Il dirigente sportivo:
organizzazione e
gestione delle
associazioni sportive
Corso di Management dello Sport
Docente1SRdS Campania: Ilenia Nicchiniello
Premesse didattiche
Obiettivi
• Stimolare gli aspiranti dirigenti ad approfondire le tematiche
proposte
• Indicazioni e suggerimenti per una corretta informazione di
base sulla gestione delle attività sportive
• Dare una prima risposta ai tanti interrogativi
• Promuovere qualità ed efficacia
Temi della lezione
• Il profilo professionale del manager dello sport
• Ruoli e competenze del dirigente sportivo
• Gestione delle risorse umane
Struttura della lezione: frontale, partecipata
2
Fonti Coni Servizi Spa, Monitoraggio CONI-FSN-DSA 2013,Centro Studi e Osservatorio Statistico per lo Sport http://www.coni.it
I numeri dello sport oggi
Soc. o
Sportive
64.829
Atleti tesserati
FSN-DSA
4.500.327
Operatori Sportivi
dirigenti, tecnici, ufficiali di gara,
massaggiatori, fisioterapisti,
volontari, soci, ecc.
1.016.598
3
45 FSN; 19 DSA, 15 EPS
19 Ass.Benemerite;
21 Comitati Regionali;
107 Delegati Provinciali
Società o Associazione sportiva
= Azienda
“produzione e vendita di prodotti/servizi”(cosa produce? cosa offre?)
Prodotti tangibili:
Prodotti Intangibili:
corso di nuoto, di pilates, di
avviamento allo sport, ecc.
campo, attrezzature,
abbigliamento, programmi di
allenamento mirati, istruttori
competenti, impianti, spettacolo
delle gare ecc..
sviluppo tecnico-tattico, supporto
alla carriera, salute, benessere,
estetica, emozioni, appagamenti,
valori, sviluppo psicofisico,
competizione, condivisione, ecc.
che soddisfano bisogni, desideri o domanda di consumatori
praticanti agonisti o dilettanti, spettatori e tifosi
4
Società o
Associazione
Sportiva
=
•risponde a bisogni di :
salute, sociale, comunicativo,
economico
•problematiche da affrontare
riguardano ambiti:
giuridico/legislativo, fiscale
gestione impianti
e risorse umane,
management/organizzazione,
pianificazione, controllo,
comunicazione
5
Azienda
Lo Sport non è
solo Ludus ma
anche Business
•volontà, spirito di iniziativa,
passione e conoscenze
tecnico-sportive non sono
sufficienti
• la guida deve essere affidata
a Dirigente/Manager che deve
sapersi muovere in essi,
fortemente operativi,
professionalmente preparati,
efficaci ed efficiente (come fare
le cose e come raggiungere i
risultati)
Il dirigente sportivo è
ufficialmente investito di un ruolo dal direttivo societario, per un tempo
determinato con:
- specifiche responsabilità e compiti all’interno della s., affidatigli dagli
organi societari, dei quali è interprete ed esecutore e possiede potere
decisionale
- rappresentatività all’esterno: nei contatti con le altre società e soggetti
terzi
es: Presidente, Tesoriere, D.Generale o General Manager, Direttore
marketing, D.Sportivo, Direttore tecnico, Direttore Settore Giovanile,
Direttore Ufficio Stampa, D.Accompagnatore, ecc.
Nelle piccole società il presidente assume anche funzione di
amministratore, in parte anche di tecnico e/o di dirigente unico; quanto
più la società vuol crescere, tanto più si da una struttura organizzativa
con divisione di compiti e responsabilità, con ruoli ben definiti, ciascuno
con > o < potere decisionale
6
Competenze dirigente sportivo
insieme di caratteristiche indispensabili a svolgere i compiti
relativi al contesto professionale in cui si opera, comprendenti
il sapere, saper fare, saper essere e saper far fare
Il sapere: conoscenze circa
• Leggi e norme in materia di gestione economica-finanziaria
• Misure, norme e responsabilità di gestione degli impianti sportivi
• Norme igienico-sanitarie connesse all’attività sportiva, lotta doping
• Nozioni in materia di amministrazione, contabilità e bilancio, aspetti
•
•
•
•
•
fiscali legge sulla privacy, rapporti di lavoro
Struttura ed organizzazione sistema sportivo italiano ed europeo
Norme e competenze educative e sportive degli enti locali e quelle che
regolano i rapporti tra le associazioni, federazioni ed enti sportivi
Principi e norme che regolano l’organizzazione degli eventi sportivi
Principi di marketing sportivo e norme delle sponsorizzazioni
Elementi di psicopedagogia, sviluppo psicomotorio, metodologia di
7
base allenamento giovanile
Saper fare professionale:
abilità
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Comunicazione verbale e non, flessibile rispetto all’età ed alla tipologia
dell’utenza
Affrontare e risolvere problemi connessi alla situazioni relazionali
Programmare attività stabilendo obiettivi ed individuando le modalità
più opportune per perseguirli
Gestione, sostegno e interazione con il gruppo, orientando e
facilitando le dinamiche positive e valorizzando ruoli
Affrontare e risolvere difficoltà e problemi organizzativi
Valorizzare le abilità diverse di ogni collaboratore e potenziale
individualmente
Saper programmare per obiettivi, avere una strategia
Padroneggiare il tempo, stabilire un tempo per ogni cosa e rispettarlo
Analisi e identificazione degli stakeholder
Elaborare il proprio organigramma societario
8
Territorio
Istituzioni
Partners
commerciali
Imprese
Praticanti
Spettatori
Famiglie
Ass.
Sportiva
Staff
Organizza
zione
Atleti
9
Media
Cio
Coni
FNS
Organigramma Società Sportiva
Definire e configurare in forma comunicativa/rappresentativa la struttura
di una organizzazione serve per far comprendere allo staff e all’esterno
l’assetto organizzativo con le varie componenti coinvolte:
• Assetto organizzativo
• Gerarchia organizzativa
• Responsabilità e funzioni delle varie U.O.
• Distribuzione carichi di lavoro
• Ampiezza, complessità/semplicità organizzazione (quantità risorse
umane)
10
Presidente/ Main Sponsor
General Manager
Dir. Sport.
Dir. Mkt.
Dirigenza
Staff tecnico-sanitario
Allenatori
Istruttori/ Educatori
Dir. Tec.
Dir. Sett. Giov.
Altro
Preparatore atletico
Uff. Stampa
Medico sociale
Dirigente Accompagnatore
Atleti
Squadra B1
Scoutman
Altro
Squadra D
Squadre U18-16-14-13
Gold Sponsor
Co-Sponsor
Altri Sponsor
Ortopedico
Consulenti
Fisioterapista
C.A.S. 11
Psicologo (?)
Presidente
Consiglio Direttivo
General Manager: governance e management
Area logistica
Capo area
Collaboratori-Campi
Trasferte-Materiale
Attrezzature
Magazzino
Medico Gen.
Medico Sportivo
Fisioterapista
Psicologo
Dietologo
12
Ortopedico
Area tecnica
Segreteria
Res.Unico
Sett.Giov
Comunicati FIR
Tesseramenti
Visite mediche
Assicurazioni
Iscr. Campionati
Tornei
Res.Scuola Rugby
Res.PreAgonistica
Res.Agonistica
Allenatori
Istruttori
Preparatori Atletici
Area
amministrativa
Bilancio - Fatture
Commercialista
Siae
Contabilità
Res.Am.ScuolaRugby
Seg. Scuola Calcio Res.Am.PreAgonistica
Res. Am.Agonistica
Seg. Pre-Agonistica
Seg. Agonistica
13
14
15
Saper essere: qualità
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Disponibilità alla collaborazione ed al lavoro di gruppo
Attitudine all’influenza positiva (leaderschip)
Avere sensibilità e interesse per le esigenze altrui
Spiccata relazionalità
Creatività, espressione di un pensiero divergente e attenzione
all’innovazione
Abnegazione, determinazione, diplomazia
Avere un sistema di valori: affabilità, serietà, coerenza, danno un forte
senso di sé
Intelligenza emotiva: saper riconoscere le proprie ed altrui emozioni,
saper controllare le proprie reazioni, avere equilibrio e maturità
Assertività
Costanza, grinta, ostacoli come “sfida”
Sportività: passione, fair play
16
Saper far fare: capacità
sa fare tutto: a
ciascuno il
suo lavoro
Il dirigente
non
può fare tutto da
solo, deve
guadagnare
tempo
Delegare: competenza manageriale, parte del processo organizzativo
che porta ad affidare compiti, attribuire funzioni e responsabilità ai
collaboratori, per raggiungere obiettivi finalizzati alla gestione ottimale
della società
Saper utilizzare bene la delega è basilare:
1. Promuove coinvolgimento co-responsabile
2. Aumenta senso di appartenenza
17
Come fare un buon uso della
delega
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Fase preparatoria
Fase costruttiva
Proposta
Programmare la formazione
Realizzazione
Sostenere e promuovere uno scambio costruttivo
18
Istituzionale
Manageriale
Rappresentanza
ruoli del
dirigente
sportivo
Educativo
Mediazione
Garante
19
Comportamenti e rapporti
interpersonali
All’interno della società con:
• organizzazione direttiva societaria
•
•
tecnici
giocatori
ruoli distinti ma unico obiettivo
sinergie ed interazione
una s.s. è ben strutturata se c’è equilibrio: ciascuno fa la sua parte, no
interferire no invadere, evitare confusioni o sovrapposizioni
Rappresentanza esterna con:
• altre società sportive
• arbitri o giudici di gara
• genitori dei tesserati
• Federazione ed altri soggetti terzi
20
• Enti Pubblici:
Comuni, Province, Regioni, MIUR
Rapporto tra dirigenti e
organi direttivi societari
•
rapporto continuo non occasionale, assieme decidono strategie che
traduce in termini operativi (obiettivi)
• perseguire, rafforzare e diffondere le direttive societarie nell’ottica e
l’etica societaria
• propone regole
• coordina
• dialogo aperto, completo e bilaterale
21
Rapporto tra dirigenti e tecnici
• abituali e frequenti
•affinché ci sia collaborazione
• favorire ambiente di lavoro sereno
• Intermediario
• mediare con le altre società
• aiuto sotto il profilo educativo
• in caso di problemi tra i due, il D.S. risolve senza coinvolgere
atleti o genitori
22
gruppo
Rapporto tra dirigenti e atleti
• impartisce e supervisiona corretta applicazione direttive societarie e
federali dell'attività sportiva, la condotta rispettosa e lealtà, il clima
generale di cooperazione al fine di raggiungere risultati collettivi
• non intervento diretto ma di stimolo e controllo, di supporto
economico e logistico rappresenta agli occhi dei giocatori la s.
• discrezione, umanità, presenza, disponibilità, garanzia di sicurezza ed
affidabilità
23
Rapporto tra dirigenti e genitori
I genitori possono turbare la vita societaria e agonistica:
• lamentando: “mio figlio non viene trattato in modo corretto, non gli si
da lo spazio che merita”
• ostacolando i ritmi, orari di allenamento
• tifo eccessivo
• assenza
• vogliono fare gli allenatori
• assillando con pretese, raccomandazioni, sollecitazioni
I genitori possono agevolarla:
• tifosi appassionati
• risorsa per gli spostamenti
• partners preziosi, collaboratori o risolutori di problemi
• clienti, fidelizzazione
• alleati programma educativo attivato per il figlio/a
24
Strategie per gestire
problematicità con i genitori
D.S.
trasferisce info, tesse rapporti di alleanza, media e gestisce
situazioni critiche: Cosa fare? Come? Cosa comunicare?
• Ascoltare
• Presa in carico problema fissare appuntamento
non incalzare
con domande, no atteggiamento difensivo, riformulare per verificare di
aver capito la situazione, garantire che il problema sarà affrontato e
con l’intento di risolverlo con migliore soluzione possibile, non ideale
• Se il disagio è verso l’allenatore, farsi portavoce e promuovere una
riesamina condivisa del proprio atteggiamento se opportuno
•
•
Né allearsi con figli
genitori né con genitori
figli
Individuare i bisogni, le motivazioni, non sempre consapevoli, dei
genitori a partecipare attivamente alla pratica sportiva dei figli.
Identificarli è utile perché si può scegliere come agire
25
Strategie per gestire
problematicità con i genitori
• Creare un’alleanza educativa
• Collaborazione intelligente a livello operativo
• quando necessario andare in contro ai problemi particolari delle
famiglie
• Informare
• Evitare
• Coinvolgerli nel programma educativo societario
• Preferire atteggiamento professionale ad un clima troppo informale e
familiare
26
Gestione delle risorse umane
nelle organizzazioni sportive
Società o Associazioni
Sportive = organizzazioni
sociali
No somma di singoli con
medesimo obiettivo
Si struttura sistemica
27
non solo risorse
finanziarie ma anche
umane
Organizzare un gruppo di persone
in un “team di lavoro”, non è
mettere assieme singoli membri
ed affidar loro compiti in modo
razionale aspettandosi che
autonomamente incrementino
qualità e produttività.
Tra i vari compiti manageriali c’è
anche quello gestire
collaboratori, staff
Conseguire
risultati
Stabilire
modalità di
relazione
sistema di
regole
Promuovere il
cambiamento
Ottica
costruttiva
Fronteggiare e
risolvere
28
problemi
Costruire
staff unito e
coeso;clima
aperto:
confronto
fiducia e
rispetto
Valorizzare
le persone
coinvolgere
pianificare
azioni e
obiettivi
comuni
Gestione
risorse
umane
Mobilitare
risorse
disponibili
motivare
stimolare
incoraggiare
entusiasmare
Gestione delle risorse umane
nelle organizzazioni sportive
Tali abilità non optional ma competenze professionali
Lavorare in team = lavorare con
>competenze sociali >capacità relazionali >integrazione nello staff
Genera benessere
Il valore di una buona relazione
Per costruire relazioni e facilitare
la collaborazione è
indispensabile saper
comunicare
29
Funzionale raggiungimento
obiettivi comuni
Comunicazione umana:
• Processo circolare
• Non si può non comunicazione
• Ogni c. ha uno aspetto di contenuto e uno di relazione
• 3 livelli:
- Simbolica
- Verbale
- Non verbale
• La natura di una relazione dipende dalla sequenza della c. tra
interlocutori
• + la relazione è efficace + la comunicazione sarà approfondita
• Attraverso il sistema di comunicazione il D.S. stabilisce reti
relazionali
30
Funzioni della comunicazione
nell’organizzazione sportiva
• Strumentale, Informativa
• Espressiva
• Contatto sociale
• Alleviamento dell’ansia e delle preoccupazioni
• Stimolazione
• Favorisce motivazione
• Crea consenso, senso di appartenenza, identità gruppale
• Coordinare mansioni nel gruppo regolarizzare lo sviluppo
attività
• Controllo: valutazione, verifica
31
delle
Funzione informativa:
Programmare riunioni
Perché?
• Utili per diffusione corretta di info e coordinazione
• Vantaggiose rapporto costi-benefici, spazio, tempo, energie
• Sviluppano e rafforzare il gruppo: si decide assieme
• Efficaci per risolvere i problemi
• Evitano fraintendimenti, voci di corridoio, malintesi e malumori
Quando?
• Periodica, regolare a scopo addestrativo, informativo,
organizzativo, di verifica ecc
• Extra indette per specifici e improvvisi o nuove questioni
• Ad hoc: finalità disparate: informative, briefing, de briefing, di
sensibilizzazione, consultive e di controllo, di soluzione di
problemi, creative, decisionali, di coordinamento
32
Come? a seconda delle finalità stabilire:
• orario inizio e fine
• Stabilire chi deve partecipare
• preparare i contenuti, opuscoli, quanto serve
• scopo dell’incontro e obiettivi da raggiungere
• stile comunicativo direttivo, interattivo, facilitante a seconda se i
presenti devono ascoltare o partecipare
• al termine riassume, incoraggiare
• usare frasi del tipo: “proviamo a…” “cosa ne pensate di…” “ciò che
intendo è…” “buona idea la tua”, “mi fa molto piacere che stiate
partecipando attivamente”ecc.
33
Comunicazione interpersonale
efficace nell’organizzazione sportiva
• guardare negli occhi
• corrispondenza tra comunicazione verbale e non verbale
• ascoltare attivamente:
a) curare la logistica
b) ascolto totale e non parziale
c) silenzio esteriore non interiore Domandarsi: “che impatto ha su di
me quanto l’altro dice? "Come mi sento?”
d) mostrare interesse
e) riformulare
f) fare domande di chiarimento
g) estendere l’intervento dell’altro
h) esplicitare sensazioni, emozioni
• non giudicare
• stimolare la34 ricerca di soluzioni nell’altro piuttosto che fornirgliele
Gordon, 1999; Bertani e Manetti, 2007
Comunicazione interpersonale
efficace nell’organizzazione sportiva
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Essere Assertivi
Parlare in 1ª non 3ª persona
Chiarezza dei messaggi
Consigli solo se richiesti
Fare richiesta in maniera positiva
Dare feedback
Evitare il conflitto
Mantenere le differenze di ruolo
No Ridondanza
Evitare opinioni didattiche
No Presunzione
Mettere in discussione
Esprimere
35
Non squalificare, escludere, criticare gli altri in loro assenza
La comunicazione efficace
favorisce:
Un D.S. dovrebbe ispirarsi a tale eptalogo:
1. La parola più importante è “noi”
2. Le due parole più importanti sono “ti ringrazio”
3. Le tre parole più importanti sono “se tu potessi…”
4. Le quattro parole più importanti sono “che cosa ne pensi…”
5. Le cinque parole più importanti sono “riconosco di aver sbagliato
nel…”
6. Le sei parole più importanti sono “Complimenti, apprezzo molto il tuo
lavoro…”
7. Le sette parole più importanti sono “Se hai bisogno comunicamelo,
cercherò di aiutarti…”
BUON ALLENAMENTO!!
36
La valorizzazione del talento
• Valorizzare il talento di ciascuno qualcosa che appartiene, in modalità e
misura diversa, a tutti
• non è solo un obbligo etico anche un’operazione redditizia: legame tra
la misura in cui le persone sentono di avere la possibilità di fare ciò che
fanno meglio, la soddisfazione dei clienti e la fidelizzazione dei
dipendenti
sviluppo del personale
• in azienda un individuo demotivato = perdita di risorse preziose
• Qual è l’insieme di fattori che tiene una persona soddisfatta e motivata
in azienda?” né retribuzione nè “carriera” bensì:
1. il sentirsi visti e riconosciuti per il valore e la unicità del proprio
contributo;
2. il sentirsi in traiettoria: con prospettive di sviluppo, sia per piacere
apprendere cose nuove, sia per aumentare proprio valore sul mercato del
lavoro
•Capire le singole motivazioni e sostenerle
•Esprimere gratitudine, apprezzamenti dando visibilità
• Coinvolgere37nei processi decisionali, assicurare spazio all’iniziativa
accogliere le proposte e le idee
Vettori, Reho, 2010
La Gestione dei Conflitti sociali /
organizzativi
Definizione: situazione in cui le parti percepiscono incompatibilità,
genera tensione, attrito che ostacola la propria realizzazione in termini
di pensieri, emozioni e comportamenti (obiettivi, desideri, bisogni),
esprime la rottura di un equilibrio positivo, funzionale
Nella nostra mente associato a aggressività, violenza, scontro,
faticoso, difficile, complesso, snervante, prosciugante, considerato
minaccioso, presagio negativo e viene pertanto evitato, insabbiato
Eppure sono diffusi in ogni rapporto, ma a nessuno lo associa a
crescita, evoluzione, ricostruzione, collaborazione
segnala qualcosa non va e necessita modifica,
opportunità per migliorare e sviluppare i rapporti
visione costruttiva non distruttiva
ma dipende da come viene gestito
38
Ci si allontana dal
problema iniziale
improbabile
risoluzione
soddisfacente
divergenza di
opinioni
può degenerare
se
Si detiene la verità
no autocritica
>confusione
<capacità ascolto
Comunicazione
imprecisa indiretta
Si giudica l’altro
non il problema
Stato d’animo
peggiora difesa:
chiusura
aggressione
39
Stato d’animo
negativo + rancori
passati stress
pregiudizi
Problemi
proliferano
intensificazione
del conflitto
Gestire o risolvere i conflitti in modo
costruttivo e tempestivo
1- distinguere tra persona e problema, cercare una soluzione senza
attaccare l’altro, no logica di “chi è la colpa”
2- distinguere tra interesse e posizione poiché talvolta essa adombra la
soluzione
Posizioni: cosa voglio! idee strutturate di come dovrebbe essere risolto
un problema, spesso inconciliabili e nessuno cede
impossibile
soluzione condivisa
Due sorelle si contendono un’arancia
A:“Voglio l’arancia!” e B:“Voglio l’arancia!”
Dividono il frutto. A prende la sua metà, mangia la polpa e getta la
buccia. B butta la parte interna e usa la buccia per fare il dolce
Se avessero esplicitato interessi alla base avrebbero raggiunto
soluzione ottimale
Il processo di soluzione costruttiva porta entrambe le parti a
40
soddisfazione
e migliora spesso il rapporto reciproco
Perché può nascere un conflitto in
un organizzazione sportiva?
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Struttura del compito complessa
Ambiguità ruoli, perdita di vista obiettivi comuni
Risultati negativi in ambiente ad elevata competitività
Sottogruppi con finalità contrastanti
Lotta per il potere
Qualcuno interferisce, ostacola con le sue azioni il
raggiungimento dello scopo di altri
Scarsa stima tra colleghi e voglia di difendere proprie idee;
Poca propensione ascolto e comprensione pensiero altrui
Critica esercitata senza alternative di soluzione, più verso la
persona che verso il problema (per lo meno così è percepita);
Prevaricazione: faccio tutto io
Deresponsabilizzazione: faccio fare tutto a voi
41
Individualismo:
faccio tutto da solo
Passi per migliorare gestione dei conflitto in un
organizzazione sportiva
I° consapevolezza: come si possono gestire
II° analizzare la situazione
III°scegliere lo stile di gestione più appropriato
Confronto
Accomodamento
Alto
interesse
Compromesso
Relazione
Basso
interesse
Evitamento
42
Basso interesse
Competizione
Obiettivi
Alto interesse
La Negoziazione cooperativa
processo di comunicazione, trattativa
accordo
Si parte da idee o bisogni ≠
raggiunge una soluzione, soddisfacente
per entrambi, che aggiunge valore rispetto alle posizioni iniziali poiché
ristabilisce equilibrio nel medio-lungo periodo, attraverso impegno
reciproco e lo sforzo congiunto nel trovare opzioni risolutive ed efficaci
per risolvere il conflitto
Accordo ≠ Compromesso:
valore aggiunto negoziale = concentrarsi sul massimo raggiungibile e
non sul minimo ottenibile, enfatizzare punti in comune più che di
disaccordo
Esempio “Quest’anno vorrei che le divise fossero blu, ma tu le
preferisci rosse !”
•Competizione: Vincitore e sconfitto o blu o rosse
•Compromesso: verdi insoddisfazione per entrambi
•Negoziazione: tuta sfondo blu con fasce rosse laterali o tuta rossa e
43
divise da gioco
blu o pezzo superiore rosso e pantalone blu,
l’attuale divisa blu la prossima rossa
Per Negoziare è utile:
• Identificare bisogni, interessi e scopi propri ed altrui
• riferirsi ai fatti avvenuti:
• non dedurre le intenzioni altrui in base ai propri timori percezioni
• mostrare attenzione all’altro nel tentare di risolvere la questione,
riesaminarla assieme
• procedere per gradi
• Ogni parte sostiene proprie ragioni ma fare uno sforzo emotivo e
cognitivo di comprensione dell’altro
• Concentrarsi sulle aree di accordo
• Comunicazione non verbale
• Non portare nella trattativa terzi ne parlare con terzi
• non essere impulsivi, prima attendere che l’emotività sia sbollita,
• permettere lo sfogo delle parti e legittimarne le emozioni negative
• no atteggiamento ostile o di sufficienza, stimola solo difesa o
contrattacco
44
Per Negoziare è utile:
Problem-Solving:
ProblemSolving atteggiamento operativo ed esecutivo, oltre schemi
fissi di ragionamento che possono limitare la capacità di affrontare i
problemi
1.
2.
3.
4.
5.
6.
definire il problema e trasformarlo in uno o più obiettivi
brainstorming per individuare le soluzioni possibili
indicare i vantaggi e gli svantaggi per ciascuna di esse
scegliere quella/e più vantaggiosa/e non ideale
pianificare e mettere in atto le soluzioni scelte
fare una verifica ed eventualmente correzioni
45
Prevenire il conflitto:
• Aumentare la frequenza della comunicazione delle interazioni nel
gruppo rafforzando lo stile cooperativo
• Favorire la diversificazione delle esperienze
• Favorire il processo empatico
• Porre l’accento su obiettivi globali sovra ordinati che calamitino
l’interesse di tutti
• Provare a imparare o migliorarsi assumendosi la responsabilità del
farlo
la qualità di un rapporto interpersonale dipende dalla reciproca
responsabilità delle parti
no sensi di colpa
46
si impegno
Grazie per l’attenzione
Riferimenti bibliografici e letture consigliate:
• CSI: “il dirigente sportivo dentro e fuori dal campo”; Ed. Indialogo,
• CONI Provinciale Napoli:“Dirigenti Sportivi” Ed. Coni
• V. Borellini: “Comunicare per formare, informare e coordinare”; Ed.
Calzetti Mariucci
• E. Autieri: “Management delle risorse umane fondamenti professionali”
Ed. Guerini
• A. Prunesti: “Comunicazione e marketing delle imprese sportive”;
Ed.Franco Angeli
“Niente di grande è stato fatto al mondo
senza il contributo della passione”
George Wilhelm Friedrich Hegel
47
Scarica

Dirigenti Sportivi - molise