Accoglienza in istituto delle persone arrestate
Accettazione del nuovo giunto
A cura di Isp. Ciuffreda Giuseppe, Isp. Fralonardo Michele e Ass. Lucia Gina
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Accoglienza in istituto delle persone arrestate
UFFICIO MATRICOLA
La denominazione Ufficio Matricola è da attribuire all’esistenza del “Registro Matricola
detenuti”, negli Istituti Penitenziari della Repubblica. L’Ufficio Matricola cura le modalità
d’ ingresso dei detenuti e degli internati , l’annotazione della loro posizione giuridica e
delle successive modifiche. La matricola è preposta
gestione giuridica dei detenuti ed alla
alla ricezione degli arrestati, alla
scarcerazione di quanti sono rimessi in libertà a
seguito di un provvedimento di scarcerazione emesso dall'Autorità Giudiziaria.
L’Ufficio costituisce un'unità operativa organica complessa e si articola al suo interno in
numerosi settori distinti per competenze e che unitariamente concorrono alla gestione
del fascicolo matricolare del detenuto.
INGRESSO DEL DETENUTO ED ASSEGNAZIONE IN SEZIONE
(artt. 22, 23, 24, 25, 26 del Reg. di Esecuzione )
Fatta eccezione per coloro che si costituiscono dichiarando di aver commesso un reato per
il quale è obbligatorio l'arresto in flagranza, il soggetto viene tradotto in istituto da
personale appartenente ad una delle forze di Polizia, in virtù di uno dei seguenti
provvedimenti: verbali di arresto o fermo, ordini di fermo del P. M., ordinanze di custodia
cautelare del G.I.P. su richiesta del P.M., ordine di esecuzione del P.M. in espiazione di
pene detentive o in attuazione di altro provvedimento della Magistratura di sorveglianza.
Varcato l'ingresso, dopo la registrazione di rito da parte dell'agente addetto alla portineria
(eventuale conferma al Comando di provenienza ), il detenuto viene accompagnato
all'ufficio matricola per essere sottoposto alle operazioni di immatricolazione.
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Esperite dette formalità il detenuto dovrà essere perquisito minuziosamente sia sulla
persona che su tutto quanto - oggetti personali e vestiario - ha con sè.
Immediatamente dopo, il detenuto dovrà effettuare il colloquio di primo ingresso a cura
dell'educatore, la visita medica, il colloquio con l'esperto del presidio psicologico.
Dalle indicazioni che emergono dal colloquio con lo psicologo, si provvederà ad
assegnare il detenuto in reparto detentivo.
Le operazione da eseguirsi in caso di ingresso di persona per la quale vi è un
provvedimento privativo della libertà sono:
1)
Registrazione in portineria;
2)
Perquisizione personale;
3)
Immatricolazione;
4)
Visita medica;
5)
Colloquio di primo ingresso;
6)
Colloquio con lo psicologo;
7)
Assegnazione.
1. Perquisizione di primo ingresso
Alla presenza di un Ispettore e/o Sovrintendente del Corpo il Personale di Polizia
Penitenziaria procede alla perquisizione sulla persona e sugli oggetti di sua proprietà.
Gli oggetti e i valori rinvenuti sulla persona e quelli di cui è vietato il possesso sono ritirati
e depositati presso la Direzione.
Di tutti gli oggetti consegnati e ritirati è redatto verbale. Di detto verbale, in caso trattasi di
arrestato, ne è data comunicazione all’Autorità Giudiziaria competente
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2. Immatricolazione
L'immatricolazione consiste nell'annotare in apposito registro (mod. IP3 numerato e
vidimato, pagina per pagina, dal Magistrato di Sorveglianza) tutti i dati anagrafici con foto
segnaletiche e impronte digitali del soggetto, i connotati fisici e gli estremi del
provvedimento che ne legittima lo stato di detenzione, ed eventuali incompatibilità del
soggetto con altri detenuti attraverso il sistema informatizzato della Amministrazione
Penitenziaria denominato AFIS/SIAP Matricola .
Vengono effettuate le comunicazioni previste dall'art. 62-63 del Reg. di Esecuzione
dell’Ordinamento Penitenziario, ed acquisita la dichiarazione liberatoria per la sua
incolumità in relazione all'appartenenza o meno a clan mafiosi o camorristi. Per gli
stranieri occorre acquisire la dichiarazione prevista circa la loro volontà di comunicare,
tramite autorità consolare, il proprio stato di detenzione a familiari e congiunti.
Qualora il soggetto detenuto si rifiuti di fornire le sue generalità o quando vi siano fondati
motivi per ritenere che le generalità fornite siano false, il soggetto è identificato sotto la
provvisoria denominazione di "sconosciuto" a mezzo di fotografia e di riferimenti a
connotati e caratteristiche fisiche. Di ciò viene redatto rapporto e inviato all'Autorità
Giudiziaria
Con l'immatricolazione si compila, oltre il modello IP3 (ex modello 9), la cartella personale
(anch’essa informatizzata dal sistema AFIS
del Dipartimento dell’Amministrazione
Penitenziaria) nella quale vengono inseriti i dati anagrafici, la foto, la documentazione
giuridica e tutta la documentazione concernente la vita detentiva (sanzioni disciplinari ,
ricompense, istanze del soggetto, provvedimenti del Magistrato e del Tribunale di
sorveglianza, ecc.).
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a) Cartella Personale
E un documento che contiene, nel frontespizio i dati anagrafici, le impronte digitali, le foto
e altri dati personali del detenuto; all’interno della cartella sono inseriti le varie
ricompense o sanzioni disciplinari, inoltre verranno indicati tutti i trasferimenti del
detenuto in altri istituti di pena. In caso di trasferimento la cartella personale segue il
detenuto insieme al fascicolo personale dello stesso.
b) Comunicazioni ex art. 62, 63 del D.P.R. 230/2000
Il detenuto viene reso edotto della facoltà di notiziare i propri congiunti dell’avvenuto
ingresso in Istituto.
Il detenuto indica, in caso di infermità fisica e/o di decesso, il nominativo del congiunto
e/o della persona da notiziare.
Di dette dichiarazioni è redatto processo verbale.
c) Guida pratica alla normativa penitenziaria
Al detenuto vengono consegnati due opuscoli: “Le Strade del Reinserimento” e
“Regolamento dell’Ordinamento Penitenziario”. Gli opuscoli sono forniti in svariate
lingue parlate.
Il progetto è nato in collaborazione con il Comune di Parma Assessorato alle Politiche
Sociali nonché in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e il Ministero della
Giustizia.
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3. Visita medica di primo ingresso – Colloquio con psicologo
Espletate le procedure di immatricolazione il detenuto viene sottoposto a visita medica di
primo ingresso. Successivamente il detenuto effettuerà colloquio con un esperto ex art. 80
O.P..
4. Colloquio di Primo Ingresso
Il soggetto detenuto effettua un primo colloquio con gli esperti del trattamento e
osservazione. Successivamente effettua colloquio con un delegato del Direttore,
solitamente l’Ispettore Coordinatore del Reparto.
5. Assegnazione Reparto Detentivo
Completate tutte le operazioni di immatricolazione il personale di polizia penitenziaria
provvede ad accompagnare il soggetto nuovo giunto nel reparto detentivo aderendo ex
articolo 14 O.P. nonché:
Tipologia di reato - Pregresse Esperienze Detentive - Indicazioni presenti al fascicolo del
detenuto (nel caso trattasi di soggetto proveniente da altra sede) - Risultanza Visita
Medica - Risultanze Colloquio con l’Esperto del Trattamento - Risultanze Colloquio con
l’Operatore dell’Area Sicurezza.
Per quanto concerne la tipologia specifica dei detenuti tossico/alcool-dipendenti si illustra
che :
negli Istituti Penitenziari di Parma sono stati istituiti protocolli di intesa con i Ser.T. .
Sono organizzati gruppi di lavoro in collaborazione con l’ASL e equipe carcere Ser.T.,
comunità di recupero per alcool dipendenti e tossicodipendenti
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6. Scarcerazione
Le persone detenute sono scarcerate su ordine dell’A.G.. L’Agente di Polizia Penitenziaria
addetto alla matricola controllerà, gli atti giuridici e richiederà a mezzo fonogramma la
conferma della scarcerazione all’Autorità che ha emesso il provvedimento. A conferma
avvenuta il soggetto verrà dimesso.
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