Settimanale di
23 settembre 2011
ANNO XII N. 35
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di Modena Poste Italiane spa
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la meccanica della crisi
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
Livio Gialdini
e’ nata la schiamazzi notturni
eventi e animazione
a lezione di stile con
carla gozzi
Marino
Malaguti
<<
Insieme all’azionista del Gruppo Angelo Po, Livio
Gialdini, abbiamo delineato le condizioni in cui versa
il settore della meccanica e quali scenari si aprono
nell’era della crisi e del post manovra finanziaria
>>
l’impegno di africa libera a
favore del ghana continua
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Tra le righe...
Altro che crocette...
“
La vita è una prova d’orchestra
di Elena Loewenthal
“
Era stata un’attesa muta, vuota, priva di una
linea d’orizzonte, ovunque provassero a guardare. Adesso che sono passati cinque anni la mamma di Alessandra sa che quell’attesa lì era soltanto
una specie di allenamento al tempo lento ed estenuante che sarebbe venuto dopo, alle misure della
vita che il DAD (danno assonale diffuso) avrebbe
portato a casa, insieme ad Alessandra nel suo letto”.
Stanchezza, attesa, silenzio. Questa la triade che
compone quell’altrove chiamato malattia. A vivere
il male non solo chi lo sperimenta sulla propria pelle,
ma un intero ecosistema fatto di medici, parenti,
volontari. E una scrittrice, Elena Loewenthal, che
in silenzio li osserva, li fotografa con mente e cuore, per riportarli poi in quell’album dell’esistenza
al limite che è La vita è una prova d’orchestra, suo
ultimo romanzo. Come abbia fatto, una scrittrice,
studiosa e intellettuale ebraica, consapevole delle
sue radici tanto da aver dedicato più di un libro al tema – Eva e le altre. Letture
bibliche al femminile, Scrivere di sé, Conta le stelle, se puoi – a iniziare a frequentare i ‘non luoghi’ dei monti di pietà prima – Una giornata al banco dei pegni - e
degli ospedali poi, è dettaglio secondario rispetto a quello che, in questi spazi di
confine tra molte cose – vita e morte, salute e malattia, speranza e disperazione,
consapevolezza e abbandono – è riuscita a trovare: l’umanità. Perché in questo
libro, ambientato nell’unico limbo ancora rimasto, si avvicenda una processione
di figure che non sono personaggi, ma persone. C’è chi, come Adriano, operatore del 118, svolge il suo compito cercando di combattere il senso di impotenza
e la stanchezza; chi soffre ma cerca di non farlo pesare come Roberto, che paragona il rene artificiale che lo dializza a “un guinzaglio lungo e comodo, per
niente stretto, che però non ti fa andare più in là di tanto – da un rene artificiale
a un altro, di lì non si scappa perché senza di quelli non si vive più di due giorni di
fila”; chi, semplicemente, attende, perché nella vita dei malati e dei loro cari tutto si dilata e si trasforma. Il tempo frenetico dell’esistenza di tutti i giorni prima
rallenta, poi quasi si ferma in “un presente continuo”. Come per la condizione
di Alessandra, nella quale: “un cucchiaio di yogurt più durare anche mezz’ora. E
una risposta alla domanda: ‘Vuoi vedere la televisione?’ è capace di durare dieci,
dodici minuti”. Dove la sala da pranzo è svuotata per fare posto al lettino da
ospedale e dove il balcone non serve più, ormai, che per stenderci i panni. Difficile dire se, tra le pagine di Elena Loewenthal – ospite, sabato 1° ottobre, alla Festa
del Racconto – si trovi speranza. Ci si trova sicuramente la vita, senza infingimenti: nuda. E tanto basta.
Partecipa al Censimento e
disegna l’Italia di domani.
I dati raccolti saranno utili per cogliere i cambiamenti
in atto nel Paese e orientare
le politiche economiche,
sociali e ambientali”. Così
l’Istituto Nazionale di Statistica presenta il 15° Censimento
generale della popolazione
e delle abitazioni. E, aggiunge: partecipa e darai
“risposte al tuo futuro”. In
un momento di crisi come
questo, dove il futuro appare sempre più sbiadito, finalmente una certezza: l’Istat
c’è. Nonostante l’economia vada a rotoli. Nonostante la miopia di un Governo
che se ne infischia del popolino e delle sue istanze. Insomma: nonostante tutto. Se
compilerai il questionario (in caso contrario potresti essere sanzionato, quindi vedi
tu...) - contribuirai a disegnare l’Italia di un non precisato domani, per un altrettanto non precisato chi. Niente scioperi, niente picchetti di indignados in Piazza
Martiri... basta mettere qualche crocetta per orientare il cambiamento. Anche noi
carpigiani siamo chiamati a rispondere entusiasticamente all’appello dell’Istat e,
per facilitarci, il Comune di Carpi ha attivato un apposito Ufficio Censimento e altri
punti (Quicittà, Biblioteca e una dozzina di circoli cittadini, oltre al Census Point)
dove sarà possibile ricevere informazioni e approfondimenti, per la compilazione
on line e la riconsegna del questionario. Fortunatamente questa operazione ha
consentito a qualche disoccupato di essere assoldato dal Comune - seppure temporaneamente - quindi, nonostante i famigerati blocchi delle assunzioni e i lamentati
tagli, ben venga... Nella nota stampa del Comune si legge, “non preoccupatevi se
la busta coi materiali arrivasse ai vicini, a parenti e amici e non alla vostra famiglia,
poichè l’operazione di consegna da parte di Posteitaliane avrà termine l’8 ottobre”. Insomma tra le mille preoccupazioni dell’oggi (arrivare alla quarta settimana
del mese, pagare il mutuo e la retta dell’asilo di vostro figlio, fare la spesa, trovare lavoro a 50 anni, non abbandonarsi alla disperazione nonostante una vita da
precari) quella del mancato ricevimento dei moduli può tranquillamente occupare
l’ultimo posto delle vostre priorità. Tanto arriverà. Pur invitandoci ad adempiere
ai nostri doveri civici, avremmo preferito che il Comune di Carpi non sposasse lo
slogan della campagna nazionale (Dai risposte al tuo futuro) affinchè alla seccatura perlomeno non si sommasse la beffa... Perchè il futuro sarà all’insegna di lacrime
e sangue e non saranno certo due crocette a cambiarlo.
Jessica Bianchi
Foto della settimana...
Di Marcello Marchesini
Frase della settimana...
Cinque tigli di oltre mezzo secolo d’età assolutamente sani sono stati abbattuti
in via Leopardi su sollecitazione di un cittadino che ha subito un danno al
muro di recinzione a causa delle radici.
Lamberto Luppi, portavoce di alcuni residenti chiede, dalle colonne della Gazzetta
di Carpi, del 16 settembre:
“Ma dove sono gli ambientalisti?”
Ce lo chiediamo anche noi...
Il topo “filosofico” nei giardino del Teatro Comunale - Da CarpiBec.
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
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Chiuso in redazione il 21 settembre 2011
23.09.2011 n° 35
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l’Opening di Ventanni ha segnato il tutto esaurito. Attesissima la coach styler Carla Gozzi che
ha “rivestito” i due vincitori del casting on line lanciato dal fashion stores del centro storico
A lezione di stile con Carlà
S
i è chiusa con un vero
boom di presenze
all’opening del punto vendita, la campagna di
advertising promossa da
Ventanni Fashion stores, la
prima in Italia che ha utilizzato il social network più amato
del momento per lanciare
un casting on line davvero
originale. 4.650 le persone che hanno partecipato
scegliendo con il proprio “Mi
piace” tra 114 candidature,
di cui 50 uomini e 64 donne.
Il voto doveva decretare il
“lui” e la “lei” maggiormente
bisognosi dei consigli di stile
dell’amatissima coach styler
Carla Gozzi, regina di Real
Tv, grazie al programma
Ma come ti vesti?. Alla fine
la rete ha emesso il proprio
verdetto: i due “anatroccoli”
finiti nelle mani di Carlà,
sono stati Hanna Isabella
Pergreffi, sedici anni, di
Campogalliano, con 698 “I
like” e Daniele Bottazzi, 20
anni di San Martino in Rio,
con 415 “Mi piace”. Sabato
pomeriggio, di fronte a una
vera e propria folla riversatasi
in via Mazzini e rimasta col
naso appiccicato alle vetrine,
Carlà, elegantissima nel suo
tubino nero, ha scelto per i
due vincitori un nuovo outfit
adatto al loro aspetto e alla
loro personalità, fra i tanti
marchi presenti nel rinnovato
Ventanni. L’alto numero dei
partecipanti e le molte persone che hanno stazionato davanti al negozio per assistere
all’evento - introdotto dal
DJ set di Max Po, batterista
carpigiano della rocker Irene
Grandi - testimoniano non
solo il grande interesse, soprattutto da parte dei giovani,
nei confronti di tutto ciò che
è social ma sono un segnale
positivo per un settore, quale
quello dell’abbigliamento,
che negli ultimi anni ha vissuto momenti critici anche in un
territorio di grande tradizione
come quello carpigiano.
J.B.
Carla Gozzi
Gente in attesa
Carla Gozzi con la
famiglia Poletti
Carla riveste Hanna
Dopo la “cura”
Gli ultimi ritocchi...
Carla e Daniele
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inchiesta crisi
Insieme all’azionista del Gruppo Angelo Po, Livio Gialdini, abbiamo cercato di delineare le
condizioni in cui versa il settore della meccanica a Carpi e quali scenari si aprono nell’era
della crisi e del post manovra finanziaria
La meccanica della crisi
C
ontinua la nostra inchiesta sul
perdurare della crisi economica in città. Dopo il vox populi della scorsa settimana, abbiamo
scelto di intervistare un uomo che,
pur essendo milanese, vive e lavora
a Carpi da 23 anni e, di meccanica,
ne “mastica” da una vita, per tentare così di comprendere dall’interno,
quanto il settore sia in sofferenza e, di
conseguenza, quante famiglie siano
oggi a rischio. La Angelo Po Grandi
Cucine Spa, specializzata in cucine
professionali e impianti completi per
la ristorazione professionale è stata
fondata nel 1922 a Carpi come officina per la riparazione di cucine a legna
e carbone. Oggi è la punta di diamante
di un gruppo industriale composto di 3
unità produttive (Carpi,Ascoli Piceno
e Bergamo) e due filiali commerciali
all’estero (Shanghai e Lione) e 370
dipendenti, a capo del quale sono tre
azionisti: i nipoti del fondatore, la
dottoressa Rossella Po (presidente) e
il geometra Alessandro Po, insieme
all’ingegner Livio Gialdini (direttore
generale del gruppo dal 1988, ha poi
ricoperto la carica di amministratore
delegato dal 1996 all’aprile 2011).
Ingegner Gialdini, come descriverebbe il tessuto imprenditoriale locale?
“A fare la parte del leone, dal punto di
vista imprenditoriale, è sicuramente
il settore del Tessile - Abbigliamento,
tra l’altro connotato da un elevato
numero di imprese al femminile di
eccellenza, fenomeno cui ho sempre guardato con grande interesse e
rispetto. Negli anni terribili del Dopoguerra, grazie al tessile, la città
è cresciuta, si è arricchita. Le crisi
che hanno ciclicamente scosso questo
comparto hanno risparmiato chi ha
puntato alla qualità; chi, per abbassare
i costi, ha delocalizzato la produzione
o, ancora, chi ha puntato sul proprio
brand, investendo in marketing e comunicazione. Carpi viene identificata,
fuori porta e oltre i confini nazionali,
attraverso alcuni marchi di prestigio
che qui sono nati. Nella meccanica
le cose vanno diversamente. In città
le aziende con oltre 100 dipendenti
sono realtà limitatissime e le piccole
e medie imprese stanno vivendo, per
la prima volta, un periodo di grande
difficoltà”.
Il settore della meccanica è in
gravissima sofferenza. Molte
le imprese che hanno chiuso o
hanno subito un forte ridimensionamento. Quali sono stati, a
suo avviso, gli errori degli imprenditori?
“La crisi del mercato è molto forte e
ciò di certo non aiuta le imprese. Le
aziende vanno in crisi quando non si
controlla con attenzione la liquidità.
Si rischia la chiusura quando non si
presta la dovuta attenzione al bilanciamento tra entrate e uscite. Non
bisogna mai fare il passo più lungo
della gamba, credo che questo adagio, apparentemente banale, debba
costituire la linea guida per ciascun
imprenditore o manager. Oggi è molto
difficile gestire attività che richiedono
strutture importanti con un elevato
numero di dipendenti. Troppi gli inve-
stimenti da fare che, a fronte di un calo rale all’insegna delle grandi opere
di commesse come quello odierno, pubbliche e, non ultimo, ridotta la
mettono a serio rischio il prosegui- tassazione sulle aziende, affinchè gli
mento dell’attività. E’ encomiabile utili possano essere usati per finanziatuttavia che molti imprenditori carpi- re nuovi investimenti ed essere così
giani, pur di resistere e non chiudere, competitivi su un mercato sempre più
stiano mettendo mano al loro porta- globale e complesso. Non è accetfoglio, mettendo
L’Italia, oggi, con l’avvento dei paesi
in gioco i propri
emergenti
rischia il declino industriale.
capitali ma occorre imparare a
tirare il freno al momento giusto.
tabile che la tassazione complessiva
Nella situazione attuale e forse in applicata sull’utile lordo superi ormai
futuro, il modello vincente è quello ampiamente il 50% (all’Irpeg infatti
dell’azienda snella ovvero (anche se si sommano Irap, costi indeducibili
non mi piace) di chi fa trading con e quant’altro). Stiamo scaricando
l’estero, pur mantenendo la testa sulle giovani generazioni un deficit
pensante in Italia”.
mostruoso e questo è inaccettabile,
Quali gli errori della politica?
così come è preoccupante la perdita
“Da tanto tempo seguo con una certa di credibilità del nostro Paese come
attenzione gli avvenimenti politico- è dimostrato dall’andamento degli
economici e posso affermare di non spread sui rendimenti che, se arriaver mai visto in tutti questi anni veranno ad avvicinare i 400 punti,
l’attuazione di una vera e propria po- rischieranno di mettere in seria crisi
litica industriale nazionale. L’unico la nostra economia. Non dobbiamo
elemento veramente efficace e ap- dimenticare che l’Italia, è la seconda
prezzabile si riduce agli ammortiz- potenza industriale d’Europa, eppure
zatori sociali, che costituiscono però la Spagna, che non può certo vantare
uno strumento di difesa, non certo di un tessuto imprenditoriale come il
attacco. L’Italia, oggi, con l’avvento nostro, è più credibile di noi e quindi
dei paesi emergenti rischia il declino ha uno spread inferiore. Purtroppo
industriale. Il GruppoAngelo Po però allo stereotipo negativo all’estero di
resiste e non prevediamo di aprire cui soffriamo si sovrappone l’immanessuna fabbrica all’estero”.
gine di una classe politica incerta e
Nonostante la manovra rima- in perenne conflitto e tutto ciò non
neggiata quattro volte per rag- aiuta. Tutto questo mi amareggia
giungere il pareggio di bilancio molto: noi valiamo dal punto di vista
nel 2013, sono settimane nere dell’economia, senza offesa, molto di
per la borsa, gli investitori eu- più degli spagnoli. Sfortunatamente
ropei non hanno più fiducia nel però la speculazione non guarda in
sistema paese italiano. “Questa faccia a nessuno e si indirizza dove
manovra non risolve i problemi scorge debolezze”.
dell’Italia: è tutta tasse, è de- Per le aziende non quotate in
pressiva e non c’è niente per la borsa invece, come il Gruppo
crescita”. Sono le prime parole Angelo Po, si scorge un barlume
della presidente di Confindu- di ripresa nel mercato italiano
stria, Emma Marcegaglia, all’in- ed estero oppure la stagnazione
domani dell’approvazione alla permane?
Camera della manovra. Quali “Quotati o no, la situazione è dura
sono a suo parere i limiti della per tutti. Il mercato estero, quello eumanovra e come questi rica- ropeo in particolare, sta rallentando;
dranno sull’impresa?
una frenata che si aggiunge alla per“La manovra al momento prevede sistente stagnazione dell’Italia. Da
blande riforme strutturali e non si parte nostra nel 2008 abbiamo aperto
vede un piano per la crescita del Pa- una filiale commerciale a Shanghai
ese. Senza riforme incisive, dove an- che rifornisce in particolare le grandi
dremo a finire? Se la pressione fiscale catene alberghiere in un mercato in
resta invariata o peggio aumenta, non forte espansione e che incomincia a
potremo più competere sui mercati. darci delle soddisfazioni. Il futuro
Credo che nessun imprenditore de- è là. La nostra rete distributiva in
gno di questo nome richieda favori, Europa, che rappresenta una quota
bensì una burocrazia più snella e un rilevante del nostro export, invece
fisco meno invasivo. Forse qualcu- soffre. Non è assolutamente una
no ancora non se ne è accorto, ma ci caduta libera ma certamente crestanno arrivando addosso dei treni sce poco”.
in corsa: i cosiddetti paesi emer- Nonostante la frenata dei
genti - Cina, India... – nei prossimi mercati, state crescendo?
anni, porteranno qui prodotti molto “Innanzitutto occorre precompetitivi e di buona qualità. Se in mettere che nel 2010 un socio
Italia non verrà ridotto ad esempio il (Amerigo Po) ha concordato
costo del lavoro, (non i salari) come di cedere tutte le sue quote in
potremo rimanere competitivi? Un cambio del 100% di un azienda
dipendente, all’azienda, costa oltre (Enofrigo) che faceva parte del
due volte il suo stipendio netto in gruppo, per cui il confronto delle
busta paga: capisco gli oneri deri- cifre è ovviamente disomogeneo
vanti dalla previdenza sociale, ma essendo quest’ultima uscita dal
gli altri? Come potremo sopravvi- consolidato nel 2010. Ciò detto il
vere e crescere se, ad aumentare è fatturato consolidato del gruppo
solo il debito pubblico italiano? Va ha chiuso l’esercizio 2008 a 107
tagliata la spesa pubblica, deve essere milioni di euro, nel 2009 è sceso
perseguita una politica infrastruttu- a 85, nel 2010 è cresciuto a 87 e,
<<
>>
nel 2011, prevediamo un fatturato in
crescita del 4%”.
Il Gruppo sta ricorrendo a forme
di ammortizzazione sociale?
“Sì, nel 2010 e anche quest’anno ma
limitatamente a 120 dipendenti cosidetti “indiretti “(cioè impiegati e
addetti alla logistica) a rotazione”.
Crede che icarpigiani in mobilità
o disoccupati potranno essere
riassorbiti dal mercato del lavoro?
“E’inutile illudersi: le aziende hanno
ridotto gli sprechi e hanno aumentato
l’efficienza anche attraverso la dismissione del personale, temo quindi
non vi sarà un riassorbimento almeno
nel medio periodo. Le aziende in
futuro saranno sempre più selettive
nella scelta dei collaboratori per cui
è altamente auspicabile una intensificazione dei corsi di riqualificazione
professionale”.
Cosa occorrere quindi per far ripartire l’impresa?
“Parafrasando una frase di JFK
servono fantasia, coraggio e perseveranza. Occorre avere una vision
di dove si vuole andare, coniugata a
un’organizzazione snella, controllo
dei costi con investimenti industriali
e commerciali oculati. E, infine, prestare la massima attenzione
alla liquidità”.
Guardando al futuro
è ottimista?
“Nei primi mesi del
2009, il fatturato di
Angelo Po era in caduta
libera e abbiamo seriamente temuto di chiudere l’anno in perdita.
Ci siamo tutti rimboccati
le maniche, insieme al
ricorso agli
ammortizzatori sociali abbiamo iniziato a rivedere i processi aziendali,
riducendo i costi e gli investimenti
a eccezione di quelli sui prodotti e
promozione. Il risultato? Alla fine
dell’anno, malgrado un calo di fatturato di oltre 20 milioni di euro,
siamo riusciti a chiudere il bilancio
in utile e con una riduzione dell’indebitamento. Nel 2010 la redditività è ancora migliorata . Ma ci tengo
soprattutto a sottolineare che non
abbiamo licenziato nessuno dei 250
dipendenti di Carpi, una bella vittoria
per l’azienda perché le risorse umane
sono l’asset più prezioso. Abbiamo
infine lanciato sul mercato un nuovo
forno che, oggi, è considerato, senza
smentite, il migliore. Non so quando
ci sarà una ripresa, oggi la situazione
è difficile. Resto però ottimista sia
perchè i cicli economici si susseguono
in alternanza ma soprattutto perché
ritengo che anche in questa situazione critica esistano delle opportunità.
Questo perchè i paesi emergenti non
sono solo sinonimo di concorrenza,
bensì di opportunità. Infatti in questi
paesi vi sono ormai milioni di nuovi
consumatori (con un potere d’acquisto simile a quello degli europei) da
conquistare. I nostri padri hanno superato il dramma di
una dittatura e di una
guerra. Hanno saputo ricostruire un paese, a quel tempo
senza prospettive,
e senza risorse e ce
l’hanno fatta. Prendiamo esempio da
loro: non si deve
mai disperare”.
Jessica
Bianchi
23.09.2011 n° 35
5
inchiesta crisi
S
fumato l’accordo di vendita con il colosso indiano
Minda Spa, ormai non si
contano più le assemblee tra il sindacato e la direzione di Zadi per
tentare di trovare una quadra e far
fronte alla crisi di liquidità in cui
l’azienda carpigiana versa da tempo. “Sul piatto della trattativa vi è
la possibilità dell’amministrazione
controllata ma le ipotesi avanzate
dalla direzione sono diverse”,
dichiarano i sindacalisti di Fiom/
Cgil il cui obiettivo primario è che
venga attivata una procedura che
garantisca la continuità produttiva
e la salvaguardia dei 193 lavoratori. Dopo ritardi, posticipazioni e
silenzi, finalmente Zadi ha emesso
un comunicato nel quale tenta di
rassicurare mercati e lavoratori.
“In uno scenario di perdurante
crisi che coinvolge intere nazioni,
che non risparmia certo l’Italia e
che mette tutti a rischio di default,
Zadi, pur con tutti i suoi problemi,
resiste: sta assumendo personale,
ha un portafoglio ordini elevato,
GRUPPO ZADI - L’azienda rassicura ma i lavoratori chiedono garanzie
Fatti non parole
Picchetto dei lavoratori
ha il massimo supporto da parte
dei suoi maggiori clienti (Bmw,
Bombardier, Ducati, Ktm, Honda,
Piaggio, Yamaha) e, nell’anno
in corso, fatturerà il 5% in più
rispetto al 2010, con un margine
Il sindaco e la sua squadra sono scesi in
Piazza contro la manovra del Governo
“Tempi duri
L
a crisi c’è e la manovra andava fatta, ma non così”. Questa, in sintesi, l’accusa che il sindaco di Carpi Enrico Campedelli e la sua Giunta muovono al
Governo. Per questo motivo, sindaco e assessori sono scesi in piazza, giovedì
15, aderendo alla protesta indetta dall’Associazione Nazionale Comuni d’Italia
per sensibilizzare la cittadinanza sulla gravità del momento. Appena conclusosi
il volantinaggio, il sindaco si è
poi recato a Modena, dove ha
simbolicamente riconsegnato la
delega al Prefetto. “La manovra
è dannosa sia per i cittadini che
per il Paese e peserà in modo
abnorme sugli Enti Locali. Prova
ne è il fatto che sindaci di ogni
schieramento si sono trovati
concordi nel manifestare pubblicamente la sua profonda
iniquità. L’iniziativa – ha continuato Campedelli - serve a far
capire ai nostri concittadini che
la situazione è drammatica e che
i servizi saranno compromessi
dagli ultimi provvedimenti del
Governo in modo irreversibile”.
Successivamente si è svolta, in
Consiglio Comunale, un’assemblea aperta alla città. In questa
sede l’assessore al Bilancio Cinzia Caruso ha ricordato come
tagli consistenti - per 1milione800mila euro nel 2011 e 1milione200mila nel 2012 – fossero
già stati decisi nel 2010 mentre:
“il tanto sbandierato federalismo è in realtà una scatola vuota
perché, se si analizzano i dati, in
quattro anni a partire dal 2006
l’autonomia finanziaria di Carpi
è passata dal 92 al 65%. Che
senso ha concedere autonomia
agli Enti Locali se poi gli si negano le risorse?”. All’assemblea
erano presenti anche i sindacati
che hanno ribadito i motivi della
loro preoccupazione: “si taglia
sul blocco più debole della società mentre, negli ultimi 10 anni, la
ricchezza è andata spostandosi
dai redditi da lavoro ai grandi capitali”, ha ricordato la segretaria
di Cgil Tamara Calzolari mentre, per Roberto Giardiello di
Cisl, “sembra che i membri del
Governo si comportino come i
tre capponi di Renzo, intenti a
beccarsi tra loro e ignari del destino che li attende in cucina”. Che il nostro Paese – e Carpi con lui - sia in un momento estremamente drammatico, è opinione
condivisa anche dai rappresentanti dell’impresa che, con Barbara Bulgarelli di
Cna, bolla questa, “come la manovra delle occasioni perdute. La percentuale di
risorse dedicata agli investimenti è ridicola e si sarebbe dovuta dare la possibilità
ai Comuni virtuosi, di spendere”. Mentre per la media dei comuni italiani la spesa corrente destinata al loro funzionamento è al 41,8%, a Carpi la percentuale
scende al 24%, mentre il restante 76% è destinato ai servizi. “Cercheremo di
tenere su istruzione e servizi sociali – ha concluso il sindaco – perché occorre, in
questi frangenti, pensare ai più deboli e al futuro”.
Marcello Marchesini
operativo lordo cresciuto del 50%
e pari al 12% del fatturato”.
Al momento l’azienda, coadiuvata
da alcuni professionisti, starebbe
predisponendo un nuovo Piano
Industriale volto all’ottenimento
di un “necessario supporto finanziario da parte del sistema bancario”, che verrà presentato nelle
prossime settimane. “Le aziende
del Gruppo (Gks Gmbh e Giussani
Techniques Spa in particolare)
sono redditizie e adeguatamente patrimonializzate. Gli assets
immobiliari del gruppo sono
considerevoli così come quelli
industriali; l’alto indebitamento,
a medio e lungo termine, è dovuto
principalmente alla performance
negativa di un’azienda del settore
acquisita vari anni fa e ostacolata
nel suo risanamento dalla gravissima crisi internazionale oltre
che da pregresse problematiche
non ancora risolte. Non si tratta
di essere ottimisti o pessimisti
ma di rimboccarsi ancora di più
le maniche e, con determinazione
e professionalità, raggiungere il
risultato atteso che sappiamo bene
non essere né automatico né dovuto. Di sicuro Aldo Quintavalla e
tanti in azienda come lui combattono strenuamente la battaglia, al
fine di mettere l’azienda sui binari
della continuità futura, responsabilmente e nel rispetto dei valori
che ci contraddistinguono e mai
venuti meno. La partita la si gioca
fino in fondo e la testa in ogni caso
sarà alta”. L’auspicio è che alle
rassicuranti parole dell’azienda
seguano poi i fatti e che questa
paventata “resistenza” convinca il settore bancario a salvare
dal rischio fallimento il gruppo,
affinché quasi 200 famiglie possano finalmente tirare un meritato
sospiro di sollievo.
J.B.
La carpigiana Graziella Spinelli, con la creatività che
contraddistingue tanti italiani, si è fatta venire un’idea
per rispondere alle piccole incombenze quotidiane
della cittadinanza e, allo stesso tempo, per tentare di
non farsi sopraffare dalla crisi
Nuovi mestieri
N
ell’epoca di Internet, vuole
essere un modo diverso di
“mettersi in rete”. Si tratta di I mestieri uniti, un’agenzia
di artigiani professionisti nata da
un’idea di Graziella Spinelli, di
professione edicolante. L’agenzia
è stata fondata esattamente un anno
fa, quando era ormai chiaro che il
commercio in generale, e il mondo
dell’editoria in particolare, attraversavano – e ancor oggi attraversano – una profonda crisi. Mestieri
Uniti raccoglie idraulici, falegnami,
elettricisti, muratori, lattonieri e imbianchini pronti a effettuare tutte
quelle piccole-grandi riparazioni cui
periodicamente si deve far fronte,
con grandi difficoltà nel reperire
professionisti capaci e dai prezzi
contenuti. Gli anziani, in particolar
modo, spesso non supportati da adeguate conoscenze nel settore, capita si rivolgano ad artigiani reperiti,
magari, su bigliettini trovati nella
cassetta delle lettere. “Non sai mai
chi puoi trovare – spiega Graziella
– e se poi queste persone si possano
realmente rivelare competenti: anche per questo ho pensato di creare
l’agenzia”. Pur mantenendo l’edicola di Piazza Garibaldi, dunque,
Graziella Spinelli, con la creatività
che contraddistingue tanti italiani, si
è fatta venire un’idea – una buonissima idea – per far fronte alle sempre
maggiori difficoltà della comunità
che la crisi non aiuta a risolvere.
“Ammetto che giornali e tapparelle
rotte sono due cose molto diverse
tra loro – continua – ma la mia idea
è nata dalla constatazione che siamo
tutti in rete. Il mondo dell’editoria
è stato messo in crisi da Internet e
dal dilagante sistema degli abbonamenti ai giornali, dunque anche la
mia attività è andata scemando. E’
anche vero, tuttavia, che se va male
a me, va male anche al prossimo
e viceversa: la Graziella
crisi mondiale Spinelli
ha chiarito ancor di più che
il nostro benessere è fortemente correlato a quello
altrui. E allora
ho pensato di
fare qualcosa
per aiutare gli
altri e, al contempo, me stessa. Ogni giorno
a casa di tutti si
rompe qualcosa, un rubinetto
perde o si guasta l’impianto
elettrico: porvi
rimedio è necessario, non
si discute, ma
è davvero difficile reperire
chi faccia questi lavoretti in modo
appropriato e a cifre ragionevoli.
E’ proprio sulla necessità che ho
voluto puntare, ma non per ragioni di guadagno personale: volevo
creare qualcosa che fosse utile alla
comunità. Oggi, per questo genere
di riparazioni, spesso si ricorre a
pensionati - e non solo - che lavorano
in nero, a tempo perso: ho così pensato anche di poter arginare, nel mio
piccolo, questo fenomeno crescente. Ho contattato personalmente gli
artigiani e, grazie ad Ascom Confcommercio, ho fatto sottoscrivere
loro un regolamento per calmierare
i prezzi. Non è una cosa facile, ma
ci sto riuscendo”. Un’idea davvero
industriosa che oltretutto, in corso
d’opera, ha ulteriormente palesato
quanto siano numerose le persone in
difficoltà. “Molti artigiani – spiega
Graziella – venuti a sapere di que-
sto progetto, si sono rivolti a me
in cerca d’impiego, proponendosi
per entrare a far parte del gruppo di
professionisti. Purtroppo, il team
era già stato creato e ho dovuto dir
loro di no”. L’attività, a un anno di
distanza, è avviata. Presso l’edicola
di Graziella Spinelli o contattandola
al recapito telefonico 347.9712334,
è possibile far presente le proprie
esigenze. Graziella smisterà le telefonate, troverà il professionista
di cui si ha necessità e organizzerà gli appuntamenti, in cambio di
una piccola percentuale. Al termine
dei lavori, la stessa Graziella si accerterà che i clienti siano rimasti
soddisfatti. “Vorrei essere un punto
di riferimento per chi ha bisogno –
conclude – e credo che, aiutando il
prossimo si possa anche smuovere
l’economia”.
Valeria Cammarota
23.09.2011 n° 35
6
V
enerdì 16 settembre, si è svolto un incontro tra l’assessore
all’Urbanistica del Comune di
Carpi Simone Tosi e i rappresentanti dell’Associazione Parco Lama.
Come sottolinea l’assessore “il Progetto Parco Lama può rappresentare
per la nostra città una scommessa su
un modo nuovo e diverso di pensare
i luoghi fisici del territorio. La prima
sfida è quella di creare questo progetto
coinvolgendo e trovando un accordo
tra tutti i soggetti privati che hanno
un interesse nell’area, attuatori delle
Zone di espansione, agricoltori e residenti. Per far questo occorre un coinvolgimento largo, mettendo al centro
questi soggetti, perché una seconda
sfida da vincere è portare Carpi tra i
comuni più avanzati relativamente alla
‘nuova urbanistica’, che ha tra i suoi
obiettivi quello di superare le linee di
demarcazione del territorio tra città,
periferia e campagna. La scommessa
è quella di creare una connessione tra
Dopo le fasi interlocutorie, amministrazione comunale e associazione Parco Lama
paiono essere giunte a una condivisione di massima del progetto per la creazione
del grande parco a est della città. A breve un’iniziativa pubblica
Parco Lama: sì, ma quando?
centro urbano, periferia, aree verdi e
campagna: per guardare a una Carpi
dei prossimi 20 o 30 anni con una nuova e diversa prospettiva”. Maurizio
Marinelli, presidente dell’associazio-
ne Parco Lama, ha invece sottolineato
come “l’incontro abbia confermato
il raggiungimento di una sostanziale
sintonia d’intenti tra l’amministrazione, l’associazione e il comitato Per il
Parco Lama (composto da oltre 5mila
cittadini), ovvero proteggere la grande
area a est della città, dalla ferrovia al
fiume Lama, per farne un grande parco
urbano di valorizzazione paesaggistica,
storica e culturale che comprenda aree
pubbliche, percorsi di attraversamento,
aree agricole e insediamenti di interesse
collettivo con interventi di recupero
vincolati ai più alti standard di qualità
e sostenibilità energetica e ambientale.
Ora che, dopo le fasi interlocutorie degli
incontri precedenti, siamo giunti a una
condivisione di massima del progetto,
possiamo confrontarci con la città per
procedere poi con gli atti formali che
daranno vita al Parco Lama”. Al termine
dell’incontro si è deciso di realizzare
un’iniziativa aperta alla città e promossa
di comune accordo dall’associazione
Parco Lama e dall’assessorato all’Urbanistica del Comune.
Niente raccolta domiciliare dei rifiuti in centro storico. Bocciata anche l’adozione dei
cassonetti interrati per costi e difficoltà logistiche
I cassonetti interrati non
piacciono all’assessore
L
a raccolta differenziata porta
a porta è da poco sbarcata a
Limidi e a Soliera. Questo
sistema di smaltimento, utile per
incentivare una raccolta differenziata più efficace, sta prendendo
sempre più piede. All’appello però
manca ancora il centro storico di
Carpi. I dati del 2010 dell’Osservatorio Provinciale Rifiuti sono
incoraggianti: la nostra città è
infatti uno dei comuni del modenese dove la differenziata tocca
le percentuali più alte. Delle circa
39mila tonnellate di rifiuti urbani
prodotte annualmente, ne sono state differenziate quasi 23mila. Vale
a dire che, se nel 2010 ogni cittadino carpigiano ha prodotto 566
chilogrammi di rifiuti, 333 sono
stati differenziati. In questo modo
la percentuale arriva al 58,8% del
totale. “Grazie all’introduzione
della raccolta porta a porta, a Carpi
è migliorata in maniera significativa la qualità della differenziata,
soprattutto per quanto riguarda
l’organico – ha commentato il
presidente di Aimag, Mirco Arletti – l’ultima estensione è stata
fatta quest’anno coinvolgendo altri
10mila abitanti. Ora sono 51mila
le famiglie interessate da questo
provvedimento su circa 70mila.
Cassonetto interrato a Cento di Ferrara.
Numerosi i vantaggi: rifiuti non più visibili
su strade e piazze; a parità di area superficiale occupata si raccoglie un volume sino
a 4 volte superiore; abbattimento degli
odori sgradevoli; eliminazione dei liquidi
di percolamento nocivi e immondizia non
più accessibile agli animali.
Un porta a porta sul centro storico
però, avrebbe degli impatti organizzativi e visivi che, probabilmente, non lo rendono il sistema
più adatto per l’area”. Aimag sta
dialogando con l’Amministrazione Comunale circa la strada da
intraprendere ma nulla è ancora
stato deciso. Secondo l’assessore
all’ambiente Simone Tosi, “non va
replicato lo stesso strumento utilizzato nelle zone periferiche. Occorre guardarsi intorno, alle realtà
che hanno operato bene nel Nord
Italia. Il sistema dei cassonetti interrati però – già adottato in molte
città italiane – non mi convince
Riaperto sabato 17 settembre il Ponte dell’Uccellino. Ad accogliere le autorità
intervenute per l’inaugurazione, un gruppo di contestatori capitanati da Matteo
Gualdi, della lista civica Rilanciamo Soliera
Il nuovo “Uccellino” non piace
R
iaperto sabato 17 settembre,
tra le polemiche, il Ponte
dell’Uccellino, situato al confine tra i Comuni di Modena e Soliera.
Quando, verso le 12, il sindaco di
Modena Giorgio Pighi, quello di
Soliera Giuseppe Schena e l’assessore all’Urbanistica del Comune di
Modena Daniele Sitta sono arrivati
sul posto per l’inaugurazione, hanno
trovato ad accoglierli un gruppo di
contestatori capitanati da Matteo
Gualdi, della lista civica Rilanciamo
Soliera. Ne è nato immediatamente
un vivace scambio di battute. “La
Provincia e il Comune di Soliera
devono smetterla di prenderci in
giro – ha dichiarato Gualdi – avevamo
chiesto un nuovo ponte, in pietra e a
due corsie, e non questo ennesimo
rattoppo”. I manifestanti sostengono
che i soldi per un nuovo progetto ci
Alcuni dei contestatori
Pighi coi contestatori
sarebbero. Anche perché, come ha
aggiunto uno di loro: “100 metri più
avanti c’è un ponte in acciaio che
trasportava i camion della Tav, e che
nessuno utilizza. Un nuovo ponte,
sicuro, moderno e che duri nel tempo
ci era stato promesso dal sindaco,
ed è necessario per dare alla collettività una struttura di collegamento
decente e per non obbligare i solieresi
a dover passare ogni mattina sulla
Nazionale per Carpi, sempre congestionata”. L’obiezione principale del
gruppo è che spendere 200mila euro
per riparare un vecchio ponte che
presenta costantemente dei problemi è uno spreco. A loro ha risposto
Schena. “I soldi ci sono? Dove?
Noi abbiamo una disponibilità di 4
milioni e 600mila euro destinati dalla
Provincia attraverso le convenzioni
con l’autostrada del Brennero. L’ho
detto in mille occasioni e lo ripeto:
non voglio un ponte senza una strada
di collegamento”. Secondo il primo
cittadino il progetto è decisamente
più complesso perché: “consentire il
transito indiscriminato non farebbe
che disseminare i veicoli per la campagna, creando il caos. E poi anche
Sulla provinciale 413, tra Carpi e Novi, sono partiti i lavori di
ripristino del manto stradale
La speranzaora “affonda” nella resina
S
ono partiti i lavori di risanamento e ripristino del fondo
stradale sulla provinciale
413 tra Carpi-Novi. Per risolvere i
problemi di instabilità della strada,
la Provincia di Modena adotta
una tecnica innovativa in grado di
garantire una soluzione di lungo
periodo: in un tratto di tre chilometri della provinciale, tra i Comuni di
Novi e Carpi, il fondo stradale sarà
consolidato attraverso una rete di
perforazioni nel terreno al fine di
iniettare, a più livelli di profondità,
resine poliuretaniche per aumentare la capacità portante del sottosuolo. Tali resine, infatti, espandendosi
compattano il terreno aumentando
la rigidezza, quindi la stabilità
dell’asfalto. L’intervento è il frutto
di un’analisi dei problemi dell’arteria, anche tramite foto dal satellite,
carotaggi e prove penetrometriche
fino a 20 metri di profondità. Per
consentire i lavori, nel tratto di circa
tre chilometri tra Novi e Fossoli, la
circolazione avviene a senso unico
alternato con una velocità massima
di 30 chilometri orari. L’investimento è di oltre 2 milioni e 200mila
euro finanziati con le risorse che
la società Autobrennero mette a
disposizione delle Province attraversate dall’A22 per interventi sulla
viabilità. Sul tratto Carpi-Novi della
provinciale, a causa delle caratteri-
per costi e difficoltà logistiche”.
L’obiettivo è comunque chiaro:
“vogliamo arrivare ad avere, entro
il 2014, un sistema di differenziata
spinta su tutto il territorio”. Oltre
a questo, si fa sempre più concreta
la volontà di arrivare alle tariffe
puntuali: “applicando il principio
che chi differenzia meglio i rifiuti,
ne avrà un incentivo economico,
pagando meno. Per rendere reale
quello slogan dei primi Anni ’90:
chi inquina, paga”. Staremo a
vedere che decisione sarà presa
e se gli obiettivi prefissi saranno
raggiunti.
Marcello Marchesini
solo il ponte costerebbe intorno ai 5
milioni e mezzo di euro”. L’ammontare complessivo del progetto – ponte più strada - si aggirerebbe invece
sui 13 milioni. I due Comuni stanno
provvedendo, insieme alla Provincia,
alla progettazione preliminare “ma
esistono problemi di contesto che
nessuno dovrebbe ignorare” ha
concluso Schena riferendosi al patto
di stabilità che impedisce agli Enti
Locali di spendere cifre consistenti in
investimenti. “I soldi ci sarebbero: 14
miliardi di vecchie lire se si sommano
quelli dell’autostrada più il ricavo
della privatizzazione dell’acqua” ha
ribattuto Gualdi. Sia come sia, per ora
tutti gli automezzi fino a 2,5 tonnellate potranno passare di qui. I lavori,
iniziati il 22 luglio scorso, hanno
previsto la sostituzione del tavolato
in legno – troppo rumoroso – con
la nuova pavimentazione in asfalto,
il potenziamento della struttura
portante con nuove travi in ferro,
la posa della segnaletica verticale
lampeggiante che evidenzia portata
del ponte, lunghezza e velocità di
percorrenza e un nuovo guard rail.
M.M.
stiche del fondo stradale, definite
dai tecnici “scadenti con una scarsa
portanza per la natura argillosa dei
terreni che si rigonfiano e ritirano
a seconda delle condizioni meteo
provocando i danni all’asfalto”,
l’asfalto si deteriora velocemente provocando dissesti, buche,
fenditure e avvallamenti pericolosi
per la sicurezza stradale. Un fenomeno particolarmente grave nel
tratto interessato dai lavori, dove
la Provincia ha effettuato in questi
anni ripetuti e onerosi interventi di
manutenzione, senza mai riuscire a
risolvere il problema in modo definitivo, tant’è che tuttora si circola con
il limite di 50 chilometri orari.
23.09.2011 n° 35
L
a canzone di buon compleanno cantata al telefono
dal vescovo Elio Tinti e
una festa a sorpresa. Don Nino
Levratti è apparso visibilmente
emozionato nel giorno del suo
compleanno, mercoledì 14 settembre, quando alla Santa Messa delle
18.30 in Cattedrale si è ritrovato
davanti tutti i suoi scout, quelli che
hanno percorso un pezzo di strada
con lui, condividendo vita e ideali.
Nato a Gavello di Mirandola, il 14
settembre 1921, don Nino ha trascorso i suoi primi anni di sacerdozio a Mirandola per poi trasferirsi
a Carpi nel 1953, chiamato da
monsignor Artemio Prati a dirigere l’Oratorio cittadino, incarico
che ha ricoperto fino al 1985. A
quegli anni è dedicato il volume
La nostra età fiorita (2007) scritto
da don Nino in occasione dei cinquant’anni di vita dell’Oratorio di
via Santa Chiara. Monsignor Tinti
ha poi ricordato i numerosi incarichi ricoperti da don Nino che ha
profuso il suo impegno in diversi
ambiti, in particolare sul fronte
dell’educazione dei giovani: è
stato assistente, fino al 1998, del
Gruppo Scout Carpi 1. E, nonostante gli anni, don Nino conserva
uno spirito da fanciullo: non rinuncia, infatti, a seguire i Lupetti e le
Coccinelle nel loro campo estivo
in montagna per accompagnarli
nel cammino di catechesi. Nel corso della celebrazione, con la voce
a tratti rotta dalla commozione,
don Nino ha ringraziato i presenti.
La festa, la cui regia era affidata
all’instancabile Paolo Battini, è
proseguita poi all’Oratorio Eden.
7
Festa a sorpresa per il compleanno del sacerdote
Don Nino fa 90
Il 1° gennaio 2012 dovrebbe nascere Seta,
un soggetto unico che si occuperà del
servizio di trasporto pubblico locale nei
bacini di Modena, Reggio Emilia
e Piacenza
Quale futuro per Atcm?
D
inizia il nuovo
Anno Pastorale
urante il Consiglio Comunale di giovedì scorso si è discusso circa le operazioni
di aggregazione dei soggetti affidatari del servizio del trasporto pubblico
locale nei bacini di Modena, Reggio Emilia e Piacenza. L’assessore provinciale
ai Trasporti Stefano Vaccari ha spiegato che anche nella nostra regione si sta promuovendo l’aggregazione nel settore del trasporto pubblico locale, “per favorire la
riorganizzazione e l’efficienza delle aziende, i progetti intermodali, per ottimizzare
i processi e dare più servizi a costi minori attraverso economie di scala e, infine, per
aumentare le capacità di autofinanziamento.
L’obiettivo
è
quello di creare
un
soggetto
unico in Emilia
Romagna che si
occupi in modo
integrato di trasporti su gomma
e su ferro.
L’aggregazione
attraverso una
fusione e un aumento di capitale
tra Piacenza, Reggio Emilia e Modena vuol dire creare un’impresa da più di 32
milioni di chilometri, con 1.134 dipendenti e oltre 900 mezzi, che avrà il 58.4% di
quota pubblica. Nel piano industriale della nuova azienda Seta è prevista una forte
razionalizzazione dei costi del personale e di manutenzione, un’omogeneizzazione
delle tariffe, una riorganizzazione dei servizi sulle tre province e una sempre maggiore lotta all’evasione tariffaria. L’obiettivo è di partire il 1° gennaio 2012 in
base a una scelta condivisa tra i partner istituzionali delle tre province, che non
penalizzi Modena né per quel che riguarda le tariffe né per i chilometri percorsi.
La sede di Seta sarà a Modena e il presidente pure, mentre il nuovo consiglio di
amministrazione sarà di 5 membri e non più di 15, tre di nomina pubblica e due
privata, tra cui l’amministratore delegato. La nuova azienda – ha concluso - prevede un percorso di avvicinamento al pareggio di bilancio nei prossimi tre anni”.
Venendo ad Atcm, Vaccari ha spiegato che nel 2011 l’azienda provinciale “prevede di raggiungere il pareggio di bilancio dopo anni di debiti mentre nel primo
semestre l’aumento dei passeggeri è stato pari al 6.6%, e a Carpi oltre il 31% in
più rispetto al primo semestre 2010. Parma per ora ha fatto una scelta diversa
ma l’obiettivo è di aggregare in un secondo tempo anche l’azienda trasporti della
città ducale”. L’amministratore delegato di Atcm Claudio Ferrari, che già il 14
luglio scorso aveva presentato l’argomento al civico consesso, ha spiegato che
Piacenza e Reggio “dovranno portare avanti strategie sull’esempio di Atcm per
migliorare i propri conti. Non ci sono concessioni in scadenza ma un contratto di
servizio tra Atcm e Regione che scade a fine 2011, ma in casi simili si concorda
una proroga di tre anni”.
Educare
alla vita
A
ll’apertura del nuovo Anno
Pastorale, monsignor Elio
Tinti invita la comunità a
partecipare al convegno che si terrà
sabato 24 settembre, dalle 9.30 alle
12.30, presso l’istituto Nazareno
(via Peruzzi 42). Tema: Educare alla
vita buona del Vangelo: comunicazione e cultura. “Camminare
secondo lo Spirito, questo sì che mi
sta a cuore – sottolinea monsignor
Tinti - tutti abbiamo ricevuto lo
spirito santo, tutti siamo chiamati
a usare i suoi doni come strumento
di vita cristiana, come mezzi per
essere cristiani autentici giorno per
giorno. Se facciamo queste cose con
consapevolezza, ardore e fedeltà,
noi rendiamo presenti i frutti dello
Spirito che tutti auspichiamo dagli
altri e che noi per primi dobbiamo
testimoniare. Questo voglio donare
come mio testamento spirituale a
chi vorrà ascoltare queste parole e a
chi verrà dopo di me”. Il vescovo, in
linea con gli orientamenti dei vescovi
italiani per il decennio, ha deciso
di porre il tema dell’educazione al
centro del convegno: “oggi si parla
tanto di emergenza educativa, e
questa preoccupazione non è rivolta
solo alle giovani generazioni, bensì
a tutti. Perché tutti – prosegue –
abbiamo bisogno di essere educati e
lasciarci educare a un nuovo spirito
di figliolanza con Dio e di fratellanza
tra di noi. Vediamo tanti comportamenti, che dimostrano quanto sia
necessario tornare alle origini del nostro essere uomini, del nostro essere
responsabili della vita, sia a livello
personale che comunitario. Si fa
urgente educare e formare alla ‘vita
buona’ alla luce del Vangelo”.
Ai nastri di partenza l’Ottobre Rosa, l’iniziativa di
sensibilizzazione per la prevenzione dei tumori femminili che
da anni vede tra i protagonisti l’Azienda Usl di Modena
La prevenzione
che salva la vita
E
’ ancora complicato convincere le donne a sottoporsi agli esami necessari a
prevenire o a segnalare per tempo
malattie femminili, quali il tumore al seno o all’utero. La paura di
scoprire qualcosa che non va latita
in ogni donna, tuttavia è vero che
la prevenzione aumenta il numero
di guarigioni dal cancro. E proprio
questo è l’obiettivo che si propone
Ottobre Rosa, l’iniziativa di sensibilizzazione per la prevenzione dei
tumori femminili che da anni vede
tra i protagonisti l’Azienda Usl
di Modena, i Comuni di Carpi e
Modena e la Provincia di Modena.
Lo scopo è portare la percentuale di
donne che periodicamente effettuano
gli esami di controllo all’ambizioso traguardo del 100%. Il mese di
ottobre, dunque, ancora una volta,
verrà dedicato alla prevenzione dei
I
nizia lunedì 24 ottobre il prossimo
corso di gruppo per imparare un
metodo per smettere di fumare,
organizzato dal Centro antifumo di
Carpi presso la sala riunioni del Distretto di Carpi, ingresso da via Molinari.
Il corso, gratuito e proposto con continuità durante l’anno, ha la finalità
di attivare sul territorio interventi di
contrasto al fumo di tabacco, considerato dall’Organizzazione Mondiale
della Sanità la prima causa evitabile di
malattia e morte. Smettere di fumare
è un traguardo raggiungibile da tutti i
tumori femminili puntando su una
formula che coinvolge mondi anche
differenti da quello della sanità: cultura, economia, sport e spettacolo si
riuniranno per amplificare il messaggio e portarlo in luoghi inconsueti come piazze, mercati, teatri,
stadi, palazzetti dello sport. Tra i
tanti appuntamenti - che verranno
presentati a giorni – sono previste, in
particolare, iniziative dedicate alla
popolazione straniera, sempre più
numerosa sul territorio, al fine di favorire un maggiore coinvolgimento
delle donne straniere e facilitarne
l’accesso alle strutture sanitarie.
Questo obiettivo verrà perseguito anche attraverso proiezioni di
film e traduzioni multilingue degli
opuscoli dedicati alla prevenzione
e ai vari esami specialistici rivolti
alle donne. La battaglia contro i
tumori femminili è ancora lunga,
ma i dati più recenti sono incoraggianti. L’Emilia Romagna è stata la
prima regione italiana ad attivare
sull’intero territorio programmi di
screening per le neoplasie femminili,
attraverso campagne mirate, quali
l’Ottobre Rosa ad esempio, perché è
fondamentale capire che la prevenzione deve diventare per ogni donna
una sana e semplice abitudine.
Val.Cam.
Corsi di gruppo e individuali
Smettere di fumare si può!
fumatori e l’abbandono dell’abitudine
al fumo permette di ridurre i rischi di
contrarre malattie gravi e invalidanti e
di migliorare il proprio stato di salute.
Il corso è strutturato in 12 incontri di
gruppo, il lunedì e il giovedì dalle 12
alle 14, rivolto a fumatori motivati
a smettere e disposti a seguire programmi terapeutici. L’équipe che lo
conduce è composta da figure sanitarie
esperte e da medici che partecipano
sia al lavoro di gruppo, sia ai trattamenti farmacologici di supporto, per
i quali non è previsto il pagamento
del ticket. E’ stato attivato inoltre
l’ambulatorio individuale il giovedì
pomeriggio: un’opportunità innovativa che prevede anche l’utilizzo di
nuovi farmaci. Le iscrizioni si possono
effettuare ogni mattina, telefonando
al Servizio Dipendenze Patologiche di
Carpi Tel.059.659921.
23.09.2011 n° 35
8
In Breve
Consiglio Comunale
Parcheggiatori abusivi
nel mirino
L
a consigliera Giuseppina
Baggio (PdL) ha presentato
nel corso della seduta del civico consesso, un’interrogazione sui
parcheggiatori abusivi che operano
nel parcheggio dell’ospedale Ramazzini. “La Giunta è a conoscenza
di questo stato di cose e dei disagi ai
cittadini provocati da costoro? Quali
accorgimenti ha preso? E’intenzione
della stessa prendere provvedimenti
straordinari per ripristinare la civile
convivenza che al momento è impedita dall’atteggiamento insistente
e aggressivo dei parcheggiatori?”.
L’assessore alla Polizia Municipale
C. Alberto D’Addese ha replicato
che “i disagi e i disturbi causati
dalle attività di accattonaggio sono
noti sia alla Giunta che al Corpo di
Polizia Municipale e alle altre Forze
dell’Ordine che sono impegnate a
combattere tale fenomeno. L’articolo 38 del Regolamento di Polizia
Urbana vieta l’attività di accattonaggio e questua sulle aree pubbliche.
Per questi motivi gli agenti di Polizia
Municipale hanno esercitato massicciamente sia attività di prevenzione,
con la presenza fissa di operatori in
corrispondenza del parcheggio, che
di repressione con sanzioni amministrative. Inoltre è stata promossa
una campagna di informazione ai
cittadini invitandoli a denunciare
casi di molestia o minaccia e a non
esaudire richieste di denaro per
stroncare sul nascere queste attività.
E’ stata disposta anche la presenza
giornaliera di Assistenti civici con
l’incarico di verificare e segnalare
la presenza di tali soggetti. Nel
corso del 2010 (il Regolamento è
entrato in vigore ad agosto) sono
state elevate 9 sanzioni; nell’anno in
corso, 5”.
La sezione carpigiana di Auser ha ricevuto in comodato d’uso
gratuito per quattro anni, dal Gruppo Unica Spa di Reggio Emilia,
un nuovo mezzo di trasporto
Un nuovo pulmino
per l’Auser
A
lla presenza dell’assessore
alle Politiche Sociali Alberto Bellelli, di Roberto
Rozzi, procuratore del Gruppo Unica
Spa di Reggio Emilia, dei rappresentati di Auser Angelo Morselli e
Paolo Mantovani, unitamente alla
coordinatrice della Cgil di Carpi, Tamara Calzolari è stato mostrato il
nuovo mezzo dell’Auser di Carpi.
Una donazione che rientra nel progetto M.G. Mobilità Gratuita che
si basa su donazioni volontarie e
gode del patrocinio del Comune di
Carpi. Si tratta di un pulmino Fiat
Ducato concesso in comodato gratuito per quattro anni, dal Gruppo
Unica Spa di Reggio Emilia che si
accolla anche tutte le spese di manutenzione, comprese quelle legate a
bollo e assicurazione. Il mezzo sarà
utilizzato per il trasporto di anziani
non autosufficienti, disabili e persone con ridotta capacità motoria. Il
pulmino - che oltre a riportare il logo
dell’Auser, sarà sponsorizzato anche
da altre aziende locali - potrà trasportare sino a 9 persone, compreso
l’autista e 2 carrozzine (ricordiamo
che la corrozzina in uso all’Auser di
Carpi è stata donata dalla Farmacia
Soliani). La sezione carpigiana di
Auser, costituita il 9 aprile scorso,
attualmente annovera 21 volontari
operativi e ha sede presso il centro
anzianiArci Due Ponti. L’associazione ha finalità assistenziali e, in pochi
mesi di vita, ha già svolto servizi
di trasporto per circa un centinaio
di persone con disabilità. Il Ducato
si aggiunge infatti al mezzo già in
dotazione, l’auto Citroen Berlingo
adattata per il trasporto di carrozzine.
Questo mezzo del costo di 32mila
euro è stato acquistato con il contributo volontario del 5‰ di modenesi
e carpigiani. Chi desidera richiedere
l’attivazione dei servizi Auser può
rivolgersi al 348.1791978.
Approvato dalla Giunta il progetto definitivo
95mila euro per il Canile
L
a Giunta comunale ha approvato il progetto definitivoesecutivo relativo al Risanamento del canile di via Bertuzza a
San Marino. La Regione riconoscerà al Comune un contributo pari al
50% delle opere da realizzare, che
riguardano il risanamento delle
strutture di ricovero degli animali,
il miglioramento della sicurezza e
delle condizioni igienico-sanitarie
unitamente al miglioramento delle
condizioni di lavoro dei volontari
che gestiscono il canile in convenzione con l’Ente Locale e con
quello di Novi di Modena. I lavori
costeranno in totale 95mila euro
e il progetto è stato redatto dai
tecnici del Settore Lavori Pubblici
del Comune.
L’intervento finalmente permetterà di rispondere alle esigenze
di sicurezza della struttura, senza
dimenticare che i volontari hanno
continua necessità di aiuti economici e materiali per rispondere ai
bisogni dei cani accuditi, esigenze
che sempre più il solo Comune fa
fatica a sostenere.
Jungonauta made
I Fatti della Settimana
in Carpi...
Via marx,
sicurezza a carPI
by Locco - www.jungo.it
raffica di furti
Cronache di viaggio!
Quattro furti in un solo pomeriggio e in
un solo condominio in via Carlo Marx.
Tanti danni a fronte di bottini decisamente risicati.I residenti della strada
infatti, da tempo vittime di furti, hanno
imparato a non tenere ori e contanti
in casa.
Jungo è il sistema che rivoluzionerà il nostro modo di spostarci (in città e fuori città): è un modo agile e flessibile per ridurre o anche azzerare la nostra dipendenza
dall’auto. Come? Semplice: sfruttando le correnti naturali di traffico! Ci sono
milioni di sedili vuoti che ti passano davanti, ti ci puoi imbarcare direttamente, con
tempi di attesa che tendono a zero! Quando un automobilista qualsiasi vede uno
“jungonauta” che fa il segnale - mano alzata con la card in
mano - accosta volentieri, perché sa di poter viaggiare in
compagnia, in sicurezza reciproca, guadagnando il ticket.
Lo jungonauta a sua volta saltella da una direttrice all’altra,
risparmiando e… divertendosi!
Tutto su www.jungo.it
In Trentino i tempi di attesa sono, mediamente, 8.7 minuti
per gli uomini e 6.9 per le donne. Qui sotto la testimonianza
di Locco, jungonauta!
Via Galilei, rapina
in Conad
Sabato 17 settembre, intorno alle
14,30 un uomo, sulla trentina, col
volto nascosto da un passamontagna ha fatto irruzione nel Conad di via
Galilei, in centro storico, minacciando
la cassiera, l’unica aperta, armato di
pistola. Poche le centinaia di euro in
cassa. Durante la rapina oltre alla cassiera erano presenti altri dipendenti
che però non si sono accorti di nulla,
considerata l’azione repentina. Dopo
aver agguantato il denaro, il malvivente è fuggito all’esterno, scappando in
sella alla propria bicicletta. Tanta paura
per la cassiera e i pochi clienti in fila in
attesa di pagare la merce. Indaga la
Polizia di Stato.
Allarme bomba
al Festival filosofia
Sabato 17 settembre, intorno alle 17.30
al 112 della Compagnia dei Carabinieri di Carpi è giunta una segnalazione
anonima di “allarme bomba” al Festival
della Filosofia. Le verifiche effettuate
hanno poi escluso il pericolo, riconducendo la telefonata all’opera di un
mitomane.
Piazzale delle Piscine,
guidava ubriaco e
senza patente
Nel corso di un controllo della Volante
nei pressi del Piazzale delle Piscine, il
personale della Polizia di Stato ha notato una vettura con a bordo due giovani
che uscivano dall’area fiera. Il conducente è risultato essere un minorenne
moldavo, residente a Vignola, mentre
il passeggero un giovane moldavo del
1992 residente a S.Cesario sul Panaro.
L’autista, sprovvisto di patente di guida
e in stato di ebbrezza è stato sottoposto
alla prova dell’etilometro con risultato
inferiore a 0,80 g/l ma comunque superiore a 0,50. Per tale motivo è stato
sanzionato, accompagnato in Commissariato e denunciato per la guida senza
patente. La vettura è stata sottoposta
a fermo amministrativo per 30 giorni e
affidata a un’officina. L’altro giovane,
maggiorenne, è stato contravvenzionato per l’incauto affidamento della
vettura e per la guida, a un soggetto
sprovvisto di patente. Il minorenne è
poi stato affidato al padre, convocato
presso il Commissariato.
Centro storico:
un tunisino
rubava corrente
elettrica
Un residente di un condominio del
centro storico, si è reso conto che
qualcosa non funzionava nel proprio
impianto elettrico e ha scoperto che
al suo contatore era stato collegato
un filo per fare un allacciamento
abusivo. L’uomo ha immediatamente chiamato la Polizia di Stato che
ha accertato che un condomino, al
quale era stata interrotta l’erogazione dell’energia elettrica per morosità
nei pagamenti, si era abusivamente
collegato al contatore del denunciante. Dopo i primi accertamenti, il
personale della Volante ha rintracciato il soggetto che si era appropriato indebitamente dell’energia
elettrica da più di un mese, un cittadino tunisino del 1964, che è stato
denunciato per furto aggravato.
P
rima di raccontarvi le mie ultime avventure, volevo invitarvi, il
25 settembre, alla Festa degli stili di vita sostenibili a Carpi.
Domenica 25, alle 10.30, all’auditorium della Biblioteca Loria, si
terrà una conferenza su Jungo e, per tutto il weekend sarò presente con
un banchetto per raccogliere le iscrizioni e farvi diventare Jungatori!
Ultimamente ho avuto l’ulteriore prova che Jungo è più efficiente del Car
Pooling. Esco da lavoro alle 17.10, quando incontro una collega in auto, che mi
dice: “Devo andare a prendere un’amica tra un quarto d’ora, poi vado a Carpi
con lei. Se vuoi salire…”.
Le rispondo: “Vai pure, nel caso mi trovi sulla strada, intanto mi faccio pubblicità”. Dopodiché mi metto a sventolare la mia tesserina e, dopo 12 minuti, si
ferma Mohammad su una bella 147. “Vado a Cavezzo, va bene?”.
“Certo!” rispondo e salgo.
Gli spiego un po’ cos’è Jungo, la sicurezza, il rimborso e via discorrendo.
Di tutta risposta, mi dice: “Sinceramente, a me non interessa chi carico. Buoni o
cattivi. Se vedo qualcuno che ha bisogno, cerco di dargli una mano”.
Mi squilla il telefono: “Ciao, dove sei?”
“A Cavezzo”.
“Dai, sto arrivando”.
“Ok”, rispondo alla mia collega di prima.
Dopo nemmeno 5 minuti arriva un’altra Jungatrice abitudinaria e salgo!
Chiamo la mia collega per informarla che sono già stato prelevato!
Jungo 2 – Car pooling 0!
Ogni giorno in più che passo sulla strada, mi convinco che questo overload di
“benessere” ci sta davvero rovinando la vita.
23.09.2011 n° 35
Marino
Malaguti
9
L’associazione Africa Libera di Carpi organizza il 6 ottobre, alle 20.30,
presso il Teatro Comunale, un concerto jazz-rock. Il ricavato servirà
alla costruzione di una scuola in Ghana
L’importanza di
saper sorridere...
L
’associazione onlus Africa
Libera di Carpi si occupa dal
2004 di effettuare interventi a
sostegno delle popolazioni dell’Africa e, in particolare, del Ghana. Il presidente dell’associazione Marino
Malaguti è un uomo che ha fatto
del volontariato lo scopo della propria vita. Da anni lavora in ambito
internazionale con grande passione,
raccogliendo intorno a sé volontari
provenienti da tutta la provincia.
Il suo sogno è quello di migliorare le
condizioni di vita di una popolazione
colpita da grandi problemi quali la
malnutrizione, la mancanza di lavoro
e le malattie. La sua positività affiora
nel sorriso vivace che lo caratterizza in ogni momento della giornata,
trasmettendo in chi lavora con lui
entusiasmo e serenità. E’ un uomo
innamorato del mondo, in grado di
impartire lezioni di umanità e di
trasmettere gli ideali del rispetto e
della dignità. Non a caso Malaguti
precisa che “il volontariato deve
essere un’attività svolta col cuore,
slegata da interessi economici e non
deve mai essere vissuta come un
obbligo. Il volontariato è un mez-
zo per realizzare inclusione sociale
e integrazione, contribuendo alla
formazione di una società coesa e
creando vincoli di solidarietà”. Da
pochi giorni è rientrata la seconda
delegazione partita nel mese di agosto che è stata ospitata nel centro di
Africa Libera a Nkoranza, costituito
da un ambulatorio, una sala oculistica, una falegnameria, una computer
room e uno spazio adibito allo sport. I
volontari si sono impegnati in ambito
educativo, formativo e sanitario.
“Nel mese di settembre è arrivato il
permesso per l’apertura di un ambulatorio a Nkoranza - commenta il
presidente - per effettuare lo screening della vista, le vaccinazioni e
il test malarico. A Tacheman invece
proseguono i lavori per la costruzione dei reparti di ginecologia e maternità. Il container di Africa Libera
ha così accelerato i tempi, portando
arredi, mattonelle, luci e attrezzature sanitarie. Il materiale è stato poi
diviso tra gli ospedali di Nkoranza,
Asonkwa e Ankrankwanta”. In otto
anni di lavoro sono stati costruiti
tre pozzi, essenziali alla comunità
poiché permettono agli abitanti dei
villaggi di usufruire di acqua potabile
e ai contadini di irrigare i campi. Per
quanto riguarda l’attività formativa
sono stati organizzati corsi d’italiano
per i ragazzi e attività ricreative coi
bambini. In alcuni villaggi sono stati
portati vestiti, materiale scolastico
e alimentare. E’ rilevante anche
l’impegno dei volontari a favore
di due orfanotrofi e quello relativo
alle adozioni a distanza. “Stiamo
cercando - aggiunge Malaguti - di
formare una cooperativa di giovani artigiani locali, ex corsisti della
scuola di falegnameria del centro,
affinché si sostengano economicamente e insegnino il mestiere alle
nuove generazioni”.
La cultura dell’Altro gira sul Web
invece, è un progetto che prevede di
collegare tramite Internet gli istituti
scolastici di Nkoranza, Busunya e
Techiman con quelli carpigiani per
avviare uno scambio di amicizia e
per effettuare un intervento volto a
combattere razzismo e xenofobia.
Il progetto è possibile grazie alle
due parabole donate dal Comune
di Modena, dalla Provincia e dalla
Fondazione Cassa di Risparmio
di Modena alle scuole ghanesi. Il
6 ottobre sarà organizzato un convegno insieme alle scuole Medie e
Superiori di Carpi per presentare il
progetto . L’iniziativa si svolgerà,
a partire dalle 9, al Palazzetto dello Sport, alla presenza del sindaco
di Carpi Enrico Campedelli e del
sindaco di Nkoranza Emanuel Agykum, con l’intervento di don Tonio
Dall’Olio. Alle 20.30 poi, presso il
Teatro Comunale si terrà un concerto
jazz-rock con il gruppo Gianpaolo
Lancellotti band. Il ricavato della
serata servirà alla costruzione di una
scuola in Ghana.
Africa Libera collabora attivamente anche con altre associazioni del
territorio modenese, in particolare
con le associazioni aderenti al Centro Servizi per il Volontariato. “Le
diverse esperienze umanitarie - conclude Marino Malaguti - possono
essere un’occasione importante per
entrare in contatto con culture diverse, poichè ci si mette alla prova
vivendo e lavorando ogni giorno in
una comunità ristretta e intanto si
apprendono i valori della solidarietà,
della non violenza e della convivenza pacifica. Nonostante la qualità
della vita in questi paesi sia ancora
bassa perchè mancano le strutture
di base, la media della popolazione
vive in condizioni precarie e il livello di istruzione è bassissimo, il
Paese appare sempre allegro e vivo.
Anche di fronte a difficoltà enormi,
si percepisce una forte dignità, una
capacità impressionante di superare
il dolore e le difficoltà sempre col
sorriso sulle labbra, cosa che per noi
risulta davvero difficile”.
Francesca Desiderio
23.09.2011 n° 35
10
E’ la donna, il tema della mostra
che, dal 24 settembre (vernissage alle 17)
al 2 ottobre, il fotografo Gianluca
Verrini, allestisce alla
Sala Duomo di Carpi
Donne: tra
ieri e oggi
L
’evoluzione della
donna. La lotta che
conduce per resistere
al tentativo di sottomissione maschile, l’alleanza con
le altre donne... la paura di
perdere la propria essenza
lungo il cammino della vita,
sacrificata sull’altare del
potere... Questo e molto
altro ha voluto raccontare
il fotografo carpigiano
Gianluca Verrini (www.
gianclucaverrini.com)
attraverso i 37 scatti che
compongono la sua nuova
mostra, che sarà inaugurata
in Sala Duomo, sabato 24
settembre. Una storia quella
raccontata per immagini dal
fotografo di Chiaroscuro
che non poteva far altro che
Chiaroscuro
Quando l’amore
è universale
G
ianluca Verrini e Cosetta
Malanca,
art director dello
studio Chiaroscuro,
propongono, fino al
30 settembre, una
vetrina decisamente
atipica per la Corte
dei Pio. Dopo la
maternità, ora il tema
affrontato è quello
dell’amore universale. Omosessuale o
eterosessuale che sia.
Perchè l’amore, dicono, “non ha sesso”.
nascere dalla terra. Madre
di ogni cosa. Partorita dalla
terra, la donna di Verrini ha
negli occhi lo spaesamento
di un cucciolo. Fiorita dalla
terra, smarrita, si schiude
lentamente a ciò che la
circonda. E dalla perplessità iniziale si fanno largo
la consapevolezza, il senso
di meraviglia. La scoperta
dell’altro. E dall’incontro
con un’altra donna - amica,
compagna e riferimento
- sperimenta quel senso
di umanità che fa di ogni
essere, un essere umano. A
quel primogenito sentire,
alla femminilità arcaica,
carnale, istintiva dell’inizio, si passa poi a una serie
di scatti dal sapore ben più
lieve. La donna di Verrini
pare immersa nella Belle
Epoque, galleggia tra luci e
ombre. Sognante. Una femminilità raffinata, aggraziata, quasi trasognata. Inconsapevole della sua forza,
passerà il testimone alla
donna dell’oggi. Una donna
combattiva, conscia del
proprio corpo, del proprio
potere. Sempre in bilico, in
perenne lotta con uomini
che la vorrebbe sottomessa,
succube, controllabile. Un
gioco di ruoli perverso che,
troppo spesso, snatura la
donna, trasformandola da
vittima ad algido carnefice.
Aggressiva, sola, arroccata
sulla sedia del potere, la
donna del ventunesimo
secolo, dimentica del caldo
abbraccio della terra, non
ha “guadagnato” altro che
un’anima di ghiaccio.
23.09.2011 n° 35
11
Il designer ventunenne carpigiano Eita
Nakamura presenta la sua collezione di
moda venerdì 30 settembre, al Caffè
Concerto di Modena
il 23 settembre, torna Downtown.
Musica, shopping, spettacoli e
degustazioni in centro storico
Metti una
notte in centro...
V
enerdì 23 settembre, torna il magico
appuntamento con
Night Downtown. Un
evento, quello organizzato
da ConCarpi, in collaborazione con Confcommercio,
Cna, Confesercenti e Lapam Federimpresa, con il
patrocinio della Città di Carpi, che per questa edizione propone
un sacco di novità. Qualche assaggio? Corso Cabassi sarà la cornice
in cui si daranno appuntamento, rigorosamente in costume, tutti
gli appassionati dei cartoon e del fantasy. Il raduno, Cosplay, ne
siam certi, ce ne farà vedere davvero delle belle... Per chi invece è
alla ricerca dell’anima gemella, Downtown propone il Gioco delle
coppie. Come funziona? Nulla di più semplice. Il gioco consiste nel
ritirare, presso i negozi del centro aderenti a Downtown, il tagliando
necessario per partecipare (rosa per le donne e azzurro per gli uomini).
Tutti i tagliandi riportano un termine diverso e sono realizzati in due
serie identiche. Lo scopo del gioco è quello di trovare, durante la
notte del 23 settembre, la persona di sesso opposto che possieda
il tagliando gemello, che riporti cioè la stessa parola riportata sul
tagliando di cui si è in possesso. Per cercare il lui e la lei dei propri
sogni si possono utilizzare varie tecniche: pronunciare la parola
trascritta sul proprio tagliando ad alta voce mentre si cammina
per il centro, oppure applicare il tagliando su un cartello, oppure
trascrivere la parola su retro della propria maglietta... Le prime 100
coppie che riusciranno a incontrarsi, potranno recarsi in Piazza
Garibaldi e, presentando i due tagliandi, riceveranno in omaggio un
drink offerto dagli organizzatori. Tutte le coppie potranno, infine,
recarsi alla postazione di Radio Bruno, sempre in Piazzetta, ritirare
gadget e imbucare i due tagliandi nell’urna dedicata al concorso. In
palio due buoni acquisto da 50 euro spendibili nei negozi aderenti
all’iniziativa. Per i più golosi invece, le Strade dei Vini e dei Sapori
Terre Piane e Città Castelli e Ciliegi propongono un mercatino
enogastronomico in Piazza Martiri, mentre gli esercizi commerciale
proporranno musica e performance. E, ancora, chi lo vorrà, potrà
godere dell’apertura serale di Palazzo Pio, Torre della Sagra e Biblioteca, tra un acquisto notturno e l’altro, naturalmente...
Eita
Nakamura
S
arà il prestigioso Caffè Concerto di Modena a ospitare, venerdì
30 settembre, a partire dalle
22,30, il debutto del designer
ventunenne Eita Nakamura.
Una sfilata in grande stile che
premia l’estro e l’amore per la
moda del talentuoso creativo
carpigiano. Circondato da
uno staff entusiasta, composto da una ventina di amici e
collaboratori, Eita ha creato
una linea tutta sua, sartoriale
e preziosa, completamente
Made in Italy. Capi in cui il
vintage targatoAnni Cinquanta e Sessanta si fonde a elementi extreme-glam, capaci di
interpretare la donna dell’oggi.
Abiti sofisticati, dal sapore un
po’ retrò, reinterpretati nelle
forme e nei volumi, per una
donna aggraziata elegante
e femminile. La collezione
del giovane dalla doppia anima - carpigiana e nipponica
- presenta gonne e pantaloni
dalla vita alta, per slanciare la
figura e abiti che mettono in
evidenza la sensualità senza
troppo scoprire. Per una don-
Debutto in
grande stile
na un po’ diva e un po’ retrò.
“Stiamo lavorando tantissimo
per organizzare e perfezionare
le uscite delle modelle, mie
amiche carissime che hanno
posato anche per la campagna
di presentazione della sfilata,
nei locali del Cookies, lo scorso 4 settembre, firmata dalla
fotografa Claudia Cavazzuti.
La collaborazione del mio staff
è fondamentale, - commenta
Eita - senza il loro aiuto non
potrei farcela”. Le modelle,
una decina, sfileranno sul
bancone del Caffè Concerto,
“rivestito per l’occasione con
una moquette, per poi scendere e proseguire la passerella
sotto i portici del locale”. 30
gli outfit in programma, sulle
note del dj Christian Lena
che firmerà la colonna sonora
della serata, immortalata dai
due fotografi Enrico Moretti
e Fausto Furgeri. “I temi della sfilata sono tre: dal giorno
al rock chic del pomeriggio,
all’eleganza della sera”. Dietro
le quinte, insieme a Eita ci saranno alcuni amici stilisti che
lo aiuteranno nel preparare le
modelle e due professioniste:
la hair stylist Dora Truzzi, del
salone Parrucchieri Graffiti di
Rolo e la truccatrice carpigiana
Ilenia Malavasi. Per scoprire
la collezione firmata da Eita
Nakamura, in concomitanza
con la sfilata, a ingresso rigo-
rosamente gratuito, sarà on
line anche il suo sito (www.
eitanakamura.it) sul quale
potrete ammirare abiti, cinture e borse e, col tempo, fare
i vostri acquisti direttamente
in rete.
J.B.
23.09.2011 n° 35
12
Per tre giorni la natura ha fatto riflettere tre città. Modena,
Carpi, Sassuolo si sono riempite di giovani, stranieri e cittadini di
ogni età per un totale che supera le 170mila presenze. “Cose” sarà
invece il tema dell’edizione 2012
Prendila con filosofia
F
are il punto su tre giorni
di Festival Filosofia
è, per definizione, impossibile. Come sintetizzare
infatti la teoria di lezioni magistrali, seminari, concerti,
spettacoli, mostre e dibattiti?
Tirar le somme su un tema - il
rapporto tra natura e cultura - che da più di 2000 anni
continua ad appassionare
e impegnare le menti più
brillanti di ogni epoca, è impresa troppo ardua. Preferirei
allora raccontare un episodio
marginale che, all’apparenza, poco o nulla ha a che fare
con le lezioni di importanti
intellettuali e scienziati tra i
quali Stefano Rodotà, Edo-
ardo Boncinelli, Umberto
Galimberti, Emanuele
Severino, ma che mi ha fatto
riflettere sul significato da
dare a un appuntamento che
ogni settembre riempie le
nostre piazze. Tutto parte
casualmente, da una discussione su Facebook, introdotta
dalla frase: “penso che il festival filosofia sia un’iniziativa inutile tanto quanto una
forchetta per bere il brodo...”.
Siamo sul più famoso social
network del pianeta. La
discussione che si sviluppa
nei giorni – e nei post – successivi è animata da persone
che hanno meno di 40 anni –
la maggior parte meno di 30
– quindi, in un certo senso - e
un po’ retoricamente - il ‘futuro’ del Paese. Credo perciò
sia interessante analizzare
le reazioni che hanno fatto
seguito a tale affermazione.
Che sono, sostanzialmente,
di quattro tipologie: accordo, controproposta, bulimia
e contestazione. La prima
è per così dire di impronta
tremontiana, e sottolinea il
fatto che, in tempo di crisi,
cultura e approfondimento
siano un lusso che non è più
possibile permettersi, tutti
ricordiamo il motto del ministro dell’economia: “non ci
si fa un panino con la Divina
Commedia”; la seconda
scuola di pensiero ritiene
invece la disciplina che fu
di Socrate e Platone ormai
anacronistica. Il desiderio di
questi ‘alternativi del pensiero’ sarebbe quello di indire
manifestazioni più al passo
con i tempi. Quindi, considerato il momento di magra:
“sarebbe più utile un festival
di medicina domestica o uno
di orticultura”; ci sono poi i
golosi, che lamentano: “non
è che l’Amministrazione di
questa cittadina si dia tanto
da fare... Ah beh c’è anche
la ‘notte bianca’ che finisce
a mezzanotte”. Per questi
ultras delle rassegne cultu-
Continua a pagina 13
Stefano Rodotà - Biodiritto
“Giù le mani dal nostro corpo”
“
Tempi nuovi,
richiedono parole nuove. Come
biodiritto, biopolitica
e bioetica”. Inizia così
la lectio magistralis del
professore di Diritto
Civile presso l’Università
La Sapienza di Roma
Stefano Rodotà, in una
gremita Piazza Martiri,
domenica 18 settembre.
Il biodiritto secondo
Rodotà non è la constatazione del fatto che la
politica entra nella vita,
ma piuttosto l’esigenza
di difendere la vita stessa
dalle prepotenze della politica. “Un potere, quello
della biopolitica, che si
impadronisce dei corpi;
una pratica di controllo
sociale violenta e arbitraria, di dominio della vita
e della morte dei singoli
o di un’intera collettività”. La motivazione
originaria del biodiritto è
quindi la tutela della “vita
offesa”, che non è la condizione dell’intellettuale
costretto all’emigrazione,
ma quella ben più tragica
consumatasi nei campi di
sterminio, la condizione
di esseri umani la cui vita
era stata ridotta a nuda
vita, gettati in un mondo
in cui, come nei versi di
Primo Levi, si “muore
per un sì o per un
no”. Si trattava
di fornire nuove
tutele per la vita,
dopo che quelle
tradizionali (le
consuetudini, i
riti, le religioni e
lo stesso diritto)
si erano rivelate
insufficienti, bisognava
rendere la nuda
vita quanto più
vestita possibile,
ossia protetta
da documenti,
leggi e istituzioni,
come testimoniano la Costituzione italiana (1948) e
la Legge Fondamentale
tedesca (1947), entrambe
precedute dal Codice di
Norimberga, del 1946.
Codice elaborato dopo
la scoperta delle sperimentazioni condotte
dai medici sugli esseri
umani, in netto contrasto con la limitazione
stabilita dal giuramento
di Ippocrate, “io agirò
solo nell’interesse del
malato”. Un tradimento
del proprio mandato di
medico che verrà stigmatizzato nel Ccodice di
Norimberga, nel quale si
legge: “il consenso della
persona è elemento indi-
spensabile”. Un principio che segna la fine del
potere medico e “l’inizio
di un nuovo soggetto
morale: ciascuno di noi”.
La tesi della correlazione tra la vita offesa e la
necessità di una tutela è
stata al centro dell’intera
conferenza di Rodotà.
Eloquente il richiamo
all’habeas corpus, cioè al
principio con cui, nella
Magna Charta del 1215 il
re d’Inghilterra promette,
per ogni uomo libero:
“non metteremo, né
faremo mettere mano su
di lui, se non in virtù del
giudizio legale dei suoi
pari e secondo la legge
del paese”. E ancora il
richiamo all’articolo 32
della Costituzione “vero
e proprio monumento
alla civiltà”, che recita
“nessuno può essere obbligato a un determinato
trattamento sanitario se
non per disposizione di
legge. La legge non può
in nessun caso violare i
limiti imposti dal rispetto
della persona umana”.
Un principio straordinario che vieta a chiunque,
legge compresa, “di
mettere le mani sul nostro
corpo. Il legislatore si
deve fermare di fronte
all’integrità dell’essere umano”. Questo,
sostiene Rodotà, “è il
primo fondamento del
biodiritto”. Ed è proprio
da tale consapevolezza
che, nel 2008, la corte
costituzionale proclama,
tra le polemiche legate al
caso Englaro, “l’autodeterminazione è un diritto
fondamentale della persona”. Rodotà cita quindi
due leggi che negli ultimi
anni hanno infiammato
il dibattito nel nostro
Paese: la Legge 40 sulla
procreazione assistita e
quella sulla dichiarazione
anticipata di trattamento.
“Può l’ordine artificiale
del diritto sostituirsi al
naturale ordine delle
cose, come nascere e morire?”, si chiede. Secondo
Rodotà queste leggi sono
frutto di una concezione
errata del biodiritto. “La
scienza e la tecnica hanno
cancellato l’ordine naturale – afferma – e allo
stesso tempo hanno consegnato ai singoli un’eccedenza di libertà. Il
diritto deve gestire questa
nuova libertà senza però
dimenticare l’autodeterminazione e la dignità
personali”. La Legge 40
con i suoi “troppi limiti
tesi a ripristinare l’ordine
naturale esistente prima
del progresso scienti-
fico e aggirata da oltre
10mila donne all’anno
che migrano al di fuori
dei confini italiani per
dedicarsi al cosiddetto
turismo procreativo” e
la legge sul testamento
biologico dimostrerebbero quindi una concezione
di biodiritto invasivo che
mette le mani sul corpo e
sulla vita delle persone.
Rodotà definisce quelle
leggi il frutto della
“difficoltà a metabolizzare socialmente le novità
introdotte dalla scienza”.
In particolare, Rodotà
chiude attaccando la
legge sul testamento biologico. “E’ una legge che
impedisce l’autodeterminazione della persona,
nella quale il legislatore
veste i panni del medico
e dello scienziato per
limitare la libertà del singolo. Ciascuno dovrebbe
stabilire liberamente
come gestire il fine vita;
quando una scelta si
esaurisce nella propria
sfera giuridica, dovrebbe
essere rispettata”. Tutti
noi, conclude Rodotà, tra
gli applausi, ha il diritto
di vivere un’esistenza
libera. “Nessuno dovrebbe mettere la mani sulla
nostra vita”.
Jessica Bianchi
23.09.2011 n° 35
13
Continua da pagina 12
rali, il vulnus non risiede
nell’opportunità quanto nel
numero: ce ne vorrebbero
di più. L’ultima scuola di
pensiero contesta invece il
fatto che si possa definire la
cultura “inutile”. Si pretende forse che un quadro di
Caravaggio serva a qualcosa
in più che abbagliarci con la
sua bellezza? Nella Roma
papale del Rinascimento, la
miseria più nera della plebe
correva accanto al lusso più
svergognato, ma non per
questo c’è chi si rammarica
dell’esistenza della Cupola
di San Pietro o delle Stanze
vaticane. Vorrei poi tentare
di rispondere alle altre fazioni. Ammesso e non concesso
che il Festival Filosofia sia
inutile – ma gli investimenti
in cultura e riflessione sono,
per definizione, a lungo
termine – sarebbe utile chiedere a un commerciante, un
ristoratore o un albergatore
cosa direbbero dell’idea di
cancellare la manifestazione.
Un evento che, per tre giorni,
attrae turismo culturale
da ogni parte d’Italia; che
crea un ritorno d’immagine
clamoroso a livello ormai
extranazionale e si sa quanto
il nostro Paese abbia bisogno
di farsi conoscere all’estero
non soltanto per le ‘picaresche’ avventure della sua
sgangherata classe politica.
Le tre città sono, per oltre un
mese, sulle pagine culturali
di tutti i più importanti quotidiani, radio e televisioni. Riguardo poi a discipline seppur illustri come la medicina
domestica o l’orticultura mi
permetto, sommessamente,
di far notare come l’Occidente proprio dal grembo
della filosofia sia nato. C’era
poi chi, filosofo, ha scritto
che: “il faut cultiver notre
jardin”, quindi chi dice
che al Festival non si possa
trovare spazio anche per
questi argomenti? Tornando
seri per un attimo, chiedere
di più a un medio centro di
provincia come Carpi, che
conta circa 70mila abitanti e
nel quale si organizzano già,
oltre alla suddetta kermesse,
eventi come Control+C, Festa del Racconto, Primavera
del Volontariato, FeStiViS,
Carpiestate, cineforum a
iosa, è chiedere cosa – anche
considerando le sciabolate
dei tagli ai trasferimenti di
risorse agli enti locali, recenti o meno – questa sì, francamente, velleitaria. Va poi
detto che il Festival Filosofia
ha un altro pregio minore:
quello di poter trascinare gli
animi così tanto da far proseguire un dibattito sulla sua
presunta inutilità dalle 16.18
di venerdì 16 alle 17.23 della
domenica, grossomodo la
durata del Festival. Nota a
margine: domenica scorsa
sono stato svegliato alle 7
del mattino dal vociare dei
miei vicini ultrasettantenni.
Che gli anziani dirimpettai
non possano fare a meno di
discutere da una parte all’altra della siepe con un tono
da tenore, non è una novità.
Quel che colpisce – e in parte
ha saputo placare l’ira montante, strappandomi anche
un mezzo sorriso – è stata
una delle frasi pronunciate
dal più abile tra i tre anfitrioni. “Caro lei, purtroppo
nella vita non è possibile fare
Umberto Galimberti - Corpo
L’anima non esiste
U
na folla colorata
ha riempito Piazza
Martiri, sfidando
la pioggia, domenica 18
settembre, per ascoltare
l’attesissima lezione magistrale di Umberto Galimberti, psicoanalista di
formazione junghiana e professore di Filosofia presso
l’Università Cà Foscari di
Venezia. L’Occidente, secondo Galimberti, sarebbe
dominato da un dualismo
lacerante: quello tra corpo e anima. “Un concetto
quello di anima, sconosciuto alla tradizione giudaicocristiana, basti pensare che
Paolo di Tarso pensava che
i cristiani, una volta morti,
sarebbero stati portati in cielo col loro corpo. L’anima
compare per la prima volta
con Platone per un’esigenza
di conoscenza. Secondo il
filosofo infatti, i sensi ci ingannano, il corpo si ammala e, quindi, la conoscenza
che ciascuno ha del mondo
è soggettiva. L’anima, al
contrario, secondo Platone,
è l’organo capace, attraverso
idee e numeri, di giungere
a un sapere universale”. Lo
scenario platonico verrà poi
ripreso nel IV secolo d.C. da
Sant’Agostino che lo declinerà sul piano della salvezza, “attraverso la svalutazione di un corpo corruttibile,
perciò mortale, che diventa
così carne da redimere in vista di un futuro luminoso e
salvifico”. “Il colpo di genio
della cristianità”, come ha
affermato Nietzsche, poiché
annunciando l’immortalità
dell’anima, “il cristianesimo oltrepassa la dimensione
tragica greca (per cui l’uomo
era il mortale per antonomasia) e introduce nella cultura
occidentale un’incredibile
carica di ottimismo e speranza”. La vita acquisisce
un senso, una direzione. Il
corpo si trasformò così nel
luogo del peccato, “fino al
1600 - continua Galimberti
- quando Cartesio, fondò un
altro tipo di corpo: quello
medico. Una sommatoria di
organi che poteva essere stu-
diata. Con Cartesio nasce il
concetto di organismo, una
riduzione che ha portato alla
fondazione della scienza e
della medicina”. Ma tale
riduzione giustifica il conflitto tra scienza e religione?
Non secondo lo psicanalista:
“tutto ciò che non ha una
spiegazione organica è attribuibile all’anima, alla
fede. In fondo tra scienza
e fede non vi è conflitto,
perché la scienza risponde
all’esigenza di una “spiegazione” del mondo, mentre la
fede risponde all’esigenza
di reperire un “senso” alla
nostra vita e al nostro essere
nel mondo”. Se i riferimenti della fede e della scienza
sono così diversi e tra loro
distanti, non c’è un piano su
cui possono confliggere, se
non per coloro che vogliono
affidare all’una o all’altra
entrambi i compiti: quello di
spiegare il mondo e di reperire un senso. Nel 1700 con
la nascita delle prime forme
di psichiatria, aggiunge Galimberti, “si avanza l’ipotesi
che il corpo si possa ammalare pur senza l’evidenza di
un riscontro organico (ndr
follia), poichè un corpo nel
mondo è molto più di un
portatore d’organi”. Sarà
Schopenhauer, nell’800, a
parlare di due soggettività
insite nell’uomo: “una tesa
all’autoconservazione della
specie (attraverso quelle che
Freud chiamerà poi pulsioni aggressive e sessuali) e
l’altra volta a ricercare un
senso”. Poi arriva la fenomenologia che resuscita un
corpo diverso rispetto alla
tradizione
occidentale,
che “reinventa il corpo in
relazione al mondo. Il mio
corpo ha un mondo, lo abita, lo subisce... Questo è il
corpo che la scienza ignora.
Ed è proprio nella relazione
corpo-mondo che noi siamo.
Il corpo disegna un tempo e
uno spazio. Questi scenari ci
consentono di fare a meno
dell’anima . Non abbiamo
bisogno dell’anima - prosegue Galimberti - se non
riduciamo il nostro corpo
a organismo”. Tutto è cristiano in Occidente in virtù
del concetto di anima. Qualche esempio? “La religione
interpreta il passato come
male, il presente come redenzione e il futuro come
salvezza. Anche la scienza
è cristiana: essa vede nel
passato l’ignoranza, nel presente la ricerca e nel futuro
il progresso. Persino Marx
era cristiano: egli vedeva
nel passato l’ingiustizia,
nel presente la rivoluzione e nel futuro la giustizia.
Anche Freud non sfugge a
tale logica: egli vedeva nel
passato il male, nel presente
il rimedio - tramite l’analisi
- e nel futuro la guarigione”. L’Occidente è pervaso
dall’ottimismo, dalla spinta
verso il futuro. Rinunciare
al concetto di anima è difficile, continua Galimberti,
poiché “significa rinunciare
a un futuro positivo”. “Dio è
morto”, annunciava Nietzsche alla fine dell’Ottocento.
Un proclama che stravolge
la cultura dominante: “se
tolgo Dio dal mondo contemporaneo, continuo a
comprenderlo, poiché Dio
non fa più il mondo ma, allo
stesso tempo, scompare la
carica ottimistica a lui connessa e il futuro diventa insignificante. Inizia l’epoca
dominata dal nichilismo
nella quale continuiamo
inversione a U”. Ignoro se il
mio involontario Cicerone
ne fosse a conoscenza, ma la
tradizione attribuisce proprio
a un filosofo, Eraclito, il merito di aver pronunciato, tanti
anni fa, una massima con lo
stesso significato, seppure in
una diversa lingua: “panta rhei os potamos – tutto
scorre come un fiume”. Pare
proprio che la forza della
filosofia non conosca argini.
Marcello Marchesini
a vivere ancora oggi. Ma,
se il futuro non è più una
promessa, allora anche la
crisi economica di oggi si
inscrive in uno scenario ben
più nero. Quella economica, probabilmente, non è che
l’incipit di una crisi sociale
ben più grave che si muoverà verso un futuro percepito come un vera e propria
minaccia”. Un altro tema,
estremamente attuale toccato nella lectio magistralis,
è stato quello dell’apologia
del corpo. Corpi rifatti, tenuti in forma a tutti i costi.
Agli esercizi spirituali sono
subentrati quelli fisici. Corpi
assoggettati a diete perenni
e ai lavori forzati in palestra.
“Corpi disabitati, disattesi.
Tutte le figure dell’anima
sono trasmutate nel corpo.
Corpo che torna a essere organismo”. L’essenza della
malattia allora è la scissione tra io e corpo, poiché la
salute ci fa dimenticare di
avere un corpo (noi siamo
quel corpo). Nella malattia
invece il mondo scompare
e al suo posto mettiamo il
corpo. Tale destrutturazione
provoca una guerra di cui
il linguaggio medico si è
attrezzato (occorre combattere il male) ma ciò che
si è infranto in realtà è la
coincidenza di sé col proprio
corpo”. Occorre rinunciare
all’anima poiché altro non
è che “un artificio prodotto
dalla cultura e, forse, - conclude Galimberti - siamo
alla fine anche di questa
figura”.
Jessica Bianchi
14
23.09.2011 n° 35
23.09.2011 n° 35
I lettori
ci scrivono...
Comune unico:
si’ o no?
E
ra il gennaio 2009 quando,
nel contribuire al programma
elettorale della lista Alleanza
per Carpi per il rinnovo del Consiglio
Comunale, insistemmo affinché vi fosse inserita l’inderogabile necessità di
unificazione dei quattro comuni delle
Terre d’Argine (Carpi, Soliera, Novi e
Campogalliano). L’impegno di allora
recitava “se non si realizzeranno le
condizioni per trasformare i quattro
comuni in un’unica unità amministrativa ApC opererà una rapida fuoriuscita
dalle Terre d’Argine. La formula delle
Terre d’Argine ha allungato i tempi
delle decisioni e creato un aggregato
burocratico”. Questa chiara posizione,
di quasi tre anni or sono, risulta ancor
più valida oggi. E’ giunto quindi il momento di decidere, portando a sintesi il
variegato dibattito che su questo tema
centrale per il futuro della nostra comunità si è sviluppato in questi anni. Al
riguardo è triste constatare come nessuno dei quattro sindaci si sia pronunciato favorevolmente all’unificazione
anzi, i primi cittadini sembrano più
ferventi sostenitori dello status quo,
sembrano non voler toccare niente,
continuando a usare le Terre d’Argine
come un’inutile etichetta. Il balletto
su Comune unico sì, Comune unico
no, deve finire. Questa situazione di
cronico indecisionismo dei responsabili politici e il rifiuto dei sindaci
deve finire. Proponiamo dunque che
si giunga, prima delle prossime elezioni amministrative del 2014, a una
grande conferenza istituzionale dove
amministratori, forze politiche, enti,
associazioni e tutti coloro che sono
interessati al futuro amministrativo
dei quattro comuni posso esprimersi
sulla possibile costituzione di un comune unico.
Psi di Carpi
15
L’Angolo di Cesare Pradella
Lambrusco: il vino più venduto al mondo
che il lambrusco fosse un vino di
seconda classe e che, per la sua scarsa
alcolicità, non sarebbe all’altezza
dei ‘nobili’ vini piemontesi, toscani
e siciliani. Un ‘muro’ di diffidenza
e di sufficienza eretto da enologi di
altre regioni ma non dai consumatori
che ne hanno confermato la bontà,
determinandone il successo e collocandolo al primo posto in fatto di
vendite e consumi. Ma la ragione qual
è? Lo spiegano gli esperti: si tratta
econdo le statistiche nazionali di un vino moderno, attuale, adatto
ed europee, il lambrusco mo- allo stile di alimentazione ‘veloce’
denese è il vino italiano più che si pratica ormai ovunque. E le
venduto all’estero e il frizzante rosso cantine dal canto loro hanno svolto
più bevuto al mondo. Il nostro vino, un importante lavoro sulla qualità e
di cui la Provincia di Modena detiene sul marketing. Coi risultati che sono
il primato della produzione con 25 sotto gli occhi di tutti se è vero, come
milioni di bottiglie, ha così abbattuto, è vero, che nel 2010 ne sono stati
dopo anni di battaglie, il ‘muro’ venduti 13milioni di litri contro i
rappresentato da un luogo comune, 10 milioni di Chianti, i 9 milioni di
William Friggeri
S
Montepulciano, gli 8 milioni di Barbera, Nero d’Avola e Sangiovese. “II
lambrusco è una delle eccellenze dei
prodotti modenesi – dicono all’unisono i sommelier Giuseppe Palmieri
della Osteria Francescana di Bottura
e Giorgio Muzzarelli del Ristorante
La Noce di Montagnana di Serramazzoni – e occorre insistere sulla sua
diffusione internazionale, investire
in marketing, puntare sulla sua tipicità e sostenere i giovani produttori
vinicoli che riscoprono il passato pur
puntando sull’innovazione”.
Ma la produzione delle uve
come si presenta?
“Di buona qualità – risponde Erennio Reggiani, enologo della Cantina
Sociale di Carpi – per il caldo avuto
in luglio e agosto e perchè la scarsa pioggia ha evitato l’insorgere di
malattie. Anche se il caldo eccessivo
Il Centro Commerciale Borgogioioso compie sei anni
Sei candeline per il Borgo
I
l 18 settembre il Centro Commerciale Borgogioioso ha organizzato
una grande festa in occasione del suo
6° compleanno. Le celebrazioni sono
partire alle 16 con un primo momento
conviviale a base di aperitivi e salatini che
ha preceduto il concerto dell’orchestra
degli allievi dell’Istituto Musicale Pareggiato O. Vecchi – A. Tonelli. Alle 18
si è poi “celebrato” il momento più atteso dai numerosi clienti - e non - accorsi
per l’occasione: il taglio e la distribuzione
della famosa torta gigante realizzata dai
pasticceri dell’Ipermercato.
ne ha ridotto la quantità di circa il 15
per cento rispetto allo scorso anno”.
La Cantina Sociale di Carpi, che si
espande anche nel mantovano con
lo stabilimento di Poggio Rusco e
nel reggiano con quello di Rolo, ha
prodotto lo scorso anno 340mila
quintali di uva che ha poi trasformato in bottiglie di Salamino, Sorbara, Reggiano e Mantovano. Di un
leggero calo della produzione parla
anche l’enologo della Cantina di Santa Croce William Friggeri, sempre
in ragione del caldo dei mesi scorsi.
Ma Friggeri conferma l’ottima qualità dell’uva che si sta raccogliendo
nelle campagne. Nel 2010 la Cantina
di Santa Croce ha raccolto 133mila
quintali di uva, che rappresentano il
40% dell’uva lavorata dalle tre Cantine del Comprensorio, la Sociale, la
Santa Croce e la Civ e Civ.
23.09.2011 n° 35
16
68° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia
Storie di casa nostra e
un po’ più in là...
C
’era molta
attesa tra i fan
di Vasco Rossi
per la presentazione
del documentario
Questa storia qua alla
68° Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di
Venezia. Il film ripercorre la vita della rock
star attraverso interviste e racconti di amici,
famigliari e persone
che lavorano con lui.
Molto interessanti i
filmati in super 8 che ci
riportano alla giovinezza e ci mostrano la
vita in uno sperduto
paese di montagna,
che qui conosciamo
benissimo, ma che nel
mondo deve apparire
ancor più lontano e
ignoto. Zocca è forse
il nucleo centrale del
racconto, lo dice
proprio Vasco quando
racconta di come il suo
mondo infantile e adolescenziale si fermasse alle case, ai
prati, ai boschi e ai compagni
di scuola. Già Modena gli appariva lontana. Ma in quella
sperduta solitudine covava
una passione irrefrenabile e
coltivava sogni di rock-‘nroll (come canta il suo colle-
scorrono fluide a
ritmo incalzante.
Se c’è un appunto
che si può fare
è che c’è forse
poca musica. Ci
si poteva aspettare più brani,
più citazioni,
più immagini di
concerti, invece
il film privilegia
la dimensione
quasi privata,
il racconto di
come è arrivato
a tanto, la genesi
di alcuni brani.
Però in questo
modo regala allo
spettatore qualcosa di veramente
inedito. Vasco
non si risparmia
ed espone il suo
pensiero sempre
un po’ controcorrente, come
riportano anche
le recenti cronache dalla sua “malattia” che
l’hanno costretto a rinunciare
alla passerella del Lido, dove
invece era rappresentato soprattutto da Curreri e da una
folta delegazione di amici
di Zocca. Ma alla mostra
abbiamo visto anche un altro
documentario che riguarda
Foto di FOG Records Srl
ga Liga). Ebbene quei sogni
sono diventati presto realtà
e da Zocca è arrivato a Los
Angeles. Il film ci trasporta
di qua e di là dell’Oceano,
lungo tutta l’avventura esistenziale e musicale di Vasco
con molto affetto e un po’
di agiografia. Le immagini
Venerdì 30 settembre, alle 21,30, appuntamento
all’Hotel Le Cardinal a Bastiglia
Una notte davvero divina!
Da sinistra: Michael Rebecchi, Daniele Pavarelli, Luca Ascari, Simone Ramella, Antonella Velardo,
Simone Zonno e Alessandro Puglierin. Nel tondo Marco Palladino “dj Palla”
V
enerdì 30 settembre, appuntamento
all’Hotel Le Cardinal a Bastiglia, con
Disco Inferno Party. Una divina nottata
all’insegna del temibile monito dantesco, lasciate
ogni speranza voi ch’entrate. Schiamazzi
Notturni Eventi & Animazione, composta dai
quattro carpigiani, Simone Ramella, Daniele
Pavarelli, Marco Palladino e Antonella Velardo, organizza la prima delle tre feste dedicate alla
Divina Commedia di Dante Alighieri. Grandi
ospiti della serata, rigorosamente in costume e
in carne ed ossa, Dante, Caronte, Lucifero e le
anime dannate... Si parte alle 21,30 con la Cena
dei golosi presso il ristorante dell’hotel e, alle
23,30, tutti in pista a ballare nella discoteca al
piano interrato. “La scenografia dei locali sarà
a tema. Alle pareti - spiega Simone Ramella - vi
saranno quadri dell’artista carpigiano Mauro
Filippini dedicati all’inferno dantesco, un proiettore rimanderà immagini “infernali”, mentre la
discoteca avrà al centro della sala una gabbia per
i peccatori...”. Insomma una serata quella targata
Schiamazzi Notturni, in collaborazione con il Bar
Duomo, che promette di riservare molte sorprese, in un’atmosfera del tutto speciale. Tutte le
info sono visualizzabili sulla pagina facebook LA
DIVINA NOTTATA - PRIMA CANTICA 30.09.2011
o telefonando al 320.3388199.
la nostra città e le province
limitrofe. Si tratta di Pasta
nera che riporta alla luce un
episodio davvero emblematico dell’immediato dopoguerra, quando molti bambini del
Sud italiano vennero ospitati
da numerose famiglie della
nostra zona, soprattutto contadini. Un esempio di solidarietà encomiabile che squarcia la nostra storia recente,
di quando eravamo poveri
ma un po’ meno poveri di chi
viveva in Puglia o in Campania. La cosa più divertente
è che alcune famiglie del
Sud non volevano mandare
i figli in Emilia, perché dopo
il ’48 circolavano voci che
i comunisti mangiassero
i bambini. Nel film una
signora, bambina di allora,
racconta del terrore provato
quando, arrivata a casa della
famiglia che l’ospitava, le
vennero prese le misure. Lei
pensò che quelle voci fossero
vere e passò la notte insonne.
Invece al mattino le fu regalato un vestito nuovo e la paura
svanì di colpo. Alcuni di loro
testimoniano di aver lasciato
l’Emilia con molto dolore,
altri sono poi ritornati, altri
ancora sono rimasti. Questa
terra di musica e solidarietà
è davvero particolare nel
nostro panorama nazionale.
Sempre da Venezia è già in
programmazione anche Cose
dell’altro mondo di Francesco Patierno. Una divertente
commedia di costume che
riguarda anche le nostre comunità pur essendo ambientata nel profondo Nord, in un
paesino del Veneto xenofobo.
Qui un imprenditore predica
in Tv il suo razzismo, augurandosi che gli immmigrati se
ne tornino a casa. Ma quando
improvvisamente tutti i lavoratori stranieri misteriosamente spariscono esplodono
problemi per tutti. Senza la
colf, senza la badante, senza
gli operai, il mondo sembra
fermarsi e per “i nativi” è
dura tirare avanti e impossibile continuare a vivere come
prima. Segno che l’altro è
ormai indispensabile. Diego
Abatantuono con l’accento
veneto è davvero esilarante,
ma si ride e si sorride amaro.
Il cinema italiano alla Mostra
ha raccontato molte storie
legate all’immigrazione e
due film soprattutto si sono
distinti per la loro qualità.
In particolare Terraferma di
Emanule Crialese si aggiudica il Premio Speciale della
Continua a pagina 17
23.09.2011 n° 35
17
Continua da pagina 16
Giuria. E’ un riconoscimento importante per un racconto molto intimo e
allo stesso tempo universale. Un
pescatore raccoglie in mare alcuni
migranti alla deriva e per questo
viene accusato di favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina. Lui
in realtà ha ubbidito alla suprema
legge del mare che impone di salvare chiunque si trovi in pericolo. Un
imperativo etico che prevale sulle
leggi dettate da razzismo e contingenze politiche. Al di là della trama
che ogni spettatore scoprirà da solo,
con vivo piacere, il film si muove sui
personaggi disegnandoli con precise
pennellate dai colori intensi e luminosi del sole di Linosa e Lampedusa.
Un occhio attento li segue a vederne i
pensieri, la rabbia e le speranze, a
coglierne le certezze e i mutamenti.
Come in Respiro l’isola è il contesto
entro il quale battersi per la sopravvivenza ma anche il punto di partenza
per un futuro diverso e migliore. La
fotografia rafforza il racconto e la
macchina da presa coglie punti di
vista inaspettati e originali esaltando
la dimensione spettacolare del film.
Un premio quindi ampiamente meritato. L’altro titolo è La bas (laggiù)
il termine col quale gli stranieri indicano un posto in Europa. In questo
caso siamo a Castevolturno, dove poche estati fa scoppiò una rivolta dei
lavoratori immigrati e sei di loro vennero uccisi dalla Camorra casalese. Il
film, diretto da Guido Lombardi, è stato presentato nell’ambito della 26°
Settimana internazionale della Critica. Il protagonista è Yussuf, un giovane immigrato chiamato dallo zio Moses con la promessa di un lavoro da
artigiano. Invece diventerà un cinico spacciatore di cocaina con giri milionari. Verità e fiction si confondono ma il quadro realistico esce con forza ed
evidenzia una lotta per la sopravvivenza spietata e brutale. Il film ha guadagnato il Premio Venezia Opera Prima. Citazione finale sul Leone d’Oro
che, quest’anno, ha finalmente premiato il film migliore del Concorso, accontentando critica e cinefili. Faust, del regista russo Alexander Sokurov.
Dopo Moloch, Telec e Solnzte dedicati a tre figure reali come Hitler, Lenin
e Hirohito, il maestro russo conclude la sua tetralogia sul potere con questa
figura letteraria di Goethe. Strano, ma fino a un certo punto! Infatti ciò che
accomuna tutti è l’infelicità e il regista tiene a precisare che gli infelici (al
potere) sono pericolosi. Il film è un lungo viaggio attraverso le conoscenze del primo Ottocento, parte da un’autopsia alla ricerca dell’anima per
approdare alla filosofia, alla religione, all’etica e a tutto quanto la mente
umana possa esplorare. Un dialogo incessante scandisce immagini dalla
fotografia quasi monocromatica. Ho potuto vedere il film alla proiezione
di gala, presenti regista e produttori, gli applausi si sono sprecati, la senzazione è di aver assistito a un lungo sogno che, a volte, virava su lugubri
colori da incubo, ma proprio per questo alimentava la curiosità di vedere e
vedere ancora. Un film che certamente vorrò riguardare doppiato per poter
sciogliere il legame con le didascalie e godere finalmente - e completamente - delle immagini.
Ivan Andreoli, corrispondente da Venezia
Tremila euro a
Cicciolina: uno scandalo
a cura di Clarissa Martinelli
[email protected]
Cara Clarissa,
ma come si può fare a protestare contro il fatto che Cicciolina prende 3mila euro al
mese di pensione da ex Parlamentare? Ho un marito che
purtroppo si è ammalato di
cancro ed è morto in meno di
un anno. Nessuno mi aveva
detto che potevo avere una
pensione di invalidità per lui,
l’ha scoperto mio nipote guardando sul sito dell’Airc mentre
si informava sulla malattia.
Sono andata a far richiesta,
ho presentato i documenti, abbiamo fatto la visita e
l’invalidità era al 100%. Circa
450 euro al mese, nessuno dei
due lavorava più perchè lui era
troppo debilitato e io stavoa
casa per assisterlo. Per una
visita a Milano (da Veronesi,
all’Ieo) ce ne han chiesti 250 di
euro e siam stati dentro meno
di 10 minuti. A Bologna altri
300 euro, altri 10 minuti da un
chirurgo che ha detto “niente
da fare”. Abbiamo fatto con
i risparmi di famiglia e, per
fortuna, l’oncologia funziona
bene anche qui. Ma che Cicciolina prenda tutti quei soldi,
mentre io e mio marito solo
per caso abbiam preso 450
euro per qualche mese, che
non bastan neanche per farsi
aprir la porta da un luminare,
è davvero vergognoso.
Lela
M
i spiace per quel che ti è
successo, Lela. E capisco le tue perplessità. Ci
sono cose che dovremmo sapere
per conoscere meglio la realtà in
cui viviamo e maturare opinioni
supportate da informazioni: il giornalismo d’inchiesta può aiutare a
scoprire quel che viene colpevolmente sottaciuto in troppi ambiti.
Il guaio delle inchieste, però,
utilissime e sacrosante, è che fanno
arrabbiare. Il libro di Mario Giordano, Sanguisughe, le pensioni
d’oro che ci prosciugano le tasche,
mi ha fatto questo effetto. L’aggressività latente emerge già dopo
la lettura delle prime righe e rende
socialmente intrattabili, quindi è
bene adottare accorgimenti opportuni come, ad esempio, leggerlo in
solitudine. Giordano ci racconta
anche di Cicciolina, Gino Paoli o
Toni Negri col vitalizio da 3mila
euro al mese; si legge che Giuliano Amato, il primo a parlare della
necessità di tagliare le pensioni,
percepisce 31mila euro mensili (sì,
circa mille euro al giorno). Trentacinque anni di contributi? Quaranta? Quanto dovrete ancora lavorare
prima di poter ricevere indietro un
po’ di quanto versato all’Inps? Nel
frattempo, a qualcuno è bastato
un giorno di lavoro. Si tratta di ex
parlamentari, ovviamente. Emblematico il caso di tal Luca Boneschi, parlamentare dal 12 maggio
1982 fino al 13 maggio dello
stesso anno; dal 1983 riceve ogni
mese 3.108 euro lordi di pensione.
Niente a confronto del manager
della telefonia Mario Sentinelli, il più ricco pensionato Inps
d’Italia. Percepisce 3.008 euro al
giorno. Sono 90.246 euro al mese,
1.173.205 euro all’anno. Non è un
errore. E’ stato un buon cervello
alla Sip, la compagnia telefonica nazionale pre-Telecom. Gli
bastano? No. Nonostante questa
cifra, può contare su congrui gettoni anche da consigliere d’amministrazione Telecom, amministratore
unico di Ecotel International e
pure da presidente del Consiglio
di Amministrazione di Enertel
Servizi. Altri soldi, altri accumuli
nello stesso conto corrente. Sono
tanti i pensionati illustri che, dopo
lavori prestigiosi e ben remunerati,
uniscono ricchi vitalizi a incarichi
strapagati. Cumuli di pensioni e
stipendi parlamentari finiscono
poi in tasche illustri: Dini, Ciampi, Andreotti, Violante, Prodi,
Brunetta, Fioroni, Buttiglione,
Di Pietro, per fare qualche nome.
Bipartisan. Nessun gesto plateale,
dicono sottovoce che “non possono rinunciarvi”. A noi restano
i tagli. Tanti, tantissimi soldi
pubblici per tutta la vita sempre
agli stessi. Pochi soldi, quando
e se arrivano, a chi invece viene
invitato da sempre “a fare sacrifici
per il bene del Paese”. A chi, come
nel tuo caso, Lela, nel bisogno ha
dovuto arrangiarsi. Quanto può
durare ancora?
Al via i corsi di Circo -Teatro per bambini e per adulti
I ragazzi del Circostrass
L
’Associazione I ragazzi
del Circostrass festeggia
quest’anno, i suoi primi 10
anni di vita e propone uno Stage di
Circo il 1° e 2 ottobre insieme a Sandro, artista diplomato alla Scuola di
Torino Flic. Il programma comprende
tre laboratori: giocoleria (avanzati e
principianti) equilibrismi e clowneria.
Anche quest’anno, a partire dal 3
ottobre iniziano i corsi di Circo -Te-
atro nella sede di San Marino in via
Chiesa, 1 per bambini da 4 ai 7 anni
e dagli 8 agli 11 anni. Ma la vera
novità è che quest’anno debutterà
anche un corso per adulti, in orario
serale, una volta la settimana. Il
corso sarà presentato il prossimo 5
ottobre, alle 21, nella sede di San
Marino. Per informazioni telefonare
a Cosetta Bottoni: 347.1718894
oppure 346.2207446.
Tempo... di quiz!
Sudoku
Come si gioca
ANAGRAMMA CINEMATOGRAFICO
Titolo (9 2 2)
Marci didietro
Ricordati di me
Pierino va dalla mamma e le dice:
“mamma ho una notizia buona e una cattiva”.
“Inizia da quella buona, caro”.
“Allora quella buona è che ho preso 10 a scuola”.
“Bravissimo! E quella cattiva?”.
“Quella cattiva è che non è vero”.
Questo gioco di logica
propone una griglia di 9×9
celle, ciascuna delle quali
può contenere un numero
da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa, da
bordi in neretto, in 9 sottogriglie, chiamate regioni, di
3×3 celle contigue. Le griglie
proposte al giocatore hanno
da 20 a 35 celle contenenti
un numero. Scopo del gioco
è quello di riempire le caselle bianche con numeri
da 1 a 9, in modo tale che in
ogni riga, colonna e regione
siano presenti tutte le cifre
da 1 a 9, e pertanto senza
ripetizioni.
23.09.2011 n° 35
18
L’aforisma della settimana...
“Perché infine, cos’è l’uomo nella natura? Un nulla rispetto all’infinito, un tutto rispetto al nulla, un medio tra il nulla e il tutto”.
B. Pascal
Mostre
CARPI
Fino al 30 settembre
L’umorismo ai tuoi piedi
Personale di Marta Melis
O&A Centro Affari
Fino al 23 ottobre
Misfortunes and Minor
Victories
Personale di Zaelia Bishop
Spazio Meme
Festa del Racconto: dal 29 settembre al 2 ottobre ritorna la sesta
edizione della manifestazione che quest’anno si estende per tutti i
quattro Comuni dell’Unione Terre d’Argine
Le mille facce del
racconto
Fino al 2 ottobre
Passione Italia, 17 marzo
2011 Una giornata italiana
A cura del Gruppo
Grandangolo di Carpi
Biblioteca Loria
Fino all’8 dicembre
Dove regnavano le acque
1920-1950, la trasformazione
del paesaggio nelle
fotografie della Bonifica
Parmigiana Moglia
Palazzo Pio
Fino all’ 8 gennaio
Indistinti confini
Metamorfosi e altre
mutazioni
Da Cranach a Picasso,
passando per Gustave Dorè,
Bilal e Moebius, un scelta di
opere dalle forme disfatte
e dai confini sfaldati
Palazzo Pio
Fino al 29 gennaio
Oreste Baccolini
E ha piombo dentro la canna
Secondo appuntamento
del ciclo di mostre Ad Hoc
A cura di Luca Panaro
Palazzo Pio
Eventi
CARPI
Fino al 29 settembre
Festivis - Festa degli stili di
vita sostenibili
23 settembre - ore 20.30
Apericinema.
Aperitivo in attesa del cinema
offerto da Cookies Bar
Auditorium Biblioteca Loria
Ore 21-22.30
Cineforum: Home.
La nostra terra
Un documentario di grande
impatto emotivo per
documentare gli effetti del
riscaldamento globale.
Regia di Yann Arthus
Bertrand
Auditorium Biblioteca Loria
24 settembre - Ore 10.30
Reti di Economia Solidale e
Mappa della Spesa Sostenibile
Distretto Economia Solidale,
Gruppo Acquisto Solidale La
Festa e Carpitransizione
Auditorium Biblioteca
Ore 15.30
Presentazione: Barefoot
College, Energie alternative
dalle campagne indiane
E. Chiodarelli (autrice)
T
ante le novità della Festa del
Racconto, giunta quest’anno
alla sua sesta edizione. Innanzitutto si allarga la partecipazione anche al Comune di Campogalliano, segno che la kermesse riscuote un successo e un’approvazione crescenti. “Grazie
all’impegno di tanti - ha dichiarato il sindaco Enrico Campedelli
- oggi questa manifestazione ha le
ali per volare in alto e diventano
quattro i Comuni coinvolti, arrivando a coprire tutto il territorio
dell’Unione delle Terre d’Argine:
Carpi, Novi, Soliera e Campogalliano. Un evento irrinunciabile
nonostante la crisi profonda e i
tagli subiti”. Una kermesse “qualificante per la città”, ha ribadito
l’assessore alle Politiche culturali
di Carpi, Alessia Ferrari, resa
possibile solo grazie al contributo
di Fondazione Cassa di Risparmio (che ha “sostenuto il 75% dei
costi, con un finanziamento pari
a 60mila euro”, ha sottolineato
Elia Taraborrelli, consigliere)
Fondazione Casa del Volontariato, Fondazione Campori,
Cmb, LS Distribuzione e La
Fenice Libreria. “Il nostro - ha
U
n ricco programma artistico affianca gli incontri della Festa
del racconto. Aprirà le danze
giovedì 29 settembre in Piazza della
Repubblica a Soliera, un confronto
quasi pugilistico in cui si sfideranno
Parole e Musica. Alle corde un poeta
metropolitano - Chinaski al secolo
Vincenzo Costantino - e un cantautore americano - Dave Muldoon- che
interpreteranno le parti di Charles Bukowski e di Tom Waits. Il reading con
musica dal vivo di Francesco Arcuri
inizierà alle 22.30 e in caso di pioggia si sposterà nei locali del Cinema
Teatro Italia. Tre le performance di
danza e teatro a cura della Scuola di
Danza La Capriola previste per il 1°
ottobre a Carpi: la prima alle 15.30,
in Piazza Martiri con Outsidethebox,
spettacolo di sogni e sospiri per voci
e corpi, seguirà alle 17 presso il Cortile delle Stele Firmamento e, infine,
commentato Davide Bregola,
direttore artistico della Festa - è
un territorio votato al fare, alla
concretezza. Per tale motivo in
occasione della Festa del Racconto abbiamo voluto invitare ospiti
che, in qualche modo, incarnassero tale vocazione. Persone che nel
mondo della cultura non sono metafisici, bensì produttori, artigiani
dell’arte. Uomini e donne vicini
alla poetica del nostro territorio;
un territorio che fa economia e
continua a sognare, nonostante le
difficoltà. L’edizione 2011 della
Festa guarda al racconto in tutte
le sue sfaccettature: poichè le
parole, le storie, i sogni, possono
esseri scritti, suonati, immaginati,
catturati in uno scatto o prendere
forma e corpo in un oggetto di
design...”. Si conferma la presenza dei nomi più eccellenti del
panorama culturale italiano, tra i
quali Sebastiano Vassalli, Dacia
Maraini, Luciana Castellina,
Vincenzo Costantino Chinaski,
Nando Dalla Chiesa, Philippe
Daverio, Marcello Fois, Elena Loewenthal, Paolo Nori,
Margherita Oggero e Francesco Piccolo. Oltre ai numerosi
appuntamenti letterari – e alla XV
edizione del Premio Arturo Loria,
dedicato alla narrativa breve edita
e inedita – quest’anno si è scelto
di dare particolare spazio ad alcuni percorsi tematici, il primo dei
quali è il racconto sull’arte, con
autorevoli personalità del calibro
del critico d’arte e volto dell’eccellente trasmissione televisiva
Passepartout Philippe Daverio,
passando per Enzo Mari - uno dei
rappresentanti più significativi del
design italiano a livello internazionale – il fotografo Mario
Dondero, uno dei più prestigiosi
tra i contemporanei, sino al fumetto di Giacomo Nanni. Un altro
filone è costituito dal confronto di
personalità e prospettive differenti
per discutere il tema della lettura
dell’Uomo: in questo senso nei
giorni della Festa saranno presenti
tra le piazze, i giardini e le vie dei
Centri Storici gli scienziati Guido
Barbujani, Margherita Hack e
lo studioso di alimentazione Marco Bianchi, teologi come Don
Colmegna, saggisti come Nando
Dalla Chiesa; sono questi alcuni
dei tanti intellettuali e artisti che si
metteranno in gioco per proporre
al pubblico il meglio delle loro
elaborazioni. Anche quest’anno non mancheranno momenti
musicali con alcuni dei migliori
cantautori italiani in circolazione, molto seguiti dalle giovani
generazioni e non solo: Nada,
Mariposa, Le luci della centrale
elettrica e Tre allegri ragazzi
morti. A fianco dei grandi nomi,
nuove proposte artistiche animeranno il centro storico di Carpi
con performance di danza, musica
e teatro di strada. Spazio anche
all’umorismo con Gino&Michele
e Vito, protagonista di un recital
a Campogalliano. Particolare
cura è stata posta anche nell’organizzazione dei laboratori, che
saranno di scrittura creativa – con
Gero Giglio – di illustrazione
– con Massimiliano Tappari e
Chicca Gagliardo – fotografia e
teatro giapponese per i più piccoli.
Insomma, una manifestazione
che continua a crescere, avendo
sempre come stella polare la qualità, unitamente a un’attenzione
costante per la narrativa italiana
emergente e per l’accessibilità a
un pubblico il più vasto possibile.
J.B.
Gli spettacoli della festa
alle 18.30 in Corso Pio si chiuderà con
Welcometotheclub, performance di
street dance. Le coreografie di Elisa
Balugani e Veronica Sassi saranno
interpretate dalla BlackSoulz dance
crew mentre si alterneranno sulle scena l’attrice Gaia Davolio e i musicisti
Alessandro Montecchi, Marco Lodi,
Daniele Rossi ed Enrico Pasini. Autori classici e contemporanei verranno
poi interpretati dall’attore bolognese
Vito sabato 1° ottobre alle 21 in Piazza
Castello a Campogalliano. Sempre a
Carpi, in Teatro alle 21.30, concerto
spettacolo con live di Le luci della
centrale elettrica, Mariposa, Nada,
Tre allegri ragazzi morti, letture di
Angelo Ferracuti e Michele Mari.
Italia? Titolo da definire, ideato da
Corrado Nuccini, voce e co-fondatore
del gruppo Giardini di Mirò, vuole
ricercare nella canzone d’autore quelle
suggestioni ed i momenti che hanno segnato la storia della nostra nazione.
Ancora musica con la Jazzba, il gruppo
di strada dalle sonorità balcaniche che
animerà le strade del centro storico
carpigiano, domenica 2 ottobre alle
15.30 in Corso Pio, alle 17.30 in Piazza
Garibaldi e alle 19.15 presso l’Officina.
Si chiude sul palcoscenico del Cinema Teatro Lux di Rovereto, domenica
alle 21, il percorso musicale della Festa del racconto con Chelsea Hotel,
spettacolo di narrazione e canto con
Mauro Ermanno Giovanardi (storica
voce dei La Crus), Massimo Cotto e
Matteo Curallo. A metà tra reading
e concerto, un viaggio per ricordare gli
artisti che hanno popolato le stanze
sulla 23esima strada a New York: da
Patti Smith a Kubrick, Arthur Miller,
Mapplethorpe e, ancora, Hendrix,
Edith Piaf e Jack Kerouac.
23.09.2011 n° 35
19
Scienza, impegno civile e solidarietà
S
cienza, impegno civile e solidarietà sono i tre temi cardine sui
quali si discuterà quest’anno. Ad
aprire il ciclo sarà Nando Dalla Chiesa
che, intervistato dal giornalista Pierluigi Senatore, inaugurerà la Festa
del Racconto 2011 con l’anteprima
di giovedì 29 settembre in Piazza della
Repubblica a Soliera alle 21. Figlio di
Carlo Alberto - il generale ucciso dalla
mafia nel 1982 a Palermo – professore
di Sociologia della criminalità organizzata e Presidente onorario di Libera,
parlerà del suo saggio La convergenza. Mafia e Politica nella seconda
Repubblica. Ripercorrendo un pezzo
si storia che mescola vicende personali
e accadimenti collettivi, Nando Dalla
Chiesa ricostruirà gli intrighi tra Mafia
e Parlamento, ma anche di chi al malaffare non si arrende, spesso restando
nell’ombra e rischiando in prima persoDon Virgilio
Colmegna
N
on solo letteratura italiana,
ma spazio anche alle voci che
provengono dall’agitato Medio Oriente con lo scrittore iracheno
Younis Tawfik. Sabato 1° ottobre alle
11 l’autore tratterà con gli strumenti
della narrazione, l’argomento della rivoluzione araba, cercando un equilibrio
tra cronaca e racconto. L’incontro La
rivoluzione araba, la letteratura come
testimonianza sarà condotto da Davide Bregola presso Palazzo Foresti
a Carpi. Alle 17.30 invece la scena si
sposterà nel Cortile di Levante della
Biblioteca con Le parole delle donne.
Dacia Maraini, una delle autrici più
amate in Italia e nel mondo, condurrà
i lettori lungo il percorso delle sue storie, ripercorrendo la sua vita passata
in Giappone accanto ai giganti della
nostra cultura. Tutto attraverso il suo
profondo impegno morale e civile e
il suo indefesso tentativo di dar voce
alle donne di ogni condizione sociale e
geografica. Chi avrebbe mai detto che
la comicità potesse essere letteraria?
Ne daranno prova Gino&Michele, i
due autori del classico Anche le formiche nel loro piccolo… oltre che
di numerosi programmi di straordinario successo quali Zelig. Sabato 1°
ottobre, alle 19 presso i Giardini della
Pretura, i due autori ci presenteranno
la versione letteraria del famoso diario
– Smemoranda 12 mesi – insieme a
Margherita
Hack
na. Senza fare sconti a nessuno.
Il programma proseguirà a Carpi in
compagnia dell’astrofisica Margherita Hack, che sabato 1° ottobre
sarà l’indiscussa protagonista di due
appuntamenti, rispettivamente alle
10 in Teatro Comunale e alle 15 nel
Cortile di Levante della Biblioteca.
Nella mattinata ad ascoltare la celebre
astrofisica saranno gli studenti delle
scuole medie e superiori degli istituti
dei comuni dell’Unione Terre d’Argine.
Il mio infinito, il titolo del libro della
Hack, sarà lo spunto per il secondo
incontro, aperto a tutti. Osservando
la volta celeste, le varie civiltà sono
passate dalla visione mitico-religiosa
alla spiegazione razionale della natura.
Dagli astronomi della Grecia classica
sino alle rivoluzioni della moderna fisica
quantistica, passando per la nascita del
metodo scientifico con Galileo e Keplero e le scoperte di Newton. Questo
il percorso che l’astrofisica inviterà a
percorrere, per giungere sino ai confini
della conoscenza umana, alle domande alle quali ancora la scienza non ha
dato risposta certa: l’origine della vita,
le peculiarità del nostro universo – se
sia o meno infinito nel tempo e nello
spazio, unico uno tra i tanti.
Il secondo degli appuntamenti avrà
un sapore gustoso: Marco Bianchi,
ricercatore di Oncologia Molecolare a
Milano, presso un centro di eccellenza a
livello internazionale, nonché appassionato di cucina e autore di libri di grande
successo sulla corretta alimentazione,
sarà l’ospite di Curare nutrendo. I
buoni piatti che si prendono cura di
noi. Inventore del neologismo dei cibi
“nurietici”, esporrà al pubblico la sua
idea di alimentazione, con alle spalle
un’eccellente preparazione scientifica ma insieme sensibile al confronto
con chi ritiene che il piacere del palato
sia uno dei primi requisiti del nutrirsi.
L’appuntamento – a partire dalle 12 di
sabato 1 presso i Giardini della Pretura
– prevede anche una degustazione.
Nella stessa giornata e nello stesso luogo, alle 16.30, la scrittrice, docente di
cultura ebraica e collaboratrice de La
Stampa Elena Loewenthal riporterà la sua esperienza nel mondo degli
ospedali, dei malati, dei familiari e dei
volontari che li assistono, raccontata
anche ne La vita è una prova d’orchestra, romanzo di non fiction novel
I
Philippe
Daverio
Nando
Dalla Chiesa
La grande letteratura
tre dei dodici autori che hanno firmato,
con racconti inediti, l’edizione 2012:
Sandrone Dazieri, Claudia De Lillo,
Paolo Nori. Protagonista della serata – alle 21 presso l’Auditorium della
biblioteca Loria - sarà invece Sebastiano Vassalli. L’autore de La chimera
Dacia Maraini
(vincitore allo Strega e al Campiello) è
rimasto sempre fedele e coerente con
la sua storia che lo vede partecipare alla
Neoavanguardia del Gruppo ’63, sino
ad approdare a un’idea di letteratura
pura. Roberto Cicala, poeta ed editore, lo intervisterà portando il pubblico
attraverso i suoi paesaggi fisici e metafisici, che odorano di storia e raccontano
in uno stile unico i cambiamenti sociali
dell’Italia del passato e del presente.
Domenica 2 ottobre alle 15, Piazza Garibaldi sarà colmata dall’umorismo e
il buonumore causati dalla lettura di
Momenti di trascurabile felicità,
il libro di notevole successo nelle cui
pagine Francesco Piccolo illustra i
piccoli ma fondamentali momenti di
felicità senza i quali la nostra vita non
sarebbe che un mero trascinarsi verso
la fine. Una gioia semplice, sommessa,
modesta ma perciò stesso più tenace ed
irrinunciabile. In un’epoca nella quale
ostentazione e cattivo gusto, esibizione
trimalcionica e perdita del pudore la
fanno da padroni, è consolante poter
scoprire che c’è ancora, tra noi, chi
sa gioire delle piccole perle che offre
l’esistenza. Con interventi musicali del
Modena Flute Ensemble.
Luciana Castellina, militante e parlamentare comunista, fra i 14 e i 18 anni
ancorata alla realtà sociale: cosa potrebbe succedere se un italiano fosse
costretto a vivere nel quartiere srilankese della sua città? Peripezie tragicomiche e percorsi inattesi sono solo
alcuni degli elementi che rendono
preziosa la storia di un’amicizia nata
da un’integrazione forzata. Protagonista di sabato 1° ottobre sarà
l’ottava arte con il maestro Mario
Dondero. Donderoad: il cammino
di un fotografo è infatti l’evento
dedicato all’artista dal carattere
schivo che ha catturato, con la sua
Leica, grandi eventi e cambiamenti
sociali - dalla primavera di Praga alla
contestazioni studentesche a Parigi e illustri personaggi come Pasolini,
Bianciardi e le dive dei film italiani.
L‘incontro, arricchito dalla proiezione degli scatti più famosi, avrà luogo
presso l’Auditorium della Biblioteca
Loria, alle 10.30. Assoluta novità
è l’inserimento di un discorso sul
design, quest’anno amabilmente
sostenuto da Enzo Mari, uno dei
padri fondatori del design italiano
e insignito del Compasso d’oro,
il più importante riconoscimento
ha tenuto un diario che racconta la sua
iniziazione politica. Da quel materiale
è nata La scoperta del mondo, autobiografia che è stato finalista al Premio
Strega 2011. La giornalista racconterà
la sua vicenda – domenica 2 ottobre
alle 16 nel Cortile della Biblioteca - dialogando con Marzia Luppi. Un pezzo
di storia personale che corre parallela
alla storia di tutto un Paese, l’Italia dal
dopoguerra ai giorni nostri.
Domenica alle 18, Piazza Garibaldi si
tingerà di giallo. Due dei romanzieri
di genere più amati dai lettori, Margherita Oggero e Marcello Fois,
si confrontano sul tema del Giallo.
Celebre autrice della fortunata serie
di gialli che hanno per protagonista
l’investigatrice–professoressa Camilla
Baudino – portata anche sul piccolo
schermo da Veronica Pivetti - la prima;
autore prolifico non solo in ambito letterario ma anche teatrale, radiofonico
e nella fiction televisiva il secondo, i cui
romanzi tinti di noir sono spesso ambientati nella Sardegna più profonda, e
in epoche storiche le più diverse.
Oltre a questi, tanti altri eventi dedicati
alla letteratura esordiente e al racconto, con la premiazione del vincitore
del Premio Loria editi e le letture e la
premiazione degli inediti.
Sandro
Campani
vince il
Premio Loria
Visioni di parole
l critico d’arte Philippe Daverio
aprirà la manifestazione venerdì
30 settembre, alle 21, in Teatro
a Carpi. Daverio muovendosi con
disinvoltura lungo il percorso del
bello artistico, demolirà uno a uno
gli stereotipi sedimentati nell’opinione pubblica con l’obiettivo di sfatare
il pregiudizio dell’incomprensibilità
dell’arte contemporanea. Venerdì
alle 22 presso il Cinema Eden, il
discorso si imprimerà sulla pellicola
cinematografica con la proiezione
di Into Paradiso, il film della regista
Paola Randi, interpretato da Peppe
Servillo e Gianfelice Imparato. Il
lungometraggio presenta una prospettiva ribaltata, profondamente
molto intenso e partecipato. Questo
evento, è solo uno dei due realizzati
con il contributo della Fondazione
Casa del Volontariato: l’altro si terrà domenica 2 ottobre alle ore 10.30
presso i Giardini della Pretura e vedrà la
partecipazione di Don Virginio Colmegna. In questa occasione il parroco milanese, presidente della Casa di
Carità e intellettuale che si confronta
ogni giorno con la povertà e il disagio,
dialogherà con il genetista, scienziato e scrittore Guido Barbujani. Due
umanisti che, secondo prospettive e
strumenti differenti, seppure entrambi
legati al loro prossimo, dialogheranno
e metteranno a confronto scienza e
spiritualità, moderati dal giornalista
e teologo carpigiano Brunetto Salvarani.
G
Enzo Mari
internazionale. Nella sua carriera
spiccano mobili, lampade, sedie ma
anche posacenere, orologi - tutti
quegli oggetti che rendono la nostra
vita migliore - e una visione del
mondo che parte dalla praticità per
diventare arte. 25 modi per piantare
un chiodo. Storie di design, l’incontro con Mari, condotto da Davide
Bregola, si terrà presso la Sala dei
Mori domenica 2 ottobre, alle 17.
Conclude il filone artistico della
Festa del racconto, la graphic novel
di Giacomo Nanni, domenica 2
ottobre, alle 19, nelle sale di Villa
Barbolini a Campogalliano.
iunto alla sua 15^ edizione,
il Premio Loria conferisce
al modenese Sandro Campani, il maggior riconoscimento per
la raccolta di racconti Nel Paese del
magnano. L’opera, selezionata tra
12 finalisti ha il potere di raffigurare
attraverso nove suggestioni narrative,
un mondo rurale che sembrerebbe non
esistere più, quello dell’Appennino tra
Reggio Emilia e Modena con una precisione toccante. L’autore verrà premiato
domenica 2 ottobre, alle 19, in Piazza
Garibaldi a Carpi, dal sindaco Enrico
Campedelli. Il Premio nazionale di
narrativa da quindici anni si occupa
anche di inediti con un prezioso lavoro di ricerca di nuovi talenti e piccole
meraviglie nello sterminato panorama
letterario. Il Premio verrà consegnato
dall’assessore alle Politiche culturali,
Alessia Ferrari sabato 1° ottobre, alle
18, in Sala dei Mori.
Auditorium Biblioteca Loria
Ore 16.30-18.30
Concertino Itinerante per le
strade del centro
Banda Bardana
Ore 17
Esperienze a confronto
Reti di famiglie
Liana Balluga (Comune di
Carpi), D. Casi (Famiglie del
Gelso), S. Corradini (Comune
di Modena), M. Sala (Il paese
delle meraviglie)
Auditorium Biblioteca
Ore 18.30
Presentazione libro: La vita
dopo il Petrolio
Paolo Bussei (Itis Leonardo
da Vinci) presenta G. Ruggieri
(co-autore)
Segue un rinfresco offerto
dalla Bottega del Sole
Auditorium Biblioteca
Ore 21
Concerto: Piccoli omicidi rock
italiano
Cortile di Levante
25 settembre - Ore 10
Conferenza: Seno e biberon,
sostenibilità e sostegno alle
mamme. Voci a confronto
capirsi
Con Giorgia Cozza
Auditorium Rustichelli
Ore 10.30
Presentazione del progetto
Jungo mobilità sostenibile
Auditorium Biblioteca
Ore 11.30
Conferenza: Viaggiare
a piedi con lentezza
Compagnia dei Cammini
Auditorium Biblioteca
Ore 15.30
Presentazione del libro:
Bebè a costo 0
Con Giorgia Cozza e
Giorgia Gandolfi
Auditorium Biblioteca
Ore 16-19
29 settembre - ore 21
Convegno Rinnovabili:
investire il risparmio nel
nostro futuro
S. Arletti (Comune di
Modena), Simone Tosi
(Comune di Carpi), P. Contini
(Git Banca Etica Modena),
Banca Centro Emilia
Auditorium Biblioteca Loria
23 settembre - dalle 21
Night Downtown
Tradizionale festa notturna che
chiude l’estate carpigiana
Musica, shopping, spettacoli e
degustazioni...
Centro Storico
23 settembre - dalle 20
This is the end of Summer
Nights... Festa di fine estate
Area Zanichelli
24 e 25 settembre
Presentazione del restauro
dell’affresco Il Guerriero del
Palazzo
Palazzo Pio
25 settembre - dalle 16
XII° Edizione Gioca Famiglie
Centro per le famiglie
24 e 25 settembre
9ª Festa dell’uva
Centro Sociale Guerzoni
25 settembre - ore 8/19
3° Mercatino di Antichità e
Modernariato
Piazzale delle Piscine
23.09.2011 n° 35
20
Calcio – Il Carpi stende il Lumezzane (3-0) e vince il ricorso: è primo e solo in vetta!
Il cambio del mondo
in 8 giorni
Biancorossi verso l’equilibrio: Maddaloni decisivo con aggiustamenti e cambi.
Cesca e Perini tornano ad imporre le proprie diversità. Domenica il Pavia: la prima
di due trasferte difficili che aprono il ciclo della verità.
D
a una palude d’equivoci
alla vetta solitaria della
Terza Serie Professionistica (con il miglior attacco: 10;
e la miglior difesa: 0): tutto ed il
contrario di tutto in poco più d’una
settimana. I problemi evaporano
e la classifica esplode. I guai di
Viareggio vengono inceneriti dalle
carte bollate, poche ore dopo una
solenne dimostrazione di forza
ed insospettabile equilibrio. Non
è la fantascienza di Jules Verne e
del suo celebre Phileas Fogg. Che
rincorrendo il Levante impiegò 80
giorni per girare il mondo. Bensì è
la realtà del Carpi, a cui ne sono
bastati un decimo per capovolgere
il proprio.
Il 3-0 al Lumezzane è vasto e pregno
di novità. I biancorossi hanno trionfato in crescendo, senza concedere
mai. Attraverso un piano gara esatto
per elaborazione ed attuazione. In
intelligente attesa del previsto crollo
dei lombardi, infiacchiti dal recupero
infrasettimanale. Poi stecchiti dalla
differenza di due uomini usciti dalla
panchina (Potenza e Perini). Sussistono cioè tutti i sintomi di una prima svolta decisamente significativa.
Di cui Maddaloni è primo artefice.
Può dunque trarne una fondamentale
consapevolezza: adesso la squadra
è davvero sua.
AGGIUSTAMENTI – Il mister ha
posto pochi correttivi. Non stravolgimenti, ma adeguamenti determinanti.
Non ha negato un’idea, anzi vi ha
aggiunto flessibilità per migliorare
la gestione della campo. È molto più
d’un banale passo indietro: è vera
modernità. Ha chiesto agli esterni
d’attaccare la palla al di sotto della
metà campo. Ha ripristinato Sogus
come mediano classico, in esplicita
protezione della difesa, da primo
stopper. Esonerandolo da tutti i compiti accessori, ha responsabilizzato i
centrali. Che in questo modo hanno
PROSSIMO AVVERSARIO: PAVIA
Utilitaria a trazione
anteriore
F
ondato nel 1911, nobilitato da 3 partecipazioni al massimo campionato
(primi anni Venti, non ancora girone unico) e 6 in cadetteria (l’ultima B nel
1955), il Pavia ha festeggiato il centenario con una salvezza diretta molto
sofferta, quasi insperata. Per la sopravvivenza in categoria è stato determinante il
declassamento del Ravenna. Ed ancor più l’apporto di Eusepi (7 gol in 15 partite),
atteso ex di turno insieme a Mandrelli.
La rivoluzione estiva è cominciata dalla panchina. Salutato l’emergente Benny
Carbone (salito a Varese), la società ha deciso di rilanciare Manuele Domenicali
(reduce da due esoneri consecutivi: Ternana e Mezzocorona). Moltissimi i nuovi
arrivati: 15 su una rosa di 22. Quasi tutti sono “under”. Uniche eccezioni: i veterani
Gheller dal Novara e Fissore dallo Spezia. La formula è a squisita trazione anteriore:
modulo spagnolo 4-2-3-1, con esterni alti a piedi invertiti, giovanissimi e pieni di
benzina. È un utilitaria sperimentale, in grado di far soffrire le big: il Sorrento non
è andato oltre il pari; il Taranto ha vinto di complessa rimonta. Pericoli principali:
Filippo Falco (’92, ala rapida e tecnica, cartellino Lecce), David Meza Colli
(’88, paraguayano di Asuncion, trequartista d’ordine), e soprattutto Alejandro
Rodriguez De Miguel (’91, catalano di Terrassa, centravanti fisico con stoffa da
vendere, scuola Espanol, proprietà Cesena, 13 minuti in A contro la Juve).
Il precedente più vicino è datato ’91-’92: dopo aver vinto in casa (terzultima
d’andata: 1-0, Nannini), l’ultimo Carpi di Tomeazzi cadde al Fortunati in una sorta
di spareggio anticipato (1-2, Aguzzoli). Ma riuscì comunque a salvarsi, a scapito
dei lombardi.
E.G.
potuto effettivamente giocare come
sanno. Libero dall’ossessività di guidare l’elastico, Cioffi ha ripreso a
dominare il cielo e battere lungo. Con
le spalle più coperte, De Paola ha
trovato immediatamente coraggio e
tempi per leggere qualsiasi anticipo.
L’altra conseguenza fondamentale
è Cesca, tornato ad essere il vero
giocatore-schema. Non è un caso che
la sua lunga estate di digiuno complesso si sia chiusa tre giorni prima
REGIONALI
Correggese già in crisi
Eccellenza. Di là dal Tresinario, l’aria si fa subito pesantissima. Dopo lo scivolone al debutto la Correggese inanella altre due brutte sconfitte che ne aprono l’immediata crisi. Nell’infrasettimanale, il S.Nicolò
sbanca il Borelli di goleada (1-4, Terranova). Quattro giorni più tardi, nel derby tra glorie biancorosse,
Rolli pasticcia, ed il Rolo lo castiga (0-1). Poi, i miracoli dell’altro ex numero uno biancorosso Davide
Accialini (insuperabile e determinante con almeno tre interventi salva-partita) vanificano il tentativo di
rimonta. Le grandi (Colorno e Pallavicino) scappano a punteggio pieno. La panchina di Galantini non
salta, ma vacilla. La sfida col Crevalcore di Domenica prossima è già un’ultima spiaggia.
Promozione. Si muove la classifica della Solierese che guadagna il primo punto della stagione imponendo lo 0-0 al Fabbrico di Golinelli, al termine di 90’ tiratissimi e spigolosi (ben 7 ammoniti).
Prima. Battesimo thriller per la nuova Virtus di De Laurentis, costretta a dividere la posta col Gattatico
ridotto in 10. Provvidenziale l’ingresso dell’ex Cabassi Molesini, che subentra a Laritonda ed impatta
in extremis (1-1).
E.G.
PROVINCIALI
Jannuzzo lancia il Limidi
Seconda. Fortunata e vincente. Comincia bene la Cabassi, che batte in casa il Ravarino soffrendo a
lungo ma senza incassare (1-0). Decisivo un autogol a 5’ dal triplice. Blues a testa alta, ma senza punti:
è amaro il debutto della neo-promossa Fossolese, tradita dalla mira di Ghelfi e poi stesa dalla Modenese nel finale (0-2).
Terza. Accreditato come principale testa di serie, il Limidi di Jannuzzo non tradisce le attese. Di ritorno dopo qualche stagione in esilio tra gli amatori, il bomber firma in 4 minuti la rimonta sulla Folgore
(2-1) e regala i primi tre punti ai compagni. Solo un punto per S.Marino (1-1, Viola) e Cortilese (1-1,
D’Adamo), bloccate da Possidiese e Villadoro. Stecca invece la Carpine, superata dal più quotato
Y.Boys in piena zona Cesarini (0-1).
dell’equinozio. Ora ha i metri giusti
per strappare, rifinire, ed eventualmente colpire da lontano (come in
effetti ha fatto). Il pressing eccessivamente alto e denso ne soffoca
la diversità. Quando ha stabilmente
troppi compagni vicini, rimane inespresso: progressione e prepotenza
perdono sfogo. Schiacciato nei pressi
dell’area non è in grado d’imporre
la propria diversità. Sfruttarlo come
un normalissimo finalizzatore è uno
spreco. Se invece il baricentro retrocede, può esplorare la trequarti a
piacimento. Mettendo il suo totalitarismo a disposizione della profondità
di Eusepi.
PROBLEMI APERTI – Restano due
quesiti. Il primo è nelle sostituzioni,
come detto fondamentali. Averne 3 a
disposizione garantisce l’eventualità
d’un intervento radicale in itinere.
Si può cioè confidare su un 30% di
possibilità di giocare partite diverse
all’interno della stessa. Maddaloni
però ne ha una sola veramente libera. Le altre 2 sono sotto scacco, non
essendoci alternative di ruolo per gli
“under 21” (Bastianoni e Lorusso).
La batteria è corta: Marchi e Calamai ne avranno per altri quindici
giorni. Il secondo rebus è Perini, il
cui sacrificio comincia a diventare
peccaminoso. La cantierizzazione
del progetto ha richiesto il 4-4-2. È
il sistema più universale perché permette di coprire il massimo spazio
economizzando la spesa di uomini
pro-reparto. Una sorta di coperta di
Linus per tutti gli allenatori alla ricerca dell’equilibrio. Siamo in una fase
di transizione dall’interpretazione
estrema (impianto corto, frenetico,
pressione in ampiezza ed altezza)
a quella più accorta (allungamento
d’attesa, baricentro arretrato). Il percorso dovrà per forza sfociare in una
sintesi illuminata tra le due. Che riporti Perini nella centralità che merita
di presiedere col suo superiore ma-
CLASSIFICA
E PROSSIMO
TURNO
Carpi 9
Taranto 8
Como 7
Ternana 6
Tritium 6
Pisa 5
Sorrento 5
Pro Vercelli 4
Spal 4
Avellino 3
Monza 3
Pavia 2
Foggia 2
Benevento 1
Reggiana 0
Lumezzane* 0
Foligno -1
Viareggio -1
Domenica 25/9/2011, ore 15, 4a
giornata. Pavia-Carpi; Foggia-Monza; Foligno-Benevento; LumezzaneTernana; Pro Vercelli-Pisa; ReggianaComo; Sorrento-Taranto; Tritium-Spal;
Viareggio-Avellino.
IL RICORSO
VINTO
R
espinte le controdeduzioni del
Viareggio (aggrappatosi ad un
inammissibile vizio di forma) ed
assegnato lo 0-3 a tavolino al Carpi.
Così il giudice sportivo ha chiuso il caso
Monopoli, la cui posizione disciplinare
è stata rilevata irregolare. Al momento
di andare in stampa, non è dato sapere
se il club versiliano ricorrerà in appello.
La sentenza comunque modifica ufficialmente la classifica, retrocedendo il
Viareggio e lanciando il Carpi primo
e solo in vetta a quota 9. L’unica altra
squadra del girone a punteggio pieno è
il Taranto, che però sconta 1 punto di
penalizzazione irrogato dalle sentenze
di “Scommessopoli”.
E.G.
gistero tecnico. Se questo “step-up”
riesce, il Carpi riavrà ordine, progresso, geometrie ed un ritmo di calcio
in costante controllo dell’avversario.
E nessun orizzonte sarà impossibile
da conquistare, come ormai da due
anni a questa parte è regola.
CALENDARIO – In tutti i casi, i
prossimi 40 giorni diranno quanta
cittadinanza hanno i malcelati sogni biancorossi. Domenica comincia
la salita vera. Pavia è uno scoglio
mediano tra i primi tre superati ed i
successivi ben più tosti. Nonché la
prima di due trasferte consecutive
che aprono il ciclo della verità.
Enrico Gualtieri
Calcio a 5
Esplosione Virtus! Ma la San
Michelese è un fuscello
A
ssoluta prova di forza dei ragazzi di Mister Caleffi che demoliscono una San
Michelese spettatrice per tutto il match
delle trame di gioco virtussine. Il 10-0 finale quasi
sta stretto ai gialloblù, letteralmente insaziabili
al cospetto di un avversario che, in verità, non fa
nulla per sottrarsi al gioco al massacro ma sembra
porgere l’altra guancia alle sassate virtussine. La
fiera del gol è inaugurata da Nosari (in foto),
doppietta per lui, che prima scorge una ragnatela
tra palo e traversa e decide di provvedere con una
carezza di mancino che proprio lì va a infilarsi,
quindi, su schema d’angolo estrae dal cilindro un
destro perfetto che crocifigge l’estremo ospite.
Palmieri non vuole essere da meno e rispolvera
quei colpi che l’anno scorso sono mancati: sinistro
micidiale e palla nel sacco. Il tiki-taka virtussino
ipnotizza gli ospiti, e i padroni di casa passano
ancora, dopo una splendida trama di passaggi
sull’asse Grazioli-Palmieri che porta quest’ultimo
alla doppietta. La segnatura di Montanari sancisce
la ‘morte cerebrale’ degli ospiti. La Virtus non si
ferma, e Guidi non esita ad accanirsi sulla vittima
agonizzante: la sua tripletta (da applausi la terza
segnatura, con slalom tra avversari attòniti) fa
calare il sipario su di un match mai incominciato.
Alla festa gialloblù partecipano anche Righi, e un
Grazioli caparbio che di forza costringe il portiere
ospite ad arrendersi alla sua zampata. E’ scoccata
la scintilla e la Virtus ha deflagrato in tutta la sua
forza. Se i ragazzi di Caleffi sapranno non essere
ingenui, dopo un successo meritato, ma poco
indicativo delle difficoltà della categoria, ci sarà
da divertirsi: Virtus, hai fatto la voce grossa, ora
canta tutto l’anno.
Federico Campedelli
23.09.2011 n° 35
Pallavolo Serie B
Esordio
vincente per
la Texcart
Texcart – Altedo: 3 – 2
N
on poteva
esserci esordio migliore
per la Texcart Città
di Carpi che conquista tra le mura amiche una bella vittoria
nel primo incontro
di Coppa Italia di
Serie B contro la quotata formazione dell’Altedo. Dopo la promozione
conquistata lo scorso anno la curiosità
di vedere come la formazione avrebbe
affrontato il difficile campionato di B2
era tanta. Molti anche gli interrogativi
che poneva una formazione completamente rivoluzionata per l’addio alla
pallavolo di molte delle protagoniste
della stagione precedente e che, tra
le sue fila, conta oggi atlete giovani,
provenienti da campionati di Serie C.
Oltre alle riconfermate Gaiuffi, Dallari e Lanza, sono arrivate Bettini,
Rapisarda, Saccani, Bonetti, Versari
e Rebecchi e c’è stato l’inserimento
di altre tre giocatrici provenienti dal
settore giovanile come Garuti, Marchi
e Benatti. Solo il fischio d’inizio ha
sciolto la tensione e ha dato il via a un
match entusiasmante. La Texcart ha dimostrato di aver raccolto l’eredità della
formazione promossa ma, soprattutto,
ha assimilato da subito l’entusiasmo e
la determinazione di staff e dirigenza
che si erano ripromessi di approntare
una formazione competitiva e in grado
di concorrere per la permanenza nella
serie. Le carpigiane si aggiudicano il
primo parziale per 25 a 21. La reazione
delle bolognesi non si fa attendere e la
preparazione si fa sentire sulle gambe
delle ragazze di coach Amari (in foto)
che rallentano il ritmo e commettono
qualche errore in battuta, lasciando
all’Altedo il secondo set per 25 a 19.
Il terzo set vede le parti invertite con
Carpi che si rimette in pista e impone
il proprio ritmo sino alla fine, vincendo
per 25 a 20. Nel quarto set il caldo e
la stanchezza si fanno sentire ma sono
le ospiti ad avere lo spunto vincente
per aggiudicarsi il parziale. Arriva così
il primo tie breack della stagione e la
Texcart fa vedere di che pasta è fatta. Parte decisa e va subito in fuga e,
nonostante un buon vantaggio, non
molla nulla. L’Altedo soccombe e finisce 15 a 8 per Carpi che si aggiudica
il match per 3 a 2. Entusiasmante il
supporto dei tifosi che hanno ritrovato una squadra carpigiana doc in un
campionato nazionale e alla quale ha
già dimostrato che non farà mancare
il proprio caloroso supporto.
21
IL GRUPPO LAMEPLAST ENTRA TRA I NUOVI SPONSOR
DI MAGLIA DELLA LIU JO VOLLEY
Lameplast scende
in campo
I
l signor Giovanni Ferrari lo
sa bene. Ogni giorno ci mette
passione e professionalità.
E’ per questo che da oltre trentacinque anni Lameplast opera
nel settore della realizzazione di
dispositivi medici per conto terzi.
L’azienda carpigiana, a livello
nazionale e internazionale, è definita l’unica realtà che può offrire
un solo referente e un servizio
completo. Infatti, chi si rivolge
allo staff Lameplast, sa per certo
che l’attività in cui opera si focalizza dalla ricerca dei materiali
sino alla realizzazione di un pack
personalizzato. Nulla è lasciato al
caso. Ed è proprio grazie a questo
che è riuscita a diventare un punto
di riferimento per le aziende alle
quali si propone come partner di
produzione.
Lameplast agisce in diverse
attività nel settore di appartenenza: dallo studio dei materiali alla
progettazione e produzione del
contenitore primario, dal servizio
di contact manufacturing alla
produzione per il riempimento. La
produzione si divide tra Healt &
Beauty, dove troviamo contenitori
mono e multi dose, flaconi a soffietto per liquidi, creme, polveri
e il Pharma & Medical Device,
che prevede contenitori mono e
multi dose, flaconi per nebulizzazione e flaconi erogatori per uso
vaginale e rettale. L’importanza
e il prestigio di quest’azienda
nel mondo lo si nota anche dalle
fiere di settore a cui partecipa e la
vedono protagonista. Tra le più
recenti il Beyond Beauty Paris
2011, da poco conclusa, e l’Icse
Pallavolo Maschile
Cec: lavori in corso
Foris Index Conselice
Cec Carpi: 3-1
(25-19, 25-20, 20-25, 25-19)
Foris Index: Saiani 10, Renzetti 18,
Marzola 5, Bertacca 3, Belloni 9, Bernard 9, Monti (L); Felloni 3, Ricci 10,
Egidi ne, Saiani ne, Vecchi ne, Bertaccini
ne. Allenatore: Valli
Cec: Pedron 2, De Marco 3, Lirutti 13,
Busato 9, Piccinini 9, Spiga 2, Trentin
(L); Hendriks 14, Zaghi 1, Possega, Di
Primio, Cipriani ne, Varotti (L2) ne.
Allenatore: Molinari
Arbitri: Marocchi e Laghi
Note: ace 2/3, b.s. 16/6; muri 16/12;
tempi tecnici e parziali primo set 8-5,
16-11, 21-15, secondo set 7-8, 15-16,
21-16, terzo set 6-8, 11-16, 15-21,
quarto set 8-4, 16-15, 21-17; durata set: 26’. 27’, 27’, 29’; spettatori
100.
U
na Cec con il cartello “lavori
in corso” perde la prima stagionale arrendendosi 3-1 sul
campo della Foris Index Conselice.
Gara a sprazzi, quella in Romagna, con
le due squadre che si sono alternate in
lunghi filotti positivi e negativi com’è
normale che sia in questa fase della
Cphi di Francoforte che la vedrà
impegnata dal 25 al 27 ottobre.
“E’ molto importante per noi
essere partner di Liu Jo Volley.
Il nostro gruppo - ha commentato
Giovanni Ferrari, presidente del
gruppo Lameplast - ha sempre
prestato una grande attenzione
per le realtà sportive della nostra
zona, e oggi Liu Jo Volley, rappresenta uno dei più brillanti esempi
sportivi di eccellenza. Siamo
entusiasti di poter vivere questa
nuova stagione, auspicando che
sia ancora più esaltante della
precedente. Auguro alla squadra
un campionato pieno di successi”. Per il Gruppo Lameplast le
sponsorizzazioni sportive hanno
un ruolo importante nella strategia
di crescita, poiché rappresentano
un modo per avvicinarsi ai clienti
preparazione. Al via coach Molinari
ha schierato la sua Cec con Pedron in
regia opposto a De Marco, Busato e
Lirutti in banda, Piccinini e Spiga al
centro con Trentin libero. Dopo un
primo set di rodaggio, dentro Hendriks
per De Marco, poi a inizio terzo set fuori
anche Spiga per Zaghi. Il giovane opposto olandese dà un buon contributo
in attacco e la Cec si prende il terzo
parziale, prima di cedere il quarto per
25-19. “Serve tempo per trovare l’intesa di una squadra tutta nuova - dice
a fine gara il ds Michelini - abbiamo
un sestetto con quattro volti nuovi su
sette e De Marco che ha cambiato ruolo. Abbiamo bisogno di giocare, fare
set e costruire quella compattezza di
squadra che in questa fase è normale
non ci sia ancora”.
e consolidare il rapporto con i
dipendenti. “Lo sport è sinonimo
di spirito di squadra, competitività
e voglia di vincere - continua Ferrari - valori imprescindibili anche
per la crescita di un’azienda; gli
stessi che ogni giorno insieme ai
miei collaboratori cerco di portare
all’interno del mio Gruppo”.
F.C.I. Gruppo
Colombofilo
di carpi
I
Gli arrivi
l 17 settembre da Porto San Giorgio
sono stati lanciati 1.307 colombi.
Massimo Michelini – Soliera
Ones Bononi – Sorbara
Iacob Titieni - Balzo-Bruino
Eugenio Medici - Sorbara
Renzo Riccò – Balzo Bruino
Roberto Vaccari - Soliera
Marian Nicuta - Sorbara
Raffaele Bertolucci - Balzo Bruino
Luigi Busoli – Soliera
Giuliano Amedei - Soliera
Bergamini e Michelini – Soliera
Elisa Cavallini - Sorbara
Benito Sala - Rinascita
Lauro Vellani – Sorbara
Baraldi e Messina– Soliera
Gianni Becchi - Soliera
Fernando Marchesini - Soliera
Sergio Pellacani - Sorbara
Loschi G.F. F.V.L. - Dorando Pietri
Claudio Fregni - Sorbara
Paolo Tommasini – Sorbara
Franco Garagnani – Rinascita
Bozzoli-Dallari - Rinascita
Giuseppe Martinelli - Sorbara
Aldo Lusetti - Soliera
Leonardo Guaitoli - Soliera
23.09.2011 n° 35
22
domenica 25 settembre, a partire dalle ore 10
Pedalando contro
l’Alzheimer...
I
l Gruppo Assistenza familiari Alzheimer
organizza domenica 25 settembre, a partire
dalle 10, (ritrovo in piazza Martiri e rientro sul
sagrato della Chiesa di Quartirolo) la consueta iniziativa dal titolo: Pedalando contro l’Alzheimer.
Una pedalata tranquilla di 15 chilometri aperta a
tutti alla quale seguirà, per chi lo vorrà, un pranzo
presso la Sala parrocchiale della Chiesa di Quartirolo, i cui proventi sosterranno l’associazione
che, da 11 anni a questa parte, dona assistenza
professionale gratuita, direttamente ai malati e ai
loro famigliari. La pedalata per chi non parteciperà
al pranzo è gratuita. Per informazioni rivolgersi
al 349.5928342.
Si è svolto il XV Trofeo Città di Carpi e
l’8° Paralympic indetto dall’Ushac
Tutti campioni grazie
allo sport!
C
orrono i centro metri, saltano in lungo,
lanciano il peso, si passano il testimone nelle
staffette. Sono dei veri atleti. Ci mettono
l’anima. Sembra strano, ma a Carpi c’è un luogo
dove tutti vincono. Dove la vera vittoria è arrivare
in fondo al percorso. Questo posto è la pista di
atletica Dorando Pietri che, anche quest’anno, ha
ospitato, domenica scorsa, il XV Trofeo Città di
Carpi e l’8° Paralympic, la competizione tra atleti
disabili promossa dall’associazione di volontariato
Ushac. 140 partecipanti, 9 associazioni sportive
coinvolte da ogni parte d’Italia e una medaglia
per tutti, sono i numeri di una giornata che ha
dimostrato come lo sport possa essere una grande
occasione di felicità. Questo - soltanto il primo dei
tre eventi organizzati per ricordare i 25 anni dalla
nascita dell’associazione carpigiana - ha avuto un
sapore ancora più dolce, dato che il trofeo è stato
vinto proprio da Ushac, che aveva anche il gruppo
di atleti più numerosi – 40 ragazzi. A gare concluse,
si è festeggiato tutti insieme gustando lasagne
“molto gradite” presso l’Area Zanichelli. Tra le
autorità presenti, il sindaco, il vescovo Elio Tinti
e gli assessori Bellelli e D’Addese. Il prossimo
appuntamento è sabato 24 settembre alle 17.30
presso la saletta espositiva della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, al numero 4 di Corso
Cabassi. Si terrà qui l’inaugurazione di una mostra
di pittura – alla quale farà seguito, domenica 2
ottobre, alle 17.30, un’asta di beneficenza – insieme a quella delle foto che ripercorrono i 25 anni
di volontariato in aiuto dei più deboli. Conclude
il presidente di Ushac, Carlo Alberto Fontanesi:
“affrontiamo queste celebrazioni incoraggiati dal
sorriso dei nostri ragazzi, che sono la più bella
soddisfazione e la ricompensa per l’attenzione
che dedichiamo loro, per l’impegno dei volontari
e la disponibilità dei sostenitori”.
Marcello Marchesini
23.09.2011 n° 35
23
Schiatti Car presenta la nuova bmw serie 1
S.g la PATRIA 1879: Novità, sprint e Ottimismo in
palestra. Scopri i nuovi corsi durante l’open
week, in programma fino al 25 settembre
Protagonista
Più spazi
per una sera
per la Patria
’anno sportivo 2011/2012 targato SG
La Patria 1879 si apre con prospettive
molto positive. “Fin dai primissimi
giorni di apertura delle iscrizioni - ha
commentato la presidente Cristina Luppi - l’afflusso delle persone interessate ai
nostri corsi per bimbi e adulti e alle nostre
attività sportive è stata superiore alle più
rosee aspettative. Le prime iscrizioni hanno
registrato, rispetto allo scorso anno, un
incremento rilevante. Questi primi risultati
confortano e confermano le giuste scelte operate dal Consiglio Direttivo della
società”. La Patria 1879 come linea base
L
A
ncora più attraente e dinamica della precedente edizione,
così si presenta la nuova
BMW Serie 1. Era lei la protagonista della serata organizzata, giovedì
8 settembre, dalla concessionaria
BMW Schiatti Car. L’evento si è
svolto all’esterno della struttura, dove
l’ampio piazzale era stato allestito in maniera raffinata e dinamica
dall’agenzia Gierre, attraverso un
gioco di luci che esaltava la facciata
impressionando gli ospiti e al tempo stesso attirando l’attenzione dei
passanti.
Al centro della scena era posizionata lei: la nuova BMW Serie 1, in
tre colori e versioni. Grazie ai suoi
pregi indiscutibili nel campo della
maneggevolezza, del design, delle
tecnologie innovative e dell’immagine elegante, la nuova
BMW Serie 1 rafforza la propria posizione di automobile dal
carattere individualista nel campo delle
vetture compatte a
5 porte. La vettura è
stata lanciata ufficialmente sul mercato italiano il 17 e 18
settembre, con due
differenti potenze
per la motorizzazione a benzina e 3
potenze per il diesel.
Questa vettura si contraddistingue
per un look giovane e fresco. Questo
era anche il tema della serata organizzata dalla concessionaria BMW di
Carpi, dove il tramonto rosso e la luna
poi facevano da sfondo a un ambiente
frizzante, caratterizzato da un intrattenimento musicale e dal catering
fresco, ideale per la calda serata, del
ristorante Puro Restaurant Bar di
Modena.
Il pubblico, accorso numeroso, era
molto in target con una vettura attenta alla moda, giovane, originale e
moderna, sportiva e dinamica. Non a
caso, tra i tanti ospiti, erano presenti i
dirigenti e i giocatori del Carpi Calcio e le ragazze della Liu-Jo Volley,
che hanno reso omaggio all’evento
della Schiatti Car. La concessionaria di Carpi si è dimostrata ancora
una volta una realtà molto attiva nel
campo della comunicazione e nella
creazione di eventi che esaltano i prodotti BMW e coinvolgono in maniera
entusiasta i propri clienti e la cittadina
nel suo complesso. Dinamica, come i
CRISTINA LUPPI
a ritmo di Zumba
L
a zumba è nata al sole della California
a opera del guru del fitness Alberto
Pèrez, in arte Beto, che l’ha esportata in
Europa dopo l’enorme successo americano.
Inventata quasi per caso dall’istruttore colombiano, costretto a improvvisare dopo aver
dimenticato i dischi per una lezione di danza,
la Zumba è una combination di salsa, merengue e rumba affrontate come una movimentatissima lezione di aerobica. Negli Stati Uniti
è diventata famosissima, anche grazie a uno
slogan particolarmente indovinato: “it’s not a
workout, it’s a party” (“non è una fatica, ma
una festa”) . In realtà proprio di questo si tratta , assicura chi lo ha praticato; oltre a sudare,
faticare e bruciare calorie, la parola d’ordine,
per chi è alla ricerca della forma migliore, sarà
sorridere e divertirsi!
della propria politica di gestione ha sempre
seguito - e seguirà - pochi ma prioritari
principi: attenzione assoluta alla qualità del
servizio offerto, altissima qualifica sportiva
e umana dei propri tecnici, collaborazione
e attenzione nei rapporti coi soci iscritti.
Con la nuova stagione saranno aperti nuovi
corsi (breack dance, corso propedeutico
alla pesistica e la tanto acclamata Zumba),
che vengono presentati durante l’Openweek, fino al 25 settembre. “Inoltre durante
la Notte Bianca di venerdi 23 settembre continua Cristina - saremo in Piazza Martiri
per l’esibizione di alcune nostre attività. Il
Consiglio Direttivo e tutto lo staff, considerato il potenziale incremento, si sta impegnando per realizzare un programma che
avrà la necessità di reperire eventuali nuovi
spazi. Speriamo a tal fine si possano realizzare accordi con la nostra vicina la Società
Dorando Pietri, entità autonoma e distinta
dalla nostra associazione sportiva. Confidiamo che i carpigiani ci seguano in questa
bella impresa”.
Handball Carpi
Primo test per il tecnico
biancorosso Serafini
marchi che rappresenta, Schiatti Car
è sempre orgogliosa di collaborare
con altre realtà importanti del territorio, per realizzare insieme momenti
piacevoli e trovare nuove soluzioni
adatte a periodi sfidanti come quelli
che stiamo vivendo.
S
i è concluso con un buon galoppo e un successo di prestigio l’amichevole che la Handball
Carpi ha sostenuto alla palestra Vallauri contro il Bologna United, formazione di Elite vice
campione d’Italia nella stagione 2010-2011. Il 35-31 finale ufficioso per Carpi, al termine di tre
tempi concordati fra i due tecnici (due tempi da 25 minuti e uno da 15 minuti, in cui Carpi ha schierato l’Under 20), è servito da primo test per il tecnico biancorosso Davide “Stecca” Serafini, che ha
testato i primi schemi provati in questo mese di lavoro. Serafini non ha potuto utilizzare tre dei nuovi:
Giannetta, assente per motivi di lavoro, Pieracci, fermo per un risentimento alla spalla, e Di Matteo
che dopo l’infortunio al dito della mano ha ripreso ad allenarsi dalla settimana scorsa. Mano particolarmente calda nel tabellino finale quella di Enrico Piccinini e Zafferi, top scorer dei biancorossi. “E’
stata una bella sgambata – spiega soddisfatto coach Serafini – in vista della Coppa Italia del 24 e 25
settembre. Stiamo mettendo benzina nel motore e provando i primi schemi, ma ho già visto alcuni
miglioramenti dal punto di vista fisico e tattico”.
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