Settimanale di 23 settembre 2011 ANNO XII N. 35 Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa a soli € 0.50 in edicola la meccanica della crisi attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti Livio Gialdini e’ nata la schiamazzi notturni eventi e animazione a lezione di stile con carla gozzi Marino Malaguti << Insieme all’azionista del Gruppo Angelo Po, Livio Gialdini, abbiamo delineato le condizioni in cui versa il settore della meccanica e quali scenari si aprono nell’era della crisi e del post manovra finanziaria >> l’impegno di africa libera a favore del ghana continua 23.09.2011 n° 35 2 Tra le righe... Altro che crocette... “ La vita è una prova d’orchestra di Elena Loewenthal “ Era stata un’attesa muta, vuota, priva di una linea d’orizzonte, ovunque provassero a guardare. Adesso che sono passati cinque anni la mamma di Alessandra sa che quell’attesa lì era soltanto una specie di allenamento al tempo lento ed estenuante che sarebbe venuto dopo, alle misure della vita che il DAD (danno assonale diffuso) avrebbe portato a casa, insieme ad Alessandra nel suo letto”. Stanchezza, attesa, silenzio. Questa la triade che compone quell’altrove chiamato malattia. A vivere il male non solo chi lo sperimenta sulla propria pelle, ma un intero ecosistema fatto di medici, parenti, volontari. E una scrittrice, Elena Loewenthal, che in silenzio li osserva, li fotografa con mente e cuore, per riportarli poi in quell’album dell’esistenza al limite che è La vita è una prova d’orchestra, suo ultimo romanzo. Come abbia fatto, una scrittrice, studiosa e intellettuale ebraica, consapevole delle sue radici tanto da aver dedicato più di un libro al tema – Eva e le altre. Letture bibliche al femminile, Scrivere di sé, Conta le stelle, se puoi – a iniziare a frequentare i ‘non luoghi’ dei monti di pietà prima – Una giornata al banco dei pegni - e degli ospedali poi, è dettaglio secondario rispetto a quello che, in questi spazi di confine tra molte cose – vita e morte, salute e malattia, speranza e disperazione, consapevolezza e abbandono – è riuscita a trovare: l’umanità. Perché in questo libro, ambientato nell’unico limbo ancora rimasto, si avvicenda una processione di figure che non sono personaggi, ma persone. C’è chi, come Adriano, operatore del 118, svolge il suo compito cercando di combattere il senso di impotenza e la stanchezza; chi soffre ma cerca di non farlo pesare come Roberto, che paragona il rene artificiale che lo dializza a “un guinzaglio lungo e comodo, per niente stretto, che però non ti fa andare più in là di tanto – da un rene artificiale a un altro, di lì non si scappa perché senza di quelli non si vive più di due giorni di fila”; chi, semplicemente, attende, perché nella vita dei malati e dei loro cari tutto si dilata e si trasforma. Il tempo frenetico dell’esistenza di tutti i giorni prima rallenta, poi quasi si ferma in “un presente continuo”. Come per la condizione di Alessandra, nella quale: “un cucchiaio di yogurt più durare anche mezz’ora. E una risposta alla domanda: ‘Vuoi vedere la televisione?’ è capace di durare dieci, dodici minuti”. Dove la sala da pranzo è svuotata per fare posto al lettino da ospedale e dove il balcone non serve più, ormai, che per stenderci i panni. Difficile dire se, tra le pagine di Elena Loewenthal – ospite, sabato 1° ottobre, alla Festa del Racconto – si trovi speranza. Ci si trova sicuramente la vita, senza infingimenti: nuda. E tanto basta. Partecipa al Censimento e disegna l’Italia di domani. I dati raccolti saranno utili per cogliere i cambiamenti in atto nel Paese e orientare le politiche economiche, sociali e ambientali”. Così l’Istituto Nazionale di Statistica presenta il 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni. E, aggiunge: partecipa e darai “risposte al tuo futuro”. In un momento di crisi come questo, dove il futuro appare sempre più sbiadito, finalmente una certezza: l’Istat c’è. Nonostante l’economia vada a rotoli. Nonostante la miopia di un Governo che se ne infischia del popolino e delle sue istanze. Insomma: nonostante tutto. Se compilerai il questionario (in caso contrario potresti essere sanzionato, quindi vedi tu...) - contribuirai a disegnare l’Italia di un non precisato domani, per un altrettanto non precisato chi. Niente scioperi, niente picchetti di indignados in Piazza Martiri... basta mettere qualche crocetta per orientare il cambiamento. Anche noi carpigiani siamo chiamati a rispondere entusiasticamente all’appello dell’Istat e, per facilitarci, il Comune di Carpi ha attivato un apposito Ufficio Censimento e altri punti (Quicittà, Biblioteca e una dozzina di circoli cittadini, oltre al Census Point) dove sarà possibile ricevere informazioni e approfondimenti, per la compilazione on line e la riconsegna del questionario. Fortunatamente questa operazione ha consentito a qualche disoccupato di essere assoldato dal Comune - seppure temporaneamente - quindi, nonostante i famigerati blocchi delle assunzioni e i lamentati tagli, ben venga... Nella nota stampa del Comune si legge, “non preoccupatevi se la busta coi materiali arrivasse ai vicini, a parenti e amici e non alla vostra famiglia, poichè l’operazione di consegna da parte di Posteitaliane avrà termine l’8 ottobre”. Insomma tra le mille preoccupazioni dell’oggi (arrivare alla quarta settimana del mese, pagare il mutuo e la retta dell’asilo di vostro figlio, fare la spesa, trovare lavoro a 50 anni, non abbandonarsi alla disperazione nonostante una vita da precari) quella del mancato ricevimento dei moduli può tranquillamente occupare l’ultimo posto delle vostre priorità. Tanto arriverà. Pur invitandoci ad adempiere ai nostri doveri civici, avremmo preferito che il Comune di Carpi non sposasse lo slogan della campagna nazionale (Dai risposte al tuo futuro) affinchè alla seccatura perlomeno non si sommasse la beffa... Perchè il futuro sarà all’insegna di lacrime e sangue e non saranno certo due crocette a cambiarlo. Jessica Bianchi Foto della settimana... Di Marcello Marchesini Frase della settimana... Cinque tigli di oltre mezzo secolo d’età assolutamente sani sono stati abbattuti in via Leopardi su sollecitazione di un cittadino che ha subito un danno al muro di recinzione a causa delle radici. Lamberto Luppi, portavoce di alcuni residenti chiede, dalle colonne della Gazzetta di Carpi, del 16 settembre: “Ma dove sono gli ambientalisti?” Ce lo chiediamo anche noi... Il topo “filosofico” nei giardino del Teatro Comunale - Da CarpiBec. attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Valeria Cammarota, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli. IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555 STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713 REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 [email protected], [email protected] COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 21 settembre 2011 23.09.2011 n° 35 3 l’Opening di Ventanni ha segnato il tutto esaurito. Attesissima la coach styler Carla Gozzi che ha “rivestito” i due vincitori del casting on line lanciato dal fashion stores del centro storico A lezione di stile con Carlà S i è chiusa con un vero boom di presenze all’opening del punto vendita, la campagna di advertising promossa da Ventanni Fashion stores, la prima in Italia che ha utilizzato il social network più amato del momento per lanciare un casting on line davvero originale. 4.650 le persone che hanno partecipato scegliendo con il proprio “Mi piace” tra 114 candidature, di cui 50 uomini e 64 donne. Il voto doveva decretare il “lui” e la “lei” maggiormente bisognosi dei consigli di stile dell’amatissima coach styler Carla Gozzi, regina di Real Tv, grazie al programma Ma come ti vesti?. Alla fine la rete ha emesso il proprio verdetto: i due “anatroccoli” finiti nelle mani di Carlà, sono stati Hanna Isabella Pergreffi, sedici anni, di Campogalliano, con 698 “I like” e Daniele Bottazzi, 20 anni di San Martino in Rio, con 415 “Mi piace”. Sabato pomeriggio, di fronte a una vera e propria folla riversatasi in via Mazzini e rimasta col naso appiccicato alle vetrine, Carlà, elegantissima nel suo tubino nero, ha scelto per i due vincitori un nuovo outfit adatto al loro aspetto e alla loro personalità, fra i tanti marchi presenti nel rinnovato Ventanni. L’alto numero dei partecipanti e le molte persone che hanno stazionato davanti al negozio per assistere all’evento - introdotto dal DJ set di Max Po, batterista carpigiano della rocker Irene Grandi - testimoniano non solo il grande interesse, soprattutto da parte dei giovani, nei confronti di tutto ciò che è social ma sono un segnale positivo per un settore, quale quello dell’abbigliamento, che negli ultimi anni ha vissuto momenti critici anche in un territorio di grande tradizione come quello carpigiano. J.B. Carla Gozzi Gente in attesa Carla Gozzi con la famiglia Poletti Carla riveste Hanna Dopo la “cura” Gli ultimi ritocchi... Carla e Daniele 23.09.2011 n° 35 4 inchiesta crisi Insieme all’azionista del Gruppo Angelo Po, Livio Gialdini, abbiamo cercato di delineare le condizioni in cui versa il settore della meccanica a Carpi e quali scenari si aprono nell’era della crisi e del post manovra finanziaria La meccanica della crisi C ontinua la nostra inchiesta sul perdurare della crisi economica in città. Dopo il vox populi della scorsa settimana, abbiamo scelto di intervistare un uomo che, pur essendo milanese, vive e lavora a Carpi da 23 anni e, di meccanica, ne “mastica” da una vita, per tentare così di comprendere dall’interno, quanto il settore sia in sofferenza e, di conseguenza, quante famiglie siano oggi a rischio. La Angelo Po Grandi Cucine Spa, specializzata in cucine professionali e impianti completi per la ristorazione professionale è stata fondata nel 1922 a Carpi come officina per la riparazione di cucine a legna e carbone. Oggi è la punta di diamante di un gruppo industriale composto di 3 unità produttive (Carpi,Ascoli Piceno e Bergamo) e due filiali commerciali all’estero (Shanghai e Lione) e 370 dipendenti, a capo del quale sono tre azionisti: i nipoti del fondatore, la dottoressa Rossella Po (presidente) e il geometra Alessandro Po, insieme all’ingegner Livio Gialdini (direttore generale del gruppo dal 1988, ha poi ricoperto la carica di amministratore delegato dal 1996 all’aprile 2011). Ingegner Gialdini, come descriverebbe il tessuto imprenditoriale locale? “A fare la parte del leone, dal punto di vista imprenditoriale, è sicuramente il settore del Tessile - Abbigliamento, tra l’altro connotato da un elevato numero di imprese al femminile di eccellenza, fenomeno cui ho sempre guardato con grande interesse e rispetto. Negli anni terribili del Dopoguerra, grazie al tessile, la città è cresciuta, si è arricchita. Le crisi che hanno ciclicamente scosso questo comparto hanno risparmiato chi ha puntato alla qualità; chi, per abbassare i costi, ha delocalizzato la produzione o, ancora, chi ha puntato sul proprio brand, investendo in marketing e comunicazione. Carpi viene identificata, fuori porta e oltre i confini nazionali, attraverso alcuni marchi di prestigio che qui sono nati. Nella meccanica le cose vanno diversamente. In città le aziende con oltre 100 dipendenti sono realtà limitatissime e le piccole e medie imprese stanno vivendo, per la prima volta, un periodo di grande difficoltà”. Il settore della meccanica è in gravissima sofferenza. Molte le imprese che hanno chiuso o hanno subito un forte ridimensionamento. Quali sono stati, a suo avviso, gli errori degli imprenditori? “La crisi del mercato è molto forte e ciò di certo non aiuta le imprese. Le aziende vanno in crisi quando non si controlla con attenzione la liquidità. Si rischia la chiusura quando non si presta la dovuta attenzione al bilanciamento tra entrate e uscite. Non bisogna mai fare il passo più lungo della gamba, credo che questo adagio, apparentemente banale, debba costituire la linea guida per ciascun imprenditore o manager. Oggi è molto difficile gestire attività che richiedono strutture importanti con un elevato numero di dipendenti. Troppi gli inve- stimenti da fare che, a fronte di un calo rale all’insegna delle grandi opere di commesse come quello odierno, pubbliche e, non ultimo, ridotta la mettono a serio rischio il prosegui- tassazione sulle aziende, affinchè gli mento dell’attività. E’ encomiabile utili possano essere usati per finanziatuttavia che molti imprenditori carpi- re nuovi investimenti ed essere così giani, pur di resistere e non chiudere, competitivi su un mercato sempre più stiano mettendo mano al loro porta- globale e complesso. Non è accetfoglio, mettendo L’Italia, oggi, con l’avvento dei paesi in gioco i propri emergenti rischia il declino industriale. capitali ma occorre imparare a tirare il freno al momento giusto. tabile che la tassazione complessiva Nella situazione attuale e forse in applicata sull’utile lordo superi ormai futuro, il modello vincente è quello ampiamente il 50% (all’Irpeg infatti dell’azienda snella ovvero (anche se si sommano Irap, costi indeducibili non mi piace) di chi fa trading con e quant’altro). Stiamo scaricando l’estero, pur mantenendo la testa sulle giovani generazioni un deficit pensante in Italia”. mostruoso e questo è inaccettabile, Quali gli errori della politica? così come è preoccupante la perdita “Da tanto tempo seguo con una certa di credibilità del nostro Paese come attenzione gli avvenimenti politico- è dimostrato dall’andamento degli economici e posso affermare di non spread sui rendimenti che, se arriaver mai visto in tutti questi anni veranno ad avvicinare i 400 punti, l’attuazione di una vera e propria po- rischieranno di mettere in seria crisi litica industriale nazionale. L’unico la nostra economia. Non dobbiamo elemento veramente efficace e ap- dimenticare che l’Italia, è la seconda prezzabile si riduce agli ammortiz- potenza industriale d’Europa, eppure zatori sociali, che costituiscono però la Spagna, che non può certo vantare uno strumento di difesa, non certo di un tessuto imprenditoriale come il attacco. L’Italia, oggi, con l’avvento nostro, è più credibile di noi e quindi dei paesi emergenti rischia il declino ha uno spread inferiore. Purtroppo industriale. Il GruppoAngelo Po però allo stereotipo negativo all’estero di resiste e non prevediamo di aprire cui soffriamo si sovrappone l’immanessuna fabbrica all’estero”. gine di una classe politica incerta e Nonostante la manovra rima- in perenne conflitto e tutto ciò non neggiata quattro volte per rag- aiuta. Tutto questo mi amareggia giungere il pareggio di bilancio molto: noi valiamo dal punto di vista nel 2013, sono settimane nere dell’economia, senza offesa, molto di per la borsa, gli investitori eu- più degli spagnoli. Sfortunatamente ropei non hanno più fiducia nel però la speculazione non guarda in sistema paese italiano. “Questa faccia a nessuno e si indirizza dove manovra non risolve i problemi scorge debolezze”. dell’Italia: è tutta tasse, è de- Per le aziende non quotate in pressiva e non c’è niente per la borsa invece, come il Gruppo crescita”. Sono le prime parole Angelo Po, si scorge un barlume della presidente di Confindu- di ripresa nel mercato italiano stria, Emma Marcegaglia, all’in- ed estero oppure la stagnazione domani dell’approvazione alla permane? Camera della manovra. Quali “Quotati o no, la situazione è dura sono a suo parere i limiti della per tutti. Il mercato estero, quello eumanovra e come questi rica- ropeo in particolare, sta rallentando; dranno sull’impresa? una frenata che si aggiunge alla per“La manovra al momento prevede sistente stagnazione dell’Italia. Da blande riforme strutturali e non si parte nostra nel 2008 abbiamo aperto vede un piano per la crescita del Pa- una filiale commerciale a Shanghai ese. Senza riforme incisive, dove an- che rifornisce in particolare le grandi dremo a finire? Se la pressione fiscale catene alberghiere in un mercato in resta invariata o peggio aumenta, non forte espansione e che incomincia a potremo più competere sui mercati. darci delle soddisfazioni. Il futuro Credo che nessun imprenditore de- è là. La nostra rete distributiva in gno di questo nome richieda favori, Europa, che rappresenta una quota bensì una burocrazia più snella e un rilevante del nostro export, invece fisco meno invasivo. Forse qualcu- soffre. Non è assolutamente una no ancora non se ne è accorto, ma ci caduta libera ma certamente crestanno arrivando addosso dei treni sce poco”. in corsa: i cosiddetti paesi emer- Nonostante la frenata dei genti - Cina, India... – nei prossimi mercati, state crescendo? anni, porteranno qui prodotti molto “Innanzitutto occorre precompetitivi e di buona qualità. Se in mettere che nel 2010 un socio Italia non verrà ridotto ad esempio il (Amerigo Po) ha concordato costo del lavoro, (non i salari) come di cedere tutte le sue quote in potremo rimanere competitivi? Un cambio del 100% di un azienda dipendente, all’azienda, costa oltre (Enofrigo) che faceva parte del due volte il suo stipendio netto in gruppo, per cui il confronto delle busta paga: capisco gli oneri deri- cifre è ovviamente disomogeneo vanti dalla previdenza sociale, ma essendo quest’ultima uscita dal gli altri? Come potremo sopravvi- consolidato nel 2010. Ciò detto il vere e crescere se, ad aumentare è fatturato consolidato del gruppo solo il debito pubblico italiano? Va ha chiuso l’esercizio 2008 a 107 tagliata la spesa pubblica, deve essere milioni di euro, nel 2009 è sceso perseguita una politica infrastruttu- a 85, nel 2010 è cresciuto a 87 e, << >> nel 2011, prevediamo un fatturato in crescita del 4%”. Il Gruppo sta ricorrendo a forme di ammortizzazione sociale? “Sì, nel 2010 e anche quest’anno ma limitatamente a 120 dipendenti cosidetti “indiretti “(cioè impiegati e addetti alla logistica) a rotazione”. Crede che icarpigiani in mobilità o disoccupati potranno essere riassorbiti dal mercato del lavoro? “E’inutile illudersi: le aziende hanno ridotto gli sprechi e hanno aumentato l’efficienza anche attraverso la dismissione del personale, temo quindi non vi sarà un riassorbimento almeno nel medio periodo. Le aziende in futuro saranno sempre più selettive nella scelta dei collaboratori per cui è altamente auspicabile una intensificazione dei corsi di riqualificazione professionale”. Cosa occorrere quindi per far ripartire l’impresa? “Parafrasando una frase di JFK servono fantasia, coraggio e perseveranza. Occorre avere una vision di dove si vuole andare, coniugata a un’organizzazione snella, controllo dei costi con investimenti industriali e commerciali oculati. E, infine, prestare la massima attenzione alla liquidità”. Guardando al futuro è ottimista? “Nei primi mesi del 2009, il fatturato di Angelo Po era in caduta libera e abbiamo seriamente temuto di chiudere l’anno in perdita. Ci siamo tutti rimboccati le maniche, insieme al ricorso agli ammortizzatori sociali abbiamo iniziato a rivedere i processi aziendali, riducendo i costi e gli investimenti a eccezione di quelli sui prodotti e promozione. Il risultato? Alla fine dell’anno, malgrado un calo di fatturato di oltre 20 milioni di euro, siamo riusciti a chiudere il bilancio in utile e con una riduzione dell’indebitamento. Nel 2010 la redditività è ancora migliorata . Ma ci tengo soprattutto a sottolineare che non abbiamo licenziato nessuno dei 250 dipendenti di Carpi, una bella vittoria per l’azienda perché le risorse umane sono l’asset più prezioso. Abbiamo infine lanciato sul mercato un nuovo forno che, oggi, è considerato, senza smentite, il migliore. Non so quando ci sarà una ripresa, oggi la situazione è difficile. Resto però ottimista sia perchè i cicli economici si susseguono in alternanza ma soprattutto perché ritengo che anche in questa situazione critica esistano delle opportunità. Questo perchè i paesi emergenti non sono solo sinonimo di concorrenza, bensì di opportunità. Infatti in questi paesi vi sono ormai milioni di nuovi consumatori (con un potere d’acquisto simile a quello degli europei) da conquistare. I nostri padri hanno superato il dramma di una dittatura e di una guerra. Hanno saputo ricostruire un paese, a quel tempo senza prospettive, e senza risorse e ce l’hanno fatta. Prendiamo esempio da loro: non si deve mai disperare”. Jessica Bianchi 23.09.2011 n° 35 5 inchiesta crisi S fumato l’accordo di vendita con il colosso indiano Minda Spa, ormai non si contano più le assemblee tra il sindacato e la direzione di Zadi per tentare di trovare una quadra e far fronte alla crisi di liquidità in cui l’azienda carpigiana versa da tempo. “Sul piatto della trattativa vi è la possibilità dell’amministrazione controllata ma le ipotesi avanzate dalla direzione sono diverse”, dichiarano i sindacalisti di Fiom/ Cgil il cui obiettivo primario è che venga attivata una procedura che garantisca la continuità produttiva e la salvaguardia dei 193 lavoratori. Dopo ritardi, posticipazioni e silenzi, finalmente Zadi ha emesso un comunicato nel quale tenta di rassicurare mercati e lavoratori. “In uno scenario di perdurante crisi che coinvolge intere nazioni, che non risparmia certo l’Italia e che mette tutti a rischio di default, Zadi, pur con tutti i suoi problemi, resiste: sta assumendo personale, ha un portafoglio ordini elevato, GRUPPO ZADI - L’azienda rassicura ma i lavoratori chiedono garanzie Fatti non parole Picchetto dei lavoratori ha il massimo supporto da parte dei suoi maggiori clienti (Bmw, Bombardier, Ducati, Ktm, Honda, Piaggio, Yamaha) e, nell’anno in corso, fatturerà il 5% in più rispetto al 2010, con un margine Il sindaco e la sua squadra sono scesi in Piazza contro la manovra del Governo “Tempi duri L a crisi c’è e la manovra andava fatta, ma non così”. Questa, in sintesi, l’accusa che il sindaco di Carpi Enrico Campedelli e la sua Giunta muovono al Governo. Per questo motivo, sindaco e assessori sono scesi in piazza, giovedì 15, aderendo alla protesta indetta dall’Associazione Nazionale Comuni d’Italia per sensibilizzare la cittadinanza sulla gravità del momento. Appena conclusosi il volantinaggio, il sindaco si è poi recato a Modena, dove ha simbolicamente riconsegnato la delega al Prefetto. “La manovra è dannosa sia per i cittadini che per il Paese e peserà in modo abnorme sugli Enti Locali. Prova ne è il fatto che sindaci di ogni schieramento si sono trovati concordi nel manifestare pubblicamente la sua profonda iniquità. L’iniziativa – ha continuato Campedelli - serve a far capire ai nostri concittadini che la situazione è drammatica e che i servizi saranno compromessi dagli ultimi provvedimenti del Governo in modo irreversibile”. Successivamente si è svolta, in Consiglio Comunale, un’assemblea aperta alla città. In questa sede l’assessore al Bilancio Cinzia Caruso ha ricordato come tagli consistenti - per 1milione800mila euro nel 2011 e 1milione200mila nel 2012 – fossero già stati decisi nel 2010 mentre: “il tanto sbandierato federalismo è in realtà una scatola vuota perché, se si analizzano i dati, in quattro anni a partire dal 2006 l’autonomia finanziaria di Carpi è passata dal 92 al 65%. Che senso ha concedere autonomia agli Enti Locali se poi gli si negano le risorse?”. All’assemblea erano presenti anche i sindacati che hanno ribadito i motivi della loro preoccupazione: “si taglia sul blocco più debole della società mentre, negli ultimi 10 anni, la ricchezza è andata spostandosi dai redditi da lavoro ai grandi capitali”, ha ricordato la segretaria di Cgil Tamara Calzolari mentre, per Roberto Giardiello di Cisl, “sembra che i membri del Governo si comportino come i tre capponi di Renzo, intenti a beccarsi tra loro e ignari del destino che li attende in cucina”. Che il nostro Paese – e Carpi con lui - sia in un momento estremamente drammatico, è opinione condivisa anche dai rappresentanti dell’impresa che, con Barbara Bulgarelli di Cna, bolla questa, “come la manovra delle occasioni perdute. La percentuale di risorse dedicata agli investimenti è ridicola e si sarebbe dovuta dare la possibilità ai Comuni virtuosi, di spendere”. Mentre per la media dei comuni italiani la spesa corrente destinata al loro funzionamento è al 41,8%, a Carpi la percentuale scende al 24%, mentre il restante 76% è destinato ai servizi. “Cercheremo di tenere su istruzione e servizi sociali – ha concluso il sindaco – perché occorre, in questi frangenti, pensare ai più deboli e al futuro”. Marcello Marchesini operativo lordo cresciuto del 50% e pari al 12% del fatturato”. Al momento l’azienda, coadiuvata da alcuni professionisti, starebbe predisponendo un nuovo Piano Industriale volto all’ottenimento di un “necessario supporto finanziario da parte del sistema bancario”, che verrà presentato nelle prossime settimane. “Le aziende del Gruppo (Gks Gmbh e Giussani Techniques Spa in particolare) sono redditizie e adeguatamente patrimonializzate. Gli assets immobiliari del gruppo sono considerevoli così come quelli industriali; l’alto indebitamento, a medio e lungo termine, è dovuto principalmente alla performance negativa di un’azienda del settore acquisita vari anni fa e ostacolata nel suo risanamento dalla gravissima crisi internazionale oltre che da pregresse problematiche non ancora risolte. Non si tratta di essere ottimisti o pessimisti ma di rimboccarsi ancora di più le maniche e, con determinazione e professionalità, raggiungere il risultato atteso che sappiamo bene non essere né automatico né dovuto. Di sicuro Aldo Quintavalla e tanti in azienda come lui combattono strenuamente la battaglia, al fine di mettere l’azienda sui binari della continuità futura, responsabilmente e nel rispetto dei valori che ci contraddistinguono e mai venuti meno. La partita la si gioca fino in fondo e la testa in ogni caso sarà alta”. L’auspicio è che alle rassicuranti parole dell’azienda seguano poi i fatti e che questa paventata “resistenza” convinca il settore bancario a salvare dal rischio fallimento il gruppo, affinché quasi 200 famiglie possano finalmente tirare un meritato sospiro di sollievo. J.B. La carpigiana Graziella Spinelli, con la creatività che contraddistingue tanti italiani, si è fatta venire un’idea per rispondere alle piccole incombenze quotidiane della cittadinanza e, allo stesso tempo, per tentare di non farsi sopraffare dalla crisi Nuovi mestieri N ell’epoca di Internet, vuole essere un modo diverso di “mettersi in rete”. Si tratta di I mestieri uniti, un’agenzia di artigiani professionisti nata da un’idea di Graziella Spinelli, di professione edicolante. L’agenzia è stata fondata esattamente un anno fa, quando era ormai chiaro che il commercio in generale, e il mondo dell’editoria in particolare, attraversavano – e ancor oggi attraversano – una profonda crisi. Mestieri Uniti raccoglie idraulici, falegnami, elettricisti, muratori, lattonieri e imbianchini pronti a effettuare tutte quelle piccole-grandi riparazioni cui periodicamente si deve far fronte, con grandi difficoltà nel reperire professionisti capaci e dai prezzi contenuti. Gli anziani, in particolar modo, spesso non supportati da adeguate conoscenze nel settore, capita si rivolgano ad artigiani reperiti, magari, su bigliettini trovati nella cassetta delle lettere. “Non sai mai chi puoi trovare – spiega Graziella – e se poi queste persone si possano realmente rivelare competenti: anche per questo ho pensato di creare l’agenzia”. Pur mantenendo l’edicola di Piazza Garibaldi, dunque, Graziella Spinelli, con la creatività che contraddistingue tanti italiani, si è fatta venire un’idea – una buonissima idea – per far fronte alle sempre maggiori difficoltà della comunità che la crisi non aiuta a risolvere. “Ammetto che giornali e tapparelle rotte sono due cose molto diverse tra loro – continua – ma la mia idea è nata dalla constatazione che siamo tutti in rete. Il mondo dell’editoria è stato messo in crisi da Internet e dal dilagante sistema degli abbonamenti ai giornali, dunque anche la mia attività è andata scemando. E’ anche vero, tuttavia, che se va male a me, va male anche al prossimo e viceversa: la Graziella crisi mondiale Spinelli ha chiarito ancor di più che il nostro benessere è fortemente correlato a quello altrui. E allora ho pensato di fare qualcosa per aiutare gli altri e, al contempo, me stessa. Ogni giorno a casa di tutti si rompe qualcosa, un rubinetto perde o si guasta l’impianto elettrico: porvi rimedio è necessario, non si discute, ma è davvero difficile reperire chi faccia questi lavoretti in modo appropriato e a cifre ragionevoli. E’ proprio sulla necessità che ho voluto puntare, ma non per ragioni di guadagno personale: volevo creare qualcosa che fosse utile alla comunità. Oggi, per questo genere di riparazioni, spesso si ricorre a pensionati - e non solo - che lavorano in nero, a tempo perso: ho così pensato anche di poter arginare, nel mio piccolo, questo fenomeno crescente. Ho contattato personalmente gli artigiani e, grazie ad Ascom Confcommercio, ho fatto sottoscrivere loro un regolamento per calmierare i prezzi. Non è una cosa facile, ma ci sto riuscendo”. Un’idea davvero industriosa che oltretutto, in corso d’opera, ha ulteriormente palesato quanto siano numerose le persone in difficoltà. “Molti artigiani – spiega Graziella – venuti a sapere di que- sto progetto, si sono rivolti a me in cerca d’impiego, proponendosi per entrare a far parte del gruppo di professionisti. Purtroppo, il team era già stato creato e ho dovuto dir loro di no”. L’attività, a un anno di distanza, è avviata. Presso l’edicola di Graziella Spinelli o contattandola al recapito telefonico 347.9712334, è possibile far presente le proprie esigenze. Graziella smisterà le telefonate, troverà il professionista di cui si ha necessità e organizzerà gli appuntamenti, in cambio di una piccola percentuale. Al termine dei lavori, la stessa Graziella si accerterà che i clienti siano rimasti soddisfatti. “Vorrei essere un punto di riferimento per chi ha bisogno – conclude – e credo che, aiutando il prossimo si possa anche smuovere l’economia”. Valeria Cammarota 23.09.2011 n° 35 6 V enerdì 16 settembre, si è svolto un incontro tra l’assessore all’Urbanistica del Comune di Carpi Simone Tosi e i rappresentanti dell’Associazione Parco Lama. Come sottolinea l’assessore “il Progetto Parco Lama può rappresentare per la nostra città una scommessa su un modo nuovo e diverso di pensare i luoghi fisici del territorio. La prima sfida è quella di creare questo progetto coinvolgendo e trovando un accordo tra tutti i soggetti privati che hanno un interesse nell’area, attuatori delle Zone di espansione, agricoltori e residenti. Per far questo occorre un coinvolgimento largo, mettendo al centro questi soggetti, perché una seconda sfida da vincere è portare Carpi tra i comuni più avanzati relativamente alla ‘nuova urbanistica’, che ha tra i suoi obiettivi quello di superare le linee di demarcazione del territorio tra città, periferia e campagna. La scommessa è quella di creare una connessione tra Dopo le fasi interlocutorie, amministrazione comunale e associazione Parco Lama paiono essere giunte a una condivisione di massima del progetto per la creazione del grande parco a est della città. A breve un’iniziativa pubblica Parco Lama: sì, ma quando? centro urbano, periferia, aree verdi e campagna: per guardare a una Carpi dei prossimi 20 o 30 anni con una nuova e diversa prospettiva”. Maurizio Marinelli, presidente dell’associazio- ne Parco Lama, ha invece sottolineato come “l’incontro abbia confermato il raggiungimento di una sostanziale sintonia d’intenti tra l’amministrazione, l’associazione e il comitato Per il Parco Lama (composto da oltre 5mila cittadini), ovvero proteggere la grande area a est della città, dalla ferrovia al fiume Lama, per farne un grande parco urbano di valorizzazione paesaggistica, storica e culturale che comprenda aree pubbliche, percorsi di attraversamento, aree agricole e insediamenti di interesse collettivo con interventi di recupero vincolati ai più alti standard di qualità e sostenibilità energetica e ambientale. Ora che, dopo le fasi interlocutorie degli incontri precedenti, siamo giunti a una condivisione di massima del progetto, possiamo confrontarci con la città per procedere poi con gli atti formali che daranno vita al Parco Lama”. Al termine dell’incontro si è deciso di realizzare un’iniziativa aperta alla città e promossa di comune accordo dall’associazione Parco Lama e dall’assessorato all’Urbanistica del Comune. Niente raccolta domiciliare dei rifiuti in centro storico. Bocciata anche l’adozione dei cassonetti interrati per costi e difficoltà logistiche I cassonetti interrati non piacciono all’assessore L a raccolta differenziata porta a porta è da poco sbarcata a Limidi e a Soliera. Questo sistema di smaltimento, utile per incentivare una raccolta differenziata più efficace, sta prendendo sempre più piede. All’appello però manca ancora il centro storico di Carpi. I dati del 2010 dell’Osservatorio Provinciale Rifiuti sono incoraggianti: la nostra città è infatti uno dei comuni del modenese dove la differenziata tocca le percentuali più alte. Delle circa 39mila tonnellate di rifiuti urbani prodotte annualmente, ne sono state differenziate quasi 23mila. Vale a dire che, se nel 2010 ogni cittadino carpigiano ha prodotto 566 chilogrammi di rifiuti, 333 sono stati differenziati. In questo modo la percentuale arriva al 58,8% del totale. “Grazie all’introduzione della raccolta porta a porta, a Carpi è migliorata in maniera significativa la qualità della differenziata, soprattutto per quanto riguarda l’organico – ha commentato il presidente di Aimag, Mirco Arletti – l’ultima estensione è stata fatta quest’anno coinvolgendo altri 10mila abitanti. Ora sono 51mila le famiglie interessate da questo provvedimento su circa 70mila. Cassonetto interrato a Cento di Ferrara. Numerosi i vantaggi: rifiuti non più visibili su strade e piazze; a parità di area superficiale occupata si raccoglie un volume sino a 4 volte superiore; abbattimento degli odori sgradevoli; eliminazione dei liquidi di percolamento nocivi e immondizia non più accessibile agli animali. Un porta a porta sul centro storico però, avrebbe degli impatti organizzativi e visivi che, probabilmente, non lo rendono il sistema più adatto per l’area”. Aimag sta dialogando con l’Amministrazione Comunale circa la strada da intraprendere ma nulla è ancora stato deciso. Secondo l’assessore all’ambiente Simone Tosi, “non va replicato lo stesso strumento utilizzato nelle zone periferiche. Occorre guardarsi intorno, alle realtà che hanno operato bene nel Nord Italia. Il sistema dei cassonetti interrati però – già adottato in molte città italiane – non mi convince Riaperto sabato 17 settembre il Ponte dell’Uccellino. Ad accogliere le autorità intervenute per l’inaugurazione, un gruppo di contestatori capitanati da Matteo Gualdi, della lista civica Rilanciamo Soliera Il nuovo “Uccellino” non piace R iaperto sabato 17 settembre, tra le polemiche, il Ponte dell’Uccellino, situato al confine tra i Comuni di Modena e Soliera. Quando, verso le 12, il sindaco di Modena Giorgio Pighi, quello di Soliera Giuseppe Schena e l’assessore all’Urbanistica del Comune di Modena Daniele Sitta sono arrivati sul posto per l’inaugurazione, hanno trovato ad accoglierli un gruppo di contestatori capitanati da Matteo Gualdi, della lista civica Rilanciamo Soliera. Ne è nato immediatamente un vivace scambio di battute. “La Provincia e il Comune di Soliera devono smetterla di prenderci in giro – ha dichiarato Gualdi – avevamo chiesto un nuovo ponte, in pietra e a due corsie, e non questo ennesimo rattoppo”. I manifestanti sostengono che i soldi per un nuovo progetto ci Alcuni dei contestatori Pighi coi contestatori sarebbero. Anche perché, come ha aggiunto uno di loro: “100 metri più avanti c’è un ponte in acciaio che trasportava i camion della Tav, e che nessuno utilizza. Un nuovo ponte, sicuro, moderno e che duri nel tempo ci era stato promesso dal sindaco, ed è necessario per dare alla collettività una struttura di collegamento decente e per non obbligare i solieresi a dover passare ogni mattina sulla Nazionale per Carpi, sempre congestionata”. L’obiezione principale del gruppo è che spendere 200mila euro per riparare un vecchio ponte che presenta costantemente dei problemi è uno spreco. A loro ha risposto Schena. “I soldi ci sono? Dove? Noi abbiamo una disponibilità di 4 milioni e 600mila euro destinati dalla Provincia attraverso le convenzioni con l’autostrada del Brennero. L’ho detto in mille occasioni e lo ripeto: non voglio un ponte senza una strada di collegamento”. Secondo il primo cittadino il progetto è decisamente più complesso perché: “consentire il transito indiscriminato non farebbe che disseminare i veicoli per la campagna, creando il caos. E poi anche Sulla provinciale 413, tra Carpi e Novi, sono partiti i lavori di ripristino del manto stradale La speranzaora “affonda” nella resina S ono partiti i lavori di risanamento e ripristino del fondo stradale sulla provinciale 413 tra Carpi-Novi. Per risolvere i problemi di instabilità della strada, la Provincia di Modena adotta una tecnica innovativa in grado di garantire una soluzione di lungo periodo: in un tratto di tre chilometri della provinciale, tra i Comuni di Novi e Carpi, il fondo stradale sarà consolidato attraverso una rete di perforazioni nel terreno al fine di iniettare, a più livelli di profondità, resine poliuretaniche per aumentare la capacità portante del sottosuolo. Tali resine, infatti, espandendosi compattano il terreno aumentando la rigidezza, quindi la stabilità dell’asfalto. L’intervento è il frutto di un’analisi dei problemi dell’arteria, anche tramite foto dal satellite, carotaggi e prove penetrometriche fino a 20 metri di profondità. Per consentire i lavori, nel tratto di circa tre chilometri tra Novi e Fossoli, la circolazione avviene a senso unico alternato con una velocità massima di 30 chilometri orari. L’investimento è di oltre 2 milioni e 200mila euro finanziati con le risorse che la società Autobrennero mette a disposizione delle Province attraversate dall’A22 per interventi sulla viabilità. Sul tratto Carpi-Novi della provinciale, a causa delle caratteri- per costi e difficoltà logistiche”. L’obiettivo è comunque chiaro: “vogliamo arrivare ad avere, entro il 2014, un sistema di differenziata spinta su tutto il territorio”. Oltre a questo, si fa sempre più concreta la volontà di arrivare alle tariffe puntuali: “applicando il principio che chi differenzia meglio i rifiuti, ne avrà un incentivo economico, pagando meno. Per rendere reale quello slogan dei primi Anni ’90: chi inquina, paga”. Staremo a vedere che decisione sarà presa e se gli obiettivi prefissi saranno raggiunti. Marcello Marchesini solo il ponte costerebbe intorno ai 5 milioni e mezzo di euro”. L’ammontare complessivo del progetto – ponte più strada - si aggirerebbe invece sui 13 milioni. I due Comuni stanno provvedendo, insieme alla Provincia, alla progettazione preliminare “ma esistono problemi di contesto che nessuno dovrebbe ignorare” ha concluso Schena riferendosi al patto di stabilità che impedisce agli Enti Locali di spendere cifre consistenti in investimenti. “I soldi ci sarebbero: 14 miliardi di vecchie lire se si sommano quelli dell’autostrada più il ricavo della privatizzazione dell’acqua” ha ribattuto Gualdi. Sia come sia, per ora tutti gli automezzi fino a 2,5 tonnellate potranno passare di qui. I lavori, iniziati il 22 luglio scorso, hanno previsto la sostituzione del tavolato in legno – troppo rumoroso – con la nuova pavimentazione in asfalto, il potenziamento della struttura portante con nuove travi in ferro, la posa della segnaletica verticale lampeggiante che evidenzia portata del ponte, lunghezza e velocità di percorrenza e un nuovo guard rail. M.M. stiche del fondo stradale, definite dai tecnici “scadenti con una scarsa portanza per la natura argillosa dei terreni che si rigonfiano e ritirano a seconda delle condizioni meteo provocando i danni all’asfalto”, l’asfalto si deteriora velocemente provocando dissesti, buche, fenditure e avvallamenti pericolosi per la sicurezza stradale. Un fenomeno particolarmente grave nel tratto interessato dai lavori, dove la Provincia ha effettuato in questi anni ripetuti e onerosi interventi di manutenzione, senza mai riuscire a risolvere il problema in modo definitivo, tant’è che tuttora si circola con il limite di 50 chilometri orari. 23.09.2011 n° 35 L a canzone di buon compleanno cantata al telefono dal vescovo Elio Tinti e una festa a sorpresa. Don Nino Levratti è apparso visibilmente emozionato nel giorno del suo compleanno, mercoledì 14 settembre, quando alla Santa Messa delle 18.30 in Cattedrale si è ritrovato davanti tutti i suoi scout, quelli che hanno percorso un pezzo di strada con lui, condividendo vita e ideali. Nato a Gavello di Mirandola, il 14 settembre 1921, don Nino ha trascorso i suoi primi anni di sacerdozio a Mirandola per poi trasferirsi a Carpi nel 1953, chiamato da monsignor Artemio Prati a dirigere l’Oratorio cittadino, incarico che ha ricoperto fino al 1985. A quegli anni è dedicato il volume La nostra età fiorita (2007) scritto da don Nino in occasione dei cinquant’anni di vita dell’Oratorio di via Santa Chiara. Monsignor Tinti ha poi ricordato i numerosi incarichi ricoperti da don Nino che ha profuso il suo impegno in diversi ambiti, in particolare sul fronte dell’educazione dei giovani: è stato assistente, fino al 1998, del Gruppo Scout Carpi 1. E, nonostante gli anni, don Nino conserva uno spirito da fanciullo: non rinuncia, infatti, a seguire i Lupetti e le Coccinelle nel loro campo estivo in montagna per accompagnarli nel cammino di catechesi. Nel corso della celebrazione, con la voce a tratti rotta dalla commozione, don Nino ha ringraziato i presenti. La festa, la cui regia era affidata all’instancabile Paolo Battini, è proseguita poi all’Oratorio Eden. 7 Festa a sorpresa per il compleanno del sacerdote Don Nino fa 90 Il 1° gennaio 2012 dovrebbe nascere Seta, un soggetto unico che si occuperà del servizio di trasporto pubblico locale nei bacini di Modena, Reggio Emilia e Piacenza Quale futuro per Atcm? D inizia il nuovo Anno Pastorale urante il Consiglio Comunale di giovedì scorso si è discusso circa le operazioni di aggregazione dei soggetti affidatari del servizio del trasporto pubblico locale nei bacini di Modena, Reggio Emilia e Piacenza. L’assessore provinciale ai Trasporti Stefano Vaccari ha spiegato che anche nella nostra regione si sta promuovendo l’aggregazione nel settore del trasporto pubblico locale, “per favorire la riorganizzazione e l’efficienza delle aziende, i progetti intermodali, per ottimizzare i processi e dare più servizi a costi minori attraverso economie di scala e, infine, per aumentare le capacità di autofinanziamento. L’obiettivo è quello di creare un soggetto unico in Emilia Romagna che si occupi in modo integrato di trasporti su gomma e su ferro. L’aggregazione attraverso una fusione e un aumento di capitale tra Piacenza, Reggio Emilia e Modena vuol dire creare un’impresa da più di 32 milioni di chilometri, con 1.134 dipendenti e oltre 900 mezzi, che avrà il 58.4% di quota pubblica. Nel piano industriale della nuova azienda Seta è prevista una forte razionalizzazione dei costi del personale e di manutenzione, un’omogeneizzazione delle tariffe, una riorganizzazione dei servizi sulle tre province e una sempre maggiore lotta all’evasione tariffaria. L’obiettivo è di partire il 1° gennaio 2012 in base a una scelta condivisa tra i partner istituzionali delle tre province, che non penalizzi Modena né per quel che riguarda le tariffe né per i chilometri percorsi. La sede di Seta sarà a Modena e il presidente pure, mentre il nuovo consiglio di amministrazione sarà di 5 membri e non più di 15, tre di nomina pubblica e due privata, tra cui l’amministratore delegato. La nuova azienda – ha concluso - prevede un percorso di avvicinamento al pareggio di bilancio nei prossimi tre anni”. Venendo ad Atcm, Vaccari ha spiegato che nel 2011 l’azienda provinciale “prevede di raggiungere il pareggio di bilancio dopo anni di debiti mentre nel primo semestre l’aumento dei passeggeri è stato pari al 6.6%, e a Carpi oltre il 31% in più rispetto al primo semestre 2010. Parma per ora ha fatto una scelta diversa ma l’obiettivo è di aggregare in un secondo tempo anche l’azienda trasporti della città ducale”. L’amministratore delegato di Atcm Claudio Ferrari, che già il 14 luglio scorso aveva presentato l’argomento al civico consesso, ha spiegato che Piacenza e Reggio “dovranno portare avanti strategie sull’esempio di Atcm per migliorare i propri conti. Non ci sono concessioni in scadenza ma un contratto di servizio tra Atcm e Regione che scade a fine 2011, ma in casi simili si concorda una proroga di tre anni”. Educare alla vita A ll’apertura del nuovo Anno Pastorale, monsignor Elio Tinti invita la comunità a partecipare al convegno che si terrà sabato 24 settembre, dalle 9.30 alle 12.30, presso l’istituto Nazareno (via Peruzzi 42). Tema: Educare alla vita buona del Vangelo: comunicazione e cultura. “Camminare secondo lo Spirito, questo sì che mi sta a cuore – sottolinea monsignor Tinti - tutti abbiamo ricevuto lo spirito santo, tutti siamo chiamati a usare i suoi doni come strumento di vita cristiana, come mezzi per essere cristiani autentici giorno per giorno. Se facciamo queste cose con consapevolezza, ardore e fedeltà, noi rendiamo presenti i frutti dello Spirito che tutti auspichiamo dagli altri e che noi per primi dobbiamo testimoniare. Questo voglio donare come mio testamento spirituale a chi vorrà ascoltare queste parole e a chi verrà dopo di me”. Il vescovo, in linea con gli orientamenti dei vescovi italiani per il decennio, ha deciso di porre il tema dell’educazione al centro del convegno: “oggi si parla tanto di emergenza educativa, e questa preoccupazione non è rivolta solo alle giovani generazioni, bensì a tutti. Perché tutti – prosegue – abbiamo bisogno di essere educati e lasciarci educare a un nuovo spirito di figliolanza con Dio e di fratellanza tra di noi. Vediamo tanti comportamenti, che dimostrano quanto sia necessario tornare alle origini del nostro essere uomini, del nostro essere responsabili della vita, sia a livello personale che comunitario. Si fa urgente educare e formare alla ‘vita buona’ alla luce del Vangelo”. Ai nastri di partenza l’Ottobre Rosa, l’iniziativa di sensibilizzazione per la prevenzione dei tumori femminili che da anni vede tra i protagonisti l’Azienda Usl di Modena La prevenzione che salva la vita E ’ ancora complicato convincere le donne a sottoporsi agli esami necessari a prevenire o a segnalare per tempo malattie femminili, quali il tumore al seno o all’utero. La paura di scoprire qualcosa che non va latita in ogni donna, tuttavia è vero che la prevenzione aumenta il numero di guarigioni dal cancro. E proprio questo è l’obiettivo che si propone Ottobre Rosa, l’iniziativa di sensibilizzazione per la prevenzione dei tumori femminili che da anni vede tra i protagonisti l’Azienda Usl di Modena, i Comuni di Carpi e Modena e la Provincia di Modena. Lo scopo è portare la percentuale di donne che periodicamente effettuano gli esami di controllo all’ambizioso traguardo del 100%. Il mese di ottobre, dunque, ancora una volta, verrà dedicato alla prevenzione dei I nizia lunedì 24 ottobre il prossimo corso di gruppo per imparare un metodo per smettere di fumare, organizzato dal Centro antifumo di Carpi presso la sala riunioni del Distretto di Carpi, ingresso da via Molinari. Il corso, gratuito e proposto con continuità durante l’anno, ha la finalità di attivare sul territorio interventi di contrasto al fumo di tabacco, considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità la prima causa evitabile di malattia e morte. Smettere di fumare è un traguardo raggiungibile da tutti i tumori femminili puntando su una formula che coinvolge mondi anche differenti da quello della sanità: cultura, economia, sport e spettacolo si riuniranno per amplificare il messaggio e portarlo in luoghi inconsueti come piazze, mercati, teatri, stadi, palazzetti dello sport. Tra i tanti appuntamenti - che verranno presentati a giorni – sono previste, in particolare, iniziative dedicate alla popolazione straniera, sempre più numerosa sul territorio, al fine di favorire un maggiore coinvolgimento delle donne straniere e facilitarne l’accesso alle strutture sanitarie. Questo obiettivo verrà perseguito anche attraverso proiezioni di film e traduzioni multilingue degli opuscoli dedicati alla prevenzione e ai vari esami specialistici rivolti alle donne. La battaglia contro i tumori femminili è ancora lunga, ma i dati più recenti sono incoraggianti. L’Emilia Romagna è stata la prima regione italiana ad attivare sull’intero territorio programmi di screening per le neoplasie femminili, attraverso campagne mirate, quali l’Ottobre Rosa ad esempio, perché è fondamentale capire che la prevenzione deve diventare per ogni donna una sana e semplice abitudine. Val.Cam. Corsi di gruppo e individuali Smettere di fumare si può! fumatori e l’abbandono dell’abitudine al fumo permette di ridurre i rischi di contrarre malattie gravi e invalidanti e di migliorare il proprio stato di salute. Il corso è strutturato in 12 incontri di gruppo, il lunedì e il giovedì dalle 12 alle 14, rivolto a fumatori motivati a smettere e disposti a seguire programmi terapeutici. L’équipe che lo conduce è composta da figure sanitarie esperte e da medici che partecipano sia al lavoro di gruppo, sia ai trattamenti farmacologici di supporto, per i quali non è previsto il pagamento del ticket. E’ stato attivato inoltre l’ambulatorio individuale il giovedì pomeriggio: un’opportunità innovativa che prevede anche l’utilizzo di nuovi farmaci. Le iscrizioni si possono effettuare ogni mattina, telefonando al Servizio Dipendenze Patologiche di Carpi Tel.059.659921. 23.09.2011 n° 35 8 In Breve Consiglio Comunale Parcheggiatori abusivi nel mirino L a consigliera Giuseppina Baggio (PdL) ha presentato nel corso della seduta del civico consesso, un’interrogazione sui parcheggiatori abusivi che operano nel parcheggio dell’ospedale Ramazzini. “La Giunta è a conoscenza di questo stato di cose e dei disagi ai cittadini provocati da costoro? Quali accorgimenti ha preso? E’intenzione della stessa prendere provvedimenti straordinari per ripristinare la civile convivenza che al momento è impedita dall’atteggiamento insistente e aggressivo dei parcheggiatori?”. L’assessore alla Polizia Municipale C. Alberto D’Addese ha replicato che “i disagi e i disturbi causati dalle attività di accattonaggio sono noti sia alla Giunta che al Corpo di Polizia Municipale e alle altre Forze dell’Ordine che sono impegnate a combattere tale fenomeno. L’articolo 38 del Regolamento di Polizia Urbana vieta l’attività di accattonaggio e questua sulle aree pubbliche. Per questi motivi gli agenti di Polizia Municipale hanno esercitato massicciamente sia attività di prevenzione, con la presenza fissa di operatori in corrispondenza del parcheggio, che di repressione con sanzioni amministrative. Inoltre è stata promossa una campagna di informazione ai cittadini invitandoli a denunciare casi di molestia o minaccia e a non esaudire richieste di denaro per stroncare sul nascere queste attività. E’ stata disposta anche la presenza giornaliera di Assistenti civici con l’incarico di verificare e segnalare la presenza di tali soggetti. Nel corso del 2010 (il Regolamento è entrato in vigore ad agosto) sono state elevate 9 sanzioni; nell’anno in corso, 5”. La sezione carpigiana di Auser ha ricevuto in comodato d’uso gratuito per quattro anni, dal Gruppo Unica Spa di Reggio Emilia, un nuovo mezzo di trasporto Un nuovo pulmino per l’Auser A lla presenza dell’assessore alle Politiche Sociali Alberto Bellelli, di Roberto Rozzi, procuratore del Gruppo Unica Spa di Reggio Emilia, dei rappresentati di Auser Angelo Morselli e Paolo Mantovani, unitamente alla coordinatrice della Cgil di Carpi, Tamara Calzolari è stato mostrato il nuovo mezzo dell’Auser di Carpi. Una donazione che rientra nel progetto M.G. Mobilità Gratuita che si basa su donazioni volontarie e gode del patrocinio del Comune di Carpi. Si tratta di un pulmino Fiat Ducato concesso in comodato gratuito per quattro anni, dal Gruppo Unica Spa di Reggio Emilia che si accolla anche tutte le spese di manutenzione, comprese quelle legate a bollo e assicurazione. Il mezzo sarà utilizzato per il trasporto di anziani non autosufficienti, disabili e persone con ridotta capacità motoria. Il pulmino - che oltre a riportare il logo dell’Auser, sarà sponsorizzato anche da altre aziende locali - potrà trasportare sino a 9 persone, compreso l’autista e 2 carrozzine (ricordiamo che la corrozzina in uso all’Auser di Carpi è stata donata dalla Farmacia Soliani). La sezione carpigiana di Auser, costituita il 9 aprile scorso, attualmente annovera 21 volontari operativi e ha sede presso il centro anzianiArci Due Ponti. L’associazione ha finalità assistenziali e, in pochi mesi di vita, ha già svolto servizi di trasporto per circa un centinaio di persone con disabilità. Il Ducato si aggiunge infatti al mezzo già in dotazione, l’auto Citroen Berlingo adattata per il trasporto di carrozzine. Questo mezzo del costo di 32mila euro è stato acquistato con il contributo volontario del 5‰ di modenesi e carpigiani. Chi desidera richiedere l’attivazione dei servizi Auser può rivolgersi al 348.1791978. Approvato dalla Giunta il progetto definitivo 95mila euro per il Canile L a Giunta comunale ha approvato il progetto definitivoesecutivo relativo al Risanamento del canile di via Bertuzza a San Marino. La Regione riconoscerà al Comune un contributo pari al 50% delle opere da realizzare, che riguardano il risanamento delle strutture di ricovero degli animali, il miglioramento della sicurezza e delle condizioni igienico-sanitarie unitamente al miglioramento delle condizioni di lavoro dei volontari che gestiscono il canile in convenzione con l’Ente Locale e con quello di Novi di Modena. I lavori costeranno in totale 95mila euro e il progetto è stato redatto dai tecnici del Settore Lavori Pubblici del Comune. L’intervento finalmente permetterà di rispondere alle esigenze di sicurezza della struttura, senza dimenticare che i volontari hanno continua necessità di aiuti economici e materiali per rispondere ai bisogni dei cani accuditi, esigenze che sempre più il solo Comune fa fatica a sostenere. Jungonauta made I Fatti della Settimana in Carpi... Via marx, sicurezza a carPI by Locco - www.jungo.it raffica di furti Cronache di viaggio! Quattro furti in un solo pomeriggio e in un solo condominio in via Carlo Marx. Tanti danni a fronte di bottini decisamente risicati.I residenti della strada infatti, da tempo vittime di furti, hanno imparato a non tenere ori e contanti in casa. Jungo è il sistema che rivoluzionerà il nostro modo di spostarci (in città e fuori città): è un modo agile e flessibile per ridurre o anche azzerare la nostra dipendenza dall’auto. Come? Semplice: sfruttando le correnti naturali di traffico! Ci sono milioni di sedili vuoti che ti passano davanti, ti ci puoi imbarcare direttamente, con tempi di attesa che tendono a zero! Quando un automobilista qualsiasi vede uno “jungonauta” che fa il segnale - mano alzata con la card in mano - accosta volentieri, perché sa di poter viaggiare in compagnia, in sicurezza reciproca, guadagnando il ticket. Lo jungonauta a sua volta saltella da una direttrice all’altra, risparmiando e… divertendosi! Tutto su www.jungo.it In Trentino i tempi di attesa sono, mediamente, 8.7 minuti per gli uomini e 6.9 per le donne. Qui sotto la testimonianza di Locco, jungonauta! Via Galilei, rapina in Conad Sabato 17 settembre, intorno alle 14,30 un uomo, sulla trentina, col volto nascosto da un passamontagna ha fatto irruzione nel Conad di via Galilei, in centro storico, minacciando la cassiera, l’unica aperta, armato di pistola. Poche le centinaia di euro in cassa. Durante la rapina oltre alla cassiera erano presenti altri dipendenti che però non si sono accorti di nulla, considerata l’azione repentina. Dopo aver agguantato il denaro, il malvivente è fuggito all’esterno, scappando in sella alla propria bicicletta. Tanta paura per la cassiera e i pochi clienti in fila in attesa di pagare la merce. Indaga la Polizia di Stato. Allarme bomba al Festival filosofia Sabato 17 settembre, intorno alle 17.30 al 112 della Compagnia dei Carabinieri di Carpi è giunta una segnalazione anonima di “allarme bomba” al Festival della Filosofia. Le verifiche effettuate hanno poi escluso il pericolo, riconducendo la telefonata all’opera di un mitomane. Piazzale delle Piscine, guidava ubriaco e senza patente Nel corso di un controllo della Volante nei pressi del Piazzale delle Piscine, il personale della Polizia di Stato ha notato una vettura con a bordo due giovani che uscivano dall’area fiera. Il conducente è risultato essere un minorenne moldavo, residente a Vignola, mentre il passeggero un giovane moldavo del 1992 residente a S.Cesario sul Panaro. L’autista, sprovvisto di patente di guida e in stato di ebbrezza è stato sottoposto alla prova dell’etilometro con risultato inferiore a 0,80 g/l ma comunque superiore a 0,50. Per tale motivo è stato sanzionato, accompagnato in Commissariato e denunciato per la guida senza patente. La vettura è stata sottoposta a fermo amministrativo per 30 giorni e affidata a un’officina. L’altro giovane, maggiorenne, è stato contravvenzionato per l’incauto affidamento della vettura e per la guida, a un soggetto sprovvisto di patente. Il minorenne è poi stato affidato al padre, convocato presso il Commissariato. Centro storico: un tunisino rubava corrente elettrica Un residente di un condominio del centro storico, si è reso conto che qualcosa non funzionava nel proprio impianto elettrico e ha scoperto che al suo contatore era stato collegato un filo per fare un allacciamento abusivo. L’uomo ha immediatamente chiamato la Polizia di Stato che ha accertato che un condomino, al quale era stata interrotta l’erogazione dell’energia elettrica per morosità nei pagamenti, si era abusivamente collegato al contatore del denunciante. Dopo i primi accertamenti, il personale della Volante ha rintracciato il soggetto che si era appropriato indebitamente dell’energia elettrica da più di un mese, un cittadino tunisino del 1964, che è stato denunciato per furto aggravato. P rima di raccontarvi le mie ultime avventure, volevo invitarvi, il 25 settembre, alla Festa degli stili di vita sostenibili a Carpi. Domenica 25, alle 10.30, all’auditorium della Biblioteca Loria, si terrà una conferenza su Jungo e, per tutto il weekend sarò presente con un banchetto per raccogliere le iscrizioni e farvi diventare Jungatori! Ultimamente ho avuto l’ulteriore prova che Jungo è più efficiente del Car Pooling. Esco da lavoro alle 17.10, quando incontro una collega in auto, che mi dice: “Devo andare a prendere un’amica tra un quarto d’ora, poi vado a Carpi con lei. Se vuoi salire…”. Le rispondo: “Vai pure, nel caso mi trovi sulla strada, intanto mi faccio pubblicità”. Dopodiché mi metto a sventolare la mia tesserina e, dopo 12 minuti, si ferma Mohammad su una bella 147. “Vado a Cavezzo, va bene?”. “Certo!” rispondo e salgo. Gli spiego un po’ cos’è Jungo, la sicurezza, il rimborso e via discorrendo. Di tutta risposta, mi dice: “Sinceramente, a me non interessa chi carico. Buoni o cattivi. Se vedo qualcuno che ha bisogno, cerco di dargli una mano”. Mi squilla il telefono: “Ciao, dove sei?” “A Cavezzo”. “Dai, sto arrivando”. “Ok”, rispondo alla mia collega di prima. Dopo nemmeno 5 minuti arriva un’altra Jungatrice abitudinaria e salgo! Chiamo la mia collega per informarla che sono già stato prelevato! Jungo 2 – Car pooling 0! Ogni giorno in più che passo sulla strada, mi convinco che questo overload di “benessere” ci sta davvero rovinando la vita. 23.09.2011 n° 35 Marino Malaguti 9 L’associazione Africa Libera di Carpi organizza il 6 ottobre, alle 20.30, presso il Teatro Comunale, un concerto jazz-rock. Il ricavato servirà alla costruzione di una scuola in Ghana L’importanza di saper sorridere... L ’associazione onlus Africa Libera di Carpi si occupa dal 2004 di effettuare interventi a sostegno delle popolazioni dell’Africa e, in particolare, del Ghana. Il presidente dell’associazione Marino Malaguti è un uomo che ha fatto del volontariato lo scopo della propria vita. Da anni lavora in ambito internazionale con grande passione, raccogliendo intorno a sé volontari provenienti da tutta la provincia. Il suo sogno è quello di migliorare le condizioni di vita di una popolazione colpita da grandi problemi quali la malnutrizione, la mancanza di lavoro e le malattie. La sua positività affiora nel sorriso vivace che lo caratterizza in ogni momento della giornata, trasmettendo in chi lavora con lui entusiasmo e serenità. E’ un uomo innamorato del mondo, in grado di impartire lezioni di umanità e di trasmettere gli ideali del rispetto e della dignità. Non a caso Malaguti precisa che “il volontariato deve essere un’attività svolta col cuore, slegata da interessi economici e non deve mai essere vissuta come un obbligo. Il volontariato è un mez- zo per realizzare inclusione sociale e integrazione, contribuendo alla formazione di una società coesa e creando vincoli di solidarietà”. Da pochi giorni è rientrata la seconda delegazione partita nel mese di agosto che è stata ospitata nel centro di Africa Libera a Nkoranza, costituito da un ambulatorio, una sala oculistica, una falegnameria, una computer room e uno spazio adibito allo sport. I volontari si sono impegnati in ambito educativo, formativo e sanitario. “Nel mese di settembre è arrivato il permesso per l’apertura di un ambulatorio a Nkoranza - commenta il presidente - per effettuare lo screening della vista, le vaccinazioni e il test malarico. A Tacheman invece proseguono i lavori per la costruzione dei reparti di ginecologia e maternità. Il container di Africa Libera ha così accelerato i tempi, portando arredi, mattonelle, luci e attrezzature sanitarie. Il materiale è stato poi diviso tra gli ospedali di Nkoranza, Asonkwa e Ankrankwanta”. In otto anni di lavoro sono stati costruiti tre pozzi, essenziali alla comunità poiché permettono agli abitanti dei villaggi di usufruire di acqua potabile e ai contadini di irrigare i campi. Per quanto riguarda l’attività formativa sono stati organizzati corsi d’italiano per i ragazzi e attività ricreative coi bambini. In alcuni villaggi sono stati portati vestiti, materiale scolastico e alimentare. E’ rilevante anche l’impegno dei volontari a favore di due orfanotrofi e quello relativo alle adozioni a distanza. “Stiamo cercando - aggiunge Malaguti - di formare una cooperativa di giovani artigiani locali, ex corsisti della scuola di falegnameria del centro, affinché si sostengano economicamente e insegnino il mestiere alle nuove generazioni”. La cultura dell’Altro gira sul Web invece, è un progetto che prevede di collegare tramite Internet gli istituti scolastici di Nkoranza, Busunya e Techiman con quelli carpigiani per avviare uno scambio di amicizia e per effettuare un intervento volto a combattere razzismo e xenofobia. Il progetto è possibile grazie alle due parabole donate dal Comune di Modena, dalla Provincia e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena alle scuole ghanesi. Il 6 ottobre sarà organizzato un convegno insieme alle scuole Medie e Superiori di Carpi per presentare il progetto . L’iniziativa si svolgerà, a partire dalle 9, al Palazzetto dello Sport, alla presenza del sindaco di Carpi Enrico Campedelli e del sindaco di Nkoranza Emanuel Agykum, con l’intervento di don Tonio Dall’Olio. Alle 20.30 poi, presso il Teatro Comunale si terrà un concerto jazz-rock con il gruppo Gianpaolo Lancellotti band. Il ricavato della serata servirà alla costruzione di una scuola in Ghana. Africa Libera collabora attivamente anche con altre associazioni del territorio modenese, in particolare con le associazioni aderenti al Centro Servizi per il Volontariato. “Le diverse esperienze umanitarie - conclude Marino Malaguti - possono essere un’occasione importante per entrare in contatto con culture diverse, poichè ci si mette alla prova vivendo e lavorando ogni giorno in una comunità ristretta e intanto si apprendono i valori della solidarietà, della non violenza e della convivenza pacifica. Nonostante la qualità della vita in questi paesi sia ancora bassa perchè mancano le strutture di base, la media della popolazione vive in condizioni precarie e il livello di istruzione è bassissimo, il Paese appare sempre allegro e vivo. Anche di fronte a difficoltà enormi, si percepisce una forte dignità, una capacità impressionante di superare il dolore e le difficoltà sempre col sorriso sulle labbra, cosa che per noi risulta davvero difficile”. Francesca Desiderio 23.09.2011 n° 35 10 E’ la donna, il tema della mostra che, dal 24 settembre (vernissage alle 17) al 2 ottobre, il fotografo Gianluca Verrini, allestisce alla Sala Duomo di Carpi Donne: tra ieri e oggi L ’evoluzione della donna. La lotta che conduce per resistere al tentativo di sottomissione maschile, l’alleanza con le altre donne... la paura di perdere la propria essenza lungo il cammino della vita, sacrificata sull’altare del potere... Questo e molto altro ha voluto raccontare il fotografo carpigiano Gianluca Verrini (www. gianclucaverrini.com) attraverso i 37 scatti che compongono la sua nuova mostra, che sarà inaugurata in Sala Duomo, sabato 24 settembre. Una storia quella raccontata per immagini dal fotografo di Chiaroscuro che non poteva far altro che Chiaroscuro Quando l’amore è universale G ianluca Verrini e Cosetta Malanca, art director dello studio Chiaroscuro, propongono, fino al 30 settembre, una vetrina decisamente atipica per la Corte dei Pio. Dopo la maternità, ora il tema affrontato è quello dell’amore universale. Omosessuale o eterosessuale che sia. Perchè l’amore, dicono, “non ha sesso”. nascere dalla terra. Madre di ogni cosa. Partorita dalla terra, la donna di Verrini ha negli occhi lo spaesamento di un cucciolo. Fiorita dalla terra, smarrita, si schiude lentamente a ciò che la circonda. E dalla perplessità iniziale si fanno largo la consapevolezza, il senso di meraviglia. La scoperta dell’altro. E dall’incontro con un’altra donna - amica, compagna e riferimento - sperimenta quel senso di umanità che fa di ogni essere, un essere umano. A quel primogenito sentire, alla femminilità arcaica, carnale, istintiva dell’inizio, si passa poi a una serie di scatti dal sapore ben più lieve. La donna di Verrini pare immersa nella Belle Epoque, galleggia tra luci e ombre. Sognante. Una femminilità raffinata, aggraziata, quasi trasognata. Inconsapevole della sua forza, passerà il testimone alla donna dell’oggi. Una donna combattiva, conscia del proprio corpo, del proprio potere. Sempre in bilico, in perenne lotta con uomini che la vorrebbe sottomessa, succube, controllabile. Un gioco di ruoli perverso che, troppo spesso, snatura la donna, trasformandola da vittima ad algido carnefice. Aggressiva, sola, arroccata sulla sedia del potere, la donna del ventunesimo secolo, dimentica del caldo abbraccio della terra, non ha “guadagnato” altro che un’anima di ghiaccio. 23.09.2011 n° 35 11 Il designer ventunenne carpigiano Eita Nakamura presenta la sua collezione di moda venerdì 30 settembre, al Caffè Concerto di Modena il 23 settembre, torna Downtown. Musica, shopping, spettacoli e degustazioni in centro storico Metti una notte in centro... V enerdì 23 settembre, torna il magico appuntamento con Night Downtown. Un evento, quello organizzato da ConCarpi, in collaborazione con Confcommercio, Cna, Confesercenti e Lapam Federimpresa, con il patrocinio della Città di Carpi, che per questa edizione propone un sacco di novità. Qualche assaggio? Corso Cabassi sarà la cornice in cui si daranno appuntamento, rigorosamente in costume, tutti gli appassionati dei cartoon e del fantasy. Il raduno, Cosplay, ne siam certi, ce ne farà vedere davvero delle belle... Per chi invece è alla ricerca dell’anima gemella, Downtown propone il Gioco delle coppie. Come funziona? Nulla di più semplice. Il gioco consiste nel ritirare, presso i negozi del centro aderenti a Downtown, il tagliando necessario per partecipare (rosa per le donne e azzurro per gli uomini). Tutti i tagliandi riportano un termine diverso e sono realizzati in due serie identiche. Lo scopo del gioco è quello di trovare, durante la notte del 23 settembre, la persona di sesso opposto che possieda il tagliando gemello, che riporti cioè la stessa parola riportata sul tagliando di cui si è in possesso. Per cercare il lui e la lei dei propri sogni si possono utilizzare varie tecniche: pronunciare la parola trascritta sul proprio tagliando ad alta voce mentre si cammina per il centro, oppure applicare il tagliando su un cartello, oppure trascrivere la parola su retro della propria maglietta... Le prime 100 coppie che riusciranno a incontrarsi, potranno recarsi in Piazza Garibaldi e, presentando i due tagliandi, riceveranno in omaggio un drink offerto dagli organizzatori. Tutte le coppie potranno, infine, recarsi alla postazione di Radio Bruno, sempre in Piazzetta, ritirare gadget e imbucare i due tagliandi nell’urna dedicata al concorso. In palio due buoni acquisto da 50 euro spendibili nei negozi aderenti all’iniziativa. Per i più golosi invece, le Strade dei Vini e dei Sapori Terre Piane e Città Castelli e Ciliegi propongono un mercatino enogastronomico in Piazza Martiri, mentre gli esercizi commerciale proporranno musica e performance. E, ancora, chi lo vorrà, potrà godere dell’apertura serale di Palazzo Pio, Torre della Sagra e Biblioteca, tra un acquisto notturno e l’altro, naturalmente... Eita Nakamura S arà il prestigioso Caffè Concerto di Modena a ospitare, venerdì 30 settembre, a partire dalle 22,30, il debutto del designer ventunenne Eita Nakamura. Una sfilata in grande stile che premia l’estro e l’amore per la moda del talentuoso creativo carpigiano. Circondato da uno staff entusiasta, composto da una ventina di amici e collaboratori, Eita ha creato una linea tutta sua, sartoriale e preziosa, completamente Made in Italy. Capi in cui il vintage targatoAnni Cinquanta e Sessanta si fonde a elementi extreme-glam, capaci di interpretare la donna dell’oggi. Abiti sofisticati, dal sapore un po’ retrò, reinterpretati nelle forme e nei volumi, per una donna aggraziata elegante e femminile. La collezione del giovane dalla doppia anima - carpigiana e nipponica - presenta gonne e pantaloni dalla vita alta, per slanciare la figura e abiti che mettono in evidenza la sensualità senza troppo scoprire. Per una don- Debutto in grande stile na un po’ diva e un po’ retrò. “Stiamo lavorando tantissimo per organizzare e perfezionare le uscite delle modelle, mie amiche carissime che hanno posato anche per la campagna di presentazione della sfilata, nei locali del Cookies, lo scorso 4 settembre, firmata dalla fotografa Claudia Cavazzuti. La collaborazione del mio staff è fondamentale, - commenta Eita - senza il loro aiuto non potrei farcela”. Le modelle, una decina, sfileranno sul bancone del Caffè Concerto, “rivestito per l’occasione con una moquette, per poi scendere e proseguire la passerella sotto i portici del locale”. 30 gli outfit in programma, sulle note del dj Christian Lena che firmerà la colonna sonora della serata, immortalata dai due fotografi Enrico Moretti e Fausto Furgeri. “I temi della sfilata sono tre: dal giorno al rock chic del pomeriggio, all’eleganza della sera”. Dietro le quinte, insieme a Eita ci saranno alcuni amici stilisti che lo aiuteranno nel preparare le modelle e due professioniste: la hair stylist Dora Truzzi, del salone Parrucchieri Graffiti di Rolo e la truccatrice carpigiana Ilenia Malavasi. Per scoprire la collezione firmata da Eita Nakamura, in concomitanza con la sfilata, a ingresso rigo- rosamente gratuito, sarà on line anche il suo sito (www. eitanakamura.it) sul quale potrete ammirare abiti, cinture e borse e, col tempo, fare i vostri acquisti direttamente in rete. J.B. 23.09.2011 n° 35 12 Per tre giorni la natura ha fatto riflettere tre città. Modena, Carpi, Sassuolo si sono riempite di giovani, stranieri e cittadini di ogni età per un totale che supera le 170mila presenze. “Cose” sarà invece il tema dell’edizione 2012 Prendila con filosofia F are il punto su tre giorni di Festival Filosofia è, per definizione, impossibile. Come sintetizzare infatti la teoria di lezioni magistrali, seminari, concerti, spettacoli, mostre e dibattiti? Tirar le somme su un tema - il rapporto tra natura e cultura - che da più di 2000 anni continua ad appassionare e impegnare le menti più brillanti di ogni epoca, è impresa troppo ardua. Preferirei allora raccontare un episodio marginale che, all’apparenza, poco o nulla ha a che fare con le lezioni di importanti intellettuali e scienziati tra i quali Stefano Rodotà, Edo- ardo Boncinelli, Umberto Galimberti, Emanuele Severino, ma che mi ha fatto riflettere sul significato da dare a un appuntamento che ogni settembre riempie le nostre piazze. Tutto parte casualmente, da una discussione su Facebook, introdotta dalla frase: “penso che il festival filosofia sia un’iniziativa inutile tanto quanto una forchetta per bere il brodo...”. Siamo sul più famoso social network del pianeta. La discussione che si sviluppa nei giorni – e nei post – successivi è animata da persone che hanno meno di 40 anni – la maggior parte meno di 30 – quindi, in un certo senso - e un po’ retoricamente - il ‘futuro’ del Paese. Credo perciò sia interessante analizzare le reazioni che hanno fatto seguito a tale affermazione. Che sono, sostanzialmente, di quattro tipologie: accordo, controproposta, bulimia e contestazione. La prima è per così dire di impronta tremontiana, e sottolinea il fatto che, in tempo di crisi, cultura e approfondimento siano un lusso che non è più possibile permettersi, tutti ricordiamo il motto del ministro dell’economia: “non ci si fa un panino con la Divina Commedia”; la seconda scuola di pensiero ritiene invece la disciplina che fu di Socrate e Platone ormai anacronistica. Il desiderio di questi ‘alternativi del pensiero’ sarebbe quello di indire manifestazioni più al passo con i tempi. Quindi, considerato il momento di magra: “sarebbe più utile un festival di medicina domestica o uno di orticultura”; ci sono poi i golosi, che lamentano: “non è che l’Amministrazione di questa cittadina si dia tanto da fare... Ah beh c’è anche la ‘notte bianca’ che finisce a mezzanotte”. Per questi ultras delle rassegne cultu- Continua a pagina 13 Stefano Rodotà - Biodiritto “Giù le mani dal nostro corpo” “ Tempi nuovi, richiedono parole nuove. Come biodiritto, biopolitica e bioetica”. Inizia così la lectio magistralis del professore di Diritto Civile presso l’Università La Sapienza di Roma Stefano Rodotà, in una gremita Piazza Martiri, domenica 18 settembre. Il biodiritto secondo Rodotà non è la constatazione del fatto che la politica entra nella vita, ma piuttosto l’esigenza di difendere la vita stessa dalle prepotenze della politica. “Un potere, quello della biopolitica, che si impadronisce dei corpi; una pratica di controllo sociale violenta e arbitraria, di dominio della vita e della morte dei singoli o di un’intera collettività”. La motivazione originaria del biodiritto è quindi la tutela della “vita offesa”, che non è la condizione dell’intellettuale costretto all’emigrazione, ma quella ben più tragica consumatasi nei campi di sterminio, la condizione di esseri umani la cui vita era stata ridotta a nuda vita, gettati in un mondo in cui, come nei versi di Primo Levi, si “muore per un sì o per un no”. Si trattava di fornire nuove tutele per la vita, dopo che quelle tradizionali (le consuetudini, i riti, le religioni e lo stesso diritto) si erano rivelate insufficienti, bisognava rendere la nuda vita quanto più vestita possibile, ossia protetta da documenti, leggi e istituzioni, come testimoniano la Costituzione italiana (1948) e la Legge Fondamentale tedesca (1947), entrambe precedute dal Codice di Norimberga, del 1946. Codice elaborato dopo la scoperta delle sperimentazioni condotte dai medici sugli esseri umani, in netto contrasto con la limitazione stabilita dal giuramento di Ippocrate, “io agirò solo nell’interesse del malato”. Un tradimento del proprio mandato di medico che verrà stigmatizzato nel Ccodice di Norimberga, nel quale si legge: “il consenso della persona è elemento indi- spensabile”. Un principio che segna la fine del potere medico e “l’inizio di un nuovo soggetto morale: ciascuno di noi”. La tesi della correlazione tra la vita offesa e la necessità di una tutela è stata al centro dell’intera conferenza di Rodotà. Eloquente il richiamo all’habeas corpus, cioè al principio con cui, nella Magna Charta del 1215 il re d’Inghilterra promette, per ogni uomo libero: “non metteremo, né faremo mettere mano su di lui, se non in virtù del giudizio legale dei suoi pari e secondo la legge del paese”. E ancora il richiamo all’articolo 32 della Costituzione “vero e proprio monumento alla civiltà”, che recita “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Un principio straordinario che vieta a chiunque, legge compresa, “di mettere le mani sul nostro corpo. Il legislatore si deve fermare di fronte all’integrità dell’essere umano”. Questo, sostiene Rodotà, “è il primo fondamento del biodiritto”. Ed è proprio da tale consapevolezza che, nel 2008, la corte costituzionale proclama, tra le polemiche legate al caso Englaro, “l’autodeterminazione è un diritto fondamentale della persona”. Rodotà cita quindi due leggi che negli ultimi anni hanno infiammato il dibattito nel nostro Paese: la Legge 40 sulla procreazione assistita e quella sulla dichiarazione anticipata di trattamento. “Può l’ordine artificiale del diritto sostituirsi al naturale ordine delle cose, come nascere e morire?”, si chiede. Secondo Rodotà queste leggi sono frutto di una concezione errata del biodiritto. “La scienza e la tecnica hanno cancellato l’ordine naturale – afferma – e allo stesso tempo hanno consegnato ai singoli un’eccedenza di libertà. Il diritto deve gestire questa nuova libertà senza però dimenticare l’autodeterminazione e la dignità personali”. La Legge 40 con i suoi “troppi limiti tesi a ripristinare l’ordine naturale esistente prima del progresso scienti- fico e aggirata da oltre 10mila donne all’anno che migrano al di fuori dei confini italiani per dedicarsi al cosiddetto turismo procreativo” e la legge sul testamento biologico dimostrerebbero quindi una concezione di biodiritto invasivo che mette le mani sul corpo e sulla vita delle persone. Rodotà definisce quelle leggi il frutto della “difficoltà a metabolizzare socialmente le novità introdotte dalla scienza”. In particolare, Rodotà chiude attaccando la legge sul testamento biologico. “E’ una legge che impedisce l’autodeterminazione della persona, nella quale il legislatore veste i panni del medico e dello scienziato per limitare la libertà del singolo. Ciascuno dovrebbe stabilire liberamente come gestire il fine vita; quando una scelta si esaurisce nella propria sfera giuridica, dovrebbe essere rispettata”. Tutti noi, conclude Rodotà, tra gli applausi, ha il diritto di vivere un’esistenza libera. “Nessuno dovrebbe mettere la mani sulla nostra vita”. Jessica Bianchi 23.09.2011 n° 35 13 Continua da pagina 12 rali, il vulnus non risiede nell’opportunità quanto nel numero: ce ne vorrebbero di più. L’ultima scuola di pensiero contesta invece il fatto che si possa definire la cultura “inutile”. Si pretende forse che un quadro di Caravaggio serva a qualcosa in più che abbagliarci con la sua bellezza? Nella Roma papale del Rinascimento, la miseria più nera della plebe correva accanto al lusso più svergognato, ma non per questo c’è chi si rammarica dell’esistenza della Cupola di San Pietro o delle Stanze vaticane. Vorrei poi tentare di rispondere alle altre fazioni. Ammesso e non concesso che il Festival Filosofia sia inutile – ma gli investimenti in cultura e riflessione sono, per definizione, a lungo termine – sarebbe utile chiedere a un commerciante, un ristoratore o un albergatore cosa direbbero dell’idea di cancellare la manifestazione. Un evento che, per tre giorni, attrae turismo culturale da ogni parte d’Italia; che crea un ritorno d’immagine clamoroso a livello ormai extranazionale e si sa quanto il nostro Paese abbia bisogno di farsi conoscere all’estero non soltanto per le ‘picaresche’ avventure della sua sgangherata classe politica. Le tre città sono, per oltre un mese, sulle pagine culturali di tutti i più importanti quotidiani, radio e televisioni. Riguardo poi a discipline seppur illustri come la medicina domestica o l’orticultura mi permetto, sommessamente, di far notare come l’Occidente proprio dal grembo della filosofia sia nato. C’era poi chi, filosofo, ha scritto che: “il faut cultiver notre jardin”, quindi chi dice che al Festival non si possa trovare spazio anche per questi argomenti? Tornando seri per un attimo, chiedere di più a un medio centro di provincia come Carpi, che conta circa 70mila abitanti e nel quale si organizzano già, oltre alla suddetta kermesse, eventi come Control+C, Festa del Racconto, Primavera del Volontariato, FeStiViS, Carpiestate, cineforum a iosa, è chiedere cosa – anche considerando le sciabolate dei tagli ai trasferimenti di risorse agli enti locali, recenti o meno – questa sì, francamente, velleitaria. Va poi detto che il Festival Filosofia ha un altro pregio minore: quello di poter trascinare gli animi così tanto da far proseguire un dibattito sulla sua presunta inutilità dalle 16.18 di venerdì 16 alle 17.23 della domenica, grossomodo la durata del Festival. Nota a margine: domenica scorsa sono stato svegliato alle 7 del mattino dal vociare dei miei vicini ultrasettantenni. Che gli anziani dirimpettai non possano fare a meno di discutere da una parte all’altra della siepe con un tono da tenore, non è una novità. Quel che colpisce – e in parte ha saputo placare l’ira montante, strappandomi anche un mezzo sorriso – è stata una delle frasi pronunciate dal più abile tra i tre anfitrioni. “Caro lei, purtroppo nella vita non è possibile fare Umberto Galimberti - Corpo L’anima non esiste U na folla colorata ha riempito Piazza Martiri, sfidando la pioggia, domenica 18 settembre, per ascoltare l’attesissima lezione magistrale di Umberto Galimberti, psicoanalista di formazione junghiana e professore di Filosofia presso l’Università Cà Foscari di Venezia. L’Occidente, secondo Galimberti, sarebbe dominato da un dualismo lacerante: quello tra corpo e anima. “Un concetto quello di anima, sconosciuto alla tradizione giudaicocristiana, basti pensare che Paolo di Tarso pensava che i cristiani, una volta morti, sarebbero stati portati in cielo col loro corpo. L’anima compare per la prima volta con Platone per un’esigenza di conoscenza. Secondo il filosofo infatti, i sensi ci ingannano, il corpo si ammala e, quindi, la conoscenza che ciascuno ha del mondo è soggettiva. L’anima, al contrario, secondo Platone, è l’organo capace, attraverso idee e numeri, di giungere a un sapere universale”. Lo scenario platonico verrà poi ripreso nel IV secolo d.C. da Sant’Agostino che lo declinerà sul piano della salvezza, “attraverso la svalutazione di un corpo corruttibile, perciò mortale, che diventa così carne da redimere in vista di un futuro luminoso e salvifico”. “Il colpo di genio della cristianità”, come ha affermato Nietzsche, poiché annunciando l’immortalità dell’anima, “il cristianesimo oltrepassa la dimensione tragica greca (per cui l’uomo era il mortale per antonomasia) e introduce nella cultura occidentale un’incredibile carica di ottimismo e speranza”. La vita acquisisce un senso, una direzione. Il corpo si trasformò così nel luogo del peccato, “fino al 1600 - continua Galimberti - quando Cartesio, fondò un altro tipo di corpo: quello medico. Una sommatoria di organi che poteva essere stu- diata. Con Cartesio nasce il concetto di organismo, una riduzione che ha portato alla fondazione della scienza e della medicina”. Ma tale riduzione giustifica il conflitto tra scienza e religione? Non secondo lo psicanalista: “tutto ciò che non ha una spiegazione organica è attribuibile all’anima, alla fede. In fondo tra scienza e fede non vi è conflitto, perché la scienza risponde all’esigenza di una “spiegazione” del mondo, mentre la fede risponde all’esigenza di reperire un “senso” alla nostra vita e al nostro essere nel mondo”. Se i riferimenti della fede e della scienza sono così diversi e tra loro distanti, non c’è un piano su cui possono confliggere, se non per coloro che vogliono affidare all’una o all’altra entrambi i compiti: quello di spiegare il mondo e di reperire un senso. Nel 1700 con la nascita delle prime forme di psichiatria, aggiunge Galimberti, “si avanza l’ipotesi che il corpo si possa ammalare pur senza l’evidenza di un riscontro organico (ndr follia), poichè un corpo nel mondo è molto più di un portatore d’organi”. Sarà Schopenhauer, nell’800, a parlare di due soggettività insite nell’uomo: “una tesa all’autoconservazione della specie (attraverso quelle che Freud chiamerà poi pulsioni aggressive e sessuali) e l’altra volta a ricercare un senso”. Poi arriva la fenomenologia che resuscita un corpo diverso rispetto alla tradizione occidentale, che “reinventa il corpo in relazione al mondo. Il mio corpo ha un mondo, lo abita, lo subisce... Questo è il corpo che la scienza ignora. Ed è proprio nella relazione corpo-mondo che noi siamo. Il corpo disegna un tempo e uno spazio. Questi scenari ci consentono di fare a meno dell’anima . Non abbiamo bisogno dell’anima - prosegue Galimberti - se non riduciamo il nostro corpo a organismo”. Tutto è cristiano in Occidente in virtù del concetto di anima. Qualche esempio? “La religione interpreta il passato come male, il presente come redenzione e il futuro come salvezza. Anche la scienza è cristiana: essa vede nel passato l’ignoranza, nel presente la ricerca e nel futuro il progresso. Persino Marx era cristiano: egli vedeva nel passato l’ingiustizia, nel presente la rivoluzione e nel futuro la giustizia. Anche Freud non sfugge a tale logica: egli vedeva nel passato il male, nel presente il rimedio - tramite l’analisi - e nel futuro la guarigione”. L’Occidente è pervaso dall’ottimismo, dalla spinta verso il futuro. Rinunciare al concetto di anima è difficile, continua Galimberti, poiché “significa rinunciare a un futuro positivo”. “Dio è morto”, annunciava Nietzsche alla fine dell’Ottocento. Un proclama che stravolge la cultura dominante: “se tolgo Dio dal mondo contemporaneo, continuo a comprenderlo, poiché Dio non fa più il mondo ma, allo stesso tempo, scompare la carica ottimistica a lui connessa e il futuro diventa insignificante. Inizia l’epoca dominata dal nichilismo nella quale continuiamo inversione a U”. Ignoro se il mio involontario Cicerone ne fosse a conoscenza, ma la tradizione attribuisce proprio a un filosofo, Eraclito, il merito di aver pronunciato, tanti anni fa, una massima con lo stesso significato, seppure in una diversa lingua: “panta rhei os potamos – tutto scorre come un fiume”. Pare proprio che la forza della filosofia non conosca argini. Marcello Marchesini a vivere ancora oggi. Ma, se il futuro non è più una promessa, allora anche la crisi economica di oggi si inscrive in uno scenario ben più nero. Quella economica, probabilmente, non è che l’incipit di una crisi sociale ben più grave che si muoverà verso un futuro percepito come un vera e propria minaccia”. Un altro tema, estremamente attuale toccato nella lectio magistralis, è stato quello dell’apologia del corpo. Corpi rifatti, tenuti in forma a tutti i costi. Agli esercizi spirituali sono subentrati quelli fisici. Corpi assoggettati a diete perenni e ai lavori forzati in palestra. “Corpi disabitati, disattesi. Tutte le figure dell’anima sono trasmutate nel corpo. Corpo che torna a essere organismo”. L’essenza della malattia allora è la scissione tra io e corpo, poiché la salute ci fa dimenticare di avere un corpo (noi siamo quel corpo). Nella malattia invece il mondo scompare e al suo posto mettiamo il corpo. Tale destrutturazione provoca una guerra di cui il linguaggio medico si è attrezzato (occorre combattere il male) ma ciò che si è infranto in realtà è la coincidenza di sé col proprio corpo”. Occorre rinunciare all’anima poiché altro non è che “un artificio prodotto dalla cultura e, forse, - conclude Galimberti - siamo alla fine anche di questa figura”. Jessica Bianchi 14 23.09.2011 n° 35 23.09.2011 n° 35 I lettori ci scrivono... Comune unico: si’ o no? E ra il gennaio 2009 quando, nel contribuire al programma elettorale della lista Alleanza per Carpi per il rinnovo del Consiglio Comunale, insistemmo affinché vi fosse inserita l’inderogabile necessità di unificazione dei quattro comuni delle Terre d’Argine (Carpi, Soliera, Novi e Campogalliano). L’impegno di allora recitava “se non si realizzeranno le condizioni per trasformare i quattro comuni in un’unica unità amministrativa ApC opererà una rapida fuoriuscita dalle Terre d’Argine. La formula delle Terre d’Argine ha allungato i tempi delle decisioni e creato un aggregato burocratico”. Questa chiara posizione, di quasi tre anni or sono, risulta ancor più valida oggi. E’ giunto quindi il momento di decidere, portando a sintesi il variegato dibattito che su questo tema centrale per il futuro della nostra comunità si è sviluppato in questi anni. Al riguardo è triste constatare come nessuno dei quattro sindaci si sia pronunciato favorevolmente all’unificazione anzi, i primi cittadini sembrano più ferventi sostenitori dello status quo, sembrano non voler toccare niente, continuando a usare le Terre d’Argine come un’inutile etichetta. Il balletto su Comune unico sì, Comune unico no, deve finire. Questa situazione di cronico indecisionismo dei responsabili politici e il rifiuto dei sindaci deve finire. Proponiamo dunque che si giunga, prima delle prossime elezioni amministrative del 2014, a una grande conferenza istituzionale dove amministratori, forze politiche, enti, associazioni e tutti coloro che sono interessati al futuro amministrativo dei quattro comuni posso esprimersi sulla possibile costituzione di un comune unico. Psi di Carpi 15 L’Angolo di Cesare Pradella Lambrusco: il vino più venduto al mondo che il lambrusco fosse un vino di seconda classe e che, per la sua scarsa alcolicità, non sarebbe all’altezza dei ‘nobili’ vini piemontesi, toscani e siciliani. Un ‘muro’ di diffidenza e di sufficienza eretto da enologi di altre regioni ma non dai consumatori che ne hanno confermato la bontà, determinandone il successo e collocandolo al primo posto in fatto di vendite e consumi. Ma la ragione qual è? Lo spiegano gli esperti: si tratta econdo le statistiche nazionali di un vino moderno, attuale, adatto ed europee, il lambrusco mo- allo stile di alimentazione ‘veloce’ denese è il vino italiano più che si pratica ormai ovunque. E le venduto all’estero e il frizzante rosso cantine dal canto loro hanno svolto più bevuto al mondo. Il nostro vino, un importante lavoro sulla qualità e di cui la Provincia di Modena detiene sul marketing. Coi risultati che sono il primato della produzione con 25 sotto gli occhi di tutti se è vero, come milioni di bottiglie, ha così abbattuto, è vero, che nel 2010 ne sono stati dopo anni di battaglie, il ‘muro’ venduti 13milioni di litri contro i rappresentato da un luogo comune, 10 milioni di Chianti, i 9 milioni di William Friggeri S Montepulciano, gli 8 milioni di Barbera, Nero d’Avola e Sangiovese. “II lambrusco è una delle eccellenze dei prodotti modenesi – dicono all’unisono i sommelier Giuseppe Palmieri della Osteria Francescana di Bottura e Giorgio Muzzarelli del Ristorante La Noce di Montagnana di Serramazzoni – e occorre insistere sulla sua diffusione internazionale, investire in marketing, puntare sulla sua tipicità e sostenere i giovani produttori vinicoli che riscoprono il passato pur puntando sull’innovazione”. Ma la produzione delle uve come si presenta? “Di buona qualità – risponde Erennio Reggiani, enologo della Cantina Sociale di Carpi – per il caldo avuto in luglio e agosto e perchè la scarsa pioggia ha evitato l’insorgere di malattie. Anche se il caldo eccessivo Il Centro Commerciale Borgogioioso compie sei anni Sei candeline per il Borgo I l 18 settembre il Centro Commerciale Borgogioioso ha organizzato una grande festa in occasione del suo 6° compleanno. Le celebrazioni sono partire alle 16 con un primo momento conviviale a base di aperitivi e salatini che ha preceduto il concerto dell’orchestra degli allievi dell’Istituto Musicale Pareggiato O. Vecchi – A. Tonelli. Alle 18 si è poi “celebrato” il momento più atteso dai numerosi clienti - e non - accorsi per l’occasione: il taglio e la distribuzione della famosa torta gigante realizzata dai pasticceri dell’Ipermercato. ne ha ridotto la quantità di circa il 15 per cento rispetto allo scorso anno”. La Cantina Sociale di Carpi, che si espande anche nel mantovano con lo stabilimento di Poggio Rusco e nel reggiano con quello di Rolo, ha prodotto lo scorso anno 340mila quintali di uva che ha poi trasformato in bottiglie di Salamino, Sorbara, Reggiano e Mantovano. Di un leggero calo della produzione parla anche l’enologo della Cantina di Santa Croce William Friggeri, sempre in ragione del caldo dei mesi scorsi. Ma Friggeri conferma l’ottima qualità dell’uva che si sta raccogliendo nelle campagne. Nel 2010 la Cantina di Santa Croce ha raccolto 133mila quintali di uva, che rappresentano il 40% dell’uva lavorata dalle tre Cantine del Comprensorio, la Sociale, la Santa Croce e la Civ e Civ. 23.09.2011 n° 35 16 68° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia Storie di casa nostra e un po’ più in là... C ’era molta attesa tra i fan di Vasco Rossi per la presentazione del documentario Questa storia qua alla 68° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il film ripercorre la vita della rock star attraverso interviste e racconti di amici, famigliari e persone che lavorano con lui. Molto interessanti i filmati in super 8 che ci riportano alla giovinezza e ci mostrano la vita in uno sperduto paese di montagna, che qui conosciamo benissimo, ma che nel mondo deve apparire ancor più lontano e ignoto. Zocca è forse il nucleo centrale del racconto, lo dice proprio Vasco quando racconta di come il suo mondo infantile e adolescenziale si fermasse alle case, ai prati, ai boschi e ai compagni di scuola. Già Modena gli appariva lontana. Ma in quella sperduta solitudine covava una passione irrefrenabile e coltivava sogni di rock-‘nroll (come canta il suo colle- scorrono fluide a ritmo incalzante. Se c’è un appunto che si può fare è che c’è forse poca musica. Ci si poteva aspettare più brani, più citazioni, più immagini di concerti, invece il film privilegia la dimensione quasi privata, il racconto di come è arrivato a tanto, la genesi di alcuni brani. Però in questo modo regala allo spettatore qualcosa di veramente inedito. Vasco non si risparmia ed espone il suo pensiero sempre un po’ controcorrente, come riportano anche le recenti cronache dalla sua “malattia” che l’hanno costretto a rinunciare alla passerella del Lido, dove invece era rappresentato soprattutto da Curreri e da una folta delegazione di amici di Zocca. Ma alla mostra abbiamo visto anche un altro documentario che riguarda Foto di FOG Records Srl ga Liga). Ebbene quei sogni sono diventati presto realtà e da Zocca è arrivato a Los Angeles. Il film ci trasporta di qua e di là dell’Oceano, lungo tutta l’avventura esistenziale e musicale di Vasco con molto affetto e un po’ di agiografia. Le immagini Venerdì 30 settembre, alle 21,30, appuntamento all’Hotel Le Cardinal a Bastiglia Una notte davvero divina! Da sinistra: Michael Rebecchi, Daniele Pavarelli, Luca Ascari, Simone Ramella, Antonella Velardo, Simone Zonno e Alessandro Puglierin. Nel tondo Marco Palladino “dj Palla” V enerdì 30 settembre, appuntamento all’Hotel Le Cardinal a Bastiglia, con Disco Inferno Party. Una divina nottata all’insegna del temibile monito dantesco, lasciate ogni speranza voi ch’entrate. Schiamazzi Notturni Eventi & Animazione, composta dai quattro carpigiani, Simone Ramella, Daniele Pavarelli, Marco Palladino e Antonella Velardo, organizza la prima delle tre feste dedicate alla Divina Commedia di Dante Alighieri. Grandi ospiti della serata, rigorosamente in costume e in carne ed ossa, Dante, Caronte, Lucifero e le anime dannate... Si parte alle 21,30 con la Cena dei golosi presso il ristorante dell’hotel e, alle 23,30, tutti in pista a ballare nella discoteca al piano interrato. “La scenografia dei locali sarà a tema. Alle pareti - spiega Simone Ramella - vi saranno quadri dell’artista carpigiano Mauro Filippini dedicati all’inferno dantesco, un proiettore rimanderà immagini “infernali”, mentre la discoteca avrà al centro della sala una gabbia per i peccatori...”. Insomma una serata quella targata Schiamazzi Notturni, in collaborazione con il Bar Duomo, che promette di riservare molte sorprese, in un’atmosfera del tutto speciale. Tutte le info sono visualizzabili sulla pagina facebook LA DIVINA NOTTATA - PRIMA CANTICA 30.09.2011 o telefonando al 320.3388199. la nostra città e le province limitrofe. Si tratta di Pasta nera che riporta alla luce un episodio davvero emblematico dell’immediato dopoguerra, quando molti bambini del Sud italiano vennero ospitati da numerose famiglie della nostra zona, soprattutto contadini. Un esempio di solidarietà encomiabile che squarcia la nostra storia recente, di quando eravamo poveri ma un po’ meno poveri di chi viveva in Puglia o in Campania. La cosa più divertente è che alcune famiglie del Sud non volevano mandare i figli in Emilia, perché dopo il ’48 circolavano voci che i comunisti mangiassero i bambini. Nel film una signora, bambina di allora, racconta del terrore provato quando, arrivata a casa della famiglia che l’ospitava, le vennero prese le misure. Lei pensò che quelle voci fossero vere e passò la notte insonne. Invece al mattino le fu regalato un vestito nuovo e la paura svanì di colpo. Alcuni di loro testimoniano di aver lasciato l’Emilia con molto dolore, altri sono poi ritornati, altri ancora sono rimasti. Questa terra di musica e solidarietà è davvero particolare nel nostro panorama nazionale. Sempre da Venezia è già in programmazione anche Cose dell’altro mondo di Francesco Patierno. Una divertente commedia di costume che riguarda anche le nostre comunità pur essendo ambientata nel profondo Nord, in un paesino del Veneto xenofobo. Qui un imprenditore predica in Tv il suo razzismo, augurandosi che gli immmigrati se ne tornino a casa. Ma quando improvvisamente tutti i lavoratori stranieri misteriosamente spariscono esplodono problemi per tutti. Senza la colf, senza la badante, senza gli operai, il mondo sembra fermarsi e per “i nativi” è dura tirare avanti e impossibile continuare a vivere come prima. Segno che l’altro è ormai indispensabile. Diego Abatantuono con l’accento veneto è davvero esilarante, ma si ride e si sorride amaro. Il cinema italiano alla Mostra ha raccontato molte storie legate all’immigrazione e due film soprattutto si sono distinti per la loro qualità. In particolare Terraferma di Emanule Crialese si aggiudica il Premio Speciale della Continua a pagina 17 23.09.2011 n° 35 17 Continua da pagina 16 Giuria. E’ un riconoscimento importante per un racconto molto intimo e allo stesso tempo universale. Un pescatore raccoglie in mare alcuni migranti alla deriva e per questo viene accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Lui in realtà ha ubbidito alla suprema legge del mare che impone di salvare chiunque si trovi in pericolo. Un imperativo etico che prevale sulle leggi dettate da razzismo e contingenze politiche. Al di là della trama che ogni spettatore scoprirà da solo, con vivo piacere, il film si muove sui personaggi disegnandoli con precise pennellate dai colori intensi e luminosi del sole di Linosa e Lampedusa. Un occhio attento li segue a vederne i pensieri, la rabbia e le speranze, a coglierne le certezze e i mutamenti. Come in Respiro l’isola è il contesto entro il quale battersi per la sopravvivenza ma anche il punto di partenza per un futuro diverso e migliore. La fotografia rafforza il racconto e la macchina da presa coglie punti di vista inaspettati e originali esaltando la dimensione spettacolare del film. Un premio quindi ampiamente meritato. L’altro titolo è La bas (laggiù) il termine col quale gli stranieri indicano un posto in Europa. In questo caso siamo a Castevolturno, dove poche estati fa scoppiò una rivolta dei lavoratori immigrati e sei di loro vennero uccisi dalla Camorra casalese. Il film, diretto da Guido Lombardi, è stato presentato nell’ambito della 26° Settimana internazionale della Critica. Il protagonista è Yussuf, un giovane immigrato chiamato dallo zio Moses con la promessa di un lavoro da artigiano. Invece diventerà un cinico spacciatore di cocaina con giri milionari. Verità e fiction si confondono ma il quadro realistico esce con forza ed evidenzia una lotta per la sopravvivenza spietata e brutale. Il film ha guadagnato il Premio Venezia Opera Prima. Citazione finale sul Leone d’Oro che, quest’anno, ha finalmente premiato il film migliore del Concorso, accontentando critica e cinefili. Faust, del regista russo Alexander Sokurov. Dopo Moloch, Telec e Solnzte dedicati a tre figure reali come Hitler, Lenin e Hirohito, il maestro russo conclude la sua tetralogia sul potere con questa figura letteraria di Goethe. Strano, ma fino a un certo punto! Infatti ciò che accomuna tutti è l’infelicità e il regista tiene a precisare che gli infelici (al potere) sono pericolosi. Il film è un lungo viaggio attraverso le conoscenze del primo Ottocento, parte da un’autopsia alla ricerca dell’anima per approdare alla filosofia, alla religione, all’etica e a tutto quanto la mente umana possa esplorare. Un dialogo incessante scandisce immagini dalla fotografia quasi monocromatica. Ho potuto vedere il film alla proiezione di gala, presenti regista e produttori, gli applausi si sono sprecati, la senzazione è di aver assistito a un lungo sogno che, a volte, virava su lugubri colori da incubo, ma proprio per questo alimentava la curiosità di vedere e vedere ancora. Un film che certamente vorrò riguardare doppiato per poter sciogliere il legame con le didascalie e godere finalmente - e completamente - delle immagini. Ivan Andreoli, corrispondente da Venezia Tremila euro a Cicciolina: uno scandalo a cura di Clarissa Martinelli [email protected] Cara Clarissa, ma come si può fare a protestare contro il fatto che Cicciolina prende 3mila euro al mese di pensione da ex Parlamentare? Ho un marito che purtroppo si è ammalato di cancro ed è morto in meno di un anno. Nessuno mi aveva detto che potevo avere una pensione di invalidità per lui, l’ha scoperto mio nipote guardando sul sito dell’Airc mentre si informava sulla malattia. Sono andata a far richiesta, ho presentato i documenti, abbiamo fatto la visita e l’invalidità era al 100%. Circa 450 euro al mese, nessuno dei due lavorava più perchè lui era troppo debilitato e io stavoa casa per assisterlo. Per una visita a Milano (da Veronesi, all’Ieo) ce ne han chiesti 250 di euro e siam stati dentro meno di 10 minuti. A Bologna altri 300 euro, altri 10 minuti da un chirurgo che ha detto “niente da fare”. Abbiamo fatto con i risparmi di famiglia e, per fortuna, l’oncologia funziona bene anche qui. Ma che Cicciolina prenda tutti quei soldi, mentre io e mio marito solo per caso abbiam preso 450 euro per qualche mese, che non bastan neanche per farsi aprir la porta da un luminare, è davvero vergognoso. Lela M i spiace per quel che ti è successo, Lela. E capisco le tue perplessità. Ci sono cose che dovremmo sapere per conoscere meglio la realtà in cui viviamo e maturare opinioni supportate da informazioni: il giornalismo d’inchiesta può aiutare a scoprire quel che viene colpevolmente sottaciuto in troppi ambiti. Il guaio delle inchieste, però, utilissime e sacrosante, è che fanno arrabbiare. Il libro di Mario Giordano, Sanguisughe, le pensioni d’oro che ci prosciugano le tasche, mi ha fatto questo effetto. L’aggressività latente emerge già dopo la lettura delle prime righe e rende socialmente intrattabili, quindi è bene adottare accorgimenti opportuni come, ad esempio, leggerlo in solitudine. Giordano ci racconta anche di Cicciolina, Gino Paoli o Toni Negri col vitalizio da 3mila euro al mese; si legge che Giuliano Amato, il primo a parlare della necessità di tagliare le pensioni, percepisce 31mila euro mensili (sì, circa mille euro al giorno). Trentacinque anni di contributi? Quaranta? Quanto dovrete ancora lavorare prima di poter ricevere indietro un po’ di quanto versato all’Inps? Nel frattempo, a qualcuno è bastato un giorno di lavoro. Si tratta di ex parlamentari, ovviamente. Emblematico il caso di tal Luca Boneschi, parlamentare dal 12 maggio 1982 fino al 13 maggio dello stesso anno; dal 1983 riceve ogni mese 3.108 euro lordi di pensione. Niente a confronto del manager della telefonia Mario Sentinelli, il più ricco pensionato Inps d’Italia. Percepisce 3.008 euro al giorno. Sono 90.246 euro al mese, 1.173.205 euro all’anno. Non è un errore. E’ stato un buon cervello alla Sip, la compagnia telefonica nazionale pre-Telecom. Gli bastano? No. Nonostante questa cifra, può contare su congrui gettoni anche da consigliere d’amministrazione Telecom, amministratore unico di Ecotel International e pure da presidente del Consiglio di Amministrazione di Enertel Servizi. Altri soldi, altri accumuli nello stesso conto corrente. Sono tanti i pensionati illustri che, dopo lavori prestigiosi e ben remunerati, uniscono ricchi vitalizi a incarichi strapagati. Cumuli di pensioni e stipendi parlamentari finiscono poi in tasche illustri: Dini, Ciampi, Andreotti, Violante, Prodi, Brunetta, Fioroni, Buttiglione, Di Pietro, per fare qualche nome. Bipartisan. Nessun gesto plateale, dicono sottovoce che “non possono rinunciarvi”. A noi restano i tagli. Tanti, tantissimi soldi pubblici per tutta la vita sempre agli stessi. Pochi soldi, quando e se arrivano, a chi invece viene invitato da sempre “a fare sacrifici per il bene del Paese”. A chi, come nel tuo caso, Lela, nel bisogno ha dovuto arrangiarsi. Quanto può durare ancora? Al via i corsi di Circo -Teatro per bambini e per adulti I ragazzi del Circostrass L ’Associazione I ragazzi del Circostrass festeggia quest’anno, i suoi primi 10 anni di vita e propone uno Stage di Circo il 1° e 2 ottobre insieme a Sandro, artista diplomato alla Scuola di Torino Flic. Il programma comprende tre laboratori: giocoleria (avanzati e principianti) equilibrismi e clowneria. Anche quest’anno, a partire dal 3 ottobre iniziano i corsi di Circo -Te- atro nella sede di San Marino in via Chiesa, 1 per bambini da 4 ai 7 anni e dagli 8 agli 11 anni. Ma la vera novità è che quest’anno debutterà anche un corso per adulti, in orario serale, una volta la settimana. Il corso sarà presentato il prossimo 5 ottobre, alle 21, nella sede di San Marino. Per informazioni telefonare a Cosetta Bottoni: 347.1718894 oppure 346.2207446. Tempo... di quiz! Sudoku Come si gioca ANAGRAMMA CINEMATOGRAFICO Titolo (9 2 2) Marci didietro Ricordati di me Pierino va dalla mamma e le dice: “mamma ho una notizia buona e una cattiva”. “Inizia da quella buona, caro”. “Allora quella buona è che ho preso 10 a scuola”. “Bravissimo! E quella cattiva?”. “Quella cattiva è che non è vero”. Questo gioco di logica propone una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa, da bordi in neretto, in 9 sottogriglie, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9, e pertanto senza ripetizioni. 23.09.2011 n° 35 18 L’aforisma della settimana... “Perché infine, cos’è l’uomo nella natura? Un nulla rispetto all’infinito, un tutto rispetto al nulla, un medio tra il nulla e il tutto”. B. Pascal Mostre CARPI Fino al 30 settembre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Marta Melis O&A Centro Affari Fino al 23 ottobre Misfortunes and Minor Victories Personale di Zaelia Bishop Spazio Meme Festa del Racconto: dal 29 settembre al 2 ottobre ritorna la sesta edizione della manifestazione che quest’anno si estende per tutti i quattro Comuni dell’Unione Terre d’Argine Le mille facce del racconto Fino al 2 ottobre Passione Italia, 17 marzo 2011 Una giornata italiana A cura del Gruppo Grandangolo di Carpi Biblioteca Loria Fino all’8 dicembre Dove regnavano le acque 1920-1950, la trasformazione del paesaggio nelle fotografie della Bonifica Parmigiana Moglia Palazzo Pio Fino all’ 8 gennaio Indistinti confini Metamorfosi e altre mutazioni Da Cranach a Picasso, passando per Gustave Dorè, Bilal e Moebius, un scelta di opere dalle forme disfatte e dai confini sfaldati Palazzo Pio Fino al 29 gennaio Oreste Baccolini E ha piombo dentro la canna Secondo appuntamento del ciclo di mostre Ad Hoc A cura di Luca Panaro Palazzo Pio Eventi CARPI Fino al 29 settembre Festivis - Festa degli stili di vita sostenibili 23 settembre - ore 20.30 Apericinema. Aperitivo in attesa del cinema offerto da Cookies Bar Auditorium Biblioteca Loria Ore 21-22.30 Cineforum: Home. La nostra terra Un documentario di grande impatto emotivo per documentare gli effetti del riscaldamento globale. Regia di Yann Arthus Bertrand Auditorium Biblioteca Loria 24 settembre - Ore 10.30 Reti di Economia Solidale e Mappa della Spesa Sostenibile Distretto Economia Solidale, Gruppo Acquisto Solidale La Festa e Carpitransizione Auditorium Biblioteca Ore 15.30 Presentazione: Barefoot College, Energie alternative dalle campagne indiane E. Chiodarelli (autrice) T ante le novità della Festa del Racconto, giunta quest’anno alla sua sesta edizione. Innanzitutto si allarga la partecipazione anche al Comune di Campogalliano, segno che la kermesse riscuote un successo e un’approvazione crescenti. “Grazie all’impegno di tanti - ha dichiarato il sindaco Enrico Campedelli - oggi questa manifestazione ha le ali per volare in alto e diventano quattro i Comuni coinvolti, arrivando a coprire tutto il territorio dell’Unione delle Terre d’Argine: Carpi, Novi, Soliera e Campogalliano. Un evento irrinunciabile nonostante la crisi profonda e i tagli subiti”. Una kermesse “qualificante per la città”, ha ribadito l’assessore alle Politiche culturali di Carpi, Alessia Ferrari, resa possibile solo grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio (che ha “sostenuto il 75% dei costi, con un finanziamento pari a 60mila euro”, ha sottolineato Elia Taraborrelli, consigliere) Fondazione Casa del Volontariato, Fondazione Campori, Cmb, LS Distribuzione e La Fenice Libreria. “Il nostro - ha U n ricco programma artistico affianca gli incontri della Festa del racconto. Aprirà le danze giovedì 29 settembre in Piazza della Repubblica a Soliera, un confronto quasi pugilistico in cui si sfideranno Parole e Musica. Alle corde un poeta metropolitano - Chinaski al secolo Vincenzo Costantino - e un cantautore americano - Dave Muldoon- che interpreteranno le parti di Charles Bukowski e di Tom Waits. Il reading con musica dal vivo di Francesco Arcuri inizierà alle 22.30 e in caso di pioggia si sposterà nei locali del Cinema Teatro Italia. Tre le performance di danza e teatro a cura della Scuola di Danza La Capriola previste per il 1° ottobre a Carpi: la prima alle 15.30, in Piazza Martiri con Outsidethebox, spettacolo di sogni e sospiri per voci e corpi, seguirà alle 17 presso il Cortile delle Stele Firmamento e, infine, commentato Davide Bregola, direttore artistico della Festa - è un territorio votato al fare, alla concretezza. Per tale motivo in occasione della Festa del Racconto abbiamo voluto invitare ospiti che, in qualche modo, incarnassero tale vocazione. Persone che nel mondo della cultura non sono metafisici, bensì produttori, artigiani dell’arte. Uomini e donne vicini alla poetica del nostro territorio; un territorio che fa economia e continua a sognare, nonostante le difficoltà. L’edizione 2011 della Festa guarda al racconto in tutte le sue sfaccettature: poichè le parole, le storie, i sogni, possono esseri scritti, suonati, immaginati, catturati in uno scatto o prendere forma e corpo in un oggetto di design...”. Si conferma la presenza dei nomi più eccellenti del panorama culturale italiano, tra i quali Sebastiano Vassalli, Dacia Maraini, Luciana Castellina, Vincenzo Costantino Chinaski, Nando Dalla Chiesa, Philippe Daverio, Marcello Fois, Elena Loewenthal, Paolo Nori, Margherita Oggero e Francesco Piccolo. Oltre ai numerosi appuntamenti letterari – e alla XV edizione del Premio Arturo Loria, dedicato alla narrativa breve edita e inedita – quest’anno si è scelto di dare particolare spazio ad alcuni percorsi tematici, il primo dei quali è il racconto sull’arte, con autorevoli personalità del calibro del critico d’arte e volto dell’eccellente trasmissione televisiva Passepartout Philippe Daverio, passando per Enzo Mari - uno dei rappresentanti più significativi del design italiano a livello internazionale – il fotografo Mario Dondero, uno dei più prestigiosi tra i contemporanei, sino al fumetto di Giacomo Nanni. Un altro filone è costituito dal confronto di personalità e prospettive differenti per discutere il tema della lettura dell’Uomo: in questo senso nei giorni della Festa saranno presenti tra le piazze, i giardini e le vie dei Centri Storici gli scienziati Guido Barbujani, Margherita Hack e lo studioso di alimentazione Marco Bianchi, teologi come Don Colmegna, saggisti come Nando Dalla Chiesa; sono questi alcuni dei tanti intellettuali e artisti che si metteranno in gioco per proporre al pubblico il meglio delle loro elaborazioni. Anche quest’anno non mancheranno momenti musicali con alcuni dei migliori cantautori italiani in circolazione, molto seguiti dalle giovani generazioni e non solo: Nada, Mariposa, Le luci della centrale elettrica e Tre allegri ragazzi morti. A fianco dei grandi nomi, nuove proposte artistiche animeranno il centro storico di Carpi con performance di danza, musica e teatro di strada. Spazio anche all’umorismo con Gino&Michele e Vito, protagonista di un recital a Campogalliano. Particolare cura è stata posta anche nell’organizzazione dei laboratori, che saranno di scrittura creativa – con Gero Giglio – di illustrazione – con Massimiliano Tappari e Chicca Gagliardo – fotografia e teatro giapponese per i più piccoli. Insomma, una manifestazione che continua a crescere, avendo sempre come stella polare la qualità, unitamente a un’attenzione costante per la narrativa italiana emergente e per l’accessibilità a un pubblico il più vasto possibile. J.B. Gli spettacoli della festa alle 18.30 in Corso Pio si chiuderà con Welcometotheclub, performance di street dance. Le coreografie di Elisa Balugani e Veronica Sassi saranno interpretate dalla BlackSoulz dance crew mentre si alterneranno sulle scena l’attrice Gaia Davolio e i musicisti Alessandro Montecchi, Marco Lodi, Daniele Rossi ed Enrico Pasini. Autori classici e contemporanei verranno poi interpretati dall’attore bolognese Vito sabato 1° ottobre alle 21 in Piazza Castello a Campogalliano. Sempre a Carpi, in Teatro alle 21.30, concerto spettacolo con live di Le luci della centrale elettrica, Mariposa, Nada, Tre allegri ragazzi morti, letture di Angelo Ferracuti e Michele Mari. Italia? Titolo da definire, ideato da Corrado Nuccini, voce e co-fondatore del gruppo Giardini di Mirò, vuole ricercare nella canzone d’autore quelle suggestioni ed i momenti che hanno segnato la storia della nostra nazione. Ancora musica con la Jazzba, il gruppo di strada dalle sonorità balcaniche che animerà le strade del centro storico carpigiano, domenica 2 ottobre alle 15.30 in Corso Pio, alle 17.30 in Piazza Garibaldi e alle 19.15 presso l’Officina. Si chiude sul palcoscenico del Cinema Teatro Lux di Rovereto, domenica alle 21, il percorso musicale della Festa del racconto con Chelsea Hotel, spettacolo di narrazione e canto con Mauro Ermanno Giovanardi (storica voce dei La Crus), Massimo Cotto e Matteo Curallo. A metà tra reading e concerto, un viaggio per ricordare gli artisti che hanno popolato le stanze sulla 23esima strada a New York: da Patti Smith a Kubrick, Arthur Miller, Mapplethorpe e, ancora, Hendrix, Edith Piaf e Jack Kerouac. 23.09.2011 n° 35 19 Scienza, impegno civile e solidarietà S cienza, impegno civile e solidarietà sono i tre temi cardine sui quali si discuterà quest’anno. Ad aprire il ciclo sarà Nando Dalla Chiesa che, intervistato dal giornalista Pierluigi Senatore, inaugurerà la Festa del Racconto 2011 con l’anteprima di giovedì 29 settembre in Piazza della Repubblica a Soliera alle 21. Figlio di Carlo Alberto - il generale ucciso dalla mafia nel 1982 a Palermo – professore di Sociologia della criminalità organizzata e Presidente onorario di Libera, parlerà del suo saggio La convergenza. Mafia e Politica nella seconda Repubblica. Ripercorrendo un pezzo si storia che mescola vicende personali e accadimenti collettivi, Nando Dalla Chiesa ricostruirà gli intrighi tra Mafia e Parlamento, ma anche di chi al malaffare non si arrende, spesso restando nell’ombra e rischiando in prima persoDon Virgilio Colmegna N on solo letteratura italiana, ma spazio anche alle voci che provengono dall’agitato Medio Oriente con lo scrittore iracheno Younis Tawfik. Sabato 1° ottobre alle 11 l’autore tratterà con gli strumenti della narrazione, l’argomento della rivoluzione araba, cercando un equilibrio tra cronaca e racconto. L’incontro La rivoluzione araba, la letteratura come testimonianza sarà condotto da Davide Bregola presso Palazzo Foresti a Carpi. Alle 17.30 invece la scena si sposterà nel Cortile di Levante della Biblioteca con Le parole delle donne. Dacia Maraini, una delle autrici più amate in Italia e nel mondo, condurrà i lettori lungo il percorso delle sue storie, ripercorrendo la sua vita passata in Giappone accanto ai giganti della nostra cultura. Tutto attraverso il suo profondo impegno morale e civile e il suo indefesso tentativo di dar voce alle donne di ogni condizione sociale e geografica. Chi avrebbe mai detto che la comicità potesse essere letteraria? Ne daranno prova Gino&Michele, i due autori del classico Anche le formiche nel loro piccolo… oltre che di numerosi programmi di straordinario successo quali Zelig. Sabato 1° ottobre, alle 19 presso i Giardini della Pretura, i due autori ci presenteranno la versione letteraria del famoso diario – Smemoranda 12 mesi – insieme a Margherita Hack na. Senza fare sconti a nessuno. Il programma proseguirà a Carpi in compagnia dell’astrofisica Margherita Hack, che sabato 1° ottobre sarà l’indiscussa protagonista di due appuntamenti, rispettivamente alle 10 in Teatro Comunale e alle 15 nel Cortile di Levante della Biblioteca. Nella mattinata ad ascoltare la celebre astrofisica saranno gli studenti delle scuole medie e superiori degli istituti dei comuni dell’Unione Terre d’Argine. Il mio infinito, il titolo del libro della Hack, sarà lo spunto per il secondo incontro, aperto a tutti. Osservando la volta celeste, le varie civiltà sono passate dalla visione mitico-religiosa alla spiegazione razionale della natura. Dagli astronomi della Grecia classica sino alle rivoluzioni della moderna fisica quantistica, passando per la nascita del metodo scientifico con Galileo e Keplero e le scoperte di Newton. Questo il percorso che l’astrofisica inviterà a percorrere, per giungere sino ai confini della conoscenza umana, alle domande alle quali ancora la scienza non ha dato risposta certa: l’origine della vita, le peculiarità del nostro universo – se sia o meno infinito nel tempo e nello spazio, unico uno tra i tanti. Il secondo degli appuntamenti avrà un sapore gustoso: Marco Bianchi, ricercatore di Oncologia Molecolare a Milano, presso un centro di eccellenza a livello internazionale, nonché appassionato di cucina e autore di libri di grande successo sulla corretta alimentazione, sarà l’ospite di Curare nutrendo. I buoni piatti che si prendono cura di noi. Inventore del neologismo dei cibi “nurietici”, esporrà al pubblico la sua idea di alimentazione, con alle spalle un’eccellente preparazione scientifica ma insieme sensibile al confronto con chi ritiene che il piacere del palato sia uno dei primi requisiti del nutrirsi. L’appuntamento – a partire dalle 12 di sabato 1 presso i Giardini della Pretura – prevede anche una degustazione. Nella stessa giornata e nello stesso luogo, alle 16.30, la scrittrice, docente di cultura ebraica e collaboratrice de La Stampa Elena Loewenthal riporterà la sua esperienza nel mondo degli ospedali, dei malati, dei familiari e dei volontari che li assistono, raccontata anche ne La vita è una prova d’orchestra, romanzo di non fiction novel I Philippe Daverio Nando Dalla Chiesa La grande letteratura tre dei dodici autori che hanno firmato, con racconti inediti, l’edizione 2012: Sandrone Dazieri, Claudia De Lillo, Paolo Nori. Protagonista della serata – alle 21 presso l’Auditorium della biblioteca Loria - sarà invece Sebastiano Vassalli. L’autore de La chimera Dacia Maraini (vincitore allo Strega e al Campiello) è rimasto sempre fedele e coerente con la sua storia che lo vede partecipare alla Neoavanguardia del Gruppo ’63, sino ad approdare a un’idea di letteratura pura. Roberto Cicala, poeta ed editore, lo intervisterà portando il pubblico attraverso i suoi paesaggi fisici e metafisici, che odorano di storia e raccontano in uno stile unico i cambiamenti sociali dell’Italia del passato e del presente. Domenica 2 ottobre alle 15, Piazza Garibaldi sarà colmata dall’umorismo e il buonumore causati dalla lettura di Momenti di trascurabile felicità, il libro di notevole successo nelle cui pagine Francesco Piccolo illustra i piccoli ma fondamentali momenti di felicità senza i quali la nostra vita non sarebbe che un mero trascinarsi verso la fine. Una gioia semplice, sommessa, modesta ma perciò stesso più tenace ed irrinunciabile. In un’epoca nella quale ostentazione e cattivo gusto, esibizione trimalcionica e perdita del pudore la fanno da padroni, è consolante poter scoprire che c’è ancora, tra noi, chi sa gioire delle piccole perle che offre l’esistenza. Con interventi musicali del Modena Flute Ensemble. Luciana Castellina, militante e parlamentare comunista, fra i 14 e i 18 anni ancorata alla realtà sociale: cosa potrebbe succedere se un italiano fosse costretto a vivere nel quartiere srilankese della sua città? Peripezie tragicomiche e percorsi inattesi sono solo alcuni degli elementi che rendono preziosa la storia di un’amicizia nata da un’integrazione forzata. Protagonista di sabato 1° ottobre sarà l’ottava arte con il maestro Mario Dondero. Donderoad: il cammino di un fotografo è infatti l’evento dedicato all’artista dal carattere schivo che ha catturato, con la sua Leica, grandi eventi e cambiamenti sociali - dalla primavera di Praga alla contestazioni studentesche a Parigi e illustri personaggi come Pasolini, Bianciardi e le dive dei film italiani. L‘incontro, arricchito dalla proiezione degli scatti più famosi, avrà luogo presso l’Auditorium della Biblioteca Loria, alle 10.30. Assoluta novità è l’inserimento di un discorso sul design, quest’anno amabilmente sostenuto da Enzo Mari, uno dei padri fondatori del design italiano e insignito del Compasso d’oro, il più importante riconoscimento ha tenuto un diario che racconta la sua iniziazione politica. Da quel materiale è nata La scoperta del mondo, autobiografia che è stato finalista al Premio Strega 2011. La giornalista racconterà la sua vicenda – domenica 2 ottobre alle 16 nel Cortile della Biblioteca - dialogando con Marzia Luppi. Un pezzo di storia personale che corre parallela alla storia di tutto un Paese, l’Italia dal dopoguerra ai giorni nostri. Domenica alle 18, Piazza Garibaldi si tingerà di giallo. Due dei romanzieri di genere più amati dai lettori, Margherita Oggero e Marcello Fois, si confrontano sul tema del Giallo. Celebre autrice della fortunata serie di gialli che hanno per protagonista l’investigatrice–professoressa Camilla Baudino – portata anche sul piccolo schermo da Veronica Pivetti - la prima; autore prolifico non solo in ambito letterario ma anche teatrale, radiofonico e nella fiction televisiva il secondo, i cui romanzi tinti di noir sono spesso ambientati nella Sardegna più profonda, e in epoche storiche le più diverse. Oltre a questi, tanti altri eventi dedicati alla letteratura esordiente e al racconto, con la premiazione del vincitore del Premio Loria editi e le letture e la premiazione degli inediti. Sandro Campani vince il Premio Loria Visioni di parole l critico d’arte Philippe Daverio aprirà la manifestazione venerdì 30 settembre, alle 21, in Teatro a Carpi. Daverio muovendosi con disinvoltura lungo il percorso del bello artistico, demolirà uno a uno gli stereotipi sedimentati nell’opinione pubblica con l’obiettivo di sfatare il pregiudizio dell’incomprensibilità dell’arte contemporanea. Venerdì alle 22 presso il Cinema Eden, il discorso si imprimerà sulla pellicola cinematografica con la proiezione di Into Paradiso, il film della regista Paola Randi, interpretato da Peppe Servillo e Gianfelice Imparato. Il lungometraggio presenta una prospettiva ribaltata, profondamente molto intenso e partecipato. Questo evento, è solo uno dei due realizzati con il contributo della Fondazione Casa del Volontariato: l’altro si terrà domenica 2 ottobre alle ore 10.30 presso i Giardini della Pretura e vedrà la partecipazione di Don Virginio Colmegna. In questa occasione il parroco milanese, presidente della Casa di Carità e intellettuale che si confronta ogni giorno con la povertà e il disagio, dialogherà con il genetista, scienziato e scrittore Guido Barbujani. Due umanisti che, secondo prospettive e strumenti differenti, seppure entrambi legati al loro prossimo, dialogheranno e metteranno a confronto scienza e spiritualità, moderati dal giornalista e teologo carpigiano Brunetto Salvarani. G Enzo Mari internazionale. Nella sua carriera spiccano mobili, lampade, sedie ma anche posacenere, orologi - tutti quegli oggetti che rendono la nostra vita migliore - e una visione del mondo che parte dalla praticità per diventare arte. 25 modi per piantare un chiodo. Storie di design, l’incontro con Mari, condotto da Davide Bregola, si terrà presso la Sala dei Mori domenica 2 ottobre, alle 17. Conclude il filone artistico della Festa del racconto, la graphic novel di Giacomo Nanni, domenica 2 ottobre, alle 19, nelle sale di Villa Barbolini a Campogalliano. iunto alla sua 15^ edizione, il Premio Loria conferisce al modenese Sandro Campani, il maggior riconoscimento per la raccolta di racconti Nel Paese del magnano. L’opera, selezionata tra 12 finalisti ha il potere di raffigurare attraverso nove suggestioni narrative, un mondo rurale che sembrerebbe non esistere più, quello dell’Appennino tra Reggio Emilia e Modena con una precisione toccante. L’autore verrà premiato domenica 2 ottobre, alle 19, in Piazza Garibaldi a Carpi, dal sindaco Enrico Campedelli. Il Premio nazionale di narrativa da quindici anni si occupa anche di inediti con un prezioso lavoro di ricerca di nuovi talenti e piccole meraviglie nello sterminato panorama letterario. Il Premio verrà consegnato dall’assessore alle Politiche culturali, Alessia Ferrari sabato 1° ottobre, alle 18, in Sala dei Mori. Auditorium Biblioteca Loria Ore 16.30-18.30 Concertino Itinerante per le strade del centro Banda Bardana Ore 17 Esperienze a confronto Reti di famiglie Liana Balluga (Comune di Carpi), D. Casi (Famiglie del Gelso), S. Corradini (Comune di Modena), M. Sala (Il paese delle meraviglie) Auditorium Biblioteca Ore 18.30 Presentazione libro: La vita dopo il Petrolio Paolo Bussei (Itis Leonardo da Vinci) presenta G. Ruggieri (co-autore) Segue un rinfresco offerto dalla Bottega del Sole Auditorium Biblioteca Ore 21 Concerto: Piccoli omicidi rock italiano Cortile di Levante 25 settembre - Ore 10 Conferenza: Seno e biberon, sostenibilità e sostegno alle mamme. Voci a confronto capirsi Con Giorgia Cozza Auditorium Rustichelli Ore 10.30 Presentazione del progetto Jungo mobilità sostenibile Auditorium Biblioteca Ore 11.30 Conferenza: Viaggiare a piedi con lentezza Compagnia dei Cammini Auditorium Biblioteca Ore 15.30 Presentazione del libro: Bebè a costo 0 Con Giorgia Cozza e Giorgia Gandolfi Auditorium Biblioteca Ore 16-19 29 settembre - ore 21 Convegno Rinnovabili: investire il risparmio nel nostro futuro S. Arletti (Comune di Modena), Simone Tosi (Comune di Carpi), P. Contini (Git Banca Etica Modena), Banca Centro Emilia Auditorium Biblioteca Loria 23 settembre - dalle 21 Night Downtown Tradizionale festa notturna che chiude l’estate carpigiana Musica, shopping, spettacoli e degustazioni... Centro Storico 23 settembre - dalle 20 This is the end of Summer Nights... Festa di fine estate Area Zanichelli 24 e 25 settembre Presentazione del restauro dell’affresco Il Guerriero del Palazzo Palazzo Pio 25 settembre - dalle 16 XII° Edizione Gioca Famiglie Centro per le famiglie 24 e 25 settembre 9ª Festa dell’uva Centro Sociale Guerzoni 25 settembre - ore 8/19 3° Mercatino di Antichità e Modernariato Piazzale delle Piscine 23.09.2011 n° 35 20 Calcio – Il Carpi stende il Lumezzane (3-0) e vince il ricorso: è primo e solo in vetta! Il cambio del mondo in 8 giorni Biancorossi verso l’equilibrio: Maddaloni decisivo con aggiustamenti e cambi. Cesca e Perini tornano ad imporre le proprie diversità. Domenica il Pavia: la prima di due trasferte difficili che aprono il ciclo della verità. D a una palude d’equivoci alla vetta solitaria della Terza Serie Professionistica (con il miglior attacco: 10; e la miglior difesa: 0): tutto ed il contrario di tutto in poco più d’una settimana. I problemi evaporano e la classifica esplode. I guai di Viareggio vengono inceneriti dalle carte bollate, poche ore dopo una solenne dimostrazione di forza ed insospettabile equilibrio. Non è la fantascienza di Jules Verne e del suo celebre Phileas Fogg. Che rincorrendo il Levante impiegò 80 giorni per girare il mondo. Bensì è la realtà del Carpi, a cui ne sono bastati un decimo per capovolgere il proprio. Il 3-0 al Lumezzane è vasto e pregno di novità. I biancorossi hanno trionfato in crescendo, senza concedere mai. Attraverso un piano gara esatto per elaborazione ed attuazione. In intelligente attesa del previsto crollo dei lombardi, infiacchiti dal recupero infrasettimanale. Poi stecchiti dalla differenza di due uomini usciti dalla panchina (Potenza e Perini). Sussistono cioè tutti i sintomi di una prima svolta decisamente significativa. Di cui Maddaloni è primo artefice. Può dunque trarne una fondamentale consapevolezza: adesso la squadra è davvero sua. AGGIUSTAMENTI – Il mister ha posto pochi correttivi. Non stravolgimenti, ma adeguamenti determinanti. Non ha negato un’idea, anzi vi ha aggiunto flessibilità per migliorare la gestione della campo. È molto più d’un banale passo indietro: è vera modernità. Ha chiesto agli esterni d’attaccare la palla al di sotto della metà campo. Ha ripristinato Sogus come mediano classico, in esplicita protezione della difesa, da primo stopper. Esonerandolo da tutti i compiti accessori, ha responsabilizzato i centrali. Che in questo modo hanno PROSSIMO AVVERSARIO: PAVIA Utilitaria a trazione anteriore F ondato nel 1911, nobilitato da 3 partecipazioni al massimo campionato (primi anni Venti, non ancora girone unico) e 6 in cadetteria (l’ultima B nel 1955), il Pavia ha festeggiato il centenario con una salvezza diretta molto sofferta, quasi insperata. Per la sopravvivenza in categoria è stato determinante il declassamento del Ravenna. Ed ancor più l’apporto di Eusepi (7 gol in 15 partite), atteso ex di turno insieme a Mandrelli. La rivoluzione estiva è cominciata dalla panchina. Salutato l’emergente Benny Carbone (salito a Varese), la società ha deciso di rilanciare Manuele Domenicali (reduce da due esoneri consecutivi: Ternana e Mezzocorona). Moltissimi i nuovi arrivati: 15 su una rosa di 22. Quasi tutti sono “under”. Uniche eccezioni: i veterani Gheller dal Novara e Fissore dallo Spezia. La formula è a squisita trazione anteriore: modulo spagnolo 4-2-3-1, con esterni alti a piedi invertiti, giovanissimi e pieni di benzina. È un utilitaria sperimentale, in grado di far soffrire le big: il Sorrento non è andato oltre il pari; il Taranto ha vinto di complessa rimonta. Pericoli principali: Filippo Falco (’92, ala rapida e tecnica, cartellino Lecce), David Meza Colli (’88, paraguayano di Asuncion, trequartista d’ordine), e soprattutto Alejandro Rodriguez De Miguel (’91, catalano di Terrassa, centravanti fisico con stoffa da vendere, scuola Espanol, proprietà Cesena, 13 minuti in A contro la Juve). Il precedente più vicino è datato ’91-’92: dopo aver vinto in casa (terzultima d’andata: 1-0, Nannini), l’ultimo Carpi di Tomeazzi cadde al Fortunati in una sorta di spareggio anticipato (1-2, Aguzzoli). Ma riuscì comunque a salvarsi, a scapito dei lombardi. E.G. potuto effettivamente giocare come sanno. Libero dall’ossessività di guidare l’elastico, Cioffi ha ripreso a dominare il cielo e battere lungo. Con le spalle più coperte, De Paola ha trovato immediatamente coraggio e tempi per leggere qualsiasi anticipo. L’altra conseguenza fondamentale è Cesca, tornato ad essere il vero giocatore-schema. Non è un caso che la sua lunga estate di digiuno complesso si sia chiusa tre giorni prima REGIONALI Correggese già in crisi Eccellenza. Di là dal Tresinario, l’aria si fa subito pesantissima. Dopo lo scivolone al debutto la Correggese inanella altre due brutte sconfitte che ne aprono l’immediata crisi. Nell’infrasettimanale, il S.Nicolò sbanca il Borelli di goleada (1-4, Terranova). Quattro giorni più tardi, nel derby tra glorie biancorosse, Rolli pasticcia, ed il Rolo lo castiga (0-1). Poi, i miracoli dell’altro ex numero uno biancorosso Davide Accialini (insuperabile e determinante con almeno tre interventi salva-partita) vanificano il tentativo di rimonta. Le grandi (Colorno e Pallavicino) scappano a punteggio pieno. La panchina di Galantini non salta, ma vacilla. La sfida col Crevalcore di Domenica prossima è già un’ultima spiaggia. Promozione. Si muove la classifica della Solierese che guadagna il primo punto della stagione imponendo lo 0-0 al Fabbrico di Golinelli, al termine di 90’ tiratissimi e spigolosi (ben 7 ammoniti). Prima. Battesimo thriller per la nuova Virtus di De Laurentis, costretta a dividere la posta col Gattatico ridotto in 10. Provvidenziale l’ingresso dell’ex Cabassi Molesini, che subentra a Laritonda ed impatta in extremis (1-1). E.G. PROVINCIALI Jannuzzo lancia il Limidi Seconda. Fortunata e vincente. Comincia bene la Cabassi, che batte in casa il Ravarino soffrendo a lungo ma senza incassare (1-0). Decisivo un autogol a 5’ dal triplice. Blues a testa alta, ma senza punti: è amaro il debutto della neo-promossa Fossolese, tradita dalla mira di Ghelfi e poi stesa dalla Modenese nel finale (0-2). Terza. Accreditato come principale testa di serie, il Limidi di Jannuzzo non tradisce le attese. Di ritorno dopo qualche stagione in esilio tra gli amatori, il bomber firma in 4 minuti la rimonta sulla Folgore (2-1) e regala i primi tre punti ai compagni. Solo un punto per S.Marino (1-1, Viola) e Cortilese (1-1, D’Adamo), bloccate da Possidiese e Villadoro. Stecca invece la Carpine, superata dal più quotato Y.Boys in piena zona Cesarini (0-1). dell’equinozio. Ora ha i metri giusti per strappare, rifinire, ed eventualmente colpire da lontano (come in effetti ha fatto). Il pressing eccessivamente alto e denso ne soffoca la diversità. Quando ha stabilmente troppi compagni vicini, rimane inespresso: progressione e prepotenza perdono sfogo. Schiacciato nei pressi dell’area non è in grado d’imporre la propria diversità. Sfruttarlo come un normalissimo finalizzatore è uno spreco. Se invece il baricentro retrocede, può esplorare la trequarti a piacimento. Mettendo il suo totalitarismo a disposizione della profondità di Eusepi. PROBLEMI APERTI – Restano due quesiti. Il primo è nelle sostituzioni, come detto fondamentali. Averne 3 a disposizione garantisce l’eventualità d’un intervento radicale in itinere. Si può cioè confidare su un 30% di possibilità di giocare partite diverse all’interno della stessa. Maddaloni però ne ha una sola veramente libera. Le altre 2 sono sotto scacco, non essendoci alternative di ruolo per gli “under 21” (Bastianoni e Lorusso). La batteria è corta: Marchi e Calamai ne avranno per altri quindici giorni. Il secondo rebus è Perini, il cui sacrificio comincia a diventare peccaminoso. La cantierizzazione del progetto ha richiesto il 4-4-2. È il sistema più universale perché permette di coprire il massimo spazio economizzando la spesa di uomini pro-reparto. Una sorta di coperta di Linus per tutti gli allenatori alla ricerca dell’equilibrio. Siamo in una fase di transizione dall’interpretazione estrema (impianto corto, frenetico, pressione in ampiezza ed altezza) a quella più accorta (allungamento d’attesa, baricentro arretrato). Il percorso dovrà per forza sfociare in una sintesi illuminata tra le due. Che riporti Perini nella centralità che merita di presiedere col suo superiore ma- CLASSIFICA E PROSSIMO TURNO Carpi 9 Taranto 8 Como 7 Ternana 6 Tritium 6 Pisa 5 Sorrento 5 Pro Vercelli 4 Spal 4 Avellino 3 Monza 3 Pavia 2 Foggia 2 Benevento 1 Reggiana 0 Lumezzane* 0 Foligno -1 Viareggio -1 Domenica 25/9/2011, ore 15, 4a giornata. Pavia-Carpi; Foggia-Monza; Foligno-Benevento; LumezzaneTernana; Pro Vercelli-Pisa; ReggianaComo; Sorrento-Taranto; Tritium-Spal; Viareggio-Avellino. IL RICORSO VINTO R espinte le controdeduzioni del Viareggio (aggrappatosi ad un inammissibile vizio di forma) ed assegnato lo 0-3 a tavolino al Carpi. Così il giudice sportivo ha chiuso il caso Monopoli, la cui posizione disciplinare è stata rilevata irregolare. Al momento di andare in stampa, non è dato sapere se il club versiliano ricorrerà in appello. La sentenza comunque modifica ufficialmente la classifica, retrocedendo il Viareggio e lanciando il Carpi primo e solo in vetta a quota 9. L’unica altra squadra del girone a punteggio pieno è il Taranto, che però sconta 1 punto di penalizzazione irrogato dalle sentenze di “Scommessopoli”. E.G. gistero tecnico. Se questo “step-up” riesce, il Carpi riavrà ordine, progresso, geometrie ed un ritmo di calcio in costante controllo dell’avversario. E nessun orizzonte sarà impossibile da conquistare, come ormai da due anni a questa parte è regola. CALENDARIO – In tutti i casi, i prossimi 40 giorni diranno quanta cittadinanza hanno i malcelati sogni biancorossi. Domenica comincia la salita vera. Pavia è uno scoglio mediano tra i primi tre superati ed i successivi ben più tosti. Nonché la prima di due trasferte consecutive che aprono il ciclo della verità. Enrico Gualtieri Calcio a 5 Esplosione Virtus! Ma la San Michelese è un fuscello A ssoluta prova di forza dei ragazzi di Mister Caleffi che demoliscono una San Michelese spettatrice per tutto il match delle trame di gioco virtussine. Il 10-0 finale quasi sta stretto ai gialloblù, letteralmente insaziabili al cospetto di un avversario che, in verità, non fa nulla per sottrarsi al gioco al massacro ma sembra porgere l’altra guancia alle sassate virtussine. La fiera del gol è inaugurata da Nosari (in foto), doppietta per lui, che prima scorge una ragnatela tra palo e traversa e decide di provvedere con una carezza di mancino che proprio lì va a infilarsi, quindi, su schema d’angolo estrae dal cilindro un destro perfetto che crocifigge l’estremo ospite. Palmieri non vuole essere da meno e rispolvera quei colpi che l’anno scorso sono mancati: sinistro micidiale e palla nel sacco. Il tiki-taka virtussino ipnotizza gli ospiti, e i padroni di casa passano ancora, dopo una splendida trama di passaggi sull’asse Grazioli-Palmieri che porta quest’ultimo alla doppietta. La segnatura di Montanari sancisce la ‘morte cerebrale’ degli ospiti. La Virtus non si ferma, e Guidi non esita ad accanirsi sulla vittima agonizzante: la sua tripletta (da applausi la terza segnatura, con slalom tra avversari attòniti) fa calare il sipario su di un match mai incominciato. Alla festa gialloblù partecipano anche Righi, e un Grazioli caparbio che di forza costringe il portiere ospite ad arrendersi alla sua zampata. E’ scoccata la scintilla e la Virtus ha deflagrato in tutta la sua forza. Se i ragazzi di Caleffi sapranno non essere ingenui, dopo un successo meritato, ma poco indicativo delle difficoltà della categoria, ci sarà da divertirsi: Virtus, hai fatto la voce grossa, ora canta tutto l’anno. Federico Campedelli 23.09.2011 n° 35 Pallavolo Serie B Esordio vincente per la Texcart Texcart – Altedo: 3 – 2 N on poteva esserci esordio migliore per la Texcart Città di Carpi che conquista tra le mura amiche una bella vittoria nel primo incontro di Coppa Italia di Serie B contro la quotata formazione dell’Altedo. Dopo la promozione conquistata lo scorso anno la curiosità di vedere come la formazione avrebbe affrontato il difficile campionato di B2 era tanta. Molti anche gli interrogativi che poneva una formazione completamente rivoluzionata per l’addio alla pallavolo di molte delle protagoniste della stagione precedente e che, tra le sue fila, conta oggi atlete giovani, provenienti da campionati di Serie C. Oltre alle riconfermate Gaiuffi, Dallari e Lanza, sono arrivate Bettini, Rapisarda, Saccani, Bonetti, Versari e Rebecchi e c’è stato l’inserimento di altre tre giocatrici provenienti dal settore giovanile come Garuti, Marchi e Benatti. Solo il fischio d’inizio ha sciolto la tensione e ha dato il via a un match entusiasmante. La Texcart ha dimostrato di aver raccolto l’eredità della formazione promossa ma, soprattutto, ha assimilato da subito l’entusiasmo e la determinazione di staff e dirigenza che si erano ripromessi di approntare una formazione competitiva e in grado di concorrere per la permanenza nella serie. Le carpigiane si aggiudicano il primo parziale per 25 a 21. La reazione delle bolognesi non si fa attendere e la preparazione si fa sentire sulle gambe delle ragazze di coach Amari (in foto) che rallentano il ritmo e commettono qualche errore in battuta, lasciando all’Altedo il secondo set per 25 a 19. Il terzo set vede le parti invertite con Carpi che si rimette in pista e impone il proprio ritmo sino alla fine, vincendo per 25 a 20. Nel quarto set il caldo e la stanchezza si fanno sentire ma sono le ospiti ad avere lo spunto vincente per aggiudicarsi il parziale. Arriva così il primo tie breack della stagione e la Texcart fa vedere di che pasta è fatta. Parte decisa e va subito in fuga e, nonostante un buon vantaggio, non molla nulla. L’Altedo soccombe e finisce 15 a 8 per Carpi che si aggiudica il match per 3 a 2. Entusiasmante il supporto dei tifosi che hanno ritrovato una squadra carpigiana doc in un campionato nazionale e alla quale ha già dimostrato che non farà mancare il proprio caloroso supporto. 21 IL GRUPPO LAMEPLAST ENTRA TRA I NUOVI SPONSOR DI MAGLIA DELLA LIU JO VOLLEY Lameplast scende in campo I l signor Giovanni Ferrari lo sa bene. Ogni giorno ci mette passione e professionalità. E’ per questo che da oltre trentacinque anni Lameplast opera nel settore della realizzazione di dispositivi medici per conto terzi. L’azienda carpigiana, a livello nazionale e internazionale, è definita l’unica realtà che può offrire un solo referente e un servizio completo. Infatti, chi si rivolge allo staff Lameplast, sa per certo che l’attività in cui opera si focalizza dalla ricerca dei materiali sino alla realizzazione di un pack personalizzato. Nulla è lasciato al caso. Ed è proprio grazie a questo che è riuscita a diventare un punto di riferimento per le aziende alle quali si propone come partner di produzione. Lameplast agisce in diverse attività nel settore di appartenenza: dallo studio dei materiali alla progettazione e produzione del contenitore primario, dal servizio di contact manufacturing alla produzione per il riempimento. La produzione si divide tra Healt & Beauty, dove troviamo contenitori mono e multi dose, flaconi a soffietto per liquidi, creme, polveri e il Pharma & Medical Device, che prevede contenitori mono e multi dose, flaconi per nebulizzazione e flaconi erogatori per uso vaginale e rettale. L’importanza e il prestigio di quest’azienda nel mondo lo si nota anche dalle fiere di settore a cui partecipa e la vedono protagonista. Tra le più recenti il Beyond Beauty Paris 2011, da poco conclusa, e l’Icse Pallavolo Maschile Cec: lavori in corso Foris Index Conselice Cec Carpi: 3-1 (25-19, 25-20, 20-25, 25-19) Foris Index: Saiani 10, Renzetti 18, Marzola 5, Bertacca 3, Belloni 9, Bernard 9, Monti (L); Felloni 3, Ricci 10, Egidi ne, Saiani ne, Vecchi ne, Bertaccini ne. Allenatore: Valli Cec: Pedron 2, De Marco 3, Lirutti 13, Busato 9, Piccinini 9, Spiga 2, Trentin (L); Hendriks 14, Zaghi 1, Possega, Di Primio, Cipriani ne, Varotti (L2) ne. Allenatore: Molinari Arbitri: Marocchi e Laghi Note: ace 2/3, b.s. 16/6; muri 16/12; tempi tecnici e parziali primo set 8-5, 16-11, 21-15, secondo set 7-8, 15-16, 21-16, terzo set 6-8, 11-16, 15-21, quarto set 8-4, 16-15, 21-17; durata set: 26’. 27’, 27’, 29’; spettatori 100. U na Cec con il cartello “lavori in corso” perde la prima stagionale arrendendosi 3-1 sul campo della Foris Index Conselice. Gara a sprazzi, quella in Romagna, con le due squadre che si sono alternate in lunghi filotti positivi e negativi com’è normale che sia in questa fase della Cphi di Francoforte che la vedrà impegnata dal 25 al 27 ottobre. “E’ molto importante per noi essere partner di Liu Jo Volley. Il nostro gruppo - ha commentato Giovanni Ferrari, presidente del gruppo Lameplast - ha sempre prestato una grande attenzione per le realtà sportive della nostra zona, e oggi Liu Jo Volley, rappresenta uno dei più brillanti esempi sportivi di eccellenza. Siamo entusiasti di poter vivere questa nuova stagione, auspicando che sia ancora più esaltante della precedente. Auguro alla squadra un campionato pieno di successi”. Per il Gruppo Lameplast le sponsorizzazioni sportive hanno un ruolo importante nella strategia di crescita, poiché rappresentano un modo per avvicinarsi ai clienti preparazione. Al via coach Molinari ha schierato la sua Cec con Pedron in regia opposto a De Marco, Busato e Lirutti in banda, Piccinini e Spiga al centro con Trentin libero. Dopo un primo set di rodaggio, dentro Hendriks per De Marco, poi a inizio terzo set fuori anche Spiga per Zaghi. Il giovane opposto olandese dà un buon contributo in attacco e la Cec si prende il terzo parziale, prima di cedere il quarto per 25-19. “Serve tempo per trovare l’intesa di una squadra tutta nuova - dice a fine gara il ds Michelini - abbiamo un sestetto con quattro volti nuovi su sette e De Marco che ha cambiato ruolo. Abbiamo bisogno di giocare, fare set e costruire quella compattezza di squadra che in questa fase è normale non ci sia ancora”. e consolidare il rapporto con i dipendenti. “Lo sport è sinonimo di spirito di squadra, competitività e voglia di vincere - continua Ferrari - valori imprescindibili anche per la crescita di un’azienda; gli stessi che ogni giorno insieme ai miei collaboratori cerco di portare all’interno del mio Gruppo”. F.C.I. Gruppo Colombofilo di carpi I Gli arrivi l 17 settembre da Porto San Giorgio sono stati lanciati 1.307 colombi. Massimo Michelini – Soliera Ones Bononi – Sorbara Iacob Titieni - Balzo-Bruino Eugenio Medici - Sorbara Renzo Riccò – Balzo Bruino Roberto Vaccari - Soliera Marian Nicuta - Sorbara Raffaele Bertolucci - Balzo Bruino Luigi Busoli – Soliera Giuliano Amedei - Soliera Bergamini e Michelini – Soliera Elisa Cavallini - Sorbara Benito Sala - Rinascita Lauro Vellani – Sorbara Baraldi e Messina– Soliera Gianni Becchi - Soliera Fernando Marchesini - Soliera Sergio Pellacani - Sorbara Loschi G.F. F.V.L. - Dorando Pietri Claudio Fregni - Sorbara Paolo Tommasini – Sorbara Franco Garagnani – Rinascita Bozzoli-Dallari - Rinascita Giuseppe Martinelli - Sorbara Aldo Lusetti - Soliera Leonardo Guaitoli - Soliera 23.09.2011 n° 35 22 domenica 25 settembre, a partire dalle ore 10 Pedalando contro l’Alzheimer... I l Gruppo Assistenza familiari Alzheimer organizza domenica 25 settembre, a partire dalle 10, (ritrovo in piazza Martiri e rientro sul sagrato della Chiesa di Quartirolo) la consueta iniziativa dal titolo: Pedalando contro l’Alzheimer. Una pedalata tranquilla di 15 chilometri aperta a tutti alla quale seguirà, per chi lo vorrà, un pranzo presso la Sala parrocchiale della Chiesa di Quartirolo, i cui proventi sosterranno l’associazione che, da 11 anni a questa parte, dona assistenza professionale gratuita, direttamente ai malati e ai loro famigliari. La pedalata per chi non parteciperà al pranzo è gratuita. Per informazioni rivolgersi al 349.5928342. Si è svolto il XV Trofeo Città di Carpi e l’8° Paralympic indetto dall’Ushac Tutti campioni grazie allo sport! C orrono i centro metri, saltano in lungo, lanciano il peso, si passano il testimone nelle staffette. Sono dei veri atleti. Ci mettono l’anima. Sembra strano, ma a Carpi c’è un luogo dove tutti vincono. Dove la vera vittoria è arrivare in fondo al percorso. Questo posto è la pista di atletica Dorando Pietri che, anche quest’anno, ha ospitato, domenica scorsa, il XV Trofeo Città di Carpi e l’8° Paralympic, la competizione tra atleti disabili promossa dall’associazione di volontariato Ushac. 140 partecipanti, 9 associazioni sportive coinvolte da ogni parte d’Italia e una medaglia per tutti, sono i numeri di una giornata che ha dimostrato come lo sport possa essere una grande occasione di felicità. Questo - soltanto il primo dei tre eventi organizzati per ricordare i 25 anni dalla nascita dell’associazione carpigiana - ha avuto un sapore ancora più dolce, dato che il trofeo è stato vinto proprio da Ushac, che aveva anche il gruppo di atleti più numerosi – 40 ragazzi. A gare concluse, si è festeggiato tutti insieme gustando lasagne “molto gradite” presso l’Area Zanichelli. Tra le autorità presenti, il sindaco, il vescovo Elio Tinti e gli assessori Bellelli e D’Addese. Il prossimo appuntamento è sabato 24 settembre alle 17.30 presso la saletta espositiva della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, al numero 4 di Corso Cabassi. Si terrà qui l’inaugurazione di una mostra di pittura – alla quale farà seguito, domenica 2 ottobre, alle 17.30, un’asta di beneficenza – insieme a quella delle foto che ripercorrono i 25 anni di volontariato in aiuto dei più deboli. Conclude il presidente di Ushac, Carlo Alberto Fontanesi: “affrontiamo queste celebrazioni incoraggiati dal sorriso dei nostri ragazzi, che sono la più bella soddisfazione e la ricompensa per l’attenzione che dedichiamo loro, per l’impegno dei volontari e la disponibilità dei sostenitori”. Marcello Marchesini 23.09.2011 n° 35 23 Schiatti Car presenta la nuova bmw serie 1 S.g la PATRIA 1879: Novità, sprint e Ottimismo in palestra. Scopri i nuovi corsi durante l’open week, in programma fino al 25 settembre Protagonista Più spazi per una sera per la Patria ’anno sportivo 2011/2012 targato SG La Patria 1879 si apre con prospettive molto positive. “Fin dai primissimi giorni di apertura delle iscrizioni - ha commentato la presidente Cristina Luppi - l’afflusso delle persone interessate ai nostri corsi per bimbi e adulti e alle nostre attività sportive è stata superiore alle più rosee aspettative. Le prime iscrizioni hanno registrato, rispetto allo scorso anno, un incremento rilevante. Questi primi risultati confortano e confermano le giuste scelte operate dal Consiglio Direttivo della società”. La Patria 1879 come linea base L A ncora più attraente e dinamica della precedente edizione, così si presenta la nuova BMW Serie 1. Era lei la protagonista della serata organizzata, giovedì 8 settembre, dalla concessionaria BMW Schiatti Car. L’evento si è svolto all’esterno della struttura, dove l’ampio piazzale era stato allestito in maniera raffinata e dinamica dall’agenzia Gierre, attraverso un gioco di luci che esaltava la facciata impressionando gli ospiti e al tempo stesso attirando l’attenzione dei passanti. Al centro della scena era posizionata lei: la nuova BMW Serie 1, in tre colori e versioni. Grazie ai suoi pregi indiscutibili nel campo della maneggevolezza, del design, delle tecnologie innovative e dell’immagine elegante, la nuova BMW Serie 1 rafforza la propria posizione di automobile dal carattere individualista nel campo delle vetture compatte a 5 porte. La vettura è stata lanciata ufficialmente sul mercato italiano il 17 e 18 settembre, con due differenti potenze per la motorizzazione a benzina e 3 potenze per il diesel. Questa vettura si contraddistingue per un look giovane e fresco. Questo era anche il tema della serata organizzata dalla concessionaria BMW di Carpi, dove il tramonto rosso e la luna poi facevano da sfondo a un ambiente frizzante, caratterizzato da un intrattenimento musicale e dal catering fresco, ideale per la calda serata, del ristorante Puro Restaurant Bar di Modena. Il pubblico, accorso numeroso, era molto in target con una vettura attenta alla moda, giovane, originale e moderna, sportiva e dinamica. Non a caso, tra i tanti ospiti, erano presenti i dirigenti e i giocatori del Carpi Calcio e le ragazze della Liu-Jo Volley, che hanno reso omaggio all’evento della Schiatti Car. La concessionaria di Carpi si è dimostrata ancora una volta una realtà molto attiva nel campo della comunicazione e nella creazione di eventi che esaltano i prodotti BMW e coinvolgono in maniera entusiasta i propri clienti e la cittadina nel suo complesso. Dinamica, come i CRISTINA LUPPI a ritmo di Zumba L a zumba è nata al sole della California a opera del guru del fitness Alberto Pèrez, in arte Beto, che l’ha esportata in Europa dopo l’enorme successo americano. Inventata quasi per caso dall’istruttore colombiano, costretto a improvvisare dopo aver dimenticato i dischi per una lezione di danza, la Zumba è una combination di salsa, merengue e rumba affrontate come una movimentatissima lezione di aerobica. Negli Stati Uniti è diventata famosissima, anche grazie a uno slogan particolarmente indovinato: “it’s not a workout, it’s a party” (“non è una fatica, ma una festa”) . In realtà proprio di questo si tratta , assicura chi lo ha praticato; oltre a sudare, faticare e bruciare calorie, la parola d’ordine, per chi è alla ricerca della forma migliore, sarà sorridere e divertirsi! della propria politica di gestione ha sempre seguito - e seguirà - pochi ma prioritari principi: attenzione assoluta alla qualità del servizio offerto, altissima qualifica sportiva e umana dei propri tecnici, collaborazione e attenzione nei rapporti coi soci iscritti. Con la nuova stagione saranno aperti nuovi corsi (breack dance, corso propedeutico alla pesistica e la tanto acclamata Zumba), che vengono presentati durante l’Openweek, fino al 25 settembre. “Inoltre durante la Notte Bianca di venerdi 23 settembre continua Cristina - saremo in Piazza Martiri per l’esibizione di alcune nostre attività. Il Consiglio Direttivo e tutto lo staff, considerato il potenziale incremento, si sta impegnando per realizzare un programma che avrà la necessità di reperire eventuali nuovi spazi. Speriamo a tal fine si possano realizzare accordi con la nostra vicina la Società Dorando Pietri, entità autonoma e distinta dalla nostra associazione sportiva. Confidiamo che i carpigiani ci seguano in questa bella impresa”. Handball Carpi Primo test per il tecnico biancorosso Serafini marchi che rappresenta, Schiatti Car è sempre orgogliosa di collaborare con altre realtà importanti del territorio, per realizzare insieme momenti piacevoli e trovare nuove soluzioni adatte a periodi sfidanti come quelli che stiamo vivendo. S i è concluso con un buon galoppo e un successo di prestigio l’amichevole che la Handball Carpi ha sostenuto alla palestra Vallauri contro il Bologna United, formazione di Elite vice campione d’Italia nella stagione 2010-2011. Il 35-31 finale ufficioso per Carpi, al termine di tre tempi concordati fra i due tecnici (due tempi da 25 minuti e uno da 15 minuti, in cui Carpi ha schierato l’Under 20), è servito da primo test per il tecnico biancorosso Davide “Stecca” Serafini, che ha testato i primi schemi provati in questo mese di lavoro. Serafini non ha potuto utilizzare tre dei nuovi: Giannetta, assente per motivi di lavoro, Pieracci, fermo per un risentimento alla spalla, e Di Matteo che dopo l’infortunio al dito della mano ha ripreso ad allenarsi dalla settimana scorsa. Mano particolarmente calda nel tabellino finale quella di Enrico Piccinini e Zafferi, top scorer dei biancorossi. “E’ stata una bella sgambata – spiega soddisfatto coach Serafini – in vista della Coppa Italia del 24 e 25 settembre. Stiamo mettendo benzina nel motore e provando i primi schemi, ma ho già visto alcuni miglioramenti dal punto di vista fisico e tattico”.