Esempi pratici su
esternalità e beni pubblici
Lezione 15 – a.a. 2011/12
Istituzioni di Economia Politica 1
Marco Ziliotti
Agenda prossima settimana
Data
Ore Lez.
Titolo
2
QUICK TEST
3
Pedaggio
Esempio del ponte:
Sì
No
tabella a doppia
entrata
Escludibilità
Non escludibilità dal
dal consumo
consumo
Tante
N. persone
Rivalità nel consumo
(BENI PRIVATI)
Escludibilità
dal consumo
Poche
Non rivalità nel
consumo
(MONOPOLIO
NATURALE)
Rivalità nel
consumo
(RISORSE
COLLETTIVE)
Non escludibilità dal
consumo
Non rivalità nel
consumo
(BENI PUBBLICI)
4
Indice degli esempi/esercizi
 Esternalità
e bevande alcoliche
 Permessi - modificato
 Imprese e R&S
 Esercizio beni pubblici
 The Economist

Permessi - originale
5
Problema
 Più
elevato consumo di alcol, più incidenti
stradali, quindi rischio per tutti.
 (a) mercato bevande alcoliche, ci sono
esternalità?
 (b) c’è perdita secca rispetto a eq. di
mercato?
6
Problema: Soluzione
Mercato delle bevande alcoliche
Prezzo dell’alcool
Offerta
(costo sociale)
B
A
C
Domanda
Valore sociale
Qo
Qm
Quantità di alcool7
Problema: Soluzione
A) La curva di valore sociale è sotto al
curva di domanda a causa delle
esternalità dovute all’incremento di
incidenti automobilistici provocati da coloro
che bevono alcolici e guidano. Il livello di
equilibrio nel libero mercato è dato da Qm,
quello ottimo da Qo.
8
Problema: Soluzione
B) L’area triangolare tra i punti A, B e C
rappresenta la perdita secca
dell’equilibrio di mercato.
Quest’area mostra l’ammontare per il
quale il costo sociale eccede il valore
sociale per la quantità di consumo di
bevande alcoliche al di sotto del livello
efficiente.
9
Problema
Azienda
A
B
Livello iniz. di Costo per ridurre
inquinamento
l’inquinamento
di una unità
(unità)
110
30
50
10
Lo stato distribuisce 40 permessi di
inquinamento negoziabili a ogni impresa x
ridurre inquinamento globale a 80 unità
(attraverso il mercato).
10
Problema
a) Chi offre permessi sul mercato? Quanti
ne offre? Chi compra? Quanti ne
compra? Spiega ragioni di ogni
compratore e venditore.
b) Quanto sarebbe costo del
disinquinamento se permessi non
negoziabili?
11
Problema: Soluzione
a) Ogni permesso vale 10 per B e 30 per A
(=costo unitario del disinquinamento).
Siccome A ha costi più elevati di B, vorrà
mantenere il suo livello di inquinamento
(tiene i suoi 40 permessi e ne compra altri
40). Chi glieli vende ? L’azienda B.
12
Problema: Soluzione
Quindi: A inquina per 80 e disinquina per 30
(costo riduzione =900). B vende i suoi 40
permessi, e disinquina per 50 (costo=500).
Costo totale di riduzione dell’inquinamento è
pari a 1.400 (900+500).
13
Problema: Soluzione
b) Se permessi non negoziabili, tutti possono
inquinare per 40.
A deve disinquinare per 70 unità
(costo=2.100) e B per 10 (costo=100).
Costo totale del disinquinamento = 2.200
(+800 rispetto al caso di permessi
negoziabili).
14
Problema
Si afferma che le imprese non
svolgono attività scientifica di base
in misura efficiente.
a) Perché questo è vero?
Qual è la classificazione della ricerca?
b) Quale tipo di politica hanno adottato gli USA
c) Si afferma che la politica adottata aumenta
la capacità tecnologica delle imprese rispetto
alla concorrenza. E’ un argomento coerente
con la classificazione adottata?
15
Problema: Soluzione
A) La ricerca di base e’ un bene pubblico, cioè
le ricadute sono disponibili a molte persone.
Le imprese non contabilizzano queste
esternalità nel bilancio, ma solo i profitti futuri
attesi per la propria azienda.
=>
L’ammontare di ricerca di base delle aziende
sarà inferiore al livello socialmente ottimo.
16
Problema: Soluzione
B) Negli USA le imprese ricevono sussidi alla
ricerca, tramite organizzazioni e istituzioni di
natura pubblica, come il NIH (National
Institute of Health) e NSF (National Science
Foundation).
C) La conoscenza scientifica si diffonde
rapidamente, e non ha la natura della
escludibilità. L’esclusione può avvenire solo
se le imprese di altri paesi non sono
ammesse alla condivisione della conoscenza
(es. brevetti).
17
Problema: Soluzione
Il vantaggio delle imprese americane
probabilmente consiste nel vantaggio del
tipo arrivare per primi.
Ma una volta che la ricerca e la conoscenza
si sono diffuse, anche le imprese degli altri
paesi saranno ugualmente competitive.
18
Esercizio beni pubblici

In un quartiere vivono 100 abitanti preoccupati
per la SICUREZZA
Num. Guardie
24h
(Euro)
Costo
Totale
(Euro)
Beneficio individ. per
ogni abitante
(Euro)
0
0
0
1
2
150
300
10
16
19
Esercizio beni pubblici
 Domande:
 (a)
Il servizio di vigilanza è un bene
pubblico per i residenti del quartiere?
Perché?
 (b) Se un residente dovesse decidere di
pagare di sua iniziativa le guardie, quante
ne assumerebbe?
 (c) Se 50 abitanti si mettono d’accordo e
pagano (tutti) una quota per le guardie,
quante guardie assumono?
20
Esercizio beni pubblici (a)
 Il
-
servizio di vigilanza è un bene
pubblico per i residenti del quartiere,
visto che quando viene prodotto è
NON ESCLUDIBILE
NON RIVALE
21
Esercizio beni pubblici (b)
 Se
un residente dovesse decidere di
pagare di sua iniziativa le guardie,
non assumerebbe NESSUNA guardia
 In effetti il suo beneficio marginale (10
Euro) sarebbe molto inferiore al costo
(150 Euro)
22
Esercizio beni pubblici (c)
 50
abitanti si mettono d’accordo e
pagano (tutti) una quota per le
guardie, allora possono decidere di
assumere 2 guardie:
 Costo = 300/50 = 6 Euro abitante
 Beneficio = 16 Euro
23
Problema
The Economist , 19/03/1994: “nell’ultimo
decennio, aree di pesca mondiali sfruttate quasi
ad esaurimento”. Poi, analisi del problema e
presentazione di possibili soluzioni, private e
pubbliche:
a) “Non si possono accusare i pescatori di
eccessivo sfruttamento, in qualche modo, si
comportano razionalmente, come hanno sempre
fatto”. In che senso l’eccessivo sfruttamento è
razionale per i pescatori?
24
Problema
b) “Una comunità, tenuta insieme da
obbligazioni e interessi reciproci, può
gestire da sé una risorsa collettiva”.
Spiegare.
25
Problema
c) “Fino al 1976 la maggior parte delle aree di
pesca mondiali erano aperte a tutti, rendendo
inapplicabile qualsivoglia politica di
conservazione. Da allora una giurisdizione
internazionale ha esteso alcuni aspetti della
giurisdizione [nazionale] dalle 12 alle 200 miglia
dalla costa”. Spiega come un tale accordo possa
contribuire alla riduzione delle dimensioni del
problema.
26
d) Molti governi danno aiuti ai pescatori x incoraggiare la
pesca. In che modo questi stessi provvedimenti hanno
favorito uno sfruttamento eccessivo delle riserve ittiche
mondiali?
e) “Solo se ai pescatori verrà garantito un diritto
esclusivo e a lungo termine su una specifica area di
pesca si potrà contare su una gestione di questa
altrettanto oculata di quella di un contadino sulla terra di
sua proprietà”. Trovate argomenti a sostegno di tale
affermazione.
f) Quali altri provvedimenti potrebbero essere presi in
considerazione per ridurre l’eccessivo sfruttamento delle
aree di pesca?
27
Problema 11.8 Soluzione
a) L’eccessivo sfruttamento è razionale per i
pescatori perché stanno utilizzando una risorsa
collettiva e, quindi, non sostengono i costi di
riduzione delle quantità di pesce disponibile
per gli altri. La quantità di pesce nel libero
mercato eccede l’ammontare efficiente.
28
Problema: Soluzione
b) Una soluzione al problema potrebbe derivare
dalla regolamentazione della quantità di pesce,
tassandola per internalizzare l’esternalità,
oppure mettendo all’asta i permessi di pesca.
Problema: MOLTE nazioni hanno accesso agli
oceani. Si renderebbe necessaria la
cooperazione internazionale, difficile da
rafforzare e gestire per le grandi dimensioni del
mare.
29
c) Concedendo i diritti di proprietà alla nazioni si
ridurrebbe la portata del problema, dal momento che
ogni nazione avrebbe un incentivo maggiore a trovare
una soluzione. Ogni nazione può imporre tasse o creare
permessi, e monitorare un’area più ridotta.
d) Finché le agenzie governative, come la Coast Guard
negli USA, proteggono i pescatori e li aiutano quando ne
hanno bisogno, i pescatori non sostengono pienamente i
costi della loro pesca e, di conseguenza, pescano
quanto possono.
30
e) Se i pescatori possedessero una specifica
area di pesca, sicuramente non praticherebbero
l’eccessivo sfruttamento dei mari perché ne
sosterrebbero i costi. Questo è un esempio in cui
i diritti di proprietà aiutano a prevenire il sovrautilizzo di una risorsa collettiva.
f) Le alternative includono la regolamentazione
della pesca, la tassazione dei pescatori, la messa
all’asta dei permessi di pesca o la tassazione del
pesce venduto; in generale tutto ciò che potrebbe
ridurre la quantità di pesce di equilibrio sul libero
mercato facendola tendere al livello efficiente.
31
Fine lezione
32
Problema
Due aziende scaricano nel fiume 100 ton
ciascuna di inquinanti.
Per ridurre l’inquinamento, la prima
sopporterebbe un costo di 10€/ton., mentre la
seconda di 100€/ton.
Il governo vuole ridurre l’inquinamento da 200 a
50 ton/anno.
a) conoscendo i costi di inquinamento, quale
sarebbe il provvedimento adatto? Quanto
costerebbe questo provvedimento?
33
Problema: Soluzione
E’ noto il costo di riduzione dell’inquinamento.
La I.I. SpA dovrebbe azzerare tutte le sue
emissioni, sopportando il costo:
100 ton. x 10€/ton. = 1.000 €
La P.C.C. SpA dovrebbe ridurre la metà delle
sue emissioni, al costo di:
50 ton x 100€/ton. = 5.000 €
Si noti che la minimizzazione del costo
totale di riduzione dell’inquinamento avviene
confrontando il Costo Marginale di riduzione!34
Il costo totale della riduzione dell’inquinamento da
200 a 50 ton all’anno e’ di 6.000 €.
B) Il governo non conosce i veri costi delle
imprese, quindi impone a entrambe le imprese la
medesima riduzione. Qual è il costo?
Per raggiungere la riduzione prevista, ogni
azienda deve ridurre di 75 ton la propria
produzione, con un costo pari a:
75 ton. x 10€/ton. +75 ton. x 100€/ton. =
Costo totale di riduzione: 8.250 €
35
Problema: Soluzione
A) Le esternalità associate ai beni pubblici sono
generalmente positive. Dal momento che il beneficio
che una persona riceve dal bene pubblico non riduce il
beneficio di nessun altro, il valore sociale dei beni
pubblici è sostanzialmente maggiore del valore privato.
Esempi: difesa nazionale, conoscenza, …
Dal momento che i beni pubblici sono non escludibili, la
quantità del libero mercato è zero, così da essere
inferiore alla quantità efficiente.
36
A) Confrontare i costi del caso (a) e del caso (b).
Se il governo non conosce i costi, può ugualmente
ottenere un risultato come nel caso (a)? In che
modo?
Nel caso (a) il costo di riduzione e’ pari a 6000€, nel
caso (b) è di 8250 €. Quindi la soluzione (a) è
quella efficiente.
Pur non conoscendo i costi, il Governo può
ugualmente raggiungere la sol. Efficiente se
mette all’asta i premessi di inquinamento per un
totale di 50 ton.
Le due aziende sono in grado di offrire
37
rispettivamente 10€/ton di riduzione, e 100€/ton
Quindi l’impresa I.I. ridurrà a zero il proprio
ammontare di emissioni, in quanto è in grado di
pagare 1000€.
Mentre l’impresa P.C.C. sarà disposta a pagare i
rimanenti 5000€ per ridurre di 50 ton. La propria
produzione
38
Problema
Nel testo si afferma sia i beni pubblici sia le
risorse collettive comportano esternalità.
A) Le esternalità associate ai beni pubblici sono abitualmente
positive o negative? Ricorrere ad un esempio. La quantità di
bene pubblico che si determinerebbe sul libero mercato sarebbe
generalmente inferiore o superiore a quella efficiente?
B) Le esternalità associate alle risorse collettive sono
generalmente positive o negative? Ricorrere ad un esempio. Lo
sfruttamento delle risorse collettive è generalmente inferiore o
superiore al livello efficiente?
39
B) Le esternalità associate alla risorse collettive sono
generalmente negative. Dal momento che le risorse
collettive sono rivali ma non escludibili (quindi prive di
prezzo), il loro utilizzo da parte di una persona riduce la
quantità disponibile per gli altri. Essendo, inoltre, prive
di prezzo, le persone tendono a sovrautilizzarle e il
valore privato del loro uso è più elevato del valore
sociale.
Esempi: il pesce nel Mediterraneo, l’ambiente, ...
40
FINE
41
Problema
Azienda
Livello iniziale di
inquinamento (unità)
Costo per ridurre
l’inquinamento di una
unità
A
70
20
B
80
25
C
50
10
Lo stato distribuisce 40 permessi di inquinamento negoziabili a
ogni impresa x ridurre inquinamento globale a 120 unità
(attraverso il mercato).
A) Chi offre permessi sul mercato? Quanti ne offre? Chi
compra? Quanti ne compra? Spiega ragioni di ogni
compratore e venditore.
B) Quanto sarebbe costo del disinquinamento se permessi non
negoziabili?
42
Problema: Soluzione
A) Ogni permesso vale 25 per B, 20 per A e 10 per C
(=costo unitario del disinquinamento).
Siccome B ha costi più elevati di tutti, vorrà mantenere il
suo livello di inquinamento (tiene i suoi 40 permessi e
ne compra 40). Chi glieli vende ? Quello che ha i costi
di disinquinare più bassi di tutti, cioè C.
Quindi: A si tiene i suoi 40 e disinquina per 30
(costo=600). B inquina per 80 (costo=0). C vende i suoi
permessi e disinquina per 50 (costo=500).
Costo totale di riduzione dell’inquinamento è pari a 1100.
43
Problema: Soluzione
B) Se permessi non negoziabili, tutti inquinano
40.
A disinquina per 30 unità (costo=600), B per 40
(costo=1000), e C per 10 (costo=100).
Costo totale del disinquinamento = 1700 (+600
rispetto al caso di permessi negoziabili)
44
Scarica

lucidi quinta settimana - blocco 3