INDICE 1. IL DOCUMENTO UNO 2. I PIANI LOCALI GIOVANI INVESTIMENTO, CAPITALE UMANO, DEMOCRAZIA. LA FORMA DELLE NUOVE POLITICHE GIOVANILI. p. 3 3. p. 4 ESITO DEL PROCESSO DELLA SPERIMENTAZIONE PIANI LOCALI GIOVANI I ANNUALITA’ p. 6 CONTINUITA’ DEL DOCUMENTO EV DEL PROCESSO DEL PIANO LOCALE GIOVANI p. 12 5. PARTERNARIATI NELLA SPERIMENTAZIONE p.17 6. PIANO LOCALE GIOVANI PROVINCIALE – SUB PIANO LOCALE GIOVANI p. 21 7. ANNO EUROPEO DEI GIOVANI p. 23 8. SISTEMA DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PLG p. 23 4. ALLEGATI - Scheda di Piano Locale Giovani II Annualità Comune di Giaveno p. 26 - Lettera di esito rendicontazione finale I Annualità con relativa ammissione al finanziamento per la II Annualità p. 34 - Relazione tecnica finale Allegato D – Sperimentazione Piani Locali Giovani I Annualità p. 36 - Stato di avanzamento descrittivo delle attività svolte nel periodo 02/02/2009 – 30/11/2009 p. 47 - Relazioni di aggiornamento sull’avanzamento dell’attività progettuale relativa alla Sperimentazione del PLG delle Associazioni Uno per Tutti e ValSangone Turismo p. 53 - Format presentazione PLG p. 60 2 PIANO LOCALE GIOVANI II annualità della sperimentazione 1. IL DOCUMENTO UNO I contenuti, i documenti, gli indirizzi di percorso che vengono esposti in questo documento, documento che segue e in continuità matura, evolve e rettifica anche, le azioni, gli impegni definiti e percorsi con quella che oggi può essere indicata come la I annualità della Sperimentazione dei Piani Locali Giovani nazionale, formano il Documento Uno del Piano Locale Giovani. Per questa continuità di processo si considerano i Piani Locali Giovani, in alcune parole chiave che sono la sintesi di quanto vissuto, sperimentano, maturato, condiviso, sostenuto a partire dal Documento Zero, ovvero dall’avvio di una prima sistematicità delle azioni e degli indirizzi perseguiti da questo Ente e dalla comunità nel tempo sulle politiche giovanili. Le parole chiave sono investimento, capitale umano, partecipazione – protagonismo, fiducia attorno, per, con e sui “giovani”, per un panorama di considerazioni, forme e strumenti per delle nuove politiche giovanili. Resta ferma la definizione matrice del Piano Locale Giovani per cui il PLG può essere definito come lo strumento, promosso dagli Enti Locali, che rappresenta il processo di negoziazione tra più enti, istituzioni, organizzazioni, soggetti collettivi al fine di armonizzare interessi diversi e individuare obiettivi comuni per l’attuazione i politiche giovanili orientate allo sviluppo locale nel suo complesso e all’aumento della partecipazione dei giovani ai processi decisionali locali. Si tratta quindi sia di un documento di intenti che diventano azioni, sia di un processo. Elementi del PLG sperimentati nella esecuzione della I annualità e in continuità fondanti della prosecuzione della II annualità. In quanto documento, il PLG costituisce la definizione delle condizioni, degli obiettivi, delle modalità e delle risorse e valorizzazioni con cui si possono affermare e sviluppare le politiche giovanili. In quanto processo, il PLG costituisce in evoluzione, con possibilità di “contagio”” del tipo “carta assorbente”, un sistema di relazioni tra soggetti collettivi ma anche individuali diversi, che a vario titolo hanno un interesse verso i giovani e che condividono la necessità di un lavoro comune, della offerta di quanto di competenza, conoscenza, potenzialità e valore – risorsa, possa concorrere e contribuire ad un lavoro comune, per un esito a ricaduta per tutti, per il territorio e la comunità. Nella partecipazione al PLG abbiamo imparato, maturato e “seminato” la connotazione del Piani Locali Giovani sperimentati a livello nazionale e del Piano Locale Giovani per questo territorio, come “processo di partecipazione” dei diversi attori della società, i giovani stessi prima di tutto, le istituzioni locali, le organizzazioni sociali, economiche, ecc. Processo va ancora detto sentito come quotidiano operare e come tale suscettibile di passi in avanti e passi indietro, di valutazioni diverse in considerazione del contesto di 3 evoluzione in cui comunque una società opera, del pensiero e delle valutazioni che cambiano in ragione del pensare ed agire di risorse umane. In questo quadro di riferimento che è quello dell’agire della II annualità l’obiettivo comune delle azioni individuate per il processo e percorso del Piano Locale Giovani, verso il quale si cercherà di affermare funzionalità e coerenza è quello dello sviluppo del benessere della comunità locale nel suo insieme. 2. I PIANI LOCALI GIOVANI INVESTIMENTO, CAPITALE UMANO, DEMOCRAZIA. LA FORMA DELLE NUOVE POLITICHE GIOVANILI In condizione di passaggio: le politiche giovanili e il loro target I giovani assumono i ruoli e le responsabilità tipiche della condizione adulta sempre più tardi e le politiche giovanili si indirizzano sempre più ai cittadini in condizione di “passaggio”, fuori dall’adolescenza, dentro l’età adulta. Le questioni che riguardano l’identità sociale dei giovani sono soprattutto: l’uscita dal circuito scolastico, l’ingresso nel mondo del lavoro in una posizione relativamente stabile, il distacco definitivo dalla casa dei genitori, l’inizio di una convivenza con un partner affettivo (sancita o meno dal matrimonio), la decisione riguardo alla eventuale nascita di un figlio, la partecipazione sociale e politica. La questione giovanile si presenta prima di tutto come esigenza di riconoscimento di sé e della propria presenza nella società. In questo quadro, le politiche giovanili agiscono come supporto e riferimento in processi di transizione e perciò incrociano le età anagrafiche in modo non schematico, flessibile e diversificato. Innovazione dal basso: i Comuni e le nuove PG In assenza di orientamenti “nazionali”, da oltre 20 anni, le politiche per i giovani sono state politiche degli Enti locali, che ne sono stati il principale finanziatore. Le esperienze, dinamiche e spesso generose, hanno avuto vite brevi e non sempre hanno lasciato traccia di sé. Decine di progetti sono nati e si sono chiusi in poco tempo per mancanza di condizioni che permettessero alle esperienze locali di contaminarsi, stabilizzarsi, rafforzarsi. L’attivismo si è articolato in modo disomogeneo e frammentario nei vari territori, dipendendo spesso da iniziative di singoli amministratori e operatori. Anche per questo le politiche giovanili sono state versatili e innovative. Ma ciò ha generato anche incertezza, ansia, ambiguità e una persistente difficoltà nel definire quali siano finalità, obiettivi, risultati degli interventi. Spesso alla forte enfasi sulle finalità e sui valori retorici si accompagna una scarsa disponibilità e un incerto consenso sui mezzi a disposizione degli Enti Locali. Nonostante tutto, i Comuni sono stati il luogo in cui le istituzioni hanno registrato il cambiamento sociale e hanno provato ad adeguare le risposte. Rappresentano perciò, ancora, il principale deposito di competenze, conoscenze, esperienze di politiche giovanili. Senza diffidenza: per non perdere competitività Da tempo anche in Italia si comprende che le politiche per i giovani riguardano l’economia, il lavoro, l’energia, l’ambiente urbano e naturale, il ricambio nelle 4 responsabilità civiche. Il loro “target” è il Paese, visto nel suo rapporto con le nuove generazioni. Il capitale umano dei giovani italiani (formazione di alto livello, creatività, competenze) è sottoutilizzato perché c’è scarsità di capitale sociale (fiducia nelle relazioni tra i membri e tra le organizzazioni). Una società impaurita e diffidente è poco efficiente e poco competitiva: lo dimostra il confronto coi Paesi che stanno prepotentemente emergendo. Investire nei giovani Le politiche giovanili da Lisbona in poi Con la “Strategia di Lisbona” e con il “Patto per la Gioventù”, le politiche giovanili riguardano sviluppo, crescita della conoscenza e dell’innovazione. La situazione dei giovani nel clima economico deteriorato, la lotta contro la disoccupazione e l’esclusione sociale, l’istruzione e la formazione di qualità, le nuove competenze, il rafforzamento della creatività e dell’innovazione, una migliore conciliazione tra vita familiare, privata e professionale e la mobilità dei giovani in Europa continueranno ad essere le questioni fondamentali affrontate e sostenute dall’Unione Europea. Tre patti, una politica: sviluppo, educazione, democrazia. Gli attori delle nuove politiche giovanili stanno ai tavoli dello sviluppo economico, del lavoro, della politica fiscale, della politica urbanistica… Ciò non significa trascurare le politiche dell’educazione, dell’aggregazione, del tempo libero; ma inserirle nella prospettiva dell’investimento sociale, non più per settori o compartimenti o specializzazioni, ma in modo interdisciplinare. Accanto ad un Patto per lo Sviluppo in cui i sistemi locali garantiscano strumenti e risorse efficaci a valorizzare e non disperdere la risorsa giovani, occorre altresì stringere un Patto Educativo che leghi istituzioni, adulti e giovani in processi finalizzati a costruire identità, aiutare progettualità, favorire creatività, educare al benessere per uno sviluppo consapevole. Infine un Patto Istituzionale dovrà impegnare tutti a rendere i giovani protagonisti dello sviluppo socio economico e di quello della comunità, a responsabilizzare il mondo degli adulti a rinnovare ruoli, responsabilità, valori. E’ decisivo motivare i giovani ad assumersi nuove responsabilità. Per evitare il “paternalismo/giovanilismo”, bisogna offrire opportunità di impegno e non solo rivendicarne i diritti; bisogna non solo rispondere alle loro richieste (o a quelle che gli adulti pensano siano le loro richieste), ma “chiedere” loro che insieme agli adulti si facciano carico dei compiti e delle sfide che investono la società. La ricreazione è finita: politiche per la conoscenza Viviamo in un mondo in cui l’aumento della grandezza dei mercati di riferimento, 5 lo sviluppo della tecnologia, la crescente personalizzazione dei consumi hanno trasformato la conoscenza nel principale fattore di ricchezza, di forza, di prosperità. Le politiche giovanili “ricreativo/riparatorie” avevano il compito di mitigare e minimizzare i danni sociali che derivavano dal prolungamento dell’adolescenza verso l’infinito. Da Lisbona in poi, abbiamo capito che l’adolescenza prolungata è un costo insostenibile e un danno. Il percorso delle Politiche Giovanili in Italia anni ‘70 – primi progetti di centri di aggregazione anni ‘80 – i giovani “malati”: a disagio e portatori di conflitti anni ‘90 – le consulte: alla scoperta della partecipazione anni 2000 – verso la creatività e l’autonomia: politiche dell’investimento, della fiducia, della uscita dall’adolescenza 3. ESITO DEL PROCESSO DELLA SPERIMENTAZIONE PIANI LOCALI GIOVANI I ANNUALITÀ La continuità intesa come prosecuzione del documento e del processo PLG di cui al presente Documento si innesta sulle risultanze raggiunte con la I annualità, parte integrante della rendicontazione presentata all’Anci in osservanza ai disposti della convenzione sottoscritta e come punto di riferimento del realizzato per questo Ente e per gli attori partecipanti. La sperimentazione del Piano Locale Giovani ha interessato come soggetto partecipante la Città di Giaveno, una realtà di media entità con una popolazione di oltre 15mila abitanti, collocata al centro di una valle montana segnata allora dal governo di una Comunità Montana composta di altri 5 Comuni: Coazze, Reano, Trana, Sangano e Valgioie, per una popolazione complessiva di oltre 30mila abitanti. Fin da subito la concezione immaginata e poi praticata per la conduzione del PLG per gli obiettivi di facilitare l’accesso ad una buona occupazione e per un inserimento effettivo nel mondo del lavoro dei giovani, obiettivo a ricaduta sulle comunità e i territori dell’allora Comunità Montana Val Sangone, è stata di provare a condurre rapporti di protagonismo dei giovani e di opportunità di affermazione di progetti, attività ed iniziative occupazionali, creative, di “messa in gioco di se” che fossero maturazione, idea, concepimento dei ragazzi e delle ragazze, dei giovani locali. Giovani, che la Città di Giaveno, il gruppo di lavoro, quanti sono stati interessati dal Piano Locale Giovani hanno colto e vissuto come risorse, risorse che hanno individuato o provato ad individuare un proprio percorso di vita, di crescita e di sviluppo in un territorio montano, ancora agricolo con slanci verso il settore dei servizi alla persona, alla comunità e al territorio. La sperimentazione ha intrapreso un impegno di interesse sulla Valle, sui giovani della Valle interessando e trovando ambito di considerazione anche fra i soggetti operanti e per e con i giovani. A riguardo si elencano: i Tavoli di lavoro riguardo l’Area Minori, Giovani 6 e Famiglia; l’Area Anziani; l’Area Adulti in difficoltà, politiche attive per l’occupazione e l’integrazione sociale; l’Area Disabili del Piano di Zona dei Servizi Socio Assistenziali della Comunità Montana, le Scuole e Agenzie formative del territorio; Assot Agenzia per lo Sviluppo del Territorio; Centro per l’Impiego di Orbassano, Provincia di Torino – Assessorato alle Politiche Giovanili; Regione Piemonte – Assessorato alle Politiche Giovanili, XII Consulta Giovani - Anci Piemonte; Associazioni del territorio, Sindacati, gruppi informali di adulti e di giovani, singoli giovani ed adulti. A condurre l’animazione ed attività a livello di Città di Giaveno in questa fase un gruppo di lavoro formato da referenti politici e tecnici, ai quali si sono sommate le competenze di altre unità di personale incaricato e o in rapporto di collaborazione e progetto con questo Ente. Esperienze in questo ultimo caso di giovani occupati nella conduzione di laboratori ed attività rivolte alle scuole, ai ragazzi e alle ragazze, di supporto alle attività del Centro di Incontro Giovanile, di “tutor” per l’espletamento delle opportunità lavorative messe in atto con riferimento al PLG e realizzati per le possibilità date dalla Sperimentazione: distribuzione dell’Informatore di Giaveno alla comunità, assistenza all’inaugurazione del Palazzetto dello Sport, distribuzione dei cassonetti, ecc.. Gruppo che ha contato anche dell’interazione con i giovani del Servizio Civile Volontario e di altri volontari e stagisti accolti presso questo Ente e di cui si è “approfittato” per avere visioni, prospettive, indicazioni e confronti utili alla messa in atto delle attività diverse che hanno concorso tutte al formare il PLG. Soggetti attori, “trasmettitori e contaminatori” dell’azione PLG di significato sono stati i giovani e le giovani delle associazioni. Le associazioni che ad ottobre 2007 hanno presentato delle proposte progettuali a valere sul bando emesso per lo sviluppo del territorio, l’occupazione ed il coinvolgimento giovanile, la promozione di servizi e attività locali. Sia quelle che sono state premiate e che con realizzazione delle idee di progetto hanno generato forme di occupazione e qualificato collaborazioni in rapporti di lavoro, alimentato il protagonismo, il coinvolgimento di giovani, giovani già parte del sodalizio e nuovi giovani; sia le associazioni non premiate che hanno rilevato in certi casi la presenza di realtà con idee nuove comunque apprezzabili già per il fatto di essersi messi alla prova. A questi si deve aggiungere un panorama di associazioni, di giovani informali, non aderenti ad una associazione e o “naviganti” su più realtà, gruppi sportivi, teatrali, del Centro di Incontro Giovanile, ecc. e di beneficiari di “possibilità di lavoro con riscontro economico”, di singoli che non hanno vissuto direttamente la sperimentazione, ma che attraverso gli aspetti di proposta ed azione sperimentali offerti dal PLG, dalla condivisione e maturazione della dimensione del PLG hanno potuto accedere ad occasioni di pratica lavorativa utile ai fini sociali, per l’Ente, e per se. In questa pratica l’Ente ha raggiunto anche un’economicità della prestazione intesa come proficuità ed efficacia a rivolgersi a questi giovani ed adulti locali anche in termini di messa in circuito di persone con conoscenze del territorio, di pratica di questo, ovvero con a disposizione un bagaglio di conoscenze difficilmente rintracciabili nell’affidamento a ditta e società esterne. Le iniziative attivate per la sperimentazione del PLG hanno chiaramente espresso la strategia e le azioni a suo tempo individuate nella Scheda Azioni Locali, i cui contenuti si riferivano a valutazioni e considerazioni di fine 2006. Va da se che ogni strategia risulta utile e soddisfa l’obiettivo individuato, nel caso della Città di Giaveno come obiettivo intermedio si è puntato prevalentemente sul facilitare l’accesso alla buona occupazione, per un inserimento effettivo nel mondo del lavoro, nella misura in cui chi la conduce si rende conto della necessità e della opportunità di fare in corso d’opera degli 7 aggiustamenti, intesi non come “fuga”, ma come aderenza alla espressione ed affermazione, per il Piano Locale Giovani, del protagonismo dei giovani. Considerazione quella sopraesposta che vale in ogni tempo, anche nella prosecuzione del documento e del processo PLG di questa II annualità. Per le azioni della scheda progetto PLG iniziale e per gli esiti conseguiti si rimanda alla relazione tecnica finale redatta per la rendicontazione I annualità ed unita al presente documento nella voce Allegati. Si ritiene utile in questo Documento di prosecuzione sviluppo riportare come traccia testimonianza, presenti nella relazione, alcune estrapolazioni dei report prodotti dalle associazioni giovanili che hanno “vissuto” e “sperimentato” l’opportunità di esperienza del Piano Locale Giovani. Questo per una dimensione e una contestualizzazione dal di “dentro” del PLG. “E il Piano Locale Giovani ci ha permesso di fare un piccolo salto di qualità, passando da associazione che opera con l’ausilio quasi esclusivo di volontari, ad associazione che investe sui suoi formatori, garantendogli lavoro e occupazione. L’Associazione ValSangone Turismo si avvale di formatori e collaboratori residenti in Frazione Maddalena e nelle borgate limitrofe e questo è un motivo in più per puntare sullo sviluppo delle nostre potenzialità. Nel gennaio 2008 sono stati sottoscritti con le persone che si occupano principalmente di didattica, dei contratti a progetto con scadenza 31 marzo 2009. I contratti prevedono di riconoscere economicamente il lavoro di progettazione, preparazione e svolgimento dei programmi didattici, lavoro lungo, laborioso e che richiede una elevata professionalità. Ed è per questo che i formatori della ValSangone Turismo, oltre a vivere in Fraz.Maddalena, sono esclusivamente professionisti qualificati, dottori in agraria e guide naturalistiche abilitate. Per loro un riconoscimento ed uno stimolo a credere e investire in questa attività e in questo territorio. Oggi chi lavora come formatore non è più un volontario ma un collaboratore retribuito, assicurato INAIL, e con i contributi versati. Sono sicuramente cifre piccole, ma sono un primo passo ed un incentivo a rimanere a vivere tra le montagne di Giaveno. Noi dell’Associazione ValSangone Turismo viviamo tra queste montagne giavenesi ed è nostra intenzione continuare a investire in questo territorio.” Ricadute indirette del Piano Locale Giovani 8 Le altre attività del Rifugio La Madlena e dell’Associazione ValSangone Turismo Anche se non direttamente collegato al Piano Locale Giovani, le altre attività del rifugio ne hanno un indiretto beneficio. Ed è per questo che aggiungiamo queste poche righe. Infatti La Madlena durante la settimana ospita i ragazzi delle scuole, ma nel fine settimana si apre ai borghigiani, a gruppi ospiti, a turisti che si fermano a dormire o mangiare, o per una merenda sinoira. E anche a tanti altri bambini che nel corso di questi anni hanno organizzato le loro feste di compleanno presso il rifugio, sapendo di poter contare su spazi studiati apposta per loro. L’area esterna, da quest’estate dotata di giochi per i bimbi, gazebo e ombrelloni, è il luogo adatto per le famiglie che vogliono trascorrere una fine settimana diverso, tra il verde delle montagne di Giaveno. La possibilità di sviluppare l’offerta didattica garantisce una continuità di lavoro e una offerta diversificata per il Rifugio de La Madlena e per l’Associazione ValSangone Turismo. Ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza l’aiuto di molti dei borghigiani della Maddalena, i quali si sono prodigati con molte ore di volontariato per coadiuvare i formatori nella attività didattica, e accogliere gli ospiti. Oltre, naturalmente, a vivere in prima persona gli spazi del rifugio, giocando a carte, ritrovandosi, prendendo un caffè o a tavola. Molti borghigiani hanno volontariamente fatto da supporto morale e operativo ai giovani della associazione che stanno investendo in questa avventura. Ed è anche grazie al loro appoggio se il finanziamento del Piano Locale Giovani ha potuto inserirsi in un’ottica di continuità delle attività dell’associazione e del rifugio.” (tratto dalla relazione di giugno 2008 dell’Associazione Valsangone Turismo – vincitrice del Premio del bando PLG ed attore delle azioni della sperimentazione del Piano Locale Giovani) “Notevoli sono i benefici che l’attività della Polisportiva ha da subito realizzato grazie alle potenzialità dell’impianto; si è incentivato lo sviluppo occupazionale giovanile e non, occupando da subito alcune figure professionali previste dal progetto. Già dopo i primi mesi di lavoro sul progetto la gestione e l’organizzazione delle molteplici attività sportive presenti nella struttura hanno già portato il Palazzetto dello Sport ad essere un nuovo centro di incontro giovanile fulcro di un polo di aggregazione sociale con potenzialità che poche altri complessi sportivi sul territorio possono mettere in pratica, essendo presenti in struttura un’alta percentuale di giovani compresi tra l’età di 8 e 29 anni. Nel Palasport è sorto come previsto un bar che accoglie tutte le persone presenti nel Palazzetto, mentre un ufficio è stato adibito a sede del Centro d’incontro giovanile. Tale ufficio è stato dotato di copertura internet e buona parte del piano superiore e fornito di copertura, sempre nell’ufficio è sorta una postazione computer. 9 Da non sottovalutare anche il graduale sviluppo dell’area territoriale in cui è presente il Palasport e le attività della Polisportiva, in poco tempo la zona è diventata zona di largo passaggio e centro di incontro. Come indicato nel progetto sono già stati organizzati direttamente o previsti dal Comune di Giaveno, in sintonia con l’Amministrazione comunale, eventi e manifestazioni che hanno portato un notevole flusso turistico al territorio locale. Infine si sono già aperte collaborazioni con le scuole locali, mettendo a disposizione la struttura per poter migliorare le offerte didattiche delle scuole stesse verso gli studenti. Strumenti da utilizzare al fine della valutazione: La Polisportiva PalaGiaveno ha sviluppato la maggior parte dei punti del progetto con attività che hanno coinvolto un grande numero di persone, si pensi all’inaugurazione del Palazzetto stesso o alle manifestazioni di Judo che hanno portato più di 2000 persone nella struttura; senza tralasciare il numero elevato di persone che praticano attività all’interno del Palasport. Questo permette un controllo e una valutazione immediata delle attività svolte e degli obiettivi raggiunti in pochi mesi dalla Polisportiva. I numeri indicati nel progetto iniziale sono stati raggiunti grazie alla perfetta polifunzionalità della struttura messa a disposizione dall’amministrazione del Comune di Giaveno; la moltitudine di possibilità che la struttura offriva sono state ben raccolte dalla Polisportiva che ha in poco tempo raggiunto numeri di presenza nella stessa, e richieste di sviluppare attività sportive, culturali, ludiche che vanno ben oltre i numeri previsti dal progetto stesso. L’agenda ore della gestione dimostra la quantità di attività che hanno preso inizio nella struttura da ottobre in poi. Non è da sottovalutare poi l’indotto che ha portato la nascita di questo Palazzetto, alcune attività sportive hanno aumentato di molto i loro tesserati e hanno dovuto cercare nuovi istruttori; le attività del bar hanno portato aziende locali ad avere un cliente in più da approvvigionare; durante alcune manifestazioni regionali e nazionali, persone venute da altre parti della regione hanno usufruito dei servizi della Città di Giaveno, e hanno portato benefici alle attività commerciali (tanto per citarne una la ristorazione).” (tratto dalla relazione di giugno 2008 della Polisportiva PalaGiaveno – vincitrice del Premio del bando PLG ed attore delle azioni della sperimentazione del Piano Locale Giovani) E’ importante sottolineare inoltre la capacità di queste associazioni di istituire nuove collaborazioni fra loro, potenziandosi reciprocamente e fra altre realtà e singoli, nonché in relazione alle amministrazioni comunali del territorio della Val Sangone. L’Associazione “Uno per Tutti” è inoltre riuscita ad attivare nuovi servizi grazie alla collaborazione con altri Comuni, si cita il servizio di Doposcuola attivato presso il Comune di Trana. Sempre questa Associazione, nata come gruppo informale, ha presentato alla Provincia di Torino, Assessorato alle Politiche Giovanili un progetto a valere sulle disponibilità premio della Legge 16/95, Legge regionale sui Giovani ed ottenuto un premio per la conduzione delle attività di formazione di figure da impegnare nei servizi alla persona, di assistenza e di sorveglianza di minori, propri dell’associazione stessa. A queste conduzioni progettuali le associazioni protagoniste hanno affiancato un processo di servizi collaterali, frutto di una maggiore fiducia dei giovani nella propria capacità organizzativa e realizzatrice di servizi ed impegni che la Città di Giaveno ha assunto per 10 dare attuazione a lavori di soddisfazione pubblica, eseguiti fra dicembre 2007 e agosto 2008. Si è tratto del servizio di distribuzione dell’Informatore di Giaveno, pubblicazione a cura dell’Amministrazione Comunale di informazione ed illustrazione delle attività lavori della pubblica amministrazione comunale di Giaveno, recapitato ai capifamiglie e convivenze residenti sul territorio di Giaveno e agli operatori economici. Questi ha generato un rapporto di lavoro per numero 4 giovani nella fascia di età del PLG più uno al limite dei 35 anni. E si è trattato della assegnazione alle famiglie ed attività economiche del nuovo cassonetto di raccolta dei rifiuti indifferenziati e dello speciale numero informativo dedicato alla raccolta rifiuti. Servizio affidato all’Associazione Valsangone Turismo che in base alle proprie finalità statuarie e in relazione ad un rafforzamento delle proprie potenzialità di acquisizione di n. 4 giovani e 5 adulti, di disponibilità e di offerta di lavoro ha presentato condizioni economiche vantaggiose e tali da mettere in atto la strategia del Piano Locale Giovani. A conclusione della I annualità appare utile indicare anche come risultato, l’assunzione di una metodologia valutativa più sistemica rispetto al passato che ha consentito di individuare aspetti innovativi portati in luce dal PLG, punti di forza e criticità vissute. Fra aspetti innovativi del percorso intrapreso con il PLG si possono indicare: - aver orientato ed inteso con la sperimentazione le politiche giovanili e le azioni indirizzate a questo ambito come politiche ed interventi per lo sviluppo locale e di sistema. Aver dato una sorta di “lente” per cogliere nei progetti e nelle iniziative proposte dai giovani e o rivolte ai giovani come processi funzionali coerenti con lo sviluppo del benessere della comunità locale nell’ insieme; - si è trattato anche di riconoscere nell’Ente locale un soggetto che tratta, cerca di concorrere a dare percorsi a far nascere processi per l’occupazione partendo dal presupposto che l’Ente Locale rappresenta la comunità e ne cura gli interessi; - aver acceso l’attenzione “sui cervelli”, sulle idee, la creatività, innovazione, possibilità, volontà, ma anche sui tentativi dei giovani locali interessati a mettersi in atto, a provare e a riuscire, per far crescere e partecipare a questo territorio; - aver colto in coloro che sono stati interessati più direttamente ma anche in coloro che sono stati avvicinati dalla dimensione aperta dal PLG la volontà, la propensione a credere nelle proprie possibilità e potenzialità, a voler lavorare, impegnarsi per questo territorio (per creare nuovi servizi, potenziare quelli esistenti, nel sociale e come nella risorsa turistica e in quella agricola rurale); - aver riscoperto e riconosciuto il concetto di fiducia e di responsabili dei giovani interessati da opportunità di lavoro. Fra i punti di forza e diremmo anche di “eccellenza” delle azione trattate, come testimonianza di fiducia nel lavoro svolto e nel come si è cercato di condurlo, si possono indicare l’ aver operato ed insistito su una dimensione di valle, su una rete di attori formale ma in special modo informale di presenze e di attori giovani: di singoli, di associazioni e di gruppi, di aver fatto leva sul “valore” dei giovani, sulle risorse umane di 11 questo territorio e al loro forte senso di identità con questa valle e comunità e di aver disposto di risorse aggiuntive per concretizzare alcune azioni. Inoltre, sono state buone, anche se non sempre praticabili per ragioni di spesa, le occasioni di incontro fra giovani, la formula del Campus, l’ incontro confronto con le altre sperimentazioni del PLG e con realtà differenti per territorio, livello di avanzamento, ecc. in relazione al fatto che ha generato più coinvolgimento dei giovani, maggiore visione e considerazione valutativa di quanto fatto, stimoli, suggerimenti e propensioni. Per le difficoltà e criticità si possono indicare: - la non continuità in generale degli impegni finanziari e dei sostegni diretti ed indiretti a favore delle azioni per i giovani una volta chiusa la sperimentazione; - la realtà di arrivare a conoscere certe situazioni e bisogni dopo o tardi. Non arrivare a definire livelli di “praticato” utili ed efficaci in tempo; - il persistere di limiti ad agire per il benessere della vita dei giovani in una società che nel complesso non ha più modelli di riferimento, valori, identità; - necessità di una formazione e possibilità di destinare le risorse umane dell’Ente interessate a vivere delle esperienze condotte dai giovani. - Occorre fare per il futuro ancora uno sforzo nella direzione di un maggior avvicinamento, contatto di dialogo, comunicazione, illustrazione con i giovani, ci è trovati di fronte a situazioni a dir poco paradossali: non avere saputo di una certa cosa semplicemente e banalmente perché non si è letto una comunicazione personale, indirizzata al singolo giovane, in taluni casi letta ma non intesa per la sua portata. A precisazione di questo stato di fatto va detto che da tempo nell’ attività di comunicazione e di informazione la Città di Giaveno ha assunto l’impiego di un linguaggio lontano dal “burocratese” privilegiando un approccio informale, immediato, ecc. 4. CONTINUITÀ DEL DOCUMENTO E DEL PROCESSO GIOVANI DEL PIANO LOCALE La continuità del processo del Piano Locale Giovani come sperimentazione a seguito dell’esito positivo della I annualità, formulato su base rendicontativa, da parte del Gruppo di Pilotaggio, offre la possibilità di dare forza alla costruzione intrapresa, sia in termini di risorse economiche a sostegno delle azioni e del sistema da condurre, sia in termini di riconoscimento di fiducia nei confronti degli attori istituzionali individuati e chiamati a far crescere, a condividere di più, meglio ed efficacemente la “forma” e le “forme” delle politiche giovanili e fiducia da raccogliere ed orientare di più nei giovani. In questo ambito risulta condivisa la riflessione fatta dalla Rete Iter, alla quale la Città di Giaveno dal 2010 aderirà in una valutazione delle possibilità ed opportunità che questa può dare a partire proprio dal suo nome, ovvero dall’essere Rete, quella di lavorare “perché si creino le condizioni per fare “politica” con le politiche giovanili, al pari di altre politiche ormai consolidate: ambientali, sociali o culturali”. 12 Il Piano Locale Giovani nella II Annualità si propone di esprimere la continuità dell’avviato con la I Annualità ma anche di aggiornare nei contenuti e nelle azioni alcuni aspetti tali da essere più vicini e meglio aderenti alla efficacia di risultati che si attendono, alla soddisfazione dei protagonisti e con testo socio economico produttivo in corso e che su questa Valle ha presupposti di incidenza. Intendendo come protagonisti sia i beneficiari diretti dell’azione, sia il corollario di operatori (Enti, organismi, associazioni, gruppi di giovani formali ed informali) che animano e operano per il PLG. Gli obbiettivi del presente Piano permangono quelli di facilitare l’accesso ad una buona occupazione, per un inserimento effettivo nel mondo del lavoro dei giovani con la creazione di condizioni utili alla messa in atto e avvio di pratiche lavorative e per la conoscenza di possibilità utili ad accogliere e sperimentare le manifestazioni e il protagonismo dei giovani nella società civile, nel lavoro come offerta di competenze, servizi, impegni, interventi che a loro volta possono migliorare la qualità della vita delle comunità di cittadini e fornire un valore aggiunto al territorio su cui operano. La strategia per questi obbiettivi che mirano a favorire l’occupazione è concepita come una strategia della esperienza unita alla sperimentazione, comprendente degli aggiustamenti e dei confronti laddove venga ravvisata la necessità e l’opportunità di correttivi intesi non come “fuga”, ma come aderenza alla espressione ed affermazione del protagonismo nel lavoro, nello sviluppo sociale, nell’ impegno di servizio dei giovani nel contesto del Piano. Il Piano in questa II annualità tiene in considerazione l’accesso al lavoro ma anche la possibilità di mantenere e rafforzare la propria occupabilità in un contesto in continuo mutamento, valorizzando e sostenendo sistemi di continuità di operato, di servizio, di impegno, di produzione presenti con la rivelazione e la messa in atto di supporti ed attività per la capacità di “imparare ad imparare”, per lo spirito di iniziativa e l’imprenditorialità, per contribuire alla consapevolezza e all’espressione culturale, creativa, tecnologica, di sostenibilità ambientale, ecc. dei giovani interessati. Le azioni da mettere in atto per questa dimensione sono allo stato attuale: la Consulta Giovani ovvero la definizione di un Azione Giovani per una Consulta Giovani comprendente nella sua manifestazione dinamica il Centro di Incontro Giovanile, l’attività di Infoimpresa, l’Antenna Europa Giaveno, la sede PLG presso il Palazzetto dello Sport, le scuole superiori, l’aggregazione formale ed informale di associazioni e gruppi spontanei, come indirizzi di espressione su cui il gruppo attore della Consulta avviato intorno ai giovani delle associazioni riconosciute nella I annualità è chiamato ad operare; il compimento dei percorsi per l’attivazione di uno Sportello Energia rivolto al territorio, di un consorzio o altro organismo volto a promuovere, valorizzare, commercializzare i prodotti del territorio, l’offerta turistica e l’accoglienza, un’offerta informativa e formativa sull’accoglienza e sulla capacità e potenzialità turistica locale ed un sistema di sostegno al potenziamento e miglioramento di servizi ed impegni praticati da associazioni con componente giovane per la cittadinanza e il territorio a valere sulle collaborazioni già in atto con i commercianti ed esercizi pubblici, con l’Amministrazione Comunale stessa, la Comunità Montana, ecc. Azioni che avranno attorno a se un corollario di dialogo e di realizzazioni volte ad incrementare, facilitare, sostenere, qualificare la partecipazione dei giovani alla vita economica, sociale, di salvaguardia e impiego responsabile delle risorse locali, la loro formazione e aggiornamento, il loro confrontarsi con i contesti e le azioni sovralocali, con 13 le possibilità di mettersi in gioco con incentivi, soluzioni, ecc. proposti a livello sovracomunale, regionale, nazionale ed europeo. Un corollario composto anche di incontri informativi, formativi, di conoscenza di altre esperienza, di ricreatività ed animazione creativa e partecipata da parte di tutte le componenti la comunità. L’orientamento è di fare dei giovani locali i possibili realizzatori dello sviluppo locale in un sistema di lavoro partecipato ovvero prevedendo e sviluppando la partecipazione dei diversi attori sociali (i giovani stessi prima di tutto, organizzati e non, le istituzioni locali, le organizzazioni sociali ed economiche, le collettività locali, ecc.) in un’ animazione e in una raccolta di indirizzi secondo la considerazione che le politiche giovanili sono “attivatori” di processi e percorsi e che il Piano Locale Giovani può essere inteso come una “impresa sociale” frutto dell’azione della comunità locale. AZIONI Le azioni previste mirano principalmente all’accesso ad una buona occupazione, per un inserimento effettivo nel mondo del lavoro, mediante lo sviluppo di imprenditorialità giovanile, l’offerta di sostegni a condivisione delle potenzialità e capacità messe in atto. Si tratta di azioni che hanno dei beneficiari diretti e dei beneficiari indiretti e degli interlocutori e portatori di interessi e di buone prassi che dall’azione del PLG possono trarre beneficio. Azioni dirette che potranno avere efficacia sull’insieme dei soggetti interessati e azioni con efficacia in una considerazione indiretta ed immateriale delle politiche giovanili e dei giovani da parte di una comunità più ampia di soggetti, unitamente ad azioni materiali laddove queste sono individuate nei riconoscimenti e compensi economici che verranno assegnati e alle spese necessarie a dare attuazione alla II Annualità del PLG nel suo complesso. Gli obiettivi previsti, trovano i loro contenuti in tre azioni: Azione 1: Azione Giovane per una Consulta Giovani ovvero con l’impegno al confronto sulle idee, bisogni, opportunità dei, per e con i giovani abbiamo sostenuto un nuovo percorso di premessa per la costituzione se non di una Consulta Giovani, indicata in scheda, a fronte diversi livelli di confronto considerata “ingessata” e difettosa a livello di funzionalità ed efficacia, di una Antenna Giovani, informale nel suo essere ed esprimersi ma capace di essere gruppo interagente con tutti gli altri aspetti della società e comunità locale interessati e coinvolti. Aspetto oggetto di confronto con la stessa assistenza tecnica del PLG e lavorata nell’ambito del gruppo di idee e confronto creatosi con le risorse di giovani, giovani informali e giovani di associazioni locali a partire da giugno 2009 per il quale questo Ente ha messo a disposizione una sala per gli incontri. Si tratta di un lavoro non facile che muove da lontano in un percorso di interesse alternato a disinteresse che in questa trance di piano, anche in ragione di un incremento di giovani nel Consiglio Comunale e comunque a un nuovo più attivo sentire diffuso sulla possibilità ed essere del ruolo dei giovani, pare avere delle chance di maggiore successo. Il gruppo ha individuato come strumento per rendere concreta la necessità di una informazione veloce, sintetica, ma efficace, sul mercato della domanda ed offerta di lavoro da far conoscere ai giovani in una prima battuta, con necessario riferimento agli enti ed organi con competenza specifica in materia di lavoro, la creazione di un portale internet ideato, creato, aggiornato, fatto funzionare da giovani. Per questo si procederà con un 14 bando a premio per una proposta che verrà formulata da giovani in possesso di alcuni specifici requisiti e sarà quindi una occasione formativa e di riscontro lavorativo esperienziale per almeno due ragazzi o ragazze del territorio. Il target è di giovani con un’età compresa tra i 16 e gli oltre 29 anni senza tralasciare però gli adulti inoccupati, alla ricerca e in necessità di aggiornare in un contesto in continuo mutamento il proprio bagaglio formativo e di esperienze. Giovani singoli e gruppi, formali ed informali, associazioni con prevalenza di adesioni giovanili, ecc. Azione 2: L’azione mira a dare compimento a percorsi e a processi per l’attivazione di uno Sportello Energia rivolto al territorio, di un consorzio o altro organismo volto a promuovere, valorizzare, commercializzare i prodotti del territorio, l’offerta turistica e l’accoglienza, un’ offerta informativa e formativa sull’accoglienza e sulla capacità e potenzialità turistica locale ed un sistema di sostegno al potenziamento e miglioramento di servizi per la cittadinanza e il territorio a valere sulle collaborazioni già in atto con alcune associazioni per i commercianti e gli esercizi pubblici, l’Amministrazione Comunale stessa, la Comunità Montana, ecc. L’azione intende in relazione alle diverse tipologie di costituzioni che mira a definire e condurre: - dare possibilità ed inserimento a giovani con titoli di studio e qualifiche o con competenza ed esperienza nel campo la possibilità di costituzioni di servizi informativi/formativi, di valorizzazione e promozione e di servizio volti alla comunità di riferimento e all’esterno; - aumentare la conoscenza e l’informazione dei cittadini sui temi e sulle opportunità offerte nei campi di intervento; - creare sviluppo conoscitivo e mettere in condizione il pubblico di azioni di risparmio e o di possibile reddito legati alla costituzione dello Sportello Energia, del Consorzio e degli altri servizi per la cittadinanza; - stimolare la crescita del mercato locale delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico; - far conoscere le produzioni agricole e artigianali della valle all’esterno; - favorire l’accesso alle opportunità di finanziamento esistenti nel settore; - facilitare l’incontro tra la domanda e l’offerta. In specifico nel periodo considerato ci si è impegnati per la creazione di uno Sportello/Antenna Energia rivolto al territorio su progetto e conduzione di un’associazione di giovani del territorio. Il lavoro per la definizione del bando, con la valutazione dell’opportunità e del possibile riscontro, ha interessato i mesi di settembre ed ottobre, anche intersecando la volontà dell’Amministrazione Comunale di candidarsi a Centro di Competenza sull’Energia e per l’Ambiente per il territorio. Il bando rivolto ad associazioni di giovani con sede in un comune della Val Sangone uscirà fra la fine del corrente anno e l’inizio di quello nuovo e per il progetto riconosciuto e premiato ci saranno minimo dieci mesi di messa in atto dell’idea progettuale. 15 Inoltre è stato avviato a maggio con interesse ed esecuzione da gennaio a maggio 2010, con manifesto coinvolgimento e partecipazione di giovani secondo un’azione informativa e formativa per un sistema volto a potenziare e migliorare i servizi per la cittadinanza e il territorio, la definizione di un percorso formativo gratuito per baby sitter. Un progetto frutto dell’analisi del bisogno di avere anche in questo campo figure dotate di capacità e competenza e dalla possibilità di offrire un’opportunità di qualifica seria a possessori di diploma della scuola dell’obbligo con ridotte possibilità di inserimento occupazionale, di specializzazione e di risorse anche economiche, di accedere ad un percorso formativo in loco al termine del quale le operatrici che risulteranno idonee potranno iscriversi ad un “Registro delle Baby Sitter” regolamentato dal Comune. Le domande pervenute sono state 50, a fronte di una disponibilità di posti pari a 25. Le adesioni raccolte registrano la partecipazione di n. 9 giovani con un’età inferiore ai 30 anni, n. 5 con un’età compresa tra i 30 e i 35 anni e n. 9 con un’età superiore ai 35 anni. Per quest’azione al 30 novembre 2009 risulta condotta l’attività preparatoria del corso, l’esecuzione del bando per la partecipazione, la definizione degli insegnamenti e gli insegnanti che sono stati individuati fra le risorse professionali e in collaborazione con questo Ente, anche in età rispetto all’orientamento della sperimentazione del Piano Locale Giovani. Azione 3: Si tratta di un azione che abbraccia e realizza subazioni non comprese nei principali indirizzi strategici della II Annualità del Piano Locale Giovani. La volontà è di realizzare un sistema di azioni concepite per facilitare, sostenere, qualificare la partecipazione dei giovani alla vita economica, sociale, di salvaguardia e impiego responsabile delle risorse locali, la loro formazione e aggiornamento, il loro confrontarsi con i contesti e le azioni sovralocali, con le possibilità di mettersi in gioco con incentivi, soluzioni, ecc. proposti a livello sovracomunale, regionale, nazionale ed europeo. L’azione mira a: - creare occasioni di conoscenza e visibilità delle azioni e della strategia del Piano Locale Giovani; - informare e formare i diretti interessati ma altresì il contesto generale dei cittadini sulla considerazione delle politiche giovanili come processi per lo sviluppo locale; - creare animazioni ricreative e creative come condivisione di queste azioni e messaggi; - sostenere un clima e un contesto in cui il protagonismo dei giovani è risorsa per il territorio e le comunità. Per questa azione, il semestre trascorso è risultato intenso, anche in ragione della coincidenza con il periodo primavera – estate – autunno che consente di realizzare eventi, iniziative di coinvolgimento pubblico all’aperto. A questa azione si legano le attività di incontro tenutesi presso il Centro di Incontro Giovanile, momenti di stare insieme e occasioni preparatorie di manifestazioni pubbliche come le sfilate di moda, le esibizioni musicali con la definizione dei programmi, le prove di giovani band, gruppi vocali, ecc. Luogo fisico affiancato dal trovarsi dei giovani in piazza, sul muretto, quindi nella fisicità dei luoghi della città. Percorsi quelli presso il CIG condotti nel tempo extrascolastico per giovani in prossimità e in accesso alla fascia giovane del PLG e in parte “agganciati” nel tempo scolastico con 16 l’intervento di una collaboratrice psicologa, già impegnata e componente del gruppo di lavoro del Piano Locale Giovani, operante per la definizione di percorsi e progetti attivati nel Piano di Offerta Formativa le cui manifestazioni di ricaduta sono state condivise in ambienti più ampi, con l’interesse dell’Amministrazione Comunale, delle famiglie, delle associazioni e dei cittadini. La ricaduta nel PLG di questi progetti va individuata in taluni casi nel target partecipante, in taluni altri nei conduttori dell’attività, giovani diplomati e laureati che in qualità di collaboratori o nell’ambito di associazioni si sono offerti con progetti di animazione e di attività laboratoriali nella prospettiva di acquisire un’esperienza, messa in pratica di abilità con un riconoscimento economico. Di particolare significato in quanto evento massimo della manifestazione dei linguaggi e delle capacità artistiche creative e di messa in atto del protagonismo giovanile, l’organizzazione e svolgimento della Notte Bianca 2009 a favore della cooperazione e in solidarietà con il Mali. L’iniziativa rappresenta uno degli appuntamenti di maggior successo del territorio e per l’intera provincia, con migliaia di adesioni di pubblico e frequentatori e con la messa in campo di una “task force” di giovani capace, responsabile ed entusiasta. 5. PARTERNARIATI NELLA SPERIMENTAZIONE La Sperimentazione continua a favorire la messa in atto di parternariati, collaborazioni, contatti di diverso livello e con forme di coinvolgimento differenti, anche non formalizzare, ma rispondenti agli impegni e mission condivisi nella affermazione dei PLG. Si possono indicare a questo riguardo: Regione Piemonte – Assessorato alle Politiche Giovanili; Provincia di Torino - Assessorato alle Politiche Giovanili; Casa di Carità Arti e Mestieri – Centro di Giaveno; Istituto Blaise Pascal di Giaveno; Centro per l’Impiego di Orbassano; Assot Agenzia per lo Sviluppo del Sud Ovest di Torino; Centro Europe Direct di Torino Provincia di Torino; Commissione Giovani Anci Piemonte. In questo contesto va riportato della definizione delle nuove Comunità Montane che vedono la Val Sangone, già Comunità Montana con i Comuni di Giaveno, Coazze, Reano, Trana, Sangano e Valgioie inclusa nella nuova “Agenzia di Sviluppo Montano” Valle di Susa e Val Sangone, questo il compito delle Comunità Montane riformate dalla Legge Regionale del giugno 2008, costituita da 43 Comuni e il cui nuovo corso sta prendendo avvio con questo inizio d’anno 2010. La Città di Giaveno nella esecuzione della sperimentazione per la II annualità conferma l’esplicazione e ricerca di ricaduta sui sei Comuni già costituenti la Comunità Montana Val Sangone, ovvero Coazze, Giaveno, Reano, Mangana, Trana e Valgioie. Inoltre a marzo 2009 la Città di Giaveno e gli altri cinque Comuni della Val Sangone hanno aderito al sub Piano Locale Giovani della Provincia di Torino e costituito un tavolo di lavoro e di confronto formato da rappresentanti politici e tecnici dei Comuni interessati, rappresentanti delle scuole, delle Agenzia Formative, dall’Agenzia di Sviluppo per il Territorio Assot, dal Centro per l’Impiego e soprattutto da rappresenti delle associazioni giovanili o che si occupano di giovani presenti sul territori comunali e da un rappresentante per Comune dei giovani informali, gruppo coordinato dalla già Comunità Montana Val Sangone presenti i funzionari referenti dell’Ufficio Giovani della Provincia di Torino. 17 Per l’esecuzione tecnica del PLG seconda annualità opererà il gruppo di lavoro già interessato e conduttore della prima annualità, gruppo di lavoro composto dal Sindaco Daniela Ruffino e dall'Assessore alle Politiche Giovanili Immacolata Zurzolo e per la parte tecnico amministrativa da Alessandra Maritano Responsabile dell'Ufficio di Staff del Sindaco, Rosanna Palumbo Capo Area Servizi Socio Scolastici, Emanuela Marci Funzionario Tecnico Amministrativo dell'Ufficio Socio Scolastico, da Erika Argirò. Ivan Valle Vallomi collaboratore dell'Assessorato alle Politiche Giovanili con funzioni tecnicoamministrative, Alessia Cinato incaricata dell'Ufficio di Staff del Sindaco ed altre unità chiamate a seguire specifici indirizzi di lavoro. Un gruppo di lavoro, già individuato nella prima annualità di PLG aggiornato in questa seconda annualità e a sua volta interessato ad includere nella valutazione e realizzazione delle attività altre unità di personale dipendente in relazione alle opportunità e necessità che verranno rilevate per la buona riuscita della sperimentazione. In un’ottica di rete continuano le collaborazioni con le Associazioni premiate nel bando di concorso presentato durante la Sperimentazione Piani Locali Giovani I Annualità, sia nella individuazione di partenariati per servizi ed impegni specifici con esplicazione occupazionale e ricaduta di sviluppo del territorio. Vale la pena di condividere a questo proposito le recenti formulazioni di report di due delle tre associazioni interessate a far tempo dal 2007, che offrono alcuni elementi tali da sostanziare il lavoro di prosecuzione della sperimentazione. “In relazione alla richiesta di informazioni relativi all’andamento delle attività avviate grazie al contributo ricevuto nel 2007 del PIANO LOCALE GIOVANI, comunichiamo i seguenti dati. Andamento dell’attività ripartita secondo i vari ambiti progettuali • ATTIVITA’ DIDATTICA RIVOLTA ALLE SCUOLE RISULTATI RAGGIUNTI Nel corso dell’anno 2007, grazie al contributo del PLG si è deciso di avviare una segreteria in grado di organizzare il lavoro inerente la promozione dell’attività verso le scuole, la raccolta delle prenotazioni e la logistica del lavoro da svolgere durante l’anno. Nel corso dell’anno scolastico 2008/09 si sono visti i risultati del lavoro svolto; si è registrato un incremento notevole delle presenze presso il polo didattico: da 45 a 120 classi hanno partecipato alle attività recandosi in gita presso Rifugio. Vorremmo riferire anche riguardo ad alcuni dati non misurabili attraverso i numeri ma molto significativi per quanto riguarda la qualità dell’offerta di un’attività turistica: grazie alla migliore e puntuale organizzazione del lavoro è migliorato l’ambiente di lavoro ed è aumentato l’affiatamento tra i formatori e tra i formatori stessi ed il personale del Rifugio coinvolto nell’attività didattica. Come conseguenza di ciò si sono registrati ottimi risultati per quanto concerne il rapporto con i clienti (nel nostro caso gli insegnanti ed i bambini). PROMOZIONE Nel settembre 2009 si è provveduto a ristampare l’opuscolo promozionale dell’attività didattica in mille copie contenente i nuovi percorsi proposti alle scuole. L’opuscolo tiene conto dei cambiamenti avvenuti nell’attività grazie alle nuove esperienze acquisite. E’ stata posta particolare cura alla parte grafica ed iconografica: l’opuscolo è a colori su carta patinata e contiene 20 facciate (compresa la copertina). 18 Si è provveduto anche a ristampare il depliant illustrante la struttura. E’ prevista la stampa nel corso dell’anno 2010 anche in lingua francese ed inglese. DEFINIZIONE DEI PROGRAMMI FORMATIVI E DIDATTICI Si è proseguito nello studio e progettazione delle attività didattiche della Associazione, con particolare riferimento a progetti in ambito di recupero ambientale e storico delle montagne di Giaveno. In particolare sono nati due nuovi percorsi: uno incentrato sulle energie rinnovabili dal nome “Petrolio? … No grazie”, durante il quale si illustrano ai ragazzi le fonti di energia rinnovabili alternative al petrolio. L’altro percorso, dal titolo “La borgata che non c’è più” ha invece come argomento lo studio del fenomeno migratorio che interessò le borgate giavenesi ad inizio Novecento. Analizzando tale fenomeno migratorio è possibile realizzare interessanti parallelismi con l’immigrazione attuale. Progetti per il 2010 Per quando riguarda il turismo scolastico l’obiettivo è di instaurare altre collaborazioni con tour operator del settore. Questo per aumentare i canali di vendita dei prodotti e rafforzare in questo modo l’aspetto promozionale. Si vuole inoltre rafforzare la presenza di turisti stranieri (soprattutto francesi) interessati ad un turismo verde, eco-compatibile a contatto con la natura. Per raggiungere tale obiettivo si produrrà materiale promozionale in lingua straniera e si cercherà di partecipare a fiere del settore turistico.” (tratto dalla relazione di novembre 2009 dell’Associazione Valsangone Turismo – vincitrice del Premio del bando PLG ed attore delle azioni della Sperimentazione del Piano Locale Giovani I Annualità). “L'Associazione “UNO PER TUTTI” da luglio 2008 ad ottobre 2009 si è occupata dei seguenti servizi: • servizio e attività di formazione per la gestione dei Nidi in famiglia: l'obiettivo perseguito dall'Associazione consiste nel formare e certificare le persone interessate a gestire un nido in famiglia e, successivamente, riuscire a condurre il gruppo di operatori alla creazione di un'eventuale realtà lavorativa permanente di carattere socio-educativo, la quale permetterebbe di gestire il servizio in modo continuativo e strutturato, dando avvio ad una nuova forma di imprenditoria locale in grado di avviare e gestire attività e servizi complementari. Attualmente i nidi in famiglia attivi nel territorio della Comunità Montana Valsangone sono quattro: - il nido di Elisa Nanni attivo da ottobre 2006 e sito in Via Avigliana, 13 Giaveno, - il nido di Emanuela Aldrighetti attivo da settembre 2008 e sito in B.ta Molino 43, Valgioie, - il nido di Claudia Lussiana attivo da settembre 2009 e sito in Via Ricciardi, 84 - il nido di Paola Sorba attivo da settembre 2009 e sito in Via colombè n.13 san Bernardino di Trana. DESTINATARI: bambini/e da 3 mesi ai 3 anni. COLLABORAZIONI: con i Comuni di Giaveno,Trana e Valgioie. 19 • • • • • • servizi di prescuola: il servizio offre l’assistenza, la sorveglianza e l’animazione di base dei minori della scuola primaria, nel lasso di tempo non superiore ad un ora giornaliera, che precede l’inizio delle lezioni, nei giorni di funzionamento del servizio scolastico. Il servizio è istituito in tre plessi scolastici del Comune di Giaveno: A. Frank, F. Crolle, S. Pertini e da ottobre 2009 anche presso l’istituto A. Monti. servizio di doposcuola: il servizio si occupa dell’attività di assistenza dei compiti e preparazione delle lezioni per gli alunni della scuola secondaria F. Gonin del Comune di Giaveno. servizio di prescuola e doposcuola presso la scuola dell’infanzia Collodi di Giaveno si occupa di offrire un servizio di sostegno e supporto alle famiglie attraverso l'assistenza e i laboratori pomeridani quali: Giocomotricità, Pittura secondo la pedagogia Steineriana e animazione teatrale. L'obiettivo è di migliore la qualità dei servizi già preesistenti sul territorio, nonché promozione di occupazione giovanile in qualità di educatori/trici ed esperti di laboratori. servizio di prolungamento d’orario presso il nido comunale di Giaveno: il servizio offre l’assistenza e la sorveglianza. organizzazione di laboratori extrascolastici: l’Associazione “Uno per tutti”, in collaborazione con il Comune di Giaveno, l’Ecomuseo dell’Alta Val Sangone e l’Associazione dilettantistica Sportiva Pescatori ha promosso e organizzato alcune uscite didattiche presso l’Incubatoio ittico di valle, sito in borgata Coccorda; PERSONALE OCCUPATO Per lo svolgimento e la conduzione di tutti questi progetti l’Associazione UNO PER TUTTI ha sempre occupato e occuperà personale preparato e competente, in possesso di titoli di studio idonei e preparazione professionale. Servizio Numero persone occupate NIDI IN FAMIGLIA 4 Età persone occupate Dai 23 ai 45 anni Genere persone occupate Femminile PRESCUOLA PRIMARIA 4 DOPOSCUOLA SECONDARIA 6 PROLUNGAMENTO NIDO COMUNALE 3 Dai 27 ai Femminile 31 anni Dai 25 ai Femminile 33 anni e Maschile Dai 25 ai Femminile 32 anni Titolo studio di Qualifica assunta Laurea Diploma Attestati Laurea Laurea, Diploma Laurea, Diploma Educatrice Educatore Educatore Educatore 20 PRESCUOLA E DOPOSCUOLA INFANZIA LABORATORI EXTRASCOLASTICI 23 Femminile 2 Dai anni 2 Dai 35 ai Femminile 55 anni e maschile Diploma Educatore Laurea Attestati Espertoeducatori PROGETTI PER IL 2010 − Servizio di prescuola presso il plesso scolastico A.-Monti − Spazio gioco – compiti per tutti gli alunni del plessi scolastici di Giaveno dalla scuola dell'Infanzia alla scuola Secondaria di I grado nei periodo di Natale 2009 e Pasqua 2010 − Nidi in famiglia: apertura di un nuovo nido presso il Comune di Rivoli(To).” (tratto dalla relazione di ottobre 2009 dell’Associazione Uno Per Tutti – vincitrice del Premio del bando PLG ed attore delle azioni della Sperimentazione del Piano Locale Giovani I Annualità). Le relazioni complete di queste due associazioni sono unite a questo Documento Uno come allegati. 6. PIANO LOCALE GIOVANI PROVINCIALE - SUB PIANO LOCALE GIOVANI La prosecuzione della sperimentazione del Piano Locale Giovani a far tempo dalla primavera – estate 2009 nella sua esecuzione nazionale, per Giaveno e i 5 altri territori e comunità coinvolti: Coazze, Reano, Sangano, Trana e Valgioie viene interessata dall’avvio del Piano Locale Giovani provinciale e dal sub Piano Locale Giovani. Il percorso intrapreso su indicazione della Provincia di Torino che ha individuato quali ambiti di applicazione i territori coincidenti con le Comunità Montana ha sollecitato l’attivazione e la conduzione di un tavolo di lavoro di vivo confronto sui temi, sulle problematiche – opportunità della condizione giovanile. Confronto attivato fra diversi attori, fra rappresentanze politiche espressione dei Comuni partecipanti, dei tecnici dei Comuni stessi e di una rappresentanza della realtà giovane di valle, composta da giovani ma anche da alcuni adulti rappresentanti di associazioni giovanili o che si interessano e coinvolgono i giovani in ambito comunale e a livello sovracomunale e di un rappresentante dei giovani informali, espressione e promotore delle istanze del vivere giovane della comunità. Composizione del tavolo arricchita da rappresentanti delle scuole, delle Agenzia Formative, dall’Agenzia di Sviluppo per il Territorio Assot, dal Centro per l’Impiego e dalla presenza di una referenza dell’Ufficio Giovani della Provincia di Torino. Aspetto quello della composizione del tavolo, va sottolineato, importante e che negli incontri svolti ha dato una buona prova di se, in termini di discussione, considerazione, proposizione. Per Giaveno gli stimoli “ereditati” dal lavoro della sperimentazione del PLG ed una certa “familiarità” maturata per il confronto e il coinvolgimento dei giovani per concepire e 21 condurre percorsi ed attività con e per i giovani, ha trovato sintesi in un ulteriore gruppo di giovani che ha messo insieme giovani come soggetti individuali interessati e rappresentanti di associazioni giovanili, gruppo tavolo non formalizzato, da considerarsi tuttavia come più autentica “costituzione informale” di una Consulta Giovani che ha iniziato a trovarsi per fare un parallelo ed integrativo lavoro di analisi, ricerca del bisogno dei giovani stessi sul territorio e da qui definito alcuni desiderata messi in trattazione ed accolti nel tavolo di lavoro del Sub PLG di Comunità Montana. L’esperienza di Giaveno compiuta nella conduzione della sperimentazione del PLG, prima annualità, esperienza che ha aperto anche possibilità di avere una “finestra” aperta sulla visione e sulla pratica degli altri, intendendo per altri gli altri 27 Comuni, è stata riportata in questo contesto di lavoro come apporto fondante rispetto alla considerazione della politiche giovanili come politiche per lo sviluppo, innanzitutto e per la possibilità di considerare i giovani risorsa come chiave interpretativa del lavoro da compiere. Va detto che la fascia d’età fissata a livello provinciale (giovani con un’età compresa fra i 15 e i 29 anni) è risultata diversa da quella individuata a livello di PLG nazionale, il che ha generato la individuazione di contesti - ambiti in cui troverà attuazione il Sub PLG provinciale: quello per lo sviluppo e il miglioramento delle azioni di accompagnamento ed informazione ai giovani sui temi dell’ occupazione e per l’autonomia economica e quindi in piena corrispondenza con gli obiettivi di favorire l’occupazione e il protagonismo dei giovani nel lavoro, nella crescita e nello sviluppo locale e per un target di ragazzi e ragazze a partire dai 20 anni di età , indicato nel PLG nazionale; e quello di un bisogno di iniziative aggregative allargate per i giovani fra i 15 i 19 anni, soprattutto per quelli residenti nei Comuni con minori opportunità di spazi, attività, programmi, ecc. La prosecuzione della II Annualità del PLG integra in se quindi questo nuovo percorso, in particolare per l’indirizzo rivolto ai temi dell’occupazione rispondenti alle linee di indirizzo “la partecipazione” e “verso l’autonomia personale” scelte nel confronto dialettico del tavolo. “La nuova prospettiva e il nuovo orientamento hanno come riferimento i temi della società della conoscenza e dell’informazione, delle sfide che derivano per i sistemi locali ed europeo. Da questo punto di vista, perciò, le politiche giovanili si configurano come politiche degli investimenti nelle risorse umane: politiche delle identità, delle priorità, delle strategie e dell’innovazione. … Le politiche giovanili stanno passando da una attenzione al mondo giovanile secondo una prospettiva assistenziale, ricreativa, animativa, aggregativa, ad una attenzione verso le questioni della cittadinanza, dell’autonomia, dello sviluppo locale, della transizione verso l’età adulta”. Questo un passo delle Linee Guida e Criteri per la Progettazione del Piano Locale Giovani Provinciale che trova maggiore esplicazione nei successivi ulteriori due passaggi. “Se la finalità generale delle politiche giovanili, integrate nel quadro delle politiche di competitività e innovazione, è quella di permettere ai giovani di partecipare da protagonisti e da decisori alla crescita dei sistemi locali, l’accesso ai diritti di cittadinanza e, allo stesso tempo condizione necessaria e il prodotto della partecipazione. Il Piano Locale Giovani della Provincia di Torino sostiene le iniziative locali e sperimentali finalizzate a migliorare la partecipazione e l’esercizio dei diritti di cittadinanza lungo le quattro direttrici principali: stimolare l’entrata dei giovani nella vita sociale e amministrativa del proprio territorio; supportare e facilitare il formarsi di aggregazioni giovanili sia formali che informali; 22 sostenere programmi di formazione alla cittadinanza attiva; incentivare l’accesso ai mezzi di comunicazione, per garantire pari opportunità di visibilità pubblica a chi è meno inserito nei circuiti di valorizzazione sociale.” “L’opzione che guida il Piano Locale Giovani della Provincia di Torino è per le politiche attive, che superino definitivamente ogni approccio assistenziale (ricreativo e riparatorio), che si preoccupino di promuovere e difendere i diritti fondamentali e ineliminabili delle pari opportunità, dell’uguaglianza, dell’accesso ai diritti sociali fondamentali e della salvaguardia e del rispetto della dignità personale e che garantiscano la assunzione diretta di responsabilità dei giovani cittadini. … La definizione dell’identità personale e la sua manifestazione sono la condizione necessaria perché gli investimenti in risorse umane possano realizzarsi e compiersi.” 7. ANNO EUROPEO DEI GIOVANI Nel 2010 Torino è “Torno Capitale europea dei giovani” . Si tratta di un titolo che riconosce il capoluogo piemontese come avanguardia non solo italiana, bensì europea, nell’ambito delle politiche giovanili. La considerazione è per un anno di voglia di protagonismo dei giovani, della loro capacità di organizzarsi, di fare, costruire, di esserci e di vivere ed esprimere il loro essere “risorsa”. La Città di Giaveno, i giovani del territorio come antenne sperimentatori e sperimentatrici del PLG, come Documento e Processo, chiederanno di essere protagonisti di questo anno, sia esprimendosi a livello di territorio, sia aderendo e lavorando nel fermento cittadino. 8. SISTEMA DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PLG Il monitoraggio consiste in una raccolta di informazioni, realizzata a scadenze regolari, finalizzata ad osservare lo svolgimento dei processi e il raggiungimento di esiti e risultati. Nell’ambito della sperimentazione nazionale dei PLG viene adottato un sistema comune di monitoraggio finalizzato a: • osservare quello succede rispetto a quanto programmato e identificare eventuali problemi • analizzare quello succede rispetto a ciò che pensiamo possa produrre • osservare quanto e come raggiungiamo il target di beneficiari • documentare il processo di lavoro, anche se poi gli esiti non sono quelli attesi Il sistema di monitoraggio del PLG adottato nel presente Documento si conforma quindi alla metodologia della sperimentazione nazionale e prevede: a) Il monitoraggio dell’attuazione azioni (avanzamento) b) Il monitoraggio dei Destinatari e dei Beneficiari raggiunti c) Il monitoraggio dei contenuti delle azioni (coerenza tra priorità e obiettivi, funzioni dell’azione, strumenti adottati) d) Il monitoraggio dei Partner coinvolti nel PLG (tipologia, ruolo, risorse) e) Il monitoraggio delle attività di partnership 23 Tale metodologia si avvale di schede di raccolta dei dati e delle informazioni in formato elettronico, che verranno compilate periodicamente ed in particolare: - in fase di start-up delle azioni (entro 6 mesi dall’avvio della seconda annualità: 30 novembre 2009) - in fase intermedia (31 marzo 2010) - al termine delle azioni (30 giugno 2010). Eventuali variazioni della tempistica di monitoraggio saranno concordate con lo staff di assistenza tecnica in base ad accordi nell’ambito della sperimentazione nazionale. 24 ALLEGATI 25 CITTA’ DI GIAVENO Provincia di Torino COD. AVV. POST. 10094 _____________________________________ SCHEDA DI PIANO LOCALE GIOVANI SECONDA ANNUALITA’ COMUNE DI GIAVENO INFORMAZIONI GENERALI SUL PIANO DENOMINAZIONE DEL PIANO PIANO LOCALE GIOVANI II Annualità della sperimentazione DESCRIZIONE DEL PIANO La Città di Giaveno è fra gli Enti chiamato a dare continuità alla sperimentazione del Piano Locale Giovani, processo e percorso condotto e perseguito con insistenza per l’ambito di competenza sulla comunità di giovani e di cittadini dei Comuni della Comunità Montana Val Sangone. Comunità Montana che nel riordino di questi Enti potrebbe venir meno già nel corso del corrente anno trovando inclusione in un’altra Comunità Montana. Il Piano Locale Giovani nella II Annualità si propone di esprimere la continuità dell’avviato con la I Annualità ma anche di aggiornare nei contenuti e nelle azioni alcuni aspetti tali da essere più vicini e meglio aderenti alla efficacia di risultati che si attendono, alla soddisfazione dei protagonisti e con testo socio economico produttivo in corso e che su questa Valle ha presupposti di incidenza. Intendendo come protagonisti sia i beneficiari diretti dell’azione, sia il corollario di operatori (Enti, organismi, associazioni, gruppi di giovani formali ed informali) che animano e operano per il PLG. Gli obbiettivi del presente Piano permangono quelli di facilitare l’accesso ad una buona occupazione, per un inserimento effettivo nel mondo del lavoro dei giovani con la creazione di condizioni utili alla messa in atto e avvio di pratiche lavorative e per la conoscenza di possibilità utili ad accogliere e sperimentare le manifestazioni e il protagonismo dei giovani nella società civile, nel lavoro come offerta di competenze, servizi, impegni, interventi che a loro volta possono migliorare la qualità della vita delle comunità di cittadini e fornire un valore aggiunto al territorio su cui operano. La strategia per questi obbiettivi che mirano a favorire l’occupazione è concepita come una strategia 26 della esperienza unita alla sperimentazione, comprendente degli aggiustamenti e dei confronti laddove venga ravvisata la necessità e l’opportunità di correttivi intesi non come “fuga”, ma come aderenza alla espressione ed affermazione del protagonismo nel lavoro, nello sviluppo sociale, nell’ impegno di servizio dei giovani nel contesto del Piano. Il Piano in questa II annualità tiene in considerazione l’accesso al lavoro ma anche la possibilità di mantenere e rafforzare la propria occupabilità in un contesto in continuo mutamento, valorizzando e sostenendo sistemi di continuità di operato, di servizio, di impegno, di produzione presenti con la rivelazione e la messa in atto di supporti ed attività per la capacità di “imparare ad imparare”, per lo spirito di iniziativa e l’imprenditorialità, per contribuire alla consapevolezza e all’espressione culturale, creativa, tecnologica, di sostenibilità ambientale, ecc. dei giovani interessati. Le azioni da mettere in atto per questa dimensione sono allo stato attuale: la Consulta Giovani ovvero la definizione di un Azione Giovani per una Consulta Giovani comprendente nella sua manifestazione dinamica il Centro di Incontro Giovanile, l’attività di Infoimpresa, l’Antenna Europa Giaveno, la sede PLG presso il Palazzetto dello Sport, le scuole superiori, l’aggregazione formale ed informale di associazioni e gruppi spontanei, come indirizzi di espressione su cui il gruppo attore della Consulta avviato intorno ai giovani delle associazioni riconosciute nella I annualità è chiamato ad operare; il compimento dei percorsi per l’attivazione di uno Sportello Energia rivolto al territorio, di un consorzio o altro organismo volto a promuovere, valorizzare, commercializzare i prodotti del territorio, l’offerta turistica e l’accoglienza, un’offerta informativa e formativa sull’accoglienza e sulla capacità e potenzialità turistica locale ed un sistema di sostegno al potenziamento e miglioramento di servizi ed impegni praticati da associazioni con componente giovane per la cittadinanza e il territorio a valere sulle collaborazioni già in atto con i commercianti ed esercizi pubblici, con l’Amministrazione Comunale stessa, la Comunità Montana, ecc. Azioni che avranno attorno a se un corollario di dialogo e di realizzazioni volte ad incrementare, facilitare, sostenere, qualificare la partecipazione dei giovani alla vita economica, sociale, di salvaguardia e impiego responsabile delle risorse locali, la loro formazione e aggiornamento, il loro confrontarsi con i contesti e le azioni sovralocali, con le possibilità di mettersi in gioco con incentivi, soluzioni, ecc. proposti a livello sovracomunale, regionale, nazionale ed europeo. Un corollario composto anche di incontri informativi, formativi, di conoscenza di altre esperienza, di ricreatività ed animazione creativa e partecipata da parte di tutte le componenti la comunità. L’orientamento è di fare dei giovani locali i possibili realizzatori dello sviluppo locale in un sistema di lavoro partecipato ovvero prevedendo e sviluppando la partecipazione dei diversi attori sociali (i giovani stessi prima di tutto, organizzati e non, le istituzioni locali, le organizzazioni sociali ed economiche, le collettività locali, ecc.) in un’ animazione e in una raccolta di indirizzi secondo la considerazione che le politiche giovanili sono “attivatori” di processi e percorsi e che il Piano Locale Giovani può essere inteso come una “impresa sociale” frutto dell’azione della comunità locale. FINANZIAMENTO NAZIONALE € 60.000,00 COFINANZIAMENTO LOCALE € 60.000,00 Articolazione del Co-finanziamento Il cofinanziamento insisterà sulla definizione, conduzione e realizzazioni di tutte le azioni previste per la II Annualità della sperimentazione allo stresso modo dell’impiego del finanziamento. NUMERO DELLE AZIONI Le azioni previste possono essere raggruppate intorno a tre indirizzi come sopra esposti. 27 TIPOLOGIA DELLE AZIONI Le azioni previste mirano principalmente all’accesso ad una buona occupazione, per un inserimento effettivo nel mondo del lavoro, mediante lo sviluppo di imprenditorialità giovanile, l’offerta di sostegni a condivisione delle potenzialità e capacità messe in atto. Si tratta di azioni che hanno dei beneficiari diretti e dei beneficiari indiretti e degli interlocutori e portatori di interessi e di buone prassi che dall’azione del PLG possono trarre beneficio. Azioni dirette che potranno avere efficacia sull’insieme dei soggetti interessati e azioni con efficacia in una considerazione indiretta ed immateriale delle politiche giovanili e dei giovani da parte di una comunità più ampia di soggetti, unitamente ad azioni materiali laddove queste sono individuate nei riconoscimenti e compensi economici che verranno assegnati e alle spese necessarie a dare attuazione alla II Annualità del PLG nel suo complesso. LOCALIZZAZIONE DELLE AZIONI Le azioni del Piano Locale Giovani II Annualità a livello geografico intendono lavorare su Giaveno e i Comuni dell’attuale Comunità Montana Val Sangone, interessando le comunità locali di cittadini e giovani di questo ambito con una popolazione complessiva di 30 mila abitanti, di cui oltre 16 mila su Giaveno. Le azioni nella loro esecuzione di processo e percorso richiedono e mirano a mettere in atto una localizzazione più ampia laddove si intendono interessare e coinvolgere la Provincia, Regione, Consulta Giovani Regionale, Organismi sovracomunali, altri Comuni ed Enti interessati. INFORMAZIONI SULLA SINGOLA AZIONE DEL PLG DENOMINAZIONE DELL’AZIONE Azione Giovane per una Consulta Giovani OBIETTIVI DELL’AZIONE L’azione intende dare costituzione all’avviata intesa per una Consulta Giovani aggiornata e versata sull’occupazione, creatività, impegno e disponibilità protagonista dei giovani. Nel percorso l’Azione Giovane per una Consulta Giovani mira ad essere: - un luogo di incontro dove possano confluire le problematiche, le possibilità, le idee dei giovani sul mondo del lavoro, sulla società, gli indirizzi di sviluppo, la definizione di programmi ed iniziative, la condivisione di esperienze; - un punto informativo dove si possano trovare notizie e contatti, domande e offerte lavorative, dove interessare portatori di buone prassi, intercettare bisogni e potenzialità, ecc. - un punto di incontro dove anche le associazioni, gli organismi, le realtà, che lavorano con e per i giovani possano confluire e collaborare con la Consulta stessa; - nuove opportunità formative, cercando di formare figure professionali, qualificare, aggiornare figure e competenze da spendere nel mondo del lavoro, nei servizi, nella crescita sociale, nel migliorare comunità e territorio; - nuovi momenti di incontro e confronto giovanile, di ideazione di proposte, di definizione di programmi, di progetti e manifestazioni anche ricreative e di animazione. BACINO DI UTENZA Il target è di giovani con un’età compresa tra i 16 e gli oltre 29 anni senza tralasciare però gli adulti inoccupati, alla ricerca e in necessità di aggiornare in un contesto in continuo mutamento il proprio 28 bagaglio formativo e di esperienze. Giovani singoli e gruppi, formali ed informali, associazioni con prevalenza di adesioni giovanili, ecc. CONNESSIONI FUNZIONALI CON ALTRI INTERVENTI L’azione verrà perseguita mettendo in atto e facendo leva su connessioni già attive e su nuove intese fra le quali si possono segnale quelle con la Comunità Montana, con la quale è stato formalizzato un tavolo di lavoro per il Piano Locale Giovani Provinciale, altri Enti Locali, Centro per l’Impiego di Orbassano, Assot Agenzia per lo Sviluppo del Territorio, Provincia, Regione, altri parternariati, associazioni di categoria, ecc. Potranno inoltre essere potenziate connessioni funzionali con altri progetti già avviati dal nostro Ente, quali ad esempio il Piano di Sviluppo Locale oppure la conduzione di varie iniziative con l’AESG – Associazione esercenti sviluppo Giaveno – che è nata con lo scopo di unire tutti coloro che operando nel settore del commercio, dell’artigianato. FASI DELL’AZIONE Fase 1: Costituzione dell’Azione Giovani per una Consulta Giovani Fase 2: Promozione ed attività dell’Azione Giovani per una Consulta Giovani Fase 3: Iniziative ed impegni dell’Azione Giovani per una Consulta Giovani CRONOPROGRAMMA (indicare in dettaglio i tempi di realizzazione per ciascuna fase) Fase 1 – Fase 2: Giugno - Luglio – Agosto - Settembre: Costituzione, promozione e diffusione. Fase 2 – Fase 3: Settembre - Ottobre – Dicembre: Attività eventi dell’Azione Giovani per una Consulta Giovani. Fase 2 – Fase 3: Ottobre – Maggio: Attività, iniziative e verifica andamento. RISORSE UMANE INTERESSATE (indicare le risorse uomo che si prevede di impegnare per il progetto, nome cognome qualifica e mansioni nel piani di plg) Unità in capo all’Ufficio di Staff e all’ Area Socio Scolastica – Biblioteca Comunale, Ufficio Turistico Comunale Unità del Servizio Civile Volontario Collaborazioni a progetto Associazioni locali Tavolo di lavoro in ambito di Comunità Montana Val Sangone per il Piano Locale Giovani Provinciale Giovani, associazioni giovanili o composte in prevalenza da giovani, adulti, gruppi informali Riguardo alle mansioni svolte dai suindicati nominativi va detto che verranno valorizzate le competenze, conoscenze, responsabilità ed esperienze di ciascuno in ordine alla definizione e alla conduzione dell’azione. RISORSE STRUMENTALI NECESSARIE - Sede riconosciuta e sede “volante” con disponibilità di gazebo per la presenza in esterno e per l’adesione ad iniziative sul territorio e partecipazione; - tavoli, scrivania, sedie, espositori, bacheche, totem, gazebo, raccoglitori, ecc.; - Attrezzatura informatica computer, stampanti, collegamento Internet, wi fi, telefono cellulare e fisso, ecc.; - Cancelleria e materiale di consumo; e altra strumentazione ed attrezzatura che sarà individuata per la piena ed efficace funzionalità dell’azione. 29 RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO (inserire nominativo e contatti) Dott.ssa Alessandra MARITANO – Responsabile Ufficio di Staff del Sindaco Tel. 011.9326413 – Fax. 011.9364039 Signora Rosanna PALUMBO – Responsabile Ufficio Socio Scolastico Tel. 011.9326411 – Fax 011.9364039. Collaborazione della Dott.ssa Erika Argirò e Dott.ssa Alessia Cinato Intervento grafico di Ivan Valle Vallomi. COSTO PRESUNTO DELL’AZIONE € 20.000,00 INFORMAZIONI SULLA SINGOLA AZIONE DEL PLG DENOMINAZIONE DELL’AZIONE Definizione ed attivazione di organismi di servizio e di impegno per la valorizzazione e lo sviluppo locale. OBIETTIVI DELL’AZIONE (descrizione schematica degli obiettivi che si pone il piano per la seconda annualità di sperimentazione) L’azione mira a dare compimento a percorsi e a processi per l’attivazione di uno Sportello Energia rivolto al territorio, di un consorzio o altro organismo volto a promuovere, valorizzare, commercializzare i prodotti del territorio, l’offerta turistica e l’accoglienza, un’ offerta informativa e formativa sull’accoglienza e sulla capacità e potenzialità turistica locale ed un sistema di sostegno al potenziamento e miglioramento di servizi per la cittadinanza e il territorio a valere sulle collaborazioni già in atto con alcune associazioni per i commercianti e gli esercizi pubblici, l’Amministrazione Comunale stessa, la Comunità Montana, ecc. L’azione intende in relazione alle diverse tipologie di costituzioni che mira a definire e condurre: - dare possibilità ed inserimento a giovani con titoli di studio e qualifiche o con competenza ed esperienza nel campo la possibilità di costituzioni di servizi informativi/formativi, di valorizzazione e promozione e di servizio volti alla comunità di riferimento e all’esterno; - aumentare la conoscenza e l’informazione dei cittadini sui temi e sulle opportunità offerte nei campi di intervento; - creare sviluppo conoscitivo e mettere in condizione il pubblico di azioni di risparmio e o di possibile reddito legati alla costituzione dello Sportello Energia, del Consorzio e degli altri servizi per la cittadinanza; - stimolare la crescita del mercato locale delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico; - far conoscere le produzioni agricole e artigianali della valle all’esterno; - favorire l’accesso alle opportunità di finanziamento esistenti nel settore; - facilitare l’incontro tra la domanda e l’offerta. BACINO DI UTENZA Le comunità locali di Giaveno e dei Comuni della Val Sangone relativamente allo Sportello Energia e ai servizi, destinatari locali ed esterni per il Consorzio per la promozione, valorizzazione e commercializzazione delle produzioni locali. 30 CONNESSIONI FUNZIONALI CON ALTRI INTERVENTI Le connessioni funzionali sono con esperti dei settori, Università, Enti Locali, Comunità Montana, Associazioni di Categoria (Coldiretti, CNA, ecc.) Provincia, Regione, parternariati per programmi ed azioni di rilievo sovracomunale, nazionale ed europeo. FASI DELL’AZIONE Fase 1: Definizione bandi ed azioni per le costituzioni previste dall’azione Fase 2: Promozione e conoscenza ed avvio attività Fase 3: Conduzione delle attività e verifica dell’andamento CRONOPROGRAMMA (indicare in dettaglio i tempi di realizzazione per ciascuna fase) Fase 1 – Fase 2 – Fase 3: da luglio a maggio. RISORSE UMANE INTERESSATE (indicare le risorse uomo che si prevede di impegnare per il progetto, nome cognome qualifica e mansioni nel piani di plg) Ufficio di Staff e Area Ecologia e Ambiente, Ufficio Turistico Comunale Città di Giaveno Tavolo di lavoro in ambito di Comunità Montana Val Sangone per il Piano Locale Giovani Provinciale Unità del Servizio Civile Volontario Collaborazioni a progetto Università degli Studi, Politecnico Associazioni di Categoria Coldiretti, CNA, ecc. Associazioni locali Giovani, associazioni giovanili o composte in prevalenza da giovani, adulti, gruppi informali Riguardo alle mansioni svolte dai suindicati nominativi va detto che verranno valorizzate le competenze, conoscenze, responsabilità ed esperienze di ciascuno in ordine alla definizione e alla conduzione dell’azione. RISORSE STRUMENTALI NECESSARIE Localizzazione dello sportello e del consorzio; Costituzione e presenza in gazebo strutturato ad hoc in Mercati/manifestazioni/iniziative/fiere, ecc.; Attrezzature informatiche, stampante, internet, fotocopiatrice, telefono, ecc.; Bacheche fisse e pannelli raccoglitori ed informativi; Disponibilità di vettura per sopralluoghi e partecipazioni ad incontri, ecc.; Tavoli, espositori, sedie, totem, ecc.; Sostegno ai servizi con assegnazioni di premi/riconoscimenti. occasione di RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO (inserire nominativo e contatti) Dott.ssa Alessandra MARITANO – Responsabile Ufficio di Staff del Sindaco Tel. 011.9326413 – Fax. 011.9364039 Dott. Luca Gerbino – Responsabile Ufficio di Gabinetto Tel. 011.9326466 – Fax. 011.9364039 Ing. Riccardo Paviolo Responsabile Ufficio Lavori Pubblici 31 Tel. 011.9326461 – Fax. 011. 9378745 COSTO PRESUNTO DELL’AZIONE € 80.000,00 INFORMAZIONI SULLA SINGOLA AZIONE DEL PLG DENOMINAZIONE DELL’AZIONE Azione per il dialogo, il confronto, la condivisione di esperienze, per la formazione e l’informazione degli interessati, per l’animazione e l’espressione creativa e ricreativa dei giovani. OBIETTIVI DELL’AZIONE (descrizione schematica degli obiettivi che si pone il piano per la seconda annualità di sperimentazione) Si tratta di un azione che abbraccia e realizza subazioni non comprese nei principali indirizzi strategici della II Annualità del Piano Locale Giovani. La volontà è di realizzare un sistema di azioni concepite per facilitare, sostenere, qualificare la partecipazione dei giovani alla vita economica, sociale, di salvaguardia e impiego responsabile delle risorse locali, la loro formazione e aggiornamento, il loro confrontarsi con i contesti e le azioni sovralocali, con le possibilità di mettersi in gioco con incentivi, soluzioni, ecc. proposti a livello sovracomunale, regionale, nazionale ed europeo. L’azione mira a: - creare occasioni di conoscenza e visibilità delle azioni e della strategia del Piano Locale Giovani; - informare e formare i diretti interessati ma altresì il contesto generale dei cittadini sulla considerazione delle politiche giovanili come processi per lo sviluppo locale; - creare animazioni ricreative e creative come condivisione di queste azioni e messaggi; - sostenere un clima e un contesto in cui il protagonismo dei giovani è risorsa per il territorio e le comunità. BACINO DI UTENZA I cittadini delle comunità locali, le scuole, le associazioni, gruppi formali ed informali, associazioni, organismi, Enti, Parrocchie, ecc. CONNESSIONI FUNZIONALI CON ALTRI INTERVENTI Le azioni qui delineate hanno connessione con l’insieme del governo dell’Amministrazione Locale e di Valle, con le collaborazioni e la realizzazione di progetti turistici\, culturali, di promozione, animazione che potranno essere realizzati nel corso del periodo a valere anche su altre progettazioni provinciali, regionali, nazionali, ecc. FASI DELL’AZIONE Fase 1: Definizione del programma di azioni Fase 2: Conduzione delle azioni, animazioni Fase 3: Raccolta del riscontro e verifica 32 CRONOPROGRAMMA (indicare in dettaglio i tempi di realizzazione per ciascuna fase) Le azioni suindicate sono in continuità con la conduzione della Sperimentazione del PLG I annualità, sono in corso e altre saranno definite e realizzare nell’ambito di sviluppo della II Annualità. RISORSE UMANE INTERESSATE (indicare le risorse uomo che si prevede di impegnare per il progetto, nome cognome qualifica e mansioni nel piani di plg) Unità in capo all’Ufficio di Staff e Area Socio Scolastica – Biblioteca Comunale, Ufficio Turistico Unità del Servizio Civile Volontario Collaborazioni a progetto Associazioni locali e gruppi informali Tavolo di lavoro in ambito di Comunità Montana Val Sangone per il Piano Locale Giovani Provinciale, ecc. RISORSE STRUMENTALI NECESSARIE - attrezzature audio e video per manifestazioni ed incontri - attrezzatura informatica - materiale di cancelleria e a perdere - coperture assicurative - disponibilità vetture - service esterni - bacheche e totem informativi - viaggi, trasferte, partecipazioni a formazioni, confronti di esperienze, ecc. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO (inserire nominativo e contatti) Dott.ssa Alessandra MARITANO – Responsabile Ufficio di Staff del Sindaco Tel. 011.9326413 – Fax. 011.9364039 Signora Rosanna PALUMBO – Responsabile Ufficio Socio Scolastico Tel. 011.9326411 – Fax 011.9364039. Collaborazione della Dott.ssa Erika Argirò e Dott.ssa Alessia Cinato Intervento grafico di Ivan Valle Vallomi. Personale dell’Ufficio Turistico Comunale e della Biblioteca Comunale. Riguardo alle mansioni svolte dai suindicati nominativi va detto che verranno valorizzate le competenze, conoscenze, responsabilità ed esperienze di ciascuno in ordine alla definizione e alla conduzione dell’azione. COSTO PRESUNTO DELL’AZIONE € 20.000,00 Giaveno, 27 maggio 2009 Il Sindaco Daniela Ruffino 33 34 35 CITTA’ DI GIAVENO Provincia di Torino COD. AVV. POST. 10094 _____________________________________ RELAZIONE TECNICA FINALE ALLEGATO D SOGGETTO E SOGGETTI INTERESSATI, COINVOLTI E PARTECIPANTI La sperimentazione del Piano Locale Giovani ha interessato come soggetto partecipante la Città di Giaveno, una realtà di media entità con una popolazione di oltre 15mila abitanti, collocata al centro di una valle montana segnata dal governo di una Comunità Montana composta di altri 5 Comuni: Coazze, Reano, Trana, Sangano e Valgioie, per una popolazione complessiva di oltre 30mila abitanti. Territorio che possiamo suddividere in Alta Valle e Bassa Valle. L’Alta Valle comprendente i Comuni di Coazze, Giaveno, Valgioie ha le seguenti caratteristiche: configurazione montana con elevata dispersione in borgate, frazioni e case sparse; presenza di popolazione anziana residente, ma anche di nuova residenza proveniente dal capoluogo piemontese e significativa presenze di popolazione villeggiante nel periodo estivo. La Bassa Valle, comprende i Comuni di Reano, Sangano, Trana ed è contraddistinta da una tipologia di insediamento urbano simile alla seconda cintura dell’area metropolitana, con presenza di nuclei familiari giovani e incremento della popolazione residente. Fin da subito la concezione immaginata e poi praticata per la conduzione di iniziative con e per i giovani, per raggiungere, avvicinare, dare e recuperare fiducia nei giovani, nel contesto di facilitare l’accesso ad una buona occupazione e per un inserimento effettivo nel mondo del lavoro, questo l’obiettivo individuato dalla Città di Giaveno con insistenza sulla Comunità Montana Val Sangone, per il Piano Locale Giovani è stata di provare a condurre rapporti di protagonismo dei giovani e di opportunità di affermazione di progetti, attività ed iniziative occupazionali, creative, di “messa in gioco di se” che fossero maturazione, idea, concepimento dei ragazzi e delle ragazze, dei giovani del territorio. Giovani, che la Città di Giaveno, il gruppo di lavoro, quanti sono stati interessati dal Piano Locale Giovani hanno colto e vissuto come risorse, risorse che hanno individuato o provato ad individuare un proprio percorso di vita, di crescita e di sviluppo in un territorio montano, ancora agricolo con slanci verso il settore dei servizi alla persona, alla comunità e al territorio. 36 La sperimentazione ha intrapreso un impegno di interesse sulla Valle, sui giovani della Valle oltre la considerazione degli impegni del Piano di Zona dei Servizi Socio Assistenziali e dei tavoli di lavoro di questo costituiti in seno alla Comunità Montana. Tavoli di lavoro riguardo l’Area Minori, Giovani e Famiglia; l’Area Anziani; l’Area Adulti in difficoltà, politiche attive per l’occupazione e l’integrazione sociale; l’Area Disabili. Sono risultati diversi i soggetti contattati, informati, coinvolti a diverso livello per la considerazione sulla Sperimentazione del Piano Locale Giovani: Scuole e Agenzie formative del territorio; Assot Agenzia per lo Sviluppo del Territorio; Centro per l’Impiego di Orbassano, Provincia di Torino – Assessorato alle Politiche Giovanili; Regione Piemonte – Assessorato alle Politiche Giovanili, XII Consulta Giovani - Anci Piemonte; Associazioni del territorio, Sindacati, gruppi informali di adulti e di giovani, singoli. A condurre l’animazione ed attività a livello di Città di Giaveno un gruppo di lavoro formato da referenti politici e tecnici, ai quali si sono sommate le competenze di altre unità di personale incaricato e o in rapporto di collaborazione e progetto con questo Ente. Esperienze in questo ultimo caso di giovani occupati nella conduzione di laboratori ed attività rivolte alle scuole, ai ragazzi e alle ragazze, di supporto alle attività del Centro di Incontro Giovanile, di “tutor” per l’espletamento delle opportunità lavorative messe in atto con riferimento al PLG e realizzati per le possibilità date dalla Sperimentazione: distribuzione dell’Informatore di Giaveno alla comunità, assistenza all’inaugurazione del Palazzetto dello Sport, distribuzione dei cassonetti, ecc.. Gruppo che ha contato anche dell’interazione con i giovani del Servizio Civile Volontario e di altri volontari e stagisti accolti presso questo Ente e di cui si è “approfittato” per avere visioni, prospettive, indicazioni e confronti utili alla messa in atto delle attività diverse che hanno concorso tutte al formare il PLG. Soggetti attori, “trasmettitori e contaminatori” dell’azione PLG di significato sono stati i giovani e le giovani delle associazioni. Le associazioni che ad ottobre 2007 hanno presentato delle proposte progettuali a valere sul bando emesso per lo sviluppo del territorio, l’occupazione ed il coinvolgimento giovanile, la promozione di servizi e attività locali. Sia quelle che sono state premiate e che con realizzazione delle idee di progetto hanno generato forme di occupazione e qualificato collaborazioni in rapporti di lavoro, alimentato il protagonismo, il coinvolgimento di giovani, giovani già parte del sodalizio e nuovi giovani; sia le associazioni non premiate che hanno rilevato in certi casi la presenza di realtà con idee nuove comunque apprezzabili già per il fatto di essersi messi alla prova. A questi si deve aggiungere un panorama di associazioni, di giovani informali, non aderenti ad una associazione e o “naviganti” su più realtà, gruppi sportivi, teatrali, del Centro di Incontro Giovanile, ecc. e di beneficiari di “possibilità di lavoro con riscontro economico”, di singoli che non hanno vissuto direttamente la sperimentazione, ma che attraverso gli aspetti di proposta ed azione sperimentali offerti dal PLG, dalla condivisione e maturazione della dimensione del PLG hanno potuto accedere ad occasioni di pratica lavorativa utile ai fini sociali, per l’Ente, e per se. In questa pratica l’Ente ha raggiunto anche un’economicità della prestazione intesa come proficuità ed efficacia a rivolgersi a questi giovani ed adulti locali anche in termini di messa in circuito di persone con conoscenze del territorio, di pratica di questo, ovvero con a disposizione un bagaglio di conoscenze difficilmente rintracciabili nell’affidamento a ditta e società esterne. LE ATTIVITA’ DELLA SPERIMENTAZIONE 37 Le iniziative attivate per la sperimentazione del PLG hanno chiaramente espresso la strategia e le azioni a suo tempo individuate nella Scheda Azioni Locali, i cui contenuti si riferiscono a valutazioni e considerazioni di fine 2006. Va da se che ogni strategia risulta utile e soddisfa l’obiettivo individuato, nel caso della Città di Giaveno come obiettivo intermedio si è puntato prevalentemente sul facilitare l’accesso alla buona occupazione, per un inserimento effettivo nel mondo del lavoro, nella misura in cui chi la conduce si rende conto della necessità e della opportunità di fare in corso d’opera degli aggiustamenti, intesi non come “fuga”, ma come aderenza alla espressione ed affermazione, per il Piano Locale Giovani, del protagonismo dei giovani. Le azioni individuate rispondevano alla Creazione di una Consulta Giovani sulla curvatura lavoro – occupazione; il rafforzamento del Centro di Incontro Giovanile con la creazione di una “fucina” sociale culturale relazionale del protagonismo giovanile; la creazione e o il rafforzamento di associazioni giovani del territorio occupate nella gestione di servizi e attività. Azioni comunicanti e fra loro in interazione, relazionabili e rafforzabili con altri progetti già delineati e o di nuova impostazione da parte dell’Ente e capaci di “contaminare” altre proposte e più in generale di generare un ottica di sviluppo del territorio con attori privilegiati i giovani. Fra le iniziativa messe in atto e praticate il PLG ha offerto le condizione e le risorse per attuare il bando di concorso praticato ad ottobre 2007 per la presentazione di progetti per lo sviluppo del territorio, l’occupazione e il coinvolgimento giovanile e la promozione di servizi ed attività locali da parte di associazioni. Bando inteso come competizione fra progetti innovativi di sviluppo per la creazione di attività e servizi rivolti alla comunità della Val Sangone, presentati da associazioni con sede ed attività in uno dei Comuni della Comunità Montana Val Sangone (Coazze, Giaveno, Reano, Sangano, Trana e Valgioie). Le aree oggetto di proposta individuate dalla Città di Giaveno sono state quelle di impegno sportivo e sociale; e di assistenza, di formazione e di servizio educativo e di animazione per minori, giovani, famiglie, disabili, adulti in difficoltà ed anziani. Il concorso era rivolto a tutte le associazioni costituite da giovani con un’età compresa fra i 22 e i 33 anni e in una misura pari minimo al 75%. Vi hanno partecipato sette associazioni, tre delle quali si sono aggiudicate il premio. Le associazioni sono risultate essere: Valsangone Turismo, associazione impegnata nella conduzione di attività didattica escursionistica e con in capo la gestione dell’Albergo Rifugio La Madlena, struttura comunale di accoglienza e soggiorno turistico e di conduzione didattica di laboratori ed uscite per le scuole; la Polisportiva PalaGiaveno, raggruppamento di altre tre associazioni locali sportive, alla quale la Città di Giaveno ha affidato la gestione del Palazzetto dello Sport; impianto sportivo nuovo inaugurato a dicembre 2007 e l’Associazione “Uno per Tutti”, associazione di offerta e conduzione di servizi alla famiglia e ai genitori, nata sulla prima esperienza in tutta la valle dei Nidi in Famiglia. L’avvio del progetto, la conduzione, gli sviluppi delle attività messe in atto dalle associazioni vincitrici sono state monitorate con incontri, relazioni, prove che hanno determinato, secondo il disposto del bando, anche un premio aggiuntivo a riscontro della capacità di ampliare il numero dei giovani associati, interessati e benefici del progetto e o degli sviluppi del progetto iniziale. Per queste associazioni alla presentazione del progetto si contava un coinvolgimento di 35 giovani, in fase di rendiconto le stesse hanno raggiunto i 55 giovani nella fascia di età considerata fra 21 e 38 gli oltre 29 anni. Lasciando fuori da questi dati oltre una decina di soggetti adulti, compresi in una fascia di età con limite nei 35 anni. A considerazione del processo avviato qui di seguito vengono riportati alcuni stralci delle relazioni di attività predisposte da due delle associazioni interessate, Valsangone Turismo e Polisportiva PalaGiaveno. “E il Piano Locale Giovani ci ha permesso di fare un piccolo salto di qualità, passando da associazione che opera con l’ausilio quasi esclusivo di volontari, ad associazione che investe sui suoi formatori, garantendogli lavoro e occupazione. L’Associazione ValSangone Turismo si avvale di formatori e collaboratori residenti in Frazione Maddalena e nelle borgate limitrofe e questo è un motivo in più per puntare sullo sviluppo delle nostre potenzialità. Nel gennaio 2008 sono stati sottoscritti con le persone che si occupano principalmente di didattica, dei contratti a progetto con scadenza 31 marzo 2009. I contratti prevedono di riconoscere economicamente il lavoro di progettazione, preparazione e svolgimento dei programmi didattici, lavoro lungo, laborioso e che richiede una elevata professionalità. Ed è per questo che i formatori della ValSangone Turismo, oltre a vivere in Fraz.Maddalena, sono esclusivamente professionisti qualificati, dottori in agraria e guide naturalistiche abilitate. Per loro un riconoscimento ed uno stimolo a credere e investire in questa attività e in questo territorio. Oggi chi lavora come formatore non è più un volontario ma un collaboratore retribuito, assicurato INAIL, e con i contributi versati. Sono sicuramente cifre piccole, ma sono un primo passo ed un incentivo a rimanere a vivere tra le montagne di Giaveno. Noi dell’Associazione ValSangone Turismo viviamo tra queste montagne giavenesi ed è nostra intenzione continuare a investire in questo territorio.” Ricadute indirette del Piano Locale Giovani Le altre attività del Rifugio La Madlena e dell’Associazione ValSangone Turismo Anche se non direttamente collegato al Piano Locale Giovani, le altre attività del rifugio ne hanno un indiretto beneficio. Ed è per questo che aggiungiamo queste poche righe. Infatti La Madlena durante la settimana ospita i ragazzi delle scuole, ma nel fine settimana si apre ai borghigiani, a gruppi ospiti, a turisti che si fermano a dormire o mangiare, o per una merenda sinoira. E anche a tanti altri bambini che nel corso di questi anni hanno organizzato le loro feste di compleanno presso il rifugio, sapendo di poter contare su spazi studiati apposta per loro. 39 L’area esterna, da quest’estate dotata di giochi per i bimbi, gazebo e ombrelloni, è il luogo adatto per le famiglie che vogliono trascorrere una fine settimana diverso, tra il verde delle montagne di Giaveno. La possibilità di sviluppare l’offerta didattica garantisce una continuità di lavoro e una offerta diversificata per il Rifugio de La Madlena e per l’Associazione ValSangone Turismo. Ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza l’aiuto di molti dei borghigiani della Maddalena, i quali si sono prodigati con molte ore di volontariato per coadiuvare i formatori nella attività didattica, e accogliere gli ospiti. Oltre, naturalmente, a vivere in prima persona gli spazi del rifugio, giocando a carte, ritrovandosi, prendendo un caffè o a tavola. Molti borghigiani hanno volontariamente fatto da supporto morale e operativo ai giovani della associazione che stanno investendo in questa avventura. Ed è anche grazie al loro appoggio se il finanziamento del Piano Locale Giovani ha potuto inserirsi in un’ottica di continuità delle attività dell’associazione e del rifugio.” (tratto dalla relazione di giugno 2008 dell’Associazione Valsangone Turismo – vincitrice del Premio del bando PLG ed attore delle azioni della sperimentazione del Piano Locale Giovani) “Notevoli sono i benefici che l’attività della Polisportiva ha da subito realizzato grazie alle potenzialità dell’impianto; si è incentivato lo sviluppo occupazionale giovanile e non, occupando da subito alcune figure professionali previste dal progetto. Già dopo i primi mesi di lavoro sul progetto la gestione e l’organizzazione delle molteplici attività sportive presenti nella struttura hanno già portato il Palazzetto dello Sport ad essere un nuovo centro di incontro giovanile fulcro di un polo di aggregazione sociale con potenzialità che poche altri complessi sportivi sul territorio possono mettere in pratica, essendo presenti in struttura un’alta percentuale di giovani compresi tra l’età di 8 e 29 anni. Nel Palasport è sorto come previsto un bar che accoglie tutte le persone presenti nel Palazzetto, mentre un ufficio è stato adibito a sede del Centro d’incontro giovanile. Tale ufficio è stato dotato di copertura internet e buona parte del piano superiore e fornito di copertura, sempre nell’ufficio è sorta una postazione computer. Da non sottovalutare anche il graduale sviluppo dell’area territoriale in cui è presente il Palasport e le attività della Polisportiva, in poco tempo la zona è diventata zona di largo passaggio e centro di incontro. Come indicato nel progetto sono già stati organizzati direttamente o previsti dal Comune di Giaveno, in sintonia con l’Amministrazione comunale, eventi e manifestazioni che hanno portato un notevole flusso turistico al territorio locale. Infine si sono già aperte collaborazioni con le scuole locali, mettendo a disposizione la struttura per poter migliorare le offerte didattiche delle scuole stesse verso gli studenti. Strumenti da utilizzare al fine della valutazione: La Polisportiva PalaGiaveno ha sviluppato la maggior parte dei punti del progetto con attività che hanno coinvolto un grande numero di persone, si pensi all’inaugurazione del Palazzetto stesso o alle manifestazioni di Judo che hanno portato più di 2000 persone nella struttura; senza tralasciare il numero elevato di persone che praticano attività all’interno del Palasport. Questo permette un controllo e una valutazione immediata delle attività svolte e degli obiettivi raggiunti in pochi mesi dalla Polisportiva. I numeri indicati nel progetto iniziale sono stati raggiunti grazie alla perfetta polifunzionalità 40 della struttura messa a disposizione dall’amministrazione del Comune di Giaveno; la moltitudine di possibilità che la struttura offriva sono state ben raccolte dalla Polisportiva che ha in poco tempo raggiunto numeri di presenza nella stessa, e richieste di sviluppare attività sportive, culturali, ludiche che vanno ben oltre i numeri previsti dal progetto stesso. L’agenda ore della gestione dimostra la quantità di attività che hanno preso inizio nella struttura da ottobre in poi. Non è da sottovalutare poi l’indotto che ha portato la nascita di questo Palazzetto, alcune attività sportive hanno aumentato di molto i loro tesserati e hanno dovuto cercare nuovi istruttori; le attività del bar hanno portato aziende locali ad avere un cliente in più da approvvigionare; durante alcune manifestazioni regionali e nazionali, persone venute da altre parti della regione hanno usufruito dei servizi della Città di Giaveno, e hanno portato benefici alle attività commerciali (tanto per citarne una la ristorazione).” (tratto dalla relazione di giugno 2008 della Polisportiva PalaGiaveno – vincitrice del Premio del bando PLG ed attore delle azioni della sperimentazione del Piano Locale Giovani) E’ importante sottolineare inoltre la capacità di queste associazioni di istituire nuove collaborazioni fra loro, potenziandosi e fra altre realtà e singoli, nonché in relazione alle amministrazioni comunali del territorio della Val Sangone. Nello specifico si può evidenziare quella tra l’Associazione Palagiaveno e l’Albergo Rifugio La Madlena che fa capo all’Associazione “Valsangone Turismo” nel quale vengono ospitati gli atleti che utilizzano il Palazzetto dello Sport. L’Associazione “Uno per Tutti” è inoltre riuscita ad attivare nuovi servizi grazie alla collaborazione con altri Comuni, si cita il servizio di Doposcuola attivato presso il Comune di Trana. Sempre questa Associazione, nata come gruppo informale, ha presentato alla Provincia di Torino, Assessorato alle Politiche Giovanili un progetto a valere sulle disponibilità premio della Legge 16/95, Legge regionale sui Giovani ed ottenuto un premio per la conduzione delle attività di formazione di figure da impegnare nei servizi alla persona, di assistenza e di sorveglianza di minori, propri dell’associazione stessa. A queste conduzioni progettuali le associazioni protagoniste hanno affiancato un processo di servizi collaterali, frutto di una maggiore fiducia dei giovani nella propria capacità organizzativa e realizzatrice di servizi ed impegni che la Città di Giaveno ha assunto per dare attuazione a lavori di soddisfazione pubblica, eseguiti fra dicembre 2007 e agosto 2008. Si è tratto del servizio di distribuzione dell’Informatore di Giaveno, pubblicazione a cura dell’Amministrazione Comunale di informazione ed illustrazione delle attività lavori della pubblica amministrazione comunale di Giaveno, recapitato ai capifamiglie e convivenze residenti sul territorio di Giaveno e agli operatori economici. Questi ha generato un rapporto di lavoro per numero 4 giovani nella fascia di età del PLG più uno al limite dei 35 anni. E si è trattato della assegnazione alle famiglie ed attività economiche del nuovo cassonetto di raccolta dei rifiuti indifferenziati e dello speciale numero informativo dedicato alla raccolta rifiuti. Servizio affidato all’Associazione Valsangone Turismo che in base alle proprie finalità statuarie e in relazione ad un rafforzamento delle proprie potenzialità di acquisizione di n. 4 giovani e 5 adulti, di disponibilità e di offerta di lavoro ha presentato condizioni economiche vantaggiose e tali da mettere in atto la strategia del Piano Locale Giovani. Fra le altre attività promosse, condotte e realizzate vanno indicate: Attività inserite nelle proposte del Centro di Incontro Giovanile:corso da Dj; concorso di idee “designer per un logo”; Manifestazioni /eventi organizzati dal CIG; Festa dell’Europa 2007; Manifestazione “Notte Bianca e Argentina 2007”; progetto “Giovani in Azione”;Partecipazione al Bando relativo al “Servizio 41 Civile”; Bando ministeriale “Giovani idee cambiano l’Italia”; partecipazione al Convegno Nazionale Informagiovani; Seminario “Giaveno incontra l’Europa”;Partecipazione alla settimana Europea della Gioventù; partecipazione al tavolo di lavoro della XII Consulta Giovani – Anci Piemonte; presa di contatti Con il Forum Giovani del Piemonte; partecipazione ad un progetto di cooperazione internazionale con una località dello stato di Israele con apertura e coinvolgimento dei giovani; Punto informativo decentrato sull’Unione Europea attivato da settembre 2007 presso la Biblioteca Comunale di Giaveno poi assunto a titolo di Antenna Europa; inaugurazione nuovo Palazzetto dello Sport di Giaveno con inaugurazione sede del PLG presso la stessa struttura; Attivazione presso la sede PLG del Palazzetto dello Sport di uno spazio informativo diffuso tramite attivazione connessione Wifi e postazione internet e punto di incontro dei giovani frequentanti il Palazzetto. Per la definizione e realizzazione del programma di attività qui esposto vi hanno lavorato le figure tecniche e in special modo le competenze afferenti al Gruppo di lavoro tecnico e collaboratori, il consulente della gestione del Centro di Incontro Giovanile, con l’apporto di un grafico collaboratore in capo alla Città di Giaveno, conduttori di laboratori e i referenti della Biblioteca Comunale e dell’Ufficio Turistico Comunale. Vanno ancora indicate la programmazione e conduzione dell’iniziativa di protagonismo creativo dei giovani “Vieni, Crea e Vai”, manifestazione pubblica di incontro e realizzazione espressiva artistica condotta a marzo 2008, che ha portato ad individuare premi e a riconoscere nei giovani gli artefici della campagna promozionale della seconda “Notte Bianca e Argentina” di maggio 2008. Evento questo nel quale i protagonisti del successo di pubblico intervenuto e di soddisfazione degli operatori economici sono risultati i conduttori delle varie performances ospitate; gruppi formali, bands, artisti ma anche giovani che nell’iniziativa hanno trovato la “carica” per manifestare ed esprimere linguaggi espressivi diversi: del canto, della interpretazione musicale di cover, ecc. Vi hanno aderito associazione e giovani informali che inoltre si sono “sperimentati” nella conduzione di punto ristoro. Nell’estate 2008 l’attività di Estate Ragazzi promossa dalla Città di Giaveno è stata affidata in conduzione all’Associazione “Uno per Tutti”, attore della Sperimentazione PLG nell’azione dell’inserimento lavorativo e nella formazione che ha assunto per la conduzione 19 fra ragazzi e ragazze, educatori, esperti di laboratori, addetti alla pulizia dei locali a contratto per il periodo interessato di cui una decina di unità comprese nella fascia dai 21 anni a oltre 29 anni. Riguardo la Consulta Giovani con curvatura sull’occupazione, il PLG ha dato motivazione a rivedere la Consulta Giovani da tempo istituita ma nel tempo manifestati debole, per ragioni in massima parte afferenti la discontinuità dei giovani, la difficoltà di avere un interesse dei ragazzi e delle ragazze in un organismo di accezione istituzionale. Nella nuova proposta il punto di sviluppo e di attrazione della Consulta è stato individuato fondamentalmente nell’informazione, nella possibilità di avere in essa un ulteriore collettore di informazioni di ricerca ed messa in circolo delle possibili offerte e possibilità di lavoro, di formazione, di qualificazione, di esperienza. Il gruppo attore della Consulta ha nei giovani delle associazioni animate dal PLG le sue prime risorse di contatto ed operatività, chiaramente si tratta di dare forma e continuità all’approccio in questi mesi. Preme ancora evidenziare in questo ambito di informazione sul lavoro, sulle possibilità di bandi, di creazione di impresa, di finanziamento alle aziende agricole, ecc. la conduzione dello Sportello InfoImpresa, Sportello per cittadini e imprenditori (sia imprese già avviate che da avviare). Il servizio attivato dall’Ufficio di Staff offre informazioni alle imprese e consente di avviare contatti con le stesse proponendo bandi, opportunità di finanziamento ed instaurando nel contempo un dialogo per comprendere i bisogni, le ricerche delle aziende, ma anche dei singoli interessati 42 cercando di dare una collaborazione per individuare punti deboli o critici della loro attività e organizzazione e/o mettere in rete possibilità di collaborazione tra differenti soggetti nell’ambito locale. Lo Sportello agisce principalmente attraverso le seguenti modalità: telematico con newsletter inviata alle imprese che si sono iscritte al servizio. Attraverso convegni o incontri nei quali vengono trattati approfondimenti su argomenti di particolare interesse, con la somministrazione questionari per la verifica del settore di operatività, prospettive future delle aziende e necessità; possibilità di collaborazioni tra privati o tra pubblico e privato e con attività di front office per consulenza ed indirizzo su richiesta di cittadini o imprenditori. Fra gli avvii frutto della maturazione PLG, a livello di concepimento e animazione del processo di considerazione dei giovani come risorsa e non come problematica l’individuazione con alcuni giovani infornali, componenti di associazioni, imprenditori agricoli, conduttori di attività commerciali (dal 2006 è operativa un’associazione commercianti Associazione Esercenti Sviluppo Giaveno composta in buona parte di giovani titolati di attività) di un gruppo di lavoro per la creazione di un Consorzio per la conoscenza, valorizzazione, promozione e commercializzazione delle risorse locali. Organismi capace nella prospettiva costitutiva di creare lavoro, offrire opportunità occupazionali e in grado di presentare progetti sui bandi europei e regionali della nuova programmazione europea 2007 – 2013 in corso di avvio (Piano di Sviluppo Rurale; al Piano di Sviluppo Rurale Asse IV Leader, ecc.). L’attività informale di incontro con i ragazzi di valle che fanno riferimento su Giaveno, come centro principale della Val Sangone, alla ricerca ci uno spazio dove poter praticare lo “skateboard” ha portato l’Amministrazione Comunale con ad impegnarsi a realizzare presso il Palazzetto dello sport di una struttura di skatepark per un costo dell’opera che verrà realizzata nel 2009 di circa 45 mila Euro di risorse finanziarie proprie. ASPETTI INNOVATIVI - Aver orientato ed inteso con la sperimentazione le politiche giovanili e le azioni indirizzate a questo ambito come politiche ed interventi per lo sviluppo locale e di sistema. Aver dato una sorta di “lente” per cogliere nei progetti e nelle iniziative proposte dai giovani e o rivolte ai giovani come processi funzionali coerenti con lo sviluppo del benessere della comunità locale nell’ insieme; - Si è trattato anche di riconoscere nell’Ente locale un soggetto che tratta, cerca di concorrere a dare percorsi a far nascere processi per l’occupazione partendo dal presupposto che l’Ente Locale rappresenta la comunità e ne cura gli interessi; - Aver acceso l’attenzione “sui cervelli”, sulle idee, la creatività, innovazione, possibilità, volontà, ma anche sui tentativi dei giovani locali interessati a mettersi in atto, a provare e a riuscire, per far crescere e partecipare a questo territorio; - Aver colto in coloro che sono stati interessati più direttamente ma anche in coloro che sono stati avvicinati dalla dimensione aperta dal PLG la volontà, la propensione a credere nelle proprie possibilità e potenzialità, a voler lavorare, impegnarsi per questo territorio (per creare nuovi servizi, potenziare quelli esistenti, nel sociale e come nella risorsa turistica e in quella agricola rurale); 43 - aver riscoperto e riconosciuto il concetto di fiducia e di responsabili dei giovani interessati da opportunità di lavoro; I PUNTI DI FORZA - aver operato ed insistito su una dimensione di valle, su una rete di attori formale ma in special modo informale di presenze e di attori giovani: di singoli, di associazioni e di gruppi; aver fatto leva sul “valore” dei giovani, sulle risorse umane di questo territorio e al loro forte senso di identità con questa valle e comunità; aver disposto di risorse aggiuntive per concretizzare alcune azioni. Buone anche se non sempre praticabili per ragioni di spesa, le occasioni di incontro fra giovani, la formula del Campus può essere considerata valida con alcune variazioni, più coinvolgimento dei giovani, più loro mettere in comune esperienze, problemi, riuscite, modi di fare e di essere. I PUNTI CRITICI E DI DIFFICOLTA’ - - la prospettiva legata al PLG ma anche alla situazione finanziaria degli Enti Locali più in generale non continuità degli impegni finanziari e dei sostegni diretti ed indiretti a favore delle azioni per i giovani una volta chiusa la sperimentazione; di arrivare a conoscere certe situazioni e bisogni dopo o tardi. Non arrivare a definire livelli di “praticato” utili ed efficaci in tempo; il persistere di limiti ad agire per il benessere della vita dei giovani in una società che nel complesso non ha più modelli di riferimento, valori, identità. Necessità di una formazione e possibilità di destinare le risorse umane dell’Ente interessate a vivere delle esperienze condotte dai giovani. Per alcuni versi questo è stato fatto. Occorre fare per il futuro ancora uno sforzo nella direzione di un maggior avvicinamento, contatto di dialogo, comunicazione, illustrazione con i giovani, ci è trovati di fronte a situazioni a dir poco paradossali: non avere saputo di una certa cosa semplicemente e banalmente perché non si è letto una comunicazione personale, indirizzata al singolo giovane, in taluni casi letta ma non intesa per la sua portata. A precisazione di questo stato di fatto va detto che da tempo nell’ attività di comunicazione e di informazione la Città di Giaveno ha assunto l’impiego di un linguaggio lontano dal “burocratese” privilegiando un approccio informale, immediato, ecc. ATTIVITA’ DI COMUNICAZIONE Le attività messe in atto con la Sperimentazione del Piano Locale Giovani, la considerazione di questo strumento e l’opportunità offerta, insieme alle azioni intraprese e condotte hanno trovato spazio in conferenze stampa convocate, in comunicati stampa redatti e trasmessi che hanno dato luogo ad articoli e notizie sui tre giornali locali che insistono sulla Val Sangone: il bisettimanale Luna Nuova, il Settimana La Valsusa, il mensile Il Sangone. In alcuni casi anche la Cronaca della Provincia di Torino del quotidiano nazionale La Stampa ha parlato del PLG. Con la carta stampata esterna, la condivisione con la comunità giavenese dell’esistenza e della conduzione della Sperimentazione è stata diffusa per mezzo della pubblicazione dell’Amministrazione Comunale L’Informatore di Giaveno. Un periodico realizzato dalla Città di 44 Giaveno distribuito agli oltre 7.000 capifamiglia e alle attività produttive ed economiche locali, nonché in disponibilità presso la sede del Municipio – Centralino e Ufficio Stampa della Città di Giaveno, la Biblioteca Comunale e L’Ufficio Turistico Comunale. In alcune occasioni specifiche di presentazione di azioni del PLG e di manifestazioni ed iniziative ci si è rivolti all’emittente televisiva locale GIAVENO TV che ha ospitato in studio la conduzione di programmi di diffusione delle pratiche e delle occasioni del PLG. Notizie ed avvisi sono stati inoltrati e diffusi dall’emittente nel TG Valle di Susa e Val Sangone in onda settimanalmente. Per la diffusione del progetto, conoscenza, avvicinamento ci si è avvalsi della affissione pubblica di manifesti e locandine, ma anche della distribuzione di materiale con volantinaggio presso gli esercizi commerciali e pubblici esercizi, presso le scuole, le bacheche presenti sul territorio, gli sportelli e bacheche informative di Informalavoro della Comunità Montana presenti nei Comuni e con affissione e disponibilità in assegnazione presso le Biblioteche Comunali, Centri di Incontro Giovanili e gli Uffici Turistici. Il materiale informativo ed illustrativo della Sperimentazione e di quanto messo in atto con riferimento e come espressione della considerazione del PLG, è stato diffuso anche con l’inserimento e la visione di questo sul sito ufficiale della Città di Giaveno www.giaveno.it. Collocato in homepage nella formula della news più il collegamento agli allegati. Notizie apparse sul sito corredate di immagini, anche se questo non sempre per ogni testo e materiale diffuso è stato possibile, affiancate anche dall’inserimento del Logo PLG acquisito su proposta della Città di Biella, altra realtà piemontese inclusa nella sperimentazione e una volta disponibile il nuovo logo del Ministero della Gioventù. Il linguaggio scelto per la comunicazione ed informazione privilegiato è stato di tipo il meno “burocratico” possibile, nell’indirizzo comunque di salvaguardare l’istituzionalità del progetto insieme alla comprensione dei contenuti e alla opportunità di familiarizzare con un’iniziativa nuova e dalle prospettive sperimentali e di verifica sul campo. A far tempo dalla definizione e dalla messa a disposizione da parte di Ancitel del sito www.pianilocaligiovani.it, a fine estate 2008, sito web realizzato da e dedicato al progetto di sperimentazione promosso dal Ministero della Gioventù, dall’Anci e dalla Rete Iter con l’intenzione di adempiere ad una duplice funzione: costituire punto di riferimento per la presentazione al pubblico dell’iniziativa, di diffusione delle singole esperienze dei territori coinvolti da un lato, strumento di servizio per gli stessi sperimentatori che potranno gestire le pagine dedicate ai progetti locali, interagire con gli altri territori, con l’Anci e con il Dipartimento; la Città di Giaveno ha intrapreso l’inserimento di proprio materiale e notizie. Aspetto da potenziare con altri inserimenti al momento non ancora praticati e da ribaltare anche su una sezione esclusiva dedicata al Piano Locale Giovani già presente sul sito web di Giaveno. Al di là di questi strumenti va detto che riscontri in efficacia diretta e manifesta sono stati raccolti nell’azione comunicativa ed informativa informale, di incontro e di scambio di passaparola, di email, di contatto anche al di fuori dell’orario di lavoro, di presenza e partecipazione a manifestazioni, eventi, al mercato, ecc. di presenza sul territorio e di apertura a parlare di possibilità lette con la lente del Piano Locale Giovani. In questa attività si ritiene che un aspetto importante sia stato quello di far circolare e assumere una prima familiarità da parte non solo degli operatori, politici e tecnici interessati, della definizione “Sperimentazione del Piano Locale Giovani” e “Piano Locale Giovani”. Si è condiviso in questo 45 l’opportunità di acquisire un punto fermo, di partenza dal quale attivare le iniziative previste per il PLG ma anche imparare a riconoscere e definire meglio come PLG quanto già negli anni imbastito, trattato, avviato e realizzato come “zoccolo” fondante nell’interesse e dell’animazione con e verso i giovani. Nella continuità di impegno per la considerazione e valorizzazione del PLG, oltre alla disponibilità di richiesta informazioni, di contatto, ecc. condotta dall’Ufficio di Staff del Sindaco – Ufficio Relazioni con il Pubblico e Ufficio Stampa, con orari di accesso da lunedì a venerdì fino alle 19 e dall’Ufficio Socio Scolastico, che permane, l’informazione verrà arricchita dalla migliore definizione dell’attività dell’Antenna Europa. Punto Informativo Decentrato sull’Unione Europea avviato sin dal settembre 2007 su proposta accolta dalla Città di Giaveno presentata dalla Provincia di Torino – Centro Europe Direct che in sviluppo e messa in atto della partecipazione giovanile da gennaio 2009 sarà condotto anche con l’impegno volontario di studenti della Scuola Superiore di secondo grado locale per l’attivazione di un processo di informazione sulle politiche e sulle opportunità offerte dell’Europa a tutti i livelli e in special modo verso coetanei e altri giovani e minori. L’Antenna Europa è accessibile nei seguenti giorni ed orari: martedì, mercoledì, giovedì dalle 15,30 alle 18,30, venerdì dalle 9 alle 12 e sabato dalle 16 alle 19. Giaveno, 20 gennaio 2009 46 CITTA’ DI GIAVENO Provincia di Torino COD. AVV. POST. 10094 _____________________________________ Progetto “Sperimentazione Piani Locali Giovani – II Annualità” Stato di avanzamento descrittivo delle attività svolte Periodo 02/02/2009 – 30/11/2009 1. Dati del Progetto - Titolo: Sperimentazione Piani Locali Giovani – II Annualità Data inizio attività: 02/02/2009 Data chiusura progetto: 30/06/2010 - Sintesi situazione finanziaria: Costo totale progetto: Contributo nazionale deliberato: Contributo nazionale erogato 120.000,00 € 60.000,00 € 0,00 € 2. RELAZIONE SULLO STATO DI AVANZAMENTO 2.1 Introduzione La conduzione della sperimentazione della prima annualità del Piano Locale Giovani riconosciuta positivamente lo scorso aprile, accertamento condotto dal Gruppo di Pilotaggio del Progetto PLG che ha deliberato per questo Comune l’ammissione alla seconda annualità di sperimentazione con l’attribuzione per la prosecuzione del PLG di un contributo 47 nazionale pari ad Euro 60.000,00, ha offerto a questo Ente per il territorio e la comunità insediata in Val Sangone, la possibilità di rinnovare l’impegno e l’entusiasmo praticato nella prima sperimentazione per il riconoscimento e la valorizzazione dei giovani nella società. Il percorso compiuto e relativo per la prima rendicontazione al 30 novembre 2009 non ha avuto interruzioni, nel suo essere processo, ha germinato la formulazione di nuove azioni e specificato altre che erano già state individuate, ma la cui considerazione nel tempo e nel confronto con i soggetti protagonisti ha maturato espressioni aggiornate e più, almeno nella fase di formulazione, aderenti al bisogno. Vanno tuttavia evidenziati in questo processo alcuni aspetti che hanno e potranno ancora insistere nello svolgimento di questa II Annualità di Sperimentazione del Piano Locale Giovani, da un lato il rinnovo delle amministrazioni dello scorso giugno, che per Giaveno hanno confermato la composizione e il governo locale precedente ma che in ogni caso ha influito seppur parzialmente sulla impostazione delle azioni concrete di esecuzione del Piano, dall’altro lato, la definizione delle nuove Comunità Montane che vedono la Val Sangone, già Comunità Montana con i Comuni di Giaveno, Coazze, Reano, Trana, Sangano e Valgioie inclusa nella nuova “Agenzia di Sviluppo Montano” Valle di Susa e Val Sangone, questo il compito delle Comunità Montane riformate dalla Legge Regionale del giugno 2008, costituita da 43 Comuni e il cui nuovo corso prenderà avvio a gennaio 2010. In questo contesto va confermato che la Città di Giaveno ha condotto ed espliciterà il processo del PLG sui sei Comuni già costituenti la Comunità Montana Val Sangone. Quadro di riferimento qui rappresentato che ha conosciuto in questo anno l’avvio dei lavori per l’” attuazione della pianificazione strategica locale dei giovani” che vede quali soggetti attuatori oltre la Regione Piemonte, le Province. A marzo 2009 la Città di Giaveno e gli altri cinque Comuni della Val Sangone hanno aderito al sub Piano Locale Giovani della Provincia di Torino e costituito un tavolo di lavoro e di confronto formato da rappresentanti politici e tecnici dei Comuni interessati, rappresentanti delle scuole, delle Agenzia Formative, dall’Agenzia di Sviluppo per il Territorio Assot, dal Centro per l’Impiego e soprattutto da rappresenti delle associazioni giovanili o che si occupano di giovani presenti sul territori comunali e da un rappresentante per Comune dei giovani informali, gruppo coordinato dalla già Comunità Montana Val Sangone presenti i funzionari referenti dell’Ufficio Giovani della Provincia di Torino. Nel lavoro del tavolo che ha interessato diversi mesi, a partire da fine giugno fino a metà ottobre di quest’anno, periodo in cui è stato formulato sulla scorta del confronto, delle analisi dei bisogni dei giovani trattati ed espressi nel tavolo stesso, la progettazione della prima annualità del sub piano locale giovani avanzata alla Provincia di Torino, l’esperienza compiuta da Giaveno con la sperimentazione nazionale del PLG ha offerto notevoli contributi di contenuto e metodologici in termini di concretezza di azioni con ricaduta su beneficiari diretti, sui giovani, esplicando la considerazione del protagonismo giovanile; e in termini di visione cercando di far crescere il seme della opportunità di considerare i giovani risorsa e di fare con loro un cammino, ricercando ed impiegando le risorse e i mezzi disponibili e acquisibili, di crescita di cittadinanza, di responsabilità, di sviluppo locale e transizione verso l’età adulta e verso l’autonomia. In considerazione che la fascia d’età fissata a livello provinciale (giovani con un’età compresa fra i 15 e i 29 anni) è risultata diversa da quella individuata a livello di PLG nazionale, due sono i contesti emersi e per i quali sono stato elaborate le azioni per la progettazione della prima annualità: quello per lo sviluppo e il miglioramento delle azioni di accompagnamento ed informazione ai giovani sui temi dell’ occupazione e per l’autonomia economica e quindi in piena corrispondenza con gli obiettivi di favorire l’occupazione e il protagonismo dei giovani nel lavoro, nella crescita e nello sviluppo locale e per un target di ragazzi e ragazze a partire dai 20 anni di età , indicato nel PLG nazionale, e quello di un bisogno di iniziative aggregative allargate per i giovani fra i 15 i 19 anni, soprattutto per quelli residenti nei Comuni con minori opportunità di spazi, attività, programmi, ecc. 48 In questo ambito con riferimento al primo periodo di applicazione, ma ben di più nel secondo l’ottica e l’esecuzione della sperimentazione dei Piani Locali Giovani verrà ad esplicarsi in un intersecarsi di considerazioni e processi, con risultato fra le azioni in atto e da avviare, quello di far maturare nei giovani, una maggiore fiducia in se stessi quale risorsa “produttiva creativa partecipativa” del territorio e della comunità, in una affermazione pubblica – da parte di enti, associazioni, scuola, società civile, ecc. - lontana e diversa dal considerare le politiche giovanili politiche ricreative e riparatorie. 2.2 Finalità ed obiettivi del progetto Per la seconda annualità di sperimentazione del Piano Locale Giovani Giaveno ha ritenuto di rinnovare l’obbiettivo di facilitare l’accesso ad una buona occupazione, per un inserimento nel mondo del lavoro, nella creazione di condizioni utili alla messa in atto e avvio di competenze ed abilità lavorative e per la realizzazione di esperienze di protagonismo e di partecipazione dei giovani alla vita e allo sviluppo della comunità e del territorio. Per questi obiettivi si è inteso contribuire con le seguenti azioni: Azione Giovane per una Consulta Giovani, Azione di definizione ed attivazione di organismi di servizio e di impegno per la valorizzazione e lo sviluppo locale ed Azione per il dialogo, il confronto, la condivisione di esperienze, per la formazione e l’informazione degli interessati, per l’animazione e l’espressione creativa e ricreativa dei giovani. Per la definizione e realizzazione del programma di attività qui esposto vi hanno lavorato le figure tecniche e in special modo le competenze afferenti al Gruppo di lavoro tecnico e collaboratori per il PLG di questo Ente, il consulente per il Centro di Incontro Giovanile, e i referenti della Biblioteca Comunale Centro di Informazione diffusa ed Antenna Europa e dell’Ufficio Turistico Comunale. Per molte attività è stato realizzato del materiale promozionale e pubblicitario che per la fase antecedente l’adozione della convenzione, approvata dalla Giunta Comunale in data 22 luglio 2009 non presenta incluse le nuove clausole fissate dalla convezione stessa. A questo riguardo si segnala che la Convezione per la Sperimentazione II^ Annualità del Piano Locale Giovani è sta sottoscritta dal legale rappresentante della Città di Giaveno in data 22 luglio 2009 e ritornata a questo Ente sottoscritta da Anci in data 22 novembre 2009. Fra gli attori protagonisti di questa prosecuzione del PLG e nell’impegno di facilitare l’occupazione va indicato che per gli specifici ambiti di competenza sono state ancora protagoniste le associazioni di giovani premiate per la proposta di progetti di servizio per il territorio e la comunità nella prima annualità della sperimentazione, in particolare l’Associazione Uno Per Tutti conduttrice di servizi rivolti alla famiglia, ai bambini, di pre e dopo scuola, ecc., in misura maggiore. Per i diversi servizi predisposti e condotti, da relazione fornita da Uno per Tutti risultano ad ottobre 2009 in “occupazione” n. 21 persone di cui 15 con un’età compresa fra i 25 anni e 33 anni di età. 2.3 Attività svolte e risultati ottenuti Azione 1: Azione Giovane per una Consulta Giovani ovvero con l’impegno al confronto sulle idee, bisogni, opportunità dei, per e con i giovani abbiamo sostenuto un nuovo percorso di premessa per la costituzione se non di una Consulta Giovani, indicata in scheda, a fronte diversi livelli di confronto considerata “ingessata” e difettosa a livello di funzionalità ed efficacia, di una Antenna Giovani, informale nel suo essere ed esprimersi ma capace di essere gruppo interagente con tutti gli altri aspetti della società e comunità locale interessati e coinvolti. Aspetto oggetto di confronto con la stessa assistenza tecnica del PLG e lavorata nell’ambito del gruppo di idee e confronto creatosi con le risorse di 49 giovani, giovani informali e giovani di associazioni locali a partire da giugno 2009 per il quale questo Ente ha messo a disposizione una sala per gli incontri. Si tratta di un lavoro non facile che muove da lontano in un percorso di interesse alternato a disinteresse che in questa trance di piano, anche in ragione di un incremento di giovani nel Consiglio Comunale e comunque a un nuovo più attivo sentire diffuso sulla possibilità ed essere del ruolo dei giovani, pare avere delle chance di maggiore successo. Il gruppo ha individuato come strumento per rendere concreta la necessità di una informazione veloce, sintetica, ma efficace, sul mercato della domanda ed offerta di lavoro da far conoscere ai giovani in una prima battuta, con necessario riferimento agli enti ed organi con competenza specifica in materia di lavoro, la creazione di un portale internet ideato, creato, aggiornato, fatto funzionare da giovani. Per questo si procederà con un bando a premio per una proposta che verrà formulata da giovani in possesso di alcuni specifici requisiti e sarà quindi una occasione formativa e di riscontro lavorativo esperienziale per almeno due ragazzi o ragazze del territorio. A giugno 2009 espressione del desiderata di un gruppo di giovani che ha compiuto con l’Amministrazione Comunale un confronto sulle necessità di uno spazio idoneo per lo skate, pratica fino ad allora “selvaggia”, la Città di Giaveno ha inaugurato un’area di skatepark presso il Palazzotto dello Sport, impianto quest’ultimo già riferimento del PLG come punto informativo diffuso. Si è trattato di un impegno importante, importante nell’investimento fatto per una quantificazione di circa 57 mila Euro. Le attività svolte fino ad ora su questo indirizzo di lavoro sono di poco inferiori al 50% dell’intera realizzazione, valore percentuale da considerare chiaramente con un margine di variazione e le spese sostenute nel periodo oggetto di rendiconto possono essere quantificate per un importo di 9.500,89 €. Azione 2: Questa azione riconosce alla presente fase l’avvio dei processi per la definizione di organismi di servizio e per la valorizzazione dei giovani localmente, in specifico nel periodo considerato ci si è impegnati per la creazione di uno Sportello/Antenna Energia rivolto al territorio su progetto e conduzione di un’associazione di giovani del territorio. Il lavoro per la definizione del bando, con la valutazione dell’opportunità e del possibile riscontro, ha interessato i mesi di settembre ed ottobre, anche intersecando la volontà dell’Amministrazione Comunale di candidarsi a Centro di Competenza sull’Energia e per l’Ambiente per il territorio. Il bando rivolto ad associazioni di giovani con sede in un comune della Val Sangone uscirà fra la fine del corrente anno e l’inizio di quello nuovo e per il progetto riconosciuto e premiato ci saranno minimo dieci mesi di messa in atto dell’idea progettuale. Inoltre è stato avviato a maggio con interesse ed esecuzione da gennaio a maggio 2010, con manifesto coinvolgimento e partecipazione di giovani secondo un’azione informativa e formativa per un sistema volto a potenziare e migliorare i servizi per la cittadinanza e il territorio, la definizione di un percorso formativo gratuito per baby sitter. Un progetto frutto dell’analisi del bisogno di avere anche in questo campo figure dotate di capacità e competenza e dalla possibilità di offrire un’opportunità di qualifica seria a possessori di diploma della scuola dell’obbligo con ridotte possibilità di inserimento occupazionale, di specializzazione e di risorse anche economiche, di accedere ad un percorso formativo in loco al termine del quale le operatrici che risulteranno idonee potranno iscriversi ad un “Registro delle Baby Sitter” regolamentato dal Comune. Le domande pervenute sono state 50, a fronte di una disponibilità di posti pari a 25. Le adesioni raccolte registrano la partecipazione di n. 9 giovani con un’età inferiore ai 30 anni, n. 5 con un’età compresa tra i 30 e i 35 anni e n. 9 con un’età superiore ai 35 anni. Per quest’azione al 30 novembre 2009 risulta condotta l’attività preparatoria del corso, l’esecuzione del bando per la partecipazione, la definizione degli insegnamenti e gli insegnanti che sono stati individuati fra le risorse professionali e in collaborazione con 50 questo Ente, anche in età rispetto all’orientamento della sperimentazione del Piano Locale Giovani. Le attività svolte fino ad ora su questo indirizzo sono all’incirca pari al 20% dell’intera realizzazione, valore percentuale da considerare chiaramente con un margine di variazione e le spese sostenute nel periodo oggetto di rendiconto possono essere quantificate per un importo di 12.782,02 €. Azione 3: Per l’azione per il dialogo, il confronto, per la formazione e l’informazione, per l’espressione creativa e ricreativa dei giovani, per l’animazione locale il semestre trascorso è risultato intenso, anche in ragione della coincidenza con il periodo primavera – estate – autunno che consente di realizzare eventi, iniziative di coinvolgimento pubblico all’aperto. A questa azione si legano le attività di incontro tenutesi presso il Centro di Incontro Giovanile, momenti di stare insieme e occasioni preparatorie di manifestazioni pubbliche come le sfilate di moda, le esibizioni musicali con la definizione dei programmi, le prove di giovani band, gruppi vocali, ecc. Luogo fisico affiancato dal trovarsi dei giovani in piazza, sul muretto, quindi nella fisicità dei luoghi della città. Percorsi quelli presso il CIG condotti nel tempo extrascolastico per giovani in prossimità e in accesso alla fascia giovane del PLG e in parte “agganciati” nel tempo scolastico con l’intervento di una collaboratrice psicologa, già impegnata e componente del gruppo di lavoro del Piano Locale Giovani, operante per la definizione di percorsi e progetti attivati nel Piano di Offerta Formativa le cui manifestazioni di ricaduta sono state condivise in ambienti più ampi, con l’interesse dell’Amministrazione Comunale, delle famiglie, delle associazioni e dei cittadini. La ricaduta nel PLG di questi progetti va individuata in taluni casi nel target partecipante, in taluni altri nei conduttori dell’attività, giovani diplomati e laureati che in qualità di collaboratori o nell’ambito di associazioni si sono offerti con progetti di animazione e di attività laboratoriali nella prospettiva di acquisire un’esperienza, messa in pratica di abilità con un riconoscimento economico. Di particolare significato in quanto evento massimo della manifestazione dei linguaggi e delle capacità artistiche creative e di messa in atto del protagonismo giovanile, l’organizzazione e svolgimento della Notte Bianca 2009 a favore della cooperazione e in solidarietà con il Mali. L’iniziativa rappresenta uno degli appuntamenti di maggior successo del territorio e per l’intera provincia, con migliaia di adesioni di pubblico e frequentatori e con la messa in campo di una “task force” di giovani capace, responsabile ed entusiasta. Per la comunità giavenese e di valle l’evento costituisce un esempio virtuoso di partecipazione di giovani sia come interpreti musicisti, con oltre una decina di gruppi a “suddividersi” il tempo di una serata – notte per esibirsi, sia di giovani impegnati nell’aspetto organizzativo, con attività di comunicazione ed informazione esterna, di regia, di coordinamento con responsabilità e compiti specifici per la riuscita della manifestazione e per il suo svolgimento in sicurezza e serenità. Sono diversi gli aspetti contemplati nella realizzazione di una Notte Bianca, concepita da questo Ente come evento ricreativo ma sposando anche in questa edizione l’impegno a sostenere con il ricavato un progetto di solidarietà e cooperazione e facendo sentire questo messaggio come “anima” dell’agire di ogni soggetto, giovane, adulto ed anziano coinvolto. Quest’anno la causa assunta è stata quella di sostenere un progetto di aiuto scolastico – sanitario per le comunità africane del Mali, delle città di Kassaro e Kita in stretta collaborazione con l’Associazione Pompieri Senza Frontiere. Alla fase di messa in atto della manifestazione va unita, in linea con l’esperienza già svolta nella prima annualità del PLG, la conduzione dell’iniziativa di protagonismo creativo dei giovani denominata “Vieni, Crea e Vai”, manifestazione artistica pubblica di incontro e di realizzazione espressiva svolta a maggio 2009 nell’ambito della Mostra Mercato Maggionatura. L’iniziativa ha visto la competizione fra elaborati artistici diversi fra i quali 51 una apposita giuria ha individuato e premiato una rappresentazione impiegata nella campagna promozionale e sul materiale prodotto pubblicizzante la terza Notte Bianca di Giaveno. Le attività svolte fino ad ora su questo indirizzo sono all’incirca pari al 50% dell’intera realizzazione, valore percentuale da considerare chiaramente con un margine di variazione e le spese sostenute nel periodo oggetto di rendiconto possono essere quantificate per un importo pari a 10.250,00 €. Alla luce di quanto sopra indicato per le tre azioni di sviluppo della Sperimentazione della II Annualità del Piano Locale Giovani occorre aggiungere per una considerazione più rispondente alla concreta esecuzione del PLG che vi sono impegni, lavori e spese di tipo trasversale ovvero comuni a tutte e tre le azioni. Per queste, la cui natura va compresa nelle voci di spesa di personale dipendente, viaggi, vitto e alloggio e spese generali allo stato attuale può essere quantificata una spesa pari a 7.909,79 €. 2.4 Monitoraggio e valutazione Per l’esecuzione di questo semestre di sperimentazione della II annualità del Piano Locale Giovani si è lavorato facendo ricorso alle risorse economiche dell’Ente, rispondenti alla quota di cofinanziamento locale. Attualmente, in linea generale, non vi sono state variazioni e/o scostamenti rispetto al piano finanziario e al progetto esecutivo presentato. Va comunque sempre evidenziato che la messa in pratica, l’esecuzione dei disposti formulati e condivisi, presenta dei naturali e diremmo “fisiologici” aggiustamenti in ragione del variare dei tempi, della evoluzione dell’attualità in cui si agisce, del fatto che si lavora nello sviluppo della sperimentazioni in un confronto di idee ed azioni, la cui positività va individuata anche nel mutamento delle posizioni, delle considerazioni e valutazioni. Inoltre non va trascurato l’elemento umano di questo lavoro, l’operato ha al centro la risorsa e capacità donna e uomo, con tutta le potenzialità, debolezze, ricchezze e anche mancanze, da superare, che questi possiedono. Siamo in presenza e operiamo in un processo, che in quanto tale presuppone ed include un evoluzione, aggiustamenti, flessioni come occasioni e opportunità di tradurre al meglio l’obiettivo del coinvolgimento, dell’esperienza e del protagonismo dei giovani nella società come risorsa. Giaveno, 07/01/2010 Timbro e firma Responsabile di progetto (n.b. In allegato copia delle delibere relative alle prestazioni affidate a terzi.) 52 Associazione Servizi alla persona e alla famiglia [email protected] RELAZIONE DI AGGIORNAMENTO SULL’AVANZAMENTO DELL’ATTIVITA’ PROGETTUALE RELATIVA ALLA SPERIMENTAZIONE DEL PIANO LOCALE GIOVANI – PERIODO DA LUGLIO 2008 A OTTOBRE 2009 PREMESSA L'Associazione “UNO PER TUTTI ...”, con sede legale in Via Avigliana 13 a Giaveno (TO), fin dalla sua costituzione, si è proposta di realizzare progetti finalizzati all’istituzione di iniziative di carattere sociale, evidenziabili nella categoria “servizi alla persona e alla famiglia” e avvalendosi, in via prevalente, delle prestazioni lavorative dei soci cooperatori intende perseguire i seguenti obiettivi: - creare, organizzare e favorire occasioni di lavoro per i soci; - migliorare la qualità dei servizi proposti dalle associazioni già preesistenti sul territorio; - creare occasioni di formazione e aggiornamento intesi a dare agli interessati una “qualificazione” utile per un lavoro nell'ambito dei servizi alla persona; - creazione e gestione di spazi e attività a sostegno delle famiglie; - favorire e sviluppare iniziative sociali, culturali e ricreative, stipulando convenzioni con altri Istituti, Enti privati e pubblici; - organizzare e gestire, direttamente o in collaborazione con altre organizzazioni, iniziative ed attività a carattere sociale, ricreativo e culturale. ATTIVITA’ MESSE IN ATTO L'Associazione “UNO PER TUTTI” da luglio 2008 ad ottobre 2009 si è occupata dei seguenti servizi: • servizio e attività di formazione per la gestione dei Nidi in famiglia: l'obiettivo perseguito dall'Associazione consiste nel formare e certificare le persone interessate a gestire un nido in famiglia e, successivamente, riuscire a condurre il gruppo di operatori alla creazione di un'eventuale realtà lavorativa permanente di carattere socio-educativo, la quale permetterebbe di gestire il 53 • • • • • • servizio in modo continuativo e strutturato, dando avvio ad una nuova forma di imprenditoria locale in grado di avviare e gestire attività e servizi complementari. Attualmente i nidi in famiglia attivi nel territorio della Comunità Montana Valsangone sono quattro: - il nido di Elisa Nanni attivo da ottobre 2006 e sito in Via Avigliana, 13 Giaveno, - il nido di Emanuela Aldrighetti attivo da settembre 2008 e sito in B.ta Molino 43, Valgioie, - il nido di Claudia Lussiana attivo da settembre 2009 e sito in Via Ricciardi, 84 - il nido di Paola Sorba attivo da settembre 2009 e sito in Via colombè n.13 san Bernardino di Trana. DESTINATARI: bambini/e da 3 mesi ai 3 anni. COLLABORAZIONI: con i Comuni di Giaveno,Trana e Valgioie. servizi di prescuola: il servizio offre l’assistenza, la sorveglianza e l’animazione di base dei minori della scuola primaria, nel lasso di tempo non superiore ad un ora giornaliera, che precede l’inizio delle lezioni, nei giorni di funzionamento del servizio scolastico. Il servizio è istituito in tre plessi scolastici del Comune di Giaveno: A. Frank, F. Crolle, S. Pertini e da ottobre 2009 anche presso l’istituto A. Monti. servizio di doposcuola: il servizio si occupa dell’attività di assistenza dei compiti e preparazione delle lezioni per gli alunni della scuola secondaria F. Gonin del Comune di Giaveno. servizio di prescuola e doposcuola presso la scuola dell’infanzia Collodi di Giaveno si occupa di offrire un servizio di sostegno e supporto alle famiglie attraverso l'assistenza e i laboratori pomeridani quali: Giocomotricità, Pittura secondo la pedagogia Steineriana e animazione teatrale. L'obiettivo è di migliore la qualità dei servizi già preesistenti sul territorio, nonché promozione di occupazione giovanile in qualità di educatori/trici ed esperti di laboratori. servizio di prolungamento d’orario presso il nido comunale di Giaveno: il servizio offre l’assistenza e la sorveglianza. organizzazione di laboratori extrascolastici: l’Associazione “Uno per tutti”, in collaborazione con il Comune di Giaveno, l’Ecomuseo dell’Alta Val Sangone e l’Associazione dilettantistica Sportiva Pescatori ha promosso e organizzato alcune uscite didattiche presso l’Incubatoio ittico di valle, sito in borgata Coccorda; PERSONALE OCCUPATO Per lo svolgimento e la conduzione di tutti questi progetti l’Associazione UNO PER TUTTI ha sempre occupato e occuperà personale preparato e competente, in possesso di titoli di studio idonei e preparazione professionale. 54 Servizio Numero persone occupate NIDI IN FAMIGLIA 4 Età persone occupate Dai 23 ai 45 anni PRESCUOLA PRIMARIA 4 DOPOSCUOLA SECONDARIA 6 PROLUNGAMENTO NIDO COMUNALE 3 PRESCUOLA E DOPOSCUOLA INFANZIA LABORATORI EXTRASCOLASTICI 2 Dai 27 31 anni Dai 25 33 anni Dai 25 32 anni Dai anni 2 Genere persone occupate Femminile ai Femminile ai Femminile e Maschile ai Femminile 23 Femminile Dai 35 ai Femminile 55 anni e maschile Titolo studio di Qualifica assunta Laurea Diploma Attestati Laurea Educatrice Educatore Laurea, Diploma Laurea, Diploma Diploma Educatore Educatore Laurea Attestati Espertoeducatori Educatore TIROCINI Durante questo periodo di attività, l’Associazione UNO PER TUTTI ha collaborato con alcuni enti formativi per la promozione di tirocini formativi. Le esperienze di tirocinio sono state le seguenti: • collaborazione con l’ente di formazione professionale CASA DI CARITA’ ARTI e MESTIERI di Giaveno per l’inserimento di tre tirocinanti, frequentanti il corso “EDUCATORE ALLA PRIMA INFANZIA”, presso i nidi in famiglia seguiti dall’Associazione. In questo caso il tirocinio formativo è utile per i giovani per entrare in un ambiente di lavoro, di mettersi alla prova, di orientare le proprie scelte professionali e di acquisire un’esperienza pratica certificata che può arricchire il curriculum. • • • PARTENARIATI MESSI IN ATTO Durante l'anno 2008-2009 l'Associazione Uno Per Tutti ha collaborato con associazioni, enti e istituti al fine di migliorare i propri servizi: I.T.C. Blaise Pascal di Giaveno: volontari/tarie inseritite nell'ambito della scuola dell'Infazia C.Collodi di Giaveno e del Nido in Famiglia di Via Avigliana 13; Croce Rossa di Giaveno vontari/tarie in occasione della Notte Bianca di Giaveno per il servizio di intrattenimento e animazione; 55 • • Servizi Sociali di Giaveno. La collaborazione è nata al fine di sostenere le famiglie disagiate aventi figli in età da nido (3-36 mesi) per l'inserimento all'inerno dei nidi in famiglia. Arcibimbo di Piossaco: collaborazione per la formazione, progettazione e gestione dei nidi in famiglia PROGETTI PER IL 2010 − Servizio di prescuola presso il plesso scolastico A.-Monti − Spazio gioco – compiti per tutti gli alunni del plessi scolastici di Giaveno dalla scuola dell'Infanzia alla scuola Secondaria di I grado nei periodo di Natale 2009 e Pasqua 2010 − Nidi in famiglia: apertura di un nuovo nido presso il Comune di Rivoli(To) 56 Spett. le CITTA’ DI GIAVENO Via F. Marchini, 1 10094 GIAVENO (TO) PIANO LOCALE GIOVANI STATO AVANZAMENTO DEL PROGETTO NOVEMBRE 2009 Progetto presentato dalla ASSOCIAZIONE di promozione sociale VALSANGONE TURISMO Assistenza, formazione, educazione ed animazione In relazione alla richiesta di informazioni relativi all’andamento delle attività avviate grazie al contributo ricevuto nel 2007 del PIANO LOCALE GIOVANI, comunichiamo i seguenti dati. Andamento dell’attività ripartita secondo i vari ambiti progettuali • ATTIVITA’ DIDATTICA RIVOLTA ALLE SCUOLE RISULTATI RAGGIUNTI Nel corso dell’anno 2007, grazie al contributo del PLG si è deciso di avviare una segreteria in grado di organizzare il lavoro inerente la promozione dell’attività verso le scuole, la raccolta delle prenotazioni e la logistica del lavoro da svolgere durante l’anno. Nel corso dell’anno scolastico 2008/09 si sono visti i risultati del lavoro svolto; si è registrato un incremento notevole delle presenze presso il polo didattico: da 45 a 120 classi hanno partecipato alle attività recandosi in gita presso Rifugio. Vorremmo riferire anche riguardo ad alcuni dati non misurabili attraverso i numeri ma molto significativi per quanto riguarda la qualità dell’offerta di un’attività turistica: grazie alla migliore e puntuale organizzazione del lavoro è migliorato l’ambiente di lavoro ed è aumentato l’affiatamento tra i formatori e tra i formatori stessi ed il personale del Rifugio coinvolto nell’attività didattica. Come conseguenza di ciò si sono registrati ottimi risultati per quanto concerne il rapporto con i clienti (nel nostro caso gli insegnanti ed i bambini). PROMOZIONE Nel settembre 2009 si è provveduto a ristampare l’opuscolo promozionale dell’attività didattica in mille copie contenente i nuovi percorsi proposti alle scuole. L’opuscolo tiene conto dei cambiamenti avvenuti nell’attività grazie alle nuove esperienze acquisite. E’ stata posta particolare cura alla parte grafica ed iconografica: l’opuscolo è a colori su carta patinata e contiene 20 facciate (compresa la copertina). 57 Si è provveduto anche a ristampare il depliant illustrante la struttura. E’ prevista la stampa nel corso dell’anno 2010 anche in lingua francese ed inglese. DEFINIZIONE DEI PROGRAMMI FORMATIVI E DIDATTICI Si è proseguito nello studio e progettazione delle attività didattiche della Associazione, con particolare riferimento a progetti in ambito di recupero ambientale e storico delle montagne di Giaveno. In particolare sono nati due nuovi percorsi: uno incentrato sulle energie rinnovabili dal nome “Petrolio? … No grazie”, durante il quale si illustrano ai ragazzi le fonti di energia rinnovabili alternative al petrolio. L’altro percorso, dal titolo “La borgata che non c’è più” ha invece come argomento lo studio del fenomeno migratorio che interessò le borgate giavenesi ad inizio Novecento. Analizzando tale fenomeno migratorio è possibile realizzare interessanti parallelismi con l’immigrazione attuale. PARTERNARIATI E COLLABORAZIONI Per rendere più completi e pertinenti possibili dal punto di vista scientifico i nuovi percorsi didattici si sono avviate interessanti collaborazioni con due realtà del territorio. L’Associazione Arianna di Giaveno per lo Sviluppo delle fonti rinnovabili in Val Sangone si è resa disponibile ad appoggiare l’Associazione ValSangone Turismo per ciò che concerne lo studio dei contenuti da inserire nel percorso sulle energie rinnovabili. Per il percorso sulle tematiche migratorie si collaborerà invece con il Museo Regionale dell'Emigrazione dei Piemontesi nel Mondo di Frossasco. Una delle proposte prevede anche la visita al museo stesso. Un tour operator che si occupa di turismo scolastico (Ottagono Viaggi s.r.l. di Moncalieri) ha contattato durante l’estate l’associazione per inserire tra le sue proposte il Polo Didattico La Madlena. L’offerta è visibile sul sito www.canutoamc.it sotto la voce turismo scolastico. Il percorso è quello dedicato al fenomeno storico della Resistenza in Val Sangone. Il comune di Collegno ha infine annoverato il Polo didattico La Madlena nel catalogo di proposte che ogni anno vengono offerte gratuitamente dal comune stesso alle scuole del territorio. Per quanto riguarda le collaborazioni già avviate si prosegue nel 2010 la proficua collaborazione con l’azienda di trasporti Martoglio S.p.a. di Giaveno finalizzata ad offrire alle scuole un prezziario agevolato per far fronte alle spese di trasporto. Essa si è resa disponibile a finanziare la ristampa del libretto che contiene la pubblicità dell’azienda stessa. Sottolineiamo che nello scorso anno scolastico molte scuole risono rivolte alla ditta Martoglio per usufruire del servizio di trasporto. PERSONALE COINVOLTO Proseguono le collaborazioni con i formatori coni quali è stato stipulato un contratto a progetto all’inizio del 2008. Questi sono: - Stefania Merlo: contratto a progetto – formatore e guida naturalistica - Presidente AVT - Luisa Aronica: contratto a progetto – Dott. Forestale - formatore - socio AVT Per far fronte al carico di lavoro maggiore si sono stipulati contratti di collaborazione occasionale con altri formatori: - Giulia Marinari: laureanda in scienze forestali; - Luca Opezzi: educatore prima infanzia; - Marco Bergero: laureato in scienze forestali; - Erica Chiambretto: stagista per i laboratori didattici rivolti ai più piccoli. 58 • ATTIVITA’ DIDATTICA RIVOLTA AI CENTRI ESTIVI Durante il periodo estivo quando le scuole sono chiuse per le vacanze il Polo Didattico la Madlena si occupa di ospitare le gite naturalistiche dei centri estivi. Durante l’estate del 2008 si è registrato un picco di presenze con oltre novecento bambini recatisi in gita. I bambini provenivano da Rivoli, Settimo Torinese, Torino, Bruino. Nell’estate 2009 si è proseguito con un andamento più che positivo annoverando anche nuovi clienti. Nel periodo estivo il Rifugio è meta anche di soggiorni tematici, sportivi o culturali. Durante il luglio 2008 si è ospitato il soggiorno organizzato dalla società Lingue in Piemonte s.r.l., una settimana di centro estivo finalizzato allo studio della lingua inglese immersi nella natura nel contesto montano del rifugio. Prosegue inoltre la collaborazione con l’AICS di Torino insieme alla quale si organizzano le gite del PASS 15 del Comune di Torino. Dal 2008 il progetto sull’escursionismo si affianca a quello sull’equitazione coinvolgendo in totale 150 ragazzi. • ATTIVITA’ DIDATTICA RIVOLTA AD UN PUBBLICO ADULTO Il fatto di annoverare tra i formatori una guida escursionistica permette di potersi rivolgere anche ad un pubblico adulto. Durante l’estate 2008 sono state organizzate diverse gite naturalistiche in Val Sangone, aventi come obiettivo la conoscenza del territorio coinvolgendo anche il rifugio per la preparazione di merende sinoire a tema utilizzando i prodotti tipici locali. Si sono svolti anche accompagnamenti di gruppi stranieri in soggiorno presso il Rifugio. Progetti per il 2010 Per quando riguarda il turismo scolastico l’obiettivo è di instaurare altre collaborazioni con tour operator del settore. Questo per aumentare i canali di vendita dei prodotti e rafforzare in questo modo l’aspetto promozionale. Si vuole inoltre rafforzare la presenza di turisti stranieri (soprattutto francesi) interessati ad un turismo verde, eco-compatibile a contatto con la natura. Per raggiungere tale obiettivo si produrrà materiale promozionale in lingua straniera e si cercherà di partecipare a fiere del settore turistico. Sperando di essere stati esaustivi per quanto riguarda i contenuti rimaniamo a disposizione per ulteriori richieste di informazioni. Distinti Saluti Il Presidente della Stefania Merlo 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72