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ANNO VIII. N.. 106..
E LIOTECA
Domenica
L 10 anno — 5 semestre — 2, 50 trimestre
Fuori Stato aumento spese postali
Uffizio — /*spanto Mod, N.* 1.
Centesimi 10 il numero — Arretrato 20.
GIORNA„LZ POLITICO
antro ricevuta 'firmata dal proprietario del Giorìhale Avv. Gaetano Predirmi.
E PER GLI ATTI DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE
Pubblicheremo il prossimo
foglio mercoledk mattina
Invece di glovedbyt - ir
Pisa 28 dicembre
PARTE NON UFFICLALE
Interno.
— Gli ufficiali dell' Orénoque hanno avuto
l' ordine dal governo francese di venire in
Roma, nella circostanza del nuovo anno, ad
ossequiare il Santo Padre, e compiere lo
stesso atto di rispetto verso il Re d' Italia.
Il sig. di Bourgoing, ambasciatore presso
la Santa Sede, non avendo trovato di suo
gusto l' ordine trasmesso alt' equipaggio frauceue, ha fatto al suo governo alcune osservazioni in proposito. Ma queste, non essendo
state gradite, egli ha dato le sue dimissioni.
Non sappiamo finora se siano state accettate.
È imminente la pubblicazione del R. decreto che approva le tabelle del censimento
generale della popolazione del Regno al 31
dicembre 1871.
La popolazione totale ascende a 26 milioni
e 801,154, presentanslo così un aumento
di 0,71 circa per cento, in confronto del 31
dicembre 1861.
— La sera del 21 corrente è stata firmata
a Firenze la convenzione pel riscatto dei
Canali Cavour.
Firmarono per lo Stato i ministri Sella e
Castagnola, e per la Società il comm. Caranti,
presidente della medesima.
Lo Stato riacquista la libera disponibilità
de' Canali, dando agli azionisti lire 875,000
di rendita consolidata 5 per cento, corrispondente a 3 e mezzo per cento sul capitale
effettivamente versato di 25 milioni. Ogni
azione di L. 500 verrebbe quindi ad avere
un titolo di rendita annuale di L. 17, 50.
— Leggiamo nel Fanfulla:
Il Ministero della marina aveva affidato
ad una Commissione di ufficiali lo studio e
l' esame dei vari modelli di armo portatili a
retrocarica, perchè poi riferisse quale avrebbe
meglio convenuto per l'armamento degli equipaggi e del corpo Fanteria marina.
La Commissione, dopo accurati studi comparativi ed esperimenti praticati al poligono
di Viareggio, deliberò di rimandare le sue
proposte a quando le diverse armi riconosciute le migliori fossero state provate per
qualche tempo dai battaglioni del cono
Fanteria marina, e dalla Nave Scuola di artiglieria 'lavale, e dopochè fossero noti i
risultati pratici delle armi distribuite all'ese' cito.
Per conseguenza, tanto ai battaglioni di
Fanteria marina, quanto alla Nave Scuola
verrà distribuito un certo numero di armi
per ciascun) dei migliori sistemi, rimanendo
al Comando della Scuola affidato il còmpito
di raccogliere i diversi dati sugli esperimenti,
come pura di procurarsi le necessarie informazioni circa le esperienze dell' esercito.
— Leggiamo nella Nazione:
Annunziammo che questo egregio patriotta
(Pietro Giannone) si trovava infermo per grave malattia. Adesso con il più vivo dolore
dobbiamo annunziarne la morte, avvenuta
oggi alle 2 meno un quarto pom.
Egli era uno dei più antichi campioni
della libertà e indipendenza d' Italia, per la
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ANNUNZI E LNEIT9 11.ZTONI
.
•--.••••••••,•••••••••••■••
UFFICIALE PER GLI ATTI GIdDIZIARI ED AMMINÌSTRATIVI
I pagamenti non sono validi se non fatti
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29 Dicembre,. 1872.
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lA M PIA
ABRUONAMENTI NEL REGNO
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quale sofferse il carcere, 1' esiglio ed il sequeetro dei beni. Esule da lunghi anni dalla
sua patria, vi ritornò stabilmente nel 1859,
quando il governo provvisorio dell' Emilia
volle rendergli la giustizia eh' egli si meritava e ricompensarlo dei dolori lungamente
patiti. Insigne letterato e poeta, col suo
poema L'Esule propugnò la causa del riscatto
italiano, e quest' opera in tempi servili cooperò grandemente ad alimentare la sacra
fiamma nel petto déi generosi, che poi seppero col proprio sangue e col loro valore
redimere la patria dalla schiavitù straniera.
Fu anima internerete, di tempra antica,
aborrente da ogni ipocrisia, e che desiderò
sempre una Italia libera e forte.
La sua morte spiacerà a tutti i buoni, che
nell' illustre vecchio veneravano l' animo
illibato e il libero cantore delle glorie e dei
dolori d' Italia.
fiorini, per cui si spera poter restituire ai
creditori 10 a 20 per cento dei capitali affidati con tanta leggerezza alla pia avventuriera e.
— La Liberté assicura che il numero delle
firme alle petizioni per lo scioglimento dell' Assemblea non oltrepassa le 80,000, e più
di due terzi sono prive di qualsiasi carattere
d' autenticità.
Il Demanio prende le misure necessarie per
sollecitare la restituzione, decretata per legge
dei beni alla famiglia d' Orléans.
• — Con decreto del 22 dicembre fu vietata
la pubblicazione del giornale parigino il Cor-
'Estero.
— Secondo l' Epoca di Madrid del 18 dicembre, le basi del nuovo progetto di legge
sulla riorganizzazione dell'esercito spagnuolo,
sarebbero le seguenti:
• L' esercito sarà composto dei militari in
attività di servizio e della riserva. Il quadro
dell'esercito attivo comprenderà lo stato maggiore generale, lo stato maggiore, l' artiglieria, il genio, la cavalleria, i battaglioni dei
cacciatori, i corpi politico-militari e i quadri
di riserva.
Questi corpi costituiranno il nocciolo dell' esercito, che non potrà in nessun caso sorpassare 40,000 uomini reclutati con arruolamento volontario.
• Le reclute saranno divise in tre classi,
sotto le seguenti denominazioni: 1.0 Armata
d' istruzione; 2.0 Milizia provinciale; 3.° Milizia nazionale. Ogni primo dell' anno, tutti
gli spagnuoli che hanno raggiunto il ventesimo, saranno dichiarati soldati della prima
riserva. Saranno soltanto eccettuati quelli che
faranno parte dell' armata attiva, la quale
comprenderà unicamente i volontari arruolati.
Il servizio della prima riserva durerà tre
anni. Questo limite potrà esser ridotto, secondo l' art. 23, ad un anno, e secondo l'articolo 24, ad un anno e mezzo, sotto le condizioni espresse nei detti articoli.
• Compiuto il servizio della prima riserva,
quelli che ne fanno parte passeranno nella
seconda riserva, ove serviranno un numero
di anni necessario a completare i sette anni
di servizio nella prima e seconda riserva. Terminati questi due servizi, i militari passeranno nella terza riserva, ove serviranno per
nove anni.
Sarà facoltativo di continuare a rimanere
in questa terza riserva dopo l' età di 35 anni
compiuti »
— Scrivono da Monaco, 18:
« Un decreto ufficiale del ministero dell' interno constata ehe il numero dei creditori
della Spitzeder è sì enorme, che sarebbe impossibile di trovare in tutta la città un locale abbastanza vasto per riunire neppure il
terzo di questi infelici.
« dunque impossibile di applicare la procedura ordinaria in caso di bancarotta„ a questa causa gigantesca. I sotto-prefetti hanno
per conseguenza ricevuto l' ordine di riunire
tutti i creditori domiciliati nei loro circondari in società, la quale sarebbe rappresentata da un solo avvocato. Inoltre, 24 avvocati di Monaco si sono dichiarati disposti a
ricevere le dichiarazioni ed i documenti di
questa povera gente, e di fare gratuitamente
i passi necessari per coloro che proveranno
la loro indigenza.
• Secondo la dichiarazione ufficiale, i valori mobili appartenenti alla signora Spitzeder raggiungono l' importo d' un milione di
CM. *M Sale •Ia! 0• .11 ger.
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saire.
— Nell'ultima seduta la Commissione delle
grazie ha confermato tre condanne capitali.
— La mattina del 23 ebbe luogo a Vincennes l' esecuzione capitale di Poiltevin,
guardia campestre di Soissons, il quale, durante la guerra, avest denunciato e fatto fucilar dai prussiani parecchi francesi.
— Il Moniteur smentisce la notizia della
fondazione d' un giornale da Ledru-Rollin.
il signor Rémusat ha intenzione di pubblicare pel nuovo anno un annuario speciale pei
consolati.
— Il partito bonapartista ha pubblicato un
opuscolo di otto pagine, intitolato: L' appello
al popolo, lettera a un deputato conservatore.
In tuono moderato si fa una viva opposizione
al provvisorio attuale.
— I ricevimenti del presidente pel
d' anno avranno luogo a Versailles, residenza
ufficiale del sig. Thiers.
— 11 maire di Beaune in una lettera riprodotta da tutti i giornali, riferisce d' aver visitato il sig. Thiers il quale l' ha assicurato
che dedicherà gli anni di vita che gli restano,
a consolidar la repubblica, e che il 1873 non
passerà senza che tutto il territorio francese
sia libero da occupazione straniera.
— È atteso a Parigi il sig. de Saint-Vallier, commissario straordinario francese a
Naney. Egli farà prima un'escursione a Metz,
Mulhouse e Belfort per istudiare la questione
dell' istituzione di Consolati francesi nell'Alsazia-lorena.
— Secondo la Liberté, il sig. Perier sarebbe stato incaricato dal sig. Thiers di preparare un nuovo progetto di riforme costituzionali.
.
iINALOCUZZ ONE
tenuta in Vaticano da Sua Santità agli eminentissimi Cardinali il 23 dicembre 1872.
VENERABILI FRATELLI.
Il giusto e misericordioso Iddio, di cui
sono imperscrutabili i giudizii ed investigabili le vie, lascia questa Sede apostolica, e
con essa la intera Chiesa tutt' ora vessata
da lunga o fiera persecuzione. Non è al certo
cangiante., chè anzi si è resa ogni giorno più
grave la condizione che a noi ed a voi fu
fatta, Venerabili Fratelli, dalla occupazione
delle nostre provincie, specialmente poichè
da oltre due anni quest' alma città fu sottratta
al nostro paterno regime.
La costante esperienza insegnò quanto
fosse giusto quello che fin dal principio di
codesta persecuzione, promossa dalle mène di
empie sètte, e compita dai loro proseliti,
s' impadronirono della somma delle cose, noi
spesse fiate nelle nostre allocuzioni e lettere
apostoliche asserimmo, cioè non per altra
ragione essere stati attaccati i supremi diritti del nostro chiil principato se non per
farsi strada a distruggere, se fosse possibile,
lo spirituale principato, di cui sono forniti
i successori di Pietro, e per annientare la
Chiesa cattolica. e lo stesso nome di Cristo,
che in quella vive e regna.
Ciò manifestamente tutto di si dimostra,
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Atti giudiziari, amministrativi e avvisi particolari
tent. 25 per linea o spazio di linea. Inserzioni
dopo la firma del gerente cent. 80 per linea
o spazio corrispondente.
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Papageedi estieipoei
•.•
Pubblicazione
Giovedì e Domenica.
Non si assume responsabilità che por le
associazioni fatte all'uffizio del giornale.
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•
per gli atti ostili del Governo subalpine. Sia
innanzi tutto per quelle inique leggi con le
quali i chierici sono divelti dagli altari e
privati delle loro immunità, sono chiamati
alla milizia; i vescovi furono spogliati del
proprio ufficio di educare la gioventù', togliendosi loro in alcune parti i seminarli. Ora
poi ci si somministra una prova la più splendida del suo intendimento. Infatti in questa
stesea nostra città, dopochè furono diseaeciate sotto i nostri occhi, e violentemeiìte
espulse dalla loro casa molte !famiglie di
religiosi; sottoposti i beni della Chiesa a
'gravissime imposizioni, ed assoggettati alle
giurisdizioni delle civili autorità, non ha
guari al così detto Parlamento fu proposta
una legge, simile a quelle che furono mesto
in esecuzione nel resto dell'Italia, non ostenta
le nostre rimostranze e gravissime condannts,
legge che, messa in atto, estinguerebbe le
religiose famiglie anche in questo centro
della cattolica fede, e confischerebbe i beni
della Chiesa, per esporli all' asta pubblica.
Questa legge pertanto, se pure può chiamarsi
legge una disposizione che ripugna al diritto
naturale, divino e sociale, riesce ancora più
iniqua e funesta a Roma ed allo circostanti
provincie. Qui, più che altrove, ferisco profondamente ed aspramente i diritti ed i possessi della Chiesa universale, minaccia la
stessa fonte del vero culto sociale, distruggendo ciò che le religiose famiglie, con immense fatiche ed uguale costanza e generosità,
promossero e compirono non solamente nei
nostri paesi, ma anche tra le genti straniere
e barbare, vincendo difficoltà, molestie ed
a.
it sofferenza,
Ogni
e dando talvolta la stess
Essa inoltre più dappresso viola il diritto
ed il dovere del nostro apostolato. Poiehè
soppresse o affievolite le religiose famiglie,
ridotto all' inopia il clero secolare già diradato per causa della coscrizione militare, non
solo qui come altrove , mancherà chi spezzi
al popolo il pane della parola , ministri i
sagramenti ai fedeli, istruisca l'adolescenza e
la difenda contro le innumerevoli insidie che
tutto dì le si tendono, ma mancheranno anche al romano Pontefice quegli aiuti dei
quali come universale maestro e pastore, sì
grandemente abbisogna per il governo di
tutta la Chiesa.
La spogliazione della Chiesa romana occuperà quei beni i quali furono messi insieme e raccolti in questo centro dell'nnità più
che per le donazioni dei nostri, dalle larghezze di tutti i cattolici; onde ciò che doveva servire ad uso ed incremento della
Chiesa universale, verrà empiamente convertito in lucro di stranieri. Quindi appena sentimmo avere uno dei ministri del Governo
subalpino significato ali' Assemblea legisla• tiva il proposito di assoggettarlo cotal logge, ne mostrammo subito la $111 indole mostruosa, in una lettera che il 16 giugno di
quest' anno abbiamo indirizzata al nostro
cardinale segretario di Stato , ordinandogli
che annunziasse tanto questo nnovo pericolo
che ci sovraetava, quanto tutti gli altri mali
che noi soffriamo , ai ministri dei principi
esteri presso la S. Sede.
So non che ora essendo già proposta la
legge minacciata , l' ufficio del Nostro apostolato vuole assolutamente , che Noi solleleviamo cli nuovo la Nostra voce come facciamo pronunziando dinanzi a Voi, Venerabili fratelli, e dinanzi a tutta la Chiesa cattolica le richieste già prima manifestate. Per=
lochù nel nome di Gesù Cristo , di cui facciamo le veci in terra , questo nefando delitto detestiamo, e con l' autorità. do' SS. Apostoli Pietro e Paolo, e con la nostra lo condanniamo insieme con qualsivoglia forma di
legge, che si arrogasse il potere di molestare,
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vessare, diminuire o sopprimere le religiose
famiglie in Roma o nelle vicine provincie, e
di privare anche qui la Chiesa dei suoi beni,
addicendoli al fisco o adoperandoli altramente. Per lo che sentenziamo invalido, nullo
e vano qualunque acquisto dei beni in qualunque maniera usurpati , fatto per qualsivoglia titolo , contro la cui alienazione questa Sede Apostolica mai non cesserà di reclamare.
Gli autori poi e i fautori di questa legge si
ricordino delle censure e delle pene spirituali
da incorrersi issofatto , che le costituzioni
apostoliche infliggono agi' invasori dei diritti
della Chiesa; o mossi a pietà, dell'anima loro,
stretta da queste spirituali catene , cessino
dall'accumularsi ira pel giorno della Yendetta
e della rivelazione del giusto giudizio di Dio.
Ma il dolore acerbissimo che ci ferisce per
queste e per le altre ingiurie fatte alla Chiesa
in Italia, viene oltracciò non lievemente inasprito dalle crudeli persecuzioni onde essa è
fatta segno altrove e massime nel nuovo impero germanico, dove non solo colle insidie
occulte, ma ancora colla violenza aperta si fa
ogni opera per distruggerla. Poichè uomini, i
quali non solamente non professano la nostra
santissima religione, ma neppure la conoscono,
s'arrogano il potere di definire i dogmi ed i
diritti alla Chiesa Cattolica. E mentre la tribolano sfacciatamente, non si peritano di affermare impudentemente che essi a lei non
arrecano danno alcuno; anzi aggiungendo
all'onta la calunnia e lo scherno, non si vergognano d'attribuire a colpa de'cattolici la
persecuzione che infierisce; accusando i loro
vescovi ed il clero insieme col popolo fedele,
perchè non vogliono anteporre le leggi e i
voleri dell'impero civile agli ordinamenti santissimi di Dio e della Chiesa, e però ricusano
di venir meno ai loro religiosi doveri. Oh! così
i reggitori della cosa pubblica, arnmaeetrati
da lunga esperienza, finalmente si persuadessero che niuno dei loro sudditi meglio dei
cattolici rende a Cesare quel ch'è di Cesare,
appunto per questo, che si studiano di rendere
piamente a Dio quel che è di Dio.
L'autorità civile d'alcune terre della Confederazione svizzera pare essersi posta sulla
stessa via dell'impero germanico, sia col pronunziare sentenza intorno ai dogmi della fede
cattolica, sia dando favore agli apostoli, sia
inceppando l'esercizio dell'autorità episcopale.
Il Governo poi del Cantone di Ginevra, benchè
stretto per patto solenne a custodire e diffondere nel suo territorio la religione cattolica,
dopo avere gli anni scorsi promulgato leggi
ostili all' autorità e libertà della Chiesa, ha
recentemente soppresse le scuole cattoliche, e
delle religiose famiglie altre ha sbandite, altre
ha prive dell'ufficio lor proprio el' insegnare;
testè poi cercò di abolire l'autorità che già
da molti anni ivi esercita a diritto il venerabile fratello Gaspare vescovo di Hebron e spogliarlo del beneficio curato, anzi è giunto fino
ad invitare e allettare con pubblico eccitamento quei cittadini a scuotere da scismatici
il freno della Chiesa.
Non leggieri sono ancora i mali che dal potere civile soffre la Chiesa nella cattolica
Spagna. Poichè sappiatno essere stata di recente proposta ed approvata già dall'Assemblea
legislativa una legge riguardante la dotazione
del clero, per la quale non solamente sono
infranti i solenni concordati, ma altresì calpestata affatto ogni regele di rettitudine e di
giustizi.
Questa legge, essendo dirette ad inasprire la
miseria e la servitù del clero, non meno che ad
irritare ed accrescere le piaghe fatte a quella
illustre nazione in questi ultimi anni, da una,
serie deplorabile di atti governativi, a mina
della fede e della discipline ecclesiastica; siccome eccitò già p r parte dei nostri venerabili
fratelli veecovi di Sellarmi querelo giustissime
e degne al tutto della lune costanza, così al
presente provoca. i insetti solenni richiami.
Sarebbero pure da rammentarsi cose più
tristi di quella piccola, ma sfacciatissima mano
ai seesmatici armeni, •dio a Costantinopoli
specialmente, coll'audacia della sua frode e
violenza, sforzatisi opprimere il numero senza
pítragone maggioro di colero che restarono
fermi nel dovere e nella fede. Perocchù sotto
mentito nome di cattolici essi persistono nella
ribellione alla nostra suprema antorità, o l al
legittimo loro patriarca, il quale por le loro
arti s:sas.dato, esule! devette a n i rifuggirsi.
,
. • ••••11.
IM
imaordaraleAL
•
a,/
•
Senza pretendere di entrare a sentenziare
Seppero poi coli' astuzia entrare tanto in
grazia alla potestà civile, che non ostante le ivappollabilmente sul merito del signor Busocure e gli offici del nostro nunzio straordinario ni, ci pare però di potere affermare che nella
mandato là, a -comporre le cose, e di più le sua esecuzione si riscontri una non comune
nostre lettere spedite al serenissimo impera- agilità e sveltezza nei passi di molte note,
molta delicatezza nei piauissimi e sempre una
tore dei turchi, armata mano ridussero ad uso
proprio alcuni tempii cattolici, Si riunirono in mirabile espressione.
Due prerogative non comuni a chi concerta
conciliabolo e si elessero un patriarca scismatico; e fecero che i cattolici siano ornai spogli sul clarino ci paiono la facilità a suonare in tuoni
della immunità, onde fin qui per pubbliche diversissimi sullo stesso strumento e il così
detto portamento di voce, comunissimo negli
promesse godevano.
istrumenti
ad arco, ma non in quello di cui
Ma intorno alle vessazioni della Chiesa,
ora
ci
occupiamo.
che abbiam toccate finora, forse avremo a
Una parola di lode dobbiamo ancora alla
trattare più a lungo altra volta ove si contiegregia
signora Bishop, ai chiarissimi maenui a spregiare le nostre giustissime rimostri
Castrucci
e Luigi Quercioli, all'egregio
stranze.
violinista
signor
Cagnacci, e ai distinti diletMa pure in mezzo a tante cause di dolore,
o Venerabili Fratelli, godiamo che possiate tanti signori Barone Tossizza e cavalier Goravoi consolarvi, siccome anco noi ci confor- cuchi che gentilmente coadiuvarono il contiamo, della costanza e della operosità =- certista, e meritarono anch' essi buona parte
mirabile dell' episcopato cattolico, non meno di applausi e di lodi.
negli accennati paesi che in tutti gli altri; i
— Sappiamo che nella corrente stagione di
cui pastori « succinti i lombi colla verità, e
carnevale
la drammatica Compagnia Moro-vestita la corazza della giustizia e strettisi
Lin
rappresenterà
al Teatro Niccoliui in Fifortemente a questa cattedra di Pietro, non
renze
la
commedia
del sig. V. Andrei Le Caatterriti da pericoli, non abbattuti da soffesigliane,
trasportata
in dialetto veneziano o
renze, ora ciascuno da per sè, ora uniti colla
già
rappresentata
con
successo dalla Compavoce, colla penna, colle proteste, colle pastorali,
gnia
stessa
a
Lecco
ed
a Trieste.
insieme al clero e al popolo a sè fedele, difendono fortemente ed operosamente i sacri diritti
della Chiesa, di questa Santa- Sede, e loro
propri; e tengono a freno l'ingiusta violenza,
Pregiatissimo sig. Direttore del giornale
ribattono le calunnie, scoprono le insidie,
frangono l' audacia degli empii, dimostrano
La Provincia di Pisa.
a tutti la luce della verità, confermano i
Ricevo stamane, dopo il concerto che ebbi
buoni, e oppongono la forza di una compatta
l'onore di dare ieri a sera in questa illustre
unità all' impeto dei nemici, che irrompono
città ; la seguente lettera del sig. Antonio di
da ogni parte, e apprestano a noi ed alla Lupo Parra.
Chiesa, afflitti da tanti mali, sollievo dolcisDella convenienza con la quale è dettata e
simo e aiuto potente.
del sentimento di delicatezza che la ispirava
Il che certo sarà ancora più efficace se i lascio giudice il pubblico. Però siccome il
vincoli della fede e della carità colla quale sig. Parra, a quanto so, ha avuto il gentile
si uniscono le menti e gli affetti, si facciano pensiero di far leggere questa lettera ad alcuogni dì più stretti e più fermi. Al qual uopo
ni suoi amici, prime d'inviarmela,, io desidero
nessuno è che non stimi opportunissimo che darle piena pubblicità. Nello stesso tempo mi
i metropoliti, i quali presiedono alle eccle- pare opportuno di riprodurre quanto mi scrisiastiche provincie nel miglior modo che le vevano, non è molto, uomini di non dubbia
circostanze dei tempi permettano, raccolgano fama, sia come critici, sia come compositori.
i loro suffraganei a consiglio, tutti a viRiceva, sig. Direttore, i sensi della mia stima
ceuda si uniscano e stringano negli stessi pen- e gratitudine, mentre di dichiaro
sieri e consigli, preparandosi al difficile cerDevot. Servit.
tame contro gli attentati della iniquità con
FERDINANDO WEIS-BUSONI.
maggiore
efficacia ed unanime sforzo.
ae
Sig. Weiss-Busoni Pregiatiss.
Sì, venerabili fratelli, sì invero il Signore
ci ha visitati CO22 la sua dura, grande e forte
Pisa li 24 dicembre 1872.
spada; il fumo ascese dalla sua ira e il fuoco
Ella mi parlò tanto — e in qual modo non
arse dalla sua faccia. Ma forse il Signore ci occorre che dica — del suo modo di suonare il
rigetterà in eterno, o non vorrà esserci ancora Clarinetto; delle rinnovazioni da lei introdotte
più benigno? Lungi da noi, non dimentica il nel trattare questo strumento; rinnovazioni
Signore di aver pietà nè contiene nell' ira le che lo hanno convertito, nelle sue mani, in
sue misericordie. Egli è assai grande nel per- una cosa nuova, che sento di essere stato categoricamente provocato a dirle il parer mio: e
donare, ed è propizio a chi lo invoca nella
verità. Egli spargerà su noi le dovizie della ciò mi accingo a fare con sicura coscienza, con
sua miséricordia,. Studiamo di placare l' ira scrupolosa imparzialità — sine ira et studio,
divina in questo tempo accettevole dell'Av- come direbbe Tacito.
Ella ha della facilità d'imboccatura: ma la
vento del Signore;• e al Re pacifico, che sta
sua voce non è sempre sicura, non sempre
per venire per annunziare la pace agli uomini di buona volontà, muoviamo incontro pura, non sempre giusta d'intonazione, non
sempre ugualizzat a nella progressione propria:
camminando nella nuovità della vita.
Giusto e misericordioso è Iddio, per la cui particolarmente nelle note alte, da sol in su —
arcana disposizione ci toccò vedere la contri- nelle basse del cambiamento di registro.
Ella ha della facilità nella mano; ma non
zione del popolo nostro, la contrizione della
città santa, e doverla vedere nelle mani dei sempre esatta, e nella produzioue di tutte le
nemici. Egli ci pieghi il suo orecchio ed voci di un passo, come nel movimento.
11 S119 colorito si può rappresentare con due
ascolti; apra i suoi occhi e veda la desolazione nostra, e la città sulla quale fu invo- forcelle accoppiate per la loro base — dal
ceto il elio nome.
piano al fortissimo — cioè — fortissimo no —
arrabbiato — e dall'arrabbiato al pienissimo.
Non mi è avvenuto di riscontrare, nella
sua
esecuzione, che questo, ed ho rimarcato
(CIL-Z07AN
CA
assoluta assenza di quei tanti accenti che
28 dicembre.
fanno la vaghezza, e l'espressione del cauto.
— Nell'incanto del dì 5 decembro cadente
Nel forte, poi, la sua voce, sia nei bassi
i sigg. Giuseppe Lapucci o fratelli rimasero come nelle note di mezzo e nelle alte, acquista
aggiudicataci della fornitura delle legna da
un carattere gutturale insopporta.bile, perché
ardere occorrenti agli uffici ed ai diversi staElla si serve dei costringinenti della gola per
bilimenti dipendenti dal Municipio, col ribesso dar ferza, alla voce.
sul prezzo previsto nel relativo capitolato di
Ella manca di giustezza nella misura come
L. 6, 10 per ogni mille chilogre
per una falsa e cattiva educazione musicale,
nello esagerare i ra,llentandi — o nel produrli
— Ecco maggiori dettagli sul con en•to
improvvisamente, emarrisce il sentimento
dato lunedì scorso dal clarinista si g. Wciss ritmico; s•ntimento che devo sínnpre presio e
dere a tutta intiera una esecuzione musicale,
Bnsoni.
Il programma in genere fu composto tutto e regolare inesorabilmeate tutti li artifizi coi
quali si può credere di poter ottenere degli
di pezsi di bellissime stile e variatissimi,
come che ve ne fossero di Baermanu di 'Calli- effetti subitanei.
La sua respirazioue, comunque i suoi polwooda di Rsis siger, Spoln• ed altri ugualmente
moni sieno eccellenti, è cattiva — poiche io ho
pregevoli.
,
_A
-
rimarcato che Ella non di rado prese respiro
prima che l'incisa avesse ottenuta la sua risoluzione ritmica.
Ella potrebbe utilizzare le qualità che ha
avute dalla natura, con lo studio, un po' di
freno al suo orgoglio, e ribellandosi decisamente a quella presunzione delle sue forze che
lo ha fatalmente gettato in una via di perdizione; e così correggersi di quei non pochi nè
piccoli difetti che le ho segnalati.
Il pezzo di Cavallini, lo ha assolutamente
assassinato.
Ricordo che mi disse che Ella suonava per
vivere — ed è in considerazione di questa sua
posizione che non farò una rassegna musicale
sul suo concerto.
Però — s'Ella non mi forzerà a farla.
Nel mondo dell'arte e Come critico e come
compositore sono bastantemente conosciuto
e per musica e per articoli pubblicati su poi
giornali.
Non si meravigli, dunque, so mi frametto
anco come scrittore di critica musicale.
E con questo passo all'onore di segnarmi
Devotissinzo
Lupo PARRA.
ANTONIO DI
Firenze, li 16 maggio 1872.
Il sig. Ferdinando Weiss-Busoni, distintissimo concertista di Clarinetto, dopo avermi
invitato ad assistere a un saggio musicale
che dava la mattina del 14 aprile decorso
nella sala Brizzi e Niccolai, gentilmente richiedevami di rilasciargli un certificato nel
quale io esprimessi il mio parere sul modo
con cui Egli tratta quell'istrumento. — Debbo
perciò attestare, a lode del vero, come il
prelodato signor Busoni nell' esecuzione dei
vani pezzi eh' ebbi il piacere di udire in
quella mattinata, abbia dimostrato che oltre
le belle qualità di cui è dotato, cioè a dire
di un bel colpo di lingua, di una robusta e
ad un tempo gradevolissima cavata di voce —
di certezza di movimento ne' passi di bravura
— di (agiustezza) di timbro e di proporzione
nelle distanze de' suoni — di opportunità di
respiro — di colorito; possiede quella rarissima di un accento più che da suonatore,
da cantante: da cui vedesi chiaro come il
signor Busòni siasi persuaso ( come pochi fin
qui si persuaerso), che l' esecuzione più perfetta sopra uno strumento a fiato sia quella
che più si avvicina alla vaghezza del canto;
perlochè Egli è riuscito ad ottenere sul suo
istrumeuto una finezza di esecuzione abbellita di quei delicati accenti e di quelle vaporose inflessioni che tanto convengono al sentimento e alla espressione della frase e che
servono a qualificare e caratterizzare il vero
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Per questi distintissimi pregi, io rilascio
con tutta spontaneità al signor Busoni il
presente certificato, il quale, oltre a valersene
come meglio Ei stimerà opportuno, servirà a
tributargli la mia sincera stima ed ammirazione.
Tanto per la verità cc.
T. MABELLINI
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Maestro di composizione al R. Istituto
musicale di Firenze, e Maestro onorario di Cappella e Camera di S. M.
il Re d' Italia.
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Firenze 16 maggio 1872.
I sottoscritti avendo avuto occasione
sentire più volte il distinto Clarinettista
Ferdiaando Weiss-Busoni , nativo di Empoli
in Toscana, dietro sua domanda non hanno
difficoltà di prestarsi , anzi si prestano con
piacere a dichiarare per la verità, che hanno
riscontrato nel prelodato sig„ F. W. B. un
distinto professore, sia per l'accento, così nel
genere moderno brillante , quanto nel classico, sia per la nettezza della esecuzione anche nei passi più celeri e di maggiore difficoltà.
Checchessia della, cavata , la quale probabilmente per effetto della qualità delle linguette delle quali fa uso il prelodato Professore, riesce di un carattere, diremo così, più
incisivo di ciò che si pratichi da altri professeri, è un fatto che il clarinetto fra le labbra
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del sig. BaSOili , raggiunge mirabilmente ogni
genere di caratteristica espressione.
T. MADELLINI
Maestro di composizione al R. Istituto musicale di Firenze, Maestro onorario di Cappella e Camera di S. M. il Re d'Italia.
G. GIOVACCIIINI
Maestro di Violino e Viola al E. Istituto 2n usicale di Firenze.
R. GANDOLSI Consigliere Censore
V. 11ANETTI Consigliere Censore.
A dì 20 maggio suddetto
Io sottoscritte Presidente (lel R. Istituto
musicale di Firenze certifico le firme d e i so-
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qualifiche che accompagnano respettivamente
le loro firme, e aderisco pienamente alla loro
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(L. S.) CASAMORATA.
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Mercoledì sera al R. Teatro Nuovo andò
in scena il Ruy-Blas del maestro Marchetti.
E teatro era assai affollato, e tanto
l'opera che l' esecuzione riscossero unanimi
applausi.
Di alcuni pezzi, come ad esempio al 2. 0
atto la cabaletta di Casilda (sig.a UgoliniRuzzini) al 3. 0 il duo per soprano (signora
Cristina De W itten) e tenore (sig. Paladini) al 4.° quello per baritono ( signor
Tirini ) e mezzo-soprano, si volle il bis.
Più d'ogni altro però piacque il magnifico
duo del terzo atto, che venne interpetrato
-maestrevolmente.
Eguale successo ebbe la seconda rappresentazione, che fu data la sera di
gi ovedì.
Il nostro appendicista ne parlerà più
diffusamente in seguito.
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ENRICO VALENTINI Gerente Resp.
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( Inserzione a pagamento ).
Nel giorno 20 della settimana decorsa
false supposizioni, derivate forse dalli eccessivo zelo di alcune persone, recarono al signor Luigi Bigazzi negoziante in Pisa il dispiacere di vedere improvvisamente perquisita la sua casa di abitazione.
Il Bigazzi, ben consapevole che la sua condotta nessun rimprovero poteva procurargli per azioni che indegne fossero di civile
ed onesta persona, ne attese tranquillamente
l'esito. Disgrazia volle però che si trovassero due armi dalla legge vietate ed alcuni
frammenti di oro , de' quali ben poteva il
Bigazzi giustificare la legittima provenienza,
ma che in quel momento apparivano evidentemente sospetti : e di qui l'arresto del Bigazzi, e le più strane e ridicole voci a suo
carico. Fortunatamente il dibattimento, che
ebbe luogo il 23 di questo mese davanti a
questo Tribunale di Pisa, dimostrò la falsità
delle voci sparse , e gran numero di spettatori, richiamati dalla speranza di un interessante procedimento, furon tosto disingannati; apprendendo di null' altro trattarsi che
d' un sequestro d'armi proibite. Questo fatto
così genuino non meritava certo la pubblicità di un giornale ; ma alcuni amici persuasero il Bigazzi di volerne far rendere
pubblicamente conto, e per disperdere le voci
diva lg carico, e per fare una volta
ben persi- 2 per qualsivoglia cagione lo avversano , che le loro arti troveranno pur sempre un insormontabile ostacolo nella sua irreprensibile condotta.
È cosa ormai notoria, ma sembra che da
taluno non si voglia credere a verun conto,
che il Biga,zzi si trova ora in una posizione
indipendente e lucrosa che si è formata egli
stesso con la sua industria, e con l' assiduo
e perseverante lavoro , e che per campare
convenientemente la vita non ha di mestieri
di scendere a basse e disoneste azioni.
.
Tutti i
uponi
che scadono al 1.°
gennaio 1873 saranno accettati , come
contanti, alla sotto-
scrizione delle 4000
Azioni della Società
di Monte Mario, che
avrà luogo nei giorni
7, 8, 9, 10 e 11 gennaio alla Banca di
Credito Romano in
Roma e nelle altre
città d' Italia presso
tutti gli incaricati a
ricevere le sottoscrizioni alle suddette
Azioni.
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Si rappresenta
P.k•
Arlecchino Marchese •
della Tramontana, e gran Sofl di Persia
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Indi verrà nuovamente messo in iscona il
tanto applaudito ballo grande portante il
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Il sogno del 'Detenuto
Politico in Caste! S. Angelo
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L'Entrata delle Truppe
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Diviso in 4 quadri e un Prologo.
Composizione di T. Piecinini,
Musica ridotta dal M. Martini.
Biglietto d' ingresso. . cent. 30
Posti distinti . „ .
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SOCIETÀ ANONIMA ITALIANA
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LA. CRUCCA.
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AVVISO.
Ai Negozi Bagnani, posti sotto Borgo, trovansi vendibili seralmente le Chiavi dei
palchi di sciascun ordine del Regio Teatro
Nuovo si contrattano affitti per tutta la
stagione, a prezzi da convenirsi.
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Teatro comico-meccanico di Marionette.
COMPAGNIA PICCININI
Posto nella sala Borghi n.0 2 ( dietro la
Posta).
Questa sera, domenica 29 dicembre, a ore 8
precise,
Libreria Nistri
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Si trovano vendibili gli stampati per
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Esattorie Comunali.
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.(Seconda pubblicazione).
ESTRATTO DI BANDO
per vendita di beni immobili stante
I' aumento del sesto.
M pubblico incanto, che ebbe luogo avanti il Tribunale civile di Pisa
h mattina del dì 29 novembre proseimo decorso, dei beni immobili sul' istanza del Comune di Riparbella,
escussi a pregiudizio dei sigg. Primitivo del fu Angiolo Nisti e Raffaello del fu Giuseppe Veroli, di che
nella sentenza d'ordine di vendita;
del detto Tribunale del 14 maggio 1872, Motto IX dei beni stessi
rimase liberato per lire 8002, 13
al sig. Pietro di Federigo Paglianti
gi Riparbella,.
Nel giorno 12 decernbre corrente
poti atto ricevuto dal Cancelliere del
detto Tribunale, - il sig. Pietro del
fa Car?o Mussi di Riparbella con
flomicilin in Pisa presso il dottor
Perdinando Ma,netti, che nomina in
auo procuratore legale, fece l' aumento del sesto al prezzo per cui fu
come sopra liberato il detto lotto IX.
In conseguenza del quale aumento,
ed al seguito dell' ordinanza del sig.
Commendatore Presidente del 16 decembre andante, la mattina del di
21 gennaio 1873, stabilita con detta
ordinanza, a ore 10 antimeridiane
sarà proceduto avanti il Tribunale
civile di Pisa al nuovo incanto del
suddetto ed infrascritto lotto IX sul
prezzo come sopra, aumentato ascendente a lire 9335 e cent. 83, ed alle
condizioni tutte notate nel bando
relativo.
-
«
,Descrizione dei beni da vendersi.
Lotto IX. Il podere nuovo delle
intacce situato nel comune di Riparbella, composto di terre in parte
lavorative, vitate, oliva,te pomate ed
in parte a bosco cedilo, comprendente
le particelle di n.0 692, 81 in parte,
' 2, 83, 84, 85, della sezione C, aricoli di stima 626, 76, 77, 629, 630,
31, di misura metri quadri 140581,
gravato della rendita imponibile di
lire 25. 48 e confinati) a 1.0 da tramontana Bocciai-di e Conforti, 2.0 da
levante il lotto di n.0 8 in parte ed
In due direzioni, e Giuseppe Giustechi, 3." a mezzogiorno detto Ginteschi, 4.0 a ponente botro di Val
di Mare salvo cc.
Pisa li 24 decembre 1872.
(469-2)
D. FERDINANDO MANET TI.
Nota per anniento del sesto.
Si fa noto che il signor Manconi Antonio del Fitto di Cecina, domiciliato elettivamente in Pisa presso il dottor Fardinando Mauetti, al
pubblico incanto che ha avuto luogo avanti questo Tribunale nel corrente giorno, è rimasto compratore
del lotto settimo dei beni immobili
escussi a pregiudizio del signor Raffaello Veroli per la somma di lire diecimila centoe.inquantasei e centesimi
ottantaquattro, e consistente:
In una porzione di beni lavorativi, vitiati, pioppati del podere posto in comunità di Riparbella, detto
«il Vallino delle Conche» diviso in
due appezza,rnenti; il primo confinato
a 1.0 Viottola di sbiado a comune
col lotto sesto, 2.0 Via ferrata; 3.°
beni componenti l'altro lotto; 4.°
strada Salajola: ed il secondo confinato a 1.° Terreni del sesto lotto; 2.0
Strada ferrata; 3.°Niccola Giusteschi,
mediante fosso di scolo; 4.0 in più
direzioni, strada Salajola, una porzione di casa abitata dal colono
engiolo Lami dal lato di ponente,
con più la metà di magazzino assegnata aquesto lotto. E corrisponde
tutto al catasto di detta comunità
in sezione A alle particelle 32 in
parte, o 2, 4 in piccola porzione, con
rendita " imponibile di lire centotrentacinque e centesimi novantasette, e gravata dell'annuo ratizzato canone di lire centotrentadue a
favore della Mensa vescovile di Modigliana.
Si avverte che va a farsi luogo
all' aumento del sesto, e che il termine relativo va a scadere col dì
undici gennaio m illeottocentoset-
tantatre.
Dalla Cancelleria del Tribunale
civile di Pisa, li 27 dicembre 1872.
Dott. BERTI.
Per copia conformo al suo originale, salve cc.
Li 28 dicembre 1872.
(473)Il Cancelliere — BERTI.
Estratto di Bando
per vendita coatta di beni immobili.
In esecuzione della sentenza del
Tribunale civile di Pisa del 4 giugno 1372, debitamente notificata ed
annotata a forma di legge, con la
quale ad istanza del signor Antonio
Baraglia Possidente domiciliato
Vecchiano, rappresentato dal dott.
Ferdinando Manetti, è stata autorizzata la vendita dei beni immobili
posseduti dalla signora Maria Antonia Bargi moglie di Federigo Pardella e Alfredo figlio minore della
medesima e del detto Federigo Pardella rappresentato dal di lui curatore sig. dott. Luigi Barsali, ed investito col precetto esecutivo trasmesso a detto Federigo del fu Giovan Domenico Pardella di Veechiano
come debitore e notificato insieme
alla intimazione prescritta dalla legge ai detti terzi possessori nel dì 5
ottobre 1871, ed al seguito dell'ordinanza presidenziale del 14 decembre cadente, la mattina del dì 4 febbrajo 1873 a ore dieci antimeridiane
nella sala delle udienze civili del
detto Tribunale civile di Pisa sa rà
proceduto alla vendita al pubblico
incanto dei beni pignorati in tre
distinti lotti, per il prezzo a ciascuno
respettivamente attribuito dal Perito giudiciale sig. Antonio Fanucci
ed alle condizioni tutte citate nel
bando del 20 decembre stante esistente nella cancelleria del detto
tribunale.
-
Descrizione dei beni da vendersi.
Lotto 1.0 — Una casa parte a due,
parte ad un solo piano, parte serve
per abitazione del debitore, parte locata a Sabatino Mai:coni con stalla
annessa o terreno ortale recinto in
parte da muro, in parte da siepe, con
pozzo, conserva,del pozzo nero, castro,
terra odiva e forno a comune, posta
nel popolo di Vecchiano luogo detto
«il Podere del Giardino» di misura
are 3, 46, 73; confina a 1.0 Giuseppe
Pardella, 2.0 passo a comune 3.0 detto
passo a Massimiliano Pardella, 4.0
detto Pardella, 5.0 o 6.0 Viottola pedestre; corrisponde alle particelle
740, 470, 4053, 1054, e 1052 della
sezione C del catasto della Comunità• di Vecchiano, di dominio diretto del benefizio di S. Maria in
Castello per la rata dell' annuo canone di staja uno grano, per il
prezzo di lire it. 962, 36.
Lotto 2.0 — Un pezzetto di terra
montuoso oliva,to diviso in tre piani
con u.0 29 piante ulivi da frutto,
posto nel suddetto popolo, luogo
detto « Castello » di misura aro 5,
63, 86; confina a 1.0 Angiolo Pardella, 2.° Eredi Prato, 3.° G. Maria, Pardella; corrisponde alla particella di n.° 1063 della suddetta
sezione C, livellare del suddetto
benefizio per la rata dell' annuo
canone di centesimi 16 e per
lire it. 105 e cent. 38.
Lotto 3.. Un appezzainento di
terra diviso in due campi mediante
fosso coltivato vitato con n.0 3 alberi da cima, posto nel popolo di
Nedica comunità di Vecchiano, luogo
detto « al Feo » di misura ari 63,
69, 17; confina a 1, 2, 3.° e 4.0 cav.
Pietro Prini, 5.0 detto Prini e parte
signora Cimice Prato vedova Bardi,
6.° via del Feo, 7.0 detta vedova
Barai; corrisponde al catasto suddetto sezione G, particella 54, con
rendita imponibile di lire 23, 94, di
dominio diretto dei signori dottori
Fratelli Collodi di Pisa per la rata
di canone annuo di lire 88, 26 grano
per il prezzo di lire it. 710 e centesimi 91.
Pisa li 28 decembre 1872.
(475-1)
D. FERDINANDO MANETTI.
—
AVVISO.
Il Cancelliere idei Tribunale di
Volterra
Rende noto che alla pubblica udienza di questo Tribunale del dì 23 decembre cadente rimasero venduti al
sig. cav. Lorenzo Strozzi-Alamanni,
nella sua qualità di Direttore della
Cassa centrale dei depositi e prestiti sedente in Firenze , ivi domiciliato, ed elettivamento in Volterra
preso la Cassa di risparmio, e per
i prezzi più sotto indicati, i seguenti
beni stati espropriati dal predetto
sig. cav. Lorenzo Strozzi-Alamanni,
nella qualità suaccennata, a pregiudizio del sig. Arcangelo Bertini domiciliato al Fitto di Cecina, e cioè:
Porzione di un vasto teuirnento
di torre peste in comunità di Bibbona,, luogo detto « Vallescaja, o
Valle della pescina dei peri », consistente in un podere con casa co-
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ionica di n.0 66, con quattro stanze
e cucina padronali, della estensione
di ettari 15, ari 46, metri 56; descritto al catasto in sezione C, particelle di n." 346, 132 351 , articoli di stima 287, 293, 298 , gravato della rendita imponibile di lire 76, 59, cui confina strada delle
Macchie, stradone di Bibbona. Botro di Valleseaja, per il preeze di
lire dodicimilaquattrocentocimpeintuna e centesimi sessant ( lire 12451, 60).
Altra. porzione del detto vasto a ppezzaeneuto denominato 1;1 Vallescaja » situato pure in e enunità di
Bibbona, consistente in ‹lne
con piccole case coloniche. a.ignate
di n.° 97 e 9S e della estemame di
ettari 15, ari 3, metri 18; •1e eritto
al detto catasto in sezione C , particelle n.° 134, 341, 478, 491, 492,
articoli di stima 70, 288, 4:34, 447
e 448, con rendita imponibile di lire 62, 47, cui confina stradone delle
Macchie, botro di Vallescaja e stradone, per il prezzo di lire undicimilacingnecentotrenta (L. 11530).
Rende noto del pari, che nel dì sette
gennaio mille ottocento settantatre
scade il termino per l'aumento del
sesto di che nell' art. 680 del codico di procedura civile.
Dalla Cancelleria del Tribunale
di Volterra li 24 dicembre 1872.
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Il Cancelliere — FRONTICELLI.
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Neía per aumento del 4esto.
Si fa noto che il signor Pietro
raglianti di Riparbella, con domicilio in Pisa presso il sig. avve Piero
Fieri, al pubblico incanto, elio ha
avuto luogo avanti questo Tribunale
nel corrente giorno, è rimasto compratore provvisorio del lotto decimo
dei beni immobili escussi a pregiudizio del signor Raffaello Veroli per
la somma di lire undicineilaventisette e centesimi quarantotto, e consistente:
Il un podere detto «delle Pellicce»
situato nella comunità di Riparbella, composto di diversi e grandiosi
appezzamenti di bosco ceduo, e di
piccole porzioni di terreno coltivato
con vasta casa poderale a due piani
corredata di resedi, *P, e simili
rurali dependenze, rappresentato al
catasto di detta comunità in sezione
C dalle particelle 296, 1, 2, 3, 4, 5,
6, 638, 7, 8, 9, 10, 11, 12 e 487,
articoli di stima 277, 1, 445, 2, 3, 4,
5, 6, 416, 7, 417, 9, 419, con rendita imponibile di lire eentotrentima
e centesimi diciotto: confinato a 1.0
Fratelli Dolfi e Seghi Giovanni, 2.°
il lotto nono, mediante botro di
Val di Mare; 3.° botro Alessio, 4.°
Giuseppe Giusteschi, e Tenuta demaniale della Cecina. Tal lotto con
tiene l'appezzamento di numero 3
di dominio diretto della Mensa arcivescovile di Pisa per l'annuo canone di un quarto grano.
Si avverte che va a farsi luogo
all'aumento del sesto, e che il termine relativo va a scadere col dì
undici gennaio mille ottocentosettanta,tre.
Dalla Cancelleria del Tribunale
di Pisa li 27 dicembre 1872.
D. TITO
Per copia conforme al suo originale, salvo ec.
Li ventotto dicembre milleottocentosettantadue.
(472)
Il Cancelliere --- BERTI.
.
• 1111■11.
-
AVVIS O.
Si fa noto che non avendo avuto
luogo nel di 10 dicembre corrente,
per mancanza di offerenti, l'incanto
dei beni espropriati a danno di Valentino Simoncini sulle istanze del
sig. cav. barone Alberto De Vanse
nei nomi, questo Tribunale rinviò
l'incanto stesso all'udienza del dì 10
gennajo 1873 con altro sbasso del
dieci per cento, e così il primo
lotto per lire 5132, 53, consistente
in una casa di n.0 178 posta in Castiglioncello presso RosignanoMarittimo. — Il lotto secondo per. lire 1721, 24, consistente in un altro
fabbricato aggiunto alla casa sude
detta—I1 lotto terze per lire 560, 21,
consister 4c. tjw ., Azo di terra se7. • ...as a viti attiguo ai
iee oricati; il tutto rappresentato al catasto del comune di
Rosignano suddetto dalle particelle
di nee 452, 468 e 426 iree ezione C,
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Essendosi con atto privato del a T
dicembre corrente per comune accordo disciolta la Società fra i frau,.
telli Torello e ClauCio Cherici sotto
la già Ditta Giuseppe Cherici e
Figli» per la fabbricazione e smercio
di lavori in alabastro, il sottoscritto
rende noto a tutti e per tutti gli
effetti di ragione, che egli proseguirà
per proprio conto la sua lavorazione
sotto la Ditta c Torello Cherici .
Giuseppe »,
Volterra 10 dicembre 1872.
(474)
T. Ceizetei.
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e lidi 1111U111111n
-
pubblicato.
Pisa li 28 dicembre 1872.
(471) D. GIUSEPPE CASIGLIANI Pro"
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e coerentemente al relativo bando già
Italiana
LA GRU CCA
Per la Fabbricazione di Vetri e Cristalli in Sardegna
Sede provvisoria della Società in FIRENZE, Via dell' Arme, N.° 17.
Capitale Sociale 1,50 ,000 di Lire Italiane
diviso in sei Serie di inMe Azioni per Serie, e queste suddivise in Azioni di L. 250.
Sottoscrizione pubblica a 6000 Azioni di Lire 2$0 per Azione
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Cav. Gaetano Beller°, colonnello di fanteria in ritiro, Presidente — Avv. Giorgio Asproni, deputato al Parlamento, Vice-Presidente — Comm. Giovanni Snello, senatore del
regno — Cav. profess. Pasquale Umana, deputato al Parlamento — Cav. Salvatore Solinas, presidente della Camera di Commercio di Sassari. — Federigo Mossa —
Comm. Ing. Eugenio Canevazzi, regio ispettore sulle StradeaFerrate — Conte Francesco Aventi, di Roverella — Comm. Pietro Beller°, colonnello d' artiglieria in ritiro —
Signor Paolino Vieusseux.
PROG 11 A M. 31 A
L'arte vetreria è italiana da secoli, e la sola
Questa località è la Crucca, della quale il
Venezia imponeva nel medio evo i propri maComitato promotore si è assicurato il possesso
occorrente; e il profitto massimo dell'industria
nufatti di vetro a tutta l'Europa.
Ma per cagioni non inerenti all' industria vetreria può raggiungersi colà pei seguenti
questa andò decadendo per modo che dal motivi:
primato che teneva nell'arte vetreria, l'Ita1.0 Per l' eminente dell'artista velia scese all'ultimo posto, fino a produrre non traio signor Francesco Bottèro che assum e
altro che la sesta parte di ciò che produceva
alla Crucca la direzione tecnica dell'impresa;
Venezia sola, ed A PAGARE ALL'ESTERO
2.0 Per l'abbondanza del combustibile assiPER IMPORTAZIONE DI VETRI L' AN- curato sul luogo a poco più di 2 lire al metro
NUO TRIBUTO DI DIECI MILIONI.
cubo;
Sennonchè scosso il giogo l'Aie°, la Italia
3.0 Per il quarzo distante dalla Crimea soli
si accinge a scuotere anche il giogo economico; 7 chilometri che non costa nulla perchè del
•
e me ntre la parte classica dell'arte riprende a primo occupante esistendo sulla spiaggia del
Venezia e a Murano l'antico sielendote al punmare, ch'è di qualità, superiore e che esige per
to da dare prodotti che (a giudizio degli stessi
la fusioue minore impiego di sale;
stranieri ) sono destraordinaria bellezza, e
4.0 Pei sali di soda che si trovano sul luogo,
superiori 11 (pelli del medio evo, le attuali
e che invece di lira 30 al quintale, come cofabbriche di vetri sparse nel regno come quelstano sul continente, ne costano sole 18;
le di Sehmidt, di Makoni, di Modigliani e
5.0 Per le comunicazioni tanto facili, che
Arimondi, di Gerard, di Bruno e Vietri, dì
dalla fabbrica a Porto '2Orres, e dalla fabbriPolti, di Muratore, di Mariotti, della Società,
ca a Sassari, i trasporti non costano che 20
di Savona, di Morgantini e d' altri, anche
centesimi al quintale;
nate con pie.coli capitali vanno comula,ndo
6.0 Per l'acqua indefettibile del fiume Riugrandi fortune, crescono di floridezza ogni
mannu
che attraversa la Grucce;
giorno, e danno un utile netto dal 20 al 30
7.0
Poi
sicuro smercio locale, giacché la
per cento. Queste Fabbriche esistono, produSardegna non ha fabbriche di vetri, e ne
cono, e possono farne fede.
Ma se dovunque in Italia l'arte vetreria impoita annualmente per un milione di
può prosperare in tal modo, in nessun luogo lire;
8.0 Per l'esportazione a Tunisi, che non ha
può raggiungere il suo profitto massimo come
in Sardegna, ove si scelga nell'isola una op- vetrerie a condizioni migliori di quelle dell'inportuna località.
dustria Francese, e per l'apertura del mercato
di Roma mediante una corrispondenza giornaliera che sta per essere stabilita tra Civitavecchia e Porto Torres.
Vi ha dunque in favore d'una fabbrica alla
Crucca un cumulo di elementi eccezionali che
le assicura una prosperità straordinaria, ed è
pienamente giustificato il presagio che se l'utile netto delle fabbriche Italiane è del 20 al
30 per cento creello della Crucca può salire
al 40 e at:50.
Lo stesso Consiglio d'Amministrazione n'è
tanto convinto, impegnandosi a condurre l'impresa con ogni zelo ha già cominciato a darne
la prova assicurando il collocamento a mille
Azioni sociali.
Nessuna impresa industriale pertanto può
sorgere in Italia in condizioni migliori; e
siccome non si tratta di cose nuove ma di
un'arte che può dirsi nostrale, nè di profitti
problematici ma di lucri vistosi e sicuri, non
può- cader dtibbio veruno sul concorso volenteroso del Capitale italiano.
Capitale della Società.
Il capitale Sociale è di L. 1,503,000, diviso in sei Serie di mille azioni per serie, queste
suddivise in Azioni di L. 250.
La Soeieth s'intenderà costituita tostochè
saranno sottoscritti i quattro quinti delle tre
prime serie.
Il capitale potrà essere aumentato a seconda dello sviluppo dell'industria.
La sottoscrizione pubblica sarà aperta nei giorni
ROMA
FIRENZE
NAPOLI
MILANO
- TORINO
presso la Banca del Popolo —
E. E. Oblieght.
la Banca del Popolo
E. E. Oblieght.
la Banca del Popolo
Cerulli o C.
Frane. Compagnoni
G. B. Negri.
Carlo Defernez. •
VENEZIA
•
Pietro Tomich — Leis
ALASSIO
Edoardo.
VERONA
GENOVA
ALBENGA
» Fratelli Pincherli fu
Donato.
» la Sodo della Banca del
Popolo — Fratelli Casareto.
• la Sede della_Banca del
Popolo.
BOLOGNA
A \ICONA
MObENA
la Sede della Banca del
Popolo.
la Banca popolare di
Credito.
la Banca di Romagna.
Luigi Gavaruzzi e C.
Alessandro Tarsetti.
M. (4. Diena fu Jacob.
Eredi di Gaetano Poppi.
qtà
sar
PARMA
UDINE
BELLUNO
VICENZA
MANTOVA
REGG. EMIL.
20 9
Versamenti.
All'atto della sottoscrizione (27-31
dicembre 4872 ) L. 25
Un mese dopo (27-31 gennaio 1873) e 50.
Due mesi dopo la sottoscrizione (27
e 28 febbrajo — 3 marzo 1873) . » 50
Quattro mesi dopo la sottoscrizione
27-30 aprile 1873)
50
Sei mesi dopo la sottoscrizione (27
e 30 giugno 1873) ..... e 50
Otto mesi dopo la sottoscrizione 27
». 25
31 agosto 1873) L. 250.
Dopo il terzo versamento i certificati nominativi verranno cambiati col Titolo definitivo
al portatore.
Beuefizi e dividendi:
Ogni Azione ha diritto ad un interesse del
6 OtO annuo pagabile semestralmente dall'epoca, e in proporzione delle somme versate, e al
dividendo del 75 010 sui benefizi netti Sociali
a forma dello Statuto.
•Chi anticipa i versamenti. ha lo sconto del
6 00 in ragione d'anno sulle somme anticipate. — Chi li ritarda, soffre l'interesse 'di mora
dell' 8 010, salve inoltre le disposizioni del
Codice di ComMercio.
Verranno accettati in pagamento, al netto
delle tasse, tanto i COUPONS del Consolidato
italiano scadenti al 1.° gennaio a al 1.° luglio
1873, quanto i COUPONS di quei valori Nullicipali e Governativi che sono pagabili in
Firenze il 1." gennaio e 1.° aprile 1S73.
30 e 31 IMIcembre in
• Giuseppe Varanini.
» A. Lazzaruti — E. Morandiui.
• Ottavio Pagani— Cesa.
• M. Bassani e figli —
Giuseppe Ferrari.
» Gaetano Bonoris — Angelo A. Finzi.
• Carlo Del Vecchio —
REGG. EMIL. » Prospero Montanari —
Cervo Liuzzi.
ALESSANDRIA » Eredi di R.. Vitale —
ASTI
BERGAMO
BRESCIA
Giuseppe Bigliune.
..knfossi, Berrhtí e q._
— S. Terracini.
B. Ceresa — L. Mien'
e Comp.
Andrea Muznrelli.
Corrispondenti delle Case sopraindicate.
E nelle altre città d'Italia presso
BOSG;
Ozieri
Cagliari
Cagliari presso il Banco di Cagliari — e presso le Sedi della Banca del Popolo in Sassari
In Sardegna:
Pala
Giuseppe
—
presso
Cagliari
Alghero.
o
Mouteleone
Carloforte—Igliesias—Macomer — Nuoro — Port .Torres — Quarto S. Elena — Villanuova
Enrico.
L.
—
Mortula
Budroni
magaIli
—
Sollinas
Arras
Giuseppe
—
Masala,
u
Fratelli
F
presso
Pergola TeiniAocle. Sassari
In Pisa, presso VITO IPALCIE.
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— Pipa, Tipografia Nistri.
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