, ecc. Tutta questa serie di opzioni e di attributi si chiama Formattazione.
L’opzione Paragrafo del menu Formato fornisce un’ampia gamma di opzioni di formattazione
quali: interlinea, rientro della prima riga del paragrafo, spaziatura prima e dopo il paragrafo,
allineamento a bandiera (ossia a sinistra) oppure Giustificato che si dice anche a blocchetto. E
qui ci vuole una nota speciale dato che, giustificando il testo questo viene forzatamente letteralmente trascinato ai due margini anche quando non “ne avrebbe voglia”, ad esempio dopo
un punto senza l’accapo. In tal caso, e consiglio di farlo sempre quando si decide di giustificare un testo, mettere la spunta su “sillabazione automatica del documento” nell’opzione Lingua del menu Strumenti. Elimineremo così tutti gli inestetici spazi del trascinamento forzato.
Il famoso “Layout” nel quale incorriamo quando dobbiamo inserire un’immagine all’interno
del testo, non riguarda solo quelle, anche una pagina senza immagini deve avere un suo
layout, una gradevole vista nella disposizione del testo, dei titoli, sottotitoli, un’interlinea che
non si accapigli con le righe scritte ma risulti invisibilmente presente.
Spesso mi si chiede quando formattare una pagina, prima o dopo averla scritta?
Personalmente ho bisogno di lavorare in un ambiente piacevole e per ambiente intendo anche quello che mi appare sul monitor, perciò dall’inizio stabilisco come dovrà apparire una
pagina, il carattere, l’interlinea, i titoli. Alle volte Word possiede la brutta abitudine di annullare la fatica iniziale riproponendo, ad ogni “accapo”, la sua formattazione predefinita che
è il Times New Roman, dimensione 12 e margini come prima.
Da qualche anno ho deciso perciò di crearmi “uno stile” per
ogni attività ed ovviare così agli inconvenienti creati dal programma. Per queste schede, ad esempio, mi sono creata lo stile “Scuola” che vado ogni volta a pescare nella casella Stile in
alto nella barra degli strumenti formattazione. Vedere la figura a lato.
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Basta fare un click per riportare tutto il testo di un intero paragrafo al mio stile.
Tuttavia uno stile non si crea da solo, bisogna impostarlo. Come si fa?
Basta andare sul menu Formato>Stili e formattazione per richiamare un riquadro di attività a
destra dello schermo. Si dovrà prima, avere già scelto e preparato il carattere e la formattazione che si vuole attribuire alla pagina. Selezionare il testo e cliccare sul pulsante Nuovo stile
che appare nella casella a destra dello schermo. Si aprirà una finestra di dialogo “Nuovo stile”
(vedi figura), dove si vedrà già inserita la nostra formattazione come questa di esempio che ho
fatto “ testo di esempio”. Basta dare un nome
riconoscibile allo stile nella casella Nome, confermare con OK e tornare alla pagina. Ogni volta
che ne avrete bisogno potrete reperire questo
stile nella casella stili in alto sulla barra degli
strumenti formattazione.
Saper dare il giusto tono alla pagina è
molto importante, specie quando si
debbono impaginare giornalini, libri
oppure opuscoli. Una pagina bianca è
fonte di grande ispirazione per un impaginatore, non rappresenta “il nulla”
bensì il terreno sul quale costruire un
edificio interessante da progettare, stimolante da erigere, bello da guardare. La pagina quindi è una specie di campo di battaglia dove si può perdere ma si deve anche vincere, con le armi giuste. Perciò Word non deve essere
sottovalutato dato che i suoi strumenti si spargono a ripetizione in tutta la suite di Office.
Durante le vacanze acquistare un piccolo manuale su Word 2003 delle edizioni Apogeo, specializzate in manuali di facile consultazione. Seguire passo passo tutte le indicazioni. Approfondire gli argomenti nel corso degli esercizi proposti. Dopo tutto sembrerà più facile e avremo trovato un nuovo amico: Word.
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