BE I _ I N
F 0 _ 0 1 _ 1
9 7 8 _ 0 1
BEI Information
Année : 1978
Numéro : 012
Langue : IT
2 _ I T y
I n f cu*
inazioni
In questo numero
NEL 1977
FINANZIAMENTI BEI
PER OLTRE 1 570 MILIONI
DI U.C.
pp. 1-5
FINANZIAMENTI
IN GROENLANDIA
Banca Europea
per gli
Investimenti
Nel 1977 finanziamenti BEI
per oltre 1570 milioni di u.c.
La Banca Europea per gli Investimenti ha
all'esercizio 1977, il 20° dall'inizio della sua
concluso operazioni di finanziamento per
unità di conto (u.c.), con un incremento del
milioni di u.c.).
presentato i primi dati relativi
attività, nel corso del quale ha
un totale di 1 571,5 milioni di
23,5% rispetto al 1976 (1 273,3
I finanziamenti a favore di progetti situati nei Paesi membri della CEE ο
che li interessano direttamente sono ammontati a 1 401,3 milioni di u.c.,
con un aumento del 29% (22% in termini reali) (') rispetto all'anno prece­
dente (1 086 milioni di u.c.). Nell'adempimento della principale missione
assegnata alla BEI dal Trattato di Roma, circa il 70% dell'importo è stato
destinato all'attuazione di progetti volti a promuovere lo sviluppo delle
regioni meno favorite della Comunità.
pp. 6-7
COMPLETAMENTE ASSEGNATI
IN PORTOGALLO I 150 MILIONI
DI U.C.
DELL'«AIUTO D'URGENZA»
pp. 7-8
LO STATUTO DELLA BEI
p. 8
3EI
2 PLACE DE METZ - LUXEMBOURG
11.12
FEBBRAIO 1978
La Banca ha continuato ad intervenire nel finanziamento di investimenti che presentavano un interesse comune per più Stati membri ο per la Comunità nel suo
insieme — al secondo posto nella
scala delle priorità — ed in particolare dei progetti volti a ridurre la
dipendenza della CEE dalle importazioni di petrolio.
Si valuta che nel 1977 gli investimenti al cui finanziamento la Banca
ha contribuito, all'interno della
Comunità, avrebbero creato direttamente ο salvaguardato quasi 20 000
posti di lavoro, senza tenere conto
degli effetti a più lungo termine di
molti progetti d'infrastruttura —
come i trasporti, le telecomunicazioni e la produzione di energia —
che creano un numero relativamente
modesto di posti di lavoro stabili,
ma costituiscono le basi dello sviluppo industriale. Tenuto conto dell'alto tasso di disoccupazione, è
opportuno rilevare che la realizzazione di infrastrutture, con le conseguenti forniture dei materiali e dei
servizi necessari, comporta un considerevole aumento del numero dei
posti di lavoro temporanei, che si
protraggono spesso per un lungo
periodo.
I risultati conseguiti nel 1977 rispecchiano la risposta Iniziale della BEI
alle richieste presentate nel marzo
scorso dal Consiglio Europeo (Capi
di Stato e di Governo dei Paesi
membri della CEE) che aveva invitato la Banca ad esaminare come
estendere le proprie operazioni per
far fronte a taluni dei problemi economici che si pongono attualmente
alla Comunità, ed in particolare per
ridurre la disoccupazione, promuovere un più alto livello di investimenti negli Stati membri e favorire
la convergenza delle loro economie.
Nello stesso contesto, il 1978
dovrebbe far segnare un ulteriore
incremento dell'attività della BEI in
quanto numerose operazioni di
finanziamento sono state già approvate dal Consiglio di amministrazione e si è in attesa di firmare i
relativi contratti.
Il 1977 è stato anche positivo per
quanto riguarda l'altro campo di
attività della BEI: la concessione di
aiuti finanziari a Paesi non apparte(') Le valutazioni a prezzi costanti sono
state fatte sulla base degli indici nazionali dei prezzi derivati dalla formazione
lorda di capitale fisso, corretti in modo·
da tener conto delle variazioni dei tassi
di conversione delle monete nazionali ini
unità di conto.
nenti alla CEE nel quadro degli
accordi di cooperazione da essi
conclusi con la Comunità.
energia elettrica ed 88 per lo sfruttamento delle risorse europee di
petrolio e gas naturale.
Complessivamente sono stati accordati 170,1 milioni di u.c., di cui la
metà per investimenti in Paesi dell'Africa e dei Caraibi nel quadro
della Convenzione di Lomé.
L'elevato volume dei finanziamenti
destinati a progetti energetici risponde anch'esso, in parte, all'iniziativa presa dal Consiglio Europeo; il
forte onere risultante dalle importazioni di petrolio — da cui dipende
più della metà dell'attuale consumo
di energia — contribuisce in misura
non lieve alle attuali difficoltà economiche.
Inoltre la Banca ha continuato ad
accordare in Portogallo mutui per
un importo cospicuo, ed è intervenuta per la prima volta in Iugoslavia.
Finanziamenti all'industria nella
Comunità: aumento del 4 3 %
Nonostante un clima in linea di
massima sfavorevole agli investimenti, l'aumento del 43% dei finanziamenti nel settore industriale, passati da 297,8 milioni di u.c. nell'anno
precedente a 426,2 milioni di u.c.,
costituisce una delle caratteristiche
salienti dell'esercizio 1977.
Un altro aspetto positivo è l'aumento dei finanziamenti alle piccole e
medie imprese le quali, essendo in
generale ad alto tasso di occupazione, svolgono un'importante funzione per quanto riguarda la creazione di posti di lavoro, in particolare nelle circostanze attuali. Comr
plessivamente sono stati accordati
91,3 milioni di u.c., ripartiti in otto
prestiti globali concessi ad istituti
di credito intermediari ο nel quadro
di un accordò con il Governo del
Regno Unito, per il finanziamento di
piccole e medie iniziative. Nel 1976
i prestiti globali erano ammontati a
61,2 milioni di u.c.
Per quanto concerne i finanziamenti
all'industria, è da rilevare che un
importo di 197,5 milioni di u.c. è
stato destinato all'ammodernamento
ed alla ristrutturazione dell'industria
siderurgica (Regno Unito, Italia,
Francia); i problemi che l'Industria
siderurgica europea sta attualmente
affrontando possono essere alleviati concentrando la produzione,
per quanto possibile, in stabilimenti
equipaggiati con impianti moderni e
efficienti, e la Banca ha cercato di
favorire tale tendenza.
975 milioni di u.c. per lo sviluppo
delie infrastrutture
Il volume dei finanziamenti concessi
per lo sviluppo delle infrastrutture
è aumentato di circa il 25%, passando da 788,2 milioni nel 1976 a
975,1 milioni di u.c. nel 1977.
Di quest'ultimo importo i progetti
concernenti
l'approvvigionamento
energetico, che nelle tabelle statistiche della BEI figurano fra le
infrastrutture, hanno beneficiato di
379,4 milioni di u.c., di cui 291,4 per
là produzione e la trasmissione di
Sempre nel settore delle infrastrutture la Banca ha erogato cospicue
somme per l'approvvigionamento
idrico e le reti di fognature (224,6
milioni di u.c.), l'irrigazione (61,1
milioni di u.c.), le telecomunicazioni
(213,6 milioni di u.c.) ed i trasporti
(96,4 milioni di u.c.); la maggior
parte di questi progetti mira a promuovere la crescita economica
delle regioni meno sviluppate.
In base ai principali obiettivi perseguiti dalla Banca, i finanziamenti per
gli investimenti (sia nel settore
industriale che in quello delle infrastrutture) diretti a promuovere lo
.sviluppo regionale ammontano per
il 1977 a 964,4 milioni, conto 820
milioni nell'anno precedente.
Per quanto riguarda I progetti di
comune interesse per più Stati membri ο per la Comunità nel suo insieme, la Banca ha erogato finanziamenti per 513,5 milioni di u.c.
(438,6 milioni nel 1976); tale importo
comprende 76,5 milioni di u.c. per
investimenti che trovano la loro
giustificazione anche in motivi di
sviluppo regionale e pertanto compresi nei 964,4 milioni di u.c. di cui
sopra.
ressato sette impianti della British
Steel Corporation, la Banca ha con­
cesso mutui per un totale di 147,8
milioni di u.c., di cui più dei due terzi
in Scozia dove vengono attuate
importanti misure di razionalizzazione dirette a consentire la sopravvivenza di un'industria siderurgica
efficiente, da cui dipendono numerosi posti di lavoro.
Per il miglioramento dell'approvvigionamento energetico (linee ad alta
tensione in Scozia e centrale nucleare ad Heysham, Lancashire) sono
stati accordati 92,8 milioni di u.c.
Inoltre, la Banca ha concesso mutui
per l'estensione degli impianti di
telecomunicazione nell'Irlanda settentrionale (27,9 milioni di u.c.) e
per i centri di manutenzione necessari ai treni ad alta velocità (200
km/h) che le Ferrovie britanniche
metteranno prossimamente in servizio sulla linea principale Londra York - Edimburgo - Aberdeen (11
milioni di u.c.).
Verso la fine dell'anno è stato firmato un accordo con il governo del
Regno Unito che, per conto della
BEI, concederà finanziamenti per
30,6 milioni di u.c., a valere su
risorse della Banca, a favore di
piccole e medie iniziative industriali
nelle zone che già beneficiano di
aiuti nazionali.
Detti finanziamenti saranno erogati
per lo più in valuta estera, ma lo
Stato — che In cambio richiederà Ja
corresponsione di una modesta
commissione — prenderà a suo
carico il rischio di cambio, cosi
come per I mutui concessi direttamente dalla BEI per progetti di maggiore dimensione attuati dal settore
privato.
L'Irlanda, l'Italia e il Regno Unito,
cioè i tre Paesi in cui i problemi di
sviluppo regionale sono più pressanti, hanno ottenuto oltre il 70%
del totale dei finanziamenti accordati dalla BEI nella Comunità.
In Italia, la BEI ha accordato complessivamente 425,7 milioni di u.c.
(LIT 426,7 miliardi), pari ad oltre II
30% del totale dei finanziamenti
nella Comunità; Γ80% di detta
somma è stato destinato ad investimenti nel Mezzogiorno.
Nel Regno Unito i finanziamenti
concessi dalla Banca hanno raggiunto i 489,5 milioni di u.c. (£320,8
milioni), pari a circa il 35% del
totale delle operazioni nella Comunità.
Più del 45% dell'importo (194,6
milioni di u.c.) è stato accordato all'industria, contro il 36% (137,5 milioni di u.c.) nel 1976 ed il 14,8%
(53 milioni di u.c.) nel 1975.
I progetti concernenti l'approvvigionamento idrico e le reti di fognature,
volti principalmente a soddisfare il
fabbisogno industriale attuale ο pre­
visto, hanno assorbito 179,5 milioni
di u.c.; sono state finanziate diverse
opere In Scozia, nell'Inghilterra set­
tentrionale e sud-occidentale e nel
Galles meridionale.
Per progetti di ammodernamento e
di ristrutturazione che hanno inte­
Come già da diversi anni, la Banca
ha continuato ad intervenire nel
Mezzogiorno per favorire l'insediamento di impianti per la produzione
di autoveicoli; essa ha concesso
62,1 milioni di u.c. per la costruzione
di due nuovi impianti — uno stabilimento per la produzione e II montaggio di carrozzerie d'autobus in
Campania ed una fabbrica di motori
diesel in Puglia (con la partecipazione di un gruppo francese) — e
per l'ampliamento dl una fabbrica
di carrelli elevatori, anch'essa in
Puglia.
di cui erano state danneggiate
diverse strutture in corso di costruzione al momento del terremoto.
Altri importanti finanziamenti hanno
Interessato le installazioni destinate
a migliorare la qualità della produzione ed a ridurre l'inquinamento
nel Centro Siderurgico di Taranto
(30,1 milioni di u.c.) nonché la
costruzione di una fabbrica di vetro
piatto secondo il procedimento
«float» in Abruzzo (23,8 milioni di
u.c.). Importi meno cospicui hanno
riguardato
l'ampliamento di un
impianto petrolchimico in Puglia,
stabilimenti per la produzione di
componenti di edifici prefabbricati
nel Molise e nel Lazio, di imballaggi
di plastica in Puglia, di vergella in
rame in Campania, di tubi di plastica in Sicilia, e l'ampliamento di tre
stabilimenti per la produzione di
impianti per il trasporto di gas e di
impianti nucleari in Toscana e in
Lombardia.
Per migliorare l'approvvigionamento
energetico, la Banca ha concesso
39,3 milioni di u.c. per lo sfruttamento di cinque giacimenti di gas naturale scoperti al largo della costa
adriatica.
A favore delle piccole e medie imprese industriali del Mezzogiorno,
la Banca ha concesso prestiti globali per un totale di 49,5 milioni di
u.c. (40,2 milioni nel 1976) a quattro
istituti di credito che fungono da
intermediari: TIMI - Istituto Mobiliare
Italiano, la Banca Nazionale del
Lavoro, il GIS - Credito Industriale
Sardo e l'ICIPU - Istituto di Credito
per le Imprese di Pubblica Utilità.
I crediti concessi nel 1977 a valere
su detti prestiti globali, nonché su
quelli erogati in precedenza, sono
ammontati a 37,7 milioni di u.c., che
sono stati ripartiti tra 91 imprese.
72,3 milioni di u.c. sono stati erogati
per migliorare le telecomunicazioni
in Sicilia, in Calabria, in Basilicata
e nel Friuli (in parte per sostituire
gli impianti danneggiati dai terremoti del 1976), nonché per la
costruzione di un Centro di formazione professionale per tecnici del
settore delle telecomunicazioni in
Abruzzo.
Mutui per un totale di 63,9 milioni
di u.c. sono stati poi concessi per
l'installazione di impianti irrigui in
Calabria, di cui beneficerà una
comunità agricola di circa 5 000 persone, e per un progetto di approvvigionamento idrico di notevole
importanza in Basilicata ed in Puglia.
I progetti relativi al trasporti hanno
assorbito complessivamente 55,6
milioni dì u.c.; i mutui hanno contribuito a finanziare il miglioramento
dei collegamenti fra Napoli e l'autostrada per Remai il potenziamento
delle installazioni del porto di Napoli volto a far fronte al crescente
traffico di containers, la circonvallazione di Palermo nonché lavori sull'autostrada Udine-Carnia nel Friuli,
ove è impiegata la tecnologia dei
reattori autofertilizzanti, da cui si
attendono forti risparmi nel consumo di uranio; il progetto NERSA è
stato impostato da una società che
raggruppa interessi francesi, italiani,
tedeschi, belgi, olandesi e britannici.
In Francia
l'approvvigionamento
energetico ha assorbito oltre la
metà dei 296,5 milioni di u.c.
(FF 1 659,1 milioni) concessi dalla
Banca.
La Banca ha inoltre accordato 57,4
milioni di u.c. per la costruzione di
due centrali nucleari convenzionali,
quelle di Bugey (Ain) e di Dampierre
(Loiret), equipaggiate con reattori
ad acqua pressurizzata (PWR).
Due mutui, entrambi di 50 milioni di
u.c., sono stati concessi a progetti
di notevole importanza europea:
l'impianto per l'arricchimento di
uranio (EURODIF) costruito a Tricastin (Drôme) ed al quale partecipano la Francia, l'Italia, Il Belgio, la
Spagna e l'Iran e la centrale nucleare NERSA di Creys-Malville (Isère),
Per quanto riguarda lo sviluppo
delle telecomunicazioni internazionali (principalmente con altrì Paesi
della CEE) e della rete regionale
nel Midi-Pirenei, la Banca ha concesso 89,9 milioni di u.c.; essa ha
inoltre contribuito al finanziamento
di progetti concernenti l'irrigazione
e l'approvvigionamento idrìco in
FINANZIAMENTI ACCORDATI NEL 1977
Ripartizione per Paese
%
del
totale
8
1
9
6
32
23
3
32,73
28,41
296,47
79,69
425,67
489,55
48,81
2,1
1,8
18,9
5,1
27,1
31,1
3,1
2,3
2,0
21,2
5,7
30,4
34,9
3.5
82
1 401,34
89,2
100,0
Numero
Paesi
%
Importo
(milioni
di u.c.)
Paesi
membri
Operazioni ordinarie
Paesi membri
Danimarca
Germania
Francia
Irlanda
Italia
Regno Unito
Fuori della Comunità (')
Totale
Finanziamenti f u o r i della Coimunità
60,00
25,00
66,97
5
1
14
Portogallo
Iugoslavia
ACP-PTOM
Camerun
Costa d'Avorio
Isola Maurizio
Kenia
Malawi
Togo
Totale operazioni ordinarie
4,2
4,67
21,59
3,00
25,88
9,50
2,33
2
Totale
3,8
1,6
0,3
1,4
0,2
1,6
0,6
0,1
20
151,97
9,6
102
1 553,31
98,8
Operazioni speciali (^)
(capitale di rischio)
ACP-PTOM
Costa d'Avorio
Kenia
Malawi
Ruanda
Tanzania
Togo
Zaire
Caraibi
18,16
11
1
1
1
1
2
2
2
1
-
Totale operazioni speciali
TOTALE GENERALE
(') Mutui accordati in conformité con l'articolo
In base al quale il Consiglio del governatori
mento di progetti situati fuori della Comunità
(^) Finanziamenti su risorse del Fondo Europeo
1,2
0,25
1,08
0,99
3,00
7,40
3,25
1,20
1,00
11
18,16
113
1 571,47
0,1
0,2
0,5
0,2
0,1
0,1
1.2
100,0
18, paragrafo 1, comma 2, della Statuto della Banca.
può autorizzare la Banca a contribuire al finanziaqualora presentino un Interesse comunitario.
di Sviluppo.
Provenza (26,9 milioni di u.c.), l'ammodernamento di un'acciaieria (19,6
milioni di u.c.) — nel quadro del
piano volto a ristrutturare la siderurgia lorenese — e l'installazione
a Fos-sur-Mer, presso Marsiglia, di
impianti per il trattamento delle
acque destinate a zavorrare e a
pulire le cisterne delle petroliere in
modo da contribuire alla lotta antiinquinamento nel Mediterraneo.
In Irlanda sono stati erogati sei
prestiti per un totale di 79,7 milioni
di u.c. (£ IR 52,1 milioni). Lo sviluppo
delle telecomunicazioni ha assorbito
26 milioni di u.c.; un mutuo di 20
milioni di u.c. è stato concesso per
effettuare più di 40 opere di migliorìa alla rete viaria nazionale, principalmente per migliorare i collegamenti con le zone industriali e con
quelle in cui si mira a promuovere
lo sviluppo industriale; 18,3 milioni
di u.c. sono stati concessi per la
costruzione, in varie regioni, dì più
di 80 stabilimenti costruiti in modo
da poter successivamente accogliere i più diversi tipi di impianti ο
secondo la formula «chiavi in mano»
e 15,3 milioni di u.c. per un progetto
di approvvigionamento idrico a
Cork, volto principalmente a soddi­
sfare il fabbisogno delle Industrie.
In Danimarca la BEI ha concesso
mutui per un totale di 32,7 milioni
di u.c. (KRD 223,4 milioni) di cui
poco più di un terzo — 11,1 milioni
di u.c. — sotto forma di prestiti
globali allo Stato danese (Ente per
lo Sviluppo Regionale) e al Finansieringsinstituttet for Industri og
Hândvaerk, per il finanziamento di
piccole e medie imprese industriali.
I crediti concessi nel 1977 a valere
su questi e su precedenti prestiti
globali si sono elevati a 12,9 milioni
di u.c., di cui hanno beneficiato 31
imprese.
La Banca ha poi accordato 12,8
milioni di u.c. per il finanziamento di
impianti da installare in due centrali
termoelettriche allo scopo di rendere possibile l'impiego del carbone
quale alternativa al petrolio per diversificare le fonti energetiche del
Paese, ha erogato 7,1 milioni di u.c.
per un aeroporto a Godthaab
(Groenlandia), nel quadro di un
piano volto a consentire collegamenti regolari tra varie città dell'isola, ed ha concesso un mutuo
per l'ammodernamento e l'ampliamento di una fabbrica di biscotti
nello Jutland settentrionale.
In Germania è stato concesso un
mutuo di 28,4 milioni di u.c. (DM
74,9 milioni) per la costruzione di
una centrale nucleare a MülheimKäriich, nei pressi dì Coblenza.
La situazione di abbondante liquidità in cui si sono trovati nel 1977 i
mercati dei capitali del Benelux ha
indotto i promotori di questi Paesi
a non chiedere mutui alla BEI ed
infatti non è stata ivi conclusa nessuna operazione di finanziamento.
In Belgio, tuttavia, sono stati erogati crediti per 7,2 milioni di u.c. a
favore di 11 piccole e medie iniziative industriali, a valere su un prestito globale che la Banca aveva concesso alla fine del 1976 alla Société
Nationale de Crédit à l'Industrie
(SNCI) — Nationale Maatschappij
voor Krediet aan de Nijverheid
(NMKN).
Nel 1977 il Consiglio dei governatori della BEI ha inoltre autorizzato
la concessione di mutui per due
progetti energetici ubicati fuori del
territorio della CEE, ma che interessano direttamente la Comunità.
Mutui per un totale di 44,1 milioni
di u.c. hanno contribuito al finanziamento della quota di partecipazione
norvegese per lo sfruttamento del
giacimento di gas naturale di Frigg,
situato a cavallo fra il settore britannico e quello norvegese del
Mare del Nord; tutta la produzione
di gas naturale del giacimento di
Frigg è stata acquistata dalla Gran
Bretagna per il fabbisogno interno.
Infine, un mutuo di 4,7 milioni di u.c.
ha contribuito ad aumentare la portata del Trans-Austria Gasline, che
va dal confine cecoslovacco alla
frontiera italiana e trasporta gas
naturale russo nei Paesi della CEE.
Per la costruzione dello stesso gasdotto era stato accordato nel 1973
un mutuo di 43,3 milioni di u.c.
Cooperazione con l'Euratom
Sempre nel settore energetico, nel
corso del 1977 si è assistito all'inizio di una nuova forma di cooperazione fra la BEI e la Comunità
Europea dell'Energia Atomica (Euratom) con la firma congiunta di due
contratti di mutuo a favore di centrali nucleari (73,3 milioni di u.c. per
quella di Mülheim-Käriich in Germania e 22,2 milioni di u.c. per 11 progetto NERSA in Francia).
Tali operazioni sono state effettuate
con fondi raccolti dall'Euratom sul
mercato dei capitali (la Banca si
occupa dell'istruttoria del progetto
e della gestione del mutuo); esse
sono contabilizzate a parte e non
sono pertanto comprese tra le operazioni della BEI all'interno della
Comunità.
Finanziamenti nel quadro delia
Convenzione di Lomé
Nel 1977 sono stati registrati continui progressi per quanto riguarda
l'attività della Banca nel quadro
della Convenzione di Lomé stipulata fra la Comunità e 53 Paesi
d'Africa, dei Caraibi e del Pacifico
(ACP).
La Convenzione prevede che la BEI
conceda mutui su risorse proprie
per un ammontare massimo di 390
milioni di u.c.; inoltre, essa assegna
alla Banca la responsabilità della
gestione di 100 milioni di u.c. da
utilizzare per abbuoni d'interesse e
di altri 96 milioni di u.c. da destinare
ad operazioni.di capitale di rischio;
tali somme vengono fornite dagli
Stati membri tramite il Fondo Europeo di Sviluppo.
Nel 1977 le operazioni di finanziamento concluse nel quadro della
Convenzione di Lomé sono ammontate a 84,1 milioni di u.c.; di quest'
importo, i mutui concessi su risorse
proprie della BEI ammontano a 67
milioni (tutti hanno beneficiato di un
abbuono d'interesse del 3%) e le
operazioni di capitale di rischio,
nelle diverse forme, a 17,1 milioni
di u.c. Detti fondi sono stati cosi
ripartiti:
Kenia: 25,9 milioni di u.c. su risorse proprie e 1,1 milioni di capitale
di rischio per uno zuccherificio, per
un impianto chimico, per l'ampliamento di un cementificio e per piccole imprese industriali, tramite un
prestito globale all'Industriai Development Bank.
Costa d'Avorio: 21,6 milioni di u.c.
su risorse proprie e 250 000 u.c. di
capitale di rischio per linee ad alta
tensione ed altri impianti che consentiranno al Paese di sfruttare le
proprie risorse idroelettriche, un
oleificio (olio di palma e di cocco),
un albergo ad Abidjan ed una fabbrica di noci di cocco essiccate.
Malawi: 9,5 milioni di u.c. su risorse proprie ed 1 milione di capitale
di rìschio per uno zuccherificio e
per piccole e medie iniziative industriali tramite un prestito globale
alla Investment and Development
Bank of Malawi.
Tanzania: 7,4 milioni di u.c. di capitale di rischio per la costruzione di
uno stabilimento per la tessitura di
tela e per consentire alla Tanganyika Development Finance Company di incrementare la sua attività
a favore delle piccole e medie
imprese.
Togo: 2,3 milioni di u.c. su risorse
proprie e 3,2 milioni di capitale di
rischio per un oleificio (olio di palma) e per depositi di olio.
Camerun: 4,7 milioni di u.c. su
risorse proprie per un albergo a
Douala, per l'ampliamento di un
cementificio e per uno stabilimento
per la macinazione di clinker.
Isola Maurizio: 3 milioni di u.c. su
risorse proprie per un prestito globale alla Development Bank of
Mauritius.
Ruanda: 3 milioni di u.c. di capitale
di rischio per la costruzione di una
fonderia di stagno e lo sviluppo
della produzione di minerali di stagno e di tungsteno.
Zaire: 1,2 milioni di u.c. di capitale
di rischio per l'ampliamento di un
cementificio.
La Banca ha inoltre messo a disposizione della Caribbean Investment
Corporation capitale di rischio per
1 milione di u.c. da utilizzare per
partecipazioni azionarie in piccole e
medie imprese industriali, agricoloindustriali e turistiche. Tale operazione è stata effettuata in conformità della decisione, adottata dal
Consiglio dei ministri, di estendere
provvedimenti finanziari analoghi a
quelli della Convenzione di Lomé a
taluni Territori d'Oltremare dipendenti dagli Stati membri della CEE,
grazie ad ulteriori fondi resi disponibili a tale scopo.
Portogallo: 60 milioni di u.c.
Nel 1977 sono stati accordati in
Portogallo 60 milioni di u.c.; i 150
milioni di u.c. deir«aiuto eccezionale
d'urgenza» offerto dalla Comunità
a tale Paese alla fine del 1975 sotto
forma di mutui della BEI sono stati
cosi completamente impegnati.
Sono stati erogati 27 milioni di u.c.
per progetti di irrigazione e di approvvigionamento idrico nel Portogallo meridionale e nord-orientale,
che contribuiranno all'aumento dei
redditi ed al miglioramento del
tenore di vita di comunità agricole
che comprendono circa 45 000 persone; 24 milioni di u.c. sono stati
destinati allo sviluppo del porto di
Leixoes, presso Oporto, e del porto
di Lisbona; un prestito globale di 9
milioni di u.c. è stato concesso al
Banco de Fomento Nacional, cioè
alla Banca portoghese di sviluppo
nazionale, per finanziare piccole e
medie imprese industriali e turistiche.
Tutti i mutui concessi dalla BEI a
titolo dell' «aiuto eccezionale d'urgenza» hanno beneficiato di un abbuono d'interesse del 3%, su fondi
di bilancio della Comunità.
Altri 200 milioni di u.c., da accordare
sotto forma di mutui a (ungo termine
della BEI nel periodo 1978-1982,
sono previsti dal Protocollo finanziario CEE-Portogallo, firmato nel
settembre 1976 e attualmente
corso di ratifica.
in
In Iugoslavia è stato concesso un
mutuo di 25 milioni di u.c. per contribuire al finanziamento di una rete
elettrica ad alta tensione che sarà
collegata alle reti greca e italiana,
nonché, tramite quest'ultima, a
quelle di vari altri Paesi europei.
Questa è stata la prima operazione
della BEI in Iugoslavia; essa interviene dopo la Dichiarazione di Belgrado del dicembre 1976 che afferma il principio di una più stretta
collaborazione tra la Comunità e la
Iugoslavia e la successiva decisione del Consiglio dei governatori
della Banca di accordare mutui sino
a concorrenza di 50 milioni di u.c.
per progetti che presentino un
comune interesse per la Iugoslavia
e per la CEE.
Il 1977 è stato anche l'anno in cui
si è preparata una nuova fase di
espansione dell'attività della BEI in
altri Paesi del Bacino mediterraneo,
che si realizzerà, dopo che saranno
state ultimate le procedure di ratifica, nel quadro di nuovi Protocolli
finanziari tra la Comunità e la Grecia e la Turchia, e di accordi di
cooperazione con altri 10 Paesi
(Paesi del Maghreb — Algeria, Marocco, Tunisia — e Malta, Paesi del
Mashrak — Egitto, Giordania, Libano, Siria —, Cipro e Israele).
1 161,5 milioni di u.c. raccolti sui
mercati dei capitali
Per poter destinare un volume maggiore di fondi ad investimenti prioritari, sia all'interno della Comunità
che nei Paesi terzi, la BEI ha dovuto
aumentare le operazioni per la raccolta delle risorse.
Nel 1977 sono stati raccolti 1 161,5
milioni di u.c., in prevalenza mediante emissioni pubbliche ο private sui
mercati internazionali e sui mercati
nazionali di taluni Paesi non comu­
nitari (nel 1976 il totale dei prestiti
era stato di 748,9 milioni di u.c.).
Unità di conto
Si riporta qui appresso II controvalore in moneta nazionale, al
31 dicembre 1977, dell'unità di
conto utilizzata dalla Banca; i
tassi sono quelli applicati nel
corso di questo primo trimestre
per l'elaborazione dei prospetti
finanziari e dei dati statistici:
DM
2,58058
FB 40,3535
E
0,641652 FLUX 40,3535
FF
5,76124
KRD 7,07974
LIT 1067,50
E IR
0,641652
FL
2,78938
$ USA 1,22506
Personalia
Il Dott. Eugenio Greppi è stato
nominato Vicesegretario Generale, un nuovo posto creato a
seguito del notevole sviluppo
dell'attività della Banca Europea
per gli Investimenti.
Nato nel 1931, il Dott. Greppi è
entrato alla BEI subito dopo la
sua fondazione nel 1958 e per i
primi 10 anni ha fatto parte della
Direzione giuridica. Dall'inizio del
1969 era Condirettore alla Direzione dei Finanziamenti fuori
della Comunità, ove dirigeva il
Dipartimento delle operazioni di
finanziamento nei Paesi del
Bacino Mediterraneo (operazioni
che nel quadro degli attuali accordi di associazione ο di coope­
razione interessano 14 Paesi).
Il posto lasciato vacante dal
Dott. Greppi è stato ricoperto dal
Sig. Christopher Lethbridge, che
precedentemente si occupava
delle operazioni di finanziamento
della BEI (nel quadro della Convenzione di Lomé) nei Paesi
d'Africa, dei Caraibi e dei Pacifico.
Mutui e garanzie nei Paesi
membri della
Comunità Economica Europea
Quest'opuscolo, che precisa le
modalità e le condizioni d'intervento della BEI nei Paesi membri, è stato riveduto ed aggiornato. Esso è disponibile nelle sei
lingue ufficiali della Comunità e
verrà inviato gratuitamente a
quanti ne faranno richiesta (per
gli indirizzi, v. riquadro in appresso).
BEI-INFORMAZIONj è una pubblicazione trimestrale della Banca Europea per gli Investimenti che esce
contemporaneamente in 6 lingue
(danese, francese, inglese, italiano,
olandese e tedesco).
GU articoli pubblicati su BEI-INFORMAZIONI possono essere liberamente riprodotti.
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Dipartimento Italia:
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Ufficio di Rappresentanza
a Bruxelles:
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B-1040 Bruxelles
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«
Imprimerlo de la Cour Victor Buck,
s. à r. Ι., Luxembourg
M u t u i B E I i n G r o e n l a n d i a p e r le i n s t a l l a z i o n i p o r t u a l i , le t e l e c o m u n i c a z i o n i , il s e t t o r e e n e r g e t i c o
e d un aeroporto
Finanziamenti per l'«estremo nord» della Comunità
La Groenlandia ('), che ha una superficie pari a quasi
quattro volte quella della Francia ed una popolazione
di appena 50 000 abitanti, è unita all'Europa, in un
modo ο nell'altro, da un migliaio di anni anche se,
geograficamente, dista solo 26 km dall'Arcipelago
A r t i c o Americano.
D o p o essere stata per molto tempo una colonia, la
Groenlandia è dal 1953 una «provincia» del Regno
di Danimarca.
Lo sviluppo economico dell'isola è
limitato da diversi fattori, per lo più
sconosciuti alle altre regioni della
CEE, che insieme concorrono a
creare le notevoli difficoltà attuali.
Il clima è rigidissimo, le città ed i
villaggi sono sparsi lungo la fascia
costiera profondamente incisa da
fiordi, non esiste una vera rete stradale e solo pochi porti nella zona
sud-occidentale
sono
liberi
dai
ghiacci durante tutto l'anno; questi
ostacoli naturali pongono un p r o blema fondamentale, quello di assicurare il regolare approvvigionamento dei prodotti essenziali.
V i sono poi problemi umani che in
un certo senso sono forse ancora
più complessi. Quando nel 1953 la
Groenlandia divenne una «provincia» della Danimarca, i suoi abitanti
furono chiamati a scegliere tra uno
sviluppo corrispondente a quello di
una società moderna ed il loro modo
di vìvere tradizionale; essi optarono
per II primo, ciò che ha significato
il passaggio, praticamente
nello
spazio di una generazione, da un
modo di vita semplice, basato in
grande misura sull'autosufficienza
e sul baratto, c o n la caccia e la
pesca come attività principali, ad
una forma di economia più evoluta
che richiede diverse specializzazioni, un più alto livello di istruzione e
nuovi modelli sociali.
Nell'intento
di
responsabilizzare
sempre più i groenlandesi nel perseguimento
dello
sviluppo
dell'isola, lo Stato danese ha sostenuto un notevole sforzo nel corso
degli ultimi 25 anni fornendo assistenza tecnica ed amministratori e
costruendo centri di assistenza medica e nuove scuole.
Dal 1950 il numero degli abitanti è
raddoppiato, la speranza di vita è
notevolmente aumentata, 14000 allievi frequentano scuole ο collegi ...
L'economia è controllata principalmente dal settore pubblico ma
anche il settore privato svolge un
ruolo importante (tenuto conto del
Quando la Danimarca ha aderito, il Γ gennaio 1973,
alla Comunità Economica Europea, la Groenlandia è
divenuta la regione più settentrionale della CEE; una
piccola e remota comunità artica, con problemi di
sviluppo del tutto particolari, entrava a far parte d i
una società prevalentemente industriale di 260 milioni
di persone.
numero degli abitanti); in base ad
un'inchiesta, verso la metà del 1974
vi erano circa 1 300 società c o m merciali ο industriali di cui 850
imprese private ο piccole società.
La pesca e le attività connesse,
sebbene abbiano incontrato talune
difficoltà, occupano tuttora circa
5 000 persone. In futuro, le risorse
minerarie della Groenlandia potreb-
Superficie della Groenlandia
rispetto all'Europa
bero rivelarsi di una certa importanza (vi sono giacimenti più ο meno
ricchi di piombo, zinco, ferro, crio­
lite, molibdeno ed uranio, ed è iniziata la ricerca di giacimenti d'idrocarburi), anche se occorrerà risolvere problemi di ordine tecnico e
sostenere costi d'esercizio elevati.
Le ricchezze naturali della G r o e n landia — le enormi distese ancora
inviolate ed a solo poche ore
d'aereo dalle regioni industriali dell'Europa e dell'America settentrionale, l'aria e l'acqua pure — potrebbero far sorgere un'industria t u r i s tica, anche se gli elementi di
richiamo sono piuttosto particolari.
Nell'immediato futuro, tuttavia, l'isola continuerà a dipendere sensibilmente dai trasferimenti finanziari
effettuati dal i^esto della Danimarca;
nel 1975 questi sono ammontati al
controvalore di 150 milioni di unità
di conto, ossia a circa 3 000 per
abitante.
Superficie: 2175 600 km^ di cui
1 726 000 ricoperti perennemente
da ghiacci: altitudine massima:
oltre 3 000 m; lunghezza massima (nord-sud): 2 670 km; larghezza massima (est-ovest): 1 050
km; sviluppo costiero: circa
39 000 km (cioè quasi quanto la
circonferenza della Terra); clima:
d'estate, temperatura massima di
20° C nel sud, 0° ο meno nel nord;
d'inverno, fino a —20° C nel sud,
— 40° C nel nord. Popolazione:
nel 1976, 49 700 abitanti (di cui
40 eoo nativi della Groenlandia).
L'isola ha fatto parte all'inizio
del Medioevo del Regno di Norve­
gia e successivamente del Regno
di Norvegia e Danimarca; dopo
la scissione intervenuta nel 1814,
la Groenlandia rimase un posse­
dimento danese. Dal 1953, è una
«provincia» e fa parte di pieno
diritto del Regno di Danimarca;
invia propri rappresentanti nel
Parlamento danese (Folketing).
Da quando la Danimarca è entrata
a far parte della CEE, la Banca
Europea per gli Investimenti — la
cui missione fondamentale, in base
al Trattato di Roma, è quella di
favorire nella Comunità uno sviluppo regionale equilibrato — ha cercato naturalmente dì apportarvi il
suo contributo.
139,2 m i l i o n i d i c o r o n e d a n e s i
a c c o r d a t i dalla BEI
Mutui per un totale pari al controvalore di KRD 139,2 milioni (19,3
milioni di u.c. ai tassi di cambio In
vigore alla data della firma dei relativi contratti) sono stati accordati
(') Il nome (Terra Verde) fu scelto astutamente dal vichingo Eric II Rosso per
incoraggiare
l'emigrazione
nell'isola.
Questi primi europei si insediarono in
Groenlandia quasi contemporaneamente
ai primi eschimesi, originari delle regioni
che formano ora il Canada settentrionale; tuttavia sono state trovate delle
tracce indicanti che la Groenlandia era
abitata già 3 000 anni prima. Gli abitanti
attuali- sono principalmente dì sangue
misto.
per il finanziamento di progetti d'infrastruttura essenziali.
Il mutuo più elevato (KRD 50 milioni)
è stato concesso alla fine del 1977
per il finanziamento a Godthaab, il
capoluogo amministrativo, di un
aeroporto dotato di una pista di 950
m e di impiantlche permetteranno
all'aeroporto di funzionare per circa
l'85% dell'anno, nonostante le
rigide condizioni climatiche, e che
consentiranno agli aerei di atterrare
anche in condizioni di scarsa visibilità.
L'aeroporto, il cui costo è stato
valutato a circa KRD 100 milioni,
dovrebbe essere ultimato nel 1980.
Esso rientra nel quadro di un piano
diretto a permettere l'utilizzazione
di aerei «STOL» (a decollo e ad
atterraggio corto) per assicurare un
servizio aereo regolare tra le principali città e un servizio di elicotteri
per il collegamento con i centri
meno importanti.
Per rompere l'isolamento delle città
e dei villaggi, la Banca aveva
già concesso precedentemente un
mutuo di KRD 38 milioni per finanziare circa un terzo del costo dell'installazione dì una rete dì telecomunicazioni che si sviluppa per
circa 2 000 km lungo le coste sudoccidentali, tra Capo Farewell e
Disko Bay.
In Groenlandia le città non possono
essere collegate via cavo a causa
del territorio montagnoso; le comunicazioni telefoniche e telegrafiche
devono perciò essere effettuate tra-
mite ponti-radio. Gli impianti originari erano adatti solo per le comunicazioni nella stessa località ο per
la telegrafia a onde corte tra le
principali città e questa risentiva
delle condizioni della ionosfera,
come p.e. dell'aurora boreale che
può durare anche parecchi giorni.
Il progetto finanziato dalla BEI comprende l'installazione di un sistema
UHF (Ultra High Frequency) per le
comunicazioni telefoniche e telegrafiche nonché tramite telex e per i
programmi radiofonici e televisivi
tra Godthaab ed i ripetitori locali.
Tale sistema permette inoltre alle
navi di comunicare con qualsiasi
abbonato sulla terraferma.
I mutamenti intervenuti nel modo di
vivere dei groenlandesi non potevano che portare a una forte concentrazione della popolazione nelle
poche città i cui porti sono liberi dai
ghiacci per tutto l'anno ο quasi,
presso i quali sì svolge la maggior
parte delle attività industriali e commerciali.
La BEI ha accordato un mutuo di
KRD 26,2 milioni per coprire il 45%
circa del costo della costruzione e
dell'ampliamento di banchine nei
porti di Frederikshaab, Narrsaq e
Julianehaab sulla costa sud-occidentale, al fine di permettere l'attracco di transatlantici e di aumentare le possibilità di magazzinaggio
delle merci.
A Godthaab, dove la popolazione
dovrebbe aumentare da 8 000 abitanti nel 1974 a 12 000 in 10 anni
circa, la Banca ha accordato un
mutuo di KRD 25 milioni (pari a circa
il 45% del costo del progetto)
per migliorare l'approvvigionamento
energetico; sono stati installati due
gruppi elettrogeni diesel, ciascuno
con una produzione netta di 6 500
kW.
I finanziamenti della BEI, che si
elevano complessivamente a KRD
139,2 milioni, non devono essere
considerati isolatamente; a fine 1977
in Groenlandia erano stati accordati
anche KRD 99,2 milioni dal Fondo di
Sviluppo Regionale della Comunità,
KRD 56,9 milioni dal Fondo Sociale
ed altri KRD 5,7 milioni dal Fondo
Agricolo.
L'assistenza finanziaria della CEE
ammonta pertanto ad oltre KRD 300
milioni, cioè a KRD 6 000 per abitante. L'elevato volume di investimenti rispetto al numero relativamente modesto di abitanti falsa ovviamente il significato di queste
cifre, che tuttavia dimostrano che
sono stati riconosciuti i particolari
problemi di questa regione della
CEE.
Per quanto concerne la Banca
Europea per gli Investimenti, 1 finanziamenti, in Groenlandia, rispetto al
numero di abitanti, sono superiori di
circa 13 volte alla media nella CEE,
e ciò nonostante il fatto che la
Banca sìa intervenuta In Danimarca
ed In Groenlandia solo negli ultimi
cinque anni, contro ì venti anni nei
sei Paesi membri fondatori.
Completamente assegnati dalla BEI in Portogallo
i 150 milioni di u.c. dell' «aiuto d'urgenza»
I 150 milioni di unità di conto dell' «aiuto d'urgenza»
offerto al Portogallo dalla Comunità Economica Europea, alla fine del 1975, sotto forma di mutui a lungo
termine della Banca Europea per gli Investimenti sono
stati completamene assegnati; l'ultima operazione —
un prestito globale di 9 milioni di u.c. che viene utilizzato per il finanziamento di piccole e medie iniziative
industriali — è stata conclusa nel dicembre scorso.
La totalità dell'importo è costituita da risorse proprie
della BEI, cioè da risorse raccolte principalmente sui
Dei 150 milioni di u.c., 79 milioni
(53%) sono andati a progètti d'Infrastruttura, in particolare per il
miglioramento
dell'approvvigionamento energetico ed il potenziamento delle installazioni portuali,
44 milioni (29,9%) sono stati destinati all'industria e 27 milioni (18%)
a progetti concernenti l'irrigazione
e lo sviluppo della produzione agricola.
La durata dei mutui è compresa tra
mercati dei capitali; per ciascuno dei mutui concessi
(in tutto, nove) la Comunità ha accordato un abbuono
d'interesse del 3%, su fondi di bilancio, nonché la
propria garanzia.
Il Consiglio dei governatori della Banca aveva approvato la concessione di quest'aiuto d'urgenza al Portogallo per contribuire, in un periodo di particolari difficoltà economiche e finanziarie, al rilancio degli
investimenti, sia pubblici che privati.
10 e 20 anni (con un periodo di
preammortamento, ogni volta, di 3
ο 4 anni) ed il tasso d'interesse
annuo, previa deduzione dell'ab­
buono del 3%, tra il 5,9% e il 6,5%.
Ed ecco alcuni dettagli sul singoli
mutui:
Energia
— 35 milioni di u.c. per la costru­
zione di una centrale termica da 500
MW vicino a Setubal (40 km a sud­
est di Lisbona) e per linee di tra­
smissione ad alta tensione colleganti
la rete portoghese a quella spa­
gnola e, tramite quest'ultima, alla
rete europea;
— 20 milioni di u.c. per una centrale
idroelettrica da 167 MW a Pocinho,
a circa 180 km ad est di Oporto.
Industria
— 24 milioni di u.c. per due prestiti
globali al Banco de Fomento Nacio-
nal (BFN), la Banca di sviluppo
portoghese.
li primo prestito (15 milioni di u.c.)
ha permesso di accordare crediti a
22 piccole è medie imprese che
avrebbero creato 1 925 nuovi posti
di lavoro e salvaguardato un numero
di posti ancora maggiore. Il secondo
prestito, di 9 milioni, viene attualmente utilizzato per le stesse finalità.
— 20 milioni di u.c. per coprire circa
il 40% del costo di nuovi impianti
nello stabilimento di Barreiro (vicino
a Lisbona) della Companhia Uniao
Fabril (CUF), la principale società
portoghese operante nei settori chimico e metallurgico. Il progetto concerne principalmente l'estrazione di
«pellets» di ferro da ceneri di pirite,
un sottoprodotto ottenuto in un altro
stabilimento della CUF e che precedentemente restava inutilizzato;
esso dovrebbe permettere di creare
160 nuovi posti di lavoro.
Irrigazione/Agricoltura
— 15 milioni di u.c. per coprire il
30% circa del costo della costruzione di una diga e degli impianti
irrigui su 5 300 ettari nella provincia
di Tras-Os-Montes, nel Portogallo
nord-orientale.
— 12 milioni di u.c. (circa un terzo
del costo totale) per la costruzione
di due dighe, l'Irrigazione di 4 700
ettari, altri impianti irrigui e l'approvvigionamento di acqua potabile nell'Alentejo, nel Portogallo meridionale.
Questi due progetti contribuiranno
ad accrescere e diversificare la produzione delle comunità agricole
della zona (circa 45 000 persone),
ciò che dovrebbe far aumentare il
loro reddito e migliorare il tenore di
vita.
Installazioni portuali
— 16 milioni di u.c. (oltre un terzo
del costo totale) per l'ampliamento
del porto di Leixoes, vicino ad
Oporto;
— 8 milioni di u.c. per coprire il 40%
circa del costo della ricostruzione
della banchina per merci varie nel
Porto di Lisbona.
Nel quadro di un Protocollo finanziario tra la CEE ed il Portogallo
firmato nel settembre 1976 ed ora In
corso di ratifica, altri 200 milioni di
u.c. sono stati offerti sotto forma di
mutui a lungo termine della BEI per
Il periodo 1978-82. Su detto importo,
mutui sino a concorrenza di 150
milioni di u.c. potranno beneficiare
di un abbuono d'interesse del 3%
su fondi di bilancio della Comunità.
8
Lo Statuto della BEI
In questa pubblicazione si fa spesso riferimento allo Statuto della
Banca Europea per gli Investimenti.
La lettura dello Statuto è indispensabile per chi voglia conoscere
meglio le norme che disciplinano l'attività della BEI; esso è disponibile nelle sei lingue ufficiali della Comunità (danese, francese,
inglese, italiano, olandese e tedesco) e viene inviato gratuitamente
a quanti ne facciano richiesta (v. indirizzi nell'ultimo riquadro a
pag. 5.)
Giuridicamente, lo Statuto è un Protocollo allegato al Trattato
istitutivo della Comunità Economica Europea (Trattato di Roma, del
25 marzo 1957), del quale costituisce parte integrante.
Per quanto concerne la BEI, il Trattato si limita ad enunciare alcuni
punti fondamentali: con l'articolo 129 esso istituisce la Banca, dotata
di personalità giuridica distinta da quella della Comunità e avente
come membri gli Stati membri della CEE, mentre con l'articolo 130
ne definisce i principali compiti. Lo Statuto invece precisa la struttura
finanziaria e giuridica della Banca, le competenze ed i poteri del
Consiglio dei governatori, del Consiglio di amministrazione e del
Comitato direttivo nonché le altre norme relative alla sua attività.
Qualsiasi modifica allo Statuto comporta, in quanto esso è parte
integrante del Trattato di Roma, una lunga procedura che termina
con un nuovo Trattato di modifica ratificato da ciascuno degli Stati
membri.
Una tale procedura è stata seguita recentemente in occasione della
modifica della definizione dell'unità di conto utilizzata dalla Banca.
Originariamente lo Statuto definiva l'unità di conto in termini di oro
(0,88867088 grammi di oro fino, dal valore pari cioè a quello del
dollaro USA presmithsoniano); esso stabiliva che i tassi di conversione tra detta unità di conto e le monete nazionali dovevano essere
calcolati sulla base delle parità dichiarate al Fondo Monetario
Internazionale.
I profondi mutamenti intervenuti nel sistema monetario internazionale
degli ultimi anni, con un diverso ruolo dell'oro e gli effetti che ne
sono derivati sulle parità auree, hanno reso sempre più difficile
l'applicazione di tale sistema secondo le disposizioni originarie.
Le modifiche introdotte nello Statuto, entrate in vigore il Γ ottobre
1977, consentono ai governatori — deliberando all'unanimità, su
proposta del Consiglio di amministrazione — di modificare la definizione dell'unità di conto utilizzata dalla BEI nonché il metodo di
conversione di questa unità dì conto in moneta nazionale e viceversa.
Con decisione del 30 dicembre 1977, il Consiglio dei governatori si
è servito dì questa facoltà
a) per dare una nuova definizione del valore dell'unità di conto, che
in base alla nuova versione dello Statuto è pari alla somma dei
seguenti importi delle monete degli Stati membri:
DM
0,828
FB
3,66
£
0,0885
FLUX
0,14
FF
1,15
KRD
0,217
UT
109,0
£IR
0,00759
FL
0,286
b) per decidere l'utilizzazione dei tassi di cambio del mercato come
base statutaria per la conversione dell'unità di conto in moneta
nazionale e viceversa.
La nuova composizione, e quindi il valore, dell'unità dì conto è identica a quella dell'unità di conto europea (u.c.e.), i cui tassi di conversione sono calcolati ogni giorno lavorativo dalla Commissione
delle Comunità Europee e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale delle
Comunità Europee. Per la stesura dei prospetti finanziari e dei dati
statistici relativi alla sua attività, la BEI applica per ogni trimestre I
tassi di conversione in vigore l'ultimo giorno lavorativo del trimestre
precedente.
In realtà, previa autorizzazione del suo Consiglio dei governatori e
come misura provvisoria da applicare fino alla modifica dello Statuto, la Banca aveva già utilizzato ì tassi dì conversione basati sull'unità di conto europea sin dal 30 dicembre 1974.
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