A - Descrizione progettuale dell’Impianto termoelettrico a BIOGAS di PIVERONE (TO) L’impianto è stato progettato dalla Biogas Energia S.p.a di Orbassano(To). Tale Società è associata alla Società tedesca HOCHEREITER BHKW che da 25 anni progetta e sviluppa impianti a biogas presenti in tutta Europa (circa 1000) 1 A - Descrizione progettuale dell’Impianto termoelettrico a BIOGAS di PIVERONE (TO) Il progetto prevede una linea di digestione e stoccaggio ed una centrale di cogenerazione con due motori. Il processo anaerobico avviene all’interno dei digestori costruiti in cemento armato riscaldati a 40 °C per un periodo di c.a. 60 giorni. La biomassa preparata e diluita viene pompata nel digestore, costringendo un’eguale quantità a passare per tracimazione o travaso nella cisterna successiva. 2 A - Descrizione progettuale dell’Impianto termoelettrico a BIOGAS di PIVERONE (TO) Il sistema è progettato in modo tale che il pozzo della pompa di carico sia posizionato ad un livello inferiore rispetto ai digestori in modo tale da permettere un riflusso nel pozzo medesimo. La pompa può riempire separatamente ogni digestore. 3 A - Descrizione progettuale dell’Impianto termoelettrico a BIOGAS di PIVERONE (TO) La biomassa, terminata la digestione, passa nella cisterna di stoccaggio per andare all’impianto di separazione, con produzione di humus. L’acqua separata viene convogliata nella rete di scarico o stoccata a fini irrigui. 4 A - Descrizione progettuale dell’Impianto termoelettrico a BIOGAS di PIVERONE (TO) Il Biogas prodotto, deumidificato e lavato, viene poi convogliato nel polmone, da cui passa direttamente alla centrale di cogenerazione (motore + alternatore). 5 A - Descrizione progettuale dell’Impianto termoelettrico a BIOGAS di PIVERONE (TO) L’energia elettrica e termica necessaria al funzionamento dell’ impianto, alle necessità dell’azienda agricola e dell’ abitazione, viene prelevata direttamente dalla centrale stessa. 6 A - Descrizione progettuale dell’Impianto termoelettrico a BIOGAS di PIVERONE (TO) L’energia elettrica in eccedenza (circa l’8590%) viene ceduta all’Ente Gestore della Rete (ex ENEL) e la termica possibilmente utilizzata per l’essiccazione dei foraggi e per il riscaldamento di serre o per utilizzi che si riterranno di volta in volta più utili all’attività agricola. 7 A - Descrizione progettuale dell’Impianto termoelettrico a BIOGAS di PIVERONE (TO) La collocazione di tali impianti presso aziende zootecniche (bovine e avicunicole) nasce prima di tutto dalla esigenza di valorizzare le deiezioni zootecniche degli allevamenti. 8 A - Descrizione progettuale dell’Impianto termoelettrico a BIOGAS di PIVERONE (TO) La soluzione di tale problema, congiuntamente con l’utilizzo di altre biomasse e l’ottenimento dei benefici previsti dai “certificati verdi”, crea le condizioni per rendere redditizio l’investimento. 9 A - Descrizione progettuale dell’Impianto termoelettrico a BIOGAS di PIVERONE (TO) Inoltre gli impianti permetteranno all’imprenditore agricolo di realizzare la diversificazione agricola, con l’introduzione di colture energetiche finalizzate alla produzione di energia, come sostenuto da tempo dall’Unione Europea, 10 A - Descrizione progettuale dell’Impianto termoelettrico a BIOGAS di PIVERONE (TO) e di integrare il proprio reddito attraverso la cessione di energia elettrica e l’utilizzo razionale dell’energia calorica. 11 B - Elementi esaminati nel corso della visita all’ Impianto termoelettrico a BIOGAS di PIVERONE (TO) Nel corso della visita sono stati esaminati i seguenti macro sistemi dell’impianto: 12 B - Elementi esaminati nel corso della visita all’ Impianto termoelettrico a BIOGAS di PIVERONE (TO) - n. 1 magazzinio materiali ingresso ; costituito essenzialmente da una vasta area protetta da due lati con un alto muro in cemento nella quale viene accumulata la biomassa costituita da insilato di mais, deiezioni animali (mucche, cavalli, pollame, ecc) materiale vegetale di scarto (cipolle, ecc.) con provenienza la più disparata (dai terreni di del titolare dell’impianto, che è anche imprenditore agricolo, da mercati generali, da altri imprenditori agricoli, centri commerciali, ecc.) trasportata da grossi camion (nel corso della visita ne abbiamo visti arrivare e scaricare almeno 2 ). 13 B - Elementi esaminati nel corso della visita all’ Impianto termoelettrico a BIOGAS di PIVERONE (TO) - n. 1 Tramoggia: nella quale vengono mescolati meccanicamente e in continuo i materiali in ingresso alla catena di fermentazione (biomassa) prelevati dal magazzino con benne motorizzate. 14 B - Elementi esaminati nel corso della visita all’ Impianto termoelettrico a BIOGAS di PIVERONE (TO) - Catena di fermentazione : costituita da n. 2 enormi cilindri in calcestruzzo (della presumibile capacità di 6.000 mc cadauno) all’interno del quale, per stadi successivi il materiale in ingresso fermenta e produce il biogas che viene inviato al sistema motoregeneratore di corrente. 15 B - Elementi esaminati nel corso della visita all’ Impianto termoelettrico a BIOGAS di PIVERONE (TO) - n. 1 raccoglitore dei liquidi che residuano dopo la fermentazione e la produzione di gas. Esso è costituito da una grossa struttura cilindrica in calcestruzzo della capacità di circa 7000 metri cubi (attualmente sono presenti circa 6000 mc di liquame) alimentata in continuo dall’ultimo stadio della catena di fermentazione. 16 B - Elementi esaminati nel corso della visita all’ Impianto termoelettrico a BIOGAS di PIVERONE (TO) - n. 1 Area di raccolta materiale “secco” che residua dopo la fermentazione (costituito essenzialmente da paglia, e materiale simile non gasificato) che si presenta sotto forma di agglomerato denso, alimentata in continuo dall’ultimo stadio della catena di fermentazione. 17 B - Elementi esaminati nel corso della visita all’ Impianto termoelettrico a BIOGAS di PIVERONE (TO) n. 1 sistema di generazione energia elettrica costituito da n. 2 gruppi costituiti cadauno da n. 1 motore alimentato in continua dal gas in uscita dalla catena di fermentazione al quale è associato il generatore che produce la corrente immessa nella linea pubblica linea di trasporto dell’Ente Gestore della Rete (ex-ENEL). 18 B - Elementi esaminati nel corso della visita all’ Impianto termoelettrico a BIOGAS di PIVERONE (TO) Alcune fra le principali caratteristiche tecniche e gestionali dell’impianto riferite, su nostra richiesta, dal titolare: 19 B - Elementi esaminati nel corso della visita all’ Impianto termoelettrico a BIOGAS di PIVERONE (TO) - Potenza elettrica Max 1, 1 MW (considerato il rendimento elettrico pari al 40,8%) - Potenza termica : circa 2,8 Mw - Volume del fermentatore (o digestore) : c.a. 12.000 mc) - Inizio produzione elettrica : maggio 2007 20 B - Elementi esaminati nel corso della visita all’ Impianto termoelettrico a BIOGAS di PIVERONE (TO) - Rifornimento biomassa: per generare l’ammontare di energia previsto, l'impianto di cogenerazione deve essere giornalmente alimentato con 10.637 Nm3 di biogas, per Ia cui produzione è necessario disporre di almeno 1.000 capi bovini ed almeno 200 ettari di terreno coltivabile. (rif. pag 14 “L’Agricoltore Bresciano di sabato 8 Aprile 2006) 21 B - Elementi esaminati nel corso della visita all’ Impianto termoelettrico a BIOGAS di PIVERONE (TO) Nota: Stando alle dichiarazioni del proprietario, non esiste al momento alcuna difficoltà nel reperire il materiale in ingresso in quanto il “combustibile che alimenta il generatore elettrico” oltre ad essere ottenuto dal mais di proprietà del titolare (circa100 giornate) e dalle deiezioni delle sue mucche è ottenuto da materiali biologici (scarti frutta, verdura, ecc.) di scarto o non più commerciabili (frutta rovinata dalla tempesta, ecc.) presente in larga quantità sul territorio (provinciale e/o regionale e/o nazionale) e che riceve con continuità (!) 22 C - Analisi dei principali aspetti ambientali associati all’impianto (Rif. Allegato 6 al Regolamento (CE) N. 761/2001 (EMAS 2) .1 - Scarichi nell'acqua: Attualmente i liquidi di scarto non vengono scaricati direttamente all’esterno ( corsi d’acqua, terreni, ecc.) ma raccolti nell’apposita vasca in calcestruzzo a completa tenuta (oggi piena al 90%!) in attesa di essere poi utilizzati come fertilizzante . All’aspetto ambientale in esame, nelle condizioni attuali di contenimento, è quindi associabile una significatività media. 23 C - Analisi dei principali aspetti ambientali associati all’impianto (Rif. Allegato 6 al Regolamento (CE) N. 761/2001 (EMAS 2) .2 - Trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi e di altro tipo, specialmente dei rifiuti pericolosi: I rifiuti solidi sono oggetto di studio da parte del Politecnico di Torino per verificarne la possibilità di un loro utilizzo come combustibile per stufe o impianti termici similari. (segue 24 C - Analisi dei principali aspetti ambientali associati all’impianto (Rif. Allegato 6 al Regolamento (CE) N. 761/2001 (EMAS 2) .2 Trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi e di altro tipo, specialmente dei rifiuti pericolosi: Segue: Per i rifiuti liquidi (anch’essi oggetto di studio da parte del Politecnico di Torino) è previsto un loro eventuale utilizzo quali concime da utilizzare nelle terre del proprietario dell’impianto e da parte di coloro che ne faranno richiesta . (segue 25 C - Analisi dei principali aspetti ambientali associati all’impianto (Rif. Allegato 6 al Regolamento (CE) N. 761/2001 (EMAS 2) .2 Trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi e di altro tipo, specialmente dei rifiuti pericolosi: Segue: Il trasporto dei rifiuti solidi non rende l’aspetto significativo (trattasi di pochi trasporti al mese) mentre il loro smaltimento, al momento, è indefinito e quindi fa assumere all’aspetto in esame significatività medio- alta . 26 C - Analisi dei principali aspetti ambientali associati all’impianto (Rif. Allegato 6 al Regolamento (CE) N. 761/2001 (EMAS 2) Segue: .2 Trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi e di altro tipo, specialmente dei rifiuti pericolosi: Il trasporto dei rifiuti liquidi rende l’aspetto molto significativio (trattasi di un considerevole numero di trasporti nel periodo in cui la vasca di raccolta dovrà essere svuotata) mentre il loro smaltimento, al momento indefinito (o comunque non standardizzato) conferisce all’aspetto significatività molto alta. 27 C - Analisi dei principali aspetti ambientali associati all’impianto (Rif. Allegato 6 al Regolamento (CE) N. 761/2001 (EMAS 2) .3 Uso e contaminazione del terreno: Tutti materiali utilizzati (in ingresso, durante il processo e di risulta) sono “naturali” e tale loro caratteristica conferisce all’aspetto esaminato rilevanza poco significativa. 28 C - Analisi dei principali aspetti ambientali associati all’impianto (Rif. Allegato 6 al Regolamento (CE) N. 761/2001 (EMAS 2) .4 - Utilizzo del terreno : L’impianto è costruito in aperta campagna e comunque al servizio della campagna per cui la mancata possibilità di utilizzare alla coltivazione il terreno da esso occupato fa assumere all’aspetto significatività medio bassa. 29 C - Analisi dei principali aspetti ambientali associati all’impianto (Rif. Allegato 6 al Regolamento (CE) N. 761/2001 (EMAS 2) .5 Uso delle risorse naturali e delle materie prime (compresa l'energia): Le risorse naturali utilizzate dall’impianto sono prodotti naturali quali insilato di mais, frutta, verdura, ecc. essenziali per il processo di fermentazione che genera il gas utilizzato dal generatore di corrente . (segue 30 C - Analisi dei principali aspetti ambientali associati all’impianto (Rif. Allegato 6 al Regolamento (CE) N. 761/2001 (EMAS 2) Segue: .5 - Uso delle risorse naturali e delle materie prime (compresa l'energia): Ciò determina per questo aspetto un grado di significatività preponderante rispetto a tutti gli altri in quanto l’utilizzo su larga scala di questo tipo di impianto , può determinare una significativa riduzione delle quantità di tali risorse disponibili per l’alimentazione dell’uomo e degli animali.(si pensi che normalmente l’energia elettrica è ottenuta da fonti non commestibili) creando sconvolgimenti sociali, economici e di mercato di entità incalcolabile. (segue 31 C - Analisi dei principali aspetti ambientali associati all’impianto (Rif. Allegato 6 al Regolamento (CE) N. 761/2001 (EMAS 2) Segue: .5 - Uso delle risorse naturali e delle materie prime (compresa l'energia): Al momento, inoltre, il mancato utilizzo (e quindi la dispersione) della potenza termica residua dell’impianto che, stando ai dati progettuali, dovrebbe essere pari ad almeno 1,5 Mw termici fa assumere all’aspetto in esame una grande significatività. 32 C - Analisi dei principali aspetti ambientali associati all’impianto (Rif. Allegato 6 al Regolamento (CE) N. 761/2001 (EMAS 2) .6 - Questioni locali (rumore, vibrazioni, odore, polvere, impatto visivo, ecc.) 6.1- odori: sono naturali, tollerabili e continuamente presenti sia in prossimità dei magazzini che presso i punti di scarico dei residui (liquidi e solidi) . L’impresa sta realizzando con il contributo scientifico del Politecnico di Torino la copertura della vasca dei rifiuti liquidi i cui gas vengono ancora sottoposti a prove di laboratorio (non si esclude in essi una significativa presenza di ammoniaca) al fine di caratterizzarli e stabilire quindi le specifiche tecniche, funzionali e costruttive della copertura stessa. La mancata caratterizzazione dei liquidi di scarico e l’eventuale presenza di gas ammoniacali determinano per l’aspetto in esame una significatività medio-alta. 33 C - Analisi dei principali aspetti ambientali associati all’impianto (Rif. Allegato 6 al Regolamento (CE) N. 761/2001 (EMAS 2) 6.2 - rumore: presente nell’area motore e relativo generatore di elettricità è smorzato e reso tollerabile in quanto tali dispositivi sono allocati all’interno di appositi box metallici acusticamente isolati. 34 C - Analisi dei principali aspetti ambientali associati all’impianto (Rif. Allegato 6 al Regolamento (CE) N. 761/2001 (EMAS 2) 6.3 - vibrazioni : presenti nell’area motore / generatore ma di media entità e contenute da appositi sistemi. 35 C - Analisi dei principali aspetti ambientali associati all’impianto (Rif. Allegato 6 al Regolamento (CE) N. 761/2001 (EMAS 2) 6.4 - impatto visivo: l’impianto e localizzato in mezzo ai campi, distante almeno 300 metri da alcune case coloniche sparse e prossime alla stalla di proprietà del titolare con decine di mucche da latte. L’insieme edilizio potrebbe meglio integrarsi con l’ambiente ma comunque, nel complesso, non stravolge il paesaggio mimetizzandosi con le altre costruzioni (stalla, silos, ecc.). 36 C - Analisi dei principali aspetti ambientali associati all’impianto (Rif. Allegato 6 al Regolamento (CE) N. 761/2001 (EMAS 2) .7 - questioni di trasporto (per le merci, i servizi e i dipendenti): L’unica strada di campagna di accesso all’impianto e al servizio di una serie di case coloniche ad esso circostanti è palesemente insufficiente a contenere il traffico continuo di mezzi che portano all’impianto il materiale da gassificare (biomassa) e tale insufficienza strutturale fa assumere all’ aspetto ambientale una significatività media. La frequenza di transito dei mezzi di cui sopra è decisamente superiore a quella relativa al trasporto degli scarichi solidi e di quelli liquidi e questa condizione fa assumere all’aspetto un’ alta significatività. 37 C - Analisi dei principali aspetti ambientali associati all’impianto (Rif. Allegato 6 al Regolamento (CE) N. 761/2001 (EMAS 2) .8 - rischio di incidenti ambientali e di impatti sull'ambiente conseguenti, o potenzialmente conseguenti, agli incidenti e situazioni di potenziale emergenza Non è stato eseguito alcuno studio circa i possibili incidenti che (nonostante la apparente semplicità dell’impianto) possono accadere (quali ad esempio: rottura di una vasca, ecc.). Ciò fa assumere all’aspetto considerato un’alta significatività. 38 C - Analisi dei principali aspetti ambientali associati all’impianto (Rif. Allegato 6 al Regolamento (CE) N. 761/2001 (EMAS 2) 9 - effetti sulla biodiversità Non esistono studi circa l’effetto che potrebbe determinare sulla biodiversità della zona l’improvvisa rottura della vasca raccolta rifiuti liquidi . Non è chiaro l’eventuale impatto ambientale che può generare sul terreno e sui prodotti in esso coltivati la “qualità” del “rifiuto liquido” che è stato ipotizzato di utilizzare quale concime / fertilizzante. (Segue 39 C - Analisi dei principali aspetti ambientali associati all’impianto (Rif. Allegato 6 al Regolamento (CE) N. 761/2001 (EMAS 2) Inoltre, come già accennato, l’utilizzo incontrollato di “cibo” naturale dell’uomo e degli animali potrebbe incidere sui consumi umani e animali con possibili conseguenze sulla biodiversità. Quanto sopra fanno assumere all’aspetto considerato una alta significatività. Segue: 40