Le tendenze internazionali
e il sistema di valutazione in Italia
Nadia Colombo
Milano 26-2-2012
INDICE

Le tendenze internazionali

Il sistema di valutazione in Italia

I quadri di riferimento PISA, PIRLS e TIMSS

I framework INVALSI di lettura e matematica
Nadia Colombo
26-2-2010
LE TENDENZE INTERNAZIONALI

Partecipazione dei singoli paesi a progetti internazionali di
misurazione degli apprendimenti

Valutazione dei risultati degli alunni in alcune fasce di età

Individuazione di alcune aree chiave del curricolo da
presidiare, valutare e certificare (core curriculum)

Focus sull’acquisizione da parte degli alunni di competenze
funzionali

Una nuova idea di curricolo: diminuzione del tempo scuola;
priorità delle competenze strumentali di base (literacy);
valorizzazione dello sviluppo delle abilità trasversali;
arricchimenti culturali: lifelong learning
Nadia Colombo
26-2-2010
LE TENDENZE INTERNAZIONALI
Fino alla fine degli anni ’70
 Immissione di risorse da parte dei sistemi politici, delle scuole
pedagogiche e di apparati amministrativi, senza controllo sui risultati
Ipotesi: Investimenti + insegnamenti  miglioramento
Anni ’80 : Attenzione ai processi
 (Auto)analisi,(auto)valutazione, manutenzione del processo
Ipotesi: valutazione dei processi  miglioramento
Dalla metà degli anni ’90: Dai processi agli esiti
 Misurazione degli apprendimenti in aree chiave del curricolo
 Relazione con indicatori di processo ritenuti significativi
(tempo insegnamento, frequenza compiti, presenza e uso biblioteca, capacità
verbali e conoscenza materia insegnanti)
Ipotesi OCSE-CERI: leadership educativa, aspettative, enfasi su conoscenze
di base, clima scolastico ordinato, frequenti verifiche
Nadia Colombo
26-2-2010
I PERCHÉ DELLE PROVE DI VALUTAZIONE ESTERNA

Grande espansione dei sistemi d’istruzione nel
dopoguerra, con conseguente esplosione della spesa

Crisi dell’istruzione e messa in discussione dell’esistenza di
una relazione semplice e diretta fra risorse investite
nell’istruzione (input) e risultati ottenuti (output) e
conseguentemente delle politiche scolastiche basate sul
semplice aumento della spesa

Tendenza al passaggio da modelli burocratici di governo della
scuola a modelli “post-burocratici”, che sfocia da un lato in
politiche di “devolution and choice” e dall’altro lato di
“standards and accountability”
Nadia Colombo
26-2-2010
secondo
I PERCHÉ DELLE PROVE DI VALUTAZIONE ESTERNA
 Lo sviluppo dell’istruzione di massa fa venir meno le condizioni
che un tempo assicuravano, entro certi limiti, la confrontabilità
dei voti scolastici e dei titoli di studio all’interno di un paese
 Esigenza di trasparenza sul valore dei titoli e delle certificazioni
poiché è provato che le valutazioni degli insegnanti non sono
comparabili (esempio Pisa 2003: voti – punteggi)
 Apertura dei confini e conseguente necessità di favorire la
mobilità della forza lavoro e il riconoscimento delle
qualificazioni ai vari livelli (esempio EQF)
Nadia Colombo
26-2-2010
IL BISOGNO DI ACCONTABILITY
Da ISTRUZIONE = SPESA
a ISTRUZIONE = INVESTIMENTO
“capitale umano” come fattore discriminante per il progresso
economico e sociale di un Paese
La letteratura dimostra che
la conoscenza nelle discipline fondamentali ha un ruolo di primo piano
nell’avanzamento individuale e dell’intera società
Questa consapevolezza scientifica ha modellato le indicazioni di policy
a livello internazionale ed europeo
ed è stata recepita dalla legislazione nazionale
Strategia di Lisbona
Nadia Colombo
26-2-2010
GLI OBIETTIVI DI LISBONA
Quindicenni con bassi livelli di
competenza in lettura
Abbandoni precoci
Completamento studi secondari
superiori (20-24 anni)
Incremento
Laureati scienze
Percentuale
matematica e
femminile
tecnologie
Partecipazione adulti a lifelong
learning (25 – 64 anni)
Istruzione prescolastica (4 anni)
Adulti con titolo d’istruzione
terziario (25 – 64 anni)
Investimento pubblico
nell’istruzione % PIL
Nadia Colombo
26-2-2010
PROGRESSI VERSO LISBONA: RAPPORTO 2009
Benchmark 2020
Percentuale di quindicenni con scarse abilità in lettura, matematica e scienze: inferiore
al 15%
Italia*: PISA 2006 11,4% degli studenti sotto il livello 1 (media OCSE 7,4);
15,0% degli studenti si colloca al livello 1 (media OCSE 12,7);
24,5% degli studenti si colloca al livello 2 (media OCSE 22,7)
Dispersione scolastica: inferiore al 10%
Completamento dei studi terziari: almeno 40 % adulti di età compresa tra 30 e 34 anni
Aumento della partecipazione ad iniziative di apprendimento permanente: almeno 15%
della popolazione adulta in età lavorativa 25/64 anni
Istruzione prescolastica per bambini di età compresa tra 4 anni e l’inizio della scuola: 95%
*Fra il 2000 e il 2003 l’Italia è scesa nella scala complessiva di lettura di 12 punti, fra il 2003 e il 2006 la discesa
continua, passando da 476 a 469; nel complesso, rispetto a PISA 2000, la discesa è dunque di 19 punti. Si tratta di
un dato estremamente preoccupante, considerando che la competenza di lettura era l’unica in cui l’Italia era partita
da un dato appena inferiore alla media internazionale.
Nadia Colombo
26-2-2010
PROGRESSI VERSO LISBONA: dal 2000 al 2008
Nadia Colombo
26-2-2010
PAESI ADERENTI AL PROGETTO PISA 2009
Come si è arrivati qui?
Nadia Colombo
26-2-2010
LO SVILUPPO DELLE INDAGINI INTERNAZIONALI: TAPPE
Anni ’50
• Gruppo di esperto di valutazione ad Amburgo
Anni ‘60 – ‘70
 Sviluppo indagini IEA (International Association for the Evaluation of
Educational Achievement) - associazione di Enti di ricerca non
governativi
Indagini internazionali comparative sugli apprendimenti a scopi di
ricerca,la cui metodologia si basa sulla misurazione tramite prove
oggettive dei livelli di profitto e sull’esame di come le variabili di sfondo
nei diversi paesi contribuiscono a determinare i diversi livelli di profitto
Nadia Colombo
26-2-2010
LO SVILUPPO DELLE INDAGINI INTERNAZIONALI: TAPPE
Anni ’80
 Pubblicazione dei primi studi sulla “school effectiveness” e sul
miglioramento delle scuole (“school improvement)
Anni ’90
 OCSE: Education at a Glance (1992), UE: Key data on education (1994)
 Sviluppo indagini OCSE (Progetti De.Se.Co., PISA 1997): dalla ricerca
alla politica
Indagini nate dall’iniziativa di un certo numero di governi i cui risultati,
pertanto, fanno riferimento agli interessi degli stessi in materia di
politica educativa
 La regolarità delle indagini dà la possibilità ai paesi partecipanti di
monitorare ciclicamente e con certezza i propri progressi nel
raggiungere gli obiettivi di apprendimento più importanti
Nadia Colombo
26-2-2010
GLI SCOPI DELLE INDAGINI INTERNAZIONALI
Monitorare i risultati dei sistemi scolastici in termini di
prestazioni degli studenti misurati in un quadro di
riferimento comune a livello internazionale
• Mettere a punto indicatori di base che consentano di costruire un
profilo di riferimento delle conoscenze e delle abilità degli studenti per
ottenere dati comparabili sulle loro prestazioni
• Ottenere un quadro di riferimento per individuare punti di forza e di
debolezza del proprio sistema scolastico
• Individuare le caratteristiche dei sistemi scolastici dei paesi che
hanno ottenuto i risultati migliori, in termini di qualità (livello delle
prestazioni) e di equità (impatto dello status socio-economico sui
rendimenti scolastici), in modo da trarre indicazioni relative all'efficacia
delle politiche scolastiche nazionali.
Nadia Colombo
26-2-2010
GLI SCOPI DELLE INDAGINI INTERNAZIONALI
• Mettere a punto indicatori di contesto che mostrino come
conoscenze e abilità siano in relazione con importanti variabili di
carattere demografico, socio-economico e riguardanti il sistema
dell’istruzione (questionari di accompagnamento)
•
Vedere in che misura fattori antecedenti e correlati del profitto
scolastico operino nello stesso modo in diversi contesti…
tradizioni e leggi … cosa è consentito,
i sistemi di istruzione al di fuori dei confini nazionali … cosa è possibile
(Foshay 1962)
•
•
… per rendere più informato il lavoro dei decisori pubblici
Mettere a punto indicatori di tendenza, derivanti dal carattere
ciclico della rilevazione, che mettano in luce i cambiamenti sia nel
livello e nella distribuzione dei risultati, sia nelle relazioni tra tali
risultati e le variabili di contesto a livello di studenti e di scuole.
Fornire dati sui risultati dei sistemi di istruzione in modo regolare,
così da consentire il loro monitoraggio e la costruzione di serie
storiche di dati utilizzabili per orientare eventuali provvedimenti
innovativi e di riforma.
Nadia Colombo
26-2-2010
LE PRINCIPALI RICERCHE INTERNAZIONALI

IEA – PIRLS
(Progress in International Reading Literacy Study)

IEA – TIMMS
(Trends in International Mathematics and Science Study)

OCSE – PISA
(Programme for International Student Assessment)

OCSE – ALL
(Adult Literacy and Life Skills)
Nadia Colombo
26-2-2010
IEA PIRLS
SCOPO
Misurare i livelli di comprensione della lettura dei
bambini, analizzare le esperienze familiari e scolastiche
che possono influenzare l’apprendimento
A CHI
Campione di bambini al quarto anno di scolarità
SU COSA
Competenza di lettura
PROVE
Quesiti a scelta multipla e alcuni quesiti aperti
STRUMENTI
Test cognitivo, questionario studente, questionario
famiglia, questionario insegnante, questionario scuola
QUANDO
Ogni 5 anni (2001-2006)
DOVE
45 paesi
CHI
IEA– Consorzio Università
Nadia Colombo
26-2-2010
IEA TIMSS
SCOPO
Effettuare confronti a livello internazionale sul
rendimento degli studenti in matematica e in scienze;
raccogliere un’ampia gamma di informazioni sui contesti
“scuola e casa” per l’apprendimento della matematica e
delle scienze.
A CHI
Campione di alunni al quarto e all’ottavo anno di scolarità
SU COSA
Competenze in matematica e scienze
PROVE
Quesiti a scelta multipla e alcuni quesiti aperti
STRUMENTI
Test cognitivo, questionario studente, questionario
famiglia, questionario insegnante, questionario scuola
QUANDO
Ogni 4 anni (1995-1999-2003-2007)
DOVE
46 paesi (2003) – oltre 60 (2007)
CHI
IEA – Consorzio Università
Nadia Colombo
26-2-2010
OCSE - PISA
SCOPO
A CHI
SU COSA
PROVE
STRUMENTI
QUANDO
Misurare le competenze funzionali nelle aree di lettura,
matematica e scienze in chiave comparativa su 5/6
livelli
Campione di quindicenni scolarizzati
Literacy lettura (2000, 2009), Literacy matematica
(2003), Literacy scienze (2006), Problem Solving (solo
nel 2003)
Quesiti a scelta multipla semplice e complessa e quesiti
aperti a risposta univoca e articolata
Test cognitivo, questionario studente, questionario
genitori, questionario scuola
Dal 2000 ogni 3 anni
DOVE
2000:
2003:
2006:
2009:
35
41
58
67
paesi
paesi
paesi
paesi
CHI
Promosso da OCSE, gestito e coordinato da un
consorzio tecnico internazionale
Nadia Colombo
26-2-2010
DIVERSI APPROCCI ALLA VALUTAZIONE DEI RISULTATI
Padronanza del curricolo
Preparazione per la vita
Oggetto di indagine
le conoscenze e le abilità valutate sono definite in termini di
comune denominatore fra curricoli
scolastici dei diversi paesi
Nadia Colombo
competenze funzionali /
obiettivi educativi
26-2-2010
IL MODELLO DELLE INDAGINI IEA: CRITERI ISPIRATORI
La comparazione parte da studi di caso nazionali
per identificareNadia
gli Colombo
elementi
curricolari comuni
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IL MODELLO DELL’INDAGINE OCSE PISA: CRITERI ISPIRATORI
•
La scuola viene valutata in relazione
– ad un criterio esterno ad essa rappresentato dalla preparazione
dei giovani per la vita
– ad obiettivi impliciti dei sistemi educativi (così come definiti
dalla società)
•
Concezione dinamica dell’apprendimento (lifelong learning): le
conoscenze e le abilità necessarie per adattarsi ad un mondo in
continuo cambiamento si acquisiscono lungo tutto l’arco della vita
•
Dimensione internazionale: i curricoli nazionali costituiscono una
cornice di riferimento per la definizione dell’oggetto d’indagine, non un
vincolo prescrittivo
•
Dimensione diacronica: valutare nel tempo senza esser legati alle
variazioni nei curricoli
•
Prospettiva cross-curricolare: indagare abilità di carattere
generale (comunicazione, capacità di risolvere problemi, flessibilità,
adattabilità)
Nadia Colombo
26-2-2010
IL CONCETTO DI LITERACY IN PISA
LITERACY
COMPETENZA
complesso di conoscenze e abilità funzionali
Superamento di una prospettiva strettamente scolastica
Prospettiva valutativa orientata non al passato ma al futuro
Concezione dinamica dell’apprendimento
Ciò che si intende valutare non è la padronanza di parti del curricolo,
ma la capacità di servirsi delle conoscenze e delle abilità acquisite per
affrontare i compiti e le sfide della vita adulta.
L’accento è posto sulla padronanza di processi cognitivi, sulla
comprensione di concetti e sulla capacità di applicarli, nei vari ambiti,
in diverse situazioni.
Nadia Colombo
26-2-2010
IL CONCETTO DI LITERACY IN PISA
•
Alla base della definizione del cosa valutare vi è l’individuazione dei
bisogni del cittadino:
– Cosa è importante che un cittadino conosca?
– Cosa deve saper fare in situazioni che hanno a che fare con la
scienza/ la matematica/ la lettura?
– A cosa è importante che dia valore?
•
Le competenze, intese come complesso di conoscenze e abilità
funzionali, non riguardano una versione riduttiva del saper fare
(molti compiti PISA richiedono più di una mera esecuzione di compiti
eterodefiniti); costituiscono, invece, quel saper fare ad ampio spettro
che conferisce senso autentico e motivante alle “cose apprese e
utilizzate” e consente di svolgere un ruolo attivo nella società.
•
“Competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la
realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione
sociale e l’occupazione” Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio
18/12/2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente
Nadia Colombo
26-2-2010
PERCHÉ L’ACCENTO SULLE COMPETENZE?
•
•
•
Crescita esponenziale informazione
Percorsi lavorativi meno lineari
Evoluzione del mercato del lavoro
Levy-Murname, Th new division of labour. Princeton NY 2004
cit sito ADI
Nadia Colombo
26-2-2010
VALENZA STRATEGICA
DELLE INDAGINI INTERNAZIONALI
Per la scuola italiana le rilevazioni internazionali hanno
valenza strategica:
• per valutarne il posizionamento in ambito internazionale
• per analizzarne e comprenderne la capacità di far acquisire
agli studenti le competenze ritenute essenziali nei paesi a
sviluppo avanzato
• per disegnare e valutare programmi di intervento in materia
di politica educativa
• per avviare una riflessione all’interno delle istituzioni
scolastiche su possibili ricadute didattiche
Nadia Colombo
26-2-2010
LIMITI
DELLE INDAGINI INTERNAZIONALI
PISA, TIMSS, PIRLS sono progetti per la comparazione tra
sistemi scolastici
pertanto
• non consentono di approfondire alcuni aspetti relativi alle
differenze interne ai singoli sistemi scolastici nazionali
• non possono fornire dati relativi alla singola scuola (PISA),
né, tanto meno, ai singoli studenti
• non possono sostituire le rilevazioni nazionali
• possono però fornire modelli e metodologie per le
rilevazioni nazionali
hanno offerto un setting di riferimento all’introduzione delle
prove standardizzate esterne per la valutazione delle scuole
e degli studenti (PISA è stato, in Italia, l’apripista della
valutazione esterna)
Nadia Colombo
26-2-2010
IL SISTEMA DI VALUTAZIONE IN ITALIA
Raccomandazioni esperti OCSE all’Italia – 1997

Istituire un sistema di valutazione indipendente che definisca
parametri di valutazione per mettere le scuole in grado di
autovalutarsi, sviluppi test e fornisca consulenza per la
allocazione delle risorse

Istituire un ente indipendente che svolga ricerche in materia
di istruzione

Creare un sistema di testing per valutare gli alunni in
determinati momenti del corso di studi

Mettere i risultati a disposizione dei genitori e della comunità
in forma di media di scuola
Nadia Colombo
26-2-2010
IL SISTEMA DI VALUTAZIONE IN ITALIA
DPR 275/99
Regolamento per l’Autonomia
Art. 10 - Per la verifica del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento
e degli standard di qualità del servizio il Ministero fissa metodi e
scadenze per rilevazioni periodiche...
… finalizzate a sostenere le scuole per l'efficace raggiungimento degli
obiettivi attraverso l'attivazione di iniziative nazionali e locali di
perequazione, promozione, supporto e monitoraggio.
DL 258/99
Riordino del CEDE  INVALSI

Valutare l’efficacia e l’efficienza del sistema di istruzione

Studiare le cause dell’insuccesso e della dispersione scolastica

Valutare la soddisfazione dell’utenza

Valutare gli effetti delle iniziative legislative

Valutare gli esiti dei progetti di innovazione

Assicurare la partecipazione italiana ai progetti di ricerca internazionale
Nadia Colombo
26-2-2010
IL SISTEMA DI VALUTAZIONE IN ITALIA
INVALSI - Cosa si valuta?
Decreto Legislativo 286/2004 “Istituzione del Servizio
nazionale di istruzione e di formazione”
INVALSI effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle
conoscenze e abilità degli allievi e sulla qualità del sistema
educativo di istruzione e formazione
Valutazione di sistema che intende misurare l’efficienza e
l’efficacia del sistema scolastico globalmente inteso
Ha valore statistico ma può costituire uno spunto di riflessione
per le singole scuole
Nadia Colombo
26-2-2010
Art. 1, c. 5, Legge 25 ottobre 2007, n. 176:
Dall’anno scolastico 2007/08 il Ministro della Pubblica Istruzione
fissa con direttiva annuale gli obiettivi della valutazione
esterna condotta dal Servizio nazionale di valutazione in
relazione
- al sistema scolastico
- e ai livelli di apprendimento degli studenti
per effettuare verifiche periodiche e sistematiche
sulle conoscenze e abilità degli studenti, di norma,
alla classe seconda e quinta della scuola primaria,
alla prima e terza classe della scuola secondaria di I grado
e alla seconda e alla quinta classe del secondo ciclo (…).
Nadia Colombo
26-2-2010
IL SISTEMA DI VALUTAZIONE IN ITALIA
Direttiva triennale n. 74 – 15 settembre 2008
La direttiva n.74 del 15/09/2008 chiede all’INVALSI
di portare a regime il sistema nazionale di valutazione
nel corso di un triennio
Direttiva MIUR all’INVALSI per l’a.s. 2009-2010
n. 76 – 6 agosto 2009
 Provvedere alla valutazione degli apprendimenti tenendo
conto delle soluzioni e degli strumenti già adottati per
rilevare il valore aggiunto prodotto da ogni singola scuola
in termini di accrescimento dei livelli di apprendimento
degli alunni:

II e V classe scuola primaria

I e III classe scuola secondaria di 1°grado; per la III
classe prova nazionale all’Esame di Stato

rilevazione in italiano e matematica
Nadia Colombo
26-2-2010
LA SITUAZIONE IN ITALIA
DECRETO LEGGE 7 SETTEMBRE 2007 N. 147
convertito in Legge n. 176 25 ottobre 2007
 L’Esame di Stato comprende anche una prova
scritta, a carattere nazionale, volta a
verificare i livelli generali e specifici di
apprendimento conseguiti dagli studenti.
Nadia Colombo
26-2-2010
IL SISTEMA DI VALUTAZIONE IN ITALIA
INDAGINI NAZIONALI

Progetti Pilota: PP1, PP2, PP3

2004-2005 e 2005-2006 Rilevazione Nazionale degli
Apprendimenti su base censuaria

2006-2007 Valutazione degli apprendimenti su base
campionaria (II e IV primaria, I secondaria primo grado, I
e III secondaria secondo grado)

2007-2008 Valutazione degli apprendimenti su base
campionaria (II e V primaria, I e III secondaria di primo
grado, II e V secondaria secondo grado)

2008-2009 Scuola primaria (classi II e V): Rilevazione
censuaria a livello di scuola, campionaria a livello di
studente
Nadia Colombo
26-2-2010
SNV
Secondaria I
grado
secodaria II grado
V
IV
III
SNV
II
I
III
P.N.
P.N.
SNV , PN
SNV , PN
SNV
SNV
SNV
SNV
SNV
SNV
SNV
SNV
2008-09
2009-2010
2010-2011
II
I
V
Primaria
IV
III
II
I
2007-08
Nadia Colombo
26-2-2010
UN POSSIBILE PERCORSO OPERATIVO
Come utilizzare
Prove
Quadri di riferimento
per
 mettere a fuoco gli obiettivi dei
percorsi di insegnamento
 acquisire consapevolezza delle
caratteristiche del nostro
insegnamento
 individuare alcune competenze
chiave quali esiti attesi alla fine
del percorso formativo
per
 costruire percorsi di
apprendimento
 costruire prove di
accertamento
 migliorare i processi di
valutazione
 avere riferimenti esterni in
aggiunta e quelli interni
Risultati
per
 riequilibrare le diverse componenti dei percorsi di insegnamento e dei
processi di apprendimento,
 migliorare i processi valutativi
Nadia Colombo
26-2-2010
RIFERIMENTI SITOGRAFICI
Quadri di riferimento, prove rilasciate, rapporti nazionali ed internazionali
sono disponibili sui siti:
PISA:
http://www.invalsi.it/invalsi/ri/pisa2006.php?page=pisa2006_it_05
PIRLS:
http://www2.invalsi.it/Ri/Pirls2006/pagine/documentazione.htm
TIMSS:
http://www.invalsi.it/ric-int/timss2007/index.php
INVALSI SNV:
http://www.invalsi.it/snv0809/
INVALSI PROVA NAZIONALE:
http://www.invalsi.it/esamidistato0809/
Per approfondimenti:
http://old.irrelombardia.it/valutazione/
http://old.irrelombardia.it/valutazione/va_00_pisa_fw_00.php
http://www.irrelombardia.it/Progetti/Progetti-in-ordine-alfabetico/Padronanzadella-lingua-italiana
Nadia Colombo
26-2-2010
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