Il dirigente sportivo: organizzazione e gestione delle associazioni sportive Corso di Management dello Sport Docente1SRdS Campania: Ilenia Nicchiniello Premesse didattiche Obiettivi • Stimolare gli aspiranti dirigenti ad approfondire le tematiche proposte • Indicazioni e suggerimenti per una corretta informazione di base sulla gestione delle attività sportive • Dare una prima risposta ai tanti interrogativi • Promuovere qualità ed efficacia Temi della lezione • Il profilo professionale del manager dello sport • Ruoli e competenze del dirigente sportivo • Gestione delle risorse umane Struttura della lezione: frontale, partecipata 2 Fonti Coni Servizi Spa, Monitoraggio CONI-FSN-DSA 2013,Centro Studi e Osservatorio Statistico per lo Sport http://www.coni.it I numeri dello sport oggi Soc. o Sportive 64.829 Atleti tesserati FSN-DSA 4.500.327 Operatori Sportivi dirigenti, tecnici, ufficiali di gara, massaggiatori, fisioterapisti, volontari, soci, ecc. 1.016.598 3 45 FSN; 19 DSA, 15 EPS 19 Ass.Benemerite; 21 Comitati Regionali; 107 Delegati Provinciali Società o Associazione sportiva = Azienda “produzione e vendita di prodotti/servizi”(cosa produce? cosa offre?) Prodotti tangibili: Prodotti Intangibili: corso di nuoto, di pilates, di avviamento allo sport, ecc. campo, attrezzature, abbigliamento, programmi di allenamento mirati, istruttori competenti, impianti, spettacolo delle gare ecc.. sviluppo tecnico-tattico, supporto alla carriera, salute, benessere, estetica, emozioni, appagamenti, valori, sviluppo psicofisico, competizione, condivisione, ecc. che soddisfano bisogni, desideri o domanda di consumatori praticanti agonisti o dilettanti, spettatori e tifosi 4 Società o Associazione Sportiva = •risponde a bisogni di : salute, sociale, comunicativo, economico •problematiche da affrontare riguardano ambiti: giuridico/legislativo, fiscale gestione impianti e risorse umane, management/organizzazione, pianificazione, controllo, comunicazione 5 Azienda Lo Sport non è solo Ludus ma anche Business •volontà, spirito di iniziativa, passione e conoscenze tecnico-sportive non sono sufficienti • la guida deve essere affidata a Dirigente/Manager che deve sapersi muovere in essi, fortemente operativi, professionalmente preparati, efficaci ed efficiente (come fare le cose e come raggiungere i risultati) Il dirigente sportivo è ufficialmente investito di un ruolo dal direttivo societario, per un tempo determinato con: - specifiche responsabilità e compiti all’interno della s., affidatigli dagli organi societari, dei quali è interprete ed esecutore e possiede potere decisionale - rappresentatività all’esterno: nei contatti con le altre società e soggetti terzi es: Presidente, Tesoriere, D.Generale o General Manager, Direttore marketing, D.Sportivo, Direttore tecnico, Direttore Settore Giovanile, Direttore Ufficio Stampa, D.Accompagnatore, ecc. Nelle piccole società il presidente assume anche funzione di amministratore, in parte anche di tecnico e/o di dirigente unico; quanto più la società vuol crescere, tanto più si da una struttura organizzativa con divisione di compiti e responsabilità, con ruoli ben definiti, ciascuno con > o < potere decisionale 6 Competenze dirigente sportivo insieme di caratteristiche indispensabili a svolgere i compiti relativi al contesto professionale in cui si opera, comprendenti il sapere, saper fare, saper essere e saper far fare Il sapere: conoscenze circa • Leggi e norme in materia di gestione economica-finanziaria • Misure, norme e responsabilità di gestione degli impianti sportivi • Norme igienico-sanitarie connesse all’attività sportiva, lotta doping • Nozioni in materia di amministrazione, contabilità e bilancio, aspetti • • • • • fiscali legge sulla privacy, rapporti di lavoro Struttura ed organizzazione sistema sportivo italiano ed europeo Norme e competenze educative e sportive degli enti locali e quelle che regolano i rapporti tra le associazioni, federazioni ed enti sportivi Principi e norme che regolano l’organizzazione degli eventi sportivi Principi di marketing sportivo e norme delle sponsorizzazioni Elementi di psicopedagogia, sviluppo psicomotorio, metodologia di 7 base allenamento giovanile Saper fare professionale: abilità • • • • • • • • • • Comunicazione verbale e non, flessibile rispetto all’età ed alla tipologia dell’utenza Affrontare e risolvere problemi connessi alla situazioni relazionali Programmare attività stabilendo obiettivi ed individuando le modalità più opportune per perseguirli Gestione, sostegno e interazione con il gruppo, orientando e facilitando le dinamiche positive e valorizzando ruoli Affrontare e risolvere difficoltà e problemi organizzativi Valorizzare le abilità diverse di ogni collaboratore e potenziale individualmente Saper programmare per obiettivi, avere una strategia Padroneggiare il tempo, stabilire un tempo per ogni cosa e rispettarlo Analisi e identificazione degli stakeholder Elaborare il proprio organigramma societario 8 Territorio Istituzioni Partners commerciali Imprese Praticanti Spettatori Famiglie Ass. Sportiva Staff Organizza zione Atleti 9 Media Cio Coni FNS Organigramma Società Sportiva Definire e configurare in forma comunicativa/rappresentativa la struttura di una organizzazione serve per far comprendere allo staff e all’esterno l’assetto organizzativo con le varie componenti coinvolte: • Assetto organizzativo • Gerarchia organizzativa • Responsabilità e funzioni delle varie U.O. • Distribuzione carichi di lavoro • Ampiezza, complessità/semplicità organizzazione (quantità risorse umane) 10 Presidente/ Main Sponsor General Manager Dir. Sport. Dir. Mkt. Dirigenza Staff tecnico-sanitario Allenatori Istruttori/ Educatori Dir. Tec. Dir. Sett. Giov. Altro Preparatore atletico Uff. Stampa Medico sociale Dirigente Accompagnatore Atleti Squadra B1 Scoutman Altro Squadra D Squadre U18-16-14-13 Gold Sponsor Co-Sponsor Altri Sponsor Ortopedico Consulenti Fisioterapista C.A.S. 11 Psicologo (?) Presidente Consiglio Direttivo General Manager: governance e management Area logistica Capo area Collaboratori-Campi Trasferte-Materiale Attrezzature Magazzino Medico Gen. Medico Sportivo Fisioterapista Psicologo Dietologo 12 Ortopedico Area tecnica Segreteria Res.Unico Sett.Giov Comunicati FIR Tesseramenti Visite mediche Assicurazioni Iscr. Campionati Tornei Res.Scuola Rugby Res.PreAgonistica Res.Agonistica Allenatori Istruttori Preparatori Atletici Area amministrativa Bilancio - Fatture Commercialista Siae Contabilità Res.Am.ScuolaRugby Seg. Scuola Calcio Res.Am.PreAgonistica Res. Am.Agonistica Seg. Pre-Agonistica Seg. Agonistica 13 14 15 Saper essere: qualità • • • • • • • • • • • Disponibilità alla collaborazione ed al lavoro di gruppo Attitudine all’influenza positiva (leaderschip) Avere sensibilità e interesse per le esigenze altrui Spiccata relazionalità Creatività, espressione di un pensiero divergente e attenzione all’innovazione Abnegazione, determinazione, diplomazia Avere un sistema di valori: affabilità, serietà, coerenza, danno un forte senso di sé Intelligenza emotiva: saper riconoscere le proprie ed altrui emozioni, saper controllare le proprie reazioni, avere equilibrio e maturità Assertività Costanza, grinta, ostacoli come “sfida” Sportività: passione, fair play 16 Saper far fare: capacità sa fare tutto: a ciascuno il suo lavoro Il dirigente non può fare tutto da solo, deve guadagnare tempo Delegare: competenza manageriale, parte del processo organizzativo che porta ad affidare compiti, attribuire funzioni e responsabilità ai collaboratori, per raggiungere obiettivi finalizzati alla gestione ottimale della società Saper utilizzare bene la delega è basilare: 1. Promuove coinvolgimento co-responsabile 2. Aumenta senso di appartenenza 17 Come fare un buon uso della delega 1. 2. 3. 4. 5. 6. Fase preparatoria Fase costruttiva Proposta Programmare la formazione Realizzazione Sostenere e promuovere uno scambio costruttivo 18 Istituzionale Manageriale Rappresentanza ruoli del dirigente sportivo Educativo Mediazione Garante 19 Comportamenti e rapporti interpersonali All’interno della società con: • organizzazione direttiva societaria • • tecnici giocatori ruoli distinti ma unico obiettivo sinergie ed interazione una s.s. è ben strutturata se c’è equilibrio: ciascuno fa la sua parte, no interferire no invadere, evitare confusioni o sovrapposizioni Rappresentanza esterna con: • altre società sportive • arbitri o giudici di gara • genitori dei tesserati • Federazione ed altri soggetti terzi 20 • Enti Pubblici: Comuni, Province, Regioni, MIUR Rapporto tra dirigenti e organi direttivi societari • rapporto continuo non occasionale, assieme decidono strategie che traduce in termini operativi (obiettivi) • perseguire, rafforzare e diffondere le direttive societarie nell’ottica e l’etica societaria • propone regole • coordina • dialogo aperto, completo e bilaterale 21 Rapporto tra dirigenti e tecnici • abituali e frequenti •affinché ci sia collaborazione • favorire ambiente di lavoro sereno • Intermediario • mediare con le altre società • aiuto sotto il profilo educativo • in caso di problemi tra i due, il D.S. risolve senza coinvolgere atleti o genitori 22 gruppo Rapporto tra dirigenti e atleti • impartisce e supervisiona corretta applicazione direttive societarie e federali dell'attività sportiva, la condotta rispettosa e lealtà, il clima generale di cooperazione al fine di raggiungere risultati collettivi • non intervento diretto ma di stimolo e controllo, di supporto economico e logistico rappresenta agli occhi dei giocatori la s. • discrezione, umanità, presenza, disponibilità, garanzia di sicurezza ed affidabilità 23 Rapporto tra dirigenti e genitori I genitori possono turbare la vita societaria e agonistica: • lamentando: “mio figlio non viene trattato in modo corretto, non gli si da lo spazio che merita” • ostacolando i ritmi, orari di allenamento • tifo eccessivo • assenza • vogliono fare gli allenatori • assillando con pretese, raccomandazioni, sollecitazioni I genitori possono agevolarla: • tifosi appassionati • risorsa per gli spostamenti • partners preziosi, collaboratori o risolutori di problemi • clienti, fidelizzazione • alleati programma educativo attivato per il figlio/a 24 Strategie per gestire problematicità con i genitori D.S. trasferisce info, tesse rapporti di alleanza, media e gestisce situazioni critiche: Cosa fare? Come? Cosa comunicare? • Ascoltare • Presa in carico problema fissare appuntamento non incalzare con domande, no atteggiamento difensivo, riformulare per verificare di aver capito la situazione, garantire che il problema sarà affrontato e con l’intento di risolverlo con migliore soluzione possibile, non ideale • Se il disagio è verso l’allenatore, farsi portavoce e promuovere una riesamina condivisa del proprio atteggiamento se opportuno • • Né allearsi con figli genitori né con genitori figli Individuare i bisogni, le motivazioni, non sempre consapevoli, dei genitori a partecipare attivamente alla pratica sportiva dei figli. Identificarli è utile perché si può scegliere come agire 25 Strategie per gestire problematicità con i genitori • Creare un’alleanza educativa • Collaborazione intelligente a livello operativo • quando necessario andare in contro ai problemi particolari delle famiglie • Informare • Evitare • Coinvolgerli nel programma educativo societario • Preferire atteggiamento professionale ad un clima troppo informale e familiare 26 Gestione delle risorse umane nelle organizzazioni sportive Società o Associazioni Sportive = organizzazioni sociali No somma di singoli con medesimo obiettivo Si struttura sistemica 27 non solo risorse finanziarie ma anche umane Organizzare un gruppo di persone in un “team di lavoro”, non è mettere assieme singoli membri ed affidar loro compiti in modo razionale aspettandosi che autonomamente incrementino qualità e produttività. Tra i vari compiti manageriali c’è anche quello gestire collaboratori, staff Conseguire risultati Stabilire modalità di relazione sistema di regole Promuovere il cambiamento Ottica costruttiva Fronteggiare e risolvere 28 problemi Costruire staff unito e coeso;clima aperto: confronto fiducia e rispetto Valorizzare le persone coinvolgere pianificare azioni e obiettivi comuni Gestione risorse umane Mobilitare risorse disponibili motivare stimolare incoraggiare entusiasmare Gestione delle risorse umane nelle organizzazioni sportive Tali abilità non optional ma competenze professionali Lavorare in team = lavorare con >competenze sociali >capacità relazionali >integrazione nello staff Genera benessere Il valore di una buona relazione Per costruire relazioni e facilitare la collaborazione è indispensabile saper comunicare 29 Funzionale raggiungimento obiettivi comuni Comunicazione umana: • Processo circolare • Non si può non comunicazione • Ogni c. ha uno aspetto di contenuto e uno di relazione • 3 livelli: - Simbolica - Verbale - Non verbale • La natura di una relazione dipende dalla sequenza della c. tra interlocutori • + la relazione è efficace + la comunicazione sarà approfondita • Attraverso il sistema di comunicazione il D.S. stabilisce reti relazionali 30 Funzioni della comunicazione nell’organizzazione sportiva • Strumentale, Informativa • Espressiva • Contatto sociale • Alleviamento dell’ansia e delle preoccupazioni • Stimolazione • Favorisce motivazione • Crea consenso, senso di appartenenza, identità gruppale • Coordinare mansioni nel gruppo regolarizzare lo sviluppo attività • Controllo: valutazione, verifica 31 delle Funzione informativa: Programmare riunioni Perché? • Utili per diffusione corretta di info e coordinazione • Vantaggiose rapporto costi-benefici, spazio, tempo, energie • Sviluppano e rafforzare il gruppo: si decide assieme • Efficaci per risolvere i problemi • Evitano fraintendimenti, voci di corridoio, malintesi e malumori Quando? • Periodica, regolare a scopo addestrativo, informativo, organizzativo, di verifica ecc • Extra indette per specifici e improvvisi o nuove questioni • Ad hoc: finalità disparate: informative, briefing, de briefing, di sensibilizzazione, consultive e di controllo, di soluzione di problemi, creative, decisionali, di coordinamento 32 Come? a seconda delle finalità stabilire: • orario inizio e fine • Stabilire chi deve partecipare • preparare i contenuti, opuscoli, quanto serve • scopo dell’incontro e obiettivi da raggiungere • stile comunicativo direttivo, interattivo, facilitante a seconda se i presenti devono ascoltare o partecipare • al termine riassume, incoraggiare • usare frasi del tipo: “proviamo a…” “cosa ne pensate di…” “ciò che intendo è…” “buona idea la tua”, “mi fa molto piacere che stiate partecipando attivamente”ecc. 33 Comunicazione interpersonale efficace nell’organizzazione sportiva • guardare negli occhi • corrispondenza tra comunicazione verbale e non verbale • ascoltare attivamente: a) curare la logistica b) ascolto totale e non parziale c) silenzio esteriore non interiore Domandarsi: “che impatto ha su di me quanto l’altro dice? "Come mi sento?” d) mostrare interesse e) riformulare f) fare domande di chiarimento g) estendere l’intervento dell’altro h) esplicitare sensazioni, emozioni • non giudicare • stimolare la34 ricerca di soluzioni nell’altro piuttosto che fornirgliele Gordon, 1999; Bertani e Manetti, 2007 Comunicazione interpersonale efficace nell’organizzazione sportiva • • • • • • • • • • • • • • Essere Assertivi Parlare in 1ª non 3ª persona Chiarezza dei messaggi Consigli solo se richiesti Fare richiesta in maniera positiva Dare feedback Evitare il conflitto Mantenere le differenze di ruolo No Ridondanza Evitare opinioni didattiche No Presunzione Mettere in discussione Esprimere 35 Non squalificare, escludere, criticare gli altri in loro assenza La comunicazione efficace favorisce: Un D.S. dovrebbe ispirarsi a tale eptalogo: 1. La parola più importante è “noi” 2. Le due parole più importanti sono “ti ringrazio” 3. Le tre parole più importanti sono “se tu potessi…” 4. Le quattro parole più importanti sono “che cosa ne pensi…” 5. Le cinque parole più importanti sono “riconosco di aver sbagliato nel…” 6. Le sei parole più importanti sono “Complimenti, apprezzo molto il tuo lavoro…” 7. Le sette parole più importanti sono “Se hai bisogno comunicamelo, cercherò di aiutarti…” BUON ALLENAMENTO!! 36 La valorizzazione del talento • Valorizzare il talento di ciascuno qualcosa che appartiene, in modalità e misura diversa, a tutti • non è solo un obbligo etico anche un’operazione redditizia: legame tra la misura in cui le persone sentono di avere la possibilità di fare ciò che fanno meglio, la soddisfazione dei clienti e la fidelizzazione dei dipendenti sviluppo del personale • in azienda un individuo demotivato = perdita di risorse preziose • Qual è l’insieme di fattori che tiene una persona soddisfatta e motivata in azienda?” né retribuzione nè “carriera” bensì: 1. il sentirsi visti e riconosciuti per il valore e la unicità del proprio contributo; 2. il sentirsi in traiettoria: con prospettive di sviluppo, sia per piacere apprendere cose nuove, sia per aumentare proprio valore sul mercato del lavoro •Capire le singole motivazioni e sostenerle •Esprimere gratitudine, apprezzamenti dando visibilità • Coinvolgere37nei processi decisionali, assicurare spazio all’iniziativa accogliere le proposte e le idee Vettori, Reho, 2010 La Gestione dei Conflitti sociali / organizzativi Definizione: situazione in cui le parti percepiscono incompatibilità, genera tensione, attrito che ostacola la propria realizzazione in termini di pensieri, emozioni e comportamenti (obiettivi, desideri, bisogni), esprime la rottura di un equilibrio positivo, funzionale Nella nostra mente associato a aggressività, violenza, scontro, faticoso, difficile, complesso, snervante, prosciugante, considerato minaccioso, presagio negativo e viene pertanto evitato, insabbiato Eppure sono diffusi in ogni rapporto, ma a nessuno lo associa a crescita, evoluzione, ricostruzione, collaborazione segnala qualcosa non va e necessita modifica, opportunità per migliorare e sviluppare i rapporti visione costruttiva non distruttiva ma dipende da come viene gestito 38 Ci si allontana dal problema iniziale improbabile risoluzione soddisfacente divergenza di opinioni può degenerare se Si detiene la verità no autocritica >confusione <capacità ascolto Comunicazione imprecisa indiretta Si giudica l’altro non il problema Stato d’animo peggiora difesa: chiusura aggressione 39 Stato d’animo negativo + rancori passati stress pregiudizi Problemi proliferano intensificazione del conflitto Gestire o risolvere i conflitti in modo costruttivo e tempestivo 1- distinguere tra persona e problema, cercare una soluzione senza attaccare l’altro, no logica di “chi è la colpa” 2- distinguere tra interesse e posizione poiché talvolta essa adombra la soluzione Posizioni: cosa voglio! idee strutturate di come dovrebbe essere risolto un problema, spesso inconciliabili e nessuno cede impossibile soluzione condivisa Due sorelle si contendono un’arancia A:“Voglio l’arancia!” e B:“Voglio l’arancia!” Dividono il frutto. A prende la sua metà, mangia la polpa e getta la buccia. B butta la parte interna e usa la buccia per fare il dolce Se avessero esplicitato interessi alla base avrebbero raggiunto soluzione ottimale Il processo di soluzione costruttiva porta entrambe le parti a 40 soddisfazione e migliora spesso il rapporto reciproco Perché può nascere un conflitto in un organizzazione sportiva? • • • • • • • • • • • • Struttura del compito complessa Ambiguità ruoli, perdita di vista obiettivi comuni Risultati negativi in ambiente ad elevata competitività Sottogruppi con finalità contrastanti Lotta per il potere Qualcuno interferisce, ostacola con le sue azioni il raggiungimento dello scopo di altri Scarsa stima tra colleghi e voglia di difendere proprie idee; Poca propensione ascolto e comprensione pensiero altrui Critica esercitata senza alternative di soluzione, più verso la persona che verso il problema (per lo meno così è percepita); Prevaricazione: faccio tutto io Deresponsabilizzazione: faccio fare tutto a voi 41 Individualismo: faccio tutto da solo Passi per migliorare gestione dei conflitto in un organizzazione sportiva I° consapevolezza: come si possono gestire II° analizzare la situazione III°scegliere lo stile di gestione più appropriato Confronto Accomodamento Alto interesse Compromesso Relazione Basso interesse Evitamento 42 Basso interesse Competizione Obiettivi Alto interesse La Negoziazione cooperativa processo di comunicazione, trattativa accordo Si parte da idee o bisogni ≠ raggiunge una soluzione, soddisfacente per entrambi, che aggiunge valore rispetto alle posizioni iniziali poiché ristabilisce equilibrio nel medio-lungo periodo, attraverso impegno reciproco e lo sforzo congiunto nel trovare opzioni risolutive ed efficaci per risolvere il conflitto Accordo ≠ Compromesso: valore aggiunto negoziale = concentrarsi sul massimo raggiungibile e non sul minimo ottenibile, enfatizzare punti in comune più che di disaccordo Esempio “Quest’anno vorrei che le divise fossero blu, ma tu le preferisci rosse !” •Competizione: Vincitore e sconfitto o blu o rosse •Compromesso: verdi insoddisfazione per entrambi •Negoziazione: tuta sfondo blu con fasce rosse laterali o tuta rossa e 43 divise da gioco blu o pezzo superiore rosso e pantalone blu, l’attuale divisa blu la prossima rossa Per Negoziare è utile: • Identificare bisogni, interessi e scopi propri ed altrui • riferirsi ai fatti avvenuti: • non dedurre le intenzioni altrui in base ai propri timori percezioni • mostrare attenzione all’altro nel tentare di risolvere la questione, riesaminarla assieme • procedere per gradi • Ogni parte sostiene proprie ragioni ma fare uno sforzo emotivo e cognitivo di comprensione dell’altro • Concentrarsi sulle aree di accordo • Comunicazione non verbale • Non portare nella trattativa terzi ne parlare con terzi • non essere impulsivi, prima attendere che l’emotività sia sbollita, • permettere lo sfogo delle parti e legittimarne le emozioni negative • no atteggiamento ostile o di sufficienza, stimola solo difesa o contrattacco 44 Per Negoziare è utile: Problem-Solving: ProblemSolving atteggiamento operativo ed esecutivo, oltre schemi fissi di ragionamento che possono limitare la capacità di affrontare i problemi 1. 2. 3. 4. 5. 6. definire il problema e trasformarlo in uno o più obiettivi brainstorming per individuare le soluzioni possibili indicare i vantaggi e gli svantaggi per ciascuna di esse scegliere quella/e più vantaggiosa/e non ideale pianificare e mettere in atto le soluzioni scelte fare una verifica ed eventualmente correzioni 45 Prevenire il conflitto: • Aumentare la frequenza della comunicazione delle interazioni nel gruppo rafforzando lo stile cooperativo • Favorire la diversificazione delle esperienze • Favorire il processo empatico • Porre l’accento su obiettivi globali sovra ordinati che calamitino l’interesse di tutti • Provare a imparare o migliorarsi assumendosi la responsabilità del farlo la qualità di un rapporto interpersonale dipende dalla reciproca responsabilità delle parti no sensi di colpa 46 si impegno Grazie per l’attenzione Riferimenti bibliografici e letture consigliate: • CSI: “il dirigente sportivo dentro e fuori dal campo”; Ed. Indialogo, • CONI Provinciale Napoli:“Dirigenti Sportivi” Ed. Coni • V. Borellini: “Comunicare per formare, informare e coordinare”; Ed. Calzetti Mariucci • E. Autieri: “Management delle risorse umane fondamenti professionali” Ed. Guerini • A. Prunesti: “Comunicazione e marketing delle imprese sportive”; Ed.Franco Angeli “Niente di grande è stato fatto al mondo senza il contributo della passione” George Wilhelm Friedrich Hegel 47