Como Cronaca
16 Sabato, 7 aprile 2012
Rotary Club Baradello. La promozione di alcuni progetti dentro la struttura
“
C
arcere e legalità”:
continua e si rafforza
il progetto lanciato
nel 2010 dal Rotary
Club Baradello allo scopo di
promuovere spazi di incontro
e di relazione all’interno
della Casa Circondariale del
Bassone. Una sfida raccolta
per abbattere il muro di
isolamento che ancora oggi
circonda il mondo carcerario.
«Il progetto ha preso l’avvio
nel novembre di due anni fa
– ci spiega la coordinatrice
Patrizia Dugoni, psicologa
e psicoterapeuta – con un
momento conviviale del
Rotary Baradello, allora sotto
la presidenza dell’avvocato
Roberto Dotti, all’interno
della struttura penitenziaria.
Appuntamento cui è seguita
una serie di incontri tenuti
da Nicolò Mannino del
Parlamento della Legalità
con gruppi di detenuti. Al
termine di quel percorso la
riflessione si è concentrata
sull’individuazione di
strumenti e modalità possibili
per implementare e potenziare
progetti e attività culturali già
in essere dentro il carcere,
mettendo a disposizione
tempo e professionalità di
alcuni protagonisti del mondo
cittadino comasco che fanno
anche parte del Rotary Club
Como Baradello. L’occasione
è arrivata attraverso la
possibilità di sostenere e
organizzare, in collaborazione
con la stessa casa
Circondariale e Spazio Carcere
(lo spazio rivolto a detenuti
tossicodipendenti, gestito
dall’Asl, dentro il Bassone)
iniziative formative, educative
e culturali legate al tema della
musica e della comunicazione.
Ciò in virtù del fatto che dentro
“Spazio Carcere” già è attivo
un laboratorio di coro e uno di
chitarra».
Che cosa si è andati a
realizzare, dunque?
«L’impegno che il Rotary
Club Baradello ha inteso
assumere in questo ambito,
coinvolgendo in particolar
modo le sue “quote rosa” –
prosegue Patrizia Dugoni –
è stato quello di assicurare
continuità, garantendone
il sostegno economico,
ai progetti musicali già
in atto in Spazio Carcere,
prendendosi l’impegno
di accompagnarli anche
negli anni a venire. A tale
Carcere e
legalità: sfida
possibile
Abbattere un muro
tra mondi ancora
troppo lontani.
Un obiettivo
ambizioso con
progetti di lungo
periodo
proposito il coro dei detenuti
e la classe di chitarra, seguiti
dall’Accademia “Giuditta
Pasta”, continueranno la loro
attività con lo studio di arie
del Flauto Magico per la
preparazione di uno spettacolo
promosso e organizzato dal
Teatro Sociale di Como, in cui
detenuti del Coro si esibiranno
accanto a coristi del Sociale.
Appuntamento che si terrà
all’interno del Bassone il 26
aprile prossimo».
Perché la scelta del Rotary di
concentrare l’attenzione sui
laboratori di musica?
«Da un lato perché si trattava
di un progetto già avviato,
dall’altro perché l’incontro con
l’arte rappresenta una preziosa
occasione di conoscenza
e di cambiamento della
mentalità. Il nostro intervento
ha permesso di dare a questo
percorso artistico una struttura
più articolata e professionale,
grazie all’inserimento di
Roberta Di Febo, nostra socia.
La nostra idea è, attraverso
questo strumento e iniziative
come quella del 26 aprile, di
mantenere vivo e costante il
contatto tra dentro e fuori le
mura. Due mondi che non
si toccano mai. Ma non ci
fermeremo qui».
In che senso?
«Il progetto al quale abbiamo
lavorato ha caratteristiche
multifattoriali. Come già
accennato, in linea con le
finalità del Rotary abbiamo
pensato di operare su fronti
differenti, mettendo in campo
le diverse professionalità
di cui i nostri soci sono
portatori. Tra gli obiettivi del
progetto c’è, pertanto, anche la
produzione e la distribuzione
di un opuscolo divulgativo
per le misure alternative,
rivolto a soggetti detenuti
italiani e stranieri. Opuscolo
che sarà realizzato attraverso
la collaborazione fra gruppi
di lavoro interni al carcere e
i soci del Rotary Club Como
Baradello che sostengono il
progetto, in prima persona
l’attuale presidente Camillo
Vittani, esperto in tipografia.
L’opuscolo sarà stampato
in più lingue e conterrà le
normative più recenti legate
alla possibilità di misure
alternative al carcere, nella
fattispecie per soggetti
tossicodipendenti. La
distribuzione dovrebbe
avvenire entro fine giugno».
«Tra le altre iniziative
previste da segnalare anche
l’organizzazione di gruppi di
lavoro formati da detenuti
per sviluppare il tema della
legalità. Sarà presente tra loro,
sulla scorta di un modello
già sperimentato in passato,
il prof. Nicolò Mannino, già
collaboratore del magistrato
Paolo Borsellino, ucciso in
via D’Amelio, oggi presidente
e fondatore, con Antonino
Caponnetto, del Centro Studi
Parlamento della Legalità
creato allo scopo di spronare
le giovani generazioni verso
una cultura della legalità,
solidarietà ed etica morale.
Mannino ha, tra l’altro,
insegnato anche all’interno del
carcere Pagliarelli di Palermo
e sta girando le scuole d’Italia
per sensibilizzare rispetto ad
una cultura della legalità. Il
21 di aprile sarà a Como, la
mattina incontrerà le scuole
della città e il pomeriggio sarà
in carcere per un evento che
riguarderà tutti i detenuti, con
particolare attenzione a coloro
che afferiscono alle attività
culturali e scolastiche».
«In parallelo un altro evento
che riguarderà tutto il carcere,
con il coinvolgimento di gruppi
di detenute e detenuti, sarà
l’organizzazione di conferenze
formative di primo soccorso
tenute da operatori della
Croce Azzurra. Nello specifico
verranno organizzate sul tema
due mattinate per i detenuti
e due per le detenute della
durata di 2/3 ore ciascuna.
Al termine sarà rilasciato un
attestato di frequenza».
Evento clou di questo progetto,
come detto, sarà la messa in
scena del “Flauto magico”,
opera tedesca in due atti
con musiche di Wolfgang
Amadeus Mozart e libretto
di Emanuel Schikaneder in
scena al Bassone il prossimo
26 aprile. Lo spettacolo è
estratto da “Opera domani –
XVI edizione”. L’iniziativa si
inserisce nel progetto “Teatro
va in carcere” che prevede, tra
l’altro, l’incontro tra detenuti
e artisti che saranno a Como
nell’ambito della stagione
teatrale del Teatro Sociale,
figure professionali del teatro e
piccoli eventi che una volta al
mese incontreranno i detenuti
e le detenute.
Piccoli grandi tasselli per la
costruzione di una società
senza barriere e pregiudizi.
«Offrire spunti di crescita
formativa, culturale, lavorativa,
o anche, laddove possibile,
percorsi alternativi alla
detenzione riduce in maniera
significativa i rischi di
reiterazione del reato. Anche
questo è un modo – conclude
Patrizia Dugoni – per educare
alla diffusione di una cultura
della legalità».
MARCO GATTI
❚❚ Il rapporto di Cittadinanzattiva sui dati di Legambiente
Produciamo mezza tonnellata di rifiuti l’anno
O
ltre mezza tonnellata di rifiuti prodotti ogni anno. Per
la precisione 502,5 kg. È la quantità di rifiuti urbani
prodotti da un abitante della provincia di Como secondo l’ultimo report realizzato da Cittadinanzattiva
su dati Legambiente (Ecosistema Urbano, 2011 e 2010). Il dato,
relativo al 2010, registra un lieve incremento (+0,6%) rispetto al 2009. Confrontando i numeri con il resto delle province
lombarde la prima cosa che balza all’occhio è che soltanto
Lecco risulta avere una produzione pro capite più bassa, pari
a 470,1 kg/anno (con un calo del 2,5% rispetto all’anno precedente). Su tutti, in Lombardia, svetta Brescia con 732,8 kg.
A fronte di una, pur modesta, quantità inferiore di rifiuti prodotti dai comaschi rispetto alla media lombarda meno confortanti appaiono invece i dati sul differenziato dove Como è
posizionata, sì al terzo posto, ma tra le province con la percentuale più bassa. Al primo posto c’è Pavia, con il 31,4% di
differenziato per Como si segnala invece un modesto 37,7%.
Prima, in Lombardia, su questo fronte è la provincia di Sondrio con un ragguardevole 57,8% (+7,9% rispetto all’anno
precedente).
Il dossier di Cittadinanza attiva si sofferma anche sulla spesa
media annua del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani. La spesa media in Lombardia nel 2011 è risultata pari
a 202 euro, con un più 1,3% rispetto all’anno precedente, ma
pur sempre al di sotto della media nazionale. In media, in un
anno una famiglia-tipo ha sostenuto nel 2011 una spesa di
246 euro per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani
(+2,1% rispetto al 2010 e +14% rispetto al 2007), con Napoli
quale città più cara per le tariffe rifiuti (508 euro) e Isernia la
più economica (122 euro).
In assoluto, in Italia la spesa media annua più alta si registra
in Campania con 378 euro, la più bassa in Molise (146,5 euro), a dimostrazione di una marcata differenza tra aree geografiche del Paese, che trova conferma anche all’interno di
una stessa Regione. In Lombardia, a Milano la Tarsu arriva a
costare 262 euro, 5 euro in più rispetto alla Tia che si paga a
Varese, ma anche 86 euro in più rispetto alla Tarsu di Como
(la cui spesa media nel 2011 è stata di 176 euro ) e 89 euro in
più rispetto alla Tarsu di Sondrio. Va detto che a più di dieci
anni dal Decreto Ronchi del 1997, solo 5 capoluoghi lombardi
su 11 (Varese, Bergamo, Mantova, Brescia, Lodi), sono passati
dalla Tarsu alla Tia. Inoltre, rispetto al 2010, tra i capoluoghi di
regione lombardi, Mantova ha fatto registrare il più alto incremento tariffario (+10,6%). Nessun incremento si è registrato in
8 capoluoghi. Rispetto al 2007, invece, è Lecco a registrare il
maggior aumento tariffario, ben il +29%, seguito da Cremona
(+26,5%) e Varese (+21,8%).
Italia che vai, rifiuti che trovi: Il Sud ne produce di meno ma
gli costano di più: in media, per pagare la bolletta dei rifiuti
si spende di più nelle regioni del meridione (264 euro), dove
l’aumento rispetto al 2010 è stato dell’1,5% (+15% rispetto al
2007); seguono le regioni centrali (252 euro), +2% rispetto al
2010 (+14,5% rispetto al 2007) e il Nord Italia (228 euro) con
un +2,2% rispetto al 2010 (+12% rispetto al 2007).
Di contro, è il Centro che registra la media più elevata in quanto a produzione pro capite di rifiuti: (604 kg), seguito da Nord
(530kg) e Sud (493 kg). I virtuosi della raccolta differenziata,
invece, sono le regioni del Nord, nettamente avanti (48%, sostanzialmente in linea con quanto stabilisce la legge) rispetto
a Centro (25%) e Sud (19%). L’indagine ha riguardato tutti i
capoluoghi di provincia nel 2011, ed è disponibile on line con
il prospetto per ciascun capoluogo e la composizione delle
voci di costo.
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Carcere e legalità: sfida possibile