SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
Amesci
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
NZ 00368
NAZIONALE
I
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
La nostra terra – Ass. Meduc (Comune di Santa Maria Capua Vetere)
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore: E (Educazione e Promozione culturale) - Area: 10 (Interventi di
animazione nel territorio)
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a
situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del
progetto:
Area di intervento
“Il controllo spontaneo dello spazio da parte degli abitanti può avvenire solo in una città vitale, vivace, in cui le
strade sono usate di giorno e di notte, il cui ambiente non degradato ispira fiducia e senso di appartenenza,
una città fatta di quartieri che il cittadino ama, con cui si identifica e che quindi è pronto a difendere" (J.Jacobs
da "Vita e morte delle grandi città" 1961).
La vitalità del territorio è un elemento fondante attraverso il quale si può ottenere una maggiore sicurezza. La
frequentazione degli spazi pubblici non solo produce sorveglianza spontanea, ma riduce in maniera sensibile
spazi morti, nascosti, indefiniti dove la criminalità tende a concentrarsi.
L'apporto della società civile è importante sia per la capacità di leggere il territorio e di individuare e segnalare i
problemi in modo capillare, sia perché la sicurezza, considerata come qualità di vita e condizione di vivibilità dei
quartieri, non può prescindere dal coinvolgimento diretto di chi in quei quartieri e territori abita, lavora, vive
quotidianamente. La condivisione di tale concetto è stata evidenziata dalla disponibilità dimostrata dalle
associazioni che si sono attivate su questi temi, sia attraverso un coinvolgimento diretto dei cittadini e delle
rappresentanze della società civile nell'attuazione di progetti di prevenzione e valorizzazione promossi
dall'amministrazione, sia attraverso la realizzazione di progetti e iniziative proprie.
I progetti delle Associazioni, per quanto concerne l'animazione culturale del territorio e dello spazio pubblico,
realizzati sia per iniziativa autonoma, sia nell'ambito di attività sviluppate in collaborazione, che nell'ambito del
programma di azioni dell'Amministrazione Comunale, evidenziano l'importanza che la società civile ricopre
nella realizzazione di politiche volte al miglioramento delle condizioni di vita e alla conservazione/
valorizzazione di beni culturali appartenenti al proprio territorio, pur non essendo esaustive le attività svolte su
questi temi. E' soprattutto l'implementazione di politiche di prevenzione e valorizzazione che richiede
un'attenzione alle comunità residenziali.
Di qui il fondamentale ruolo delle Circoscrizioni in quanto è a livello di Circoscrizione che è più facile rilevare o
far emergere le situazioni critiche rispetto a beni di lustro presenti, capirne la valenza e il significato che
assumono per i residenti di quel territorio, immaginare risposte realistiche, empiriche e adatte alle specificità
territoriali, individuare le risorse formali e informali da attivare sulle situazioni specifiche.
Nello specifico, nel Codice dei Beni Culturali (d.lgs. n.42 del 22 gennaio 2004) sono previsti i piani strategici di
valorizzazione culturale (art.112, c.4) come strumento fondamentale nel quadro del processo di valorizzazione
del patrimonio. Tali piani contemplano la possibilità di accordi fra Stato, Regioni ed altri enti pubblici territoriali
al fine di realizzare gli obiettivi istituzionali di fondo previsti dalla normativa attraverso l'integrazione, nel
processo di valorizzazione concordato, delle infrastrutture e dei settori produttivi collegati.
Il metodo e le implicazioni attuative della pianificazione strategica per la valorizzazione dei beni culturali non
sono stati, però, ancora definiti. Tuttavia, la policy può essere dunque correttamente elaborata sulla base di
una accurata analisi costi-benefici, costruendo un piano che in prospettiva raggiunga l’obiettivo della
sostenibilità sociale ed economica.
Le due componenti dell’analisi costi-benefici (valutazione economico-sociale e valutazione finanziaria)
applicate nel campo dei beni culturali devono conformarsi al raggiungimento di obiettivi concorrenti di natura
diversa:
– la tutela del patrimonio finalizzato alla sua conoscenza, che è l'obiettivo istituzionale di ogni intervento nel
campo dei beni culturali;
– il soddisfacimento diretto dei bisogni della popolazione locale con primario interesse alla crescita culturale,
che ha sempre implicazioni sociali ed economiche;
– la creazione di flussi di utenza motivati dall’interesse alla fruizione del patrimonio e l’attivazione, in risposta, di
processi produttivi nel territorio.
L’impatto economico sullo sviluppo locale viene, quindi, amplificato se la politica di valorizzazione punta a
creare flussi di utenza motivati dall’interesse alla fruizione, e se si collega un’adeguata offerta di beni e servizi.
Gli investimenti sul patrimonio storico artistico possono certamente essere misurati sulla capacità di stimolare
consumo culturale dei residenti, importante per lo sviluppo sociale e, direttamente o indirettamente, economico;
ma anche sulla capacità di incentivare un tessuto imprenditoriale in grado di generare valore aggiunto,
compatibilmente con le regole di salvaguardia applicate dall’Amministrazione dei beni culturali. L’offerta
culturale risulta quindi essere una componente fondamentale per indirizzare il turismo, e quindi la crescita
economica del territorio. I beni, le attività culturali e il turismo agiscono sinergicamente nel moltiplicare lo
sviluppo di una particolare destinazione: da un lato gli eventi e le attrattive culturali rappresentano un
importante elemento di richiamo, dall’altro il turismo porta risorse per la valorizzazione del patrimonio culturale.
Quando la domanda di intrattenimento educativo cresce, l’offerta si espande e si articola; ogni destinazione
turistica si impegna a valorizzare il proprio patrimonio storico-artistico, rendendolo fruibile con sempre maggiore
attenzione alle componenti immateriali di comunicazione e animazione che interessano l’utenza.
A livello territoriale, si investe in politiche di animazione culturale dedicate ai residenti e soprattutto volte a
vivacizzare la stagione turistica: concerti, conferenze, festival, esposizioni, ponendo sempre più attenzione alla
qualità dei contenuti che, quando toccano temi scientifici, filosofici, letterari, riscuotono sempre più successo,
soprattutto tra i giovani.
Il livello di aspettativa e di preparazione dei consumatori di “intrattenimenti educativi” cresce costantemente: si
cercano esperienze più che visite, con un coinvolgimento interattivo ed emotivo del turista. Si è sempre più
sensibili alla genuinità e originalità dell’escursione, si presta attenzione alla qualità, sia del contenuto che della
presentazione e all’artigianalità dei prodotti editoriali e del merchandising, che costituiscono il corredo delle
visite. L’operatore che offre attività di edutainment apporta una componente essenziale all’offerta di turismo
tematico che oggi rappresenta una quota crescente della domanda turistica complessiva. Elementi
fondamentali per il successo di un’offerta di intrattenimento educativo sono la collaborazione fra istituti o
associazioni culturali, esperte dei temi e dei territori specifici, le aziende private, gli operatori turistici, gli
organizzatori di mostre, spettacoli, ed eventi, in senso ampio.
A partire da tale prospettiva, attraverso la promozione culturale di un territorio, si offrono non solo concrete
possibilità di spinte promozionali per la diffusione della cultura, ma anche la possibilità di importanti ricadute
economiche e opportunità sociali in termini di acculturazione e formazione non limitate al territorio che le ospita.
In particolare sono da considerare come centrali le ricadute in termini turistici: le specificità paesaggistiche e
culturali possono infatti contribuire a incrementare il flusso turistico, e quindi l’apporto economico di un
territorio, in maniera significativa.
Analisi del contesto territoriale
Il comune di Santa Maria Capua Vetere, sito nella provincia di Caserta, conta complessivamente 33.571
abitanti, di cui 15.898 maschi e 17.673 femmine (Istat, 2013), registrando un’età media di circa 41 anni (cfr.
Tabella 1).
Tale territorio appartiene all’area geografica dei Regi Lagni, e alla Regione agricola n. 8 – Piano campano
settentrionale, posto ad una distanza da Caserta, capoluogo di provincia, di circa 7.23 km in linea retta.
Tabella 1. Box dati del comune di Santa Maria Capua Vetere
Popolazione
Num. di famiglie
Età Media
Reddito Medio
Tasso Natività
33.571
13.103
41,1
9.379
8,4
Come appare evidente dal grafico sotto indicato (cfr grafico 1), la popolazione residente nel comune di Santa
Maria Capua Vetere, è cresciuta con un andamento non sempre regolare (Istat, 2013), incrementandosi in
maniera esponenziale dall’ anno 2010, per poi decrescere.
GRAFICO 1. Andamento demografico/ popolazione residente a Santa Maria Capua Vetere
Fonte : Istat- elaborazione tuttitalia.it
Nello specifico, nel territorio di Santa Maria Capua Vetere, è stato registrato un incremento, seppur minimo del
numero di famiglie residenti, ma una riduzione del numero di componenti per famiglie (cfr. Tabella 2 - grafico
2).
Tabella 2. Popolazione residente a Santa Maria Capua Vetere, distribuita per numero di famiglie e
componenti
Anno
Residenti
Variazione
Famiglie
2009
2010
33.521
33.742
-0,1%
0,7%
13.036
12.997
Componenti
per Famiglia
2,57
2,57
%Maschi
47,4%
47,4%
2011
2012
32.555
32.391
-3,5%
-0,5%
13.004
13.103
2,47
2,00
47,5%
47,3%
Fonte : Istat- elaborazione tuttitalia.it
Grafico 2 - Trend numero componenti per famiglia a Santa Maria Capua Vetere dal 2003 al 2012
Fonte : Istat- elaborazione tuttitalia.it
In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura della popolazione di Santa Maria Capua Vetere
è definita di tipo regressivo, laddove, come evidente (cfr. grafico 3 – grafico 4 - tabella 3), la popolazione
giovane (0-14 anni) è inferiore rispetto a quella anziana (superiore a 65 anni), con variazioni importanti, in
termini percentuali, dal 2011 al 2013 (cfr. tabella 3)
Lo studio di tali rapporti è importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempio sul sistema
lavorativo o su quello sanitario.
GRAFICO 3 - Distribuzione per età della popolazione residente a Santa Maria Capua Vetere
Fonte : Istat- elaborazione tuttitalia.it
GRAFICO 4 - Distribuzione a torta per età della popolazione residente a Santa Maria Capua Vetere
Fonte : Istat- elaborazione tuttitalia.it
Tabella 3. Distribuzione in percentuale per età della popolazione residente a Santa Maria Capua Vetere
Anno
2011
2012
2013
% 0-14
15,2%
15,0%
14,6%
% 15-64
68,0%
68,0%
67,9%
% 65+
Abitanti
16,8%
17,0%
17,5%
33.521
33.742
32.555
Indice
Vecchiaia
110,1%
113,2%
120,3%
Età Media
40,4
40,7
41,1
Fonte : Istat- elaborazione tuttitalia.it
Gli indici demografici calcolati sulla popolazione residente a Santa Maria Capua Vetere, evidenziano, invece, i
principali cambiamenti che è possibile riscontrare sul territorio dall’anno 2010 all’ anno 2013, rispetto all’indice
di vecchiaia, di natalità e di mortalità.
Come rappresentato nella tabella sotto riportata (cfr. Tabella 4), si riscontra un innalzamento dell’indice di
vecchiaia, facendo registrare 125,8 anziani ogni 100 giovani; un abbassamento eclatante degli indici di natalità
e mortalità, relativo al numero medio di nascite e decessi in un anno ogni 1000 abitanti.
Non restano stabili i dati relativi agli indici di dipendenza strutturale, di ricambio e di struttura della popolazione
attiva, nonché di carico di figli per donna feconda. In particolare, si riscontra la presenza di 47,7 individui a
carico per ogni 100 che lavorano, evidenziando che, l’indice di ricambio della popolazione attiva nel territorio di
Santa Maria Capua Vetere è pari a 100,1, facendo registrare nel 2013 un incremento rispetto all’anno
precedente, e che quindi la popolazione in età lavorativa risulta essere piuttosto anziana.
Inoltre, il dato relativo al carico di figli per ogni donna feconda, inteso come rapporto percentuale tra il numero
dei bambini fino a 4 anni ed il numero di donne in età feconda /15- 49 anni), stimando il carico dei figli in età
scolare per le mamme lavoratrici, ha subito un decremento nel 2013 rispetto agli anni precedenti presi in
considerazione, e in particolare rispetto all’anno 2010.
Tabella 4. Principali indici demografici calcolati sulla popolazione residente a Santa Maria Capua Vetere
Anno
Indice di
vecchiaia
Indice
di
dipendenza
strutturale
Indice
di
ricambio
della
popolazione
attiva
Indice
di
struttura
della
popolazione
attiva
2008
2009
2010
2011
2012
2013
103,0
106,7
110,1
113,2
120,3
125,8
46,9
47,2
47,0
47,1
47,3
47,7
88,6
93,6
99,6
100,8
101,8
100,1
94,2
96,8
100,1
101,8
103,4
106,0
Indice di
carico
di
figli
per
donna
feconda
24,5
24,6
24,9
24,6
24,0
24,1
Indice di
natalità
(x 1.000
ab.)
Indice di
mortalità
(x 1.000
ab.)
10,0
9,0
9,2
7,7
8,4
0,0
10,3
9,0
10,0
11,3
10,2
0,0
Fonte : Istat- elaborazione tuttitalia.it
Dall’ analisi dei dati sotto riportati (cfr. Tabella 5), e tenendo in considerazione l’attuale reddito medio registrato
nella popolazione di Santa Maria Capua Vetere (cfr. Tabella 1), pare che tale territorio abbia in parte subito le
conseguenze della grande crisi economica, con un decremento del reddito medio e degli importi complessivi,
con confronto tra l’anno 2011 e l’ anno 2012, evidenziando in particolare il confronto attualmente esistente tra
la condizione economica registrata a Santa Maria Capua Vetere, rispetto ai dati provinciali e nazionali (cfr.
Tabella 6).
Tabella 5. Redditi irpef calcolati sulla popolazione residente a Santa Maria Capua Vetere
Anno
Dichiaranti
Popolazione
%pop
2006
12.917
33.201
38,9%
2007
13.285
33.630
2008
13.400
2009
Importo
Media/Dich.
Media/Pop.
257.169.014
19.909
7.746
39,5%
272.882.223
20.541
8.114
33.766
39,7%
302.799.665
22.597
8.968
13.230
33.571
39,4%
302.772.705
22.885
9.019
2010
13.037
33.521
38,9%
305.299.337
23.418
9.108
2011
13.035
33.742
38,6%
307.028.288
23.554
9.099
2012
12.984
32.555
39,9%
305.324.008
23.515
9.379
Fonte : Istat- elaborazione tuttitalia.it
Tabella 6. Redditi locali- provinciali- nazionali a confronto
Santa Maria Capua
Vetere
Num. media
%
Redd. inferiori a
zero
Redd. da zero a
€ 10000
Redd.
da
€
10001 a € 15000
Redd.
da
€
15001 a € 26000
Redd.
da
€
26001 a € 55000
Redd.
da
€
55001 a € 75000
Redd.
da
€
75001
a
€
120000
Redd. oltre €
120000
Provincia di Caserta
Italia
Num.
media
Num.
%
media
%
105
-13722
0,56%
3062
-9578
0,62%
212268
-10274
0,51%
6602
4692
35,02%
207502
4824
42,21%
12747292
4970
30,78%
2401
12443
12,73%
69119
12370
14,06%
6066386
12480
14,65%
4815
20144
25,54%
116029
19980
23,60%
12487302
20054
30,15%
3730
34062
19,78%
72720
33553
14,79%
7401443
34471
17,87%
344
63692
1,82%
5325
63936
1,08%
776766
63694
1,88%
246
89921
1,30%
3741
90374
0,76%
570242
91697
1,38%
67
205273
0,36%
871
197340
0,18%
256381
214598
0,62%
Fonte : Istat- elaborazione tuttitalia.it
In tale prospettiva e contesto, costruire un’offerta di turismo tematico e valorizzazione dei beni presenti sul
territorio rappresenta una valida opportunità per orientare il riposizionamento socio-economico di Caserta e dei
comuni limitrofi, mettendo in evidenza quelle peculiarità locali in cui ambiente e cultura presentano caratteri di
estremo interesse.
Attualmente, il turismo con meno di 200.000 arrivi e di 1 milione di presenze l’anno, non riesce a rappresentare
una componente principale dell’economia casertana, pur essendo considerata la Reggia “icona marketing” del
territorio casertano. Tuttavia, nel territorio, sono da evidenziare punti di debolezza e forza, quali:
Punti di debolezza
– Natura escursionistica delle visite turistiche nell’area (mordi e fuggi)
– Limitata valorizzazione del patrimonio storico-artistico e naturalistico
– Ridotta dotazione di offerta ricettiva di qualità
– Scarse azioni di marketing e promozione
– Carattere di subalternità rispetto ad altre mete campane
– Progressiva marginalizzazione del territorio
Punti di forza
– Un forte attrattore culturale quale la Reggia
– Un ingente patrimonio archeologico, artistico e architettonico
– Grandi aree verdi protette
– 50 chilometri di spiagge balneabili
– Presenza di tradizioni artigiane e mestieri produttivi
– Produzioni agroalimentari di successo sul mercato nazionale ed estero
Il flusso turistico culturale di maggior rilievo per la provincia di Caserta è rappresentato dai visitatori del
complesso vanvitelliano della Reggia. L’importanza del complesso monumentale rende i volumi di utenza, circa
680.000 nel 2007, difficilmente comparabili con quelli, attuali e potenziali, degli altri siti culturali considerati nel
territorio.
Cifre e numeri come base di partenza per costruire una strategia turistica finalmente efficace per il territorio
casertano. Questo il fine e il senso dei dati che, di volta in volta, vengono raccolti e diffusi da vari soggetti e
istituti di ricerca. Una dettagliata ricognizione in cifre, elaborata dall'ufficio regionale dell'Istat (Istat, 2013)
disegna un quadro ancora poco incoraggiante del settore turistico nel casertano, sebbene si comincino ad
intravedere lievi segni di ripresa. Difatti, l 'andamento turistico in provincia di Caserta nei primi nove mesi del
2012, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ha subito un primo incremento: a fronte dei 61.621 arrivi
registrati nel 2011, nel 2012 gli arrivi sono stati 72.796, con un incremento del 18,10 %. Peggio è andata,
invece, per le permanenze: nel 2011 sono state 156.082, nel 2012, 145.620 ovvero il 6,7 % in meno. Dati che
confermano la tendenza di Caserta al turismo «mordi e fuggi».
La Regione Campania, in generale, e Caserta, in particolare, sembrano, quindi, possedere potenzialità
incredibili, ma incapacità altrettanto incredibili nel trattenere il turismo. Purtroppo si registra ancora uno scarto
consistente fra i risultati ottenuti e le risorse del territorio.
Tra i beni significativi del patrimonio storico artistico casertano si distingue: Il Real sito di Carditello, situato nel
comune di San Tammaro, era un vero e proprio “casino reale” destinato alla Corte durante i soggiorni per la
caccia. Da precisare che il comune di San Tammaro dista circa dieci chilometri da Caserta, e si raggiunge
attraversano la provincia di Santa Maria Capua Vetere, con una distanza di circa 1,86 km in linea retta da San
Tammaro.
La Reggia di Carditello è una delle Reali Delizie, fatta costruire da Carlo di Borbone in un luogo ricco di boschi
e pascoli, scelta dal sovrano per le sue battute di caccia e per l'allevamento di cavalli.
In seguito fu trasformata da Ferdinando IV di Borbone in una fattoria modello per coltivare grano, allevare razze
pregiate di cavalli e bovini e per stimolare la produzione della mozzarella di bufala, facendo parte dei 22 siti di
cui la dinastia borbonica disponeva.
Il Real Sito di Carditello è stato oggetto di un restauro conservativo parziale e, per diversi anni, non è stato
aperto al pubblico. Il Real sito di Carditello è passato nel corso della sua storia da sede per attività sportivoricreative a quelle agri-zoo-tecniche, per diventare nel 1978 museo dell’agricoltura meridionale, legato alla
produzione di vino, olio e canapa. Oltre all’uso espositivo nel Real sito sono state ricavate sale per centro
congressi e allestimenti temporanei. In realtà si tratta di una cubatura talmente rilevante da non poter essere
recuperata a meno di chiarirne la funzionalità prospettiva e pianificarne l’avvio alla gestione immobiliare. Il
paesaggio circostante è una sequenza di campagne destinate a coltivazioni e rappresenta un degno contorno
di qualsivoglia attività sociale e turistica, anche residenziale. Attualmente solo parte del sito è stato recuperato,
assumendo un alto valore simbolico per i cittadini del territorio casertano.
Da molti anni la tenuta è in uno stato di abbandono, che l'ha resa sconosciuta e relegata in una posizione
inferiore rispetto ad altre località e siti di interesse artistico presenti sul territorio casertano. Nonostante il grave
stato di decadenza e la scomparsa dei boschi che le facevano da cornice, sono ancora intuibili la ricchezza e
bellezza artistica e architettonica della Reggia, oltre che la stupenda veduta d’insieme del sito, elementi che
hanno fatto nascere l'antico appellativo di "Reale Delizia".
Con ordinanza del 27 gennaio 2011, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere - Ufficio Esecuzioni Immobiliari –
disponeva la vendita all'asta del complesso monumentale al prezzo base di 10 milioni di Euro. Il Tribunale ha
assegnato il diritto di prelazione al Comune, alla Provincia, alla Regione e al MIBAC; tuttavia alla fine del 2013
erano già state 11 le aste andate deserte.
Nel gennaio del 2014, è stato firmato un accordo preliminare tra la Società Gestione Attività, che ha acquisito i
crediti del Banco di Napoli, e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la cessione del
complesso edilizio al ministero stesso.
Le Risorse esistenti: analisi della domanda e dell’offerta
Le associazioni a tutela dei beni culturali, impegnate nella conservazione, valorizzazione e promozione degli
stessi, sono collocate su tutto il territorio italiano, quelle a carattere nazionale dispongono di sedi minori a livello
provinciale proprio per consentire al cittadino di essere facilmente raggiungibili. Grazie ad internet molte sono
pubblicizzate e quindi è facile reperire il loro numero telefonico o altro genere di contatto.
Dal punto di vista delle risorse esistenti sul territorio casertano ad ampio raggio, impegnate nella
conservazione, valorizzazione e promozione dei beni culturali di cui tale terra dispone, sono presenti numerosi
organismi del terzo settore, cooperative, associazioni di volontariato, privato sociale, fondazioni e tutti gli altri
titolari di organizzazioni no profit, che da anni operano rispetto ai quali non sono disponibili dati più precisi
rispetto alle attività svolte e le risorse di cui dispongono.
Di questi, citiamo solo alcuni tra i più rappresentavi, operanti sul territorio casertano, che svolgono il loro
intervento di tutela, promozione e valorizzazione, con distinzione, spesso dichiarata, per categoria:
 Associazione 'Co.Ni.Ta'
 Associazione Culturale Agorà - Santa Maria Capua Vetere
 Associazione Campania Felix
 Associazione Legambiente Ager
 Meduc - Santa Maria Capua Vetere
 Associazione Favole Seriche
 Associazione Liberamente Onde
 Associazione per i Siti Reali e le Residenze Borboniche Onlus
 Associazione Pianeta Cultura
 Associazione Real Circolo Francesco II di Borbone
 CADAMÙ ART Associazione
 CAMEC - Santa Maria Capua Vetere
 Circolo Legambiente - Casapesenna
 Club Automotomania “Il Cenacolo” - San Tammaro
 Comitato Don Peppe Diana
 Coordinamento Comitato Fuochi
 Ex Libris – Palazzo Lanza, FAI – delegazione Caserta
 Italia Nostra Onlus – Sezione Caserta
 Fare Ambiente
 Federconsumatori atellana
 Jera Magazine
 Le Piazze del Sapere
 LIBERA - Casapesenna
 LIBERA – Comitato Provinciale Caserta
 Liberi Cittadini Casapesenna
 Slow Food – Caserta
 Condotta Caserta
 Associazione Jerry Masslo
 Touring Club Italiano.

Nonostante la presenza di molteplici associazioni di vari categorie sul territorio di riferimento, queste ultime
non riescono con le attività progettate ed implementate (scarsi interventi di informazione e sensibilizzazione
nel territorio) a valorizzare il patrimonio artistico- culturale rappresentato dalla Reggia di Carditello
(monumento poco conosciuto), offrendo concrete possibilità di importanti ricadute economiche e opportunità
sociali in termini di acculturazione e formazione.
L’Associazione Meduc Onlus, sita nel comune di Santa Maria Capua Vetere,
è
attivamente impegnata sul territorio, per la tutela, valorizzazione e promozione culturale legata al contesto
territoriale. Tale associazione, muovendo dai valori manifesti di responsabilità, creatività e di lavoro in team,
rappresenta un primario interlocutore in grado di rispondere alle reali esigenze incontrate, gestendo le unità
operative con un approccio imprenditoriale nel rispetto della progettazione e della soddisfazione dei
committenti.
L’associazione Meduc fa parte delle associazione riunite nell’Agenda 21, insieme ad altre quali Italia Nostra,
del Consorzio di Bonifica, della Sun, del Collegio dei Periti Agrari, delle associazioni GAS La Tavola Rotonda,
Legambiente Ager, LiberamenteOnda, Pianeta Cultura, Siti Reali, per la bonifica dei «Regi Lagni» e attive nella
campagna di sensibilizzazione “Salviamo Carditello. Tesoro d’Italia, patrimonio dell’Umanità”, che ha avuto un
primo riscontro positivo che lascia speranze circa la cancellazione dell’asta giudiziaria che avrebbe consegnato
la delizia borbonica ai privati, con una nuova apertura al pubblico del sito a partire dal 5 giugno 2011, con
ingresso libero, visite guidate per adulti e bambini e con la possibilità di raggiungere il sito da Napoli con
servizio navetta istituito.
Da sottolineare che, il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, associazione creata nel 2000 senza scopo di
lucro, persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale, svolgendo, inoltre, attività nel settore della tutela e
della valorizzazione della natura e dell’ambiente, con lo scopo di promozione in Italia, ed in particolare nelle
aree urbane, del processo di Agenda 21 Locale per rendere sostenibile lo sviluppo integrando aspetti
economici, sociali ed ambientali.
In tale contesto, il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane interviene come attore chiave per sensibilizzare gli
stakeholders attraverso azioni d’informazione, di sostegno, di lobbying.
In un’ottica di marketing territoriale, l'Associazione Meduc si propone, quindi, con il ruolo di struttura di
coordinamento sul territorio di Santa Maria Capua Vetere, destinando circa 3 ore settimanali allo svolgimento di
attività finalizzate alla tutela, valorizzazione e promozione della Regia di Carditello, mediante un’attenta attività
di studio, ricerca e conoscenza del patrimonio culturale, della sua valorizzazione e diffusione di informazioni
attraverso le straordinarie potenzialità insite nelle nuove tecnologie, con lo scopo di progettare, promuovere e
gestire attività di turismo culturale in sinergia e collaborazione con tutti gli enti presenti sul territorio: promozione
di pacchetti speciali, tematici o temporanei, preparati ad hoc in concomitanza ad eventi di rilevanza culturale e
di pubblico interesse.
L'Associazione Meduc si occupa, nello specifico, dell’accurata promozione delle attività utilizzando diversificati
mezzi di informazione oltre ai peculiari canali di comunicazione a disposizione, appoggiandosi alla ricca rete di
contatti e collaborazioni con enti, scuole, centri di divulgazione, istituti, amministrazioni, ecc., diffuse sul
territorio casertano.
Per quanto attiene alla tutela, promozione e valorizzazione della Reggia di Carditello, l’associazione Meduc,
insieme alle altre associazioni riunite nell’Agenda 21, ha istituito il Forum di ascolto attivo e partecipazione.
Tale Forum di Agenda 21, per il Real Sito di Carditello e per i Regi Lagni, rappresenta il coordinamento di
cittadini, enti, associazioni e diversi portatori d’interesse, nato in relazione al processo di realizzazione
del Grande Progetto di risanamento ambientale del corridoio ecologico dei Regi Lagni, un’opera storica di
canalizzazione e bonifica delle acque costruita per porre fine al problema delle inondazioni che da secoli hanno
invaso quell’area della pianura campana (dal nolano al litorale domizio) posta a cavallo delle province di Napoli
e Caserta.
Negli ultimi anni di ripresa (con riapertura al pubblico come precedentemente indicato dall’anno 2011), il Real
Sito di Carditello è stato luogo privilegiato di partecipazione e al centro del dibattito che ha animato il percorso
di realizzazione del Grande Progetto “Regi Lagni”, promosso dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione
Campania con lo scopo di contrastare il cronico inquinamento del sistema dei canali e del litorale domizio,
riqualificando e bonificando il territorio di riferimento e valorizzando l’area vasta dei Regi Lagni sia dal punto di
vista socio-culturale che economico. Con il Grande Progetto “Regi Lagni”, inoltre, si intendeva anche
scongiurare la possibile vendita all’asta del Real Sito di Carditello e avviare un rilancio della tenuta borbonica,
individuata nel progetto quale polo di sviluppo e attrazione del corridoio ecologico.
E’ per tale motivo che il Forum di Agenda 21 (attraverso l’opera diretta dell’associazione Meduc sul territorio di
Santa Maria Capua Vetere), nato all’indomani delle elezioni regionali in Campania del 2010, proseguendo lo
storico lavoro delle Associazioni del Comitato SALVIAMO Carditello, ha promosso iniziative di sensibilizzazione
per portare all’attenzione pubblica la delicata vicenda del Real Sito di Carditello – coinvolgendo anche i media
locali e nazionali – e sortire un intervento risolutivo delle istituzioni pubbliche, secondo i principi di
pianificazione e partecipazione per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile, dettati dall’ONU nel 1992.
Bisogni individuati
A partire dall’analisi precedentemente condotta, per la quale si registra ancora uno scarto consistente tra i
risultati ottenuti e le risorse del territorio, appare evidente il bisogno di incrementare l’intervento di tutela,
valorizzazione e promozione della Reggia di Carditello sul territorio casertano.
L’eccellenza del patrimonio paesaggistico, inteso come insieme di natura, storia e arte, è una delle
caratteristiche per cui l’Italia è conosciuta nel mondo, e l’area della provincia di Caserta, per il pregio unico dei
suoi “luoghi” rappresenta uno dei potenziali attrattori di turismo del Paese.
Pianificare uno sviluppo basato sulla valorizzazione del patrimonio culturale nella provincia di Caserta significa
gettare le basi per:
 combattere il degrado sociale innescando un indotto economico virtuoso, sottoposto a regole e controlli
speciali, con l’affermazione di legalità e mercato;
 creare un ritorno d'immagine positivo che evidenzi agli occhi dei cittadini l’identità storica ed estetica
del loro territorio e la proietti verso l’esterno.
Il modello di valorizzazione, in tale contesto, mira a presentare gli investimenti sui beni culturali di Caserta
come un “sistema” e a ponderarne le implicazioni complessive di sviluppo.
L’impatto economico sullo sviluppo locale viene amplificato se la politica di valorizzazione punta a creare flussi
di utenza motivati dall’interesse alla fruizione, e se vi collega un’adeguata offerta di beni e servizi in quanto
nonostante sono attive molte associazioni sul territorio, non riescono a progettare interventi efficaci per
realizzare un immagine positiva del patrimonio culturale nella provincia di Caserta.
Gli investimenti sul patrimonio storico artistico possono certamente essere misurati sulla capacità di stimolare
consumo culturale dei residenti, importante per lo sviluppo sociale e, direttamente o indirettamente, economico;
ma anche sulla capacità di incentivare un tessuto imprenditoriale in grado di generare valore aggiunto,
compatibilmente con le regole di salvaguardia applicate dall’Amministrazione dei beni culturali.
Senza il valore aggiunto creato da un’ imprenditoria di qualità, impegnata in un insieme articolato di attività
produttive, un intervento di conservazione basato su restauri e allestimenti espositivi sarebbe insufficiente.
L’ analisi sopra esposta ha, quindi, evidenziato due ordini di bisogni, rintracciabili sia nel rilancio positivo che si
cerca di attuare di un bene culturale definito Tesoro d’Italia e patrimonio dell’Umanità, per troppi anni lasciato
versare in uno stato di abbandono e chiusura, affinché residenti, e non, del territorio casertano possano
apprezzare, oltre che conoscere, l’importanza che ha assunto nella storia della propria terra, e sia nella
possibilità che tale rilancio possa tradursi in termini di incremento turistico, e quindi economico, cercando di
direzionare l’elevato numero di turisti in visita al complesso vanvitelliano della Reggia, ancora oggi considerata
“icona marketing” del territorio casertano, facendo leva sull’esigua distanza che vi è tra questa e la Reggia del
Carditello. Difatti, attraverso la promozione culturale del territorio, non si offrono soltanto concrete possibilità di
spinte promozionali per la diffusione della cultura, ma anche la possibilità di importanti ricadute economiche e
opportunità sociali in termini di acculturazione e formazione non limitate al territorio casertano. In particolare
sono da considerare come centrali le ricadute in termini turistici: contribuire ad incrementare il flusso turistico,
significa anche favorire l’apporto economico di un territorio, in maniera significativa.
A tal fine, appare quindi evidente il bisogno di promuovere la tutela del patrimonio della Reggia di Carditello,
finalizzato alla sua conoscenza, soddisfacendo così il bisogno della popolazione locale con primario interesse
alla crescita culturale, che ha sempre implicazioni sociali ed economiche, puntando, mediante l’attuazione di
politiche di valorizzazione, alla creazione di flussi di utenza motivati dall’interesse alla fruizione del patrimonio e
l’attivazione, in risposta, di processi produttivi nel territorio, determinando un significativo impatto economico
sullo sviluppo locale, e incentivando il tessuto imprenditoriale in grado di generare valore aggiunto, a partire da
un’adeguata offerta di beni e servizi ad esso collegati.
L’offerta culturale risulta quindi essere una componente fondamentale per indirizzare il turismo, e quindi la
crescita economica del territorio. I beni, le attività culturali e il turismo agiscono sinergicamente nel moltiplicare
lo sviluppo di una particolare destinazione: da un lato gli eventi e le attrattive culturali rappresentano un
importante elemento di richiamo, dall’altro il turismo porta risorse per la valorizzazione del patrimonio culturale.
Cultura pro Turismo
La cultura rappresenta un importante volano
economico del settore turistico, permette infatti
di distribuire i flussi turistici indipendentemente
dalla stagionalità e rappresenta soprattutto un
importante elemento capace di prolungare la
permanenza dei turisti in una particolare
destinazione
Turismo pro Cultura
Il turismo porta flussi di nuovi utenti per i beni e
le attività culturali di un territorio. Costituisce fonte
di guadagno supplementare e di impiego più
efficiente di servizi già destinati ai residenti.
Diffonde la conoscenza della cultura locale e
rafforza l’immagine della destinazione, esercitando
il ruolo di amba-sciatore anche verso i media.
Il bisogno di valorizzazione del patrimonio storico- artistico di un territorio, si interseca alla necessità di porre
maggiore attenzione alle componenti immateriali relative alla comunicazione ed animazione che interessano
l’utenza, investendo sempre più, a livello territoriale, su politiche di animazione culturale dedicate ai residenti e
non, soprattutto volte a vivacizzare il flusso turistico, realizzando un coinvolgimento interattivo, oltre che
emotivo del turista, mediante organizzazione di eventi sociali e/o culturali quali concerti, conferenze, festival,
esposizioni, ponendo attenzione sulla qualità dei contenuti che, quando toccano temi scientifici, filosofici,
letterari, riscuotono sempre più successo, soprattutto tra i giovani.
Elementi fondamentali per il successo di un’offerta di intrattenimento educativo sono la collaborazione fra istituti
o associazioni culturali, esperte dei temi e dei territori specifici, le aziende private, gli operatori turistici, gli
organizzatori di mostre, spettacoli, ed eventi, in senso ampio.
L’analisi condotta, osservando il fenomeno da una particolare angolatura, ha tentato di fornire, attraverso
l’individuazione di alcuni indicatori di base, una descrizione sia qualitativa che quantitativa del bisogno
individuato.
In particolare, l’analisi ha seguito i seguenti indicatori di base, misurabili sia in fase d’analisi che di
realizzazione, posteriore, del progetto:
 Presenza di servizi dedicata alla tutela, valorizzazione e promozione del bene culturale considerato
(Reggia di Carditello)
 Flusso turistico (residenti e non) presso la Reggia di Carditello
 N. ore settimanali predisposte dall’ass. Meduc
 N. attività previste dall’ass. Meduc
 N. di interventi di promozione territoriale
 N. di interventi di informazione
 N. di interventi di sensibilizzazione territoriale
Muovendo da tale prospettiva, appare opportuno:
 implementare il numero di ore settimanali (attuali n. 3 ore), destinando l’incremento alla realizzazione di
attività altre, mediante le quali determinare un rilancio, in termini culturali e/o turistici del bene
considerato, quale la Reggia di Carditello;
 ampliare il numero di attività, destinando l’incremento all’attivazione di interventi volti alla diffusione e
alla sensibilizzazione territoriale, al fine di promuovere la valorizzazione della Reggia di Carditello,
estendo la comunicazione su un raggio d’azione più ampio, capace di giungere non solo alla
popolazione sita nelle aree centrali del territorio , ma anche in quelle periferiche, in considerazione al
comune di Santa Maria Capua Vetere, in cui è situata l’Associazione Meduc, e comuni limitrofi;
 sviluppare una rete informativa usufruendo di canali comunicativi immediati, quali profili web, pagine
online, creazione di forum e diffusione sui principali social network;
 Inoltre, attraverso l’implemento di tali attività, l’intervento mira all’incremento del numero di soggetti
residenti/ turisti ai quali “arrivare” (+ 40%), creando una solida rete di condivisione/ diffusione di
informazioni.
Per un approfondimento di tipo qualitativo, si è cercato di analizzare e quantificare la presenza o meno di
interventi di tutela, valorizzazione e promozione della Reggia di Carditello, in quanto bene e patrimonio
artistico- culturale.
In sintesi:
Indicatore
Presenza di servizi dedicata alla tutela,
valorizzazione e promozione del bene culturale
considerato (Reggia di Carditello)
Flusso turistico (residenti e non) presso la
Reggia di Carditello
N. ore settimanali predisposte dall’ass. Meduc
N. attività previste dall’ass. Meduc
N. di interventi di promozione territoriale
N. di interventi di informazione
N. di interventi di sensibilizzazione territoriale
Situazione di partenza
Presenti*
x**
3
1
1
0
0
*Tale indicazione si riferisce alla presenza sul territorio di Casertano di organismi del terzo settore, associazioni
e cooperative culturali, riunite nell’Agenda 21, impegnate per la bonifica dei «Regi Lagni» e attive nella
campagna di sensibilizzazione “Salviamo Carditello. Tesoro d’Italia, patrimonio dell’Umanità”,
**Non è possibile reperire e stimare tale dato in funzione della recente riapertura del sito al pubblico (5 giugno
2011). In considerazione a tale condizione, il flusso risulta essere ancora piuttosto basso.
***Le attività previste dall’associazione Meduc per quanto attiene alla Reggia di Carditello, si concretizzano in
interventi di promozione territoriale, mediante l’organizzazione di eventi, tematici/ culturali/ sociali, presso la
stessa.
Target del progetto
Compatibilmente con il piano degli interventi, le finalità e le attività che il Progetto “La nostra terra” è in grado di
mettere in campo, si sono individuati i seguenti:
Destinatari diretti delle attività: l’intervento si rivolge alla comunità tutta, residente nel comune di Santa Maria
Capua Vetere in particolare, a cui destinare attività volte all’informazione, promozione e sensibilizzazione
territoriale circa la tutela e valorizzazione della Reggia di Carditello, sita a San Tammaro a pochi km da Santa
Maria Capua Vetere. Parte dell’intervento, mediante la realizzazione di attività di promozione, informazione e
sensibilizzazione, mira ad estendere l’azione anche a soggetti non residenti nel comune indicato, al fine di
incrementare/ incentivare il flusso turistico presso tale sito.
Destinatari indiretti: beneficiari indiretti dell’iniziativa sarà la comunità tutta del territorio Casertano, attraverso
la promozione culturale del sito, offrendo oltre a concrete possibilità di spinte promozionali per la diffusione
della cultura, anche la possibilità di importanti ricadute economiche e opportunità sociali in termini di
acculturazione e formazione. In particolare sono da considerare come centrali le ricadute in termini turistici:
contribuire ad incrementare il flusso turistico, significa anche favorire l’apporto economico del territorio, e quindi
della popolazione residente, in maniera significativa.
7) Obiettivi del progetto:
OBIETTIVO GENERALE
Il Progetto “La nostra terra” nasce con l’intento di porre l’ attenzione necessaria sul bisogno di tutela,
valorizzazione e promozione della Reggia di Carditello, sita nella zona di San Tammaro, a pochi km
da Santa Maria Capua Vetere, e dalla grande metropoli casertana, fulcro di innovazione e turismo.
A tal fine, il Progetto mira, attraverso l’incremento di attività volte all’informazione, promozione e
sensibilizzazione territoriale ad estendere il raggio d’azione, direzionando il flusso turistico, di residenti
e non, in visita al complesso vanvitelliano della Reggia, ancora oggi considerata “icona marketing” del
territorio casertano, facendo leva sull’esigua distanza che vi è tra questa e la Reggia del Carditello.
Mediante la realizzazione di tale obiettivo, il Progetto “La nostra terra” intende rispondere al bisogno di
promuovere la tutele del patrimonio artistico- culturale della Reggia di Carditello, finalizzato alla sua
conoscenza in seguito ad eventi e condizioni che l’hanno vista vertere in una situazione di abbandono
e chiusura per lunghi anni, soddisfacendo così il bisogno della popolazione locale con primario
interesse alla crescita culturale, che ha sempre implicazioni sociali ed economiche, puntando,
mediante l’attuazione di politiche di valorizzazione, alla creazione di flussi di utenza motivati
dall’interesse alla fruizione del patrimonio e l’attivazione, in risposta, di processi produttivi nel territorio,
determinando un significativo impatto economico sullo sviluppo locale, incentivando il tessuto
imprenditoriale in grado di generare valore aggiunto, a partire da un’adeguata offerta di beni e servizi
ad esso collegati.
Dunque la presente proposta progettuale si propone come un percorso concreto nella direzione di
valorizzazione del patrimonio artistico- culturale rappresentato dalla Reggia di Carditello, offrendo
mediante la promozione culturale del sito, concrete possibilità di importanti ricadute economiche e
opportunità sociali in termini di acculturazione e formazione. In particolare sono da considerare come
centrali le ricadute in termini turistici: contribuire ad incrementare il flusso turistico, significa anche
favorire l’apporto economico del territorio, e quindi della popolazione residente, in maniera significativa
Realizzazione delle attività
Muovendo da tale finalità generale, il Progetto intende proporre la realizzazione ad ampio raggio di
attività di:
 Sensibilizzazione: mediante l’organizzazione e partecipazione a convegni, riunione di gruppi di
lavoro tematici sui processi indetti da Agenda 21 Locale, creando una solida rete di partner, in
grado di sostenere interventi di sostenibilità locale (patrocinio, finanziamenti);
 Promozione dei principi e della pratica dello sviluppo sostenibile e dell’Agenda 21 Locale,
favorendo e potenziando lo scambio di informazione sui i temi relativi all’Agenda 21 Locale tra
gli enti e operatori coinvolti, monitorando, raccogliendo, diffondendo e valorizzando studi,
ricerche, buone pratiche e in generale esperienze positive di sviluppo sostenibile e Agenda 21
Locale, facilitando la costituzione di gemellaggi tra Enti che stanno svolgendo processi di
Agenda 21 Locale, mediante una collaborazione attiva con l’Unione Europea, il Governo
italiano e le altre reti internazionali, nonché con le associazioni regionali, provinciali ed enti
locali per la promozione reciproca e per concertare, organizzare e realizzare iniziative
congiunte relative alla Reggia di Carditello;
 Informazione: mediante la diffusione di documenti e materiale informativo, utilizzando le più
moderne tecnologie nell’ambito della comunicazione, nonché di un calendario degli eventi, non
soltanto relativi e realizzati presso la Reggia di Carditello, ma anche di eventi nazionali ed
internazionali circa lo Sviluppo Sostenibile e la promozione del patrimonio artistico- culturale
del nostro Paese, impegnandosi a livello territoriale nell’organizzazione di convegni e seminari.
1° Obiettivo specifico
Potenziare la promozione territoriale
Al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato, sarà opportuno:
 implementare un aumento del numero di ore settimanali ( da attuali n. 3 settimanali a n. 8 ore),
predisposte dall’ Associazione Meduc alla promozione e valorizzazione sul territorio della
Reggia di Carditello, destinando l’incremento (n. 5 ore) alla realizzazione di attività altre, di
promozione e informazione, mediante le quali determinare un rilancio, in termini culturali e/o
turistici della Reggia di Carditello
In relazione agli obiettivi prefissati rispetto al miglioramento del flusso informativo, potenziato sia in
termini qualitativi che quantitativi è attesa la realizzazione dei seguenti servizi:
 incremento delle attività di raccolta e selezione delle informazioni;
 disposizione del materiale informativo;
 miglioramento dell’ erogazione delle informazioni, con una diffusione immediata e capillare
realizzata mediante la creazione e sviluppo di una rete informativa, usufruendo di canali
comunicativi immediati, quali profili web, pagine online, creazione di forum e diffusione sui
principali social network;
 organizzazione degli eventi previsti, con creazione di una calendarizzazione mensile da
diffondere mediante strumenti di comunicazione cartacei e digitali (n. 2 eventi al mese, per 11
mesi).
Realizzazione dell’attività
Il principale risultati ottenuto dalla messa in opera delle attività progettuali è da ricondurre alla tutela,
valorizzazione e promozione del patrimonio, finalizzato alla sua conoscenza, puntando al
soddisfacimento del bisogno della popolazione locale con primario interesse alla crescita culturale, che
ha sempre implicazioni sociali ed economiche, creando un aumento dei flussi turistici, di residenti e
non, motivati dall’interesse culturale del patrimonio.
2° Obiettivo specifico
Promuovere la sensibilizzazione territoriale
L’obiettivo mira a sostenere la valorizzazione sul territorio del patrimonio artistico- culturale di cui si
dispone, al fine di determinare dinamiche di comunicazione, rispetto e considerazione circa
l’importanza che tale patrimonio assume, e ha assunto nella storia della popolazione. Particolare
attenzione sarà data alla Reggia di Carditello, sensibilizzando la comunità tutta su tematiche di
interesse comune relative alla Reggia, alla necessità di coinvolgimento per l’attuazione di politiche di
tutela e valorizzazione del bene, in funzione delle sventure subite in passato che l’hanno vista chiusa e
in stato di abbandono per anni, tentando un rilancio positivo del sito, mediante la partecipazione, la
diffusione di informazioni, e promozione stessa, in grado di incrementare non solo gli sbocchi culturali,
ma ampliare anche il flusso turistico, con implicazioni significative sul bilancio economico del territorio.
In relazione agli obiettivi prefissati è attesa la realizzazione dei seguenti servizi:
 Intervento bimestrale di animazione di strada con sede nelle principali piazze della città, volti a
determinare un significativo coinvolgimento della comunità tutta, con particolare attenzione ai
giovani, considerati moltiplicatori di risultati a catena, con distribuzione ad ampio raggio di
materiale informativo relativo non solo alle attività predisposte dall’associazione Meduc relative
alla valorizzazione, tutela e promozione della Reggia di Carditello, ma anche alle iniziative
previste da Agenda 21 Locale in materia di sviluppo sostenibile e tutela del patrimonio storicoartistico- culturale del nostro Paese, nonché informazioni relative alla calendarizzazione degli
eventi mensili proposti ed organizzati dall’Associazione Meduc, in collaborazione con le altre
associazioni riunite in Agenda 21, per la bonifica dei «Regi Lagni» e attive nella campagna di
sensibilizzazione “Salviamo Carditello. Tesoro d’Italia, patrimonio dell’Umanità”. (1 volta ogni 2
mesi, per 4 ore ciascuna).
 Inoltre, attraverso l’implementazione di tali attività, l’intervento mira a individuare il numero di
soggetti residenti/ turisti ai quali “arrivare” creando una solida rete di condivisione/ diffusione e
di informazioni. Poiché non è possibile stimare tale dato in funzione della recente riapertura
del sito al pubblico (5 giugno 2011), si prendono in considerazione i visitatori registrati presso
la reggia di Caserta che sono 500 mila (anno 2013- Sito della Reggia di Caserta) e da tali
residenti/ turisti attivare interventi per coinvolgere , almeno, in una situazione di partenza il
10 % di visitatori che dalla Reggia di Caserta andranno a visitare, anche, la Reggia di
Carditello.
Di seguito la sintesi dei risultati attesi, utilizzando i medesimi indicatori individuati per l’analisi del
contesto:
Indicatore
Presenza di servizi dedicata alla
tutela,
valorizzazione
e
promozione del bene culturale
considerato (Reggia di Carditello)
Flusso turistico (residenti e non)
presso la Reggia di Carditello
N. ore settimanali predisposte
dall’ass. Meduc
N. attività previste dall’ass. Meduc
Situazione di partenza
Situazione di arrivo
Presenti*
Presenti*
x**
+ 10%
3
8
1
3
N. di interventi di promozione
1
2
territoriale
N. di interventi di informazione
0
2
N. di interventi di sensibilizzazione
0
1
territoriale
*Tale indicazione si riferisce alla presenza sul territorio di Casertano di organismi del terzo settore,
associazioni e cooperative culturali, riunite nell’Agenda 21, impegnate per la bonifica dei «Regi Lagni»
e attive nella campagna di sensibilizzazione “Salviamo Carditello. Tesoro d’Italia, patrimonio
dell’Umanità”,
**Non è possibile stimare tale dato in funzione della recente riapertura del sito al pubblico (5 giugno
2011). In considerazione a tale condizione, il flusso risulta essere ancora piuttosto basso .
***Le attività previste dall’associazione Meduc per quanto attiene alla Reggia di Carditello, si
concretizzano in interventi di promozione territoriale, mediante l’organizzazione di eventi, tematici/
culturali/ sociali, presso la Reggia di Carditello.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto
con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di
vista sia qualitativo che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Attività per l’attuazione dell’ Obiettivo Specifico 1:
Potenziare la promozione territoriale
Azione A: Interventi di informazione
Attività A 1: Incremento delle attività di raccolta e selezione delle informazioni
 Organizzazione dell’espletamento delle attività
 Contatto con Comuni, Associazioni, Cooperative ed enti del settore
 Raccolta e selezione delle informazioni riguardanti risorse e beni culturali presenti
sul territorio
 Ricerca sulle nuove disposizioni legislative in materia di tutela, valorizzazione e
promozione del patrimonio artistico- culturale
 Ricerca di materiale informativo circa lo Sviluppo Sostenibile e la promozione del
patrimonio artistico- culturale a livello territoriale
 Verificare la disponibilità di date e sedi della Reggia di Carditello per la
realizzazione degli eventi
 Creazione di una mailing list di persone interessate a ricevere ulteriori informazioni
e aggiornamenti
 Creazione di una lista dei recapiti degli enti e strutture, con specifiche dei servizi
offerti
Attività A 2: Disposizione del materiale informativo
 Organizzazione dell’espletamento delle attività
 Predisposizione di un documento per la raccolta dei dati
 Valutazione ed approfondimento di proposte dei soggetti su tematiche di loro
interesse
 Gestione ed aggiornamento periodico della banca dati in materia di tutela,
valorizzazione e promozione del patrimonio artistico- culturale
 Predisposizione di schede informative sulle attività e sui servizi erogati
 Predisposizione di dossier/bacheche per un veloce reperimento delle informazioni
in evidenza
 Rielaborazione contenuti del materiale informativo
 Elaborazione di una bozza grafica di opuscoli, volantini e locandine
 Realizzazione di contenuti da inserire nella bozza
 Inserimento dei contenuti e completamento del materiale informativo
 Stampa del materiale informativo
 Distribuzione del materiale informativo prodotto
Attività A 3: Diffusione delle informazioni on line
 Organizzazione dell’espletamento delle attività
 Creazione di pagina on line
 Creazione di un profilo web dell’associazione online sui principale social network
 Redazione e predisposizione dei materiali divulgativi in formato digitale
 Aggiornamento dei portali internet dedicati
 Aggiornamento quotidiano circa le informazioni trasmesse
Attività A 4: Organizzazione degli eventi











Riunioni di concertazione
Raccordo con le figure di riferimento (Ente comunale, Enti locali, ecc.)
Organizzazione logistica degli eventi
Calendarizzazione degli eventi
Realizzazione degli eventi presso la Reggia di Carditello
Individuazione e disponibilità sedi, mezzi ed ospitalità presso la Reggia di Carditello
Redazione e predisposizione dei materiali divulgativi (materiali stampa,
manifesti, presentazioni, ecc.)
Realizzazione e stampa volantini, materiale informativo e divulgativo
Promozione/pubblicizzazione degli eventi
Erogazione di informazione e diffusione di materiali promozionali in materia di
tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio artistico- culturale
Altri particolari logistici
Attività per l’attuazione dell’ Obiettivo Specifico 2:
Promuovere la sensibilizzazione territoriale
Azione B: Sensibilizzazione territoriale
Attività B 1: Interventi bimestrali di animazione di strada
 Riunioni di concertazione
 Raccordo con le figure di riferimento (Ente comunale, Enti locali, associazioni...)
 Calendarizzazione degli eventi
 Organizzazione logistica degli eventi
 Realizzazione degli interventi di strada
 Allestimento dello stand
 Redazione, predisposizione e distribuzione dei materiali divulgativi (materiali
stampa, opuscoli informativi, manifesti, presentazioni, mappe, ecc.)
 Mappare/ informare i soggetti circa i beni culturali presenti sul territorio e le relative
modalità di accesso
 Valutazione ed approfondimento di proposte dei soggetti su tematiche di loro
interesse
 Pubblicizzazione territoriale degli eventi, anche mediante mezzi online
 Realizzazione e diffusione di riprese degli eventi mediante social network
 Coinvolgimento della comunità locale agli eventi
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la
specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
Per la realizzazione delle attività del Progetto sono necessarie le seguenti professionalità e
competenze:
Risorse umane per l’attuazione dell’ Obiettivo Specifico 1:
Potenziare la promozione territoriale
Azione A: Interventi di informazione
Attività A 1: Incremento delle attività di raccolta e selezione delle informazioni
 1 Referente dell’associazione per l’organizzazione dell’espletamento delle attività,
presa contatto con Comuni, Associazioni, Cooperative ed enti del settore
 1 storico dell’arte, laureato in Scienze dei beni culturali per la raccolta e selezione
delle informazioni riguardanti risorse e beni culturali presenti sul territorio, per la
ricerca sulle nuove disposizioni legislative in materia di tutela, valorizzazione e
promozione del patrimonio artistico- culturale e di materiale informativo aggiornato
circa lo Sviluppo Sostenibile e la promozione del patrimonio artistico- culturale a
livello territoriale. Tale figura professionale si occuperà inoltre di verificare la
disponibilità di date e sedi della Reggia di Carditello per la realizzazione degli
eventi, creando di una mailing list di persone interessate a ricevere ulteriori
informazioni e aggiornamenti, nonché di enti e strutture, con specifiche dei servizi
offerti
Attività A 2: Disposizione del materiale informativo
 1 referente dell’associazione per l’organizzazione dell’espletamento delle attività e
predisposizione di un documento per la raccolta dei dati, con valutazione ed
approfondimento di proposte dei soggetti su tematiche di loro interesse
 1 storico dell’arte, laureato in Scienze dei beni culturali per la gestione ed
aggiornamento periodico della banca dati in materia di tutela, valorizzazione e
promozione del patrimonio artistico- culturale. Tale figura professionale si occuperà
inoltre della predisposizione di schede informative sulle attività e sui servizi erogati,
nonché di dossier/bacheche per un veloce reperimento delle informazioni in
evidenza, apportando una rielaborazione contenuti del materiale informativo da
inserire nella bozza grafica
 1 web designer per l’elaborazione di una bozza grafica di opuscoli, volantini e
locandine, e successiva stampa del materiale informativo
 1 Educatore socio- culturale per la distribuzione del materiale informativo prodotto
Attività A 3: Diffusione delle informazioni on line
 1 referente dell’associazione per l’organizzazione dell’espletamento delle attività
 1 web designer per la creazione di pagina on line, di un profilo web
dell’associazione online sui principale social network, con redazione dei materiali
divulgativi in formato digitale, occupandosi quotidianamente dell’aggiornamento dei
portali internet dedicati circa le informazioni trasmesse
Attività A 4: Organizzazione degli eventi
 1 referente dell’associazione per la programmazione di riunioni di concertazione e
raccordo con le figure di riferimento (Ente comunale, Enti locali, ecc.)
 1 Educatore socio- culturale, con competenze nell’ambito delle public relations, che
si occupi dell’organizzazione logistica degli eventi, e la sua calendarizzazione,
dell’individuazione e disponibilità sedi, mezzi ed ospitalità presso la Reggia di
Carditello, nonché della promozione/pubblicizzazione degli eventi
 3 Animatori per la realizzazione degli eventi previsti presso la Reggia di Carditello
 1 storico dell’arte, laureato in Scienze dei beni culturali per la redazione e
predisposizione dei materiali divulgativi (materiali stampa, manifesti,
presentazioni, ecc.), con erogazione di informazione e diffusione di materiali
promozionali in materia di tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio
artistico- culturale
Risorse umane per l’attuazione dell’ Obiettivo Specifico 2:
Promuovere la sensibilizzazione territoriale
Azione B: Sensibilizzazione territoriale
Attività B 1: Interventi bimestrali di animazione di strada
 1 referente dell’associazione per la programmazione delle riunioni di concertazione,
raccordo con le figure di riferimento (Ente comunale, Enti locali, associazioni...) che
si occupi inoltre della calendarizzazione degli eventi
 1 educatore socio- culturale per l’organizzazione logistica degli eventi, ed altri
particolari finalizzati alla loro realizzazione
 3 animatori di strada per la realizzazione degli interventi di strada, con allestimento
dello stand, con il ruolo di coinvolgere la comunità locale agli eventi
 1 storico dell’arte, laureato in Scienze dei beni culturali per la redazione,
predisposizione e distribuzione dei materiali divulgativi (materiali stampa,
opuscoli informativi, manifesti, presentazioni, mappe, ecc.), capace appare/
informare i soggetti circa i beni culturali presenti sul territorio e le relative modalità di
accesso, operando una valutazione ed approfondimento di proposte dei soggetti su
tematiche di loro interesse
 1 web designer per la pubblicizzazione territoriale degli eventi, anche mediante
mezzi online, con realizzazione e diffusione di riprese degli eventi mediante social
network
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Il ruolo dei volontari in servizio civile sarà quello di supportare, sia in termini di ore di servizi
resi che di gamma di attività, le azioni descritte nel presente progetto, con particolare
riguardo alla funzione di sostegno ed implementazione delle attività specifiche per ciascuna
figura professionale impiegata.
Attività per l’attuazione dell’ Obiettivo Specifico 1:
Potenziare la promozione territoriale
Azione A: Interventi di informazione
Attività A 1: Incremento delle attività di raccolta e selezione delle informazioni
 Supporto per l’organizzazione dell’espletamento delle attività
 Affiancamento per la presa di contatti con Comuni, Associazioni, Cooperative ed
enti del settore
 Sostegno per la raccolta e selezione delle informazioni riguardanti risorse e beni
culturali presenti sul territorio
 Affiancamento nella ricerca sulle nuove disposizioni legislative in materia di tutela,
valorizzazione e promozione del patrimonio artistico- culturale
 Affiancamento nella ricerca di materiale informativo circa lo Sviluppo Sostenibile e
la promozione del patrimonio artistico- culturale a livello territoriale
 Affiancamento per la verificare la disponibilità di date e sedi della Reggia di
Carditello per la realizzazione degli eventi
 Supporto per la creazione di una mailing list di persone interessate a ricevere
ulteriori informazioni e aggiornamenti
 Supporto per la creazione di una lista dei recapiti degli enti e strutture, con
specifiche dei servizi offerti
Attività A 2: Disposizione del materiale informativo
 Supporto per l’organizzazione dell’espletamento delle attività
 Sostegno per la predisposizione di un documento per la raccolta dei dati
 Sostegno per la valutazione ed approfondimento di proposte dei soggetti su
tematiche di loro interesse
 Supporto per la gestione ed aggiornamento periodico della banca dati in materia di
tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio artistico- culturale
 Affiancamento nella predisposizione di schede informative sulle attività e sui servizi
erogati
 Sostegno per la predisposizione di dossier/bacheche per un veloce reperimento
delle informazioni in evidenza
 Supporto per la rielaborazione contenuti del materiale informativo
 Affiancamento per l’elaborazione di una bozza grafica di opuscoli, volantini e
locandine
 Sostegno per la realizzazione di contenuti da inserire nella bozza
 Affiancamento per l’inserimento dei contenuti e completamento del materiale
informativo
 Supporto per la distribuzione del materiale informativo prodotto
Attività A 3: Diffusione delle informazioni on line
 Supporto per l’organizzazione dell’espletamento delle attività
 Affiancamento per la creazione di pagina on line
 Affiancamento per la creazione di un profilo web dell’associazione online sui
principale social network
 Sostegno per la redazione e predisposizione dei materiali divulgativi in formato
digitale
 Sostegno per l’aggiornamento dei portali internet dedicati
 Sostegno per l’aggiornamento quotidiano circa le informazioni trasmesse
Attività A 4: Organizzazione degli eventi










Supporto per l’organizzazione delle riunioni di concertazione
Sostegno per l’organizzazione logistica degli eventi
Affiancamento per la calendarizzazione degli eventi
Supporto alla realizzazione degli eventi previsti presso la Reggia di Carditello
Supporto per l’individuazione e disponibilità sedi, mezzi ed ospitalità presso la
Reggia di Carditello
Sostegno per la redazione e predisposizione dei materiali divulgativi (materiali
stampa, manifesti, presentazioni, ecc.)
Supporto per la realizzazione e stampa volantini, materiale informativo e divulgativo
Sostegno per la promozione/pubblicizzazione degli eventi
Affiancamento nell’erogazione di informazione e diffusione di materiali promozionali
in materia di tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio artistico- culturale
Partecipazione “alla pari” alle attività
Attività per l’attuazione dell’ Obiettivo Specifico 2:
Promuovere la sensibilizzazione territoriale
Azione B: Sensibilizzazione territoriale
Attività B 1: Interventi bimestrali di animazione di strada
 Supporto per l’organizzazione di riunioni di concertazione
 Supporto per la calendarizzazione degli eventi
 Sostegno per l’organizzazione logistica degli eventi
 Sostegno per la realizzazione degli interventi di strada
 Supporto per l’allestimento dello stand
 Supporto per la redazione, predisposizione e distribuzione dei materiali divulgativi
(materiali stampa, opuscoli informativi, manifesti, presentazioni, mappe, ecc.)
 Affiancamento per mappare/ informare i soggetti circa i beni culturali presenti sul
territorio e le relative modalità di accesso
 Sostegno per la valutazione ed approfondimento di proposte dei soggetti su
tematiche di loro interesse
 Supporto per la pubblicizzazione territoriale degli eventi, anche mediante mezzi
online
 Affiancamento per la realizzazione e diffusione di riprese degli eventi mediante
social network
 Supporto alle attività di coinvolgimento della comunità locale agli eventi
 Partecipazione “alla pari” alle attività
DIAGRAMMA DI GANTT
“La nostra terra”
Obiettivo Specifico 1
Potenziare la promozione territoriale
A: Interventi di informazione
AZIONI
Attività A 1: Incremento delle attività di
raccolta e selezione delle informazioni
Organizzazione dell’espletamento delle
attività
Contatto con Comuni, Associazioni,
Cooperative ed enti del settore
Raccolta e selezione delle informazioni
riguardanti risorse e beni culturali presenti
sul territorio
Ricerca sulle nuove disposizioni legislative
in materia di tutela, valorizzazione e
promozione del patrimonio artisticoculturale
Ricerca di materiale informativo circa lo
Sviluppo Sostenibile e la promozione del
patrimonio artistico- culturale a livello
territoriale
Verificare la disponibilità di date e sedi
della Reggia di Carditello per la
realizzazione degli eventi
Creazione di una mailing list di persone
interessate a ricevere ulteriori informazioni
e aggiornamenti
Creazione di una lista dei recapiti degli enti
e strutture, con specifiche dei servizi offerti
1°
mese
2°
mese
3°
mese
4°
mese
5°
mese
6°
mese
7°
mese
8°
mese
9°
mese
10°
mese
11°
mese
12°
mese
AZIONI
Attività A 2: Disposizione del materiale
informativo
Organizzazione dell’espletamento delle
attività
Predisposizione di un documento per la
raccolta dei dati
Valutazione ed approfondimento di
proposte dei soggetti su tematiche di loro
interesse
A: Interventi di informazione
Gestione ed aggiornamento periodico della
banca dati in materia di tutela,
valorizzazione
e
promozione
del
patrimonio artistico- culturale
Predisposizione di schede informative
sulle attività e sui servizi erogati
Predisposizione di dossier/bacheche per
un veloce reperimento delle informazioni in
evidenza
Rielaborazione contenuti del materiale
informativo
Elaborazione di una bozza grafica di
opuscoli, volantini e locandine
Realizzazione di contenuti da inserire nella
bozza
Inserimento
dei
contenuti
e
completamento del materiale informativo
Stampa del materiale informativo
Distribuzione del materiale informativo
prodotto
1°
mese
2°
mese
3°
mese
4°
mese
5°
mese
6°
mese
7°
mese
8°
mese
9°
mese
10°
mese
11°
mese
12°
mese
AZIONI
Attività A 3: Diffusione delle
informazioni on line
A: Interventi di informazione
Organizzazione dell’espletamento
attività
Creazione di pagina on line
2°
mese
3°
mese
4°
mese
5°
mese
6°
mese
7°
mese
8°
mese
9°
mese
10°
mese
11°
mese
12°
mese
1°
mese
2°
mese
3°
mese
4°
mese
5°
mese
6°
mese
7°
mese
8°
mese
9°
mese
10°
mese
11°
mese
12°
mese
delle
Creazione
di
un
profilo
web
dell’associazione online sui principale
social network
Redazione
e
predisposizione
dei
materiali divulgativi in formato digitale
Aggiornamento dei portali internet dedicati
Aggiornamento
quotidiano
informazioni trasmesse
AZIONI
circa
le
Attività A 4: Organizzazione degli
eventi
Riunioni di concertazione
Raccordo con le figure di riferimento (Ente
comunale, Enti locali, ecc.)
Organizzazione logistica degli eventi
A: Interventi di informazione
1°
mese
Calendarizzazione degli eventi
Realizzazione degli eventi
Individuazione e disponibilità sedi, mezzi
ed ospitalità presso la Reggia di Carditello
Redazione
e
predisposizione
dei
materiali divulgativi (materiali stampa,
manifesti, presentazioni, ecc.)
Realizzazione
e
stampa
volantini,
materiale informativo e divulgativo
Promozione/pubblicizzazione degli eventi
Erogazione di informazione e diffusione di
materiali promozionali in materia di tutela,
valorizzazione
e
promozione
patrimonio artistico- culturale
Altri particolari logistici
del
Obiettivo Specifico 2:
Promuovere la sensibilizzazione territoriale
AZIONI
Attività B 1: Interventi bimestrali di
animazione di strada
Riunioni di concertazione
Raccordo con le figure di riferimento (Ente
comunale, Enti locali, associazioni...)
Calendarizzazione degli eventi
Organizzazione logistica degli eventi
Realizzazione degli interventi di strada
Allestimento dello stand
B: Sensibilizzazione territoriale
Redazione, predisposizione e
distribuzione dei materiali divulgativi
(materiali stampa, opuscoli informativi,
manifesti, presentazioni, mappe, ecc.)
Mappare/ informare i soggetti circa i beni
culturali presenti sul territorio e le relative
modalità di accesso
Valutazione ed approfondimento di
proposte dei soggetti su tematiche di loro
interesse
Pubblicizzazione territoriale degli eventi,
anche mediante mezzi online
Realizzazione e diffusione di riprese degli
eventi mediante social network
Coinvolgimento della comunità locale agli
eventi
1°
mese
2°
mese
3°
mese
4°
mese
5°
mese
6°
mese
7°
mese
8°
mese
9°
mese
10°
mese
11°
mese
12°
mese
9)
Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
4
10) Numero posti con vitto e alloggio:
0
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
4
12) Numero posti con solo vitto:
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
0
30
5
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Realizzazione (eventuale) delle attività previste dal progetto anche in giorni festivi e
prefestivi, coerentemente con le necessità progettuali.
Flessibilità oraria in caso di esigenze particolari
Disponibilità alla fruizione dei giorni di permesso previsti in concomitanza della chiusura
della sede di servizio (chiusure estive e festive)
Partecipazione a momenti di verifica e monitoraggio
Frequenza di corsi, di seminari e ogni altro momento di incontro e confronto utile ai fini del
progetto e della formazione dei volontari coinvolti, anche nei giorni festivi, organizzati anche
dagli enti partner del progetto.
Disponibilità ad effettuare il servizio al di fuori della sede entro il massimo di 30 gg previsti
Osservanza della riservatezza dell’ente e della privacy di tutte le figure coinvolte nella
realizzazione del progetto
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
Sede di
attuazione del
progetto
Comune
Indirizzo
Cod.
ident.
sede
N. vol. per
sede
Nominativi degli Operatori Locali di
Progetto
Nominativi dei Responsabili Locali di Ente
Accreditato
Cognome Data di
e nome nascita
Cognome Data di
e nome nascita
C.F.
C.F.
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008
Cert. N. LRC 0261550
Accanto ad una costante attività di front-office e call-centerper i giovani in cerca di
informazioni e materiale, sia presso la Sede Centrale che nelle Agenzie territoriali, AMESCI
mette in campo una forte azione di diffusione e promozione del Servizio Civile Nazionale.
Grazie alla predisposizione di uno specifico Piano di comunicazione, viene realizzata una
campagna di divulgazione del valore del Servizio Civile Nazionale e delle opportunità che
esso offre che si intensifica in occasione dei bandi di selezione e reclutamento dei volontari.
Il Piano ha l’obiettivo di far conoscere ai giovani il Servizio Civile Nazionale quale strumento
principe di partecipazione alla vita comunale, provinciale, regionale e nazionale e possibilità
per l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro.
All’interno del Piano sono previste attività di:
 Promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Nazionale;
 Diffusione degli obiettivi dell’iniziativa progettuale;
 Disseminazione dei risultati.
La semplicità e l’immediatezza di accesso alle informazioni attraverso il sito internet e tutti
gli strumenti social attivati da AMESCI sono garanzia di un facile raggiungimento del mondo
giovanile come dimostrano gli oltre 400.000 accessi annuali che riceve il sito.
Oltre a preparare video interviste, foto, commenti, articoli specifici, veicolati dai social
network e dagli strumenti appositamente realizzati, AMESCI organizza incontri presso
Università, Istituti scolastici, enti no profit ed altri centri nevralgici di aggregazione presenti
sul territorio dove verrà realizzato i progetto.
Sintesi del Piano di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Nazionale
Obiettivi
 Favorire la diffusione del Servizio Civile Nazionale;
 Sensibilizzare alle tematiche della cittadinanza attiva, legalità, ambiente,
assistenza, protezione civile, tutela del patrimonio artistico e culturale, educazione;
 Innalzare e migliorare il livello di partecipazione locale, provinciale, regionale e
nazionale;
 Informare correttamente i giovani sulle opportunità offerte dal servizio civile
nazionale;
 Diffondere gli obiettivi dell’iniziativa progettuale;
 Disseminare i risultati del progetto.
Contenuti
 Finalità generali del Servizio Civile Nazionale;
 Finalità specifiche del Servizio Civile quale esperienza di apprendimento non
formale;
 Obiettivi generali e specifici del progetto;
 Tematichedella cittadinanza attiva, dell’assistenza, ambiente, protezione civile,
promozione culturale, educazione, legalità.
Soggetti destinatari
 Ragazze e ragazzi di età compresa tra i 17 ed i 28 anni (con riferimento specifico
alle opportunità meta – formative del SCN);
 Associazioni, enti ed organizzazioni presenti sul territorio;
 Stakeholders (orizzontali e verticali).
Soggetti attuatori
 Volontari presenti nell’ente;
 Personale impiegato a diverso titolo nell’organizzazione e nella gestione del
progetto.
Centro Direzionale
Via G.Porzio, Isola E3
80143
Napoli
Tel: 081.19811450
Fax: 081.19811451
email: [email protected]
www.amesci.org
Altri soggetti coinvolti
 Università;
 Istituti scolastici presenti sul territorio di riferimento;
 Enti no-profit presenti sul territorio di riferimento.
Luogo
Istituti scolastici di II° grado, università, centri parrocchiali, circoli ricreativi e culturali, realtà
aggregative giovanili in genere, organizzazioni del terzo settore e così via, ove portare, con
le opportune modalità, la presenza dei volontari stessi.
Durata e tempi di realizzazione
Le attività di comunicazione, promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Nazionale
sono parte integrante delle attività quotidiane di AMESCI e saranno realizzate durante
l’intero arco di vita del progetto.
In particolare:
 le attività di promozione e sensibilizzazione vengono intensificate nel periodo che
va dalla pubblicazione del bando fino all’avvio del progetto;
 l’informazione sul progetto e sugli obiettivi che intende raggiungere viene messa in
campo fino all’avvio del progetto stesso per consentire una scelta consapevole dei
giovani e una partecipazione convinta;
 la disseminazione dei risultati viene realizzata sia nel corso del progetto, per
migliorare la percezione del servizio civile sul territorio in cui si interviene, sia al
termine dello stesso, per restituire gli esiti di un impegno tanto dell’associazione
quanto dei giovani del servizio civile nazionale.
Nella fase di avvio del progetto, ovvero dopo l’emanazione del bando da parte del
Dipartimento, Amesci realizzerà incontri specifici di informazione e orientamento rivolti ai
giovani allo scopo di stimolarne la partecipazione e sensibilizzarli alle tematiche affrontate
dal progetto.
Tali specifiche attività avranno una durata di 30 oree saranno articolate in:
 5 incontri (presso Università, Istituti scolastici, enti no profit ed altri luoghi
d’aggregazione presenti sul territorio specifico) di durata di 5 ore ognuno;
 un convegno finale della durata di 5 ore.
Canali di pubblicizzazione dei progetti:
Canali dipendenti (o interni):

Sito internet Amesci (www.amesci.org);

Sito internet ServizioCivileMagazine (www.serviziocivilemagazine.it);

Sito internet dei Partner;

Canale YouTube(Amesciweb)

Profili social:
o Flickrhttp://www.youtube.com/user/amesciweb
o Twitter https://twitter.com/infoamesci;
o Facebookhttps://www.facebook.com/amesci.org;
o Google+ https://plus.google.com/107739239607515079041 ;

Newsletter;

Organizzazione giornate formative/informative sul Servizio Civile Nazionale;

Organizzazione di Convegni sul Servizio Civile Nazionale;

Partecipazione con stand a fiere e manifestazioni di interesse per i giovani;

Pubblica affissione;

Divulgazione di materiale informativo, bando, allegati presso Uffici per le
Relazioni con il pubblico, Informagiovani Università, Centri per l’impiego ed in tutti i
luoghi di aggregazione giovanile presenti sul territorio in cui verrà realizzato il
progetto.

Front-office presso la sede centrale e le Agenzie territoriali;

Attività di call-center presso la sede centrale e le Agenzie territoriali;

Ufficio stampa presso la Sede Centrale Amesci;
Canali indipendenti (o esterni):
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
o
o






Agenzia stampa:
Comunicati stampa per i media nazionali;
Comunicati stampa per i media locali (operazione mirata nell’ambito
territoriale del progetto, es: comunale, provinciale, regionale, nazionale);
Quotidiani;
Periodici;
Radio;
Televisioni;
Sito internet Forum Nazionale Servizio Civile (www.forumserviziocivile.it);
Sito internet Forum Nazionale Giovani (www.forumnazionalegiovani.it)
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008
Cert. N. LRC 0261550
Di seguito si riporta uno estratto del ‘Sistema di Reclutamento e Selezione’ adeguato
al 31 luglio 2009 e approvato dall’UNSC con det. n° 91 in data I Febbraio 2010 cui per
ogni eventuale approfondimento si rimanda alla consultazione sul sito
www.amesci.org
CONVOCAZIONE
La convocazione avviene attraverso il sito internet dell’ente con pagina dedicata
contenente il calendario dei colloqui nonché il materiale utile per gli stessi (bando
integrale; progetto; procedure selettive, etc.);
Presso le sedi territoriali di AMESCI è attivato un front office finalizzato alle
informazioni specifiche ed alla consegna di modulistica, anche attraverso servizio
telefonico e telematico.
SELEZIONE
Controllo e verifica formale dei documenti;
Esame delle domande e valutazione dei titoli con le modalità di seguito indicate e con i
seguenti criteri di selezione che valorizzano in generale:
le esperienze di volontariato;
le esperienze di crescita formative
le capacità relazionali;
l’interesse del candidato.
Valutazione dei titoli massimo 50 punti
Precedenti esperienze
MAX 30 PUNTI
Titoli di studio, esperienze aggiuntive e altre conoscenze
MAX 20 PUNTI
Precedenti esperienze massimo 30 punti
Periodo massimo valutabile per singola esperienza: 12 mesi.
Precedenti esperienze c/o enti che realizzano il progetto
Coefficiente 1,00 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg.)
Precedenti esperienze nello stesso settore del progetto c/o enti diversi da quello
che realizza il progetto
Coefficiente 0,75 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg)
MAX 12 PUNTI
MAX 9 PUNTI
Precedenti esperienze in un settore diverso c/o ente che realizza il progetto
Coefficiente 0,50 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg.)
MAX 6 PUNTI
Precedenti esperienze in settori analoghi c/o enti diversi da quello che realizza il
progetto
Coefficiente 0,25 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg.)
MAX 3 PUNTI
Titolo di studio massimo 8 punti (si valuta solo il titolo più elevato)
Laurea (vecchio ordinamento oppure 3+2)
Laurea triennale
Diploma scuola superiore
Frequenza scuola media Superiore
8 PUNTI
7 PUNTI
6 PUNTI
FINO A 4 PUNTI
(1 PUNTO PER OGNI ANNO CONCLUSO)
Titoli professionali massimo 4 punti (si valuta solo il titolo più elevato)
I titoli professionali sono quelli rilasciati da Enti pubblici o Enti di formazione professionale
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accreditati presso le Regioni
Titolo completo
Non terminato
4 PUNTI
2 PUNTI
Esperienze aggiuntive a quelle valutate massimo 4 punti (si valuta solo il titolo più elevato)
(per esempio: stage lavorativo, animatore di villaggi turistici, attività di assistenza ai bambini
durante il periodo estivo, etc.)
Di durata superiore a 12 mesi
Di durata inferiore a 12 mesi
4 PUNTI
2 PUNTI
Altre conoscenze massimo 4 punti (si valuta 1 punto per ogni titolo, sino ad un massimo di
4) - per esempio: specializzazioni universitarie, master, conoscenza di una lingua straniera,
informatica, musica, teatro, pittura, ecc…).
Attestati o autocertificati
1 PUNTO
I candidati effettueranno, secondo apposito calendario pubblicato sul sito web
dell’ente, un colloquio approfondito su: servizio civile, progetto e curriculum personale
(con particolare riguardo alle precedenti esperienze di volontariato e lavorative nel
settore specifico del progetto e non), al fine di avere un quadro completo e
complessivo del profilo del candidato, delle sue potenzialità, delle sue qualità e delle
sua attitudini, oltre ad una breve autopresentazione da parte del candidato.
COLLOQUIO
MAX 60 PUNTI
Il colloquio consiste in una serie di 10 domande, ognuna con punteggio da 0 a 60, riportate
sul sito www.amesci.org
La somma di tutti i punteggio assegnati al set di domande diviso il numero delle domande dà come esito il
punteggio finale del colloquio.
L’idoneità a partecipare al progetto di servizio civile nazionale viene raggiunta
con un minimo di 36 PUNTI al colloquio
La fase di selezione è costantemente verificata da un Garante nominato dal
responsabile del Servizio Civile Nazionale;
REDAZIONE E PUBBLICAZIONE DELLA GRADUATORIA FINALE
Al termine delle selezioni si procederà alla pubblicazione on-line della graduatoria.
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente
di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI
AMESCI
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:
Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008
Cert. N. LRC 0261550
Il Sistema di Monitoraggio Generale, coordinato dal Responsabile del Monitoraggio e dallo
staff centrale, valido per tutti i progetti prevede sulla base della scomposizione del lavoro
pianificato, effettuata in sede di progettazione, la costruzione di Questionari per il
Monitoraggio dell’andamento del progetto, nonché redazioni periodiche di relazioni
sugli stati di avanzamento del progetto.
Si utilizzeranno schede di rilevazione per conoscere lo stato di avanzamento delle attività
previste dal progetto che vedono come beneficiari i volontari, ed in particolare:
 Riscontro dell’effettiva erogazione dei benefici previsti dal progetto per i
volontari in merito a crediti universitari, tirocini, riconoscimento curriculare;
 Formazione generale (ore effettivamente erogate, argomenti effettivamente
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
trattati);
Formazione specifica (ore effettivamente erogate, argomenti effettivamente
trattati).

Le timelines dei singoli progetti prevedranno i relativi momenti nei quali effettuare il
controllo, in relazione al perseguimento degli obiettivi operativi; è verosimile che, in
generale, i progetti prevedano momenti di controllo trimestrali, in affiancamento ad
un’ordinaria attività di monitoraggio in itinere.
In relazione al monitoraggio della crescita dei volontari, appositi Piani di Valutazione
stabiliranno tempi e modalità diverse a seconda che si operi la valutazione quantitativa o
quella qualitativa.
Gli strumenti quantitativi saranno somministrati ai volontari, in generale e fatti salvi specifici
adattamenti, in tre tempi: all’inizio del servizio, rilevandone le aspettative rispetto al progetto
ed il livello di conoscenze; in itinere, allo scopo di approntare eventuali interventi correttivi;
alla fine, in sede di verifica dei risultati ottenuti e riprogettazione eventuale.
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI
AMESCI
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla
legge 6 marzo 2001, n. 64:
Cultura media; buone conoscenze informatiche; buone capacità relazionali.
E’ titolo di maggior gradimento:
- diploma di scuola media superiore;
- pregressa esperienza nel settore specifico del progetto;
- pregressa esperienza presso organizzazioni di volontariato;
- buona conoscenza di una lingua straniera;
- spiccata disposizione alle relazioni interpersonali e di gruppo
- capacità relazionali e dialogiche
- studi universitari attinenti.
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23)
Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:
OBIETTIVO
AZIONE
RISORSE
STRUMENTALI
RISORSE
UMANE
COSTO
RISORSE
UMANE
(complessivo
annuale)
1. Potenziare la
promozione
territoriale
Azione A:
Interventi di
informazione
Materiale di
cancelleria (fogli,
penne, cartelline,
etichette adesive,
fogli A/4 bianchi e
colorati, cartoncini,
fogli plastificati,
pennarelli colorati,
penne, matite,
evidenziatori, post-it,
etichette adesive
ecc);
Schede informative;
1 pc;
Materiali poveri per
la realizzazione di
opuscoli informativi;
Stampa di opuscoli
informativi;
Copie di materiale
divulgativo
1 Referente
dell’
Associazione
1 Storico
dell’arte
Tot. Euro
1.800,00
1 Educatore
socioculturale
Tot. Euro
500,00
3 animatori
di strada
1 Web
designer
2. Promuovere la
Azione B:
sensibilizzazione
Sensibilizzazione
territoriale
territoriale
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Napoli
Tel: 081.19811450
Fax: 081.19811451
email: [email protected]
www.amesci.org
Materiale di
cancelleria (fogli,
penne, cartelline,
etichette adesive,
fogli A/4 bianchi e
colorati, cartoncini,
fogli plastificati,
pennarelli colorati,
penne, matite,
evidenziatori, post-it,
etichette adesive
ecc);
Schede informative;
Materiali poveri per
la realizzazione di
opuscoli informativi;
Tot. Euro
0.00
*si dispone
di
risorsa di
associazione
1 Referente
dell’
Associazione
1 Storico
dell’arte
Tot. Euro
750,00
(Euro 250,00
x 2)
Tot. Euro
500,00
//
//
1 Educatore
socioculturale
//
3 animatori
di strada
//
Stampa di opuscoli
informativi;
Copie di materiale
divulgativo;
1 Gazebo per
l’allestimento dello
stand
COSTO RISORSE
Tot. Euro
2.500,00
TOTALE
1 Web
designer
//
Tot. Euro 3.550,00
Euro 6.050,00
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
In ordine alla realizzazione delle attività previste dal presente progetto, AMESCI ha stipulato
con la società di global services e comunicazione GAR.CO s.r.l., partita iva 05663071214,
esperta in materia di consulenza per lo sviluppo locale e che opera per imprese ed enti
pubblici in attività di pianificazione, progettazione, alta formazione, comunicazione sociale
ed istituzionale, apposita convenzione (vedi allegato) che definisce il concreto e rilevante
apporto della GAR.CO alla realizzazione del presente progetto con specifico riferimento
alle seguenti attività previste al punto 8.1:
Azione A: Interventi di informazione
Attività A 4: Organizzazione degli eventi








Riunioni di concertazione
Raccordo con le figure di riferimento (Ente comunale, Enti locali, ecc.)
Organizzazione logistica degli eventi
Calendarizzazione degli eventi
Realizzazione degli eventi presso la Reggia di Carditello
Individuazione e disponibilità sedi, mezzi ed ospitalità presso la Reggia di Carditello
Redazione e predisposizione dei materiali divulgativi (materiali stampa,
manifesti, presentazioni, ecc.)
Promozione/pubblicizzazione degli eventi
Altro accordo è stato stipulato da Amesci con Consorzio Italia, partita iva n.
06936861217, società cooperativa sociale senza scopo di lucro volta alla realizzazione di
servizi/interventi in ambito socio-sanitario nonché all'inserimento lavorativo di soggetti
svantaggiati; attività e servizi di carattere animativi, finalizzati al miglioramento della qualità
della vita e all’inserimento sociale dei soggetti svantaggiati; interventi conviviali per il
tempo libero, la cultura ed il turismo sociale; organizzazione e gestione di servizi di
informazione e promozione culturale; organizzazione e gestione di servizi di consulenza,
orientamento, formazione e avviamento al lavoro.
In relazione al citato accordo, di cui si allega copia, Consorzio Italia si impegna a realizzare
le seguenti attività previste dal punto 8.1 del presente progetto:
Azione B: Sensibilizzazione territoriale
Attività B 1: Interventi bimestrali di animazione di strada




Centro Direzionale
Via G.Porzio, Isola E3
80143
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Riunioni di concertazione
Calendarizzazione degli eventi
Realizzazione degli interventi di strada
Mappare/ informare i soggetti circa i beni culturali presenti sul territorio e le relative
modalità di accesso
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Fax: 081.19811451
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25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
OBIETTIVO
1. Potenziare la
promozione
territoriale
2. Promuovere la
sensibilizzazione
territoriale
AZIONE
Azione A:
Interventi di
informazione
Azione B:
Sensibilizzazione
territoriale
RISORSE
STRUMENTALI
Materiale di cancelleria
(fogli, penne, cartelline,
etichette adesive, fogli
A/4 bianchi e colorati,
cartoncini, fogli
plastificati, pennarelli
colorati, penne, matite,
evidenziatori, post-it,
etichette adesive ecc);
Schede informative;
1 pc;
Materiali poveri per la
realizzazione di opuscoli
informativi;
Stampa di opuscoli
informativi;
Copie di materiale
divulgativo
Materiale di cancelleria
(fogli, penne, cartelline,
etichette adesive, fogli
A/4 bianchi e colorati,
cartoncini, fogli
plastificati, pennarelli
colorati, penne, matite,
evidenziatori, post-it,
etichette adesive ecc);
Schede informative;
Materiali poveri per la
realizzazione di opuscoli
informativi;
Stampa di opuscoli
informativi;
Copie di materiale
divulgativo;
1 Gazebo per
l’allestimento dello stand
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
NO
27) Eventuali tirocini riconosciuti :
NO
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili
e validi ai fini del curriculum vitae:
Durante l’espletamento del servizio, i volontari che parteciperanno alla realizzazione di
questo progetto acquisiranno le seguenti competenze utili alla propria crescita
professionale:
 competenze tecniche (specifiche dell’esperienza vissuta nel progetto,
acquisite in particolare attraverso il learning by doing accanto agli Olp e al
personale professionale): capacità di realizzazione di materiale informativo,
Centro Direzionale
Via G.Porzio, Isola E3
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Tel: 081.19811450
Fax: 081.19811451
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


capacità organizzative logistiche, conoscere e utilizzare gli strumenti informatici
di base (relativi sistemi operativi, word, power point, internet e posta
elettronica).
competenze cognitive (funzionali ad una maggiore efficienza lavorativa e
organizzativa): capacità di analisi, ampliamento delle conoscenze, capacità
decisionale e di iniziativa nella soluzione dei problemi (problem solving),
capacità di lavorare in gruppo.
competenze sociali e di sviluppo (utili alla promozione dell’organizzazione
che realizza il progetto ma anche di se stessi): capacità nella ricerca di relazioni
sinergiche e propositive, creazione di reti di rapporti all’esterno, lavoro
all’interno di un gruppo, capacità di mirare e mantenere gli obiettivi con una
buona dose di creatività;
competenze dinamiche (importanti per muoversi verso il miglioramento e
l’accrescimento della propria professionalità): competitività come forza di
stimolo al saper fare di più e meglio, gestione e valorizzazione del tempo di
lavoro, ottimizzazione delle proprie risorse.
Tali competenze, elaborate secondo gli standard europei delle UCF (Unità Formativa
Capitalizzabile), sono riconosciute e certificate da Medimpresa, associazione nazionale
delle piccole e medie imprese, nell’ambito di uno specifico accordo, relativo al presente
progetto (in allegato)
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
Sede di realizzazione del progetto
30) Modalità di attuazione:
In proprio, presso le sedi indicate al precedente punto 29, con formatori Amesci.
Amesci si riserva di avvalersi di esperti, secondo quanto contemplato dal paragrafo 2 delle
“Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”.
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
SI
AMESCI
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC 0261550
Amesci sostiene la necessità di mettere in campo, sul piano metodologico, risorse formative
centrate sull’attivazione dei volontari, in grado di assicurare loro una corresponsabilità nelle
modalità e nelle forme del proprio apprendimento, all’interno di ambienti e approcci didattici
volti appunto a fare leva sul personale contributo di ogni volontario.
La nostra idea è quella di una formazione blended, che alterni i differenti setting formativi
messi a disposizione nelle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio
civile nazionale”.
Nello specifico si utilizzerà:
 formazione in aula, eventualmente avvalendosi di esperti delle varie
materie trattate per 13 ore complessive;
 formazione dinamica in role playing, outdoor training, wrap around su: team
building, team work, problem solving, comunicazione attiva e per le attività
collaborative per 18 ore complessive;
 e-learning per 14 ore complessive.
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33) Contenuti della formazione:
La formazione generale prevista per il progetto si articola nei seguenti moduli:














A come Amesci: La presentazione dell’associazione
Valori e identità del SCN
Dall'obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: La storia dell'obiezione di
coscienza e l'itinerario storico che ha portato alla istituzione del Servizio Civile.
Approfondimento su Don Lorenzo Milani.
Adempimento del dovere di difesa della patria: L'adempimento del dovere di difesa
della patria è un dettato costituzionale e riguarda tutti i cittadini senza distinzioni di
sesso, età, reddito, idee e religione. Si spiega come è stato interpretato e come si è
evoluto nel corso della storia della nostra Repubblica.
La difesa civile non armata e non violenta:
Il concetto di difesa civile non
armata e non violenta ha una lunga storia e una grande diffusione, come si è
sviluppato e quale è la situazione attuale in Italia.
Normativa vigente e carta di impegno etico del SCN: Le norme che governano il
Servizio Civile. Si mira alla comprensione del contesto in cui si è sviluppato e
funziona il Servizio Civile, oltre a fornire ai volontari una base per il rapporto con
l’ente.
Formazione civica e forme di cittadinanza: Diventare cittadini consapevoli, attivi e
solidali con i meno fortunati è uno degli obiettivi che si pone il Servizio Civile, è
opportuno quindi per ogni volontario conoscere i fondamenti giuridici della
cittadinanza e della convivenza, non solo per quanto riguarda il nostro paese, ma
anche per quanto riguarda l'Unione Europea. Per Amesci, il Servizio Civile è anche
educazione alla legalità. Importante per conoscere le origini e la storia della
criminalità organizzata e delle mafie in generale, per riconoscere i protagonisti della
lotta contro questi fenomeni e sapere come la partecipazione e la cittadinanza
attiva siano un modo concreto di combattere la criminalità.
Servizio civile, associazionismo e volontariato:Tre parole chiave dell’impegno dei
ragazzi e delle ragazze in SCN. Si chiariscono rapporti e dimensioni delle realtà
illustrate.
Elementi di protezione civile: Conoscere come funziona ed è strutturato il Servizio
Nazionale di Protezione Civile non è semplicemente una formalità per il volontario
SCN, c'è un forte collegamento tra l'impegno, la responsabilità, il senso di
cittadinanza e di difesa della patria richieste volontario (ma
anche
ad
ogni
cittadino) e il fatto di sapere quali comportamenti tenere in caso di emergenza. Le
leggi istitutive della protezione Civile e i regolamenti che governano il rapporto tra la
protezione civile ed il volontariato.
L’organizzazione del servizio civile e le sue figure
Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale (DPCM 4
febbraio 2009 e successive modifiche)
La rappresentanza dei volontari in Servizio Civile Nazionale
Lavoro per progetti: Si chiarisce cosa si intende con la definizione "lavoro per
progetti", attraverso un percorso che parte dal setting formativo del progetto di
Servizio civile per giungere all’identificazione e al trasferimento del concetto di
meta competenze
Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
34) Durata:
45 ore (Tutte le ore di formazione saranno erogate entro il 180° giorno dall’avvio del
progetto)
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Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
Sede di realizzazione del progetto
36) Modalità di attuazione:
In proprio, presso l’ente con formatori propri o messi a disposizione da Amesci
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Data la specificità della metodologia adottata (blended con una parte in presenza ed una di
e-learning), le figure necessarie alla formazione sono distinguibili in base alla funzione
ricoperta. In particolare: della formazione in aula è incaricato un docente, mentre il corso elearning è scritto, sotto il coordinamento di un pedagogista, da esperti della materia; al tutor
on line è affidato il compito di favorire e animare la frequenza del corso, sempre sotto il
coordinamento didattico di un tecnico.
Docente in aula:
Raffaele Zito, nato a Santa Maria Capua Vetere il 28/07/1967
Autori del Corso:
Luca Borriello, nato ad Afragola (NA) il 14/07/1977
Bartolo Carotenuto, nato a Torre del Greco (NA) il 13/08/1971
Coordinatrice Didattica e Tecnica:
Morena Terraschi, nata a Roma il 29/11/1969
Tutor on line:
Alessandro Etzi, nato a Napoli il13/06/1982
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Data la specificità della metodologia adottata (blended con una parte in presenza ed una di
e-learning), le figure necessarie alla formazione sono distinguibili in base alla funzione
ricoperta. In particolare: della formazione in aula è incaricato un docente, mentre il corso elearning è scritto, sotto il coordinamento di un pedagogista, da esperti della materia; al tutor
on line è affidato il compito di favorire e animare la frequenza del corso, sempre sotto il
coordinamento didattico di un tecnico.
Docente in aula :
Raffaele Zito
Competenze specifiche (vedi curriculum allegato):
Coordinamento di sportelli informativi, promozione di progetti di educazione ai diritti di
cittadinanza, promozione sensibilizzazione e tutela del patrimonio culturale locale. Inoltre ha
maturato 5 anni di esperienza nel settore della sicurezza sul lavoro avendo frequentato un
corso di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Autori del Corso:
Luca Borriello
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Competenze specifiche(vedi curriculum allegato):
Laurea in Conservazione dei Beni Culturali; dottorato in “Conoscenza e Valorizzazione del
Patrimonio Culturale”; Contratto di Collaborazione con la cattedra di “Tecniche della
Comunicazione Pubblicitaria” Università Suor Orsola Benincasa; Contratto di
Collaborazione con la cattedra di “Fenomenologia delle Trasformazioni Culturali” Università
Suor Orsola Benincasa; Contratto di Collaborazione con la cattedra di “Antropologia
Culturale” Università Suor Orsola Benincasa; Direzione creatività per l’e-book
“Mediterraneo. Le gallerie d’arte moderna e contemporanea in Campania”, realizzato
nell’ambito del programma Cooperazione Interistituzionale nel Mediterraneo – POR
Campania 2000-2006 Misura 6.5. Ideazione e realizzazione di “Kaleidos”, progetto di
performance pittorica di 40 street artisti italiani relativo alle eccellenze materiali, culturali o
naturali, dei paesi del Mediterraneo, per la BJCEM Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e
del Mediterraneo; ideazione e direzione di “CUNTO”, progetto per la riqualificazione delle
periferie di Napoli attraverso la creatività urbana.
Bartolo Carotenuto
Competenze specifiche (vedi curriculum allegato):
Guida turistica iscritta all’albo con esperienza decennale, Presidente dell’Associazione
Guide Turistiche Campane, autore di opere multimediali rivolte a turisti e viaggiatori e
consulente nella stesura di testi di guide turistiche, esperto di formazione professionale
nell’ambito turistico ed in particolare nel turismo interculturale, cofondatore della campagna
Welcome Friends per un turismo giovane e partecipativo, formatore di Servizio Civile.
Coordinatrice Didattica e Tecnica:
Morena Terraschi
Competenze specifiche(vedi curriculum allegato):
Laureata in Pedagogia, esperta di progettazione nel settore della multimedialità applicata
alla didattica, di formazione tecnologica e didattica on line, di ambienti digitali per
l'apprendimento, scenari e strumenti di valutazione nella formazione a distanza, gestione
del sapere nei processi di e-learning, analisi per la valutazione di un gruppo di
apprendimento online, modelli e strumenti di analisi e valutazione del forum e degli
strumenti di interazione formativa
Tutor on line:
Alessandro Etzi
Competenze specifiche(vedi curriculum allegato):
Laureato in Scienze Politiche, ottime capacità relazionali in contesti di comunicazione
mediata, buone competenze informatiche (posta elettronica, internet, chat, forum),
competenze di base in ambito formativo e didattico, competenze contenutistiche nell’area di
intervento Educazione e Promozione Culturale e in generale nel Servizio Civile
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC 0261550
L’impianto metodologico è, anche nel caso del corso di formazione specifica, “blended”.
Come già esplicitato al punto 32, per formazione blended Amesci intende una modalità
“mista” di allestimento didattico: parte delle attività vengono svolte in presenza, parte a
distanza all’interno di un ambiente dedicato (le cosiddette piattaforme), con entrambi i
momenti funzionali al perseguimento di obiettivi formativi coerenti con la più generale
impostazione costruttivista.
Nella nostra formazione blended riteniamo centrale la riconfigurazione del ruolo e della
responsabilità del docente: la natura comunicativa dell’allestimento didattico, garantita
dall’intervento di costruzione del patto formativo in presenza, dai thread del forum, dalle
sessioni in chat, dallo scambio di risorse ipermediali e di materiali didattici, dagli
approfondimenti in gruppo in aula, favorisce una relazionalità più orizzontale, tra pari,
rispetto alla tradizionale relazione verticale tra docente e allievo.
Il docente non si colloca più al centro dell’azione di insegnamento, ma ai bordi del
processo di apprendimento, in cui l’attore principale diventa la comunità dei partecipanti
che lo alimentano e gli danno vita. In tal senso, la valorizzazione dello scambio
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comunicativo nella fase “a distanza” non gioca un ruolo fattivo solo sul piano cognitivo,
ma anche su quello relazionale.
A dispetto di molti pregiudizi, infatti, il non verbale e il paraverbale nell’e-learning, lungi
dall’essere assenti, sono sublimati nello spasmodico ricorso ai messaggi di
esplicitazione delle dinamiche relazionali presenti nella comunità di apprendimento, alla
complicità affettiva che accompagna le attività di lavoro, all’uso cognitivamente ed
emotivamente intrigante degli emoticons: la presunta freddezza della formazione a
distanza viene sconfessata in Rete dal moltiplicarsi di fenomeni di apertura comunicativa
intima, basati sull’espressione e dichiarazione delle proprie emozioni. È come se
l’assenza del linguaggio corporeo producesse un innalzamento del livello di ascolto
interno delle emozioni e una loro relativa attività di cosciente esplicitazione verbale.
Siamo in tal senso convinti che la possibilità del “fare significato” assuma dignità e
senso alla luce della forza relazionale del gruppo in apprendimento.
L’emozione condivisa di cercare un canale comunicativo profondo che sia efficace
nonostante la mediazione del medium PC, la volontà di lavorare insieme per un obiettivo
chiaro e accomunante, la ricerca di difficili equilibri tra le differenze individuali, emergenti
nel gruppo, pongono inevitabilmente il focus sul terreno dell’attitudine alla costruzione
condivisa della relazione, prima ancora che su quello della costruzione condivisa della
conoscenza. In questo senso parliamo di “apprendimento significativo” e di promozione
della motivazione quale leva virtuosa di questo processo ricorsivo.
La formazione specifica sarà erogata in modalità blended per 75 ore complessive, di cui
20 in presenza e 55 in e-learning.
Per ciò che riguarda la parte in presenza, il docente terrà un primo approfondimento
all’inizio della formazione specifica (prima dell’inizio del corso e-learning), dedicato ai
contenuti specifici caratterizzanti il progetto. Successivamente, durante lo svolgimento
del corso e-learning e alla fine dello stesso, il docente terrà due sessioni - informativa e
formativa specifica - inerenti la salute e sicurezza sul lavoro.
Per i nostri corsi ci avvaliamo della collaborazione di Lynx. Lynx si occupa da oltre dieci
anni di didattica e tecnologie digitali, ha esperienza diretta di e-learning non solo in
quanto progettista, sviluppatore e installatore di piattaforme ma anche in quanto
erogatore a sua volta di corsi (Corsi Altrascuola) e consulente didattico (UNSC, AIP,
CIES, COCIS, LTA Università Roma TRE, Uptersport). Inoltre, pur essendo un soggetto
imprenditoriale, da anni lavora in stretto contatto con enti del terzo settore di cui
condivide le finalità e di cui conosce modalità e limiti di azione.
La piattaforma scelta per l’erogazione dei corsi è MOODLE, la scelta è dovuta sia a
ragioni tecniche (MOODLE consente di fruire dei contenuti dei corsi in maniera flessibile
e adattabile al singolo volontario, personalizzandone l’apprendimento, ma allo stesso
tempo permette agli utenti di comunicare e collaborare in uno spazio comune e
condiviso) che a ragioni etiche (la scelta del software libero è una conseguenza diretta
dei valori di condivisione del sapere e della conoscenza impliciti nell’idea di
volontariato).
Ad ogni volontario verrà fornito un nome utente e una password che gli permetterà di
accedere alla piattaforma e di: consultare i contenuti del corso (potrà anche scaricarli sul
proprio computer o stamparli, in questo modo non dovrà per forza essere collegato per
poter fruire del corso), realizzare gli esercizi previsti (questionari per l'auto-valutazione
degli apprendimenti e brevi riflessioni su temi specifichi), usare gli strumenti di
interazione presenti nella piattaforma (chat, forum, wiki, eccetera).
Le attività svolte sulla piattaforma dall’utente verranno regolarmente registrate, i dati di
accesso (log) sono a disposizione dell’utente stesso ma anche dei formatore/tutor, che
potrà così intervenire tempestivamente in caso di ritardi consistenti rispetto al percorso
di formazione previsto. I log, dei singoli utenti e delle classi, verranno poi utilizzati per
una valutazione complessiva del percorso di formazione realizzato online.
Alle più moderne tecnologie informatiche e alla qualità dei contenuti, si affiancano le più
efficaci metodologie dell’apprendimento: i materiali formativi sono strutturati e suddivisi
in maniera tale da promuovere l’apprendimento rispettando i principi dell’ergonomia
cognitiva e della personalizzazione di formazione ad elevata qualità.
Per Amesci, l’idea stessa di formazione di un volontario si lega inscindibilmente con
l’idea di metacompetenza, in quanto “capacità, propria di ogni individuo, di adattarsi e
riadattarsi alle dinamiche evolutive del suo sistema ambientale e relazionale di
riferimento”.
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Parallelamente alle attività di autoistruzione realizzate tramite piattaforma i Volontari
parteciperanno a discussioni di gruppo tramite gli strumenti di interazione della piattaforma.
Scopo dell’e-learning infatti non è solo quello di raggiungere gli obiettivi formativi indicati nei
Moduli didattici ma anche di creare una comunità di apprendimento che si confronti e
discuta sui temi del percorso formativo proposto e sugli obiettivi previsti dal progetto in cui
sono inseriti i Volontari.
40) Contenuti della formazione:
Argomenti della formazione specifica:
In aula:
I APPROFONDIMENTO:
Modulo I: Educazione e promozione culturale: Interventi di animazione nel territorio; le
associazioni impegnate nella tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio storicoartistico- culturale presente sul territorio di riferimento. Durata 6 ore – Docente: Raffaele
Zito
Modulo II: Promuovere la cultura della comunicazione, non solo trasmettendo informazioni
chiare e facilmente reperibili, ma anche adottando una metodologia di gestione del servizio
che educhi all’autonomia culturale, al pluralismo dell’informazione e alla capacità di
analizzare i dati della realtà in modo disincantato e pragmatico, volgendo alla
sensibilizzazione territoriale. Durata 6 ore – Docente: Raffaele Zito
II APPROFONDIMENTO:
Modulo III: Informazione ai volontari (conforme al D.Lgs 81/08 art. 36). Durata: 4 ore –
Docente: Raffaele Zito
 Rischi per la salute e sicurezza sul lavoro
 Procedure di primo soccorso, lotta antincendio, procedure di emergenza
 Organigramma della sicurezza
 Misure di prevenzione adottate
Modulo IV: Formazione sui rischi specifici (conforme al D.Lgs 81/08 art. 37, comma 1, lett.b
e accordo Stato/Regioni del 21 Dicembre 2011). Durata: 4 ore – Docente: Raffaele Zito
 Rischi derivanti dall’ambiente di lavoro
 Rischi meccanici ed elettrici generali
 Rischio biologico, chimico e fisico
 Rischio videoterminale
 Movimentazione manuale dei carichi
 Altri Rischi
 Dispositivi di Protezione Individuale
 Stress lavoro correlato
 Segnaletica di emergenza
 Incidenti ed infortuni mancati
Corso e-learning:
 I Modulo: Evoluzioni ed articolazione dei servizi
 Le politiche e le leggi di “settore”: cenni su legge quadro presente nel Codice dei
Beni Culturali (d.lgs. n.42 del 22 gennaio 2004)
 Natura e caratteristica dei servizi
 Il Terzo Settore e il principio di sussidiarietà
 Requisiti legali e piani strategici di valorizzazione culturale (art.112, c.4) considerati
strumento fondamentale nel quadro del processo di valorizzazione del patrimonio
 Leggi e normative di riferimento in materia di tutela, valorizzazione e promozione
del patrimonio artistico- culturale
 Nozioni relative ai servizi
 Educare ai diritti
 Educare alla cultura e al senso di appartenenza
 II Modulo: Promozione culturale ed area di intervento
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








L’integrazione interculturale
Relazioni con l’utenza
Composizione dei servizi
Il sistema di erogazione
L’ambiente di erogazione
La valutazione della qualità dei servizi
Comunicazione interpersonale
Ascolto attivo
Metodologie e dinamiche di gruppo





III Modulo: Lo sviluppo sostenibile e le sue integrazioni
Lo sviluppo sostenibile: tecniche di divulgazione e formazione sul tema
Presentazione della mission associativa e del percorso formativo
Analisi ed approfondimento della responsabilità individuale e collettiva
Analisi dei processi partecipativi calati nel contesto quotidiano in cui ci si trova ad
operare
Interventi di animazione nel territorio
L’importanza del patrimonio artistico- culturale e la sua tutela
Descrizione delle tecniche educative e di animazione di strada
Elaborazione partecipata di innovative strategie di intervento sul territorio
Elaborazione di interventi progettuali atti alla realtà in cui si va ad operare
Studio, analisi ed approfondimento delle diverse tecniche di animazione sul
territorio
Studio ed approfondimento di metodi di sostenibilità culturale e ambientale













IV Modulo: Modalità di comunicazione
Tecniche di trasmissione formativa di base
Realizzare e gestire un sito Web: aspetti di progettazione
Progettazione delle pagine: i tempi di risposta, metodi di ottimizzazione, i link,
strumenti di controllo
Progettazione dei contenuti: il linguaggio, le modalità di lettura delle pagine web,
organizzazione dei contenuti, il valore, visibilità del sito, motori di ricerca e web
marketing
Design del sito: la home page, metafore, navigazione, la struttura del sito, coerenza
interna e aderenza agli standard, aiutare gli utenti, funzionalità di ricerca
Contenuti della metaformazione:
Il modello formativo proposto, caratterizzato da un approccio didattico di tipo costruttivista in
cui il discente “costruisce” il proprio sapere, permette di acquisire un set di metacompetenze quali:



capacità di analisi e sintesi
abilità comunicative legate alla comunicazione on line
abitudine al confronto e alla discussione
L'uso di una piattaforma FAD inoltre consente inoltre, indipendentemente dagli argomenti
della formazione specifica, l'acquisizione di una serie di competenze informatiche di base
legate all'uso delle TIC e di Internet.
41) Durata:
75 ore
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Nel rinviare al sistema di monitoraggio accreditato e al piano di monitoraggio generale
previsto dal presente progetto (v infra, punto 20) per la tempistica e la strutturazione della
rilevazione del percorso formativo, si acclude una breve riflessione metodologica e
strumentale.
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La contemporanea presenza, nel sistema di formazione “blended” adottato da Amesci, di
una doppia tipologia di rilevazione (questionari e self-test) e di un complesso set di
restituzioni attese (grado di apprendimento raggiunto, gradimento dell’esperienza formativa,
feedback delle competenze e delle metacompetenze) necessitano di un’ottica valutativa
efficiente, efficace ed innovativa. Si è pertanto deciso di adottare un monitoraggio della
qualità della formazione informato alla logica QFD (quality function deployement), all’interno
del più generale approccio di quality project management perseguito da Amesci.
Si tratta, operativamente, di trasformare i dati del monitoraggio (sia quantitativi che
qualitativi) in “scelte prioritarie”, atte ad orientare le successive fasi di valutazione e la
riprogettazione del percorso formativo.
In questa fase il monitoraggio avviene attraverso strumenti misti (ossia test a risposta
multipla on line, questionari di customer satisfaction, rilevamento attraverso interviste sul
campo a cura degli OLP e dello Staff di formazione Amesci).
Le analisi dei dati (intermedie e finale) e la riprogettazione avvengono, sempre a cura dello
Staff di formazione Amesci, con metodologie e tools propri del tutoraggio on line (protocolli
di statistica, strumenti di networking come forum e chat) e della valutazione comparata
(swot analysis).
Breve cenno ulteriore merita il bilancio di “competenze e metacompetenze”, intese come
empowerment e incremento quali-quantitativo dei saperi e delle capacità di adattamento
alle dinamiche evolutive del proprio sistema ambientale e relazionale di riferimento.
Tale fondamentale elemento del monitoraggio della formazione sarà rilevato attraverso un
percorso di analisi periodica delle competenze acquisite dal volontario, in termini di
conoscenze e di abilità, sulla base del modello francese della Validation d’aquis
professionnels.
Il Responsabile Legale dell’Ente
Enrico Maria Borrelli
30/07/2014
Centro Direzionale
Via G.Porzio, Isola E3
80143
Napoli
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