PATERN6. Chie..del ea....ine chi...d. ben ono anni 38 Non c'è un pericolo iml!!inente di crollo, ma il tempio religioso e l'intero edificio vanno messi in sicurezza l Il sindaco Mauro Mangano: cL'intero edifldo va messo In skurezza eoccorre un progetto per chiedere poi i fondi Secondo irilievi effettuati, sembra che le cause dell'ammaloramento dell'intero complesso siano dovute allo scarico di acque La chiesa del Carmine chiusa da ben otto anni Il problema delle crepe riguarda anche gli immobili vicini Qui acanto la chiesa del urnlne che otto anni fu chiUSI al culto per la presenza di crepe pericolose Per qu.1nro tempo ancora la chiesa del Glrmine resterà chiusa? Alla domanda sembra che nessuno riesca a dare una risposta certa. Il problema. non riguarda soltanto la chiesa, ma tutto il comparto che ingloba anche appartamenti privati e di proprietà del Comu ne. Già da questa premessa si può intuire la comples sità dell'intervento da menere in opera. la comparsa delle prime crepe all'interno della chiesa, circa ono anni fa, consigliarono a padre Anto nello Russo, all'epoca parroco della chiesa di S. Barba ra da cuiilìpende quella del Carmine, di chiudere il tempio religioso per motivi di sicurezza. Due anni fa arrivò da parte del Comune, l'ordinanza di transenna mento per delimitare la zona adiacente la chiesa per la possibile caduta di calcinacci. Nel 2011 i nuovi parroci, don Salvatore Magrì e don Nino PennisLdiederodisposizione ad un team di tec nici, fonnato dall'architetto Francesco Finocchiaro, dall'ingegnere Luigi Bosco e dal geologo Salvo Caruso, di awiare la fase diagnostica sulla scorta della quale procedere con una successiva fase di progenazione. Dai rilievi emerse con evidenza che il problema strunurale non era da addebitare alla chiesa, bensì ad una serie di concause che coinvolgono tuno lo stabi le che fino ai primi anni dell'BOOospitò il convento dei Carmelitani. Secondo i rilievi effettuati, le principali cause del l'ammaloramento dell'edificio sono rappresentate dallo scarico di acque attraverso i pluviali dentro gli interstizi posti tfa la chiesa e le pro prietà private e co munali oltre che da errori costrutti vi delle abitazioni afianco e alla com posizione nuida del terreno sono stante. Nella fase di in dagine, rilevante è stata la scoperta (grazie alle docu mentazioni foto grafiche dell'epo ca) di un inteIVen to pubblico awlato dal Comune negli anni '20 volto ad abbassare il piano di campagna di circa 1,5 metri con la conseguente sco pertura della fondazione del prospeno. Azioni che ne gli anni hanno portato alla situazione artuale. clnteIVenire sulla chiesa senza includere nel proget to il resto del comparto - spiega l'architeno Francesco Finocchiaro - sarebbe un grave errore. Non c'è un pe ricolo imminente di crollo, ma il quadro complessivo resta allarmante•. Preoccupati dello stato in cui versa l'edificio anche i parroci della chiesa di S. Barbara da cui dipende la chiesa della Madonna del Cannelo. •la nostra speranza - spiega don Nino Pennisi - è che qu.1nto prima si possa trovare una soluzione per risol vere un problema che riguarda allo stesso modo la Chiesa il Comune e i privati•. Un'idea condivisa dal sindaco, Mauro Mangano: cCredo - ha affermato il sindaco - che l'unica possibi lità sia la realizzazione di un progetto congiunto che ci permenadi onenere i fondi necessari per la messa in sicurezza di tutto l'immobile. oltre a consentire la riapertura della chiesa•. Il sindaco Mangano: «Occorre un progetto e chiedere poi i fondi» SALVO SPAMPINATO Volantlnaggio multe in vista A poCo più di una settima"", dalla pubbllcallonedeU'ordlnal1Zil con culli sindaco ha v~tato la distribuzione di volantini pubblicitari, sembra chele vecc~ abitudini noo siano cambiate di molto. un divieto chel'ordlnal1Zil rivolge alla diffusione della pubblicità lrimite volantini, depllant, opUscoli e manifesti nel~ vie, nelle piazze e nel luoghi pubblid e di uso pubblico, nonché nel portoni e negli androni delle abitazioni private e sul parabrezza o sullunotto delle automobili. Con la disposizione, infatti, il sindaoo, Mauro Mangano, ha voluto evidenziare Il problema dell'abbandono dei volantini che rappresenta una delle cause del degrado dell'igiene e del clecoro urbano. l'ordinanza erivolta alle attività commerciali che quindi non possono svolgere promozione attravef'50 l'affissione o Il vo1antinaggio. cln questl gioml- ha dichiarato U comandante dello Pollzlol municipale,Antonino UI Spina avvieremo una serie di controlli mlra~ per il rispetto dell'ordinanza. Faremo Il n"'tto dOYere. sanzJo""ndo chisarà sorpreso. distribuire o affiggere volantini, ma faccio comunque un appello al rispetto delle regole. in modo che . 1eviHno splacevoli mutle», IA.SP, • OPERAI DEL COMUNE'HANNO CAMBIATO LE BASOLE LAVICHE SPEZZATE Operazione «tampone» in piazza Umberto Un intervento di manutenzione ordi naria. Operazione tampone. per piazza Umberto che ieri mattina ha visto alcu ni operai al lavoro per cambiare quelle basole in pietra lavica, che a causa di di velSi fattori si sono spezzate. Con l'inter vento completato appena un anno fa, con la sostituzione del basolato per l'in tero perimetro della piazzae per quella vicina di piazza Santa Barbara, senza manutenzione costante. come spiegano dal Comune, si pottebbe arrivare a pro vocare un danno ingente,di difficile so luzione poi, visto la carenza di fondi nelle casse dell'Ente. Un intervento che se nell'idea di base è apprezzato dai cittadini, lascia per plessi per il fatto che, nell'ordine delle priorità, la sostituzione di alcune baso le spezzate in piazza Umbetto, non è al primo posto. Certo la somma è irrisoria, si tratta di un cottimo affidato per poche migliaia di euro, ma in tanti hanno espresso le loro perplessità proprio in ri ferimento alla tempestività degli inter venti. Se esaminiano la città dal punto di vi sta viabile, ne emerge un quadro impie toso. Sono tanti, troppi, gli interventi Si guarda a finanziamenti regionali,o nazionali per poter mettere in ordine il dissesto, ma lo sconquasso è troppo ampio. Appena qualche giorno fa, i vo lontari dell'associazione "Muoviti Pa ternò", hanno presentato al Comune, indirizzandola, tra gli altri al sindaco, una richiesta di intervento con elencate le priorità, emerse dal mon do dei social network (Face bookeTwitter). Manco adir lo al primo posto, per i citta dini, c'è la viabilità. Da evi denziare che non sono pro blemi solo per icittadini che, con difficoltà e pericolo, rie scono a transitare sulle stra de della città, ma anche per il Comune i problemi sono se ri. Sono, infatti, moltissime le richieste di risarcimento danni, per guasti ai mezzi o incidenti provocati a causa di una buca. di una piazzola non illuminata o non segna- . lata. Come accade sulla cen rralissima via Vittorio Ema Uno scorcio di piazza Umberto rimessa In sesto dopo "Intervento degli operai del Comune. Resta comunque "emergenza buche In città che occorrono e non bastano più solo quelli tampone. Il poco asfalto lasciato a coprire le buche-voragini aperte al cen tro delle carreggiate, si dimostra insuf ficiente, dopo ogni pioggia. Impossibile fare un elenco delle necessità, sono !.ll mente tante le strade impraticabili che metterle in fila, nero su bianco, appare quanto meno difficoltoso. nuele dove lo spartitraffico centrale che divide in due la carreggia ta, è rimasto per il primo tratto senza paletti divisori. Resta al centro della strada un elemento in ferro, alto diver si centimetri, pericoloso perché il pun to non è illuminato. Anche in questo caso, icirradini chie dono interventi. MARYSOnlLE PROSCIOGLI MENTI PER L'INCHIESTA SULLE LAMPADE VOTIVE Il Comune paga le spese legali a due dipendenti Condusa la vicenda giudiziaria, ecco il rovescio della medaglia. E' il nero che diventa bianco, il riequilibrio del le cose, per rimette ordine in ciò che fino a poco tempo fa appariva nega tivo e scuro. Si torna a parlare della questione .Iampade votive. perché il Comune ha rimborsato le spese legali, poco più di 7 mila euro, a due dei tre di pendenti comunali finiti negli il)gra naggi della giustizia, che hanno pre sen!.lto la richiesta. Probabilmente è l'ultimo atto di r una vicenda che, in tes!.l i protagoni sti, vogliono archiviare e dimentica re. Tutto è legato a due gare d'appalto per l'acquisto e il montaggio di tar ghette per l'identificazione di loculi e tombe nei due citmiteri cittadini. Un intervento, promosso dall'Am ministrazione Failla, con l'obiettivo di contrastare la forte evasione nel pa gamento del servizio delle lampade votive. Con le targhette, infatti, si rea lizzò una sorta di censimento delle utenze per individuare i morosi. I Dall'attività nacque, però, un'in chiesta.Cinque gli imputati in questi vicenda, tra cui ('allora assessore FrancescoCiancitto e tre dipendenti del Comune, tra loro il dirigente del l'ufficio Pubblica illuminazione, Eu genio Ciancio, per i quali un anno fa arrivò il proscioglimento da ogni ac cusa. Per tutti, il Gup, Santina Mira bella, dichiarò il non luogo a proce dere per l'insusistenza del fatto. Og gi arriva il rimborso delle spese per due degli imputati. _< _ I !!;.J