LA PROGETTAZIONE URBANISTICA
NEL DRAG PUE
(DGR n.2751, 14.12.2010; BUR n.7, 14.01.2011)
Criteri per perseguire la “qualità
dell’assetto urbano”
“la prospettiva morfologica”
1. LA MORFOLOGIA. QUALITA’ INSEDIATIVA
2. GLI OBIETTIVI
3. ANALISI E SINTESI DEI CARATTERI DI CONTESTO
SOMMARIO
4. CRITERI ED ESEMPLIFICAZIONI PROGETTUALI
1. LA MORFOLOGIA. QUALITA’ INSEDIATIVA
I criteri di sostenibilità e di qualità nel PUE riferiti all’assetto
morfologico devono rapportarsi all’analisi del contesto e alle
forme insediative per esso definite; più in dettaglio si tratta di
tener conto:
- del rapporto con il contesto in cui l’intervento si inserisce,
con espresso riferimento alle matrici insediative e alle
invarianti ambientali;
SOMMARIO
- della natura, della dimensione, della forma e della funzione
di tutti gli spazi costruiti e non, che hanno rilevanza ai fini
della definizione dello spazio pubblico;
- di modelli insediativi rivenienti dalla tradizione, ricorrendo
alle morfologie e alle tipologie già presenti;
- della sperimentazione di nuovi modelli insediativi che
provino a superare i limiti di quelli esistenti.
1. LA MORFOLOGIA. QUALITA’ INSEDIATIVA
Schematizzazione grafica che sintetizza la forma dell’insediamento (1) con cui si confronterà l’intervento in progetto, le possibili
alternative progettuali basate su una diversa considerazione delle matrici insediative - tracciati storici preesistenti (2) o maglia
urbana limitrofa (3) -, una possibile contaminazione delle due matrici (4).
2. GLI OBIETTIVI
Nella prospettiva morfologica gli obiettivi assunti riguardano:
- il miglioramento dell’assetto insediativo nella sua
configurazione morfologica, tesa a garantire riconoscibilità e
significatività ai luoghi urbani;
- la connessione con i caratteri insediativi e morfologici del
tessuto esistente;
- il miglioramento qualitativo e quantitativo nella dotazione
dello spazio pubblico (da concepire in maniera continua e con
una articolazione gerarchica di tipo funzionale, dimensionale
e materico);
- la coerenza con le morfologie urbane e le morfologie
territoriali.
3. ANALISI E SINTESI DEI CARATTERI DI CONTESTO
L’analisi dei caratteri del contesto deve mirare a mettere in
evidenza gli elementi di criticità e le potenzialità; di qui la
necessità del rigore analitico, cui si può far fronte anche
attraverso la compilazione di schede integrative.
Dalle analisi di dettaglio e dalle schede di rilevazione si deve
poter passare alla fase successiva in cui gli elementi di analisi
confluiscono in descrizioni e rappresentazioni sintetiche:
-Quadro di sintesi 1: In una prima fase possono essere
evidenziate le qualità ambientali del contesto, i fattori di
rischio e le opportunità;
-Quadro di sintesi 2: In una seconda fase possono essere
evidenziate le qualità del sistema insediativo, delle reti e della
mobilità;
-Quadro di sintesi 3: In una terza fase possono essere
individuate ed evidenziate quelle invarianti che acquistano un
peso di rilievo a scala urbana.
3. ANALISI E SINTESI DEI CARATTERI DI CONTESTO
Scheda di analisi della
qualità insediativa
3. ANALISI E SINTESI DEI CARATTERI DI CONTESTO
Scheda di analisi della
qualità insediativa
3. ANALISI E SINTESI DEI CARATTERI DI CONTESTO
Scheda di analisi della
qualità ambientale
3. ANALISI E SINTESI DEI CARATTERI DI CONTESTO
Quadro di sintesi 1
In una prima fase possono
essere evidenziate le
qualità ambientali del
contesto, i fattori di rischio
e le opportunità.
3. ANALISI E SINTESI DEI CARATTERI DI CONTESTO
Quadro di sintesi 2
In una seconda fase possono
essere evidenziate le
qualità del sistema
insediativo, delle
reti e della mobilità.
3. ANALISI E SINTESI DEI CARATTERI DI CONTESTO
Quadro di sintesi 3
In una terza fase , quella
che prelude al progetto, la
sintesi deve scaturire dal
confronto tra i due quadri di
insieme, dalla loro
sovrapposizione e dalla
valutazione incrociata delle
informazioni.
Tale confronto consente
di escludere alcune aree,
suggerisce la
localizzazione delle
funzioni, evidenzia
carenze di servizi e di
infrastrutture.
3. CRITERI ED ESEMPLIFICAZIONI PROGETTUALI
I criteri e le esemplificazioni progettuali sono riferiti a
situazioni ricorrenti:
- completamento e riqualificazione di un tessuto discontinuo
misto in contatto con lo spazio rurale;
- completamento con densificazione di un isolato a forma
regolare, riduzione delle superfici impermeabili, aumento
della permeabilità, inserimento del verde;
- completamento e riqualificazione di un tessuto urbano
discontinuo a maglie regolari, ridefinizione degli spazi
pubblici e aumento della dotazione di attrezzature di servizi;
- riqualificazione di area produttiva di tipo lineare, aumento
della dotazione di servizi. Mitigazione ambientale e
paesaggistica.
3. CRITERI ED ESEMPLIFICAZIONI PROGETTUALI
Completamento e
riqualificazione di un
tessuto discontinuo misto
in contatto con lo spazio
rurale
3. CRITERI ED ESEMPLIFICAZIONI PROGETTUALI
Completamento con
densificazione di un
isolato a forma regolare,
riduzione delle superfici
impermeabili, aumento
della permeabilità,
inserimento del verde
3. CRITERI ED ESEMPLIFICAZIONI PROGETTUALI
Completamento e
riqualificazione di un
tessuto urbano
discontinuo a maglie
regolari, ridefinizione degli
spazi pubblici e aumento
della dotazione di
attrezzature di servizi
3. CRITERI ED ESEMPLIFICAZIONI PROGETTUALI
Riqualificazione di area
produttiva di tipo lineare,
aumento della dotazione
di servizi, mitigazione
ambientale e
paesaggistica
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