Lì 8 settembre… di Ritmi Salzesi “ Vergine Madre, figlia del tuo figlio, in te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te s’aduna quantunque in creatura è di bontate” >'DQWH3DUDGLVR&DQWR;;;,,,@ PREFAZIONE “ Lì 8 Settembre”… nasce da tante domande e da risposte diverse, rimesse a nuovo con belle parole… non è un esperimento elaborato, né vuole essere una sorta di pseudo giornalismo impegnato con tanti virtuosismi e poco contenuto… Nasce da un solo perché, da un perché giovane di tanti giovani che tenta di aprirsi anche ad un senso passato e capire, capire se è possibile come si è giunti a credere, a festeggiare oggi … un perché senza alcuna pretesa di razionalità, senza logica, un perché di pura fede…Nasce solo per avere una memoria scritta, una memoria per tutti… per darci una pagina di storia di questo paese, per darci un perché che permetta ad alcuni ed insegni ad altri a ricordare ancora… ” Lì 8 Settembre” nasce per fede, per desiderio, per devozione… per un paese… per una persona e per un’intera comunità, per la gente, per chi voglia leggere, per chi vuole ascoltare adesso e domani… Questo nostro “perché” non è solo un dare, ma un ricevere per chiunque. Anche per chi ha scritto. “Lì 8 SETTEMBRE MARIA S’INCORONA” L’ otto settembre del 1946 è una data fondamentale nella storia della festa. Era la seconda domenica del mese come da tradizione e l’importanza del giorno fu testimoniata dal fatto che in piazza fu costruito un enorme baldacchino sotto il quale fu sistemata la Madonna. Al fianco della statua c’era il vescovo di allora che celebrò la messa e incoronò MARIA SS. DELLE GRAZIE REGINA DI SALZA IRPINA. Il baldacchino era circondato da tutti i fedeli salzesi che emozionati assistevano alla storica incoronazione. Allora la festa fu grandiosa: furono spese 900.000 £ (che nel ’46 erano soldi!!!), durante la processione furono sparate ben diciassette batterie di fuochi pirotecnici e furono ingaggiati due apparatori, Cella di Santo Stefano e Festa di Avellino, (cose mai verificatesi ne prima ne dopo). Quel giorno, ancora oggi è ricordato grazie alla canzone eseguita durante la processione per le vie del paese, “Lì otto settembre Maria s’incorona…”. 1946– Incoronazione di Maria SS. Delle Grazie in piazza Michele Capozzi STORIA DEI COMITATI Con la presente sezione si vuole tracciare un iter, se non esaustivo almeno indicativo, tra i vari comitati che si sono succeduti nel corso degli anni nella realizzazione dei festeggiamenti in onore di Maria SS. Delle Grazie. Abbiamo fatto il possibile per reperire il maggior numero di informazioni utili affinché nessuno possa sentirsi escluso. Sicuramente ci saranno delle carenze o degli errori (per cui chiediamo scusa fin d’ora) i quali però sono stati commessi, in ogni caso, in assoluta buona fede. Ragion per cui, il nostro grazie và a tutti i fedeli e, in generale, a chiunque abbia dato un contributo e un aiuto per la buona riuscita dei vari festeggiamenti. Premessa: negli elenchi che seguono non vengono citati i parroci e gli ecclesiastici cui và rivolto il ringraziamento per il loro ruolo di guida spirituale e, in particolare, per la realizzazione del programma religioso. DAL 1946 al 1971 TUTTI GLI ANNI PARI: BARILE ANGELO (Presidente); VASSALLO GIUSEPPE (Vicepresidente-Cassiere); GALASSO RAFFAELE, CELLA LUIGI, DE MATTIA LUIGI, DI LORENZO CARMINE, GIAMPA’ MICHELE, VOLPE LUIGI, PASCOLO GIOVANNI, BARILE ROMEO, FERULLO SILVIO, MASSIMO FILIPPO; FALGETANO ANICETO (Segretario) e DE PASCALE MICHELE sono subentrati successivamente. DAL 1947 al 1972 TUTTI GLI ANNI DISPARI: DE MATTIA GENEROSO (Presidente); VASSALLO ANTONIO (Vicepresidente); CASTALDO MARIO (Segretario); GALASSO ADALBERTO (Cassiere); FALGETANO LUIGI, DE PASCALE GIUSEPPE, CAPOSSELA LORENZO, BUONAGURIO SALVATORE; FERULLO ATTILIO è subentrato successivamente. Medaglia coniata per l’incoronazione della Madonna—1946 DAL 1971 – TUTTI GLI ANNI DISPARI: DE MATTIA GENEROSO (Presidente); FERULLO ATTILIO (Segretario) ed altri. Successivamente, si sono susseguiti con la funzione di Presidente: CELLA LUIGI; FERULLO ATTILIO (1983, 1985, 1989); DE MATTIA RAFFAELE (1987, 1991, 1993) eccetera.. DAL 1972 – TUTTI GLI ANNI PARI FINO AL 1994: VASSALLO ANTONINO (Presidente); VASSALLO GIUSEPPE (Cassiere); FALGETANO ANICETO (Segretario); PAPARELLA GIACOMO, BALESTRIERI MARCELLO, DE PASCALE GIUSEPPE, DE PASCALE MICHELE, FERULLO SILVIO, FERULLO SALVATORE, CAPOZZI ANTONIO, DI LORENZO ANTONINO. Dalla metà degli anni novanta fino ai giorni nostri la composizione dei vari comitati ha visto l’alternarsi di elementi non più “fissi”, se ci si lascia passare l’espressione. Riportiamo di seguito l’elenco dei vari presidenti o comitati. 1995: BARILE PASQUALE; 1996: AMMINISTRAZIONE COMUNALE; 1997: CELLA CARMINE; 1998: BARILE PASQUALE; 1999: D’ANDREA ISAIA; 2000: ARCICONFRATERNITA; 2001: VASSALLO ANTONINO; 2002: DE MATTIA RAFFAELE; 2003: CELLA CARMINE; 2004: DE FEO ANTONIO (Sacerdote) e VARI COLLABORATORI; 2005: “I PRESIDENTI” (VARI). Madonna delle Grazie e Don Alberico Gambale LODE A MARIA SS. DELLE GRAZIE Tutta sei bella o Maria, ne una macchia si rattrova in te, bello il tuo capo ricco come il Carmelo, ma di santi pensieri perciò coronato di dodici stelle, sono altre due stelle gli occhi tuoi purissimi che spirano speranza a chi li rivolgi. Belle sono le tue pietose orecchie che volentieri ascoltano i nostri pianti, bella la tua bocca, la tua lingua, le tue labbra, perché come Gesù hai parola di vita eterna. Belle le tue mani piene di favori, e di grazia ci dispenserai. Belli i tuoi piedi che schiacciano il comune insidiatore e più ancora quando corrono presso i peccatori. Venerando il casto tuo seno perché stanza e tempio del nostro salvatore impareggiabile e dal tuo purissimo sangue da cui si formò l’umanità santissima di Dio fatto Uomo, mentre o Maria il sacrario dello Spirito Santo appresi. La fortunata è pronta città e rifugio di ogni traviata, l’anima tua o Maria è il ritratto più espressivo di Dio. O Maria chi ti ammira non può non restare innamorato. Dio stesso ti ha supplicata su tutte le pure creature; ti amo veramente, sei bella o Maria, tu sempre Vergine, tu sempre Santa, tu sempre Immacolata. Bella nella concezione, bella nella vita, bella nella morte, bella nella Grazia, bella nella Gloria, bella nei privilegi, bella nella protezione, bella nella bocca dei profeti, bella nella bocca dei figli tuoi. Quanto sei ineffabile o Maria feconda tra le Vergini, Vergine tra le feconde, Signora tra le serve, supplicata dagli amanti, Santa tra le creature, benedetta fra le donne, hai ottenuto l’amore e la compiacenza di Dio, tutto o Maria si raccoglie in te, la bellezza della luna che rallegra la notte, la nobiltà del sole che rischiara il giorno, la sua rosa, la candidezza del giglio, la purezza della colomba speciosa come la palma, elevata come il cedro, dritta come il cipresso, Te giustamente figuravi l’arca di Noè che fu salva nel diluvio universale, tu la scala di Giacobbe per cui si sale a Dio. Sull’altare che mai si spegne, limpida spada del girone che sempre vince, o Maria tu sei la stella del mare, tu mi conduci al porto, tu la porta sei del cielo per cui si entra in Paradiso, o Maria in tutta la mia miseria ardisco anche io a salutarti, Vergine piena di bellezza, tu o Maria con la tua potenza rendimi sempre immacolata. Fa che morendo senta spirar l’anima mia, così spero così sia. Ode recitata dalla signora Concetta Galasso. LE ORIGINI DELLA FESTA Sbaglia chi pensa che la Festa di Settembre abbia avuto inizio con l’Incoronazione del 1946. Infatti i nostri avi hanno cominciato a festeggiare la Madonna delle Grazie già all’inizio del Ventesimo secolo. Lo svolgimento dei festeggiamenti era analogo a quello attuale. L’unica differenza sostanziale consisteva nella giornata del sabato: ovviamente prima della II Guerra Mondiale non si svolgeva la processione al cimitero e la cerimonia in onore dei caduti. Era, dunque, un sabato come gli altri e la festa vera e propria era solo di domenica, come ora la seconda di settembre. La mattina si celebrava la Messa; nel tardo pomeriggio si svolgeva la processione in onore di Maria S.S. delle Grazie seguita da fuochi pirotecnici e la sera la banda musicale, sistemata nello spiazzale del Campanile, eseguiva opere sinfoniche quali la “Tosca” e la “Traviata”. Il lunedì c’era solo la processione in onore della Madonna di Montevergine. C’è stato riferito che la prima sagra a Salza si è svolta proprio il lunedì della Festa giù alla Madonna, nei primi anni Ottanta. Fino ad allora le sagre non venivano fatte e i soldi per la Festa si procuravano attraverso la raccolta e la successiva vendita di castagne, uva, fieno e grano. Nella prima metà del Ventesimo secolo il Comitato festeggiamenti non esisteva e la responsabilità dell’organizzazione della Festa era sulle spalle di un gruppo di paesani che cercavano di racimolare qualche soldo nel modo descritto sopra e con la richiesta di offerte ai compaesani che, di solito, non potevano donare più di dieci lire, a causa della povertà. 15 AGOSTO, HA INIZIO LA FESTA IN ONORE DI MARIA SS. DELLE GRAZIE. E’ proprio il giorno in cui si commemora la Madonna dell’Assunta che “apre il mese” della Festa. Conclusa la Santa Messa, il parroco, il Comitato Festeggiamenti e un notevole gruppo di devoti partendo dalla chiesa Madre, SS. Pietro e Paolo, giungono in Via Cittadella dove sarà affisso il Quadro raffigurante la Madonna delle Grazie. I fedeli presenti chinano il capo per la benedizione recitata dal sacerdote. Subito dopo viene esplosa una batteria di potenti “colpi scuri” e si innalza il pannello della Vergine accompagnato dall’applauso commosso dei presenti. L’opera fu dipinta e offerta nel 1979 dal pittore salzese Luigi Capossela, attualmente residente a Trento. Il Quadro viene posto all’inizio di Via Cittadella perché era proprio lì che viveva Capossela; è stato probabilmente un modo per ringraziare l’artista. Nel corso degli anni il ritratto ha subito qualche deterioramento e una notevole perdita di colore. Nel 1999 la Confraternita dell’Immacolata Concezione, in quell’anno organizzatrice dei festeggiamenti, consegnò l’opera al signor Carmine Picardo per la necessaria restaurazione. Grazie al pregevole intervento di quest’ultimo, la Madonna che porta in grembo Gesù Bambino ha riacquisito l’antico splendore. Pochi anni dopo e sempre per devozione il signor Picardo ha apportato qualche ritocco al Quadro, questa volta consegnatogli dal signor Raffaele De Mattia in veste di Presidente del Comitato Festa. Il pannello rimane esposto fino alla metà di Settembre, periodo in cui si chiudono i festeggiamenti in onore della Patrona di Salza Irpina. RACCOLTA FONDI PER LA REALIZZAZIONE DELLA FESTA. Inizialmente, e molto prima dell’istituzione delle sagre, i fondi per la realizzazione dei festeggiamenti in onore di Maria SS delle Grazie venivano reperiti attraverso una sottoscrizione fatta da un comitato d’onore scelto tra i notabili del paese, dal comitato esecutivo con tariffa unica stabilita per ogni componente, dalle sottotasse fatte dai cittadini salzesi e dalle raccolte effettuate in città italiane ed estere. Quest’ultime venivano inviate a seguito di una richiesta fatta dal comitato con lettera nella quale si auspicavano benessere e prosperità ricordando la festa in onore di Maria SS delle Grazie e inserendo nella stessa lettera diverse immagini raffiguranti la Madonna. Dal 15 luglio al 30 agosto gli allora componenti del comitato festa erano in trepidante attesa di ricevere le offerte dei compaesani emigrati all’estero e in altre città italiane indispensabili per consentire la realizzazione dei festeggiamenti. Inoltre altri proventi venivano ricavati dalla raccolta di castagne, grano, uva e dal guadagno delle scarpe riparate gratuitamente dai calzolai di Salza e poi rivendute. In particolare dall’uva locale si otteneva il cosiddetto “vino della Madonna” che, anche se non sempre di qualità eccelsa, veniva comunque acquistata dai fedeli che si recavano presso i vari punti allestiti del paese o meglio, come si diceva una volta, “alla frasca” (così definiti perché questi punti venivano ornati con rami di castagno). Successivamente, soprattutto a causa della scomparsa dei capostipiti delle varie famiglie emigrate all’estero, le offerte, di anno in anno, si riducevano sempre di più, per cui vennero ideate altre forme di raccolta attraverso lotterie e in ultimo le sagre. Le uniche sottoscrizioni al di fuori del nostro paese sono quelle fatte a Napoli da De Pascale Fiore, a Genova da Riccio Pasquale e Carmela D’Onofrio e da offerte individuali di devoti. L’ORO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE Simbolo della profonda e radicata devozione dei salzesi, donato per grazia ricevuta e fedele religiosità, l’oro di Maria SS. Delle Grazie è uno degli elementi costitutivi e permeanti di una celebrazione che riesce ad unire indissolubilmente tradizione popolare e fede e che coinvolge il paese in un momento unico e rappresentativo per chiunque. In principio, l’oro veniva posto in una sorta di nicchia e conservato in casa da tale Domenico de Lorenzo; affidate a tre persone diverse, le chiavi per aprire la nicchia erano tre, una delle quali conservata dal “presidente del Comitato” ed era necessario che venissero girate tutte contemporaneamente. Oggi, invece, il venerdi prima che abbia inizio la consueta processione per le strade del paese, l’oro che nel corso dell’anno è stato custodito nel cavò di una banca regionale, viene prelevato abitualmente dal parroco o da una persona di sua appurata fiducia per una somma annua di 150,00€ e tenuto quindi in caserma fino all’inizio della processione dei fedeli. “LA CASCETTA” La “cascetta”, ossia la cassetta su cui è raffigurata Maria SS delle Grazie, utilizzata attualmente per la raccolta delle offerte domenicali, era in passato impiegata solo nel periodo della festa e non settimanalmente. Secondo le informazioni ottenute tre delle quattro cassette tuttora in circolazione sono state realizzate da Lorenzo Capossela, la restante da Luigi Falgetano. La cassetta viene utilizzata anche come simbolo del passaggio dell’organizzazione della festa da un comitato all’altro. Infatti la domenica della festa, poco prima della processione, il corteo formato dal comitato uscente, portando con sé la cassetta e accompagnato dai fratelli dell’Arciconfraternita e dalla banda musicale, si reca in piazza dove il prete la consegna al nuovo comitato. Seguono poi gli auguri e i festeggiamenti con dolci e bevande. Originariamente il corteo compiva un percorso diverso a seconda dell’ubicazione della casa del presidente subentrante, visto che allora i presidenti erano sempre gli stessi e si alternavano annualmente. Quindi, si procedeva dalla Congrega alla Cappella Balestrieri quando la cassetta veniva consegnata ad Antonino Vassallo (ma anche precedentemente, quando del comitato faceva parte Vassallo Antonio); da piazza Michele Capozzi alla Congrega quando veniva consegnata a De Mattia Generoso; da piazza Michele Capozzi all’inizio di via Vegliante (attuale caserma dei carabinieri) quando il presidente era Barile Angelo. A partire dal 1985, poiché i comitati si costituivano all’ultimo momento (e non, come avveniva prima, consegnando la lista un mese prima al sacerdote), il corteo con la cassetta parte dalla Congrega e giunge in piazza Michele Capozzi dove il parroco la consegna al nuovo comitato. IL CALENDARIO Il primo calendario in onore di Maria SS delle Grazie fu realizzato alla fine degli anni ’70 su modello di quello ideato per i festeggiamenti di San Rocco a Cesinali. Era costituito da un’unica foto della Madonna in bianco e nero sotto la quale si trovavano i dodici fogli relativi ai vari mesi da staccare periodicamente. Con il passare del tempo è migliorato nella forma ed è stato arricchito da foto antiche e più recenti di anno in anno scelte dai diversi comitati, relative al paese e ai suoi personaggi. FESTA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE La festa dell’Immacolata Concezione si teneva l’ultima domenica d’agosto; da qui veniva lanciata un’ideale “sfida” al comitato Maria SS. Delle Grazie per chi riuscisse a realizzare i festeggiamenti più belli. Ai più giovani potrebbe sembrare quasi un’ assurdità, però essa, organizzata prevalentemente dall’Arciconfraternita, riusciva meglio di quella settembrina molte volte. Per le luminarie in onore della Madonna Delle Grazie venivano utilizzati spesso gli stessi supporti (gli attuali pali) della festa per l’Immacolata con variazioni decorative che arricchivano la competizione tra i due comitati. L’ INCENDIO AL CAMPANILE La festa di settembre è stata tradizionalmente associata all’Incendio al campanile. Ricordiamo con nostalgia che l’evento era l’attrattiva principale che portava a Salza un gran numero di persone. Durante il suo svolgimento che soddisfazione e che orgoglio per noi salzesi poter guardare il mare di occhi affascinati dalla bellezza dello spettacolo pirotecnico. Si tratta, in realtà, di una tradizione di origine recente, basti pensare che il primo Incendio è stato realizzato nel 1974 e da allora questo grandioso evento si è ripetuto ogni anno. Il primo artista che lo ha eseguito è stato Luigi Napoletano da Quadrelle, seguito dal cavalier Marzatino Vincenzo da Napoli specializzato in questo tipo di spettacoli. L’incendio è stato realizzato fino alla fine degli anni ’90. Infatti ormai per Salza è solo un caro ricordo, dal momento che è venuto meno in quanto procurava fastidio a qualcuno. Speriamo che questa tradizione venga ripresa al più presto perché Salza ha bisogno di riscoprire e far conoscere con orgoglio la sua storia. UNA CORNICE LUMINOSA L’ “apparata” è una componente fondamentale per una Festa che si rispetti. Infatti, non è mai mancata nella Festa di Settembre. Fonti certe testimoniano che veniva realizzata anche prima dell’arrivo della luce a Salza (settembre 1929). Già negli anni Venti per le strade del paese si aggiungevano archi alimentati a gas. L’ “apparatore” di quei tempi era di Parolise, ricordato con l’appellativo di “Zi’ Monaco”. Tali archi non erano sfarzosi e colorati come quelli di oggi; nonostante ciò con la loro semplicità stupivano i bambini d’allora che, con entusiasmo, esclamavano spesso: ”Hanno mittuto lo ragno!”, per la loro particolare forma. IL VOLO DEI “PALLONI” In passato quando la tradizione era ancora svincolata dalla modernità del nostro tempo, la gente festeggiava con bonaria semplicità ed accontentandosi di poco. Era l’8 Settembre, il giorno dell’incoronazione…al centro della piazza veniva acceso un grande fuoco…era il momento del volo dei palloni; questi erano forniti da alcuni grossisti napoletani, tra cui un certo “Spavaniello”: Uno recava l’immagine della Madonna, gli altri due invece alcune immagini suggestive e caratteristiche di Napoli e Sorrento. Sotto i palloni veniva posto uno straccio impregnato di benzina, il calore prodotto faceva in modo che questi si gonfiassero e si alzassero in aria, mentre la gente plaudente, e rapita dallo spettacolo, guardando al cielo, intonava canzoni napoletane ed iniziava i festeggiamenti. LA FESTA RELIGIOSA DI OGGI IL PERCORSO DELLA PROCESSIONE Il programma religioso dei nostri giorni inizia con la Giornata dell’Affidamento a Maria SS. Delle Grazie, durante la quale i fedeli in processione durante una fiaccolata giungono alla Cappella. Il giorno dopo con la Santa Messa si celebra l’inizio del triduo della predicazione. La giornata dei defunti è invece dedicata alla Commemorazione dei caduti, durante la quale viene depositata una corona di alloro alla medaglia d’oro “F. Manfra” e al Monumento dei Caduti in guerra; infine il parroco officia nella cappella del cimitero una messa solenne in onore di tutti i defunti. Segue il giorno della Solennità di Maria SS. delle Grazie, dove nel tardo pomeriggio i fedeli si raccolgono in processione per le strade del paese, processione che si ripete anche l’ultimo giorno dei festeggiamenti partendo dalla cappella M.S. delle Grazie. Il percorso della processione è stato negli ultimi anni centro di molte discussioni e polemiche. Queste sono legate al fatto che la processione negli anni prima del sisma dell’80 percorreva strade diverse rispetto a quelle odierne. La processione, infatti, iniziava sempre dalla Chiesa madre in piazza Michele Capozzi e proseguiva per via Roma e Via Celza ma la particolarità consisteva nel fatto che una volta percorso “o Tufiello” giunta “abbascio a la fontana” la filara umana si girava e ritornava in piazza Michele Capozzi attraversando questa volta Via Banda di Luccaro. Dopo essere passati davanti alla Chiesa si scendeva per via Cittadella e Via San Francesco per poi risalire “n’compa a Via Nova” per le porte di Salza, dunque di nuovo via Cittadella e ritorno all’altare centrale. Attualmente la processione ad alternanza di anni passa una volta per Via Celza e una per Via Banda di Luccaro, non compie più il giro in via Tufello ma prosegue attraversando per un brevissimo tratto il territorio di Sorbo Serpico e risale alla Chiesa di San Pietro e Paolo percorrendo via Francesco Manfra, Via San Francesco, Via Vegliante e Via Cittadella. Ci scusiamo in caso di mancanze o inesattezze. Questo opuscolo è nato dalla devozione del paese per la Madonna delle Grazie. Ringraziamo quanti hanno contribuito con informazioni materiale e partecipazione. Li 8 settembre Maria s’incorona Si mette al suo trono e al cielo se ne va. - evviva Maria, Maria evviva Evviva Maria e chi la creò. E 1 (...11) son le stelle Maria s’incorona Si mette al suo trono e al cielo se ne va Evviva Maria… E 12 son le stelle Maria è incoronata Si mette al suo trono E al cielo se ne va Evviva Maria Da un’idea della redazione di Ritmi Salzesi Curato da: Magliaro Pasqualino, Iandolo Alberto, Paparella Gaetano, Picardo Rossella, Ricciardi Luisa, Galasso Potenza, Ricciardi Pasqualino, De Biasi Alessandra, Iandolo Dante, Angiuoni Anna, Paparella Antonio.