CONCESSIONARIA PER IL SULCIS-IGLESIENTE Carbonia ·Anno XX numero 464 del 3 Dicembre 2009 · Euro 1,00 Via Nazionale, zona PIP - Carbonia Tel. 0781.64324 - 674922 SETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA PROVINCIA SULCIS-IGLESIENTE www.gazzettadelsulcis.it · e-mail: [email protected] CEDERE AL NUCLEARE ? Massimo Carta Il disorientamento sociale è di tale proporzione che talvolta viene da pensare male. Il Sulcis Iglesiente vive attualmente, è stato ripetuto più volte da queste colonne, il peggiore momento degli ultimi settant’anni. Mai, neppure sul finire degli anni Quaranta, la condizione economica è stata così drammatica, né appare realistico pensare ad un prossimo miglioramento, stante la recessione industriale ed occupativa in corso. Stando a quanto sostenuto da più parti, sul banco degli imputati, o comunque la causa maggiore, sarebbe la tariffa energetica che non consente più ai grandi stabilimenti metallurgici, ma non solo, di portare avanti le produzioni. Per ovviare questo, vengono richieste tariffe energetiche più leggere, capaci di far quadrare i bilanci. In caso contrario la chiusura degli stabilimenti è la logica più immediata. Anni fa, per superare questo problema, era stata ipotizzata la concessione integrata della miniera carbonifera di Nuraxi Figus, autorizzando il nuovo concessionario privato alla realizzazione di una centrale capace di produrre corrente da destinare alle industrie energivore del territorio a prezzo più contenuto rispetto a quello attuale. Al progetto avrebbero dovuto concorrere, in Associazione Temporanea d’Imprese, le società operanti nel settore metallurgico di Portovesme, compresa l’Enel. Sta di fatto che l’asta andò deserta e del progetto non se ne parlò più. La conseguenza è sotto gli occhi di tutti: le industrie, una dopo l’altra, stanno chiudendo. Sta di fatto che di fronte al Governo, che ha le spalle coperte dall’Unione Europea, le società non riescono a strappare alcun impegno che tamponi il presente, in attesa di tempi migliori. L’unico progetto valido, finora, è stato quello di Portovesme srl che ha, addirittura, richiamato al lavoro 120-130 maestranze: per il resto si rantola. Arrivati a questo punto, vien da chiedersi se, dietro quest’oscuro progetto sull’economia locale, non vi sia nascosta la volontà di forzare la mano per far cedere il territorio al nucleare. Qualcuno ebbe a dire che “a pensare male, qualche volta ci si azzecca”. Il Sulcis Iglesiente ha un’infinità di gallerie ormai inutilizzate, siti dissestati e inquinati dalle dismesse società minerarie, vocazione industriale di secolare memoria. Per giunta, si tratta di una regione antisismica. Potrebbe essere, proprio questa condizione ad animare i registi della crisi industriale del Sulcis Iglesiente, nei quali non è da escludere che vi sia la volontà di forzare la mano perché, se non proprio sede di centrale, questo territorio ospiti almeno le scorie nucleari, da allocare in fondo alle gallerie, sia pure con le massime precauzioni antinquinamento. D’altro canto, se lo smaltimento delle scorie nucleari venisse protetto dall’apparato militare, come si ipotizza, anche il Sulcis Iglesiente verrebbe interessato da tale progetto. Si pensi solo alle servitù in essere, per capire che il passo sarebbe assai breve. Se ciò non fosse, Roma - Manifestazione maestranze Alcoa pagina 3 perché, di fronte alla dimensione della crisi attuale, originata dai costi energetici, non si dà luogo alla valorizzazione del carbone locale da destinare in centrale? Perché intorno al problema non si concentrano le attenzioni politiche (regionali e nazionali) al fine di dare concretezza al progetto carbone? Salvo che la nuova rampa di accesso alle coltivazioni carbonifere non debbano servire a trasportare le scorie nucleari da sistemare nel sottosuolo? Qualcuno si vegli prima che sia troppo tardi. NESSUNA CHIAREZZA GALSI pagina 8 CONFERENZA LAVORO SULCIS IGLESIENTE UNA PROVINCIA DEBOLE E DISAGIATA FORMUFFICIO.IT Rag. Francesco Manca Concessionario Buffetti Forniture articoli per ufficio Libri giuridici e per corsi Vendita assistenza personal computer Via Gramsci, 31 - Carbonia Tel. 0781.671162 Fax 0781.675299 Pierfranco Gaviano Miniera carbonifera Nuraxi Figus Il Sulcis Iglesiente vive oggi un periodo drammatico di forte crisi economica e sociale, come ri- percussione dell’aggravarsi della recessione mondiale, che ha messo in ginocchio un sistema produttivo già fortemente indebolito. Il precipitare degli eventi, la perdita di numerosi posti di lavoro, la drammaticità dello scenario socio economico, la sfiducia in una ripresa a breve termine e il malessere sociale dilagante, hanno fatto emergere la necessità di programmare momenti di confronto e pianificazione concreti e incisivi. I punti deboli di questo territorio li ha indicati l’Assessore regionale del Lavoro Franco Manca: diminuzione della popolazione residente; conseguente invecchiamento, decisamente al di sopra della media regionale; emigrazione; la bassa produttività, tra le più basse dell’Isola, nei vari settori produttivi; industria in forte arretramento; agricoltura, edilizia, commercio e turismo con indici negativi. pagina 6 2 Regione numero 464 del 3 Dicembre 2009 CONVEGNO SULLA SICUREZZA E PER LA VALORIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Accelerazione e miglioramento dei processi amministrativi e dei servizi ai cittadini e alle imprese nel pieno rispetto della protezione dei dati personali. Il convegno “Sicurezza e valorizzazione delle informazioni nell’ambito delle Pubbliche amministrazioni”, tenutosi nel Centro congressi della Fiera di Cagliari e organizzato dall’Agenzia regionale delle Entrate (ARASE), ha evidenziato gli enormi progressi del processo di informatizzazione e trasparenza della Regione Sardegna al servizio dei cittadini. Gli interventi di apertura del convegno sono stati tenuti da tre esponenti della Giunta regionale: l’Assessore degli Affari generali e del Personale Ketty Corona, l’Assessore degli Enti locali Gabriele Asunis e l’Assessore della Programmazione Giorgio La Spisa. “I benefici della veicolazione ad alta velocità dei dati – ha spiegato l’Assessore Corona – sono evidenti. Il presupposto per realizzarli è l’utilizzo della banda larga attraverso la fibra ottica, che sarà garantita a tutti i Comuni sardi con almeno 1500 abitanti. L’informatizzazione dell’Amministrazione pubblica ci consente un’interconnessione di tutti gli uffici e delle reti strumentali, per esempio le Asl, la gestione del sistema sanitario, di quello catastale e di quello cartografico, una rapida comunicazione istituzionale tramite il portale RAS e i portali tematici. Tutti i presidi ospedalieri rientrano in questa rete, presto anche Università e Istituti di ricerca ne faranno parte”. L’Assessore degli Affari generali ha posto l’accento su tutti i servizi che l’informatizzazione comporta: “La ‘dematerializzazione’ delle carte documentali, la certifi- cazione della posta elettronica, la gestione telematica delle risorse umane e della contabilità annulleranno gli sprechi di tempo ed energie. I sistemi di e-governance e change management, cioè di assistenza e affiancamento, sono parte fondamentale del nostro progetto”. Corona ha chiuso il suo intervento con un esempio chiaro del processo di valorizzazione e riservatezza dei dati: “Il concorso per 57 dirigenti regionali, da noi bandito, che propone l’introduzione della domanda d’iscrizione on line, novità assoluta a livello regionale, e l’assistenza puntuale ai candidati”. L’Assessore degli Enti locali, Gabriele Asunis, ha subito dopo messo in evidenza “la decisa inversione di tendenza e l’abbattimento di una barriera ideologica che ha permesso di comprendere la fondamentale importanza del sistema informatico territoriale, attraverso il quale processi e servizi si velocizzano”. “L’interfaccia tra Amministrazione regionale ed Enti locali - ha proseguito l’Assessore Asunis -, infatti, è immediata. Le garanzie di protezione delle informazioni aumentano e sono trasparenti, nel contempo, è possibile un decentramento delle funzioni e una molteplicità di applicazioni”. Asunis ha chiarito che “il progetto di informatizza- zione del catasto, attuato dall’Assessorato degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, con il forte coinvolgimento delle Agenzia delle Entrate, è vincente ed è il germe di tanti altri servizi aggiuntivi. Il dialogo con la Pubblica amministrazione e la veicolazione di informazioni e documenti porterà a benefici pratici, quali il pagamento delle tasse on line, ma anche a risvolti sociali fondamentali, quali la lotta all’abusivismo, al lavoro nero e all’evasione fiscale”. GRANDE ATTESA PER IL PIANO CASA “Avviare e rafforzare un processo virtuoso di riqualificazione del nostro patrimonio edilizio vuol dire tutelare la qualità del paesaggio, rispondere alle esigenze abitative delle famiglie e allo stesso tempo creare condizioni di sviluppo finalizzate al rilancio dell’economia isolana attivando effetti moltiplicatori in tanti altri settori produttivi”. Così, l’Assessore regionale degli Enti Locali, finanze e urbanistica, Gabriele Asunis, è intervenuto al “5^ Congresso Regionale FENEAL-UIL Sardegna (Fede- razione Nazionale Lavoratori dell’Edilizia industrie affini e del Legno) , intitolato: Dalla crisi al nuovo sviluppo: più qualità, più lavoro, più sicurezza”. Dal congresso sono emerse tutte le difficoltà legate allo sviluppo che la Sardegna sta affrontando e i riflessi che la crisi economica che ha colpito la comunità internazionale sta avendo nei settori produttivi isolani e nel mercato del lavoro. Per questo – è stato rimarcato dall’assemblea – vi è la necessità di nuovi impulsi per ridare vigore al mondo produtti- LA SPISA PRECISA SULLE ENTRATE MAGGIORI ATTENZIONI VERSO L’AGRICOLTURA SARDA Il Governo ha recepito in toto la piattaforma proposta dalla Sardegna nella delibera sullo stato di crisi dell’agricoltura approvata la scorsa settimana dalla Giunta e avanzata ieri a Roma dalla Conferenza delle Regioni. È il risultato del vertice tra il Governo e le amministrazioni regionali svoltosi a Palazzo Chigi e al quale erano presenti il sottosegretario Gianni Letta, i ministri dell’Agricoltura Luca Zaia e degli Affari regionali Raffaele Fitto e il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani. Al termine dell’incontro l’assessore regionale dell’Agricoltura Andrea Prato si è detto fiducioso sulle risposte che Roma darà alle richieste delle Regioni: “Da sempre sono stati sostenuti con strumenti finanziari straordinari gli altri comparti e in particolare le grandi industrie del nord del Paese, vedi il settore auto. Ora è arrivato il momento - ha proseguito l’esponente dell’Esecutivo di aiutare concretamente anche l’agricoltura che rappresenta il tessuto vitale della nostra economia. Questa piattaforma - ha concluso Prato - è il frutto di un grande lavoro al quale contribuiscono in maniera puntuale e preziosa le associa- zioni di categoria Coldiretti, Confagricoltura e Cia e che dimostra come Regioni e Governo siano impegnati al massimo per affrontare la crisi senza dare conto di alcune manifestazioni di piazza poco seguite e inutili”. Tra le misure avanzate all’esecutivo nazionale la moratoria delle esecuzioni e delle procedure di pignoramento per la riscossione in un’ottica di ripianamento delle passività onerose; sostegno al credito potenziando i Consorzi fidi in agricoltura; moratoria su alcuni adempimenti Inps; rifinanziamento fino al 2010 del Fondo assicurativo come unica risposta alle calamità naturali; recupero dell’Iva per interventi pubblici nei Programmi di sviluppo rurale; accise sul gasolio; rifinanziamento del Fas nazionale; maggiori controlli alle frontiere nell’immissione di prodotti nel territorio. A parte queste misure legate al grave momento di emergenza, dalle Regioni sono stati sollecitati interventi strutturali per ridistribuire la redditività su tutta la filiera, con la massima attenzione alle imprese produttrici, cioè a quelle di conduzione agricola. Direttore Responsabile: MASSIMO CARTA e-mail: [email protected] www.gazzettadelsulcis.it Edizioni Sulcis di Salis Rosanna & C. sas Sede legale: Via Dalmazia 135 - Carbonia registrazione Tribunale Cagliari: decreto 15/1990 Iscriz. Registro Nazionale della Stampa n. 5184 del 10 Giugno 1996 ROC 3802 Settimanale del Sulcis - Iglesiente CCIAA Reg. Imprese REA 217220 - P. 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In quest’ottica “Il Piano Casa si pone come motore di un processo di sviluppo a più ampio respiro per tanti settori legati alla sfera produttiva ed economica dell’Isola – ha aggiunto l’assessore Asunis - in quanto mette a punto un’operazione virtuosa che vuole dare un forte impulso a tutto il comparto edilizio mettendo sempre in primo piano il recupero delle opere architettoniche degradate, tutelando, allo stesso tempo, il paesaggio ”. “Non esistono misteri sulla questione delle Entrate. Il nuovo regime, più vantaggioso per la Sardegna, è già in vigore. Per questo motivo abbiamo previsto nel bilancio le nuove entrate. Fin dall’inizio della legislatura, però, abbiamo evidenziato con chiarezza che la riforma è stata fatta dai precedenti governi (regionale e statale) in modo incompleto. Non è stato infatti modificato il meccanismo del patto di stabi- lità che, limitando i pagamenti e gli impegni di spesa della regione, impedisce il concreto utilizzo di risorse aggiuntive”. E’ quanto affermato dall’assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, in merito al nuovo regime delle entrate previste nel bilancio regionale. “A ciò – ha proseguito l’assessore - si aggiunge la necessità di completare la modifica dello Statuto con apposite Norme di Attuazione, da adottare d’inte- sa tra lo Stato e la Regione. Su queste norme, così come su quelle che riguardano il patto di stabilità, è in corso un confronto con gli uffici del Ministero dell’ Economia e con la stessa Presidenza del Consiglio. Nel frattempo è perfettamente legittimo programmare la spesa considerando le nuove entrate. L’allarmismo, in questo momento, non è fondato su dati certi. “La Giunta ha responsabilmente informato il Consiglio su questo percorso – ha concluso l’assessore La Spisa – senza polemizzare con l’attuale opposizione, per tenere un atteggiamento alto e unitario nel confronto con lo Stato. Chi oggi alimenta forzate polemiche si assume una grave responsabilità: la Giunta non intende seguire nessuno in queste polemiche e auspica invece la tenuta di un atteggiamento istituzionale finalizzato solo a difendere gli interessi dei Sardi”. Lavoro numero 464 del 3 Dicembre 2009 3 MALGRADO TUTTO C’E’ ANCORA FIDUCIA SU ALCOA OCCORRE TROVARE SOLUZIONI ENERGETICHE REALI Gianni Podda La bomba (cassa integrazione) era già innescata, ma per fortuna qualche artificiere (politico) è intervenuto in tempo a disin- nescarla. Altrimenti per il territorio del Sulcis Iglesiente sarebbe stata un’ecatombe: altre 500 e più famiglie senza reddi- to, senza lavoro e private del diritto fondamentale della dignità. Il risultato della revoca della cassa integrazione è arrivato dopo una giornata assai tesa, con dimostrazione e scontri in piazza, a Roma, dove centinaia di lavoratori Alcoa di Portovesme e Fusina hanno inscenato la più drammatica della pagine vissute davanti al tempio della politica. Con i lavoratori in piazza, c’erano i tre Segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, le Segreterie regionali e provinciali di Cgil Cisl e Uil, il Presidente della Regione Ugo Cappellacci e del Consiglio Claudia Lombardo, il Presidente della Provincia Carbonia Iglesias Pierfranco Gaviano, i Sindaci dei 23 Comuni del Sulcis Iglesiente con i rispettivi Consigli comunali. La trattativa tra il Ministro Claudio Scajola, assistito dal Sottosegretario Stefano Saglia, i rappresentanti politici delle Regioni Veneto e Sardegna, gli Enti Locali, Alcoa e Organizzazioni sindacali è andata avanti fino a quando i rappresentanti della multinazionale americana hanno ritirato il documento con il quale avevano attivato le procedure della cassa integrazione. Le parti, come dice il documento sottoscritto, hanno concordato di ritrovarsi il 9 dicembre prossimo e da quel confronto si capirà quali siano le reali intenzioni di Alcoa in ordine alla vertenza in atto. Tutto, quindi, è stato rinviato, ma non la tensione che resta alta perché i lavoratori hanno paura che comunque, da gennaio, almeno una parte di loro dovrà andare in cassa integrazione, sia pure a rotazione, in attesa che si trovi una soluzione strutturale e definitiva intorno alle tariffe energetiche. Il primo risultato scaturito dall’incontro a Roma tra Governo, Regione, sindacati e Alcoa lascia intravedere la possibilità che il problema dei lavoratori dell’ Alcoa possa arrivare a una soluzione positiva. Non è il caso di cantare vittoria perché, purtroppo, troppe volte abbiamo assistito a imprevedibili cambiamenti di strategia molto spesso penalizzanti per i lavoratori. Inoltre restano da superare alcune difficoltà che saranno affrontate nell’incontro del prossimo 9 dicembre. La forte mobilitazione dei lavoratori consente, dunque, di registrare un passo avanti sulla strada della non chiusura dell’attività Alcoa. Rimane prioritario non fermare gli impianti e tenere aperta una fabbrica importante non solo per il territorio, ma anche per il riassetto complessivo dell’industria in Sardegna, al quale Regione e Governo devono mettere mano gestendo le emergenze e predisponendo un razionale programma di politica industriale. DIFFONDI Il segretario regionale Giovanni Matta Il Segretario Generale Cisl Sulcis Fabio Enne PROROGA ISCRIZIONE AI CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE Bar Ristorante Pizzeria Argentaria di Cosimo e Giovanni Cui NUOVI LOCALI CON SALA RICEVIMENTI SINO A 300 POSTI (Matrimoni - Sala da Thé - Convegni - Riunioni di vario genere) Tabacchi - Lotto - Totocalcio ARGENTARIA - Via Tasso Goldoni - Tel. 0781.30216 - IGLESIAS (angolo retro Ospedale CTO) L’Assessorato del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale comunica che sono prorogati alle ore 13 dell’11 dicembre 2009 i termini di presentazione delle domande di iscrizione ai corsi di formazione professionale gestiti dai Centri regionali di formazione professionale delle province di Cagliari, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano e Oristano. L’attività formativa è rivolta a giovani, disoccupati o inoccupati che hanno compiuto diciotto anni in possesso della licenza media, del diploma o del diploma di laurea. Questi i corsi organizzati per la Provincia di Carbonia Iglesias: - estetista; saldatore; tecnico sicurezza informatica; operatore museale; guida ambientale escursionistica; tecnico controllo e certificazione agricoltura biologica. La domanda di partecipazione ai corsi dovrà pervenire ai Centri regionali di formazione professionale di riferimento ai seguenti indirizzi: - Cagliari, via Caravaggio s.n. tel. 070/6065154/0706065669/0706065130 - Carbonia, Via della Costituente 43 – tel. 0781/669411/13-0 - Sant’Antioco, prol. V.le Trento - tel. 0781/800288 - Oristano, Via Madrid, 1 – tel. 0783/773300/ 0785/373255 Presso le stesse sedi e l’Ufficio relazioni con il Pubblico dell’Assessorato, in via XXVIII Febbraio 1 a Cagliari, tel. 070/6067038 si potrà ritirare la modulistica per l’iscrizione e ogni utile informazione sulle azioni formative proposte. COMUNE DI IGLESIAS CENTRO DIREZIONALE AMMINISTRATIVO - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS (CI) Tel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201 - UFFICIO CONTRATTI Iglesias 26.11.2009 AVVISO DI GARA ESPERITA ENTE APPALTANTE: Comune di Iglesias, Via Isonzo, 5 - 09016 IGLESIAS Provincia Carbonia Iglesias - Tel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201. PROCEDURA DI AGGIUDICAZIONE: Aperta. OGGETTO DELL’APPALTO: Trattasi della fornitura di INDUMENTI DA LAVORO GENERICI PER IL PERSONALE DIPENDENTE. DATA DI AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO: Determinazione n° 408/2 del 23.11.2009. CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE: L’aggiudicazione è stata effettuata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa , ai sensi dell’art. 83 del D.Lgs. n. 163 del 12.04.2006 e s.m.i. NUMERO DI OFFERTE RICEVUTE: 2 (due). IMPRESE AMMESSE: 1(una). IMPRESAAGGIUDICATARIA: S.A.IN.TEC. S.a.s. Via Cilea n° 53/55, Quartu S.Elena (CA). IMPORTO A BASE DI GARA COMPLESSIVO: Euro 28.200,00 Iva esclusa così suddiviso : a)Lotto n° 1 ? 13.200,00 , b)Lotto n° 2 ? 10.500,00 , c)Lotto n° 3 ? 4.500,00 IMPORTO DI AGGIUDICAZIONE: Lotto n ° 1 Ribasso del 32% per un importo finale di Euro 8.976,00 Iva esclusa, Lotto n ° 2 e Lotto n ° 3 non sono stati aggiudicati in quanto la gara è stata infruttuosa. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: Rag. Scarpa Giuseppina. ORGANO COMPETENTE PER PROCEDURE RICORSO: Tribunale Amministrativo Regionale Via Sassari 17, 09100 Cagliari. Il Responsabile Servizio Contratti Dott.ssa Bonaria Uccheddu PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS SEDE DI CARBONIA 09013 Via Fertilia, 40 - Tel. 0781.66951 telefax 0781.670821 SEDE DI IGLESIAS 09016 Via Argentaria, 14 - Tel. 0781.31095 telefax 0781.33025 e-mail: [email protected] Presidente: Pierfranco Gaviano ASSESSORI: VALDARCHI EMANUELA: assessore alle Politiche Sociali, Sanitarie e della Famiglia; DESSI’ ANTONELLO: assessore alle Politiche della Programmazione, Attività Produttive e Bilancio; BALLOI ANTONELLO: assessore alle Politiche dei Trasporti, Mobilità e Patrimonio; CANDELORO NICOLA: assessore alle Politiche della Scuola, Università e Formazione Professionale; MELONI ERMINIO: assessore alle Politiche dei Lavori pubblici e Viabilità; MICHELETTI CINZIA: assessore alle Politiche culturali, sportive, per lo spettacolo e per il tempo libero, con incarico di vice Presidente; PISSARD BRUNO: assessore alle Politiche della Tutela dell’Ambiente; VACCA GUIDO: assessore alle Politiche dell’Urbanistica e della Pianificazione territoriale. FORNITURE ELETTRICHE 4 Lavoro numero 464 del 3 Dicembre 2009 LA PORTOVESME SRL RILANCIA LE PRODUZIONI E SI PREPARA AL POTENZIAMENTO DEGLI IMPIANTI Massimo Carta La Portovesme srl ha mantenuto l’impegno e il 23 novembre ha riavviato i due forni Welz per aumentare la produzione di zinco. E’ stata questa la prima tangibile inversione di tendenza di un sito industriale che, in questi ultimi anni, ha conosciuto la peggiore crisi dei suoi primi quarant’anni di vita. Con il riavvio dei Welz, 130 lavoratori, tra diretti e d’imprese d’appalto, hanno varcato dopo nove mesi di cassa integrazione i cancelli dello stabilimento, distribuendo sorrisi e speranza anche a quelli che ancora attendono pari condizioni. Ovviamente il messaggio di speranza non è stato indirizzato solo ai restanti lavoratori Portovesme srl che ancora sono in cassa integrazione, ma anche a quelli Alcoa, ex Ila, Eurallumina, Rockwool ed imprese d’appalto. Gli stessi sindacalisti e RSU di Portovesme srl hanno sollecitato la Direzione, dimostratasi sensibile ai problemi delle famiglie, perché renda possibile, quanto prima, anche il riavvio dell’impianto Kivcet per la produzione del piombo, alla quale sono interessati anche i lavoratori dell’impianto di S.Gavino. Le prospettive, secondo quanto confermato nei giorni scorsi dall’Amministratore Delegato di Portovesme srl Carlo Lolliri sembrano indirizzarsi al positivo, se nel frattempo Regione e Cipe daranno risposte immediate per quanto riguarda, rispettivamente, l’autorizzazione al parco eolico e al Contratto di Programma. Tale impegno prevede cospicui investimenti capaci di dare una boccata d’ossigeno anche alle imprese minori. Essi riguardano: 1) La Portovesme srl si è proposta, per venire incontro alla problematica energetica dello stabilimento con carattere energivoro, di realizzare un parco eolico per auto produrre la corrente necessaria, investendo in proprio e senza alcu- Carlo Lolliri na sovvenzione pubblica ben 150 milioni di euro; 2) La stessa Società, in data 4 agosto 2008, ha proposto al Governo un Contratto di Programma, con ulteriore investimento di 150 milioni di euro, per il raddoppio dell’impianto elettrolitico e annesse infrastrutture, perché ritiene sia una necessità potenziare le produzioni di zinco in Italia che ogni anno necessità di 350.000 t. di questo metallo. Tale Contratto di Programma è ancora fermo presso il Cipe e comunque potrà beneficiare delle agevolazioni di legge entrate in vigore dal gennaio 2009, quindi largamente inferiori rispetto ai parametri precedenti. 3) L’impegno assunto da Glencore-Portovesme srl mira a dare la possibilità di produrre beni e dare occupazione per almeno altri 15 anni. Si tratta di un impegno che si è sviluppato a partire dal 2 luglio del 1999, data di acquisizione degli impianti in argomento, e che ha portato, fino a questo momento, 169 milioni di euro di investimenti, in larghissima parte con ricaduta nel territorio. Com’è facile capire dai dati inconfutabili presentati, questa Società, ha dato ampia dimostrazione di voler restare ad operare nel territorio, riattivando, nei giorni scorsi, i due forni Welz nei quali sono stati richiamati dalla cassa integrazione circa 130 unità lavorative. IL PARERE DEL SINDACATO Sul parco eolico, confermiamo essere una gran parte della soluzione strutturale per sopperire all’alto costo dell’energia necessaria per il ciclo dello zinco elettrolitico. In più, per noi, è l’unico parco eolico, fra tutti quelli richiesti con l’assalto al nostro territorio ed a tutta la regione, che ha senso di esistere ed è da noi totalmente supportato. Avversiamo ogni altro parco che non sia, come non lo sono, funzionale e strettamente legato ad attività energivore ed occupazionali del territorio e dunque aventi il fine unico di sfruttare il facile business, dato dagli enormi incentivi legati alle energie rinnovabili, che depredano il territorio con irrilevanti ricadute occupazionali dirette e derivate; Sul Contratto di Programma per il raddoppio dell’impianto dello zinco elettrolitico, sul quale credo non ci sia tanto da dire se non che per Via Su Pranu, 12 09010 Santadi (CA) tel. 0781.950127 fax 0781.950012 www.cantinasantadi.it SI AL PARCO EOLICO Portovesme srl La Conferenza di Servizi (Regione, Asl, Portovesme srl, Provincia, Comune Gonnesa, Comune Portoscuso) ha dato il proprio parere positivo alla costruzione del Parco Eolico proposto da Portovesme srl per autoprodurre corrente a basso costo necessaria agli impianti zinco e piombo. Ora la parola, prima dell’emissione del decreto, è passata ai tecnici regionali che dovranno stabilire la compatibilità ambientale dell’impianto. La parola definitiva è prevista per il 20 gennaio prossimo. Nel frattempo, la Portovesme srl ha richiamato dalla cassa integrazione 120-130 lavoratori, che hanno ripreso il posto ai forni Welz che sono stati riaccesi dopo nove mesi di fermata. Roberto Puddu lo stesso, unitamente CISL e UIL ed a tutto il panorama politico ed istituzionale del territorio, abbiamo messo in atto ogni tipo di iniziativa anche di mobilitazione per ottenere dal Governo la giusta e dovuta partecipazione verso l’unico investimento produttivo importante, proposto da un’azienda e ancora di più nel peggiore momento di crisi che il paese ed il territorio abbia mai vissuto. Roberto Puddu Lavoro numero 464 del 3 Dicembre 2009 L’ASSESSORE FRANCO MANCA INDICA LA STRADA MAESTRA PER LE IMPRESE Limitare al massimo i residui passivi ed evitare di restituire risorse all’Unione Europea: sono le due priorità illustrate dall’Assessore regionale del Lavoro, Franco Manca, ai rappresentanti regionali di Confindustria, durante un incontro in Assessorato. “Dobbiamo orientare saggiamente la spesa, sarà importante il conforto di tutte le parti sociali: bisogna creare occupazione supportando il mondo delle imprese con opportune scelte di politiche attive”. Confindustria è la prima organizzazione invitata ad un confronto aperto sulle problematiche del settore. L’Assessore Manca ha illustrato l’impronta che desidera dare alla macchina operativa. “Non abbiamo bacchette magiche – ha esordito – ma i tempi d’intervento si sono fatti pressanti. Dobbiamo cambiare subito il passo. Da anni lo stato di crisi si trascina problemi cronici, quali carenze infrastrutturali, costi dell’energia, marketing. Le infrastrutture, unitamente alle politiche del lavoro, non a caso so- no tra le priorità di questa Giunta e della Finanziaria che inizieremo a discutere sin da mercoledì. Non intendo dare risposte da solo, è necessario il coinvolgimento di tutte le parti sociali a partire dal mondo delle imprese, per arrivare a una condivisione piena delle scelte strategiche. Il consenso non significa necessariamente l’unanimità nelle decisioni, e la porta di questo Assessorato sarà sempre aperta a una reale e partecipata concertazione”. No agli incentivi a fondo perduto, perché gli effetti sono deleteri. “L’impresa deve essere competitiva – ha precisato Manca –, ma evitiamo sprechi di soldi pubblici. Individuiamo, semmai, percorsi alternativi e interventi mirati, non generalisti. Con l’Assessorato della Programmazione stiamo pensando a soluzioni finalizzate per i singoli territori, in quanto le problematiche non sono sempre le stesse. Ho avviato un confronto anche con gli altri colleghi di Giunta. C’è bisogno che tutti i disoccupati imparino un mestiere: gran COMUNE DI SAN GAVINO MONREALE Provincia del Medio Campidano Procedura ristretta per la fornitura e il montaggio di una cucina componibile per la struttura del “ micronido interaziendale” , Trasmissione lettera di invito. Si invita Codesta Spett.le ditta alla presentazione di un’offerta per l’aggiudicazione della fornitura e il montaggio di una cucina componibile per la struttura del “ micronido interaziendale. La fornitura verrà aggiudicata mediante procedura ristretta , secondo il criterio del prezzo più basso (art. 82 del D.lgs del 12 aprile 2006, n. 163 punto, 2 lettera b). DENOMINAZIONE E INDIRIZZO UFFICIALE DELL’ENTE AGGIUDICATORE. Denominazione COMUNE DI SAN GAVINO MONREALE. Servizio responsabile. SERVIZI ALLA PERSONA E POLITICHE DEL LAVORO. Indirizzo VIA TRENTO, 2 C.A.P. 09037 Località/Città SAN GAVINO MONREALE (VS). Stato ITALIA - Telefono 07093749204 fax 0709375013. Posta elettronica (e-mail) [email protected] Indirizzo Internet (URL). Tutte le indicazioni relative all’offerta tecnica , economica e alle condizioni di gara sono contenute nel Capitolato Speciale di gara allegato, che è parte integrante del Bando pubblico.Termine di presentazione delle offerte ore 13.00 del giorno 18.12.2009. Eventuali informazioni sulla procedura di gara potranno essere richieste presso l’ufficio del responsabile del servizio Dott. Bruno Mancosu , tel. 070/93749204/205. F.to Il Responsabile del servizio Dott. Bruno Mancosu parte di loro, infatti, sono generici, è dunque necessario che siano avviati alla formazione e agli stage aziendali”. Entro l’anno dovrebbe essere convocato il Comitato per il lavoro, organismo istituito con la legge regionale n. 20/2005, e le politiche attive rappresenteranno l’asse centrale. I presidenti territoriali di Confindustria hanno espresso condivisione e gradimento in merito alle proposte illustrate dall’Assessore Manca. “Conosciamo i dati su occupazione, disoccupazione (in particolare quella giovanile), dispersione scolastica e formazione – ha detto Massimo Putzu, presidente di Confindustria Sardegna –. Occorrono interventi immediati. Avvertiamo la necessità di un maggiore coordinamento tra gli Assessorati regionali per arrivare a una più concreta formazione dei lavoratori”. “Le imprese – ha aggiunto Stefano Lubrano, presidente dell’Associazione industriali delle province del Nord Sardegna – hanno piena coscienza che le azioni di incen- L’IMPROVVISA SCOMPARSA DI FRANCO GALLETTI Franco Galletti tivazioni con il cosiddetto ‘vuoto a perdere’ non conducono da nessuna parte. Sono finiti i tempi delle regalìe, occorrono il sostegno e altre forme d’intervento che aprano a nuove opportunità di sviluppo. Confidiamo in un supporto alle imprese mirato ai risultati da raggiungere: ci sono interessanti esempi del passato che indicano qual è la strada da seguire”. CONTINUERA’ L’ATTIVITA’ DEI CENTRI CSL E CESIL L’assessore regionale del Lavoro, Franco Manca, ha firmato il decreto con il quale ha autorizzato la prosecuzione delle attività dei Csl (Centri servizi per il lavoro), dei Cesil (Centri servizi per soggetti svantaggiati) e dell’Agenzia per il sostegno allo sviluppo locale “Consorzio Due Giare”, sino al 30 giugno 2010, in attesa di definire un piano di stabilizzazione occupazionale dei circa 400 operatori impegnati nei servizi. “Si tratta di un provvedimento – spiega l’assessore Manca – che da un lato garantisce la prosecuzione del lavoro alle persone che operano nei vari Centri della Sardegna, e dall’altro la continuità dei servizi pubblici per l’impiego, attraverso i quali si sviluppano le politiche attive per il lavo- 5 ro. Questa proroga ci permetterà di studiare con attenzione una soluzione più organica in materia di orientamento e di incontro della domanda-offerta di lavoro, con l’obiettivo di dare finalmente una struttura definitiva e adeguata alle esigenze del mercato”. Il decreto assessoriale dà attuazione non solo a quanto previsto dalla Finanziaria 2009, ma anche all’accordo siglato il 26 ottobre scorso tra l’allora assessore ad interim (il Presidente della Regione, Ugo Cappellacci) e gli otto assessori provinciali competenti in materia di lavoro. La Regione anticiperà le risorse economiche in attesa dell’approvazione dei nuovi progetti che saranno finanziati con il Por 2007/2013. Nel mezzo della più intricata vertenza, Alcoa ha perso, qualche giorno fa, l’ex Direttore delle Risorse Umane Franco Galletti. 58 anni, da appena qualche mese in pensione, Franco Galletti è stato colpito da un male improvviso che non gli ha lasciato scampo. Il suo ricordo è stato tracciato da dirigenti dello stabilimento, sindacalisti, operai che avevano avuto, per molti anni, in Franco Galletti un punto di riferimento umano e preciso. Era arrivato a Portovesme quando l’impianto dell’alluminio primario era sotto l’Alumix a Partecipazioni Statali. Dieci anni fa, con la privatizzazione, gli Americani di Alcoa lo avevano confermato nell’incarico che ha mantenuto fino al giorno della sua quiescenza, avvenuta appena alcuni mesi fa. Nei giorni scorsi l’improvvisa ed immatura scomparsa che ha lasciato sconcerto e cordoglio in quanti l’avevano conosciuto e stimato. 6 Politica numero 464 del 3 Dicembre 2009 CONDIZIONE DI SOFFERENZA NEL SULCIS IGLESIENTE PER MANCANZA DI LAVORO E NUMERO DI DISOCCUPATI CONFRONTO IN SEDE DI CONFERENZA PROVINCIALE Sergio Rombi Pierfranco Gaviano “Solo attraverso il confronto chiaro tra tutte le componenti sociali si potrà avere un diverso futuro del Sulcis Iglesiente. Occorre prima di tutto individuare elementi di contenimento dell’attuale crisi, per poi passare alla fase propositiva per nuove politiche di lavoro”. Un discorso assai realistico quello fatto dall’Assessore regionale del Lavoro Franco Manca intervenuto a Carbonia alla Prima Conferenza per l’Occupazione organizzata dalla Provincia Carbonia Iglesias. “Dobbiamo rimuovere la sacca dei disoccupati generici che sono la palla al piede della nuova programmazione. Per questo i corsi di Addestramento Professionale, non più gestiti dalla Regione ma dalle Province, potrebbero concorrere ad abbassare tale pesante condizione, se però gli stessi corsi saranno rispondenti alle esigenze del mercato del lavoro locale”. La Conferenza in argomento, coordinata da Carmina Conte, è stata aperta con l’intervento del Presidente Pierfranco Gaviano il quale ha spiegato le motivazioni di un dibattito pubblico sulle problematiche del lavoro, “la prima che viene fatta nelle nuove Province sarde, ha evidenziato l’Assessore Franco Manca”. Tra il pubblico presente diversi manager e Presidenti di società operanti nel territorio, rappresentanti di associazioni datoriali, sindacalisti e pubblici amministratori. “La Conferenza, ha detto il Presidente Gaviano. si propone di affrontare le problematiche che affliggono il Sulcis Iglesiente, quali la forte crisi del comparto produttivo, l’elevato tasso di disoccupazione e i conseguenti fenomeni di spopolamento e di disagio sociale, mediante contributi di alto livello accademico dal punto di vista economico, sociologico, psicologico e istituzionale, al fine di fornire spunti di riflessione e di dibattito sulle più efficaci azioni da intraprendere”. “Il Sulcis Iglesiente, ha aggiunto il Presidente Gaviano, vive oggi un periodo drammatico di forte crisi economica e sociale, come ripercussione dell’aggravarsi della recessione mondiale, che ha messo in ginocchio un sistema produttivo già fortemente indebolito. Il precipitare degli eventi, la perdita di numerosi posti di lavoro, la drammaticità dello scenario socio economico, la sfiducia in una ripresa a breve termine e il malessere sociale dilagante, hanno fatto emergere la necessità di programmare momenti di confronto e pianificazione concreti e incisivi. La Provincia è quindi chiamata, anche grazie alle nuove competenze che le sono attribuite, a predisporre piani d’intervento in grado di assicurare a tutto il territorio un equilibrato sviluppo economico e sociale, che veda come protagonisti assoluti gli attori che in esso operano e vivono”. I punti deboli di questo territorio li ha indicati ancora l’Assessore Manca: diminuzione della popolazione residente, soprattutto nelle due città capoluogo; conseguente invecchiamento, decisamente al di sopra della media regionale; emigrazione; la bassa produttività, tra le più basse dell’Isola, nei vari settori produttivi; industria in forte arretramento; agricoltura, edilizia, commercio e turismo con indici negativi. Tutto ciò malgrado le potenzialità che il territorio può esprimere. Oggi nel Sulcis Iglesiente, ha aggiunto l’Assessore regionale Manca, ci sono 20.031 disoccupati e 9.305 inoccupati”. Assente l’annunciato Segretario generale del Ministero del lavoro Francesco Verbaro, il confronto è proseguito con il Direttore regionale Inail Onofrio Di Gennaro e successiva- Carbonia - Convegno sul lavoro Carbonia - Convegno sul lavoro Franco Manca mente con gli esperti universitari Giovanni Sulis, Massimo Corrias e Giorgio Sangiorgi. Dal canto suo l’Assessore provinciale Antonello Dessì ha presentato al numeroso e qualificato uditorio, il Piano pro- vinciale per i Servizi e le Politiche del Lavoro 2010-2012. Altri interventi sono stati presentati dalla sociologa Maria Letizia Pruna, e dal Direttore dell’Assessorato regionale al Lavoro Antonello Mascia. Politica numero 464 del 3 Dicembre 2009 150 SINDACI DELLA SARDEGNA PROTESTANO CONTRO LA REGIONE Assemblea nell’aula del Consiglio regionale, tra 150 Sindaci della Sardegna, la Presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo, i Capigruppo e i Consiglieri regionali. L’incontro era stato chiesto (con i Capigruppo) perché i primi cittadini contestano l’entità delle risorse al fondo unico degli enti locali prevista nella finanziaria da oggi all’esame dell’Aula. I Sindaci, che indossavano la fascia tricolore, sono arrivati in Consiglio regionale mentre era in corso una conferenza dei Capigruppo. Dopo momenti di tensione, a causa dello slittamento del vertice, la Presidente Lombar- Consiglio Regionale do ha deciso di svolgere la riunione nell’aula consiliare. Il primo a intervenire è stato Emilio Floris, Sindaco di Ca- gliari. che ha ringraziato tutti per aver fatto prevalere il consenso e ha sottolineato che i Comuni vogliono avere un NUOVI ASSESSORI NEL COMUNE DI CARBONIA Il Sindaco di Carbonia Salvatore Cherchi ha nominato il Consigliere Bruno Angioni Assessore ai Lavori Pubblici (al posto di Giacomo Guadagnini dimessosi per assumere altro incarico) Marco Fanni Assessore ai Servizi di Pubblica Utilità. Bruno Angioni è nato a Carbonia ed è infermiere presso la Asl 7 di Carbonia. Dal 1984 al 1988 è stato consigliere di circoscrizione a Barbusi, dal 1988 al 1990 Presidente della circoscrizione di Barbusi. Iscritto alla CGIL, dal 1991 al 2000 dirigen- te sindacale presso la ASL 7 di Carbonia. Nel 2001 è eletto Consigliere Comunale, nella lista dei Democratici di Sinistra, e ricopre sino a fine mandato l’incarico di Presidente della Commissione Politiche Sociali. Nel 2006 è rieletto Consigliere Comunale sempre nelle liste dei DS, e ricopre sino al 2009 l’incarico di Presidente della Commissione. Anche Marco Fanni è nativo di Carbonia. Laureato in ingegneria meccanica, è libero professionista, esperto di impianti tecnologici e soluzioni per il risparmio energetico. Nel 2008 insegnante di impianti, presso l’Istituto tecnico per Geometri, G.M. Angioy di Carbonia, con particolare attenzione alle tematiche riguardanti la pressurizzazione delle acque, impianti idrici, scarico e trattamento acque domestiche e impianti alimentati a metano e GPL. Ha inoltre maturato esperienze professionali nella progettazione e consulenza per la produzione di corrente da fonti rinnovabili. Dal 2004 è membro del direttivo cittadino dell’Italia dei Valori. COMUNE DI CALASETTA PROV. CARBONIA IGLESIAS BANDO DI GARA PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI INSERIMENTO LAVORATIVO SOGGETTI SVANTAGGIATI - PROCEDURA APERTA confronto con la Regione. “Vogliamo avviare un confronto, ha detto Floris, non uno scontro”. Per Tore Cherchi, Presidente dell’Anci della Sardegna, spesso i Comuni sono trattati erroneamente come “spreconi”. Cherchi ha auspicato che si produca un confronto costruttivo. La Regione ha fatto una deliberazione per il rispetto del suo patto di stabilità, ha detto, che non può andare bene agli enti locali. La Regione deve trasferire le risorse ai Comuni per pagare gli stati di avanzamento “rendicontati”. Chiediamo alla Giunta e alla Regione, ha affermato, di aprire un tavolo per determinare come i flussi finanziari debbano essere indirizzati prioritariamente ai Comuni. Il Sindaco di Carbonia ha ricordato che i Sindaci stanno chiedendo l’applicazione delle norme che stabiliscono l’adeguamento del fondo unico in proporzione all’incremento delle entrate fiscali per la Regione. Tore Cherchi ha assicurato la piena disponibilità dei Comuni della Sardegna per ogni e qualsiasi forma di controllo, ma ha avvertito che nessun Sindaco avrebbe mai rinunciato al principio dell’autonomia di entrata e di spesa. Sono poi intervenuti Mario Bruno, Capogruppo del Pd, che ha detto che su questa materia è necessaria una battaglia unitaria senza distinzione di colore politico e Roberto Capelli, Capogruppo dell’Udc che ha assicurato da parte del suo gruppo il rispetto delle leggi esistenti e ha proposto che nel momento in cui si realizzeranno maggiori entrate, l’Udc proporrà l’adeguamento del Fondo unico. 7 Matrimoni, Cresime, Battesimi, Convegni, Spot pubblicitari, Montaggi, Filmati amatoriali, Travasi da pellicole in DvD, Regia mobile per eventi Comune di Domusnovas Provincia di Carbonia Iglesias P.zza Caduti di Nassirya, 1 - Tel. 0781 70771 - Fax 0781 72368 Sindaco Angelo Deidda Vicesindaco Marco Cuccu Assessori Luigi Bacchis, Giampaolo Garau, Alessio Mura, Gianfranco Tolu, Attilio Stera Presidente del Consiglio comunale Erizio Pranteddu Consiglieri Luigi Bacchis, Stefania Cabboi, Sergio Cadoni, Mario Cera, Marco Cuccu, Isacco Demarchi, Pietro Angelo Fonnesu, Gianluigi Fonnesu, Gianpaolo Garau, Alessio Mura, Maria Carmela Pilloni, Erizio Pranteddu, Attilio Stera, Silvana Usai, Massimiliano Ventura 1.Oggetto: Servizio Inserimenti lavorativi soggetti svantaggiati; 2.Amministrazione appaltante: Comune di Calasetta; 3.Durata : Anno 2010 e comunque fino a esaurimenti dei fondi; 4.Luogo di esecuzione del servizio: Le attività potranno essere effettuate sia all’interno che all’esterno dei locali comunali e riguarderanno principalmente i seguenti ambiti : - cura e manutenzione del verde pubblico e decoro urbano; - pulizia delle strade e piazze; - pulizia di tutti gli immobili comunali ; - servizi di uscierato , fotocopie , consegna materiale informativo e altre attività relative ai ruoli di commesso, ausiliario in attività impiegatizie negli uffici comunali ; - lavori di sostegno e ausilio alle attività svolte in ludoteca appoggio e sostegno nelle attività ricreative socio-culturali : biblioteca , museo e archivio 5.Importo a base d’asta: L’importo della base d’asta dell’appalto è stabilito in E 15,50 ( Iva esclusa); Gli oneri per la sicurezza sono stimati in circa 2.000,00. 6. Modalità di presentazione delle offerte: le ditte che intendono partecipare alla gara dovranno far pervenire a questo Comune-Ufficio Protocollo, tramite raccomandata o a mezzo agenzia di recapito, o consegnato direttamente a mano al protocollo , un plico debitamente sigillato e controfirmato sui lembi di chiusura, entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 09 Dicembre ( mercoledì ) , con l’indicazione del mittente e recante la seguente scritta “OFFERTA RELATIVA ALLA GARA PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO SOGGETTI SVANTAGGIATI. Il Responsabile del Servizio Dott.ssa Loreta Armeni Centro Storico Iglesias 8 Politica numero 464 del 3 Dicembre 2009 CONFRONTO ESCLUSIVO GALSI-GAZZETTA L’IPOTIZZATO METANO DI GALSI “DROGA” ANCHE LA POLITICA Massimo Carta Claudio Moica Si è svolto il 23 novembre a Cagliari il convegno organizzato dal Galsi dal titolo ‘’Il Gasdotto Galsi, nuova energia per la Sardegna’’ dal quale è emerso che entro il 2010 dovrebbe arrivare il via libera per la costruzione del gasdotto, il condotto che dall’Algeria arriverà in Sardegna per poi proseguire verso la Toscana e confluire nella rete di distribuzione nazionale, e probabilmente nel 2014 l’avvio dei lavori e della posa della condotta. “Gazzetta” ha posto delle domande specifiche sull’argomento alle quali l’addetto stampa, Sara Milanesi, ha risposto in modo esclusivo: D) I paesi interessati dal tracciato della condotta potranno usufruire del metano? R) Dei 38 bacini in cui è suddiviso il territorio sardo alcuni hanno già la rete di distribuzione che, fino a quando non sarà operativo il Galsi, andrà a GPL o aria propanata. Non appena il gas via Galsi sarà disponibile tali reti saranno convertite a metano. Non c’è bisogno di modifiche alle reti, le stesse possono trasportare anche il metano. Per quanto riguarda tutti gli altri bacini ci risulta che molti comuni abbiano già appaltato i lavori per la costruzione della rete, altri sono già in fase di cantiere, altri ancora sono in fase di indizione delle gare, alcuni hanno già concluso i lavori. Man mano che le reti saranno ultimate nel caso in cui il gas del Galsi non sia ancora disponibile le reti cominceranno ad andare a GPL o aria propanata. Successi- vamente saranno convertite a gas senza problemi di compatibilità. Per quanto riguarda l’utilizzo del gas da parte dei comuni, dalla dorsale Galsi, ad alta pressione, dipartiranno dai punti di derivazione (38 previsti lungo il tracciato in Sardegna) le linee secondarie che porteranno il gas alle reti comunali. Ci dovranno essere ovviamente delle cabine di riduzione della pressione del gas prima dell’innesto nelle reti cittadine dove il gas deve entrare ad una pressione molto più bassa. D) Per i lavori di posa interesserete le aziende sarde e quindi utilizzerete manodopera locale? R) Nella fase di cantiere si prevede il coinvolgimento della manodopera locale e di ditte sarde rispondenti ai requisiti richiesti per alcune tipologie di lavori come ad esempio le opere civili. D) Nelle vostre note precedenti emergeva che sui terreni coinvolti dal passaggio della condotta non si potrà fare alcun tipo di coltura agricola. Gli alberi non si potranno piantare se non a cavallo di 20 metri dalla tubatura, quindi se dovesse attraversare un bosco difficilmente questo verrebbe ripristinato. Come avete pensato di risolvere questo problema? R) Non ci sarà alcuna limitazione a qualsiasi tipo di coltura agricola. All’interno della fascia dei 20 metri non è vietato piantare alberi, anche di alto fusto. Il tracciato del gasdotto transita quasi esclusivamente su aree agricole proprio per evitare di interessare aree di sviluppo residenziale o urbanistico e quindi edificabili. Le aree agricole per quanto ci risulta non sono edificabili a meno che non rispondano a particolari requisiti stringenti. Sui terreni agricoli che saranno interessati dalla costruzione del gasdotto è ovviamente previsto un risarcimento sia per la mancata raccolta dei frutti o prodotti per la stagione sia un indennizzo basato sul calcolo del tempo necessario affinché il terreno possa ritornare in produttività. Il proprietario viene quindi indennizzato sia per la fase di cantiere sia per i mancati raccolti imputabili alla costruzione del gasdotto. Questo è previsto per legge. D) Il discusso problema della distruzione della prateria marina di Posidonia, presente a Portobotte (Golfo di Palmas), dove il tracciato approda, come avete pensato di risolverlo? R) Per la Posidonia useremo un metodo in fase di posa della condotta che riduce la larghezza dello scavo. Anche in questo caso comunque è previsto un progetto “compensativo” (rimpianto di nuova Posidonia, o altri progetti compensativi). Le società specializzate nella posa di condotte sottomarine stanno lavorando alla progettazione di nuove macchine che permetteranno di prelevare le zolle della prateria di Posidonia prima della posa della condotta per poi riposizionarle dopo il rinterro, diminuendo in questo modo la percentuale di perdita. Conclude l’intervista, la Milanesi, specificando che “Galsi non si è mai negata per partecipare ai confronti pubblici e non si è comportata “in maniera sporca”come detto dal Sig. Sedda, presidente della LUMS, ma ci siamo resi sempre disponibili nella misura in cui ci sia la possibilità di ben organizzarli scegliendo una data soddisfacente alle parti in modo che sia possibile coinvolgere i nostri tecnici competenti per rispondere alla domande e creare un dibattito di qualità. Abbiamo infatti dato la disponibilità al sig. Sedda per un altro eventuale dibattito nel mese di dicembre.” Il condotto Algeria-Sardegna-Italia, con i suoi 837 chilometri di lunghezza, con un investimento previsto di circa 3 miliardi di euro, introdurrà in Italia circa 8 miliardi di metri cubi di gas all’anno e da cui l’isola potrà, probabilmente, attingere. Ma la speranza di tutti i Sardi è che possa essere la più importante opera strategica per il futuro della Sardegna. “La Regione è impegnata da anni in questo grande progetto nel quale crede fortemente senza dubbi o incertezze. Vogliamo portare avanti una struttura importante per lo sviluppo della nostra isola che consentirà di collegarci alle reti internazionali. La Sardegna crede in questo obiettivo per rimanere isola solamente dal punto di vista geografico”. L’ha affermato l’assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, intervenendo al convegno “Il Gasdotto Galsi: nuova energia per la Sardegna” organizzato a Cagliari per approfondire gli aspetti economici e imprenditoriali legati alla realizzazione del nuovo gasdotto d’importazione dall’Algeria all’Italia, via Sardegna, destinato a cambiare la prospettiva dell’approvvigionamento energetico italiano ed europeo. L’importanza del progetto è stata sottolineata anche dal presidente del Consorzio, Roberto Potì, che ha spiegato che l’inizio dei lavori è previsto per la seconda metà del 2010 e la prima posa dei tubi nel 2011. L’amministratore delegato della societa’, Mohamed Yousfi’, ha invece posto l’accento sul fatto che gli azionisti di Galsi abbiano fatto tutti gli sforzi per sviluppare questo progetto a partire dall’idea iniziale e che ora non resta che attendere qualche anno per vederlo completato e vedere arrivare il primo gas dall’Algeria. Il presidente dell’Autorita’ per l’Energia elettrica e il Gas, Alessandro Ortis, ha ribadito che grazie al nuovo gasdotto ci saranno importanti benefici per la Sardegna in termini di riduzione della bolletta del gas. Il presidente della Sfirs, Antonio Tilocca, ha rimarcato il ruolo determinante nella commercializzazione del gas che la finanziaria regionale in- Il degrado del territorio tende svolgere. “La Regione – ha concluso l’assessore della Programmazione durante il dibattito, farà la sua parte anche nella legittima difesa delle aziende sarde affinché siano protagoniste e non comprimarie per la realizzazione di quest’opera”. “Credo che oggi la politica deve farsi carico di scelte consapevoli, capaci di coniugare il benessere dei cittadini con la salvaguardia dell’habitat futuro”. L’ha sostenuto il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, in un messaggio al convegno. Il presidente Cappellacci ha giudicato infondate le preoccupazioni sul mancato coinvolgimento delle imprese sarde nella realizzazione dell’opera, dicendosi convinto che siano molteplici le opportunità che possono essere colte dalle migliori aziende regionali ma anche dagli studenti delle università sarde per borse di studio / tirocini formativi/sperimentazioni nella fase di sviluppo del progetto. ‘’Insomma non è più il tempo – ha osservato - delle recriminazioni ma quello di dimostrare che sappiamo sfruttare una grande occasione”. Fin quì la parte ufficiale della Regione Sardegna, la quale, per l’ennesima volta, ha visto in questo mega progetto la panacea di tutti i mali isolani. Il convegno svoltosi a Cagliari, infatti, non ha sciolto i dubbi e gli interrogativi che “Gazzetta del Sulcis Iglesiente” (per prima) ha avanzato da tempo: cosa ne sarà dei terreni attraversati dalla condotta metaniera? Quali saranno gli indennizzi che i proprietari dei terreni avranno? Quale sarà la garanzia per il coinvolgimento delle imprese sarde? Quali e quanti saranno i tecnici sardi impegnati in questo colossale (solo per le società multinazionali partecipanti) progetto? Quale garanzia viene data per il rispetto del fondo marino e delle posidonie nel Golfo di Palmas? Quale sarà la garanzia, dal lato sicurezza, negli impianti di spinta che dovrebbero essere realizzati nel tratto oggi occupato dalle saline di S.Giovanni Suergiu-Sant’Antioco? Sono interrogativi ai quali finora nessuno ha dato esaurienti risposte. Ma soprattutto al Sulcis interessa capire fino a che punto il metano algerino sarà di ostacolo alla valorizzazione del carbone sardo. Lo snodo politico è proprio qui. Non ci sono alternative. Se la politica regionale, innamorata ormai del metano algerino, metterà in piedi un progetto di valorizzazione del carbone Sulcis finalizzato ad essere bruciato in una centrale per produrre corrente da destinare alle industrie, allora si potrà aprire un tavolo nel quale potrebbe avere diritto di ospitalità il metano algerino. In caso contrario, le penalizzazioni che Galsi porterà alla Sardegna sono e saranno tante e tali che non varrà la candela di consegnare l’Isola a nuovi colonizzatori che useranno il territorio solo per far passare le tubazioni che trasporteranno il metano destinato ad altri lidi e non con benefici per i Sardi. Realtà Locale AL VIA IL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DEL SIC COSTA FUNTANAMARE NEBIDA Marco Massa Gonnesa - Spiaggia di mezzo L’Amministrazione comunale di Iglesias, in qualità di Comune capofila del Sic Costa di Nebida, e di cui fanno parte i Comuni di Buggerru, Gonnesa e Portoscuso, ha presentato un progetto per la promozione dello sviluppo di infrastrutture connesse alla valorizzazione e fruizione della biodiversità e degli investimenti previsti nei Piani di Gestione dei siti di Natura 2000. Gli interventi previsti riguardano la realizzazione e la risistemazione di sentieri per la tutela degli habitat con annessa cartellonistica, la realizzazione di un’area per il birdwatching presso la palude di Sa Masa e aree attrezzate intermedie per un’agevole fruizione del percorsi. In un incontro preliminare con i Sindaci e gli Assessori competenti delle Amministrazioni interessate si è concordato di avviare quanto prima la gestione associata del Piano, anche al fine di dar seguito agli interventi già finanziati dal POR misura 1.5.b che prevedono sia la realizzazione di discese a mare e la risistemazione degli accessi già esistenti per la tutela della erosione, sia azioni per la difesa attiva degli habitat dunali di interesse comunitario. Le direttive europee in materia hanno reso possibile il costituirsi di una rete ecologica europea denominata Natura 2000 che comprende ambiti territoriali in cui trovano tipi di habitat e di specie di interesse comunitario quali i Sic (Siti di interesse comunitario). “Il nostro territorio, ha commentato l’Assessore all’Ambiente Franca Fara, è caratterizzato da ambienti dal particolare valore naturale che si sono mantenuti intatti nel tempo e che rappresentano una ricchezza da proteggere e valorizzare al fine di preservarne l’integrità”. “L’Amministrazione Comunale, ha aggiunto l’Assessore Fara, ha dimostrato di credere fortemente nelle potenzialità offerte dal nostro territorio in genere e quello naturalistico nello specifico. I Sic non devono essere identificati come realtà tesa soltanto alla propria autotutela, ma devono essere fruibili dalla collettività. Ci si è resi anche conto che la percezione comune sui SIC è in genere limitata, per questo motivo sono allo studio la realizzazione di un opuscolo informativo sul SIC Costa di Nebida e una serie di incontri rivolti ai cittadini tutti, ma alcuni specifici per i piccoli produttori e imprenditori le cui attività ricadano in area SIC”. Il Comune di Iglesias, facente parte anche del Sic MarganaiLinas, ha aderito al progetto sulla biodiversità che vede il Comune di Gonnosfanadiga come Ente Capofila. ANCHE IL LAGO CORSI DI IGLESIAS NEL CONVEGNO SUI “LAGHI SARDI” Si è svolto il 21 Novembre a Sorradile il 1°Convegno Regionale sui Laghi della Sardegna. Il primo obiettivo raggiunto è stata la creazione di un Sistema turistico dei laghi della Sardegna che si pone come cuore strategico e operativo che dovrà guidare e permettere all’offerta delle risorse lacuali di strutturarsi e diventare un “prodotto” turistico che funzioni e garantisca sviluppo nel tempo . Per fare ciò è necessario che le azioni di valutazione ambientale e sostenibilità, di riqualificazione paesaggistica e architettonica, sociale e infratrutturale , siano inserite in un piano che permetta di definire e realizzare obiettivi e strategie di sviluppo turistico, sfruttare nella maniera più efficiente e rispondente a tali strategie le risorse lacuali, garantendo ricadute positive che durino e si rafforzino durante gli anni per tutte le aree interessate e coordinate all’interno dell’organismo sinergico. “Rendere fruibile il patrimo- Battello nel Lago sardo nio naturale e culturale della Città di Iglesias è uno degli obiettivi principali dell’Amministrazione comunale, ha dichiarato l’Assessore allo Sport e Tempo Libero Daniele Reginali. Per questo motivo partecipare all’incontro è stato utile per capire come rafforzare gli spazi circostanti al Lago Corsi e far si che i cittadini possano usufruire di quell’area, alla quale molto presto verrà consegnata la Casa delle 4 Stagioni, come spazio per il tempo libero. Proprio per questo motivo è previsto nelle prossime settimane un nuovo incontro con il Presidente Regionale dell’Enas per affrontare questo tema e definire subito alcuni interventi. Con lo stesso Presi- dente è già stato effettuato un sopralluogo insieme al sindaco Pierluigi Carta e il Commissario del Consorzio di bonifica del Cixerri Gianluigi Rubiu”. “L’incontro, ha aggiunto l’Assessore Reginali, ha anche evidenziato il ruolo dei comuni nella valorizzazione delle risorse naturali, fornendo numerosi elementi su come ideare e segnalare percorsi guidati al fine di portare il visitatore a vedere e conoscere la nostra tradizione, e promuovere queste aree attraverso forme di turismo attivo quali il cicloturismo, trekking, canoa, vela, kitesurf, windsurf, arrampicata, equitazione, paracadutismo, parapendio, che fanno buona fetta del nuovo mercato turistico. Proprio in questi giorni stiamo lavorando per organizzare nei prossimi mesi manifestazioni di questo tipo che diventino un importante veicolo di promozione per la nostre risorse e la nostra città”. Lago Corsi Franca Fara RECUPERO DELLE AREE SUGHERICOLE DEGRADATE La Giunta regionale ha approvato il progetto operativo triennale tra Mattm – Mipaf - Regione Sardegna e Regione Toscana per un “Progetto pilota per il recupero di aree sughericole degradate e soggette a fenomeni di desertificazione”. Gli indirizzi previsti dal protocollo d’intesa, stipulato con i Ministeri dell’Ambiente e delle politiche agricole e forestali e la Regione Toscana, hanno, in particolare, come obiettivi: - la realizzazione di interventi selvicolturali per il recupero ambientale e paesaggistico di aree vocate e interessate da pro- 9 numero 464 del 3 Dicembre 2009 cessi di desertificazione; - il miglioramento degli strumenti tecnico-conoscitivi, alla valorizzazione delle filiere regionali attraverso l’innovazione e la ricerca; - la sperimentazione di sistemi di certificazione delle catene di controllo di filiera, alla professionalizzazione e qualificazione delle maestranze forestali; - la divulgazione di buone prassi e sensibilizzazione rivolta agli operatori del settore; - la sperimentazione di approcci partecipativi nelle fasi decisionali sia a livello locale sia nell’ambito degli scambi di partenariato fra regioni con il coinvolgimento delle associazioni di categoria, dei produttori, dei promotori locali. La Giunta, inoltre, ha individuato nel Servizio tutela del suolo e politiche forestali dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente il centro di responsabilità amministrativa del procedimento e coordinamento. Il tuo Giornale in abbonamento o in edicola 10 Realtà Locale numero 464 del 3 Dicembre 2009 SANT’ANTIOCO SOLO LE SUE SCULTURE E IL SUO BEL RICORDO TESTIMONIANO L’EREDITA’ DI GIANNI SALIDU Marco Massa Sant’Antioco e la Sardegna hanno pianto uno dei più prolifici scultori contemporanei: Gianni Salidu che è venuto a mancare alla vigilia del suo 68° anno. La tenacia con la quale aveva coltivato l’arte, con la quale si era distinto da una trentina d’anni, non è stata sufficiente per affrontare, ad armi pari, la malattia che ne aveva minato l’esistenza fino a stroncarlo in quel di Sant’Antioco dove era nato e alla quale aveva sempre tributato il meglio di se stesso. L’emozione del ricordo di quel caratteristico viso, contornato dalla fluente barba, ha lasciato sgomenti molti concittadini e quanti hanno avuto il piacere e l’onore di conoscerlo nei momenti più comuni. Ma è stata la scultura la sua vera passione. Pur appassionato di letteratura, soprattutto sarda, di cui ha lasciato traccia con diverse pubblicazioni, Gianni Salidu ha espresso sensibilità e grande intuito artistico con la scultura. Non importava quale fosse la materia tra le sue mani: legno o pietra. Sapeva leggere in ognuna di queste materie informi l’animo racchiuso e pronto a venire alla luce grazie alle sapienti mani. Scalpelli, sgubbie, affilate lame o piccoli trapani concorrevano in questa sua passione. E’ difficile oggi ricordare tutte le creazioni di Gianni Salidu. Sue opere sono nell’Isola e fuori di essa. Sono opere singole o complesse dalle quali traspare, oggi più che mai, il pathos artistico che lui stesso rifiutava di possedere. Il suo lento, ma incessante cammino artistico, iniziò nell’agosto 1982, allorchè si presentò al pubblico con la prima personale tenuta a Sant’Antioco. Chi negli anni lo ricorda, lo rivede con una bozza di presepe in un ipogeo punico di via Castello con il Gruppo Sa Perda de S’omini. Nel 1986 iniziò le esposizioni oltre Tirreno: Fiorano Modenese (MO) - Lacchiarella (MI) e, nel 1990, nel centro CIAS Club dell’UNESCO a Roma. In epoca più recente iniziò la collaborazione con la cooperativa Monte Meana per l’allestimento del presepe artistico nella grotta calcarea di Is Zuddas - Santadi. Quel presepe è diventato un classico nel tempo. Dal 1993 l’artista ha partecipato ogni anno ad un simposio, alcuni a Sant’Antioco, altri a Cortoghiana, Iglesias, Ittiri, Jerzu etc. “ Il significato iconografico delle raffigurazioni legate al primo periodo artistico di Gianni Salidu, scrive il critico Franco Rossi di Roma, risentono dell’influenza del Mito, dell’Antico, dell’Arcano: basti osservare l’opera umana, dagli occhi semichiusi e pensosi, capelli lunghi, baffi folti e lunga barba, ci riporta ai busti degli antichi filosofi greci, carichi di esperienza e maestri di vita. Con l’Ardia, opera realizzata in olivastro, l’artista si avvicina al mondo del folclore sardo: il Palio della montagna. In una delle sue opere lo scultore tocca un tema attualissimo e purtroppo tristemente frequente: la tragedia nucleare. In questa sua opera Salidu ha raggiunto la piena maturità sia artistica che sociale: come non commuoversi dinanzi a questa Apocalisse, effigiata in primo piano dallo struggente abbraccio Madre-Figlio, sconvolti da tanto terrore”. Oggi che quest’artista non guarda più le sue “creature”, siano in pietra, in ginepro o olivastro, viene spontaneo immaginarlo presente, come è sempre stato nei momenti culturali di più largo spessore. Era anche un amante dell’etnografia sarda, quella stessa che molto spesso ispirò i primi approcci alla scultura. “ Nelle sue pietre e nei suoi legni, ha scritto di lui Elio Mercuri, c’è una forza impressionante. Ti si parano davanti con la stessa consistenza di una collina o di un albero, e al tempo stesso cariche di medianiche corrispondenze: hanno i tratti e le figure di ciò che ci circonda e pure vivono in una loro aurea remota e assoluta. Presenze, che sono collocate nella loro primordiale sembianza, spesso racchiusa nel tempo interminabile dell’archetipo, dove comincia la vita, e nascono i miti e gli dei. Hanno la stessa sostanza e forma degli eventi di natura, …… e per sottili corrispondenze evocano tempi di origine e di creazione che circondano in un enigma le civiltà e la storia dei popoli, i nuraghi della sua Sardegna, toccata dai Fenici, isola ponte di passaggi e contatti, che in Salidu rivivono per quella misteriosa magia che non è fatta di libri ma di percorsi e di emergenze dal cerchio profondo”. E’ un ricordo assai caro per chi abbia conosciuto Gianni Salidu. Di quelli che nella vita difficilmente si cancellano, forse perché originati da una persona, ancorché valido artista, in cui primeggiava la modestia e quel senso di appartenenza ad una cultura fatta di cose semplici, ma forti, come è stato il suo temperamento e il suo carattere. Gianni Salidu al lavoro COMUNE Provincia DI DECIMOMANNU di Cagliari BANDO DI GARA LAVORI DI ADEGUAMENTO DELL’ISTITUTO “L. DA VINCI” SCUOLA SUPERIORE DI I GRADO ALLE VIGENTI DISPOSIZIONI IN TEMA DI SICUREZZA E IGIENE DEL LAVORO ED ALL’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Importo totale a base d’asta: Euro 98.957,03 di cui: -Importo lavori a misura: Euro 59.931,40 -Importo lavori a corpo: Euro 34.525,63 -Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta: Euro 4.500,00 Termine per il ricevimento delle offerte: Entro le ore 12:00 del giorno 16.12.2009. IL RESPONSABILE DEL SETTORE TECNICO Ing. Giovanni Tocco PROVINCIA CARBONIA IGLESIAS APPALTO Affidamento del servizio di censimento della popolazione di cormorano svernante nelle zone umide della Provincia di Carbonia Iglesias - anni 2009-2010. IMPORTO COMPLESSIVO DELL’APPALTO. Importo dell’appalto soggetto a ribasso euro 60.000,00 (sessantamila virgola zero zero) oltre I.V.A. nella misura di legge. SCADENZA PER LA RICEZIONE DELLE OFFERTE. Termine perentorio ed improrogabile del 09 dicembre 2009 ore 12.00. INDIRIZZO AL QUALE INVIARE LE OFFERTE. Provincia di Carbonia Iglesias Ufficio Protocollo –via Mazzini n. 39 - 09013 Carbonia. IL DIRIGENTE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI E FINANZIARI Dott.ssa Anna Maria Congiu SINDACO 0781.887811 (Prov. Carbonia Iglesias) Vice SINDACO 0781.887828 UFFICIO TURISMO SERVIZI SOCIALI SPORT SPETTACOLO 0781.887813 UFFICIO ASSESSORI 0781.887827 CALASETTA - Piazza Belly - Centralino - 0781.88780 www.comune.calasetta.ca.it G.C.S. srl Località “Sa Stoia” - 09016 IGLESIAS (CI) - Tel. 0781.260031 - 0781.260074 - Fax 0781.260765 http://www.maredigrano.com [email protected] Realtà Locale numero 464 del 3 Dicembre 2009 LETTERA IN REDAZIONE UN PO DI BUON SENSO E ATTESE BREVI NEL PRONTO SOCCORSO DEL SIRAI DI CARBONIA Dal 10 di luglio ho spostato la residenza da Milano a Giba (fraz. Villarios). Domenica 21 settembre sono stato ricoverato con urgenza all’Ospedale SIRAI per un intervento necessario a risolvere le conseguenze di una ipertrofia prostatica benigna. Sono stati fatti tutti i possibili e necessari esami clinici. Sono stato costantemente informato delle terapie che mi sarebbero state praticate. Sono stato costantemente informato di cosa mi sarebbe accaduto. Dell’intervento quasi non mi sono accorto. Ho ricevuto costante assistenza da tutti i medici e dal personale infermieristico. Gli inevitabili dolori sono stati ridotti al minimo. Domenica 28 settembre sono stato dimesso, sentendomi rinato. Ieri, però, mia moglie Anna Carnaghi ha richiesto i servizi del Pronto Soccorso dell’Ospedale Sirai di Carbonia. su consiglio della Guardia Medica di Giba per sintomi che potevano far presumere un infarto oppure una formazione tumorale al seno. E’ stata registrata, come codice bianco, al Pronto Soccorso circa alle ore 9.00 ed è stata visitata per circa 10 minuti solo alle ore 18:50 senza l’utilizzo di alcuna ecografia o mammografia avendo il medico escluso “manualmente” ipotesi di minacciato infarto ed essendo non lui 4) mettere in atto un sistema di comunicazione fra il Pronto Soccorso e i familiari (dei pazienti) in trepida attesa del tipo di quello che esiste negli uffici anagrafici e dei servizi di molte amministrazioni: tabellone indicante il medico erogante il servizio, il codice paziente / persona in servizio, il codice del prossimo paziente / persona in lista) 5) garantire che gli strumenti diagnostici, gli accessori, le sedie, i lettini, i computer e tutti Caro Direttore Carbonia - P.O. “Sirai” ma SOLO il chirurgo dell’Ospedale l’unico competente ad effettuare la lettura della ecografia, chirurgo non disponibile fino a mezzanotte. Nelle 10 ore di attesa mia moglie ed io abbiamo potuto constatare le condizioni obiettive di erogazione delle prestazioni del Pronto Soccorso, dei rapporti fra medici, personale paramedico e pazienti, che prima di essere pazienti sono persone, cittadini italiani ai quali , secondo la Costituzione Italiana, dovrebbe essere riconosciuta la sovranità e non la sudditanza a qualsiasi prepotenza o maleducazione. Non voglio nemmeno riferire la non riferibile ingiuria che un gli altri dispositivi necessari al Pronto Soccorso e ai pazienti / persone siano adeguati nel numero e siano funzionanti 6) i medici del Pronto Soccorso dovrebbero essere addestrati ed abilitati ad utilizzare tutti gli strumenti diagnostici atti far decidere al medico del Pronto Soccorso l’iter futuro del paziente/persona 7) le persone nel Pronto Soccorso sono in condizioni fisiche e psichiche debilitate, dovrebbero essere rassicurate ed assistite, almeno con un goccio d’acqua e con qualche parola di conforto 8) isolare in stanze separate i pazienti / persone in attesa con evidenti sintomi di influenza in corso 9) obbligare i medici e il personale paramedico di rendere ben visibile sul camice la loro medico (donna) ha rivolto al Ministro Brunetta e che almeno 20 persone hanno sentito. Per quello che ho visto queste sono le mie proposte: 1) potenziare l’organico dei medici poiché ho saputo che le attese di 10 ore sono la normalità e quindi se i medici e i paramedici lavorano come ci si aspetta, mancano medici e paramedici 2) fissare dei criteri meno soggettivi per la determinazione dei colori dei codici 3) fatta salva la priorita fra i vari colori, fissare la durata massima delle attese per ogni codice di colore, noi cittadini, che non siamo inquisiti, vogliamo l’ATTESA BREVE Tempo fa, ho letto con vero piacere la lettera del Sig. A.S. di Calasetta su GAZZETTA del Sulcis-Iglesiente anno XX numero 448 del 30 luglio 2009 inerente il divieto di esportazione degli insaccati di maiale e altri prodotti tipici e favolosi della Sardegna. Il sottoscritto da circa 15 anni frequentava la bellissima Calasetta anche per 4 volte l’anno, avendo un appartamento in affitto per tutto l’anno, ciò significa che portavo soldi. In sintesi: fine 2008 al controllo doganale mi viene richiesto dal personale addetto ai controlli il biglietto della nave e il documento. Io e mia moglie presentiamo i do- cumenti Tessera mod. AT rilasciato dalla Repubblica Italiana essendo stato il sottoscritto “servitore dello Stato”. Il vigilante lo ha respinto dicendo di non conoscerlo e di presentare altro documento. Primi di marzo 2009, all’ingresso doganale, dopo il controllo del biglietto, per accedere alla nave, e dei documenti, vengo invitato a recarmi in un Gazebo dove mi hanno controllato le valige. In un piccolo frigo avevo delle piccole rimanenze di vario genere alimentare, avanzato nella cucina e lo portavo in Continente per finirlo di consumare in casa. Alla mia richiesta del motivo 11 qualifica professionale, il loro cognome e nome 10) impedire ai medici e al personale paramedico di usare il tu verso pazienti / persone non loro amici o parenti: l’essere anziano, umile, dimesso, incolto, ecc. non autorizza una confidenza che si confonde con il disprezzo 11) rendere possibile al paziente / persona di esprimere il suo parere di gradimento al termine del servizio di pronto soccorso (mettiamoci la faccia) Potrei continuare con molti altri suggerimenti di buon senso e tutti economici. Cordiali saluti Roberto Bello via Porto Pino 11 09010 Giba fraz. Villarios 3389523599 di questa perquisizione, mi veniva detto dai responsabili al controllo che stavano cercando armi, droga, maialino e altri prodotti di insaccati di maiale. Perciò, caro Direttore, pensi che dopo quarant’anni, quale servitore dello Stato, in quel momento del controllo in presenza di altre persone ero un presunto trafficante di armi, droga e maialini, tanto è vero che la casa l’ho disdetta e la Sardegna dal sottoscritto tanto amata, non vedrà più un soldo e sarà mia intenzione di divulgare quanto sta succedendo a tanti amici che la frequentano. Altro che turismo! Grazie Direttore e mi scusi di questo mio sfogo la saluto cordialmente. Roma 2009 DMG 12 Speciale numero 464 del 3 Dicembre 2009 ARTRITE REUMATOIDE La Sardegna è la Regione con la più alta percentuale di persone colpite da Artrite Reumatoide in Italia (dati Istat): oltre 10 mila malati di cui il 60% riceve diagnosi e terapia corrette solo dopo 1 o 2 anni dai primi sintomi, mentre la corretta pratica clinica, prevede una diagnosi entro 6 mesi dall’esordio della malattia, in modo da contenerne gli effetti devastanti. ASMAR (Associazione Sarda Malati Reumatici), che si batte da tempo per dar voce alle esigenze delle persone affette da Artrite Reumatoide in Sardegna e allo scopo di agevolare il confronto tra pazienti, specialisti e istituzioni, ha organizzato a Cagliari un incontro sul tema dal titolo: “L’Artrite Reumatoide in Sardegna, diritto alla cura e accesso al trattamento”. In quella occasione, un progetto di legge dedicato alle malattie reumatiche, presentato dal Senatore Piergiorgio Massidda, rappresentante della Regione Sardegna al Senato della Repubblica, ha dato, finalmente, risposte concrete alle richieste di tutte le persone affette da queste gravi malattie in Italia. “Per i pazienti affetti da artrite reumatoide (AR), malattia infiammatoria, cronica, progressiva e invalidante, è stato spiegato dagli specialisti, la vita quotidiana è un doloroso calvario che impedisce di svolgere anche le più “banali” attività quotidiane: 7 malati su 10 non riescono a lavarsi, a vestirsi, a portare pesi, ad aprire un rubinetto, ad avvitare una moka, o salire su un autobus. Questa condizione patologica aggressiva, che colpisce non solo le articolazioni ma nei casi più gravi anche altri organi funzionali, si può evitare attraverso una diagnosi tempestiva e un trattamento farmacologico adeguato con farmaci di fondo convenzionali e biologici che bloccano la progressione della malattia”. Ivo Picciau, vice-presidente ANMAR (Associazione Nazionale Malati Reumatici) e Presidente ASMAR (Associazione Sarda Malati Reumatici), ha lanciato un appello: “La battaglia contro l’artrite reumatoide può essere vinta solo Bonifiche Monteponi - Bonifica discariche Wikipedia SARDEGNA LA REGIONE PIU’ COLPITA D’ITALIA IMPEGNO DELL’ASSOCCIAZIONE ASMAR con risorse adeguate in termini economici e organizzativi da parte dell’amministrazione locale. Oggi, insieme alla Regione, vogliamo fare il punto della situazione, capire dove siamo e dove vogliamo andare”. ”Alla luce della proposta di legge sulle malattie reumatiche del Senatore Massidda, aggiunge Picciau - tutte le regioni italiane potranno disporre di fondi dedicati alla gestione della patologia e alla sua diagnosi precoce, qualora esse vengano individuate come obiettivi primari della programmazione regionale. Auspichiamo, quindi, che la cura delle persone affette da artrite reumatoide resti un obiettivo primario anche della Regione Sardegna e che sia attuato il prima possibile.” Il Senatore Massidda, membro della Commissione Igiene e Sanità del Senato, ha presentato un progetto di legge sulle malattie reumatiche, con il sostegno dell‘Associazione Nazionale dei Malati Reumatici (ANMAR) e il contributo della SIR (Società Italiana di Reumatologia), per fornire risposte certe e strumenti concreti alle persone affette da artrite reumatoide. “È necessario riconoscere la gravità della malattia, - ha dichiarato il Sen. Massidda - e fornire, una volta per tutte, degli strumenti concreti ai medici, ai pazienti e alle loro famiglie. Il progetto di legge, - aggiunge - si fonda su tre parole chiave: prevenire, curare, riabilitare, e denuncia la mancanza di investimenti del nostro sistema sanitario nazionale. L’accesso a farmaci innovativi è costoso, ma un impegno economico maggiore in una fase iniziale garantisce un risparmio domani in termini di costi di ospedalizzazione, di giorni di mancata produttività e di assenza dal lavoro sia del malato che del familiare che lo assiste, cioè tutti quei costi sociali che rendono questa patologia particolarmente costosa per il SSN. Basti pensare che nel complesso il Costo Medio Annuo per Paziente, comprensivo sia dei costi diretti che indiretti, è pari a circa 11.000 euro, fino a raggiungere picchi di 22.000 euro nei casi più gravi.” “L’attenzione nei confronti dell’artrite reumatoide, che colpisce tanti cittadini sardi, è massima. - ha affermato l’Assessore all’Igiene e Sanità della Regione Autonoma della Sardegna, Antonello Liori Perciò, come tutte le malattie reumatologiche, anche questa patologia ovviamente entrerà nella nuova programmazione sanitaria regionale, trattando con specifica attenzione i momenti della diagnosi, della cura e del trattamento riabilitativo. Soprattutto perché nell’Isola c’è una forte carenza di offerta di servizi ed infatti, tra i miei primi atti, c’è stata l’autorizzazione al potenziamento dell’unità di reumatologia di Sassari. Un altro problema che si dovrà affrontare con decisione è quello della diagnosi precoce, predisponendo strutture adeguate nel territorio”. Alessandro Mathieu, rappresentante della SIR (Società Italiana di Reumatologia) e Professore Ordinario di reumatologia presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Cagliari, afferma che “la SIR, nella persona del suo Presidente, Prof. Montecucco, ha collaborato alla estensione della proposta di legge e ritiene il testo attuale utile a migliorare l’assistenza ai Malati affetti da Malattie Reumatiche Sistemiche anche attraverso una razionale organizzazione delle attività Reumatologiche regionali ed a percorsi assistenziali facilitati. In accordo con il Presidente della SIR regionale, Giuseppe Passiu, va detto che in Sardegna occorre ancora dare piena operatività alle Strutture di Reumatologia di Cagliari e di Sassari presso le Aziende Ospedaliere – Universitarie con il ripristino e l’attivazione dei posti letto assegnati. Esse costituiscono riferimenti assistenziali per il territorio regionale, e insieme alle realtà ospedaliere operanti a Nuoro, Iglesias, Oristano, formano parte della rete reumatologica insieme alle attività ambulatoriali in 17 comuni, variamente ma non omogeneamente distribuite sul territorio. C’è la necessità oggettiva di potenziare tutte le strutture reumatologiche esistenti e i loro organici e di attivare nuovi ambulatori secondo le necessità della popolazione”. Roberto Murgia, medico specialista in reumatologia di Cagliari e rappresentante regionale del CROI (Collegio Reumatologi Ospedalieri Italiani) afferma: “In Sardegna manca una rete assistenziale di reumatologia adeguata alle esigenze del territorio. Sarebbe utile, oltre all’apertura dell’atteso Reparto Ospedaliero di riferimento regionale, arricchire ogni Provincia quanto meno di una Struttura Semplice Ospedaliera specificamente reumatologica ed implementare la collaborazione fra servizi centrali e network territoriale. D’altra parte, mentre mancano posti letto e ambulatori efficienti, non manca il personale: basterebbe a questo scopo riconvertire o reclutare alla loro specialità i tanti Reumatologi formati negli anni dalla Scuola Sarda e costretti a fare i Fisiatri o i Geriatri”. TURISMO LE STELLE STANNO A GUARDARE Beppe Tassone A volte ha dell’incredibile, a volte si fatica a credere che non si tratti di un film: la crisi del turismo avanza, certi settori segnano il passo, molti imprenditori sono costretti a limitare l’attività ed a diminuire il numero degli addetti, ma si resta fermi al palo e non ci s’industria a cercare strade nuove che potrebbero aiutare a superare l’attuale contingenza. Così, se da un lato un noto quotidiano, diffuso in Liguria, dedica inchieste agli hotel con bilanci in rosso ed al calo delle presenze organizzate, dall’altro, annuncia le decisioni di alcuni sindaci di intervenire per limitare o disincentivare le presenze dei turisti itineranti. La questione è sicuramente più complessa e prende lo spunto dalla necessità, certamente legittima, sottolineata da molti amministratori locali di assicurare al proprio territorio una migliore vivibilità. Di qui il tentativo di allontanare il traffico dai centri storici, di limitare, nella durata soprattutto, la sosta dei veicoli e di pedonalizzare il più possibili le aree maggiormente frequentate. Atteggiamenti legittimi, anzi più che meritori: quella che viene a mancare è una visione complessiva dei bisogni e la capacità di immaginare, nella redazione degli strumenti urbanistici e nella gestione della quotidianità, delle soluzioni idonee a compenetrare la qualità della vita con la necessità di assicurare sviluppo al territorio. Il risultato che ne deriva è di una chiusura a riccio invece di un’apertura al nuovo, di un passo indietro piuttosto che di un balzo verso il futuro. Diametralmente opposto quanto sta avvenendo in altre Nazioni europee che, affacciandosi pure loro sul Bacino del Mediterraneo, adottano strumenti idonei ad incentivare le presenze turistiche. Le prolungate chiusure dei campeggi in Italia ed il numero ancora ridotto di aree di sosta denotano, infatti, una pericolosa in cultura ed una cattiva conoscenza su quelli che sono i nuovi atteggiamenti che denotano la fruizione del tempo libero. Se un tempo le vacanze erano intese soprattutto come presenze massicce nei due mesi centrali dell’estate, ora il tempo libero è una questione che ri- guarda tutto l’arco dei dodici mesi, sia per l’innalzamento dell’età media delle persone, sia per la facilità di spostamenti che mette in gioco anche i cittadini del Nord Europa abituati a turnare le ferie in mesi diversi. Quali risposte sta dando il nostro Paese a queste esigenze? Come si sono attrezzati gli imprenditori di fronte a richieste che piovono anche in mesi che un tempo non venivano nemmeno presi in considerazione? Basta fare una prova: inviare qualche decina di mail per posta elettronica a campeggi italiani e stranieri per chiedere informazioni sull’apertura e sui costi della struttura. Il risultato è scontato: dall’estero giungeranno risposte, le mail italiane per lo più torneranno indietro perché la struttura è chiusa e la casella di posta elettronica ormai colma. Risultato: il turista si rivolge verso altre nazioni, attira altri conoscenti in quella scelta e la clientela se ne va verso altre località con danni economici crescenti. Così come l’assenza di sistemi turisti i integrati col territorio contribuisce a non incentivare le presenza: quanti sono i comuni Italiani che sono stati in grado di impiantare una rete in grado di mettere a disposizione tutte le attività produttive, enogastronomiche e culturali così da invogliare il turista ad aumentare i giorni di presenza? Perché l’aumento dei gettiti si concretizza in due maniere: o aumentando il numero dei presenti o aumentando i giorni di presenza delle stesse persone, col risultato di non incidere sui flussi di traffico, ma di ottenere ugualmente benefici economici. Capirlo sarebbe già importante, ma occorre passare con celerità dalle parole ai fatti. I comuni, in questo senso, devono posizionarsi in prima linea organizzando il territorio e non limitandosi solo ad usare la leva dei divieti, come avviene per lo più oggi. L’impressione, per mutuare un libro di Cronin, è che non ci sia molto da fare…le stelle stanno a guardare, d’accordo, ma un proverbio dice anche “aiutati che il ciel t’aiuta”. Tenerne conto sarebbe già importante…ma questo è il momento di agire “Su Nuraghe” ARTIGIANATO SARDO SOUVENIR DELLA SARDEGNA ARGENTO IN FILIGRANA CORALLO, CERAMICHE, PELLETTERIA,TAPPETI, ARAZZI Mostra e Vendita sempre aperta V.le Gramsci, 195 - 09013 CARBONIA - CI - Tel. 329.8839715 Tel. 0781.674480 a 200 metri dal centro (fronte Farmacia) Per le prenotazioni telefonare al servizio visite: tel. 0781.491300 - fax 0781.491395 o via e-mail: [email protected] Redazione - Via Gramsci, 199 - Carbonia - Sede Legale - Via Dalmazia, 135 - Carbonia Tel. 0781.675289 - Fax 0781.675289 - E-mail: [email protected] Tel. 0781.671271 - Cell. 333.6077645 - www.gazzettadelsulcis.it Storia e Personaggi numero 464 del 3 Dicembre 2009 13 UN AMICO DELLA SARDEGNA INGEGNERE TEDESCO CARLO MARX Alberto Monteverde Poco si conosce intorno alla leggendaria figura dell’ingegnere tedesco Carlo Marx, tecnico competente e preparato, che nella seconda metà dell’800 ebbe un ruolo di primo piano nel quadro della febbrile attività che animava gli impianti minerari dell’Iglesiente. Esclusa qualsiasi parentela con l’omonimo e ben più noto filosofo, le notizie sul suo conto sono poche, talvolta confuse e contraddittorie. Qualche dato circostanziato emerge dalle matricole del Grande Oriente d’Italia del 1871 - 1874, ove risulta che egli fu iscritto alla Loggia Massonica “Ugolino” di Iglesias, pur non comparendo nelle matricole del 1898 e 1899, perché forse in sonno. Era poco noto anche fra i membri dell’Associazione Mineraria Sarda, della quale era socio. Così lo commemorava il presidente Antonio Ferrari nell’Assemblea Generale del 20 gennaio 1901: “Egli era in Sardegna dal 1875, ed era stato fra i primi che aveva introdotto nell’Isola, dalla terra di Germania dove era nato, l’industria della preparazione meccanica dei minerali che in Germania è sorta per la prima volta; egli è stato fra i maestri alla schiera che diffuse e sviluppò quest’industria in Sardegna. Dalle laverie passato alle miniere, si stabilì a Gutturu Pala, dove visse ritirato fino all’ultimo giorno di sua vita. Passò tristi giorni quando tutta l’industria mineraria subiva una crisi gravissima, ed ora che la sua energia aveva trionfato e che incominciava appena a raccogliere i frutti della sua attività, si spense lontano dalla sua terra, lontano dai suoi”. Emerge il quadro di un uomo alquanto chiuso in sé stesso. Si dice avesse per amico un corvo che lo seguiva in volo nei suoi spostamenti, attendendolo appollaiato in cima al campanile della chiesa di Fluminimaggiore fino al suo arrivo al termine della giornata di lavoro. Carlo Marx era nato a Nauborn, in Germania, da Corrado ed Elisabetta Uffman. Giunto nell’Isola, ebbe modo di cominciare la sua brillante attività professionale nelle nuove coltivazioni di Gutturu Pala. LA CONCESSIONE di Gutturu Pala o Pubusinu In seguito ad approfonditi e confortanti studi preliminari, Luigi Mercalli, rappresentante per la Sardegna della Gonnesa Mining, aveva ritenuto opportuno avanzare al sovrano la domanda per la concessione della miniera denominata Gutturu Pala o Pubusinu. La commissione del Distretto si insediò per una settimana nella zona allo scopo di verificare il piano minerario, rilevando i punti basilari, le coerenze e i toponimi necessari a delimitare la nuova concessione. Il 7 giugno del 1872 fu redatto il verbale di scoperta a Pubusinu. In calce all’importante documento, fra le varie firme, compariva quella dell’ingegnere Carlo Marx. Meno di un anno dopo, il 27 febbraio del 1873, il re Vittorio Emanuele II firmava la concessione. Il nuovo ed importante cantiere poté dunque avvalersi subito del giovane ingegnere tedesco, preparato professionista, capace di affrontare i lavori con competenza e decisione. Il Marx approfondì le ricerche sulla concessione, nell’intento di rendere gli impianti della miniera più moderni e rispondenti alle esigenze del tempo. Si trattava di un tecnico capace di suscitare umana simpatia e rispetto fra le maestranze e nella comunità fluminese. Nel suo impegno professionale l’ingegnere d’oltralpe trovò sostegno e collaborazione nel responsabile della società mineraria, l’ingegnere Angelo Lambert, tecnico di grande capacità, or- ganizzatore eccezionale e intelligente, che portò l’industria estrattiva a competere con quella europea. Sebbene assai preciso e rigoroso, sembra che Marx andasse d’accordo con i minatori e gli operai. A dispetto del carattere ombroso, vantava non pochi amici. Fra questi, forse il più vicino, era il Canonico don Onorio Melis con il quale andava spesso a caccia. Nel corso della sua permanenza in Sardegna non ebbe modo di prender moglie. Spirò all’età di 51 anni il 16 dicembre 1900 nella sua casa di Gutturu Pala. Il decesso fu certificato dal medico Dottor Ubaldo Petrelli, anch’egli suo buon amico. Fu sepolto nel Campo Santo di Iglesias. Nel viale detto “dei bambini” è ancora oggi visibile un elegante obelisco fasciato da una greca, sul quale è inciso un ramo di palma. In cima è appollaiata una civetta. Sul basamento un piccone, un palanchino e una lampada a petrolio rammentano l’attività del defunto, mentre la greca e la civetta indicano l’appartenenza alla Massoneria. Su una lastra di marmo bianco si legge: “Per ricordo / di Carlo Marx Ingegnere / che dopo trent’anni / di perseverante lavoro / nelle miniere sarde / morì a Gutturu Pala / il 16 dicembre 1900 / la Società The United Mines / e gli amici / posero”. Secondo alcuni non si tratterebbe della sua vera sepoltura bensì di un cenotafio, poiché la sua salma sarebbe stata inumata altrove. Sono tuttavia i registri del Campo Santo a fugare ogni dubbio. Alla data del 20 dicembre 1900 è riportata la seguente nota: “Conferito il cadavere numero 28 di Marx … ingegnere”. In quel fazzoletto di terra sicuramente riposa uno dei non pochi amici della Sardegna che finalmente sarebbe opportuno rammentare e degnamente onorare. Iglesias - Tomba Carlo Marx IL PARCO GEOMINERARIO STORICO AMBIENTALE DELLA SARDEGNA NELLA RETE DEI GEOPARCHI EUROPEI UNESCO EUROPEAN GEOPARKS NETWORK Iglesias - Cimitero monumentale 1 Réserve Géologique de Haute Provence – FRANCE 2 Vulkaneifel European Geopark – GERMANY 3 Petrified Forest of Lesvos – GREECE 4 Maestrazgo Cultural Park – Aragon, SPAIN 5 Psiloritis Nature Park – GREECE 6 Terra.Vita Nature Park – GERMANY 7 Copper Coast Geopark– IRELAND 8 Marble Arch Caves European Geopark – IRELAND and UK 9 Madonie Geopark – ITALY 10 Rocca Di Cerere Geopark – ITALY 11 Nature Park Steirische Eisenwurzen – AUSTRIA 12 Nature Park Bergstrasse Odenwald – GERMANY 13 North Pennines AONB – ENGLAND, UK 14 Park Naturel Régional du Luberon – FRANCE 15 North West Highlands – SCOTLAND, UK 16 Geopark Swabian Albs – GERMANY 17 Geopark Harz Braunschweiger Land Ostfalen Geopark – GERMANY 18 Mecklenburg Ice Age Park – GERMANY 19 Hateg Country Dinosaurs Geopark – ROMANIA 20 Beigua Geopark - ITALY 21 Fforest Fawr Geopark – WALES, UK 22 Bohemian Paradise Geopark – CZECH REPUBLIC 23 Cabo de Gata – Nijar Nature Park – Andalucia, SPAIN 24 Naturtejo Geopark – PORTUGAL 25 Sierras Subbeticas Nature Park – Andalucia, SPAIN 26 Sobrarbe Geopark – Aragon, SPAIN 27 Gea Norvegica – NORWAY 28 Geological, Mining Park of Sardinia – ITALY 29 Papuk Geopark - CROATIA 30 Lochaber Geopark – SCOTLAND, UK 31 English Riviera Geopark – ENGLAND, UK 32 Adamello – Brenta Nature Park - ITALY 14 Cultura numero 464 del 3 Dicembre 2009 IL RICAMO TRA HOBBY E ATTIVITA’ D’IMPRESA AD ASSEMINI UN CONVEGNO DI CONFARTIGIANATO Cristina Vincis “Il ricamo, filo conduttore tra ieri e oggi”, è il titolo del Convegno organizzato dall’Associazione Culturale “Sogni di filo” in collaborazione con la Confartigianato Interprovinciale di Cagliari, Medio Campidano e Carbonia-Iglesias e le ACLI Sardegna, col patrocinio della Fondazione Banco di Sardegna e della Provincia di Cagliari. L’incontro, che si è svolto sabato 28 novembre presso la Sala convegni dell’Hotel Grillo di Assemini, ha visto la partecipazione dell’antropologa Maria Gabriella Da Re, del designer Michele Corriga, del Segretario della Consulta Regionale per i Beni Culturali della Chiesa Don Francesco Tamponi, della psichiatra Elisabetta Farris, del funzionario di Confartigianato Cagliari Alberto Lecis, della coordinatrice dell’Associazione “Is Sinnus di Teulada” Gisella Mulas e da un rappresentante del comune di Bosa. Il ricamo in Sardegna, è stato evidenziato durante i lavori, è una attività che ha origini antichissime, svolta soprattutto per lo più a livello amatoriale. Sono infatti poche decine le artigiane che svolgono questa arte a livello imprenditoriale, mentre sono molte di più quelle che la praticano per passione. Basti pensare ai circa 700 iscritti all’Associazione “Sogni di filo” di Decimomannu, la cui Presidente Paola Garau incontra settimanalmente circa 40 allieve e insegna loro l’arte del ricamo, grazie a corsi gestiti da insegnanti esperte in tutte le tecniche del ricamo. Partendo da questi dati, che te- CAPODANNO RELAX A PARTIRE DA 149 E PER UN CAPODANNO ALL'INSEGNA DEL RELAX E DEL DIVERTIMENTO 3 DIVERSI PACCHETTI PER SODDISFARE TUTTI MILLE E UNA NOTTE TWO FOR TWO HAPPY NEW YEAR (1 notte) (2 notti) (4 notti) Camera matrimoniale o doppia Camera matrimoniale Camera matrimoniale con mezza pensione o doppia B&B dal 31 al 1 o doppia B&B (31-2 o 30-1) (periodo 31-4/30-3/29/2) Cenone con animazione Cenone con animazione Cenone con animazione e bevande comprese e bevande comprese e bevande comprese Idromassaggio relax Idromassaggio in coppia Idromassaggio in coppia in coppia Sauna o bagno turco Trattamento viso in coppia Massaggio relax Doccia emozionale agli olii essenziali Percorso kneipp e 149 a persona prenota e 199 a persona prenota e 339 a persona prenota Scopri tutte le altre offerte su www.letourhotel.it Le Tour Hotel Via Carlo Alberto Dalla Chiesa, 20 - 09016 Iglesias (CI) Tel +39.0781.33330 Fax +39.0781.32059 www.letourhotel.it [email protected] stimoniano dell’esistenza di un mondo tutt’altro che estinto, il Convegno ha analizzato il settore dal punto di vista della tradizione, dell’azione terapeutica e dei riti sacri, ma soprattutto ha preso in esame le potenzialità del passaggio da attività prevalentemente domestica a vera e propria professione. La manifestazione aveva, inoltre, l’obiettivo dichiarato di promuovere l’arte del ricamo, “rubandola” al passato e presentandola come un’attività creativa e sempre ricca di fascino. Il ricamo offre oggi la possibilità di esprimere la propria abilità creando vere e proprie opere d’arte, realizzate con passione e da esibire con orgoglio. Nel corso della manifestazione si sono alternate dimostrazioni delle tecniche di ricamo e tessitura presentate dalle artigiane di Oliena, Orgosolo, Teulada e Bosa Attraverso la proiezione di filmati, si è potuto vedere la storia e la tecnica dei ricami, lavori del passato, il mestiere delle ricamatrici e le varie fasi di lavorazione dei tessuti. Per tutta la durata della manifestazione, sono rimasti in mostra preziosi capi ricamati, antichi e moderni. Cultura “Gli alberi della memoria”. Ovvero, per non dimenticare i nomi di coloro che, nati o partiti per la guerra da Portoscuso, hanno sacrificato la loro vita per la Patria. Ci ha pensato Ernesto Valdes, oggi Presidente Auser di Portoscuso, il quale, diversificando la sua sensibilità che trae origine da molto lontano, ha messo in piedi un piccolo libro, appunto “Gli alberi della memoria”, che vuole essere un riconoscimento e un ricordo “alla memoria dei soldati di Portoscuso che, partecipando agli eventi bellici della Prima e Seconda Guerra Mondiale, affrontarono con valore, tra insidie e pericoli, aspre missioni di guerra”. Di ognuno dei caduti, partendo dalla Prima Guerra Mondiale, Ernesto Valdes ha tracciato una breve biografia, quasi sempre accompagnata da fotografia, quindi la ricostruzione dell’albero genealogico. Un lavoro non certamente facile, al quale hanno collaborato diverse persone cui si è affiancata la ricerca di cenni storici presso gli archivi della Marina di Roma, nel Comando Militare Autonomo della Sardegna, nella Capitaneria di Porto di Cagliari, presso lo Stato Maggiore della Marina, nel Ministero della Difesa Direzione Generale del Personale, nell’Archivio storico diocesano, nell’Archivio storico diocesano di Cagliari, ma anche presso persone di Portoscuso. Ernesto Valdes non ha mancato di fare un richiamo storico ai primi momenti di vita della comunità portoscusese del 1540, allorché pochi capanni si insediarono, stagionalmente, in quella punta di costa occidentale per dedicarsi alla pesca del tonno. Quindi si arriva, molto velocemente, al 1853 allorchè Portoscuso si costituì in comu- 15 numero 464 del 3 Dicembre 2009 SARDEGNA IN LIBRERIA “GLI ALBERI DELLA MEMORIA” DI PORTOSCUSO UN DOCUMENTATO LIBRO DI ERNESTO VALDES Alessandro Carta ne autonomo, e al 1861 quando vennero cancellate le obsolete fortificazioni costiere di epoca spagnola e sabauda, “comprese le opere bastionate di Cagliari, Alghero e Castesardo”. Ma “Gli alberi della memoria” non ha la finalità di saggio storico su Portoscuso, quanto quella di mettere in luce, additandone abnegazione e coraggio, i “suoi figli” morti per la Patria. Il prezzo pagato dai portoscusesi nel primo conflitto mondiale è “di terra e di mare”. Ma vi è anche la parentesi tra le due guerre, quella della conquista etiopica, che sacrifica altri giovani della piccola comunità sulcitana. Ma la Seconda Guerra Mondiale, malgrado il sistema difensivo a terra e le postazioni È stato ancora il corpo l’elemento da cui si sono diramate le azioni performative che erano in programma a Iglesias dal 27 al 29 novembre scorso. Il corpo di ogni uomo annullato nell’oblio della ripetizione di rituali svuotati di qualsiasi energia vitale, sottratto all’esperienza. Ma l’arte, forte e imprevedibile, è entrata nel quotidiano per interrompere, anche solo per un attimo, questo ritmo e lasciare allo spettatore la sorpresa e il ricordo: “se tu non mi raggiungerai - questo il messaggio - sarò io a venire da te”. Con questo spirito i protagonisti della manifestazione hanno conquistato il centro della città e sono entrati contraeree lungo la costa, è quella che ha il ricordo più vivo. Sono gli avvenimenti del 16 aprile 1941, oppure le incursioni aeree del 25 maggio 1943. “Nella Prima Guerra Mondiale Portoscuso viveva, scrive Ernesto Valdes, tranquilla in quanto la guerra interessava solo i giovani di leva, quelli impegnati nei vari fronti e i loro famigliari, angosciati nell’incessante attesa di vedere comparire il carabiniere con l’ingrato compito di dovere annunciare una morte per la Patria. La Seconda Guerra Mondiale, invece, interessava anche la popolazione che viveva il terrore quotidianamente di bombardamenti e spezzonamenti con ordigni a frammen- tazione oltre che lo sfollamento nelle campagne ad ogni accennato pericolo di incursioni”. Quest’ultimo conflitto, ebbe per Portoscuso un duplice fronte di lutti: quelli caduti veramente e morti; e quelli dispersi per i quali non si ebbe neppure l’onore della sepoltura. Il minuzioso lavoro di Ernesto Valdes ha il merito di aver raccolto, in un unico scrigno di ricordi, frammenti di storia locale cui, non solo i Portoscusesi, devono un riconoscente omaggio. E’ una testimonianza di grande affetto al proprio luogo natale che, anche con queste pagine, ha dimostrato di aver saputo pulsare col resto del Paese italiano in momenti così difficili e drammatici. IL CORPO SOTTRATTO INCONTRI CON L’ARTE PERFORMATIVA A IGLESIAS nella vita degli abitanti: dal mercato comunale alle scuole, dalle strade alle piazze del centro storico fino al cimitero monumentale, gli artisti invitati si sono impegnati in un happening multidisciplinare dove la danza, il canto, l’arte visiva, la musica sono stati i linguaggi con cui hanno cercato di stabilire un contatto estemporaneo e improvviso, con le persone che casualmente si sono trovate in quei luoghi. I canti e i suoni della voce, sono entrati fisicamente, vibranti, a contrastare il quotidiano e il freddo o la pioggia di novembre non sono stati in alcun modo un ostacolo per gli artisti, ma un elemento in più dello spettacolo. Hanno fatto da contraltare a queste azioni urbane le performance previste nella Sala Lepori: lavori di ricerca e forte impatto progettati e messi in scena da professionisti affermati che hanno offerto una breve vetrina sulle variegate tendenza della danza d’autore in Italia. Come negli anni precedenti gli artisti che hanno animato il fine settimana a Iglesias sono arrivati da festival italiani e internazionali con un biglietto da visita fatto di premi e riconoscimenti. GLI ARTISTI BAROKTHEGREAT. È un progetto nato dalla collaborazione tra la performer-coreografa Sonia Brunelli e la musicista Leila Gharib che si muove su diversi generi e formati perseguendo una propria idea di composizione e d’armonia. Nel 2009 Xing gli commissiona per F.I.S.Co. l’happening Wrestling - intuizioni sul mondo in attesa che diventino una costruzione compiuta e nel 2009 il duo vince con il video In the van il concorso internazionale So Fresh! dedicato alla sperimentazione di nuove formule espressive nel settore audiovisivo. Sonia Brunelli è arrivata all’arte performativa partendo dalla ginnastica artistica, passando per gli studi di scenografia. Stefano Questorio. Artista ricco di esperienza e collaborazioni importanti nonostante la sua giovanissima età, ha lavorato come interprete con compagnie italiane e internazionali. Tra le più importanti: Wim Vandekeybus, Studio Azzurro, Carolyn Carlson, , L’Impasto, Fabrizio favale/Le Supplici, Zimmerfrei. Dal 2001 fa parte della compagnia Aldes diretta da Roberto Castello e partecipa, in veste di interprete e coautore, al progetto pluriennale Il Migliore dei Mondi Possibili (premio Ubu 2003) mentre nel 2008 ha lavorato come interprete ne L’Inferno per la compagnia Societas Raffaello Sanzio. Nel 2007 firma la regia dello spettacolo per ragazzi Storia di un Gabbianella per cui ottiene il Premio Otello Sarzi - Nuove realtà del teatro 2007. Con Valentina Buldrini avvia nel 2007 il Progetto Georges Perec/ Specie di Spazi articolato finora in due episodi: Studio per Due (Premio come miglior interprete, rassegna Loro del Reno, Teatri di Vita, 2007), e la versione urbana (Fuori) Due. Stefano Tomassini. Lavora dal 1988, come attore e regista, con la compagnia di ricerca teatrale infidi lumi; insegna, nell’area Dance Studies, presso l’Università Ca’ Foscari Venezia, e nell’area Italian Studies per il Master di Letteratura e civiltà italiana presso l’Università della Svizzera Italiana di Lugano. Con Alessio Fabbro ha curato la prima traduzione italiana di Ted Shawn, Dobbiamo danzare / Dance We Must. Nel 2008/2009, come Fulbright-Schuman Research Scholar, ha condotto, a New York, una ricerca sull’uso della musica di J. S. Bach nella danza teatrale, atlantica e continentale, del XX° secolo. Josephine Sassu. L’affermata artista sarda (vive a Banari) non è nuova all’appuntamento con la manifestazione della Vox 2000 e sia in questo appuntamento che nei precedenti ha curato e guidato soprattutto l’attività degli studenti coinvolti. Josephine Sassu vanta un ampio curriculum in cui compaiono mostre personali e collettive – anche nell’ambito del festival Time in jazz - sia in veste di espositrice che di curatrice, collaborazioni giornalistiche progetti di arte performativa e insegnamento, attività teatrali. Germana Giannini. Di origine genovese si è laureata in Filosofia del linguaggio all’Università di Bologna, dove vive e ha fondato il Centro di Arte e Cura della Voce di Bologna. Nelle sue ricerche ha lavorato con maestri di canto di tradizione di differenti etnie – europee, asiatiche e africane -per indagare il rapporto esistente fra vibrazione vocale, postura fisica del cantore, immaginario emotivo. SULCIS - IGLESIENTE:TURNI DEL 5 & 6 DICEMBRE 2009 A cura di Franco Airi FARMACIE: IGLESIAS: LOCCI, via Torino, tel. 0781.40413 CARBONIA:SORU, via Lubiana, tel. 0781.64259 CARLOFORTE: LODDO, via Garibaldi, tel. 0781.854006 SANT’ANTIOCO: BASCIU, piazza Italia, tel. 0781.83003 GONNESA: EREDI MELONI, via Costituzione, tel. 0781.45016 GIBA: COMUNALE, via Principe Piemonte, tel. 0781.964051 BENZINAI: IGLESIAS: FIAMMA 2000, statale 130, Km 47 CARBONIA: AGIP-BINDO, piazza Matteotti AGIP-BALIA, località Sirai Q8-PERDIGHE, via Lubiana VILLAMASSARGIA: Q8-MURGIA, via Stazione GONNESA: Q8-MAMELI, corso Matteotti SANT’ANTIOCO: AGIP-MASSENTI, statale 126 CARLOFORTE: AGIP-REPETTO, via Porticciolo Pescherecci SAN GIOVANNI SUERGIU: AGIP-MASSENTI, statale 126 SANTADI: TAMOIL-PORCINA, strada statale per Cagliari PORTOSCUSO: TAMOIL-PORTAS, via Dante