Azienda Ospedaliero - Universitaria di Ferrara
Ambito: Riorganizzazione della Direzione delle Professioni
Progetto: Le competenze del coordinatore e dei professional
Profilo: Referente di Attività “Prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione”
A cura del Gruppo di Progetto e del Gruppo di Lavoro
Balboni Fulvia
Buscaroli Antonella
Caponcelli Paola
Carrieri Maurizio
Ferraresi Annamaria
Gamberoni Loredana
Garuti Monica
Grigatti Clementina
Lazzarini Daniele
Poletti Mauro
Raisi Patrizia
Teodorini Melissa
Pubblicato, 28 Settembre 2010
Balboni Fulvia
Capatti Dario
Conoscenti Marilena
Cova Ilenia
Fedele Luigina
Guidoboni Monica
Lambertini Sonia
Marcolin Fiorella
Menegatti Andrea
Rossi Grazia
Prevenzione e trattamento
delle lesioni da pressione
[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 2
Questo documento rappresenta la sintesi del lavoro realizzato secondo il modello prescelto, Job Family
Modelling. Vengono individuati macro-raggruppamenti di ruoli aziendali con una tipologia di lavoro simile in
termini di responsabilità - non di attività - e fornendo, attraverso l’attribuzione di specifici livelli di
conoscenze-skill e competenze, gli strumenti per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Le responsabilità sono definite a livello di famiglia professionale e sono comuni a più ruoli. Esse esprimono
ciò che l’Azienda si aspetta dai propri collaboratori, indipendentemente dalle attività specifiche di ogni
singola professione.
Abbiamo utilizzato la metafora del “tripode” per rappresentare l’implementazione di questo modello.
Concettualmente la responsabilità viene sostenuta in modo adeguato nella misura in cui sono presenti solide
basi di competenze, conoscenze e skill.
Abbiamo costruito il seguente Glossario dei termini per indicare chiaramente la definizione di questi concetti
basilari.
RESPONSABILITÀ: ciò che l’Azienda si aspetta dai propri collaboratori, indipendentemente dalle attività
specifiche di ogni singola professione.
Saper essere (consapevolezza di ruolo)
COMPETENZA: ha un carattere di trasversalità ai vari ruoli e possono caratterizzarsi come tipiche di
un’organizzazione.
Saper agire nelle diverse situazioni del contesto organizzativo (trasversalità)
SKILL: insieme di abilità di tipo tecnico e operativo che tende ad essere specifico di una professione o di un
ruolo organizzativo.
Saper fare dentro un ruolo aziendale (specificità)
CONOSCENZA: insieme di saperi necessari per riuscire a ricoprire al meglio la responsabilità all’interno del
contesto organizzativo di riferimento
Sapere (informazioni e conoscenze)
La responsabilità e la competenza rappresentano le dimensioni più manageriali del modello, mentre la skill e
la conoscenza le dimensioni di caratterizzazione della referenza.
Questo lavoro presenterà la definizione prima delle responsabilità, poi delle competenze e poi delle
conoscenze e skill. La scelta implementativa è stata quella di considerare le conoscenze-skill come
dimensioni concettualmente distinte, come sopra dichiarato, ma ai fini dell’esplicitazione della
caratterizzazione della specifica referenza, unite dal medesimo titolo.
A cura del Gruppo di Progetto (GDP)
Azienda Ospedaliero - Universitaria di Ferrara
Sede legale: Corso Giovecca, 203 – 44100 Ferrara
T. +39.0532. 236.111 - F. +39.0532.236.650
[email protected] - www.ospfe.it
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Prevenzione e trattamento
delle lesioni da pressione
[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 3
Responsabilità
Definizione di responsabilità
Ciò che l’Azienda si aspetta dai propri collaboratori, indipendentemente dalle attività specifiche di ogni
singola professione.
Saper essere (consapevolezza di ruolo)
Elenco delle Responsabilità
1. Obiettivi: Attua gli obiettivi strategici definiti dalla Posizione Organizzativa di Processo “Ricerca,
utilizzo di evidenze scientifiche e riduzione dei rischi”, applicando gli strumenti di governo e le
modalità operative in sinergia con il Coordinatore.
2. Prestazione: Presidia gli indicatori di prestazione, condividendo con i colleghi i risultati ottenuti.
3. Cambiamento: Promuove il cambiamento, mediante un coinvolgimento sistematico dei colleghi,
all’interno della U.O., diffondendo conoscenze e metodologie nuove.
4. Coordinamento: Partecipa ai momenti di coordinamento con i Referenti delle altre U.O. (per la
propria attività specifica) e degli altri profili professionali, al fine di creare una cultura condivisa
all’interno dell’Azienda.
5. Immagine: Promuove l’immagine all’esterno.
6. Ricerca e formazione: Partecipa a progetti di ricerca e a momenti dedicati di formazione (sia come
partecipante che come docente).
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Prevenzione e trattamento
delle lesioni da pressione
[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 4
Le Responsabilità
Titolo:
1. Obiettivi
Descrizione:
Attua gli obiettivi strategici definiti dalla Posizione Organizzativa di Processo “Ricerca, utilizzo di evidenze
scientifiche e riduzione dei rischi”, applicando gli strumenti di governo e le modalità operative in sinergia con
il Coordinatore.
Attività:
a. Riceve, propone e condivide con la Posizione Organizzativa di Processo “Ricerca, utilizzo di
evidenze scientifiche e riduzione dei rischi” gli obiettivi di referenza;
b. Propone al Coordinatore piani per l’attuazione degli obiettivi e ne redige il documento finale;
c.
Adegua strategie, modalità e tempi di applicazione del piano alle risorse dell’U.O. (Unità Operativa)
in collaborazione con il Coordinatore;
d. Condivide con i colleghi gli obiettivi da raggiungere, gli strumenti per perseguirli e i comportamenti
da adottare;
e. Si confronta quotidianamente con i colleghi rispetto a casi specifici e sollecita la definizione degli
interventi clinico–assistenziali;
f.
Conosce i capitolati d’appalto dei prodotti utilizzati per la prevenzione e trattamento delle lesioni da
pressione;
g. Formula proposte per l’acquisto di nuove tecnologie e presidi sanitari per la prevenzione, il
trattamento e la stadiazione delle lesioni;
h. Contribuisce, in qualità di esperto, ai lavori di commissioni, comitati, gruppi di progetto attinenti
l’attività di cui è referente;
i.
Ricerca la collaborazione dei colleghi coinvolgendoli e rendendoli partecipi, sia mediante spazi
appositamente dedicati nelle riunioni di reparto che attraverso eventi formativi;
j.
Vigila sull’applicazione della Istruzione Operativa “Protocollo per la prevenzione e il trattamento delle
lesioni da pressione”;
k.
Si fa promotore dello sviluppo del Sistema informativo/informatico relativo all’efficacia e
all’appropriatezza delle prestazioni attinenti la prevenzione ed il trattamento di lesioni da pressione
(cartella infermieristica, schede per inchieste epidemiologiche).
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delle lesioni da pressione
[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 5
Titolo:
2. Prestazione
Descrizione:
Presidia gli indicatori di prestazione, condividendo con i colleghi i risultati ottenuti.
Attività:
a. Contribuisce alle indagini di prevalenza aziendali per la prevenzione e trattamento delle lesioni da
pressione.
b. Analizza con i colleghi dell’U.O. i dati di attività al fine di individuare insieme le aree di
miglioramento;
c.
Prende visione di dati, interpreta e condivide i risultati con il Coordinatore, colleghi di U.O. e con la
rete dei Referenti per la Prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione;
d. Propone l’effettuazione di audit interni alla propria U.O. allo scopo di migliorare situazioni di criticità;
e. Promuove la consultazione e l’utilizzo all’interno dell’U.O. dei dati inseriti in intranet;
f.
Si adopera per rendere sempre più efficace il sistema di misurazione, promuovendo nuovi strumenti
di raccolta e l’implementazione di nuovi indicatori di processo e di esito;
g. Individua costantemente gli scostamenti rispetto all’obiettivo e fornisce indicazioni ai colleghi al fine
di garantire azioni di riallineamento;
h. Valorizza i successi ottenuti relativamente agli obiettivi di referenza e li condivide con i colleghi di
U.O.;
i.
Organizza momenti dedicati per aggiornare i colleghi sui risultati ottenuti (positivi e negativi).
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[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 6
Prevenzione e trattamento
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Titolo:
3. Cambiamento
Descrizione:
Promuove il cambiamento, mediante un coinvolgimento sistematico dei colleghi, all’interno della U.O.,
diffondendo conoscenze e metodologie nuove.
Attività:
a. Diffonde, all’interno dell’U.O., nuovi protocolli e procedure aziendali per la prevenzione e trattamento
delle lesioni da pressione e/o l’aggiornamento di quelli già esistenti, con il supporto del Coordinatore;
b. Organizza incontri e riunioni, in collaborazione con il Coordinatore per illustrare il senso e
l’importanza di novità relativamente a nuovi prodotti, tecnologie, sistemi informativi e altro, attinenti la
prevenzione e il trattamento delle lesioni;
c.
Acquisisce, applica e trasferisce le conoscenze relative alla propria attività di referenza;
d. Si accerta dell’effettiva comprensione ed applicazione delle procedure trasmesse, delle nuove
conoscenze, delle novità inserite e promuove azioni di rinforzo e/o di motivazione;
e. Stimola una visione condivisa rendendo evidente quello che sta facendo;
f.
Sostiene i colleghi per la risoluzione di problemi attinenti la referenza e li supporta nei momenti di
criticità;
g. Offre consigli e pareri ai colleghi meno esperti.
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[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 7
Prevenzione e trattamento
delle lesioni da pressione
Titolo:
4. Coordinamento
Descrizione:
Partecipa ai momenti di coordinamento con i Referenti delle altre U.O. (per la propria attività specifica) e
degli altri profili professionali, al fine di creare una cultura condivisa all’interno dell’Azienda.
Attività:
a. Condivide mission, valori e obiettivi del gruppo dei Referenti di Attività per la Prevenzione e
trattamento delle lesioni da pressione, li promuove e li diffonde all’interno dell’Azienda;
b. Collabora a diffondere in maniera corretta i programmi della rete all’interno dell’Azienda;
c.
Contribuisce agli incontri di processo e li richiede;
d. Partecipa attivamente agli incontri di processo nell’ambito dei quali condivide con gli altri le
esperienze realizzate nella propria U.O. al fine di fornire spunti di riflessione e acquisire le
esperienze di altre unità operative;
e. Si fa portavoce del fabbisogno formativo del team di referenti proponendo e partecipando ad attività
di aggiornamento;
f.
Contribuisce a mantenere aggiornati i dati aziendali relativi all’ambito di competenza condividendo
risultati, criticità e piani di sviluppo con i colleghi della rete;
g. Utilizza gli strumenti a disposizione (mail, intranet, internet…) per diffondere informazioni, dati e per
comunicare con i colleghi di referenza e la Posizione Organizzativa di Processo “Ricerca, utilizzo di
evidenze scientifiche e riduzione dei rischi”.
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[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 8
Titolo:
5. Immagine
Descrizione:
Promuove l’immagine all’esterno.
Attività:
a. Sponsorizza la propria attività anche mediante la creazione di poster, presentazioni, brochure;
b. Promuove iniziative di confronto con altre realtà mediante la partecipazione a convegni, seminari,
meeting, incontri;
c.
Sostiene la pubblicazione di notizie riguardanti l’ambito di referenza formulando proposte alla
Posizione Organizzativa di Processo “Ricerca, utilizzo di evidenze scientifiche e riduzione dei rischi”
(House Organ e sito intranet);
d. Contribuisce alla pubblicazione di ricerche che si sono realizzate;
e. Collabora con agenzie formative e con l’Università;
f.
Collabora con Associazioni di categoria (es. AISLeC – Associazione Infermieristica per lo Studio
delle Lesioni Cutanee) anche al fine di creare reti di collaborazioni esterne all’Azienda;
g. Collabora ad iniziative per la promozione di informazioni alla cittadinanza o alle Associazioni che
tutelano l’utenza.
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[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 9
Prevenzione e trattamento
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Titolo:
6. Ricerca e formazione
Descrizione:
Partecipa a progetti di ricerca e a momenti dedicati di formazione (sia come partecipante che come
docente).
Attività:
a. Reperisce e valuta la letteratura scientifica di proprio interesse e condivide con i colleghi di U.O. e di
rete le informazioni rilevanti per l’ambito di referenza;
b. Contribuisce alla risoluzione di quesiti clinico assistenziali, per la prevenzione e il trattamento delle
lesioni da pressione utilizzando la pratica EBP (Evidence Based Practice) anche al fine di
mantenersi costantemente aggiornato sulla ricerca prodotta;
c.
Collabora alla raccolta dei dati all’interno di ricerche strutturate;
d. Propone progetti di ricerca di interesse per la propria referenza;
e. Propone audit per la propria referenza;
f.
Propone e collabora ad indagini aziendali sulla prevenzione e trattamento delle lesioni;
g. Contribuisce alla pubblicazione di articoli scientifici;
h. Svolge attività di docenza per l’ambito di referenza in iniziative a valenza aziendale e di U.O.;
i.
Partecipa ad iniziative per la valutazione dell’efficacia dei prodotti utilizzati sia per la prevenzione che
per il trattamento delle lesioni, anche al fine di formulare proposte per eventuali modifiche di
approvvigionamento degli stessi.
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[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 10
Modello delle Competenze
Definizione di competenza (Spencer e Spencer)
Caratteristica intrinseca individuale che è causalmente collegata ad una performance efficace e/o superiore in
una mansione o situazione, che è misurata sulla base di un criterio prestabilito
Caratteristica intrinseca: la competenza come parte integrante e duratura della personalità di un individuo
Causalmente collegata: la competenza causa (o predice) comportamento e performance
Misurata su un criterio prestabilito: in base a standard definiti la competenza predice chi esegue un lavoro
bene o male
Elenco delle Competenze
1. Orientamento al risultato: Esprime l’interesse a conseguire risultati che si caratterizzano come
migliorativi di standard fissati dall’esterno oppure d’iniziativa della persona. Si intende l’insieme dei
comportamenti, che consentono di raggiungere con efficienza gli obiettivi prefissati, prevenendo e
superando eventuali criticità e difficoltà.
2. Iniziativa: Capacità di identificare criticità, ostacoli, opportunità e di agire di conseguenza per
risolvere problemi. L’iniziativa richiede, in quanto tale, che si agisca attivamente, giocando in anticipo
sugli eventi.
3. Orientamento all’utente (interno ed esterno): Significa concentrare i propri sforzi sulla ricerca e la
soddisfazione dei bisogni dell’utente e del collega. E’ la motivazione a fornire servizi di qualità. Si
realizza mediante un’attenta ricerca delle informazioni circa le necessità dell’utente-collega e
nell’assunzione di responsabilità di risoluzione dei suoi problemi.
4. Sostenere il cambiamento: Esprime l’intenzione e la capacità di sostenere il cambiamento
(inevitabile negli attuali scenari) in cui sono stato debitamente coinvolto. Si intende l’insieme dei
comportamenti che consentono di modificare in modo efficiente ed efficace i propri e gli altrui
comportamenti organizzativi adeguandoli alle variazioni del contesto di riferimento e/o di farsi
promotore del cambiamento.
5. Team leadership: Significa tenere insieme, in vista di uno scopo comune, persone diverse per
tipologia professionale, mentalità, esperienze e caratteri e farle cooperare attivamente e
efficacemente. Si finalizza nel costruire relazioni nell’ambiente di lavoro non solo con il proprio
gruppo, ma con tutta l’organizzazione, nel condividere le scelte e gli obiettivi, nel favorire
innovazione, nel dare obiettivi sfidanti, sempre considerando il gruppo come precondizione
imprescindibile del successo organizzativo.
6. Sviluppo: Facilita lo sviluppo dei collaboratori e dei colleghi, mediante un’appropriata analisi dei
bisogni.
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[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 11
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7. Autocontrollo: L’autocontrollo è la capacità di conservare il controllo delle proprie emozioni e di
evitare comportamenti negativi di fronte all’opposizione e ostilità degli altri o in situazioni di lavoro
emotive e stressanti.
8. Flessibilità: Capacità di adattarsi e di lavorare efficacemente in differenti situazioni o con diverse
persone o gruppi.
9. Orientamento al servizio: E’ la capacità e la volontà di allineare i propri comportamenti alle
necessità, alle priorità ed agli obiettivi della propria organizzazione. Si manifesta mediante
disponibilità, propositività e senso di appartenenza, pur nella consapevolezza dei limiti e delle
difficoltà del contesto di riferimento.
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[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 12
Prevenzione e trattamento
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Titolo:
1. Orientamento al risultato
Descrizione:
Esprime l’interesse a conseguire risultati che si caratterizzano come migliorativi di standard fissati
dall’esterno oppure d’iniziativa della persona. Si intende l’insieme dei comportamenti, che consentono di
raggiungere con efficienza gli obiettivi prefissati, prevenendo e superando eventuali criticità e difficoltà.
Comportamenti:
1.
Definisce gli obiettivi in termini di risultati misurabili;
2.
Comunica in modo esplicito l’aspettativa rispetto al risultato da ottenere;
3.
Si applica con continuità per il raggiungimento dell'obiettivo;
4.
Rivela senso pratico nel rendere operativi i piani di azione;
5.
Rispetta la pianificazione definita per il raggiungimento degli obiettivi;
6.
Ottiene i risultati nei tempi previsti;
7.
Ottimizza l’impiego delle risorse disponibili per l’efficiente raggiungimento dei risultati.
Esempi:
•
Comp.1-2: Nell’ambito di una riunione indetta dalla Posizione Organizzativa di Processo “Ricerca,
utilizzo di evidenze scientifiche e riduzione dei rischi” per condividere gli obiettivi da raggiungere per
l’anno successivo, il team dei Referenti di Attività contribuisce alla decisione di aumentare il numero
di indagini di prevalenza da 3 a 6 per anno, anche al fine di adeguarsi alle indicazioni regionali o ad
un progetto europeo.
•
Comp.1-4-7: Nell’ambito della riunione periodica del team, i referenti collaborano con la Posizione
Organizzativa di Processo “Ricerca, utilizzo di evidenze scientifiche e riduzione dei rischi” per
redigere il programma di indagine di prevalenza: preso visione dell’elenco dei reparti coinvolti, si
stabiliscono le assegnazioni reparto-rilevatore e tempi di consegna della scheda. Nell’ambito della
riunione, i ReferentI di Attività contribuiscono a definire l’assegnazione dei reparti affinché tutti
possano avere garantita l’indagine.
•
Comp.7: Nell’ambito della riunione periodica del team, ciascun Referente di Attività fornisce un
contributo per l’appropriatezza d’uso della scheda di rilevazione delle lesioni da pressione,
confermando le modalità di compilazione della stessa o eventualmente, informando gli altri di criticità
incontrate in precedenti rilevazioni.
•
Comp.2-4-7: In previsione dell’obiettivo annuale di budget assegnato all’U.O. sull’appropriatezza
d’uso delle superfici antidecubito e dei materiali per le medicazioni, il Referente di Attività, in
collaborazione con il Coordinatore, indice una riunione di reparto per condividere l’obiettivo con i
colleghi e definirne con loro le modalità di applicazione.
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[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 13
•
Prevenzione e trattamento
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Comp.3: In relazione a quanto prevede l’Istruzione Operativa “Protocollo per la prevenzione e
trattamento delle lesioni da pressione”, il Referente di Attività si preoccupa che i colleghi ne
conoscano i contenuti e le modalità operative.
•
Comp.4-5: Prima della giornata indice nella quale si svolge l’indagine di prevalenza aziendale, il
Referente di Attività si attiva per pianificare la rilevazione nell’U.O. che gli è stata assegnata. A tale
scopo, contatta il Referente di Attività dell’U.O., concorda l’orario della rilevazione, informa i colleghi
di turno, prepara le schede di rilevazione.
Conoscenze/Skill presupposte:
1. Gestione per obiettivi.
2. Supervisione e controllo.
3. Pianificazione e Time management.
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[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 14
Titolo:
2. Iniziativa
Descrizione:
Capacità di identificare criticità, ostacoli, opportunità e di agire di conseguenza per risolvere problemi.
L’iniziativa richiede, in quanto tale, che si agisca attivamente, giocando in anticipo sugli eventi.
Comportamenti:
1. Analizza correttamente il contesto individuando cause, effetti, priorità;
2. Identifica tempestivamente le criticità e gli ostacoli della situazione attuale, riuscendo a
implementare le opportune soluzioni;
3. Formula proposte, idee e progetti di miglioramento operativo;
4. In collaborazione con il Coordinatore prende iniziative funzionali all’ottenimento efficiente degli
obiettivi;
5. Assume decisioni rapide e contestuali;
6. Ipotizza le possibili conseguenze delle decisioni da assumere (risultati ottenibili);
7. Valuta i risultati ottenuti ed eventualmente riprogetta l’azione operativa.
Esempi:
•
Comp.1-2: Il Referente di Attività crea le condizioni, affinché ciascun collega sia in grado di
riconoscere i casi in cui è necessario attivare il materasso antidecubito secondo quanto prevede
l’Istruzione Operativa Aziendale.
•
Comp.3-4-5-6: Nell’U.O. si rileva che le lesioni da pressione sono in aumento. Il Referente di Attività
ne valuta i motivi utilizzando i dati a disposizione della rete e, se occorre, proponendo un audit.
•
Comp.2-4-6-7: Quando il Referente di Attività apprende, a seguito di consultazione dei colleghi
della rete, le modalità di soluzione di un problema e reputa che si possano adottare anche nella
propria U.O., si confronta con il Coordinatore e insieme verificano la possibilità di poter attuare la
stessa soluzione.
Conoscenze/Skill presupposte:
1. Problem Solving: analisi del problema, definizione del problema, produzione di idee, selezione e
formulazione della ipotesi di soluzione, implementazione e verifica.
2. Decision Making: analisi della situazione, individuazione degli scenari a breve e lungo termine, presa
di decisione, implementazione e verifica.
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[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 15
Titolo:
3. Orientamento all’utente (interno ed esterno)
Descrizione:
Significa concentrare i propri sforzi sulla ricerca e la soddisfazione dei bisogni dell’utente e del collega. E’ la
motivazione a fornire servizi di qualità. Si realizza mediante un’attenta ricerca delle informazioni circa le
necessità dell’utente-collega e nell’assunzione di responsabilità di risoluzione dei suoi problemi.
Comportamenti:
1. Ascolta in modo attivo e comprende il punto di vista e i bisogni altrui;
2. Entra in relazione mettendo a proprio agio gli altri;
3. Promuove dei momenti di confronto formale con l’utenza;
4. Si interroga costantemente su come rispondere in modo sempre più soddisfacente alle
aspettative dell’utenza;
5. Si confronta costantemente con collaboratori, colleghi e responsabili rispetto alla qualitàsoddisfazione della propria prestazione;
6. Di fronte ad una segnalazione di disservizio, si confronta col coordinatore e i colleghi per
mettere in atto un nuovo comportamento efficace.
Esempi:
•
Comp.1-2-3-5: Il Referente di Attività, in accordo con il Coordinatore, si fa carico di analizzare con i
colleghi di U.O. i casi in cui pazienti responsivi non accettano di vedersi posizionato il materasso
antidecubito, specie se gli episodi diventano frequenti.
•
Comp.5: Il Referente di Attività collabora con il Referente di Attività per l’Inserimento di operatori e
con la guida di tirocinio per pianificare l’inserimento di nuovi colleghi e di studenti, al fine di favorire
l’apprendimento delle modalità in uso nell’U.O. per la prevenzione e il trattamento delle lesioni da
pressione.
•
Comp.2 e 4: Visto il numero crescente di pazienti extracomunitari provenienti dal proprio domicilio
che presentano lesioni da pressione al momento del ricovero, Il Referente di Attività, in accordo il
Coordinatore, si fa carico di coinvolgere l’Ufficio Accoglienza e Mediazione per avere a disposizione
un interprete al fine di fornire le informazioni al familiare che lo dovrà accudire al ritorno a casa. Se
occorre, il Referente di Attività, con la collaborazione dei colleghi di U.O., progetta un opuscolo
informativo multilingue che paziente e familiari potranno consultare al domicilio.
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[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 16
Conoscenze/Skill presupposte:
1. Comunicazione: ascolto attivo e riformulazione.
2. Feedback di rinforzo e di riorientamento.
3. Rapport: entrare in relazione e mettere a proprio agio l’interlocutore.
4. Customer satisfaction: metodologie e strategie di azione.
5. Cultura organizzativa della catena del valore (logica cliente fornitore).
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delle lesioni da pressione
[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 17
Titolo:
4. Sostenere il cambiamento
Descrizione:
Esprime l’intenzione e la capacità di sostenere il cambiamento (inevitabile negli attuali scenari) in cui è stato
debitamente coinvolto. Si intende l’insieme dei comportamenti che consentono di modificare in modo
efficiente ed efficace i propri e gli altrui comportamenti organizzativi adeguandoli alle variazioni del contesto
di riferimento e/o di farsi promotore del cambiamento.
Comportamenti:
1. Analizza le proposte di cambiamento, individuandone le opportunità, le necessità, le ragioni e i
vantaggi;
2. Analizza con senso critico le eventuali problematiche derivanti dal cambiamento, andando ad
approfondire le ragione che lo hanno motivato;
3. Contiene gli stati emotivi relativi ai possibili rischi del cambiamento;
4. È disponibile a rivedere le proprie idee e abitudini;
5. Traccia piani di azione per implementare il “nuovo” in modo da contenere i rischi e rendere
evidenti le opportunità;
1. Agisce per primo con coerenza le azioni di novità derivanti dal cambiamento;
2. È tenace nel proporre il cambiamento, accogliendo le naturali perplessità;
3. Investe tempo e attenzione per motivare, sostenere e promuovere il cambiamento.
Esempi:
•
Comp.1-2-4-5: Un infermiere neo inserito nell’U.O. propone, al Referente di Attività, una tecnica di
medicazione della lesione da pressione supportata da efficacia scientifica che ha acquisito nella
realtà operativa da cui proviene diversa da quella in uso in U.O. Il Referente di Attività, valutata la
validità della proposta, se ne fa portavoce con il Coordinatore e i colleghi di U.O.
•
Comp.5-7-8: Il Referente di Attività rileva da parte dei colleghi resistenze rispetto a modalità
operative che migliorerebbero l’efficacia nel trattamento della lesione da pressione. Decide, pertanto,
di richiedere al Coordinatore di U.O. un incontro nell’ambito del quale illustra ai colleghi vantaggi e
miglioramenti della nuova tecnica.
•
Comp.3-4-7-8: Il Referente di Attività riscontra resistenze nei colleghi circa l’utilizzo di alcuni presidi
di nuova generazione che potrebbero migliorare la gestione del paziente a rischio di lesioni da
pressione. Il Referente di Attività si fa carico di motivare i colleghi evidenziando loro i vantaggi che
ne potrebbero derivare.
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[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 18
Conoscenze/Skill presupposte:
1. Modelli, linguaggi e presupposti di un processo di cambiamento.
2. Il funzionamento e le relazioni all’interno di modelli organizzativi a matrice, a rete.
3. Analisi della situazione e del contesto organizzativo di riferimento.
4. Pianificazione.
5. Tecniche di motivazione.
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[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 19
Titolo:
5. Team leadership
Descrizione:
Significa tenere insieme, in vista di uno scopo comune, persone diverse per tipologia professionale,
mentalità, esperienze e caratteri e farle cooperare attivamente e efficacemente. Si finalizza nel costruire
relazioni nell’ambiente di lavoro non solo con il proprio gruppo, ma con tutta l’organizzazione, nel
condividere le scelte e gli obiettivi, nel favorire innovazione, nel dare obiettivi sfidanti, sempre considerando il
gruppo come precondizione imprescindibile del successo organizzativo.
Comportamenti:
1. Fornisce la “visione” e il “senso” del lavoro di squadra (intra- inter- professionale), allineando i
comportamenti alle necessità, alle priorità ed agli obiettivi della propria organizzazione;
2. Indica gli obiettivi che come gruppo si vuole perseguire a medio e lungo termine;
3. Rende l’obiettivo chiaro, semplice e concreto, adeguandolo alle differenti realtà di ciascuno;
4. Realizza riunioni efficaci, in collaborazione con il Coordinatore, definendo obiettivi, partecipanti, ruoli,
modalità e tempi;
5. Lavora costantemente per mantenere relazioni sane e un clima favorevole, gestendo le eventuali
conflittualità, la motivazione e gli equilibri del gruppo;
6. Ascolta proposte e bisogni manifestati, tenendo presente il disegno finale da perseguire;
7. Sostiene il gruppo e i singoli nei momenti di difficoltà;
8. Comprende opportunamente il contesto individuando il proprio bisogno, il bisogno dell’altro e il
bisogno dell’organizzazione, costruendo soluzioni efficaci;
9. Valorizza il lavoro di ciascuno come contributo fondamentale al raggiungimento degli obiettivi e dei
risultati;
10. Evidenzia i risultati positivi raggiunti, valorizzando il lavoro del gruppo.
Esempi:
•
Comp.2-4-5-6-9: Nel corso dell’incontro dedicato alla presentazione degli obiettivi di budget, il
Referente di Attività, dopo aver presentato gli obiettivi da raggiungere relativi all’area di competenza,
concede spazio a ciascun collega al fine di conoscere proposte/dubbi di ognuno.
•
Comp.4-9-10: Il Referente di Attività commenta con i colleghi di U.O. i risultati delle indagini di
prevalenza. Estrae i dati da Intranet, li analizza insieme al Coordinatore e, successivamente, li
presenta valorizzando i risultati positivi raggiunti e condivide con i colleghi le aree di miglioramento
nell’ambito clinico - assistenziale.
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[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 20
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Conoscenze/Skill presupposte:
1. Modelli di leadership.
2. La gestione delle riunioni.
3. Feedback di rinforzo e di riorientamento.
4. Tecniche di negoziazione.
5. Tecniche di motivazione.
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[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 21
Prevenzione e trattamento
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Titolo:
6. Sviluppo
Descrizione:
Facilita lo sviluppo dei collaboratori e dei colleghi, mediante un’appropriata analisi dei bisogni.
Comportamenti:
1. Fornisce con precisione e costanza le informazioni e le conoscenze necessarie ai collaboratori;
2. Stimola a fare richieste puntuali e a considerare i disservizi/errori come una fonte preziosa di
informazione;
3. Promuove, in collaborazione con il Coordinatore, l’autoformazione mediante l’utilizzo della rete,
delle nuove evidenze scientifiche, dei protocolli, delle procedure definite;
4. Definisce, scrive e applica progetti di sviluppo in collaborazione con il coordinatore;
5. Fornisce critiche circostanziate e costruttive rispetto alla propria referenza ai colleghi, neo inseriti
e agli studenti;
6. Riconosce il lavoro svolto efficacemente;
7. Sostiene in modo sistematico lungo tutto il percorso;
8. In collaborazione con il Coordinatore sviluppa l'autonomia dei colleghi rispetto alla propria
competenza.
Esempi:
•
Comp.1-5-6-7-8: Il Referente di Attività, in sinergia con il Referente di Attività per l’Inserimento di
operatori o, dove non previsto, con l’infermiere esperto, gestisce il colloquio con i nuovi colleghi
finalizzato alla conoscenza di presidi e procedure inerenti la propria referenza e fornisce feedback
puntuali.
•
Comp.2-8: Il Referente di Attività, in collaborazione con il Coordinatore, riunisce l’équipe di lavoro
per discutere dei casi più complessi, ad esempio lesione con presenza di essudato, e richiede il
contributo di tutti per formulare insieme il piano di trattamento. Facilita i confronti sul tipo di
medicazione da usare, accoglie soluzioni innovative e fa sì che l’esperienza di ognuno sia formativa
per altri.
•
Comp.5-6: Il Referente di Attività pianifica con i colleghi di U.O. l’attività per la prevenzione e il
trattamento delle lesioni, valuta i risultati raggiunti e gli errori commessi, al fine di modificare le
azioni.
•
Comp.2-3: Il Referente di Attività, in collaborazione con il Coordinatore, propone e stimola scambi
tra i colleghi dell’U.O. e professionisti appartenenti a realtà aziendali diverse allo scopo di
approfondire e sviluppare conoscenze e abilità rispetto alla referenza specifica.
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[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 22
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Conoscenze/Skill presupposte:
1. Modelli di sviluppo personale e professionale (empowerment): verso sé e i colleghi.
2. Tecniche di coaching.
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[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 23
Prevenzione e trattamento
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Titolo:
7. Autocontrollo
Descrizione:
L’autocontrollo è la capacità di conservare il controllo delle proprie emozioni, e di evitare comportamenti
negativi di fronte all’opposizione e ostilità degli altri, o in situazioni di lavoro emotive e stressanti.
Comportamenti:
1. Tollera le situazioni di tensione e di stress;
2. Reagisce in modo appropriato e costruttivo alle tensioni e alle provocazioni;
3. Sa “reggere e contenere” sbalzi di umore significativi;
4. Sa accettare le critiche in modo costruttivo;
5. Mantiene lucidità e motivazione di fronte alle situazioni particolarmente problematiche;
6. Usa con equilibrio critica ed ironia, verso sé e verso gli altri.
Esempi:
Comp.1-2-4-5: Di fronte ad esigenze dei pazienti che contrastano con le procedure di U.O. (es:
paziente che chiede di essere dotato di materasso antidecubito quando non serve; paziente
intollerante verso il vicino di letto perché il materasso antidecubito di cui è stato dotato fa rumore), il
Referente di Attività si fa carico di analizzare gli eventi con i colleghi per ricavare istruzioni operative
condivise da tutti.
•
Comp.4-5: Il Referente di Attività si fa promotore di un nuovo progetto di U.O. che però non è ben
accolto da alcuni colleghi. Il Referente di Attività cerca di comprendere le motivazioni dei colleghi e
ricerca la migliore soluzione possibile anche con la collaborazione del resto del gruppo.
Conoscenze/Skill presupposte:
1. Il funzionamento psicologico e biologico della reazione da stress.
2. Tecniche di gestione dello stress (rilassamenti, training autogeno, respirazione).
3. Tecniche di gestione degli attacchi relazionali.
4. Burn-out: cos’è, come gestirlo.
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[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 24
Titolo:
8. Flessibilità
Descrizione:
Capacità di adattarsi e di lavorare efficacemente in differenti situazioni o con diverse persone o gruppi.
Comportamenti:
1. In collaborazione con il Coordinatore modifica strategia e programmi se sopravvengono
cambiamenti del contesto;
2. Dimostra interesse, disponibilità e duttilità nell'applicazione di nuove procedure/tecniche;
3. Considera le idee altrui nella formulazione delle propria;
4. Adotta con facilità punti di vista diversi e non usuali;
5. Propone soluzioni creative e innovative al Coordinatore;
6. Adatta i propri piani alle esigenze degli altri per il raggiungimento degli obiettivi di gruppo in
collaborazione con il Coordinatore.
Esempi:
•
Comp.2-3-4: Il Referente di Attività discute con i colleghi su come applicare l’Istruzione Operativa
Aziendale “Protocollo per la prevenzione e il trattamento delle lesioni da pressione” in
considerazione delle risorse che vi sono a disposizione all’interno dell’U.O.. Nel caso si presentino
difficoltà nell’applicazione dell’Istruzione Operativa, il Referente di Attività cerca consulenze (es:
Farmacista) e/o rivede personalmente la letteratura e/o si confronta con i Referente di Attività della
stessa referenza per riuscire a fornire risposte al gruppo di colleghi.
Se necessario, può proporre ai colleghi di redigere un’istruzione operativa di unità operativa da
sottoporre al Coordinatore e alla Posizione Organizzativa di Processo “Ricerca, utilizzo di evidenze
scientifiche e riduzione dei rischi”.
•
Comp.1-4: All’interno dell’U.O. arriva un nuovo collega proveniente da un’altra realtà aziendale. Il
Referente di Attività ne valorizza l’esperienza, analizzando le novità che possono essere proposte
e/o introdotte rispetto a strumenti e metodi tradizionali di prevenzione e trattamento delle lesioni.
Conoscenze/Skill presupposte:
1. Creatività pratica e pensiero divergente.
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[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 25
Titolo:
9. Orientamento al servizio
Descrizione:
E’ la capacità e la volontà di allineare i propri comportamenti alle necessità, alle priorità ed agli obiettivi della
propria organizzazione. Si manifesta mediante disponibilità, propositività e senso di appartenenza, pur nella
consapevolezza dei limiti e delle difficoltà del contesto di riferimento.
Comportamenti:
1. Allinea i propri comportamenti alle necessità, alle priorità ed agli obiettivi dell’organizzazione,
con una costante attenzione al proprio codice deontologico professionale;
2. Partecipa a comitati, progetti, commissioni relativi a obiettivi specifici;
3. Valorizza i servizi di qualità che l’Azienda offre;
4. Valorizza la propria immagine professionale (qual’è il proprio contributo per la qualità del servizio
offerto) e aziendale (riconoscendo la qualità del contributo offerto dagli altri colleghi
dell’organizzazione).
Esempi:
•
Comp.1: In U.O. si attiva una discussione tra infermieri rispetto all’opportunità di richiedere o meno il
materasso antidecubito per un paziente in quanto lo stesso deve essere trasferito nel giro di poco
tempo in un’altra U.O.. Nonostante i pareri divergenti, l’infermiere che ha in carico il paziente decide
di ordinare il materasso in quanto ritiene l’azione fondamentale per il suo benessere e per la
sicurezza.
Il Referente di Attività, messo a corrente dell’evento, condivide la scelta e ne sottolinea
l’orientamento al servizio.
•
Comp.3-4: Il paziente esprime i suoi dubbi legati al trasferimento in un altro reparto (es. mi
cureranno bene la lesione da pressione?). Il Referente di Attività rassicura il paziente rispetto al
servizio che gli verrà offerto. Il Referente di Attività diffonde la giusta conoscenza all’utente rispetto
ai servizi che vengono offerti, sulla sicurezza, sulla qualità e tranquillizza rispetto al fatto che tutti i
professionisti dell’Azienda utilizzano la stessa Istruzione Operativa.
Conoscenze/Skill presupposte:
1. Conoscenza Atto Aziendale.
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[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 26
Conoscenze/Skill caratterizzanti la Referenza “Prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione”
•
Metodologia Epidemiologica (proprietà scale di valutazione).
•
Valutazione critica di ricerche in letteratura.
•
Inglese.
•
Ricerca bibliografica on line.
•
Approccio Evidence Based Practice.
•
Audit.
•
Nozioni di informatica.
•
Protocolli, procedure e istruzioni operative:
–
Istruzione Operativa “Protocollo per la prevenzione e il trattamento delle lesioni da
pressione”
–
Protocolli per la gestione della sicurezza
–
Inserimento di nuovi operatori nell’U.O.
–
Percorso per l’attivazione delle superfici antidecubito
–
Protocollo del comportamento da tenere con i rappresentanti di ditte esterne
–
Manuali d’uso dei prodotti
–
Procedura per la continuità assistenziale ospedale-territorio del paziente
–
Procedura per l’educazione del familiare alla gestione del paziente a rischio di sviluppare
lesioni da pressione e al trattamento della lesione.
•
Appalti, contratti…
•
Indicatori regionali per la sicurezza dei pazienti.
•
Linee guida o protocolli regionali.
•
Associazione Infermieristica per lo Studio delle Lesioni Cutanee (AISLeC) e sue iniziative.
•
Compilare correttamente una Scheda Braden.
•
Valutare correttamente la stadiazione di un ulcera.
•
Applicare i presidi e i trattamenti correttamente.
•
Conoscere le Medicazioni avanzate.
•
Compilazione della scheda di rilevazione.
•
Mobilizzazione mettendo in sicurezza se stesso e il paziente.
•
Sistemi di valutazione se la lesione è in miglioramento o meno.
•
Scelta del materiale adatto al tipo di paziente (es. cuscini antidecubito).
Bibliografia:
§
Agnelli M., Casati R., Donelli R., Piacentini D. (2003), “Competenza Family Model” Sanità
Management (inserto n. 4 Sole 24 Ore Sanità).
§
Spencer e Spencer, (1993), “Competenze nel lavoro”, F.Angeli, MI.
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[Modello DELLE COMPETENZE] - pag. 27
A cura di
Gruppo di Progetto
Gruppo di lavoro
Balboni Fulvia
P.O. Struttura Operativa Sviluppo Organizzativo e Innovazione
Direzione delle Professioni
Balboni Fulvia
P.O. Struttura Operativa Sviluppo Organizzativo e Innovazione
Direzione delle Professioni
Buscaroli Antonella
P.O. Area Ostetrico-Pediatrica
Direzione delle Professioni
Caponcelli Paola
P.O. di Processo Ricerca, utilizzo di evidenze scientifiche e riduzione dei
rischi
Direzione delle Professioni
Carrieri Maurizio
P.O. Struttura Operativa delle Professioni Tecniche-Sanitarie
Direzione delle Professioni
Ferraresi Annamaria
Responsabile Formazione area Comparto sanitario
Formazione e Aggiornamento
Gamberoni Loredana
Responsabile Unità Organizzativa Formazione e Aggiornamento
Formazione e Aggiornamento
Garuti Monica
Coordinatore Ostetrico
Ostetricia
Grigatti Clementina
P.O. di Processo Valutazione-Sviluppo-Formazione Personale
Direzione delle Professioni
Lazzarini Daniele
Coordinatore Tecnico di Radiologia
Radiologia
Poletti Mauro
Coordinatore Fisioterapista
Riabilitazione
Capatti Dario
Infermiere
Ortopedia
Conoscenti Marilena
Infermiere
Unità Gravi Cerebrolesi
Cova Ilenia
Infermiere
Cardiologia
Fedele Luigina
Infermiere
Geriatria
Guidoboni Monica
Infermiere
Clinica Chirurgica Ala Ovest
Lambertini Sonia
Infermiere
Nefrologia
Marcolin Fiorella
Infermiere
Rianimazione
Menegatti Andrea
Infermiere
Oncologia
Rossi Grazia
Infermiere
Istituto Chirurgia Generale
Raisi Patrizia
P.O. Aree di Laboratorio
Direzione delle Professioni
Teodorini Melissa
P.O. Qualità Logistica Alberghiera – Acquisizione beni sanitari economali
Direzione delle Professioni
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