NEOPLASIE DELL’OVAIO ISTOGENESI GRUPPO ETEROGENEO DI NEOPLASIE PER EPIDEMIOLOGIA CLINICA NEOPLASIE DELL’OVAIO CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA TUMORI EPITELIALI TUMORI GERMINALI TUMORI STROMALI NEOPLASIE DELL’OVAIO CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA • originano dall’epitelio celomatico di rivestimento TUMORI EPITELIALI • 75% di tutte le neoplasie ovariche • > 90% delle neoplasie ovariche maligne NEOPLASIE DELL’OVAIO Classificazione istologica dei tumori dell’ovaio Tumori epiteliali Tumori sierosi Cistoadenocarcinoma mucinoso: aspetto macroscopico Tumori mucinosi Tumori endometriali Tumori a cellule chiare Tumori di Brenner Tumori indifferenziati Tumori misti Cistoadenocarcinoma sieroso: aspetto macroscopico NEOPLASIE DELL’OVAIO CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA • originano dalle cellule germinali, dai tessuti embrionali o extraembrionali TUMORI GERMINALI • differenziabili in base alla determinazione dell’α-fetoproteina (AFP) e della gonadotropina corionica (HCG) • tipici dell’infanzia e dell’adolescenza • 5% delle neoplasie ovariche NEOPLASIE DELL’OVAIO Classificazione istologica dei tumori dell’ovaio Tumori germinali Disgerminoma Teratoma maturo: aspetto macroscopico Disgerminoma: Aspetto macroscopico Carcinoma embrionale Tumori del seno endodermico Coriocarcinomi Teratomi NEOPLASIE DELL’OVAIO CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA TUMORI STROMALI • originano dallo stroma gonadico specializzato e non specializzato • ± associati con effetti ormonali • 4% delle neoplasie ovariche NEOPLASIE DELL’OVAIO Classificazione istologica dei tumori dell’ovaio Tumori dello stroma gonadico Tumori a cellule della granulosa Tumore a cellule della granulosa: aspetto macroscopico Tecomi Fibromi Androblastomi Tumori mesenchimali Fibromi Linfomi Sarcomi Fibroma : aspetto macroscopico NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA EPIDEMIOLOGIA: il carcinoma dell’ovaio è una neoplasia a bassa prevalenza ma ad elevata mortalità NEOPLASIE DELL’OVAIO NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA EPIDEMIOLOGIA: - 1^ causa di morte per neoplasie ginecologiche - massima incidenza V-VI decade - incidenza diversa per aree geografiche: > incidenza nella razza caucasica, Europa nord occidentale, USA (10/100000) < incidenza Asia, Africa, America Latina, Giappone (3-4/100000) NEOPLASIE DELL’OVAIO NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA TRAUMI RIPARAZIONE GONADOTROPINE FATTORI ENDOCRINI E RIPRODUTIVI CR OVARICO FATTORI GENETICI FATTORI DIETETICI NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA EZIOLOGIA 3 POSSIBILI EVENTI SCATENANTI 1. traumi ripetuti dell’epitelio di superficie durante le varie fasi del ciclo ovarico 2. invaginazione dell’epitelio di superficie, nel periodo di riparazione che segue l’ovulazione, con formazione di cisti inclusionali 3. stimolazione dell’epitelio incluso da parte delle gonadotropine (LH-FSH) NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA EZIOLOGIA PARITA’ • la nulliparità si associa ad un rischio aumentato • il n° delle gravidanze è inversamente correlato al rischio di ammalare di CR ovarico NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA EZIOLOGIA ORMONOTERAPIA I farmaci che inducono l’ovulazione possono aumentare il rischio di CR dell’ovaio a causa della continua stimolazione gonadotropinica NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA EZIOLOGIA - FATTORI ENDOCRINI E RIPRODUTTIVI MENARCA MENOPAUSA menarca precoce e menopausa tardiva sono associati ad un rischio aumentato NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA EZIOLOGIA RELAZIONE TRA OVULAZIONE E CANCEROGENESI il rischio di CR ovarico è DIRETTAMENTE correlato al PERIODO OVULATORIO ( n°cicli ovulatori dal menarca alla menopausa) il rischio di CR ovarico è INVERSAMENTE correlato ai PERIODI ANOVULATORI (n° gravidanze, allattamento, assunzione di estroprogestinici) NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA EZIOLOGIA La correlazione tra OVULAZIONE e CARCINOMA è confermata da una serie di considerazioni: NON ESISTONO T.OVARICI EPITELIALI PRIMA DEL MENARCA LA FREQUENZA DEL CR OVARICO DIMINUISCE CON L’AUMENTARE DEL NUMERO DELLE GRAVIDANZE SPERIMENTALMENTE L’AUMENTO DELL’ATTIVITA’ OVULATORIA, ARTIFICIALMENTE INDOTTO, COMPORTA UN AUMENTO DELL’INCIDENZA DI CR OVARICO NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA EZIOLOGIA - FATTORI GENETICI • 5-13%dei casi viene riconosciuta una predisposizione genetica • storia familiare positiva per CR ovarico correlata ad un rischio di ammalare aumentato di 3,6 volte • rischio pari al 2% nelle donne che hanno già sviluppato un CR mammario NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA •EZIOLOGIA - FATTORI GENETICI ESISTONO DUE SINDROMI DI CR OVARICO EREDITARIO NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA breast and ovarian cancer syndrome entrambe le neoplasie hanno incidenza maggiore che nella popolazione generale presente nel 65-75% dei casi di CR ovarico ereditario NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA I geni le cui mutazioni predispongono al CR ovarico ereditario sono: BRCA1 BRCA2 90% dei casi 10% dei casi NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA nelle famiglie che esprimono BRCA1 e BRCA2 esiste un rischio del 50% e del 26 % rispettivamente di sviluppare cancro ovarico entro l’età di 70 anni. Nella popolazione generale tale rischio è del 1,8% NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA hereditary non polyposis colorectal cancer syndrome associata ad una maggiore frequenza di neoplasie colorettali ed endometriali costituitsce il 10-15% dei casi di CR ovarico ereditario NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA QUADRO CLINICO SEGNI E SINTOMI • ASINTOMATICO fino alle fasi tardive KILLER SILENZIOSO • 75-80% dei casi malattia avanzata alla diagnosi (III-VI stadio) • 10% dei casi diagnosi allo stadio I DIAGNOSI OCCASIONALE • 10% dei casi diagnosi di malattia limitata alla pelvi NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA QUADRO CLINICO SEGNI E SINTOMI sono tardivi e dovuti all’aumento di volume della massa ed alla presenza di ascite - aumento di volume dell’addome ± dolore e meteorismo - alterazioni della digestione ( stipsi, diarrea) - anoressia e calo ponderale - sanguinamento vaginale anomalo (raro) NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA DIAGNOSI ESAME CLINICO: 1.PALPAZIONE BIMANUALE RETTO-VAGINALE la massa deve essere abbastanza grande per essere palpata NEOPLASIA BENIGNA CHE HA RAGGIUNTO GRANDI DIMENSIONI SENZA DARE SEGNI E SINTOMI NEOPLASIA MALIGNA IN FASE AVANZATA NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA DIAGNOSI ESAME CLINICO: 2.PALPAZIONE E PERCUSSIONE DELL’ADDOME evidenziano la distensione addominale, la presenza di ascite e la presenza di masse omentali NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA DIAGNOSI ESAME CLINICO: 3.ESAME CLINICO GENERALE volto a ricercare la presenza di metastasi linfonodali superficiali, la presenza di versamento pleurico, l’edema agli arti inferiori NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA DIAGNOSI INDAGINI STRUMENTALI ECOGRAFIA PELVICA - utile per diagnosi e follow-up - alta sensibilità, ma bassa specificità - superiore la metodica transvaginale - metodica color-doppler per identificare la vascolarizzazione delle neoformazioni NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA DIAGNOSI INDAGINI STRUMENTALI ECOGRAFIA PELVICA Caratteristiche ecografiche di malignità : - tumescenza cistica multiloculata con foci solidi - tumescenza uniloculata con vegetazioni endocistiche - tumescenza solida con spazi cistici NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA DIAGNOSI dopo la formulazione di un’ipotesi diagnostica su base clinica è fondamentale la conferma istologica NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA DIAGNOSI INDAGINI STRUMENTALI - BIOPTICHE BIOPSIA CON AGO SOTTILE SOTTO GUIDA ECOGRAFICA CITOLOGIA DEL LIQUIDO PERITONEALE - permette la valutazione istologica che fornisce diagnosi certa - rischio di spandimento endoperitoneale di cellule neoplastiche - riservata a casi particolari - importante per diagnosi e follow-up NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA DIAGNOSI ESAMI DI LABORATORIO CEA - marcatore principale per neoplasie del colon, si riscontrano valori > a 5 ng/ml nel 65% delle pazienti con ADENOCARCINOMA MUCINOSO -i valori tornano nel range di normalità da 2 a 12 settimane dopo chirurgia radicale della neoplasia -una valutazione ogni 3 mesi dei valori del marcatore è raccomandabile per valutare l’eventuale ripresa di malattia - utilizzare solo in caso di ADENOCARCINOMA MUCINOSO NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA DIAGNOSI ESAMI DI LABORATORIO CA 125 -elevati valori nell’80% dei CR ovarici non mucinosi - livelli correlati all’andamento della malattia - non utilizzato come esame di screening - utilizzato come mezzo diagnostico complementare e nel successivo decorso clinico NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA STORIA NATURALE INTRAPERITONEALE VIE DI DIFFUSIONE RETROPERITONEALE EMATICA NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA STORIA NATURALE DIFFUSIONE INTRAPERITONEALE via di diffusione principale Le cellule neoplastiche sfaldate cadono in cavità peritoneale e si impiantano su PERITONEO OMENTO SUPERFICIE PERITONEALE DEL DIAFRAMMA NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA STORIA NATURALE DIFFUSIONE RETROPERITONEALE Vengono interessati LN LATEROCAVALI LN INTRAORTICI LN PERIAORTICI LN LATEROAORTICI LN ILIACI ESTERNI E COMUNI LN PARAORTICI NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA STORIA NATURALE DIFFUSIONE EMATICA via di diffusione meno frequente -metastasi epatiche e polmonari sono presenti alla diagnosi < 5% dei casi -metastasi ossee (osteolitiche) e cerebrali sono eccezionali NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA STADIAZIONE LA DIAGNOSI DEFINITIVA E LA STADIAZIONE SONO GENERALMENTE POST-CHIRURGICHE STADIAZIONE PRECHIRURGICA: METODICHE DIAGNOSTICHE -RX TORACE E APPARATO URINARIO -CLISMA CON DOPPIO CONTRASTO - LINFOGRAFIA - TC E RMN ADDOMINO-PELVICA -CITOLOGIA PERITONEALE -LAPAROSCOPIA NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA STADIAZIONE LA DIAGNOSI DEFINITIVA E LA STADIAZIONE SONO GENERALMENTE POST-CHIRURGICHE STADIAZIONE - CITOLOGIA LIIQUIDO PERITONEALE SE PRESENTE - VALUTAZIONE SITUAZIONE OVARICA CHIRURGICA - ASPORTAZIONE TUMORE - ESPLORAZIONE CAVITA’ PERITONEALE - BIOPSIE RANDOM DEL PERITONEO E DI TUTTE LE AREE SOSPETTE - OMNETECTOMIA - APPENDICECTOMIA -LINFADENECTOMIA -OVOSALPINGECTOMIA E ISTERECTOMIA SE NECESSARIO NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA STADIAZIONE NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA PROGNOSI TIPO ISTOLOGICO STADIO CLINICO PROGNOSI MALATTIA RESIDUA POST-CHIRURGIA ETA’ GRADO ISTOLOGICO NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA PROGNOSI TIPO ISTOLOGICO STADIO CLINICO PROGNOSI MALATTIA RESIDUA POST-CHIRURGIA ETA’ GRADO ISTOLOGICO NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA PROGNOSI 1.STADIO CLINICO: Sopravvivenza a 5 anni secondo lo stadio STADIO Ia Ib Ic IIa IIb IIc SOPRAVVIVENZA A 5 ANNI 90% 85% 80% 70% 64% 66,5% IIIa 58,5% IIIb 40% IIIc IV 29% 17% NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA PROGNOSI TIPO ISTOLOGICO STADIO CLINICO PROGNOSI MALATTIA RESIDUA POST-CHIRURGIA ETA’ GRADO ISTOLOGICO NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA PROGNOSI 2.TIPO ISTOLOGICO Sopravvivenza a 5 anni secondo il tipo istologico TIPO ISTOLOGICO I-II STADIO III-IV STADIO GLOBALE SIEROSO 83% 30% 40% MUCINOSO 90% 33% 68,5% ENDOMETRIOIDE 82% 35% 59,5% CELLULE CHIARE 80% 27% 59% INDIFFERENZIATO 58% 23% 33% MISTO 77% 29% 53% NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA PROGNOSI TIPO ISTOLOGICO STADIO CLINICO PROGNOSI MALATTIA RESIDUA POST-CHIRURGIA ETA’ GRADO ISTOLOGICO NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA GRADING ISTOLOGICO GX GRADO ISTOLOGICO NON STABILITO G1 NEOPLASIA BEN DIFFERENZIATA G2 NEOPLASIA MODERATAMENTE DIFFERENZIATA G3 NEOPLASIA POCO DIFFERENZIATA/INDIFFERENZIATA NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA PROGNOSI 3.GRADING Sopravvivenza a 5 anni rispetto al grado istologico GRADO ISTLOGICO G1 G2 G3 I-II STADIO 91,8% 73,6% 66,2% NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA PROGNOSI TIPO ISTOLOGICO STADIO CLINICO PROGNOSI MALATTIA RESIDUA POST-CHIRURGIA ETA’ GRADO ISTOLOGICO NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA PROGNOSI 5.ETA’ La prognosi è migliore nelle donne giovani NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA PROGNOSI TIPO ISTOLOGICO STADIO CLINICO PROGNOSI MALATTIA RESIDUA POST-CHIRURGIA ETA’ GRADO ISTOLOGICO NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA PROGNOSI 4. MALATTIA RESIDUA POST-CHIRURUGIA Sopravvivenza a 5 anni rispetto alla malattia residua MALATTIA RESIDUA non residuo microscopico non residuo macroscopico residuo < 2 cm residuo > 2 cm SOPRAVVIVENZA A 5 ANNI 59% 55% 42% 15% NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA TERAPIA il trattamento è elettivamente chirurgico CHIRURGIA Forme iniziali : solo il 23% è diagnosticabile agli stadi I e II LAPAROTOMIA ISTERECTOMIA ANNESSIECTOMIA BILATERALE OMENTECTOMIA APPENDICECTOMIA + esplorazione retroperitoneale con sampling linfonodale, lavaggio peritoneale, biopsie random della cavità peritoneale e di ogni lesione sospetta NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA TERAPIA CHIRURGIA FORME INIZIALI BASSO RISCHIO DI RECIDIVA -STADIO IA-IB -T. BEN DIFFERENZIATO - T. NON A CELLULE CHIARE CHIRURGIA RISOLUTIVA NEL 95%DEI CASI TERAPIA ADIUVANTE: NON INDICATA ALTO RISCHIO DI RECIDIVA -STADIO IC-II -MODERATAMENTE O SCARSAMENTE DIFFERENZIATO + CHEMIOTERAPIA ADIUVANTE NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA TERAPIA CHIRURGIA FORME AVANZATE CITORIDUZIONE (DEBULKY) CHIRURGIA ESTESA CHEMIOTERAPIA NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA TERAPIA CHEMIOTERAPIA CT DI PRIMA LINEA - il CR ovarico è uno dei tumori più chemiosensibili - in passato utilizzati soprattutto ALCHILANTI e ANTRACICLINE -attualmenmte si utilizzano schemi terapeutici contenenti derivati del PLATINO - buoni i risultati ottenuti con l’utilizzo dei TAXANI NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA PREVENZIONE Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità per effettuare uno SCREENING è necessario che: 1. La malattia sia un importante problema di salute pubblica Il carcinoma ovarico è una malattia importante per la sua elevata mortalità , ma è caratterizzato da una BASSA PREVALENZA NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA PREVENZIONE Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità per effettuare uno SCREENING è necessario che: 2. La neoplasia sia di facile diagnosi La diagnosi di CR ovarico è oggi effettuata mediante ECOGRAFIA e dosaggio di CA125, ma entrambe le indagini non sono adeguate per una efficace prevenzione : - < 50% dei CR ovarici precoci è associato a livelli elevati di CA125 -in premenopausa , i livelli di CA125 subiscono variazioni con il ciclo mestruale -I livelli del marcatore possono essere elevati anche in condizioni nonneoplastiche - l’ECO è caratterizzata da un’alta quota di falsi positivi - l’accettabilità dell’eco transvaginale è alta in donne giovani ,ma bassa nelle donne in menopausa. NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA PREVENZIONE Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità per effettuare uno SCREENING è necessario che: 3. La storia naturale della malattia sia ben nota per permettere di stabilire i tempi di esecuzione dello screening Nel carcinoma ovarico la storia naturale non è nota così come non è noto il tempo di progressione da uno stadio iniziale ad uno stadio avanzato NEOPLASIE EPITELIALI: CARCINOMA PREVENZIONE Attualmente non è possibile effettuare screening per il CR ovarico ma………. ESAME CLINICO DOSAGGIO CA125 ECO PELVICA Eseguiti ogni 6 mesi dall’età di 40 anni offrono > possibilità di diagnosi precoci. Nelle donne con familiarità per CR ovarico, tali indagini vanno eseguite a partire dall’età 25-35 anni