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Guida per gli insegnant
Il principe
e l’invasione degli
P OCchi
ultra id
Progetto socio-educativo sulla pediculosi
Gentile Insegnante,
I Dirigenti scolastici e gli insegnanti sono invitati a dare il massimo risalto all’iniziativa, stimolando la
partecipazione dei propri allievi e promuovendo l’adesione numerosa dei ragazzi.
Partecipando attivamente al progetto Il principe Paranix e l’invasione degli ultraPidocchi attraverso
l’omonimo concorso sarà possibile vincere:
PREMIO PER LA CLASSE
Le prime tre classi a livello nazionale (o le classi dei primi tre alunni vincitori) che avranno prodotto le opere
più meritevoli consentiranno all’intero Istituto scolastico di appartenenza di aggiudicarsi
una fornitura completa di materiale didattico
(a scelta tra libri, materiale scientifico o artistico) di importo pari a € 800,00 (ottocento euro).
all’interno di questa guida didattica troverà alcune informazioni utili che Le permetteranno di far fronte ad
eventuali infestazioni da pediculosi del capo che si dovessero sviluppare in classe.
Questo strumento di autoformazione per gli insegnanti, è caratterizzato da una forte valenza
interdisciplinare e mira a promuovere una conoscenza approfondita della tematica e delle corrette
pratiche igieniche che possono prevenire i rischi della pandemia all’interno della scuola. Il progetto favorisce
inoltre il superamento delle problematiche di tipo psico-sociale generate spesso dal pudore sull’argomento e
dai retaggi culturali che impediscono un reale dialogo scientifico in merito alla tematica trattata.
Anche per quest’anno al progetto è abbinato il concorso Il principe Paranix e l’invasione degli
ultraPidocchi che intende stimolare la creatività dei bambini per favorire un apprendimento immediato e
duraturo attraverso la realizzazione di un breve fumetto e/o di storie in rime con l’ausilio delle informazioni
contenute sul Pieghevole per gli alunni.
Inoltre la classe prima classificata a livello nazionale ospiterà la giornata di premiazione conclusiva
legata al progetto durante il quale saranno consegnati, oltre ai premi sopra citati, anche una targa di
riconoscimento e una medaglia per ogni alunno della classe.
Per i 3 vincitori a livello nazionale sono previsti diversi premi, tra cui forniture didattiche per gli Istituti
delle classi prime classificate e a scelta un Tablet o un NetBook per gli insegnanti che incentiveranno la
compilazione del maggior numero di questionari da parte delle famiglie – sia attraverso il sito internet
dedicato che in forma cartacea (quest’ultimi dovranno essere raccolti ed inviati ad Ellesse Edu).
PREMIO PER L’INSEGNANTE
un Tablet o un NetBook.
Anche quest’anno il progetto educativo Il principe Paranix e l’invasione degli ultraPidocchi è supportato
da un portale web – www.ilprincipeparanix.it – che consentirà un maggior coinvolgimento della FAMIGLIA.
Saranno disponibili sul sito ulteriori approfondimenti sull’iniziativa e soprattutto le famiglie dei Suoi studenti
potranno trovare, nell’area dedicata ai GENITORI, informazioni e suggerimenti per la cura e la prevenzione
dell’infestazione da pediculosi.
PREMIO FAMIGLIA e QUESTIONARI
Inoltre sarà possibile visionare e/o scaricare i due video e i disegni vincitori del concorso finale dell’edizione
del progetto educativo 2011/12, che hanno l’obiettivo di suggerire pratiche soluzioni al problema della
pediculosi, divertendo e intrattenendo i bambini della Sua classe.
L’insegnante della classe che incentiverà la compilazione del maggior numero di questionari famiglia
– sia in forma cartacea che on-line sul sito internet dedicato al progetto – riceverà in premio
Le famiglie che compileranno il questionario in forma cartacea oppure direttamente on-line
sul sito www.ilprincipeparanix.it, potranno, grazie ai PUNTI PREMIO, AIUTARE LA CLASSE DEL PROPRIO
FIGLIO/A A VINCERE IL CONCORSO FINALE e partecipando al concorso “Come chiamereste l’antipatico
ultraPidocchio?” potranno ricevere in premio una
Smartbox - Soggiorno per la famiglia
(2 adulti e un bambino) per trascorrere divertenti momenti nei parchi gioco di tutta Italia.
Una parte attiva nella risoluzione del problema della pediculosi è infatti rappresentata dalla necessità di
adottare corretti trattamenti a casa.
I genitori avranno la possibilità di partecipare attivamente al progetto educativo compilando un questionario
in forma cartacea oppure on-line e, grazie ad un concorso di idee realizzato appositamente per le
famiglie, potranno vincere un soggiorno per trascorrere divertenti momenti nei parchi gioco di tutta Italia.
La invitiamo a incentivare la partecipazione delle famiglie al progetto, invogliando i bambini e i genitori a
compilare il questionario, perché questo permetterà agli alunni di ricevere “PUNTI PREMIO” da utilizzare per
vincere il concorso creativo di classe.
La invitiamo inoltre a raccogliere il maggior numero di questionari in forma cartacea, una volta compilati, e di
inviarli alla Segreteria di Concorso di Ellesse Edu entro e non oltre il 31 marzo 2013.
Più genitori compileranno il questionario, segnalando i dati dell’istituto e della classe del proprio figlio, più
”PUNTI PREMIO” saranno sommati al giudizio finale degli elaborati creativi che i bambini realizzeranno per il
concorso di classe.
All’interno del kit didattico troverà anche il piccolo adesivo che, nel periodo di picco di una possibile
epidemia, potrà applicare nei diari dei suoi alunni per segnalare AI GENITORI, un “ALLARME PIDOCCHIO” e
consigliare un accurato controllo del capo del bambino.
Dopo l’applicazione dell’adesivo sul diario degli studenti, i genitori dovranno segnare l’apposita casella bianca
per poterLe comunicare che l’ispezione della testa del figlio è stata effettuata.
Alla data della messa in stampa del materiale didattico, luglio 2012, il progetto ha ricevuto il supporto degli Uffici
Scolastici Regionali di Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana.
Buon lavoro e buona lezione anti-pidocchio!!
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Indice
Introduzione sem
La pediculosi del capo costituisce un importante problema dal punto di vista socio-sanitario.
Di che cosa parliamo quando parliamo di pidocchio?
In molte scuole sono adottate erronee politiche di prevenzione dell’infestazione, che costringono molti
alunni ad assenze spesso eccessive, oppure comportano un ingiustificato ricorso a trattamenti disinfestanti.
Identikit del pidocchio e delle lendini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
A questo si aggiungono anche problematiche di tipo psico-sociale, come l’emarginazione dei ragazzi colpiti,
spesso stigmatizzati per una condizione che è ancora oggi considerata socialmente “ripugnante”.
Introduzione semi-scientifica al riconoscimento del pidocchio
Il ciclo vitale: da lendine a pidocchio (uova, ninfa e adulto) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
Localizzazione dei pidocchi e delle lendini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
Effetti normali ed effetti da ipersensibilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
Molte verità e qualche diceria sul pidocchio
Io si e tu pure… al pidocchio piacciono proprio tutti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
I pidocchi non volano e non saltano, però vanno molto forte! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
La diagnosi di pediculosi del capo spesso è posta in modo non corretto e il trattamento risulta per questo
inefficace.
Molte possono essere le cause del fallimento della gestione della pediculosi del capo: una diagnosi sbagliata,
l’utilizzo di prodotti non adeguati, lo sviluppo di resistenze e reinfestazioni.
L’obiettivo del progetto ll principe Paranix e l’invasione degli ultraPidocchi è di fornire una guida pratica
per la scuola e un’attività specifica rivolta ai ragazzi per la gestione ottimale della pediculosi del capo sia in
classe che in famiglia.
Facciamolo fuori. Come si sconfigge un pidocchio?
Tutte le lendini vengono al pettine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
Sistemi tradizionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
Curiosità: una lotta che dura da migliaia di anni, anche i faraoni avevano i pidocchi . . . . . . . . . . . 6
Trattamenti di nuova generazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
Identikit del pidocchio e delle lendini
I metodi della nonna: antichi rimedi e dicerie sul pidocchio che non funzionano . . . . . . . . . . . . . . 6
Missione possibile: eliminare il pidocchio e le sue lendini e salvare tutti
Pidocchio o non pidocchio? Cose da fare per scoprire se c’è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
Il pidocchio del capo (Pediculus humanus
capitis) è un insetto lungo tra i 2 e i 4 mm
che vive tra i capelli degli esseri umani. È di
colore bruno/rossastro (colore che prende
dal sangue di cui si nutre) e si muove molto
velocemente grazie alle sue 6 zampe uncinate
che permettono di attaccarsi tenacemente al
fusto del capello. Per il suo comportamento può
considerarsi a tutti gli effetti un parassita in
grado di infestare il cuoio capelluto dell’uomo,
causando la cosiddetta pediculosi del capo.
Cominciamo dal principio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
Non pidocchio! Prevenire si può… qualche buona regola eccola qui . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
Pidocchio! Le prime 7 cose da fare (e da consigliare) quando si scopre un pidocchio (o più d’uno) . . 8
Il pidocchio ci segue: a scuola, a casa… STOP!
E se il pidocchio va a scuola? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
Come si frena il propagarsi dell’infestazione? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
E se il pidocchio arriva a casa? Piccoli consigli per sensibilizzare la famiglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
Il gioco-lezione e le dieci domande . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Regolamento concorso per aspiranti cacciatori di pidocchi
Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
Il pidocchio vive circa 30 giorni, periodo
durante il quale la femmina può deporre fino
a 300 uova (le lendini), che salda alla base
del capello con una sostanza prodotta dalla
sua saliva, molto resistente e impermeabile.
Le lendini sono lunghe circa 1 mm e sono di
colore bruno/rossastro fino a che sono piene.
Finalità del concorso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
Regole generali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
Modalità di partecipazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
Suggerimenti... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
Modalità di consegna e scadenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
Modalità di valutazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
Dopo una settimana dalla deposizione si
schiudono e uscito il piccolo pidocchio (ninfa)
diventano di colore biancastro.
Premiazione: premio per l’insegnante, premio famiglia e questionari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
Criteri di esclusione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
Ulteriori indicazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
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sul pidocchio
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Molte verità
È importante sapere come il pidocchio veramente vive e si diffonde, per incoraggiare nei ragazzi e nelle
Il ciclo vitale: da lendine a pidocchio (uova, ninfa e adulto)
Il ciclo vitale del pidocchio dura circa un mese e si attua attraverso tre stadi, uova, ninfa, adulto, tutti e tre
caratterizzati da ematofagia (il nutrirsi di sangue). Il maschio ha una lunghezza di 2-3 mm, inferiore a quella
della femmina, che è lunga tra i 3 e i 4 mm. Le femmine adulte, entro 24 ore dall’accoppiamento, depongono
da 4 a 10 uova (lendini) al giorno, eccezionalmente fino a 20. Nel corso della vita, una femmina può
deporre complessivamente 55-300 uova. Il numero di uova deposte e la loro età è importante ai fini della
trasmissione dell’infestazione. Le lendini sono visibili a occhio nudo, avendo una lunghezza di 0.5-1 mm e
una larghezza di 0.3 mm, sono ovali o a forma di chicco di riso e avvolte in un rivestimento indispensabile
per la loro sopravvivenza. Le lendini sono inizialmente translucide e saldamente attaccate e sono disposte sul
fusto del capello in numero di 2-3, a fila indiana o a grani di rosario.
Esse sono deposte entro pochi millimetri dal cuoio capelluto e, con la crescita del capello, se ne allontanano
progressivamente; dopo 7-10 giorni si schiudono e diventano ninfe che, dopo 7-10 giorni e tre stadi
maturativi, si trasformano in pidocchi adulti. La schiusura delle uova avviene in particolari condizioni
ambientali di temperatura (29°-30°) e umidità. Dopo 10 giorni dalla nascita una femmina è già in grado di
riprodursi e di deporre altre uova. E si ricomincia…
Localizzazione dei pidocchi e delle lendini
Lendini e pidocchi tendono a concentrarsi intorno alla nuca e dietro le orecchie: in caso di sospetta
infestazione sono queste le zone che andrebbero controllate per prime. Per non confondere le lendini con la
forfora, ricordate che a differenza di questa le prime sono saldamente attaccate al capello e per rimuoverle è
necessario l’uso del pettine deovulante, un pettine a denti indeformabili con spazi interdentali strettissimi,
in grado di “trascinarle” lungo il capello.
In caso si sospetti la presenza di pidocchi è necessario effettuare un controllo accurato del capo, magari con
l’aiuto di una lampadina e di una lente d’ingrandimento.
Effetti normali ed effetti da ipersensibilità
Il principale sintomo di una infestazione da pidocchi (pediculosi) è anche il suo principale effetto: un
intenso prurito, concentrato soprattutto sulla nuca e dietro le orecchie. Questo prurito è una reazione
causata dalla saliva che i pidocchi iniettano nella cute mentre si cibano. Un altro effetto è la comparsa di
piccole macchie rosse sulla cute, mentre in soggetti particolarmente sensibili possono verificarsi anche
escoriazioni, adenopatie (ingrossamento e infiammazione delle ghiandole) e febbre.
Talvolta però l’infestazione è asintomatica e per questo è importante fare dei controlli periodici
al cuoio capelluto, soprattutto nei periodi in cui è più probabile che si verifichino infestazioni da
pidocchi (da settembre a novembre e da aprile a giugno).
famiglie un comportamento responsabile, ed evitare in tutti i casi quei fenomeni di emarginazione e
pregiudizio che purtroppo continuano a verificarsi nonostante la normalità del fenomeno.
Prima di tutto, è utile tenere presente che la trasmissione dei pidocchi è nella grande maggioranza dei
casi diretta e colpisce frequentemente i soggetti che vivono nella stessa famiglia o che frequentano le
stesse comunità (asili, scuole, collegi…); meno spesso può essere mediata da oggetti (cappelli, pettini,
spazzole, asciugamani, cuscini, cuffie…) che sono stati a contatto con persone infestate.
I pidocchi, al di fuori dell’ospite, vanno incontro a un rapido processo di disidratazione e a una progressiva
riduzione dei movimenti, fino all’immobilità. Per questo motivo, perché il pidocchio si trasmetta tramite gli
oggetti, il passaggio dovrebbe avvenire in tempi molto rapidi.
Inoltre, è bene fare presente a grandi e piccoli che i pidocchi non hanno alcun tipo di pregiudizio e che non ci
sono soggetti più appetibili di altri per questi insetti. Infatti…
Io sì e tu pure… al pidocchio piacciono proprio tutti
Non ne facciamo una questione di igiene! La presenza dei parassiti non è in nessun modo legata
all’igiene personale o alla condizione sociale ed economica! Non bisogna certamente vergognarsi di
aver preso i pidocchi e ricordare invece che una comunicazione tempestiva alle persone più vicine al soggetto
colpito è il modo migliore per prevenire il contagio: l’unica cosa che importa al pidocchio è che ci siano capelli
in mezzo ai quali vivere e sangue di cui nutrirsi.
Non ne facciamo una questione d’età! Per le stesse ragioni i pidocchi non fanno differenza tra bambini e
adulti, né tra maschi e femmine: anche se capita che l’infestazione (pediculosi) sia più frequente nei bambini
dai 3 ai 12 anni, per la loro abitudine a giocare insieme e a stretto contatto. Le bambine possono essere più
esposte a causa dei capelli lunghi e per eventuali scambi di spazzole, pettini, sciarpe o cappelli, che come
abbiamo visto fungono in qualche caso da tramite per la diffusione del pidocchio. Ma è chiaro anche in questi
casi che sono solo le circostanze a creare l’occasione per il contagio!
Non ne facciamo una questione di geografia! I pidocchi sono diffusi in tutto il mondo, senza
distinzione tra Paesi ricchi o Paesi poveri. Il fenomeno delle infestazioni da pidocchi è in continuo
incremento anche nei Paesi ad elevata industrializzazione. Si stima che nel mondo l’incidenza sia dell’ordine
di centinaia di milioni di casi all’anno. Per questi insetti non fa alcuna differenza se la testa è di ospiti
bianchi, gialli o rossi! Anche se alcuni studi hanno dimostrato che la pediculosi del capo è meno frequente
negli individui con pelle scura e capelli molto ricci.
I pidocchi non volano e non saltano, però vanno molto forte!
Contrariamente a quanto qualcuno crede i pidocchi non saltano di capello in capello e non hanno
ali per volare. Sono però velocissimi a camminare (23 cm in pochi secondi): per questo è difficile
individuarli senza gli strumenti adeguati.
Gentili Insegnanti,
In caso si sospetti la presenza di pidocchi è necessario
effettuare un controllo accurato del capo, magari con
l’aiuto di una lampadina e di una lente d’ingrandimento.
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per quanto possibile, sfatate ogni dubbio o diceria e date ai ragazzi in classe e ai loro genitori spiegazioni
semplici e complete sull’argomento. Il pidocchio in questo modo non avrà scampo e i bambini sapranno
affrontare e risolvere il problema insieme ai loro compagni, con responsabilità.
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Facciamolo fuori.
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Tutte le lendini vengono al pettine
Il pettine deovulante è un pettine a denti indeformabili distanziati tra loro di
0,3 mm, ed è fondamentale tanto per eseguire un controllo quando si ha il sospetto
che ci possano essere dei pidocchi, tanto per verificare in seguito l’efficacia del
trattamento utilizzato per sconfiggerli. Il pettine imprigiona i pidocchi, sia vivi che
morti, e aiuta a staccare le lendini dal capello. Il pettine è in grado di aumentare di
quattro volte l’accuratezza della diagnosi e di raddoppiare la velocità della cura.
Sistemi tradizionali
I sistemi tradizionali per la cura dei pidocchi fanno ricorso a prodotti contenenti agenti chimici aggressivi
come antiparassitari e insetticidi, che presentano un certo livello di tossicità e possono provocare reazioni di
tipo allergico.
Inoltre i pidocchi hanno sviluppato nei confronti dei prodotti di tipo tradizionale una sempre maggiore
resistenza, evolvendosi per proteggersi dai loro effetti.
Curiosità:
una lotta che dura da migliaia di anni, anche i faraoni avevano i pidocchi
L’umanità conosce e combatte i pidocchi da migliaia di anni: tra i capelli di alcune mummie egizie sono stati
ritrovati pidocchi mummificati! A riprova della straordinaria resistenza e capacità di adattamento dei pidocchi
a tutti gli insetticidi che l’umanità ha sperimentato per eliminarli.
Missione possibile:
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eliminare il pidocchio
Pidocchio o non pidocchio? Cose da fare per scoprire se c’è
Gentili Insegnanti,
potete fornire ai bambini e alle famiglie delle semplici regole di comportamento, per affrontare con
tempismo una eventuale infestazione da pidocchi e per ridurre al minimo i tempi di risoluzione del problema.
Il manifesto che troverete nel kit, da appendere in classe e la cui lettura è accessibile anche ai bambini, sarà
un utile e divertente promemoria per tutti.
Inoltre, consigliate alle famiglie dei vostri alunni di compilare il questionario cartaceo oppure di visitare il sito
www.ilprincipeparanix.it, visionare il materiale informativo, compilare il questionario on-line e partecipare
al concorso di idee per vincere fantastici premi.
Cominciamo dal principio…
La prima cosa da fare, quando si sospetta un’infestazione, consiste nel controllare accuratamente la cute e
i capelli di ogni membro della famiglia o della classe, possibilmente alla luce del sole o di una lampada e con
l’ausilio di una lente di ingrandimento, cominciando dai punti più a rischio, che sono la nuca e la zona dietro
le orecchie.
Per procedere con un controllo più accurato si può eseguire questo metodo:
• Bagnare i capelli e districarne gli eventuali nodi con una comune spazzola.
• Dividere la capigliatura in quattro ciocche e passare il pettine deovulante il più possibile vicino al
cuoio capelluto, riservando particolare attenzione alla zona della nuca e dietro le orecchie.
• Dopo ogni passata controllare se tra i denti del pettine sono rimasti intrappolati pidocchi o lendini.
• Eseguire questa operazione sopra una superficie bianca, come un lavandino o un asciugamano, renderà più
facile l’individuazione dei parassiti.
Trattamenti di nuova generazione
No agli insetticidi: saper scegliere il miglior rimedio
Per evitare effetti collaterali indesiderati, e per aggirare il problema delle continue mutazioni dei pidocchi
che rendono sempre più inefficaci i prodotti tradizionali, da qualche anno sono disponibili al pubblico rimedi
senza insetticidi, che uccidono i pidocchi in modo meccanico.
Che cosa vuol dire? I pidocchi respirano grazie a quattordici trachee disposte sui lati del corpo, e sono
proprio questi stigmi respiratori che i trattamenti di nuova generazione vanno a ostruire, soffocando
l’insetto. Questo impedisce che esso possa sviluppare una qualsiasi resistenza al trattamento. Inoltre
i prodotti senza insetticidi sono meno dannosi per la salute della cute e del capello e hanno un impatto
minore sull’ambiente.
I metodi della nonna:
antichi rimedi e dicerie sul pidocchio che non funzionano
Non pidocchio!
Prevenire si può… qualche buona regola eccola qui
La prevenzione è importante. Tenere legati i capelli lunghi, educare i bambini a non ammassare i vestiti, non
scambiare con altri spazzole o cappelli o caschi (anche quelli dei genitori) possono essere tutte buone abitudini
da attuare e consigliare.
Insetticidi o antiparassitari non possono essere usati in maniera preventiva, anche per la loro
potenziale tossicità, mentre esistono repellenti naturali che creano un ambiente sfavorevole ai
pidocchi senza creare problemi alle persone. È possibile usare spray specifici che creano un ambiente ostile
all’infestazione dei pidocchi e che aiutano a prevenire eventuali reinfestazioni.
Spesso in famiglia si fa ricorso a rimedi casalinghi come l’alcol isopropilico, l’olio d’oliva, la maionese, il burro
sciolto, fino ad arrivare a kerosene, aceto, e rasatura completa dei capelli…
Nessun rimedio casalingo è in grado di uccidere i pidocchi o le lendini al 100%.
Questi rimedi possono risultare inoltre sgradevoli, alcuni infiammabili e tossici, oltre ad essere solitamente di
difficile applicazione.
E se laviamo i capelli con l’aceto? L’aceto, per le sue proprietà chimiche, tende a diminuire l’adesione
della lendine al capello rendendone più facile la rimozione, ma il suo utilizzo deve considerarsi un semplice
coadiuvante all’azione di un prodotto specifico.
La prima cosa da fare, quando si sospetta
un’infestazione, consiste nel controllare
accuratamente la cute e i capelli di ogni
membro della famiglia o della classe.
Allora li rasiamo a zero! La rasatura dei capelli NON risolve di certo il problema.
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… STOP!
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Il pidocchio ci seg
E se il pidocchio va a scuola?
Niente di più bello per i pidocchi che andare a scuola!
Pidocchio!
Le prime 7 cose da fare (e da consigliare) quando si scopre un pidocchio
(o più d’uno...)
Avvertire amici, parenti, scuola
Una comunicazione tempestiva è il modo migliore per bloccare una possibile epidemia. In caso di pidocchi
bisogna avvertire tutti coloro con i quali si è entrati in contatto negli ultimi 15 giorni!
Eseguire il trattamento specifico
Acquistare in farmacia un prodotto specifico, leggere il foglietto illustrativo ed eseguire attentamente il
trattamento nelle modalità indicate.
Controllare il risultato
Dopo aver eseguito il trattamento è necessario controllare che lo stesso abbia avuto successo utilizzando di
nuovo il pettine a denti fitti, per rimuovere i pidocchi morti e le lendini.
Un posto con una così alta concentrazione di testoline che si scontrano e si strofinano è un vero paradiso
per loro! Bisogna fare dunque molta attenzione! Una cattiva informazione riguardo alla pediculosi può
spingere i bambini a:
• Emarginare dal gruppo i compagni colpiti dall’infestazione, rischiando di provocare comportamenti dannosi
sotto il profilo psicologico, in un’età molto delicata dal punto di vista dello sviluppo della personalità;
• Autoescludersi dopo aver preso i pidocchi; si può verificare infatti una sorta di estromissione volontaria
dai giochi e dalle attività sociali per vergogna di quanto successo e per timore di essere deriso, che può
determinare problemi relazionali di una certa gravità.
Come si frena il propagarsi dell’infestazione?
Bisogna avvertire al più presto i genitori e gli altri insegnanti, per fare in modo che ognuno possa prendere le
precauzioni necessarie a non fare diffondere i pidocchi.
Gentili Insegnanti,
all’interno del kit didattico sono stati inseriti 25 adesivi che potrete applicare nei diari dei vostri alunni per
segnalare AI GENITORI, un “ALLARME PIDOCCHIO” e consigliare un accurato controllo del capo del bambino.
La segnalazione “ALLARME PIDOCCHIO” potrà essere effettuata per:
• Prevenire una possibile infestazione da pidocchi nel periodo di picco di una eventuale epidemia,
• Consigliare ai GENITORI un accurato controllo qualora in classe e/o nell’istituto si fossero verificati dei casi
di pediculosi del capo.
Dopo l’applicazione dell’adesivo sul diario degli studenti, i genitori dovranno segnare l’apposita casella bianca
per poter comunicare che l’ispezione della testa del figlio è stata effettuata.
Lavare vestiti e quanto possibile a 60°
La disinfestazione della biancheria e dei vestiti si può fare con un semplice lavaggio a 60°, temperatura alla
quale muore il 100% dei pidocchi e delle lendini.
Chiudere il resto in una busta di plastica
Tutti quegli oggetti che potrebbero essere entrati in contatto con i capelli e che non possono essere lavati
in lavatrice devono essere chiusi in un sacchetto di plastica per 15 giorni. Al termine di questo periodo ogni
eventuale pidocchio sarà sicuramente morto.
Ripetere il trattamento dopo 10 giorni
Per essere sicuri che dopo il primo trattamento non siano rimaste delle lendini è opportuno ripetere il
trattamento dopo 10 giorni, quando il processo vitale di eventuali lendini superstiti può aver dato vita ad altri
pidocchi (che però non hanno ancora avuto il tempo di deporre le uova).
Controllare il risultato
Bisogna controllare nuovamente la presenza di eventuali parassiti morti con il pettine a denti fitti. Dopo
il secondo trattamento la pediculosi è da considerarsi terminata. La quasi totalità delle infestazioni si
risolve comunque con una sola applicazione dei prodotti specifici, salvo che non ci siano state nel frattempo
nuove esposizioni ai parassiti.
La prevenzione costituisce uno dei mezzi più importanti per limitare la propagazione dell’infestazione.
Il controllo della pediculosi si basa prevalentemente su un monitoraggio attento e continuativo
e su una diagnosi appropriata e tempestiva. Questo è possibile soprattutto se in primo luogo si
sensibilizzano le famiglie nei confronti del problema.
E se il pidocchio arriva a casa? Piccoli consigli per sensibilizzare la famiglia
Talvolta il problema dei pidocchi è difficile da accettare per le famiglie interessate, che lo vivono come
qualcosa di cui vergognarsi. La cosa migliore da fare è affrontare tempestivamente il problema cercando di
sdrammatizzare con i propri alunni e con i loro genitori chiarendo che i pidocchi sono un evento del
tutto occasionale e fortuito che non presenta alcun motivo di preoccupazione e/o giudizio.
Quando capita che la famiglia stessa non sia in possesso di informazioni corrette sulla reale
natura del problema e sui modi di affrontarlo, il coinvolgimento della scuola e degli insegnanti
diventa fondamentale.
La distribuzione nelle classi di materiale divulgativo svolge la duplice funzione di informare e
ridimensionare, sfatando vecchi miti e illustrando i più efficaci metodi di trattamento oggi a
disposizione.
In ogni caso, ricordiamoci sempre che i bambini non hanno pregiudizi e che sono gli adulti a
favorirne la comparsa.
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Il gioco lezione prevede, per il suo svolgimento, l’utilizzo del poster gioco contenuto all’interno del kit.
Di seguito sono riportate le divertenti e semplici domande alle quali dovrebbero rispondere i ragazzi. Dopo aver
diviso la classe in due squadre e dopo aver fatto scegliere a ciascuna squadra un colore che darà loro il nome (blu
o rosso), nominare un capo squadra che farà da portavoce.
Per ogni casella del poster gioco, prima di avanzare alla casella successiva, le due squadre concorrenti dovranno
rispondere a una domanda a risposta multipla. Ogni risposta esatta corrisponde a 1 punto, vincerà la squadra che
avrà totalizzato il maggior numero di punti alla fine del percorso. Le risposte corrette sono quelle di colore arancio.
Il gioco-lezione può iniziare!
Buon lavoro e Buon divertimento
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“PARTI DA QUI”
DOMANDA 5
Cosa devi fare se senti un forte ed insistente prurito alla testa e scopri di avere i pidocchi?
Se hai preso anche tu i pidocchi, cosa può fare la mamma per rimuovere pidocchi e lendini?
A. Non preoccuparti, mettiti un cappello di lana, vedrai che il prurito scomparirà rapidamente.
A. Utilizzare un pettine a denti fitti che imprigiona i pidocchi, sia vivi che morti, e aiuta a staccare le lendini dal capello.
B. Non devi assolutamente dirlo a nessuno, è meglio tenerlo nascosto.
B. Raderti completamente la testa, come dice il barbiere, senza utilizzare inutili prodotti farmaceutici.
C. Non devi assolutamente vergognartene, avvisa subito l’insegnante e i tuoi genitori.
C. Lavare la testa con prodotti naturali come l’aceto o l’olio d’oliva, come dice la nonna, in modo da eliminare i pidocchi.
è vero che i pidocchi preferiscono andare solo su alcuni tipi di testoline?
A. Si. I pidocchi preferiscono le testoline dei ragazzi con i capelli ricci e scuri, perché è più facile per loro nascondersi.
Cosa fare con gli indumenti che sono stati a contatto con la testolina infestata dai pidocchi (per es. berretti,
magliette, felpe, sciarpe, federe, asciugamani)?
B. Si. Loro preferiscono andare sulle testoline dei ragazzi che non lavano i capelli almeno una volta a settimana.
A. Mettere gli indumenti che sono stati a contatto con i capelli in un sacchetto di plastica e gettarlo via.
C. No. I pidocchi non hanno alcun tipo di pregiudizio: per loro tutte le teste sono uguali, indipendentemente dal
colore dei capelli, dalla provenienza geografica o dalle condizioni sociali ed economiche.
B. Lavare gli abiti con la candeggina e asciugarli al sole per 5 giorni consecutivi in modo che i pidocchi si disidratino.
DOMANDA 1
C. Lavare gli indumenti a 60°, temperatura alla quale muoiono tutti i parassiti, compresi pidocchi e lendini.
DOMANDA 6
Quanto dura il ciclo di vita di un pidocchio?
Cosa mangiano i pidocchi?
A. Il pidocchio vive circa 30 giorni.
A. I pidocchi vanno ghiotti per la forfora dei capelli.
B. Il pidocchio vive più o meno 6/7 mesi.
B. I pidocchi si nutrono del bulbo dei capelli indebolendoli e facendoli così cadere.
C. Il pidocchio vive 10/12 anni circa.
C. I pidocchi si nutrono di sangue a tal punto da assumere un colore bruno-rossastro.
Quante zampe ha un pidocchio?
Di che colore diventano le lendini, le uova depositate dalle femmine, una volta schiuse?
A. I pidocchi hanno 4 zampe, proprio come i cani e i gatti, che consentono loro di saltare e di correre molto rapidamente.
A. Di colore rosso vivo.
B. l pidocchi hanno 6 zampe uncinate, con cui possono tenacemente attaccarsi al capello.
B. Di colore biancastro.
C. I pidocchi possiedono 80 minuscole, ma tenaci, zampette, con cui possono aggrapparsi con forza ai capelli.
C. Di colore verdognolo.
DOMANDA 2
DOMANDA 7
In quali zone del corpo tendono a concentrarsi i pidocchi?
Quante uova può deporre al massimo mamma pidocchio nella sua vita?
A. Nella zona della nuca e dietro le orecchie. Aree che quindi andranno controllate per prime e con grande attenzione.
A. La femmina del pidocchio produce nella sua vita in media dalle 55 alle 300 uova.
B. Tra le dita dei piedi e delle mani. Quindi occorre lavarsi spesso sia le mani che i piedi.
B. Mamma pidocchio per nostra fortuna produce un solo uovo durante tutta la sua vita, ma che uovo!
C. Tra i peli delle narici, provocando starnuti molto fastidiosi. Quindi bisogna sempre avere con sé un fazzoletto bagnato.
C. La signora pidocchio produce 15/20 uova al massimo durante tutto l’arco della sua esistenza.
Qual è la sostanza emessa dal pidocchio che provoca la sensazione di prurito alla testa?
Qual è la temperatura ideale per la schiusa delle uova di pidocchio?
A. Il prurito alla testa è la sensazione che proviamo quando i pidocchi camminano velocemente sulla nostra testa.
A. L’ambiente ottimale per la schiusa è di 5°/6° sopra lo zero, infatti i pidocchi si diffondono più nei periodi invernali.
B. Il prurito è provocato dalla saliva che i pidocchi iniettano nella cute mentre si cibano del sangue.
B. L’ambiente ottimale per la schiusa delle uova è di 29°-30° di temperatura, cioè nei mesi più caldi.
C. Il prurito è provocato da un veleno non sempre pericoloso iniettato dai pidocchi, simile a quello delle vespe e delle api.
C. Le uova di pidocchi si schiudono a 0° centigradi esatti, i pidocchi che vivono al Polo Nord sono infatti quelli più resistenti.
DOMANDA 3
DOMANDA 8
Se nella tua scuola ci sono i pidocchi, cosa puoi fare per evitare il contagio?
In quale continente i pidocchi sono più diffusi?
A. Metterti in un angolo lontano da tutti i compagni così da evitare che i pidocchi ti possano assalire.
A. In Asia perché c’è tanto umido ed è molto alta la densità di popolazione.
B. Non scambiare spazzole, pettini, nastrini per capelli, berretti, felpe con cappuccio con i tuoi compagni di classe.
B. In Africa perché c’è tanto caldo e molta povertà.
C. Andare in classe con una cuffia da piscina molto stretta, così loro non potranno mai attaccarti.
C. I pidocchi sono diffusi in tutti i continenti e in tutti i paesi del mondo, senza distinzione tra Paesi ricchi o Paesi poveri.
Se nella tua classe ci sono i pidocchi, cosa deve fare mamma a casa?
In quale paese sono state trovate le tracce più antiche delle presenza dei pidocchi nella storia umana?
A. Chiamare il dottore per verificare se sei stato attaccato anche tu.
A. In Germania, tra le ossa del cranio dell’uomo di Neanderthal.
B. Cospargere immediatamente la tua testa con la maionese per prevenire eventuali pericolose infestazioni.
B. In Italia, tra gli unguenti per capelli utilizzati dalle donne dell’Antica Roma.
C. Controllare accuratamente la cute della tua testa e i capelli, ancora meglio se con l’aiuto di una lente d’ingrandimento.
C. In Egitto, tra i capelli di alcune mummie sono stati trovati anche dei pidocchi mummificati.
DOMANDA 4
“ARRIVO!”
Come si spostano i pidocchi dalla tua testolina a quella del tuo compagno?
Siamo alla fine del percorso, per riassumere, in che modo si devono combattere questi ultraPidocchi?
A.Saltando.
A. Mangiando tanto aglio, così da rendere il gusto del proprio sangue veramente orrendo.
B.Volando.
B. Lavandosi i capelli almeno sei o sette volte al giorno.
C. Correndo velocemente.
C. Conoscendo meglio i pidocchi e, quando li scopriamo, informando subito i genitori e gli insegnanti.
I pidocchi non sanno nuotare, eppure quando ti lavi i capelli riescono a sopravvivere. Come fanno?
Grazie al progetto didattico abbiamo appreso alcune semplici regole di comportamento che saranno utili per...
A. Producono una sostanza speciale che, proprio come la muta del sub, li isola dall’acqua.
A. Comprendere che, nel caso di un’epidemia di pidocchi, è sempre meglio chiudere la scuola o rimanere a casa.
B. Si aggrappano con tutta la loro forza ai capelli e chiudono tutte le loro “bocche” per non annegare.
B. Capire come evitare le infestazioni anche di pulci e di zanzare.
C. Utilizzano le uova-lendini come “zattere” per galleggiare durante l’inondazione della tua testolina.
C. Sapere come agire nel caso di infestazione di pidocchi, in modo da risolvere il problema il più rapidamente possibile.
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Regolamento concors
Introduzione
A supporto del percorso didattico svolto in classe è indetto un concorso di idee tra tutte le scuole primarie italiane che,
coinvolgendo direttamente gli studenti offra loro l’opportunità di consolidare gli insegnamenti appresi e di sperimentare e
immaginare una personale soluzione al problema della pediculosi.
Un ruolo di primo piano dovrà essere svolto dal corpo docente al fine di garantire agli allievi il necessario supporto in fase di
lavorazione del concorso. Agli alunni verrà lasciata grande libertà espressiva purché venga rispettata la modalità di esecuzione
specificata nel presente documento.
Finalità del concorso
Anche per il concorso è stato scelto come protagonista il principe Paranix, un principe cavaliere che aiuti i bambini ad
abbandonare quei retaggi culturali in base ai quali ancora oggi si associa la pediculosi alla carenza di igiene, a una sfortunata
estrazione sociale o ad altre forme di discriminazione.
Il principe Paranix e l’invasione degli ultraPidocchi è un suggerimento da cui partire per inventare una bella favola, una
storia che tragga spunto dal percorso didattico affrontato per mezzo del kit didattico e che abbia come protagonisti il principe,
gli ultraPidocchi, e ogni altro personaggio utile allo sviluppo della trama. Oggetto della storia sarà la sconfitta degli ultraPidocchi
da parte del principe Paranix valorizzando i temi del rispetto, della non discriminazione, della non esclusione.
Scopo del concorso è dunque quello di insegnare e promuovere tra gli alunni comportamenti responsabili, mirati alla risoluzione
serena e rapida di eventuali infestazioni, sia a scuola che in famiglia.
Regole generali
Il concorso Il principe Paranix e l’invasione degli ultraPidocchi a.s. 2012/2013, momento conclusivo dell’omonimo progetto
didattico è aperto a tutte le classi delle scuole primarie di tutto il territorio nazionale che hanno richiesto il kit.
Modalità di valutazione
• Gli elaborati saranno esaminati da un’apposita Commissione che avrà il compito di definire la graduatoria di attribuzione dei
premi in palio;
• La Commissione delibera a maggioranza sull’attribuzione dei premi, esplicitando le motivazioni della scelta effettuata;
• I criteri per la valutazione degli elaborati saranno:
- aderenza al tema proposto
- capacità di rappresentazione del tema
- originalità
- partecipazione delle famiglie degli alunni alla compilazione dei questionari on-line per l’acquisizione di punti premio (1 punto
premio a questionario).
Particolare valore verrà assegnato a quegli elaborati che valorizzeranno il rispetto, la non discriminazione, la non
esclusione e il comportamento responsabile di fronte al problema della pediculosi.
Il giudizio della Commissione è insindacabile e inappellabile. La Commissione si riserva la possibilità di assegnare uno o più premi
speciali a quei lavori che con più originalità abbiano rispettato i criteri indicati.
Premiazione
• Le prime tre classi a livello nazionale (o le classi dei primi tre alunni vincitori) che avranno prodotto le opere più meritevoli
consentiranno all’intero Istituto scolastico di appartenenza di aggiudicarsi una fornitura completa di materiale didattico (a
scelta tra libri, materiale scientifico o artistico) di importo pari a € 800,00 (ottocento euro);
• La classe prima classificata a livello nazionale ospiterà la giornata di premiazione conclusiva legata al progetto durante il quale
saranno consegnati, oltre ai premi sopra citati, anche una targa di riconoscimento e una medaglia per ogni alunno della classe;
• I premi destinati alle classi seconda e terza classificata saranno inviati direttamente a scuola;
• I premi che non potranno essere consegnati/ritirati per cause non addebitabili all’organizzazione, resteranno a disposizione dei
vincitori presso la Segreteria di Concorso per la durata di mesi due dalla data di premiazione del concorso; allo scadere di questo
termine i premi saranno assegnati agli Istituti Scolastici che seguono in graduatoria di concorso.
La partecipazione al concorso è completamente gratuita.
Gli Istituti delle classi vincitrici saranno contattati dal Contact Center Scuola via fax e telefono. Gli elaborati premiati verranno
resi noti sul sito www.ilprincipeparanix.it e sul sito www.ellessedu.com.
Gli Istituti Scolastici che decideranno di partecipare al concorso accetteranno implicitamente di ospitare la giornata
PREMIO PER L’INSEGNANTE
di premiazione nazionale qualora il proprio istituto si classifichi come vincitore.
Modalità di partecipazione
Ogni alunno è invitato a partecipare al concorso inviando, tramite l’insegnante che coordinerà l’adesione al concorso, un
elaborato artistico — singolo o di gruppo (coinvolgendo l’intera classe).
L’insegnante della classe che incentiverà la compilazione del maggior numero di questionari famiglia – sia in forma cartacea che
on-line sul sito internet dedicato al progetto – riceverà in premio un Tablet o un NetBook.
Sono previsti un numero massimo di tre premi complessivi per i primi tre insegnanti classificati.
Premio FAMIGLIA e QUESTIONARI
Ogni elaborato dovrà attenersi ai seguenti criteri formali:
• L’elaborato potrà essere realizzato in qualsiasi formato (es. A4, A3, poster etc.);
• Ogni elaborato consisterà in un disegno a mano libera o tecnica mista, disegno più testo scritto (filastrocca,
fumetto,racconto fantastico, etc.), video;
• È possibile scegliere una tecnica pittorica o tecniche miste a piacere dell’autrice/autore (tempera, acrilico, olio, cera,
acquerello, collage, fotografia, etc.).
Le famiglie potranno partecipare attivamente al progetto educativo, compilando: il questionario on-line presente sul sito web
www.ilprincipeparanix.it, oppure i questionari cartacei contenuti nell’opuscolo per gli alunni.
Suggerimenti...
Inoltre partecipando al concorso “Come chiamereste l’antipatico ultraPidocchio?”, potranno ricevere in premio una Smartbox –
Soggiorno per la famiglia (due adulti e un bambino) per trascorrere divertenti momenti nei parchi gioco di tutta Italia.
Per aiutare i vostri alunni, indirizzateli a “La storia di Ivo e Ninetta” all’interno del Pieghevole per gli alunni, potrà servire loro
come ispirazione. Proponete loro il gioco delle libere associazioni: a partire dalla parola pidocchio, lasciate che ognuno dia
sfogo alla sua fantasia dicendo tutto ciò che gli viene in mente. Può trattarsi di aggettivi, di azioni, oppure di caratterizzazioni
particolari e di piccole storie. Piano piano verranno fuori diversi personaggi, che potranno successivamente essere utilizzati nella
storia. Una volta trovati i personaggi (e i loro nomi) cominciate a raccogliere le idee su una possibile traccia: Dove siamo? In che
epoca? Qual è il problema? Come possiamo risolverlo?
Incoraggiate i bambini ad inserire nella storia le regole di comportamento che avranno appreso, e allo stesso tempo
ad utilizzare al meglio la fantasia!
Modalità di consegna e scadenze
Ogni elaborato dovrà seguire le seguenti modalità di consegna:
• Nel retro di ogni elaborato andranno segnalati i dati degli autori, il nome, l’indirizzo, la città e la provincia della scuola che
frequentano, la sezione e la classe di appartenenza;
• Il materiale prodotto andrà consegnato per ciascun Istituto in busta chiusa all’indirizzo sotto indicato e distinto per classe di
appartenenza;
• Per ciascuna classe partecipante si presenterà, unitamente agli elaborati una lettera di accompagnamento e di
motivazione al percorso didattico firmata dall’insegnante coordinatore del progetto;
Gli elaborati dovranno essere inviati tramite busta sigillata e pervenire entro E NON OLTRE il 31 Marzo 2013 (farà fede il timbro
postale), presso la Segreteria di Concorso, al seguente indirizzo:
CONCORSO
Il principe Paranix e l’invasione degli ultraPidocchi
Contact Center Scuola - Ellesse Edu
Via Pinerolo 2 - 00182 Roma
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Il progetto Il principe Paranix e l’invasione degli ultraPidocchi anche quest’anno intende coinvolgere le famiglie.
Le famiglie che compileranno i questionari potranno, grazie ai “PUNTI PREMIO”, AIUTARE LA CLASSE DEL PROPRIO FIGLIO/A A
VINCERE IL CONCORSO FINALE.
Le famiglie che compileranno il questionario on-line dovranno presentare oltre al nome del pidocchio anche una motivazione
divertente di questa scelta. Coloro che, invece, utilizzeranno il formato cartaceo, dovranno presentare oltre al nome del pidocchio
anche un disegno con un’immagine divertente dell’antipatico parassita. A livello nazionale le famiglie vinceranno due premi per il
miglior elaborato on-line e due premi per il miglior elaborato cartaceo.
NOTA BENE: i questionari cartacei (unitamente ai disegni) dovranno essere raccolti dall’insegnante e inviati entro e non
oltre il 31 marzo 2013 alla Segreteria di Concorso “Il Principe Paranix e l’invasione degli ultraPidocchi”, via Pinerolo 2, 00182 ROMA
Criteri di esclusione
Pena l’esclusione dal concorso, si fa espresso divieto di produrre: opere che veicolino contenuti offensivi, intolleranti
o lesivi della sensibilità e dei diritti altrui, o che abbiamo contenuti discriminatori relativamente ad appartenenza religiosa,
politica, sociale, razziale o sessuale; riprodurre un’opera già coperta dal diritto d’autore e/o che non sia originale espressione dei
partecipanti a cui è rivolto il concorso.
Ulteriori indicazioni
Per ulteriori informazioni e chiarimenti contattare: Contact Center Scuola - Ellesse Edu, tel. 06.70319901
oppure inviare una e-mail a [email protected].
Il concorso Il principe Paranix e l’invasione degli ultraPidocchi non si ritiene assoggettabile alla disciplina di cui al D.P.R. 430/2001 art.6.
I dati personali saranno trattati con la riservatezza prevista dalla legge in vigore secondo il D.L. 196/03 ed utilizzati esclusivamente
per lo svolgimento del concorso.
La Segreteria di Concorso Ellesse Edu non è responsabile per perdita, ritardo o errori postali.
Gli elaborati diventeranno di esclusiva proprietà di Omega Pharma, non saranno restituiti e potranno essere utilizzati per
campagne promozionali relative al progetto didattico e alle successive edizioni di questo.
La partecipazione al concorso implica la conoscenza e l’incondizionata accettazione delle norme contenute nel presente Regolamento.
Il mancato rispetto anche di un solo punto del Regolamento sarà condizione di esclusione dal concorso.
Per quanto non esplicitamente previsto in detto regolamento e per ogni eventuale controversia sarà devoluta ogni competenza
alla Segreteria di Concorso.
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Progetto didattico promosso da
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Con il supporto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - Uffici Scolastici Regionali
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