12
C ORRIERE
CULTURA&
TEMPO
LIBERO
PD
PAROLE
FINCA
Termine di
probabile origine
germanica che
nel linguaggio
burocratico dello
stato veneto
indicava la
colonna del
foglio protocollo
o di analogo
registro, ad
esempio nei libri
di conto o nei
repertori
giudiziari.
TREVISO
PADOVA
DEL
V ENETO U M ERCOLEDÌ
4
L UGLIO
2007
VICENZA
Teatriuniversitaria
Guida
Spa, da Shakespeare
con raccontoadiGalliano
Archetti Goldoni, ad Arzignano «Gli innamorati»
Danza,
La
nuova
musica,
guidaopera,
universitaria
prosa e jazz.
«Studiare
Sono questi
a Pa-i
molti
dova colori
2007/08»
dellaabbandona
stagione 2007/2008
il fumetto
di Teatri
della Spa,
Boun
nelli,
fitto
i testi
cartellone
selezionati
d’appuntamenti
dalla Mondadori
che si svolgeranno
e le sugda
gestioni
settembre
di Moni
a maggio
Ovadia,
nel circuito
per aprirsi
dei teatri
alla trevigialetterani:
turail contemporanea.
Comunale e l’Eden di Treviso, il Lorenzo Da
Ponte
Sarà
di proprio
Vittorio Veneto
il racconto
e il Careni
di Marco
di PieveArchetti,
di Soligo.
giovane
Il Comunale
e promettente
ha in cartelloni
scrittore,
benad
12impreziosire
spettacoli di
prosa
la semplice
tra cui guida
tre opere
all’orientamento
shakesperiane, e,etra
ai gli
servizi
altri,
Margarita
dell’Ateneo
e ilpatavino,
gallo, commedia
venendo
di Edoardo
ditribuita
Erba,
inPentutsaci
t’Italia
Giacomino!
a chi nedifarà
Pirandello
richiesta.
e LeIlnozze
racconto
di Figaro
di Ardi
chetti
Beaumarchais,
sarà corredato
portato dalle
in scena
illustrazioni,
da Tullio Solenghi.
potenti
ePer
incisive,
quantodi
riguarda
Lucio Filippuci.
la produzione
Nata
saràcome
rappresentasemplice
to Quando
guida all’orientamento
a mezogiorno al paese
e aisona,
servizi,
una «Studiare
commedia
adiPadova»
Eugenio Ferdinando
è divenutaPalmieri.
negli anni
Come
unolastrumento
scorsa stainnovativo
gione anche questa
di informazione,
prevede tre titoli cui
d’opera:
è connessa
La Bohèun’importante
me, a fine settembre,
operazione
Così fan tutte,
e promozione
in novembre,
a livele Lulo
cia nazionale.
di Lammermoor
Neiinpassati
dicembre.
anni
Lainfatti
stagioneavevano
dei concollaborato
certi si apre il 22
allaottobre
guidacon
la Sergio
l’Academy
Bonelli
of St.Editore
Martin
con
in theuna
Fields
storia
e il clarinettista
inedita delMichael
noto fumetto
Collins. La
Martyn
sezioMystere,
ne della danza
e, negli
presenterà
anni successivi,
quest’annoMondadori
5 spettacoli ale
Moni
Da Ponte
Ovadia.
(dove siLa
terranno
guida anche
è stataconcerti
presentata
di classica)
ufficialmente
e 6 al Comunale,
ieri sera
cominciando
nel palazzo
il 30
delottobre
Bo. Acon
tenere
Roamancero
battesimo
Gitano,
il prezioso
balletto ispirato
opuscolo,
al romanzo
il concerto
di Gardi
Sergio
cia Lorca.
Cammariere,
L’Eden si animerà
che hainvece
proposto
di 6 concerti
le sue canjazz
zoni
tra cuiinilun
duoinedito
Michelduo
Portal
pianoforte-violino.
e Richard Galliano.
F.Ver.
F.Ver.
È una commedia con echi drammatici quella che
La Piccionaia - I Carrara presenta questa sera (ore
21.15 ) a Villa Brusarosco di Arzignano (Vicenza)
Gli innamorati di Carlo Goldoni, in prima nazionale. Un testo che la compagnia aveva già affrontato
20 anni fa, ma che oggi trasferisce dalle parrucche
incipriate allo swing anni Quaranta, grazie all’adattamento drammaturgico operato da Carlo Presotto
e Titino Carrara e alla regia di Flavio Albanese.
In scena Titino e Armando Carrara, e Marco Artusi, storici attori del gruppo, affiancati da tre giovani interpreti: Marta Meneghetti, Massimo Vinti ed
Ilaria Cangialosi. Scena e costumi li firma Pino Pipo-
li. La commedia è un libretto di istruzioni per giovani innamorati, un’età in cui le passioni sono talmente forti da portare a manifestazioni esagerate. Ma
Goldoni va ascoltato con attenzione per coglierne
gli echi drammatici perché la vicenda rappresenta la
nostra società, il suo vuoto culturale, il suo consumismo, il suo desiderio di apparire, il suo stato di impassibile ipocrisia. E il pubblico ride per esorcizzare
la percezione netta che si stia parlando proprio di
«Lui». Nel corso della rassegna, lo spettacolo sarà
replicato fino a novembre, in suggestivi luoghi di interesse paesaggistico e architettonico.
Caterina Barone
IL ROMANZO Esce oggi il nuovo libro dello scrittore e giornalista veneziano
di ROMOLO BUGARO
Come tutti sanno, pochi
giorni fa Giovanni De Gennaro è stato dimissionato dall’incarico di capo della Polizia. Come tutti sanno, il motivo del dimissionamento risiede in una (presunta) storia di
false testimonianze e false informazioni al pubblico ministero, con riferimento al blitz
della polizia all’interno della
scuola Diaz durante il G8 del
2001.
Ferrucci era presente a Genova quell’estate, come giornalista e come osservatore. Insieme a migliaia di altri ha vissuto la città, ha corso a perdifiato per sottrarsi alle cariche, respirato il fumo acre dei
lacrimogeni sparati durante
gli scontri, visto all’opera le
spranghe dei Black-block. Come giornalista, ha avuto accesso alla «Zona Rossa», una
zattera di quiete metafisica
nel centro esatto della tempesta. L’esperienza del G8 è stata per lui forte, traumatica,
tanto da darne conto sei anni
dopo in un romanzo che arriva oggi in libreria, Cosa cambia (Marsilio, 188 pagine, 16
euro). Anche l’episodio dell’irruzione nella scuola Diaz è
trattato nel libro.
«Un calcio. Uno solo, fra
tutti. Non più potente. No.
Più preciso. Secco. (...)
Scrock. Questo — immaginatevelo — il rumore. La punta
rinforzata dell’anfibio addosso alle costole di Magdalena.
Fracassate. Una fitta atroce e
le braccia giù, adesso. D’istinto, a proteggere il cuore da
quel dolore».
Ispirare un lavoro letterario ad un fatto di cronaca
«forte» è sempre piuttosto rischioso. C’è il pericolo dell’appiattimento sulla cronaca, appunto. E quello, ancora
più insidioso, del costruire un
romanzo a tesi. Ferrucci ha
saputo evitare entrambi questi rischi. Li ha evitati grazie
alla costruzione del libro, che
vive su differenti piani narrativi e temporali, e grazie alla
qualità della scrittura. In effetti il suo resoconto minuzioso, precisissimo e terribile di
quanto avvenuto nell’estate
del 2001 è anche un’occasio-
Genova andata e ritorno
Amore, violenze, memoria
«Cosa cambia», Ferrucci racconta il G8
Il conflitto e il dolore prezioso del passato
ne per aperture dello sguardo
in direzioni diverse e molto
private. Cosa cambia racconta il ritorno a Genova, oggi,
di un uomo che porta con sé,
vivido, il ricordo del G8, ma
anche il peso del proprio disagio esistenziale. Alle sue spalle c’è la rottura di una lunga
relazione, la difficoltà di tro-
vare un passo nel mondo, e il
ricordo di un amore sbocciato proprio in occasione dei
fatti di Genova. Nel libro di
Ferrucci, — nella mente del
suo protagonista — pensieri
privatissimi si legano e si sovrappongono al ricordo dei
fuochi, dei gas, della violenza
cieca e improvvisa di quel-
l’estate di tanti anni prima,
dando vita ad una fusione affascinante fra storia pubblica
e storia privata, eventi inconfessabili anche a se stessi ed
eventi che hanno segnato la
storia politica e giudiziaria di
questo Paese. Spesso il passato torna a farci visita. Forse
la vera cifra del nostro vivere
AMICI
Roberto Ferrucci a
Venezia (foto Arici).
Sotto, l’amico e
collega
«realvisceralista»
Romolo Bugaro
L’autore
Roberto Ferrucci è nato a Marghera nel 1960. Nel ’93 ha pubblicato
il romanzo «Terra rossa» (Transeuropa), ripubblicato nel 1998 da
Fernandel. Nel 1999 da Marsilio è uscito «Giocando a pallone
sull’acqua». Nel 2003 Amos pubblica «Andate e ritorni», finalista al
Settembrini 2004. Nel 2006 partecipa con il racconto «Solitudine»
alla raccolta «I nuovi sentimenti» (Marsilio). Ha curato per Marsilio
«Pane e tulipani», sul film di Soldini. Del suo nuovo libro scrive oggi
Romolo Bugaro, che con lui fa parte del gruppo dei «realvisceralisti»
Sei libero una di queste sere?
In Arena si accende lo spettacolo.
In scena:
Aida 5 luglio
La Boheme 6 luglio
Nabucco 7 luglio
risiede proprio lì, negli anni
trascorsi. Nel libro di Ferrucci il passato è un dolore intimo, prezioso, al quale mai e
poi mai bisogna cercare di sottrarsi.
«Memoria» scrive Ferrucci. «C’è la tua e quella della
storia, quella dei sentimenti e
quella dei fatti. E c’è una frase che mi ha detto l’avvocato
e che io ho annotato parola
per parola. La memoria, mi
ha detto, non è neutra, è un
conflitto costante»
Roberto Ferrucci è soprattutto un narratore dell’osservazione. Il suo primo libro,
Terra Rossa, uscito nel 1993
presso Transeuropa e più volte ristampato presso altri editori, è un’analisi minuziosa,
spietata e struggente della nascita e della fine di un amore.
Un suo libro successivo, Andate e ritorni, è uno sguardo sul Nord-Est dei capannoni e delle tangenziali, da Marghera a San Giovanni Lupatoto. Adesso
quest’ultimo
titolo riunisce lavoro di
osservazione e lavoro
di scavo interiore, trasportando
davvero chi
legge nel regno
di una verità pronunciata a bassa
voce, là dove tutti
gridano.
In Cosa cambia il lettore
ritroverà, come le avesse vissute in prima persona, la paura e la violenza dei giorni del
G8, ma incontrerà anche molto altro. Dalle canzoni di De
André a quelle degli U2, dalle
immagini sfocate delle telecamerine a quelle trasmesse in
fretta via cellulare, dal ricordo dei giorni lontani di Radio
Alice a Bologna fino a quello,
pure lontano, dei colpi perfetti di Borg alle finali di Wimbledon. Roberto Ferrucci è
un autore che trasferisce tutto il proprio mondo (interiore, simbolico, culturale) in
ogni storia che scrive e proprio questa, credo, è la sua
forza.
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85° Festival Lirico dell’Arena di Verona
Arena di Verona • 22 giugno - 1 Settembre
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[padova - 12] veneto/regione/12 04/07/07