EUROPE DIRECT COMUNE DI COSENZA
CENTRO D’INFORMAZIONE EUROPEA
NEWSLETTER – FEBBRAIO 2012
PERIODICO D’INFORMAZIONE
2012
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N. 001
NOTIZIE
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Lettera del presidente
Barroso ai leader di otto
Stati membri, tra cui
l'Italia, sulla
disoccupazione giovanile
Il
Consiglio
europeo
informale, tenutosi il 30
gennaio, ha concordato sulla
necessità di adottare misure
immediate per rilanciare la
crescita e l'occupazione.
Una delle idee al riguardo che
il Presidente Barroso ha
portato al Consiglio europeo
è
l'istituzione
di
"team
d'azione", che riuniscono la
Commissione, le autorità
nazionali e le parti sociali
negli otto paesi in cui il livello
di disoccupazione giovanile è
significativamente superiore
alla media europea - ossia
Spagna, Grecia,
Slovacchia, Lituania, Italia,
Portogallo, Lettonia e Irlanda.
L'obiettivo
è
quello
di
sviluppare da metà aprile dei
piani mirati da inserire nei
programmi
nazionali
di
riforma nei quali ciascuno
Stato membro delinea le sue
priorità di politica economica
nel contesto del semestre
europeo.
Il
presidente
Barroso ha inviato oggi le
lettere ai leader di questi otto
Stati membri, illustrando le
proposte di misure da
adottare, tra cui: la nomina di
una persona di contatto da
parte delle autorità nazionali,
una visita del team della
Commissione in febbraio, e
l'individuazione degli elementi
necessari a un piano per
l'occupazione giovanile e dei
regimi di sostegno per le PMI
che
potrebbero
essere
accelerati o beneficiare di
finanziamenti non ancora
impegnati all'interno dell'assegnazione nazionale dei
Fondi strutturali.
http://ec.europa.eu/italia/attua
lita/primo_piano/aff_istituzion
ali/barroso_lettera_disoccupa
zione_giovanile_it.htm
PAC@50: l'Italia
festeggia i cinquant'anni
della Politica agricola
comune europea
Tra successi passati e sfide
future, la Politica agricola
comune (PAC) festeggia
quest'anno cinquant'anni di
vita. Per celebrare questo
importante anniversario, la
Commissione europea lancia
una
campagna
di
comunicazione, denominata
"PAC@50".
La campagna di comunicazione PAC@50,
che
durerà
un
anno,
sarà
articolata su vari aspetti e
strumenti: un sito internet
interattivo, una mostra itinerante, materiale audiovisivo e
opuscoli stampati, nonché
una serie di manifestazioni
previste sia a Bruxelles che
negli Stati membri.
Durante tutto il 2012 verranno
organizzati numerosi eventi
sia a livello nazionale che a
livello UE e, dalla primavera
2012, un’esposizione itinerante viaggerà attraverso tutta
l'Europa. La mostra verrà
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Piazza dei Bruzi
87100 - COSENZA
Tel: 0984.813350 – 0984.813211- fax 0984.794798
E-mail: [email protected]
allestita in varie istituzioni
dell'UE e negli Stati membri. I
prossimi appuntamenti italiani
della campagna sono a Roma
nel mese di giugno e a Bari in
settembre, in occasione della
Fiera del Levante.
http://ec.europa.eu/italia/attua
lita/primo_piano/agricoltura_p
esca/50anni_pac_it.htm
Riforma della protezione
dei dati nell’UE – Più
tutele per i singoli, meno
costi per le imprese
La Commissione europea ha
proposto una riforma globale
della normativa UE del 1995
in materia di protezione dei
dati nell’intento di rafforzare i
diritti della privacy on line e
stimolare l’economia digitale
europea
.Il
progresso
tecnologico
e
la
globalizzazione
hanno
radicalmente mutato il modo
in cui sono raccolti, consultati
e usati i dati personali. Per
giunta, i 27 Stati membri
hanno attuato la normativa
del 1995 diversamente, con
conseguenti divergenze sul
piano
dell’effettiva
applicazione. Un'unica legge
porrà
fine
all'attuale
frammentazione
e
alla
gravosità
degli
oneri
amministrativi, promettendo
alle imprese risparmi per
circa 2,3 miliardi di euro
l’anno. L’iniziativa contribuirà
a rafforzare la fiducia dei
consumatori nei servizi on
line
promuovendo,
cosa
quanto mai necessaria, la
crescita economica, la creazione di posti di lavoro e
l’innovazione in Europa.
http://ec.europa.eu/italia/attua
lita/primo_piano/giustizia_libe
rta/riforma_protezione_perso
nali_it.htm
L'UE
finanzia altri 294
ricercatori senior di alto
livello
Con un bilancio pari a poco
più di 660 milioni di euro, il
Consiglio
europeo
della
ricerca (CRE) assegna a 294
ricercatori di alto livello le
ambite sovvenzioni previste
dal
quarto
concorso
"Advanced Grant". Nel corso
dei prossimi 5 anni questi
scienziati si dedicheranno a
innovative ricerche teoriche
(le cosiddette ricerche 'blue
sky') in tutta Europa. Aperte a
tutti i settori, le sovvenzioni
ammonteranno a 3,5 milioni
di euro per ricercatore. La
richiesta di finanziamenti
CRE è ancora in crescita; il
numero di domande è salito
del
13%
rispetto
al
precedente bando "Advanced
Grant". I progetti selezionati
coprono un'ampia gamma di
temi: si va dalle ricerche su
nuove
cure
per
le
menomazioni
della
vista
(presbiopia) a quelle su un
miglior utilizzo di carburanti
sostenibili per motori di autoveicoli e motori aeronautici.
http://ec.europa.eu/italia/attua
lita/primo_piano/scienza_ricer
ca/nuovi_finanziamenti_ricerc
a_it.htm
Erasmus: da 25 anni
cambia le vite, apre le
menti
Erasmus, il programma di
scambi
di
studenti
di
maggiore successo al mondo,
celebra quest'anno il 25°
anniversario. Circa tre milioni
di studenti hanno beneficiato
di un periodo di studio o di un
collocamento
lavorativo
all'estero dalla creazione del
programma Erasmus nel
1987. All'insegna del motto
"Erasmus: da 25 anni cambia
le vite, apre le menti" le
celebrazioni verranno aperte
oggi da Androulla Vassiliou,
commissaria europea responsabile per l'istruzione, la
cultura, il multilinguismo e la
gioventù. La mobilità di
Erasmus è al centro della
strategia della Commissione
per
lottare
contro
la
disoccupazione giovanile ponendo maggiormente l'accento sullo sviluppo delle
abilità – una questione che
verrà discussa dai capi di
Stato e di governo nello
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odierno Consiglio
informale.
europeo
http://www.vivieuropa.it/notizi
e/604
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EVENTI
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PORE:
Al via le iscrizioni per la
IV° edizione del corso di
formazione per
amministratori locali
“Governance locale e
Unione europea
Aperte, da oggi e fino al 25
febbraio, le iscrizioni per
partecipare al corso gratuito
"Governance locale e Unione
Europea",
destinato
ad
amministratori locali under 45
di Comuni e Province italiane.
Il corso é organizzato dalla
Struttura Progetto Opportunità delle Regioni in Europa
- P.O.R.E. della Presidenza
del Consiglio dei Ministri, in
collaborazione con il Dipartimento di Istituzioni pubbliche Economia e Società
dell'Università degli Studi di
"Roma Tre", con il supporto
organizzativo di Anci ed Upi.
http://www.vivieuropa.it/notizi
e/605/governance-locale-eue-corso-del-pore
inviati, entro il 20 marzo
2012.
Concorso
"Viaggio in Europa 2012"
Al via la quinta edizione del
concorso nazionale "Viaggio
in Europa 2012". Scrivi un
racconto, una poesia o
produci un elaborato, che
esalti la conoscenza e
l'appartenenza
all'Unione
Europea, organizzato dall'Associazione Arcospazio Cultura, con la partecipazione
della Rappresentanza in Italia
della Commissione europea.
Il concorso, che è rivolto agli
studenti delle scuole di ogni
ordine e grado presenti in
Italia, premierà le classi che
avranno inviato i migliori
elaborati sull'Unione Europea.
L'obiettivo del concorso è far
scoprire l'Europa attraverso le
sue diversità culturali e
linguistiche, al fine di stimolare l'interesse degli studenti sull'Unione Europea e di
dare loro gli strumenti necessari per sviluppa acquisire
una cittadinanza europea
attiva.
Il filo rosso, creato dai lavori
originali degli studenti, condurrà alla scoperta del proprio
senso di appartenenza a un
territorio, a un patrimonio
culturale e a valori comuni, in
cui i cittadini si sentano uniti
nel rispetto delle diversità.
La partecipazione al concorso
è libera e gratuita e gli
elaborati dovranno essere
http://www.vivieuropa.it/notizi
e/602/concorso-viaggio-ineuropa-2012
Mendicino,
un nuovo Punto Europa
Grazie alla Convenzione che
è stata stipulata il 19
dicembre 2011, tra l’Europe
Direct
del
Comune
di
Cosenza
e
Comunità
Montana “Media Valle Crati –
Serre Cosentine”, il 7 marzo
sarà innagurato presso la
sede della Comunità Montana
a Mendicino un
Punto
Europa.
Il nuovo punto di front office,
che aderisce alla costruzione
della rete territoriale dei Punti
Europa, grazie alla stretta
collaborazione con Europe
Direct, svolgerà un’azione di
diffusione
dell’informazione
comunitaria nella regione,
favorirà la partecipazione al
dibattito sull’Unione Europea,
e divulgherà, l’informazione
comunitaria.
Il Punto Europa, altresì,
riceverà dall’ Europe Direct di
Cosenza un periodico aggiornamento di pubblicazioni,
documenti ed atti normativi
dell’UE, nonché la cooperazione nell’organizzazione di
iniziative ed eventi sulle
politiche comunitarie.
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IN EVIDENZA
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La crisi economica e il
dibattito in Europa
Continua il dibattito sulla crisi
economica, sul ruolo dell’Europa e la democrazia.
Da Presseurop riportiamo i
seguenti articoli:
“C’era una volta la classe
media”
María
Antonia
SánchezVallejo
“I barboni con l’iPhone”
Maria Malagardis
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BANDI EUROPEI “EUROPA 2012”
N. _001
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Formazione all’imprenditorialità
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Titolo del Programma
Oggetto
Formazione all’imprenditorialità
N.28/G/ENT/CIP/12/E/N01C01
Stimolare lo spirito innovativo e imprenditoriale dei
giovani introducendo l’imprenditorialità come materia
d’insegnamento
GUUE C 22 del 27.1.2012
Fonte
Commissione Europea
Ente Erogatore
Obiettivo
Azioni
Promuovere progetti che presentano un forte valore
aggiunto a livello europeo nell’ambito della formazione
all’imprenditorialità.
Le azioni sono rivolte a insegnanti e giovani
nell’insegnamento primario, secondario e superiore.
Sono ammissibili le candidature di persone giuridiche
Beneficiari
Entità contributo per progetto
Importo massimo del cofinanziamento UE per
progetto: 1° lotto 500.000 EUR ; 2° lotto 400.00 EUR; 3°
lotto 250.000 EUR
Entro il 16 aprile 2012
Scadenza
Il bilancio massimo è di circa 2.450.000 EUR
Risorse finanziarie disponibili
Stati membri dell’UE; Paesi del SEE; ecc.
Aree Geografiche
Indirizzo web
http://ec.europa.eu/enterprise/funding/index.htm
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Internet sicuro
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Titolo del Programma
Internet più sicuro
Oggetto
programma comunitario pluriennale per la protezione
dei bambini che usano Internet e altre tecnologie di
comunicazione
Fonte
GUUE C 27 del 1. 2. 2012
Ente Erogatore
Commissione Europea
Obiettivo
Azioni
Campagne e sessioni di informazione per bambini e
ragazzi e per genitori, educatori , ecc .. al fine di
consentire l’utilizzo delle tecnologie in modo
responsabile.
La sensibilizzazione del pubblico. La lotta contro i
contenuti illeciti. La promozione di un ambiente in linea
più sicuro. La creazione di una base di conoscenze.
Beneficiari
A tutti i soggetti giudici stabiliti negli Stati membri.
Entità contributo per progetto
Il finanziamento copre il 50% dei costi ammissibili
Scadenza
Scade il 29 marzo 2012
Risorse finanziarie disponibili
Il bilancio ammonta a 13.422.200 EUR
Aree Geografiche
Stati membri
Indirizzi utili
Società dell’informazione e dei media – ufficio EUFO
1174
Luxembourg
Indirizzo web
http://ec.europa.eu/saferinternet
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C’era una volta la classe media
1 febbraio 2012 - El País MadriD
Dario
L'aumento della disoccupazione sta spingendo ai margini della società milioni di cittadini che non
avevano mai conosciuto problemi economici, cambiando la nostra idea della povertà.
María Antonia Sánchez-Vallejo
Dimitris Pavlópulos ha una pensione di 550 euro al mese e spende mensilmente 150 euro in medicine. Il
taglio alle sovvenzioni per i farmaci lo obbliga a scegliere tra comprare un litro di latte (1,5 euro) o una
medicina per curare la sua malattia. Affrontare entrambe le spese è impossibile.
Manuel G. è un disoccupato di lungo corso che ha nostalgia dei mille euro che guadagnava all'inizio
della crisi. Ha perso il lavoro di impiegato tre anni fa, e ormai non gli spetta più il sussidio di
disoccupazione. Non potendo tornare a casa dai genitori, vive in una stanza in affitto, frequenta la
mensa per i poveri e indossa i vestiti regalati da una ong.
Sono le vittime della crisi, persone che appena cinque anni fa appartenevano alla classe media o mediobassa e che oggi sono i nuovi poveri. Devono scegliere tra un pasto caldo o il riscaldamento, tra la
sopravvivenza e il pagamento dell'ipoteca. Hanno cancellato il concetto di povertà legata ai mendicanti.
Oggi, sempre di più, la povertà si associa alla normalità. "I volontari di ieri sono gli assistiti di oggi",
spiega Jorge Nuño, segretario generale di Caritas Europa.
Secondo le cifre dell'Unione europea, nei 27 stati membri nel 2009 c'erano 115 milioni di persone a
rischio di povertà ed esclusione sociale (23,1 per cento della popolazione), "senza contare i 100-150
milioni sul filo del rasoio, a cui bastano due mesi senza stipendio e un'ipoteca da pagare per finire in
miseria", spiega Nuño. Nel 2007 a rischiare la povertà erano appena 85 milioni. Nella lista dei nuovi
poveri ci sono cittadini greci, spagnoli e irlandesi, "ma anche francesi, tedeschi e austriaci", sottolinea
Nuño.
La dinamica dell'impoverimento è ben delineata: all'indebitamento familiare si aggiunge la crisi di stati un
tempo prodighi in sussidi, dove improvvisamente scompaiono milioni di posti di lavoro, come nel settore
edilizio in Spagna.
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Come si misura l'indigenza? Esistono due tipi di povertà: quella moderata o relativa (individui che
guadagnano il 60 per cento del reddito medio del paese) e quella severa (40 per cento). "La
maggioranza dei poveri si allontana sempre più da questa soglia. Quelli che erano già poveri sono
diventati più poveri, e intanto le mense delle associazioni di volontariato accolgono persone che non le
avevano mai frequentate. Il tasso di povertà è cresciuto enormemente tra i bambini – in Spagna uno su
quattro vive in condizioni di indigenza – e abbastanza tra gli immigrati e i giovani", spiega Paul MariKlose, sociologo del Csic.
"Parliamo di vite di stenti, del non essere in grado di arrivare alla fine del mese o di mangiare carne più
di una volta a settimana. In Spagna – come in Grecia, Portogallo e Italia – non è aumentata tanto
l'estensione della povertà quanto la severità e la concentrazione in determinati gruppi. Durante gli anni
dell'espansione economica molti giovani si sono emancipati precocemente, e ora si trovano in situazioni
limite. In Islanda c'è stato uno spettacolare incremento della povertà, soprattutto tra i bambini", aggiunge
Mari-Klose.
Secondo i dati Eurostat sulla povertà e l'esclusione sociale, l'aumento della povertà coinvolge paesi
come Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna, gli stati dell'Europa dell'est recentemente entrati nell'Ue ma
anche segmenti sempre più ampi della popolazione dei paesi più solidi e paradisi dello stato sociale
improvvisamente crollati, come l'Islanda dopo la crisi del sistema bancario.
Ad ogni modo la media comunitaria presenta una dispersione elevata. Bulgaria (46,2 per cento) e
Romania (43,1 per cento) registrano cifre doppie rispetto alla media. All'estremo opposto troviamo
Repubblica Ceca (14 per cento), Paesi Bassi (15,1 per cento) e Svezia (15,9 per cento). La Spagna si
posiziona a metà classifica, con il 23,4 per cento, e dunque passa inosservata. Tuttavia la somma tra il
rischio strutturale (circa il 20 per cento nel 2007) il deficit di protezione sociale e il tasso di
disoccupazione record (22,8 per cento) non lascia presagire niente di buono.
I bambini, gli anziani, le donne e gli immigrati sono tradizionalmente i gruppi più a rischio, perché età,
sesso ed etnia sono fattori che incidono pesantemente sulla povertà. Tuttavia negli ultimi tempi a queste
categorie si è aggiunta una legione di cittadini medi, in un contesto di tagli alla spesa sociale che
amplifica gli effetti della crisi.
Si tratta di "persone con un lavoro altamente precario, che hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese
e che non possono godere di alcun aiuto da parte dello stato; sono individui tra i 30 e i 45 anni, con e
senza famiglie a carico, senza sussidi perché hanno una minima forma di introito, obbligati a tornare a
vivere con i genitori per continuare a pagare un'ipoteca", spiega Joan Subirats, della Universidad
Autónoma de Barcelona. "Gli altri settori sono più controllati, ma la classe medio-bassa finora non è
stata analizzata a fondo".
Dieci giorni di autonomia
L'indigenza di ampie fasce della società europea non è soltanto un problema sociale, ma influisce anche
nel contesto politico, perché aumenta il numero di persone che vivono ai margini del sistema.
Nonostante la maggioranza degli esperti resista alla tentazione di considerare i "nuovi poveri" come le
uniche vittime della crisi, sottolineando il peggioramento delle condizioni di vita di categorie già in
precedenza impoverite, è innegabile che dopo quasi 15 anni di vacche grasse e nuovi ricchi la crisi ha
colpito una segmento della popolazione che fino al 2007 non aveva problemi a soddisfare le necessità di
base.
Nell'incubo dei nuovi poveri ci sono molti fattori diversi. Nei nuovi stati dell'Ue la zavorra principale è il
deficit strutturale ereditario. Nella maggior parte dei casi si tratta di stati ex-comunisti riconvertiti in fretta
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e furia come Lettonia (37,4 per cento di rischio di povertà ed esclusione sociale), Lituania, Ungheria,
Bulgaria e Romania. In Grecia il fantasma della fame si è trasformato in una spaventosa
realtà. Pavlópulos, il pensionato di 75 anni, riceve le cure di cui ha bisogno grazie alla ong Medici senza
frontiere. Da quando il primo piano di aggiustamento (2010) ha cancellato molte sovvenzioni, la sua
pensione si esaurisce in 10 giorni, dopodiché dipende dalle ong.
Intanto il 2010, Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale, è trascorso nell'indifferenza
generale. Si è conclusa mestamente anche la Strategia di Lisbona, che puntava ad avere "un effetto
decisivo nello sradicamento della povertà". La crisi ha accantonato i buoni propositi, e l'obiettivo
principale della Strategia 2020, ridurre a 20 milioni il numero di poveri in europa, rischia di trasformarsi in
carta straccia.
Traduzione di Andrea Sparacino
I barboni con l’iPhone
30 gennaio 2012 - Libération PARIGI
Distribuzione di cibo ad Atene, 1 gennaio 2012. AFP
Mentre i negoziati tra il governo e i creditori continuano, i disoccupati non possono più permettersi i
servizi essenziali e si rivolgono alle organizzazioni caritatevoli. Presto il paese potrebbe ritrovarsi senza
una classe media.
Maria Malagardis
Tutti i giorni si ripete sempre la stessa scena: a mezzogiorno una folla silenziosa si accalca davanti ai
cancelli del municipio di Atene, a due passi da piazza Omonia. Difficile dire quanti sono, un centinaio o
forse di più. "La sera sono due o tre volte più numerosi", sospira Xanthi, una ragazza incaricata dal
comune di "gestire la folla". L'atmosfera è tesa quando i cancelli si aprono e una lunga coda si forma fino
alla stand dove si distribuisce una Coca Cola light e una sorta di purè di patate in un piatto di plastica. Ci
sono grida, litigate, tutto deve essere fatto molto velocemente, la distribuzione dura solo mezzora.
In mezzo ai barboni e ai vecchi con i vestiti logori, si nota subito una nuova categoria di persone finora
poco abituate a fare l'elemosina per mangiare. La maggior parte di loro si rifiuta di parlare ai giornalisti.
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"Si vergognano", dice Sotiris, 55 anni, che si è ritrovato disoccupato dopo aver lavorato 20 anni in una
compagnia di assicurazioni. "Ma in Grecia i sussidi di disoccupazione durano solo un anno".
In Grecia sono definiti i "neopoveri" o i "barboni con l'iPhone". Sono i dipendenti licenziati dalle
numerose piccole e medie imprese fallite, e i funzionari in esubero in seguito alle misure di austerità
prese negli ultimi due anni.
Tutti si sono ritrovati disoccupati, dopo che i crediti al consumo li avevano spinti a indebitarsi troppo
durante gli anni migliori. Anni non lontani: fra il 2000 e il 2007 la Grecia esibiva un promettente tasso di
crescita del 4,2 per cento. Poi la crisi del 2008 e l'annuncio improvviso di un deficit di bilancio record del
12,7 per cento del pil alla fine del 2009 hanno fatto crollare, come un castello di carte, un'economia dalle
basi troppo fragili per resistere alle manovre speculative dei mercati.
Lavoro nero, frodi fiscali, amministrazione pubblica inefficiente: i mali sono noti e gran parte della
popolazione accetta la necessità delle riforme strutturali chieste da "Merkozy", come viene chiamata la
coppia Angela Merkel-Nicolas Sarkozy che domina i negoziati a Bruxelles.
Ma i piani di austerità imposti al paese dalla primavera 2010 vengono accettati con sempre maggiore
difficoltà, perché colpiscono soprattutto i lavoratori dipendenti e i pensionati, che hanno visto i loro redditi
diminuire o addirittura scomparire quando sono stati licenziati, e le loro imposte prelevate alla fonte
aumentare in modo esponenziale. Il risultato è che in due anni il numero di persone senza fissa dimora è
aumentato del 25 percento e per alcuni sfamarsi è diventata la prima preoccupazione.
"Ho cominciato a preoccuparmi quando durante le visite mediche diversi bambini venivano per farsi
curare lo stomaco vuoto, perché non avevano mangiato niente il giorno prima", racconta Nikita Kanakis,
presidente della sezione greca di Médecines du monde.
Una decina di anni fa l'ong francese aveva aperto una struttura in Grecia per rispondere all'afflusso
improvviso e massiccio di immigrati clandestini. "Da un anno a questa parte sono i greci che vengono da
noi. Persone di classe media che hanno perso i loro diritti sociali e non hanno più la possibilità di andare
all'ospedale pubblico. Da sei mesi distribuiamo anche cibo, come nei paesi del terzo mondo", osserva
Kanakis. "Il problema del debito è reale, ma fino a dove possono arrivare le esigenze di Bruxelles
quando dei bambini che vivono a sole tre ore di aereo da Parigi e Berlino non possono più curarsi o
nutrirsi?"
Giovedì una scena insolita si è svolta nel centro di Atene, in piazza Syntagma, proprio di fronte al
parlamento: degli agricoltori giunti da Tebe, a 83 chilometri dalla capitale, hanno distribuito gratuitamente
50 tonnellate di patate e di cipolle. Annunciata alla televisione, la distribuzione è degenerata in una serie
di incidenti. Tutti si sono precipitati sugli stand. Di nuovo si è assistito a liti e grida. "Non vedevamo una
cosa del genere dai tempi dell'occupazione", si arrabbia Andreas, che osservava lo spettacolo a
distanza. L'occupazione tedesca durante la Seconda guerra mondiale aveva provocato una terribile
carestia, che è rimasta nella memoria di tutti.
Il silenzio di Papademos
Ma se la parola torna così spesso per descrivere il ritorno della fame che ha colpito le classi medie è
anche a causa dei diktat di Bruxelles, e soprattutto di Berlino. "Ogni tre mesi siamo minacciati di
fallimento e ci viene ordinato di soffocare ancora di più i poveri. Ma il denaro che ci promettono sono
prestiti che dobbiamo rimborsare ai nostri creditori", si arrabbia Andreas.
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Dipendente di un'impresa marittima, Andreas ride evocando l'eventualità di sopprimere la tredicesima e
la quattordicesima dei lavoratori del settore privato. Come molti datori di lavoro, il suo non gli versa più
alcuno stipendio da mesi. "I datori di lavoro parlano della crisi per evitare di pagare i dipendenti".
Voltandosi verso l'ex palazzo reale che ospita il parlamento, Andreas aggiunge: "Qui ci sono 300 cretini
che seguono un governo non eletto dal popolo. Ma questi deputati hanno forse ridotto il loro stile di vita?
I funzionari dell'assemblea continuano a ricevere sedici mensilità e a Bruxelles nessuno sembra
preoccuparsene".
Al contrario di Monti in Italia, dove la crisi ha provocato un sussulto nazionale di orgoglio, Loukas
Papademos, il primo ministro tecnico nominato a novembre, brilla per il suo silenzio. Mentre il paese sta
negoziando di nuovo la sua sopravvivenza promettendo altre misure di rigore, la sola intervista che ha
concesso era destinata al New York Times. Secondo Andreas "viviamo sotto una dittatura economica. E
la Grecia è il laboratorio in cui viene testata la resistenza dei popoli. Dopo di noi sarà la volta degli altri
paesi europei. Non ci sarà più una classe media".
Traduzione di Andrea De Ritis
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