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PERIODICO ON-LINE DI INFORMAZIONE E APPROFONDIMENTO
Newsletter
– Anno # 3 Numero # 2 – 18/12/2014
Registrazione Tribunale di Brescia n° 1/2012 del 03-01-2012 – Direttore responsabile Carmelo Scarcella
In questo numero:
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ALLUVIONI
I PRINCIPI FONDAMENTALI PER LA PREDISPOSIZIONE DI UNA SCORTA
DELL'EMERGENZA
AZIONI E CONTROMISURE PREVENTIVE IN CASO DI TERREMOTO: INDICAZIONI
PER LA POPOLAZIONE
EARTHQUAKE WARNING! LA CAMPAGNA DEL SINDACO DI SAN FRANCISCO
PER SENSIBILIZZARE I CITTADINI CIRCA GLI EDIFICI CHE NON SI SONO
ADEGUATI ALLE NORME ANTISISMICHE
ALLUVIONI
Carmelo Scarcella
L’alluvione è il temporaneo allagamento di territori a causa dello straripamento di acque
superficiali (stagnanti o correnti) o a causa di intense precipitazioni.
Le alluvioni sono dovute a fenomeni naturali o ad azioni umane che rompono l'equilibrio
idrogeologico.
In Italia tra il 1964 e il 2013 sono state 698 le persone morte a causa della inondazioni.
La maggior parte delle grandi alluvioni registrate in tutto il mondo è stata causata dallo
straripamento di fiumi dopo giorni o settimane di precipitazioni riversatesi in grandi bacini
idrografici (tratto di superficie terrestre sul quale scorrono le acque che affluiscono a un dato
corso o bacino d’acqua). Allo stesso modo, brevi piogge molto intense o acque di fusione (di
nevi o ghiacciai) possono far straripare fiumi e provocare inondazioni: il terreno si satura e non
essendo più in grado di assorbire acqua la lascia defluire nei fiumi o nei laghi.
Anche le caratteristiche dell’alveo del corso d’acqua contribuiscono allo straripamento: il grado
di sinuosità del fiume e quindi la presenza di meandri e di anse accentuate costituiscono i punti
di minore resistenza degli argini in caso di piena; la distanza che separa il piano campagna dal
pelo dell'acqua; l'accumulo di detriti e di vegetali nel letto del corso d'acqua che ostacola il
normale scorrimento riducendo inoltre la capacità dell'alveo.
Anche la mancata manutenzione e pulizia per negligenza umana del letto favorisce la
tracimazione. L'uomo è anche colpevole di avere spesso ridotto il letto originale del fiume per
conquistare una maggiore superficie all'edificazione o alle coltivazioni. In alcuni casi si è
provveduto a ricoprire integralmente il corso d'acqua nel tratto di attraversamento di un centro
abitato ed ancora sono stati costruiti ponti con una luce ridotta facilmente ostruibile,
costituendo ostacoli di grande rilevanza.
Differenti sono le modalità attraverso cui avviene l'esondazione. E' possibile che la fuoriuscita
dagli argini si produca per un lungo tratto, per lo più in corsi d'acqua con letto di dimensioni
ridotte o che si trovano ad essere sopraelevati rispetto al piano campagna. In altri casi si ha lo
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sfondamento dell'argine in corrispondenza dei punti di massima curvatura di anse e meandri,
in corsi d'acqua con andamento fortemente sinuoso.
Le inondazioni a lenta insorgenza causano limitata morbilità e mortalità immediata. Le lesioni
traumatiche causate dalle inondazioni sono poche e richiedono generalmente un limitato
intervento medico. Tuttavia, le inondazioni hanno la potenzialità di innescare focolai di malattie
trasmissibili, a causa dell’interruzione dei servizi sanitari pubblici di base e il deterioramento
generale delle condizioni di vita. Questo è preoccupante soprattutto quando le inondazioni si
prolungano.
AUTOPROTEZIONE
Come per ogni altro rischio è necessario che i cittadini siano attivi nel garantire la propria
sicurezza. Per questo è utile conoscere le misure da adottare prima, durante e dopo un’
alluvione:
 Se vivete in una zona in cui sono presenti corsi d’acqua o bacini idrici informatevi del
rischio di inondazione e di eventuali sistemi di allarme.
 Preparate il bagaglio d'emergenza aggiungendovi stivali, funi, impermeabili.
 Individuate aree poste al di sopra del massimo livello raggiungibile dall'acqua
facilmente accessibile in caso di necessità.
 Tenete materiali come sacchi di sabbia, segatura, fogli di plastica e legname da
costruzione (assi e travi) per resistere all'acqua.
 Quando ricevete un avviso d'inondazione mettete acqua potabile in contenitori chiusi e
puliti. Si può usare la vasca da bagno per raccogliere una riserva di acqua potabile,
provvedendo alla preventiva pulizia della vasca con una soluzione di candeggina (1
parte di candeggina ogni 10 parti di acqua). L'erogazione d'acqua può essere sospesa.
 Tenete un po' di cibo che richieda poca cottura e nessuna refrigerazione, in quanto
l'energia elettrica può essere interrotta.
 Cercate di sapere se la vostra abitazione corre il pericolo di essere invasa dall'acqua.
 Se avete tempo:
o trasportate il mobilio ai piani superiori;
o ostruite le aperture di caldaie e di altri contenitori di olii combustibili;
o chiudete il gas e l' impianto elettrico; in particolare disinserite dalla linea elettrica gli
apparecchi che non possono essere trasportati; evitate tale operazioni se avete
mani o piedi bagnati.
 Se siete in prossimità di colline o montagne e la via è libera dall'acqua, raggiungetele.
 Se dovete abbandonare un veicolo, parcheggiatelo nel garage con i finestrini chiusi.
 Se l'inondazione è imminente, non tentate di arginare l'acqua ammucchiando dei sacchi
di sabbia attorno ai muri esterni.
PROTEGGERSI
Se l'acqua circonda la casa:
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E’ necessario evitare il contenimento di piccole falle perché masse d'acqua maggiori,
potrebbero sopraggiungere all'improvviso.
Se la vostra casa è allagata e non potete fuggire verso zone più elevate senza
attraversare le acque di piena, arrampicatevi sul tetto.
In tal caso siate estremamente prudenti, indossate abiti caldi e impermeabili, evitate il
contatto con linee elettriche e attirate l’attenzione dei velivoli di soccorso agitando
indumenti dai colori vivaci.
Se il tetto dovesse crollare, aggrapparsi ad un relitto che dia garanzie di
galleggiamento.
Accogliete sul vostro galleggiante di fortuna altre persone solamente se esiste la
certezza che ciò non pregiudichi la vostra sopravvivenza.
Evitate il salvataggio diretto di persone in preda al panico; potrebbero trascinarvi
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nell'acqua impedendovi ogni movimento.
Lanciate corde, salvagenti, allungate pertiche per aiutare coloro che rischiano
l'annegamento.
Se l'inondazione durasse a lungo e non vi fosse certezza sull'arrivo dei soccorsi,
costruite una zattera utilizzando una robusta porta stabilizzata con travi fissate ai lati e
migliorando il galleggiamento con taniche o bidoni vuoti. Con tale mezzo è opportuno
spostarsi se non sono presenti forti correnti.
Se l'inondazione Vi sorprende per strada:
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Riparatevi arrampicandovi su un albero, su un palo oppure dietro un muro dove la
corrente è meno forte.
La torbidità rende impossibile vedere dove si mettono i piedi ed è quindi facile scivolare
o inciampare, per la presenza di oggetti trascinati dall'acqua, anche in percorsi ben
conosciuti; le conseguenze di una caduta in tali circostanze, potrebbero essere
drammatiche.
Tenetevi lontani dalle rive a causa del rischio di frane e di dilavamento. Per lo stesso
motivo, non percorrete strade inondate o parzialmente inondate. Rispettate le
interruzioni e attenetevi alle indicazioni del Comune e delle forze d’intervento.
Non avventuratevi “a passeggio” su corsi d’acqua in piena con imbarcazioni private a
causa della formazione di onde e del pericolo derivante da ostacoli sommersi.
Non camminate in presenza di acqua in movimento. Quindici centimetri d’acqua sono
sufficienti a farvi perdere l’equilibrio. Se dovete camminare in una zona inondata, fatelo
dove l’acqua non è in movimento utilizzate un bastone per controllare la tenuta del
terreno di fronte a voi.
In auto:
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Non guidate nelle zone inondate. Quindici centimetri d’acqua raggiungono il telaio della
maggior parte delle automobili e possono provocare la perdita del controllo
dell’autoveicolo o lo stallo del motore. Trenta centimetri d’acqua faranno galleggiare
gran parte degli autoveicoli. Sessanta centimetri d’acqua sono sufficienti per trascinare
via la maggior parte dei veicoli, compresi anche i furgoni.
Se vi accorgete che le acque alluvionali stanno montando attorno alla vostra
automobile, abbandonate il veicolo e trasferitevi verso un terreno più elevato, se potete
farlo in modo sicuro. Voi e il vostro veicolo potete finire velocemente trascinati via se le
acque dovessero montare ancora.
Se penetra dell’acqua nel vano motore si rischiano gravi danni; inoltre, la temperatura
di funzionamento del catalizzatore è di circa 700°, un raffreddamento improvviso può
causare la rottura della ceramica interna.
Se il veicolo è immerso nell’acqua fino alla coppa dell’olio o fino a sopra le ruote, non
mettetelo in moto in nessun caso; fatelo rimuovere ed esaminare in un’officina.
Se il vostro veicolo s'impantana, abbandonatelo immediatamente e cercate un terreno
in posizione più elevata; molta gente annega nel tentativo di salvare la propria auto.
Arrestate l’automezzo in posizione defilata rispetto alla direzione dell’acqua; per
esempio in rientranze delle vie e comunque contro muri o alberi.
Se il livello dell'acqua corrente vi permette il movimento con automezzi, ricordate che
bisogna guidare con una marcia bassa, avanzando quindi molto lentamente per ridurre
il rischio di infiltrazioni di acqua nel motore e quindi il suo spegnimento.
La ridotta velocità vi permette di ridurre l'uso dei freni che d'altro canto possono essere
inutilizzabili quando le ruote sono in acqua.
RIPRISTINO
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Prima di rientrare nelle abitazioni o comunque prima di avvicinarsi a strutture,
attendete non solo che le acque si siano ritirate, ma accertatevi che non vi siano segni
di instabilità, in quanto, se le fondamenta si sono indebolite, l'edificio può crollare.
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Se la cantina risulta allagata, pompare via l’acqua gradualmente (un terzo del volume al
giorno) per evitare danni. I muri potrebbero crollare e il pavimento potrebbe deformarsi
se la cantina dovesse essere prosciugata mentre il terreno circostante rimane ancora
intriso d’acqua.
Quando rientrate in una casa allagata, tenete presente soprattutto il rischio di scariche
elettriche e quello della contaminazione. Liquami o acqua contenente particelle di
materia animale in decomposizione possono essere fioriti nelle case durante la piena.
L’acqua stagnante e gli oggetti bagnati rappresentano un ottimo terreno di coltura per
microrganismi come virus, batteri e muffe, che possono provocare malattie, scatenare
reazioni allergiche e continuare a danneggiare i materiali per lungo tempo dopo
l’inondazione.
Pulire e disinfettare tutto quanto si è bagnato, compresi condotti e filtri dei sistemi di
condizionamento e di riscaldamento dell’aria. Il fango trasportato dalle acque alluvionali
potrebbe essere contaminato da liquame delle foglie ed agenti chimici.
Eliminare i prodotti cosmetici e i medicinali che sono venuti a contatto con le acque
alluvionali.
Una volta defluita l’acqua alta potrebbe registrarsi un’alta presenza d’insetti, come ad
esempio le zanzare. E’ dunque consigliabile avere una scorta o munirsi velocemente di
insetticidi, repellenti e altri mezzi di difesa.
Fare attenzione a potenziali rischi chimici: ad esempio la fuoriuscita di propano da un
serbatoio o di acido dalle batterie per auto. Accertarsi di non avere ferite o tagli esposti
all’aria e indossate stivali di gomma per evitare scosse elettriche.
I PRINCIPI FONDAMENTALI PER LA PREDISPOSIZIONE DI UNA SCORTA
DELL'EMERGENZA
Simona De Filippo
In diverse situazioni critiche può essere necessario predisporre un quantitativo di beni
necessari ed indispensabili a superare tempi più o meno lunghi caratterizzati
dall'impossibilità di poter effettuare alcun tipo di rifornimento.
Alcuni esempi possono essere forniti dalla:
Impossibilità di uscire a
condizioni
meteorologiche
(nevicate eccezionali).
causa di
avverse
Evacuazione forzata in tempi brevi
dell'abitazione per inagibilità repentina
(eventi sismici, crolli).
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Tali condizioni impongono, a seconda della durata e dell'estensione del fenomeno
avverso, la predisposizione di scorte che permettano la sopravvivenza di tutti i
membri della famiglia comprese tutte le loro specifiche esigenze. Tanto più i membri
della famiglia versano in condizioni critiche o si trovano in situazioni di fragilità, tanto
più complessa e laboriosa sarà la predisposizione ed il mantenimento di una scorta
adeguata ad affrontare i periodi “magri”.
E’ fondamentale predisporre una scorta comprensiva di almeno 10 voci essenziali e
pronte da utilizzare in qualsiasi momento:
1. Acqua, preferibilmente imbottigliata a lunga scadenza calcolando un
quantitativo di circa 9 litri di acqua per persona cui possono essere aggiunti
quantitativi variabili di succhi di frutta e di verdura.
2. Cibo, scorte di alimentari non deperibili, sigillati e completi di apriscatole o
attrezzi per l’apertura delle confezioni (apriscatole, apribottiglie, forbici). Le
scorte dovranno prevedere alimenti a lunga conservazione al fine di organizzare
la sopravvivenza per una settimana per tutta la famiglia. Vanno preferiti cibi
maggiormente indicati ad una lunga e facile conservazione come riso o pasta,
olio o grassi alimentari, verdure, legumi, frutta o funghi e pomodoro in vaso o
tetrapak, carne o pesce in scatola, cibi pronti e/o in formulazioni liofilizzate,
zucchero, miele e marmellata, sale e pepe, caffè, cacao e thè, formaggi e
salumi, fette biscottate o grissini.
3. Contanti e documenti personali importanti. Nella cassetta di emergenza vanno
tenute le copie autenticate o le scansioni memorizzate su supporto informatico
(chiavetta USB o CD) e conservate in sacchetti di plastica sigillati.
Tra i documenti fondamentali da potersi tenere sempre a disposizione si
ricordano:
a. Documenti d’identità/Passaporti/visti/della pensione

b. Tessera sanitaria/vaccinazioni/ altra documentazione sanitaria 
c. Copia delle chiavi di casa e dell’auto

d. Carte di credito/Libretti banca/posta

e. Piano di emergenza con numeri telefonici utili

f. Copie di archivi elettronici importanti

g. Certificato di nascita/matrimonio

h. Polizze assicurative della casa, macchina, oggetti di valore

i. Elenco degli articoli di valore in casa

j. Documentazione testamentaria

k. Documentazione relativa al mutuo della casa

l. Azioni/titoli

4. Vestiti e calzature, comodi e nella quantità minima indispensabile al minimo
ricambio facilmente trasportabile. A seconda della stagione si può pensare ad
aggiornare la scorta con maglione più o meno pesante, giubbino o giacca a
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vento, cappello/foulard e sciarpa/guanti per tutti; le scarpe devono essere
possibilmente chiuse.
5. Torcia o sistema di illuminazione di emergenza: nella fattispecie potrebbe
essere una torcia elettrica o una lampadina tascabile o una torcia ricaricabile
anche manualmente, oppure una lanterna anche a batteria purché sempre
dotata di batterie di scorta
6. Kit di primo soccorso dotato di cassetta e manuale completo dei principali
medicinali necessari al primo intervento, ricette e dosi specificate per la
tipologia di paziente a cui possono essere somministrati in emergenza (adulti,
bambini, anziani, o persone affette da particolari patologie)
7. Farmaci, soprattutto se vi sono neonati/bambini/anziani e persone appartenenti
a categorie protette o con particolari patologie croniche.
8. Radio/sistema di comunicazione per gli aggiornamenti, che può comprendere
anche telefono/smartphone dotati di dispositivi per la ricarica, oltre che una
minima dotazione di tessere prepagate e/o monetine per telefonare
9. Articoli da bagno, compresi beni a volte ritenuti scontati ma comunque di prima
necessità come carta igienica, sapone/shampoo, spazzolino da denti e
dentifricio ed articolo sanitari personali (ad esempio, ausili per incontinenza o
assorbenti se necessario)
10.Attrezzi e rifornimenti utili alla gestione di situazioni critiche e più o meno
prolungate. Possono essere utili anche utensili semplici e di uso comune come
coltelli dal cucina o, meglio ancora, da tasca, nastro adesivo largo e fischietto,
sacchetti in plastica e laccetti per la chiusura, occhiali da sole e/o da sicurezza
così come scarponcini antiinfortunistici se possibile. Candele, fiammiferi e /o
accendino, cosi come cartucce a gas per lampade o fornello da campeggio
potranno completare la dotazione.
Tali dotazioni devono essere collocate in posti facilmente raggiungibili ed allo stesso
tempo ben al riparo da intemperie, variazioni climatiche/di temperatura e conservate
al meglio.
Altri articoli utili per la sopravvivenza in
emergenza vanno predisposte anche in
caso di presenza nell’ambito familiare di
animali, come ad esempio cibo, acqua ed
altre dotazioni specifiche se ritenute
indispensabili (cibi per neonati, idonei
all’assunzione da parte di persone con
allergie/intolleranze o cibi per gli animali
domestici).
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Gli alimenti devono rispecchiare i gusti e le abitudini alimentari di tutta la famiglia,
prestando particolare attenzione alle regole dello stoccaggio ( luce, temperatura,
umidità) e di controllare la data di scadenza . Gli alimenti surgelati possono far parte
delle scorte , purché vengano seguite alcune regole pratiche, come attuarne l’utilizzo
entro breve tempo dallo scongelamento e di non ricongelarli mai.
Tutte
le
dotazioni
devono
essere
predisposte in piccole quantità e raccolte
in una cassetta di emergenza, la cui
predisposizione condivisa è fondamentale
per preparare la famiglia ad organizzarsi,
a far fronte ed a sopravvivere a eventuali
emergenze. Tutti i componenti della
famiglia devono conoscere il posto sicuro
ed accessibile dove si trova la cassetta, il
cui contenuto deve essere regolarmente
controllato ed aggiornato.
BIBLIOGRAFIA:

Personal Workplace Disaster Supplies Kit by American Red Cross
http://www.redcross.org/services/disaster/0,1082,0_500_,00.html

Emergency supply List by FEMA anno 2012 http://www.ready.gov

Scorte d’emergenza per ogni evenienza by Confederazione Svizzera Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca DEFR –
Ufficio federale per l’approvvigionamento economico del Paese UFAE – opuscolo
“scorte” anno 2013
http://www.bwl.admin.ch/dokumentation/00445/index.html?lang=it

Emergency kit: essential items, all times by Queensland Government anno
2014 www.emergency.qld.gov.au

Protezione Civile in famiglia by Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento della Protezione Civile anno 2005
http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/vademecum_pc_i
ta.pdf
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AZIONI E CONTROMISURE PREVENTIVE (O: PREVENZIONE) IN CASO DI
TERREMOTO: INDICAZIONI PER LA POPOLAZIONE
Grazia Orizio
Il Giappone è un Paese ad alto rischio sismico, essendo situato sulla “cintura del
fuoco”, alla congiuntura di una placca oceanica e una terrestre, con un alto livello di
attività.
La Fire and Disaster Managment Agency è l’Agenzia giapponese preposta alla gestione
degli incendi e dei disastri, che, oltre a occuparsi direttamente in caso di crisi, ha
prodotto materiale rilevante per promuovere la cultura dell’autoprotezione nei
cittadini.
Un manuale per le azioni da intraprendere in situazione di emergenza suddivide i
suggerimenti in base al tempo dall’evento, e al tipo di azioni, siano esse da effettuare
durante l’evento o prima di esso come contromisure preventive; di seguito viene
offerta una libera traduzione dei messaggi che possono essere utili alla popolazione
anche nel nostro contesto.
Alla scossa di terremoto – da 0 a 2 minuti dopo
Azioni: Proteggiti. Quando avverti una scossa, la prima cosa da fare è proteggersi
dagli oggetti che cadono. Nasconditi sotto un tavolo, o spostati dal mobilio.
Contromisure preventive: Fai un controllo della sicurezza della tua casa. Controlla
l’edificio, e rinforzalo. Le staccionate a mattoni andrebbero sostituite con bordi
vegetali se possibile. Assicura i mobili alle pareti ed evita di riporre oggetti su di essi.
Crea uno spazio di sicurezza specialmente nelle camere da letto. Poni attenzione circa
l’utilizzo e la conservazione delle sostanze pericolose e delle attrezzature che
utilizzano fiamme.
Immediatamente dopo il terremoto – da 2 a 5 minuti dopo
Azioni: Prima di tutto, spegni tutte le fiamme. Previeni gli incendi! Ci sono tre
momenti per spegnere le fiamme: 1) quando senti la scossa di terremoto; 2) non
appena le scosse si fermano; 3) quando si sviluppa un incendio. Prima di evacuare
spegni il contatore generale dell’elettricità. Non andare in panico e agisci in modo
calmo.
Contromisure preventive: Partecipa alle esercitazioni antincendio in modo da poter
spegnere gli incendi con sicurezza quando si verificano. Lascia dell’acqua nella vasca
per le emergenze.
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Da 5 a 10 minuti
Azioni: Quando tutti gli incendi sono estinti, fai un controllo di sicurezza nella tua
casa. Prima assicurati della tua sicurezza e di quella della tua famiglia.
Contromisure preventive: Conduci discussioni in famiglia circa la gestione delle
emergenze una volta al mese. Definisci la distribuzioni dei ruoli in situazione di
emergenza, decidi le localizzazioni per l’evacuazione e il metodo per mettersi in
contatto. Prevenzione di ferite da vetri. Tieni ciabatte e scarpe da ginnastica a portata
di mano. Tieni queste calzature in un posto specifico per trovarle facilmente anche in
caso di black out. Predisponi l’attrezzatura per il soccorso/salvataggio. Piede di porco,
sega, vanga, torcia elettrica, etc
Da 10 minuti a mezza giornata
Azioni: Controlla che i vicini siano al sicuro, e aiutatevi reciprocamente. C'è un limite
a ciò che si può fare individualmente nelle operazioni di soccorso. Coopera con i vicini
nell'organizzare le attività di soccorso.
Contromisure preventive: In caso di emergenza, organizza un sistema di mutuo
aiuto con i tuoi vicini. 1. Discussioni; 2. Partecipazione alle attività delle associazioni di
protezione civile; 3. Partecipazione alle esercitazioni di evacuazione.
Da mezza giornata a 3 giorni
Azioni: Sopravvivi per 2/3 giorni con le tue riserve. Sii ben preparato… Per diversi
giorni dopo un terremoto la fornitura dei servizi essenziali (acqua, gas, elettricità,
telefono) e cibo può essere interrotta. Accumula delle riserve di emergenza che durino
2-3 giorni.
Contromisure preventive: Prepara un kit di sopravvivenza per te e la tua famiglia
che includa:
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Acqua potabile
Cibo e latte artificiale se hai un neonato
Primo soccorso, inclusi farmaci di uso comune
Radio portatile, torcia elettrica, batterie
Denaro contante, effetti di valore, carta dell'assicurazione sanitaria, lista di
numeri di telefono
Biancheria intima, asciugamani, fazzoletti, paio di occhiali di scorta, etc.
Prepara il tuo kit di sopravvivenza sulla base dei bisogni della tua famiglia.
Dopo tre giorni: ripresa
Azioni: Migliora le tue azioni per la ripresa utilizzando gli aiuti collettivi. Le attività di
emergenza/soccorso da parte delle organizzazioni di protezione civile saranno
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attivate, così come le azioni per ripristinare i servizi essenziali. Le attività proprie della
comunità devono essere ripristinate, in modo che le persone che hanno subito il
terremoto possano ritornare alla normalità. I cittadini devono cooperare mutualmente
e collaborare con i volontari e le organizzazioni governative.
Contromisure preventive: Partecipa alle attività per lo sviluppo delle capacità di
risposta della comunità. I contesti in cui le persone partecipano attivamente alle
attività della comunità possono iniziare rapidamente a ricostruire dopo il disastro.
Inoltre è importante per i membri della comunità potersi fare un’immagine mentale
del lavoro di ricostruzione che viene effettuato dopo un disastro. Esistono specifici
manuali per condurre questa fase di ricostruzione/ripresa.
EARTHQUAKE WARNING! LA CAMPAGNA DEL SINDACO DI SAN FRANCISCO PER
SENSIBILIZZARE I CITTADINI CIRCA GLI EDIFICI CHE NON SI SONO ADEGUATI
ALLE NORME ANTISISMICHE
Grazia Orizio
La California aspetta il “Big One”, ovvero il mega terremoto che incombe sullo stato
statunitense a causa della Faglia di Sant’Andrea, una faglia trasformativa tra la placca
pacifica e quella nordamericana che, scorrendo l’una sull’altra, accumulano grandi
quantità di energia. Gli esperti sostengono che l’evento terremoto non sia una
questione di “se”, ma una questione di “quando”, dato l’assetto geologico dell’area.
Infatti, le scosse sismiche sono una costante di questo territorio, e l’ultimo devastante
terremoto che San Francisco ricordi risale al 1906, quando un sisma di magnitudo 8.3
distrusse la città. La più recente e importante scossa nello Stato è stata registrata
nell’agosto 2014, nell’area della Napa Valley, e ha causato notevoli danni.
Pertanto, il rispetto delle norme antisismiche è una cosa seria, da queste parti. I
controlli municipali, che avevano portato ad ingiungere a 6000 proprietari di mettersi
in regola con le norme previste, hanno avuto come effetto l’adeguamento da parte di
un 90% dei casi. Restano però circa 650 edifici che non si sono adeguati alle norme ed
hanno visto comparire sulle proprie facciate un avviso inequivocabile che recita
“ALLARME TERREMOTO: questo edificio non rispetta le norma della sicurezza sismica
della normativa di San Francisco”, scritto in inglese, spagnolo e cinese (Figura 1).
Obiettivo del direttore della sicurezza antisismica Patrick Otellini è la sensibilizzazione
dei cittadini della metropoli, in modo che i proprietari degli edifici siano “spronati” a
mettere in atto quei provvedimenti che ne permettano la messa in sicurezza.
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Anche il Sindaco di Los Angeles, altra grande città californiana a rischi sismico, sta
studiando un sistema di classificazione degli edifici rispetto a tale rischio, che potrebbe
essere esposto sugli edifici, in modo che gli occupanti abbiano consapevolezza del
livello di sicurezza dello stabile in cui lavorano, vivono o si recano occasionalmente.
Figura 1 - Il manifesto fatto affiggere sugli edifici di San Francisco non ancora adeguati alle norme antisismiche.
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