COMUNE DI PIANORO
Assessorato Istruzione e Servizi Educativi,
Assessorato Cultura, Pari Opportunità, Associazionismo, Partecipazione, Pace e Diritti
Umani; Assessorato Ambiente;Politiche Giovanili.
La mia scuola
nel mio paese
Progetti territoriali
anno scolastico 2014/2015
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
DI RASTIGNANO
Scaricabile dal sito del Comune di Pianoro, sezione Scuola e Istruzione
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PIANO OFFERTA TERRITORIALE
PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI RASTIGNANO
AMBIENTE E TERRITORIO…………………………………………………………...……....Pag.5
- Parco dei Gessi bolognesi e calanchi dell’Abbadessa (classi I – due progetti per classe)
PACE E DIRITTI UMANI: …………………………………………………..…… …….…....Pag. 29
- “Parlez-vous global? Educare allo sviluppo tra migrazione e cittadinanza mondiale” a cura di
Cospe (classi II)
- “Prima di tutto vennero a prendere gli zingari” a cura di Associazione Diversamente (classi II)
- “Partecipare alla vita democratica” a Cura di Istituto Parri e Comune di Pianoro (classi II)
- Settimana della Legalità: “Testimonianza” (classi III)
- Offerte dell’Istituto Storico Parri Emilia Romagna (tutte le classi)
- Camminando a Monte Sole (classi III) – PRENOTARE ENTRO FINE NOVEMBRE
- Giornata della Memoria – Proiezione del film “L’uomo che verrà”, a cura del Museo di Arti e
Mestieri (classi III)
- Cibo e agricoltura, dal LOCALE al GLOBALE: “document-iamoci!” a cura di GVC (classi III)
- Progetto “Da Sudditi a Cittadini” a cura di ANPI e Associazione Piantiamolamemoria
(Classi III)
ORIENTAMENTO: …………………………………………………………………………...Pag. 63
- Incontri di orientamento ai servizi del territorio per i giovani pianoresi (classi III)
- Incontri con i genitori (classi II e III)
- Strumenti per gli insegnati (per gli insegnanti delle classi II e III, consegnati in apposito
quaderno)
BIBLIOTECHE: ……………………………………………………………………………….Pag. 71
- “UNA BIBLIOTECA AMICA” – I SERVIZI ALLE SCUOLE
o La prima visita (una volta per classe nei tre anni)
o Le visite tematiche
o Il prestito
o I servizi multimediali
o Le bibliografie
- INIZIATIVE DI PROMOZIONE E QUALIFICAZIONE DELLA LETTURA
o “Il futuro è per tutti.” Storie di ragazze e ragazzi che ce la fanno. (una classe III)
o La storia in pellicola (rassegna cinematografica) (tutte le classi)
SALUTE E PREVENZIONE: …………………………………………………...………….Pag. 77
- Istituto Ramazzini: Intervento di informazione in aula sulle tematiche legate alla ricerca
scientifica in campo oncologico e sui possibili interventi di prevenzione. (classi II)
- Avis: UN GESTO DI LIBERTA’ (classi II e III)
- Spazio giovani a cura di Consultorio Familiare e Spazio Giovani del Distretto di San Lazzaro
(classi III)
PATCHWORK & KISMET ………………………………………...………………………….Pag. 87
- Attraverso la rete (Classi I)
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CINEMA E TEATRO…………………………………………….…...…………………….Pag. 109
- Laboratori di teatro a cura di Associazione Ca’ Rossa (tutte le classi)
- Spettacolo teatrale “Operativi” a cura delle Associazioni I fratelli Caproni ed Eccentrici Dadarò
(tutte le classi)
- Rassegne cinematografiche (tutte le classi)
o “Cinema Ragazzi” a cura dell’Ufficio Politiche Giovanili
o “La storia in pellicola” a cura delle Biblioteche di Pianoro e Rastignano
ALTRE PROPOSTE……………………………………………………..……………...…….Pag. 139
- Comprati la qualità della vita, vieni da noi!! Sostieni il commercio tradizionale (tutte le classi)
- Museo di Arti e Mestieri (tutte le classi)
- Torneo di calcio a 5 “Dai un calcio alle mafie” (tutte le classi)
- Spettacolo teatrale “Le scarpe mi stanno strette” a cura di Associazione Ca’ Rossa (classi I)
- Europa: percorso “Diritti si nasce” (classi II)
- Concorso “I giovani e la costituzione italiana” promosso da Ampi Pianoro (classi III)
- Gita scolastica presso Cascina Caccia (una classe III per polo scolastico)
TRASPORTI garantiti dal Comune di Pianoro per le proposte inserite nel POT…………….Pag. 159
Scheda di ADESIONE ai progetti POT…………………………………………….….….…Pag. 165
CONTATTI:
Ufficio Politiche Giovanili
Tel: 051-652.91.08 – 75
E-mail: [email protected], [email protected]
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AMBIENTE E TERRITORIO
PARCO DEI GESSI BOLOGNESI E CALANCHI DELL’ABBADESSA
(CLASSI I – DUE PROGETTI PER CLASSE)
Il Comune mette a disposizione due uscite gratuite per ogni classe
prima. In alcuni progetti del Parco dei Gessi (che superano i 105,00
euro di costo) è prevista una quota a carico della classe. Al pagamento
provvederà direttamente l’Istituto Comprensivo al termine dell’anno
scolastico in un’ unica soluzione.
Per motivi tecnici legati ai trasporti, in accordo con il Parco, gli accessi
ai luoghi per le visite, sono concordati sul territorio del Comune di
Pianoro.
5
6
ENTE DI GESTIONE PER I PARCHI E LA BIODIVERSITÀ
EMILIA ORIENTALE
Sede legale: Piazza XX Settembre, 1 - 40043 Marzabotto
PARCO REGIONALE DEI
GESSI BOLOGNESI E
CALANCHI DELL’ABBADESSA
Pagine Verdi 2014/2015
Proposte di
Educazione
Ambientale
ed alla
Sostenibilità
per le Scuola
Secondaria di
Primo Grado
Comune di
Pianoro
PARCO REGIONALE DEI GESSI BOLOGNESI E CALANCHI DELL'ABBADESSA, Via Jussi 171, 40068, San Lazzaro di Savena (Bo)
Tel. 051 6254821 – Fax 051 6254521 – [email protected]
7
LE PAGINE VERDI ANNO SCOLASTICO 2014/15
Le Pagine Verdi raccolgono le proposte di informazione, didattica ed educazione ambientale e
alla sostenibilità per le Scuole del Comune di Pianoro.
Tocchiamo otto concetti esperienze chiave per la scuola secondaria di secondo grado. Ci sta a
cuore ascoltare e raccogliere, i vostri suggerimenti e proposte per il futuro. Vi chiederemo di
suggerirci modifiche, integrazione, sviluppi progettuali per voi interessanti, per far crescere
ancora la nostra collaborazione.
GESSI E
CARSISMO
fattorie
didattiche
IL TEMPO E
L’UOMO
ANIMALI, PIANTE,
ECOSISTEMI
CONCETTI ED
ESPERIENZE CHIAVE
ESPLORAZIONE E
MOVIMENTO
CALANCHI
E GEOLOGIA
ACQUE
IMPRONTA
ECOLOGICA
CHE COSA OFFRONO
Le Pagine Verdi illustrano i Progetti educativi e le Visite guidate su vari temi ambientali,
principalmente legati alle caratteristiche geologiche e naturalistiche dell’Area Protetta (i gessi, i
calanchi, le zone umide…), ma anche pratiche agricole sostenibili, rifiuti, impronta ecologica,
energia, …. I progetti si svolgono in parte o interamente a scuola o nei dintorni. I progetti sono
differenziati a seconda dell’età. Gli insegnanti che vogliono realizzare assieme al Parco un
proprio progetto originale troveranno nella sezione “FuoriClasse” alcune proposte
personalizzabili, come “La Vostra idea”, pensate per integrare i Moduli scelti. Ancora c’è
un’ampia scelta di visite guidate e laboratori. Sul sito del Parco sono inoltre disponibili i
depliant “Le grotte del Parco”, “Una giornata al Parco” e “Proposte verdi a Villa Torre”.
8
Come prenotare
La scheda di adesione dei progetti educazione ambientale è disponibile in formato cartaceo a
pagina 24 oppure sul sito del Parco (www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi): va
inviata all’indirizzo mail [email protected] oppure via fax (051/6254521)
entro e non oltre il 15 Ottobre 2014.
Quanto costano
Per ogni proposta viene specificato il costo; sarà possibile usufruire dello sconto di 10 euro per
moduli che costano fino a 105 euro e di 20 euro per moduli che costano più di 105 euro, nel
caso l’attività venisse svolta tutta entro marzo 2015. Sconto di ulteriore 5 euro per classi
abbinate, le insegnanti dovranno programmare congiuntamente lo stesso modulo e svolgere le
attività nella stessa giornata.
Cosa succede dopo l’invio della scheda di adesione
Le richieste verranno accolte in ordine d’arrivo e realizzate fino ad esaurimento delle risorse
economiche disponibili. Dopo l’adesione, il Parco incaricherà un proprio Operatore di contattare
l’insegnante di riferimento, col quale verrà fissato al più presto possibile un incontro di
programmazione, per discutere e definire in dettaglio il percorso didattico, fissando le date
delle attività.
Come organizzarsi
Nel caso in cui si scelga di effettuare escursioni nel Parco, si raccomanda un abbigliamento
adatto (i nostri Operatori potranno consigliarvi al riguardo). Per precauzione tutti i bambini
dovranno avere con sé un k-way per la pioggia ed un cambio completo di vestiario (scarpe,
calzini, pantaloni lunghi e felpa). In caso di necessità di trasporto scolastico, si consiglia di
verificare la disponibilità con gli Uffici competenti prima dell’adesione al modulo. Si ricorda che
alcuni itinerari sono serviti da mezzi pubblici. Quando è possibile, vi consigliamo di scegliere il
mezzo pubblico, o nei dintorni delle scuole, gli spostamenti a piedi: scegliere come muoversi è
educazione ambientale.
Mostra concorso “Il Parco secondo voi”
Realizzando un lavoro di documentazione, che racconti o sviluppi il tema delle attività
realizzate col Parco, le classi potranno partecipare all'annuale mostra/concorso organizzata per
le scuole ed i genitori alla fine dell’anno scolastico. Richiedete la scheda di adesione oppure
scaricatela direttamente dal sito www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi nella pagina
dell’Educazione Ambientale. Questa Mostra è molto importante per far conoscere i lavori dei
ragazzi! Ci saranno premi/sconti per le classi partecipanti selezionate.
9
Le guide del Parco
La gran parte delle attività vengono svolte da Guide del Parco che collaborano da anni con
l’Area Protetta.
INFO E CONTATTI
Per documentazione e/o informazioni: Centro Parco "Casa Fantini" via Jussi 171 – 40068
Farneto,
San
Lazzaro
di
Savena
(BO)
–
tel.
051
6254821,
fax
051
6254521
[email protected] - www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi
10
-
PROGETTI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE ED ALLA SOSTENIBILITA’ 2014/2015
progetti fuori-classe
LA VOSTRA IDEA
FINO A 110 EURO
ANIMALI, PIANTE, ECOSISTEMI
LA BIODIVERSITÀ DEL PARCO
I LICHENI E LA QUALITÀ DELL’ARIA
C’E’ UN FUNGO PER OGNI STAGIONE
140 EURO
140 EURO
105 EURO
acque
I MACROINVERTEBRATI E LA QUALITÀ DELL’ACQUA
ECOSISTEMI ACQUATICI: AMBIENTI MINACCIATI
140 EURO
140 EURO
l’impronta ecologica
CHE FINE FANNO I NOSTRI RIFIUTI ?
MA QUALE SOSTENIBILITA’ ?
L’ORTO A SCUOLA
ENERGIZZABILE
90 EURO
130 EURO
140 EURO
105 EURO
calanchi e geologia
I CALANCHI MINERALI E ROCCE
105 EURO
gessi e carsismo
I GESSI DEL PARCO
LE GROTTE DEL PARCO
105 EURO
165 EURO
esplorazione e movimento
ORIENTEERING
90 EURO
il tempo e l’uomo
LA SELENITE NELLA STORIA
140 EURO
SCHEDA DI ADESIONE
11
LUOGHI PER LE USCITE
PIANORO
progetti fuori-classe
RASTIGNANO
DA
DECIDERE
IN
RELAZIONE DA
DECIDERE
IN
RELAZIONE
ALL’ATTIVITÀ SCELTA NEL TERRITORIO ALL’ATTIVITÀ SCELTA NEL TERRITORIO
DEL COMUNE DI PIANORO
DEL COMUNE DI PIANORO
LA VOSTRA IDEA
ANIMALI, PIANTE,
ECOSISTEMI
RASTIGNANO
PIANORO
LA BIODIVERSITÀ DEL PARCO
I LICHENI E LA QUALITÀ
DELL’ARIA
C’È UN FUNGO IN OGNI
STAGIONE
SCUOLA E/O DOLINA DELLA SPIPOLA
- GAIBOLA
SCUOLA E/O DOLINA DELLA SPIPOLA
- GAIBOLA
SCUOLA E/O DOLINA DELLA SPIPOLA
- GAIBOLA
PIANORO
acque
I MACROINVERTEBRATI E LA QUALITÀ DELL’ACQUA
ECOSISTEMI ACQUATICI
CHE FINE FANNO I NOSTRI RIFIUTI ?
calanchi e geologia
RASTIGNANO
TORRENTE SAVENA
TORRENTE SAVENA
PIANORO
l’impronta ecologica
MA QUALE SOSTENIBILITA’ ?
L’ORTO A SCUOLA
ENERGIZZABILE
SCUOLA E/O DOLINA DELLA
SPIPOLA
SCUOLA E/O DOLINA DELLA
SPIPOLA
SCUOLA E/O DOLINA DELLA
SPIPOLA
STAZIONE ECOLOGICA
(PIAN DI MACINA)
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
PIANORO
TORRENTE SAVENA
TORRENTE SAVENA
RASTIGNANO
STAZIONE ECOLOGICA
(PIAN DI MACINA)
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
RASTIGNANO
I CALANCHI: MINERALI E CALANCHI NEL TERRITORIO DEL CALANCHI NEL TERRITORIO DEL
ROCCE
COMUNE
DI
PIANORO
E COMUNE DI PIANORO E DINTORNI
DINTORNI (MONTE CALVO)
(MONTE CALVO)
gessi e carsismo
PIANORO
I GESSI DEL PARCO
DOLINA DELLA SPIPOLA O DI GAIBOLA
LE GROTTE DEL PARCO GROTTA DELLA SPIPOLA O FARNETO
PIANORO
esplorazione e movimento
ORIENTEERING
il tempo e l’uomo
LA SELENITE NELLA STORIA
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SCUOLA
PIANORO
RASTIGNANO
DOLINA DELLA SPIPOLA
GROTTA DELLA SPIPOLA
RASTIGNANO
SCUOLA O PALEOTTO
RASTIGNANO
BOLOGNA CON BUS DI LINEA E BOLOGNA CON BUS DI LINEA E
DOLINA DELLA SPIPOLA
DOLINA DELLA SPIPOLA
LA VOSTRA IDEA
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Progetti fuori-classe
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
I progetti sono differenziati a seconda dell’età. Questa proposta
nasce per venire incontro all’esigenza degli Insegnanti che
desiderano realizzare propri percorsi originali in cui serve il
TEMI TRATTATI
supporto di un Esperto o di un Operatore, ma che esulano dalle
proposte dei Moduli educativi del Parco o che vanno nella
direzione di più specifici approfondimenti. Giardino delle piante
aromatiche, alberi e stagioni, catene alimentari, animali della
notte, biodiversità domestica, rifiuti ed energia, mobilità e
sostenibilità, ne sono alcuni esempi. Ogni proposta verrà
valutata in base a criteri di coerenza e di compatibilità
economica e ambientale.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA COMPLESSIVA
1 ora per programmare, fino a 4 ore di attività in classe o sul
territorio
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e Parco
COSTI
Fino a un massimo di 110 euro
13
LA BIODIVERSITA’ NEL PARCO
TIPOLOGIA
Progetto didattico.
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Animali, piante ecosistemi
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
La Biodiversità è patrimonio di tutti, insostituibile e necessaria
TEMI TRATTATI
alla qualità della vita e alla sopravvivenza dell’uomo. Durante
l’escursione i ragazzi scopriranno la ricchezza della vita nelle sue
varie forme, osservando gli habitat e gli adattamenti evolutivi
che si
esprimono nella diversità
biologica. Misureremo la
Biodiversità attraverso un censimento delle specie animali e
vegetali presenti in un’area naturale ed in un’area urbana,
mettendo a confronto gli indici ottenuti. Ricaveremo indicazioni
sui nostri ambienti di vita, sul funzionamento degli ecosistemi e
sulle strategie per fermare la perdita della Biodiversità.
ESPERTI
Operatori del Parco
1 ora per programmare, 7 ore attività in classe e/o sul territorio.
DURATA COMPLESSIVA
L’uscita sul territorio si può realizzare prima dell’incontro in
classe
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e Parco
140 euro, per classi abbinate 135 euro
COSTI
NOTE
14
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 20 euro
Possibilità di effettuare attività aggiuntive e di utilizzare i mezzi
pubblici
I LICHENI E LA QUALITA’ DELL’ARIA
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Animali piante ecosistemi
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
I
bioindicatori
rappresentano
un
importante
strumento
a
disposizione del Naturalista. I ragazzi diventeranno ricercatori in
grado di comprendere lo stato di salute dell’ambiente. I
bioindicatori come apprendimento del metodo sperimentale,
dall’osservazione alla formulazione delle ipotesi, per favorire nei
ragazzi
la
competenza
di
analisi
sullo
stato
di
salute
dell’ambiente in cui viviamo e da cui dipendiamo. Confrontare gli
ambienti vicini alla scuola con altri che si trovano nel Parco e
misurarne la “qualità” può aiutarci a capire tante cose... i licheni
ci consentono di valutare attraverso il cosiddetto “Indice di
Purezza
Atmosferica”
la
qualità
dell’aria
che
respiriamo.
Attraverso incontri in classe e uscite di campionamento saremo
in grado di elaborare un documento sulla qualità dell’aria nei
luoghi scelti per il monitoraggio.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 7 ore attività in classe e/o sul territorio.
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e Parco
140 euro, per classi abbinate 135 euro
COSTI
NOTE
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 20 euro
Possibilità di utilizzare i mezzi pubblici
15
C’E’ UN FUNGO PER OGNI STAGIONE
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Animali piante ecosistemi
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
Che cosa sono, come sono fatti, di che cosa si nutrono... a
quante di queste domande sappiamo davvero rispondere? I
funghi sono organismi semplici, che si possono osservare in
diversi ambienti e nella diverse stagioni, ma conoscerli e
riconoscerli è un lavoro da specialisti.
E’ consigliata l’uscita in autunno prima dell’incontro in classe.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o sul territorio.
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e Parco
105 euro, per classi abbinate 100 euro
COSTI
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 10 euro
16
I MACROINVERTEBRATI E LA QUALITÀ DELL’ACQUA
TIPOLOGIA
Progetto didattico.
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Acque
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
La libellula è un bioindicatore. Insieme ad altri
macroinvertebrati, e attraverso particolari metodiche (ad
esempio I.B.E.) che prevedono la loro raccolta e classificazione,
consentono di valutare la qualità degli ambienti fluviali. Dopo
aver appreso e simulato in classe la metodica ed averla
sperimentata durante l'uscita sul corso d'acqua prescelto, i
ragazzi potranno elaborare un documento sullo stato di salute
dell’ambiente scelto. Il Parco metterà a disposizione
l’attrezzatura necessaria.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA COMPLESSIVA
1 ora di programmazione, 7 ore in classe e/o sul territorio.
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e Parco
140 euro, per classi abbinate 135 euro
COSTI
NOTE
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 20 euro
Possibilità di utilizzare i mezzi pubblici
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ECOSISTEMI ACQUATICI: AMBIENTI MINACCIATI
TIPOLOGIA
Modulo didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Acque
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
Osservazione con i binocoli e ricerca su campo. Verranno
illustrati i diversi ecosistemi acquatici distinguendo le due grandi
categorie: lotico e lentico. Con l’aiuto delle cartine si ricercano le
diverse tipologie nel territorio del Parco, dalla grande zona umida
di Ca’ de Mandorli, alle piccole pozze fino ai torrenti. Dal
concetto
di
Biotopo
si
passa
al
concetto
di
Biocenosi:
osserveremo insetti, pesci, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi che
sono legati all’acqua, in maniera più o meno stretta, cercando di
capire le diverse relazioni. Rifletteremo sulle fragilità di questi
ecosistemi, sempre più minacciati dalla diminuzione delle risorse
idriche e dai cambiamenti climatici che si stanno verificando
negli ultimi anni.
ESPERTI
Operatori del Parco
1 ora per programmare, 7 ore attività in classe e/o sul territorio.
DURATA COMPLESSIVA
L’uscita sul territorio si può realizzare prima dell’incontro in
classe
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e Parco
140 euro, per classi abbinate 135 euro
COSTI
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 20 euro
NOTE
18
Possibilità di utilizzare i mezzi pubblici
CHE FINE FANNO I NOSTRI RIFIUTI ?
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
Seguiamo il percorso dei diversi materiali che compongono i
nostri rifiuti, dai cassonetti ai luoghi di raccolta, smaltimento,
trasformazione e recupero. Tutte le caffettiere italiane sono in
alluminio riciclato, lo sapevi ? Ma quante plastiche ci sono ? Non
si ricicla tutto allo stesso modo! Problematiche sul recupero dei
materiali e proposte per ridurre i rifiuti.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 4 ore attività in classe e/o sul territorio.
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e/o alla Stazione Ecologica
90 euro, per classi abbinate 85 euro
COSTI
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 10 euro
NOTE
Possibilità di realizzare attività aggiuntive
19
MA QUALE SOSTENIBILITA?
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
Giochi di ruolo, simulazioni, riflessioni intorno ai nostri stili di
vita, per riuscire ad elaborare delle strategie concrete e delle
proposte che guardino al futuro con speranza. Una riflessione
curiosa sui nostri comportamenti e sulle conseguenze dei nostri
consumi, sia a livello individuale che a livello collettivo.Useremo
lo strumento dell’Impronta ecologica, che calcola quanta
superficie di terra usiamo con il nostro personale stile di vita.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 6 ore attività in classe e/o sul territorio
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e Parco
130 euro, per classi abbinate 125 euro
COSTI
20
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 20 euro
L’ORTO A SCUOLA
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
Avete voglia di coinvolgervi come insegnanti o con l’aiuto di un
nonno o di un genitore? L’orto biologico è la vostra opportunità
per conoscere la botanica, creare con le mani un’ agricoltura
sinergica, fare i giovani contadini sperimentando cosa significa
questo per l’alimentazione e la salute, cosa comporta per
l’economia dei cibi (prodotti a chilometri zero, mercati contadini)
e per la sostenibilità (trasporti, chimica in agricoltura). Il
giardino scolastico è l’aula didattica a cielo aperto dove si
intrecciano tante differenti educazioni e dove i ragazzi imparano
la cura e il rispetto per la natura con gesti semplici ogni giorno di
scuola
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 6 ore attività in classe e/o in Fattoria
Didattica
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e Parco
COSTI
140 euro, per classi abbinate 135 euro
NOTE
La fase del trapianto delle piantine dovrà essere seguita
dell’insegnante senza l’intervento dell’operatore.
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ENERGIZZABILE
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
La nostra società si basa sul consumo di energie fossili, non
rinnovabili: ma quanto costerà alle prossime generazioni? Se
andiamo al supermercato troviamo le fragole tutto l’anno, ma da
dove arrivano? Faremo un’analisi energetica di questo processo,
analizzando quanto tempo si è speso, mezzi di trasporto,
carburanti e risorse. Cos’è e quanto fa risparmiare lo scooter
elettrico, il ricarica cellulare fotovoltaico, l’interruttore elimina
stand by di radio computer e stereo, e tante tecnologie
disponibili anche per i ragazzi e a portata di mano e portafoglio.
Possibilità di visita ad uno spazio pubblico che funziona con
energie rinnovabili (nel Parco o in città) e risparmio energetico.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 4 ore attività in classe e/o sul territorio.
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e Parco
90 euro, per classi abbinate 85 euro
COSTI
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 10 euro
22
I CALANCHI: MINERALI E ROCCE
TIPOLOGIA
Modulo didattico
AREA
Educazione Ambientale
Concetti ed esperienze chiave: Calanchi e geologia
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
Le rocce dei calanchi, le più antiche formazioni geologiche del
Parco, risalgono a 180 milioni di anni fa, arrivano dal lontano
bacino ligure - piemontese. Sono colline d’argilla in continua
evoluzione che nascondono minerali come pirite, gesso e barite.
La Ginestra odorosa, la Sulla e l’Astro Spillo d’oro, sono le piante
pioniere caratteristiche di quest’ambiente. Tra gli animali: i
rapaci diurni e notturni, i cinghiali, i caprioli e i coloratissimi
gruccioni che annunciano l’arrivo dell’estate. Non ci si può infine
scordare di rettili e anfibi che colonizzano le pozze alla base di
queste montagne di argilla.
ESPERTI
Operatori del Parco
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o sul territorio
DURATA COMPLESSIVA
L’uscita si può realizzare prima dell’incontro in classe
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e Parco
105 euro, per classi abbinate 100 euro
COSTI
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 10 euro
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I GESSI DEL PARCO
TIPOLOGIA
Progetto didattico.
AREA
Educazione Ambientale
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
Concetti ed esperienze chiave: Gessi e carsismo
TEMI TRATTATI
Gli affioramenti gessosi sono imponenti depositi salini di origine
marina risalenti a oltre 5 milioni di anni fa’. La natura carsica di
questa roccia determina un particolare paesaggio fatto di grandi
e piccole doline, valli cieche e altopiani gessosi, candele e bolle
di scollamento ed infine, nel sottosuolo, centinaia di grotte.
Queste
forme
carsiche
creano
condizioni
microclimatiche
particolari che permettono la presenza di una grande diversità
biologica. L’uscita nel Parco sarà l’occasione per osservare
direttamente sia i fenomeni carsici, sia la tipica flora e fauna.
ESPERTI
Operatori del Parco
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o sul territorio
DURATA COMPLESSIVA
L’uscita si può realizzare prima dell’incontro in classe
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e Parco
105 euro, per classi abbinate 100 euro
COSTI
24
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 10 euro
LE GROTTE DEL PARCO
TIPOLOGIA
Progetto didattico.
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Gessi e carsismo
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
Non perdete la possibilità di visitare la Grotta del Farneto... ma
non dimenticate la "prestigiosa" Grotta della Spipola. Principale
emergenza del Parco sono gli affioramenti gessosi e i fenomeni
carsici caratteristici di un’area unica nel panorama regionale, con
oltre un centinaio di grotte, alcune anche molto estese. Origine e
caratteristiche dei gessi, l’ecosistema grotta, gli adattamenti
degli animali e delle piante al buio e all’elevata umidità, le
fragilissime e sorprendenti relazioni tra l’ambiente fisico e quello
vivente. L’uscita sarà l’occasione per osservare i fenomeni carsici
sotterranei e vivere emozioni uniche attraverso l’esperienza della
visita speleologica.
ESPERTI
Operatori del Parco
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o al Parco
DURATA COMPLESSIVA
L’uscita si può realizzare prima dell’incontro in classe
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e Parco
165 euro, per classi abbinate 160 euro
COSTI
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 20 euro
25
ORIENTEERING
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Esplorazione e movimento
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
Il modulo prevede esercitazioni sull’uso della bussola e sulla
lettura delle carte, da svolgersi a scuola in preparazione
all’uscita, momento in cui i ragazzi a piccoli gruppi dovranno
seguire un percorso predefinito, con l’ausilio di una bussola e
della carta topografica. E’ un’attività all’aria aperta, piacevole,
TEMI TRATTATI
utile per conoscere e muoversi in autonomia in uno specifico
territorio,
nel
Parco
ma
anche
in
città.
Tecnica
affine
all'educazione motoria, consente anche di riflettere sulla mobilità
urbana. Per realizzare questo modulo è indispensabile che gli
alunni conoscano il concetto di “angolo” e sappiano come si
misura.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 7 ore attività in classe o in altre località
vicine da concordare
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e Parco
190 euro, per classi abbinate 185 euro
COSTI
26
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 20 euro
LA SELENITE NELLA STORIA
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Il tempo e l’uomo
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
Viaggio tra ambiente e cultura, tra storia e natura, alla scoperta
delle origini del gesso e del suo impiego nella città di Bologna,
dove la Selenite è stata protagonista sin dall’antichità.
Camminando per le strade del centro cittadino, tra le torri
medioevali, i capitelli di antiche chiese, le vecchie mura,
scopriremo il legame tra l’uomo e il territorio, il rapporto tra
Bologna ed i suoi gessi, la loro conservazione nei monumenti
cittadini e altro ancora… All'uscita in città seguirà un’escursione
al Parco per vedere la selenite in natura ed i luoghi da cui è stata
estratta.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 7 ore attività in classe e/o sul territorio
PERIODO
Da Ottobre 2014 a Maggio 2015
SEDE
Scuola e Parco
140 euro, per classi abbinate 135 euro
COSTI
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2015: 20 euro
27
PARCO REGIONALE DEI
GESSI BOLOGNESI E
CALANCHI DELL’ABBADESSA
ENTE DI GESTIONE PER I PARCHI E LA BIODIVERSITÀ
EMILIA ORIENTALE
Sede legale: Piazza XX Settembre, 1 Marzabotto - BO
scheda di adesione
Con l’invio questa scheda si formalizza l’impegno per l’Insegnante a realizzare il modulo scelto. I moduli richiesti
verranno attivati nei limiti delle risorse economiche a disposizione per l’anno scolastico, secondo l’ordine d’arrivo.
Da inviare al Parco tramite e-mail a [email protected] o per fax: 051/6254521
entro il 12 Novembre 2014
Gli insegnanti verranno in seguito
contattati dagli Operatori del Parco
Scuola Secondaria di Primo Grado
del Comune di Pianoro
LA CLASSE …………... DELLA SCUOLA…………………...…………………………… N° ALUNNI …….………
VIA ………………………………………………………….……………………...…..………………..N°……….
TEL. SCUOLA …………………………..………..…………FAX…...………………………..………….…………
MAIL INSEGNANTE…………………………………………………………………………………………………..
L’INSEGNANTE\I DELLA CLASSE (SCRIVERE IN STAMPATELLO):
……………………….…….…………………………….. altro rec.. telefonico (facoltativo) …………………..…
……………………….…….…………………………….. altro rec.. telefonico (facoltativo) …………………..…
chiede di aderire alla proposta dal TITOLO (max 2 moduli per classe):
………………………………………………………………………………………………………. COSTO EURO……………..
SCRIVERE IN STAMPATELLO IL NOME DEL MODULO SCELTO
NB: è necessario inviare un modulo per ogni classe aderente compilato correttamente.
DA SVOLGERE NEL
PRIMO QUADRIMESTRE (SCONTO INFO PAG.3)
SECONDO QUADRIMESTRE
CHIEDE INOLTRE DI ATTIVARE n°……… ATTIVITÀ DI 2 ORE AGGIUNTIVE PER IL MODULO/I
EDUCATIVO/I ……………………………………………………………….. al costo complessivo di …………….…. euro
La fattura per i pagamento della visita andrà intestata a:
…………………………………………………….………C. FISCALE…….….….……………..…………
(SOLO PER ISTITUTI SCOLASTICI)
VIA ……………………………………………………………………………………………… N°………………..
COMUNE …………..………………………………………………………… PROV. ……… CAP………………….
Eventuali rinunce vanno tempestivamente comunicate, telefonando al numero 051/6254821
Firma per accettazione l’insegnante di riferimento
…………………………………………………
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PACE E DIRITTI UMANI
CLASSE
II
II
II
III
TUTTE LE
CLASSI
III
III
III
III
PROGETTO
“PARLEZ-VOUS GLOBAL? EDUCARE ALLO SVILUPPO TRA
MIGRAZIONE E CITTADINANZA MONDIALE”
“PRIMA DI TUTTO VENNERO A PRENDERE GLI
ZINGARI…” A CURA DI DIVERSAMENTE
PARTECIPARE ALLA VITA DEMOCRATICA
SETTIMANA DELLA LEGALITÀ “TESTIMONIANZA”
OFFERTE DELL’ISTITUTO STORICO PARRI EMILIAROMAGNA
CAMMINANDO A MONTE SOLE
GIORNATA DELLA MEMORIA - PROIEZIONE DEL FILM
L’UOMO CHE VERRÀ
CIBO E AGRICOLTURA, DAL LOCALE AL GLOBALE:
“DOCUMENT-IAMOCI!” A CURA DI GVC
“DA SUDDITI A CITTADINI” A CURA DI ANPI E
ASSOCIZIONE PIANTIAMOLAMEMORIA
29
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“Parlez-vous global?
Educare allo sviluppo tra migrazione e cittadinanza mondiale”
Progetto di Educazione alla Cittadinanza Mondiale
per le scuole secondarie di 1° e 2° grado
Il progetto
Il progetto mira a ad accrescere le competenze di insegnanti e studenti della scuola secondaria in Europa in
rapporto alle problematiche dello sviluppo globale, attraverso l’integrazione delle tematiche della
migrazione e della cittadinanza mondiale (ECM) nei curricola scolastici, per mezzo di metodologie
partecipative e di scambio tra paesi europei ed africani.
Paesi coinvolti: Europa (Austria, Francia, Italia, Romania) e Africa (Burkina Faso, Senegal e Benin)
La partecipazione al progetto per le scuole è completamente gratuita.
Chi può partecipare
Insegnanti della scuola secondaria superiore di primo e secondo grado.
Le attività
Il progetto propone le seguenti attività:
- Laboratorio della durata di 3 incontri: operatori esperti del Cospe potranno realizzare in classe
attività ludico-didattiche per facilitare la sperimentazione delle unità di apprendimento progettate
dagli insegnanti. Questa fase prevede, inoltre, l’utilizzo di strumenti 2.0 per gli studenti, come
socialnetworking, webjournalism, webinar,etc. (periodo ottobre 2014/aprile 2015).
-
Consultazione di un sito per insegnanti: il sito mette a disposizione strumenti, materiali
approfondimento, video, testi e unità didattiche utili ad introdurre le tematiche della migrazione e
dello sviluppo con i propri studenti.
-
Diffusione di un kit didattico sui temi dello sviluppo e della migrazione: il kit verrà distribuito
a tutti gli insegnanti coinvolti.
-
Seminario internazionale: realizzato per favorire lo scambio di esperienze e buone pratiche tra
gli insegnanti coinvolti a livello nazionale e internazionale (periodo maggio 2015)
Chi siamo
COSPE (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti) opera dal 1983 nel sud del mondo, in
Italia e in Europa per il dialogo interculturale, lo sviluppo equo e sostenibile, i diritti umani, la pace
e la giustizia tra i popoli. COSPE non interviene nell’emergenza ma sostiene nei paesi impoveriti
processi di sviluppo economico e sociale di lungo termine che prevedono un approccio
interdisciplinare e la partecipazione attiva dei partner locali e dei beneficiari. In Italia e in Europa
realizza programmi di Educazione alla Cittadinanza rivolti alle scuole, ai mass media e alla
istituzioni di governo per incidere sul cambiamento dei comportamenti e delle normative.
www.cospe.it
Maggiori info:
Samanta Musarò
[email protected]
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PRIMA DI TUTTO VENNERO A PRENDERE GLI
ZINGARI...
E fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei. E stetti zitto,
perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato,
perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente,
perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno
a protestare.
Bertolt Brecht
Progetto dell’Associazione Diversa/mente
per le scuole medie dei Comuni di Pianoro e Rastignano
Anno scolastico 2014-2015
Referente: Dott.ssa Agnese Stefanini
Cell. 349 7061984
Email [email protected]
Sito: www.associazionediversamente.org
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34
Titolo del progetto “Prima di tutto vennero a prendere gli zingari...”
Promotore
Associazione Diversa/mente
Breve descrizione del
progetto
Il focus:
In linea con quanto previsto dalle raccomandazioni del 2006 sulle otto
competenze chiave della cittadinanza europea, il progetto si propone
di favorire lo sviluppo negli alunni delle competenze sociali e civiche.
http://europa.eu/legislation_summaries/education_training_youth/lifelong_learning/
c11090_it.htm).
In questa cornice il progetto intende approfondire il tema del
pregiudizio e dell'esclusione delle minoranze (etniche e religiose,
culturali, di genere, di condizione psicofisica etc). Si vuole guidare la
classe in un percorso di conoscenza e riflessione sulla genesi degli
stereotipi e dei pregiudizi. Per partire da una realtà concreta ed in
linea con quanto la Regione Emilia-Romagna propone,
concentreremo in particolare l'attenzione sulla discriminazione che
colpisce il popolo rom, sinti e camminanti.
Per favorire una integrazione con i programmi prenderemo in esame
la tragedia dell’Olocausto e come questa abbia colpito non solo il
popolo ebraico ma anche altre minoranze come appunto il popolo
Rom, ma anche gli omosessuali, i disabili e i dissidenti politici.
In un secondo momento del progetto gli alunni saranno guidati alla
conoscenza di tradizioni, storie, percorsi, del popolo rom, sinti e
camminanti.
Termineremo ragionando su cosa vuole dire essere europei oggi, e sui
presupposti sui quali l'unione europea è stata creata, sottolineando in
particolare la dimensione della legittimazione e della valorizzazione
delle minoranze e delle alterità.
La metodologia:
In un'ottica di partecipazione ed integrazione con le attività
scolastiche il gruppo di lavoro si rende disponibile ad un previo
confronto con l'insegnante/gli insegnanti interessati a concordare
approfondimenti in classe nelle specifiche discipline, coerentemente
al tema proposto.
Gli incontri sono rivolti a tutte le classi terze.
Per ogni percorso si propongono tre incontri da due ore.
Per ogni incontro la conduzione sarà condivisa: saranno presenti una
psicologa ed un mediatore culturale.
Il percorso coinvolgerà gli alunni e chiederà loro di assumere un ruolo
attivo, in particolare in momenti di dibattito e riflessione.
Durante gli incontri verranno utilizzati materiali audiovisivi e testi.
La restituzione finale:
E' previsto un evento di condivisione dell'esperienza con il territorio,
in particolare con le famiglie ed i coetanei frequentanti altre classi o
35
scuole, nello specifico l’idea è di coinvolgere un istituto di secondo
grado, per permettere una mutua conoscenza tra gli studenti e un
mutuo confronto sulla tematica.
Tale evento prenderà forma nel corso del progetto e verrà costruito
insieme agli studenti delle classi coinvolte.
Prevediamo che si concretizzi a metà Marzo 2015, in occasione della
settimana d’azione contro il razzismo.
Obiettivi
Favorire lo sviluppo di competenze sociali e civiche:
elaborazione di un pensiero critico riguardo alla genesi ed alla
diffusione di rappresentazioni, idee e comportamenti
discriminatori,
riconoscimento del carattere discriminatorio di piccoli
comportamenti o atteggiamenti che nella realtà vengono
considerati “normali”,
aumentata consapevolezza dell'aspetto della responsabilità
individuale nella dimensione del bene comune,
conoscenza di aspetti culturali appartenenti alla comunità rom.
Integrare il progetto con la scuola e la famiglia
integrare i contenuti del progetto con i programmi scolastici,
valorizzare il lavoro degli alunni e coinvolgere le famiglie ed il
territorio,
contribuire a promuovere nella comunità una cultura di pace e di
contrasto alla discriminazione in sinergia con il Comune di
Pianoro e altre associazioni del territorio;
Promuovere i servizi sul territorio
promuovere le attività dello Sportello Antidiscriminazione di
Rastignano.
Tempi e modalità di
svolgimento
Gli insegnanti interessati potranno contattare l'associazione per
integrare eventuali approfondimenti curricolari e definire le date degli
incontri e i dettagli dell’intervento.
Gli incontri si svolgeranno nei mesi di Gennaio e Febbraio 2015.
Il percorso si terminerà con l’evento finale a metà Marzo 2015 in
occasione della Settimana d’azione contro il razzismo.
Professionalità coinvolte
Psicologo, mediatore culturale
Altre realtà coinvolte
Centro Giovanile Pianoro Factory
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PARTECIPARE ALLA VITA DEMOCRATICA
a Cura di Istituto Parri e Comune di Pianoro
“La partecipazione attiva dei giovani alle decisioni e alle attività a livello locale e regionale è
essenziale se si vogliono costruire delle società più democratiche, più solidali, e più prospere.
Partecipare alla vita democratica di una comunità, qualunque essa sia, non implica unicamente il
fatto di votare o di presentarsi a delle elezioni, per quanto importanti siano tali elementi. Partecipare
ed essere un cittadino attivo, vuol dire avere il diritto, i mezzi, il luogo, la possibilità, e, se del caso,
il necessario sostegno per intervenire nelle decisioni, influenzarle ed impegnarsi in attività ed
iniziative che possano contribuire alla costruzione di una società migliore.
Gli enti locali e regionali, che sono le autorità maggiormente vicine ai giovani, hanno un ruolo
rilevante da svolgere per stimolare la loro partecipazione. In tal modo, possono vigilare affinché
non ci si limiti ad informare i giovani sulla democrazia e sul significato della cittadinanza, ma
vengano offerte loro le possibilità di farne l’esperienza in modo concreto”
CARTA EUROPEA RIVEDUTA DELLA PARTECIPAZIONE DEI GIOVANI ALLA VITA
LOCALE E REGIONALE (21 maggio 2003) (Consiglio d’Europa)
Il progetto vuole essere un contributo nella direzione di aiutare i ragazzi a potersi percepire come
cittadini appartenenti a un territorio e ad una comunità.
Il progetto prevede due fasi:
Prima fase: Laboratorio “La Costituzione in gioco”
Promosso da Istituto per la Storia e le Memorie del Novecento Parri E-R”
Laboratorio didattico-esperienziale articolato in due incontri sulla nascita della Costituzione
Italiana. Attraverso un gioco di ruolo gli studenti sono chiamati a interagire per comprendere i
meccanismi della democrazia partecipata.
Seconda fase: “Cose in Comune”
Incontro delle classi con gli amministratori del Comune di Pianoro (Sindaco, Assessori e
Consiglieri).L’incontro avverrà nella sala dove abitualmente si svolge il consiglio comunale e gli
amministratori saranno a disposizione della classe per spiegare funzionamento degli organi
democratici del Comune, per rispondere a domande degli alunni precedentemente preparate
(“interrogazioni1” – “question time2”) o nate sul momento.
Destinatari: alunni della scuola secondaria di primo grado, classi II
Per informazioni:
Ufficio politiche giovanili
Tel. 051 652 91 08 -75
[email protected], [email protected]
1
Strumento legislativo a disposizione del consiglio Comunale volto a ottenere notizie sulla gestione
dell’attività comunale.
2
“Il termine inglese Question time viene utilizzato per definire una fase dei lavori di un'assemblea
parlamentare, nella quale vengono illustrate una serie di interrogazioni parlamentari già presentate, di solito
riguardanti argomenti di particolare urgenza, e a cui viene data risposta in aula dall'organo esecutivo. Il
question time può essere calendarizzato periodicamente nei lavori parlamentari, o deciso dalla conferenza
dei capigruppo per particolari argomenti. In Svizzera si utilizza il termine Ora delle domande.” Wikipedia
37
38
SETTIMANA DELLA LEGALITÀ
hhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
Nell’ambito dei progetti di legalità che il Comune di Pianoro promuove in collaborazione con
l’Unione Montana Valli Savena – Idice (L/R 3/2011), in occasione della Settimana della Legalità,
proponiamo la realizzazione di diverse azioni diffuse sui territori dell’Unione Montana. La
Settimana della Legalità cade ogni anno nella settimana a partire dal 21 marzo, giorno in cui si
celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le
mafie.
Le attività proposte in particolare per le scuole sono le seguenti:
Il giorno 21 marzo nelle mense e sui tavoli di tutte le scuole di ogni ordine e grado del
Comune di Pianoro agli alunni verrà servito un pranzo basato sui “sapori di libera terra”, con
i prodotti tipici nati dai campi confiscati alla mafia e tornati ad essere liberi.
Verrà distribuito materiale informativo promozionale e verranno organizzati degli incontri
con le scuole attraverso testimonianze e iniziative di sensibilizzazione. Gli alunni delle
classi I delle scuole secondarie di I grado potranno incontrare i ragazzi e le ragazze del
territorio che, nell’estate 2014, avranno partecipato ad un campo di volontariato presso la
Cooperativa “Terre Joniche – Libera Terra Coop Sociale”.
Inoltre, in collaborazione con le associazioni del territorio, verranno organizzate iniziative di
sensibilizzazione rivolte all’intera cittadinanza, che potranno essere un’occasione di confronto, di
conoscenza e di diffusione della cultura della legalità.
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TESTIMONIANZA
Nell’ambito del percorso di riflessione della “Settimana della Legalità”, proponiamo di
organizzare una giornata, in cui le classi potranno incontrare alcuni ragazzi del
territorio che, nell’estate 2014, hanno partecipato ad un campo di volontariato
presso la Cooperativa “Liberaterra di Puglia”.
Nel corso dell’incontro i volontari racconteranno l’esperienza svolta, presso la
cooperativa facente parte dell’Associazione Libera.
L’incontro, rivolto in particolare alle classi terze, avrà la durata di un’ora.
Nel corso della stessa mattinata potranno essere organizzati due incontri successivi l’uno
all’altro.
Ad ogni incontro potranno partecipare massimo due classi (questo per garantire la
partecipazione di tutti e favorire l’interazione con i volontari).
Saranno messi a disposizione degli insegnanti alcuni materiali per poter introdurre
l’argomento con le proprie classi.
L’incontro potrà svolgersi in novembre/dicembre o nei primi mesi del 2014
Le insegnanti interessate potranno contattare l’Ufficio Politiche Giovanili per definire le
date.
Ufficio Politiche Giovanili
[email protected]
Tel. 051 652.91.08 - 75
41
42
Istituto per la Storia e le Memorie del Novecento Parri E-R
Sezione Didattico
Offerta Formativa
NOVECENTO E OLTRE
PERCORSI DI STORIA E MEMORIE
ANNO SCOLASTICO 2014-15
Per ogni attività, alla fine della descrizione, sono riportati alcuni simboli che chiariscono
gli ambiti, gli ordini di scuola cui si indirizzano le proposte, i possibili utilizzi. Qui di
seguito la legenda.
Legenda
*
**
***
70°
NPD
CalC
100°
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di Primo Grado
Scuola Secondaria di Secondo Grado
Attività per il Settantesimo della Resistenza
Nuove proposte didattiche a.s. 2013/14
Attività didattiche adatte per il Calendario Civile
Attività per il Centesimo anniversario della
I Guerra Mondiale
LABORATORI DI STORIA
PERCORSI NEL NOVECENTO
Adotta un monumento
Attività laboratoriale di classe che prevede la scelta di un monumento o di un luogo di memoria
del proprio territorio connesso alla Resistenza o ad altri momenti che abbiano particolare legame
con temi sensibili della storia del XX secolo (ad esempio la Prima guerra mondiale, gli anni
Settanta – stragismo e terrorismo). Gli studenti, con percorsi differenziati a seconda dell’età,
saranno invitati a raccogliere e documentare informazioni sull’evento di cui il monumento si fa
testimonianza: sulle sue origini, sulla sua tipologia, sul permanere, nel presente, del suo significato
originario e sulle sue eventuali trasformazioni, nonché sull’uso che pubblicamente ne è stato fatto
nei diversi periodi storici.
(A cura di Nadia Baiesi)
*, **, ***, 70°, NPD, CalC, 1. 3, 10.
Dai banchi alle trincee. Gli studenti bolognesi e la Prima guerra mondiale
Laboratorio didattico realizzato in occasione del Centesimo anniversario della Grande guerra.
Il progetto parte dalla constatazione che questo fu il primo conflitto che portò alla
mobilitazione non solo dei militari, ma dell'intera società civile. Soprattutto le scuole furono
impegnate nel divulgare le ragioni della guerra e nel coinvolgere, a vario titolo e in diverse
forme, personale e allievi. Attraverso l'analisi di documenti dell'epoca, conservati presso
l'archivio storico dell'istituto “Pier Crescenzi”, sarà possibile mettere al centro dell'attività le
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vicende degli studenti - alcuni dei quali partirono volontari - per cogliere i mutamenti
intervenuti nelle mentalità, nei modi di vivere e di pensare.
(A cura di Rossella Ropa).
**, ***, NPD, 100°, 1, 3, 6, 7.
Accadde in quel giorno. Bologna nella storia del Novecento
Attività laboratoriale sulla storia di Bologna nel corso del XX secolo. Fra alcune date
fondamentali per l'evoluzione della città in campo politico, sociale ed economico, la classe
sceglierà un tema ed un contesto di approfondimento. I materiali prodotti (schede, brevi filmati,
presentazioni in power point, ecc...) andranno a strutturare una linea del tempo in 3D che si
sostanzierà dei contributi forniti da ogni classe e cjhè sarà ospitata nel sito dell'Istituto per la
Storia e le Memorie del '900 Parri E-R.
(A cura di Roberta Mira e Simona Salustri).
**, NPD, 1, 2, 3, 4, 6.
La storia di Bologna attraverso i documentari
A partire da tre documentari (Bologna nel lungo Ottocento, La città rossa nella Grande Guerra, Bologna La
nera) sulla storia di Bologna prodotti negli ultimi anni da ISREBO in collaborazione con il Museo
del Risorgimento di Bologna e realizzati dal regista Alessandro Cavazza, si propone un
laboratorio che affronta la storia del territorio bolognese a partire da stralci filmati che saranno lo
spunto per attività didattiche di vario tipo e da concordare con gli insegnanti.
(A cura di Agnese Portincasa)
**, ***, 70°, 100°, CalcC, NPD.
Gli Internati Militari Italiani (IMI) nella provincia di Bologna
Laboratorio didattico realizzato con l’utilizzo di fonti memoriali sui soldati italiani fatti prigionieri
e internati in Germania dopo l’8 settembre 1943. Più di 600.000 in tutto il territorio nazionale,
nella sola provincia di Bologna ne furono catturati e deportati oltre 9000: la gran parte di loro
rifiuta di arruolarsi nella Repubblica Sociale Italiana compiendo così un gesto di Resistenza
spesso dimenticato dalla storia insegnata ma anche dalla storiografia.
(A cura di Rossella Ropa).
**, ***, 70°, NPD, 1, 2, 7.
Cinema e Shoah: Monsieur Batignole
Visione guidata del film Monsieur Batignole. La proiezione sarà introdotta e seguita da interventi
che mirano ad accompagnare gli studenti nella lettura di alcune possibili piste interpretative. Due
le proposte:
Politica, società e individuo: Batignole metafora di un mondo. Quanto gli atteggiamenti di qualunquismo,
rinuncia e disinteresse individuale hanno contato nella tragedia della Shoah.
*, **, ***, 70°, NPD, CalcC, LaScelta, 2.
Il tema dell’infanzia. Infanzia reale e infanzia come regressione. Le differenze fra innocenza e
inconsapevolezza.
*, **, 70°, NPD, CalcC, LaScelta, 2.
Arpad Weisz. Una storia bolognese
Laboratorio didattico dedicato ad Arpad Weisz: innovatore del calcio moderno, scopritore di
talenti e grande allenatore dell’Inter e del Bologna. La sua fama non bastò a risparmiare, a lui e
alla sua famiglia, la deportazione e la morte. In una valigia di cartone alcune notizie servono a far
emergere una narrazione e a contestualizzarla nel tempo storico di riferimento.
(A cura di Agnese Portincasa).
*, **, ***, 70°, NPD, CalcC, 1, 2, 3, 4, 7, 10.
Il confine orientale e le foibe
Tra il 1941 e il 1945 le popolazioni residenti nell’area geografica comprendente l’attuale
Friuli Venezia Giulia ed alcune zone della ex-Jugoslavia furono protagoniste di tragici eventi.
Il laboratorio didattico proposto è volto alla contestualizzazione e ricostruzione storica di un
passato ancora confuso della nostra storia nazionale. Gli studenti saranno attivamente
44
coinvolti nel percorso di ricostruzione storica tramite la consultazione diretta di documenti,
testimonianze e materiale audio-visivo.
(A cura di Viola Santi).
**, ***, 70°, NPD, CalcC, 1, 2, 3, 4, 7, 10
Eccetto Topolino: usi e abusi del fumetto durante il regime fascista
Laboratorio di storia/educazione all’immagine che ripercorre, anche con l’uso di materiale
multimediale, la nascita del fumetto alla fine degli anni Venti nell’Italia fascista e la sua diffusione
per una propaganda ideologica che ha come destinatario privilegiato il pubblico dei bambini e dei
ragazzi, ma di fatto travalica i confini delle generazioni. La potenzialità di questa forma di
racconto, del tutto nuova ed essenzialmente visiva, la rende un potente veicolo per la definizione
di un immaginario collettivo modellato sul paradigma culturale e ideologico del buon
fascista=bravo italiano. La censura, attivata alla metà degli anni Trenta, dal MINCULPOP verso
tutto il materiale fumettistico di importazione straniera, ad eccezione delle creazioni di Walt
Disney cioè Topolino, attesta che il fumetto rappresenta una vera rottura nella nostra storia
culturale e sociale e insieme uno strumento didattico e comunicativo di straordinaria efficacia.
(A cura di Lorena Mussini).
*, **, NPD, CalcC, 1, 2, 3, 4, 7
Un film e una storia. Omar Al Mukhtar “Il leone nel deserto” e la resistenza libica al
colonialismo fascista italiano 1929-1931
Laboratorio storico/filmico con uso di filmografia d’autore come fonte documentale, per
ripercorrere la vicenda di Omar Al Mukhtar, condottiero libico che si batté per la riconquista
della Libia da parte del Regio Esercito Italiano guidato da Rodolfo Graziani. Il film, interpretato
da Anthony Quinn e Irene Papas, uscì nel 1981 per la regia di Moustapha Akkad e fu allora
censurato in Italia perché “lesivo dell’onore dell’esercito italiano”; trasmesso in televisione solo
nel 2009, consente di cogliere il colonialismo dalla parte di chi fu conquistato e colonizzato con
brutalità e violenza. Il forte impatto di questo documento filmico consente anche un
approfondimento dell’uso pubblico della storia e del revisionismo storico o meglio della
rimozione collettiva della crudeltà espressa dagli Italiani, specie durante il regime fascista nelle
guerre coloniali in Africa.
(A cura di Lorena Mussini).
***, 70°, NPD, CalcC, 1, 2, 3, 4, 7, 10.
Novecento e oltre: tre crisi economiche per interpretare la storia del Novecento e la
transizione dal fordismo al post-fordismo (1929-1973-2008)
Laboratorio di storia economica che rilegge l'itinerario di un lungo Novecento attraverso le tre crisi
che, a partire dal 1929 si sono succedute fino al 2008, passando attraverso la frattura
periodizzante del 1973. Crisi che hanno trasformato i paradigmi politici e i modelli socioeconomici di sviluppo in quasi tutti i Paesi del mondo. A partire dal termine “crisi” - spesso
abusato - le attività si propongono (attraverso l'uso di materiali strutturati e supporti multimediali)
di rendere accessibili fatti economici fondamentali del secolo scorso e dell'oggi che spesso
risultano di difficile comprensione e restano marginalizzati nell'insegnamento/apprendimento
della storia del Novecento. L'utilizzo anche di filmografia d'autore permette di analizzare, in
modo comparativo, le tre crisi, cogliendone le complessità nelle trasformazioni prodotte e negli
effetti di breve/lunga durata.
(A cura di Lorena Mussini).
**, ***, NPD, CalcC, 1, 2, 3, 4, 7
La storia attraverso la trasformazione dei consumi (1922-1962)
A partire dagli inventari delle cooperative di consumo in alcune zone del bolognese si struttura un
laboratorio che ricostruisce alcuni cambiamenti della vita quotidiana attraverso merci e prodotti
commercializzati nel quarantennio dal fascismo al boom economico.
(A cura di Nadia Baiesi e Agnese Portincasa)
*, **, NPD, 1, 2.
45
L’Italia vista da Carosello (1957-1977)
In un Paese in cui i modelli della comunicazione di massa si sono affermati contemporaneamente
all’industrializzazione diffusa, Carosello – contenitore pubblicitario della televisione delle origini –
rappresenta lo specchio fedele di un Paese che si apre con ingenuo ottimismo al consumo. Il
laboratorio utilizza gli spot dell’epoca per ricostruire le caratteristiche della crescita economica
italiana, gli stili di consumo e la società del tempo.
(A cura di Agnese Portincasa).
***, NPD, 1, 2, 4, 7, 8.
“Anni affollati”: percorso tra storia e memoria
da Piazza Fontana alla Strage del 2 agosto 1980
Laboratorio di storia/educazione alla cittadinanza finalizzato a far conoscere momenti di storia
italiana che sono difficilmente trattati a scuola. Gli studenti avranno l'opportunità di lavorare alla
ricostruzione di momenti storici, tematizzando e problematizzando rilevanze e snodi così da
prenderne consapevolezza. Si lavorarerà su documenti e fonti di vario tipo, per stimolare
conoscenze e competenze, dare spazio alle diverse soggettività e al fare insieme, incentivare il
dibattito e la riflessione, in particolare sia sul rapporto tra storia e memoria sia sul rapporto
presente/passato/futuro.
(A cura di Cinzia Venturoli).
***, NPD, CalC, 1, 2, 7.
La strage del 2 agosto 1980: una ferita nella città
Laboratorio di storia/educazione alla cittadinanza finalizzato alla ricostruzione di momenti
storici, anche attraverso l’analisi di documenti e fonti di vario tipo, e alla tematizzazione e
problematizzazione di rilevanze e snodi storiografici attraverso un approccio - i luoghi, gli oggetti
- che consente di evidenziare la connessione tra quotidianità-soggettività e dimensione pubblica.
(A cura di Cinzia Venturoli).
**, NPD, CalC, 1, 2, 7.
La cittadinanza nella storia d'Italia
L'evoluzione del complesso rapporto fra istituzioni e Paese reale dall'Unità d'Italia ai giorni nostri,
viene proposta in questa attività attraverso un'analisi che, a partire dal presente, articola un
percorso dall'Unità d'Italia agli anni Settanta. Dopo una breve narrazione inerente ogni singolo
contesto storico proposto, l'analisi delle problematiche si svolgerà attraverso la proposta di fonti
documentarie e/o di passi storiografici utili a problematizzare i temi evocati.
(A cura di Francesco Monducci).
La Costituzione alle elementari
Incontro laboratoriale sui 12 principi fondamentali della Costituzione Italiana. Dopo la lettura e
l’individuazione di opportune parole-chiave idonee a chiarire il senso di ogni principio, i bambini
sono chiamati a un lavoro di piccolo gruppo in cui devono riconoscere e abbinare alcune
immagini ai singoli principi tematizzati e motivare la propria scelta.
*, CalcC, 1, 7.
La Costituzione in gioco
Laboratorio didattico-esperienziale articolato in due incontri sulla nascita della Costituzione
Italiana. Attraverso un gioco di ruolo gli studenti sono chiamati a interagire per comprendere i
meccanismi della democrazia partecipata.
**, CalcC, 1, 7.
Lo sport tra storia e cittadinanza
Il progetto, rivolto alle classi del triennio delle scuole secondarie di secondo grado, prevede un
laboratorio di due ore il cui scopo è quello di promuovere pratiche di cittadinanza rispettose dei
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principi costituzionali. Dopo una parte introduttiva che illustra la genesi della pratica sportiva nel
cultura del tempo libero tipica della società di massa, è prevista l’analisi di alcune figure chiave
nella storia dello sport. Gli studenti saranno invitati a confrontarsi con atleti o squadre (italiane e
internazionali) che in passato si sono distinti per la lotta contro le discriminazioni razziali o di
genere e che hanno dato impulso alla cultura del fair play.
(A cura di Federico Chiaricati e Tito Menzani).
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
DEGLI INSEGNANTI
Il curricolo del '900 per la scuola delle competenze
Seminario di lavoro per docenti per l'elaborazione di un’ipotesi di curricolo del ‘900. Un’esigenza
diffusa derivante dalla difficoltà di affrontare in classe lo studio della
seconda metà del secolo
XX.
La scuola insegnata ha bisogno di tenere conto dei recenti fenomeni che stanno alla base della
crisi della società di massa e dell’avvento della cosiddetta mondializzazione, fenomeni che
obbligano a prendere in esame categorie finora poco considerate, ma oramai irrinunciabili per la
comprensione della storia del XX secolo.
Il seminario, che si svolgerà da ottobre 2014 a marzo 2015, sarà costituito da 6 incontri a cadenza
mensile.
MOSTRE
L’educazione alla guerra in Italia fra il 1914-1945
Gli anni che vanno dal 1914 al 1945 furono caratterizzati da una “guerra civile europea” con
profonde conseguenze sulla vita dei suoi protagonisti, militari e civili, europei ed extra-europei.
La mostra porta all’attenzione i principali elementi di contesto, italiani ed europei, che
costituirono lo sfondo di questo trentennio di guerra e di politica di potenza, che dapprima in
maniera contrastata poi, nella lettura del fascismo, in maniera netta e perentoria, contribuirono a
rafforzare in Italia l’idea che la guerra rappresentasse una condizione inevitabile della vita
nazionale e dei rapporti tra le nazioni. Verranno esposti documenti e immagini tratte dal sistema
educativo nazionale. La mostra verrà allestita presso la Sede dell’Istituto. Sono previste visite
guidate e laboratori didattici.
**, ***, 70°, 100°, NPD.
Trame di pace: simboli, carte, azioni di un'utopia possibile (1945-2003)
La mostra è un percorso che rende visibili le diverse matrici delle filosofie pacifiste e nonviolente
attraverso i simboli di volta in volta inventati e prescelti per comunicare il senso e il significato dei
messaggi. La mostra storico-documentaria prevede una scansione cronologica incentrata sul
periodo tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e la diffusione, sulle finestre dei balconi di
tante città italiane, della bandiera arcobaleno con la scritta PACE. Sono previste visite guidate e
laboratori didattici.
*, **, ***, NPD, CalcC.
Io sono testimonianza
La mostra, disponibile sia in forma espositiva (12 pannelli) sia in formato elettronico, offre 8
ritratti di persone che sono rimaste ferite nella strage del 2 agosto del 1980 ed è corredata di
informazioni riguardo la strage e la vita quotidiana dei testimoni alle prese con la rielaborazione di
un evento drammatico. A ogni ritratto si affianca la fotografia di un oggetto, un documento, una
traccia di quel giorno.
**, ***, CalC.
MUSEO DELLA RESISTENZA
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Il museo si trova nel complesso conventuale di San Mattia sede dell’Istituto per la Storia e le Memorie
del Novecento Parri E-R. Consente tre livelli di fruizione della documentazione esposta: il primo
può prevedere una visita autonomamente condotta dall’insegnante; il secondo consente
l’accompagnamento di personale esperto che potrà suggerire piste di approfondimento e di
lavoro in classe; il terzo si realizza attraverso una co-progettazione che definisce la scelta di un
tema, la messa a disposizione di fonti documentarie e la conduzione di un laboratorio specifico.
Fra le proposte della Sezione Didattica:
Città e Museo: un percorso nella Resistenza bolognese
Si tratta di una visita guidata al Museo della Resistenza in continuità con i luoghi della Resistenza
bolognese.
*, **, ***, 70°, NPD, LaScelta, CalcC, 1, 7, 10.
La Resistenza bolognese: un percorso fra Museo e Archivio
Si tratta di una particolare visita guidata al Museo della Resistenza in cui sono previsti laboratori
con l’utilizzo di fonti dell’Archivio dell’Istituto.
**, ***, 70°, NPD, LaScelta, CalcC, 1, 2, 7.
L'implosione del regime fascista e il periodo badoglano. L'altra maschera del fascismo: il
re e i militari.
L'attività risulta scandita in due momenti fondamentali: visita guidata al Museo della Resistenza di
Bologna e uso di documenti e fonti di diversa tipologia. Lo scopo è quello di indagare un periodo
storico cruciale per la storia del nostro paese e per l’evoluzione della Seconda Guerra Mondiale,
solitamente poco analizzato e approfondito nei manuali di storia: il periodo badogliano. In realtà
questi 45 giorni costituiscono una sostanziale continuità fra “il prima e il dopo” del regime
fascista, garantita dal re, da Badoglio e dalle gerarchie militari.
I dati riportati dai documenti presenti nel Museo permettono di ricostruire il quadro generale
della popolazione italiana e le esplosioni di gioia per la fine del regime, ma soprattutto della
guerra, le accorate richieste di pane e pace e le repressioni brutali delle manifestazioni popolari in
tutto il Paese da parte del governo Badoglio.
(A cura di Lorena Mussini).
**, ***, 70°, NPD, LaScelta, CalcC, 1, 2, 7.
Il Lungo Inverno del 1944-45: dal proclama Alexander alla primavera delle libertà
ritrovate. Giovani fra speranza, sconforto, sogno.
L’attività risulta scandita in due momenti fondamentali: visita guidata al Museo della Resistenza
di Bologna e uso di documenti e fonti di diversa tipologia. Lo scopo è quello di indagare un
periodo storico, l’ autunno-inverno del 1944-1945, che costituisce uno snodo fondamentale non
solo della Seconda Guerra Mondiale ma anche della successiva evoluzione politica del nostro
paese, in uno scenario mondiale già chiaramente connotato dai tratti della Guerra Fredda. Il
Proclama Alexander sospende le azioni degli Alleati di sfondamento sulla Linea Gotica e getta
nella confusione e nello sconforto più totale tutte le formazioni partigiane del Nord Italia, in
particolare quelle dislocate nella zona emiliano- romagnola. I documenti presenti nel Museo della
Resistenza, integrati con altro materiale documentario e multimediale, ci permettono di
ricostruire questo nuovo scenario, nel quale il Proclama Alexander si inserisce come battuta di
arresto ma anche come prologo di una nuova stagione, anche politica, per il nostro paese che
conoscerà solo a primavera inoltrata una ripresa della Lotta di liberazione e l’uscita definitiva
dell’Italia dal conflitto.
Il Focus sui giovani permette di intercettare le microstorie individuali e le esperienze di vita, di
guerra nonché i sogni di libertà e di pace che costituivano la trama del comune sentire di intere
generazioni di italiani.
(A cura di Lorena Mussini).
**, ***, 70°, NPD, LaScelta, CalcC, 1, 2, 7.
Bologna: la Seconda guerra mondiale giorno dopo giorno
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Un percorso attraverso la vita quotidiana cittadina durante il conflitto: la ripartizione della società,
il ruolo delle donne, il tempo di guerra negli spazi scolastici, il problema della sussistenza, l'avvio
della disciplina alimentare di guerra, il razionamento e il mercato nero, l'organizzazione sanitaria e
i centri di svago e la vita che continua attraverso i momenti di socialità. Un itinerario che cerca di
fare comprendere il conflitto attraverso la scansione di una normalità fatta di emergenze ma
anche di esistenze concrete alle prese con la quotidianità della vita.
*, **, ***, 70°, NPD, CalcC, 1, 2, 7, 10.
Bologna in armi 1943-1945
Un percorso che si sviluppa in dieci tappe, ognuna corrispondente a una data storica significativa
della Resistenza bolognese. Attraverso la localizzazione dei luoghi di combattimento, delle sedi di
controllo e delle basi partigiane segrete si illustrerà la possibilità reale di un'organizzazione civile
in contrapposizione al controllo dell' occupazione.
**, ***, 70°, NPD, LaScelta, CalcC, 1, 2, 7, 10.
NB. Le prenotazioni per il periodo dal 1 aprile al 2 giugno 2015 si chiuderanno il 16
gennaio 2015. Per necessità di programmazione del lavoro della sezione didattica non
sarà possibile accettare prenotazioni oltre tale data.
CONCORSI
Coopyright Junior. Scopri la cooperazione
Concorso in collaborazione con l’Istituto, promosso da Legacoop Bologna, Centro Italiano di
Documentazione sulla Cooperazione e l’Economia sociale (con il contributo di Camera di
Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Bologna; partner Manutencoop).
Il progetto si propone di suscitare l’interesse attorno all’esperienza dell’impresa cooperativa, per
farne conoscere principi fondamentali, funzione sociale, radicamento storico nella provincia di
Bologna. L’iniziativa offre anche un’occasione di formazione e riflessione agli insegnanti sui temi
della didattica della storia economica locale. Saranno premiate ricerche storico/sociali sul
pensiero e le pratiche della solidarietà economica e cooperativa del territorio bolognese compiute
a partire da fonti primarie e secondarie.
**.
E-LEARNING
Nell’aprile 2013 un Convegno organizzato dal Dipartimento di Scienze dell’educazione G.M.
Bertin ha inaugurato le attività del progetto Storia- Educazione-Politica di cui sono partner
alcuni Istituti Storici della rete INSMLI in Emilia Romagna. Si tratta di un progetto innovativo
rivolto a studenti universitari e docenti che ha dato vita ad un sito dedicato in cui è possibile
reperire materiali, percorsi e prodotti didattici (http://educazione-politica.edu.unibo.it).
Già fruibili in rete tre attività su piattaforma Moodle che sono la trasposizione di alcuni laboratori
prodotti dalle sezioni didattiche degli Istituti storici bolognesi negli ultimi anni. Sempre attraverso
il sito è possibile accedere alle informazioni riguardanti i laboratori a distanza dal titolo I diritti dei
bambini, La Marcia su Roma, La strage alla stazione di Bologna.
I docenti interessati alle nostre proposte sono pregati di prendere contatto con il Polo
didattico dell’Istituto in tempo utile per favorire una corretta organizzazione del lavoro.
Si ricorda che tali proposte possono essere declinate sulle finalità didattiche di singoli
itituti e/o insegnanti. Per questo motivo il contatto diretto con le docenti operatrici del
Polo è parte integrante del servizio offerto.
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Informazioni più dettagliate e aggiornate saranno reperibili sul sito dell’Istituto:
www.istitutoparri.eu.
L’Istituto per la Storia e le Memorie del Novecento Parri E-R è titolare, dal 2 settembre 2013, di
una convenzione triennale con l’Ufficio Scolastico Regionale «[...] al fine di qualificare l’offerta
formativa delle istituzioni scolastiche dell’Emilia-Romagna mediante attività di formazione in
servizio rivolta al personale docente ed iniziative didattiche rivolte alle scuole di ogni ordine e
grado
della
regione».
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CAMMINANDO A MONTE SOLE
Alla liberazione di Monte Sole, avvenuta a seguito di un’accanita battaglia tra l’esercito tedesco e le
truppe Alleate, tra le quali un consistente contributo fu dato dalle truppe della 6a Divisione Sudafricana,
l 16 aprile 1945.
Durante il cammino, ricordate il sacrificio di queste persone, dei civili, dei partigiani, e osservate ciò che
a violenza della guerra ha lasciato. Immaginate i campi coltivati, le case abitate da famiglie numerose, il
bestiame nelle stalle. Molti dei sentieri che percorrerete saranno gli stessi un tempo utilizzati dagli
abitanti di Monte Sole e, durante la guerra, dai partigiani. Vari ruderi, testimonianze in pietra di quegli
eventi drammatici, emergeranno tra campi, alberi e cespugli, in località quasi tutte teatro d’eccidio,
come altre non direttamente toccate da questo itinerario.
A S. Martino, dove troverete i resti della chiesa e di un’abitazione, i nazisti infierirono con violenza il 30
settembre 1944. Vicino al cimitero un cippo ricorda i religiosi uccisi dai nazifascisti nel 1944.
Attualmente a S. Martino restano i ruderi della chiesa e dell’antico borgo; il cimitero è stato ricostruito
nel dopoguerra. Caprara di Sotto ci ricorda tempi antichi in cui la maggioranza della popolazione
abitava sulla montagna. I ruderi che potete intravedere sono quelli di una casa in sasso, che ospitò la
sede comunale fino al 1828.
Quelli di Caprara di Sopra riportano invece al massacro, il 29 settembre del ’44, di una cinquantina di
persone che si erano radunate nell’osteria-drogheria che qui sorgeva. Presso Casaglia sono visibili i
ruderi della Chiesa di S. Maria Assunta e il cimitero, dove vennero massacrate circa 80 persone e dove
ora riposa don Giuseppe Dossetti, fondatore della Comunità della Piccola Famiglia dell’Annunziata
ospitata dai due monasteri di Casetta e Podella. A Cerpiano il massacro durò due giorni, fu perpetrato
all’interno dell’oratorio di cui ora restano i ruderi. Altre località d’eccidio che potrete raggiungere sono
Dizzola e Brigadello, San Giovanni di Sotto, Prunaro di Sopra, Prunaro di Sotto, Aravecchia e Cadotto,
dove fu ucciso tra gli altri il comandante della Stella Rossa “Lupo”, Maccagnano, Termine, Creda,
Colulla di Sopra e Colulla di Sotto. A Pioppe di Salvaro merita di essere ricordata l’ex canapiera, nelle
cui vasche caddero molte vittime nazifasciste.
Molti di questi luoghi, come Brigadello, Prunaro di Sopra e Prunaro di Sotto furono, in momenti
diversi, sedi del comando o dei vari gruppi in cui era suddivisa la Brigata Stella Rossa.
Lungo tutto il percorso si incontrano cippi, targhe e croci, poste negli anni da soggetti pubblici e privati
per mantenere la memoria della strage.
Su Monte Sole troverete anfratti nella roccia che servirono da rifugio e riparo per chi combatté in questi
luoghi nel 1944-45, e trinceramenti costruiti dall’esercito tedesco durante l’ultima guerra, visibili anche
su Monte Caprara. Sulla vetta, un cippo in pietra a ricordo della Brigata Stella Rossa. Membri della
brigata erano prevalentemente giovani dei comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana e dei comuni
vicini, oltre ad alcuni partigiani provenienti dalla città di Bologna e dalla pianura circostante; inoltre
nella Stella Rossa combatterono alcuni soldati stranieri, soprattutto russi e cecoslovacchi, liberati dai
partigiani, e alcuni carabinieri. Più della metà dei partigiani aveva meno di 25 anni. Fecero parte della
Stella Rossa anche alcune donne che operarono soprattutto come staffette; inoltre aiutarono i partigiani
cucinando, curando i feriti e cucendo i vestiti. L’attività della brigata ebbe nella maggioranza dei casi
l’appoggio della popolazione del luogo, che forniva riparo, cibo, cure mediche, vestiario.
Il 29 settembre 1944, a fronte dei circa 400 - 500 uomini della Stella Rossa i nazisti schierarono circa
1500 soldati, perfettamente armati. Tra i caduti, 150 persone hanno avuto la qualifica di partigiano.
La bellissima vista che si può godere dalla vetta riporta alle motivazioni di tipo strategico che spinsero i
nazisti a voler occupare quest’area, le cui cime permettono di dominare le vallate dei fiumi Setta e Reno
e le due linee stradali e ferroviarie che qui corrono. Pressati dall’esercito alleato che avanzava da Sud, i
nazisti vollero garantirsi la ritirata e il controllo di quest’area, che ottennero, forti della cultura dell’odio
e del terrore di cui il nazismo era impregnato, senza alcuna pietà per le persone che qui abitavano, per il
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loro sesso o la loro età, considerandole tutte “banditi” o “collaboratori”. Di questi 216 erano bambini,
316 donne, 142 anziani. La popolazione venne braccata e sterminata nelle case, nelle aie, nei fienili, nelle
chiese, nei campi, lasciando sfogare la violenza in maniera spietata.
Altri 721 abitanti dei tre comuni morirono al fronte, nei campi di prigionia e di lavoro, a causa di
bombardamenti aerei, scoppio di mine o proiettili o per malattie legate allo stato di guerra.
Ora la natura ha, in buona parte, riconquistato ciò che l’uomo ha dovuto abbandonare. Subito dopo la
guerra, infatti, le strade erano difficilmente percorribili, le case distrutte, le mine disseminate ovunque e
i ricordi troppo dolorosi.
Vorremmo che la pace e il silenzio che incontrerete sul vostro cammino vi lascino un ricordo
positivo di questi luoghi, simbolo dell’orrore ma anche della forza della memoria.
(Tratto da sito internet Parco Storico di Montesole)
PROGRAMMA DELLA VISITA
08.00: Partenza da scuola
09.00: Percorso a piedi lungo sentieri e luoghi della memoria accompagnati da un testimone
della strage e della storia del luogo.
Ampio spazio a domande e riflessioni.
12.00: Pranzo al sacco
15.00: Rientro (arrivo previsto per le ore 16.00)
Il viaggio sarà reso possibile grazie al contributo di ANPI PIANORO.
DESTINATARI:
Rivolto alle classi III della scuola secondaria.
Sul sito del parco potete trovare numerosi strumenti didattici propedeutici alla visita
(www.parcostoricodimontesole.it percorso: visitare il parco – scuole - materiali utili)
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
rivolgersi a Ufficio Politiche Giovanili del Comune di Pianoro
Laura Raitè o Alice Milano 051 652 91 08 – 75
E-mail: [email protected]
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GIORNATA DELLA MEMORIA
Proiezione del Film
In occasione della Giornata della Memoria proponiamo, in collaborazione con il Museo di Arti e
Mestieri Pietro Lazzarini di Pianoro, un percorso storico sulla tematica della memoria. La giornata
si articolerà in due momenti:
-
un primo momento consisterà nella proiezione del film “L’uomo che verrà” di Giorgio
Diritti, che racconta la strage di Monte Sole attraverso gli occhi di una bambina di otto anni.
-
in un secondo momento, gli alunni avranno la possibilità di avere un impatto diretto e reale
con quanto narrato nel film “L’uomo che verrà”, attraverso la visione di oggetti scenografici
realmente utilizzati nel film e prestati al set dal Museo di Arti e Mestieri, nonché sentire in
prima persona racconti e scene di backstage.
Per le scuole di Pianoro:
La proiezione del film “L’uomo che verrà” sarà organizzata presso la Biblioteca di Rastignano, le
date verranno definite in accordo con le scuole.
Destinatari: classi III
Modalità organizzative
Si invitano le insegnanti delle classi interessate a contattare l’Ufficio Politiche Giovanili del
Comune al fine di definire l’organizzazione delle proiezioni.
Tel: 051 652 91 08 -75
L’UOMO CHE VERRÁ
Regia: Giorgio Diritti
Anno: 2009
Durata: 117 minuti
Lingua: Dialetto Bolognese con sottotitoli in Italiano
SINOSSI
Nell'inverno 1943-1944 sull'appennino emiliano, la piccola Martina, di otto anni, vive con i genitori
e con la numerosa famiglia contadina, che fatica ogni giorno per sopravvivere. Dalla morte del
fratello più piccolo Martina ha smesso di parlare e questo la rende oggetto di scherno da parte dei
coetanei, tuttavia il suo sguardo sul mondo che la circonda è molto profondo.
Lena, la madre della bambina, resta nuovamente incinta e Martina segue con attenzione i nove mesi
della gestazione, mentre le complesse vicende della guerra si intersecano con la quotidianità della
vita contadina: il bucato, le ceste intrecciate nella stalla, la macellazione del maiale, gli
amoreggiamenti dei giovani.
Il fratellino di Martina nasce in casa, a fine settembre del 1944. Allo spuntar del giorno le SS,
appoggiati da reparti di soldati dell'esercito, arrivano nelle campagne bolognesi, mettendo in atto un
feroce rastrellamento, che verrà ricordato come strage di Marzabotto: vecchi, donne e bambini
vengono trucidati, dopo esser stati raccolti nei cimiteri, nelle chiese e nei casolari. Martina, che era
riuscita a fuggire, viene scoperta e rinchiusa in una piccola chiesa insieme a decine di altre persone
e, dopo avere chiuso le porte, attraverso le finestre i soldati lanciano all'interno delle granate che
fanno strage. La bambina resta miracolosamente illesa e torna a casa, trovando solo stanze vuote e
silenzio: prende la cesta con il fratellino e si rifugia nella canonica di don Fornasini, uno dei parroci
della zona, e, dopo che la strage si è compiuta, fa ritorno al casolare di famiglia, dove si prende cura
del fratellino intonando per lui una ninna nanna, riacquistando l'uso della parola.
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LA STORIA DI MONTE SOLE CENNI STORICI
Sulla fine del 1943, dopo l’armistizio firmato dal re e Badoglio con gli alleati, l’Italia è divisa in
due, occupata a sud dall’esercito anglo-americano, al centro e al nord dai tedeschi, che hanno anche
liberato Mussolini e lo hanno posto a capo di uno stato fantoccio, la cosiddetta Repubblica di Salò.
È in questo periodo che nella zona di Monte Sole, compresa tra il torrente Setta e il fiume Reno, a
una trentina di chilometri a sud di Bologna, comincia spontaneamente a formarsi una brigata
partigiana, la Brigata Stella Rossa. I partigiani sono i figli e i fratelli dei contadini che abitano la
zona e lavorano la terra a mezzadria per conto dei proprietari terrieri, che in genere stanno in
pianura. Il territorio è boscoso, il terreno difficile da coltivare e i raccolti scarsi. Le famiglie, spesso
numerose, fanno sempre più fatica perché il fascismo prima e la guerra poi le hanno rese ancora più
povere di quanto non fossero già.
I partigiani incarnano un atteggiamento di ribellione diffuso e nei mesi successivi con le loro azioni
di guerriglia creano grossi problemi a tedeschi e fascisti, già incalzati dall’avanzata dell’esercito
anglo-americano. Il 29 settembre del 1944 le SS, mettono a ferro e fuoco il territorio di Monte Sole.
Circa 770 persone, per lo più bambini, donne e anziani, vengono massacrate: un eccidio immane
rimasto nella storia come “la strage di Marzabotto”, dal nome del comune a cui appartiene la
maggior parte del territorio.
Nel 2006 ha avuto inizio il processo contro 17 imputati, tutti ufficiali e sottufficiali delle SS.
L'istruzione dei procedimenti ha avuto luogo grazie alla scoperta, avvenuta nel 1994, di 695
fascicoli di inchiesta presso la sede della Corte Militare d'Appello di Roma.
Questi fascicoli, segnati con il timbro della "archiviazione provvisoria”datata 1960 e conservati in
un armadio rivolto verso il muro, il cosiddetto "armadio della vergogna", rimasto chiuso fino alla
scoperta avvenuta nel 1994, contenevano i dati riferiti a numerosi ufficiali delle SS responsabili di
crimini di guerra dal 8 settembre 1943 al 25 aprile 1945.
Il 13 gennaio 2007 il Tribunale Militare della Spezia ha condannato all'ergastolo dieci imputati per
l'eccidio di Monte Sole, ritenuti colpevoli di violenza pluriaggravata e continuata con omicidio.
NOTE DI REGIA
Alcuni anni fa è iniziato un lungo lavoro di ricerca per realizzare un film che narrasse il dramma
della strage avvenuta sull’Appennino bolognese nelle borgate circostanti il Monte Sole, nei comuni
di Marzabotto, Vado-Monzuno e Grizzana-Morandi, conosciuta nella cultura comune e scolastica
come la strage di Marzabotto. Un eccidio cruento e di particolare ferocia in cui vennero annientate
circa 770 persone, per la maggior parte donne, bambini e anziani.
L’approccio ad un film di tale importanza storica non è stato semplice. A distanza di sessanta anni
da quei tragici eventi tutto appare sfocato dal tempo, si sente il peso della storia, si avvertono ancora
faziosità, differenti interpretazioni o strumentalizzazioni politiche. Il lavoro di ricerca sulla
bibliografia già esistente, unito ad una raccolta di testimonianze dirette, in collaborazione con
l’Istituto Storico per la Resistenza “Parri” di Bologna, ottenute con interviste ai sopravvissuti alla
strage e a partigiani, ha progressivamente messo in luce l’importanza di non dimenticare tale
sacrificio e soprattutto ha riportato ai nostri occhi volti, racconti, persone, famiglie.
“L’uomo che verrà” vuol essere un film sulla guerra vista dal basso, dalla parte di chi la subisce e
si trova suo malgrado coinvolto nei grandi eventi della storia che sembrano dimenticare le vite degli
uomini.
Nel film, nello scenario suggestivo dell’Appennino, si racconta di uomini, donne e bambini, del
loro vivere quotidiano, dove ad un certo punto le schermaglie del conflitto mondiale si inseriscono
tra borgate e casolari, come un fenomeno abnorme, inspiegabile. L’evolversi dei racconti è
l’evolversi di quei tempi, dove la grande “Storia”, quella che troviamo nei libri e negli studi
accademici, entra nelle case, sui sagrati, nelle chiese, ed uccide.
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Dalla ricostruzione delle vicende emerge come protagonista una comunità che, al di là degli episodi
legati alle formazioni partigiane, oppone allo strapotere nazista una resistenza che, come cita don
Giuseppe Dossetti nell’introduzione bibliografica al libro “Le querce di Monte Sole” di Monsignor
Luciano Gherardi,
“… è innanzitutto un atteggiamento morale, una rivolta interiore contro ogni prevaricazione, ogni
violenza eretta a sistema, ogni sopruso, ogni ingiustizia, ogni ricatto. È tenace affermazione dei
diritti dell’uomo, di ogni uomo, volontà di pace nella libertà; testimonianza di solidarietà umana al
di sopra di ogni discriminazione; sfida dell’amore all’odio, della fede alla disperazione, della vita
alla morte”. Giorgio Diritti
COLLABORAZIONI E RICONOSCIMENTI
Il progetto, ancora in fase di scrittura, ha ottenuto una serie di patrocini importanti sia sul territorio
che a livello nazionale e internazionale, come quello della Robert F. Kennedy Foundation Europe.
Nel 2008 ha ottenuto un finanziamento da parte della Direzione Generale per il Cinema del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Essenziale, l'interesse per il film espresso dalla Toscana Film Commission e dalla Fondazione
Cassa di Risparmio in Bologna che hanno reso concreto il loro sostegno al progetto con un
finanziamento.
Ma altrettanto rilevante per la riuscita del film, tutto realizzato a Bologna e dintorni, è stata la
partecipazione di alcune realtà locali che, fin dall'inizio, hanno compreso e condiviso l’importanza
del progetto, e ad esso hanno fattivamente collaborato: tra tutti si evidenzia il contributo della
Regione Emilia Romagna e quello della Cineteca di Bologna, nonché la collaborazione dei comuni
nei quali sono state realizzate le riprese come Monte San Pietro e Castel San Pietro Terme in
provincia di Bologna e Radicondoli e Casole d’Elsa su territorio toscano, le cui amministrazioni
hanno aderito con entusiasmo. Tra gli altri, anche il nostro comune ha avuto modo di collaborare
alla sua realizzazione attraverso il Museo di Arti e Mestieri che ha prestato diversi oggetti originali
dell’epoca e che sono stati usati sul set.
TRA REALTA’ E FINZIONE
Il cast è composto sia da attori professionisti che da persone che abitano nel luogo difatti,
Nei titoli di coda si dichiara che i personaggi e le vicende del film sono frutto di finzione, mentre lo
sfondo storico (la strage di Marzabotto) è reale. Tuttavia alcuni personaggi del film sono realmente
esistiti:
-don Giovanni Fornasini, giovane parroco antifascista
-don Ubaldo Marchioni, che fu ucciso davanti all'altare della chiesa di Casaglia: la pisside che
teneva in mano al momento dell'uccisione si conserva ancora, con una pallottola incastrata
sul fianco
-il partigiano Lupo, della brigata Stella Rossa
-la donna storpia uccisa in chiesa, perché non aveva potuto ubbidire ai soldati tedeschi che le
avevano ordinato di uscire subito
-il gruppo di ottantaquattro persone che fu realmente ucciso con le mitragliatrici nel cimitero di
Casaglia
-il gruppo di una settantina di persone che fu realmente ucciso all'interno di una chiesa con il
lancio di bombe a mano
Anche la vita contadina di quegli anni è ripresa con realismo e ricchezza di dettagli
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Progetto di Educazione allo sviluppo e all’intercultura sui temi di
CIBO E AGRICOLTURA, DAL LOCALE AL GLOBALE
“DOCUMENT-IAMOCI!”
A cura di Gvc
Promotore:
GVC, Gruppo di Volontariato Civile, è un’ organizzazione Non Governativa laica nata nel 1971 a
Bologna, riconosciuta dal Ministero degli Esteri e dall’Unione Europea, che si occupa di
cooperazione internazionale allo sviluppo.
GVC oggi è presente attivamente in 20 Paesi, i progetti sono realizzati da 50 cooperanti italiani
all’estero e da oltre 3.500 operatori locali. In accordo con le forze sociali, con i governi e le
amministrazioni locali, realizza programmi per la ricostruzione e lo sviluppo che interessano diversi
settori.
Fare bene cooperazione internazionale significa infatti occuparsi concretamente di tante cose, tutte
molto importanti: acqua, bambini, diritti, educazione, lavoro, lotta all’AIDS, ed altro ancora. GVC
gestisce anche progetti di emergenza umanitaria per conto della Commissione Europea, del
Ministero degli Affari Esteri e delle Nazioni Unite. L’obiettivo di GVC è di promuovere uno
sviluppo economico e sociale che duri nel tempo e che porti concreti benefici alle persone.
La complessità e la molteplicità delle attività del GVC e la presenza dei nostri operatori in
numerose aree, rappresentano un patrimonio di esperienze che ci consente di avere una capacità di
intervento diversificata e mirata ai bisogni del territorio. Grazie a questo patrimonio, oggi, siamo in
grado di contribuire e sostenere strategie di intervento e azioni integrate per la promozione di
attività che favoriscano la crescita socio economica delle comunità in cui operiamo.
Che cos’è l’Educazione allo sviluppo:
GVC ritiene che lo sviluppo sia un processo dinamico giocato tanto nel Nord quanto nel Sud perché
basato in maniera imprescindibile sulla creazione di relazioni più eque tra popoli, stati ed economie
a livello globale.
Per questo, accanto ai programmi di cooperazione allo sviluppo nei paesi terzi, GVC svolge anche
attività in Italia di educazione allo sviluppo e di informazione volte a stimolare la presa di coscienza
e ad aumentare il livello di interesse dell’opinione pubblica italiana ed europea verso lo sviluppo ed
i problemi dei paesi del Sud del mondo.
Per GVC il principale obiettivo dell’educazione allo sviluppo è quello di produrre un cambiamento
nelle mentalità e nei comportamenti individuali e collettivi in maniera da contribuire alla
costruzione di modelli di sviluppo più equi e sostenibili. (www.gvc-italia.org)
Una delle principali attività di educazione allo sviluppo di GVC è la co-organizzazione del Terra di
tutti film Festival (www.terradituttifilmfestival.org), un festival di documentari che dà spazio e voce
a registi di tutto il mondo per raccontare problematiche e criticità viste da una prospettiva locale e
globale.
Obiettivi della proposta educativa:
L’intervento proposto ha l’obiettivo di promuovere una maggiore conoscenza negli alunni sia
teorica che empatica sui problemi reali che affliggono il Sud del mondo, sviluppando l’analisi
critica negli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado, sull’interdipendenza del
mondo a livello globale e il loro ruolo all'interno di esso, promuovendo l’ impegno attivo verso la
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solidarietà e la giustizia globale. L’intervento si focalizzerà in particolare sull’importanza del nostro
stile di vita
Metodologia dei laboratori:
I laboratori nelle classi utilizzeranno un metodo partecipato di apprendimento/gioco.
La metodologia utilizzata è basata sulla condivisione di idee, informazioni e coinvolge gli alunni in
prima persona, attraverso giochi e riflessioni di gruppo, che garantiscono l’esperienza partecipata
degli alunni .
Il titolo DOCUMENT-iamoci deriva dal fatto che verranno utilizzati documentari e parti di
documentari per affrontare la tematica di riferimento, stimolando il dibattito, prendendo in
considerazione diverse prospettive.
Perché parlare di agricoltura, piccoli agricoltori, locale-globale e del legame tra il nord e sud
del mondo?
Nel 2000 gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno adottato gli Obiettivi di Sviluppo del
Millennio (OSM) impegnandosi così a dimezzare la povertà entro il 2015: il documento fissava otto
Obiettivi che da allora rappresentano il più importante quadro di orientamento per la cooperazione
internazionale allo sviluppo, assumendo inoltre impegni specifici per l’infanzia tra cui quello di
assicurare l’accesso all’istruzione elementare a tutti i bambini e le bambine e ridurre la mortalità
infantile e materna. Nonostante i progressi compiuti verso tali fondamentali traguardi, alcuni
obiettivi sono ancora lontani per molti Paesi.
Oggi, con l’avvicinarsi della scadenza del 2015, la comunità internazionale è chiamata a definire
una nuova agenda di sviluppo post-2015, che rappresenta un’importante opportunità per portare a
termine il percorso per porre le basi del nuovo quadro di riferimento. Tale contesto Post-2015
dovrebbe affrontare l’intera gamma delle cause che hanno dato origine alla povertà e allo sviluppo
non sostenibile, inclusa l’eguaglianza, l’equità,i diritti umani, la pace e la stabilità.
La necessità vitale per sostenere l’agricoltura sostenibile è fondamentale per raggiungere l'obiettivo
di una "vita dignitosa per tutti" ed è un problema molto attuale, per aiutare i paesi in via di sviluppo
ad affrontare le sfide della sicurezza alimentare ", tenendo conto del legame tra cibo, fame e
povertà.
Per tale motivo, in una prospettiva di cittadinanza europea motivata alla solidarietà, sostenibilità e
dei diritti umani, è importante conoscere e collegare le problematiche che collegano il globale con
questioni locali, legate all’Italia e al nostro territorio. Capire che i nostri modelli di consumo si
affidano a un'agricoltura industriale ad alta intensità di risorse, a causa di scelte politiche che hanno
un forte impatto sul mondo è fondamentale per raggiungere l'eliminazione della povertà.
Descrizione attività:
LABORATORIO SULL’ACCESSO AL CIBO, AGRICOLTURA SOSTENIBILE E IL LEGAME
TRA LOCALE E GLOBALE
Consigliato soprattutto per le Scuole Medie
Obiettivo: riflettere sull’importanza delle conoscenze locali e tradizionali e comprendere meglio le
sfide e le connessioni tra cibo, agricoltura e risorse naturali e la necessità di sostenere modelli di
agricoltura sostenibile e inclusiva nel Sud e nel Nord del mondo.
Durata: 1 incontro di 2/3 ore
Descrizione: Gli educatori GVC faranno una piccola introduzione alla classe sul tema e poi
seguiranno una serie di attività partecipative, attraverso la proiezione di vari documentari che
svilupperanno il confronto e il dibattito.
Gli educatori GVC animeranno la discussione attiva, condividendo le proprie impressioni sull’attività, commentarne le
dinamiche e gli esiti e motivare i comportamenti tenuti durante lo svolgimento.
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Da sudditi a cittadini
Percorso laboratoriale di storia contemporanea/educazione alla cittadinanza attiva
per studenti del 3° anno delle scuole secondarie di primo grado
A.S. 2014/2015
SOGGETTI PROPONENTI:
A.N.P.I. Pianoro
Associazione di promozione sociale Piantiamolamemoria (www.piantiamolamemoria.org)
L'A.N.P.I. di Pianoro e l'associazione Piantiamolamemoria propongono alle scuole secondarie di
primo grado nel Comune di Pianoro un percorso formativo, rivolto a studenti del terzo anno,
dedicato alla conoscenza della Costituzione italiana ed alla elaborazione creativa dei suoi principi
fondamentali.
Anche alla luce del protocollo d’intesa siglato il 24 luglio 2014 tra Ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca e Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - che all’Art. 2 individua
la necessità di “fornire contenuti e materiali di qualità per l’apprendimento delle discipline
storiche, assicurando opportunità di studio, ricerca e approfondimento con particolare riguardo ai
temi inerenti al movimento di Liberazione e all’età contemporanea” - e considerando sempre più
essenziale affrontare temi di storia contemporanea per praticare una educazione alla cittadinanza
attiva, così come chiaramente indicato dall’Europa, si propone un percorso attraverso il quale
accompagnare gli alunni verso l’acquisizione di conoscenze e competenze legate alla comprensione
del presente attraverso l'analisi del passato.
Nello specifico si affronterà la nascita della Costituzione repubblicana, partendo dall'Unità d'Italia e
quindi dallo statuto albertino, passando per il fascismo ed arrivando all'Assemblea costituente.
Del testo costituzionale saranno illustrati in particolare i principi fondamentali.
Il passo successivo sarà quello di analizzare in modo approfondito alcuni articoli mettendoli a
confronto con quelli analoghi ritrovabili o meno nello statuto albertino e nella Dichiarazione
Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, analizzando la storia dei temi che propongono e
cercando, nel presente, la loro attuazione. Gli articoli proposti (da concordare con gli insegnanti)
per l'analisi più approfondita sono i seguenti: 1,3, 9, 11, 34.
L'analisi dell'articolo 1 potrà essere comparata con l'analisi dei primi articoli di altre costituzioni
(europee e non).
Il prodotto finale dei laboratori sarà una installazione artistica ispirata ai temi affrontati a scuola, da
realizzarsi in vista di commemorazioni pubbliche che coinvolgono l'ANPI (25 aprile o 2 giugno).
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TEMI AFFRONTATI
-
Totalitarismi e democrazie
genesi e formulazione dei principi democratici
la Costituzione italiana.
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
-
Introduzione al progetto, discussione e messa a punto dell’ipotesi di lavoro;
ricerca di documentazione;
alternanza di attività individuali (casa, biblioteca ) e di gruppo (classe, aula multimediale);
produzione di approfondimenti anche con materiali non cartacei (visivi, sonori);
attività redazionali;
organizzazione delle strategie divulgative del lavoro prodotto.
MODALITÀ DI REALIZZAZIONE
Si propone di realizzare un tragitto presente-passato-presente, che parta appunto dal presente degli
studenti e, più precisamente, dallo scandaglio delle modalità attraverso le quali esso viene vissuto
concretamente dagli alunni, dai bisogni e dalle richieste di chiarimenti attorno ai quali esso si
organizza, dall’insieme di pregiudizi e di senso comune che ne configurano la percezione
immediata.
Si parte dalla conoscenza degli studenti della Costituzione. Si passa quindi al passato, attraverso un
percorso che, in base alla delimitazione del campo di indagine effettuato, si apre alla individuazione
e selezione di fonti, sia primarie che secondarie. Si ritorna infine al presente con l’obiettivo centrale
di una maggior consapevolezza dell'importanza della conoscenza storica ai fini di una più adeguata
e corretta comprensione della realtà, passata e soprattutto presente.
Nel progettare questo lavoro si sono tentate alcune scommesse:
-
optare per un orientamento storiografico che evidenzi l’importanza dello studio delle fonti,
nella loro pluralità e complessità, per la comprensione della realtà;
costruire un percorso didattico che, pur presentando caratteristiche particolari, si connetta
coerentemente con curricoli di storia che tengano conto di questi tre aspetti fondamentali:
- la storia come problema,
- la didattica della ricerca,
- il lavoro scolastico come laboratorio, ossia come progetto condiviso ed attivo.
OBIETTIVI
Obiettivi disciplinari:
tematizzare problematicamente l’oggetto della ricerca;
"leggere” e saper utilizzare il testo storiografico;
selezionare ed elaborare le informazioni raccolte in base al modello di lavoro prescelto;
rileggere e reinterrogare le fonti;
ampliare la ricerca per rispondere a nuove domande;
costruire il quadro contestuale;
organizzare approfondimenti;
conoscere periodi ed aspetti rilevanti di storia locale, nazionale ed anche internazionale;
sollecitare la riflessione critica anche sugli aspetti quotidiani del proprio presente.
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Obiettivi logico-operazionali:
conoscere ed inferire le relazioni tra specifici aspetti sociali e culturali ed il quadro generale del
periodo studiato;
analizzare, selezionare, comparare, generalizzare;
costruire mappe concettuali;
tradurre da un linguaggio ad un altro informazioni e concetti;
acquisire consapevolezza del carattere relativo delle strategie interpretative.
Obiettivi affettivo-relazionali:
- rafforzare la dimensione motivazionale dello studio della storia;
- comprendere le valenze formative del lavoro di gruppo;
- scoprire il carattere vitale del passato attraverso il dialogo con le fonti;
- rafforzare la consapevolezza dell’essere soggetti sociali attivi.
AZIONI
1) Il percorso prevede una PRIMA FASE da svolgersi in aula (possibilmente dotata di
videoproiettore), in orario di lezione, coordinata dalla docente Cinzia Venturoli, responsabile
didattica della “Rete degli archivi per non dimenticare”:
n° 2 incontri di 120 minuti cad. (max due classi per volta: non più di 50 studenti per incontro)
Temi affrontati: conoscenza dei caratteri essenziali del totalitarismo; formulazione di principi e
diritti costitutivi dello Stato democratico; lettura di articoli della Costituzione, per interpretare e
valutare il suo significato storico.
Modalità didattica: lezioni frontali, analisi e problematizzazioni collettive, lavori di gruppo.
2) La SECONDA FASE - da svolgersi in orario pomeridiano a scuola, ove fosse possibile, oppure
in altri spazi pubblici del Comune di Pianoro (per esempio, il Centro culturale giovanile Pianoro
Factory) - sarà coordinata da Massimiliano Martines, presidente dell'associazione “dry_art”, con
esperienza in laboratori creativi con studenti di scuole medie, dedicati al tema della Costituzione:
-
-
un breve incontro (a scuola) di presentazione delle attività laboratoriali
una visita al CUBO Unipol di Bologna (via Stalingrado) con percorso storico multimediale
interattivo; la visita servirà a dare ai giovani coinvolti spunti e stimoli creativi funzionali alle
attività laboratoriali
n° 6 laboratori di 120 minuti cad.; gruppi di max 15 studenti ad incontro
In questi incontri le conoscenze precedentemente acquisite saranno elaborate creativamente e
coinvolgeranno i partecipanti nella ideazione e realizzazione di una performance/installazione
artistica da svolgersi il 25 aprile e/o il 2 giugno 2015 in uno dei luoghi del territorio comunale che
ospiteranno le celebrazioni della Resistenza e/o della nascita della Repubblica.
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ORIENTAMENTO SCOLASTICO
PER LE CLASSI II E III
INCONTRI
DI ORIENTAMENTO AI SERVIZI DEL TERRITORIO PER I GIOVANI
PIANORESI
INCONTRI CON I GENITORI
STRUMENTI PER GLI INSEGNATI – IN APPOSITO QUADERNO
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Titolo
PERCORSO DI ORIENTAMENTO AI SERVIZI
per gli STUDENTI
Attività
Incontri di orientamento a rivolti agli alunni delle classi III
Presentazione delle opportunità offerte dal Comune e dal territorio di
Pianoro ai giovani
Destinatari
Alunni delle classi III
Descrizione intervento
Agli alunni verranno presentate le diverse opportunità che il Comune
di Pianoro e più in generale il territorio di Pianoro offre loro.
Alcuni di questi servizi possono interessare gli alunni da subito, altri
potranno invece essere loro utili in momenti successivi. Si ritiene
comunque opportuno presentare anche questi ultimi in quanto negli
alunni delle classi III del nostro territorio sono più difficilmente
raggiungibili negli anni successivi.
Durante l’incontro vengono presentati i servizi offerti da:
-Servizio CIOP (Centro di Informazione e Orientamento
Professionale)
-Sportello Eurodesk (servizio di orientamento alle opportunità di
mobilità europea: tirocini, volontariato, scambi giovanili, studio, ecc)
-Centro Culturale Giovanile (apertura, servizi e opportunità offerte)
-Opportunità nell’ambito Culturale e dello Sport
-Servizi offerti dalle Biblioteche
Al fine di aiutare i giovani a localizzare i servizi descritti si procede
alla loro visualizzazione attraverso l’applicazione informatica Google
Earth.
Vengono inoltre fornite a tutti i partecipanti all’incontro delle schede
descrittive dei servizi di cui si è parlato.
Realizzazione intervento
A cura delle operatrici dell’Ufficio Politiche giovanili del Comune di
Pianoro
Durata
L’intervento ha una durata di 1 ora per classe
E’ possibile organizzare una presentazione
contemporaneamente gli alunni di due classi
incontrando
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Titolo
PERCORSI DI ORIENTAMENTO per i
GENITORI
Attività
Incontri di orientamento rivolti ai genitori volti ad offrire strumenti
per sostenere i propri figli nel passaggio scuole medie-scuole
superiori.
Destinatari
Genitori degli alunni delle classi III
Aperto anche ai genitori delle classi II
Descrizione intervento
Il Comune di Pianoro attraverso i propri servizi orientativi e in
collaborazione con professionisti esterni, metterà a disposizione delle
classi terze della scuola secondaria di primo grado, alcuni momenti
dedicati all’informazione e all’orientamento rivolti ad alunni e
genitori. In particolare:
Per i genitori degli alunni frequentanti le classi terze della
scuola secondaria di primo grado:
Gli incontri rivolti ai genitori di alunni che dovranno compiere la
scelta scolastica avranno la finalità di offrire agli stessi strumenti utili
a sostenere i propri figli nel passaggio scuole medie-scuole superiori.
In particolare, gli obiettivi prefigurati sono:
- informare i genitori sulle opportunità offerte dal territorio e sulle
caratteristiche dei canali esistenti per la prosecuzione degli studi e
sull'assolvimento dell’obbligo scolastico
- sensibilizzare e preparare i genitori a sostenere i propri figli nello
sviluppo di una propria progettualita' personale, nella preparazione
alla scelta; fornire alcune competenze adatte a monitorare il percorso
di transizione tra i cicli e prevenire il rischio di
insuccesso/abbandono scolastico
- sensibilizzare i genitori ad agire in sinergia con l'istituzione
scolastica in modo da facilitare il monitoraggio delle variabili chiave
per l'efficacia del percorso formativo e di studio
Realizzazione intervento
A cura dell’Ufficio Ciop del Comune di Pianoro
Durata
Due incontri della durata di due ore, indicativamente nel mese di
dicembre
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STRUMENTI E RISORSE PER GLI INSEGNANTI
L’ORIENTAMENTO SCOLASTICO
Classi II e III
Il materiale è stato consegnato in apposito quaderno con il POT 2010-2011.
E’ possibile richiederne copia.
MATERIALI TRATTI DA:
PORTALE DEL CENTRO RISORSE PER L’ORIENTAMENTO
C/O Istituzione G. F Minguzzi
Via S. Isaia n. 90
Tel 051 5288526
Orari:
Mercoledì 9.00-13.00 / 15.00 – 17.00
Venerdì 9.00-13.00
[email protected]
sito internent: www.portaleorientamento.provincia.bologna.it
L’Ufficio Formazione e Orientamento Professionale del Comune di Pianoro offre agli
insegnanti informazioni e consulenza al fine di favorire l’utilizzo degli strumenti contenuti nel
presente dossier.
Il Centro Risorse per l’Orientamento può offrire invece una consulenza più approfondita sulla
strutturazione dei percorsi e/o sull’analisi dei lavori realizzati in classe.
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LE BIBLIOTECHE DEL
COMUNE DI PIANORO
“SILVIO MUCINI”
e
“DON LORENZO MILANI”
PRESENTANO ALLA
SCUOLA SECONDARIA
I LORO SERVIZI E I PROGETTI DI
PROMOZIONE ALLA LETTURA PER L’ANNO
SCOLASTICO 2014-2015
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- INDICE –
“UNA BIBLIOTECA AMICA” – I SERVIZI ALLE SCUOLE
-
La prima visita
Le visite tematiche
Il prestito
I servizi multimediali
Le bibliografie
INIZIATIVE DI PROMOZIONE E QUALIFICAZIONE DELLA LETTURA
- Il futuro è per tutti. Storie di ragazze e ragazzi che ce la fanno
- La storia in pellicola ( rassegna cinematografica)
Le attività si effettuano solamente su prenotazione, orari particolari di prestito
potranno essere concordati con le bibliotecarie.
Dopo aver comunicato ai referenti POT del Comune l’adesione delle classi, il
calendario degli incontri e delle attività dovrà essere concordato direttamente
tra le insegnanti e le biblioteche di:
- Rastignano - Manuela Zocca: Martedì e mercoledì (9.00 - 13.30), giovedì (14.00 16.00) Tel. 051-6260675.
- Pianoro - Milena Zuppiroli (referente sezione bambini e ragazzi cooperativa
Open Group): mercoledì, giovedì (9.00 – 13.30) Tel. 051-774654
UNA BIBLIOTECA AMICA
- I servizi per conoscere la biblioteca –
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“PRIMA VISITA GUIDATA”
È un primo contatto con la biblioteca e i suoi servizi: viene effettuata in ambedue le sedi e una
sola volta per classe durante tutti tre anni; vengono brevemente spiegati gli scopi che si prefigge
una biblioteca di pubblica lettura e i modi per usufruire dei servizi che essa offre. Il livello
esplicativo è adeguato all'età dei ragazzi, alle loro capacità di attenzione e alle loro conoscenze.
Il tempo medio per una “prima visita” si aggira sulle due ore, durante le quali vengono mostrati
anche i servizi non strettamente bibliotecari: l’ascolto musica, il servizio video e i servizi
multimediali.
Al termine di ogni incontro si potranno prendere i libri a prestito.
“ VISITE TEMATICHE ”
a) è possibile richiedere incontri a tema condotti dalle bibliotecarie in cui utilizzare
particolari bibliografie o affrontare temi specifici.
b) si organizzano, inoltre, incontri specifici per guidare gli studenti all’utilizzo degli
strumenti di ricerca presenti in biblioteca come il catalogo OPAC, enciclopedie, dizionari, cd
rom, banche dati e altro materiale in consultazione.
Questi incontri dovranno essere concordati anticipatamente e potranno essere effettuati solo in
base alla disponibilità delle biblioteche, in relazione al numero delle richieste.
“ PRESTITO “
I ragazzi, guidati dai bibliotecari e dagli insegnanti, possono scegliere i libri da riportare in
classe; salvo particolari eccezioni è consentito il prestito di un libro ad alunno, per le insegnanti
non ci sono limiti.
Ricordiamo che il prestito è effettuato alla classe nel suo complesso e che gli insegnanti stessi
ne sono responsabili. Ciò significa che eventuali disguidi (come smarrimenti o ritardi nelle
restituzioni) dovranno essere risolti con i bibliotecari dall'insegnante che ha accompagnato i
ragazzi in biblioteca.
Le classi possono effettuare i CAMBI LIBRO, come sempre su prenotazione;
gli insegnanti che vorranno effettuare personalmente le operazioni di prestito con la consulenza
specifica dei bibliotecari, dovranno concordare il servizio.
“ SERVIZI MULTIMEDIALI“
Il patrimonio di videocassette e DVD comprende opere di divulgazione (prevalentemente
scientifica e storica), opere cinematografiche e cartoni animati.
Per la consultazione di questo materiale è stato predisposto un elenco facilitato disponibile
presso le biblioteche e consultabile anche on-line alla pagina:
http://www.comune.pianoro.bo.it/servizi/cultura/-Biblioteche_Comunali/
Il servizio viene effettuato nelle salette video delle biblioteche : Pianoro circa 30 posti;
Rastignano circa 40 posti.
Sono inoltre disponibili CD musicali, AUDIO libri e CD ROM.
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Tutto il patrimonio multimediale è disponibile al prestito per quegli insegnanti che lo ritengano
utile nel lavoro scolastico. Su richiesta delle insegnanti, con qualche giorno di anticipo, il
patrimonio multimediale può essere trasferito da una sede all’altra.
“BIBLIOGRAFIE PERMANENTI, CONSULENZE SU PERCORSI TEMATICI E
SEGNALAZIONI BIBLIOGRAFICHE DI LIBRI E MATERIALE AUDIOVISIVO”
In questi anni le biblioteche, a supporto di iniziative fatte sul territorio e per le scuole, si sono
attivate nella stesura di una serie di bibliografie, che continuano ad essere aggiornate attraverso
l’acquisto di libri e materiale multimediale inerente. Le bibliografie sono sempre a disposizione
delle insegnanti che ne vogliano fare uso e possono essere consultate sia in supporto cartaceo in
biblioteca, che in formato elettronico sul sito del Comune di Pianoro, all’indirizzo:
http://www.comune.pianoro.bo.it/servizi/cultura/-Biblioteche_Comunali/
Le bibliografie permanenti ora a disposizione sono:
1- UNA BIBLIOTECA MULTICULTURALE
Questo catalogo è stato pensato per sollecitare la conoscenza e il dialogo tra le varie culture
attraverso racconti e testimonianze di usi e tradizioni; non costituisce una sezione a sé stante
ma un percorso trasversale tra le letterature e i generi, composto da:
a) un percorso bibliografico specifico: con documenti identificabili attraverso un’apposita
etichetta;
b) dizionari e testi per ragazzi in varie lingue originali, bilingue e multilingue raccolti insieme in
un unico scaffale.
2- LASCIAMO UN SEGNO – Cittadinanza attiva, educazione alla legalità e lotta alle
mafie
Nata inizialmente dalla collaborazione tra il Servizio Biblioteche, l’Assessorato Pace e Diritti e
l’associazione Libera Terra, questa bibliografia è una proposta di riflessione sulle tematiche
dell’educazione alla legalità e alla convivenza civile per gli adulti, i bambini e i loro educatori,
attraverso il patrimonio librario delle biblioteche di Pianoro e Rastignano.
Le bibliotecarie, a richiesta delle insegnanti e su prenotazione, sono a disposizione anche per
stilare bibliografie su specifici argomenti, all’interno del patrimonio delle biblioteche.
Inoltre, per mantenere la “buona prassi” della frequentazione delle biblioteche da parte dei
bambini anche durante le vacanze, è possibile concordare un elenco di consigli di lettura di libri
che potranno trovare nelle biblioteche.
“ INIZIATIVE DI PROMOZIONE E QUALIFICAZIONE DELLA
LETTURA”
“IL FUTURO É PER TUTTI”
Storie di ragazze e ragazzi che ce la fanno
Il progetto organizzato e finanziato dalle biblioteche in collaborazione con Ufficio
Politiche Giovanili del comune di Pianoro sarà indirizzato per quest’anno scolastico a
due classi terze della scuola secondaria di primo grado (una classe ogni istituto
comprensivo, Rastignano e Pianoro).
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Il progetto è ideato e condotto dal Dott.Davide Pace di EquiLibri coop.sociale
Tanto si sente parlare, in questo periodo, di mancanza di prospettive per le giovani
generazioni, di difficoltà a trovare la propria strada, di un futuro impossibile e inesistente.
Questa atmosfera si ripercuote negativamente sui ragazzi e le ragazze di oggi, nei quali spesso
viene meno una percezione positiva della realtà, che porta a chiudere la strada alle speranze, ai
desideri, ai progetti. E anche quando i sogni non sono del tutto scomparsi, viene meno il
coraggio di inseguirli e di raccontarli, in primo luogo a se stessi.
Le storie possono allora diventare un efficace antidoto all’assenza di futuro. Esse riannodano i
fili delle singole esistenze, consentendo di ritrovare un universo di senso nei racconti dei tanti
protagonisti di carta che con determinazione e coraggio lottano per realizzare i propri sogni e i
propri ideali, accettando la sfida di crescere. Le storie ci consentono di vedere le grandi
conquiste realizzate nel tempo, cosa siamo e cosa possiamo diventare, senza lasciarci
paralizzare, disorientare e ipnotizzare dal peggio e da una dimensione ripiegata su se stessa. Ci
consentono di prendere coraggio, di costruirci una prospettiva, di viaggiare in mondi diversi,
passati e futuri: chi lo fa si sente immediatamente più forte. Se ce l’hanno fatta loro, i
protagonisti di tante sfide di cui è ricca la letteratura contemporanea per ragazzi, possiamo
farcela anche noi. Ed è questo che ci raccontano tanti giovani protagonisti: che si può diventare
grandi, raggiungere le proprie mete, vincere le proprie sfide e le proprie paure, “nonostante
tutto”. Che è importante non accontentarsi, puntare in alto e conquistarsi la propria libertà.
Accettare la sfida di mettersi in gioco, e lasciare aperta la strada all’avventura, cioè alle “cose
che verranno”.
La letteratura diventa così un’importante occasione per sollecitare e stimolare le capacità dei
giovani di resistere, di essere creativi e vitali. E il miglior regalo che possiamo fare ai ragazzi e
alle ragazze di oggi è quello di aiutarli a coltivare quello che hanno nel cuore, i loro talenti, le
loro passioni; a soddisfare la loro fame di avventura e di scoperte; aiutarli a “guardare in
direzione delle stelle”, cioè ad alzare la testa, a credere che un futuro è sempre possibile, per
ognuno di noi.
La bibliografia
L’attività prende il via da una bibliografia di titoli che la biblioteca metterà a disposizione delle
due classi che partecipano agli incontri. Le bibliografie verranno organizzate, oltre che per fasce
d’età e chiavi di lettura, attraverso una selezione più ampia (bibliografia generale) ed una più
ristretta (gli indispensabili), che raccoglie i titoli ritenuti migliori e la cui lettura è suggerita alle
classi secondo la disponibilità dei volumi da parte della biblioteca.
Gli incontri con le classi
Il percorso si articola in due incontri:
• primo incontro: si introducono le diverse piste di lettura che caratterizzano il percorso e si
presentano alcuni volumi della bibliografia di riferimento, attraverso il dialogo con i ragazzi e la
lettura di brani particolarmente significativi.
• secondo incontro: i libri letti dai ragazzi vengono analizzati e discussi, in un confronto aperto
sulla lettura e sul tema del percorso.
Entrambi gli incontri si possono collegare al percorso “Fuorilegge”. L’adesione al progetto è
un'occasione per continuare a leggere, a parlare e a scrivere di libri per tutto l'anno, e consente
di diventar parte della comunità on-line dei lettori fuorilegge. Gli operatori di Equilibri
forniranno le istruzioni e i suggerimenti per dialogare con gli Avamposti di lettura, per scrivere
articoli, recensioni e commenti su Fuorilegge on-line (www.fuorilegge.org).
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Organizzazione:
un incontro per classe nella stessa mattina della durata di 90-120 minuti, a
ciascun incontro prende parte una classe per volta;
il progetto si effettua in due mattine , a distanza di 4/5 settimane l’uno
dall’altro da concordare fra i due istituti e le biblioteche secondo il seguente
calendario:
1° incontro dal 3 al 5 febbraio2015 - 2° incontro dal 3 al 5 marzo 2015
LA STORIA IN PELLICOLA
Progetto di “cineforum storico” curricolare
(vedi Rassegne Cinematografiche)
Da sempre il cinema si costituisce come uno strumento per indispensabile per comprendere il
nostro passato: i film, pur essendo documenti di finzione, sono ricchissimi di particolari e di
informazioni relative alla vita sociale, alle ambientazioni, agli eventi grandi e piccoli dell'epoca
a cui essi si riferiscono. Possono approfondire episodi e aspetti di un evento o di un periodo
storico e riempirlo di volti, storie, emotività; ad offrire chiavi di lettura e punti di vista
differenti da quelli abitualmente proposti.
Com’è noto, poi, l’uso del multimediale come risorsa complementare alle lezioni frontali è
sempre di più considerato come uno strumento fondamentale per consentire a tutti il
consolidamento delle competenze da apprendere.
Infine i titoli scelti, fuori dal consueto circuito del cinema per ragazzi, consentiranno loro di
avvicinarsi a prodotti cinematografici più curati e complessi.
La possibilità di poter offrire un supporto all’attività didattica, grazie al patrimonio delle nostre
biblioteche, ci ha spinto a realizzare questo progetto di “cineforum storico” che vogliamo
proporre a tutte le classi della scuola secondaria di primo grado.
La filmografia proposta, suddivisa per secoli di riferimento, ripercorre il periodo storico dal
Medioevo fino all’età contemporanea, oggetto dei programmi di studio della scuola secondaria di
primo grado.
La filmografia sarà rivista e arricchita nel corso dell’anno con le novità che usciranno in DVD.
Gli incontri si svolgeranno unicamente presso le biblioteche di Pianoro e Rastignano e
prevedono una breve presentazione del film, la sua visione e un momento conclusivo di
confronto; Ogni classe potrà effettuare due incontri.
Le classi che intendono partecipare al progetto dovranno confermare la propria generica
adesione entro il 20 ottobre 2015; a queste classi verrà poi consegnata la filmografia completa
di sinossi per poter scegliere i film da vedere.
I singoli incontri di visione si concorderanno nell’arco dell’anno scolastico direttamente con le
biblioteche, almeno tre settimane prima della data desiderata.
durante la visita in biblioteca per la visone dei film sarà possibile effettuare il prestito dei libri,
in modo da poter consolidare anche la frequentazione della biblioteca e dare ai ragazzi
un’ampia scelta per le loro letture.
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SALUTE E PREVENZIONE
ISTITUTO RAMAZZINI : INTERVENTO DI INFORMAZIONE IN
AULA SULLE TEMATICHE LEGATE ALLA RICERCA
SCIENTIFICA IN CAMPO ONCOLOGICO E SUI POSSIBILI
INTERVENTI DI PREVENZIONE (CLASSI II)
AVIS: DONARE IL SANGUE È UN GESTO DI SOLIDARIETÀ
(CLASSI II E III)
SPAZIO GIOVANI (CLASSI III)
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ISTITUTO RAMAZZINI
Intervento di informazione in aula sulle tematiche legate alla ricerca scientifica in campo
oncologico e sui possibili interventi di prevenzione.
L’Istituto Nazionale per lo Studio ed il Controllo dei Tumori e delle Malattie Ambientali
“Bernardino Ramazzini”, costituito nel 1987, è una cooperativa ONLUS, della quale attualmente
fanno parte oltre 25.000 Soci, dei quali circa il 90% distribuiti nel territorio della Provincia di
Bologna.
La missione
“Prevenire è meglio che curare”, costituisce l’eredità più importante lasciataci dal medico
Carpigiano Bernardino Ramazzini (1633-1714), padre della Medicina del Lavoro.
Tutti i nostri sforzi e le nostre attività nel campo della lotta contro il cancro sono guidati da questo
importante principio; nei laboratori di ricerca, nei nostri ambulatori, nei nostri incontri con i
cittadini, cerchiamo di infondere la cultura della prevenzione, perché solo attraverso essa possiamo
pensare di vincere questa difficile sfida.
Le attività dell’Istituto Ramazzini sono incentrate principalmente in tre aree di intervento:
1. La prevenzione primaria, prevenzione primaria dei tumori con la promozione della ricerca
scientifica
2. La messa in atto di programmi clinici di diagnosi precoce dei tumori
3. la diffusione dell’informazione sui rischi cancerogeni ambientali e professionali.
In particolare, la Ricerca Scientifica viene svolta presso il Centro di Ricerca sul Cancro “ Cesare
Maltoni “ nel Castello di Bentivoglio dove, da oltre 40 anni, vengono condotti studi sperimentali di
cancerogenicità su animali da laboratorio, finalizzati alla identificazione e quantificazione dei rischi
cancerogeni di composti, agenti e tecnologie presenti negli ambienti di vita generale e di lavoro.
Proposta:
Intervento di informazione in aula sulle tematiche legate alla ricerca scientifica in campo
oncologico e sui possibili interventi di prevenzione.
Destinatari:
Classi seconde della scuola secondaria di primo grado (abbinate a gruppi di due classi – massimo
tre)
Gli incontri saranno tenuti da ricercatori del Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni
dell’Istituto Ramazzini e dal Dottor Alceste Masina, nato a Bologna il 17/10/1946 e residente a
Pianoro; Socio dell’Istituto Ramazzini dalla sua fondazione, Collaboratore del Professor Cesare
Maltoni, laureato in Medicina e Chirurgia, e Specialista in Oncologia ed in Scienza
dell’Alimentazione. Fino al Gennaio 2010 ha diretto l’Unità Operativa Complessa di Oncologia e
l’Hospice dell’Azienda USL di Imola.
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Durata:
-un incontro della durata di un’ora e mezza (o se non è possibile per ragioni organizzative di un’ora)
Tematiche degli incontri:
Durante gli incontri verranno sviluppate le seguenti tematiche:
-Educazione Sanitaria ed i corretti comportamenti di vita, al fine di mantenere lo stato di salute e di
evitare, nei limiti del possibile, l’insorgenza di malattie neoplastiche.
-la Prevenzione Primaria, con particolare riguardo ai fattori cancerogeni presenti nell’ambiente di
vita generale e di lavoro, quali: alcuni agenti chimici (benzene, pesticidi, i dolcificanti alimentari,
ecc…), alcuni agenti fisici (l’amianto, le radiazioni ionizzanti, i campi elettromagnetici generati
dalla corrente elettrica e dai telefoni cellulari).
-la Ricerca scientifica: potenzialità, risultati e limiti. Il lavoro svolto dall’Istituto Ramazzini.
Potrebbe essere utile prevedere una visita ai Laboratori sperimentali di Bentivoglio al fine di
presentare agli studenti una realtà di lavoro molto particolare, poco conosciuta e fra i pochi esempi
nel nostro Paese.
Organizzazione:
Per l’organizzazione degli incontri contattare:
Ufficio Politiche Giovanili
Laura Raitè
Email: [email protected]
Tel: 051 652 91 08 - 75
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Presentazione del progetto AVIS Bologna
Laboratorio didattico teatrale rivolto alle scuole secondarie di primo grado
di Bologna e Provincia
Premessa
La proposta artistico-educativa ha come obiettivo principale la conoscenza del corpo, del suo
funzionamento, di tutte le buone abitudini per mantenerlo sano ed ha al suo interno finalità utili
per costruire le basi necessarie alla crescita di un cittadino attento.
Vuole inoltre sollecitare un lavoro trasversale dedicato alla parola donazione intesa nei suoi
molteplici significati .
Crediamo infatti che un percorso di questo tipo contribuisca allo sviluppo di strumenti culturali
importanti per diventare un adulto consapevole.
Attraverso una lezione-spettacolo interattiva si andranno ad affrontare numerosi aspetti e
tematiche creando collegamenti, riflessioni e suggestioni utili anche al lavoro delle insegnanti.
Lo strumento che ci permetterà di raggiungere questi obiettivi, sarà la formula del laboratorio
teatrale.
Perché il teatro
Il teatro ha potenzialità educative straordinarie perché permette di abbattere l’alto muro della
timidezza, consentendo al singolo, compatibilmente con la sua disponibilità di uscire allo
scoperto, di farsi strumento di comunicazione a tutto tondo mettendo in gioco corpo, voce,
mimica, gestualità, emozioni. Il teatro infatti ha una duplice dimensione: sociale ed estetica;
possiede una serie d'obiettivi educativi e di finalità culturali, in quanto esperienza stimolante,
sociale e socializzante (il teatro è socialità, scelta di stare insieme, conoscenza dell'altro e di sé)
ed aiuta l'esercizio del giudizio, del ragionamento, affina lo spirito critico e stimola la sensibilità
estetica. Inoltre, agendo sulle emozioni, tocca le corde più profonde della vita affettiva del
soggetto, arricchisce gli strumenti linguistici, concorre alla formazione di una personalità
armonica puntando sul divertimento.
Quattro le principali tematiche affrontate:
• il sangue non si fabbrica in laboratorio, ma è indispensabile alla vita
• la donazione e il volontariato
• la conoscenza delle buone prassi alimentari per uno stile di vita sano e salutare
• l’importanza della persona, della sua sicurezza e il rispetto dell’ambiente
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Modalità di svolgimento
Lezione spettacolo della durata di 2 ore circa
La lezione- spettacolo è una performance teatrale che si avvale di una serie di strumenti
multimediali, artistici e didattici per interagire con la classe( o le classi, se partecipano più di una
contemporaneamente) e raccontare e comprendere il significato della donazione, l’importanza
delle buone prassi senza tralasciare l’aspetto scientifico.
La partecipazione interattiva e il coinvolgimento diretto degli alunni nello spazio ‘scenico’ sarà
strumento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi educativi e per la conoscenza dei
messaggi culturali, sanitari e sociali di AVIS
Per la realizzazione della lezione spettacolo
Gesti di Carta fornisce attrezzatura audio, luci e video proiezione per la realizzazione del
laboratorio teatrale oltre at rucco, parrucco e strumenti di scena.
Giorgio Serra, in arte Matitaccia, ha realizzato la scenografia.
Lo spazio occorrente è:
- auditorium della scuola
- aula magna
- palestra
- teatro se Avis lo ritiene opportuno
Possibili ambiti di approfondimento :
- Educazione alimentare: Sviluppare una coscienza alimentare che aiuti l’alunno ad essere
sempre più consapevole ed autonomo nelle scelte riguardanti benessere e salute.
Promuove uno stile di vita sano e salutare.
- Educare a prevenire: Prendere coscienza dello stato di benessere psicofisico.
Comprendere l’importanza e il valore complessivo della persona e della sua sicurezza.
Usare comportamenti di prevenzione al fine di tutelare la salute propria e della collettività.
Comprendere l’importanza dell’igiene personale.
Usare comportamenti di prevenzione al fine di tutelare se stessi e gli altri distogliendoli
dall’uso di droga, alcool e tabacco.
- Educazione ambientale: Prendere consapevolezza che l’ambiente non può essere
considerato uno spazio illimitato e che le risorse del pianeta non sono infinite.
Per poter sottolineare la trasversalità del nostro intervento verrà consegnato agli insegnanti ed
ai ragazzi un opuscolo che raccoglie i contenuti proposti dal laboratorio teatrale e fornisce
anche stimoli di riflessione e approfondimento, da poter ulteriormente sviluppare in futuro in
classe.
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La trasversalità in questo caso deve essere letta come multidisciplinarietà, come possibilità che
un tema di ricerca extracurricolare riceva un sostegno educativo e di contenuto dall’intero
sistema disciplinare.
Le materie interessate saranno: italiano, storia, scienze ed educazione artistica
a cura di :
Avis Bologna - Area Scuola William Amadori [email protected]
William Zuntini [email protected]
e
Giosi D’Amore , Giulia Finelli www.gestidicarta.it
Costi per il materiale didatticodidattico-informativo
e per la realizzazione del laboratorio teatrale
Dott.ssa Giosi D’Amore
Dott.ssa Giulia Finelli
Gesti di Carta
Educazioni artisitiche per persone e luoghi
Via del Pratello,45 – 40122 Bologna
www.gestidicarta.it - [email protected]
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SPAZIO GIOVANI
UNO SPAZIO DEDICATO AI GIOVANI MA ANCHE A GENITORI, EDUCATORI, INSEGNANTI,
ALLENATORI SPORTIVI… DOVE È POSSIBILE TROVARE: INFORMAZIONI, AIUTO,
CONSULENZA RIGUARDO A: SESSUALITÀ, CONTRACCEZIONE, GRAVIDANZA, ALIMENTAZIONE,
COMPORTAMENTI A RISCHIO,USO DI SOSTANZE, DIFFICOLTÀ RELAZIONALI, HIV, AIDS,FUMO…
GRATUITO, AD ACCESSO LIBERO
Progetto: ADOLESCENZA, CRESCITA, SESSUALITÀ
Progetto del Distretto di San Lazzaro – Spazio Giovani
Responsabile Dott.ssa Carla Calanchini
Da tempo lo Spazio Giovani, nell’ambito dei Piani per la Salute, propone alle classi terze delle
scuole secondarie di primo grado un progetto volto a favorire il benessere psicofisico e relazionale
nella preadolescenza. La delicata fase di transizione che i ragazzi e le ragazze affrontano a questa
età, contraddistinta dalle trasformazioni corporee e da un maggior bisogno di autonomia e di
inserimento nel gruppo dei pari, necessita di una specifica attenzione e di spazi di approfondimento.
Gli incontri con figure esperte quali ginecologa, psicologa ed educatore possono rappresentare
momenti di confronto utili per riflettere su ciò che caratterizza il periodo evolutivo, per chiarire
dubbi ed informazioni distorte e per fare conoscere ai ragazzi ed alle ragazze un servizio, lo Spazio
Giovani, a loro dedicato. La metodologia di lavoro utilizza il gruppo classe come ambito di
confronto tra pari e di esplicitazione delle problematiche condivise.
Fino ad oggi gli incontri si sono svolti presso i diversi Istituti Comprensivi coinvolti. Dal novembre
2009, per favorire l’accesso per i giovani dei Comuni di Monghidoro, Loiano e Pianoro, presso i
locali del Centro Civico di Rastignano, il Comune di Pianoro in collaborazione con l’AUSL ha
aperto un punto di accesso dello Spazio Giovani. In considerazione degli ampi spazi disponibili e
della funzionalità dedicata, gli incontri avverranno presso tale sede, che diventerà così nota agli
studenti quale Servizio di riferimento sul territorio.
Finalità:
• Favorire il benessere psico-fisico e la consapevolezza delle possibili problematiche legate
alla sessualità ed a nuovi stili di divertimento.
Obiettivi:
• Ampliare le conoscenze relative allo sviluppo sessuale ed alle modificazioni psicorelazionali
del periodo adolesecenziale
• Ampliare la consapevolezza dei rischi connessi ai nuovi stili di divertimento
• Fornire elementi di conoscenza relativi alla contraccezione, alla prevenzione delle malattie
sessualmente trasmesse ed AIDS.
Destinatari:
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•
Studenti e studentesse delle classi terze medie
Contenuti :
• Modificazioni corporee, psicologiche e relazionali in preadolescenza e adolescenza
• Relazioni con i coetanei, con l’altro sesso e con i genitori
• Appartenenza al gruppo, trasgressione e stili di divertimento
• Sessualità e affettività
• Contraccezione e malattie sessualmente trasmesse
Metodologia:
Il percorso si articola in due incontri da due ore ciascuno (o un incontro da tre ore). Il metodo di
lavoro utilizza la discussione in piccolo gruppo ed in plenaria; le attivazioni prevedono brain
storming, role playing e la compilazione di schede di lavoro.
Sede degli incontri:
Spazio Giovani di Rastignano , Via A. Costa 66
Organizzazione pratica:
Contattare l’ufficio Politiche Giovanili al fine di concordare le date degli incontri.
Incontro con insegnanti e genitori:
Nel corso di quest’annualità potrà essere introdotto un incontro rivolto ad insegnanti e genitori con
l’obiettivo di dare maggiore continuità alle attività svolte con gli studenti.
Operatori coinvolti:
Dott.ssa Carla Calanchini- ginecologa del Consultorio Familiare e Spazio Giovani del Distretto di
San Lazzaro- Tel.0516224202- Email [email protected]
Dott.ssa Elena Greco- psicologa del Consultorio Familiare e Spazio Giovani del Distretto di San
Lazzaro- 0516224283 e Spazio Giovani
Collaborano al progetto ed allo svolgimento degli incontri educatori professionali che lavorano
all’interno di progetti educativi dei Comuni o del Distretto su delega dell’AUSL
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PROGETTO
PATCHWORK & KISMET
ANNO SCOLASTICO 2014-15
CONSULENZA PSICOLOGICA PER SCUOLE E FAMIGLIE
PREVENZIONE DEL DISAGIO E
PROMOZIONE DEL BENESSERE
IN ETA’ EVOLUTIVA
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Presentazione del progetto.
Il Progetto Patchwork affronta il tema dell’ascolto dei problemi dei bambini, sui vari
ordini di scuola: Scuola d’Infanzia, Primaria e Secondaria. Osservando gli stessi bambini, i
genitori e gli insegnanti di oggi non si può non essere colpiti dalle difficoltà rappresentate
spesso da uno stile relazionale e comunicativo che non riesce ad entrare in contatto con le
reciproche esigenze, capacità e difficoltà. La scuola, nonostante gli sforzi e le risorse
messe in campo, spesso fatica ad entrare in vera sintonia con i bambini e le famiglie e,
d’altra parte, chiede loro di adattarsi alle regole istituzionali, il più delle volte senza
rendersi conto che i bambini di oggi crescono e sono cresciuti, in famiglia come nelle
istituzioni per l’infanzia, in ambienti nei quali l’educazione è stata improntata al dialogo e
alla relazione più che al rispetto formale delle regole e dei ruoli. Inoltre il particolare
periodo di crisi che stenta a concludersi sta avendo importanti conseguenze sul piano
della qualità della vita e del benessere sociale con implicazioni, inevitabili, sulla vita delle
famiglie che sono alla continua ricerca di un adattamento rispetto a ciò che accade in Italia
ed in Europa. D’altra parte, la scuola e gli insegnanti per primi fanno parte di questo
contesto e, a loro volta, richiedono un ascolto ed un aiuto competente per lavorare al
meglio con famiglie, colleghi e loro stessi. Oggi una delle sfide educative fondamentali si
gioca sulla possibilità di aumentare la loro consapevolezza, la competenza comunicativa e
il benessere all’interno del proprio ambiente di lavoro.
Il progetto che proponiamo applica le conoscenze, gli strumenti e le metodologie
acquisite con l’esperienza di ricerca e intervento. Lo scopo è quello di sviluppare un
intervento nella direzione di una reale ed efficace prevenzione del disagio futuro,
attraverso strumenti, tipici della Psicologia dello Sviluppo, che non intervengano solo sul
piano cognitivo, ma siano capaci di coinvolgere anche i piani delle emozioni, quelli dei
comportamenti profondi e dei vissuti, così come le esperienze corporee dei partecipanti.
La linea di ricerca in cui si inserisce il progetto indica chiaramente come, per un
armonico sviluppo della personalità, sia indispensabile che vengano soddisfatti
pienamente nei bambini una serie di bisogni fondamentali, quali per esempio il sentirsi
sostenuti ed il poter appoggiarsi all’altro, l’aver sentito un contenimento alle proprie
emozioni da parte dell’adulto, la possibilità di affermare con forza e calma le proprie
richieste e bisogni.
Lo scopo che si propone il progetto è di aiutare e sensibilizzare le persone che
lavorano nelle scuole e sul territorio a capire e ascoltare i bambini e i loro problemi, al fine
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di prevenire ed individuare precocemente il loro disagio in ambito scolastico, familiare e
relazionale. La realizzazione, quindi, di una rete di collaborazione con i Servizi presenti sul
territorio è parte integrante del progetto.
Concretamente si possono realizzare una serie di attività:
-
Proposte formative per insegnanti e genitori
Svolgimento di attività idonee a promuovere strategie, competenze e abilità in campo
formativo, educativo, relazionale-affettivo e organizzativo.
-
Incontri per INSEGNANTI nascono dall’idea della centralità dell’insegnante nel
processo educativo scolastico e come potenziale promotore del benessere egli
stesso. In questo caso viene privilegiato l’uso di Tecniche Attive nella conduzione
degli incontri.
-
Le proposte per i GENITORI intendono offrire attività di formazione e di
consulenza a livello di gruppi o individuale. La creazione di spazi di riflessione e
condivisione su temi riguardanti il ruolo di genitore, la relazione coi figli, il rapporto
con la scuola e su altri temi verso cui viene espresso il desiderio di maggior
approfondimento. L’intervento deve essere volto a mettere a disposizione dei
genitori conoscenze che li pongano in grado di sviluppare in modo pieno,
consapevole ed efficace, la loro funzione educativa.
-
Sportello d’ascolto e di aiuto psicologico
Per insegnanti sulle difficoltà educative che incontrano e sui segnali di disagio che
rilevano, sui rapporti coi genitori, sulle possibili forme di collaborazione tra gli
insegnanti stessi:
Per genitori, previa loro richiesta, allo scopo di offrire uno spazio di riflessione e
accoglienza
rispetto
alle
problematiche
relazionali
incontrate
nel
corso
dell’educazione e della crescita dei figli.
-
Osservazioni
Nel contesto classe, durante lo svolgimento delle lezioni, permettono di rilevare il
comportamento dei bambini sia nell’interazione tra i compagni, sia con l’insegnante. Le
osservazioni sono precedute da un incontro di consulenza che ne valuta la necessità
89
rispetto ad altri interventi possibili e sono seguite da momenti di incontro, restituzione e
scambio sulle situazioni rilevate, per elaborare strategie di intervento.
-
Attività con il gruppo classe
-
alle Scuole Elementari, si può individuare assieme agli insegnanti una tematica
che risulta di rilievo per quel gruppo classe e, sempre con loro, progettare un
intervento che coinvolga in maniera più attiva lo psicologo coi bambini.
-
alle Scuole Medie si progettano e realizzano ”Laboratori accoglienza” per tutte le
prime al fine di favorire l’inserimento e la socializzazione tra i ragazzi nella nuova
realtà scolastica, e “laboratori tematici” per le altre sezioni nelle quali emergessero
temi particolari necessari di un approfondimento.
-
Collaborazione con gli ENTI TERRITORIALI PUBBLICI E PRIVATI, AUSL
referenti, con i responsabili locali dell’istruzione, della cultura e dei servizi socioassistenziali.
Gli psicologi
Gli psicologi che si occupano della realizzazione del Progetto Patchwork sono Mattia Minghetti e Nicola
Corazzari (entrambi Psicologi e Psicoterapeuti specialisti in Psicologia dell’Età Evolutiva).
Aree di intervento di Mattia Minghetti
Scuole d’Infanzia di Rastignano e Pianoro
Scuola primaria di Rastignano
Scuola secondaria di Rastignano
Aree di intervento di Nicola Corazzari
Scuola primaria di Pianoro
Scuola secondaria di Pianoro
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Come aderire
Genitori.
I genitori che desiderano richiedere una consulenza presso lo sportello psicologico possono contattare
l’Ufficio Scuola del Comune di Pianoro specificando a quale scuola del territorio sono iscritti i figli in modo da
attivare lo specialista dedicato. Si possono utilizzare i seguenti recapiti:
051.6529106/155
m@il: [email protected]
c/o Centro Civico di Rastignano, Via Andrea Costa, 66.
L’accesso è gratuito. Le famiglie sono pregate di comunicare eventuali impedimenti almeno 24 ore prima
dell’appuntamento pre-fissato per concedere, a chi ne avesse la necessità, l’accesso allo sportello.
Insegnanti.
Insegnanti che desiderano aderire al Progetto Patchwork possono comunicarlo all’Ufficio Scuola attraverso i
consueti recapiti:
051.6529106/155
m@il: [email protected]
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Azienda USL Bologna
Distretto di San Lazzaro di Savena
Area dell’Integrazione Socio-Sanitaria
Settore Minori
COMUNE DI PIANORO
Progetto Kismet
2014/2015
Interazione con scuola,
luogo d’aggregazione e territorio
Ref. Progetto Kismet: E.P. Silvia Minelli
A cura di: Ed. Angela Stoffella, M.Francesca Valli, Valerio Cané
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SOGGETTI COINVOLTI:
Az.Usl di Bologna
Area dell’Integrazione SocioSanitaria - Distretto di S. Lazzaro di Savena.
Responsabil: Dott. Alberto Mingarelli
Ref. Progetto: E.P. Silvia Minelli,
Assistenti Sociali: Isabella Giovannini, Milena Celi
NeuroPsichiatria infantile: E.P. Marina Riviello
Comune di Pianoro
Dott.Nicola Corazzari referente progetto Patchwork
Assessorato Politiche Sociali Riccardo Dall’Olio,
Assessorato Pubblica Istruzione Dott.ssa Franca Filippini
Resp.Coord. Area Sociale Dott. Andrea DeMaria
Istituto Comprensivo di Rastignano
Dirigente scolastico dell’istituto Comprensivo di Rastignano
Insegnanti delle scuole medie di Rastignano
Istituto Comprensivo di Pianoro Nuovo
Dirigente scolastico dell’istituto Comprensivo di Pianoro Nuovo
Insegnanti delle scuole medie di Pianoro Nuovo
La CarovanaSoc. Coop:
Educatrici:Angela Stoffella
Educatore: Valerlo Cané
Coordinatrice: Serenella Ciotti/Tafuro Cinzia
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KISMET
Destinatari:
diretti:
-
alunni e alunne afferenti alle scuole medie di Pianoro e Rastignano
-
indiretti:
insegnanti, famiglie e adulti di riferimento degli alunni afferenti alla scuola
media di Rastignano e Pianoro;
Finalità del progetto:
Sostegno e accompagnamento nei percorsi di crescita dei ragazzi e delle ragazze
del territorio di riferimento.
Proposte:
Il kismet, quale progettazione educativa condivisa con i vari servizi che si occupano
di minori, ha ampliato ambiti di intervento e tipologie dei destinatari, integrando ed
ottimizzando al massimo le risorse per rispondere in modo più articolato ed integrato
alle situazioni in carico (individuali e di gruppo), favorendo l'aggancio con le
segnalazioni “informali” provenienti dal contesto scolastico e sociale e aggregando
attorno alle proposte “una fascia di normalità” che permette una vera integrazione,
nell’ottica complessiva di un rientro del disagio socio relazionale dovuto alla
mancanza di opportunità socio educative.
Nello specifico il progetto si compone di tre proposte di cui a seguire i dettagli e
relative schede di sintesi:
1) ATTIVITÀ INTERNE ALLA SCUOLA:
1.a.
“SPORTELLO EDUCATIVO” PRESSO LE SCUOLE
PIANORO:
MEDIE DI RASTIGNANO E
Per l’anno 2014-2015 il Kismet continuerà a lavorare in stretta collaborazione con il
Progetto Patchwork al fine di ottimizzare le offerte proposte e potenziare i percorsi
specifici di entrambi i progetti. La sinergia sarà pensata in modo da facilitare
l’accesso ai due servizi, strutturare attività di comune interesse e portare avanti le
azioni congiunte avviate nel corso degli ultimi anni.
COS’È lo sportello educativo:
Lo sportello educativo, attraverso la presenza settimanale di un educatore ed una
educatrice all’interno della scuola, si pone come punto di accoglienza e sostegno in
merito a difficoltà riferite direttamente dai ragazzi/e o “segnalati” dagli adulti di
riferimento afferenti al sistema scolastico e al contesto di vita degli stessi.
Nello specifico ci si riferisce a situazioni come l’insorgere di conflitti interni al
gruppo classe ( episodi di bullismo, prevaricazione,isolamento,..), relativi ai singoli
individui ( problemi legati alla sfera emotiva e familiare, difficoltà nei percorsi
scolastici, di relazione e integrazione,..)o in merito alla ricerca di interessi,
opportunità e risorse territoriali.
95
COSA FA lo sportello educativo:
- Per gli alunni: svolge colloqui e in base agli elementi emersi gli educatori dello
sportello valuteranno, caso per caso, l'opportunità di promuovere e facilitare
l'avvicinamento a servizi ritenuti maggiormente adeguati ad affrontare il tema
individuato, all'interno di una rete già attiva sul territorio (sportello Patchwork,
laboratori educativi pomeridiani, spazi giovani, centri giovanili e/o culturali, servizi
educativi del territorio, centri per l’orientamento, servizio minori, ecc.,).
- Per i docenti: svolge colloqui di confronto rispetto a situazioni problematiche o
semplicemente difficoltose per decidere l’invio dei ragazzi, raccoglie segnalazioni
rispetto situazioni di difficoltà e disagio degli alunni/ (anche rischio drop-out
scolastico) per stabilire possibilità di interventi mirati (ved. Punto n°3),
facilitare/stimolare la relazione e la comunicazione ove se ne ravvisino
problematiche.
- Per le famiglie gli educatori stabiliranno contatti per informarle di eventuali
problematiche o per aprire un dialogo che possa agevolare il raccordo con la scuola
e/o altri dei servizi di riferimento che si occupano dei giovani (laddove ce ne fosse
bisogno). Per le famiglie restano disponibile i numeri telefonici dei referenti dello
sportello. Sempre per i genitori o adulti di riferimento in ambito familiare gli
operatori del progetto Kismet favoriranno l’ accesso allo sportello Patchwork, che
è la risorsa dedicata specificatamente alle famiglie che hanno figli/e iscritti alle
scuole degli istituti comprensivi di Pianoro e Rastignano.
PERCHE’ SI ACCEDE allo sportello educativo:
L’accesso allo sportello è per i ragazzi una opportunità e dovrebbe essere vissuto da
loro in questo modo. Per questo evidenziamo quanto sia
determinante
l’informazione, relativa allo sportello educativo Kismet che viene data dagli adulti
di riferimento (genitori, professori) ai ragazzi stessi sul perché accedere allo
sportello.
Per questo noi, per primi, suggeriamo alcune considerazioni a genitori ed insegnanti
per dare una efficace informazione ai ragazzi.
Si può dire ai ragazzi che allo sportello possono trovare adulti con cui parlare di
piccoli e grandi problemi che li riguardano, o che riguardano i loro amici, parlare
di cose che li preoccupano o che potrebbero preoccupare i loro genitori con cui
quindi, è naturale, diventi difficile parlare.
Gli adulti che i ragazzi trovano allo sportello sono un educatore ed una educatrice
prof.li. Figure professionali che hanno una formazione socio-pedagogico-educativa
arricchita di competenze altre (animatori, specialisti in attività sportive o
ricreative, formazione sulla gestione di dinamiche relazionali ed altro) che
sapranno valutare l’entità delle problematiche portate, le verificheranno e si
confronteranno, ove sorgessero effettivi elementi di preoccupazione, con le
famiglie dei ragazzi ed i loro insegnanti.
COME SI ACCEDE allo sportello educativo
Le modalità di accesso allo “sportello educativo” saranno definite attraverso:
- appuntamento su prenotazione;
- accesso libero concordato con l’insegnate presente in aula;
- invio su segnalazione dei docenti;
In ogni circostanza si prevede un raccordo diretto con gli e le insegnanti
interessati/e al momento in cui viene richiesto il colloquio. Gli operatori dello
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sportello educativo valuteranno inoltre l’effettivo bisogno riportato dall’alunno/a e
la possibilità di far rientrare in classe il minore se la richiesta di accedere allo
sportello educativo risultasse inappropriata e/o inopportuna.
E’ previsto il rilascio all’alunno/a di un certificato di presenza oraria allo spazio da
parte degli operatori, da consegnare all’insegnante al ritorno in classe.
L’equipe invierà tramite la scuola un foglio informativo a tutte le famiglie
sull’apertura del servizio, un modulo di consenso per l’accesso allo “sportello
educativo kismet” e un volantino informativo dedicato agli studenti.
La presenza degli operatori all'interno dell'Istituto è mirata inoltre a garantire un
confronto continuativo con il corpo docenti.
1.b.
ATTIVITÀ CON I GRUPPI CLASSE:
Nella co-progettazione delle attività kismet – patchwork si prevede la possibilità di
proporre e accogliere richieste relative ad interventi nelle classi focalizzati sulle
dinamiche centrali di ciascun gruppo di ragazzi e ragazze e relativi ai bisogni
specifici di quella realtà;
A seguito delle richieste pervenute negli ultimi anni si è ritenuto opportuno
sostenere e dare maggiore struttura ai laboratori dedicati alle classi prime al fine
di:
- avviare una reciproca conoscenza tra alunni e risorse presenti nell’istituto;
- individuare ulteriori elementi di lettura rispetto alle dinamiche relazionali
presenti nei nuovi gruppi classe;
- Supportare il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria
favorendo l’esplicitazione di aspettative e percezioni presenti tra gli studenti;
Nell’arco dell’intero anno scolastico rimane aperta l’opportunità di valutare e
accogliere eventuali altre richieste specifiche relative ad attività da effettuare
nelle classi;
2) LABORATORIO DI “NARRAZIONE MULTIMEDIALE” (POMERIDIANO):
Gli educatori professionali che gestiscono gli sportelli nei due Istituti Comprensivi
propongono anche per questo anno il laboratorio pomeridiano (ved. Dettaglio scheda 2)
finalizzato a lavorare sulle proprie capacità e competenze con una notevole attenzione
alle attitudini sociali e alla promozione delle risorse del territorio in cui vivono. La
partecipazione a tali attività sarà il giovedì pomeriggio presso la struttura Casa
Arcobaleno negli spazi destinati ai progetti educativi per minori del territorio è sarà
aperta ai ragazzi e ragazze di entrambi gli istituti:
Per il prossimo anno scolastico si è condiviso di riconoscere la partecipazione all’attività
come credito formativo per i ragazzi con ricaduta sulla condotta scolastica.
Il numero dei partecipanti sarà soggetto a limitazione se eccedesse rispetto alle risorse
disponibili. Il progetto prevede un contatto con il corpo docente della scuola media
anche e soprattutto per ciò che riguarda la proposta di eventuali nominativi e la
comunicazione da dare alle famiglie quale preciso suggerimento per una utile
partecipazione. Per facilitare la conoscenza e l’adesione, oltre alla possibilità di
riconoscere a tale attività crediti formativi, si potrebbe presentare alle famiglie come
attività integrative pomeridiane.
periodo di riferimento:
novembre 2014 – giugno 2015
97
Luogo e giorno in cui svolgere l’attività:
giovedì pomeriggio dalle 13:00 alle 17:00
presso la Casa dell’Arcobaleno di Carteria
Proposta Progettuale
2. Laboratori in-door centrati sulla sollecitazione delle capacità
espressive e narrative degli alunni.
3. Esperienze in esterno (uscite e attività in ambito naturale e urbano)
4. documentazione delle esperienze e attività realizzate con il supporto
di materiali sonori, fotografici, video, grafici;
5. Sviluppo del laboratorio multimediale con attività legate alle
immagini, al suono e alla parole per la composizione della/e
“storia/e multimediale”.
6. produzione di un prodotto finale da definirsi che racconti il lavoro
pomeridiano svolto durante l’anno (es. cortometraggio, trailers,
video back-stage,…)
6. Restituzione con gli insegnanti e i genitori da parte degli adolescenti
del lavoro fatto tramite il supporto dei materiali prodotti
Nel periodo successivo la chiusura del primo quadrimestre l’equipe si rende disponibile a
confrontarsi con il Dirigente e gli insegnanti delle scuole medie su situazioni scolastiche
dei ragazzi a rischio di bocciatura o non ammissione all’esame di fine ciclo per valutare
l’opportunità di solleciti invii allo sportello educativo dei ragazzi stessi. I colloqui
verteranno a verificare la consapevolezza dei ragazzi rispetto al loro andamento
scolastico (assolutamente non scontata), all’acquisizione di informazioni utili a
comprendere i motivi e le effettive difficoltà, a sostenere la ri-motivazione dando
indicazioni per trovare sostegni all’acquisizione di un efficace metodo per l’elaborazione
di ricerche (e/o testi) ed esposizione di argomenti con collegamenti interdisciplinari
(utili sia a sostenere interrogazioni, sia gli esami di fine ciclo) nei casi in cui vi sia la
disponibilità e collaborazione degli insegnanti dei ragazzi stessi.
Tali proposte potrebbero trovare spazio all’interno dei laboratori educativi/formativi
descritti di seguito.
3. LABORATORI EDUCATIVI/FORMATIVI (POMERIDIANI):
Per l’anno scolastico 2014-2015 il ksiemt propone ulteriori attività maturate dalla
raccolta di bisogni e informazioni all'interno dello sportello kismet e nel confronto il
lavoro congiunto dei progetti Patchwork – Kismet (prevenzione disagio e promozione del
benessere) che hanno messo in evidenza molteplici situazioni di “normale disagio”
ovvero del coinvolgimento di un gran numero di minori in situazioni “a rischio”, ad
esempio essere vittime/artefici di bullismo o atti vandalici, essere immersi in solitudini
relazionali e familiare, il non considerare o non conoscere semplici norme di convivenza
sociale, il disinvestimento scolastico e la futuribilità assente, sembrano essere diventate
situazioni tristemente “normali”.
Tale lavoro di prevenzione ha evidenziato dunque situazioni su cui si sente di dover
attivare una presa in carico: attraverso l’invio in progetti psico-educativi esistenti e la
realizzazione di interventi ad hoc che si ipotizzano, nel tempo extrascuola, specifici e
mirati per supportare i processi di crescita con i più giovani o sostenere il ruolo della
popolazione adulta (genitori, insegnanti, adulti impegnati in progetti di solidarietà
sociale o di riferimento ecc..) affinché possa credibilmente agire il ruolo di riferimento a
98
cui è tenuta a rispondere. Tali percorsi saranno condivisi e agiti con la collaborazione
del Dirigente e degli insegnanti degli Istituti Comprensivi di Pianoro e Rastignano per i
ragazzi delle scuole medie inferiori e risulteranno utili per una rivalutazione del
percorso scolastico degli alunni in sede di Consiglio di Classe.
Gli elementi maggiormente significativi che inducono ad individuare delle azioni di
sostegno riguarda la percezione di normalità degli episodi riferiti dalla scuola, nei
contesti di aggregazione libera, in famiglia - siano essi atteggiamenti di disinvestimento
verso il proprio percorso scolastico, sia agiti di sorpruso, aggressività e/o strumentalità
verso i pari o in generale, nelle relazioni quotidiane- e la trasversalità dei minori
coinvolti, non necessariamente individuabili come minori “problematici”.
Nell'intento di fornire delle occasioni esperienziali e di crescita significative, supportare
la scuola nella gestione di percorsi educativi, nonché creare spazi di riflessione e
rielaborazione in riferimento alle molteplici informazioni/segnalazioni pervenute dai
diversi ambienti sopra citati, si propone la strutturazione di “laboratori educativi
pomeridiani per adolescenti, gestiti dagli educatori del territorio sia in forma autonoma
sia in collaborazione con le risorse ed i servizi locali.
Le attività si svolgeranno presso la frazione di Rastignano nei locali adiacenti allo Spazio
Giovani poiché dalle informazioni raccolte e nel confronto con i diversi interlocutori
attivi nel territorio si evidenzia, già da diverso tempo l'opportunità di definire nella
frazione, luoghi e spazi dedicati alla popolazione più giovane con la necessità di porre
una attenzione “educativa” nelle dinamiche relazionali spontaneamente agite.
Ved. Scheda n°3
99
Scheda n°1 –
KISMET SCUOLA (SPORTELLO + LABORATORIO) - DESTINATARI, OBIETTIVI, AZIONI
Destinatar
i:
Obiettivi
Azioni
Alunni e
alunne
delle
scuola
medie;
Supportare il passaggio dalla
scuola primaria alla scuola
secondaria di primo grado
Programmazione di laboratori di
accoglienza nelle classi prime
strutturati in due incontri da due
ore in sinergia con lo sportello
Patchwork.
Accogliere i bisogni e le
esigenze degli alunni/e relativi
all’età preadolescente;
Accoglienza e confronto in merito
a situazioni potenzialmente
critiche attraverso colloqui con i
Facilitare la messa in rete tra la singoli alunni;
scuola, i servizi di riferimento,
le famiglie e le risorse
Confronto e invio (qualora ritenuto
territoriali;
opportuno) ai servizi territoriali di
riferimento: sportello Patchwork,
spazi giovani, servizi educativi del
territorio, centri per
l’orientamento, servizio minori,
ecc.,)
Promuove la conoscenza e
l’utilizzo delle risorse presenti nel
territorio di riferimento:, attività
ricreative, di aiuto compiti,
iniziative culturali, servizi
educativi extrascolastici, servizi
rivolti alla salute e al benessere
della persona…. Ecc. ecc.
Corpo
docente
dell’Istitut
o;
Accogliere segnalazioni in
merito a situazioni/episodi di
criticità, difficoltà o disagio
degli alunni verificatesi nel
contesto scuola;
Definire delle azioni di intervento
con eventuali gruppi e/o singoli
attraverso invii allo sportello;
possibilità di realizzare laboratori
in orario scolastico su specifica
richiesta dei docenti in
collaborazione con i referenti del
Patchwork;
confronto su situazioni
problematiche per valutazione
congiunta sull'opportunità di
fornire specifica e formale
segnalazine al servizio sciale
100
minori.
promuovere un confronto sui
preadolescenti attraverso la
messa in rete delle
informazioni tra scuola ed
extrascuola;
Genitori
e/o adulti
di
riferimento
significativi;
Agevolare il contatto tra
scuola, famiglie e servizi di
riferimento;
Mantenere un canale di
comunicazione e confronto aperto
con gli insegnanti durante la
presenza del servizio per
valutazione di opportunità e
progetti educativi presenti sul
territori e fruibili dagli alunni della
scuola
Costruzione di contatti informali
attraverso le conoscenze che il
progetto territoriale ha già
maturato con alcuni nuclei
familiari;
facilitare la messa in rete con lo
sportello psicologico Patchwork.
Scheda 2.
KISMET – LABORATORIO MULTIMEDIALE (CASA ARCOBALENO/POMERIDIANO)
Obiettivi – fasi laboratoriali
Azioni/strumenti
Tempi
1.
Costituzione del gruppo
obiettivo
Raccolta iscrizioni e confronto tra
insegnanti, educatori, Patchwork e
Servizio Sociale e di neuropsichiatria
per eventuali inserimenti mirati
Settembre –
ottobre 2014.
2.
Coinvolgimento e
conoscenza dei genitori dei
partecipanti
3.
Promuovere la conoscenza
e l’instaurarsi di relazioni
positive fra tutti gli
afferenti
4.
Sostenere la motivazione ad
intraprendere il percorso
progettuale e promuovere
l’appartenenza di gruppo
5.
Lavoro sulle capacità
espressive e narrative
promozione e realizzazione di un
incontro di conoscenza rivolto ai
genitori per presentazione attività;
Novembre 2014
Impiego di strumenti quali i giochi di
presentazione, socializzazione, di
fiducia,…
Novembre 2014
(primi incontri)
Definizione di una uscita in esterno a
seguito della raccolta di proposte
effettuate dal gruppo e mediate dagli
educatori
Dicembre 2015
Avvio di una serie di attività
ludico/laboratoriali realizzate in
Da gennaio ad
aprile 2015
101
gruppo, per sottogruppi e
singolarmente
6.
Promozione di esperienze
significative con particolare
attenzione alla sfera
emotiva e relazionale
7.
Elaborazione dei vissuti
attraverso la ri-costruzione
– narrazione dell’esperienza
8.
Acquisizione di competenze
relative alla produzione di
una narrazione (parlata,
sonora, visiva,
rappresentata, ecc)
9.
Valorizzazione del lavoro
svolto dal gruppo obiettivo
102
Realizzazione di attività in esterno in
ambienti urbani e naturali
Da gennaio a
maggio 2015
documentazione delle esperienze e
attività realizzate con il supporto di
materiali sonori, fotografici, video,
grafici.
Da gennaio a
maggio 2015
Laboratorio multimediale mirato alla
costruzione del racconto delle
esperienze pomeridiane.
Aprile – maggio
2015
Consegna delle schede di valutazione
finale circa l’esito progettuale di ogni
singolo alunno agli insegnati
referenti;
Coinvolgimento delle famiglie dei
docenti nella festa finale del progetto
in cui verrà proiettato il video ed
esposti i materiali grafici e fotografici
realizzati
Giugno 2015
Scheda 3:
KISMET – LABORATORI EDUCATIVI (RASTIGNNAO/POMERIDIANO
TIPOLOGIA
Laboratori Formativi
in collaborazione con
la scuola
OBIETTIVI
Sostenere la motivazione
alla continuità formativa
AZIONI
- incontri con la
responsabile per
l'orientamento;
- visite agli enti per la
formazione individuate
- organizzazione di microlaboratori con aziende
locali
Percorsi
Formativi
Aggregativi
Promuovere pensiero
critico e impegno attivo
nella gestione del tempo
libero
- utilizzo sala internet e
gestione condivisa di
social network e canali
d'interazione via web;
- realizzazione di giochi e
momenti aggregativi per
la frazione (es. tornei
ping-pong, biliaridno);
REALTà E SERVIZI
COINVOLGIBILI
Ufficio politiche giovanili
Ufficio per l’orientamento
e la formazione,
Entri per la formazione
Scuole secondarie di
secondo grado
Aziende locali
Associazionismo locale
Istituto comprensivo
Associazionismo locale
Ufficio politiche giovanili
Associazioni sportive
invio presso percorsi
formativi proposti dalle
realtà e risorse locali (es.
associazioni, ecc)
Accoglienza attività
di borse lavoro e
percorsi formativi
Contenere i fattori di
rischio con la promozione
di capacità e competenze
individuale
- sperimentazione di
piccoli lavori in contesti
protetti;
- monitoraggio e feed-back
sulle competenze
individuate;
-
Laboratori tematici
Promuovere informazione
e consapevolezza nella
lettura del proprio stato
emotivo/relazionale
- Incontri su tematiche
relative alle dinamiche di
gruppo e relazionali
Associazionismo locale
Aziende del territorio
Enti per la fomrazione
Progetto Patchwork
Consultorio familiare
Spazio Giovani
- Incontri su tematiche
legate alla - affettività –
identità
103
104
COMUNE DI PIANORO
Assessorato Istruzione
Attraverso la Rete
Progetto per la costruzione di una sana cultura della
navigazione su Internet per le scuole e le famiglie del territorio
“Attraverso la rete”
Progetto per la costruzione di una sana cultura della navigazione su Internet per le scuole
e le famiglie del territorio
A cura dei Progetti Kismet e Patchwork del Comune di Pianoro.
105
Introduzione
Oggi nove ragazzi su dieci sono connessi a Internet ove giocano, chattano, comprano, imparano,
scoprono. Internet è diventata nel bene o nel male la piattaforma sulla quale e attraverso la quale i
giovani di oggi passano buona parte della loro giornata e non è più tempo di domandarsi se questo è
giusto o sbagliato perché questa è la realtà , attuale e certa, del prossimo futuro, con cui oltre ai
ragazzi anche gli adulti devono fare i conti. Questa realtà diventa il territorio (per certi aspetti
nuovo) su cui si può realizzare una nuova sfida educativa che coinvolga le famiglie e le scuole per
usufruire al meglio delle immense migliorìe che ha portato alla nostra vita le Rete, ma anche per
cominciare a riflettere su come proteggere e proteggersi dalle trappole e dai pericoli della stessa.
Pericoli che vengono spesso sottovalutati perché facenti parte di un mondo “virtuale” e quindi
potenzialmente “astratti”. Ogni mese che passa invece (perché i cambiamenti della Rete sono
cambiamenti veloci, quasi quotidiani) ci rendiamo conto che tutto quello che succede sulla Rete è
incredibilmente VERO, CONCRETO, MATERIALE e quindi REALE, così che le relazioni
diventano vere come quelle NON virtuali.
Il Comune di Pianoro, da tempo sensibile a questo argomento, quest’anno proporrà alle scuole e alle
famiglie un percorso a doppio filo , sperimentale, grazie al quale poter fornire ai ragazzi strumenti
di utilizzo e di comprensione per una navigazione consapevole e sana, e alle famiglie momenti di
condivisione su temi di attualità.
Obiettivi
Fornire strumenti per una navigazione consapevole;
Condividere problematiche educative connesse all’utilizzo di Internet;
Valorizzare le risorse personali attraverso il web;
Sensibilizzare e coinvolgere i genitori sul tema del cyberbullismo;
Destinatari
-
Studenti e docenti delle sezioni prime delle scuole secondarie di Pianoro e
Rastignano;
-
Genitori
Metodologia
106
-
Laboratori in classe condotti da educatori Kismet per mettere a punto una “cassetta
degli attrezzi” per una navigazione consapevole;
-
Incontri divulgativi in gruppo
Organizzazione degli incontri
Ottobre: incontro introduttivo con le famiglie (tema e data da definire)
Ottobre-Marzo: realizzazione delle attività nelle scuole secondarie
Gennaio: incontro con le famiglie sul tema del cyberbullismo
Aprile: incontro conclusivo con le famiglie (tema e data da definire)
Contatti per informazioni:
Ufficio politiche giovanili
051 6529108/175
107
108
CINEMA E TEATRO
- LABORATORI DI TEATRO A CURA DELL’ ASSOCIAZIONE CA’ ROSSA –
C/O SALA POLIVALENTE PIANORO FACTORY (TUTTE LE CLASSI)
- SPETTACOLO TEATRALE “OPERATIVI” (TUTTE LE CLASSI)
- RASSEGNE CINEMATOGRAFICHE (TUTTE LE CLASSI)
o “CINEMA RAGAZZI” A CURA DELL’UFFICIO POLITICHE
GIOVANILI
o “LA STORIA IN PELLICOLA” A CURA SERVIZO BIBLIOTECA
109
110
Associazione Culturale Ca’ Rossa
Sede legale: Via Croara 6, 40068 San Lazzaro di Savena (BO)
L’Associazione Culturale Ca’Rossa, con il sostegno dell’Assessorato alla Scuola e
all’Istruzione del Comune di Pianoro e la collaborazione del Centro Giovanile Pianoro
Factory, propone due laboratori teatrali rivolti agli allievi/e delle Scuole Medie Inferiori del
Comune di Pianoro, da realizzarsi nell’anno scolastico 2014/15 e finalizzati alla
realizzazione di uno spettacolo finale da rappresentarsi in data da definire negli spazi della
Sala Arcipelago
Per L’Associazione Culturale Ca’Rossa
La responsabile della Didattica e della Formazione
Rossella Dassu
Premessa: Il teatro è uno strumento attraverso cui è possibile avviare un dialogo con la
propria natura creativa, facendo del corpo e della voce, strumenti di gioco e di
apprendimento, capaci di potenziare la fiducia in se stessi. Attraverso lo studio delle
tecniche di base della recitazione, i ragazzi hanno la possibilità di sviluppare una maggiore
consapevolezza, oltre che sulle proprie capacità espressive, sulle dinamiche di relazione
interno ad un gruppo che si confronti con la realizzazione di un obiettivo comune,
utilizzando il dialogo ed il confronto. Il laboratorio è un percorso di studio delle tecniche
teatrali di base, finalizzato alla costruzione di uno spettacolo finale.
L’associazione Culturale Ca’Rossa, con il Patrocinio del Comune di Pianoro, propone due
laboratori differenziati in relazione alle Classi a cui si rivolgono
111
1. Essere o Non Essere
Laboratorio rivolto agli allievi/e delle Classi II e III Medie
A partire dal celebre dubbio amletico “Essere o non essere? Questo è il problema”,
indagheremo, attraverso gli strumenti del teatro, quella zona di confine tra l’essere e
l’apparire, in cui si colloca il gioco della rappresentazione.
La celebre tragedia di Shakespeare “Amleto” fornirà il materiale di partenza per un
esercizio di riscrittura collettiva, in cui i partecipanti metteranno a confronto le loro
esperienze con le tematiche trattate dall’opera shakespeariana, per arrivare alla
realizzazione di una narrazione collettiva che, pur contenendo la trama dell’Amleto, la
arricchisca di suggestioni e riflessioni elaborate durante il percorso di studio.
2. Un cuore bianco
Laboratorio rivolto agli allievi/e delle Classi I e II Medie
La Signora delle nevi è una donna che dopo una sofferenza d’amore diventa fredda come
il ghiaccio. Gerda e Kay sono due bambini ricci e biondi che finiscono sul suo cammino
per sbaglio o forse per destino. La nota fiaba dello scrittore danese Hans Christian
Andersen fornirà una trama da cui partire nell’elaborazione collettiva di una narrazione che
porrà l’accento sulla centralità della parte emotiva di ogni esperienza e sulla capacità dei
112
sentimenti di influire sulle proprie azioni. Personaggi e struttura della fiaba saranno i
materiali da cui partire nei giochi di scrittura, improvvisazione e drammatizzazione.
Obiettivi generali
-
Promozione della cultura come strumento di supporto nella crescita
Valorizzazione delle relazioni interpersonali nel contesto scolastico
Educazione al confronto e al dialogo
Rafforzamento della fiducia in se stessi e nelle proprie capacità di analisi ed
espressive
Promozione dell’attività teatrale come strumento ludico di incontro e di relazione
Obiettivi specifici
-
Apprendimento delle tecniche teatrali
Educazione al movimento espressivo
Educazione alla collaborazione nella realizzazione di un obiettivo comune
Realizzazione di risultati artistici (lo spettacolo) che possano fornire uno
strumento di verifica delle capacità acquisite durante il percorso
Metodologia adottata
Ogni incontro sarà diviso in due fasi principali
La prima, finalizzata all’apprendimento delle tecniche di recitazione, attraverso giochi di
relazione ed esercizi espressivi, mirati, oltre che all’apprendimento della tecnica, alla
formazione di un gruppo di lavoro capace di confrontarsi in modo condiviso con il
momento di verifica finale.
La seconda, finalizzata all’analisi del tema e all’elaborazione delle varie possibilità di
messa in scena, attraverso esercizi di improvvisazione e composizione.
Gli ultimi incontri saranno dedicati alle prove generali dello spettacolo.
Risultati attesi
Apprendimento delle tecniche di recitazione.
Coinvolgimento dei due gruppi di lavoro nella realizzazione di un obiettivo comune.
Realizzazione di un evento finale capace di coinvolgere la comunità scolastica e l’ambito
familiare di riferimento.
Destinatari dell’intervento
Ragazzi delle Classi I, II e III della Scuola Media Vincenzo Neri.
Insegnanti.
Famiglie.
Ambito Territoriale
Comune di Pianoro
Tempi di realizzazione
Il laboratorio verrà realizzato nel periodo tra ottobre 2014 e aprile 2015
Frequenza
Un incontro a settimana di 2 ore ciascuno
Una settimana intensiva prima dello spettacolo finale
113
Durata
15 incontri più i giorni di prove generali e spettacoli
Direzione Didattica
Rossella Dassu
Collaboratori
Maurizio Sangiradi (organizzazione)
Valentina Ruocco (assistenza agli incontri)
Luigi Sermann (direzione scenotecnica)
Contatti
Laura Raite
Ufficio Scuola del Comune di Pianoro
114
SPETTACOLO TEATRALE
“Operativi!”
Divertimento garantito a prova di bomba!
con Davide Visconti, Alessandro La Rocca, Andrea Ruberti
regia Mario Gumina
scene Alessandro Aresu, Gianni Zoccarato
costumi Mirela Salvischiani
musiche Marco Pagani
coproduzione: I Fratelli Caproni/Eccentrici Dadarò
durata 50 minuti
tecniche clownerie/visual comedy
Adatto a ogni tipo di pubblico e spazio
Premio Cantieri di Strada – Premio Giovanna Bolzan 2014
Ci sono un tedesco, un americano e un italiano. Sembra l’inizio di una barzelletta, ma questa è una
storia vera. Una storia senza tempo, come i suoi tre protagonisti, come quello che li muove, come
quello da cui scappano.
Tre clown-soldati, reduci di tutte le guerre della storia, che arrivano alla guida della loro jeep
militare nelle nostre piazze, sui palcoscenici dei nostri teatri, ovunque ci sia qualcuno ad aspettarli,
per innalzare un monumento ai caduti di ogni guerra e ricordare quanta stupidità ci sia stata nella
storia.
E così, anche se gli stupidi ai nostri occhi sembrano loro, con tutte le debolezze, ingenuità e
comicità tipiche del clown, i veri stupidi in realtà risultiamo essere noi, che non impariamo mai
dalla storia e dimentichiamo tutto.
Per questo bisogna innalzare monumenti a imperitura memoria, per non dimenticare.
Ma se accade che siano proprio loro a ricadere nel vizio che denunciano mentre elevano il loro
monito alla storia, ecco che allora si confonde tutto e si finisce a ridere della stupidità della
stupidità, tra gags classiche e sorprendenti, fraintendimenti e tradimenti, guardando con i nostri
occhi di sempre l’ingenuità dei clown e la debolezza dell’uomo, per ridere di entrambi in uno
spettacolo e per ripensarci tornando a casa, magari davanti alla tv e al solito TG.
115
116
RASSEGNE CINEMATOGRAFICHE
Quest’anno verranno proposte due diverse rassegne cinematografiche:
CINEMA RAGAZZI A cura di Ufficio Politiche Giovanili del Comune di Pianoro (per tutte
le classi)
Gli insegnanti referenti potranno prendere contatti con l’Ufficio Politiche Giovanili al fine di
definire il calendario delle proiezioni.
Tel: 051 652 91 08 -75
E-mail: [email protected]
LA STORIA IN PELLICOLA A cura delle Biblioteche del Comune di Pianoro (per tutte le
classi)
I singoli incontri di visione sono da concordare direttamente con le biblioteche almeno 3
settimane prima della data desiderata e possono avvenire nelle seguenti giornate e orari:
- BIBLIOTECA DI PIANORO: mercoledì e giovedì dalle ore 8.30 alle ore 13.30
Referente: Silvia Cuppini 051 774654
- BIBLIOTECA DI RASTIGNANO: lunedì, martedì e mercoledì dalle 9 alle 13.30
Referente: Manuela Zocca 051 626 0675
Ogni classe potrà partecipare a due visioni per ogni rassegna
A seguito descrizione delle due rassegne
117
RASSEGNA CINEMATOGRAFICA
CINEMA RAGAZZI
-RAGAZZI, CINEMA ED EMOZIONI
La sfera emozionale affettiva riveste una notevole importanza nello sviluppo dell'individuo,
soprattutto nelle fasi di vita della preadolescenza e dell’adolescenza, in cui il ragazzo e la ragazza
cominciano a definire le proprie scelte personali e sociali. Il ruolo che l'educazione socio-affettiva
può svolgere è quello di facilitare gli studenti ad acquisire conoscenza e consapevolezza delle
emozioni proprie e degli altri, insieme alla valorizzazione delle proprie risorse di gestione della
comunicazione interpersonale e di autentici rapporti con i pari e con gli adulti. Tale approccio
consente un pieno sviluppo della capacità di apprendimento non solo cognitivo, di risoluzione di
problemi, di capacità di compiere scelte adeguate e di essere protagonista del proprio percorso di
vita, ma anche di apprendimento emotivo che consenta all'individuo di realizzarsi pienamente come
adulto. Abbiamo raccolto una serie di film che possono essere utili per un dibattito e un confronto.
I film proposti sono i seguenti:
Jimmy Grimble
L’incredibile volo
Ogni cosa è illuminata
La ragazza delle balene
Sognando Bechkam
Vado a scuola
-CINEMA E LEGALITA’
Questo progetto ha lo scopo di promuovere tematiche relative a la convivenza civile, la
salvaguardia e il rispetto dei principi e delle regole della democrazia; il cinema, ritenuto in generale
valido strumento di comunicazione e di forte impatto emotivo nonché di rilevante valore educativo,
costituisce il mezzo privilegiato mediante cui diffondere e rafforzare, in questo contesto, la cultura
della legalità. I titoli in programma affrontano argomenti come la lotta alle mafie, le ingiustizie
sociali e il valore di scelte divergenti, gettando uno sguardo sulla società italiana di oggi.
I film proposti sono i seguenti:
I cento passi
Alla luce del sole
La mafia uccide solo d’estate
-IL CINEMA NEL MONDO CONTEMPORANEO
All’interno di un percorso didattico sui conflitti, il Cinema può diventare un dispositivo pedagogico
118
interessante per introdurre l’argomento, per stimolare discussioni, per approfondire alcune
tematiche, per far sentire gli studenti “dentro il problema”, per facilitare l’assunzione di punti di
vista decentrati e, al tempo stesso, per aiutare gli studenti a parlare – attraverso le esperienze vissute
dai protagonisti dei film – magari anche di sé in maniera più mediata e rassicurante. Certi film
infatti, a partire dalle reazioni emotive-empatiche che suscitano, consentono di ragionare sulla
formazione di modelli, comportamenti, atteggiamenti e così facendo aiutano a riflettere sulla
propria immagine ed a “parlare di sé”, parlando di altri. I testi filmici che vanno in questa direzione
sono molteplici.
I film proposti sono i seguenti:
Il figlio dell’altra
Kolya
Il sole dentro
La rassegna sarà effettuata presso la biblioteca di Rastignano nelle giornate di lunedì pomeriggio,
giovedì e venerdì mattina.
Ogni classe potrà partecipare massimo a due proiezioni.
Ogni classe potrà partecipare massimo a due proiezioni
Si invitano le insegnanti a provare ad organizzarsi in gruppi di almeno due classi.
ORGANIZZAZIONE:
I referenti degli insegnanti potranno prendere contatti con l’Ufficio Politiche Giovanili al fine di
definire il calendario delle proiezioni.
Tel: 051 652 91 08 - 75
E-mail: [email protected]
119
“Jimmy Grimble”
Regia:
John Hay
Genere:
Commedia
Classi consigliate:
Interpreti:
Tutte le classi
Lewis McKenzie (Jimmy Grimble), Jane Lapotaire (Alice Brewer), Gina McKee
(Donna), Ben Miller (Johnny Two Dogs), Ciaran Griffiths (Psycho), Bobby Power
(Gordon Burley), Robert Carlyle (Eric Wirral), Samia Ghadie (Sara), Anthony Marsh
(Crane), Ray Winstone (Harry), Jim Whelan (Robbie Brewer), John Henshaw (Ken
Burley), Dave Hill (Scout dello United)
Origine:
Francia, Gran Bretagna
Anno:
2000
Durata:
105 Min.
Trama:
E' la storia del difficile passaggio dall'infanzia all'età adulta di un ragazzino vessato
dai suoi compagni. Jimmy sogna di diventare un calciatore professionista e di
raggiungere il successo. Quando una vecchia bizzarra lo fa rifugiare nella sua povera
casa per sfuggire all'odioso compagno Gordon trova un magico paio di vecchi scarpini
da calcio che gli porteranno fortuna e lo aiuteranno a acquistare la fiducia in sè e a
realizzare i suoi sogni.
Critica:
«L’adolescenza è un’esperienza incredibilmente intensa per i ragazzi e le ragazze
perché passano da un estremo all’altro, ogni cosa è per loro più intensa ed
emotivamente coinvolgente, non hanno l’equilibrio dell’età adulta. La storia di Simon
[l’autore dell’idea, n.d.r.] riflette questi estremi: quando Jimmy è giù, si sente il peso
del mondo sulle spalle; quando è su, fa salti di gioia. [...] Quello che mi ha colpito è
stato anche il tema della lotta di un ragazzo per credere in sé stesso. A scuola viene
tormentato perchè è piccolo e insignificante – è un bersaglio facile –ma il calcio
diviene la sua via di fuga dal ruolo di vittima. Il calcio non è l’obiettivo principale –
benchè sia qualcosa con la quale molte persone possono certo identificarsi – serve a
Jimmy, semplicemente, come mezzo per scoprire sè stesso. [...] È una favola urbana
moderna su come un ragazzo superi tutti gli ostacoli e impari ad avere fiducia in sè
stesso». Jimmy Grimble è davvero una favola urbana (la morale finale di Jimmy ce lo
ricorda: “Così eccoci alla fine. Abbiamo vinto, io ho una ragazza e un nuovo papà. E
tutto in un giorno. Ma questo genere di cose, beh…succede solo nelle fiabe”) che usa
il calcio per svelare le sue componenti umane (come di altri sport di gruppo): “Da un
lato le sue potenzialità di fascinazione individuale, o identificativa (chi sta in campo e
chi guarda: in sintesi il bisogno di sentirsi eroi in prima persona, o attraverso qualcun
altro più bravo di te); d’altro canto le sue possibiltà ‘sociali’ e socialiazzanti (chi gioca
havoglia di farsi accettare e riconoscere dalla squadra soprattutto per imparare a stare
con gli altri nella vita)”. (Marco Lombardi Film). La costruzione drammaturgica
contamina commedia, dramma (le molestie sessuali alla madre di Jimmy, la morte
della barbona, il passato dell’allenatore Eric, la malattia che porta alla cecità Robbie
Brewer,…) e fiaba (le scarpette forse magiche), struttura un puzzle di intrecci paralleli
(la maturazione verso la consapevolezza di Jimmy, la risoluzione del mistero delle
scarpette, il trauma segreto di Eric, il destino di Gorgeous, il flirt tra Jimmy e Sara, il
campionato inter-scolastico, la love-story di Donna e Harry,…) che converge verso
l’inevitabile happy ending allo stadio. Jimmy Grimble ha vinto l’Orso di Cristallo al
Festival di Berlino come Miglior Film per Ragazzi, il Primo Premio ai festival
internazionali di Antwerp, Poznan e Malmo e il Giffoni film festival.
Autore critica:
Paolo Castelli
Fonte critica:
Lombardiaspettacolo.com
120
“L’incredibile volo”
Regia:
Carroll Ballard
Genere:
Avventura
Classi consigliate:
Interpreti:
I classi
Nora Ballard (Jackie), Jeff Daniels (Thomas Alden), Dana Delany (Susan Barnes),
Anna Paquin (Amy Alden)
Origine:
Usa
Anno:
1996
Durata:
108 min.
Trama:
Sopravvissuta all'incidente in cui è morta la madre, Amy, 13 anni, va a vivere con il
padre in una fattoria dell'Ontario. Ma la sua vita è molto diversa; a risollevarla dalla
tristezza arriva la scoperta di alcune uova di oca selvatica. Scoperto quanto siano
importanti quegli animali per la figlia, il padre escogita un piano: costruisce due alianti
con cui guidare le oche a migrare verso sud. Tratto dall'autobiografia "Fly Away
Home" di Bill Lishman.
Critica 1:
Morta la madre, la tredicenne Amy raggiunge il padre scultore che vive in una fattoria
dell'Ontario (Canada). Pessimi rapporti tra i due finché Amy salva e alleva una nidiata
di 17 oche selvagge alle quali, per sottrarle a una guardia forestale, insegna a volare e a
migrare fino alla North Carolina. Il padre l'aiuta, costruendole una specie di aliante
sagomato come un'oca gigante. Tratto da un'autobiografia del canadese Bill Lisham
che effettuò la stessa impresa nel 1993. Troppi messaggi edificanti condensati in un
prodotto che è, insieme, racconto di formazione, dramma familiare a lieto fine, apologo
animalista ed ecologico, requisitoria contro la civiltà dei consumi e l'onnipotente legge
del profitto. Qua e là si sentono la mano e il talento di C. Ballard (1937), ex
documentarista che si è avvalso, come in Black Stallion, della fotografia di Caleb
Deschanel di uno splendore cromatico incline allo stile del National Geographic.
Sponsorizzato in Italia da Legambiente.
Fonte critica
Il Morandini – Dizionario dei film Zanichelli
Critica 2:
L'"incredibile volo" che dà il titolo al film è quello che Amy, con l'aiuto del padre,
riuscirà a far compiere alle oche selvatiche: dal Lago Ontario fino alla Carolina del
Nord, lungo tutta la costa orientale degli Stati Uniti, in una formazione davvero
inusitata. Interpretato da Anna Paquin - "diva" internazionale nonostante i suoi
quattordici anni per aver interpretato film come Lezioni di piano e Jane Eyre di Franco
Zeffirelli -,L'incredibile volo è un film che a immagini di straordinaria bellezza unisce
una grande lezione d'amore per il creato e la natura. E che su questa lezione ricompone
una vicenda familiare andata in pezzi.
Autore critica:
Enzo Natta
Fonte critica:
Famiglia Cristiana
Data critica:
20/8/1997
121
“Ogni cosa è illuminata”
Regia:
Liev Schreiber
Genere:
Drammatico
Classi consigliate:
Interpreti:
III classi
Elijah Wood (Jonathan), Eugene Hutz (Alex), Laryss Lauret (Lista), Boris Leskin
(nonno di Alex)
Origine:
U.S.A.
Anno:
2005
Durata:
102 min.
Trama:
Alex, un ragazzo americano di religione ebraica, un giorno, dopo aver ascoltato tante
volte suo nonno raccontare storie della guerra e della follia nazista, decide di partire
per l'Ucraina per andare a cercare l'uomo che un giorno di sessanta anni prima ha
salvato la vita a suo nonno. Cosa succede se le sole persone in grado di capirlo un po'
nel villaggio – un suo quasi coetaneo e suo nonno "cieco vedente" accompagnato da
un cane psicopatico – parlano un inglese bislacco e incomprensibile? Alex intraprende
il viaggio che lo porterà a comprendere l'importanza della memoria e l'assurdità
dell'olocausto, la funzione dell'amicizia e il valore dell'amore...
Critica 1:
Un giovane americano, collezionista compulsivo di oggetti che conserva in bustine di
plastica, si reca ad Odessa alla ricerca delle terre dove è nato e vissuto suo nonno
prima di emigrare in America. È ebreo. Si chiama Jonathan Safran Foer. Se vi sembra
un nome già sentito, avete ragione. È il giovanissimo, ma già famoso scrittore di Ogni
cosa è illuminata pubblicato da Guanda. Un libro fortemente autobiografico dal quale
Liev Schreiber, attore (The Manchurian Candidate) all'esordio nella regia, ha tratto un
film doppiamente autobiografico: perché quella è la storia della famiglia di Foer, ma
anche la sua; anche i parenti di Schreiber sono ebrei arrivati in America dall'Ucraina.
Il risultato è un'emozione multipla: regista e scrittore condividono la propria
immersione nel passato con gli attori, perché anche gli interpreti russi dei personaggi
che Foer incontra in Ucraina sono esuli, cittadini americani che tornano nell'ex Urss
natìa. Pur ricostruita in Repubblica Ceca, l'Ucraina di "Ogni cosa è illuminata" è un
territorio fiabesco, la culla dell'umanità in tutte le sue grandezze e tutte le sue crudeltà.
Il film è bellissimo, inizia come una commedia sullo "scontro culturale" e termina
come una riflessione tragica sul passato. Foer è interpretato da Elijah Wood, il Frodo
Baggins del Signore degli anelli, che dopo Sin City (dove era un killer psicopatico)
continua a costruirsi un'identità di attore dopo lo strepitoso successo del kolossal di
Peter Jackson.
Autore critica:
Alberto Crespi
Fonte critica
L’Unità
Data critica:
11/11/2005
Critica 2:
L’attore Liev Schreiber (già interprete in Il candidato della Manciuria di Jonathan
Demme) fa la sua prima regia, passata nella sezione «Orizzonti», adattando
l’acclamato romanzo di Jonathan Safran Foer Everithing Is Illuminated. L’impresa
non era facile, perché il romanzo di Foer ha una complessità non intuitivamente
riducibile al cinema. Ma il regista neofita di origine ucraina si è distinto, con
l’eccezione di qualche fastidioso errore quale l’uso onnipresente e ossessivo della
musica. Proprio le sue origini di ebreo ucraino l’hanno portato (parallelamente a una
ricerca personale) a girare il film: narra la storia di un giovane ebreo ucraino, studente
americano e aspirante scrittore, che alla morte dell’amato nonno decide di tornare
nella terra degli avi per indagare le proprie radici. E per trovare la donna che durante
122
la Seconda guerra mondiale aveva salvato il nonno ebreo dalle razzie naziste. Il
giovane Jonathan (interpretato dagli occhi grandi, silenziosi e stupiti dell’attore Elijah
Wood, già nel Signore degli anelli che ben riesce in una parte non facile), sbarcato in
Ucraina si fa guidare da un giovane locale e dal suo nonno finto cieco. Prende avvio,
così, un viaggio che sarà allo stesso tempo, di ricerca e d’iniziazione, rivelatore per
ognuno di loro. Everything Is Illuminated restituisce parte della complessa vicenda
degli ebrei d’Ucraina, che più volte (e non solo dai nazisti) hanno subito la vendetta
dei governi e la tortura dei soldati. Ma il film si concentra anche su un altro aspetto,
ancor più delicato: il rischio della rimozione e l’importanza della consapevolezza
delle proprie origini. Il personaggio che veicola questa riflessione è il nonno finto
cieco. Nel film s’apprende che è un ebreo che ha rinnegato le sue origini subito dopo
essere sopravvissuto miracolosamente ad un’esecuzione dei nazisti. Emerge salvo tra i
corpi dei compagni morti e fugge. Sarà lo studente americano a condurlo per mano, e
involontariamente, nei meandri dei ricordi, delle rimozioni e delle epifanie. È
importante dire che nel romanzo lo stesso personaggio non è ebreo. Quindi il regista
ha voluto proprio evidenziare nella figura del nonno il momento della riflessione.
Autore critica:
Dario Zonta
Fonte critica:
L’Unità
Data critica:
06/09/2005
“La ragazza delle balene”
Regia:
Niki Caro
Genere:
Drammatico
Classi consigliate:
Interpreti:
I classi
Porourangi (Cliff Curtis), Paikea 'Pai' (Apirana Keisha Castle-Hughes), Nanny
Flowers (Vicky Haughton), Koro Rawiri (Paratene)
Origine:
Nuova Zelanda
Anno:
2003
Durata:
104 min.
Trama:
In un piccolo villaggio sulle coste neozelandesi, la tribù di Maori che lo popola
rivendica la sua discendenza da Paikea, colei che per prima raggiunse le coste sul
dorso di una balena, e da allora è tradizione che il capo della tribù sia un suo
discendente maschio. Il vecchio Koro, l'attuale capo villaggio, desidera che il figlio
Porourangi prenda il suo posto alla guida della tribù, ma questi, sconvolto per la morte
della moglie e di uno dei due gemelli appena nati, abbandona il villaggio, lasciando la
piccola Pai, sopravvissuta al fratello, alle cure dei nonni. Non essendoci alcun
discendente maschio, Pai dovrebbe prendere il posto del nonno, ma Koro non accetta
che il suo successore sia una donna e si mette alla ricerca fra gli altri bambini di un
maschio adatto allo scopo. Quando Pai compie undici anni sente di doversi
confrontare con lui e con una tradizione millenaria, per dimostrare a se stessa, a suo
nonno e a tutta la comunità di avere le doti di un leader.
Critica 1:
L'elemento più interessante del film di Niki Caro, il cui titolo originale è Whale rider,
è il ribaltamento di un meccanismo narrativo classico: non è più l'eletto o discepolo di
turno a rifutare in un primo momento gli insegnamenti dell'anziano mentore ma, al
contrario, il mentore a non accettare l'eletto. Un ribaltamento che porterà addirittura i
due a scambiarsi i ruoli... Il motivo del rifiuto? L'eletto è un'eletta, e per giunta ha
undici anni. Siamo in Nuova Zelanda, in un piccolo villaggio Maori sul mare, e la
123
vicenda, che prende vita dalla locale mitologia sulle balene, finisce col piazzarsi al
limite della favola. La forza, l'amore e la presa di autocoscienza della piccola
protagonista sono essenziali per e nello sviluppo della storia. Una storia senza dubbio
commovente, in cui è in ballo la leadership di una comunità che sta vivendo una fase
difficile, di transizione; a questo proposito le parole della regista sono propedeutiche:
«[...]il leader è colui che si mette al servizio degli altri e crea un ambiente in cui la
gente possa fare del proprio meglio, in cui si senta spronata a lavorare al meglio delle
sue possibilità; di spingersi laddove non andrebbe normalmente, di sentirsi sicura e
coraggiosa nel fare le cose.» Ma La ragazza delle balene è soprattutto una storia
«trasversale», i cui punti nodali toccano persone di culture diverse e possono
appassionare persone di tutte le età. Non è un caso se il film ha ricevuto due Premi del
pubblico a due festival importanti e geograficamente distanti come quelli di Toronto e
San Sebastian.
Fonte critica
cut-up.net
Critica 2:
Dimenticate gli shock violenti, l’autodistruzione e la decomposizione familiare, il
sangue raggrumato, le alterazioni cromatiche tra il rosso ed il nero, la rabbia istintiva
dilatata dall’alcool di Once were warriors di Lee Tamahori, ritratto privato di un
gruppo Maori frantumato dall’emarginazione, smarrito nella memoria, dopo aver
dimenticato l’antica spiritualità guerriera. Perché La ragazza delle balene, che ha fatto
incetta di premi del pubblico a numerosi festival internazionali, è un gentile racconto
di formazione sulla trasmissione generazionale dell’esperienza, filtrata con sensibilità
ed emozionante misura ed avvolta in atmosfera magicamente irreale.
Niki Caro, tra finzione e documento, aggiunge un tocco delicatamente femminile e
costruisce un piccolo film sulla forza della volontà di Koro, figlia del capo
predestinata al comando, ma avversata dagli anziani perché inadatta al ruolo, e filtra
ogni impressione attraverso le premonizioni, le esperienze e gli occhi della bambina e
la sua consapevolezza della percezione del dolore. Con un’ attenzione ai più piccoli
dettagli, la regista filma i volti dei protagonisti, la lotta secolare contro tradizioni e
condizionamenti soffocanti e la discriminazione femminile.
Non è riduttivamente un film per bambini, ma La ragazza delle balene mette insieme
pezzi di cultura e letteratura infantile, puntando tutto su chi soffre per interpretare i
segni del destino e l’impossibilità di educare e capire nuovi percorsi dell’esistenza. Se
Tamahori, nel suo saggio sulla difesa ed offesa del corpo e sul culto protettivo dei
tatuaggi calcava la mano sull’uso dell’aggressività, senza cadere nella retorica
semplicistica del vittimismo e dello sgretolamento materialista delle radici Maori,
Niki Caro non si interessa della sociologia della distruzione delle conoscenze degli
anziani della tribù, ma con intelligenza pone la sua eroina in uno spazio fuori dal
tempo, collocandola in una dimensione astratta e religiosa, scandita da segni, ma
orgogliosamente protesa al rispetto delle origini ed alla salvaguardia della memoria.
La ragazza delle balene è un film istintivo, materno e fragile, costruito con elegante
sobrietà, e pensato come una favola moderna di apprendimento dei principi morali
della sopravvivenza; nel quale gli equilibri restano saldi, per indirizzare la libertà e
l’autodeterminazione dell’individuo, rispettando gli equilibri naturali.
Autore critica:
Domenico Barone
Fonte critica:
Vivi il cinema
“Sognando Beckham”
Regia:
Gurinder Chadha
Genere:
Commedia
Classi consigliate:
Tutte le classi
124
Interpreti:
Parminder K. Nagra (Jesminder 'Jess/Jessie' Bhamra), Keira Knightley (Juliette 'Jules'
Paxton), Jonathan Rhys-Meyers (Joe), Anupam Kher (Mr. Bhamra), Archie Panjabi
(Pinky)
Origine:
Stati Uniti - Gran Bretagna – Germania
Anno:
2002
Durata:
112 min.
Trama:
Jess è una ragazza indiana che vive a Londra con i genitori. Questi vorrebbero che la
figlia si sistemasse con un bravo ragazzo indiano, si laureasse in legge e imparasse a
preparare un ottimo chappati. Ma l'unica cosa che Jess desidera è giocare a calcio
bene come il suo idolo David Beckham. Quando Jules, una sua amica, le propone di
entrare in una squadra di calcio femminile Jess accetta anche se è ben conscia che i
suoi genitori non sarebbero d’accordo.
Critica 1:
Una storia divertente, che non diventa mai comica e macchiettistica (…).Si torna
naturalmente con la memoria ad "East is East" di Damien O'Donnell, sebbene le
situazioni estreme della società indiana in Inghilterra siano oggi decisamente risolte,
in nome di una integrazione più armonica e di un rapporto famigliare moderno e
costruttivo. Una commedia dal ritmo spedito, con una protagonista davvero
straordinaria, il cui viso intenso e mobile racconta ancora meglio di quanto non faccia
già la sceneggiatura, i tormenti giovanili nell'inutile tentativo di assecondare i propri e
gli altrui sogni.
Autore critica:
Valeria Chiari
Fonte critica
FilmUp.it
Critica 2:
Autore critica:
Jess sogna Beckham. Non perché voglia esserne la fidanzata, Jess vuole essere
proprio come lui. Tirare le punizioni come lui, risolvere le partite con un colpo di
tacco, infilare la palla nel sette come solo lui sa fare. Ma i sogni di Jess, che
all’anagrafe fa Jessbinder, sono destinati a naufragare sotto le pressioni di una
famiglia indiana tradizionalista, che vorrebbe una figlia devota al marito che sappia
cucinare il Chapatti. Il mega ritratto del guru in salotto sembra ammonire: il calcio
non solo è roba da maschi, ma è soprattutto roba da inglesi. Non se parla, quindi.
Questa è la risposta della famiglia di Jess alla ragazza che voleva essere Beckham. Ma
a incoraggiare Jess ci sarà Jules, una ragazza bionda e magra che la convince a
iscriversi (di nascosto dalla famiglia) nella squadra del campionato femminile locale.
Anche per Jules la via del calcio è una strada in salita: la madre preferirebbe i push up
ai top sportivi e vorrebbe una figlia vestita in modo femminile e sensuale. Ma Jules ai
tacchi preferisce i tacchetti degli scarpini da calcio, così come Jess preferisce i
pantaloncini
al
più
tradizionale
sari.
Le due ragazze iniziano la loro avventura nel campionato. Vincono, segnano tanti gol,
portano in alto la squadra. La loro amicizia si intensifica, così come la sintonia sotto
porta. Ma a dividere le strade delle due ragazze ci sarà un uomo, il bell’allenatore
irlandese (Jonathan Rhys Meyers, già visto in Velvet Goldmine) di cui entrambe si
innamorano. E la famiglia di Jess, che torna alla carica dopo aver scoperto che la
ragazza
ha
mentito.
Il risultato è un film coloratissimo e ritmato, dove si respira calcio e allegria.
Ludovica Rampoldi
Fonte critica:
Film.it
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“Vado a scuola”
Regia:
Pascal Plisson
Genere:
Film-documentario
Classi consigliate:
Interpreti:
I, II classi
Jackson Saikong, Salome Saikong, Samuel J. Esther, Gabriel J. Esther, Emmanuel J.
Esther, Zahira Badi, Noura Azaggagh, Zineb Elkabli, Carlito Janez, Micaela Janez
Origine:
Francia
Anno:
2013
Durata:
75 min.
Trama:
Quattro bambini che vivono in luoghi differenti – le savane del Kenya, i sentieri delle
montagne dell’Atlante in Marocco, l’India del Sud e gli altipiani della Patagonia -,
condividono lo stesso desiderio di imparare convinti che solo grazie all’istruzione
potranno migliorare le loro vite. Per questo, ogni giorno, tutti loro affrontano un
pericoloso viaggio, ma pieno di scoperte, per raggiungere le rispettive scuole.
Critica 1:
Sono due gli elementi che fanno l'interesse di Vado a scuola di Pascal Plisson: da una
parte il rapporto tra documentario e finzione che sta alla base della messa in scena
(…) e dall'altra, ovviamente, il suo argomento, il diritto all'istruzione che i quattro
protagonisti del film inseguono con tanta determinazione. (...) Quattro storie costruite
intorno alla determinazione di questi ragazzi, intimamente convinti dell'importanza
dell'istruzione (anche grazie a delle famiglie che non li ostacolano) e che pur di
ottenerla sono disposti ad affrontare pericoli che spaventerebbero moltissimi loro
coetanei. Queste storie Plisson (che ha alle spalle moltissimi documentari) le filma
con un coinvolgimento dichiarato. La tecnica è quella del documentario, anche se è
evidente che alcune scene sono «recitate» o «preparate» per l'occasione, come la fuga
precipitosa di Jackson e della sorellina davanti alla minaccia di un elefante
imbizzarrito o l'episodio dell'autostop di Zahira e delle sue amiche o ancora quello
della gomma che si stacca dalla sedia a rotelle di Samuel. Ma sono episodi che non
stonano con il resto del film, sospeso tra la realtà dei fatti raccontati e un approccio
invece più emotivo, più coinvolgente, che vuole usare le tecniche della finzione per
aumentare la forza del racconto. Piccoli espedienti che non inficiano la potenza del
film, anche per merito dei piccoli protagonisti che ogni tanto sanno bucare lo schermo
con un sorriso o uno sguardo che nessuna regia saprebbe «ricreare» e che regalano
allo spettatore l'emozione e la verità di un mondo per cui vale ancora la pena di
lottare.
Autore critica:
Paolo Mereghetti
Fonte critica
Il Corriere della Sera
Data critica:
25/09/2013
Critica 2:
Ancora il 'vissuto'. Ce lo esprime un documentarista francese, Pascal Plisson, che da
anni gira il mondo per sorprendere il reale soprattutto nell'istante in cui si verifica e
consegnarlo poi al cinema lasciando che le immagini parlino da sole. Come in questo
Vado a scuola che ha avuto un successo pieno, pochi mesi or sono, al Festival di
Locarno in Piazza Grande. Quattro storie vere. Interpretate dai loro stessi protagonisti,
alternate, nella rappresentazione, fra di loro, ma senza che i rispettivi personaggi si
incontrino, anche perché ciascuno vive lontanissimo dall'altro, tutti comunque
accomunati dall'età, ragazzine e ragazzini al massimo undicenni, e tutti con un'unica
meta, la scuola, cui vogliono andare ad ogni costo, anche con mezzi di fortuna, tra
pericoli d'ogni sorta, superando distanze gravosissime. (...) Senza mai un'ombra di
retorica, senza accenti indirizzati a dimostrare, una rappresentazione diretta, serrata su
126
quei quattro personaggi, le loro famiglie, i loro incontri e, al momento di concludere,
la loro soddisfazione di aver potuto cominciare da lì a realizzare le proprie
aspirazioni. Figure sempre dal vero, con il loro gestire autentico, con le loro battute,
nella versione originale multilingue, sprizzanti sempre sapori vivi di cronaca. Un
cinema che convince e che può anche commuovere. Vorrei che lo accostassero qui da
noi quei ragazzini che, svegliandosi in case agiate, alle mamme che li scuotono
dicendo: «L'autista è pronto a portarti a scuola», rispondono infastiditi: «Non ne ho
voglia».
Autore critica:
Gian Luigi Ronda
Fonte critica:
Il Tempo Roma
Data critica:
26/09/2013
“I cento passi”
Regia:
Marco Tullio Giordana
Genere:
Drammatico
Classi consigliate:
Interpreti:
III classi
Luigi Lo Cascio (Peppino Impastato), Luigi Maria Burruano (Luigi Impastato), Lucia
Sardo (Felicia Impastato), Paolo Briguglia (Giovanni Impastato), Tony
Sperandeo (Gaetano Badalamenti), Andrea Tidona (Stefano Venuti), Claudio Gioè
(Salvo Vitale), Domenico Centamore (Vito), Ninni Bruschetta (cugino Anthony),
Paola Pace (Cosima), Simona Cavalieri (Felicetta, fidanzata di Giovanni), Pippo
Montalbano (Cesare Manzella), Gaspare Cucinella (zio Gasparo), Dario Veca (cugino
Paolo Schillirò), Mimmo Mignemi (maresciallo dei Carabinieri), Lena
Guthorsen (Teresa Ann Savoy), Lorenzo Randazzo (Peppino Impastato da bambino),
Silvia Russo (Silvia), Elio Lo Cascio (Andrea), Roberto Zibetti (Carlo), Carlo Ferreri
(Carmelo), Francesco Giuffrida (Mauro).
Origine:
Italia
Anno:
2000
Durata:
114 min.
Trama:
Cento sono i passi che occorre fare a Cinisi, per colmare la distanza tra la casa della
famiglia Impastato e quella del boss mafioso Gaetano Badalamenti. Il giovane
Peppino Impastato vive cercando di sfuggire a quest'inesorabile legame con
l'ambiente mafioso che il padre, Luigi Impastato, un po' per inerzia, un po' perché ha
una moglie da proteggere e due figli da crescere, non ha la forza di rompere. Anche di
fronte alla vulnerabilità sua e della propria famiglia, Peppino, animato da uno spirito
civico irrefrenabile, non esita, con l'involontaria complicità del fratello Giovanni, ad
attaccare "don Tano" e a denunciarne pubblicamente le malefatte. Il percorso
"controcorrente" di Peppino nasce quando, bambino, vede scorrere davanti a sé gli
albori della lotta politica contro la mafia e il potere a essa colluso, lotta a cui poi
prenderà attiva parte una volta adolescente e poi da adulto. La morte violenta dello zio
capomafia, l'incontro con il pittore comunista Stefano Venuti, il rifiuto del padre
biologico e della famiglia intesa in senso mafioso e il formarsi con il pittore idealista,
suo vero "padre etico", sono i punti di svolta della vita di Peppino bambino, che lo
segneranno per il resto della sua esistenza. La sua tragica morte giunge quando ormai
è diventato troppo scomodo ai mafiosi e il padre, morto in un oscuro incidente, non lo
può più proteggere da don Tano. Viene ucciso soprattutto per l'operato
dell'irriverente Radio Aut, dai microfoni della quale si è scagliato senza freni a
denunciare la mafia e i suoi misfatti.
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Critica 1:
Dalle note di regia: "Questo non è un film sulla mafia, non appartiene al genere. È
piuttosto un film sull'energia, sulla voglia di costruire, sull'immaginazione e la felicità
di un gruppo di ragazzi che hanno osato guardare il cielo e sfidare il mondo
nell'illusione di cambiarlo. È un film sul conflitto familiare, sull'amore e la
disillusione, sulla vergogna di appartenere a uno stesso sangue. È un film su ciò che di
buono i ragazzi del'68 sono riusciti a fare, sulle loro utopie, sul loro coraggio. Se oggi
la Sicilia è cambiata e nessuno può fingere che la mafia non esista (ma questo non
riguarda solo i siciliani) molto si deve all'esempio di persone come Peppino, alla loro
fantasia, al loro dolore, alla loro allegra disobbedienza. "Si capisce che il film sia stato
accolto con lunghi applausi dalla stampa. Ma Giordana, che cita "Le mani sulla città"
di Rosi e abbonda in canzoni d'epoca, evita ogni retorica concentrandosi giustamente
sulla dimensione famigliare. Il padre che non capisce, non può capire, la ribellione del
figlio che vola in America per cercare una via d'uscita; la madre che lo difende in
segreto; gli "zii" mafiosi che da bambino lo tenevano sulle ginocchia e oggi lo
blandiscono e minacciano insieme. Per un'assurda coincidenza, alla sua morte
Impastato non fece notizia. Chissà che questo film non entri nella leggenda".
Autore critica:
Fabio Ferzetti
Fonte critica
Il messaggero
Data critica:
Settembre 2000
Critica 2:
[…] film costruito in finezza, frammento dopo frammento, sempre in crescendo, su
una storia emozionante e brutale, in cui si intrecciano la liberazione di un giovane
dalla famiglia (sull'onda del Sessantotto) e la sua più dura liberazione dalla famiglia
mafiosa che incombe sulla città e sulla cultura familiare. I cento passi del titolo sono
quelli che separano la casa di Peppino dall'abitazione del boss mafioso Tano
Badalamenti - che, dopo un lungo silenzio della giustizia, per questo assassinio è stato
finalmente incriminato. Cento passi che nonostante tutto congiuri per farglieli
percorrere - la storia familiare, la debolezza di suo padre, l'omertoso clima cittadino Peppino non percorrerà mai, scoprendo fin da ragazzino, attraverso l'amico e maestro
pittore Stefano Venuti, l'impegno politico con il Pci, poi allontanandosene per le
troppe prudenze che impone, infine inventandosi attraverso una radio messa su con gli
amici un canale fantasioso e irriverente per parlare e dire la sua verità: Badalamenti
diventa Tano Seduto, Cinisi è ribattezzata Mafiopoli e il ridicolo è un'arma che dà
molto fastidio agli intoccabili. Marco Tullio Giordana, in quello che è il suo film
migliore, più forte, più diretto, ibrida con successo il cinema di impegno civile (viene
citato Le mani sulla città) con umori più personali e generazionali (ci ritroverete un
po' di Radio Freccia alla siciliana), intreccia la denuncia e il ritratto toccante e
autentico di un angelo ribelle. E se la sceneggiatura (che il regista firma con Claudio
Fava e Monica Zappelli) è scritta con inconsueta precisione, schivando retorica e
colore, gran parte della riuscita del film la si deve a una squadra di attori di
sorprendente bravura, guidati senza sbavature da Giordana.
Autore critica:
Irene Bignardi
Fonte critica:
La Repubblica
Data critica:
01/09/2000
128
“Alla luce del sole”
Regia:
Roberto Faenza
Genere:
Drammatico
Classi consigliate:
III classi
Interpreti:
Luca Zingaretti (don Pino Puglisi), Alessia Goria (suor Carolina), Corrado Fortuna
(Gregorio), Giovanna Bozzolo (Anita), Francesco Foti (Filippo Graviano), Piero
Nicosia (Giuseppe Graviano), Lollo Franco (Gaspare), Lorenzo Randazzo
(Domenico), Mario Giunta (Saro), Gabriele Castagna (Rosario), Salvo Scelta
(Carmelo), Mimmo Mignemi (Leoluca Bagarella)
Origine:
Italia
Anno:
2005
Durata:
90 min.
Trama:
Questo film è tratto dalla storia vera di padre Giuseppe "Pino" Puglisi, una vittima
della mafia. È ambientato a Palermo, nel quartiere di Brancaccio, nel 1991. Don
Puglisi è il sacerdote della chiesa del quartiere e si accorge ben presto di una dura
verità: i bambini della zona sono coinvolti nella malavita e molti hanno genitori
mafiosi. Don Puglisi cerca quindi di cambiare la situazione, dicendo loro di andare a
scuola, in chiesa e di non rubare. Ai ragazzi piace andare a trovare don Pino in
parrocchia: è infatti un momento in cui si possono sfogare giocando, soprattutto a
calcio. I genitori mafiosi, al contrario, sembrano non gradire gli insegnamenti del
sacerdote: per esempio, ad un ragazzino di nome Domenico viene impedito di
frequentare la parrocchia e addirittura, quando disobbedisce, egli viene frustato dal
padre. Padre Puglisi manda comunque dei messaggi chiari ai mafiosi di Palermo,
facendo dei discorsi nella piazzetta della chiesa, ma non viene ascoltato praticamente
da nessuno. Il suo messaggio per i cosiddetti “uomini d'onore” era di presentarsi “alla
luce del sole” e di non agire nell'ombra. Don Puglisi si rende allora conto di essere in
pericolo e che potrebbe essere ucciso in qualsiasi momento. Infatti, il giorno del suo
cinquantaseiesimo compleanno, viene ucciso per strada da un gruppo di mafiosi che
lo avevano seguito in auto. Le ultime parole da lui pronunciate sono state: “Vi
aspettavo”. Nell'ultima scena, in cui viene celebrato il funerale, sono presenti tutti i
bambini della parrocchia.
Critica:
«Rompere le scatole», questo indica come impegno morale Don Pino Puglisi. Per
esser più chiaro, il prete salta su una scatola di cartone, di fronte agli occhi sorpresi
dei suoi allievi. Bisogna conoscere, spiega, bisogna capire e poi, se lo si ritiene giusto,
bisogna saper dire di no. Siamo in una scuola di Palermo, nel ‘92. Ancora vivono
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Presto, il 23 maggio e il 19 luglio, i due
magistrati saranno ammazzati perché smettano di romperle, le scatole. E perché tanti
altri non osino più dire di no. Dopo di loro, il 15 settembre del 1993, la mafia
ammazzerà anche il parroco della comunità di San Gaetano. Non racconta una storia
“edificante“, Alla luce del sole (Italia, 2005, 91’). Roberto Faenza e Luca Zingaretti –
certo il più bravo, tra i nostri attori – non fanno di Don Puglisi un eroe. Del resto,
quella dell’eroe è una retorica del consenso, poco interessata alla “rottura di scatole“.
Soprattutto, poi, il prete del quartiere Brancaccio è troppo preoccupato della vita dei
ragazzini che toglie dalla strada, sottraendoli alla mafia, per pensare alla morte – alla
propria morte – come a un valore appunto eroico. Valori per lui sono invece la
dignità, il rispetto di sé e degli altri, la condivisione critica e consapevole di regole
civili, l’assunzione aperta di responsabilità, la concreta e orgogliosa pretesa di diritti.
Su ben altri e ben tristi valori si apre il film di Faenza. Con una passività già diventata
abitudine, con una sconcia disponibilità di ragazzini si presta a far da piccola
manovalanza per i combattimenti clandestini fra cani. Senza rispetto per la vita
(gioiscono per il sangue e per i lamenti delle bestie) e senza rispetto per sé (nemmeno
129
sospettano che si possa dire di no), imparano a considerare naturali la subordinazione,
lo spettacolo della morte, la crudeltà. In cambio, ne hanno poche migliaia di lire, da
dividere fra tutti. Il prezzo della dignità è basso, quando la miseria materiale e ancor
più quella morale si fanno cultura, autorità, e addirittura mondo. Insomma, si
preparano a diventare mafiosi, quei ragazzini. Si preparano a considerare ovvio che
gli uomini si dividano tra i molti che camminano tenendo lo sguardo chino, e i pochi
che li costringono a farlo. Pare che a Brancaccio nel 1993 – e altrove, e in altri anni –
regga su questa temibile ovvietà. Alla luce del sole non lo nasconde. Anche a costo di
rompere le scatole, appunto, Faenza mostra le connivenze indirette, le complicità
aperte, la collusione tra politica e mafia, tra finanza e mafia, tra senso comune e
mafia. Nel suo cinema non c’è posto per la retorica narrativa (non solo
hollywoodiana) che vuole l’uomo d’onore ora stratega cinico e ruffiano, ora fascinoso
cavaliere del male. I mafiosi che uccidono Don Puglisi – tanto quelli che gli sparano o
che ne danno l’ordine, quanto quelli che ne lucrano in silenzio – sono niente altro che
volgari imprenditori di morte. Sono criminali che governano la paura e la miseria, e
che fanno della paura e della miseria strumenti di dominio, e di corruzione morale.
D’altra parte, la sceneggiatura non si perde in questo versante umano negativo. Con la
stessa passione del suo protagonista, Alla luce del sole si interessa alla vita, alla
ricchezza e alla possibilità di futuro che, esposte al rischio, stanno in ognuno dei
ragazzini, e meglio ancora dei piccoli uomini e delle piccole donne abbandonati alle
strade e alla miseria del quartiere Brancaccio. A loro, con la gioia e la pazienza d’un
prete nato e cresciuto in quelle stesse strade e in quella stessa miseria, Don Puglisi
dedica quello che nessuno ha dedicato: attenzione, ascolto, rispetto. Lo fa, ancora una
volta, non in una prospettiva eroica, ma concreta e quotidiana, più paterna che
coraggiosa. Appunto come un vero padre, dà a loro con amore diretto, dà a loro per
dare a loro, e non a un qualche ideale attraverso di loro. E per questo che, a loro volta,
i ragazzini gli prestano attenzione, ascolto, rispetto. Nell’agguato di quel 15 settembre
i suoi giovani assassini lo chiamano parrino: prete in siciliano, ma con un’ assonanza
e una radice che rimandano al padre. Questo fanno, che lo sappiano o non lo
sappiano: uccidono un padre, e con lui continuano a uccidere la loro stessa speranza.
E però, alla fine del film ce n’è ancora, di speranza. La si legge negli occhi del
“signor” Carmelo (Salvo Scelta), un ladruncolo, un bambino che il prete aveva saputo
capire e conquistare. Sorride, Carme, chissà che già oggi, forte di quel sorriso, da
qualche parte in Sicilia non stia rompendo le scatole.
Autore critica:
Roberto Escobar
Fonte critica
Il sole 24 ore
Data critica:
30/01/2005
“La mafia uccide solo d’estate”
Regia:
Diliberto Pierfrancesco “Pif”
Genere:
Commedia
Classi consigliate:
Interpreti:
III classi
Pif (Arturo), Cristiana Capotondi (Flora), Claudio Gioè (Francesco), Ninni Bruschetta
(Fra Giacinto), Alex Bisconti (Arturo bambino), Ginevra Antona (Flora bambina),
Maurizio Marchetti (Jean Pierre), Rosario Lisma (padre di Arturo), Barbara Tabita
(madre di Arturo), Antonio Alveario (Totò Riina)
Origine:
Italia
Anno:
2013
Durata:
90 min.
130
Trama:
Arturo ha pochi anni e un segreto romantico che condivide con Rocco Chinnici,
giudice e vicino di Flora, la bambina che gli ha incendiato il cuore. Nato a Palermo,
Arturo è stato concepito il giorno in cui Totò Riina, Bernardo Provenzano, Calogero
Bagarella e altri due uomini della famiglia Badalamenti, uccisero Michele Cavataio
vestiti da militari della Guardia di Finanza. Da quel momento e da che si ricordi la sua
vita, spesa a Palermo, è stata allacciata alla Mafia e segnata dai suoi efferati delitti.
Cresciuto in una famiglia passiva, in una città 'muta' e tra cittadini incuranti dei
crimini che abbattono i suoi eroi in guerra contro la Mafia, Arturo prova da solo a
produrre un profilo e un senso a quegli uomini contro e gentili che gli offrono un iris
alla ricotta (il commissario Boris Giuliano) o gli concedono un'intervista (il Generale
Dalla Chiesa). L'unico che proprio non riesce a incontrare, ma di cui ritaglia e
colleziona foto dai giornali, è il premier Giulio Andreotti, che da una trasmissione
televisiva gli impartisce un'ideale lezione sentimentale da applicare al cuore della
piccola Flora. Gli anni passano, la Mafia cresce in arroganza e crudeltà e i paladini
della giustizia vengono falciati, sparati, esplosi. Soltanto Arturo rimane uguale a se
stesso, ossequiante e 'svenduto' in una televisione locale e nella campagna elettorale di
Salvo Lima. Ma la morte di Giovanni Falcone e quella di Paolo Borsellino lo
risveglieranno da un sonno atavico e dentro una città finalmente cosciente.
Critica 1:
La mafia uccide solo d'estate è quasi un miracolo. Ha un ritmo incalzante
(brillantissimo il montaggio di Cristiano Travaglioli) e tiene in equilibrio il
difficilissimo mix fra ricordi personali, amori infantili e omicidi di mafia.
Il protagonista (che da adulto è interpretato dallo stesso Diliberto, mentre da bambino
ha il volto azzeccatissimo del piccolo Alex Bisconti) è Arturo, un bimbo nato negli
anni 70 che ha vent'anni o poco più quando le guerre di mafia culminano negli
omicidi di Salvo Lima, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ad Arturo, da piccolo, i
genitori non raccontano che la mafia non esiste. Fanno di peggio: gli raccontano che
non è pericolosa. «La mia generazione - racconta Diliberto - è cresciuta non nella
negazione della mafia, ma nella sua accettazione, che forse è una cosa persino
peggiore. Ci dicevano che non era una cosa brutta, e che in fondo non ci riguardava. E
quando in città si parlava di qualche omicidio perché proprio non se ne poteva fare a
meno, poteva capitare che un papà dicesse al figlio: stai tranquillo, ora siamo in
inverno e la mafia uccide solo d'estate». Arturo cresce pensando, fino ai vent'anni,
solo a una cosa: il disperato amore per Flora, la compagna di classe più caruccia
(Ginevra Antona da bambina, Cristiana Capotondi da grande). Ma questo suo amore
si sviluppa in parallelo alle vicende mafiose: ad esempio, Flora vive nello stesso
palazzo del giudice Chinnici, che è ironico complice del goffo amore del bambino; e
l'esplosione della bomba che lo uccide impedisce a Flora di leggere il messaggio che
Arturo le ha lasciato scritto sul marciapiede. Per altro il bimbo è nato lo stesso giorno
in cui Vito Ciancimino è divenuto sindaco di Palermo, e l'unico vero mito della sua
vita è Giulio Andreotti. Ci vorranno molte morti violente per fargli aprire gli occhi. E
lui sarà testimone involontario di tutte, dal generale Dalla Chiesa a Salvo Lima, fino a
quel tragico momento – le morti di Falcone e Borsellino – in cui molti siciliani
saranno costretti ad ammettere che la mafia è una cosa orrenda...
Giocando quasi tutto il film sul registro della commedia grottesca, Diliberto ha creato
un apologo che denuncia uno degli aspetti più importanti del fenomeno-mafia: la sua
tranquilla coesistenza con la vita delle persone normali, il considerarla una sorta di
fenomeno atmosferico, come il cambio delle stagioni. È da questo che la Sicilia e
l'Italia tutta devono svegliarsi, e per farlo bisogna distruggere tutti i miti, non crearne
di nuovi: «Sarebbe un errore – aggiunge Diliberto – considerare Falcone e Borsellino
come dei supereroi. Erano persone vere, straordinarie nella dedizione al loro lavoro,
ma normali nel modo in cui convivevano con i problemi quotidiani che abbiamo
anche tutti noi. Se loro hanno lottato contro la mafia, tutti possiamo farlo». Il finale
del film, quando Arturo e Flora portano il loro bimbo a vedere le lapidi delle quali
Palermo è tappezzata, strappa la lacrima: perché, come dice Arturo/Pierfrancesco,
bisogna insegnare ai bambini come riconoscere il male. È il primo passo per
sconfiggerlo.
Autore critica:
Alberto Crespi
Fonte critica
L’Unità
131
Data critica:
25/11/2013
Critica 2:
La mafia uccide solo d'estate,opera prima di Pif, è la realizzazione del sogno di un
ragazzo nato a Palermo nel 1972, non troppo brillante a scuola («ma la maturità l'ho
presa, ristabiliamo la verità, se no mia madre s'arrabbia»), cresciuto negli anni 80 e 90
in una città soffocata dalla mafia dove la gente per bene, per sopravvivere, faceva
finta di niente. È un film che in modo leggero dice cosa serie, a partire dalla dedica
nei titoli di testa ai poliziotti e ai magistrati caduti sul campo. Parla del lavoro di
Rocco Chinnici, Pio La Torre, del generale Dalla Chiesa, di Falcone e Borsellino. Lo
fa prendendo come filo conduttore la vita di Arturo (Pif ), che sin da bambino ama
una sua compagna di scuola (Cristiana Capotondi), ha come mito Andreotti ed è
circondato senza saperlo da picciotti, capi mafia e politici corrotti.
Gli aneddoti narrati, anche i più stravaganti, sono veri: «Con Marco Martani e
Michele Astori, per scrivere la sceneggiatura abbiamo letto pagine e pagine di
documenti e articoli di giornale. Totò Riina che non capisce come si usa il
telecomando del condizionatore è vero. Come è vero che Bagarella si era innamorato
della cantante Spagna e la voleva rapire».
Le immagini di fiction si confondono con quelle di repertorio e alla fine, quando
rivedi la rabbia dei palermitani al funerale di Paolo Borsellino, ti commuovi e ti
chiedi: oggi la mafia è stata sconfitta almeno un po'? «Già, bella domanda, ho anche
pensato di farci una puntata del Testimone. L'ho chiesto anch'io a poliziotti e
magistrati: dicono che la mafia ha perso quando ha deciso di fare guerra allo Stato,
quando ci va a braccetto e si nasconde lavora meglio. Non bisogna abbassare la
guardia».
La visione di Pif è ottimista: il sacrificio degli uomini caduti durante la guerra a Cosa
nostra degli anni Ottanta è servito a cambiare la coscienza dei palermitani. «Tutti i
mafiosi di cui parlo nel film sono in carcere e questa è già una vittoria. Sono cresciuto
in una società dove gli adulti rimuovevano la presenza della mafia per poter vivere in
pace: quando qualcuno veniva ammazzato era o per debiti di gioco o per donne. La
morte di Falcone e Borsellino ha cambiato la mentalità dei palermitani. Ma i giovani
non conosco bene il passato. Per questo mi piacerebbe che il mio film fosse proiettato
nelle scuole».
Autore critica:
Federica Lamberti Zanardi
Fonte critica:
Il venerdì di repubblica
Data critica:
22/11/2013
“Il figlio dell’altra”
Regia:
Lorraine Lévy
Genere:
Drammatico
Classi consigliate:
Interpreti:
III classi
Emmanuelle Devos (Orith Silberg), Pascal Elbé (Alon Silberg), Jules Sitruk (Joseph
Silberg), Mehdi Dehbi (Yacine Al Bezaaz), Areen Omari (Leïla Al Bezaaz), Khalifa
Natour (Saïd Al Bezaaz), Mahmud Shalaby (Bilal Al Bezaaz), Diana Zriek (Amina),
Marie Wisselmann (Keren), Bruno Podalydès (David), Ezra Dagan (rabbino), Tamar
Shem Or (Yona), Tomer Offner (Ilan), Noa Manor (Ethel), Shira Naor (Lisa), Jill Ben
David (direttore dell'ospedale)
Origine:
Francia
Anno:
2012
132
Durata:
105 min.
Trama:
Joseph Silber è un ragazzo israeliano che vive a Tel Aviv con suo padre che è un
ufficiale e sua madre che è una dottoressa. Durante la visita militare Joseph scopre
che non è possibile che il suo gruppo sanguigno sia compatibile con quello dei suoi
genitori. All'età di diciotto anni scopre che Yacine Al Bezaaz, che vive
in Palestina nei territori occupati della Cisgiordania, è figlio dei suoi genitori e risulta
scambiato con lui; Joseph è quindi sconvolto e confuso. Tale scoperta getta nel panico
le due famiglie, culturalmente molto distanti, che provano ad avvicinarsi. Ma le
"questioni politiche" superano il buon senso, e i due padri finiscono per scontrarsi per
il dolore che entrambi i rispettivi popoli stanno soffrendo. I due scambiati, Joseph e
Yacine, si ritirano in giardino provando a domandarsi alcune cose sulla loro identità e
sul loro destino. Dopo un primo periodo, i loro incontri si fanno più frequenti,
iniziando ad invadere rispettivamente l'uno la famiglia dell'altro, pensando alla vita
che ipoteticamente avrebbero potuto vivere.
Critica 1:
La questione israelo-palestinese, tra dissidio e indispensabile riconciliazione: «La
donna è il futuro dell'uomo, quando le donne si alleano possono spingere gli uomini a
essere migliori» dice la regista, sorella dello scrittore Marc Levy. Sono due, in realtà, i
figli «dell'altra», l'uno a Tel Aviv scopre durante la visita di leva di non essere il
naturale di un colonnello e della moglie medico, l'altro, nei territori di Cisgiordania,
riceve il rimbalzo della notizia: scambiati in una confusa notte d'ospedale durante un
attacco.
Autore critica:
Silvio Danese
Fonte critica
Quotidiano Nazionale
Data critica:
16/03/2013
Critica 2:
Ci sono film che rischiano a ogni passo di finire ostaggio del loro soggetto. Succede
quando il cinema prende di petto la realtà con tutte le sue contraddizioni anziché
renderla più leggibile seguendo le leggi di questo o quel genere, commedia, thriller,
melodramma, eccetera. Quando poi qualcuno porta la macchina da presa in Medio
Oriente, i rischi diventano altissimi. Eppure proprio Israele ci ha dato alcuni dei più
bei film di questi anni. Per originalità di scrittura, densità del tratto, verità dei
personaggi.
Autore critica:
Fabio Ferzetti
Fonte critica:
Il Messaggero
Data critica:
14/03/2013
“Kolya”
Regia:
Jan Sverak
Genere:
Drammatico
Classi consigliate:
Interpreti:
III classi
Andrej Chalimon (Kolja), Libuse Safrankova (Klara), Ladislav Smoljak (Signor
Houdek), Jan Sverak (Frantisek Louka), Ondrez Vetcky (Signor Broz), Stella
Zazvorkova (Madre)
Origine:
Cecoslovacchia, Francia, Gran Bretagna
Anno:
1996
133
Durata:
105 min.
Trama:
A Praga nel 1988 il violoncellista Frantisek ha avuto un alterco con un funzionario del
partito comunista ed ora non lavora più, ridotto a suonare esclusivamente in occasione
di funerali. Ha bisogno di soldi, e un giorno un amico gli propone di sposare una
giovane russa che ha bisogno di documenti cechi per espatriare. In cambio riceverà
una buona somma di denaro. Dopo molte esitazioni, Frantisek accetta, ma poco dopo
il matrimonio, ha una sgradita sorpresa: la moglie è scappata in Germania dove c'è il
suo innamorato ma ha lasciato a Praga il figlioletto di cinque anni che viene
depositato davanti alla porta di casa di Frantisek. Questi è all'inizio disperato e
smarrito, il bambino parla solo russo, i due non si capiscono e lui non sa come fare
per accudirlo. La polizia lo interroga ripetutamente, ma Frantisek riesce a non cedere,
tiene con sè il piccolo e, dopo un periodo iniziale difficile, tra i due nasce un rapporto
caloroso ed affettuoso. Ora Frantisek capisce di dover pensare alla felicità e al futuro
della creatura che gli è capitata, e così insieme fanno un viaggio attraverso la
campagna ceca. Quando arriva il 1989, con la caduta del muro di Berlino, la mamma
di Kolja torna a Praga per riprendersi il figlio e chiedere il divorzio. Tutto va come
previsto, ed anche Frantisek riprende il suo posto all'orchestra Filarmonica. ma il
ricordo di Kolja lo accompagnerà per sempre.
Critica:
Siamo a Praga nell'88, dove il violoncellista Frantisek Louka, la cui carriera di solista
è stata distrutta da una rispostaccia data a un burocrate comunista, vivacchia come
può, suonando ai funerali e rinnovando le incisioni sulle pietre tombali. Scapolo
impenitente, ma attratto dall'idea di potersi pagare i debiti e comprare un'utilitaria, il
musicista accetta di sposare a pagamento una bella russa. Non sa il poveretto che per
la donna si tratta di un primo passo strategico verso l'Occidente. Presto la moglie
fasulla se ne fugge in Germania, dove l'aspetta il fidanzato, lasciando il figlioletto di 5
anni affidato alle cure della nonna, che si ammala e muore. Nel mirino della polizia
segreta, Louka è costretto a occuparsi del bambino come se fosse davvero il papà; e
per di più Kolya ha la nazionalità e parla la lingua dell'odiato invasore.
Contrappuntata dalle visite del protagonista all'anziana madre patriottica, alla quale
non ha il coraggio di confidare i suoi guai, e da piccole avventure fra la lacrima e il
sorriso, la relazione dell'adulto con il bambino passa prevedibilmente dalla diffidenza
all'amore; mentre la rivoluzione di velluto arriva giusta giusta a consentire a Kolya di
ricongiungersi alla mamma e a Louka di riprendere l'attività artistica interrotta.
Realizzato in famiglia perché Jan è figlio di Zdenek Sverak, sceneggiatore ed
eccellente protagonista del film (benissimo doppiato dal nostro Omero
Antonutti) Kolya è il prodotto di un'identità nazionale riconquistata dopo decenni di
repressione. La chiave è leggiadra: ci sono parecchi spunti umoristici in quella tipica
vena cecoslovacca che ritroviamo anche nei titoli americani di Milos Forman,
un'accattivante voglia di tenerezza e un'ottimistica capacità di tradurre il dramma in
commedia.
Autore critica:
Alessandra Levantesi
Fonte critica:
La Stampa
“Il sole dentro”
Regia:
Paolo Bianchini
Genere:
Avventura
Classi consigliate:
Interpreti:
Tutte le classi
Angela Finocchiaro (Chiara "pasta e fagioli"), Diego Bianchi (Console), Giobbe
Covatta (Autista pullman), Francesco Salvi (Padre X), Gaetano Fresa (Rocco), Fallou
Kama (Thabo), Mohamed Toumany Sylla (Fodè), Mohamed Lamine Keita (Yaguine)
134
Origine:
Italia
Anno:
2012
Durata:
100 min.
Trama:
Il film racconta la storia di due lunghi viaggi che si intrecciano, a distanza di tempo,
lungo un percorso che unisce l’Europa all’Africa e viceversa. La prima è la storia di
Yaguine e Fodè, due adolescenti guineani che scrivono, a nome di tutti i bambini e i
ragazzi africani, una lettera indirizzata “alle loro Eccellenze, i membri responsabili
dell’Europa“, chiedendo aiuto per avere scuole, cibo e cure. Con la preziosa lettera in
tasca Yaguine e Fodè si nascondono nel vano carrello di un aereo diretto a Bruxelles.
Inizia così il loro straordinario viaggio della speranza. Quando l’aereo atterra a
Bruxelles, un tecnico scopre abbracciati i corpi assiderati di Yaguine e Fodè, accanto
alla lettera indirizzata “ Alle loro Eccellenze”. La loro storia si incrocia, dieci anni
dopo, con un altro viaggio, questa volta dall’Europa all’Africa, fatto da altri due
adolescenti ed il loro pallone. È la storia del tredicenne Thabo, immigrato originario
di N’Dula, un villaggio africano che nemmeno lui sa dove si trovi esattamente,
accompagnato dal suo amico Rocco, quattordicenne di Bari provengono dal Sud di
quell’Europa piena di contraddizioni, che attira e respinge i popoli, come le onde del
mare che unisce e divide. Entrambi i ragazzi sono vittime della tratta dei baby
calciatori, dalla quale stanno fuggendo. Attraversano tutto il deserto con solo un po' di
pane e una bottiglietta d'acqua, e dopo 3 mesi arrivano finalmente ad N'Dula.
Critica 1:
L'Africa al cinema, fidatevi, non la conoscete. Da La mia Africa a The Constant
Gardener, dalla coppia Redford-Streep a quella Fiennes-Weisz, avete visto solo e
sempre un continente nero tinto di bianco, visto da fuori, pur se con le migliori
intenzioni. Ecco perché Il sole dentro, pur con le sue ingenuità e alcuni passaggi a
vuoto, rimane un piccolo gioiello: perché le location raccontate sono quelle in cui
Paolo Bianchini, regista, autore del soggetto, cosceneggiatore e ambasciatore Unicef,
ha girato.
Autore critica:
Boris Sollazzo
Fonte critica
Pubblico
Data critica:
18/11/2012
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LA STORIA IN PELLICOLA
Da sempre il cinema si costituisce come uno strumento per indispensabile per comprendere il nostro passato: i film, pur
essendo documenti di finzione, sono ricchissimi di particolari e di informazioni relative alla vita sociale, alle
ambientazioni, agli eventi grandi e piccoli dell'epoca a cui essi si riferiscono. Possono approfondire episodi e aspetti di
un evento o di un periodo storico e riempirlo di volti, storie, emotività; od offrire chiavi di lettura e punti di vista
differenti da quelli abitualmente proposti.
Come è noto, poi, l’uso del multimediale come risorsa complementare alle lezioni frontali è sempre di più considerato
come uno strumento fondamentale per consentire a tutti il consolidamento delle competenze da apprendere.
Infine i titoli scelti, fuori dal consueto circuito del cinema per ragazzi, consentiranno loro di avvicinarsi a prodotti
cinematografici più curati e complessi.
La possibilità di poter offrire un supporto all’attività didattica, grazie al patrimonio delle nostre biblioteche, ci ha spinto
a realizzare questo progetto di “cineforum storico” che vogliamo proporre a tutte le classi della scuola secondaria di
primo grado.
Di seguito potrete trovare la filmografia proposta, suddivisa per secoli di riferimento, che ripercorre il periodo storico
dal Medioevo fino all’età contemporanea, oggetto dei programmi di studio della scuola secondaria di primo grado.
Gli insegnati interessati potranno contattare la biblioteca per avere la filmografia.
Segnaliamo inoltre che, in aggiunta a questo elenco di film, il patrimonio comprende un nutrito elenco di documentari
che possono ugualmente essere richiesti ed utilizzati a supporto dell’attività didattica
Gli incontri, che si svolgeranno unicamente presso le biblioteche di Pianoro e Rastignano, prevedono una presentazione
del film, la sua visione e un momento conclusivo di confronto.
Le classi che intendono partecipare al progetto dovranno confermare la propria generica adesione entro il 15 ottobre; a
queste classi verrà poi consegnata la filmografia completa di sinossi per poter scegliere i film da vedere.
I singoli incontri di visione sono da concordare direttamente con le biblioteche almeno 3 settimane prima della data
desiderata e possono avvenire nelle seguenti giornate e orari:
-
BIBLIOTECA DI PIANORO: mercoledì e giovedì dalle ore 8.30 alle ore 13.30
Referente: Silvia Cuppini 051 774654
BIBLIOTECA DI RASTIGNANO: lunedì, martedì e mercoledì dalle 9 alle 13.30
Referente: Manuela Zocca 051 626 0675
Ogni classe potrà effettuare due incontri; durante la visita in biblioteca sarà possibile effettuare il prestito dei libri, in
modo da poter consolidare anche la frequentazione della biblioteca e dare ai ragazzi un’ampia scelta per le loro letture.
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ALTRE PROPOSTE
TUTTE LE CLASSI
COMPRATI LA QUALITÀ DELLA VITA, VIENI DA NOI!!
SOSTIENI IL COMMERCIO TRADIZIONALE
TUTTE LE CLASSI
MUSEO ARTI E MESTIERI
TUTTE LE CLASSI
TORNEO DI CALCIO A 5 “DAI UN CALCIO ALLE MAFIE”
SPETTACOLO TEATRALE “LE SCARPE MI STANNO
STRETTE”
EUROPA: PERCORSO “DIRITTI SI NASCE”
CONCORSO “I GIOVANI E LA COSTITUZIONE ITALIANA”
CLASSI I
CLASSI II
III
AD UNA SOLA
CLASSE III° PER
OGNI POLO
SCOLASTICO
GITA SCOLASTICA PRESSO CASCINA CACCIA
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Museo di Arti e Mestieri Pietro Lazzarini − Pianoro (BO)
OFFERTA EDUCATIVA a.s. 2014/2015
FINALITÀ
Valorizzare il patrimonio storico-culturale della passata civiltà contadina e
artigianale del territorio delle vallate del Savena, dell’Idice e del Setta.
Promuovere attività di ricerca e di studio per il recupero e la conoscenza della
storia e delle tradizioni locali.
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ATTIVITÀ PROPOSTE
VISITE GUIDATE A TEMA
1.
La casa rurale
La cucina, la camera da letto, la stanza del telaio, la cantina, la
stalla.
L’osservazione attenta degli oggetti d’uso quotidiano condurrà i
ragazzi alla conoscenza dei modi di vita e delle necessità di una
famiglia contadina.
Proiezione di foto e filmati per mostrare la casa colonica, gli
edifici rurali annessi, gli animali allevati e l’orto.
2.
L’alimentazione contadina
Grano e pane
Granoturco e polenta
Latte e formaggio
Maiale e salumi
Bosco e castagna
Visita alle sezioni “Lavorazione del terreno”, “La cucina”,
“Lavorazione del latte”, “Il maiale”e “Il bosco”.
Per la scuola d’infanzia: Laboratorio ludico/sensoriale “Mani in pasta”.
Visita alle sezioni riguardanti i cereali ( 30 minuti) e lezione pratica di preparazione
dell’impasto e della sfoglia (ore 2 circa).
3.
Visita a una moderna azienda agricola
Presso il Podere Riosto, verranno mostrate le parti dell’azienda legate alle fasi della
viticoltura moderna e del processo di vinificazione.
Sarà possibile andare nella vigna e osservare dal vivo le viti.
Partenza dal Museo alle ore 9.00 e ritorno al Museo verso le ore 12,00.
Si richiede un contributo di € 60,00 a classe per il mezzo di trasporto.
4.
I lavori a veglia
La treccia di paglia di grano, la filatura della lana,
l’intreccio di vimini per cesti e di erba palustre per
impagliare sedie, la manutenzione degli attrezzi agricoli.
Visita alla sezione “La stalla”.
Dimostrazione di intreccio e prova pratica per i ragazzi.
142
5.
Le attività artigianali
Attraverso la visita alle sezioni dedicate alle Botteghe del
fabbro, falegname, calzolaio, barbiere, sarto, materassaio
e ai lavori degli ambulanti, i ragazzi impareranno a
riconoscere materiali, strumenti di lavoro e manufatti.
Gioco finale.
6.
I lavori agricoli
Gli attrezzi agricoli e le foto illustreranno ai ragazzi:
• il lavoro dei campi: l’aratura, la semina, la
mietitura, la trebbiatura del grano;
• la pianta del granoturco, raccolta, sfogliatura,
sgranatura;
• il mulino per macinare il grano e la castagna;
• il taglio del fieno e il pagliaio,
• le macchine e i carri agricoli.
La visita alla sezione mostra l’evoluzione che portò dalla falce alla mietitrebbiatrice a
documento dei rivoluzionari progressi fatti dall’uomo.
7.
Il teatro di figura
I burattini della tradizione, spettacolo itinerante di fantasia, in mostra nel loro
teatrino.
Proiezione di filmati per conoscere i segreti del movimento e della voce.
8.
Medicina popolare
I segni della devozione nelle sale del museo riconducono a pratiche fra il magico e il
religioso con le quali la cultura contadina curava i mali delle persone e degli animali
domestici.
È presente inoltre una sezione dedicata ai pesi e alle misure, di cui alcuni anteriori
all’introduzione del Sistema Metrico Decimale.
143
ULTERIORI INFORMAZIONI
Livello scolastico consigliato
Dalla scuola Primaria alle scuole Superiori.
Ogni singolo percorso sarà strutturato secondo le diverse fasce di età.
ORARIO DI VISITA
Martedì – Mercoledì – Giovedì: ore 9.00 - 13.00
DURATA
Circa due ore.
PRENOTAZIONI: tel. 338 7738701
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COMUNE DI PIANORO
Assessorato
Attività Produttive, Promozione Territoriale, Progetto per il Decentramento, Sistemi Informativi
Assessorato
Politiche dell'Istruzione, Servizi Educativi per l'Infanzia.
In collaborazione con ASCOM
COMPRATI LA QUALITA’ DELLA VITA
VIENI DA NOI!!
SOSTIENI IL COMMERCIO TRADIZIONALE
III EDIZIONE
La Confcommercio Ascom, il Comitato “Le botteghe di Rastignano”, il Comitato dei commercianti
di Pianoro intendono realizzare, di concerto con il Comune di Pianoro, un progetto teso al sostegno
e al rilancio dei negozi di vicinato.
Le “Botteghe” sono parte integrante del nostro tessuto urbano.
Sono stati un collante per la comunità.
Continuano a svolgere una funzione sociale e di servizio che ormai in molti casi sopravanza quella
prettamente commerciale.
Eppure strategie economiche improprie ed errati calcoli di opportunità hanno messo in crisi i piccoli
negozi, dirottando le abitudini dei consumatori.
Noi crediamo invece nell’idea che i piccoli negozi di vicinato possano dare un contributo
determinante al rilancio del territorio.
L’obiettivo è quello di fare riscoprire le funzioni degli esercizi di vicinato ai pianoresi e alle loro
famiglie per accrescere il ruolo del commercio locale quale punto di riferimento del territorio,
valorizzandone nel contempo la funzione.
Al progetto hanno aderito la quasi totalità degli operatori commerciali presenti nel nostro Comune.
Tutti hanno manifestato il loro entusiasmo e il pieno appoggio alle azioni attraverso le quali si
connota. Questo a sottolineare l’attenzione del piccolo commercio alla vita della comunità e del
ruolo sociale che svolgono i negozi di vicinato che, spesso poco ricordato, è invece essenziale alla
vita del nostro paese.
Le “Botteghe” sono parte integrante del nostro tessuto urbano. Sono state un collante per la
comunità e continuano a svolgere una funzione sociale e di servizio che ormai in molti casi
sopravanza quella prettamente commerciale. Eppure strategie economiche improprie ed errati
calcoli di opportunità hanno messo in crisi i piccoli negozi, dirottando le abitudini dei consumatori.
Noi crediamo, invece, nell’idea che i piccoli negozi di vicinato possano dare un contributo
determinante al rilancio del territorio.
Il progetto si articola in diverse azioni che coinvolgono l’intera collettività, a dimostrazione che
una società civile è costituita da una rete solidale di cittadini, servizi pubblici e privati e istituzioni
in grado di integrarsi e sostenersi vicendevolmente.
Il valore di un territorio e del suo patrimonio è dato dalla qualità dei servizi, dal grado di benessere
che l’intera collettività è in grado di produrre, e la qualità della vita è tanto più alta quanto maggiore
è la partecipazione attiva dei cittadini alla vita sociale e economica.
Il progetto coinvolge anche gli Istituti Comprensivi di Pianoro e Rastignano.
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I commercianti che hanno aderito e le organizzazioni di categoria hanno promosso, tra di loro, una
raccolta di fondi che verranno devoluti agli istituti comprensivi di Rastignano e Pianoro.
Parlare di legalità significa anche costruire un rapporto trasparente tra commerciante e cliente,
quindi corretta informazione per un consumo consapevole, ogni acquisto deve prevedere il rilascio
di uno scontrino o di una ricevuta valida ai fini fiscali.
Nelle sedi scolastiche sarà posto, all’ingresso, un contenitore nel quale i genitori e i bambini
depositeranno gli scontrini fiscali ricevuti a seguito degli acquisti realizzati nei negozi aderenti
riconoscibili da una locandina posta sulla vetrina.
Inoltre verrà promosso un concorso fotografico al termine del quale le foto saranno esposte nei
negozi e votate dai cittadini.
Al termine del progetto indicativamente nel mese di maggio, festeggeremo insieme agli istituti
comprensivi di Rastignano e Pianoro la fine della scuola con pranzo all’aperto, premiazione del
concorso uno scontrino per la scuola, giochi , tornei sportivi e intrattenimenti vari.
L’UTILE SARA’ DEVOLUTO AGLI ISTITUTI COMPRENSIVI DI PIANORO E
RASTIGNANO.
Per informazioni, accordi e contatti rivolgersi a
Ufficio Politiche Giovanili
Tel 051 6529175-108
E-mail: [email protected], [email protected]
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Torneo di calcio a 5 “Dai un calcio alle mafie”
In collaborazione con A.S.D. Sporting Pianorese 1955
Destinatari:
Tutti gli alunni delle scuole secondarie di primo grado.
Descrizione:
L’attività prevede la partecipazione a un torneo di calcio a 5 che ha come sfondo tematico la
legalità, la lotta alla criminalità organizzata presente anche sul mondo del calcio e lo spirito c’è alla
base di uno sport “pulito”.
Per questo motivo, le partite saranno basate sul principio dell’auto-arbitraggio volto ad accrescere la
responsabilità, sul rispetto reciproco sia all’interno di una corretta competizione sportiva, che
all’interno della vita quotidiana. Sempre sulla base di questi principi, il torneo incentiva la
partecipazione di squadre miste composte da ragazzi e ragazze.
All’interno della giornata saranno presenti anche le Associazioni “Libera”, “Avviso Pubblico” e
testimoni significativi che proporranno momenti di confronto prima e dopo l’evento sportivo.
Alla fine della giornata sarà prevista anche una premiazione simbolica per tutti i partecipanti al
torneo.
Orari e luogo:
Il torneo si realizzerà durante la stagione primaverile 2015 presso il campo sportivo di Pianoro
Nuovo.
Contatti:
Ufficio Politiche Giovanili
Tel: 051-652.91.08 – 75
E-mail: [email protected]
Locandina esemplificativa dell’evento utilizzata in data 16/05/2014
147
148
Associazione Culturale “Ca’ Rossa”
Sede legale: Via Croara 6, 40068 San Lazzaro di Savena (BO)
Le scarpe mi stanno strette
Racconti d’oggi per storie d’altri tempi
Testo e Regia Rossella Dassu
Con Adriana Barbieri e Ada Quondamatteo
Luci e Suono Marco Ponti
Scene Roberto Marchi
Organizzazione Maurizio Sangirardi
In collaborazione con l’Associazione A.N.P.I.
“Le scarpe mi stanno strette”, “Felice non è felice”, “La mia barba è bionda” sono alcuni tra
i tanti messaggi in codice, trasmessi da Radio Londra e destinati alle forze della
Resistenza che si oppongono alla dittatura nazifascista. L’Italia è coinvolta nella seconda
guerra mondiale e la popolazione si ritrova improvvisamente a fronteggiare situazioni di
emergenza e pericolo che coinvolgono l’intera popolazione, a partire dai bambini fino ad
arrivare agli anziani. La comunicazione tra partigiani è difficile, si vive nascosti nelle
montagne, le armi scarseggiano e i nemici sono eserciti pericolosi e ben organizzati. Se gli
eserciti nazifascisti sono formati da soli uomini, la Resistenza italiana non prevede la
differenza di genere, anzi, spesso sono le donne a veicolare pericolose informazioni e
armi.
La narrazione nasce da una serie di incontri ed interviste con gli anziani/e del territorio di
Pianoro, attuali custodi di una memoria destinata inevitabilmente a perdersi. A partire dai
loro racconti, abbiamo ricostruito le abitudini e i costumi della popolazione della frazione
di Pian di Macina, durante il periodo della seconda guerra mondiale.
Tra storia e immaginazione, Marta e Maria, le due giovanissime protagoniste, assistono ad
una serie di eventi che cambieranno profondamente la loro vita e i paesaggi nei quali, fino
a quel momento, si era svolta. L’arrivo dei tedeschi, il continuo movimento della linea del
fronte, la persecuzione dei partigiani, le fughe e i nascondigli scavati sotto terra, diventano
per le due bambine lo spunto per immaginare una vita straordinaria, fatta di avventure e di
eroismo. Tra fantasia e realtà, Marta e Maria accompagnano gli spettatori alla scoperta di
un luogo che si è perso e sulle cui macerie si è ricostruito l’oggi.
Tecnica: Teatro d’attore
Fascia d’età: Classi V della Scuola Elementare, I, II e III della Scuola Media
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EUROPA
LABORATORIO DIRITTI SI NASCE
Per indovinare le parole dei diritti!
COS’E’
PER CHI E’
Classi II
“Diritti si nasce” è un laboratorio educativo per ragazzi delle scuole
secondarie di primo grado, nato per veicolare i contenuti della Carta dei
diritti fondamentali dell’Unione Europea. L’attività ha lo scopo di
educare al riconoscimento dei diritti e doveri promovendo i valori della
tolleranza e del rispetto in chiave europea. Durante il gioco, le squadre
si sfidano ad indovinare/disegnare/mimare le parole legate ai diritti,
riflettendo sui concetti di dignità, libertà, uguaglianza, cittadinanza,
solidarietà, giustizia. Il laboratorio, gratuito, si basa sull’utilizzo del kit
didattico “Diritti si nasce” fornito dal Centro Europe Direct della
Regione Emilia-Romagna,
CHI PARTECIPA
Una classe, 1 insegnante/educatore, 1 un operatore che gestisce
l’attività
COME SI SVOLGE
In presenza dell’insegnante gli operatori dividono la classe in squadre.
Ogni squadra dovrà indovinare, grazie al disegno/mimo/spiegazione di
ogni alunno, le parole chiave del mondo dei diritti. Quando si
oltrepassano le caselle-impronta vengono approfonditi alcuni temi con
lo scopo di riflettere insieme e conoscere gli articoli della Carta dei
diritti fondamentali dell’UE. Il laboratorio dà la possibilità ad ogni
alunno di esprimersi e mettere in gioco le proprie abilità nello spirito di
gruppo. Ogni squadra deve riuscire a fare più punti possibili!
IN QUANTO
TEMPO
2 ore
OBIETTIVI
Educare al riconoscimento dei diritti e doveri promuovendo una cultura
di tolleranza e rispetto; crescere il senso della cittadinanza europea
stimolando la riflessione e la creatività dei ragazzi.
Il percorso è complementare alla conoscenza del processo di
integrazione europea proposto con gli altri moduli.
Il laboratorio potrà essere gestito:
-direttamente dalle insegnanti, previa formazione in E-learning che sarà
disponibile sul sito del centro Europe Direct a partire da
gennaio/febbraio o formazione da parte di un operatore dell’ufficio
Politiche giovanili
-direttamente da parte di un operatore dell’ufficio Politiche Giovanili
GESTIONE DEL
LABORATORIO
ORGANIZZAZIONE Contattare l’Ufficio Politiche Giovanili
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La rete Europe Direct (ED) è promossa e coordinata dalla Direzione Generale
Comunicazione della Commissione europea e conta circa 50 Centri in Italia e oltre 490
nell’Unione europea.
Essa agisce come intermediario tra l’Unione europea ed i cittadini a livello locale.
Il Centro Europe Direct Emilia-Romagna è ospitato dall’Assemblea legislativa della
Regione Emilia-Romagna e collabora con altri enti presenti sul territorio per diffondere
più efficacemente i servizi offerti dalla rete.
ALTRI MATERIALI DISPONIBILI PRESSO CENTRO EUROPE DIRECT BOLOGNA:
KIT DIDATTICO DIRITTI SI NASCE
Per i ragazzi dai 9 ai 14 anni.
Il kit, progettato dal Centro Europe Direct e realizzato dalla casa editrice Carthusia, veicola i
contenuti della “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea” tramite un percorso di
conoscenza,
approfondimento
e
gioco.
Il kit può essere ordinato indipendentemente dall’intervento dei nostri operatori e viene inviato
gratuitamente agli insegnanti che ne facciano richiesta. E’ composto di: una guida per l’insegnante,
un opuscolo per la classe con gli articoli della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, una planciagioco per la classe con dado e segnalini, 21 libriccini con le storie ispirate ai diritti di Emanuela
Nava.
FUMETTI SULL’UE
Per le scuole secondarie di primo e secondo grado. I libri a fumetti riguardano la cooperazione
internazionale, l’ambiente e le istituzioni europee.
OPUSCOLI SULLE ISTITUZIONI EUROPEE
Per le scuole primarie e secondarie. Opuscoli sulle politiche (ambiente, diritti, consumatori,
agricoltura etc.) e le istituzioni dell’Ue.
CARTINE DELL’EUROPA
Per le scuole primarie e secondarie. Mappe politiche e/o con disegni.
Per richieste: Gianfranco Coda, [email protected],
tel: 0515275122.
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Terza edizione del concorso letterario
“I giovani e la Costituzione Italiana”
Dedicato ai ragazzi del terzo anno degli Istituti secondari di
primo grado presenti nei Comuni di Pianoro, Loiano,
Monghidoro e Monterenzio
Ideazione e realizzazione a cura della sezione A.N.P.I. “Franco Bonafede” di Pianoro
Presentazione del progetto
Il progetto si propone di coinvolgere gli studenti delle classi del terzo anno degli
Istituri secondari di primo grado presenti nei Comuni sopra citati, nello svolgimento di
un componimento individuale o di gruppo, partendo da un estratto di un discorso di
Piero Calamandrei “Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza.
Milano, 26 gennaio 1955”
Gli alunni sono invitati ad elaborare un racconto o una propria riflessione traendo
ispirazione dall’estratto
e concentrandosi sul significato di un articolo a scelta tra i primi dodici della nostra
costituzione repubblicana
Se voi volete andare...
“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle
montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono
impiccati.
Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità della nazione, andate là, o giovani,
col pensiero, perché là è nata la nostra costituzione.” (Piero Calamandrei, Discorso ai giovani sulla
Costituzione nata dalla Resistenza. Milano, 26 gennaio 1955)
Modalità di partecipazione: la partecipazione al concorso potrà avvenire sotto forma
individuale, a coppie o a gruppi (fino a 4 studenti insieme).
Tempistiche e modalità di attuazione:
Il concorso premierà:
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ogni classe che avrà assicurato la partecipazione di almeno 5 componimenti alla
quale verrà riconosciuto un “premio classe”, consegnato all’insegnante per essere
destinato all’acquisto di materiale scolastico;
i 5 migliori componimenti scelti nell’ambito di una graduatoria unica per tutti gli
istituti partecipanti, consegnati direttamente agli studenti “autori”, nell’ambito di
una festa finale durante la quale verrà consegnata ad ogni alunno copia della
Costituzione italiana.
Il concorso verrà presentato in ciascuna scuola interessata (possibilmente entro il
15/12/2014) per lasciare un congruo lasso di tempo ai ragazzi per approfondire gli spunti
che verranno forniti loro, individualmente o anche in gruppo.
Entro indicativamente il 15/03/2015 i componimenti verranno raccolti da Ampi Pianoro (o
inviati direttamente tramite posta elettronica) e verranno valutati da parte di una giuria.
La festa di premiazione finale, unica per tutte le scuole partecipanti, avverrà al Museo Arti
e Mestieri di Pianoro nella prima metà di maggio 2014.
Per informazioni:
Ufficio Politiche Giovanili
Tel. 051 652 91 08 - 75
[email protected]
[email protected]
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PROPOSTA DI GITA SCOLASTICA PRESSO
LIBERA PIEMONTE – CASCINA CACCIA
Cascina Cascina Bruno e Carla Caccia si trova a San Sebastiano da Po, piccolo centro a due passi
da Chivasso,
Questo casolare di mille metri quadrati, circondato da un ettaro di terreno coltivabile, è stato per
lungo tempo un immobile della mafia.
Di proprietà della famiglia Belfiore, che annovera alcuni suoi componenti nelle fila della criminalità
organizzata torinese, è oggi un luogo restituito alla collettività.
Domenico Belfiore, il capo famiglia, è stato condannato nel 1992 alla pena dell’ergastolo per essere
il mandante dell’omicidio del procuratore Bruno Caccia. La misura di prevenzione patrimoniale,
che ha permesso a questa struttura di essere confiscata, è stata emessa, nel 1996, a carico di
Salvatore Belfiore, fratello di Domenico, con diversi reati alle spalle legati al 416 bis. Solo il 17
maggio 2007 questa struttura è stata liberata definitivamente dagli ultimi residenti, ma l’iter della
sua confisca è iniziato 11 anni prima. Il bene, come spesso accade tra gli affiliati delle cosce, era
stato intestato ad un soggetto non legato agli affari illeciti della famiglia, in questo caso ad un
fratello incensurato.
La confisca definitiva dell’immobile è stata effettuata 3 anni dopo, nel dicembre del 1999. Solo nel
2005, il bene, (da 2 anni di proprietà del comune di San Sebastiano da Po) per volontà e tenacia
dimostrata dell’amministrazione guidata dal Sindaco Paola Cunetta, viene destinato, per la sua
riutilizzazione a fini sociali, al Gruppo Abele. Due anni dopo, gli ultimi inquilini della casa, hanno
lasciato definitivamente la struttura. E, il 12 luglio di quest’anno, con l’insediamento di quattro
residenti e con la collaborazione di Acmos e Libera, l’avventura di Cascina Bruno e Carla Caccia,
ha avutoufficialmente inizio.
Tratto da “http://cascinacaccia.acmos.net/storia-della-cascina/”
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PROPOSTA DI PROGRAMMA E COSTI
PER 2-3 GIORNI
IN CASCINA BRUNO E CARLA CACCIA
Scegliere di passare qualche giorno in Cascina Caccia significa molte cose: formazione sui temi
della mafia, sulla sostenibilità ambientale, poiché uno degli obiettivi della Cascina è sensibilizzare
sul tema dell' ambiente, imparare a stare insieme condividendo gli spazi e affrontando le esigenze
quotidiane di ciascuno e del gruppo, prendersi cura concretamente di un bene confiscato.
I tre giorni presso Cascina Carla e Bruno Caccia potrebbero essere così strutturati:
IPOTESI DI PROGRAMMA GIORNATE
Orari:
Sveglia h. 8
Colazione h. 8,30
Lavori h. 9- 12
Pranzo h. 12,30
Lavori h. 15-17,30
Cena h. 19,30
Serata h. 21
IPOTESI CONTENUTI PROPOSTI, DA DEFINIRE CON GLI INSEGNANTI
Primo giorno:
Arrivo e sistemazione nelle stanze nel primo pomeriggio;
Eventuale pranzo al sacco;
Pomeriggio di formazione:
Conoscenza del gruppo classe attraverso attività di presentazione
Formazione: “Le organizzazione criminali di stampo mafioso”
Emersione della consapevolezza del fenomeno mafia da parte dei ragazzi
Definizione di mafia partendo dalle conoscenze degli studenti, parallelismo tra mafia e
bullismo;
Cena, preparata a cura dei ragazzi;
Serata: gioco di ruolo: “Baciamo le mani”.
Gioco di ruolo ideato dalla segreteria di Libera Piemonte per comprendere il ruolo
fondamentale dei cittadini consapevoli all'interno della cittadina di Golasecca , tenuta sotto
scacco da imprenditori corrotti e da una famiglia mafiosa.
Secondo giorno:
Colazione;
Mattina: partenza per Torino verso il “Bar Italia Libera” in Via Veglia.
Bene sequestrato alla 'ndrangheta nell'ambito dell'operazione Minotauro e gestito dalla
Cooperativa Nanà.
Formazione: “Mafia al nord: dall'infiltrazione al radicamento”
Pranzo presso il Bar Italia Libera (già compreso nel preventivo);
Pomeriggio libero: possibilità di visitare Torino oppure rientro in Cascina e possibilità di inserire
altra attività;
Cena, preparata a cura dei ragazzi;
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Serata di formazione: “La 'ndrangheta e Cascina Caccia: come dove quando e perchè”
Terzo giorno:
Colazione,
Mattino: pulizia delle camere e dei bagni e attività di bilancio dell'esperienza;
Pranzo, preparato a cura dei ragazzi;
Pomeriggio: partenza.
COSTI:
Formazione: € 300,00 più IVA al 21% (Per una classe per plesso scolastico, quota a carico del
Comune di Pianoro).
Spese di vitto e alloggio: € 100,00 a partecipante – quota da calcolare anche per gli accompagnatori
(comprensivo del pranzo presso il Bar Italia Libera).
Viaggio: Ipotesi di preventivo di Cosepuri con pulman al seguito: € 1.350,00
Durata:
Due notti e tre giorni
Adesione:
Per aderire a questa proposta di gita scolastica occorrerà dare la propria adesione entro il
15/10/2014 utilizzando la scheda di adesione generale.
Sito internet Cascina Caccia: http://cascinacaccia.acmos.net/storia-della-cascina/
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TRASPORTI GRATUITI NELL’AMBITO DEL POT
RIEPILOGO TRASPORTI GARANTITI DAL COMUNE DI PIANORO PER LE
PROPOSTE INSERITE NEL POT
SCUOLA SECONDARIA DI RASTIGNANO
Progetti ambiente
Rassegna cinematografica
Progetto Biblioteche
Spazio giovani
Camminando a Monte sole
Giornata della memoria – film “L’uomo che
verrà”
Spettacolo teatrale “Le scarpe mi stanno strette”
Spettacolo teatrale a cura di Sangirardi
Due trasporti garantiti per le classi I
A piedi presso biblioteca di Rastignano
A piedi presso la biblioteca di Rastignano
A piedi presso lo Spazio Giovani
Un trasporto garantito per classe
A piedi presso la biblioteca di Rastignano
A scuola o in autobus senza rimborso presso il
Centro Culturale Pianoro Factory
In autobus, senza rimborso, presso sala
arcipelago
In linea e a sostegno degli obbiettivi che si vuole raggiungere con la proposta di progetti legati
all’ambiente e all’educazione stradale e al fine di promuove un ulteriore contenimento delle spese,
per l’anno in corso, saranno previsti gli spostamenti con i mezzi comunali solo quando
strettamente necessario.
Pur consapevoli delle maggiori difficoltà che questo può comportare crediamo che incentivare
l’utilizzo dei mezzi pubblici o del cammino a piedi possa essere una forma di educazione civica
ed educazione ambientale.
Invitiamo le insegnanti, ove possibile, a sostenere questa scelta e a spiegarla sia agli alunni che ai
genitori.
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INDICAZIONI OPERATIVE:
Per alcuni progetti presenti nel POT sono garantiti i trasporti gratuiti. L’elenco di questi progetti e le
relative indicazioni rispetto al trasporto sono indicate nelle tabelle riportate più avanti.
Poiché i trasporti vengono effettuati con gli stessi scuolabus che effettuano il trasporto scolastico, la
disponibilità dei mezzi è subordinata agli orari di entrata e uscita da scuola degli alunni.
Riportiamo le fasce orarie in cui sono disponibili gli scuolabus per i progetti POT:
Scuolabus 1
30 posti
Scuolabus 2
33 posti
Scuolabus 3
43 posti
Scuolabus 4
29 posti
Scuolabus 1
30 posti
Scuolabus 2
33 posti
Scuolabus 3
43 posti
Scuolabus 4
29 posti
PER LE SCUOLE DI PIANORO
MATTINA
POMERIGGIO
Partenza da
Rientro a
Partenza da
Rientro a
scuola alle
scuola entro le
scuola alle
scuola entro le
8.35
12.30
14.00
15.45
9.00
12.30
14.30
15.45
8.35
12.30
14.30
15.45
8.35
12.30
14.30
15.45
PER LE SCUOLE DI RASTIGNANO
MATTINA
POMERIGGIO
Partenza da
Rientro a
Partenza da
Rientro a
scuola alle
scuola entro le
scuola alle
scuola entro le
8.45
12.15
14.15
15.30
9.15
12.15
14.45
15.30
8.45
12.15
14.45
15.30
8.45
12.15
14.45
15.30
Negli orari precedenti e seguenti quelli indicati gli scuolabus sono impegnati nel normale
trasporto scolastico di entrata e uscita dalla scuola, non sono pertanto in grado di garantire altri
trasporti.
Si invitano pertanto le insegnanti ad essere il più puntuali possibile rispetto agli orari definiti, al fine
di non ritardare la presenza degli scuolabus negli orari di uscita degli alunni dalle scuole.
Gli scuolabus NON POSSONO RIMANERE A DISPOSIZIONE DELLA CLASSE
DURANTE L’USCITA.
Se si necessita di un mezzo che rimanga fuori con la classe andranno utilizzati pullman da
granturismo chiedendo sempre alla Km autotrasporti che provvederà a far avere un preventivo dalla
cooperativa COSEPURI (e comunque il costo non sarà a carico del Comune)
PROCEDURA PER INOLTRARE LA RICHIESTA:
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-Le insegnanti in accordo con gli enti/associazioni proponenti le attività definiscono gli orari
dell’attività e compilano la scheda di richiesta e la consegnano in segreteria
-La segreteria verifica l’effettiva disponibilità dei mezzi nel giorno e negli orari indicati con i
gestori degli scuolabus
-La richiesta di trasporto viene inoltrata dalla segreteria della scuola all’Ufficio Politiche Giovanili
almeno 15gg prima della data dell’uscita (via fax o mail)
-L’uscita si intende autorizzata solo dopo che l’Ufficio Politiche giovanili ne ha dato conferma
tramite mail alla segreteria della scuola
161
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Al Comune di Pianoro
Ufficio Politiche Giovanili
OGGETTO: Richiesta utilizzo scuola bus gratuito per uscite progetti POT
INFANZIA
PRIMARIA
SECONDARIA
○ Colibrì
○ Rastignano
○ Pianoro
○ Dada Antonella ○ Pianoro
○ Rastignano
○ Nonna Orsa
○ Pianoro Vecchio
○ Pian di Macina
DOCENTE ACCOMPAGNATORE
CLASSE E SEZIONE
Numero alunni partecipanti
Di cui H.
Numero docenti accompagnatori
Numero eventuali altri accompagnatori
CHIEDE
L’autorizzazione di poter utilizzare gratuitamente gli scuolabus per l’uscita didattica prevista dal
POT
Al fine di poter partecipare al progetto:________________________________________________
PER IL GIORNO:________________________________________________________________
LUOGO ESATTO
DOVE DEVE ESSERE SCARICATA LA CLASSE:_____________________________________
DOVE DEVE ESSERE RI-CARICATA LA CLASSE:____________________________________
Orari richiesti:
Di partenza della scuola Di inizio attività Per il rientro Di arrivo a scuola
Firma docenti:
_______________________________
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SCHEDA DI ADESIONE ALLE OFFERTE TERRITORIALI
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI RASTIGNANO
Consegnare entro il 15/10 al referente che provvederà alla consegna all'ufficio Politiche Giovanili
tel 051 652 91 08 - 75
fax
ISTITUTO COMPRENSIVO DI
SCUOLA
CLASSE
ALUNNI NR.
INSEGNANTE REFERENTE
Contatto telefonico
E-mail
SI CHIEDE DI PARTECIPARE/SI CONFERMA L’ADESIONE ALLE SEGUENTI ATTIVITA’
AMBIENTE E TERRITORIO
Parco dei Gessi bolognesi e calanchi dell’Abbadessa (classi I – due progetti per classe)
Aderisce Non aderisce
Titolo del progetto scelto________________________________________
Titolo del progetto scelto________________________________________
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
PACE E DIRITTI UMANI
- “Parlez-vous global? Educare allo sviluppo tra migrazione e cittadinanza mondiale” a cura di Cospe
(classi II)
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
- « Prima di tutto vennero a prendere gli zingari... » a cura di Associazione Diversamente (classi II)
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
165
- Partecipare alla vita democratica a Cura di Istituto Parri e Comune di Pianoro (classi II)
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
-
Settimana della legalità: testimonianza (per le classi III)
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
-
Offerte dell’Istituto Storico Parri Emilia Romagna (tutte le classi)
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
-
Camminando a Monte Sole (per le classi III)
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
-
Giornata della Memoria (classi II e III)
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
- Cibo e agricoltura, dal LOCALE al GLOBALE: “document-iamoci!” a cura di GVC (classi III)
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
- Progetto “Da Sudditi a Cittadini” a cura di ANPI e Associazione Piantiamolamemoria (classi III)
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
BIBLIOTECHE
-
Una Biblioteca per Amica “I servizi alle scuole”
Aderisce Non aderisce
-
“Il futuro è per tutti.” Storie di ragazze e ragazzi che ce la fanno.
Aderisce Non aderisce
166
-
La storia in pellicola (rassegna cinematografica) (tutte le classi)
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
SALUTE E PREVENZIONE
- Istituto Ramazzini: Intervento di informazione in aula sulle tematiche legate alla ricerca
scientifica in campo oncologico e sui possibili interventi di prevenzione. (classi II)
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
-
Avis: “Un gesto di libertà” (II e III)
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
- SPAZIO GIOVANI (classi III)
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
CONTATTO TELEFONICO E E-MAIL _______________________________________________
PATCHWORK & KISMET
- “Attraverso la rete” (classi I)
Aderisce Non aderisce
INSEGNANTE REFERENTE PER IL PROGETTO________________________________________
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CINEMA & TEATRO
- Rassegna cinematografica ”Cinema Ragazzi” ( per tutte le classi)
Scegliere al massimo due proiezioni
TITOLO PRIMO FILM SCELTO_____________________________________________________
TITOLO SECONDO FILM SCELTO__________________________________________________
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167
- Laboratorio di teatro a cura dell’Associazione Cà Rossa
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- Spettacolo teatrale “Operativi!” a cura delle Associazioni I fratelli Caproni ed Eccentrici Dadarò
(tutte le classi)
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Altre proposte
-Museo di arti e mestieri (tutte le classi)
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- Comprati la qualità della vita, vieni da noi!! sostieni il commercio tradizionale (tutte le classi)
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- Torneo di calcio a 5 “Dai un calcio alle mafie” (tutte le classi)
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- Spettacolo teatrale “Le scarpe mi stanno strette” a cura di Associazione Ca’ Rossa (classi I)
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- Europa: percorso “Diritti si nasce” (classi II)
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- Concorso “I giovani e la Costituzione italiana” (classi III)
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- Gita scolastica presso Cascina Caccia (una classe III per polo scolastico)
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ATTIVITA’ CHE VERRANNO REALIZZATE IN TUTTE LE III CLASSI (non è necessario dare la
propria adesione)
-
ORIENTAMENTO:
Incontri di orientamento ai servizi del territorio per i giovani pianoresi (classi III)
Incontri con i genitori (degli alunni delle classi III)
Strumenti per le insegnanti (per gli insegnanti delle classi II e III, consegnati in apposito
quaderno)
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169
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POT Secondaria Rastignano