Luigi Cortesi
LA BIBLIOTECA G. G. FELTRINELLI
DI MILANO
2012
Testo della comunicazione tenuta a Siracusa il 15
novembre 1957 nel corso dei lavori dell’ XI Congresso
dell’Associazione Italiana per le Biblioteche, e pubblicato
in “Accademie e Biblioteche d’Italia”, XXVI, n. 3-4, 1958,
pp. 313-318.
Relazione Cortesi
La Biblioteca G. G. Feltrinelli fu fondata, per
iniziativa privata, nel 1949. Essa prese le mosse da un
interesse specifico per la storia del socialismo e
dall’intendimento di raccogliere ogni genere di materiale
idoneo a documentarla: volumi, opuscoli, periodici,
manifesti, fondi archivistici. Si trattava di materiale. di
non facile reperimento, sia in quanto, per lo più,
occasionato sparsamente e in corrispondenza a situazioni
economiche e politiche transitorie, sia perché
successivamente andato soggetto a distruzioni e
dispersioni. Nello spazio di alcuni anni, tuttavia, il lavoro
dì raccolta diede luogo a risultati soddisfacenti: della
biblioteca che si venne costituendo cominciarono ad
avvalersi largamente gli studiosi, del cui interesse per i
temi della storia del socialismo e del movimento operaio si
fecero interpreti e promotori taluni dei più insigni
esponenti della cultura accademica, dal Morandi, al
Salvemini, al Cantimori. In relazione a questo crescente
interesse la biblioteca pubblicò, a partire dal 1952, la
rivista «Movimento operaio» di cui fu caratteristica
principale lo sforzo di sottrarre la complessa materia della
propria specialità alle deformazioni della polemica,
dell’agiografia, della memorialistica di parte, per elevarla
a dignità di oggetto storico.
Ciò richiamò ad una visione totale così della storia
del socialismo in tutte le sue componenti ideologiche ed
economiche come dei rapporti suoi con la storia generale,
della quale esso è parte integrante e inscindibile. Questo
progressivo allargamento e approfondimento dei problemi
e delle prospettive ebbe come altro risultato di arricchire
la biblioteca e di suggerirne una organizzazione adeguata,
così che essa, pur rimanendo una biblioteca specializzata,
è oggi atta a soddisfare le esigenze di chiunque intenda
studiare la storia del socialismo entro l’alveo della storia
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contemporanea e nelle sue molteplici connessioni con
questa.
A promuovere tali esigenze e le relative ricerche è
stato costituito allato della Biblioteca e come organismo
che la assorbe, l’Istituto G. G. Feltrinelli, articolato in tre
sezioni di studio rispettivamente per la storia politica ed
economica dell’Italia moderna e contemporanea e per la
storia del socialismo internazionale. L’attività dell’Istituto
si svolge in modi diversi: con concorsi per borse di studio
da destinarsi a laureati che abbiano sostenuto la propria
tesi sui temi di specializzazione delle tre sezioni sopra
citate; con l’organizzazione di convegni di studio; con la
pubblicazione della rivista bimestrale di storia e
bibliografia, già citata, «Movimento operaio», che con
l’anno prossimo cesserà per dar luogo a volumi semestrali
di «Annali» dell’Istituto stesso; con l’attività editoriale,
testè avviata, che si esplica sia sul piano della saggistica
storica (collana «Studi e ricerche»), sia con la
pubblicazione o ripubblicazione di «Testi e documenti» del
pensiero politico, economico e filosofico moderno
(segnaliamo particolarmente la serie «Scrittori italiani di
economia dei secoli XVIII e XIX», nonché le opere
complete di Antonio Labriola, delle quali sarà edito nei
prossimi mesi il primo volume), sia, infine, con contributi
bibliografici specializzati. Tra questi ultimi segnaliamo i
fascicoli, recentemente pubblicati, sulla Comune di Parigi
e su Charles Fourier e la scuola societaria, e quelli di
prossima edizione sulla Sinistra hegeliana e sugli scrittori
italiani di economia dei secoli XVIII e XIX, contributi che,
sulla base d’una descrizione dei fondi posseduti dalla
Biblioteca, presentano una compiuta bibliografia sui
rispettivi argomenti; e, inoltre, la «Bibliografia della
stampa periodica operaia e socialista italiana» dal 1860 al
1926, della quale è già stato pubblicato il primo volume,
sulla stampa periodica milanese dall’unificazione fino al
1904, e che a lavoro compiuto consterà di 24 volumi
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comprendenti la descrizione e la scheda ragionata di tutti
i periodici italiani delle diverse provenienze (socialisti,
anarchici, repubblicani, radicali, cattolici, comunisti,
sindacalisti), in qualche modo legati agli sviluppi del
movimento operaio. Il complesso dell’attività dell’Istituto,
ed il suo programma di ricerche e di pubblicazioni, è ora
descritto in un opuscolo che sarà edito in questo mese
insieme ad una descrizione sommaria della Biblioteca
dell’Istituto.
L’Istituto è poi in assiduo e proficuo contatto con gli
organismi similari dei diversi Paesi e con i più importanti
di questi aderisce e coopera, ottenendo ampi
riconoscimenti, alla «Commission Internationale d’Histoire
des mouvements sociaux et des structures sociales»
nell’ambito del «Comité International des Sciences
Historiques» presso l’U.N.E.S.C.O.
La Biblioteca, alla cui descrizione dedichiamo questa
breve nota, intesa alla informazione del personale
dirigente delle Biblioteche italiane, e ad una sua più larga
utilizzazione nel settore che le è specifico, raccoglie oggi
oltre 100.000 tra volumi ed opuscoli divisi in 5 sezioni
nazionali e in un certo numero di fondi speciali. Le 5
sezioni sono: l’italiana, la francese, cui è aggregato il
materiale belga e svizzero, la tedesca, col materiale
austriaco, olandese e scandinavo, l’anglo-americana e la
russa: i fondi speciali sono dedicati alle altre nazioni o a
gruppi di nazioni minori e alle associazioni internazionali e
soprannazionali. Ciascun volume od opuscolo è attribuito
all’una o all’altra sezione non secondo il criterio della
nazionalità dell’autore o della lingua, ma con fini
strettamente documentari delle diverse storie nazionali;
all’interno di ciascuna sezione il materiale è suddiviso in
fondi corrispondenti ad un avvenimento o gruppo di
avvenimenti storici o ad un fenomeno culturale. Per
ciascun volume, nell’ atto in cui viene collocato, vengono
redatte 2 copie della scheda principale: l’una destinata al
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catalogo alfabetico generale, l’altra al topografico.
L’utilità di quest’ultimo catalogo è duplice, dati i criteri
sistematici di collocazione: esso, cioè, oltre che per i
controlli interni, serve a dare un panorama bibliografico,
che in taluni casi tende alla completezza, dei fatti o
fenomeni storici e culturali attorno ai quali sono costituiti
i diversi fondi.
Le norme seguite nella schedatura sono quelle valide
per le Biblioteche governative italiane, con una certa
tendenza :ad abbondare nella produzione di schede
dipendenti, al fine di agevolare ed indirizzare, nei limiti
del possibile, le ricerche. Il problema d’un catalogo per
soggetti, non s’è ancora posto, ovviando in parte, per ora,
alla sua mancanza la sistemazione organica dei fondi e la
presenza del catalogo topografico-sistematico. Va detto a
questo proposito che i frequentatori della Biblioteca o
sono studenti universitari che lavorano a preparare
esercitazioni e tesi di laurea, i quali sono costantemente
assistiti dal personale dirigente, o sono studiosi qualificati
i quali, normalmente, non accettano limitazioni alle
proprie ricerche e prediligono una ricognizione personale
dei fondi.
Diverso è il criterio di sistemazione dei periodici che,
tranne una partizione in materiale precedente e
successivo al 1870, sono collocati unicamente secondo il
formato: né sarebbe stata qui possibile la rigorosa
suddivisione in fondi adottata per il materiale non
periodico, e la conseguente costruzione d’un catalogo
topografico-sistematico, di adeguata utilità. Ad agevolare
le ricerche, e tenendo conto della particolare importanza
degli studi locali in questo settore storiografico, si è
istituito, oltre al catalogo alfabetico generale dei periodici
e al topografico, di pura consultazione interna, un
catalogo geografico dei periodici italiani che segue la
delimitazione delle province e, all’interno di queste, è
ordinato alfabeticamente. A parte esiste un catalogo dei
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periodici italiani e stranieri correnti, ricevuti in
abbonamento, cambio o omaggio, il cui numero è di circa
800; detto catalogo sarà presto pubblicato in forma di
primo supplemento alla citata descrizione sommaria della
Biblioteca. Esistono infine i cataloghi dei manoscritti, dei
doppi, della stampa periodica del movimento operaio
italiano dal 1860 al 1926, quest’ultimo costituito nel
quadro della preparazione della già nominata bibliografia.
La sezione italiana è suddivisa in 32 fondi, cui
accenneremo brevemente seguendo, per quanto possibile,
un ordine cronologico. Dopo un fondo, di minore
importanza data la specializzazione della Biblioteca,
dedicato alla storia d’Italia prima del secolo XVIII, esistono
da un lato un fondo sulla storia politica del periodo delle
riforme, della Rivoluzione francese e napoleonico e,
dall’altro, consistenti raccolte dedicate allo sviluppo del
pensiero politico filosofico ed economico italiano dall’età
del Rinascimento fino al periodo napoleonico.
Particolarmente notevole è la raccolta degli economisti nel senso più ampio, cioè sia teorico, sia storico, sia
puramente descrittivo - del secolo XVIII e degli inizi del
XIX, qui presenti sia nelle prime edizioni che nelle
successive, fino, là dove esistano, alle più recenti edizioni
critiche. A differenza degli altri fondi, nei quali i volumi
sono collocati per formato (sotto il 16°, 16°, 8°, oltre
l’8°), questi consistenti in raggruppamenti di opere di e su
autori sono appunto suddivisi, sia nella sezione italiana
che nelle straniere, secondo gli autori stessi, cosicché essi
risultano composti da altrettante bibliografie personali.
Per l’età del Risorgimento, esistono sia fondi dedicati
al periodo storico in generale, con materiale
documentario
e
con
la
posteriore
letteratura
sull’argomento, sia raccolte di opere legate ad un periodo
più ristretto e di trattazioni monografiche sui periodi della
Restaurazione, delle rivoluzioni del 1848-49 e degli anni
conclusivi del moto unitario. Accanto a tali collezioni
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dedicate alla storia politica risorgimentale, esiste, in
continuazione di quello dedicato agli economisti classici,
un grosso fondo che raccoglie, suddivise per autore e per
quanto possibile per regione, le opere di teoria e di
descrittiva
economica
del
periodo
1815-1870.
Considerevole è anche la raccolta dei periodici dell’epoca;
sono possedute le principali riviste, dal «Conciliatore» alla
«Biblioteca Italiana», dall’«Antologia» al «Politecnico» al
«Crepuscolo»,
nonché
i
periodici
di
carattere
specificamente economico. Un fondo di particolare
interesse, del quale è già stato pubblicato l’elenco, è
quello dei giornali del periodo rivoluzionario del 1848-49.
Data la natura e gli scopi della Biblioteca, è stata dedicata
particolare cura alla costituzione ed integrazione del
materiale che concerne le correnti mazziniana,
democratica in genere e social-utopistica, alle quali
risalgono le origini del socialismo e del movimento operaio
moderno nel nostro Paese.
Anche per quanto riguarda la storia dello Stato
unitario italiano, la Biblioteca ha raccolto una larga
documentazione - in volumi e in periodici - sia delle
vicende politiche interne e sulla politica estera italiana;
sia su quegli aspetti della lotta politica che riguardano gli
sviluppi del movimento operaio e del socialismo, del
movimento sindacale, del movimento cattolico e delle
altre correnti politiche e sociali. Notevole è la raccolta di
materiale statistico ufficiale o elaborato da privati, degli
atti di inchieste statali e parlamentari, di pubblicazioni
edite dalle Camere di Commercio, dai Comizi agrari, dalle
Banche, da Società varie, ecc., nonché la collezione, che
continua nel tempo le precedenti dalle origini del pensiero
economica fino al 1870, degli economisti italiani
contemporanei, collezione proveniente in parte dalla
biblioteca di Riccardo Bachi.
In questo quadro documentario della vita e della lotta
politica in Italia e sui saldi fondamenti dèele fonti e degli
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studi di carattere economico, si conserva e
continuamente, per acquisti, lasciti, donazioni, cambi,
s’arricchisce e s’aggiorna il materiale sul movimento
operaio e il socialismo italiani. Tale materiale è suddiviso
in fondi che agevolano le ricerche minute e specialistiche
degli studiosi offrendo nel contempo la possibilità di
verifiche atte a integrare opportunamente i fondi stessi. Il
materiale riguardante la nascita del movimento operaio,
dalle prime sue origini sullo scorcio del moto
d’unificazione nazionale fino alla costituzione del Partito
socialista, è raccolto in un unico fondo. Per lo studio di
tale complesso periodo, la Biblioteca ha raccolto, in copie
microfilmatiche o fotografiche là dove non era possibile
l’accessione degli originali, i principali periodici
repubblicani, radicali, anarchici e socialisti per la cui
consultazione, come s’è detto, lo studioso doveva fino a
poc’anzi compiere lunghi viaggi e ricerche spesso
infruttuose.
In altrettanti fondi speciali è raccolta la
documentazione storica delle principali componenti della
lotta politica nell’Italia contemporanea, dal Partito
socialista al movimento cooperativo, dal movimento
sindacale al movimento !cattolico in tutti i suoi aspetti
politici, economici, ideologici, culturali, ecc. Ciascuno di
questi fondi di volumi ed opuscoli è accompagnato da una
buona raccolta di periodici.
Al fascismo è dedicato un fondo particolarmente
ricco per quanto riguarda la vita economica e gli sviluppi
strutturali dell’ economia italiana durante il ventennio
relativo.
L’antifascismo,
sia
come
iniziale
resistenza
all’avanzata fascista, sia come attività nell’emigrazione,
sia come cospirazione e lavoro clandestino in patria, e,
infine, insurrezione annata, è notevolmente documentato,
anche con rare collezioni di periodici e di opuscoli in
originale o in copia microfilmatica.
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Sempre a giorno è tenuto il fondo riguardante lo
svolgimento della vita politica e culturale nella Repubblica
Italiana.
La sezione francese è ordinata con gli stessi criteri
dell’italiana. Anch’essa ha il suo termine a quo nel secolo
XVIII, della cui complessa vita culturale, filosofica, politica
è posseduto un materiale notevole sia per la quantità che
per la qualità, articolato in quattro fondi dedicati all’
enciclopedismo, alle origini e primi sviluppi delle teoriche
dell’ economia in Francia, agli utopisti e ai riformatori
politici. La presenza, a volte completa, delle collezioni di
opere dei e sui principali autori, offre allo studioso la
possibilità d’una consultazione organica e facilita
sensibilmente le ricerche. In particolare meritano
citazione le collezioni di efemeridi della scuola
fisiocratica, dal «Journal d’Agriculture, commerce et
finances» alle «Ephémerides du Citoyen» e alle «Nouvelles
Ephémerides Economiques». Nella raccolta di materiale
della e sulla Rivoluzione francese s’è prestata particolare
attenzione agli aspetti economici e sociali.
Il socialismo utopistico francese, nei suoi sviluppi
attraverso le varie scuole, i movimenti e le personalità
singole, è stato considerato come una delle fonti
fondamentali del moderno socialismo: s’è perciò raccolta
su di esso un’ampia documentazione, pressoché completa
per quanto riguarda la scuola societaria del Fourier, resa
più preziosa dalla presenza dei principali periodici delle
diverse correnti social-utopistiche.
Anche per ciò che concerne i moti operai 1ionesi e gli
aspetti economici e sociali del periodo rivoluzionario del
1848-49, il materiale, soprattutto la raccolta dei periodici,
è assai ricco.
Uno dei fondi di maggiore importanza della Biblioteca
è, come richiedeva l’interesse di studio e l’effettivo
rilievo storico di quegli avvenimenti, quello che raccoglie
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il materiale sulle origini e la storia della Prima
Internazionale e sulla Comune di Parigi. I periodi:ci facenti
parte di tale fondo sono circa 200. Il fondo stesso è
integrato da grande copia di materiale archivistico in:
originali, microfilms e fotocopie.
E’ stata pure raccolta ed è attualmente in corso di
ulteriore arricchimento una buona documentazione della
lotta politica contemporanea, nei suoi vari aspetti e
problemi, in relazione principalmente alle origini e agli
sviluppi della socialdemocrazia francese, nel periodo della
Seconda Internazionale.
La. sezione tedesca, recentemente ordinata secondo
i già esposti criteri sistematici, raccoglie, nei suoi 20
fondi, un complesso documentario di notevole valore.
Segnaliamo in primo luogo il fondo riservato a Hegel e
alla sua scuola in Germania. Sulla Sinistra hegeliana la
Biblioteca possiede una raccolta di valore europeo in cui
figurano sia gli autori principali, dallo Strauss al Ruge, a
Ludwig Feuerbach, con la collezione pressoché completa
delle opere nelle diverse edizioni e traduzioni, sia i
minori, sia, infine, i più importanti periodici cui quei
filosofi collaborarono. Logica continuazione di tale
raccolta è la collezione, anch’essa di grande valore, delle
opere di Marx e di Engels, e della letteratura su di essi e
sul marxismo come ideologia e come prassi politica.
In secondo luogo vogliamo citare il fondo che, con le
suddivisioni cronologiche e sistematiche atte a facilitare
ogni tipo di ricerca, è stato dedicato alla socialdemocrazia
germanica, dalle sue origini sino alla prima guerra
mondiale. Trattasi anche qui di raccolte, volumi, opuscoli,
periodici estremamente rari, che la Biblioteca riunisce e
ordina secondo principi formali ed estrinseci, ma,
consapevole dei suoi compiti speciali, aderendo per
quanto possibile allo svolgimento oggettivo dei fatti storici
e alle vicende politiche e ideologiche del socialismo
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tedesco, in relazione sia alla storia della Germania
moderna che al socialismo internazionale.
I fondi menzionati rientrano, così come nella sezione
italiana ed in quella francese, in un ampio quadro
documentario della contemporanea storia politica ed
economica della Germania.
La sezione anglo-americana della Biblioteca, della
quale è ancora in corso il definitivo ordinamento, con la
separazione del materiale americano dall’inglese e la
suddivisione sistematica, si segnala specialmente per la
letteratura della e sulla economia politica inglese, sul
socialismo utopistico inglese, sulla storia economica
dell’Inghilterra nell’età della rivoluzione industriale e per
tutto il secolo XIX. Parallelamente si seguono le origini e
gli sviluppi del movimento operaio.
Per quanto riguarda in particolare gli Stati Uniti
d’America, va segnalata la raccolta di materiale sul
periodo della Prima Internazionale per la quale si è ricorsi
e si ricorre largamente alle riproduzioni fotografiche e
microfilmatiche. La biblioteca tiene pure aggiornata la
raccolta della recente letteratura economica americana.
Lo svolgimento del pensiero politico e filosofico russo
nel corso del secolo XIX, dal movimento dei Decabristi sino
al socialismo rivoluzionario, l’introduzione del marxismo in
Russia, la storia di quel Partito operaio socialdemocratico
fino alla rivoluzione del 1917, sono i grandi temi storici
intorno ai quali si raggruppa la maggior parte della sezione
russa. Il periodo post-rivoluzionario è documentato sia da
nutrite raccolte di fonti di prima mano (atti congressuali,
documenti ufficiali, collezioni di periodici, ecc.), sia
dall’ampia letteratura memorialistica, polemica e critica
che negli ultimi quarant’anni ha accompagnato lo sviluppo
dello Stato sovietico. Aggregato alla sezione russa è un
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fondo dedicato alla Terza Internazionale, che si compone
di materiale sino ad ora introvabile in Italia.
Tra quelli che abbiamo all’inizio nominato come
«fondi speciali» si segnalano in particolar modo quello
dedicato alla guerra civile spagnola del 1936-39 e quello
dedicato agli organismi internazionali.
Il primo comprende opere generali e monografiche
sulla guerra civile, le sue varie fasi e i suoi diversi fronti;
memorie e testimonianze di combattenti ed osservatori;
materiale pubblicistico e propagandistico edito dai vari
partiti, dalle organizzazioni sindacali, ecc.; documenti
sulle brigate internazionali; pubblicazioni dell’emigrazione
spagnola.
Il fondo «Organismi internazionali», raccolto
sostanzialmente intorno alle pubblicazioni della Società
delle Nazioni e dell’organizzazione delle Nazioni Unite,
muove dalla considerazione dell’importanza che quegli
organismi e i loro istituti speciali hanno acquistato nel
mondo contemporaneo, nonché del valore documentario
del materiale economico e statistico edito per loro
iniziativa.
Molta attenzione è stata in particolare dedicata alla
raccolta
delle
pubblicazioni
dell’Organizzazione
Internazionale del Lavoro, sia per quanto riguarda i
resoconti delle sessioni della Conferenza Internazionale
che per le diverse serie editoriali, periodiche e non,
dell’Ufficio Internazionale del Lavoro (B.I.T.).
La Biblioteca possiede inoltre una parte notevole
delle pubblicazioni dell’Istituto Internazionale di
Agricoltura; per gli anni a noi più vicini esiste, ed è tenuta
aggiornata, una buona raccolta delle edizioni della «Food
and Agriculture Organization of the United Nations»
(F.A.O.), nella quale il suddetto Istituto confluì nei primi
anni del dopoguerra.
A questo fondo speciale sono aggregate le
pubblicazioni, già numerose ed in costante aumento, degli
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organismi soprannazionali di recente creazione, quali il
Consiglio
d’Europa,
l’Organizzazione
Europea
di
Cooperazione Economica (O.E.C.E.), la Comunità Europea
del Carbone e dell’Acciaio {C.E.C.A.}, ecc.
La Biblioteca è dotata di una sala di studio e di
consultazione e d’una sala di lettura per i periodici
correnti, aperte per sette ore e mezzo al giorno. Nella
prima sala è raccolto il materiale di consultazione
generale e speciale, suddiviso per sezioni nazionali e con
classificazioni atte ad un facile reperimento diretto del
materiale da parte dello studioso; nella seconda sono a
disposizione del lettore tutti i periodici correnti della
Biblioteca.
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