Ufficio stampa Rassegna stampa sabato 26 maggio 2012 Pagina 1 di 34 INDICE Il Resto del Carlino Bologna San Giovanni e Terre d'Acqua: «I primi soccorsi pochi minuti dopo la scossa delle 4» 26/05/12 Cronaca San Giovanni e le Terre d'Acqua: «Crepe e tanta paura» 26/05/12 Cronaca San Giovanni e le Terre d'Acqua: "Come si fa a vincere la crisi? Basta una parola: evoluzione" 26/05/12 Economia e Lavoro San Giovanni e Terred 'Acqua: «Ipertensione anche da giovani La colpa? Stress, fumo e alcol» 26/05/12 Sanità, sociale e servizi per l'infanzia San Giovanni e Terre d'Acqua: Giovani in fila dal fornaio per spizzicare da ‘Mac Dona’ 26/05/12 Economia e Lavoro San Giovanni e Terre d'Acqua: Con ragù, salsiccia o in brodo Tutti pazzi per i garganelli 26/05/12 Economia e Lavoro San Giovanni e Terre d'Acqua: «Ho curato il look di Paola Barale, maho detto no a Paris Hilton» 26/05/12 Cronaca San Giovanni e Terre d'Acqua: Gli Arcieri di Re Bertoldo fanno sempre centro 26/05/12 Sport San Giovanni e Terre d'Acqua: La passione di una vita nel nome di Robin Hood 26/05/12 Sport San Giovanni & Terre d'Acqua: Bimbi in giuria per scegliere il cane più bello 26/05/12 Cultura e turismo 3 5 6 8 11 13 15 16 17 18 Il Sole 24 Ore I governatori del Sud contro l'esclusione dai decreti sui crediti Pa 26/05/12 Pubblica amministrazione Boccia: tavolo con banche e Governo 26/05/12 20 Pubblica amministrazione Si studia la correzione nel decreto incentivi 26/05/12 22 Pubblica amministrazione Dalle imprese meridionali un appello al confronto 26/05/12 Pubblica amministrazione Dalle banche 800 milioni per famiglie e imprese 26/05/12 Cronaca, Economia e Lavoro, Pubblica amministrazione Napoli fa i conti con i tagli 26/05/12 Economia e Lavoro, Pubblica amministrazione L'ufficio si arrende davanti al modulo 26/05/12 26 28 Pubblica amministrazione Nuovi pass disabili Targa autonoma per i rimorchi 26/05/12 24 27 Pubblica amministrazione Sulle rate Imu l'F24 è fai da te 26/05/12 23 25 Pubblica amministrazione Milano: ai Comuni le politiche per l'impiego 26/05/12 19 Pubblica amministrazione 29 Italia Oggi Terreni, variazioni da comunicare 26/05/12 30 Pubblica amministrazione Immobili di società, sindaci davanti a un bivio 26/05/12 32 Pubblica amministrazione No ai sindaci furbetti 26/05/12 33 Pubblica amministrazione A Milano Imu prima casa soft, ma sulle seconde è un salasso 26/05/12 Pubblica amministrazione Pagina 2 di 34 34 press unE il Resto del Carlino Bologna 26/05/2012 popolazione assieme ai volontari: «Non dimenticherò quella notte» GLI ANGELI DEL TERREMOTO Daniele Scagliarini dell'associaziune 'Pubblica assistenza', che ha portata aiuto alla «I p uti dopo i soccorsi pochi Ha garantito turni di 24 ore su 24 grazie ai volontari E" La `Pubblica assistenza Crevatcore, La prima ad intervenire e portare aiuto sui luoghi dai terremoto Pier Luigi Trombetta CREVALCORE «IL GRANDE sentimento di solidarietà verso le persone che soffrono è stato l'ideale che ha portato alla nascita della Pubblica assistenza Crevalcore». A parlare è Daniele Scagliarini presidente dell'associazione onlus, e in prima linea durante i giorni del sisma, «Oggi spiega il presidente — siamo la maggiore realtà volontaria presente nel territorio dell'Unione Terre d'acqua. La pubblica è stata presente a entrambi i disastri ferroviari che sono accaduti in questi anni nel nostro territorio, in entrambi i casi eravamo i primi ad arrivare sul posto e ad occuparci in prima linea della gestione delle vittime. Come se non bastasse il 20 maggio scorso è accaduto una cosa inaspettata e ancora oggi traumatica. Perché l'evento sismico ha mosso la mente di ognuno di noi e rimarrà indelebile nelle nostre menti». «Alle 4,40— continua Scagliarini dopo aver messo al sicuro la mia famiglia ero già in macchina per andare in associazione per ca- pire esattamente cosa fare. Il telefono sembrava impazzito, la centrale operativa mi chiedeva se avevamo dei mezzi a disposizione perché le chiamate al 118 si stavano moltiplicando. Una volta arrivato in sede con l'aiuto del vicepresidente e di un altro ragazzo Jacopo che abita poco distante dall'associazione, abbiamo iniziato subito a gestire la situazione. Alle 5 ara già attiva la prima ambulanza con tre persone a bordo, nel frattempo Bologna soccorso mi sollecitava un secondo mezzo SUBITO AMOE «Ho messo in salvo La famiglia e sono andato in sede, dove il, telefono era già impazzito» su cui stavamo già ultimando i controlli di routine». E continua: «A distanza di pochi minuti continua — è risultato operativo anche il secondo mezzo che oltre a me a bordo c'erano altri due soccorritori e un barelliere. Siamo stati dirottati da Bologna - soccorso a Modena soccorso che ci diceva di andare verso Finale Emilia, epicentro del sisma. Perché c'era la necessità di mezzi per evacuare i casi più gravi in altri ospedali del territorio. Mentre eravamo diretti a Finale, in sede sono arrivati il direttore sanitario con altri 12 volontari, che hanno allestito un mezzo per disabili con attrez- la scossa delle 4» zature adeguate per il primo soccorso. E quindi si sono diretti verso il centro del paese per dare assistenza alle persone che si sentivano disorientate». «Al mio ritorno da finale ricorda ancora Scagliarini — ci siamo diretti subito verso la palestra del centro sportivo che il sindaco aveva destinato al ricovero per gli sfollati. Assieme a noi l'assessore comunale Marco Martelli delegato per la protezione civile, Ci siamo organizzati per allestire, nel più breve tempo possibile, la palestra con letti coperte e viveri per i primi sfollati che stavano arrivando. Col passare delle ore al palestra si è riempita sempre più al punto da aprire anche la struttura adiacente per ospitare altri sfollati». IN TOTALE tra Crevalcore e palata c'erano 250 persone con bimbi piccoli e anziani. La Pubblica ha garantito turni di 24 ore su 24 grazie alla costanza dei volontari. In un'ora dal sisma la Pubblica aveva fuori due ambulanze l'autornedica, tre mezzi per i disabili e 25 volontari. In questi giorni c'è stata una rotazione continua di tutti i soci per garantire l'assistenza sanitaria e umana agli sfollati. Attualmente la Pubblica continua a gestire il centro di raccolta degli sfollati con la supervisione del assessore Martelli. E ha messo a disposizione la propria sede per la gestione della centrale operativa e logistica. INSIEME PER GLFAILTRI 91 1 =7 AggM'gte; iG, Farnnta in nin ppo 7..` mni:j:2'02;1'. M-7:7,2o San no -\- Pagina 2 Z, \ CREVALCORE ..".k:I.,,.-,..,' , ,, :,:"‘ ''',. , ','40aZ;-,ìktY' Pagina 3 di 34 pressunE 26/05/2012 il Resto del Carlino Bologna e Da 27 ann enze, traspo Pubblica en e nata marzo 1 985 aC evalc una sezione a lognese Da quel giorno di 2 anni fa associazione ha vissuto, attraverso la forza di volontà dei suo i. ociati, avvenimenti anche drastici come di disastro ferroviario ella Bolognina. La Pubblica opera principalmente sul territorio rbano di Crevatcore - San Giovanni in Persiceto e comuni thitrof (fatta ardo servizi dì primo soccorso nei casi di emergenze Miche in ambito extraospedaliero, trasporto pazienti tra pedali o a domicilio, accompagnamento pazienti a visite mediche ()dati) assistenza a gare e manifestazioni. Nella gestione delle genze e dei trasporti ordinari si avvale del supporto logistico della centrate operativa Gemas (trasporti ordinari) e del 118 Bol gnaSoc rso(em rgenza).Nel201 son staief tuaticr 1000 trasporti ordinari 800 servizi sociali e 1150 servizi di mergenza. Da anni la Pubblica collabora con le scuole medie ezzacasa' di San Matteo e 'Marco Polo' di Crevalcore. Si avvale propri istruttori che informano e insegnano cosa è il 118 come si effet ua una chiamata di soccorso come comportarsi in caso di emergenza sanitaria, cosa bisogna e non bisogna fare Per i lontari effettivi vengonoorganizzati corsi di aggiornamento ! , i 'fflOthè Or "t atoll,00rdéi9n Pria mfci Prnmsam ente: atamenneteunn a, m c ha,it as mnmabe,.atr ntro, atheeadnoo s torico:derevalcOreE: bh ,abedlrlti at tvap teaeduat: pn:n cc e alle se ^^`\\ d corso tanta -udlq Broglia. , chele ag L r°9"- Un'ali (pr obabilmente hino d i 29 c aFsosrnitsudtne a n-nzaCd-: C, revaoetIcepnrdreeas' a. aamgbr l/ :-tar< da riletmaroc dittal9 l,tvnola ac; S a at r rd ac : aouceLcactco min uo aaaIne:E cp ao reevraattcoo rese intervengono 5a -racconta io vane no nars parent sulla nets._ ,11% quel na ricev ,qua morto di TariGgn lo rol ora es ,f h avena ndtlee d appena ricevuto evitac un, L 'inform av a l l armora t avsetr ha retto al dol o rer teiasl strada uct, en ° i stra roorl tto u n con, tr°11n mt _ ci hanno n ata i f i ra u ani ecaasbeoblanro asante. , ri t f°,ost an en dga cori tlea,slitgrononiraezazPcooaals,rt onm o eed aanm v av _ntaurn scaoton disnposiz i o ne abb ia mo licttoerncoRalpgope e un bre Ma Pagina 2 la scorsa delle 4> àunso n e d d NbUoracca comunale Pagina 4 di 34 il Resto del Carlino press unE Bologna 26/05/2012 IL TERREMOTO in tanti si sono radunati davanti alla chiesa «Crepe e tanta paura» ANCHE la chiesa di Padulle sembra non essere uscita indenne dall'evento sismico della scorsa settimana. Forse è ancora prematuro lanciare l'allarme ma don Paolo, in via precauzionale, ha deciso di chiudere l'edificio per evitare che qualcuno si possa fare male. «Si sono riaperte tre vecchie crepe – spiega il parroco di Padulle stiamo attendendo il parere dei tecnici che ci diranno cosa fa- re». Le tre 'ferite' in questione sono localizzate tra la fiancata sud e la facciata nella volta. Per quanto riguarda la scossa di domenica mattina, la paura è stata comunque tanta: «Quando è successo — racconta don Paolo — quasi tutto il paese si è radunato davanti alla chiesa. Eravamo molto spaventati e non ci siamo mossi fino alle 6. Certo che al confronto di altre realtà qui siamo stati fortunati». La chiesa di Padulle dove presta suo operato don Paolo Pagina 8 «Pisolm.nerNcrue , ,rep r ou "ovjqarlo»„` • n • 'yS ,Y ÈRVICE (.013. Pagina 5 di 34 ANMERIPIELPIEKE .10411.10. • Wtà tOrvi. EWA.. E GEMA ASS.En. W-FORUM press unE 26/05/2012 il Resto del Carlino Bologna «Come si fa a vincere la crisi? Basta una parola: evoluzione» Sorelle Baracca: «Una offerta a 360 gradi» fa siamo partiti con \Welcome che ci consente di fare vendita e post vendita per quanto riguarda NELL'AFFRONTARE la perdu- l'informatica e abbiamo anche attivato collaborazioni per rante crisi economica fotocopiatrici e iriul che sta attraversando tifiinzioni». mezza Europa una .",,...: . \ S p 7 p 1 delle poche paro;,.. --- --",•:< --, ,,:.< ,-:\ pisteria Leonarle che sono rima\.-...,. . f ste alle aziende yl ,.:, ' ‘ ._... ,.., .,K. ,,,, \z ‘j. per riuscire a so- .>:,...q . \ anche lì l'offèr......... : . . . . .1. 1<- –..-.:: ........ pravvivere è ta si è allargata R:Iggenrgil•N .RR'. .•'...'..:',.:‘....:':............:':..>.a:.'. ...:'. 'evoluzione'. molto e ora La Cartoleria S. \o,..49.11 S,1.1,,: . Bormrea s l'azienda è dotarelle Barracca Sellaiaitzoloca Leoiwrdo ta di un centro b ra avere ben COM- \ ' . .,, ,•..-",'-'1-. ••••••< :-',',' . ,',,,','"'-'::' stampa dedicato preso questo concetto, che permette di fare non per niente si trova sul manifesti, manualistica mercato dal lontano 1975. Inizialma anche inviti per matrimoni o mente l'attività nasce a Casteltesi con servizio di rilegatura. franco Emilia da un'idea delle so«L'IDEA — sottolinea Guazzalorelle Vanna e Miriam che rilevaca — è di offrire un servizio a 360 no l'attività del padre Francesco. gradi» e infatti, girando per gli Nel giro di pochi anni l'attività 800 metri quadrati del negozio sicresce tanto che, dopo quattro antuato in via Emilia si nota, oltre ni deve aprire una seconda sede al materiale per ufficio, anche ad Anzola. quello dedicato alle scuole con la Dopo varie traversi le sorelle depossibilità di ordinare i testi e cidono di vendere l'attività di Caperfino una parte pensata per il stelfranco per concentrarsi sul manager o la persona semplice bolognese. «Ci siamo sempre alche vuole andare in viaggio ed è largati per potere dare sempre alla ricerca di un 'trolley. Il passaun'offerta al nostro cliente finale» racconta Leonardo Guazzalore del tempo e la modernizzazioca, uno dei soci e figlio della sine certamente si fanno sentire gnora Vanna. «Infatti sette anni («Abbiamo notato qualche calo Nicola Vallee ANZOLA nella modulistica visto che ormai si fa tutto tramite Pc» spiega Leonardo) ma grazie al fatto di potere aggiungere sempre qualche 'pezzo', la Sorella Barracca è sempre riuscita a rimanere a galla. «Il sito di e-commerce, poi, è una buona vetrina per il cliente che può così fare l'ordinazione e, nel giro di 24 ore riesce ad avere il materiale. Credo sia proprio questa la nostra forza: poter dare qualcosa in più e cercare di accontentare il più possibile l'utente finale». Pagina 9 s: fa a 7:0,re 0210W B.staurs,,,b: Pagina 6 di 34 press unE il Resto del Carlino Bologna 26/05/2012 800 metri quadrati Molto ampio lo spazio espositivo del negozio situato in via Emilia, ad Anzola ''''' A destra Daniele Generali e a sinisti il logo -••••••••• Zt: • , \ Pagina 9 s: fa 0 ,:twe la ,ris:? B.staurs,,,b: Pagina 7 di 34 press unE 26/05/2012 a Resto del Carlino Bologna FARMACIA BARBOLINI Da cinquant'anni al servizio dei residenti di Anzola «Ipertensione anche da giovani La colpa? Stress, fumo e alcob> Rapporto familiare, offerta dei più svariati servizi e consigli pratici ai propri clienti: ecco te carte vincenti della farmacia Barbolini di Anzota fino atl°80 l'unica in paese Nicola Vallasti ANZOLA DELLE.MILIA UN RAPPORTO familiare con la clientela, nato dal fatto di essere sempre stata presente in paese: è questo il segreto della farmacia Barbolini di Anzola lungo la via E milia, «E' da cinquant'anni che sono qui — racconta la farmacista Maria Luisa Barbolini e fino al 1 980 sono stata l'unica che poteva dare medicine agli anzolesi». I collaboratori della titolare hanno imparato presto il 'trucco' del mestiere e ora per loro è diventata quasi una missione instaurare un rapporto amichevole con i clienti e dare il consiglio migliore al costo mino- re. «Proprio perché sappiamo le difficoltà economiche che ci sono, continuiamo ad offrire noi certi servizi, come ad esempio la misurazione della pressione». INFATTI la farmacia si trova in un punto dove si incrocia la vecchia generazione che necessita per l'appunto di controlli visto l'avanzare di malanni e acciacchi dovuti all'età. «Gli anziani spiega Annalisa Perduca — nei periodi estivi vengono più di qualche volta a fare la misurazione. Abbiamo riscontrato molti casi di ipertensione, anche trai ragazzi. Forse la causa è da ricercare nello stress dovuto allo stile di vita o forse nell'abuso di fumo e caffè. Anche per questo cerchiamo di educare ad una dieta sana ed equilibrata. Il ruolo del farmacista dovrebbe essere ancora quello di dare non solo farmaci ma consigli saggi». L'ipertensione, comunque, non sta impedendo agli anzolesi di riposare, nono- stante le continue scosse di assestamento. Infatti, la richiesta di tranquillanti e farmaci per indurre il sonno non è aumentata. Oltre alla misurazione della pressione la farmacia fornisce servizi quali prenotazioni cup, omeopatia, fitoterapia, fornitura di apparecchi elettromedicali solo per citare alcuni dei più utilizzati Soddisfatti quindi i clienti che possono contare non solo sulla professionalità ma su un rapporto di lunga durata. E PROPRIO ricordando clienti vecchi e nuovi, la dottoressa Luisa Barbolini ricorda un aneddoto particolare avvenuto molto tempo fa: «Una sera venne da noi una persona che ci disse di avere un animaletto con le pulci e ci chiedeva un prodotto specifico. Non potendo soddisfare la richiesta indicammo dove si trovava il veterinario del. paese. Vi lascio immaginare la nostra sorpresa quando scoprimmo che l'animaletto in questione era in realtà un pitone». Pagina 11 Pagina 8 di 34 il Resto del Carlino press unE Bologna 26/05/2012 Lucia Cherardini, Simone Calassi, Maria Luisa Barbolink, Laura Tomasi e Annalisa Perduta Gli anziani nel periodo estivo vengono più di qualche volta a misurarsi la pressione. Cerchiamo di educare anche i ragazzi a una dieta equilibrata. Il ruolo dei farmacista non è solo quello di dare farmaci, ma anche, e soprattutto, consigli per migliorare lo stile di vita Enzo Campagna Rosa Dall'Aera cliente cliente Qui mi trovo benissimo. La salute? Ho avuto un infarto e un ictus, ma non ho paura. li mio segreto è camminare e viaggiare Tutti sono molto gentili e accoglienti. Quest'anno ho avuto solo un'influenza, Nl terremoto? Molta paura, come tutti Pagina 11 Pagina 9 di 34 press unE 26/05/2012 il Resto del Carlino Bologna —\\ —\\\ \• \ , , NN , \ LUCIENI BORGES S1MON DONATTINI Lucieni Borges, 36 anni, come tutte le brasiliane è simpatica e solare. Gestisce un bar, il 'Club Kavé' a San Pietro in Casale; sposata con 2 figli gemelli, Kevin e Daniel vive in Italia da 10 anni. «All'inizio mi piaceva molto dice Lucieni ma adesso con la crisi tutto è diventato difficile. E poi ci si è messo anche il terremoto». Nonostante questo, però, lei non ha perso la voglia di soriidere. «Il mio sogno nel cassetto è di poter tornare un giorno in Brasile, a Fortaleza: là c'è tutta la mia famiglia e i miei sei fratelli» Sinion Donattini, 20 anni ha un desiderio: diventare famoso. E' già a buon punto visto che collabora ogni tanto con i ragazzi di 'Radio Immaginaria' mettendoci la musica negli intermezzi visto che milita nel gruppo dei 'Senza fiato'. «Anche se in realtà sono un grafico ----- ammette lui , la vera passione è la musica. Coi 'Senza fiaio' facciamo musica acustica, poi sto in un altro gruppo che fa meral. Mi piacerebbe continuare con il gruppo e avere nuove occasione per diventare tutti famosi e avere successo» . . . ,..:pe,tel,s, u,,ede Cu. gio,, i Pagina 10 di 34 press unE 26/05/2012 a Resto del Carlino Bologna SANT'AGATA Così ragazzi chiamano il 'Forno Ghisolr di Donatella Martinetti Giovani in fila dal fornaio per spizzicare da 'Mac Dona' INSIEME Donatella Martiriellì Ghisoll con la cognata Erica Ghisoli SANT'AGATA SE Si PARLA di un punto di riferimento alternativo, diverso dal solito, notturno, che richiama la tradizione, la voglia di scambiare due chiacchiere, di condividere qualche momento slow, umanamente impareggiabile, mangiando qualcosa di buono e tradizionale, a tutto si potrebbe pensare tranne che al negozio di un fornaio. Il Forno Ghisoli di Sant'Agata Bolognese, invece, ribalta questa considerazione poichè è diventato negli anni un ritrovo di giovani, che alla spicciolata passano nella not- tata per mangiare qualcosa da Mac Dona, come hanno ribattezzato Donatella Mattinelli Ghisoli. alla nota catena di. fast food — racconta — hanno coniato questo nome perchè lo spuntino delle due di notte vengono a farlo da noi, mangiando un pezzo di pizza calda, o di gnocco con verdure o salsiccia. Poi si fermano a fare due chiacchiere o a raccontare qualcosa, ma senza fretta. Sono giovani che vengono qui da una decina d'anni, altri che via via si aggregano per passa parola». DAL 193 quano il suocero di Donatella, Luigi, il fratello Cesare e le mogli presero in gestione il forno, di certo sono cambiate abitudini e modo di vivere, ma ugualmente la nuova generazione è riuscita a creare un luogo semplice e schietto di ritrovo, legato alla tradizione, sia di giorno durante la normale apertura, che di notte. «Sono ragazzi di varie fasce d'età — racconta Donatella — dai 17 ai ven l'anni, più grandi sino a trenta, e poi i quarantenni, che comunque apprezzano un passaggio da noi a fine serata». Maria Grazia Patmieri Pagina 12 Gni12.11,1 àllnlal., ..,, 1.91,.1i,lan cICICIeDGIa ..4 q, ., ■ A:::: : ". • :• ■ : ::.::: 'f•,:l.,, .,, •.1.3 CA1.3(0113; - l. 31,1-1,Z1.111. Pagina 11 di 34 ■ 1131 3,1, I 3,11 st'on. te m. o ...... •.• ,ff" • 7Z+••,r›:-.;,:70,.,• '';':.,.,-;•: . •'::::.•:::::, :: , :::: i,p1 3n; * • • 1k:•.:'"::::•ì., press unE il Resto del Carlino Bologna 26/05/2012 • • forno Gho1 $#0, ....• CURIOSIMPtélibMénTeffert «Pizzette e biscotti teatr o ad attori e musicisti» DONATELLA l a. e a li solare eme- solito in I a orazione e aIt zvine ad apnrw verso il no una - - dn/Pra-- bli Pagina 12 r ,'" : "' 7 CALTh;Ylegg; Pagina 12 di 34 b.;2'N'4'11'171 ,' ':11 i te I -ei. o • -••••' press unE il Resto del Carlino Bologna 26/05/2012 Con ragù, salsiccia o in brodo Tutti pazzi per i garganelli ■S. I garganetti sono un tipo di una pasta all'uovo (rigata) ottenuta ripiegando dette piccote tosanghe di pasta, riconosciuto prodotto tipico detrEmitia SAN G I OVAN N GARGANELLI for ever. Leggenda e tradizione vogliono che i garganelli siano nati per caso, per mano della cuoca del cardinale Cornelio Bentivoglio (1668 732, della signoria di Bologna. Cuoca che stava preparando dei cappelletti o dei tortellini. La donna rimase senza ripieno (forse mangiato da un animale domestico) e pensò di utilizzare quegli strumenti, che le erano a portata di mano, per formare i quadratini della sfoglia in altro modo. E poterli così presentare e servire nel brodo di cappone già pronto. Non si sa se, a questa cuoca, inventò il nome garganelli che deriva dalla forma che assumono - rigati trasversalmente. E che li fa assomigliare ad una trachea - in particolare a quella del pollo. MA ALLA FINE pare che la signora riscosse un grande successo, tanto che i garganelli si diffusero rapidamente nella più economica forma asciutta (visto che cappone e brodo non erano per tutte le tasche). E cioè conditi poi con vari ragù. Per la loro preparazione era possibile utilizzare scarti e avanzi, molto più economici. E di garganelli ne sanno qualcosa al ristorante il marinaio di San Giovanni in Persiceto dove I preparano con le canocchie. «Prendere spiega la cuoca Valeria Barducco — burro e cipolla, canocchie pulite e farle a pezzetti. Mettere tutto in padella con sale e pepe quanto basta e un bicchiere di vino bianco. Poi un paio i cucchiai i pomodoro e un po' di brodo. Far cucire la pasta a parte e poi, una volta cotta, metterla nella padella pere qualche mi- nuto». I GARGANELLI con panna prosciutto e piselli li preferisce invece Leopoldo Faccioli nella più tradizionale tradizione romagnola. «E' un condimento — dice Faccioli — che si sposa benissimo, perché si amalgama molto bene». Così come Lucia Forni e Massimiliano Bagni che al posto dei garganelli preferiscono invece gli strozzapreti. Il loro nome, secondo i detti popolari e le leggende, deriverebbe dalla similitudine che questa pasta in formato lungo avrebbe con le stringhe delle scarpe. Che un tempo gli anarchici usavano per strozzare i preti. Secondo un'altra versione invece, si faceva riferimento agli gnocchi (chiamati anch'essi strangolapreti), che avrebbero dovuto soffocare i preti. I SACERDOTI con ingorda voracità ne mangiavano in abbondanza, data la loro propensione a trattarsi molto bene a tavola. Anche se gli strozzapreti o strangolapreti, vengono cucinati in svariati modi, specialmente con sughi a base di frutti di mare oppure ragù. «Gli strozzapreti sono strepitosi — assicurano Forni e Bagni — conditi con il ragù di carne. L'insieme dà un sapore decisamente migliore di quello del sugo di pesce». GUSTOSI I garganelli con le canoccHe Pier Ligi Trombetta Pagina 13 brodo Cr. agi. ,Lirda 11111 parzi t giuganel Pagina 13 di 34 press unE il Resto del Carlino Bologna 26/05/2012 SAN GIOVANNI LO STAFF Da sinistra Federico Pagnoni, Nadia Manganelli, Stefano Bignardi, Simona Manganelli con in braccio Emma, Alberto Farini, Adriano Manganelli e Valeria. Bardotto • Lucia Forni Io ai garganelti della tradizione emitiana preferisco gli strozzapreti, che devono il nome al fatto che sembrano stringhe Massimiliano Bagni Gh strozzapreti sono strepitosi conditi con al ragù di carne. L'insieme dà un sapore migliore di quello del sugo di pesce Leopoldo Fagioli Preferisco à garganetli con panna prosciutto e piselli come da tradizione romagnola. E un condimento che si amalgama molto bene Pagina 13 brodo Ccd, 1.30 .aLiroia /liti pa.:zi p Er i ga.gane Ii Pagina 14 di 34 pressunE il Resto del Carlino Bologna 26/05/2012 VISAGISTA DELLE DIVE Dagli esordi all'incontro con Dalla Palma: ecco la storia di Annalisa Castagna «Ho curato illook di Paola Barale ma ho detto no a Paris Hilton , Nicola Villese SAN GIOVANNI IN PERSICETO ESSERE o benessere? E perché non entrambe le cose? Chi si reca nella profumeria 'Del Corso' di San Giovanni in Persiceto di Annalisa Castagna forse non sa che si sta affidando nelle mani non solo di un'esperta di profumi, ma di una vera e propria visagista che fino a non molto tempo fa curava il look di artisti famosi. Nata il 16 giugno 1953 a Cazzo Veronese, Annalisa intravede fin da piccola la sua strada, visto che si diverte a giocare coi vestiti. Scelta quasi obbligata, quindi, quella di andare a Carpi per frequentare il corso di stilista. Ma a Milano il destino le darà appuntamento. Chi ha trovato nel capoluogo lombardo? «A Milano ho conosciuto Diego Dalla Palma. Lì ho capito che sarei dovuta diventare visagista». ,Come si è trovato con Dalla Palma? I «E una persona specialissima. Ho lavorato con lui per 15 anni. Dove mi chiamavano io andavo e curavo il look dei personaggi dello spettacolo». Trai tanti vip che ha seguito c'è qualcuno che ti è rimasto nel cuore? «Mi ricordo in particolare di Paola Barale, quando passò dal capello lungo a quello corto. Quando si presenta ai personaggi dello spettacolo un 'cambio' di immagine loro hanno circa 48 ore per accettarlo ed entrare poi nel nuovo ruolo. Non è facile, ma la Barale è stata molto dolce in tale situazione. Un episodio divertente, invece, mi è capitato con Paris Hilton. Lei era ospite del Cosmoprof e la sua agenzia mi avvisò all'ultimo minuto. lo stavo curando il look di una sposa, probabilmente chiunque avrebbe mollato tutto e sarebbe corso dalla Hilton ma io no. Dissi che avrei mandato un mio collaboratore, ma loro volevano solo me. Ne nacque un battibecco e alla fine dissi che preferivo seguire la mia cliente che Paris Hilton. Non ti dico la felicità della sposa che nel giorno più bello si è sentita anche pii) importante dell'ereditiera». Perché ha deciso di mettersi in proprio? «Piano piano ho capito che dovevo lavorare per me e, al tempo stesso, dovevo stare più vicino alle persone che avevano bisogno di sentirsi importanti tornando ad avere fiducia in sé stesse guardandosi allo specchio». Come riesce a far sentire una persona 'speciale'? «Parto da una scheda di immagine . Questa viene elaborata non escludendo né il colore dei capelli, né l'abbigliamento. Inoltre faccio parte di una squadra ideata dalla dottoressa Barbara Zanin di cui fa parte Matteo Giovannini, chirurgo specializzato in estetica e Filippo Marostica, specialista in medicina generale e agopuntura praticata con metodi naturali. Siamo tutti professionisti che, a prezzi di mercato, fanno sentire le persone importanti. E in più posso creare un profumo personalizzato». Pagina 17 . , rum, In ,,k ma lin dello no a t kX*1/47VbX■721-251;121Z%-cm2TiNg •• Pagina 15 di 34 press unE il Resto del Carlino Bologna 26/05/2012 REALTÀ La società persicetana ha una storia recente ma ricca di successi Gli Arcieri di Re Bertoldo fa o sempre centro Atessandro Dota etti SAN GIOVANNI L.A. STORIA della società persicetana di tiro con l'arco non è lunga come altre realtà sportive locali, ma in breve tempo ha saputo coli:IL:figlie conquistare una posizione importante nel panorama non solo provinciale ma anche regionale. Il primo club fondato é stato quello degli Arcieri del Pesco, sorto in paese nel 1953, e attualmente dislocato nel Comune di &un'Agita Bolognese dove risiede dalla fine degli anni Novanta, Una branca di quella squadra si staccò e restò a San Giovanni in Persiceto, dove nel 1999 diede vita alla società Arcieri di Re Bertoldo, che tuttora rappresenta l'unica formazione dilettantistica. DOPO UN LUNGO peregrinare tra diverse sedi, tel 2003 G3313.11i310 (Ihedirt i, il responsabile tecnico sportivo, e i suoi collaboratori iniziarono l'attività nelle strutture in via Enzo Palma 14. In precedenza quest'area, di circa 7mila metri quadrati (considerando solamente la zona adibita per tirare) pin altri appezzamenti laterali boschivi per la sicurezza di tiro, era occupa- a da una discarica. In quegli anni venne ristrutturata per dedicarla alla disciplina di tiro con l'arco. «Attualmente nel nostro organigamma contiamo sul presidente Elisa ff onora, il vice presidente Fabio Bonora, il segretario, sette consiglieri e due probiviri eletti ogni due anni — racconta Ghedini, il personaggio di spicco per il tiro con l'arco in paese . staff di tecnici è composto da cinque istruttori: uno di primo livello (in l malia Romagna ce ne sono circa un centinaio, ndr), Elisa Bonora; due di secondo livello (una trentina in regione, ndr), Fabio Bonora e Oscar D'Angelo; e due allenatori (solo dieci in Emilia Romagna, ndr), io e Stefano Ghedini, mio figlio. Assieme agli allenatori operano anche tre di ettori di tiro, indispensabili per le gare. Qui da noi fanno attività e partecipano a gare ufficiali anche ragazzi motolesi che hanno subito traumi fisici in passato, oltre :ad atleti Movederni sempre seguiti da tutor». OIANNINO GMEDINI probabilmente è il migliore arciere uscito dalla scuola persicetana, quei che è certo è la sua passione per la disciplina che lo porta a metterci ani- ma e cuore 31e1 fi3re Crt re ogni giorno la popolari,: ta del tiis: con l'ag «All'inizio degli an ni Novanta sono arrivato secondo nella categoria veterani ai campion ti italiati i. Tra i ri sultati migliori negli ultimi tempi c'è sicuramente il terzo posto ai ea in p i o nati giovanili a Viil gevano nella Coppa delle Regioni con gli atleti An drea Pedretti, Anna Di Natale e Clelia alt coli. CenTle squadra abbiamo vimo titoli individuali agli Internazionali di San Marino e • ai Giochi della Gioventù, oltre alle partecipazioni a numerosi mpionati. I ' LA SC ti d i an Giovanni In Persìcetc ' o btern uvw.rekiortoL3o.or" o.or c r9r ke n i pons noIno si5 .dI q OCCHI DI FALCO Sopra Andrea Pedretti in azione, a fianco Elisa Bonora che premia Anna di Natale, a destra la rappresentativa interregionale e, nella fotografia sotto, gli arcieri mentre scoccano le loro frecce E Pagina 20 I. '5.'5. 'l ', 9, t, 7.... R lauri s ,mpr Pagina 16 di 34 press unE il Resto del Carlino Bologna 26/05/2012 CAMPIONE Giannino Ghedinì ha costruito il suo primo arco a sei anni La passione di una vita nel nome di Robin Hood n Ghedini è it responsabile tecnico degli Arcieri di Re Bertoktio e oggi insegna te tecniche e Carte che ha imparato da quando era un bambino. L'obiettivo detta società è quelto di potere allenare gli agonisti te non) con continuità SAN GIOVANNI nel mito di Robin Hood. L'arciere «che ruba ai ricchi per dare ai poveri» stimola sempre grande passione nella gente, ma ci sono persone che ripercorrono le sue orme perché rapiti dal perfetto gesto sportivo. E il caso di Giannino Ghedini: sin dall'età di sei anni entra in contatto con l'arco, prima grazie al carisma del maestro delle elementari poi attraverSO l'amicizia del falegname sotto casa, scoprendo immediatamente un feeling particolair con quello strano strumento. «In tutti questi anni il tiro con l'arco si è evoluto visibilmente — spiega Ghedini , mi ricordo che il primo arco lo costruii assieme ai miei amici per fare delle gare `di gittata'. Col tempo la carica agoni- VIVERE stica mi è passata, lasciando spazio alla voglia di istruire i più giovani per lire conoscere la bellezza di questo sport. In Italia purtroppo non esiste il professionismo e anche il settore giovanile si trova in una crisi profonda», spiega l'esperto maestro. Dal '99 ad oggi però l'associazione del presidente Elisa Bonora non rimane ferma stipulando col Comune una convenzione decennale per la pratica dell'attività e trovando un ampio spazio outdoor dove creare un centro sportivo per tiro con l'arco. «Gli arcieri di Re Bertoldo nasce dalla necessita di allenare gli atleti con continuità, di farlo senza pericoli e in luoghi idonei. Le nostre strutture diventano sempre più efficienti, ormai non manca nulla per un corretto e soddisfacente svolgimento della disciplina. Nel complesso operano circa cinquanta persone e ognuna ha un valore inestimabile, per questo desidero ringraziarle di cuore». Negli anni scorsi passato nella sede degli Arcieri di Re Bertoldo anche Mauro Nespoli, argento olimpico con la squadra di Pechino nel 2008, per confermare l'assetto dell'atto da Stefano Ghedini, che usa un software speciale basato sul suono. Ora la squadra principale manìr €1 ANI degli Arcieri di Re Bertol do' è quella Seniores maschile. ma in tutta la società sono iscritti oltre quaranta atleti di cui la meta agonisti mentre gli altri lo considerano prevalentemente un puro allenamento. IL PALINSESTO degli arcieri perticetani (una delle 13 società nella provincia di Bologna e una delle 83 dell'Emilia Romagna) è ricco di iniziative. li 3 giugno, in occasione della giornata nazionale dello sport, l'impianto sarà aperto alla cittadinanza dalle 15 alle 18 per consentire di provare gratuitamente a chi ne fosse interessato. L'invito è rivolto a tutti, anche a chi fosse sprovvisto di. attrezzatura. Sempre in giugno, dal 22 al 24, gh Arcieri di Re Bere oldo saranno impegnali in mazza Garibaldi nella manife-stazione Spordandia con uno stand fornito di tunnel di dico per p3'OMUOVe3'c r ette vita al pubblico. Alessandro Betardedi ra Sta RUNIM . M1:1:1:1 lllllllllllll IffitilffiklbW La passione oli Giannino Ghedini comincia ne11941 sc uola scrive un tem guaanpda° on ! ,,,,,, r(,-a2dri i , , -, --a nn ,,„,„, tua , a una fotii c c on W c h e tir a va can Varco , natia tritaaocora li. tra o' meati dét racPo noa basa dég tí Arcerl dl Re 8er 3 nLd0. LA .ii‘kiita sal 1968 q u ndd a frotatto 9U agalò il primo arca‹ Poì o olì a ci ù lui a costruirli o a p3 aticar rioaoto oPort \\\ \\ \\ E:1So, ............. A.44fréce: sienite se ti Palma 14 la squadra defila #[rc Re Bertoldo organizza una gas- Fitp:interrevons ùhafEr sanno ali daSVeneto,TosceneP Marche, Lombardia per partecipare a Ra competizione che conta circa ottanta iscritti ila struttura ha una capacità totale di centoquattro tiratori). Si parte alle 9 del mattino fino alte 18 di sera, con gare a quattro distanze suddivise in p3acz leilitir nte assessore al ne di PernicetoSerelo p ilindociarip detenni i oppeRosigìovenni. Le frecce . isposizsone degli arcieri saranno 44 più ovviamente quelle di prova. iresto è sola degii eventi portati in paese dalia società dilettantistica locale, riconosciuta come una delle più importanti delta provincia. SQUADRA In alto a sinistra Luca Sitrionetti, sotto la squadra giovanile, a destra altri arcieri e sotto la rappresentativa. Pagina 21 pess, n, d' mix -1ri 1nd damo di 3,,,, ■ 13Hoo, Pagina 17 di 34 press unE il Resto del Carlino Bologna 26/05/2012 ez3 TRE EVENTI che sí intrecciano ed interagiscono per dar Luogo ad un'unica grande Festa: la 15esíma edizione del Raduno di auto e moto d'epoca, Anzola con Gusto e la terza edizione di Qua la Zampa, passerella di cani di razza e non. tutto sí svolgerà oggi e domani in vari punti di Anzola. Manifestazione clou è la parata, che ani- merà il centro con 100 auto e 150 moto d'antan portate dalla Collezione Mario Righini, dal Lambretta Club Emília-Romagna, dal Club amici del Transporter e Camebo. Domani, nel pomeriggio, al parco Fantazzini ci sarà la sfilata canina con una giuria d'eccezione, un gruppo di bambini che decreterà il cane più bello, il più simpatico e il dog model. Questanno sono pronte circa 80 coccarde e altrettanti attestati per padroni e animali. Per chi ama la cucina bolognese potrà approfittare del ristorante allestito dalla Pro Loco in piazza Berlinguer. Di seguito stasera, dalle 21, ballo con l'Orchestra Aldo e Chiara. - 1" -'17:7-77 " •, Pagina 18 di 34 press unE Il Sole12 26/05/2012 I governatori del Sud contro l'esclusione dai decreti sui crediti Pa Caldoro: ora in conferenza Regioni, il Governo apre Vera Viola La mobilitazione delle regioni del Centro Sud contro l'esclusione dal decreto sblocca pagamenti della Pa continua. Politici e amministratori locali, imprese e rappresentanze di categoria delle otto regioni escluse - Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia - da giorni non smorzano i toni della protesta contro quella che viene vissuta come una grave disparità di trattamento. Fino alla presa di posizione di tutte le regioni con un testo, su cui ha lavorato in primis la Campania, approvato dal consiglio regionale e condiviso dagli altri governatori. Testo che verrà sottoposto per l'adesione formale alla Conferenza Stato-regioni, che si riunirà la prossima settimana. E che forse qualche spazio di trattativa lo sta aprendo. «Registriamo una prima apertura e disponibilità del governo a rivedere il meccanismo dei pagamenti: si sta pensando di ammettere anche le regioni commissariate o con piano di rientro dal deficit, almeno per tutti i settori diversi da quello sanitario», tira un sospiro di sollievo il governatore della Campania, Stefano Caldoro, da giorni in prima fila nella protesta delle regioni escluse dai benefici. Quanto al comparto della sanità viene avanzata una nuova proposta: le regioni in deficit possono continuare a certificare i crediti, così come si sta facendo nell'ambito dei piani di rientro, ma chiedono che alle imprese che abbiano ottenuto la certificazione vengano estesi la possibilità di compensare debiti e crediti verso la Pa e di accedere al fondo di garanzia. La richiesta, insomma, contenuta nel documento dei governatori è chiara: «Le norme che prevedono l'esclusione, cioè l'articolo 9, comma 3-ter, lettera b), del Dl 185/2008 e l'articolo 13 della legge 183/2012 dovrebbero essere immediatamente abrogate». E a cascata dovrebbero essere corretti i decreti attuativi. L'esclusione delle regioni con deficit sanitario e piano di rientro in atto, infatti, era già prevista da quelle norme, ma si sperava che in sede di attuazione il meccanismo sarebbe stato corretto. Ciò non è avvenuto. Il documento smentisce che vi siano motivi di ordine sociale o giuridico per escludere daibenefici dello sblocco dei pagamenti della Pa quelle imprese e quelle regioni che più di altre ne avrebbero bisogno (con tempi di pagamento che superano i 790 giorni). Ma parla di «evidenti profili di illegittimità costituzionale». Il prossimo passo potrebbe infatti essere un ricorso alla Consulta. In sintesi, «l'applicazione della norma contenuta negli schemi di decreto - si legge nel testo scritto dallo staff di Caldoro - appare (...) irragionevole nella parte in cui esclude, per le regioni sottoposte apiano di rientro in materia sanitaria, la possibilità di certificare anche i crediti (...) i cui oneri gravino sul bilancio ordinario (non sanitario) degli enti». In altre parole, la prima obiezione è: non c'è motivo di bloccare i pagamenti che non riguardano il settore sanitario. Poi il testo argomenta: se tale esclusione fosse «dettata dall'esigenza di ripianare prima di ogni altro debito il deficit sanitario, al fine di assicurare i livelli essenziali di assistenza, essa non sarebbe idonea a sortire tale effetto, poiché le entrate ordinarie delle regioni non destinate alla sanità» hanno destinazioni vincolate. L'unico risultato, se la norma non verrà abrogata, sarà una grave disparità di trattamento tra imprese che operano in regioni diverse. Le stesse aziende potrebbero essere saldate in tempi stretti al Nord e mai più al Sud: in altre parole ne deriverebbe un ennesimo disincentivo a investire nelle regioni centro-meridionali. Quanto alle aziende di minori dimensioni, già da tempo in attesa di quanto dovuto, rischiano in molti casi di dover chiudere bottega. Parliamo del fallimento di una parte significativa del Paese. Pagina 19 di 34 ID RIPRODUZIONE RISERVATA press unE Il Sole12 26/05/2012 Boccia: tavolo con banche e Governo di Nicoletta Picchio I jn tavolo permanente, con il governo e con le banche. Per continuare ad affrontare i problemi che le imprese si trovano di fronte in questa fase di «emergenza» dell'economia, a partire dal credit crunch. Parla proprio di «emergenza» Vincenzo Boccia, vice presidente Confindustria e presidente Piccola industria Confindustria. «Siamo nella fase più acuta della crisi, dobbiamo fronteggiarla con azioni shock, passo dopo passo». Ecco perché il confronto con il governo e con gli istituti bancari non si è esaurito con la moratoria del 28 febbraio e con gli interventi decisi martedì sui debiti della Pubblica amministrazione e sulla loro certificazione. Ci sono ancora due questioni aperte che, spiega Boccia, le associazioni imprenditoriali stanno affrontando in questi giorni: uno riguarda il problema che le Regioni sottoposte a piano di rientro da deficit sanitarie gli enti locali commissariati non possono rilasciare la certificazione dei debiti nei confronti delle imprese (come prevede il decreto legge 185 del 2008). Certificazione che è il primo passaggio fondamentale per l'impresa per la cessione dei crediti o per la loro compensazione. Una situazione più diffusa al Sud che al Nord. «C'è già un dialogo avviato tra il governo e le associazioni imprenditoriali, vogliamo arrivare al più presto alla soluzione», rassicura Boccia. Altro argomento ancora in sospeso, il protocollo ad hoc sui crediti delle imprese per il settore delle costruzioni. Lo aveva annunciato lo stesso presidente IL VICEPRESIDENTE «Sapevamo che restavano problemi aperti, ma la sigla del protocollo sullo smobilizzo dei crediti ci farà guadagnare tempo» dell'Abi, Giuseppe Mussari, martedì, durante la conferenza stampa che c'è stata per presentare i decreti del governo e i protocolli tra imprese, Confindustria, Ania, Rete Imprese Italia, Alleanza delle coop ecc. sullo smobilizzo dei crediti verso la pubblica amministrazione e il sostegno agli investimenti con i quali, complessivamente, le banche mettono 20 miliardi di euro a disposizione delle Pmi. «Avevamo presente che restavano problemi aperti, ma abbiamo preferito intanto firmare e portare a casa un primo blocco di provvedimenti per guadagnare tempo, senza aspettare di risolvere insieme tutti i nodi che avevamo di fronte», spiega Boccia. Un modo per cominciare a dare ossigeno alle aziende, soffocate dalla mancanza di liquidità. Tanto più che per rendere pienamente operativi i protocolli firmati bisognerà aspettare qualche settimana dall'adesione delle banche, al massimo 3o giorni lavo- rativi, il tempo entro il quale, spiega il presidente della Piccola industria, le banche stesse si sono impegnate a recepirli. Facendo un primo resoconto, dice Boccia, dall'inizio dell'anno si sono messi in campo interventi consistenti: l'accordo del 28 febbraio, «Nuove misure per il credito alle Pmi», prevede il rinnovo della moratoria ed altre misure per sostenere le aziende in bonis che devono affrontare una situazione di tensione finanziaria_ Con misure favorevoli: per esempio, per chi ha un mutuo la banca deve accettare la moratoria allo stesso tasso di interesse ottenuto in precedenza dall'azienda. L'accordo è diventato pienamente operativo e hanno aderito finora circa 400 banche, quasi il 93% degli sportelli. Dati sull'utilizzo ancora non ci sono, ma si attendono numeri significativi. Le prime due moratorie del 2009 e del 2011, ricorda Boccia, hanno consentito di sospendere oltre 225mi1a finanziamenti, igm-ennto i deisti ..ralesclusiune ami decredsui ardili I, Pagina 20 di 34 press unE Il Sole12 26/05/2012 per un valore complessivo di 65 miliardi di debiti residui e soprattutto di 15 miliardi di rate sospese. Misure che sono state efficaci anche come intervento di risanamento: infatti il 60% delle imprese ha poi ricominciato a pagare con regolarità. Dopo di ciò il 22 maggio Abi, Confindustria e le altre associazioni hanno firmato i due protocolli: uno che ha come presupposti i decreti del governo e che riguarda lo smobilizzo dei crediti che le imprese vantano verso la pubblica amministrazione, valutati in ioo miliardi di euro. C'è un plafond di io miliardi, si prevedono operazioni di cessione pro soluto e pro solvendo dei crediti certificati nonché la concessione di anticipazioni. Poi c'è il plafond Investimenti Italia, con io miliardi. Tutte le operazioni, sottolinea Boccia, sono a condizioni di favore perché legate ai finanziamenti alla provvista Bce ovvero a quella Cdp, più uno spread legato al merito di credito delle singole imprese, grazie anche alla copertura del Fondo di garanzia per le Pmi. «Indubbiamente misure positive - commenta Boccia -, ma abbiamo bisogno di altri passi, vista la situazione di emergenza. Sarebbe però ingeneroso dire che non si è fatto nulla». Bisogna andare avanti: e risolvere quindi le questioni aperte, arrivare al pagamento effettivo dei debiti della Pa verso le imprese, recepire la direttiva Ue sui ritardati pagamenti per evitare che lo stock del debito della Pubblica amministrazione, che ora è stato intaccato, si ricostituisca: «Occorre che gli enti pubblici abbiano una coerenza tra competenza e cassa». Ma è stato importante «dare segnali, per stimolare le aziende a reagire e a non farsi prendere dal pessimismo». IO RIPRODUZIONE RISERVATA ■ T,m-en nto i dc1Slid rdr''s=ili Pagina 21 di 34 press unE Il Sole12 26/05/2012 Tl pressing della politica. Gruppi parlamentari compatti per le modifiche Si studia la correzione nel decreto incentivi Carmine Fotina ROMA Il pressing, comune ai vari gruppi parlamentari, è già iniziato e in assenza di una retromarcia del governo la prossima settimana potrebbe sfociare in nuove iniziative, interrogazioni o mozioni. La politica si muove, ma anche gli stessi tecnici dell'esecutivo in queste ore riflettono sulla pesante limitazione imposta dal decreto del ministero dell'Economia alle aziende che operano «nelle regioni sottoposte ai piani di rientro dai deficit sanitari e dei relativi enti del servizio sanitario nazionale». Si valuta ad esempio una correzione in corsa, intervenendo sulla norma primaria (contenuta nel decreto anticrisi, Dl 185/2008) nel primo provvedimento per le imprese in agenda, ovvero il decreto incentivisviluppo che dovrebbe approdare al prossimo consiglio dei ministri (ieri il ministro Passera, ricevuto al Quirinale, ne avrebbe illustrato le linee guida al presidente Napolitano). Sono comunque diverse le ipotesi aperte. Una di queste prevederebbe di applicare la limitazione esclusivamente alle spese effettuate in relazione alla spesa sanitaria (in pratica ospedali e aziende sanitarie), ma questa strada finirebbe comunque per sancire una distinzione tra aziende di differenti settori. «Serve subito una risposta del governo» è il refrain che arriva dalle diverse forze politi- che. Per Francesco Boccia (Pd), membro della commissione bilancio della Camera, «questa rischia di essere un'occasione persa per l'esecutivo». «Il lavoro che è stato fatto sui debiti della Pubblica amministrazione è in generale positivo - aggiunge - ma restano diversi punti ancora scoperti». Sull'esclusione delle regioni con piani di rientro «è stato commesso un errore grossolano, senza dubbio, e va subito corretto. Può essere sufficiente un chiarimento della Ragioneria dello Stato per poi annullare la portata restritti- una precedente legge, così come comprendo esigenze di finanza pubblica, ma nulla è impossibile se c'è davvero la volontà di correggere l'errore. Sarebbe assurdo farsi sconfiggere ancora una volta dalla burocrazia all'italiana». Gianpiero D'Alia, senatore Udc, mette in rilievo soprattutto il rischio di appesantire ulteriormente il gap Nord-Sud. «Evitiamo che un provvedimento pro-crescita diventi un boomerang: non dimentichiamo che le regioni meridionali sono quelle che soffrono per i tempi di pagamento più lunghi e per un divario consolidato in diversi settori». LE R IONI Boccia va anche oltre e ricorda come, anche su altri aspetti Boccia (Pd): la limitazione legati ai debiti della Pubblica è un errore grossolano. amministrazione, si potesse faNapoli (Pdl): un freno alla re di più. «Una ventina di giorcrescita. D'Alia (Udc): si ni fa il Pd ha presentato sul tema la sua proposta al governo, allarga il gap con il Nord direi che è stata recepita per tre quarti, ad esempio sui sessanta va della norma». giorni per rilasciare la certificaDuro il giudizio di Osvaldo zione e sul commissario ad Napoli, deputato Pdl, per il qua- acta. Su altre cose - prosegue le a questo punto «c'è in gioco Boccia - la sensazione, a dire il la credibilità delle mosse di que- vero, è stata quella di fare da sto governo sulla crescita». Lo sponda al sistema bancario, costop imposto alle regioni con me dimostra l'anticipazione piani di rientro dai deficit sani- del credito che copre il 70% e tari, «che ricordo riguarda an- non il ioo per cento. Sarebbe che il Piemonte, oltre a quasi stato più utile utilizzare una tutte le regioni meridionali, è quota crescente di risorse del una mossa illogica in un fase in Fondo di garanzia per altri cui ci si arrovella per rilanciare obiettivi, ad esempio per la ril'economia reale». Difficoltà strutturazione dei debiti fmannormative? «Capisco che il de- ziari a breve». creto ministeriale si richiama a IR RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 22 di 34 press unE Il Sole12 26/05/2012 La Lettera Dalle imprese meridionali un appello al confronto ROMA Le imprese del Sud provano a-sensibilizzare le regioni sull'«ennesimo grave danno che arrecherebbe a quest'area del Paese l'esclusione delle nostre regioni dai benefici di cui al decreto sulla compensazione crediti-debiti della Pa». E lo fanno con una lettera che i presidenti di Confmdustria Campania, Lazio e Calabria (Giorgio Fiore, Aurelio Regina e Giuseppe Speziali) hanno inviato airispettivi governatoriper sollecitarli a incontrare quanto prima il Governo. Al fine di risolvere, innanzitutto, il problema creato dall'inapplicabilità ai territori sottoposti a piano di rientro dei Dm varati nei giorni scorsi dall'Economia con la conseguenza di escluderli «dall'opportunità fornita dal decreto di immettere nel sistema economico delle nostre regioni una liquidità che oggi risulta vitale per le nostre imprese». Ma quell'incontro, aggiungono, dovrà servire ad approfondire anche le altre criticità in atto. Nell'ottica di superare finalmente il gap Nord-Sud visto che 6o anni di «azioni non hanno avuto il dovuto successo in quanto non è stato adottato un reale piano di sviluppo organico, strutturato su di una costruttiva utilizzazione di fondi comunitari o nazionali». Il loro auspicio è quello di trasformarlo nell'occasione «per fare chiarezza, alla luce della riprogrammazione in corso prevista dal Piano di azione coesione, sui reali impedimenti alla spesa dei fondi Ue da parte degli enti locali, che spesso non sono riconducibili ad una propria incapacità di spesa quanto piuttosto alla necessità di rispettare i vincoli dettati dal Governo». A concludere la missiva un invito ai governatori a partecipare a una manifestazione che si svolgerà a giugno a Navoli. R!PRODyZION E RISERVATA Pagina 23 di 34 • press unE Il soler /,1 26/05/2012 "emergenza terremoto. Settemila sfollati e venti indagati Dalle banche 800 milioni per famiglie e imprese Ilaria Vesentini BOLOGNA Oltre 800 milioni di euro e sospensione delle rate dei mutui ipotecari almeno fmo a fine anno. E la risposta del sistema bancario nazionale a famiglie e imprese colpite dal terremoto, per contribuire confinanziamenti a tasso agevolato e moratorie a riportare la normalità in un territorio martoriato anche ieri, tra Modena e Ferrara, da una sequela continua di scosse. Una cinquantina negli ultimi due giorni, 27 ieri, la più forte di magnitudo 4 nel primo pomeriggio. Un segnale, quello dell'Abi, che non basta però a categorie economiche, sindacati e istituzioni riuniti ieri dal Governatore Vasco Erravi per fare il punto su danni e priorità. Enumero degli sfollati è salito a 7mila unità, nei 12 campi e nelle 46 strutture di accoglienza non c'è più posto, sono in arrivo altri 4 moduli da 250 persone l'uno. Ma all'efficienza di Vigili del fuoco e Protezione civile sopralluoghi ogni giorno—1.20 per accertare l'agibilità degli edifici e da oggi sono in azione anche le prime delle 70 squadre di verificatori volontari dell'Anci - fa eco una lista dei danni che sale di ora in ora. «Che ce ne facciamo dei 5o milioni promessi dal Consiglio dei ministri per far fronte all'emergenza? Qui si ragiona su cifre che vanno dai 750 milioni a oltre il miliardo di euro di danni!» Alza la voce Davide Urban, direttore della Confcommercio di Ferrara, reduce da un incontro con i colleghi di Bologna e Modena, perché il boato del sisma e il clamore inizia- le delle notizie stanno scemando ora in «troppa demagogia». Solo tra commercio, turismo e servizi si stimano 300 milioni di danni «Il capannone di un nostro imprenditore - cita come esempio Urban, 3mila associati a Ferrara, 528 nella zona del sisma e di questi, F80% danneggiati - è crollato sui suoi 5 camion, 2 milioni di tetto fotovoltaico e 600mila euro di veicoli svaniti in un istante. Un altro ha perso domenica scorsa, in pochi istanti, casa e ristorante insieme. Qui serve liqui- 800 milioni Il plafond dell'Abi Le banche hanno messo a disposizione di famiglie e imprese colpite dal terremoto finanziamenti a condizioni agevolate per oltre 800 milioni di euro. È inoltre prevista la sospensione fino a fine 2012 dei mutui ipotecari nei comuni dell'epicentro sismico °/0 Le Pmi del commercio colpite È drammatico il bilancio del sisma anche per le imprese di commercio, turismo e servizi: nella zona rossa tra Finale Emilia e Sant'Agostino si arriva anche al 90% di aziende danneggiate. Confcommercio stima danni nel terziario per almeno 300 milioni di euro dità immediata, per far ripartire subito le imprese». Errani concora sull'esigenza di reazioni rapide per «un'emergenza che è nazionale e impone una risposta solidale di tutto il Paese». Tra le soluzioni della Regione un fondo straordinario di rotazione con banche e C dp per i primi interventi di ricostruzione; il rinvio delle scadenze fiscali; la messa a disposizione degli sfollati delle case sfitte; un accordo con sindacati e imprese, già siglato ieri sera, per semplificare gli iter degli ammortizzatori sociali. Confesercenti, a sua volta, stima percentuali tra il 7o e 1193% di imprese danneggiate attorno all'epicentro e chiede al Governo «non la posticipazione ma l'esenzione Imu per il 2012». Così come si leva dal turismo la richiesta di informazioni corrette «per non sommare danno a danno• piovono infatti disdette di turisti in città come Ferrara, che invece è sicura e visitabile, come possono testimoniare i molti operatori mondiali arrivati ieri per la "Borsa delle io° città d'arte d'Italia"». Un altro dato allarmante è stato ufficializzato ieri dall'Isi (associazione ingegneria sismica italiana, riunita in convegno a Bologna), che ha calcolato in oltre loomila le strutture del Paese non adeguate al rischio sismico. Ed è arrivata anche la notizia dei primi venti incggati a Ferrara per il crollo dei capannoni sotto cui sono morti quattro operai. Boreato ipotizzato dalla Procura è omicidio colposo. Pagina 24 di 34 © RIPRODUZIONE RISERVATA press unE Il Sole12 26/05/2012 :MITAIMIREW Enti locali. In via di approvazione il bilancio preventivo 2012 Napoli fa i conti con i tagli Francesco Benucci NAPOLI f19,, Conto alla rovescia nell'approvazione del bilancio di previsione 2012 del Comune di Napoli: l'atto che doveva essere presentato ieri e stato rimandato probabilmente a stamane. Pare infatti che, nell'esecutivo guidato da Luigi de Magistris, c'era ancora la necessità di trovare un'intesa definitiva su alcuni appostamenti rispetto alla vision dell'assessore alle Finanze Riccardo Realfonzo, molto arroc- cato a principi ragionieristici. Ma al di là della scelta finale, il vero nodo del documento contabile restano i tagli dei trasferimenti dallo Stato agli enti locali: solo per il 2012, all'amministrazione napoletana arriveranno oltre 250 milioni in meno. Una voragine per ripianare la quale il Comune, ovviamente, sarà costretto a ricorrere innanzitutto ad una manovra di natura fiscale. Si parla infatti di ritoccare l'Imu per la prima casa di un ulteriore 0,5 e per la seconda del 10,6.E si sta ragionando molto anche sull'innalzamento dell'aliquota Irpef. Ma si sta discutendo, soprattutto, dell'introduzione di una tassa di soggiorno a carico di coloro che soggiornano negli alberghi cittadini pari a 1 curo al giorno procapite e fino a un massimo di • dieci notti (7 milioni il gettito previMISURE sto). Un balzello che ovviamente ha Salirà la pressione fiscale, in generato una ridda di polemiche da parte degli imprenditori turistici. arrivo la tassa di soggiorno; Più chiara appare invece la partigara per Edenlandia e zoo ta degli investimenti: ci sarebbero A settembre round di Coppa da spendere circa 6o milioni. Le Davis di tennis Italia-Cile due fette più consistenti per manu-. Pagina 25 di 34 tenzione stradale (L1,5 milioni) e parcheggi (12,5 milioni). Novità anche dal fronte delle partecipate. Innanzitutto, l'amministrazione ha ceduto nel patrimonio di Bagnolifutura (la Stu che si sta occupando di bonifica e valorizzazione dell'area ex Italsider) la cosiddetta Porta del Parco per evitarne il fallimento E con un ritardo della curatela fallimentare di almeno un paio di mesi, è stato pubblicato il bando internazionale per la manifestazione d'interesse a rilevare e rilanciare Edenlandia (il parco a tema più antico d'Europa la cui società di gestione è fallita), zoo e cinodromo. La scadenza è fissata per i116 luglio. Infine, prosegue la strategia di acquisizione di eventi sportivi. Dopo la tappa della Coppa America di vela il tennis: Napoli si è aggiudicata lo spareggio di Coppa Davis tra Italia e Cile in programma dal 14 al 16 settembre. C RIPRODUZIONE RISERVATA press unE Il Sole12 26/05/2012 -- RsES,Riss,TPDVE271 eLtare e proposte Milano: «Ai Comuni le politiche per l'impiego» Matteo Meneghetto auf A Quarto Oggiaro, dentro la Fabbrica del Vapore, all'ombra del Politecnico. L'assessorato al Lavoro del Comune di Milano ha avviato proprio in questi giorni i primi passi del progetto Start Up Milano, finalizzato alla creazione di nuove realtà produttive in città. «Abbiamo avanzato una richiesta di defiscali 7zazione per le future nuove attività al ministro dello Sviluppo Corrado Passera - spiega l'assessore Cristina Tajani -. Nel frattempo, stiamo curando l'avvio di incubatori di giovani imprese nei settori del sociale, della creatività, del green e dell'hi-tech». Uno dei progetti più avanzati è quello relativo alle start up del sociale: l'incubatore sorgerà a Quarto Og liaro, le nuove iniziative saranno guidate da un ente no profit che svolgerà il ruolo di capofila: lo spirito è quello del coworking, della convergenza di idee e di competenze. Al di là dell'emergenza quotidiana, il punto è proprio capire quale sarà l'offerta di lavoro della città nei prossimi anni. Lapreoccupazione principale è che ora, con l'esaurirsi delle risorse previste per gli ammortizzatori sociali, si apra una stagione di licenziamenti collettivi. «È innegabile spiega Taj ani - che con gli effetti del decreto 201 sul riordino delle province, oggi si apra una discussione sul futuro ruolo di Afol (l'agenzia per la formazione, l'orientamento e il lavoro, ndr). È nostro interesse che ci sia estrema trasparenza sul destino dei Cpi: vorremmo potere partecipare a un tavolo in cui si discuta il nuovo assetto di questi enti, magari coinvolgendo anche il sistema delle imprese. Noi crediamo nell'area metropolitana - conclude l'assessore -, ma la Regione dal momento non batte un colpo». CR RIPRODUZIONE RISERVATA ntrattoescaduto unlavoratoreputre Pagina 26 di 34 press unE Il Sole12 26/05/2012 IL PARADOSSO L'ufficio si arrende davanti al modulo di Salvatore Padula hi fa sbaglia, chi non fa non sbaglia, dice il vec,,i chio adagio. Ma se a "fare" si è in due 7nel caso che qui interessa l'agenzia delle Entrate e il dipartimento delle Finanze - allora è consigliabile mettersi almeno d'accordo prima. Soprattutto se quel "fare" riguarda un'operazione, quella del pagamento dell'Imu con il modello F24, che non sta proprio procedendo con la serenità e la semplicità che tutti auspicavano. Il risultato è che due comunicati dell'Agenzia, un suo provvedimento con il nuovo «F24 semplificato», un comunicato del dipartimento delle Finanze, ai quali vanno comunque aggiunti una circolare di 64 pagine, una cinquantina di slide (raccolte in un file chiamato Imu-semplice), oltre alle precedenti istruzioni sul modello di versamento F24, non sono riusciti a dare risposta alla più semplice delle domande: il contribuente che sceglie di pagare l'acconto per l'abitazione principale a rate (una o due) deve oppure non deve indicare questa opzione? Rata o non rata, si scriveva ieri. E oggi siamo allo stesso punto. Rata o non rata? Nessuno lo sa, come bene spiega l'articolo a fianco. È il solito trionfo del fisco faida-te. Ognuno deciderà come meglio crede. Ma se la cosa era così irrilevante, perché sprecare tutta questa comunicazione? Tanto più che ora - ci si può scommettere - ci saranno niodelli F24 con l'indicazione delle rate e altrettanti che non l'avranno, rendendo questo dato di fatto inutilizzabile. Oppure, al contrario: se l'indicazione della scelta era decisiva per quantificare in modo esatto il gettito della nuova imposta, perché non adottare una decisione chiara e univoca? Mistero. Proprio come quello rovesciato addosso ai contribuenti. ( '-'‘ Pagina 23 Sulle rate Imu F24 è fai da te RIPRODUZIONC RISFRVACA Pagina 27 di 34 AI cilia, press unE Il Sole12 26/05/2012 Tributi Varato il modello semplificato ma l'Agenzia non si pronuncia sull'indicazione della scelta per l'acconto in due tranche Sulle rate ImulT24 è fai da te Il dipartimento delle Finanze: obbligatorio dichiarare il pagamento a settembre Cristiano Dell'Oste Gianni Trovati Sempre peggio. Il serial delle istruzioni Imu prodotte dall'amministrazione finanziaria si è arricchito ieri di due nuovi capitoli, che però si accordano a fatica tra loro e con quello scritto giovedì. Per tentare di fare un po' d'ordine, è utile percorrere le ultime tappe della vicenda. Ieri l'agenzia delle Entrate ha varato il nuovo modello F24 «semplificato», che dal i° giugno sostituirà il vecchio modello «predeterminato» e che servirà ad «agevolare i contribuenti che devono pagare e compensare le imposte erariali, regionali e degli enti locali, compresa l'Imu». Il problema si nasconde nell'ultima riga delle istruzioni, dove si spiega che lo spazio relativo alla rateazione andrà compilato «solo se l'Amministrazione finanziaria fornisce le relative istruzioni, ad esempio con circolari o risoluzioni». Chi è appassionato del serial, che riguarda tutti i contribuenti attesi entro il 18 giugno al pagamento dell'acconto sull'abitazione principale, ricorderà l'allarme lanciato giovedì dai Caf, perché i sistemi operativi delle banche e delle poste "rifiutavano" i modelli F24 senza indicazione del numero di rate. Un bel pasticcio, dal momento che nelle scorse settimane i Caf avevano•con-' segnato a dipendenti e pensionati 1,5 milioni di deleghe di pagamento, tutte senza numero di rate. Da qui il comunicato delle Entrate di giovedì sera, che ha pre- LA CON Le istruzioni discordanti renderanno difficile peri Comuni e l'Erario quantificare la congruità del gettito della prima casa cisato la necessità di compilare la casella, dando però disposizione di accettare anche i modelli già compilati senza l'indicazione delle rate. Dopodiché, ieri è arrivato un comunicato del dipartimento Finanze, in cui si dice in modo tranchant che «il contribuente deve compilare il campo rateazione», e si indicano i codici da scrivere (si vedano gli esempi qui sotto). Riassumiamo. La domanda è semplice: dal momento che l'acconto sull'abitazione principale si può pagare in una sola rata (giugno) o in due rate (giugno e settembre), il contribuente deve indicare la propria scelta nel modello F24? Le risposte sono articolate. Entrate (versione del 16 aprile, nelle istruzioni al modello F24): no. Entrate/2 (versione di giovedì): sì, con l'eccezione di chi ha già preparato il modello senza compilare quel campo. Entrate/3 (versione di venerdì): no, fino a quando l'ammini-0 strazione finanziaria non fornirà «le relative istruzioni, ad esempio con circolari o risoluzioni». Finanze (in un comunicato di ieri, non in una circolare o in una risoluzione): sì. Anche se la prima versione delle slide diffuse venerdì scorso dalle Finanze con la circolare 3/DF lasciava in bianco il dato. Quindi? Puntando alla sostanza, la strada più sicura passa dal- la compilazione del campo, indicando «cuoi» se si sceglie di pagare l'intero acconto a giugno o «0102» se invece si preferisce presentarsi alla cassa a giugno e a settembre. Fermo restando che chi l'avesse già compilato prima di giovedì potrà comunque presentare l'F24 senza il numero delle rate (come poi si possa individuare la data di compilazione, resta un mistero). Il cortocircuito, comunque, nasce dall'esigenza di risolvere in corsa un problema nato in Parlamento, quando si decise di "correggere" la norma originaria prevedendo per il solo 20121a possibilità di dilazionare in due tranche l'acconto sull'abitazione principale. Una scelta dettata da ragioni politiche ma di scarso senso economico, visto che a conti fatti l'acconto in due rate costa di più di quello in soluzione unica (66% invece di 5o%). Nel caos dei moduli, comunque, calcolare il gettito complessivo dell'Imu dall'acconto di giugno rimane un esercizio più divinatorio che matematico. RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 23 Sulle rate Imu rF24 è fai da te Pagina 28 di 34 Afe cl a ,ion e press unE II Soie/2 26/05/2012 51( 44ACKM~Ana' mmowalsomumomm Codice delta strada. Approvati due Dpr Nuovi pass disabili Targa autonoma per i rimorchi Maurizio Caprino ROMA P4T Addio alla targa ripetitrice per autotreni, autoarticolati e roulotte e pass per disabili fi- nalmente adeguato per fruire di facilitazioni anche negli altri Stati della Ue. C'è anche questo nei due decreti presidenziali approvati ieri dal Consiglio dei ministri (per le altre novità, si veda «Il Sole 24 Ore» di ieri e dell'altro ieri). Intanto, un parere del ministero delle Infrastrutture mette in dubbio la legittimità di alcune multe per eccesso di velocità comminate con un rilevatore utilizzato in automatico, il Traffiphot III SR. Tra qualche mese - come prevedeva la riforma del Codice della strada di due anni fa (legge no/to) - i rimorchi dovranno avere una propria targa, posteriore e con caratteristiche e posizione di montaggio uguali a quelle degli autoveicoli. Non dovranno invece più avere la targa ripetitrice (che riporta lettere e cifre di quella del veicolo trainante). La novità riguarda solo gli esemplari (sostanzialmente, roulotte, Tats - carrelli per il trasporto di attrezzature turistiche e sportive -, rimorchi e semirimorchi di mezzi pesanti) di nuova immatricolazione; chi ne ha già uno (con la targa piccola laterale e quella ripetitrice) potrà però chiedere, a proprie spese, la reimmatricolazione. Nulla cambia invece per i carrelli appendice (quelli più leggeri che non hanno targa propria ma quella ripetitrice). Tutto ciò porterà lavoro supplementare alle forze di polizia: in molti casi (non solo di infrazioni accertate con apparecchi automatici), riusciranno a identificare solo l'intestatario del rimorchio, che nell'autotrasporto è spesso un'impresa diversa da quella proprietaria della motrice. Non di rado è diversa anche la nazionalità. La legget2o/to ha sancito per il pagamento della multa la responsabilità del proprietario del rimorchio in solido con il trasgressore, ma diventa più complesso cercare di risalire a quest'ultimo (che spesso lavora per un altro soggetto). Quanto alle facilitazioni per disabili, oltre al superamento del problema di privacy che impediva di adottare il pass di modello europeo e a modifiche di dettaglio nella segnaletica, va sottolineato che sono stati ristretti i criteri per il rilascio del pass, almeno nelle intenzioni: si fa riferimento a una capacità di deambulazione «impedita o sensibilmente ridotta». La vicenda del Traffiphot III SR, invece, consiste in una limitazione delle possibilità d'impiego dell'apparecchio in automatico: secondo il ministero (nota 2626 del 21 maggio), nei tratti in cui il limite di velocità non è uguale per tutti, l'uso è possibile solo in presenza di agenti. Essi, almeno teoricamente, possono distinguere i vari casi, visto che l'apparecchio non è in grado di discriminare tra mezzi pesanti (soggetti a limiti più bassi) e leggeri. Il caso è emerso confrontando il decreto ministeriale di approvazione del Traffiphot III SR (che risale al 24 dicembre 2004) con quello di un'altra apparecchiatura approvata nei mesi scorsi. Entrambi autorizzano l'impiego automatico e si riferiscono a dispositivi che non distinguono i tipi di veicolo, ma solo il secondo precisa che l'utilizzo è limitato ai tratti con limite uguale per tutti (in modo da garantire pari trattamento a tutti gli utenti della strada). Nella pratica, apparecchi del genere sono legittimi solo dove c'è un limite specifico locale fino a 70 all'ora. Pagina 29 di 34 © RIPRODUZIONE RISERVATA. press LITE ItaliaOggi 25/05/2012 LA CIRCOLARE SULL'IMU/ Se il comune è inadempiente esclusi anche gli interessi moratori Terreni, variazioni da comunicare Niente sanzioni se l'ente non informa sui cambi di destinazione DI SERGIO TROVATO nche per l'Imu, í comuni sono tenuti a fornire informazioni aí contriuenti sulle variazioni urbanistiche e i cambi di destinazione dei terreni ín aree edificabilí. Nel caso in cui non venga inviata la comunicazione, non devono essere irrogate al titolare dell'area né sanzioni né interessi moratori sul tributo dovuto. Lo ha chiarito il dipartimento delle finanze del ministero dell'Economia, con la circolare 3/2012. Dunque, la regola imposta dall'articolo 31, comma 20, della legge 289/2002 (Finanziaria 2003) vale anche per rImu. Questa norma prevede che debba essere informato il contribuente delle variazioni apportate agli strumenti urbanistici. Quando i comuni attribuiscono a un terreno la natura di area fabbricabile sono obbligati a darne comunicazione al contribuente, a mezzo posta, con modalità idonee a garantire l'effettiva conoscenza. Per il dipartimento, spetta ai comuni «disciplinare autonomamente la procedura adottando lo schema più confacente alla propria organizzazione» Il mancato rispetto dell'adempimento non comporta alcuna conseguenza in ordine agli obblighi che incombono sul Ab AMENTO PER IONE PRINCIPALE IPOTESI DEL VERSAMENTO IN TRE RATE (ACCONTO IN DUE RATE + SALDO): - Acconto lImu per l'abitazione principale versato entro il 18 giugno (33% dell'imposta calcolata applicando l'aliquota di base e la detrazione): barrare la casella «Acc.» e nel campo «rateazione/mese rit» indicare »0102» (pagamento della prima rata) - Acconto Imu per l'abitazione principale versato entro il 17 settembre (33% dell'imposta calcolata applicando l'aliquota dí base e la detrazione): barrare la casella «Acc.» e nel campo «rateazione/mese rif.» indicare «0202» (pagamento della seconda rata) Saldo versato entro il 17 dicembre: barrare la casella «Saldo» e nel campo«rateazion mese rif.» indicare «0101» - e/ IPOTESI DEL VERSAMENTO IN DUE RATE (ACCONTO E SALDO): - Acconto Imu per l'abitazione principaleversato entro il 18 giugno (50% dell'importo ottenuto applicando le aliquote di base e la detrazione: barrare la casella »Acc.» e nei campo «rateazione/mese rif.» indicare «0101» (010,1 significa «pagamento dell'acconto in unica soluzione») - Saldo versato entro il 17 dicembre: barrare la casella «Saldo» e nel campo «rateazione/ mese rif.» indicare «0101» contribuente: il tributo sull'area è comunque dovuto. Tuttavia, precisa la circolare, in base all'articolo 10 dello Statuto dei diritti del contribuente (legge 212/2000), non possono essere richieste sanzioni e interessi. Del resto «la norma ha il fine di fornire le garanzie procedimentali poste a tutela del contribuente assurte a principio generale dell'ordinamento tributario». Il ministero, correttamente, va oltre quanto affermato dalla giurisprudenza che in passato si è limitata ad annullare le sanzioni irrogate dai comuni, riconoscendo solo la causa di non punibilità stabilita dall'articolo 6 del decreto legislativo 472/1997. Mentre lo Statuto esclude anche la richiesta degli interessi quando il comportamento del contribuente risulti posto in essere in seguito a errori o omissioni dell'amministrazione. In effetti, il contribuente è tenuto a pagare le imposte su un'area edificabile anche se il comune non lo abbia informato delle variazioni apportate allo strumento urbanistico e non abbia comunicato il cambio di destinazione del terreno. La Corte di cassazione, con la sentenza 15558/2009, ha ritenuto ininfluente la mancata comu- Pagina 32 Pagina 30 di 34 press unE 25/05/2012 ItaliaOggi nicazione al proprietario, non essendo specificamente prevista una sanzione ad hoc dalla nonna che ne ha imposto l'obbligo. La mancata comunicazione del cambiamento urbanistico non può avere un'incidenza sugli obblighi di dichiarazione e versamento dell'imposta, che sono autonomamente disciplinati dalla legge. Se il comune non ha provveduto a comunicare, formalmente, il cambio di destinazione del terreno, e il contribuente violi l'obbligo di dichiarazione e di versamento, sí può ritenere che ricorra una causa di non punibilità. Occorre precisare che l'articolo 31 non ha alcuna efficacia retroattiva. Pertanto, l'obbligo di comunicazione riguarda solo i cambi di destinazione dei terreni attuati a decorrere dal 1° gennaio 2003. L'Imu è dovuta dal momento i cui l'area è inserita in un piano regolatore generale adottato dal consiglio comunale, anche se non approvato dalla regione. Uarticolo 36, comma 2 della legge 248/2006 dispone che un'area è da considerare fabbricabile se utilizzabile a scopo edificatorio in base allo strumento urbanistico generale deliberato dal comune, indipendentemente dall'approvazione della regione e dall'emanazione di strumenti attuativi. Pagina 32 Terreni. Nariazioni da enununie:Are Pagina 31 di 34 press unE 25/05/2012 ItaliaOggi Immobili di società, sindaci davanti a un bivio Il peso dell'Imu per gli immobili non produttivi di reddito fondiario, quelli posseduti dai soggetti passivi Ires ed immobili locati è lasciato alle decisioni dei comuni. È quanto dispone l'art. 13, comma 9 del decreto legge n. 201 del 2011 ((Il Salva Italia) che riconosce ai comuni la semplice facoltà di ridurre l'aliquota di base dell'Imu, pari allo 0,76%, fino allo 0,4 % ( e non fino allo 0,46% come la norma dispone, invece, per gli immobili in genere). In tali casi l'aliquota Imu potrà, quindi, variare da un minimo dello 0,4% a un massimo dell'1,06%. Molte sono le voci di dissenso sull'imposizione riservata a questi immobili. Già nel corso dei lavori parlamentari del «salva Italia» erano sorte molte polemiche che non sono state però in grado, a differenza di quanto è avvenuto per altre fattispecie, di sfondare il muro di rigidità che era stato inizialmente eretto attorno all'art. 13 del dl n. 201 del 2011. La questione era incentrata sul fatto che l'art. 8, comma 7 del dlgs n. 23 del 2011 (il decreto legislativo sul fisco municipale, attuativo della legge delega sul federalismo fiscale, che ha istituito l'Imu) prevedeva la riduzione per legge al 50% dell'aliquota di base per gli immobili non produttivi di reddito fondiario ai sensi dell'art. 43 del Testo unico di cui al dpr n. 917 de11986 e per gli immobili posseduti dai soggetti passivi dell'imposta sul reddito delle società. Per gli immobili locati l'art. 8, comma 6, del dlgs n. 23 del 2011 disponeva ex lege la riduzione alla metà dell'aliquota ordinaria. Con il rigore del «Salva Italia», invece, queste riduzioni di imposta stabilite dalla legge sono state tutte trasformate in potenziali riduzioni, lasciate cioè alla facoltà di scelta del comune. È passato, quindi, all'ente locale il compito di valutare se per detti immobili, per i quali l'Imu non si sostituisce, ma si cumula alle imposte sui redditi, il carico tributario possa in qualche modo essere alleviato. Il dramma sta nel fatto che per tali immobili è sempre dovuta la quota Imu dovuta allo stato, a norma dell'art. 13, comma 11 del dl n. 201 del 2011, che è pari alla metà dell'importo calcolato applicando alla base imponibile di tutti gli immobili, l'aliquota di base, che equivale a dire applicare alla base imponibile un'aliquota dello 0,38%. È sin troppo evidente che detto compito appare assai ingrato, visto che ove il comune optasse per l'aliquota dello 0,4% ben poco sarebbe il gettito che finirebbe nelle casse del comune e cioè solo lo 0,02% visto che lo 0,38% è destinato allo Stato. Un bell'impiccio che non fa certo sperar bene per gli immobili in questione che devono solo sperare in una ventata di sensibilità da parte degli amministratori comunali. Ilaria Accardi Pagina 32 Terreni, Nariazioni da comunicare Pagina 32 di 34 press unE 26/05/2012 ItaliaOggi La Corte conti Toscana sul bilancio di fine mandato No ai sindaci furbetti Il rendiconto non va troppo anticipato DI ANTONIO G. PALADINO e il sindaco «anticipa» i tempi di pubblicazione del rendiconto di fine mandato, rischia di doverne pagare le conseguenze di tasca propria. Infatti, se la pubblicazione e la diffusione capillare del rendiconto a tutti i cittadini avvengono molto prima della naturale scadenza del-mandato ed è motivata esclusivamente per la promozione del sindaco e non per finalità istituzionali, allo stesso primo cittadino deve essere addebitato il danno relativo alla spesa per la pubblicazione. Lo dice la Corte conti Toscana, nella sentenza n. 217/2012, con la quale ha condannato un sindaco di una cittadina senese, nonché il segretario comunale e un dirigente, S per aver realizzato un libretto contenente il rendiconto del suo mandato amministrativo e averlo inviato a tutte le famiglie del territorio comunale, anticipando, di gran lunga, i normali tempi di pubblicazione dell'opuscolo. Secondo il collegio della magistratura contabile toscana, le attività di informazione e comunicazione delle pubbliche amministrazioni, regolate dalla legge n. 150/2000, possono essere realizzate con «ogni mezzo di messaggi, prodotti grafico-editoriali, strutture informatiche, reti civiche e mezzi telematici», ma sempre senza deviare dalla ratio normativa, ovvero l'informazione corretta e trasparente alla comunità amministrata affinché questa possa conoscere e formulare un proprio giudizio sull'operato della p.a. stessa. Nel caso oggetto del giudizio in esame, invece, la Corte toscana, accogliendo la tesi accusatoria della procura, ha accertato che il primo cittadino ha «accelerato» i tempi di pubblicazione del rendiconto di fine mandato, non per le giuste e legittime finalità istituzionali ma per una promozione personale dello stesso sindaco e, quindi, per una semplice finalità personale e autoreferenziale. Nel corso del giudizio, infatti, è stato provato che l'obiettivo perseguito dal primo cittadino uscente, fosse la distribuzione del rendiconto amministrativo «prima delle primarie». onn sito At msntenza %SU Ik.iialiaOggi.bi Pagina 35 No shultei furbetti Pagina 33 di 34 press unE 26/05/2012 ItaliaOggi A Milano Imu prima casa soft, ma sulle seconde è un salasso A Milano nessun aumento per l'Imu prima casa che resterà ad aliquota base (0,4%). La stangata arriverà per le seconde case e gli immobili commerciali per i quali l'aliquota sarà dell'1,06%. Esenzione totale dall'addizionale Irpef per i redditi fino a 33.500 euro. Al di sopra di questa soglia ci saranno aliquote variabili (da 0,1 a 0,7%) a seconda degli scaglioni di reddito che porteranno i milanesi con redditi inferiori a 49.000 euro a pagare meno dello scorso anno. Questi gli effetti sulle tasche dei cittadini del bilancio 2012 del comune di Milano che è stato approvato ieri dalla giunta Pisapia. Ora la proposta di preventivo sarà sottoposta al voto finale del consiglio comunale. Diverse le riduzioni Imu a tutela delle fasce più deboli della popolazione. Confermata l'aliquota dello 0,4% per gli immobili posseduti da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero, a condizione che la casa non risulti affittata. Aliquota ridotta dello 0,78% per le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, nonché per gli alloggi regolarmente assegnati dagli Iacp. Prevista anche una riduzione dell'aliquota dello 0,78%, per le unità abitative Matte a canone convenzionato. La giunta ha anche approvato la proposta di delibera per l'introduzione dell'imposta di soggiorno dal 1° luglio 2012. Molte le esenzioni: i residenti a Milano, i minori di 18 anni, i giovani fino a 25 anni che pernottano negli ostelli per la gioventù, gli studenti universitari di età non superiore a 26 anni che alloggiano in strutture universitarie. Esenti anche i familiari e gli accompagnatori di persone degenti nelle strutture sanitarie di Milano e provincia e gli appartenenti alle forze dell'ordine che, per motivi di servizio, alloggiano in città. Pagina 35 MAI311 11 ,1111,till L No ai sindaci furhetti Il muti '"" Pagina 34 di 34