Retinopatia diabetica La retinopatia diabetica è ancora oggi la principale causa di perdita del visus fino alla completa cecità nei pazienti con diabete mellito tipo 1 e tipo 2 PREVALENZA DELLA RETINOPATIA RISPETTO ALLE ALTRE COMPLICANZE DEL DIABETE RETINOPATIA 11,9 RETINOPATIA 28 28% NEFROPATIA PIEDE DIABETICO 22,5 INFARTO + ANGINA ICTUS + TIA 25 3,5 Garancini M. P., Il Diabete, 233-248, 1999 RETINOPATIA DIABETICA CLASSIFICAZIONE RETINOPATIA PRE-CLINICA (o funzionale) RETINOPATIA DIABETICA NON PROLIFERANTE (con o senza maculopatia) LIEVE MODERATA SEVERA (o preproliferante) RETINOPATIA DIABETICA PROLIFERANTE (con o senza maculopatia) OFTALMOPATIA DIABETICA AVANZATA Fondo oculare normale Vasi retinici Macula Papilla ottica MICROANEURISMI DILATAZIONI CAPILLARI SACCULARI O FUSIFORMI DI DIAMETRO TRA 12-100m CHE APPAIONO COME LESIONI ROSSE E PUNTIFORMI. TENDONO AD AGGREGARSI INTORNO ALLE AREE RETINICHE NON PERFUSE E ISCHEMICHE PER L’OCCLUSIONE CAPILLARE. * ALL’OFTALMOSCOPIA SONO VISIBILI SOLO MICROANEURISMI OLTRE 30m, QUELLI PIU’ PICCOLI SONO VISIBILI SOLO ALLA FLUORANGIOGRAFIA MICROANEURISMI ESSUDATI DURI PUNTIFORMI ESSUDATI DURI CONFLUENTI A PLACCHE ESSUDATI DURI DISPOSTI A CIRCINNATA ESSUDATI COTONOSI EMORRAGIE RETINICHE STRAVASO DI SANGUE DA CAPILLARI E VASI RETINICI: PUNTIFORMI O A CHIAZZA: EMORRAGIE PROFONDE DI ASPETTO ROTONDEGGIANTE CHE INTERESSANO LO STRATO PLESSIFORME INTERNO, POSSONO ESSERE PICCOLE (PUNTIFORMI) O AMPIE (A CHIAZZA). A FIAMMA: EMORRAGIE SUPERFICIALI CON ASPETTO A FIAMMA CHE INTERESSANO LO STRATO DELLE FIBRE NERVOSE. PRE-RETINICHE O “A BARCA”: EMORRAGIE VOLUMINOSE DOVUTE ALLA ROTTURA DEI NEOVASI CHE SI DISPONGONO FRA RETINA E VITREO AL DI SOTTO DELLA MEMBRANA LIMITANTE INTERNA CHE SEPARA APPUNTO LA RETINA DAL VITREO. TENDONO AD ASSUMERE UN ASPETTO A BARCA. VITREALI: EMORRAGIE CHE SI LOCALIZZANO NEL GEL VITREALE. EMORRAGIE PUNTIFORMI E A CHIAZZA EMORRAGIE A FIAMMA NEOVASCOLARIZZAZIONI CAPILLARI DI NUOVA FORMAZIONE CHE FORMANO GOMITOLI E ANSE RICCAMENTE ANASTOMIZZATE FRA LORO E DALL’ ASPETTO TORTUOSO. PRESENTANO FACILE TENDENZA AL SANGUINAMENTO (EMORRAGIE PRE-RETINICHE E VITREALI) IN QUANTO FORMATI DA UN MONOSTRATO DI CELLULE ENDOTELIALI CHE POGGIANO SU UNA SOTTILE MEMBRANA BASALE. I NEOVASI SI LOCALIZZANO INIZIALMENTE A LIVELLO DELLA PAPILLA OTTICA E ALLA PERIFERIA DELLA RETINA, COINVOLGENDO IN UN SECONDO TEMPO ANCHE LA MACULA. NEOVASCOLARIZZAZIONI PAPILLARI NEOVASCOLARIZZAZIONI RETINICHE RUBEOSI DELL’IRIDE NEOVASCOLARIZZAZIONI CHE INVADONO LA CAMERA ANTERIORE DELL’OCCHIO E COINVOLGONO IL VITREO. RUBEOSI E’ RESPONSABILE DEL GLAUCOMA NEOVASCOLARE, DI EMORRAGIE DELLA CAMERA ANTERIORE ED EVOLUZIONE VERSO LA CECITA’. LA RUBEOSI DELL’IRIDE DISTACCO DI RETINA LA MACULOPATIA DIABETICA E’ CARATTERZZATA DALLA PRESENZA DI EDEMA, MICROANEURISMI, EMORRAGIE, ESSUDATI DURI O AREE ISCHEMICHE NELLA REGIONE MACULARE COLPISCE SOPRATTUTTO I DIABETICI DI TIPO 2 IL TRATTAMENTO LASER E’ MENO EFFICACE E’ LA CAUSA PIU’ FREQUENTE DI IPOVISIONE E CECITA’ DA DIABETE LA RETINOPATIA DIABETICA FATTORI DI RISCHIO IPOTIZZATI FATTORI NON MODIFICABILI FATTORI GENETICI DURATA DEL DIABETE ETA’ AVANZATA SESSO MASCHILE FATTORI MODIFICABILI SCARSO CONTROLLO METABOLICO IPERTENSIONE ARTERIOSA GRAVIDANZA NEFROPATIA DIABETICA ALTERAZIONI COAGULATIVE ANEMIA FUMO, DISLIPIDEMIA LO SCREENING DIAGNOSTICA OFTALMOLOGICA (I) OFTALMOSCOPIA DIRETTA IN MIDRIASI E/O BIOMICROSCOPIA CON LAMPADA A FESSURA INDAGINE POCO COSTOSA, VA ESEGUITA PERIODICAMENTE ANCHE IN CASO DI NORMALE ACUITA’ VISIVA, VA ESEGUITA IN MIDRIASI RETINOGRAFIA A COLORI PIU’ COSTOSA, MA CONSENTE DI REGISTRARE I RILIEVI PATOLOGICI E DI ARCHIVIARE I DATI PER IL FOLLOW-UP FLUORANGIOGRAFIA E’ IN GRADO DI EVIDENZIARE MEGLIO LA TIPOLOGIA ED ESTENSIONE DELLE LESIONI OCULARI QUALI EDEMI, AREE ISCHEMICHE E NEOVASCOLARIZZAZIONI ANALISI COMPUTERIZZATA RETINICO (RTA) DELLO SPESSORE NEI CASI DI EDEMA RETINICO E’ IN GRADO DI FORNIRE INFORMAZIONI SULLO SPESSORE RETINICO OPTICAL COHERENCE TOMOGRAPHY (OCT) NEI CASI DI EDEMA RETINICO E’ IN GRADO DI FORNIRE INFORMAZIONI SULLO SPESSORE RETINICO Screening della Retinopatia Diabete tipo 1 • Dopo 4-5 anni dalla diagnosi • Se retinopatia assente almeno ogni 2 anni Diabete tipo 2 • Alla diagnosi • Se retinopatia assente almeno ogni 2 anni • In presenza di retinopatia • In presenza di retinopatia lieve o moderata ogni 6-8 lieve o moderata ogni 6-8 mesi mesi • In presenza di retinopatia • In presenza di retinopatia avanzata a giudizio avanzata a giudizio dell’oculista dell’oculista LA TERAPIA ILCONTROLLO GLICEMICO E PRESSORIO TERAPIA: OBIETTIVI GLICEMICI GLI OBIETTIVI GLICEMICI DA PERSEGUIRE NEL PAZIENTE DIABETICO SONO I SEGUENTI: GLICEMIA A DIGIUNO: < 110 mg/dl GLICEMIA 2 ORE DOPO I PASTI: < EMOGLOBINA GLICATA: < 7% 160 mg/dl LA TERAPIA: OBIETTIVI PRESSORI LE LINEE GUIDA DEL WHO (World Health Organization) E DEL IHS (International Society of Hypertension) (J Hypertens 1999) CONSIGLIANO COME OBIETTIVO TERAPEUTICO: PRESSIONE ARTERIOSA < 130-85mmHg UKPDS: CONCLUSIONI LO STRETTO CONTROLLO GLICEMICO (HBA1C 7.0% VS 7.9%) RIDUCE IL RISCHIO DI: QUALSIASI ENDPOINT CORRELATO AL DIABETE ENDPOINT MICROVASCOLARI INFARTO DEL MIOCARDIO 12% 25% 16% P=0.030 P=0.010 p=0.052 RETINOPATIA –21% LO STRETTO CONTROLLO PRESSORIO (144/82 VS 154/87 MMHG) RIDUCE IL RISCHIO DI: QUALSIASI ENDPOINT CORRELATO AL DIABETE ENDPOINT MICROVASCOLARI ICTUS RETINOPATIA –34% 24% 37% 44% P=0.005 P=0.009 P=0.013 LA TERAPIA TERAPIA LASER E CHIRURGIA VITREO RETINICA RETINOPATIA PROLIFERANTE E TRATTAMENTO LASER QUANDO E’ INDICATA LA FOTOCOAGULAZIONE PANRETINICA ? NEI CASI DI RETINOPATIA PROLIFERANTE AD ALTO RISCHIO (NEOVASI FLORIDI >1/3 DELL’AREA PAPILLARE E/O EMORRAGIE PRE-RETINICHE). NEI CASI DI RETINOPATIA PROLIFERANTE NON AD ALTO RISCHIO PAPILLARE)* (NEOVASI <1/3 DELL’AREA NEI CASI DI RETINOPATIA PRE-PROLIFERANTE* * VA ESEGUITA SE VI SONO PROBLEMI LOGISTICI O SCARSA COLLABORAZIONE DEL PAZIENTE RETINOPATIA TRATTAMENTO LASER FAG PRIMA E DOPO FOTOCOAGULAZIONE PANRETINICA