- _ • -.-41V. c e's ~110: e • ■ tela -AI: ireiC:11F- *i, •. • (-01, OD: drows *".;■1":2.*: •• eaí-V •• ^i;<4. 11111■1~1~1111~_Amiww Va •• •?.VI S• si.<45 • so-Vb •• dà- _A. - - - - - - • sii ":"fai d'Ah 'fa iws tra'a •." dira - • ;09-4e> ' ere est . - •• • - '.3-‘ ' ri.xi ANNO VIII. N.. 106.. E LIOTECA Domenica L 10 anno — 5 semestre — 2, 50 trimestre Fuori Stato aumento spese postali Uffizio — /*spanto Mod, N.* 1. Centesimi 10 il numero — Arretrato 20. GIORNA„LZ POLITICO antro ricevuta 'firmata dal proprietario del Giorìhale Avv. Gaetano Predirmi. E PER GLI ATTI DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE Pubblicheremo il prossimo foglio mercoledk mattina Invece di glovedbyt - ir Pisa 28 dicembre PARTE NON UFFICLALE Interno. — Gli ufficiali dell' Orénoque hanno avuto l' ordine dal governo francese di venire in Roma, nella circostanza del nuovo anno, ad ossequiare il Santo Padre, e compiere lo stesso atto di rispetto verso il Re d' Italia. Il sig. di Bourgoing, ambasciatore presso la Santa Sede, non avendo trovato di suo gusto l' ordine trasmesso alt' equipaggio frauceue, ha fatto al suo governo alcune osservazioni in proposito. Ma queste, non essendo state gradite, egli ha dato le sue dimissioni. Non sappiamo finora se siano state accettate. È imminente la pubblicazione del R. decreto che approva le tabelle del censimento generale della popolazione del Regno al 31 dicembre 1871. La popolazione totale ascende a 26 milioni e 801,154, presentanslo così un aumento di 0,71 circa per cento, in confronto del 31 dicembre 1861. — La sera del 21 corrente è stata firmata a Firenze la convenzione pel riscatto dei Canali Cavour. Firmarono per lo Stato i ministri Sella e Castagnola, e per la Società il comm. Caranti, presidente della medesima. Lo Stato riacquista la libera disponibilità de' Canali, dando agli azionisti lire 875,000 di rendita consolidata 5 per cento, corrispondente a 3 e mezzo per cento sul capitale effettivamente versato di 25 milioni. Ogni azione di L. 500 verrebbe quindi ad avere un titolo di rendita annuale di L. 17, 50. — Leggiamo nel Fanfulla: Il Ministero della marina aveva affidato ad una Commissione di ufficiali lo studio e l' esame dei vari modelli di armo portatili a retrocarica, perchè poi riferisse quale avrebbe meglio convenuto per l'armamento degli equipaggi e del corpo Fanteria marina. La Commissione, dopo accurati studi comparativi ed esperimenti praticati al poligono di Viareggio, deliberò di rimandare le sue proposte a quando le diverse armi riconosciute le migliori fossero state provate per qualche tempo dai battaglioni del cono Fanteria marina, e dalla Nave Scuola di artiglieria 'lavale, e dopochè fossero noti i risultati pratici delle armi distribuite all'ese' cito. Per conseguenza, tanto ai battaglioni di Fanteria marina, quanto alla Nave Scuola verrà distribuito un certo numero di armi per ciascun) dei migliori sistemi, rimanendo al Comando della Scuola affidato il còmpito di raccogliere i diversi dati sugli esperimenti, come pura di procurarsi le necessarie informazioni circa le esperienze dell' esercito. — Leggiamo nella Nazione: Annunziammo che questo egregio patriotta (Pietro Giannone) si trovava infermo per grave malattia. Adesso con il più vivo dolore dobbiamo annunziarne la morte, avvenuta oggi alle 2 meno un quarto pom. Egli era uno dei più antichi campioni della libertà e indipendenza d' Italia, per la Ial■-■111 eda, ANNUNZI E LNEIT9 11.ZTONI . •--.••••••••,•••••••••••■•• UFFICIALE PER GLI ATTI GIdDIZIARI ED AMMINÌSTRATIVI I pagamenti non sono validi se non fatti 4_ 29 Dicembre,. 1872. •'''" - - lA M PIA ABRUONAMENTI NEL REGNO 9;1 iffie p '' quale sofferse il carcere, 1' esiglio ed il sequeetro dei beni. Esule da lunghi anni dalla sua patria, vi ritornò stabilmente nel 1859, quando il governo provvisorio dell' Emilia volle rendergli la giustizia eh' egli si meritava e ricompensarlo dei dolori lungamente patiti. Insigne letterato e poeta, col suo poema L'Esule propugnò la causa del riscatto italiano, e quest' opera in tempi servili cooperò grandemente ad alimentare la sacra fiamma nel petto déi generosi, che poi seppero col proprio sangue e col loro valore redimere la patria dalla schiavitù straniera. Fu anima internerete, di tempra antica, aborrente da ogni ipocrisia, e che desiderò sempre una Italia libera e forte. La sua morte spiacerà a tutti i buoni, che nell' illustre vecchio veneravano l' animo illibato e il libero cantore delle glorie e dei dolori d' Italia. fiorini, per cui si spera poter restituire ai creditori 10 a 20 per cento dei capitali affidati con tanta leggerezza alla pia avventuriera e. — La Liberté assicura che il numero delle firme alle petizioni per lo scioglimento dell' Assemblea non oltrepassa le 80,000, e più di due terzi sono prive di qualsiasi carattere d' autenticità. Il Demanio prende le misure necessarie per sollecitare la restituzione, decretata per legge dei beni alla famiglia d' Orléans. • — Con decreto del 22 dicembre fu vietata la pubblicazione del giornale parigino il Cor- 'Estero. — Secondo l' Epoca di Madrid del 18 dicembre, le basi del nuovo progetto di legge sulla riorganizzazione dell'esercito spagnuolo, sarebbero le seguenti: • L' esercito sarà composto dei militari in attività di servizio e della riserva. Il quadro dell'esercito attivo comprenderà lo stato maggiore generale, lo stato maggiore, l' artiglieria, il genio, la cavalleria, i battaglioni dei cacciatori, i corpi politico-militari e i quadri di riserva. Questi corpi costituiranno il nocciolo dell' esercito, che non potrà in nessun caso sorpassare 40,000 uomini reclutati con arruolamento volontario. • Le reclute saranno divise in tre classi, sotto le seguenti denominazioni: 1.0 Armata d' istruzione; 2.0 Milizia provinciale; 3.° Milizia nazionale. Ogni primo dell' anno, tutti gli spagnuoli che hanno raggiunto il ventesimo, saranno dichiarati soldati della prima riserva. Saranno soltanto eccettuati quelli che faranno parte dell' armata attiva, la quale comprenderà unicamente i volontari arruolati. Il servizio della prima riserva durerà tre anni. Questo limite potrà esser ridotto, secondo l' art. 23, ad un anno, e secondo l'articolo 24, ad un anno e mezzo, sotto le condizioni espresse nei detti articoli. • Compiuto il servizio della prima riserva, quelli che ne fanno parte passeranno nella seconda riserva, ove serviranno un numero di anni necessario a completare i sette anni di servizio nella prima e seconda riserva. Terminati questi due servizi, i militari passeranno nella terza riserva, ove serviranno per nove anni. Sarà facoltativo di continuare a rimanere in questa terza riserva dopo l' età di 35 anni compiuti » — Scrivono da Monaco, 18: « Un decreto ufficiale del ministero dell' interno constata ehe il numero dei creditori della Spitzeder è sì enorme, che sarebbe impossibile di trovare in tutta la città un locale abbastanza vasto per riunire neppure il terzo di questi infelici. « dunque impossibile di applicare la procedura ordinaria in caso di bancarotta„ a questa causa gigantesca. I sotto-prefetti hanno per conseguenza ricevuto l' ordine di riunire tutti i creditori domiciliati nei loro circondari in società, la quale sarebbe rappresentata da un solo avvocato. Inoltre, 24 avvocati di Monaco si sono dichiarati disposti a ricevere le dichiarazioni ed i documenti di questa povera gente, e di fare gratuitamente i passi necessari per coloro che proveranno la loro indigenza. • Secondo la dichiarazione ufficiale, i valori mobili appartenenti alla signora Spitzeder raggiungono l' importo d' un milione di CM. *M Sale •Ia! 0• .11 ger. • • • :115*.erala - - - saire. — Nell'ultima seduta la Commissione delle grazie ha confermato tre condanne capitali. — La mattina del 23 ebbe luogo a Vincennes l' esecuzione capitale di Poiltevin, guardia campestre di Soissons, il quale, durante la guerra, avest denunciato e fatto fucilar dai prussiani parecchi francesi. — Il Moniteur smentisce la notizia della fondazione d' un giornale da Ledru-Rollin. il signor Rémusat ha intenzione di pubblicare pel nuovo anno un annuario speciale pei consolati. — Il partito bonapartista ha pubblicato un opuscolo di otto pagine, intitolato: L' appello al popolo, lettera a un deputato conservatore. In tuono moderato si fa una viva opposizione al provvisorio attuale. — I ricevimenti del presidente pel d' anno avranno luogo a Versailles, residenza ufficiale del sig. Thiers. — 11 maire di Beaune in una lettera riprodotta da tutti i giornali, riferisce d' aver visitato il sig. Thiers il quale l' ha assicurato che dedicherà gli anni di vita che gli restano, a consolidar la repubblica, e che il 1873 non passerà senza che tutto il territorio francese sia libero da occupazione straniera. — È atteso a Parigi il sig. de Saint-Vallier, commissario straordinario francese a Naney. Egli farà prima un'escursione a Metz, Mulhouse e Belfort per istudiare la questione dell' istituzione di Consolati francesi nell'Alsazia-lorena. — Secondo la Liberté, il sig. Perier sarebbe stato incaricato dal sig. Thiers di preparare un nuovo progetto di riforme costituzionali. . iINALOCUZZ ONE tenuta in Vaticano da Sua Santità agli eminentissimi Cardinali il 23 dicembre 1872. VENERABILI FRATELLI. Il giusto e misericordioso Iddio, di cui sono imperscrutabili i giudizii ed investigabili le vie, lascia questa Sede apostolica, e con essa la intera Chiesa tutt' ora vessata da lunga o fiera persecuzione. Non è al certo cangiante., chè anzi si è resa ogni giorno più grave la condizione che a noi ed a voi fu fatta, Venerabili Fratelli, dalla occupazione delle nostre provincie, specialmente poichè da oltre due anni quest' alma città fu sottratta al nostro paterno regime. La costante esperienza insegnò quanto fosse giusto quello che fin dal principio di codesta persecuzione, promossa dalle mène di empie sètte, e compita dai loro proseliti, s' impadronirono della somma delle cose, noi spesse fiate nelle nostre allocuzioni e lettere apostoliche asserimmo, cioè non per altra ragione essere stati attaccati i supremi diritti del nostro chiil principato se non per farsi strada a distruggere, se fosse possibile, lo spirituale principato, di cui sono forniti i successori di Pietro, e per annientare la Chiesa cattolica. e lo stesso nome di Cristo, che in quella vive e regna. Ciò manifestamente tutto di si dimostra, - :111 a■IL a"-^"Is z • • • 141 f> •• , h. • Atti giudiziari, amministrativi e avvisi particolari tent. 25 per linea o spazio di linea. Inserzioni dopo la firma del gerente cent. 80 per linea o spazio corrispondente. r>. Papageedi estieipoei •.• Pubblicazione Giovedì e Domenica. Non si assume responsabilità che por le associazioni fatte all'uffizio del giornale. •• e. h. •1 • per gli atti ostili del Governo subalpine. Sia innanzi tutto per quelle inique leggi con le quali i chierici sono divelti dagli altari e privati delle loro immunità, sono chiamati alla milizia; i vescovi furono spogliati del proprio ufficio di educare la gioventù', togliendosi loro in alcune parti i seminarli. Ora poi ci si somministra una prova la più splendida del suo intendimento. Infatti in questa stesea nostra città, dopochè furono diseaeciate sotto i nostri occhi, e violentemeiìte espulse dalla loro casa molte !famiglie di religiosi; sottoposti i beni della Chiesa a 'gravissime imposizioni, ed assoggettati alle giurisdizioni delle civili autorità, non ha guari al così detto Parlamento fu proposta una legge, simile a quelle che furono mesto in esecuzione nel resto dell'Italia, non ostenta le nostre rimostranze e gravissime condannts, legge che, messa in atto, estinguerebbe le religiose famiglie anche in questo centro della cattolica fede, e confischerebbe i beni della Chiesa, per esporli all' asta pubblica. Questa legge pertanto, se pure può chiamarsi legge una disposizione che ripugna al diritto naturale, divino e sociale, riesce ancora più iniqua e funesta a Roma ed allo circostanti provincie. Qui, più che altrove, ferisco profondamente ed aspramente i diritti ed i possessi della Chiesa universale, minaccia la stessa fonte del vero culto sociale, distruggendo ciò che le religiose famiglie, con immense fatiche ed uguale costanza e generosità, promossero e compirono non solamente nei nostri paesi, ma anche tra le genti straniere e barbare, vincendo difficoltà, molestie ed a. it sofferenza, Ogni e dando talvolta la stess Essa inoltre più dappresso viola il diritto ed il dovere del nostro apostolato. Poiehè soppresse o affievolite le religiose famiglie, ridotto all' inopia il clero secolare già diradato per causa della coscrizione militare, non solo qui come altrove , mancherà chi spezzi al popolo il pane della parola , ministri i sagramenti ai fedeli, istruisca l'adolescenza e la difenda contro le innumerevoli insidie che tutto dì le si tendono, ma mancheranno anche al romano Pontefice quegli aiuti dei quali come universale maestro e pastore, sì grandemente abbisogna per il governo di tutta la Chiesa. La spogliazione della Chiesa romana occuperà quei beni i quali furono messi insieme e raccolti in questo centro dell'nnità più che per le donazioni dei nostri, dalle larghezze di tutti i cattolici; onde ciò che doveva servire ad uso ed incremento della Chiesa universale, verrà empiamente convertito in lucro di stranieri. Quindi appena sentimmo avere uno dei ministri del Governo subalpino significato ali' Assemblea legisla• tiva il proposito di assoggettarlo cotal logge, ne mostrammo subito la $111 indole mostruosa, in una lettera che il 16 giugno di quest' anno abbiamo indirizzata al nostro cardinale segretario di Stato , ordinandogli che annunziasse tanto questo nnovo pericolo che ci sovraetava, quanto tutti gli altri mali che noi soffriamo , ai ministri dei principi esteri presso la S. Sede. So non che ora essendo già proposta la legge minacciata , l' ufficio del Nostro apostolato vuole assolutamente , che Noi solleleviamo cli nuovo la Nostra voce come facciamo pronunziando dinanzi a Voi, Venerabili fratelli, e dinanzi a tutta la Chiesa cattolica le richieste già prima manifestate. Per= lochù nel nome di Gesù Cristo , di cui facciamo le veci in terra , questo nefando delitto detestiamo, e con l' autorità. do' SS. Apostoli Pietro e Paolo, e con la nostra lo condanniamo insieme con qualsivoglia forma di legge, che si arrogasse il potere di molestare, . "fa'. -ar■"'.!-"-47"."21.Y..1" ■•■■• IMMO, i* • MIMI I 4 IM /M.M. MgM MP m, ...M MIMO M.M. CL.... ado MaiM Aw. m. Aia. 0•1 CM. •.• • • • IL 1.• ala •IM• MrILML vessare, diminuire o sopprimere le religiose famiglie in Roma o nelle vicine provincie, e di privare anche qui la Chiesa dei suoi beni, addicendoli al fisco o adoperandoli altramente. Per lo che sentenziamo invalido, nullo e vano qualunque acquisto dei beni in qualunque maniera usurpati , fatto per qualsivoglia titolo , contro la cui alienazione questa Sede Apostolica mai non cesserà di reclamare. Gli autori poi e i fautori di questa legge si ricordino delle censure e delle pene spirituali da incorrersi issofatto , che le costituzioni apostoliche infliggono agi' invasori dei diritti della Chiesa; o mossi a pietà, dell'anima loro, stretta da queste spirituali catene , cessino dall'accumularsi ira pel giorno della Yendetta e della rivelazione del giusto giudizio di Dio. Ma il dolore acerbissimo che ci ferisce per queste e per le altre ingiurie fatte alla Chiesa in Italia, viene oltracciò non lievemente inasprito dalle crudeli persecuzioni onde essa è fatta segno altrove e massime nel nuovo impero germanico, dove non solo colle insidie occulte, ma ancora colla violenza aperta si fa ogni opera per distruggerla. Poichè uomini, i quali non solamente non professano la nostra santissima religione, ma neppure la conoscono, s'arrogano il potere di definire i dogmi ed i diritti alla Chiesa Cattolica. E mentre la tribolano sfacciatamente, non si peritano di affermare impudentemente che essi a lei non arrecano danno alcuno; anzi aggiungendo all'onta la calunnia e lo scherno, non si vergognano d'attribuire a colpa de'cattolici la persecuzione che infierisce; accusando i loro vescovi ed il clero insieme col popolo fedele, perchè non vogliono anteporre le leggi e i voleri dell'impero civile agli ordinamenti santissimi di Dio e della Chiesa, e però ricusano di venir meno ai loro religiosi doveri. Oh! così i reggitori della cosa pubblica, arnmaeetrati da lunga esperienza, finalmente si persuadessero che niuno dei loro sudditi meglio dei cattolici rende a Cesare quel ch'è di Cesare, appunto per questo, che si studiano di rendere piamente a Dio quel che è di Dio. L'autorità civile d'alcune terre della Confederazione svizzera pare essersi posta sulla stessa via dell'impero germanico, sia col pronunziare sentenza intorno ai dogmi della fede cattolica, sia dando favore agli apostoli, sia inceppando l'esercizio dell'autorità episcopale. Il Governo poi del Cantone di Ginevra, benchè stretto per patto solenne a custodire e diffondere nel suo territorio la religione cattolica, dopo avere gli anni scorsi promulgato leggi ostili all' autorità e libertà della Chiesa, ha recentemente soppresse le scuole cattoliche, e delle religiose famiglie altre ha sbandite, altre ha prive dell'ufficio lor proprio el' insegnare; testè poi cercò di abolire l'autorità che già da molti anni ivi esercita a diritto il venerabile fratello Gaspare vescovo di Hebron e spogliarlo del beneficio curato, anzi è giunto fino ad invitare e allettare con pubblico eccitamento quei cittadini a scuotere da scismatici il freno della Chiesa. Non leggieri sono ancora i mali che dal potere civile soffre la Chiesa nella cattolica Spagna. Poichè sappiatno essere stata di recente proposta ed approvata già dall'Assemblea legislativa una legge riguardante la dotazione del clero, per la quale non solamente sono infranti i solenni concordati, ma altresì calpestata affatto ogni regele di rettitudine e di giustizi. Questa legge, essendo dirette ad inasprire la miseria e la servitù del clero, non meno che ad irritare ed accrescere le piaghe fatte a quella illustre nazione in questi ultimi anni, da una, serie deplorabile di atti governativi, a mina della fede e della discipline ecclesiastica; siccome eccitò già p r parte dei nostri venerabili fratelli veecovi di Sellarmi querelo giustissime e degne al tutto della lune costanza, così al presente provoca. i insetti solenni richiami. Sarebbero pure da rammentarsi cose più tristi di quella piccola, ma sfacciatissima mano ai seesmatici armeni, •dio a Costantinopoli specialmente, coll'audacia della sua frode e violenza, sforzatisi opprimere il numero senza pítragone maggioro di colero che restarono fermi nel dovere e nella fede. Perocchù sotto mentito nome di cattolici essi persistono nella ribellione alla nostra suprema antorità, o l al legittimo loro patriarca, il quale por le loro arti s:sas.dato, esule! devette a n i rifuggirsi. , . • ••••11. IM imaordaraleAL • a,/ • Senza pretendere di entrare a sentenziare Seppero poi coli' astuzia entrare tanto in grazia alla potestà civile, che non ostante le ivappollabilmente sul merito del signor Busocure e gli offici del nostro nunzio straordinario ni, ci pare però di potere affermare che nella mandato là, a -comporre le cose, e di più le sua esecuzione si riscontri una non comune nostre lettere spedite al serenissimo impera- agilità e sveltezza nei passi di molte note, molta delicatezza nei piauissimi e sempre una tore dei turchi, armata mano ridussero ad uso proprio alcuni tempii cattolici, Si riunirono in mirabile espressione. Due prerogative non comuni a chi concerta conciliabolo e si elessero un patriarca scismatico; e fecero che i cattolici siano ornai spogli sul clarino ci paiono la facilità a suonare in tuoni della immunità, onde fin qui per pubbliche diversissimi sullo stesso strumento e il così detto portamento di voce, comunissimo negli promesse godevano. istrumenti ad arco, ma non in quello di cui Ma intorno alle vessazioni della Chiesa, ora ci occupiamo. che abbiam toccate finora, forse avremo a Una parola di lode dobbiamo ancora alla trattare più a lungo altra volta ove si contiegregia signora Bishop, ai chiarissimi maenui a spregiare le nostre giustissime rimostri Castrucci e Luigi Quercioli, all'egregio stranze. violinista signor Cagnacci, e ai distinti diletMa pure in mezzo a tante cause di dolore, o Venerabili Fratelli, godiamo che possiate tanti signori Barone Tossizza e cavalier Goravoi consolarvi, siccome anco noi ci confor- cuchi che gentilmente coadiuvarono il contiamo, della costanza e della operosità =- certista, e meritarono anch' essi buona parte mirabile dell' episcopato cattolico, non meno di applausi e di lodi. negli accennati paesi che in tutti gli altri; i — Sappiamo che nella corrente stagione di cui pastori « succinti i lombi colla verità, e carnevale la drammatica Compagnia Moro-vestita la corazza della giustizia e strettisi Lin rappresenterà al Teatro Niccoliui in Fifortemente a questa cattedra di Pietro, non renze la commedia del sig. V. Andrei Le Caatterriti da pericoli, non abbattuti da soffesigliane, trasportata in dialetto veneziano o renze, ora ciascuno da per sè, ora uniti colla già rappresentata con successo dalla Compavoce, colla penna, colle proteste, colle pastorali, gnia stessa a Lecco ed a Trieste. insieme al clero e al popolo a sè fedele, difendono fortemente ed operosamente i sacri diritti della Chiesa, di questa Santa- Sede, e loro propri; e tengono a freno l'ingiusta violenza, Pregiatissimo sig. Direttore del giornale ribattono le calunnie, scoprono le insidie, frangono l' audacia degli empii, dimostrano La Provincia di Pisa. a tutti la luce della verità, confermano i Ricevo stamane, dopo il concerto che ebbi buoni, e oppongono la forza di una compatta l'onore di dare ieri a sera in questa illustre unità all' impeto dei nemici, che irrompono città ; la seguente lettera del sig. Antonio di da ogni parte, e apprestano a noi ed alla Lupo Parra. Chiesa, afflitti da tanti mali, sollievo dolcisDella convenienza con la quale è dettata e simo e aiuto potente. del sentimento di delicatezza che la ispirava Il che certo sarà ancora più efficace se i lascio giudice il pubblico. Però siccome il vincoli della fede e della carità colla quale sig. Parra, a quanto so, ha avuto il gentile si uniscono le menti e gli affetti, si facciano pensiero di far leggere questa lettera ad alcuogni dì più stretti e più fermi. Al qual uopo ni suoi amici, prime d'inviarmela,, io desidero nessuno è che non stimi opportunissimo che darle piena pubblicità. Nello stesso tempo mi i metropoliti, i quali presiedono alle eccle- pare opportuno di riprodurre quanto mi scrisiastiche provincie nel miglior modo che le vevano, non è molto, uomini di non dubbia circostanze dei tempi permettano, raccolgano fama, sia come critici, sia come compositori. i loro suffraganei a consiglio, tutti a viRiceva, sig. Direttore, i sensi della mia stima ceuda si uniscano e stringano negli stessi pen- e gratitudine, mentre di dichiaro sieri e consigli, preparandosi al difficile cerDevot. Servit. tame contro gli attentati della iniquità con FERDINANDO WEIS-BUSONI. maggiore efficacia ed unanime sforzo. ae Sig. Weiss-Busoni Pregiatiss. Sì, venerabili fratelli, sì invero il Signore ci ha visitati CO22 la sua dura, grande e forte Pisa li 24 dicembre 1872. spada; il fumo ascese dalla sua ira e il fuoco Ella mi parlò tanto — e in qual modo non arse dalla sua faccia. Ma forse il Signore ci occorre che dica — del suo modo di suonare il rigetterà in eterno, o non vorrà esserci ancora Clarinetto; delle rinnovazioni da lei introdotte più benigno? Lungi da noi, non dimentica il nel trattare questo strumento; rinnovazioni Signore di aver pietà nè contiene nell' ira le che lo hanno convertito, nelle sue mani, in sue misericordie. Egli è assai grande nel per- una cosa nuova, che sento di essere stato categoricamente provocato a dirle il parer mio: e donare, ed è propizio a chi lo invoca nella verità. Egli spargerà su noi le dovizie della ciò mi accingo a fare con sicura coscienza, con sua miséricordia,. Studiamo di placare l' ira scrupolosa imparzialità — sine ira et studio, divina in questo tempo accettevole dell'Av- come direbbe Tacito. Ella ha della facilità d'imboccatura: ma la vento del Signore;• e al Re pacifico, che sta sua voce non è sempre sicura, non sempre per venire per annunziare la pace agli uomini di buona volontà, muoviamo incontro pura, non sempre giusta d'intonazione, non sempre ugualizzat a nella progressione propria: camminando nella nuovità della vita. Giusto e misericordioso è Iddio, per la cui particolarmente nelle note alte, da sol in su — arcana disposizione ci toccò vedere la contri- nelle basse del cambiamento di registro. Ella ha della facilità nella mano; ma non zione del popolo nostro, la contrizione della città santa, e doverla vedere nelle mani dei sempre esatta, e nella produzioue di tutte le nemici. Egli ci pieghi il suo orecchio ed voci di un passo, come nel movimento. 11 S119 colorito si può rappresentare con due ascolti; apra i suoi occhi e veda la desolazione nostra, e la città sulla quale fu invo- forcelle accoppiate per la loro base — dal ceto il elio nome. piano al fortissimo — cioè — fortissimo no — arrabbiato — e dall'arrabbiato al pienissimo. Non mi è avvenuto di riscontrare, nella sua esecuzione, che questo, ed ho rimarcato (CIL-Z07AN CA assoluta assenza di quei tanti accenti che 28 dicembre. fanno la vaghezza, e l'espressione del cauto. — Nell'incanto del dì 5 decembro cadente Nel forte, poi, la sua voce, sia nei bassi i sigg. Giuseppe Lapucci o fratelli rimasero come nelle note di mezzo e nelle alte, acquista aggiudicataci della fornitura delle legna da un carattere gutturale insopporta.bile, perché ardere occorrenti agli uffici ed ai diversi staElla si serve dei costringinenti della gola per bilimenti dipendenti dal Municipio, col ribesso dar ferza, alla voce. sul prezzo previsto nel relativo capitolato di Ella manca di giustezza nella misura come L. 6, 10 per ogni mille chilogre per una falsa e cattiva educazione musicale, nello esagerare i ra,llentandi — o nel produrli — Ecco maggiori dettagli sul con en•to improvvisamente, emarrisce il sentimento dato lunedì scorso dal clarinista si g. Wciss ritmico; s•ntimento che devo sínnpre presio e dere a tutta intiera una esecuzione musicale, Bnsoni. Il programma in genere fu composto tutto e regolare inesorabilmeate tutti li artifizi coi quali si può credere di poter ottenere degli di pezsi di bellissime stile e variatissimi, come che ve ne fossero di Baermanu di 'Calli- effetti subitanei. La sua respirazioue, comunque i suoi polwooda di Rsis siger, Spoln• ed altri ugualmente moni sieno eccellenti, è cattiva — poiche io ho pregevoli. , _A - rimarcato che Ella non di rado prese respiro prima che l'incisa avesse ottenuta la sua risoluzione ritmica. Ella potrebbe utilizzare le qualità che ha avute dalla natura, con lo studio, un po' di freno al suo orgoglio, e ribellandosi decisamente a quella presunzione delle sue forze che lo ha fatalmente gettato in una via di perdizione; e così correggersi di quei non pochi nè piccoli difetti che le ho segnalati. Il pezzo di Cavallini, lo ha assolutamente assassinato. Ricordo che mi disse che Ella suonava per vivere — ed è in considerazione di questa sua posizione che non farò una rassegna musicale sul suo concerto. Però — s'Ella non mi forzerà a farla. Nel mondo dell'arte e Come critico e come compositore sono bastantemente conosciuto e per musica e per articoli pubblicati su poi giornali. Non si meravigli, dunque, so mi frametto anco come scrittore di critica musicale. E con questo passo all'onore di segnarmi Devotissinzo Lupo PARRA. ANTONIO DI Firenze, li 16 maggio 1872. Il sig. Ferdinando Weiss-Busoni, distintissimo concertista di Clarinetto, dopo avermi invitato ad assistere a un saggio musicale che dava la mattina del 14 aprile decorso nella sala Brizzi e Niccolai, gentilmente richiedevami di rilasciargli un certificato nel quale io esprimessi il mio parere sul modo con cui Egli tratta quell'istrumento. — Debbo perciò attestare, a lode del vero, come il prelodato signor Busoni nell' esecuzione dei vani pezzi eh' ebbi il piacere di udire in quella mattinata, abbia dimostrato che oltre le belle qualità di cui è dotato, cioè a dire di un bel colpo di lingua, di una robusta e ad un tempo gradevolissima cavata di voce — di certezza di movimento ne' passi di bravura — di (agiustezza) di timbro e di proporzione nelle distanze de' suoni — di opportunità di respiro — di colorito; possiede quella rarissima di un accento più che da suonatore, da cantante: da cui vedesi chiaro come il signor Busòni siasi persuaso ( come pochi fin qui si persuaerso), che l' esecuzione più perfetta sopra uno strumento a fiato sia quella che più si avvicina alla vaghezza del canto; perlochè Egli è riuscito ad ottenere sul suo istrumeuto una finezza di esecuzione abbellita di quei delicati accenti e di quelle vaporose inflessioni che tanto convengono al sentimento e alla espressione della frase e che servono a qualificare e caratterizzare il vero ci o ifirc is Llisc sni t tae: nel artista. del Per questi distintissimi pregi, io rilascio con tutta spontaneità al signor Busoni il presente certificato, il quale, oltre a valersene come meglio Ei stimerà opportuno, servirà a tributargli la mia sincera stima ed ammirazione. Tanto per la verità cc. T. MABELLINI ig io Maestro di composizione al R. Istituto musicale di Firenze, e Maestro onorario di Cappella e Camera di S. M. il Re d' Italia. al !ti i b er l et !t u ei 611C 1EC Firenze 16 maggio 1872. I sottoscritti avendo avuto occasione sentire più volte il distinto Clarinettista Ferdiaando Weiss-Busoni , nativo di Empoli in Toscana, dietro sua domanda non hanno difficoltà di prestarsi , anzi si prestano con piacere a dichiarare per la verità, che hanno riscontrato nel prelodato sig„ F. W. B. un distinto professore, sia per l'accento, così nel genere moderno brillante , quanto nel classico, sia per la nettezza della esecuzione anche nei passi più celeri e di maggiore difficoltà. Checchessia della, cavata , la quale probabilmente per effetto della qualità delle linguette delle quali fa uso il prelodato Professore, riesce di un carattere, diremo così, più incisivo di ciò che si pratichi da altri professeri, è un fatto che il clarinetto fra le labbra CO r Coi ceri 1 tsa sr■trIvIC ei P te dei co; del sig. BaSOili , raggiunge mirabilmente ogni genere di caratteristica espressione. T. MADELLINI Maestro di composizione al R. Istituto musicale di Firenze, Maestro onorario di Cappella e Camera di S. M. il Re d'Italia. G. GIOVACCIIINI Maestro di Violino e Viola al E. Istituto 2n usicale di Firenze. R. GANDOLSI Consigliere Censore V. 11ANETTI Consigliere Censore. A dì 20 maggio suddetto Io sottoscritte Presidente (lel R. Istituto musicale di Firenze certifico le firme d e i so- 11 • A • 11144411111111 ■11.111.11.11111111111111~3WW 2t4111" ■••■•■ ^.■ : • • -;11 Okr ■ " • e• • .31e. erss b - - - sf•-• - ale•Na S. •NIOe. e m ■IPIF 111111 s" r• •%•:■1• edga Mi, dar ••:." r• II■1":111 ah -J.••••• amai " dr. •- i ": .C4M 414441414 ....14,••■ 4.am • A.C1 - 4. ••4 • &Mac iro so- ha ve-ascritti signori che rivestono in fatto le qualifiche che accompagnano respettivamente le loro firme, e aderisco pienamente alla loro .eopraespressa opinione. (L. S.) CASAMORATA. T ]E nte per ma ,le rrie uto poi it to mi I Mercoledì sera al R. Teatro Nuovo andò in scena il Ruy-Blas del maestro Marchetti. E teatro era assai affollato, e tanto l'opera che l' esecuzione riscossero unanimi applausi. Di alcuni pezzi, come ad esempio al 2. 0 atto la cabaletta di Casilda (sig.a UgoliniRuzzini) al 3. 0 il duo per soprano (signora Cristina De W itten) e tenore (sig. Paladini) al 4.° quello per baritono ( signor Tirini ) e mezzo-soprano, si volle il bis. Più d'ogni altro però piacque il magnifico duo del terzo atto, che venne interpetrato -maestrevolmente. Eguale successo ebbe la seconda rappresentazione, che fu data la sera di gi ovedì. Il nostro appendicista ne parlerà più diffusamente in seguito. *L_ ENRICO VALENTINI Gerente Resp. rmi ale irso rinel )do bo il dei in ltre lire ae — ura one di risil fin )erella eto; suo belp 0;enche pero scio i il ene •à a ra- luto no112. , ;ig. no on no an ael In)ainOS- )iù )ra Pii ( Inserzione a pagamento ). Nel giorno 20 della settimana decorsa false supposizioni, derivate forse dalli eccessivo zelo di alcune persone, recarono al signor Luigi Bigazzi negoziante in Pisa il dispiacere di vedere improvvisamente perquisita la sua casa di abitazione. Il Bigazzi, ben consapevole che la sua condotta nessun rimprovero poteva procurargli per azioni che indegne fossero di civile ed onesta persona, ne attese tranquillamente l'esito. Disgrazia volle però che si trovassero due armi dalla legge vietate ed alcuni frammenti di oro , de' quali ben poteva il Bigazzi giustificare la legittima provenienza, ma che in quel momento apparivano evidentemente sospetti : e di qui l'arresto del Bigazzi, e le più strane e ridicole voci a suo carico. Fortunatamente il dibattimento, che ebbe luogo il 23 di questo mese davanti a questo Tribunale di Pisa, dimostrò la falsità delle voci sparse , e gran numero di spettatori, richiamati dalla speranza di un interessante procedimento, furon tosto disingannati; apprendendo di null' altro trattarsi che d' un sequestro d'armi proibite. Questo fatto così genuino non meritava certo la pubblicità di un giornale ; ma alcuni amici persuasero il Bigazzi di volerne far rendere pubblicamente conto, e per disperdere le voci diva lg carico, e per fare una volta ben persi- 2 per qualsivoglia cagione lo avversano , che le loro arti troveranno pur sempre un insormontabile ostacolo nella sua irreprensibile condotta. È cosa ormai notoria, ma sembra che da taluno non si voglia credere a verun conto, che il Biga,zzi si trova ora in una posizione indipendente e lucrosa che si è formata egli stesso con la sua industria, e con l' assiduo e perseverante lavoro , e che per campare convenientemente la vita non ha di mestieri di scendere a basse e disoneste azioni. . Tutti i uponi che scadono al 1.° gennaio 1873 saranno accettati , come contanti, alla sotto- scrizione delle 4000 Azioni della Società di Monte Mario, che avrà luogo nei giorni 7, 8, 9, 10 e 11 gennaio alla Banca di Credito Romano in Roma e nelle altre città d' Italia presso tutti gli incaricati a ricevere le sottoscrizioni alle suddette Azioni. •5 o. Si rappresenta P.k• Arlecchino Marchese • della Tramontana, e gran Sofl di Persia . - •••■ Indi verrà nuovamente messo in iscona il tanto applaudito ballo grande portante il titolo p. w Il sogno del 'Detenuto Politico in Caste! S. Angelo h. ovvero o. •4 L'Entrata delle Truppe Italiane in Itoma I. p. Diviso in 4 quadri e un Prologo. Composizione di T. Piecinini, Musica ridotta dal M. Martini. Biglietto d' ingresso. . cent. 30 Posti distinti . „ . » 50 rrff o4 e• p. o« III • • 11,.-••••• , 444.1P.! p. • » •4 SOCIETÀ ANONIMA ITALIANA • r..- 1•4041L4,..;• I gh LA. CRUCCA. b: il I. A AVVISO. Ai Negozi Bagnani, posti sotto Borgo, trovansi vendibili seralmente le Chiavi dei palchi di sciascun ordine del Regio Teatro Nuovo si contrattano affitti per tutta la stagione, a prezzi da convenirsi. . 4■' •• • . • fabbricazioue di \Tetri c CristR111 ?•b* , IN SARDEGNA 4" I • , • ( Vedi Avviso in 4.a pagina ). P>" , .0 4. ` • inffesarocuanicoaccasamenhara.antraimseedwari Voi Teatro comico-meccanico di Marionette. COMPAGNIA PICCININI Posto nella sala Borghi n.0 2 ( dietro la Posta). Questa sera, domenica 29 dicembre, a ore 8 precise, Libreria Nistri No# e: P\ J■■ Si trovano vendibili gli stampati per I.' •• le •. Esattorie Comunali. P\ >Il .(Seconda pubblicazione). ESTRATTO DI BANDO per vendita di beni immobili stante I' aumento del sesto. M pubblico incanto, che ebbe luogo avanti il Tribunale civile di Pisa h mattina del dì 29 novembre proseimo decorso, dei beni immobili sul' istanza del Comune di Riparbella, escussi a pregiudizio dei sigg. Primitivo del fu Angiolo Nisti e Raffaello del fu Giuseppe Veroli, di che nella sentenza d'ordine di vendita; del detto Tribunale del 14 maggio 1872, Motto IX dei beni stessi rimase liberato per lire 8002, 13 al sig. Pietro di Federigo Paglianti gi Riparbella,. Nel giorno 12 decernbre corrente poti atto ricevuto dal Cancelliere del detto Tribunale, - il sig. Pietro del fa Car?o Mussi di Riparbella con flomicilin in Pisa presso il dottor Perdinando Ma,netti, che nomina in auo procuratore legale, fece l' aumento del sesto al prezzo per cui fu come sopra liberato il detto lotto IX. In conseguenza del quale aumento, ed al seguito dell' ordinanza del sig. Commendatore Presidente del 16 decembre andante, la mattina del di 21 gennaio 1873, stabilita con detta ordinanza, a ore 10 antimeridiane sarà proceduto avanti il Tribunale civile di Pisa al nuovo incanto del suddetto ed infrascritto lotto IX sul prezzo come sopra, aumentato ascendente a lire 9335 e cent. 83, ed alle condizioni tutte notate nel bando relativo. - « ,Descrizione dei beni da vendersi. Lotto IX. Il podere nuovo delle intacce situato nel comune di Riparbella, composto di terre in parte lavorative, vitate, oliva,te pomate ed in parte a bosco cedilo, comprendente le particelle di n.0 692, 81 in parte, ' 2, 83, 84, 85, della sezione C, aricoli di stima 626, 76, 77, 629, 630, 31, di misura metri quadri 140581, gravato della rendita imponibile di lire 25. 48 e confinati) a 1.0 da tramontana Bocciai-di e Conforti, 2.0 da levante il lotto di n.0 8 in parte ed In due direzioni, e Giuseppe Giustechi, 3." a mezzogiorno detto Ginteschi, 4.0 a ponente botro di Val di Mare salvo cc. Pisa li 24 decembre 1872. (469-2) D. FERDINANDO MANET TI. Nota per anniento del sesto. Si fa noto che il signor Manconi Antonio del Fitto di Cecina, domiciliato elettivamente in Pisa presso il dottor Fardinando Mauetti, al pubblico incanto che ha avuto luogo avanti questo Tribunale nel corrente giorno, è rimasto compratore del lotto settimo dei beni immobili escussi a pregiudizio del signor Raffaello Veroli per la somma di lire diecimila centoe.inquantasei e centesimi ottantaquattro, e consistente: In una porzione di beni lavorativi, vitiati, pioppati del podere posto in comunità di Riparbella, detto «il Vallino delle Conche» diviso in due appezza,rnenti; il primo confinato a 1.0 Viottola di sbiado a comune col lotto sesto, 2.0 Via ferrata; 3.° beni componenti l'altro lotto; 4.° strada Salajola: ed il secondo confinato a 1.° Terreni del sesto lotto; 2.0 Strada ferrata; 3.°Niccola Giusteschi, mediante fosso di scolo; 4.0 in più direzioni, strada Salajola, una porzione di casa abitata dal colono engiolo Lami dal lato di ponente, con più la metà di magazzino assegnata aquesto lotto. E corrisponde tutto al catasto di detta comunità in sezione A alle particelle 32 in parte, o 2, 4 in piccola porzione, con rendita " imponibile di lire centotrentacinque e centesimi novantasette, e gravata dell'annuo ratizzato canone di lire centotrentadue a favore della Mensa vescovile di Modigliana. Si avverte che va a farsi luogo all' aumento del sesto, e che il termine relativo va a scadere col dì undici gennaio m illeottocentoset- tantatre. Dalla Cancelleria del Tribunale civile di Pisa, li 27 dicembre 1872. Dott. BERTI. Per copia conformo al suo originale, salve cc. Li 28 dicembre 1872. (473)Il Cancelliere — BERTI. Estratto di Bando per vendita coatta di beni immobili. In esecuzione della sentenza del Tribunale civile di Pisa del 4 giugno 1372, debitamente notificata ed annotata a forma di legge, con la quale ad istanza del signor Antonio Baraglia Possidente domiciliato Vecchiano, rappresentato dal dott. Ferdinando Manetti, è stata autorizzata la vendita dei beni immobili posseduti dalla signora Maria Antonia Bargi moglie di Federigo Pardella e Alfredo figlio minore della medesima e del detto Federigo Pardella rappresentato dal di lui curatore sig. dott. Luigi Barsali, ed investito col precetto esecutivo trasmesso a detto Federigo del fu Giovan Domenico Pardella di Veechiano come debitore e notificato insieme alla intimazione prescritta dalla legge ai detti terzi possessori nel dì 5 ottobre 1871, ed al seguito dell'ordinanza presidenziale del 14 decembre cadente, la mattina del dì 4 febbrajo 1873 a ore dieci antimeridiane nella sala delle udienze civili del detto Tribunale civile di Pisa sa rà proceduto alla vendita al pubblico incanto dei beni pignorati in tre distinti lotti, per il prezzo a ciascuno respettivamente attribuito dal Perito giudiciale sig. Antonio Fanucci ed alle condizioni tutte citate nel bando del 20 decembre stante esistente nella cancelleria del detto tribunale. - Descrizione dei beni da vendersi. Lotto 1.0 — Una casa parte a due, parte ad un solo piano, parte serve per abitazione del debitore, parte locata a Sabatino Mai:coni con stalla annessa o terreno ortale recinto in parte da muro, in parte da siepe, con pozzo, conserva,del pozzo nero, castro, terra odiva e forno a comune, posta nel popolo di Vecchiano luogo detto «il Podere del Giardino» di misura are 3, 46, 73; confina a 1.0 Giuseppe Pardella, 2.0 passo a comune 3.0 detto passo a Massimiliano Pardella, 4.0 detto Pardella, 5.0 o 6.0 Viottola pedestre; corrisponde alle particelle 740, 470, 4053, 1054, e 1052 della sezione C del catasto della Comunità• di Vecchiano, di dominio diretto del benefizio di S. Maria in Castello per la rata dell' annuo canone di staja uno grano, per il prezzo di lire it. 962, 36. Lotto 2.0 — Un pezzetto di terra montuoso oliva,to diviso in tre piani con u.0 29 piante ulivi da frutto, posto nel suddetto popolo, luogo detto « Castello » di misura aro 5, 63, 86; confina a 1.0 Angiolo Pardella, 2.° Eredi Prato, 3.° G. Maria, Pardella; corrisponde alla particella di n.° 1063 della suddetta sezione C, livellare del suddetto benefizio per la rata dell' annuo canone di centesimi 16 e per lire it. 105 e cent. 38. Lotto 3.. Un appezzainento di terra diviso in due campi mediante fosso coltivato vitato con n.0 3 alberi da cima, posto nel popolo di Nedica comunità di Vecchiano, luogo detto « al Feo » di misura ari 63, 69, 17; confina a 1, 2, 3.° e 4.0 cav. Pietro Prini, 5.0 detto Prini e parte signora Cimice Prato vedova Bardi, 6.° via del Feo, 7.0 detta vedova Barai; corrisponde al catasto suddetto sezione G, particella 54, con rendita imponibile di lire 23, 94, di dominio diretto dei signori dottori Fratelli Collodi di Pisa per la rata di canone annuo di lire 88, 26 grano per il prezzo di lire it. 710 e centesimi 91. Pisa li 28 decembre 1872. (475-1) D. FERDINANDO MANETTI. — AVVISO. Il Cancelliere idei Tribunale di Volterra Rende noto che alla pubblica udienza di questo Tribunale del dì 23 decembre cadente rimasero venduti al sig. cav. Lorenzo Strozzi-Alamanni, nella sua qualità di Direttore della Cassa centrale dei depositi e prestiti sedente in Firenze , ivi domiciliato, ed elettivamento in Volterra preso la Cassa di risparmio, e per i prezzi più sotto indicati, i seguenti beni stati espropriati dal predetto sig. cav. Lorenzo Strozzi-Alamanni, nella qualità suaccennata, a pregiudizio del sig. Arcangelo Bertini domiciliato al Fitto di Cecina, e cioè: Porzione di un vasto teuirnento di torre peste in comunità di Bibbona,, luogo detto « Vallescaja, o Valle della pescina dei peri », consistente in un podere con casa co- •• ionica di n.0 66, con quattro stanze e cucina padronali, della estensione di ettari 15, ari 46, metri 56; descritto al catasto in sezione C, particelle di n." 346, 132 351 , articoli di stima 287, 293, 298 , gravato della rendita imponibile di lire 76, 59, cui confina strada delle Macchie, stradone di Bibbona. Botro di Valleseaja, per il preeze di lire dodicimilaquattrocentocimpeintuna e centesimi sessant ( lire 12451, 60). Altra. porzione del detto vasto a ppezzaeneuto denominato 1;1 Vallescaja » situato pure in e enunità di Bibbona, consistente in ‹lne con piccole case coloniche. a.ignate di n.° 97 e 9S e della estemame di ettari 15, ari 3, metri 18; •1e eritto al detto catasto in sezione C , particelle n.° 134, 341, 478, 491, 492, articoli di stima 70, 288, 4:34, 447 e 448, con rendita imponibile di lire 62, 47, cui confina stradone delle Macchie, botro di Vallescaja e stradone, per il prezzo di lire undicimilacingnecentotrenta (L. 11530). Rende noto del pari, che nel dì sette gennaio mille ottocento settantatre scade il termino per l'aumento del sesto di che nell' art. 680 del codico di procedura civile. Dalla Cancelleria del Tribunale di Volterra li 24 dicembre 1872. :•• e: 4* Nr • •• t• 141 •1 ì• • 01 '1/.• be • ..0 e: 011 •I •é # • i /f• , ■•01 Ab • .*1 l 11: 'N • •I • •01 •N • A 1.• • • ) Il Cancelliere — FRONTICELLI. (470) • • r■-• C4 . • •••• 0.4 t D • m., C.) • •,-. Q.3 ce o o tr24 cu o o • -• N ••• o 11.• cti o o o • • o ce -C o Ce • •••) -4. ce ce o CS o -.ce CI) o E."( hL--1 ce 4 .41 .-O ••••■ CS CS ••■•••) -•••D o ...; ce •■••1 •41 • • «.'11 O, P, 1.1 • aa..• ai_ a.. 1.■ da: ■-■ ■14. ■ ■-■"7. -•_•■• ••••••-■ di•_ Mir -_••■■•• 4. i■ _••■• -?'"• _11. ••■ 4444 giv ••• - • „—• " ,43111■•• 4• 4•4 4w •■•• 411.,••••• 4444...4•.•■•■■ _•■■■ 2'274 .' ..!fle1 • • MENI Ma. 411N•is.. • .• arnia. ■••■ 0,P %dal 1.10/ als 114.1 ••• • amb no ....'ainuak ORM da Mei:" ao • ..... -. al ....MI." Arar••• • A.. Mai den•- ;:VAK • • "/ • \ ^ •aè CU». Neía per aumento del 4esto. Si fa noto che il signor Pietro raglianti di Riparbella, con domicilio in Pisa presso il sig. avve Piero Fieri, al pubblico incanto, elio ha avuto luogo avanti questo Tribunale nel corrente giorno, è rimasto compratore provvisorio del lotto decimo dei beni immobili escussi a pregiudizio del signor Raffaello Veroli per la somma di lire undicineilaventisette e centesimi quarantotto, e consistente: Il un podere detto «delle Pellicce» situato nella comunità di Riparbella, composto di diversi e grandiosi appezzamenti di bosco ceduo, e di piccole porzioni di terreno coltivato con vasta casa poderale a due piani corredata di resedi, *P, e simili rurali dependenze, rappresentato al catasto di detta comunità in sezione C dalle particelle 296, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 638, 7, 8, 9, 10, 11, 12 e 487, articoli di stima 277, 1, 445, 2, 3, 4, 5, 6, 416, 7, 417, 9, 419, con rendita imponibile di lire eentotrentima e centesimi diciotto: confinato a 1.0 Fratelli Dolfi e Seghi Giovanni, 2.° il lotto nono, mediante botro di Val di Mare; 3.° botro Alessio, 4.° Giuseppe Giusteschi, e Tenuta demaniale della Cecina. Tal lotto con tiene l'appezzamento di numero 3 di dominio diretto della Mensa arcivescovile di Pisa per l'annuo canone di un quarto grano. Si avverte che va a farsi luogo all'aumento del sesto, e che il termine relativo va a scadere col dì undici gennaio mille ottocentosettanta,tre. Dalla Cancelleria del Tribunale di Pisa li 27 dicembre 1872. D. TITO Per copia conforme al suo originale, salvo ec. Li ventotto dicembre milleottocentosettantadue. (472) Il Cancelliere --- BERTI. . • 1111■11. - AVVIS O. Si fa noto che non avendo avuto luogo nel di 10 dicembre corrente, per mancanza di offerenti, l'incanto dei beni espropriati a danno di Valentino Simoncini sulle istanze del sig. cav. barone Alberto De Vanse nei nomi, questo Tribunale rinviò l'incanto stesso all'udienza del dì 10 gennajo 1873 con altro sbasso del dieci per cento, e così il primo lotto per lire 5132, 53, consistente in una casa di n.0 178 posta in Castiglioncello presso RosignanoMarittimo. — Il lotto secondo per. lire 1721, 24, consistente in un altro fabbricato aggiunto alla casa sude detta—I1 lotto terze per lire 560, 21, consister 4c. tjw ., Azo di terra se7. • ...as a viti attiguo ai iee oricati; il tutto rappresentato al catasto del comune di Rosignano suddetto dalle particelle di nee 452, 468 e 426 iree ezione C, - ef'1/41.4Fteale .... ..f .... t •••• — . ... •+. 4 4:".. •.; i.PDp ..,...ì.. •..... - 'gli' ...2,- .'• , NN AVVISO. 4 Essendosi con atto privato del a T dicembre corrente per comune accordo disciolta la Società fra i frau,. telli Torello e ClauCio Cherici sotto la già Ditta Giuseppe Cherici e Figli» per la fabbricazione e smercio di lavori in alabastro, il sottoscritto rende noto a tutti e per tutti gli effetti di ragione, che egli proseguirà per proprio conto la sua lavorazione sotto la Ditta c Torello Cherici . Giuseppe », Volterra 10 dicembre 1872. (474) T. Ceizetei. - , • e lidi 1111U111111n - pubblicato. Pisa li 28 dicembre 1872. (471) D. GIUSEPPE CASIGLIANI Pro" IA 'T ..... "" e coerentemente al relativo bando già Italiana LA GRU CCA Per la Fabbricazione di Vetri e Cristalli in Sardegna Sede provvisoria della Società in FIRENZE, Via dell' Arme, N.° 17. Capitale Sociale 1,50 ,000 di Lire Italiane diviso in sei Serie di inMe Azioni per Serie, e queste suddivise in Azioni di L. 250. Sottoscrizione pubblica a 6000 Azioni di Lire 2$0 per Azione .A_IVIIVIIINI.STR..A.ZIC■INT]E coesirsiGri__4IC30 Cav. Gaetano Beller°, colonnello di fanteria in ritiro, Presidente — Avv. Giorgio Asproni, deputato al Parlamento, Vice-Presidente — Comm. Giovanni Snello, senatore del regno — Cav. profess. Pasquale Umana, deputato al Parlamento — Cav. Salvatore Solinas, presidente della Camera di Commercio di Sassari. — Federigo Mossa — Comm. Ing. Eugenio Canevazzi, regio ispettore sulle StradeaFerrate — Conte Francesco Aventi, di Roverella — Comm. Pietro Beller°, colonnello d' artiglieria in ritiro — Signor Paolino Vieusseux. PROG 11 A M. 31 A L'arte vetreria è italiana da secoli, e la sola Questa località è la Crucca, della quale il Venezia imponeva nel medio evo i propri maComitato promotore si è assicurato il possesso occorrente; e il profitto massimo dell'industria nufatti di vetro a tutta l'Europa. Ma per cagioni non inerenti all' industria vetreria può raggiungersi colà pei seguenti questa andò decadendo per modo che dal motivi: primato che teneva nell'arte vetreria, l'Ita1.0 Per l' eminente dell'artista velia scese all'ultimo posto, fino a produrre non traio signor Francesco Bottèro che assum e altro che la sesta parte di ciò che produceva alla Crucca la direzione tecnica dell'impresa; Venezia sola, ed A PAGARE ALL'ESTERO 2.0 Per l'abbondanza del combustibile assiPER IMPORTAZIONE DI VETRI L' AN- curato sul luogo a poco più di 2 lire al metro NUO TRIBUTO DI DIECI MILIONI. cubo; Sennonchè scosso il giogo l'Aie°, la Italia 3.0 Per il quarzo distante dalla Crimea soli si accinge a scuotere anche il giogo economico; 7 chilometri che non costa nulla perchè del • e me ntre la parte classica dell'arte riprende a primo occupante esistendo sulla spiaggia del Venezia e a Murano l'antico sielendote al punmare, ch'è di qualità, superiore e che esige per to da dare prodotti che (a giudizio degli stessi la fusioue minore impiego di sale; stranieri ) sono destraordinaria bellezza, e 4.0 Pei sali di soda che si trovano sul luogo, superiori 11 (pelli del medio evo, le attuali e che invece di lira 30 al quintale, come cofabbriche di vetri sparse nel regno come quelstano sul continente, ne costano sole 18; le di Sehmidt, di Makoni, di Modigliani e 5.0 Per le comunicazioni tanto facili, che Arimondi, di Gerard, di Bruno e Vietri, dì dalla fabbrica a Porto '2Orres, e dalla fabbriPolti, di Muratore, di Mariotti, della Società, ca a Sassari, i trasporti non costano che 20 di Savona, di Morgantini e d' altri, anche centesimi al quintale; nate con pie.coli capitali vanno comula,ndo 6.0 Per l'acqua indefettibile del fiume Riugrandi fortune, crescono di floridezza ogni mannu che attraversa la Grucce; giorno, e danno un utile netto dal 20 al 30 7.0 Poi sicuro smercio locale, giacché la per cento. Queste Fabbriche esistono, produSardegna non ha fabbriche di vetri, e ne cono, e possono farne fede. Ma se dovunque in Italia l'arte vetreria impoita annualmente per un milione di può prosperare in tal modo, in nessun luogo lire; 8.0 Per l'esportazione a Tunisi, che non ha può raggiungere il suo profitto massimo come in Sardegna, ove si scelga nell'isola una op- vetrerie a condizioni migliori di quelle dell'inportuna località. dustria Francese, e per l'apertura del mercato di Roma mediante una corrispondenza giornaliera che sta per essere stabilita tra Civitavecchia e Porto Torres. Vi ha dunque in favore d'una fabbrica alla Crucca un cumulo di elementi eccezionali che le assicura una prosperità straordinaria, ed è pienamente giustificato il presagio che se l'utile netto delle fabbriche Italiane è del 20 al 30 per cento creello della Crucca può salire al 40 e at:50. Lo stesso Consiglio d'Amministrazione n'è tanto convinto, impegnandosi a condurre l'impresa con ogni zelo ha già cominciato a darne la prova assicurando il collocamento a mille Azioni sociali. Nessuna impresa industriale pertanto può sorgere in Italia in condizioni migliori; e siccome non si tratta di cose nuove ma di un'arte che può dirsi nostrale, nè di profitti problematici ma di lucri vistosi e sicuri, non può- cader dtibbio veruno sul concorso volenteroso del Capitale italiano. Capitale della Società. Il capitale Sociale è di L. 1,503,000, diviso in sei Serie di mille azioni per serie, queste suddivise in Azioni di L. 250. La Soeieth s'intenderà costituita tostochè saranno sottoscritti i quattro quinti delle tre prime serie. Il capitale potrà essere aumentato a seconda dello sviluppo dell'industria. La sottoscrizione pubblica sarà aperta nei giorni ROMA FIRENZE NAPOLI MILANO - TORINO presso la Banca del Popolo — E. E. Oblieght. la Banca del Popolo E. E. Oblieght. la Banca del Popolo Cerulli o C. Frane. Compagnoni G. B. Negri. Carlo Defernez. • VENEZIA • Pietro Tomich — Leis ALASSIO Edoardo. VERONA GENOVA ALBENGA » Fratelli Pincherli fu Donato. » la Sodo della Banca del Popolo — Fratelli Casareto. • la Sede della_Banca del Popolo. BOLOGNA A \ICONA MObENA la Sede della Banca del Popolo. la Banca popolare di Credito. la Banca di Romagna. Luigi Gavaruzzi e C. Alessandro Tarsetti. M. (4. Diena fu Jacob. Eredi di Gaetano Poppi. qtà sar PARMA UDINE BELLUNO VICENZA MANTOVA REGG. EMIL. 20 9 Versamenti. All'atto della sottoscrizione (27-31 dicembre 4872 ) L. 25 Un mese dopo (27-31 gennaio 1873) e 50. Due mesi dopo la sottoscrizione (27 e 28 febbrajo — 3 marzo 1873) . » 50 Quattro mesi dopo la sottoscrizione 27-30 aprile 1873) 50 Sei mesi dopo la sottoscrizione (27 e 30 giugno 1873) ..... e 50 Otto mesi dopo la sottoscrizione 27 ». 25 31 agosto 1873) L. 250. Dopo il terzo versamento i certificati nominativi verranno cambiati col Titolo definitivo al portatore. Beuefizi e dividendi: Ogni Azione ha diritto ad un interesse del 6 OtO annuo pagabile semestralmente dall'epoca, e in proporzione delle somme versate, e al dividendo del 75 010 sui benefizi netti Sociali a forma dello Statuto. •Chi anticipa i versamenti. ha lo sconto del 6 00 in ragione d'anno sulle somme anticipate. — Chi li ritarda, soffre l'interesse 'di mora dell' 8 010, salve inoltre le disposizioni del Codice di ComMercio. Verranno accettati in pagamento, al netto delle tasse, tanto i COUPONS del Consolidato italiano scadenti al 1.° gennaio a al 1.° luglio 1873, quanto i COUPONS di quei valori Nullicipali e Governativi che sono pagabili in Firenze il 1." gennaio e 1.° aprile 1S73. 30 e 31 IMIcembre in • Giuseppe Varanini. » A. Lazzaruti — E. Morandiui. • Ottavio Pagani— Cesa. • M. Bassani e figli — Giuseppe Ferrari. » Gaetano Bonoris — Angelo A. Finzi. • Carlo Del Vecchio — REGG. EMIL. » Prospero Montanari — Cervo Liuzzi. ALESSANDRIA » Eredi di R.. Vitale — ASTI BERGAMO BRESCIA Giuseppe Bigliune. ..knfossi, Berrhtí e q._ — S. Terracini. B. Ceresa — L. Mien' e Comp. Andrea Muznrelli. Corrispondenti delle Case sopraindicate. E nelle altre città d'Italia presso BOSG; Ozieri Cagliari Cagliari presso il Banco di Cagliari — e presso le Sedi della Banca del Popolo in Sassari In Sardegna: Pala Giuseppe — presso Cagliari Alghero. o Mouteleone Carloforte—Igliesias—Macomer — Nuoro — Port .Torres — Quarto S. Elena — Villanuova Enrico. L. — Mortula Budroni magaIli — Sollinas Arras Giuseppe — Masala, u Fratelli F presso Pergola TeiniAocle. Sassari In Pisa, presso VITO IPALCIE. — — — — Pipa, Tipografia Nistri. — — —