HARVARD UNIVERSITY
My?
9M
LIBRARY
OF THE
Museum
of Comparative Zoology
BULLETTINO
MALACO LOGICO
I
TA
1. 1
ANO
VOLUME PRIMO
1868
MOLLUSCHI TERRESTRI E D'ACQUA DOLCE
PISA
TIPOGRAFIA NISTEI
Prem.
all'
Espuiiiiuiw Universali- di l'urini dtl ISC7
* n queliti Induilr.
a
Agraria di
1808
Pan
del 1868
[
NDIG
E
Dei Molluschi terrestri e d'acqua dolce raccolti nello Arcipelago di Malta
Pag.
Intorno ad alcune Conchiglie degli Abruzzi
Catalogo dei Molluschi terrestri
Classazione delle varietà
Pupa
Mortilleti,
dell'
.
e fluviatili della
.
.
.
Toscana
Helix nemoralis, Linneo
.
Martens. Studi sinonimici
1,
17
»
49, 65
»
67, 81
»
27,
»
33,
Esistenza dello Zonites Leopoldianus nell'Italia settentrionale» 34,
Clausilia Lucensis e Clausilia Comensìs
»
36,
Osservazioni sulla Clausilia Mofellana
»
44,
Zonites Gerfalchensis olim Mortilleti, Pecchioli
Intorno ad una forma speciale
dell' Helix
.
Gobanzi
.
.
»
52,
.
.
»
53,
Specie nuove
— Clausilia Lucensis, Gen— Helix cingulata, Studer, var. Anconae,
Gentiluomo 40: — Helix Gobanzi, Frauenfeld 43. —
Clausilia Isseli, Villa pag. 37.
tiluomo
6.
Helix Luganensis, Schintz, mut. Philippi Mariae, Stabile 26.
Helix nemoralis, Linneo, mut. undulata, Gentiluomo
9.
— Physa
Pisana, Issel
7.
— JJnio
Laivley-
ianus, Gentiluomo 54, Zonites Mortilleti, Pecchioli 25.
Bibliografia
»
11, 15,
58
Rivista Bibliografica Italiana
>
30, 45,
Varietà
»
16, 31,
59
63
BULLETTINO
MALACOLOGICO
ITALIANO
MOLLUSCHI TERRESTRI E D'ACQUA DOLCE
Anno
I.
—
1868
Numero Primo
Gennaio
—
Febbraio
PISA
TIPOGRAFIA DEI FF.
NISTRI
Pi-rmìati all' Espo3Ì:iont di Parigi, 1867
0V
*
1868
SOMMARIO
DEL NUMERO PRIMO
Dei Molluschi terrestri e d'acqua dolce
di Malta.
—
di
A.
raccolti nell'Arcipelago
Issel.
Specie nuove:
1.
Clausilia Lucensis: Genti.
2.
Physa Pisana:
3.
Hélix nemoralis: Linneo, mut. undulata: Genti.
Issel,
con Nota.
Dei Molluschi raccolti nella Provincia di Pisa.
Arturo
Issel.
—
Milano 1866.
— Rivista
di
—
Memoria
di
E. Martens: estratta
dal Malakozoologische Blatter (1867), Traduzione di
Federico Ap-
Nota.
pelius, con
Cenni bibliografici.
Varietà.
LIBRI RICEVUTI IN
P. Strobbl.
—
DONO
Sui Molluschi viventi del lembo orientale
del
Piemonte
dalla Foce alla Trebbia.
— Molluschi terrestri, raccolti da Cristoforo Béllottl nel 1853 in Dalmazia;
con note ed aggiunte.
— Molluschi terrestri
ed acquatici raccolti nella
Romagna da Giacomo
Tassinari.
I.
A.
I.
Colbeau.
—
I.
— Materiaux pour
la
Faune Malacologique de Belgique.
Liste des Mollusques terrestres et fluviatiles de Belgique.
BULLETTIXO MALACOLOGICO
ITALIANO
MOLLUSCHI TERKESTRI E D'ACQUA DOLCE
Aimo
Gennaio-Febbraio
1S G tt
I.
Dei Molluschi
terrestri e
Nnmepo L
d'acqua dolce raccolti nello
Arcipelago di Malta, nota di A.
Le
specie di molluschi di cui segue
l'
Issel.
enumerazione furono per
maggior parte trovate da me a Malta e a Gozzo durante un
breve soggiorno che ho fatto in quelle isole nella primavera del 1865.
Alcune poche specie delle medesime località comprese pure nel
la
,
mio
elenco, le
ho vedute nel Museo
della Biblioteca alla Valletta (*)
ed in collezioni private di quella città
di rendere questo elenco
denominazioni di alcune
Le mie
ricerche
da permettermi
di
).
Finalmente ho creduto
meno incompleto aggiungendovi anche le
specie maltesi non osservate da me, ma
da naturalisti autorevoli
citate
2
(
3
(
).
non furono né tanto estese, ne tanto diligenti
presentare, come avrei desiderato, un quadro
completo della malacologia maltese. Tuttavia,
non sono numerose,
lo si deve
fauna propria a quelle
della
anche attribuire
isole,
se le specie registrate
alla
estrema povertà
conseguenza naturale
delle loro
condizioni fìsiche e climatologiche.
Comunque
sia,
voglio sperare che questa breve nota
non
riesca
destituita di qualche interesse pei cultori della malacologia, se
non
La pregevole raccolta di conchiglie maltesi ostensibile nella Biblioteca
comprende un gran numero di specie marine, ma soltanto poche
terrestri o d'acqua dolce. Essa fa determinata e messa in ordine per cura dei
signori Dott. Gavino, Gulia e Marno.
2
Le raccolte private che ho visitate a Malta sono quelle tlegli egregi
Dottori Gulia e Schembri. In entrambe ho osservato oggetti assai interessanti
(')
della Valletta
(
per
)
Zoologia locale.
la
3
(
)
Queste ultime sono
distinte, nel catalogo,
con un asterisco.
—
per altro, come
il
primo lavoro
—
2
di tal
genere che
pubblicato
siasi
intorno ad un lembo di terra italiana poco esplorato, la cui fauna
offre
ci
problemi interessanti da risolvere circa la distribuzione
geografica della specie.
Malta, Gozzo e Cornino sono terre poco elevate sul
mare, costituite di arenarie,
riodo miocenico,
le
quali
di calcaree e di
marne
livello
del
riferibili al
pe-
formano un suolo arido, duro
e
poco pro-
pizio alla vegetazione.
A Malta la terra vegetale
poca che vi si trova è
Di più le pioggie vi sono
è scarsissima e la
quasi tutta importata dalla vicina
Sicilia.
poco cousiderevoli; per
assai rare e le sorgenti
qual cosa non vi
la
attecchiscono che grami cespugli e vi regna quasi tutto l'anno
una
siccità poco favorevole ai molluschi. L'isola di Gozzo essendo più
montuosa
gliori,
e
meno popolata
valliciuole ed
Ma
si
trova relativamente in condizioni mi-
ed un conchiologo che visitasse in tempo opportuno
i
le
sue
suoi dirupi vi farebbe certamente proficue raccolte.
nell'Arcipelago maltese
come in generale in tutti i paesi assai
non riescono utili che nella stagione
aridi le ricerche malacologiche
delle pioggie.
Mancando
sì
a Malta che a Gozzo acque correnti di qualche im-
portanza, vi scarseggiano
si
i
molluschi d'acqua dolce e quelli che vi
raccolgono sono tutti di piccole dimensioni.
Ho
trovato fra essi
una interessante conchiglietta ( x ), la quale spetta ad un genere
nuovo per la fauna italiana.
Le conchiglie terrestri dell' Arcipelago maltese presentano in
generale alcuni caratteri comuni che sembrano dipendenti da influenze locali. Sono cioè di piccole dimensioni ed assai solide; hanno
ornamenti (strie, coste, lamelle ec.) ben sviluppati e colori assai
sbiaditi.
In alcune di
servandosi sempre
i
esse,
per
es.
requisiti più
nelY Heiix vermiculaia, con-
spiccati della specie,
1'
apertura
assume una forma anormale, diventando più alta ed un poco angolosa inferiormente, mentre la base della columella si protrae in
guisa da costituire in alcuni individui
Il
un
piccolo tubercolo.
catalogo dei molluschi maltesi, giusta la distribuzione geogra-
fica delle specie
modo
che vi sono comprese, può scomporsi nel seguente
:
(*) Vedi in proposito
Malacologie de l'Algerie.
la
magnifica opera del signor Bourguignat intitolata:
—
Specie comuni all'Arcipelago
8
'li
—
Malta
Specie mancanti alla Sicilia, comuni ad
e alla Sicilia
altri
.
punti del
30
.
lit-
torale mediterraneo
Specie peculiari all'Arcipelago maltese
7
Specie incerte
1
Totale
Da
comunque
questi documenti,
così incompleti,
molluschi di Malta e delle isolette vicine sono per
identici a quelli della Sicilia.
poche eccezioni,
priamente
alla
le
ranea, a quella cioè che
risulta
isole del Mediterraneo.
che
i
massima parte
ma
non spettano pro-
sibhene alla fauna circummediter-
estende dalle coste meridionali d'Europa,
si
d'Africa e di Siria e che popola ancora
alle settentrionali
44
.
Vuoisi peraltro avvertire che, salvo
specie promiscue ai due paesi
fauna sicula;
la
.
Le
le
specie esclusivamente sicule da
piccole
me
in-
contrate a Malta sono soltanto tre e forse quattro.
Quanto
alle tre specie di
Malta mancanti
alla Sicilia ed esistenti
in altre località; l'una Vllelix Erdelii, è propria dell'isola di Rodi e
della Siria,
specie
ma
da qualche autore
siciliana;
la
è considerata
come
varietà di una
seconda, la Melania tvbercuìata,
mente originaria dell'Africa
cosmopolita. Le migrazioni
centrale,
verosimil-
può considerarsi quasi come
degli uccelli acquatici che spesso tra-
sportano conchigliette palustri attaccate
ai loro
piedi, ci
sommini-
strano una spiegazione plausibile di così estesa distribuzione geografica.
La
terza finalmente, che è
rale arabico presso Suez;
peo della
II.
ma
V Hydrobia Musaensis abita il littoforma parte del piccolo gruppo euro-
ulvae e la sua presenza sulle rive dell'eritreo è forse
dovuta a cause accidentali.
fatto della
Il
fauna maltese,
mancanza
se fosse
di specie
propriamente africane nella
rigorosamente verificato
,
si
troverebbe in
l'ipotesi secondo la quale Malta sarebbe una
un antico continente che collegava in passato 1' Africa
colla Sicilia. Con ciò non pretendo mettere in dubbio che V Arcipelago maltese formasse parte in tempi non molto rei noti di una
contradizione con
frazione d'
terra assai più estesa.
persuadermi
bile
1
(
).
Con
coi
Anzi
di questa verità
miei propri
ho avuto occasione
occhi e la credo
di
ornai incontrasta-
tutta evidenza lo attestano:
(*) Vedasi in proposito il mio scritto che ha per
verne à ossemen ts de l'ile de Malte.
titolo:
Note sur une Ca-
_
La
1.°
—
4
a generi di
scoperta di fossili quaternari spettanti
grandi mammiferi proprii ai continenti o alle grandi isole (Ele-
phas, Hippopolamus, ec).
2.° L'esistenza in alcuni
punti
di
Malta
di antiche strade
som-
merse dal mare da tempi immemorabili; segno non dubbio di ab-
bassamento del suolo.
3.° L'esistenza nella stessa isola di letti fluviali scavati do,
grandi corsi d'acqua ora scomparsi, le cui proporzioni non sono
compatibili colla estensione presente dell' isola.
Io
di quel
dunque ritengo che Malta
fosse in passato molto più vasta
che non sia attualmente
ma
x
posterziari
brami
(
)
ed anche
risultare che
;
esame
dall'
connessione fra
le
fauna attuale sem-
protendesse verso la Sicilia piuttostochè verso
si
rimanendo peraltro dubbia
l'Africa,
dallo studio dei suoi fossili
della sua
due
l'esistenza di
una immediata
isole.
Elenco dei Molluschi
raccolti nel!' Arcipelago di Malta.
1.
Limax
Limax
II, p.
Ho
nigricans, Schultz.
nigricans, Philippi, Moli. Siciliae,
I,
p.
125,
f.
2,
non
è
ancora
definita.
2. Limax sp.
Ho raccolto alcuni esemplari
fuori di Porta Reale.
— Esso
su questo mollusco, presso la Valletta
è conico allungato, attenuato
nanzi, terminato in punta posteriormente,
cenerino chiaro uniforme.
La
non carenato,
all'
in-
di color
sua corazza è di mediocri dimensioni,
non gibbosa, minutamente granulata
l'
vm,
osservato nella raccolta della biblioteca della Valletta alcune
limacelle riferite a questa specie, la quale d'altronde
ben
t.
102, (1844).
e limitata all' innanzi e al-
indietro da margini arrotondati. Attraverso la corazza trasparisce
che
la limacella
è piccola,
ovale ed allungata. Per la forma e la
disposizione dei tubercoli e per le dimensioni dei tentacoli somiglia al
Limax
si distingue perchè non ha la corazza
Le sue dimensioni sono lunghezza milli-
agrestis, dal quale però
striata e
non
è carenato.
metri 20; larghezza millimetri 3
(*)
Fra questi
di IJelix e di
fossili
:
1
J2.
meritano particolar menzione parecchie specie estinte
non furono ancora determinate.
Clausilia che a quanto credo
Credo
questa specie
elle
medita; ma siccome
sia
esemplari che avevo raccolti
e aie
pleta descrizione preferisco non
.1
perduto
li"
ae rimane soltanto
gli
una incom-
segnarle dot ora una ntun
nominazione.
Zonites lucidità, Draparnaud.
Ildix lucida, Draparnaud, Tabi. Moli.,
3.
p.
96, (1801).
Zonites lucidus, Moquni Tandon, Moli, de Frauce,
tav. vili, f. 29-35 (1855).
Helix
lucilia,
Vive presso
S.
Bénoit Tllustr. syst., p. 158, tav.
iv,
f.
II,
1,
7"».
p.
(1859).
Giorgio ove ne ho raccolti parecchi esemplari,
che differiscono ben poco da quelli dell'alta Italia; la loro spini è
alquanto più convessa e l'apertura un poco più ristretta. La descrizione degli esemplari siciliani data dal Bénoit combina perfet-
tamente con
4.
quelli di Malta.
Zonites crystallin.us,
Miiller.
Helix cristallina, Mùller, Verni. List., II, p. 23 (1774).
Zonites crystallìnus, Moquin Tandon, Moli, de France,
89, tav.
Helix cry stallina, Bénoit,
Ho
DI.
syst., p.
163,
raccolto questa specie presso la grotta di
non lunge
Giorgio,
da esemplari
II. p.
26-29 (1855).
ix, f.
dal lido di
Marsa
Scirocco.
iv, f.
t.
5, (1857).
Har Dallam,
Vi
in S.
è rappresentata
di mediocri dimensioni perfettamente identici a quelli
dell'Italia superiore e media.
Zonites candidissinius, Draparnaud.
Helix candidissima, Draparnaud, Tabi. Moli., p. 75 (1801).
Zonites candidissimi/ s, Moquin Tandon, Mollus. de Franco,
69, tav. vili, f. 5-10 (1855).
5.
p.
Helix candidissima, Bénoit,
Ne ho
Illustr. syst., p.
100, tav.
II,
f.
TI,
1.
veduti alcuni esemplari nella collezione del signor Sehem-
bri ed in quella della biblioteca della Valletta.
6.
Helix Erdelii, Roth.
Helix Erdelii, Roth, Moli, spec,
p.
16, tav.
1,
f.
4,
5 e 20, e
Spie. Moli., p. 9 (1855).
Patata Erdelii, Mousson, Coq.
7,
terr. recueil.
par M. Roth,
p.
(1867).
Gli esemplari della
mia
collezione
provengono dai dintorni
della
baia di Marsa Scirocco e furono determinati dall' egregio signor
Bourguignat.
Secondo l'opinione di Roth cui aderisce anche
specie sarebbe
una varietà
della
H.
il
Mousson, questa
flai'ida, Ziegler
che trovasi in
_
Sicilia o nel
Napoletano
e
—
o
presenta
d'
La
più elevata e minori dimensioni.
ordinario la spira
un poco
distribuzione geografica del-
Erdelii sembra piuttosto estesa, imperocché essa fu già rac-
l'//.
colta a Rodi, nell'Asia
7.
minore
e presso Costantinopoli.
Helix lenticula, Ferussac.
Helix lenticula, Ferussac, Tabi,
Helix lenticula, Bénoit,
syst., p.
illust. syst., p.
41 (1822).
191,
t. iv,
f.
27, (1862).
Alle molte località in cui fu rinvenuta questa specie (Pirenei,
Provenza, Corsica, Sardegna, Toscana, Napoli,
me
,
Egitto
ec.
)
Gerusalem-
Sicilia,
sarà anche da aggiungersi Malta, avendola io
,
raccolta colla precedente.
(continua)
SPECIE NUOVE
1. Clausilia
—
Lucensis.
Mihi,
Tav. I,
1-3
fig.
(*).
Testa rimata, fusiformis, pellucida, nitida, cornea, sub lente tenuissimé, oblique
striata, anfractus 11-12, convexiusculi. Apertura piriformis. Lamella supera
emersa, obliqua; infera bifida, arcuata; plica subcollumellaris tennis, emersa;
plicae interlamellares 2-3 pulatales É-S, Lunella nulla. Peristoma continuum,
paullum reflexum.
Clausilium.
— Pedicolo: Mill.
— Lama Mill.
castro-trasparente.
'
1,
tenuissimo, filiforme, bian-
bianca arcuata.
Conchiglia fusiforme, pellucida, di color corneo chiaro, osservata
attentamente colla lente appare finamente striata longitudinalmente, ed in linea obliqua. L' apertura è ovale e piriforme. Il pe:
2, assai larga,
ristoma è continuo, albo, non molto reflesso.
mente,
ma
nello abbassarsi
si
È
stretto superior-
piega in due angoli che formano
così della apertura due semicerchi di differente diametro.
superiore è emersa, apparente assai,
è bifida, arenata.
ma
poco obliqua,
La piega subcolumellare
è
La
lamella
la superiore
egualmente distante
dalla inferiore biforcazione della lamella inferiore, di quello che lo
siano fra loro le due biforcazioni di quest' ultima.
È
però piccola,
tenue; le pieghe interlamellari sono due a tre: in alcuni esemplari
(')
Lo esemplare
di
questa specie, servito
sitato nelle Collezioni malacologiclie del R.
di originale al disegno, è
Musco
di"
Pisa.
depo-
—
Quando però raggiungono
assai accoste fra loro.
pochissimo apparenti.
allora sono
pur due o
La
«li
fere,
sempre benissimo marcate.
tre sono
peristoma che
manca assolutamente.
luuella
umilerò
il
pieghe palatali invece siano
!><
fessura ombelicale è profonda, larga,
periore coperta dal
La
—
7
a 12, alquanto convessi.
Il
in quel
ma
in proporzione minima, gli altri
secondi),
il
vi
sua pari
rovescia assai
si
sono
Gli anfratti
primo,
nella
punto
in
numero
11
«li
terzo (limimi:
il
assottigliano e decrescono rapi-
si
damente. L'apice è ottuso, mamellonato.
Altit.
.
Diam.
14-15.
mill.
.
.
3-3
mill.
.
1
.-.
Questa forma così distinta dalle sue congeneri mi obbliga ad
aggiungere una nuova specie al numero già importante delle specie
— Questa
conosciute in tal genere.
appartenere o per lo
meno
esser
graziosa conchiglia sembrami
molto affine
alla sezione
Char-
stabilita dallo egregio signor Professore G. Stabile nel
penlieria,
suo dotto lavoro:
Mollusques levrcstrcs, vivants du Piémont
«
(pag. 80), poiché infatti ne riunisce
i
»
più importanti caratteri, e
ne è molto probabilmente uno dei rappresentanti in Toscana. Debbo
alla
gentilezza
entomologo signor Carrara
dell'amico
il
dono
di
alcuni esemplari di questa Clausilia da lui stesso trovati nei din-
montagna non lungi da Monnon fu possibile rinve-
torni di Lucca, sulle roccie di alta
La credo
sagrati.
nirla che
una
ad ora
rara: fino
infatti
sola volta ed in scarsa quantità.
Gentiluomo.
2.
Physa Pisana.
—
Testa sinistrorsa ovato-oblonga,
infla-.a,
nitida, longitudinaliter striatula;
%
fractibus 5
fiato
,
%
.
I.
fìg.
7.
.
—
— peristomate
.
mill.
24.
8
(').
tontissima, pellucida, colore succinea
— spira
ciato., apice obiusiusculo;
convexiusculis sutura impressa separatis; ultimo
altiiudinis superante;
obliqua, vix torta;
Altit.
Tav.
Issel,
apertura oblonga;
—
—
magno,
,
an{ri-
columella simplice
simplice, tenuissimo,
—
Diam.
.
.
.
mill.
8.
Conchiglia sinistrorsa, ovata, oblonga, alquanto rigonfia, assai
fragile, pellucida,
color d' ambra, nitida e striata
senso longitudinale;
(*)
—
la spira è snella, l'apice
L'esemplare servilo
zioni malacologiclie del R.
di
originale
Museo
di Pisa.
al
disegno è
minutamente nel
un poco ottuso. I
depositato nelle Collo-
giri
sono nel numero di 5
ben segnate,
l'
1
;2,
alquanto convessi e divisi da suture
ultimo è ampio e rigonfio e supera
i
due
terzi della
altitudine totale. L'apertura è oblonga, la cominella è semplice,
obliqua e un poco torta,
il
peristoma è semplice e molto
sottile.
conchiglia sopradescritta ha qualche analogia colla Pkys.a
La
Taslei: Bourg.
Dalla prima
(*) della
Bretagna,
e colla
Pliysa fontinalis: Drap.
distingue facilmente perchè è più allungata,
si
meno
rigonfia e più grande, e perchè la sua apertura è più stretta e su-
pera in altezza
i
risce per avere
l
due
1
terzi dell' altitudine totale; dalla
meno ottuso,
meno rigonfio
apice
vata e T ultimo giro
;
la spira
l'
seconda
diffe-
notevolmente più ele-
apertura offre inoltre forma
diversa e altezza minore.
Abit. Pisa, in
un
fosso poco distante dalla Porta a Lucca.
(Estratto dal Catalogo dei Molluschi raccolti nella Provincia di
Pisa.
— A.
— Milano
Issel.
1866).
NOTA
Per quanto
l'Issel
abbia descritto questa specie da qualche tempo
catalogo dei Molluschi raccolti nella Provincia
nel suo
pure noi
la
ne offriamo
zione, perchè insieme
il
relativo disegno che,
per quello che è a nostra cognizione,
il
di Pisa,
presentiamo or come nuova, riportandone la descri-
non
almeno
fu mai pubblicato. Per
corso di vari anni noi siamo stati testimoni della comparsa di
questa specie, ed avendo da ciò tratto argomento per alcune nostre
osservazioni, giudichiamo
chiliologi
È
siasi
il
leggerne qui
non debba
il
riuscire dispiacevole ai con-
resultato.
meritevole di attenzione in primo luogo
come
la specie
presentata che in limite di spazio assai ristretto,
passando forse
che ne è
il
i
20 a 30 metri in lunghezza.
domicilio
non presenta
E
non
nonostante
il
non
oltre-
fosso
colà alcuna differenza, né nella
profondità, né nelle specie delle piante che vi soggiornano, né in
altra cosa alcuna che possa ragionevolmente dar luogo a dubbio
plausibile. Oltreaceiò per
a tutto
forse
l'
il
il
tempo
di
due anni consecutivi, fino cioè
1866, la specie comparve per brevissimo numero di giorni,
un mese,
fra
il
cader dello Aprile ed
i
primi di Maggio, nel-
ultimo anno poi in quantità notevolissima,
sì
che la superficie
dell'acqua, poteva dirsene tapezzata. Nel 1867 la
(»)
I.
R. Bourguignat.
-
Physa pisana,
Malacol. tèrr. et fliwiat. de la Bretagne 4860, p. 70.
—
ma
non apparve mai,
Luogo
in
Ed
per quanto
infatti,
quasi eguagliare
in
rigonfia,
e
ambe
i
l'i;
Le
lo
egual
fragilissima, striata
nella
Sembraci per
benché
la
complesso
di
nente conserra
anfratto
ammo
•
i
id
era
numero
di
meno prematuro
ira
giri,
un pò
prima raccoglierne possibilmente dei nuovi.
tanto nascondere come un dubbio ci sia
rima-
Del
pellu-
b
avente
Ma
ultimo
pì
questo
bu
speriamo,
lo
1
l
Physa
nella
giudizio
poiché
iden-
ad d
i
allungata.
medesima che
presenti importante, e
ci si
ma non
mchiglia
bngitudinalmente, ed
proporzione
lo
meno
poco
medesima
Bella
piccola (altit. mill. 9, diametro mill. 5)
essere più
cida,
<li
—
imigliante alla prima,
località un'altra Physa
tica.
9
amiamo
non dobbiamo
fiat-
se cioè la ultima
sorto,
Physa raccolta possa ritenersi come uno degli anelli di congiunzione fra la Physa fontinalìs e la pisana, e ciò a preferenza di considerarla come una mutazione minor di quest'ultima. Nel mese poi di
Novembre del 1867 raccogliemmo in abbondanza in quel medesimo fosso, dimora di tante specie, la vera Physa foni inai is ed in
quantità ragguardevole senza che di alcuna altra Physa vi fosse
sentore.
Neil' incertezza in cui ci troviamo,
luto privare di questi cenni
non abbiamo nondimeno vo-
Conchiliologi, ripromettendoci di per-
i
severare nelle nostre indagini allorché
destro, e noi dal canto nostro
blica ragione
i
resultati che
3. Helix nemoralis.
mtit.
undulata.
—
l'
occasione ne presenterà
non trascureremo
di rendere di
ne trarremo.
—
il
pubCI.
Linneo.
mìm (Tav.
I,
9.
fig.
Unico esemplare del Lucchese. La conchiglia
è
eli
10).
forma
e
gran-
dezza identica al tipo. Di colore giallastro, munita di quattro fascio.
mancante
della terza (var.
sono pallidissime e
si
Favannea, Moq.
Tancl.).
Queste fascie
scuoprono solo dopo attento esame. Dal prin-
cipio però della superiore al terminare della quinta, varie linee, alcune
delle quali
ben inarcate
e larghe fino
due millimetri, altre meno ap-
pariscenti e più strette, scorrono dall'alto al basso parallele fra loro e
parallele al peristoma, in via obliqua, su tutta la superficie esterna
della conchiglia.
Nel penultimo giro però,
le linee
incominciano ad
—
apparire determinate
terrotti,
non da una
10
coloritura continua,
quali sono inarcati nel
i
—
momento
ma da punti in-
in cui incontrano, e
si
incrociano colle fascie orizzontali. Nel resto della conchiglia, ove
queste linee verticali sono continue e scorrono regolarmente dalallorché
al basso,
l'alto
si
incontrano colle orizzontali sembrano
voler deviare verso l'apertura e colle
cupo
queste fascie,
di
quanto più
si
si
medesime confondersi.
procede verso
il
peristoma.
—
Il
colore
catalogo di Issel
dice che l'Helix nemoralis è rappresentata nel pisano da
chiglia di
Il
fa più intenso e tendente quasi al nero
una con-
minor dimensione solida ed a spira più elevata. Nel Luc-
chese invece la conchiglia
si
raccoglie più facilmente in esemplari
più grandi e in paragone più depressi; e quel che più importa
aventi la apertura più ovale, allungata ed obliqua. Ebbi occasione
più volte di confrontare molti esemplari di queste due località, e per
ultimo l'esemplare di cui parliamo. Ecco
i
resultati più o
meno
de-
terminati del confronto delle aperture:
S.
Larghezza
Altezza
Rossore
Lucchese
mill.
12-13.
Larghezza
»
10-11.
Altezza
Queste proporzioni sono mantenute anche per
mill.
»
la
14-15.
10-11.
mutazione di cui
teniamo parola. Evidentemente questa strana mutazione o meglio
anomalìa deve a^ere avuto ragione di esistere in qualche accidentale
condizione dello animale che nello accrescer del guscio deve aver
secretato la sostanza calcarea più o
dizioni eccezionali in cui trovavasi
meno
il
cupa, secondochè
le
con-
Mollusco, lo costringevano,
per così dire con maggiore o minore energìa. Convalida l'opinione
il
vedere appunto, come queste fascie verticali segnano costante-
mente
il
cammino
delle strie di accrescimento e finalmente del pe-
ristoma medesimo.
Duolmi non poter aggiunger qui, alcuna notizia circa lo animale,
non essendomi pervenuta che la sola conchiglia.
Debbo alla gentilezza dell'egregio entomologo signor Carrara il
dono
di questa preziosa anomalìa.
Gentiluomo.
—
Arturo
Issel.
di
Pisa.
I
Molluschi raccolti
><^i
-
Memoria
Italiana
Milano L866,
Provincie
olire tirila
fratta
Della Provincia
Società
della
—
Scienze naturali.
Questo catalogo
-
11
dintorni di Firenze, Lucca e Siena, dimodoché
<•-
<li
in -1." (').
anche
J'isa
di
dei
può quasi con-
o
come comprendente l'intera fauna toscana; esso enumera
una quantità assai importante di Molluschi terrestri e fluviatili
come pure due specie submarine (Alexia myosotis e Firminii ambedue classate nel genere Conovolns). Come specie le quali non si
discostano molto dalla riva del mare esso fa notare particolarmente
V Helix pisana, trochoides (conica) lineala (mpritima) e dalle
località designate, possono considerarsi come tali anche l Heliù
vaviabilis, terrestris (elegans), pyràmidata, barbara; (Bulimus
ventricosus, Draparnaud) ed acuta, poi d'altro gruppo V Helix
serpentina, che si rinviene a Pisa e nei dintorni, e non trovati né
a Firenze né a Lucca e che viene surrogata a Firenze dalla ìnusiderarsi
1
V Helix
ralis,
Pupa quinquedentata
inoltre la
a/perla,
e Philippii. Questi Molluschi terrestri
rappresentano
la
(einerea)
parte
me-
ridionale della fauna italiana.
All'incontro trovansi nelle colline settentrionali toscane YHch'i
lucorum, Gingillata, hispana (umbilicaris). Bramati, ed in ispecie
la
forma chiamata da Stabile
mus
var.
typica, mutatio italica
agogni lutala sembrano
tridens e Clausilia
di
Buli-
,
mancare
sul
littorale.
Zonites Lcopoldianus (plivetorum) V Helix caespilu»;,
Il
e la
Clausìiia solida collegano la fauna toscana con quella della costa
(Genova
ligure
Lombardia
non sono esclusivamente
e Nizza) e
tunque esse manchino
e del
fauua
alla
È
cinereus, Mortillet)
non
da notarsi ancora
la
rentino e nella
Maremma,
Pupa
littorali
quan-
settentrionale cioè della
Veneto, è anzi sorprendente che
caratteristiche della Liguria, cioè
mus
dell' Italia
le
due specie
pallida e Morliletti {Buli-
vi si trovino.
presenza
dell'
Helix obvoluta nel Fio-
specie assai rara in Italia.
l
Articolo estratto col consenso dello egregio autore signor Martens, dal
Malakozoologisclie Blàltcr. T. 4.°, anno tSliT, pag. 462.
Traduzione dal tedesco del signor F. Appelius.
(
)
Giornale:
—
—
—
Specie
veramente italiane
r Helix vcrmiculnla
,
Bulimus
,
decolla tu s
—
12
comuni anche in Toscana
e
nemoralis ,
cartusiana, profuga,
Pupa
umbilicata, biplicata,
quadridens,
Cyclosloma elegans; mancano
Clausilia papillaris,
sono
,
aspersa,
le
specie se-
guenti molto comuni in Germania: VHelix arbuslorum, fruticum,
Bu-
incarnala, hispida, strigella, ericetorum, pomatia, hortensis,
limus monlanus
1
e obscurus e tutte le Clausilie tedesche ali ecce-
zione della Clausilia laminala.
Fra
le specie fluviatili i
presentati dal maggior
europee conosciute;
delle specie
ci
Planorbis conlortus, nitidus, vortex, crista, Lim-
mancano però
i
naeus pereger
e la
Physa hypnorum,
e in verità
conosce per tutte queste specie, eccettuato
a circonscrivere
cile
Limnaeus sono rap-
generi Planorbis e
numero
nessuna provenienza
,
il
dell' Italia
ad eccezione del citato dubbio di Cantraine di
non
referente
L. pereger assai
il
Roma
diffi-
meridionale
e per
Pla-
il
norbis crista la provenienza pur mal sicura di Pirajno, nel Philippi,
in Sicilia. Il Planorbis adelosius: Bourguignat, (Revue Zool. 1859)
vien considerato come varietà del Planorbis, corneus col quale esso
si
un gran numero
riunisce per
di
forme intermedie
;
così pure la
forma nera (PI. corneus var. niger. Issel) è senza dubbio il PI.
anthracius di Bourguignat della Vallachia e che spediscesi dagli autori austriaci
come PI.
a ter. Il nostro Ancylus fluviatilis è surro-
gato in Toscana da tre cioè, capuloides Jan. gibbosus. Bourg. costulatus. Kùst.
In quanto
ai
Molluschi forniti di branchie (Kienrenschnecken)
troviamo citate pure
forme comuni tedesche come
le
p. es. la
Pa-
ludina conicela, (vivipara) Bythinia tenlaculata, Valvuta piscinalis,
crislata e Neritina fluviatilis, è notevole che
merata
in
la
Pa ludina
Lombardia
e nel
Veneto
e trovasi in tutta
Forme più meridionali sono
nia Boissieri: inoltre
nie;
Il
l'
si
trovi enu-
S.
la
l'
Italia superiore.
Neritina Prevostiana e
la
Bythi-
autore pubblica due nuove specie di Bythi-
B. lucensis, dei Bagni
mali ferruginose di
nou
fasciata (a'thatina) la quale è assai frequente
di
Lucca
e
B. Saviana
delle
acque ter-
Giuliano presso Pisa.
signor Issel in rapporto a quest' ultima fa notare che essa
trovasi in diverse Collezioni private del paese classata
malis,
ma secondo
non vive che
nell'
lui
acque calde di Abano presso Padova
superiore. In ciò egli
termali di Pisa
come Ther-
erroneamente, giacché la Tkermalis di Linneo
ha
torto:
come luogo
di
Linneo
nell' Italia
cita particolarmente le
provenienza e Olivi fu
il
acque
primo che
18
détte
il
nome
Thermalis
«li
mme
Abano
specie di
alla
nelle
Collezioni europee; qua! esempio In seguito da quasi tutti gli untori
che menzionano questa Bpecie.
La
diagnosi assai certa
<rlia di
Abituo, per cui
il
Arcniv fùr Natm-gi'-i-InVhte,
Aponensis. Hanley
Linneo dichiara
il
Linneo non
ili
ichi-
calzi
referente in un lavoro anteriore (Troschel'a
I5d.
nello sue
XXIV, 1858)
nominò Hydrobia
la
delle conchiglie
ricerche critiche
gno a mano per una
babile che questa B.
Bythinia e così
piccola
Saviana
è
somma
ente pro-
specie linneana.
sia la vera
Assai interessanti; in ispecie per la distribuzioti
fica delle
Dufouru come
specie europee è l'avere Issel trovato la Melanopsis
incola di
scana.
ima
Come
fossa calda detta Caldana di Ravi nella
è
<li
suo Turbo thermalis appoggiandosi ad un dise-
noto
il
Maremma
to-
genere Melanopsis è rappresentato nella
Dufouru cariosa ed alcune
varietà o specie affini (come pure in Grecia dal M. praerosa in Attica e l'isole dell'Arcipelago, secondo Roth e Olivier) ma la sua preSpagna meridionale dai M.
senza in Italia
ci è
prue. roso,
1
cosa affatto nuova.
summenzionata, non
come pur troppo avvenne
Issel l'ha raccolta esso stesso nella località
può dunque facilmente
esservi
errore
colla citazione del Melanopsis nel catalogo dei Molluschi
(Paladilhe
Revue Zoologique 18G6,
5, 98, 99).
Il
francesi
referente ha
ri-
cevuto dal signor Lessona Direttore del Gabinetto di Storia naturale
a Torino esemplari toscani probabilmente provenienti dalle
mani
dell' Issel
colla
il/.
medesimo e può soltanto approvare l' identificazione
Dufouru specie spagnola e maroccana, quantunque Villa
le abbia già dato un nome nuovo, cioè il/, etnisca.
Le bivalvi fluviatili citate differiscono poco da quelle dell' Europa media; esse sono Pisidium amnicum e cas&rtmxum, Cyclas
cornea e cali/culata, Anodonla cygnea e pìscìnalis soltanto fra gli
Unii troviamo a lato
inedia, citato
dell'
Unio pictorum, specie propria dell'Europa
anche VUnio Requienii specie più propriamente del-
l'Occidente dell'Europa meridionale, e una specie affine, V Unio
E.
Villae, Stabile.
nota,
Di questa
rivista,
Tav.
I,
fig.
ai lettori,
Maktens.
4-6.
pubblicata dal valente naturalista E. Martens
che recata gentilmente in lingua italiana del
tiamo ora
v.
sig. F.
e
Àppelius presen-
prendiamo argomento per esporre alcune note
—
medesima
alla
saggiamente
relative. L' autore del
la
suaccennato articolo confronta
fauna malacologica toscana con quella del rimanente
non
di Italia e
—
14
paragone
rista di offrirla al
germanica.
di quella
Osserva infatti come molte forme vi siano o riprodotte o rappresentate da specie affini,
ma non
non
tace la sua sorpresa nel
riscontrare accennate nel catalogo di Issel varie specie appartenenti
al
Nord
dell'Italia
od
Germania medesima. Due osservazioni
alla
piace a noi fare in tal proposito.
indulgenti
all'
La prima; che
Issel per queste lacune,
è
d'uopo essere
poiché poco spazio di tempo
concedette al suo soggiorno in Toscana: secondariamente bisogna
come
avvertire che varie fra quelle specie mentovate dal Martens
mancanti in Toscana, furono
ma non
rinvenute di poi. Così VHelix ser-
solamente nel detto catalogo trovarsi in Pisa;
è notata
pentina,
ivi
è difficile raccoglierla entro Livorno, fin sulle
bane, ed
il
Conchiliologo signor
Jago trova spesso
mura urmura
sulle
un colore più cupo e
maggior lucidezza di quelli del pisano. Oltre a ciò varie altre
specie dobbiam sempre notare
fra le quali appunto l' Helix
esterne della sua abitazione esemplari aventi
di
,
fruticum incarnata, la Limnaea peregra, ed
sappiamo comprendere come il signor Martens
trovare fra
le
altre, accennata
Non
molte.
altre
meravigli non
si
V Helix hortensis. Almen per
che ne sappiam noi, detta Helix non
na, e sostiene la nostra opinione
un dotto
Pro-
articolo che dal
fessor signor P. Strobel è stato pubblicato nel suo Giornale di
lacologia
anno I
,
,
relativamente
hortensis al di qua delle Alpi
un numero
di S.
».
ciò
propria della fauna italia-
è
non
Ma-
dell'
Helix
Noi abbiamo raccolto più
volte
« alla
esistenza
considerevole di esemplari dell'//, nemoralis nel bosco
Rossore presso Pisa. In detto bosco questa specie prende un
aspetto più piccolo del tipo e massimamente in alcuni esemplari,
ricorda facilmente alcuni caratteri
pre
qui,
dell' II.
hortensis:
ma
pur sem-
un attento esame ci fa persuasi che di questa specie, almeno
non v'ha sentore alcuno. Dell'i/, obvolula furono raccolti più
volte magnifici esemplari nel Lucchese
,
e in
minor quantità
sulle
colline pisane. Della sua affine VHelix angygira non fu raccolto mai
verun esemplare. Della Physa hypnorum fu trovata una graziosa
— Ben
disse
appone il Martens nel giudicar la Bythinia Saviadella Bythinia thermalis di Linneo che infatti la
in thermis pisanis.
Di questo errore però, bisogna confes-
sare,
che
varietà.
si
na come sinonimo
—
catalogo.
l'
Issel si accorse
pochi dì dopo la pubblicazione del suo
Non nascondiamo
che tanto noi, come
il
signor
Issel,
—
15
possediamo importanti materiali per formare un'appendice
logo dei Molluschi del pisano, che noi
affretteremo
<-i
al
pubblicare
.1
o in questo periodico o separatamente, allorché dorremo perdere
la
speranza
sciute,
arricchirla
ili
ma non
o con nuovi',
peranco fatte
CENNI
groupe de
1'
o con specie
la
«li
già cono-
nostra provincia.
BIBLIOGRAFICI
quelques
de
Descriptions
palesi per
espèceà
Helix
du
nouvelles
Raspaili — par
M. Gu-
stave Dutailly.
L' isola di Corsica benché politicamente divisa dalla Italia,
appartiene sotto
trascurare
i
l'
aspetto geografico. Noi adunque
lavori malacologici che
ad essa attengono. L' Helix
Raspaili Payr, è una interessante specie di cotesta
tailly in
ci
un suo opuscolo comparso
le
non possiamo
M. Duun anno fa
isola.
alla luce or circa
presenta alcune specie relative al gruppo di quella. L' Helix
Brocakdiana Dutailly,
a
differisce
sua opinione dalla
Raspaili,
specialmente per avere la sua sommità più ottusa, e voluminosa.
come mamellonata,
il
suo ultimo giro rigonfio verso
per la sua direzione discendente, regolare verso
meute per
esser questa
meno
l'
l'
ombelico e
apertura, final1
dilatata e quasi che rotonda, lì
He-
(Helix Raspaili var. hìspidula, Moquin Tandon)
dalle due prime per essere la spira più appiattita ed
lix Romagnolii
differisce
avere tutta la superfìcie esterna della conchiglia un aspetto scabro
e rozzo al tatto,
Omphalophora
e
come pure per
Cieniaca
le*
essere
munita
distacca dall' Helix
di peli. Le Helix
Raspa ili conside-
la var. umbilicaris, Moquin Tandon, della medesima; e ritenendo l'ultima sua specie come un punto di passaggio e di transizione fra questo gruppo e quello dell' Helix setosa, Salderìana,
Lefebvriana etc. Rispetto all'ultima, Helix Cyrniaca, il pregiato
Journal de Conchy Ho logie egregiamente diretto dai signori Grosse
e Ficher risolve una questione di anteriorità, per la quale l' Helix
rando
Cyrniaca passa nella sinonimia
dell' li.
Revielerei Debeanx, della
—
16
quale presenta la descrizione. (Serie
il
disegno (Tav.
vii, fig.
—
3. a ,
Tomo VII,
pag. 308), e
1).
L'opuscolo del signor Dutailly manca di tavole.
la specie nuova è l'ambizione di non
In questo secolo in cui
lo spirito analitico sembra prendere in
una preponderanza inquietante sul sintetico, noi non
possiamo di primo impeto riconoscere, come vorremmo, l'esattezza
di tali distinzioni. Sembra a noi che sia discutibile per lo meno, se
pochi naturalisti, in cui
questi studi
i
caratteri che furono presi per base di tali specie presentino quella
importanza che sarebbe ormai necessario fosse da tutti ben conosciuta,
ponderata ed apprezzata nel suo vero aspetto, prima di
deciderci
ad aggiungere nuove specie
schiere che
già
alle
ingombrano spesso inutilmente
Gabinetti, e la mente del povero
i
voluminosissime
libri
di scienza, gli
Noi però
non vogliamo con questo opporci assolutamente alla enumerazione
delle specie del signor Dutailly, ma non abbiamo voluto lasciarci
scaffali dei
naturalista.
fuggire quest' occasione, per esporre queste poche nostre idee che
quasi
non esitiamo ad
appellare professione di fede.
G.
Varietà.
— Nel secondo
fascicolo delle
logiques, Paladhilhe descrive due
drobia ligurica (pag. 55, Tav.
l'altra,
Hydrobia etnisca
(p.
Nouvelles Miscellanées Malaco-
nuove specie
III, fig. 20,
56, Tav. Ili,
italiane: l'ima,
Hy-
22) di Finale (Liguria),
fig.
14,
16) di
Monte
Morello presso Firenze.
— Nel secondo
Tomo
Annali
degli
della Socie té
Malacologique
de Belgique troviamo una interessante Memoria sulla
delle varietà dell'
C lussazione
Helix nemoralis ed hortensis , stabilita sulla
Avendo
non possiamo darne un esatto giudizio,
numero venturo, occupandoci però solo di
osservazione delle fascie della conchiglia, di Jules Saveur.
ricevuto or da poco
il
libro
rimandiamo al
quanto sarà concernente
e lo
all'i/,
Dott.
nemoralis.
Cammillo Gentiluomo Redattore.
Stefano Macario Gerente Respons.
TI
Bull:Malac:lt.A
1.3._Clausilia Lucensis, Genti.
4».
6.-Bythìma thermalis Linneo
7.
8..Physa Pisana. Issel.
.
9.10..Hclix
nemoralìs Liimeo.
_
Mufcrnidulafei. Genti
LIBRI VENDIBILI
PRESSO
I
PISA -
IN
—
ARGENVILLE.
ses
FRATELLI NISTRI
Sotto Borgo.
Naturelle èclaircie dans une des
L' Histoire
parties principales de la Conchyliologic.
1 voi. in 4.°
BONANNI
fig.,
—
Phll.
—
Paris 1757,
£
leg. in pelle
Museum Kircherianum.
Voi.
1, fog. fig.
mae 1709
BROCCHI
Gr.
con Atl. di 16 tav.
FICHTEL
L.
18
Conchiologia fossile subapennina con osservazioni
geologiche sugli Apenuini e sul suolo adiacente
gr.
Ro»
—
lo
—
,
2 Voi. 4.°
40
Milano 1814
—
et Nautilus
aere incisis
Testacea aliaque minuta ex generibus Argonauta
ad naturami delineata et descripta e uni 24 tabulis
rilegato
>
(col.) Vienn. 1803
—
6
N. — Index Testarum conchylioruni quae adservautur
Museo N. Gualtieri, et methodice distributae exliibeutur
Tabulis ex (con ritratto e antiporta) Fior. 1742 f. magni
GUALTIERI
iu
f.
esemplare intonso
KLEIN
Jac. Th.
psiae
—
1778, 1
»
Naturalis dispositio Echiuodermatum.
voi.
in 4.°
cum 34
tab
50
— Li»
10
LEEUWENHOEH
A. —r Arcana natnrae detecta una cum continuatione arcanorum naturae detectorum.
Delphis Bata-
—
vorum 1G97,
3 voi. in 8.°
cum
tab
»
12
PLANCIES
—
J.
De Conchis
—
ìninus notis.
Romae
1760,
1 voi.
£
REUSS A. — Die fossilen polyparien des Wiener testiarbeckens. —
Wien
1847, 1 voi. in foglio con 11 tavole
—
ROZET M.
RUMPHIUS.
—
silien
Paris
8.°
>
50 tav.
leg. in pelle
»
— Lugduni
stessa opera tradotta in latino.
—
A.
fig. »
voi. in 4.°.
—
—
Versuch einer vollstandigen Conchylienkentisg
nach Linnes system.
—
Wien
1793, 2 voi. in
...
8.°
Tomus primus
par. l. a 2. a et 3. a Senis
Siena 1780, 1 voi. in
— Fossilia
Gr.
4.°,
Aegiptia.ia
le terre
Toscana con appendice.
con 25 tav
Musei Borgiani
>
Velitris.
—
1794, 1 voi. in 4.°
tris
ZAPPE
ed ammoniticlie della
J.
—
5
Miueralogisches Land-Lexicon o der aufstellung und
—
Wien
3 voi. in 8.°
(Ch. von).
— Les
pétrifications
les collections les plus
gart 1830
1817,
»
sentations d'après nature des
dans
12
Veli»
Bescreibung aller bister betannten Possilien.
ZIETEN
250
>
Saggio brittografico ovvero osservazioni sopra
nautilitiche
WAD
5
1789-
,
1795, bellissimo esemplare rilegato
—
»
Testaceograpbiae ac Zoophytograpliiae parvae et
microscopicae,
»
20
»
—
15
Leipzig
1857
SCRE1BERS K.
20
Die kritischen Gruppen der Europaischen Clau-
mit 11 lithographirten Tafeln 1
SOLDANI A.
14
Batavorum
1711, 1 voi. in fog. leg. in baz. dorato sul foglio con 60
SCHMIDT
15
— D'Àmboinsche Rariteitkamer. — Amsterdam 1706,
1 voi. in fog.
La
»
Trai té élementaire de Geologie avec atlas.
1837, 2 voi. in
»
5
19 tab
in 4.°,
10,
50
du Wurtemberg, ou répré-
pétrifications qui se trouvent
complètes, 2 voi. gr. in
4.°,
Stout»
150
BULLETTINi
E
scopo
di
LACOL
questa pubblicazione non solo
pubblico nuove specie
Malacologìa
io
ma
Molluschi
<li
eziandio
ondo armonizzarli
sciuti,
servire a
logico
consolidare le
italiani,
l'occuparsi di
loro,
fra
fondamenta
fu fatto e pubblicato fino
ai
già cono-
quelli
ciò
\
Conchiliologi
pure
essi
Malaco-
fare,
ci
propo-
che
tutto quel
di
a quest'epoca. Per quanto noi
sediamo de' materiali per questa ingente
rivolg'erci
al
nuovi lavori
i
dello edificio
un giudizio
offrire
pr
il
ed
possano
acciò
principal nostra meta.
Italiano,
niamo cominciare dallo
lecito
ITALIANO
l
fatica,
ci
pos-
facciamo
onde pregarli
Italiani,
ci
siano larghi di tutti quei consigli e suggerimenti che crede-
ranno
la
utile
ed opportuno
nostra gratitudine,
dirizzarci
i
il
farci pervenire.
tutti
coloro che
loro lavori, o por lo
meno
—
Si
avranno pure
compiaceranno in-
si
indicarci ove
potremmo
procurarceli per farne argomento delle nostre riflessioni.
Speriamo, per
il
bene della scienza, che questo nostro appello
troverà favorevole
occupano
i
di
—
accoglimento presso
Malacologìa, e
ci
tutti
coloro
che
si
affrettiamo di anticiparne loro
più vivi ringraziamenti.
Cediamo ben
ci
volentieri alle esortazioni di
Chi gentilmente
consiglia pel nostro meglio. Egli è perciò che
fermo
mato
lo scopo della presente pubblicazione,
il
titolo,
rimanendo
ne abbiamo
rifor-
per renderlo più chiaro e al tempo istesso più
completo nel suo significato.
Per imprevedute circostanze abbiamo dovuto
qualche giorno
la pubblicazione di questo numero,
indulgenza dei cortesi nostri associati.
ritardare di
certi della
BULLETTAIO MALACOLOGICO ITALIANO
IL
si
pubblica in un foglio di stampa di 16 pagine in 8.°, con
copertina ed una tavola in nero litografata, ogni
scaduti.
E
due mesi
posto sotto la direzione onoraria dello Egregio
signor Cav. Prof.
Giuseppe Meneghini.
Molluschi viventi, terrestri e
ci'
—
acqua dolce di
Si occupa di
ed ha
Italia,
per iscopo di presentare nuovi materiali e coordinare
conosciuti per
l'
edifìcio della
già
Malacologìa Italiana.
ABBUONAMENTO
CONDIZIONI DI
Italia
i
.
.
.
.£
Estero.
.
.
»
9
per un anno
franco a domicilio
10
(pagamento anticipato).
Dirigersi con lettera affrancata al Redattore del Bullettino
Malacologico Italiano
—
Pisa,
Via
S. Francesco n.° 23,
(nuova numerazione).
Unico deposito presso
il
sig.
Ermanno Loescher,
Torino.
BULLETTINO
MALACOLOGICO
IT ALI A N O
MOLLUSCHI TERRESTRI E D'ACQUA DOLCE
Anno
I.
—
1868
Numero Secondo
Marzo
—
Aprile
PISA
TITOGRAFIA DEI FF.
Premiati
all'
S
NISTRI
Esposizione di Parigi, 1867
*1868
SOMMARIO
DEL NUMEEO SECONDO
—
Dei Molluschi terrestri e d'acqua dolce racolti nell'Arcipelago
di Malta.
—
— Nota
di
A. Issel (Continuazione e
fine).
Specie nuove:
1.
Zonites Mortilleti. Pecchioli.
2.
Hélix Luganensis. Schintz,
mut. p Philipjpi Mariae. Stabile.
— Classazione delle Varietà
— Rivista Bibliografica Italiana.
— Varietà.
dell'
Helis nemoralis. L.
LIBRI RICEVUTI IN
G. Meneghini.
— Mitra
Losanna
questi
— Vi
Parte
I.
DONO
(Imbricaria) Caterinii, nuova specie di conehigìia;
Piccola
C. B.
—
corrispondenza.
ringraziamo per
una parte vedete eseguita
i
vostri elogi e buoni consigli. Di
in questo stesso
numero, pelrimi-
nente vi penseremo, per quanto riconosciamo ottimo, in massima,
vostro progetto. Troverete nel catalogo dei Fratelli Nistri
che
ci
chiedete
.
È un
esemplare
magnifico,
rimarreste contento, se voleste acquistarlo.
e
il
il
Libro
crediamo che
ns
BULLETTINO MALACOLOGICO
ITALIANO
MOLLUSCHI TERItKSTKI E D'ACQUA DOLCE
Anno
Marzo-Aprile
I.
1
»
r>
Nnmflr0 g
»
Dei Molluschi terrestri e d'acqua dolce raccolti nello
Arcipelago di Malta, nota
{Continuazione e
8.
N
Veti.
fine
A. Issel.
di
°
Helix melitensis, Ferussac, Tav.
4),
II, Fig.
1, 2.
Hclix (Helicogena) mélitensis, Ferussac, Hist., tav. xxv,
Helix mélitensis,
Helix mélitensis, Bénoit,
L'ho raccolta
Mon.
Pfeiffer,
le
I,
lllustr. syst., p.
nell'isola di
grotta di Calipso, fra
helic,
Gozzo
pietre di
f.
11-12.
pag. 280.
101, tav. u,
f.
2,
(1857).
nelle vicinanze della cosidetta
un
muricciuolo. Si trova anche
a Malta.
Questa
Michaud
ad un tipo
si riferisce
sicana, Ferussac, e
e
V H. alabastrites
però l'assimila a torto
stinte.
Secondo
il
anche a Siracusa;
alle
Menke,
di Sicilia,
Rossmassler, d'Algeria.
,
melitensis
,
xii, f.
troverebbe
si
Miiller,
1
(
).
Miiller.
Verm.
hist., n,
pag. 20, (1774).
Helix vermiculata, Moquin-Tandon, Moli, de France,
tav.
di-
tale asserzione, confutata dal Bénoit, è pro-
Helix vermiculata,
Helix vermiculata
H.
l'
solida,
Cautraine
Il
babilmente fondata sopra un errore di determinazione
9.
YH.
due ultime specie che pure son ben
medesimo autore Y H.
ma
comprende
di elici sicule che
l'i/, piati/chela,
li, p.
159,
25-29, (1855).
Helix vermiculata, Bénoit,
lllustr. syst., p. 82, tav.
i, f.
16, (1857).
l
Secondo Cantraine Malau. inédilerran. pag. 104)
Hdìx plalychela,
Menke, si troverebbe anche a Malta. Ala cagione dell'errore ora avvertito, sembrami che il fatto meriti conferma.
(
)
(
,
I'
2
—
Ho
18
—
un esemplare
raccolto a Malta
tipico di questa specie e pa-
recchi altri che si riferiscono alle seguenti varietà:
Var. linusiana, Bénoit,- {Helix
Var. subangulata,
Issel,
Tav.
— Testa
minor
nell'isola di
Gozzo.
limisele, Calcara).
apertura ante lunari.
siibcflóbosa solidior
Comune
II, Fio. 3.
Testa minor solidior apertura subangulata.
— Questa varietà che
ho raccolta più volte nelle isole di Malta e Gozzo è caratterizzata
dalla forma della sua apertura che è un poco angolosa inferiormente
ordinariamente il suo peristoma presenta verso la base
;
della columella
Le forme
un
piccolo tubercolo irregolare.
Helix vermiculata
sopradescritte della
per la colorazione
alle
si
riferiscono
seguenti varietà noverate dal Moquin-Tan-
don: zonata, expdllescens, concolor e albida.
10.
Helix aperta, Born.
Helix aperta, Born, Ind. Mus. Ces. Vind.,
Vind., tav. xv,
f.
p.
399, (1778) e Mus.
19, 20.
Helix naticoides, Draparnaud, Tabi. Moli., pag. 78, (1801).
Helix neritoides, Bénoit,
Credo che non
una
sia
Illustr. syst.,
pag. 69, (1857).
comune a Malta, imperocché l'ho incontrata
sola volta presso la Valletta.
11.
Helix aspersa,
Mùller.
Helix aspersa, Muller, Verm.
Helix aspersa, Bénoit,
hist.,
Illustr. syst.,
ir,
pag. 59, (1774).
pag. 71, tav.
i,
f.
9,
Se ne trovano a Malta esemplari un poco più piccoli
(1857).
di quelli
del continente.
Var. conoidea, Moquin-Tandon.
Non comune
12.
a Malta e a Gozzo.
Helix conspurcata, Draparnaud.
Helix conspurcata, Draparnaud, Tabi. Moli., pag. 93, (1801) e
f. 23-25.
Hist. tav. vn,
Helix conspurcata, Bénoit,
Ne ho
111.
syst., p.
142, tav. m,
f.
11, (1859).
rinvenuto qualche individuo sulla costa occidentale di
Malta.
13.
Helix profuga, Schmidt.
Helix profuga, A. Schmidt, in Malak. Blàtter,
Helix striata, Bénoit,
L'ho
14.
Illustr.,
p.
pag. 133, tav. m,
18, (1854).
f.
3, (1859).
raccolta a Gozzo, sotto le pietre.
Helix cespitum, Draparnaud.
Helix cespitum, Draparnaud, Tabi. Moli., pag. 92, (1801) e Hist.,
tav.
VI,
f.
14-15 (non. 16-17).
—
—
10
llvìix cespitum, Bénoit, Dlustr. syst.,
Secondo
il
I-'.'.
|».
fcav. n.
22
I.
signor Bénoit trovasi a Blatta una varietà
di
q
specie priva di fascio.
15.
Helix pisana,
Miiller.
Helix pisana, Miiller, Verm.
Helix pisana, Bénoit,
È
hist.,
pag. 60, (1771).
n,
pag. 128, tav.
Jllu. syst.,
ni, fig.
(1859).
1,
comune tanto nell'isola di Gozzo quanto in quella di
forme non sono in queste Località così eostanti come
sue
Le
Malta.
nell'Italia superiore; infatti alcuni individui da me raccolti, presentano l'apertura un poco angolosa inferiormente, altri hanno la
assai
spira alquanto depressa.
Per
la colorazione gli esemplari dell'Arcipelago maltese si
sono ascrivere
dal
varietà: bifrons, concolor,
alle
pos-
interrupta, descritte
Moquin-Tandon.
16.
Helix
variabilis, Draparnaud.
Draparnaud, Tabi., Moli., pag. 73, (1801).
Helix variabilis,
Helix variabilis, Bénoit, Illu. syst., p. 126, tav. n, f. 21, (1860).
Trovansi a Malta le varietà: maculata, tesselata e lactescens di
Moquin-Tandon.
17. Helix Meda, Porro.
Helix Meda, Porro, in Revue
Helix Meda, L. Pfeiffer, Mon.
Helix Meda, Bénoit,
zool., pag.
Hel.,
Illastr. syst.,
Questa conchiglia propria della
I,
120, (1810).
pag. 160, (1848).
pag. 130, tav. m,
Sicilia e della
f.
0,
(1850).
Sardegna, vive
anche a Malta.
18.
Helix Spratti*,
Helix Spratti, L.
Pfeiffer.
Pfeiffer,
Mon.
Hel.,
I,
pag. 174, (1848).
Specie rara, peculiare all'Arcipelago di Malta. Secondo
le osser-
vazioni del Pfeiffer questa sarebbe strettamente affine alla H. syrensis,
Ferussac,
mente umbilicata
da cui
e più
si
distinguerebbe per
essere più
larga-
fortemente costulata. Si accosta poi molto
alla specie seguente.
19.
Helix Schembrii, Schwerzenbach.
Helix Schembrii, L. Pfeiffer, Mon. Hel.
Helix Schembriana, Bénoit,
111.
syst., p.
I,
pag. 444, (1848).
182, tav.
iv, f.
Questa bella specie che ho osservata nella collezione
dott.
Schembri ed in quella
26, (1862).
dell'
egregio
della biblioteca pubblica di Malta, vive
soltanto nell' isola di Gozzo ed in quella di Cornino.
20. Helix calcarata, Bénoit.
Helix calcarata, Bénoit,
111.
syst., p.
203, tav.
v, f.
11, (1862).
—
Ho
—
raccolto questa elegante chioccioletta in vari punti dell'isola
Malta
di
20
e
segnatamente presso
Helix
21.
trochoides, Poiret,
IJfelix
S. Giorgio.
trockoides, Poiret.
Voy. en Barbarie,
II,
pag. 29, (1792).
Helix conica, Draparnaud, Tabi. Moli. pag. 69, (1801) e Hist.,
tav. v,
f.
3-5.
Helix trochoides, Bénoit,
111.
syst., p. 20, tav. v,
Var. rugosa, Bénoit (Helix rugosa, Aradas
Ne ho
f.
9,
(1862).
Maggiore).
e
La medesima
trovato alcuni individui presso S. Giorgio.
varietà è conservata nella raccolta della Biblioteca di Malta sotto
il
nome
22.
di Helix rugosula, Philippi.
Helix acuta,
Miiller.
Helix acuta, Mùller, Verni. Hist.,
II,
Helix acuta, Bénoit,
pag. 208, tav.
Ne
pag. 100, (1774).
posseggo molti esemplari trovati da
un poco più
dei
Illustr. syst.,
colori,
me
v, f.
21.
a Malta. Essi sono
piccoli di quelli del continente e per la disposizione
possono ascriversi
alla varietà strigata
del
Moquin-
Tandon.
23. Bulinius decollati^ Linueo.
Helix decollata, Linneo, Syst. nat., ed.
x,
Bulimus decollatus, Bénoit, HI.
Ne ho trovati pochi individui
219, tav.
syst., p.
pag. 773, (1758).
v, f.
nell'isola di Gozzo.
19, (1862).
Questi sono
di mediocri dimensioni, assai solidi e di color giallastro.
2é.
Bulimus pupa, Linueo.
Helix pupa, Linneo, Syst. nat., ed.
x,
pag. 773, (1758).
Bìdimus pupa, Bruguière, Encycl. meth., I, pag. 359.
JBidimus pupa, Bénoit, HI. syst., p. 222, tav. v, f. 20, (1862).
Var. minor,
Issel.
Si trova questa
— Testa minor,
dovunque
luoghi molto aridi, fra
elongata, solida, albida.
nelle isole di
Malta
e Gozzo.
Vive nei
le pietre dei muriccioli, nelle anfrattuosita
degli scogli.
25. Ferussacia Gronoyiana, Risso.
Helix folliculus, Gronovius, Zoophyt.,
ixx,
f.
fase.
3,
pag. 296, tav.
15, 16, (1781).
Ferussacia gronoviana, Risso, Hist. nat., IV, pag. 80, tav.
fìg.
in,
27, (1826).
Achatina
folliculus, Bénoit,
111.
syst. p.
236, tav.
v, f.
26, (1862).
Var. Vescoi, Bénoit. (Glandina e Ferussacia Vescoi, Bourguignat,
Amen, malac, I, pag. 150 e pag. 203, tav. xv, f. 2-4).
L'ho raccolta presso la Valletta e nell'isola di Gozzo.
—
21
26. Caecilianella, sp.
Fra
conchiglie do tue raccolte presso
le
la
grotta
'li
Dal-
II
lam in S. Giorgio vi ha anche tra individuo di questo genere, ma
non mi arrischio a determinarlo. Dirò soltanto ohe spetta al grappo
della G. adcula, Miiller.
27. Caecilianella, sp.
Un'altra specie
l'u
medesimo genere proveniente pure da
del
.Malta
me osservata nella collezione della biblioteca della Valletta.
Pupa granirai, Draparnand.
Pupa grammi, Draparnand, Tabi. Moli., pag. 50, (1801) e Hist.,
da
28.
fcav.
in,
45, 46.
f.
Gli esemplari raccolti da
Toscana
me
a Malta sono identici a quelli della
e della (Sicilia.
29. Clausilia bidens, Linneo.
Turbo
bidcfiis,
Linneo, Syst. nat., ed.
Hélix papillaris, Miiller, Verm.
x,
pag. 767, (1758).
pag. 110, (1774).
hist., II,
Clausilia bidens, Moquin-Tandou, Moli, de France,
tav. xxiii,
f.
Comune
(
II,
pag. 324,
20-30, (1855).
sulle vecchie
mura
della Valletta,
nonché
nell' isola di
tozzo.
30. Clausilia
macrostoma,
Cantraine.
Clausilìa macrostoma, Cantraine, Malac. medit., pag. 153, tav.
v,
f.
18, (1840).
Clausilìa syracusana, Philippi, Moli. Siciliae,
vili, f,
È
di
pag.
139, tav.
mura
nelle isole
I,
23, (1836).
abbondantissima
Malta
sulle roccie e sulle vecchie
e Gozzo.
31. Clausilia Delicatae, Giulia.
Clausilìa Delicatae, Gulia, Tentameli Ichtyologiac mclitensis, pag.
7,
(1861).
Ho
A
veduto questa specie,
quanto mi disse
è rarissima.
il
ma non ho
dott. Gulia, si trova nell'isola di Gozzo, ove
Essendo poco divulgato
ne trascrivo qui
avuto agio di esaminarla.
il
libro nel quale fu descritta,
la diagnosi:
C. testa fusiformi, ventricosa, scalarìformi,
decollata, longitudi-
naliter striato-costuìata, costis creberrimis, apice areuutis, anfraeti-
bus septem aut
octo,
apertura subauriforini sejplicata pensioniate
contènto subreflexo, longa 12 millim., larga 4 milliiu.
Mamotica, Gulia, Tav.
Mamotica, Gulia, Toltameli
32. Clausilia
Clausilia
pag. 8, (1861).
II,
Fig. 4, 6.
Ichti/ologiae
mclitensis,
—
—
22
Questa bella Clausilia, propria dell'isola
sai rara.
Ne
glia ovale, allungata, ventricosa,
4
giri,
dona-
seguenti caratteri: Conchi-
i
mancante
formata
della sommità,
ornata di piccole lamelle parallele longitudinali un poco
meno
oblique, assai fitte nei primi giri e
giallastro
Gozzo, sembra as-
conservo nella mia collezione un individuo,
tomi dal signor dulia, che presenta
di
di
alquanto convessi
giri
;
l'ultimo più piccolo del precedente,
ristretto, quasi
nell'ultimo
divisi
,
un
;
colore bianco
da ben distinte sature
po' carenato. Ombellico assai
totalmente occultato dal peristoma,
il
quale è con-
tinuo, alquanto svasato e riflesso; area ombellicale circondata da
una gibbosità semicircolare.
Apertura
di
mediocri
dimensioni,
quadrangolare, più lunga che larga, munita di 4 lamelle: una superiore diritta e breve; due sulla parete columellare, oblique,
poco sinuose
all'
indietro
,
parallele
,
dirette dall' alto al basso
un
e dall' innanzi
la quarta sulla parete opposta, orizzontale, piuttosto
;
profonda e più cospicua
delle altre.
Dimensioni: lunghezza
mill. 9;
larghezza millimetri 4 V 2
33. Cyclostoma melitense, Sowerby.
-
Cyclostoma melitense, Sowerby, Thes. conchyl., n.° 41, pag. 105,
tav. 24, fig. 53-54.
Cyclostoma sulcatus, Var.,
Pfeiff.,
Mon. Pneumonop.
viv.,
pag.
226, (1852).
Questa specie assai comune a Malta e a Gozzo, merita
mantenuta imperocché
i
di essere
suoi caratteri sono sufficientemente distinti
e costanti.
34. Bythinia similis, Draparnaud.
Cyclostoma simile, Draparnaud, Hist. Moli., pag. 34, tav.
i,
fig.
15, (1805).
Bythinia
tav. xxxix,
similis,
f.
Si trova in
Moquin-Tandon, Moli, de France, pag. 526,
19, (1855).
un
rivoletto che scorre nel luogo detto dagl' inglesi
:
« thelarge Volley », presso la Valletta.
È
assai variabile nelle sue forme, e
identici alla JB. similis di Francia altri
mentre alcuni individui sono
ne differiscono notevolmente.
Ciò mi fa dubitare della mia determinazione.
35. HydroMa musaensis, Frauenfeld.
Hydrobia musaensis, Frauenfeld, Reise an 's Rothe Meer Sitzungber. d. K. Ak. d. W., xvm, pag. 85., e Verzeichniss der Namender Paludina, pag. 68, (1865).
,
Questa specie fu trovata per
la
prima volta in certe pozzanghere
—
d'acqua salmastra
delle fontane di
nell'oasi
raccolta anche
l'Ini
Malta
;i
—
23
foce
alla
quasi sempre a secco, che Bbocca nel
Afose, pr<
/.
mi pire. in corso
<li
fondo
VHydróbia
accompagnata
è
identici a
pifi
separarsi;
m
dalla
Melania
i«-
seguo che fossero frammischiati qod potrebbero
le località
i
porto maggiore.
del
Gli esemplari delle due provenienze sono perfettamente
entrambe
I
d'i
beroulata, Miiller.
30.
Melania tubercolata, Moller.
Nerìta tuberculata,
Melano tri es
IO, tav. xxxi,
Miiller, Ver. Hist., II, p. 191, n."
Voy. dans
fasciolata, Olivier,
f.
7,
l'enip.
378, (1774).
ott.,
II,
pag.
(1804).
Melania tuberculata, Brot., Mater. pour
servir à
l'ét.
des Melan.,
pag. 51, (1802).
Ne ho
raccolti parecchi esemplari a
Questa specie, che è
chisce la
fauna
la
prima
può
d'Italia,
Malta insieme
alla precedente.
Melania
di cui si arric-
del genere
dirsi quasi cosmopolita,
imperocché
si
trova largamente diffusa in tutta l'Africa, in gran parte dell'Asia
continentale ed insulare e
l'Europa occidentale.
A
si
estende anche in
Malta essa
è
alcuni punti del-
rappresentata da esemplari
simiglianti in tutto a quelli dell'Africa settentrionale, fuorché nelle
dimensioni che sono assai minori
L' animale della Melania
:
(
).
tuberculata,
che ho
di osservar vivente, è vivace e rapido nei suoi
avuto occasione
movimenti;
testa piccola e poco distinta dal resto del corpo
,
la
sua
presenta ante-
una breve proboscide linguiforme alla estremità della
apre la bocca. Ai lati della proboscide vedonsi due brevi
riormente
quale
si
conici che portano gli occhi alla base
tentacoli
loro. Il piede è
una punta ottusa. 11 colore
un verdastro scuro uniforme. Quando il mollusco
conchiglia prende una posizione quasi orizzontale ed
corto e terminato posteriormente da
del corpo
è
cammina, la
un poco obliqua, rispetto
viene allora portato
37.
all'
1
alla
direzione dell animale,
indietro ed
un poco a
l'
opercolo
sinistra.
Alexia myosotis, Draparnaud.
Auricula myosotis, Draparnaud, Tabi. Moli., pag. 53, (1801)
Hist., tav. ni,
L'ho
f.
e
16-17.
raccolta sul lido di
Marsa Scirocco, insieme a molte con-
chiglie marine.
38.
(*)
Alexia Firmimi, Payraudeau.
Gl'individui raccolti da
ma non hanno
raggiunto
il
me non superano
i
6 millìmetri in lunghezza;
loro totale accrescimento.
-
—
24
Auricula firmimi, Payraudeau, Moli, de Corse, pag. 105, tav.
f.
9, 10,
v,
(1826).
Osservata nella collezione della biblioteca di Malta.
39. Ancylus, sp.
Ho
veduto una conchiglia di questo genere conservata nella col-
lezione sopraindicata.
che certamente non
stenza,
Vi
le si
si
trova sotto
addice.
Mi
il
nome
di
A.
fluviutilis,
limito qui a segnalarne l'esi-
non avendo potuto esaminarla.
40. Physa,
sp.
Esiste nella suddetta collezione
fontinalis,
41.
ma
tale determinazione
Limnaea truncatula,
una Physa sotto il nome
mi sembra assai dubbiosa.
di
P.
Miiller.
Limneus truncatulum, Miiller, Verm. hist., II, pag. 130, (1774).
Limneus minutus, Draparnaud, Tabi. Moli., p. 51, (1801).
Limnaea truncatula, Moquin-Tandon, Moli, de France, II, pag.
473, tav. xxxiv,
Fu
f.
trovata da
21-24, (1855).
me
in
uua piccola sorgente che sgorga presso
la
grotta di Calipso, nell'isola di Gozzo.
42.
Limnaea peregra,
Miiller.
Buccinum peregrum, Miiller, Yerm.
Limnaea peregra, Moquin-Tandon,
tav. xxxiv,
Ho
f.
hist., n,
pag. 130, (1774).
Moli, de France,
ri,
p.
468,
13-16.
veduto questa specie nella collezione della Biblioteca della
Valletta.
43. Planorbis subangulatus, Philippi.
Planorbis subangulatus
tav. xxi,
d'
f.
,
Philippi, Moli. Siciliae, II, pag. 119,
6, (1844).
Ne ho trovato qualche individuo presso la Valletta,
una piccola sorgente. La medesima specie abbonda
nelle
acque
in Liguria,
in Sicilia ed anche sulle rive del Caspio.
44. Pisidium fontinale, Draparnaud.
Cyclas fontinalis, (partim) Draparnaud, Tabi. Moli., pag. 105,
(1801).
Pisidium fontinale, Philippi, Moli.
Esiste nel
Museo
Siciliae,
della Biblioteca maltese.
n, pag. 31, (1844).
—
SP EC1
late
7Y.t<a
umbilicàtà
supra
.
N ri) V E
E
-
Zonites Mortilleti.
1.
21
mìi»ì,
Tav. IL
protnimula, inferno
fig.
L2.
8,
convessa, regione
umbilieari
concava; fulvo-viridula, diaphana; anfractibw -ì convocete, regvlariter ere*
scentibus, ultimo rotundato; omnibus, praeler etnbrionaUbus, elegtutfer striato-rugosis, sutura profunda separatisi apertura rolunda peristomale recto,
,
simpUci, avuto, marginibus distanlibus, cólumelari non reflexo.
Conchiglia compressa
sopra
,
alquanto elevata
convessa, concava nella regione oinbelicare
vamente
solida, trasparente, diafana;
;
inferiormente
,
sottile,
ma
comparati-
d'un colore biondo verdastro,
più chiaro e quasi bianco inferiormente, soprattutto verso l'ombelico.
— Essa
compone
si
di
appena 4
profonda e crenulata;
gli
crescenti regolar-
anfratti,
mente, convessi; l'ultimo però è rotondato;
li
separa una sutura
embrionali sono affatto
lisci, gli
altri
guarniti di strie longitudinali assai profonde a guisa di rughe, che
partendo dalla sutura
rendono crenulata,
la
e
vanno quindi grada-
1
tamente assottigliandosi fin dentro ali ombelico. Questo è prop
zionalmente larghissimo, tantoché
all'
si
scorgono
>r-
tutti gli anfratti fino
apice della conchiglia.
IT apertura è
anfratto.
—
Il
rotonda ed ampiamente escavata dal penultimo
peristoma è semplice, retto ed acuto
;
i
margini ne
sono assai distanti tra loro, e poco convergenti.
Altezza.
.
.
.
nuli.
4.
— Maggior diam.
.
.
.
inill.
6 Vi a 7.
Raccolsi questa bella conchiglietta nel 1858 a Gerfalco
le foglie
secche di
una
l
(
sotto
)
siepe posta a levante, unitamente a molti
esemplari di Zonites Leopoldianus.
Qual
si
s'
incontra nel voler bene determinare
le specie piccole di
questo genere di conchiglie, chiunque
sia la difficoltà
specialmente
occupi più o
meno
di
che
malacologia terrestre, dovrà certo convenirne.
Tali sono difatto le affinità loro, così poco recisi gran parte dei
loro caratteri, tanta la variabilità delle loro dimensioni, e quindi
dei più importanti di questi caratteri,
come sarebbero quei
bocca, dell'ombelico ec, col variare della loro abitazione
(*)
Villaggio della Provincia senese, a
775 metri
sul livello
della
(-),
del
che
Mediter-
raneo.
(*)
Vedi
il
bellissimo lavoro del signor De Mortillet (Eludes sur
d$ l'Italie septentrionale).
/<.<
Zonites
—
molto studio
merosa
richiede, moltissima pratica,
si
serie d'individui,
specie ne
—
26
non meno che una nu-
che coi loro passaggi da una ad un'altra
conducano a ben determinare
luogo che spetta a quella
il
che imprendiamo ad esaminare.
Avviene non
di
rado che riceviamo da fuori specie con nomi che
ma
a prima vista a noi sembri non dover loro appartenere,
che
sottoposte poi ad accuratissimo esame, ad esatti e scrupolosi confronti con
medesima
individui della
siam
specie d'altre località,
costretti a convenire della loro identità.
Quantunque pertanto
che mi sembrassero
io scorgessi nella
mia conchiglia
non appartenere ad alcuna
conosciute, sia in natura, sia per le
caratteri
delle specie
descrizioni e
da
le figure
me
con-
sultatene, non è da meravigliarsi se tutte le difficoltà rammentate,
non che lo scarso numero d' individui da me raccoltine, tra' quali
non un solo che contenesse il suo animale, fecer sì ch'io non dessi
alla mia conchiglia alcuna determinazione, e mi contentassi di rite-
nerla col semplice distintivo di « N. Sp.?
».
Sennonché, visitando or sono alcuni anni
le
mie
collezioni,
il
signor
De
Mortillet,
ebbe tosto a riconoscere nel mio Zonites una bella
e distinta specie, consigliandomi di darla alla luce.
H
perchè, profittando ora finalmente di questo Bullettino,
a seguire
decisi
il
consiglio di persona
questo genere sparse tanta luce: e
blicandola, d' imporle
il
mi
sì
mi
competente, e che su
credei quindi in dovere,
pub-
nome.
di lui
V. Pecchioli.
Helix Luganensis.
2.
mut.
— Schintz.
Philippi-Mariae,
j3
Fascia angusta pallida
,
Stabile
Tav.
II,
fìg.
7.
(*).
longitudinaliter aeque bipartita.
(Prosp. sistem. statist. dei Molluschi terrest. e fluv. viventi nel
territorio di
Nota
È debito
(')
Stabile
Lugano.
— Del
prof. G. Stabile,
Milano 1859, pag. 27,
14).
il
tezza, ci
quale
,
di gratitudine
il
ringraziare
il
gentilissimo signor professor G.
con squisita compimutazione, acciò potessimo disegnarla
oltre a moltissime indicazioni favoriteci
ha inviato
l'originale di questa
dal vero, e studiarla con ogni agio.
—
Crediamo
del più alto intonassi;
magnifica mutazione.
ragioni che
ci
persuadono
fra
sor Stabile
specie,
come
—
il
recar qui
dilunghiamo più
<:i
di collocarla,
gruppo
il
dell' II.
ungulata ed
dell' 7/.
disegno
il
oltre
come
q
le
Pece L'egregio profes-
Lugcmensfoi poiché
affini,
<li
1
nell arrecale
di
questa
intendiamo occuparci
in
depressa ad ombellargo e profondo, coli' apertura assai espansa. Neil' ultimo giro
apposito studio.
lico
NTè
—
27
La
è Infasciata.
La conchiglia
è orbiculare
due sottilissime
fascia superiore è divisa in
dell'altra.
La
linee
seconda è un poco più
fosco-pallide, parallele fra loro, delle quali la
marcata
,
fascia inferiore poi è diluta, di color fosco,
pochissimo apparente.
Altezza
mill.
—
10.
Diametro
mill.
23.
Raccolta a Lugano nel 1850 dal fratello del prof. Stabile, signor
G. Filippo.
Cassazione delle varietà
dell'
Helix nemoralis.
Ricevemmo non ha molto, una
—
Linneo.
memoria
interessante
del signor
Jules Sauveur, pubblicata negli Annali della Società Malacologica
del Belgio e concernente la classazione delle varietà dell' Helix ne-
moralis ed hortensis, prendendo per base la differenza nelle fascie
della conchiglia.
tensis meriti per
Non
i
è
peranco ben risoluto
suoi caratteri
il
affinità che incontrastabilmente si
nemoralis
debba
,
fatto però
,
e tutti gli studi dei
non possiamo
problema
manifestano
ritenersi qual varietà di
mano, che non fu mai dato
il
titolo di specie, o
Helix
—
È uu
quest' ultima.
Malacologhi italiani
argomento
le
fra essa e la
di rinvenirla in Italia.
di questa far
se VII. ìior-
siwero per
cel confer-
In conseguenza
speciale, e ci restringeremo
a parlare della sola Helix nemoralis, perchè primieramente è specie
sparsa in quasi tutta la nostra penisola, ed in secondo luogo
lavoro del signor Sauveur
ci
spensarci dall' occuparcene con alquanta diffusione.
non considera che
(')
le fascie della
Moquin-Tandun dice che
la
eccezioni, in ragione diretta del
gione inverso, allorché è dispari.
il
sembra di troppa importanza per diconchiglia
1
(
).
Ma
il
medesimo
Qual valore resta in
rarità delle varietà sembragli aumentare, salvo
numero
—
delle fascie allorché è pari, ed in ra-
Mollusque de France,
Tomo
II,
pag.
164.
—
—
28
conseguenza
alla differenza di colore sì
tempo
sì
stesso
uniforme e durevole,
onde sforzarci
è per ciò che,
maggiore importanza,
locale, la
mutabile,
direi, nella
di rendere questa nostra rivista della
un
e darle inoltre
carattere, per così dire,
l. a
divideremo in tre distinte parti cioè:
varietà deìVHelix
vario, ed al
sì
sua mutabilità? Egli
nmwralis secondo
le
Classazione delle
2/
Enume-
fascie della conchiglia,
Valore della differenza di colorazione nella medesima,
3.
a
razione delle varietà sparse in Italia.
I.
Il
mero
ha cinque
tipo dell' Helix nemoralis
fascie
e
anomalie
costituisce
parte superiore
prossima
giri.
La
dell'
ultimo giro
sutura e
alla
terza occupa la
1
metà
che
dell'
nu-
Queste
varietà.
prima resta
e di esse la
,
il
di codeste
Le due prime occupano
).
(
mantiene
si
una o più
preferenza
di
cinque fascie sono così collocate
Allorché
fascie.
è superiore lo si deve alla divisione di
visibile
anche
la sutura
La quarta
giri.
la più
sui precedenti
ultimo giro lungo
ed in parte rimane visibile sui precedenti
la
si
,
trova
nella parte inferiore ed è o interrotta dalla intersezione del bordo
La quinta
destro, o entra nella apertura.
poi è situata la più infe-
riormente ed entra interamente nella apertura. Le fascie non
mostrano
così costanti, e
sempre
tutte, o si riuniscono fra loro, o
luppo. In conseguenza
tenendo conto
può
3. a
Loro numero;
si
spesso alcune, talvolta
son finalmente di differente svi-
stabilire
una vera
delle seguenti circostanze
2. a
delle fascie;
si
mancano
:
:
l. a
e propria varietà
Presenza o assenza
Luogo naturale occupato
conchiglia da ciascuna di esse, fatta astrazione dalle fascie
sulla
man-
canti; 4. a Isolamento o accoppiamento di due o più fascie vicine;
5. a
Sviluppo loro maggiore o minore;
fra loro.
—
-
Dopo
avere
6. a
Varia distanza
di partenza e di osservazione
onde riuscire a classare
relativamente al calcolo
ciascuno di questi caratteri,
e
lista dei
le
opinioni
che essi hanno tenuto di
medesime
varietà. Il signor
Molluschi del Belgio produsse una in-
gegnosa tavola per spiegare
di
punto
giunge infine ad occuparsi delle
formule descrittive ed indicative delle
Colbeau nella sua
il
le varietà di
questa specie, passa ad osservare con assai erudizione,
degli autori,
delle fascie
autore posto su tali termini,
1'
le
diverse varietà. Questa
si
compone
molte piccole caselle distinte (A) e numerate, divise
da cinque linee orizzontali, quale
è
il
numero
delle fa-
scie della conchiglia (tipo), e sostituendo alla linea
tinua dei punti interrotti
,
(
)
l.
A.
I.
Colbeau,
(
preferibile
— Materiaux potir
la
alla
linea
con-
meno
A
faune Malacologique de Belgique.
I
—
marcata) o calcando
maggiormente,
la Linea
o
,
presenza
la
saldatura. Sauveur addotta questo
presenza
o assenza
tale
molta
Lenin
medesima o
hi
per descrivere
I
loro
la
le
f;i
-eie.
)
solo
classazione
al
,
1
collo
~>
;i
)
caso in
nel
non
sia
vero,
cui
disposizione
a
crede
egli
zero,
qnesta
Bcorg
una lacuna,
pone rimedio
Lo sviluppo maggiore o minore delle
più o men grande delle medesime, non sono
sistema del Colbcau
con
<l*-l
numeri (da
Però, apponendosi
dello studioso.
nel
si
delle fascie
utilissima per
tavola,
di
ormai conosciuto ed adottato generalmente
conservando quello
(vale a dire di dimostrare con
la
riempiendo
o
Becondochè egli raol dimostrare
spa/i fra l'ima e l'altra,
gli
senza di qualche fascia
-
29
alla quale
,
accuratezza.
fascie, la distanza
e che
essi forse caratteri importantissimi, in tale classazione,
possono per conseguenza esser trascurati?
E
non
perciò egli aggiunge
un'altra tavola modellata sul sistema medesimo della prima, della
servesi per
quale
scie
nella
o
di
e
stabilire altrettanti
distanze
tavola
esse
sottovarietà
varietà
delle
,
è divisa
,
descritta.
in quattro
casi
di
ciascheduna
in
Colbeau:
del signor
89 nella tavola già
Sauveur
fra
sviluppo delle fa-
contenuta
varietà
ovvero altrettante suddivisioni
medesime
raccolte
numero
in
di
Questa seconda tavola del signor
parti.
La prima, dimostra
i
diversi
casi di sviluppo e distanza delle tre fascie superiori della conchi-
medesimo
per
ultime due fascie,
glia, la
seconda, fa
le altre
due parti stabiliscono la distanza esistente fra
la
il
ufficio
le
la terza e
quarta fascia della conchiglia, ossia fra l'ultima delle tre su-
periori, e la
prima
delle
due
inferiori.
Tutte queste particolarità
sono contrassegnate con opportune lettere o
guenza volendo descrivere una varietà qualunque
ralis è
d'uopo in prima
fascie (l. a tavola), indi
il
stabilire
il
numero
—
cifre.
e la
di
In conse-
Hdic nemo-
posizione delle
loro sviluppo (l. a e 2. a parte della 2. a
tavola), finalmente la distanza fra la terza e la quarta fascia (3. a e
4. a
parte della medesima), venendosene a descrivere così
con
la riunione delle cifre o lettere che
corrispondono
il
complesso
alle singole
una formula
può servire di indicazione a ciascuno che imprenda a studiarla.
Conoscendo a pieno la importanza pratica di questo sistema,
facciamo voti perchè il signor Sauveur diffonda la sua memoria il
più possibile, onde sia a generale Consapevolezza, e sembraci non
respettive parti delle due tavole, e componendosi così
clie
poter chiuder meglio questo nostro cenno che colle parole medesi-
me,
colle quali
i
signori Roffiaen e
Timmermans terminarono
il
—
loro rapporto
presentato
,
30
—
Malacologica del Belgio
alla Società
circa questo stesso lavoro del quale or
«
«
Nous croyons que
ci
,
siamo occupati.
ce travail fruit d' études approfondies, est
jusqu'à ce jour ce qui a été présente de plus complete sm* cette
« matière.
Son mérite
en
avantages pratiques
est incontestable et des
pour
«
peuvent
«
toutes les sous-variétés,
<
que quelques principales, veulent cependant leur assigner une
«
place méthodique et pouvoir les designer sùrement
résulter
Una
rassemblant
conchyliologistes
comme pour ceux
conservant
qui, n'en
».
BIBLIOGRAFICA ITALIANA
KIVISTA
la
les
pubblicazione che vuole raggiungere lo scopo di preparare
formazione di una Malacologìa: che desidera, oltre
nuovi materiali
,
coordinare
i
già pubblicati
non
,
il
presentar
solo
non può
cominciar meglio dal dare una rivista dei lavori già conosciuti,
ma
le
fondamento,
è ciò necessario
se
vuol incedere con passo
sicuro.
È
questo
il
lato debole in cui versa
Italiana Malacologìa. Molte valli,
province
l'
odierna condizione della
monti e pianure,
sono state egregiamente percorse,
e fino intere
studiate e
descritte
da benemeriti scienziati: molti cataloghi e monografie sono state
compilate egli è vero:
ma
quanti e quali sono
i
sori della intera raccolta di queste pubblicazioni?
fortunati posses-
Ed
anco quando
possiamo giungere a capo di raccogliere queste sparse membra,
quali e quanti sistemi seguiti da ciascuna di esse?
tende subito
labirinto di
il
una
fastidio,
e
dopo
E
intricata sinonimia?
dal poterci preseutare quella unità* di classificazione,
hanno dato
non
in-
Quanto lontani siamo adunque
in siffatti studi! Queste riflessioni, che
sive,
chi
tutto la difficoltà di togliersi dal
sì
necessaria
non sono poi nostre
esclu-
esistenza al presente periodico in primo luogo e
secondariamente alla rivista bibliografica alla quale diamo ora
principio. Se
cultori
il
fine
che ce la detta sembrerà buono e sano
della Malacologìa,
noi sarem compensati ad
usura
ai
della
fatica che ci costerà.
Lugano
(Svizzera italiana).
Prospetto sistematico statistico dei molluschi terrestri e flu-
—
NBL TBBfcITOBIO
VIATILI VIVENTI
31
DI
—
—
LUGANO
IV.iH.--iH
Al:.
(l.'ll
(y.
x
Stabile
(
).
Anzi tutto questo prospetto dà cenni importanti—imi ralla <"ngeografica, astronomica del territorio di Lugano, n»- dà
l'estensione, l'altitudine sul livello del mare; in- descrive
laghi,
dizione
i
le valli
,
fiumi
i
,
natura del suolo geologica e filologica
la
Non
qual cosa poi estende a ciascuna specie in particolare.
biamo
le
affermare che simile
nello
sistema
incontra
;
la
titu-
interam<nt'-
nostre simpatie. Ciascuno è in grado di conoscere quale rela-
zione
della
strettissima
queste cognizioni
esista fra
e la
,
descrizione
fauna di un dato paese, e per conseguenza anco della fauna
Malacologica, e quanti importanti corollari se ne possano dedurre.
Egli è perciò che nel mentre
questo sistema in tutti
i
ci
molto che almeno quelli avvenire
tal particolare.
specie che
duole di non vedere riprodotto
lavori che già conosciamo, desidereremmo
si
modellassero sul presente in
L'autore compila in seguito
il
catalogo di molte
trovano in gran maggioranza in estesa parte
si
Non descrive
d'Italia.
alcuna specie nuova, bensì alcune belle varietà e muta-
zioni, e correda in
ultimo
il
suo lavoro con molte diagnosi e note.
L'autore che fu sempre molto studioso della parte anatomica dei
molluschi
tale
ci
difficile
dà in
quell'
appendice relazioni assai interessanti in
parte della Malacologìa. Questo
prospetto è chiuso
con una tavola comparativa, nella quale osservasi
stente fra
i
il
rapporto
esi-
Molluschi viventi nel Luganese e la natura della loro
conchiglia, la natura mineralogica del terreno, e quella della loro
dimora. In conseguenza questa pubblicazione, non voluminosa e
modesta in ogni sua parte, racchiude
può
dirsi
un vero
signor
Issel
nel suo
ciò che
gioiello scientifico.
Varietà
Le acque termali
dei bagni di pisa.
—
Il
catalogo dei Molluschi terrestri e fluviatili della Provincia di Pisa,
parlando delle acque termali dei Bagni di San Giuliano ove vive
sua Bythinia Saviana {tliermalis L.),
la qual cosa ripete
il
le
la
chiamò acque ferruginose,
signor Martens nelle sua rivista
al
catalogo
suddetto da noi pubblicata nel primo numero. Crediamo per l'amor
1
l
)
Un volume
in 8.° di 67
pagine.
— Milano
<8S9,
—
importante
della verità, sia
non
si
—
rettificare tale notizia
il
dicendo come
possano chiamare ferrugginose quelle acque nelle quali
tanta minima parte
ferro esiste in
il
32
prodotto
,
evaporazione di parecchie centinaia di libbre
dell'
il
che sarebbe d'uopo d'esaminare
di
acqua, per mettere in chiaro la presenza di tale principio. Ecco
l'analisi chimica dell'acqua di Caldaccoli (acqua fredda) ove è
poche centinaia
fosso, domicilio della Bythinia, posto a
fuor del villaggio di S. Giuliano
1000 parti in peso
:
contengono:
di quest'acqua minerale
Principj
fissi
2182
0, 0331
0, 2222
0, 0358
0, 1173
0, 0091
0, 0375
Carbonato di Calce
Carbonato
di
0,
Magnesia
.
Solfato di Calce
Solfato di Magnesia
Solfato di Soda
Solfato di Potassa
Cloruro di Magnesio
Nitrati
il
di metri
.......
.
Silice, fluoruri e fosfati di ferro, di
di calce ed allumina
tracce
manganese,
........
tracce
0,
6732
Quest' analisi chimica fu eseguita nel 1850 dal chiarissimo Prof.
Raffaello Piria
Le
coli
(
(*).
specie di Molluschi fluviatili che vivono nel fosso di Caldac-
Giuliano) sono: Bythinia thermalis. Linneo, Bythinia ten-
S.
Theodoxus (Neritina)
taculata, Linneo,
fluviatilis.
L. var. thermalis.
Moquin-Tandon.
Queste specie
rilevante
si
attaccate
Quanto più
ci
trovano quasi sempre in quantità abbastanza
alle
piante e
avanziamo verso
sotto
pietre
le
la sorgente
ed
del fosso,
i
ciottoli.
la copia
Nel mentrechè la Bythinia
Theodoxus fluviatilis vivouo in altri fossi dei
Bythinia thermalis è esclusiva di quella ristretta lo-
degli esemplari cresce notevolmente.
tentaculata, ed
dintorni, la
calità,
(»)
il
ed è forse più abbondante di tutte
Toriu
—
Sui Bagni di Pisa
—
le
altre.
Pisa, Tipografia Nistri -1803, pag. 48.
Dott. Cammillo Gentiluomo Redattore.
liull.IYIalac.ll.A.l.
!
Il
::; V;
T^
3.
10.
<^fc>
12.
Firenze
1.
3.
2,'Helix melitensis.
Balla £ny e
Helix v6rmici-ilata.Muller.Var. Suban^nlata.Issel.
4.6. Clausilia
7.
.lai.
Pemssac.
mamolica. Gulia.
Helix Luganensis.Sotiintz.mut.Philippi-Mariae. Stabile.
8.-12.
Zonites Mortilleti.Pecchioli.
Figli-
LIBRI VENDIBILI
PRESSO
PISA -
IN
ARGEN VILLE. —
FRATELLI NISTRI
I
L' Histoire
Sotto Borgo.
Naturello èclaircic dans
sc8 partics principales de la Concbyliologie.
1 voi. in 4.°
fig.,
—
BONANNl'jVwZ.
—
une des
Paris 1757,
leg. in pelle
<£
Museuin Kircherianum. Voi.
1, fog. fig.
niae 1709
BROCCHE
Cr.
con Atl. di 16 tav.
FICHTEL
L.
aere incisis
40
—
Gualtieri,
et
Tabulis ex (con ritratto e
esemplare intonso
Jac. Th.
Q
— Index Testarum concbyliornm quae adscrvantur
Museo N.
psiae
2 Voi. 4.°
Testacea aliaque minuta ex geueribus Argonauta
ad naturain. delineata et descripta cani 24 tabuli^
rilegato
»
(col.) Vienn. 1803
GUALTIERI N.
KLEIN
,
Milano 1811
—
et Nautilus
in
—
18
subapennina con osservazioni
geologiche sugli Apenuiiii e sul suolo adiacente
gr.
Ro»
— Conchiologia fossile
15
—
1778, 1
LEEUWENHOEH
methodico distributae exbibentur
antiporta)
Fior. 1742
f.
magni f.
......,,.,,,..>
Naturalis dispositio Ecbinodermatum.
voi. in
4.°
cum 34
tab
50
— Li»
10
—
Arcana naturae detecta una cum contiA.
nuatione arcanorum naturae detectorum.
Delpliis Bata-
—
vorum 1097,
3 voi. in 8.° cani tab.
..,.,.,.»
12
PLANCIE8
—
J.
De Conchis minus
—
notis.
Romae
1760, 1 voi.
£
in 4.°, 19 tab
BEUSS
— Die fossilen polyparien des Wiener testiarbeckens. —
A.
Wien
1847, 1 voi.
—
BOZET M.
BUMPHIUS.
foglio con 11 tavole
.......
—
»
50 tav.
leg. in pelle
»
— Lugduni
stessa opera tradotta in latino.
— Die
A.
kritisclien
fig. »
1 voi. in 4.°.
—
—
A.
—
—
Wien
1793, 2 voi. in
...
8.°
5
»
Testaceograpliiae ac Zoopliytographiae parvae et
Tomus primns
microscopicae,
par. l. a
,
2.
a
et 3.
a
1789-
Senis
1795, bellissimo esemplare rilegato
»
20
Veranda einer vollstandigen Conchylienkentisg
nach Linnes system.
SOLDANI
15
Leipzig
»
if.
20
Batavorum
1857
SCREIBERS
14
Grnppen der Earopaisclien Clau-
mit 11 lithographirten Tafeln
silien
Paris
8.°
1711, 1 voi. in fog. leg. in baz. clorato sul foglio con 60
SCHMIDT
15
— D'Amboinsche Eariteitkamer. — Amsterdam 1706,
1 voi. in fog.
La
m
Tcaité ólementaire de Geologie avec atlas.
1837, 2 voi. in
»
5
»
250
Saggio br-ittografìco ovvero osservazioni sopra le terre
ed ammoniticlie della Toscana con appendice.
•
nautilitiche
—
WAD
Siena 1780, 1 voi. in
G-.
—
con 25 tav
»
Aegiptiaea Musei Borgiani Velitris.
J.
— Miueralogisches
3 voi. in S.°.
(Ch.
voti).
»
»
4
**;;..
—
Wien 1817,
»
;
— Les pétrifications du Wm-temberg, ou
les collectious les plus
gart 1830
5
Land-Lexicon o der aufstellung nnd
sentations-d'api'ès nature des
dans
12
Veli»
Bescreibung aller bister betannten Fossilien.
ZIETEN
—
1794, 1 voi. in 4.°
tris
ZAPPE
'Fotisilia
4.°,
10,
répré-
pétrifications cpii se tronvent
complòtos, 2 voi. gr. in
4.°,
Stout-
...»
150
50
BULLETTINO MALACOLOGICO ITALIANO
Siamo
sensibili
alle
molteplici
strazioni di simpatie che
i
nostri Associati
acciò
za.
periodico
il
— Però
dimo-
nostre forze
le
renda degno della cortese loro accoglien-
si
confessiamo che non siamo del tutto contenti del
sortirà
meno
Y occasione è
che speriamo che ogni nu-
sodisfatti dell'
non
propizia,
di
ma
imperfetto del precedente,
giungere ad esser un di
indiscreti,
e
riceviamo. Siano certi
che siamo impegnati con tutte
resultato delle nostre fatiche,
mero
congratulazioui
d'ogni dove
pregare
i
ci
onde possiamo
opera nostra. Poiché
stanchiamo, a costo di sembrare
Malacologhi Italiani di
farci parte
delle loro pubblicazioni, e destinare qualche loro lavoro per le
nostre
onde
pagine,
come pure ringraziamo
marsi Italiano:
loro che ci
hanno
all'
mandare
al
di
vero cuore,
tutti
fatto sperare la loro collaborazione.
L'abbondanza
por fine
Bullettino possa assolutamente chia-
il
delle
materie e soprattutto
interessante lavoro del sig. Issel,
numero venturo
le
il
desiderio di
ci
ha
fatto ri-
ultime due parti della clas-
sazione delle varietà dell' H. nemoralis.
Malacologhi Italiani
Saremo grati ai
che conoscono qualche nuova varietà atti-
nente a questa specie, se ce ne vorranno inviare la descrizione.
fuggiremo
Vari] errori
il
pi imo numero.
renda
alla
La maggiore
sicuri gli Associati, che ciò
daremo^ un' errala
limitata.
nostra
osservazione nel
accuratezza nel comporre
non
corrige generale,
si
che
formare
presente,
Nel sesto numero
auguriamo riesca ben
ripeterà.
ci
il
BULLETTINO MALACOLOCICO -ITALIANO
IL
si
pubblica in un foglio
stampa
eli
di
16 pagine
in 8.°,
copertina ed una tavola in nero litografata, ogni
scaduti.
E
con
due mesi
posto sotto la direzione onoraria dello Egregio
Giuseppe Meneghini.
signor Cav. Prof.
—
Si
occupa di
Molluschi viventi, terrestri e d'acqua dolce di Italia, ed
.per iscopo di presentare nuovi materiali e coordinare
conosciuti per
l'
edifìcio della
ha
già
Malacologìa Italiana.
ABBUONAMENTO
CONDIZIONI DI
Italia
i
... £
9
per un anno
franco a domicilio
Estero.
.
.
(pagamento
»
10
anticipato).
Dirigersi con lettera affrancata al Redattore del Bidlettino
Malacologico Italiano
—
Pisa,
Via
S. Francesco n.° 23,
(nuova numerazione).
Unico deposito presso
il
sig.
Ermanno Loescher,
Torino.
AVVISO
Il
Frontespizio promesso
consegnato col
materie.
sesto
col
nostro
programma
sarà
numero, unitamente all'indice delle
BULLETTINO
MALACOLOGICO
IT ALI
ANO
MOLLUSCHI TERRESTRI E D'ACQUA DOLCE
Anno L — 1868
Numer o Terzo
Maggio
—
Giugno
PISA
TIPOGRAFIA DEI FF.
Premiati alt Esposizione
1868
d'i
NISTRI
Parigi, IS67
SOMMARIO
DEL NUMERO TERZO
Pupa Mortilleti.
— Martens —
Studi sinonimici.
Esistenza dello Zonites Leopoldianus nell'Italia settentrionale.
Clausilia Lucensis.
—
Genti., e Clausilia Cqmensis.
— Shutl.
Specie nuove:
1.
— Villa.
— Studer
Anconae. — Genti.
Clausilia Isséli.
2. Helix cingulata.
mut.
3.
Helix Gróbanzi.
— Prauenfeld.
— Parreyss.
— (Continuazione).
Osservazioni sulla Clausilia Mofellana.
Rivista Bibliografica Italiana.
OPERE
DI
MALACOLOGIA
VENDIBILI AL NOSTRO UFFICIO
A. Issel. Molluschi della Provincia di Pisa
—
3,
—
»
2,
50
»
—
80
Delle conchiglie raccolte nelle breccie e nelle caverne ossifere della
—
£
Liguria occidentale
Dei Molluschi terrestri e
d'
—
Con una tavola.
acqua dolce raccolti
.
nell'ar-
cipelago di Malta
Dirigersi al nostro ufficio
con lettera affrancata
o biglietti di banca in lettera assicurata.
e
con vaglia,
BULLETTINO MALACOLOGICO
ITALIANO
MOLLUSCHI TERRESTRI E D'ACQUA DOLCE
Maggio-Giugno
Anno
N
I.
Papa
Mortilleti.
—
3
Martens.
Studi Sinonimici.
Il
signor di Mortillet trovava presso Saorgio, sulle roccie, questa
bella specie di
ricorda
il
signor
di
Pupa
Mortillet
denominava
cinereus (1851); più tardi
nome
il
di cinereus
Bulimus
Bulimus
o di
(
,
secondo
altri
molto affine Bulimus Jeannotii, Terver,
la
),
Algeria
che
;
il
sua nuova specie Bulimus
signor Bourguignat, considerando che
il
era già preoccupato per
cinereus, Lovell Reeve, sostituì al
di Mortillet, quello di
autori
d'
una
specie esotica,
nome imposto
psarólmus. Più tardi (1860)
il
dal signor
signor Ed.
Martens, nella seconda edizione degli Elicei di Albers, fece passare
Bulimus alle Pupa, e siccome già esiste
una Pupa cinerea, cambiò egli pure il nome di cinereus in Mortilleti. Nel 1864 io dedicava all'ottimo amico signor di Mortillet, una
bella forma di Pupa (del gruppo delle Torquille) affine alla Pupa
la specie in discorso dai
variabilis Drapar., trovata in Piemonte. Il chiarissimo Professore
la bontà di fare sul mio lavoro
Piemont 1864) nel 1.° volume di
vedi più avanti ) propone il nome di
Martens, nel rendiconto che ebbe
(Mollusques terrestres vivants
Gùnther
Pupa
(
The Record
Btdbilei,
logando, ecco
ec.
,
clu
Martens. in sostituzione di Mortilleti, Stabile. Riepi-
come
si
può dunque
ricostruire la sinonimia delle
due specie in discorso, per evitare ogni confusione:
1.
Pupa psarolena
Bulimus
cinereus
(') Non Bulimus
Decémbre -1848.
x
( ),
(^oo's-tacheté, e /xtva-enveloppe ec.)
Mortillet. Coq. fluv. et terr. de Nice, in
cinereus Lovell Reeve, Concupì. Iconogr. di Bolivia T. lvi,
—
-
34
Bull. Soc. d'hist. nat. de Savoie, Settembre
1851 (per errore tipo-
grafico senza dubbio, è scritto cinerens).
Bulimus
Dumont
cinereus,
et Mortillet. Descr.
somm.
des esp.
nouv. in Prospectus de l'Histoir. mollusq. terrestr. etc, du Léman.
Marzo 1852.
Bulimus cinereus.
Petit de la Saussaie.
Compte rendu du
Cat.
des coq. terr. et fluv. de Nice, par Mortillet. in Journal de Conch.
Juin 1852.
Bulimus cinereus. Rossmassler. Iconogr. 17 et 18 Hest. p. 102,
929, Decembre 1858.
Bulimus psarolenus. Bourguignat. Aménités Malac. Tome II in
Revue et Magasin de Zoologie, par Guérin Méneville, num. 1 et 2,
fig.
1859.
Pupa
Ed. Martens. Die Heliceen
Mortilleti.
et
von
J. Christ.
Al-
bera Zweite Angabe, 1860, pag. 287.
—
Abita.
rocce
Sulle
presso
Saorgio,
dalla
parte
di
Nizza
(Francia).
Pupa
2.
Pupa
Mortilleti.
Mortilleti. Stabile, Mollusq. terr. viv.
pag. 96, PI.
II, fig.
(Non Pupa
4.
Mortilleti.
du Piémont. 1864,
Martens 1860, loco
citato).
Pupa
Stabilei.
Ed. Martens, in Giinther Albert. The Record of
Zoological Literature (1864) First Val. 1865. London. Mollusca
pag. 243. (Per errore tipografico è stampato Stabili).
Abita.
— Vedi
il
mio
libro citato.
M. Piemonte.
Stabile.
Esistenza dello
Zonites Leopoldianus
nell'Italia
Settentrionale.
Egregio Signore:
E. de Martens nell'articolo
inserito alla pag.
redatto, asserisce che
fauna
alla
1
I
)
(*)
tradotto nel nostro idioma ed
11 del Bullettino Malacologico Italiano da Lei
il
Zonites Leopoldianus (olivetorum)
dell'Italia settentrionale, cioè della
Arturo
Issel.
Lombardia
Dei Molluschi raccolti nella Provincia di Pisa.
manca
Ve-
e del
—
Erronea è
neto.
-
35
tale asserzione, poiché quel
una ventina (ranni or sono, hiiil.o
Veneto, come mi accingo a provarle.
trato,
Lo
Spinelli lo trovò,
sebbene rum,
sul
mollusco renne
•
rii
Lombardo che
<
1 1
I
monte
nel
MaAAaUmp.
della
presso Brescia, e l'enumerò nel suo e Catalogo dei Molluschi terrestri
e fluviali della, provincia, bresciana
il
nome
Brescia 1851, alla
.-
Frequente invece ^o incontrarono presso Verona
ed
il
p.
9,
Botto
di Helìx Leqpoldicma Charpentier.
Martinati,
come appare
stri e fluviatili delle
dal loro
«
provincie Venete
indicato, alla pag. 50, col
nome
De B
il
Catalogo dei Molluschi terre-
Verona 1855,
»
in cui viene
di Ilélix olivetorum Gmelin.
Io pure lo raccolsi nelle dette località, e nelle « Notizie malacostatiche sul Trentino « Pavia
babilità, clie
territori di Brescia e di
per breve
1851
e
1852,
Verona,
accennava
sia ascesa, insieme
alla pro-
ad altre specie,
1
Adige. Di
Mantova,
probabilmollusco in questione anco a
tratto nelle valli trentine
più, rinvenni
p. 84,
V H. olivetorum, Gmel. var. Leopóldiana Charp., dai
il
delle
Sarche e
dell
mente trasportatovi giù dalle limitrofe terre bresciane e veronesi,
si come indicava alla pag. 13 dell' « Essai d'une distribution orogéographique cles Mollusques terrestres dans la Lombardie ». Torino 1857, e segnava nella prima delle annesse carte oro-geografiche. Vi faceva pure osservare, che gli esemplari lombardi non
sono maggiori
Finalmente,
nites de
di quelli del
il
l'Italie
mentre conferma
e
De
vero Zonites olivetorum di Francia.
Mortillet, nella
septentrionale »
,
Memoria
:
«
Milano 1862,
Etude sur
alle
les
Zo-
pag. 3 e 4,
l'esistenza del Zonites Leopoldianus presso Brescia
Verona, dichiara potersi ritenere accidentale la sua presenza sopra
una sì piccola estensione lungo le Alpi, e doversi considerare
l' Apennino qual vera sua patria, come lo prova lo sviluppo che vi
prende, mentre nel Lombardo- Veneto, come si disse, non giunge a
grandi dimensioni.
Credo che
la presente rettificazione al citato articolo del
De Mar-
massime
gli stra-
tens possa interessare
nieri, e
i
lettori del suo periodico,
quindi a Lei la invio, perchè, ove ne convenga, la pubblichi
nel medesimo.
Colgo quest' incontro per segnarmi, con distinta stima
Suo DevotissìmQ
Strobel,
Parma, Maggio 1868.
—
-
36
—
—
(JLAUSILIA LUCENSIS.
e
Clausilia Comensis.
—
Milli.
Sktittlewortli.
Pubblicata nel primo numero di questo Bullettino (pag. 6)
sis,
la
mia Clausilia Lucenalcuno fecemi giustamente osservare come fra questa e la
descrizione e la figura (Tav.
I, fig.
1-3) della
Clausilia Comensis Shùttl. esistano affinità. Se la presente pubbli-
cazione ha per iscopo principale di tentare
l'
il
riconducimento del-
non esiste, tradirebbe sé stessa
non cominciasse dal correggere e
ordine ove questo
Malacologhi, se
e la fiducia dei
svelare
i
propri
errori e le proprie inesattezze.
Osservando adunque con scrupolosa assiduità
le
due specie in
discorso, vi riconobbi è vero alcuni caratteri che le ravvicinano,
ma
non potei disconoscere, esistere nondimeno tali e tante differenze,
da non dovermi sempre più sentire inclinato a ritenerle come distinte.
Ed
infatti
Per avere
1.°
:
il
la Clausilia Lucensis, differisce dalla Comensis:
peristoma costantemente più piccolo e
meno
re-
ed incrassato.
flesso
Ha
2.°
la
lamella inferiore biforcata assai più fortemente di
quello che nella Comensis.
sempre man-
3.° Possiede di più tre piccole pieghe interlamellari,
canti nell'altra.
Ho
avuto luogo di osservarne diversi esemplari, né
mai mi avvenne il caso di trovarne uno che mancasse di tali pieghe,
benché non sempre nel numero istesso.
4.° La plica palatale media è più lunga nella Clausilia Lucensis
di quello
che nell'altra.
Ove invece
.
esiste senza dubbio l'errore, ch'io desidero vivamente
venga riconosciuto, è l'aver posto la mia Clausilia nella sezione
Charpentieria Stabile, od averla dichiarata per lo meno affine alle
specie della medesima.
Di questo errore mi
tolse lo stesso signor
Prof. Stabile con gentilezza pari a dottrina. Lasciando per dimo-
forma sinuata del Clausilium nel margine esterno, che
l'allontana da quella sezione, la mia Clausilia non è affine alla
strata la
sezione Charpentieria suddetta,
nétta
(*)
che per la mancanza della Lu-
(*).
È
per maggior chiarezza che riproduco
la definizione della
sezione Char*
pentieria.
Coquille
lisse,
ou presque
lisse
;
d'un cornè uniforme
,
pale
;
a suture non
—
Ad
onta di
ciò, ripeto,
i
37
—
fra le
caratteri differenziali
duo ipeoie,
mi sembrano siano di importanza
due Clausilic come specie distinte.
ch'io ho sopra accennate,
vole a riconoscere le
I
GtarriLuoMO.
SPECIE NUOVE
1.
Clausilia leseli.
Testa subrimata
,
—
Villa,
Tav.
Ili,
fig.
angustula, confertim striolata. lucida, sericea
;
1-4
(').
spira attenuata,
anfractibus 11-14 fusco-ferrugineis, sepae striis albicantibus dcpictis, subplanulatis, parum convexiusculis, crenulatis, ultimo basi crisialo; apertura pyplica palatali supra
ri formi ovato-elongata ; peristomate continuo, albido
,
lunellam parva, lunella conspicua,
parum
arcuata.
poco ventricosa, elegantemente striolata
Conchiglia filiforme,
lucida, sericina; anfratti nel
numero
di 11 a 14, quasi piani,
poco
convessi, crenulati, di color ferruginoso oscuro, spesso ornati di
fascette biancheggianti
silia
Villae di Megerle
come
;
nella Clausilia superflua e nella Clau-
ultimo anfratto carenato alla base
tura piriforme allungata,
:
aper-
peristoma continuo, bianchiccio, plica
palatale poco distinta, lunella bene pronunciata, poco arcuata.
Larghezza 11-14
mill.
—
Apertura
3, long. 2, larg.
Clausilia crenulata, Risso (non Ziegler, nec Rossmàssler et Pfeiffer)
Risso Hist. nat. des principales productions de l'Europe meri-
dionale et particulierment des celles des environs de Nice et des
alpes maritimes.
Tom. IV 1826, pag.
Clausilia crenulata (Bourguignat,
mique sur
86, n.° 195.
non
Ziegler.
Etudes synoni-
mollusques des Alpes maritimes, Oct. 1861, pag. 38).
Clausilia plicatula var. (Doria in schedis, non Drapar.)
les
ou avec quelques rares papilles et peu apparentes. Clausilium non
échancré. Lunelle nulle. Plis palataux ordinairement au nombre de 2, doni
l'inférieur très court. Lamelle spirale désunie
c'esl a dire ne suivant pas la
mème direction de la lamelle superieur mais aboutissant entre celle-ci et la
suture. (Stabile: Mollusqueg terrestre^ vivants du Piemont, pag. 80 .).
(') L'esemplare di questa specie, servito di originale al disegno, è depositato
nelle Collezioni Malacologiche del R. Museo di Pisa,
papillifere,
,
,
—
38
—
Clausilia rugosa, Drap, niutatio elongata (Strobel in
litteris, et
Stabile).
Va
circolaudo tutt'ora tra
conchiologisti, e trovasi in diverse
i
collezioni questa specie, ora col
nome
di plicatula var., di rugosa,
Ai perversa, di crenulata, Risso
(non Ziegler.
Bourguignat nella sua Opera;
«
sques
è
ec. »
Pfeiff.
abbia deciso in favore di quest'ultimo nome, pure non
ancora accettato nelle collezioni.
Già da alcuni anni ritenendola nuova, noi
il
Beck) e sebbene
Efcude synonimiquG sur les mollu-
nome
di Clausilia Isseli, e
con
tal
nome
nome
l'
abbiamo proposto
le
abbiamo comunicata a
di crenulata adottato da
molti Malacologi ed a varii Musei. Il
Bourguignat non può convenirle per essere già una Clausilia della
Dalmazia col nome di crenulata impostole da Ziegler e descritta da
fase. IV, 1836, pag. 21 et 273), ed
(Monograph. Helicorum vivent. Voi. II, 1848, pag.
459 et 155) ed ormai adottata in tutte le collezioni. Bourguignat
nella sua Opera sopracitata: « Etudes synonimiques ec. » per togliere l'inconveniente dei due nomi eguali propone di ritenere quello
Rossmàssler (Iconographie
anche da
Pfeiffer
di crenulata per la specie del Risso,
Ziegler, alla quale specie egli
nophila,
ma un
tal
e
Rossm.
si
e Pfeiff.
il
cambiare
nome
l'altro
di Clausilia
dello
tam-
cambiamento arrecherebbe troppo sconcerto
confusione ora che è tanto divulgato
non
di
imporrebbe
D'altronde
il
nome
di
e
quello di crenulata, Ziegl.
Clausilia crenulata, Risso,
sa di certo se sia più anziano di quello di crenulata, Ziegler,
mentre i due naturalisti erano contemporanei, e la specie di Ziegler
prima ancora di essere descritta da Rossmàssler e da Pfeiffer era
stata per tanti anni specie tradizionale, mentre l'altra del Risso non
era conosciuta ed era caduta in dimenticanza,
citata nel Catalogo di Clausilia del Parreyss: «
Gattung
Clausilia »
né fra
i
non essendo neppure
Arten Verzeieniss dei*
Molluschi terrestri della Francia con-
tinentale del Drouet, uè fra quelli della Francia continentale ed in-
sulare del Grateloup, e neppure nell'Elenco delle specie italiane di
Carlo Porro
:
«
Conchyliarum terrestrium fmviatilimnque
Italia
Ca-
talogus » nel quale trovasi invece la crenulata di Ziegler compren-
dendo quell'elenco anche
non conoscesse l'Opera
le specie
dalmate.
Né
si
può
zata nella Serie III Geografica delle sue: « Note per
malacologica
» al n.°
dire che Porro
del Risso, perchè egli l'ha citata ed analiz-
141, colonna 80 e 81,
una Bibliografìa
ma non
di essa nel redigere l'elenco delle specie d'Italia,
tenne calcolo
avendo già
strato la difficoltà di far buon uso di quel lavoro.
io
mo-
—
L'Opera
non
del Risso
30
—
è stata valutata dai
più la consulta, massime dopo
l.i
Malacologi
Bcrapoloea analisi
e
fattane dal
Bourguignat dove con molta saggezza rilevò hi malta 'l<u H
che vi si contengono in fatto di scienza. D'altra part».- il
f
aveva troppa
facilità
errori
ad assegnare diversi nomi anche ad una me-
desima specie secondo
le
diverse fasi del suo sviluppo
secondo
e
le
comprendeva sotto lo stesso nome due
Non perciò vogliamo condannare all'oblio
differenti località, e talvolta
specie affini
ma
diverse.
l'autore che era appassionato cultore delle scienze naturali, e nostro
amico che noi conoscevamo personalmente, come ci era amicissimo
anche lo Ziegler di Vienna, col quale eravamo in stretta corrispondenza fino dal 1856.
La
legge adottata da molti autori di ritenere di due nomi di una
specie quello più anziano, qui
scegliere fra
i
non
è applicabile.
Non
tratta di
si
due nomi della stessa specie quello che ha
gio dell'anzianità,
ma
di ritenere fra
il
conosciuto, e più generalmente adottato, ora appunto è
conservare quello di Ziegler tanto divulgato.
mente sarebbe uno sconcio
anche
la applicazione del
può avere
i
e
privile-
due nomi eguali quello più
H
il
caso di
procedere diversa-
cagionerebbe della confusione. Però
nome
più anziano per una stessa specie
suoi inconvenienti; se per esempio
si
viene
a cono-
un nome più antico, dopo che altro più moderno è abstanza generalizzato, ognun vede che troppo diffìcile è una tale
scenza di
innovazione. Se questa poi succede due o tre volte per
specie, è
un rendere
Paludina tcntaculata
nelle collezioni
il
la scienza
di
la
più ardua e più meschina.
medesima
Il
nome
di
Linneo comincia ora a gran stento a prender
posto del
nome
di
Paludina impura divulgato da
Draparnaud e di quello di Paludina jacuìator del Miiller. Eppure
40 anni addietro nei primordi dei nostri studi malacologici era
già indicata col nome di Paludina tentaculata in tutte le nostre
collezioncelle di Conchiglie lombarde allestite da noi
che circolavano per mezzo del nostro amico e collega De-Cristofori e del
signor Gaetano Senoner (padre del nostro condiscepolo Adolfo).
Anche il nome di Pomatias septemspiralis Rozouniowsky, ora si
,
,
vuole sostituito a quello di Pomatias maculatus, Drap. Contuttociò
il
Cyclostoma elegans, Drap, persiste a conservare
derno, mentre dovrebbe ravvisarsi in esso
Dopo
le
menticare
il
Turbo
il
suo
suddette considerazioni, riteniamo ingiusto
il
nome dato
nome mo-
rr/lr.rus,
il
Linneo.
volere di-
dallo Ziegler alla specie dalmatica e sanzio-
nata da varii Cataloghi e dalle classiche opere di Rossmassler.
—
—
40
quindi non possiamo accettare
Pfeiffer,
il
nome
di
tamnophila pro-
posto dal nostro buon amico Bourguignat. Proponiamo invece
cambiamento
di
nome
alla specie del Risso, la quale
il
compare come
nuova, e non troviamo adottata da alcuno ad eccezione di Adolfo
Die Kritischen Gruppen der Europaischen Clausilien » che
pag. 45 la nota come varietà della rugosa, Drap., e ne dà le
Schmidt,
alla
«
figure) così
pure è citata dal L. Pfr nel Voi.
II,
pag. 484, n.° 209).
Del resto pare che fosse ignota anche al celeberrimo naturalista
inglese Leach. quando reduce da Malta soggiornava in Genova,
allorché abbiamo incontrata la di Lui conoscenza personale ed
,
amicizia.
Una
specie che abbia molta affinità colla nostra Clausilia Isseli
sarebbe la Clausilia rugosa
corrisponde alla
Drap.
Lamk
terr. et fluv.
già di
ma
»
dichiara propria del lito-
specie noi
della quale
Pfeiffer, la quale
Enumeration de Mollusques
«
de la France continentale
e
Carlo
bensì la Clausilia rugosa di
Férussac che Drouet
e
rale meridionale
plari tipici
non
dubia Drap.,
abbiamo avuto esem-
anche da Portogallo per gentilezza del signor Professore
Alien, Direttore del
Museo
La
di Oporto.
differenza colla Clausilia
rugosa, Drap, sarebbe la cresta o corona più pronunciata, le strie
più marcate massime verso la sutura, e l'ultimo giro di spira più
crenulato, le pieghe palatali assai piccole, e la lunella poco arcuata,
meno
l'apertura più allungata e
Ricevemmo questa
silia plicatula var.
pure da
altri
stessi nelle
con
crassa.
specie dal signor
Marchese Doria come Clau-
proveniente da Roccabruna a Voltri.
differenti
medesime località,
amico Arturo
tità dal nostro
ma
ne ricevemmo in maggiore quan-
Issel di
Genova,
al quale
l'abbiamo
Fratelli Villa.
dedicata.
—
—
Helix Cingulata.
2.
La ebbimo
nomi, e l'abbiamo trovata anche noi
mut. Anconae.
Stader.
Mihi,
Tav. Ili
fìg.
9-11
(*).
Testa minor, fusco trifascìata. Supra planulata, inferne valdo convexa. Umbilko
expanso, apertura subrotunda. Anfraclus S planulati.
Conchiglia più piccola del tipo. Nella parte superiore è piana,
ma
nel centro di essa solo
(*)
L'esemplare
di
i
due primi anfratti
questa specie servito
nelle Collezioni Malacologiche del R.
si
sollevano al-
di originale al disegno, è depositato
Museo
di Pisa,
—
41
—
quanto, inferiormente invece presenta ima convessità
cata,
un' ombelico
profondo, ampio,
quale
Del
L'apertura
senza, fatica tutte le spire della conchiglia.
tonda,
margini avvicinati,
i
la
fauce
assai marpoimo contare
si
fosca,
il
è 'piasi
ro-
peristoma albo
e
un poco meno del tipo. La conchiglia è ^rifasciata in color
oscuro. La prima fascia occupa la parte superiore della conchiglia ed
è diluta la seconda di un fosco tendente al nero, marcata, decisa,
reflesso
:
scopresi solo nell'ultimo giro.
prima, e
si
La
terza del colore istesso che la
sparge in tutta la parte inferiore. Questa conchiglia
essendo piana superiormente e molto convessa al di sotto, presenta
una sorta
di carena, ottusa,
disegnata quasi dalla fascia mediana.
Questa graziosissima conchiglia pervennemi per
le
mani
del genti-
Professor Cesare d'Ancona, al quale mi credo in
lissimo signor
dovere di dedicarla. Egli
la raccolse sulla
vetta dell' Alvernia in
Casentino (Toscana), unitamente ad una Vitrina, giudicata nuova,
e della quale son lieto potere annunziare essermene stata
promessa
descrizione e figura.
Veramente, studiando con accuratezza V Helix
e trovandovi nella forma alcuni caratteri
cupiamo
un momento
indeciso, se
cinguìata, Studer.
stantemente
si
Ed
della qua! ci ocspiccati, fui per
denominarla una mutazione
infatti la carena, ottusa è vero,
dell'
ma
lidie
che co-
trova nella conchiglia, e quella depressione decisa
prima è conseguenza, mi
una mutazione dell' H. Presili
della sua parte superiore, della quale la
faceano inclinare a ritenerla quale
Schmidt.
rotonda
Ma un
dell'
più attento esame facendomi osservare la forma
apertura, la disposizione delle macchie nebulose e di-
Iute, l'apertura
evasa e profonda dell'ombelico, dovetti persuadermi
essere affine alla vera Helix cinguìata, la quale
non sarebbe per
prima volta trovata in Toscana, possedendone io pure autentici
esemplari delle Alpi Apuane, benché non della forma istessa di
quella che ora presento, e molto più prossima a quella sì svilup-
la
pata e diffusa
nell' Italia settentrionale
potere asserire che la
le moltiplici
si
mutazioni
forma
dell'
della
;
nel mentrechè
sembrami
mutazione ora descritta, è fra
Helix cinguìata, quella che dal tipo più
allontana e distacca.
Gentiluomo.
—
3.
—
42
Helix (Campylaea) Gobanzi.
Tav.
Ili,
fig.
—
Frauenfeld.
12-14.
Negli Atti dell'I. R. Società Zoologico-botanica di Vienna (*),
comparve la descrizione di questa nuova Helix del Tirolo meridionale. Essendo a noi estranee del tutto le ragioni politiche, consideriamo questa regione, come appartenente all'Italia, sotto l'aspetto
geografico e zoologico.
È
nostro dovere adunque
il
farne cenno:
perlochè ne trascriviamo la descrizione stessa del signor Frauenfeld.
« Il
mi ha
signor Gobanz in Gratz
inviato vari esemplari di
una
conchiglia raccolta in Val Vertino da suo fratello Guardaboschi nel
Tirolo meridionale. Essa è molto affine alla multiforme
ma
cingulata Studer,
senza di coste rilevate che non
una nuova
specie.
Campylaea
pure così notevolmente distinta per
le si
può negare
la pre-
diritto a costituire
il
Queste coste sono molto più forti e robuste di
quello che nella Helix Ziegler,
Schm, sola specie
gruppo
di questo
che presenti una consimile scultura. Quantunque anche nella Helix cingulata
,
Studer
,
e specialmente nella sua faccia superiore si
non conosco alcuna
trovi un' ottusa striatura, pure io
varietà di
questa specie variabilissima, nella quale sia neppure approssima-
La
tivamente indicata una tale modificazione della scultura.
chiglia presenta pure
una seconda
particolarità nei piani
con-
inter-
posti alle coste, la cui superfìcie apparisce sagrinata in causa di
rughe,
visibili sol colla lente,
individuo
della
ciò
Helix cingulata.
che non avviene mai in alcun
Essa ne consegue un aspetto
opaco, mentre V Helix cingulata ha come una lucentezza grassa.
Lascio indeciso quanto possano aver contribuito anormali condizioni di
accrescimenti
nel produrre così notevoli
semplice trasformazione della Helix cingulata
mento
(
che
differenze per
il
solo alleva-
può decidere se locali o concernenti indivigenerazione), le quali non pertanto avrebbero dovuto
sul luogo stesso
dualmente
la
agire generalmente su tutti gli individui, giacché tutti gli esemplari
inviatimi concordano perfettamente in essa scultura, e sono appunto
come
così lontani dal presentare
un passaggio
fra le varietà della specie di
Studer è lungi dal presentarsene alcuna
alV Helix cingulata,
che mostri un passaggio a questa forma costata.
quindi a descriverla come nuova, col
T
(
)
Atti del'
I.
nome
mi
risolvo
del suo scopritore.
R. Società Zoologico-botanica in Vienna.
Misceli. Zoolog. per G. R. v. Frauenfeld.
Io
Anno
1867, Voi. XVII,
—
—
43
wUi, tutura
uniformimi
8u tutta la
impresta, oliatura inferiormente curvata, rotonda, margini
primi giri embrionali, cotte sottili, fortemente tporgentl,
conchiglia, eccetto
sufficientemente equidistanti, le i/wiii penetrano profondamente
lieo; le roste IÌ8CÌ0, gli spazi interposti minutamente rugoti onde la xujierfiie ne
Conchiglia mediocremente depretta, giri
•">'/,.
i
apparisce tagrinata. Le coste bianche,
rimanente delia conchiglia bruno-cornea
i
<H una fateia spirale bruno
tura bruna. L'animale e interamente grigio nero, mentre nella Belix dngulata
esso è più osi uro anteriormente, e verso la estremità posteriore diviene
pallido; nel atro esterno
castro
il
appena uno traccia
».
Anco
nuova
Giornale tedesco di Malacologia
il
e bella Hclix, e
l
(
)
si
ne pubblica una diagnosi
occupa
del
signor Dottor L. Pfeiffer. Noi crediamo opportuno
T. mediocriler
il
riportarla.
depressa, solida, utrinque conferte
umbilicata ,
questa
di
suo Redattore
et
arcuatim
elevato-costata, albida, fasciis nonniillis fuèciis, ini erdum obsoleti», notata, costis,
albis; spira breviler conoideo-convexa, vertice nigricanti-corneo;
anfract., circa
3
lunato sub inula ris,
labiatùm, acutum, marginibut approximalis
cimice discendens, basi via) convexior; apertura }>crobb<[ua
intus cornea; peristoma tenuiler
„
sutura profonda;
convexiusculi, ullimus depressus. peripheria obsolete angulalus,
,
non junctis, supero expanso, basali reficxo, versus insertionem dilatato patente.
Diam. maj. 21, 25
Il
V»,
min. 18, 21
signor Pfeiffer riconosce egli pure
ma
specie coli 1 Mix cingulata di Studer,
1
lento dei giri della spira, e per
le
1/2, alt.
10, 11 mill.
la
somiglianza di questa
«
per l'accrescimento più
sue coste,
rammenta
assai
bene
V Helix Ziegleri, Schmidt », dalla quale però riconosce distinguersi
per la spira più prominente, ombelico più stretto, apertura più
larga e rotonda e finalmente per essere fornita di coste
egualmente dai due
e
marcate
lati, le quali
di quello che nella
rilevate
coste sono ben più prominenti
parte superiore della stessa Hclix
Ziegleri.
Un'altra conchiglia che per
le
sue coste rassomiglia alYILlu
Y Helix strigata di Mùller, la quale anzi ci sembra avvicinarsi alla prima per questa ragione, più che non lo sia la Hclix
Gobansi
è
Ziegleri Scimi.
— Ed
infatti nel
le coste rilevate sol nella
possiede in egual
le
e
in
ambo
i lati,
e
ben più marcate
la
e rilevate,
quali partendosi dalla superficie superiore oltrepassano la carena
terminano perdendosi nell'ombelico,
riscontra
le
modo
mentre che quest'ultima specie ha
sua parte superiore, la Helix strigata
ha più
(*)
neW Helix Gobanm;
fitte e
non
la
qual cosa precisamente
tortuose. Del rimanente le specie
Malakologishe Blàtter, Voi.
si
la quale però, a differenza delle altre,
15,
Anno
1868. pap. 59,
rimangono
—
44
—
benissimo distinte fra loro, e stimeremmo superflua ogni parola per
come pure riconosciamo ed accettiamo per specie nuova
dimostrarlo,
la Hélix
Gobanzi, la quale
da non muovere intórno a
ci si rivela
ciò
con caratteri
sì
determinati
dubbio veruno.
Osservazioni
sulla
Tav.
Il
— Parreyss.
Clausilia Mofellana.
Ili,
fig.
5-8.
signor Pfeiffer nel suo egregio Giornale tedesco di Malaco-
logia parla di questa Clausilia del Napolitano, avuta dal signor
Parreyss di Vienna, dal quale la ricevetti io stesso, or non è molto.
Riguardo la medesima ei dice adunque, come il signor A. Schmidt
non abbia ancor proferita
specie, come sulle relazioni
la
sua opinione
sì
sulla validità della
esistenti fra essa e la Clausilia solida,
Drap. Sarebbe invero stolta presunzione che se
il
valente Malaco-
logo Schmidt è stato in forse sul pronunziarsi su tale questione,
io dovessi
nemmeno
tentare di esporre la opinione
mia propria; e
perciò ne rilascio la conclusione ai lettori, limitandomi a far cenno
dei caratteri sì di analogia che differenziali, che
sembrami dovere
scorgere nelle medesime.
Caratteri differenziali? E ve ne ha forse fra esse tali che possano essere tenuti a calcolo? La conchiglia è composta in ambedue
di 11 giri, la sommità mamellonata, la superficie obliquamente
striata.
Rare papille ornano
un poco più
rigonfi.
sembrami, eguale.
quasi rotondo.
La
Il
ambo le specie,
un poco più impressa
le suture in
Clausilia Mofellana ha la sutura
Osservando l'apertura, essa
ci
si
forse la
e
i
giri
manifesta,
peristoma è continuo, albo, crasso,
reflesso,
lamella superiore quasi diritta; pieghi interla-
mancano pure i palatali, la lunella marcatissima,
La Clausilia Mofellana è un poco più grande e
rigonfia, ha le strie un poco più marcate. Più marcate eziandio
sono le papille, un cotal poco più oblunga 1' apertura e più incrassato il peristoma. La piega columellare che nella Clausilia solida
mellari mancano,
un poco
ricurva.
è poco apparente, è invece in quest'altra molto più marcata. In-
somma sembrerebbe
avere
Ma
più sviluppati però.
specie
sono causa
ponno avere
direi
i
le
-
45
caratteri
vitale, di
tante
cambiamenti
modificazioni e
in
sol uhi.
e
modo da averne
me che devesi
suo sviluppo? Ripeto, non è a
il
mando
la risposta, ch'io
che pei tante
locali
Draparnaud
influito sulle specie di
alcun poco spinto
medesimi della Clausilia
condizioni
di tutto
cuore a quelli fra
miei lettori
i
che vorranno darsi la pena di prendere in considerazione la mia
domanda.
Gentiluomo.
RIVISTA BIBLIOGRAFICA ITALIANA
[Continuazione Vedi N.° 2, pag. 30
Piemonte.
(Italia settentrionale).
Sui Molluschi viventi del lembo
— del Prof.
Toce alla Trebbia
«
.
Una fauna dei
orientale del
P. Strobel
Piemonte dalla
1
(
).
Molluschi viventi del Piemonte sarebbe di
interesse; perchè essendo questo posto tra la Francia ed
sommo
Lom-
il
bardo-Veneto, essa dovrebbe presentarsi l'anello di congiunzione
tra la fauna occidentale dell'Europa e quella del mezzodì della sua
parte centrale
».
Ci sembra non poter meglio inaugurare questa Rivista sulle
opere di Malacologia che illustrano questa regione del Nord d'Italia
che riproducendo appunto queste poche parole, poste in fronte di
questo lavoro, e che racchiudono una
sì
grande
Lo
verità.
studio
comparativo delle faune non può essere infatti tradotto bene in
realtà, senza compilare anzi
tutto dei cataloghi locali, dei lavori
insomma che occupandosi strenuamente
dello
studio
di limitate
regioni, possano elevare alla conoscenza dei dotti, dei fatti che
possono esser più considerati
fronto racchiudono
il
germe
isolati,
delle più importanti e
guenze della scienza Malacologica.
che è
che
il
tema
ponemmo
E
non
tuttavolta che posti a con-
lo
vitali
conse-
Strobel appunto col libro
delle attuali nostre osservazioni, colle
poche parole
a capo di questi periodi, iniziò lo studio di
un
paese,
che malgrado la sua importanza era stato fino a quell'epoca negletto. Egli
(')
ci
Un Volume
Malacologia.
offre
con esso un catalogo assai interessante dei
di 35 pagine in 8
— Anno
I.°.
A—
Pavia 4853, (Estratto dal Giornale di
—
46
—
Molluschi del lembo orientale del Piemonte, in 24 generi, 102 spe-
12 varietà, 19 mutazioni. Dopo
cie,
qual catalogo fa seguire
il
alcune osservazioni geografico-fisiche, per
quali viene dimostrato
le
che la Pianura è la parte più povera in ispecie terrestri, e V Alpe
mentrechè in
la più ricca, nel
fali, la
ispecie acquatiche, sì cefali che ace-
pianura e l'Alpe ne abbondano, in proporzione dell'Appen-
nino che ne
In seguito ad alcune
difetta.
Geografia
riflessioni di
Malacologica, egli viene eziandio a concludere cbe nel mentre che
le specie
rinvenute fino allora nel Piemonte (sempre nella sua parte
non sommavano
orientale)
pel suo catalogo che a 102, potevano
facilmente ascendere con più accurate indagini fino a 154, delle
quali
100
porti
il
50 acquatiche. Ma il Prof. Strobel per quanto
il primo reso conto della fauna, fino
terrestri e
vanto, nello aver per
allora sconosciuta, di tale regione,
strarne la parte orientale,
non ebbe in mira che
non fu che
nel 1861 che per la rima-
nente porzione fu pubblicato un nuovo catalogo sotto
Molluques tebrestres vivants cu Piemont
seppe Stabile
Il
di illu-
il
— del Prof.
titolo di:
Ab. Giu-
1
(
).
Professore Stabile diresse infatti
le
sue osservazioni,
studi, di preferenza alla parte occidentale del
i
suoi
Piemonte, e potè ag-
giungere così al numero di quelle notate dal Professore Strobel
oltre
42
specie, fra le quali alcune nuove.
Ma una domanda
permettiamo
ci
nel mentrechè egli inaugura
terrestri?
E
Per quale ragione,
été,
La Malaco-
«
jusqu'ici, presque
egli si limita poi al solo studio delle specie
»
Mancherà
acqua dolce?
indirizzargli.
suo libro colla frase:
du Piémont, a
logie terrestre et fluviatile
tout à fait negligé
il
forse
di
importanza quello
delle
specie
di
noi che applaudiamo con tutto interesse agli avan-
zamenti della scienza
,
ogni buon
non possiamo che
che salutiamo con entusiasmo
lavoro che relativo ai nostri studi
si
pubblica,
,
far voti perchè questa lacuna sia da lui stesso estinta, la qual cosa
ci
rallegrerà ancor più, se,
trattandosi di studio essenzialmente
Italiano, vorrà esserci pòrta nel nostro
Sono cinque
le specie
medesimo idioma.
proprie del Piemonte, e delle quali fa
men-
zione questo catalogo; di queste, tre (Clausilia dioclon, alpina, e
Thomasiana) sono esclusive
della regione cispadana
;
una
(
Pupa
Mortilleti) abita oltre questa stessa parte, anche la regione traspa-
(')
Un Volume
f- Milano 4864.
di
Ut
pagina
in 8.°, e
due Tavole^
delle quali
una
colorita.
-
-
47
dana, della quale è più propria; la quinta {('lausilia Méttae)
quest'ultima regione relativa.
La
regione cispadana del
cano
Lombardia. Sono
alla
;
Verbanemis
Clausilia diodon, Alpina,
e Mortilleti.
Piemonte ha otto specie che manIbi ir gladaUs;
V'Urina major
esse:
mgricans; Pupa avenacea
e
Al contrario 17 specie vivono
in
Lombardia
Piemonte: per esempio varie specie appartenenti
man-
e
gruppo
cano
al
delle
Campilee, come V Ilelix Presiti, nisoria, colubrina, frigida
tigrina, nel
al
e
mentrechè questo gruppo, nella sezione a guscio calca-
Piemonte dalla sola IMix
reo, è rappresentato in
com-
glacialis, e
pletato poi dalle llelix zonata, foetens ed umbUicaris. Ciò che poi
davvero meraviglia
1'
autore è che né esso né alcuno fra
Conchiliologi trovò
amici
nuove specie pubblicò
il
mai
i
suoi
alcuna di Pomatias.
Due
Professore Stabile in questo suo lavoro,
l'una Clausilia Mellae, l'altra
di interessare le descrizioni del
V Hélix
specie
Papa Mortilleti, ma non mancano
Limax cinereo-niger di Wolf. del-
foetens var. cisalpina, Stabile, Hélix umbUicaris, var.
Pada-
na, Coecilianélla aciculoidcs, Jan., Clausilia Thomasiana, Charp., ed
Alpina, Stabile, già pubblicata altra volta.
Per
ciò che riguarda
il
genere Clausilia, egli stabilì una nuova
avemmo
sezione, Charpentieria, sulla quale
nerci, così
pure per
il
Dexiogira, della quale definisce così
«
già luogo di intratte-
genere Vertigo, pubblicò una nuova sezione,
i
caratteri che la differenziano
Màchoire faiblement subrostrée au milieu du bord inférieur
Al catalogo
di cui
facemmo parola
fino
».
ad ora, l'autore fa seguire
diverse note interessanti, che meritano di essere menzionate.
Egli prende per punto di partenza lo studio della mascella per
i
Molluschi polmonati e ne forma tre grandi divisioni.
I.
Mascella unica o solitaria.
diverse, fra le quali:
— La quale
Oxynatha.
«
si
presenta sotto forme
Màchoire fortement arquée,
quelque fois verticalement carénée au milieu, avec une forte
et
saillie
rostriforme plus ou moins large, ou en forme de bec, à la partie
moyenne du bord
Limax,
libre
ou inférieur
p eu arquée, souvent assez
noncées,
(*) » e
Vitrina, Zonites, Succinea, ecc.
non rostriformes
Clausilia,
étroite,
comprende
fra le altre
— Aidocognata.
a stries
fines,
«
i
Màchoire
plus ou moins pro-
Par macella, Bulimus, Pupa, Balia,
Carichium, Physa, Planorbis ecc.
Odontognatha. e Mà2
»
( )
—
choire a cotes; largement crenélée, ou fortement denticulée sur le
{*)
Pagina \\\.
l»)
Pagina \\%,
—
bord
Arion, Helix
libre (*) ».
48
(II.
—
angigyra, str igeila, apicina,
ce-
spitum, fructicum, pisana, personata, arbustorum, glacialis, ncmo-
—
pomatia ec).
Goniognatha ». Màchoire arquée, convexe en
ou moins concave inférieurement composée des seg-
ralis,
dessus, plus
;
ments imbriqués
2
( )
IL Tre mascelle.
III.
Mancanza
Continua
le
».
— Limnaea, Planorbis corneus.
— Testacélla.
di mascella.
sue note l'autore, collo esporre alcune ingegnosissime
osservazioni riguardanti la lingua, ed
i
denti linguali, sulle Vitrine,
sul genere Zonites, ed altro, tutte le quali cose di evidente
impor-
tanza, a noi conviene rimandare ad opportuna occasione, vietandoci
nostro malgrado, di parlarne più a lungo, la brevità dello spazio a
noi concesso.
Crederemmo però
lasciare incompleta questa rivista, se ci dispen-
sassimo dal far cenno di un Opuscolo del medesimo Prof. Stabile,
che per la maggior sua parte, la stretta attinenza col suo libro del
quale abbian tenuto parola fino ad ora. Esso è intitolato
Prof. G. Stabile
:
Desckip-
— dell'Abate
TION DE QUELQUES COQUILLES NOUVELLES OU PEU CONNUES
(3).
Descrive egli la Vitrina Charpentieri, che paragona e distingue
Vitrina
eolla
Drapamaldi,
Diaphana, Drap, e
poi due nuove sezioni del genere
semilimax, il di cui animale non può tutto en-
brevis, Fer.
,
Pirenaica, Fer.
,
Curz. — Pubblica
Vitrina, vale a dire
trar dentro la conchiglia, e senza epiframma, e ^Phenacólimax,
di cui animale
provveduto di
il
può entrare perfettamente nella conchiglia, ed è
epiframma vitreo. Descrive in seguito varie specie
di Clausilie, fra le quali la Clausilia Verbanensis, Stab., e la Claus.
alpina Stab. Di alcuna altra specie
ma perchè
sono estranee
all'
ci
dà
la descrizione e la figura,
odierna nostra rivista, noi
ci
riserbiamo
quando l'occasione ne presenterà il destro. E poiché è
desiderio
nostro
e dovere di paragonare brevemente la fauna malacologica di questa regione italiana, con le sue limitrofe, Lombardia
e Savoia, ne rimandiamo l'esecuzione ai numeri venturi, quando
di occuparcene
cioè
avremo esaurito
la regione
(*)
(•')
per illustrare
la rivista di quei libri pubblicati
lombarda.
Pagina 112
44 pagine in
2
(
8.°,
ed una tavola
)
Pagina 443.
litografica.
Dott. Cammillo Gentiluomo Redattore.
Raffaello Puntoni Gerente responsabile.
Bull:Malae It.AI
Niccola Giorgi
Firenze
dis. e Lit.
I.-4. GlcLUsilìa
5.2.
9.11.
»
leseli
Helix. cumulata
12.14...
_ Villa
Mofellana ._Parreyss
G-ohanzi
_
Strider, irait
_FrauenfelA
Anconae -Sentì
LitBAUagny
e Pigli
BULLETTINO MALAOOL0GI0O ITALIANO
Lusingati dalla benevole
aspettativa ricevette questo
sempre
accoglienza
periodico,
rivolto allo scopo di trovare
il
il
che oltre ogni
nostro pensiero fu
modo onde mostrarne
la nostra gratitudine ai cortesi nostri associati e lettori.
poiché nelle moltiplici lettere che
ci
furono indirizzate, tro-
vammo
quasi sempre esposto un sol desiderio,
siglio,
noi
ci
determinammo
di
E
soddisfare
il
un
solo con-
primo, dare
ascolto al secondo; lo che avverrà infatti col primo
numero
del futuro anno.
Quale
sia
nostri associati
venturo.
questo desiderio,
quale questo consiglio,
ne saranno esattamente informati
Oggi possiamo
solo
assicurare,
col
i
numero
che per quanto
grande debba essere l'incremento che verremo in seguito a
dare al nostro periodico,
il
prezzo attuale di abbuonamento,
non sarà mai alterato.
Ed
ora, possiamo sperare a
tinuazione di quella simpatia che
maggior ragione,
ci
la con-
fu sempre gentilmente
manifestata ?
Saremo
tenuti a tutti coloro che vorranno esserci larghi
di informazioni, notizie, articoli e lavori concernenti la nostra
pubblicazione. Sarà eziandio reso conto dei nuovi lavori di
Malacologia Italiana, dei quali una copia sarà indirizzata al
nostro ufficio.
ABBINAMENTO
CONDIZIONI DI
AL BULLETTINO MALACOLOGIGO ITALIANO
PERIODICO BIMENSILE.
P©r un anno
Italia
Estero
Franco a domicilio
—
Pagamento
£
9
»
10
anticipato.
Dirigersi con lettera affrancata al Redattore del Bullettino
Malacologico Italiano
—
Pisa,
Via
S. Francesco n.° 23,
(nuova numerazione).
Unico deposito- presso
il
sig.
Ermanno Loescher,
Torino.
AVVISO
hanno peranco fatto
quota annua di abbuonamento,
Coloro che non
pervenire la
ci
sono pregati di farlo al più presto possibile,
onde evitare dispiacevoli interruzioni nello invio dei numeri venturi.
BULLETTINO
M^LAOOLOGICO
ITALIANO
MOLLUSCHI TERRESTRI E D'ACQUA DOLCE
Anno L — 1868
Numero Quarto
Luglio
—
Agosto
PISA
TIPOGRAFIA DEI FF.
Premiati
all'
NISTRI
Esposizione di Parigi, 1867
1868
BULLETTINO MALACOLOGICO ITALIANO
Tutti coloro, Italiani e Stranieri, che
loro benevolenza
ampliato
il
ci
campo
espressero più volte
eli
littorale
ed alle
ai quali
studi
periodico, estendendolo
alle
desiderio di vedere
il
si
onorarono della
ci
dedicava
Conchiglie marine
teresse generale che questa nostra pubblicazione
a
Malacologhi,
preghiera,
tale
lavoro cinto
nostro
del
nostro
fossili dei nostri terreni.
Nel rnentrechè eravamo grati e sinceramente
nei
il
non potevamo
poiché
,
per
in-
ha destato
accondiscendere
di subito
nostro
per ora questo
essendo
l'
non volevamo prometter troppe,
di difficoltà,
senza esser prima certi di potere corrispondere al nostro
Oggi che
dovere.
1'
accoglienza alle nostre fatiche
legra e rinfranca dalle medesime
scienziati
unitamente
hanno generosamente
all'
,
espressione
offerto
il
loro
del
lor
aiuto,
desiderio
to,
ci
crederemmo
peccare per scortesia nello insistere maggiormente nel
ed aderiamo di buon grado a
ral-
ci
oggi che molti illustri
rifiu-
tali gentili richieste.
In conseguenza col primo numero del secondo anno (1869)
ci
occuperemo delle Conchiglie viventi marine del
Italiano,
littorale
e delle fossili dei nostri terreni, portando a
32
le
pagine di ciascun numero del nostro Bullettino. Possiamo
fino
da questo momento annunciare d'avere
ed importantissimi lavori, concernenti
mente
zione.
affidati
da valenti
Ciò quanto al testo.
naturalisti
in-
pronto vari.
tali
materie, cortese-
alla
nostra pubblica-
BULLETTINO MALACOLOGICO
ITA
LI A N
MOLLUSCHI TERRESTRI
Anno
àOQUA DOLCE
^
degli
L'Italia
Abruzzi è rimasto
media
è infatti
4
Conchiglie degli Abruzzi.
ad oggi un catalogo dei Molluschi terrestri e
Fino
meno
!>'
Luglio -Agosto
1 8 O «
I.
Intorno ad alcune
dolce
E
sol
una fra
lo
di
acqua
nel desiderio
dei Naturalisti.
meno
conosciute e le
parti le
percorse e studiate della nostra Penisola, nel mentrechè la
parte settentrionale ha vari
cataloghi che la illustrano, fino per
località determinate, e relativamente limitate.
Per
la
loro posizione
composte per
la
geografica, per essere quelle
maggior parte
doveva attendere una
di rocce calcaree,
serie copiosa di molluschi,
montagne,
perlochè vi
si
la località degli
Abruzzi si mostrava sempre per noi di grande importanza ed
anelavamo l'occasione per poterne far tema delle nostre osservazioni.
E
questa occasione ce l'ha offerta or non è molto, l'egregio
signor Dottore E. Martens, al quale inviamo
ringraziamenti per aver per
il
i
più sinceri elogi e
primo pubblicato uno interessante
catalogo delle conchiglie terrestri e di acqua dolce nel Malakozoologische Blàtter,
Ma
1868, ottimamente redatto dal signor
Pfeiffer.
poiché per noi è scopo vitale l'occuparci della Italiana Mala-
cologia, sembraci che
verremmo meno
al
nostro dovere se
ci limi-
tassimo a pubblicare una semplice, e benché interessante, pur sterile rivista bibliografica di
Il
questo lavoro.
nostro Museo di Storia Naturale di Pisa possiede una bella
raccolta di conchiglie abruzzesi, gentilmente donata dall'Orsini; e
perciò siam certi far cosa grata a chi
vece un riassunto
del lavoro
del
ci
signor
legge nel presentare in-
Martens, corredato
di
qualche nostra osservazione.
i
—
—
50
Facciamo anzi tutto osservare che per quanto piccolo
«sembri
si
il
numero
presenta considerando quali luoghi inospitali e di
ed ove la sicurezza personale,
dell'
anno,
tempo un problema
o fu per vario
è,
sog-
difficile
giorno, siano gli Abruzzi, ove la neve alberga vari mesi
non
altrui
siamo per enumerare, ben grande
delle specie che
risolvibile.
1,
Helix Orsinii, Porro.
Villa. Dispositio syst. conch. pag.
Monog.
Pfeiffer.
I,
Albers. Heliceen. Ed.
Egualmente
affine questa
dice
il
2. a ,
Orsini).
pag. 103 a 106.
Martens come
specie
(H
54, 1841,
pag. 143.
all'
Villa
il
Helix strigella
,
(loc.
dicono essere
cit.)
Drap.
anzi
,
pur prossima alV Helix ericetorum, Mùller;
il
Villa
la
distingue dalla
si
prima secondo il Martens, non soltanto per la fascia pallida che
cinge V Helix strigella, e che è bianca nell' Orsinii, ma perchè questa ha eziandio una fascia assai larga e distinta nella parte superiore degli
anfratti e costeggiante
diagnosi dice essere reflexiusculo
il
peristoma
dell' Helix Orsinii. II
Martens non ne conosce che un solo esemplare
sciato
,
appartenente
al
Villa nella sua
la sutura. Il
Museo Zoologico
col peristoma rove-
di Berlino. Il
Museo
di
Pisa che possiede molti esemplari di questa specie della medesima
non ne ha neppur uno
località,
col peristoma riflesso.
Il Villa dà i limiti seguenti:
Martens ne dà invece i due
L'altezza della spira è assai variabile.
Altezza miil. 6-9, larghezza 12.
—H
estremi a) diametro maggiore 15, minore 12
h) diam.
magg. 15
^2, min.
13, alt.
11
1
J2.
mill.
altezza 9
niill.
Anche l'ombelico
varia assai in larghezza, essendo stretto per lo più negli esemplari
a spira più elevata, e largo in quelli aventi la spira più depressa.
Martens crede opportuno insistere sul confronto
Orsinii con V Helix strigella e così si esprime:
dell'
Il
«
Negli anfratti superiori
(dell' Helix
« di esemplari è ornato di piccole
«
probabilmente, traccie di peli
:
Orsinii)
buoni caratteri per distinguere
« gella;
il
« bianco,
«
i
le quali
cosicché anche in ciò
È
però
l'
difficile di
la nostra specie dall'
colorito dissimile, ornato
sempre
di
sono,
Helix Or-
dar
Helix stri-
maggior quantità
di
ed un minor rovesciamento del labbro o peristoma sono
soli caratteri distintivi
.... »
Helix Parreyssi, Pfeiffer.
Pfeiffer. Mon. IV, N.° 1076.
2.
maggior numero
impronte o pustule,
« sinii si avvicina alV Helix strigella
«
il
Helix
—
Abita
il
51
—
Pizzo di Sivo, presso Ascoli, negli
sul livello del
Murazzi (1484 metri
mare).
Helix cinciglia, Draparnaud.
Helix <Iestitu1.il., Charpentier.
Pfeiffer. Mon, III, pag. L30.
3.
4.
albera. Heliceen. Ed. 2. a
Stabile.
Lo
Revue
Stabile dice (loc.
di Elici che
formano
III.
P.
,
115.
1850.
zool.
il
eit.)
appartenere questa specie
geuere
HervphUa
di
Ileld.
Il
al
gruppo
suo poeto,
aggiunge, nella colle/ione sistematica sarebbe fra YHJéUx COperata
Moni,
V Helix apieina di Lamarck.
e
Abita come
5.
la precedente
il
Pizzo di Sivo, sopra a graminacee.
Helix bathyompkata, Charpentier.
Mon. I. pag. 443.
Pfeiffer.
Albers. Heliceen Ed. 2.
11
pag. 115.
Monte dei Fiori.
6. Helix aimophila, Bourg.
Bourguignat. Revue zool. 1859, pag. 522, tav.
7. Helix profuga, Ad. Schmidt.
8. Helix variabilis, Draparnaud.
9. Helix nubigena, Charp.
Journ. conc. Ili, 1852, pag. 438 e 1853, pag.
Abita
fig.
il
20,
fig.
14-16.
77, Tavola HI,
7.
Questa specie non è citata nel catalogo del Martens, del quale
ci occupiamo. Il R. Museo di Pisa l'ha ricevuta dall'Orsini de-
ora
Monte Vittore
come var. nubigena
dell' Helix cespitwm, ciò che pure ha fatto il Moqnin-Taudon (Hist.
nat. ec, T. 2, pag. 256). Gli esemplari però del Monte Vittore
rivante da due località degli Abruzzi, vale a dire,
e Pizzo di Sivo. Egli però l'ha determinata,
sono molto più grossi
cuni fino
10.
11.
il
di quelli del Pizzo di Sivo,
diametro di
nuli.
raggiungendo
al-
11-12.
Helix acuta, Mùller.
Helix frigida, Jan. var, Helix
insubrica, Jan.
Vive nella vallata d'Orfenda.
Helix Nicatis, Costa.
Mon. IV, pag. 176.
Abita il Monte Majella.
13. Helix intermedia, Férussac
14. Helix strigata, Mùller.
15. Helix setipila, Ziegler.
12.
Pfeiffer
var. Helix tetragona, Jan.
—
—
52
Helix nemoralis, Linneo.
Helix pisana, Miiller.
18. Helix Gussoneana, Shuttl.
Pfeiffer, Mon. I, N. 522.
16.
17.
(continua)
ZONITES GERFALCHENSIS
olim
Mortilleti.
—
PecchiolL
Egregio Signore
Sono dolentissimo
il mio Zonites
di aver conosciuto troppo tardi che pubbli-
cando
Mortilleti (pag. 25, 1868) era incorso in
errore applicandogli
un nome
uno
specifico che già portava un' altra
conchiglia di questo genere.
A
ciò fui condotto dal possedere nella
Helix
Villae
Desh., ed
uno Zonites
mia
Villae,
collezione
Mortillet,
inviatimi or sono alcuni anni dagli stessi signori
E mi
A
Fratelli Villa.
sfuggì poi che dal degnissimo signor Prof. Stabile fosse stato
a quest'ultimo cambiato
come
una vera
ambedue
si
riparar pertanto a
mutare
il
nome
riscontra di fatto nel 4.°
al
mio Zonites
il
specifico in quello
tomo
della
questo doppio
nome
eli
Mortilleti,
Monografìa di
impiego
specifico che gli
è
Pfeiffer.
mio debito
di
aveva apposto, so-
stituendogli quello di Gerfalchensis desunto dalla località nella quale
lo rinvenni.
errore,
se in un prossimo numero del
modo che venga rettificato questo
Le sarò grato pertanto
di Lei Bullettino vorrà trovar
onde non moltiplicarne maggiormente
il
numero,
di
troppo abbondante.
Vittorio Pecchioli.
già
—
53
-
Intorno ad una forma speciale dell'HELix Gobanzi.
Frauenfeld.
Niuuo ignora quanto
lata, di
Studer ed
siano
variabili
affini.
forine dell'
le
//>•///
tener conto di due importantissimi gruppi
forma rotonda od ovale
maggiore o minore dell'ombelico
a quale
di questi
versamente.
gruppi daremo
1."
caratteri.
di
pressione maggiore o minore della spira (ad esempio V
siti, Zìegl.) 2." la
i-iugu-
Sembrami che per distìnguerle dobbiamo
la
Hdù
del peristoma, la
de-
l'u-
ampiezza
(Ifelix chigidata, Stud. tipo). Bla
noi la preferenza? Si opina
1
Si presentò poco tempo fa
l
di-
occasione propizia per
risolvere questo problema: V Helix Anconae, ch'io posi qual varietà
(non mutazione,
gulata.
A me
e
il
perchè ognuno lo comprende)
dell'
sembrava che avessero maggior valore
Hélix
e dell'ombelico; altri fu di diversa opinione. Quelli
peristoma
quest'ultima
due forme,
si
attengono dicono che nel mentre
la differenza della spira, varia nelle
si
<-n>-
caratteri del
i
che a
mantiene nelle
medesime
del peristoma, quella dell'ombelico e via dicendo. Ciò io
la
forma
espongo
ora solo per incidenza ed onde poter venire a descrivere un fatto,
che credo
sia di
troppo interesse per poterlo tacere.
Fra i molti esemplari dell' Hélix Gobanzi ricevuti, ne ho trovato
uno che nel mentrechè possiede tutti i caratteri distintivi della bella
specie di Frauenfeld, ha una forma però ben diversa da quella descritta nell'articolo a pag.
tavola II che
accompagna
42 del
il
3.° nostro
numero,
e figurata nella
medesimo. Nel mentrechè
la
presenza
e la disposizione delle coste, la colorazione del guscio la identifica
una depressione tale di spira, una
una apertura con peristoma rotondo,
alla specie suaccennata, presenta
carena
sì
distinta e marcata,
che certamente ne la allontana.
tamente; la inferiore,
La
parte superiore è piatta assolu-
incontro è convessa, l'ombelico largo e
allo
profondo. Ecco una forma di Campylaea che
banzi precisamente come V Hélix Anconae
lata.
Avremo però noi
si
si
distacca dalla
Go-
distingue dalla Cingo-
caratteri tali, da porre questa
nuova forma
nel gruppo della Preslii per la depressione della spira? Ragione-
volmente riflettendo come chi vorrebbe nelT Hélix Presili V Hélix
Anconae, dovremmo rispondere affermativamente:
i
caratteri che ricordano
l'
ma
d'altro lato
Hélix Gohanzi sono così spiccati,
direi
—
54
—
anzi, così strani, che non possiamo distinguerla dalla medesima.
Dunque, riepilogando o dovremo dire che i caratteri dell' Heìix
Gobanzi sono accidentali, ed allora si possono manifestare egualmente, per le medesime cause anche su individui di forme diverse:
:
in questo caso potrebbe definirsi la questione anche favorevolmente
per l'opinione alla mia contraria. Ovvero la Heìix Gobanzi è specie
bella e buona, presenta caratteri costanti per considerarla distinta,
forma allora
e la
incorporare.
dire
alla
E
della quale parlo oggi
se ciò è per
l'
dovremo
medesima
alla
Heìix Gobanzi perchè non dovremo
egualmente per V Heìix Anconae? Io rispetto l'opinione
mia non eguale, espostami anzi da autorità per la quale nutro
stima più profonda. Posso avere errato prima: posso errare nuo-
la
vamente. Debbo avvertire però che non ho avuto sotto
un
che
ora ho esposto, ed ignoro se
sia
il
non
supporlo
E
.
che non ha recidiva
perciò su tale fenomeno
potrei con sicurezza stabilire
stante
miei occhi
i
Gobanzi con quei caratteri che
altri ne esistano, per quanto facile
solo esemplare dell' Heìix
credo non aver
una buona
fatto cosa inutile
il
varietà. Ciò
nono-
farne cenno.
Gentiluomo
SPECIE NUOVE
1.
Unio Lavvleyianus.
Testa elongata, solida,
stice rostrata.
decorticati.
—
parum
—
Mibi,
Tav. IV, Fig. 1-3,
inflata, inferne sinuata;
—
—
antiee rotondala, po-
Umbones parum compressi
nates mediocres
Exlus viridulo fusca
Ligamento recto, solido.
;
—
margaritaceo-iridescente.
— Dentes
recurvati
,
,
,
intus alba,
cardinales robusti, striati: laterales elon-
gati, valide producti.
Conchiglia allungata,
forma
di
di solide
rostro, inferiormente
e
spesse
larga, rotonda; nella posteriore è appiattita,
allungato, angoloso e
pareti,, modellata
sinuata. Nella
ben determinato. La
parte
munita
anteriore
di
un
periferia della
a
è
rostro
forma
umboni
che solca un
della conchiglia è acuta e nel rostro quasi tagliente. Gli
non sono molto
rigonfi, imperciocché
la sinuosità
poco obliquamente nel senso longitudinale, la parte mediana delle
valve, comincia ad apparire fino negli
umboni medesimi. La som-
mità degli
amboni,
sono mi
natiche,
le
reno
poco ricurve
In
parte anteriore, sempre decorticate, per quanto non profondamente,
apparendo
un
esse
in
grosso ed allungato,
La
marcato.
si
madreperla.
«li
dove esso termina,
superficie della
conchiglia
ma mano mano
amboni più prossima,
basso
colore
bel
e
trova più scabra
e
è
liscia
che
si
fortem mte Btriata. E
ligamento
Il
è
un angolo ben
l'orina
parte agli
nella
discende
«li
rei
mi color rerde
cupo tendente all' olivastro, sempre più foci oell' ime parti. lì
solcata elegantemente da fascie Bcure orizzontali, regolari e continue. Nella parte interna è munita del più superbo colon- nmr^iritaceo, iridescente, che
rammenta
quello di varie specie straniere di
Unto. I denti cardinali sono grossi, elevati e
striati:
i
laterali lun-
ghi elevati e robusti. L'impressione pulleale è ben marcata,
l'
im-
pressione muscolare, profonda.
Altezza
»
80 a 85
40 a 45
Spessezza
»
18 a 25
Lunghezza
Mill.
All'Est della città di
Lucca infra amenissimc
colline,
più eleganti, superbe per lussureggiante
delle ville
sparse
vegetazione,
per bellissimi vigneti ed oliveti, presso ad un piccolo bosco
laghetto di cui
non conosco
il
è
un
nome, per quante indagini non ab-
stante dal villaggio di
tal' uopo. È ad un miglio toscano circa diSan Quirico, che il forestiere riconoscerebbe
a prima vista per
molte fabbriche di mattoni, special profes-
bia mancato di fare a
le
sione dei suoi abitanti.
Ivi è
V Unio Lawleyianus, discretamente
comune.
Da
vario
tempo
io
teneva alcuni esemplari di questa specie nella
mia collezione, che aveano fermato me, non solo per la strana
forma che posseggono, ma pur vari Malacologhi che a varie riprese visitarono la
mia
raccolta.
dalla responsabilità, direi quasi, di
sempre
restìo a pubblicarla
Ma
pur nonostante spaventato
una saggia determinazione, fui
come nuova. Chi
che abbia cognizione di Malacologia, che
altri
uno
spesso la
dei più scabrosi e difficili
medesima
lo ignora,
genere
per poco
Unio è
a studiare? Ohi non
il
fra gli
sa
che
un fiume ad un altro, da
da uno stagno ad uno diverso.
specie passando da
un qualunque fosso, da un lago,
non prende forme diversissime e per
nulla alle prime relative? Ohi
tuttociò per prova conosce, saprà bone a ragione perdonare la mi.!
—
titubazione, e questo
—
56
non credo per mia
esordio, che
difesa, del
tutto inutile.
signor Issel nel suo
Il
quale confine non
Unio appartenenti a queste
essere tre le specie di
JRequienii Michaud,
A me
bile.
catalogo dei Molluschi del Pisano, al
ha notato
è poi egli strettamente attenuto,
si
Unio
località.
Unio pictorum, Linneo, ed Unio Villae
di Sta-
mio Unio non appartenga a nessuna
Che non sia il pictorum, credo sia superfluo
sembra che
queste tre specie.
il
dimostrarlo, differendo troppo evidentemente dalle forme dal
desimo. Neppure
no.
gno
La
il
Villae di Stabile
ha caratteri che
di
il
me-
lo ravvicina-
conchiglia di questa specie è più rigonfia, di colore casta-
scuro, di pareti
meno
solide, inequilatera: le valve
sono co-
una sostanza rossiccia simile alla ruggine, gli umboni,
molto più profondamente decorticati sembrano internamente comsparse di
posti di sostanza scura e per nulla madreperlacea. L'interno della
conchiglia è velato da
un
diafano ed indeciso strato di madreperla,
di incerto colore. I denti cardinali
meno
La
allungati.
munita
di rostro,
conchiglia
e per
meno
dell'
forti e robusti,
Unio Villae non
è
i
laterali
finalmente
quanto sinuosa un poco inferiormente (a
differenza degli esemplari dell'Italia settentrionale) è ben' lungi da
esserlo
come
e
quanto
è
1'
Unio del quale or studiamo
i
caratteri
specifici.
L' Unio Heqiiienii di Michaud è di forma tanto variabile, che per
non possiamo, realmente, andar franchi
come per 1' Unio Villae. Con molteplici figure ed in moltissimi
modi fu disegnata e descritta. Io non farò cenno che di poche,
che mi sembrano di tale importanza da non poter lasciare inosserCominciamo da quella pubblicata dallo stesso Michaud
vate.
(complément etc. tav. XVI. fig, 24): manca del rostro, ha gii uniconfrontarlo col nostro
—
boni molto più marcati ed elevati,
sottili
del
(Opera
Dupuy
citata,
(Ilust.
fase. 2.°, tav.
superiore
non
meno
allungata, di pareti più
pag. 106). Egualmente posso dire delle figure
Nat. des Mollusques
XXVII,
fig.
terr.
18, la quale anco
parallela alla inferiore) e del
et d'eau
si
mostra
douce
etc.
colla linea
Moquin Tandon
(Hist.
nat. des Mollusq. de la France: etc, tav. 4, fig. 6, che divide colla
precedente
così
il
medesimo carattere
ben determinate ond'
(Icon. etc,
e
è ornato
manca
il
di quelle fascie scure e
mio Unio).
Tav. 57), possiede varie figure
dell'
Il
Rossmàssler
Unio Uequienii
(757 a 761) delle quali sol una sembra potersi paragonare alquanto
alla nostra (Fig, 757). Però è facile riconoscere esser cosa diversa
-
-
57
La linea superiore non
La porzione anteriore
e distinta.
< parallela
nella nostra.
posteriore ha
il
rostro
il
meno
rigonfia: la
appena accennato, rotondato anziché angopoco marcata,
loso, la sinuosità inferiore è
grossi e robusti,
come
inferiore
alla
pia piccola e
meno
denti cardinali
i
ligamento più corto. L'Opera
del
sur les Naiades de la France. Parte seconda, tav.
Dronei (Etudes
7).
ha tre figure
1
per far menzione dell Unio Requienii. Mi sembrerebbe cadere in
una ripetizione spendendo parole per dimostrare che non avvi relazione fra
prima
una
mio Unio
il
figure suddette, tantopiù volendo la
e le
di esse significare
il
Una
tipo della specie.
sola figura che attragga la
sola fra tante.
mia attenzione, che metta me
se-
riamente in dubbio se persistere, o ritirarmi dalla emessa opinione
è la
fig. 1,
Tav. 6 del Drouet (opera citata) VUnio Turtonii
che egli pone come varietà sesta
dell'
l'avi.:
Unio Requienii (pag. 94)
e
che poi dubbiamente esprime se debba considerarla come specie
distinta.
Ma
per quanto
il
rostro, la sinuosità della parte inferiore,
molto prossima
la facies direi quasi sia certamente
ne
differisce
scendente verso la parte anteriore,
solido, oltreché
il
il
specie,
rostro
di-
ligamento più piccolo
Drouet nella diagnosi
Fino ad ora non ho osservato che
1
il
e
le definisce
dente minuto, compressissimo
fragiliuscuìa
dell
mia
composto, la linea superiore
stesso, curvo assai e di linee curve
men
alla
ad evidenza considerando poi attentamente
(loc. cit.).
che hanno fatto cenno
gli autori
Unio Requienii esistente in Francia o in altre località di Eu-
ropa:
ma
poiché ognun sa che la specie di questo genere
variano secondo la località potrebbesi oppormi che
queste figure da
specie
me
appunto per
citate
la
non
il
difficile,
confronto di
calza per stabilire le verità della mia
ragione esposta.
Ma
io
posso assicurare che
1
osservati vari esemplari dell Unto Requienii vivente a noi presso
nell'Arno, nel Serchio e nel
medesimo
Ad
fra loro.
Lago
di Bientina, è tanto e tanto del
differente che posso liberamente accertare essere distinte
avvalorare la mia asserzione credo
cenno della descrizione che ne dà
l'Issel nel
non
inutile
il
far
suo catalogo dei Mol-
luschi di Pisa (pag. 34): la quale descrizione ce lo dimostra più
rigonfio,
meno
riormente
e
inequilatero, e
posteriormente
meno
attenuato.
arrotondate ed
Le valve sono anteinferiormente
quasi
rette.
Credo, ed or posso dire con qualche fondamento, di avere dimostrato che
VUnio Lawleyianus non può confondersi con
cie anzidette,
Unio Requienii,
Villae,
pietonim.
Né
a
le tre
spe-
queste tre
—
specie
ho davvero limitato
il
58
—
confronto
che moltissime altre passai
:
per vario tempo in rassegna, senza che io possa dire coscienziosa-
mente
di averne trovate di eguali.
Ma
poiché ad onta degli studi
che severamente feci per stabilire la specie di cui trattiamo, potrei
avere errato nella mia conclusione, e poiché come dissi in principio,
trattasi
appunto
una
di
specie appartenente a genere difficilissimo,
protesto fino da ora che se alcuni Malacologhi con esatte e vere ra-
gioni vorrà opporsi alle mie qui esposte, e riescirà con esse a per-
suadermi di uno non impossibile mio errore, sarebbe stranezza,
follìa piuttosto,
s'
io volessi persistere,
anco col seguito
verificarsi
e
e rigettarle.
col progredire
Ciò potrebbe
dei miei
medesimi
studi.
Mi
una
amico e collega
è piaciuto dedicare questa specie all'ottimo
di studi
Roberto Lawley
di Montecchio,
il
quale oltre al possedere
medesime
ricca e scelta collezione di conchiglie, è delle
intelligente,
assai
possedendo per loro necessario corredo, una ben for-
nita biblioteca di libri Malacologici.
Gentiluomo.
CENNI BIBLIOGRAFICI
Aechives Malacologiques par M. Jules Mabille
(Decembre 1867)
Fascicolo IL
e III
(Marzo 1868)
— Si occupa
,
Fascicolo
II,
(*).
di alcune specie del
gruppo deìYHelix
serpentina e muralis, ed ha molte notizie che interessano partico-
larmente
il
nostro paese.
Ha
per iscopo di far apprezzare alcune
forme mal conosciute o non ancora
edite,
di
accennare con esat-
tezza quali siano le conchiglie che debbono comprendersi nei
di serpentina e
nomi
muralis, in ultimo occuparsi della sinonimia di
queste specie. Stabilisce in prima che V Helix serpentina è propria
dell' Italia
gione
(')
meridionale, e solo accidentalmente rinviensi nella re-
settentrionale
della
medesima.
Ciascun fascicolo, 16 pagine
Descrive poi come
in 8.° Parigi;
presso F. Savy.
specie
nuova, del gruppo
che abita
la
dell'
Sardegna
59
—
lhiìx serpentina!
V Bdia
isUensis.
e la Corsica, e distacca dal tipo V
Villa,
Ili-Ili
ho-
spitans, Bonelli, e Magncttii Contraine, che Afoqnin Tandoii een-
siderava doversi con esso comprendere. Nel groppo
come
ralis descrive
nuovi;
il'-ll'/A///
mn-
specie seguenti: Helix'abromia. Boor-
le
guignat, che abita la Lombardia, Yll'Hr Abraect^ Bonrgmgn., che
Lombardia, V Jfdìx substrigata Bottrgoignat, della
(Marsala) V Hdix timbrica Char., che trovasi nel monte
vive pure in
Sicilia
Somma
ma non
(Umbria). Descrive altre specie,
amato vedere accompagnate
Fascicolo III.
Italiane.
Avremmo
queste descrizioni dalle relative figure.
— Questo fascicolo interessa
Dopo
molto meno del primo
il genere KrynickH1851 da Kaleniezenko per quelle Limacidi delle
quali il solo scudo aderisce alla parte posteriore, e possiede una
parte anteriore molto sviluppata, libera e mobile, descrive un Kry-
la
Malacologia Italiana.
avere osservato
lus, stabilito nel
niclàllus
Cymiacus, che abita in Corsica,
del quale
amiamo
i
dintorni di Bastia, e
riprodur qui la diagnosi.
«Animai: corpore elong alo subcylimlrico, supra parum convexo, antice ventri«coso, postìce paululum acuto, rufescente ani. ferrugineo-nigrescente; — dorso
jicde (ta« sublaevigato, ad marginem corporis rugis oblileratis ornato;
clypeo magno, sabgìbboso, ovali, subgranuloso, rufescenti, antice
vicante;
« subrotundato, postico paululum emarginato; tentaculis superioribus elon,
—
ti
« gatis, nigrescentibus ».
Lunghezza
1
dell
animale: 38 a 45 millimetri.
RIVISTA BIBLIOGRAFICA ITALIANA
pag. 45".
(Continuazione Vedi N.° 3
Lombardia,
Questa regione
(Italia settentrionale).
dell' Italia
prendiamo ad osservare
i
a nostra opinione, una fra
di.
Ed
im-
malacologici che la illustrarono, fu
le prescelte
ad obbietto dei nostri stu-
infatti lo stesso Carlo Porro, quello che colla vastità delle
sue vedute scientifiche,
mente
settentrionale, e della quale ora
libri
di genio,
possibilità di
collo
slancio
aveva compreso la
una Malacologia
che era nutrito
utilità,
ed
aveva
dalla
sua
sognato la
Italiana, esso stesso aveva preso, di-
—
—
60
remino, per punto di partenza, onde fondare la serie dei cataloghi
della Malacologia d'Italia,
sommi
vincia Comasca. I
una provincia
Lombardia,
della
la
pro-
Cristofori ed Jau, l'ultimo dei quali, ad
eterno nostro dolore, fu a noi ed
all'
amor
della
scienza, or
non
ha molto rapito, si occuparono assai dei Molluschi che albergano
e si propagano nella Lombardia, la qual cosa, fra non molto,
avremo più a lungo ad osservare. Ciò spiega, a nostro credere, primieramente, l'importanza geografica che dimostra tale località nella
distribuzione delle
specie, ed
in secondo luogo, la fertilità, e la
svariata moltiplicità di quelle che vi soggiornano.
guire
il
desiderio
nostro,
ameremmo
ci
fosse
Noi, che a se-
concesso
per tale
uno spazio meno strettamente determinato ci accontenteremo come fu fatto fin qui di tracciare a rapidi tratti i fatti
più importanti e spiccati, che furono tema dei molteplici lavori
che or ci proponiamo ad esaminare, lasciando un più ulteriore
sviluppo a migliore occasione, che forse non sarà tarda a prelavoro
,
,
,
sentarsi.
Catalogo dei Molluschi della Lombardia
telli Villa
,
dai Fra-
compilato
(i).
Parliamo anzi tutto di questo catalogo perchè non è atto quasi
ad altro che a darci un'idea generale della fauna Malacologica del
paese.
Di ciascuna specie
menzione non
di cui fa
sinonimi e la qualità del sito ove
o Monti minori, Collina o Pianura.
notizie circa la località
che alcuni
offre
a dire se Alpi
fu' rinvenuta, vale
Avremmo amato
però che
le
fossero state più estese e precise, poiché,
sembraci di non poter ragionevolmente fare una distinzione di di-
mora
delle specie sì circoscritta e limitata.
Ad
ogni
modo
è
talogo utile sempre a consultarsi, moltopiù per essere stato
il
un
ca-
primo
che fu pubblicato per simile regione.
Essai d'une distribution orograprtco-ghéographique des Mollusques
terrestres dans la Lombardie del Professorre P. Strobel
Il
uno
)
».
2
(
lavoro del quale ora imprendiamo a formare la Rivista è certo
dei migliori
1
(
dia
)
2
( ).
Pagine
Voi.
Il
in
che possegga
la nostra Italiana Malacologia.
8°. Estratto dalle «Notizie naturali e
civili
sulla
E
Lombar-
I.
52 pagine in
di Torino. Serie II,
i.° e
due
Tomo
carte. Dalle
XVIII.
Memorie dell'Accademia
delle scienze
—
indubitatamente
per quanto
un riassunto un poco più esteso
Livori
conosciuto
sia
non sarà discaro
L'Estero, crediamo che
di
—
61
consimili, e
ciò
l'importanza
nelle quali espone
nomenclatura,
ed infine
i
confini entro
Lombardia, oltreché
scrivere la
nominato
è
—
medesimo.
del
,
Essai
«
facciamo
solito
il
al*
trovarne qui
il
è
diviso
Dopo avere premesso alcune osserva/ioni generali,
parti.
più.
che
Italia
in
tà
lettori
quel che per
di
vista
Questo che per eccessiva modestia
in
ai
la
una
quali
i
il
<-i
considera dover circo-
sistema che egli abbraccia nella
spiegazione dei due vocaboli varietà
importantissima
lista
Lombarda Malacologia,
egli
opere che
di
passa ed enumerare
mutazione
e
trattano della
le
specie.
—
Di
ciascuna di queste dà, oltre la sinonimia, anche la precisa località ove
furono rinvenute, e bene spesso accenna
quenza
colla quale furono raccolte.
e moltiplici varietà e
la
maggiore o minore fregeneri, 116 specie,
Enumera 19
mutazioni importanti. Ove spiegasi realmente
tutto l'interesse di questo lavoro è nella seconda sua parte (orografia
molto
).
Varie inesattezze di
criterio,
altri autori
sono
confutate con
ivi
segue ad esse una tavola sinottica nella quale ven-
gono indicate le zone orografiche abitate da ciascuna specie; ed
in ciascuna zona è dimostrato se abitano le colline, i monti, le
alpi, il piano, ovvero nel medesimo tempo ancor più di una di
queste località. Ciò fatto passa in rivista
le alpi,
2. a le
montagne
e le vallate
le specie
montuose,
6.°
il
piano e
finalmente 7.°
le altezze,
Di ciascuna però
quali siano
i
di
l. a
che abitano:
i
monti,
5. a le colline e
line e le altezze, 4. a le colline solamente,
piano.
3. a
le
il
col-
piano,
molluschi che abitano
i
queste distinzioni
egli
fa
il
osservare
molluschi che per esempio possono elevarsi alle re-
gioni subalpine, o discendere al piano o preferire questo o la collina e via dicendo.
che rappresenta
le
Conseguenze
di simili distinzioni è
una tavola
specie caratteristiche di ciascuna zona, oltreché
moltissime osservazioni
e deduzioni delle quali
vorremmo potere
occuparci con quella estensione che ne meriterebbe la loro importanza. In
non minore
rilievo dee porsi la terza parte di questo la-
voro, la geografica, per ispiegar brevemente la quale
far meglio che valerci delle parole
tore:
«
On
peut partager
les espèces
lombardes selon
«
de leur distribution dans
«
vivantes dans les alpes, en espèces de
« l'Istrie
le
le
procede
pays: en espèces du nord-ouest, ou
ou du Frioul en longeant
« vénitiennes,
non possiamo
medesime del lodato loro Au-
en espèces du sud-est
l'est
ou provenantes de
les collines et les
soit
montagnes
descendues des Apeuuins,
—
« soit
62
—
montées des còtes de l'Adriatiques,
«
ques pour la vallee du Pò,
«
ou au centre de
«
munes à la zone physico-géographique
« la
Haute
Italie
eri
la dite vallee, et enfin
x
(
opportuna tavola
col soccorso di
espèces caractéristi-
en espèces qui sont oom,
à la quelle appartient
e tuttociò è infatti dimostrato
»,
)
eri
espèces esclusives à la Lombardie
sinottica.
Chiudono
il
dottamente
lavoro due
carte geografiche la di cui spiegazione viene ad esse posta innanzi.
E qui ci fermeremo, non perchè ne mancherebbe a noi l'argomento,
ma perchè sembrauci sufficienti questi brevi periodi a indicare la
incontestabile importanza del lavoro e la utilità del sistema, che
iniziato dall'autore
medesimo
colla Malacologia del Trentino (del
che avremo agio di trattenerci in seguito) fu ottimamente riprodotta dal professore Stabile, dei quali lavori ben
vorremmo che
sì
in Italia che fuori vi fosse dovizia.
Malacologia terrestre e fluviatile della Provincia Comasca di
Carlo Porro
la
(
2
).
Avvi forse alcun Malacologo che ignori quanto benemerita sia
memoria di Carlo Porro, quanto vantaggio ai nostri studi abbia
recato questo Naturalista, ahi troppo fatalmente alla scienza ed
aveva di troppo compreso
agli amici rapito? Egli
ha tuttora
l'
Italia
di
una
speciale
Malacologia,
la necessità
che
avea formato
il
pensiero gigantesco di comporla con parziali cataloghi e nelle prime
pagine anzi del lavoro, che or vogliamo passare in rassegna avea
esposto
il
perchè avea dato principio a tale sua opera partendosi
della Provincia
Comasca. Noi senza addentrarci ad osservare se
sistema da lui adottato per tale Malacologia
da noi di preferenza, se un giorno volessimo tentarne la
scelto
continuazione
ad
il
sarebbe quello pre-
,
ovvero se sarebbe ancor quello da noi consigliato
altri, se altri
volesse condurre a termine l'opera dal Porro in-
cominciata, diremo, che innanzi di progredire in tale ardua e sca-
brosa impresa, crediamo, abbiam creduto utile cosa tentare
i
primi
passi dell' opera, cercando di porre d' accordo le varie idee dei
turalisti Italiani,
con
le
opere di già pubblicate, appunto con
Naun
foglio che addentrandosi nei gabinetti privati dei Malacologhi, potesse a
poco a poco correggere
(')
Pagina 42.
1
Un volume
C
)
in 8.° di
gli errori
per loro medesimo mezzo,
pagine 132 e due tavole.
—
e
migliorare
possibilmente
avremmo amalo
mano più
ohe però
ed anzi tutto per
della
condizioni
le
Ciò appunto azzardiamo
Italia.
—
03
far
di
nostra scienza
già conoscere esistente da vario tempo,
della nostra calorosa, possente e pia della
nostra meritevole per L'esecuzione
di
tal
difficile
tema» La llalaco-
logia Comasca del Porro comincia con una breve notizia
provincia di
lica della
specie,
le
Como, dopo
<_r,
'":-rril -
quale passa ad enumerare
la
davvero in numero
sono
quali
in
ora col presente periodico,
non
indifferente.
le
Fra
queste, benché oggi assai conosciuta ed in più luoghi figurata e
descritta, merita speciale
menzione
la
tanto elegante e graziosa Ih
-
lix,
dall'autore nominata nautiliformis, e dalle Elici poi staccata,
per
la
sua strana struttura e collocata nel genere da
dato (Drepanostoma Porro. Bibliot.
specie
il
Ital.,
t.
lui
di molti individui.
collocate in questo catalogo delle quali
1'
occuparci
,
se lo
all'ani-
potere scorgere molta analogia con
quello dell' Helix obvoluta Mùller. Essa vive nel
in famiglie composte
fon-
sulla quale
Saint-Simon ha fatto studi profondi relativamente
male, nel quale sembra a
resse
lui stesso
LXXXII),
Comasco raccolta
Molte altre specie sono
non sarebbe privo d'intenon ce lo
spazio ristretto assolutamente
vietasse.
Questo importante lavoro del Porro è corredato da molte note
sinonimiche, da preziose osservazioni sugli animali delle specie,
sulla
abitazione di ciascuna di esse, ed in ultimo da due tavole
incise, che se pel dì d'oggi
di
non presentano una grande
perfezione
esecuzione, sono tuttavia utile corredo dell'opera. Di questo
libro interessante,
come
di tanti altri fino qui osservati,
gliamo limitarci a tanto brevi parole, e saremo ben
in avvenire argomento de' nostri studi,
terà,
come crediamo, né
tardi,
quando
il
lieti
destro
si
non vodi farne
presen-
né raramente.
(continua)
Varietà
—
La
parte bibliografica del Malakozoologiscke Bliittcr a pag.
55 anno 1868 tiene proposito
quale
ci
del lavoro del signor
occupammo non ha guari noi
stessi.
Sauveur del
Nel mentre che
tri-
—
64
—
buta meritati elogi per questo ingegnoso sistema di nuova
classi-
ficazione delle varietà dell' Helix nemoralis, Linneo, dice sembrargli
questo metodo incompleto per non esservi annoverate
linee interrotte.
stema
le varietà
composte di punti o piccole
della specie allorquando le fascie sono
Noi non accordiamo con
tale osservazione.
Il si-
non sapremmo
è anzi ai nostri occhi completissimo perchè
davvero formarci un'idea esatta di una tavola sinottica che rappresentasse simili varietà.
Le
varietà
signor Sauveur sono indicate
,
si
medesime che
mostrano
ai
nelle tavole del
raccoglitori bene
composte da fascie formate da queste linee o punti, ed
talvolta
allora qual cosa più semplice che alle formule del signor
Sauveur
notare nella classificazione, che la varietà a cui corrisponde la tale
formula consta di fascie interrotte e non continue?
—
Il
Journal de Conchylioìogie ha nel suo terzo numero (Luglio
1868, pag. 234), un breve, ma succoso articolo degli egregi suoi
Direttori concernente lo studio sulla « plaque linguale des Glandines d'
Europe
».
Essi dicono che la placca linguale del genere
Europa non
Giandùia sparso in
rata.
Avendoci data
è stata
la descrizione
con
le
mai né
descritta uè figu-
brevi parole che facciamo
or seguire, dedotta dallo studio della Glandina Algira
Italia, inviata loro
di favorirci
scrizione
«
«
«
«
«
f
Brug. di
da Messina, dal signor Benoit, osiamo pregarli
completo
il
dono dandocene
la figura.
Ecco ora
la de-
:
La plaque
est
longue
et
étroite; elle
a pour formule 20,
1,
20X45. Le rangées des dents sont arquées de chaque còte et
descrivent mème un demi-cercle. Chaque dent se compose d'une
base, ou support, allongée, et d'une pointe ou cuspide interne,
à extremité simple. Les dents latérales, les plus rapprochées du
«
rachis sont petites; leur pointe est courte.
«
marginales sont plus petites que
«
dent rachiale est constante
«
pointe distincte du corps de la dent
,
celles
allongée
,
De mème
les
dents
du milieu des rangées. Le
étroite
terminée par une
,
».
Dott. Cammillo Gentiluomo Redattore.
Raffaello Puntoni Gerente responsabile.
,
Bull:
T. IV
Malac. ILA
Firenze Lit BaHaoiuj
Niccoia. Giorgi. Dis.e Llt.
limo L awlemamis.- G enti
eRok
ERRATA-CORRIGE
Pagina 51, invece
leggi
di
Relìx bathyompkata
Helix bathyomphala
Le nostro tàvole
non raggiungere que] grado
oggi,
quella che
<'"ii
aver guadagnato
di
sul
so
litografiche,
principio
accompagna questo
un
di sei,
di poterne pubblicare in avvenire
piato,
fascicolo, mosti
Queste
uotevole progresso.
mento rimarranno noi numero
p
perfezione dati*
ma
pel
mo-
non disperiamo
un numero
più ragguar-
devole, fra le quali alcuna colorita.
Come facemmo
desiderio
esistere
di
il
tutti
che
i
ci
ma
scorso, non
la
spinta
essendo
unicamente
sibbene
il
che ha fatto
il
progresso della sciexza, manteniamo a
il
Lire italiane 9
guadagno
periodico,
nostro
vantaggio ed
Nutriamo
noto nel numero
pecuniario
il
prezzo annuo di abbuonamento
fiducia che
i
nostri associati,
nostri amici, e
i
Malacologhi saranno persuasi della buona volontà
anima a progredire
nella nostra
manchi, deh!, la loro benevolenza,
neroso loro
consiglio,
e
Non
valido ajuto,
saremo semprepiù
noi stessi per avere intrapreso
irto di difficoltà,
il
impresa.
il
ci
ge-
soddisfatti
di
un lavoro, che, per quanto
speriamo recherà onore alla patria nostra,
e vantaggio alla scienza.
la Direzione
L'abbondanza delle materie
numeri venturi
Lombardia.
la
fine della
ci
costringe a rimandare ai
Rivista Bibliografica della
SOMMARIO
DEL NUMERO QUARTO
Intorno ad alcune Conchiglie degli Abruzzi.
ZoNITES GeRFALCTIENSIS.
— olim
Intorno ad una forma speciale
MoRTILLETI.
dell' Helix
Gobanzi.
Specie nuove:
1.
TJnio Laivleyianus.
— Genti.
Cenni Bibliografici.
Rivista Bibliografica Italiana.
Varietà.
LIBRI RICEVUTI IN
Paolo Mantovani.
nel
—
DONO
Sulla distribuzione generale della
mare Pliocenico paragonata con
l'
— Studi geologici sulla campagna
— Ostriche del Porto di Genova.
da quel mare.
Arturo
Issel.
OPERE
DI
Fauna
fossile
analisi dei sedimenti lasciati
romana.
MALACOLOGIA
VENDIBILI AL NOSTRO UFFICIO
Arturo
Issel.
— Molluschi
raccolti
dalla Missione Italiana in Persia,
con tre grandi tavole litografate
£
5,
—
BOLLETTINO
MALACOLOGICO
ITALIANO
MOLLUSCHI TERRESTRI E D'ACQUA DOLCE
Anno L — 1868
Numero Quinto
Settembre
—
Ottobre
PISA
TIPOGRAFIA DEI FF.
Premiati
all'
NISTRI
Etputi^ioue di Parigi, 1867
1868
SOMMARIO
DEL NUMERO QUINTO
Intorno ad alcune Conchiglie degli Abruzzi.
—
(
Continuazione e
fine).
Catalogo dei Molluschi terrestri e
fluviatili della
LIBRI RICEVUTI IN
Toscana.
DONO
Moitessiee P. A. Histoire malacologique du Departement de l'Hérault.
Manzoni D. A. Saggio
di Conchiologia Fossile subappennina.
— Fauna
delle sabbie gialle.
OPERE
DI
MALACOLOGIA
VENDIBILI AL NOSTRO UFFICIO
Manzoni D. A. Saggio
di conchiologia Fossile
subappennina.
£
delle sabbie gialle
Dirigersi al nostro Ufficio,
Via
S.
Piccola Corrispondenza
—
Ricevuto e grazie.
Fauna
2
—
Francesco N.° 23, con lettera af-
francata e vaglia postale.
G. H. Gratz.
—
.
.
15iiH.MaJac.Jt.AJ
T.V,
1
5
3
;
'
<>,,
é
IO
•
)
13
Niccola Giorgi
clis.elih
Firenze Lit.^Balla^iy.
1 _
3
4_
6
7 _ IO
1 im ax E (ras cus
.
Is s el
Yi trina so
.
.
CJ ausilia plica
tulaJDrap
var. Valloni bro sana _ls sei
11-14
Clausilia Apennina_Issel
BALLETTINO MALACOLOG1CO
ITA
1,1
NO
A
MOLLUSCHI TERRESTRI K
Aimo
ACQUA DOLI
i.
Settembre-Ottobre
1 8 O H
I.
Intorno ad alcune
[Continuazione
Xumer0 5
•
Conchiglie degli Abruzzi
Vedi pug.
e fine.
20.
Bulimus detritus, Milli.
Bulimus obscurus, Miill.
21.
Steuogyra decollata, L.
19.
D'
ili
bj>.
sp.
22. Clausilia laminata, Mout. sp. Trovasi ad Ascoli e nel
Pizzo di Sivo.
23. Clausilia candidescens, Ziegl. Rossui. Fig.
104.
24. Clausilia papillaris, Miill. sp.
25. Clausilia leucostigma, Ziegl.
26. Clausilia piccata, Ziegl. Rossm. Icou. Fig. 206.
Abita: Pizzo di Sivo, Piena ed Ascoli.
27. Clausilia Itala, Martens.
Monte
dei Fiori.
28. Clausilia gibbuta, Ziegl.
29. Clausilia plicatula, Drap.
Monte Acuto.
30. Pupa frumentum, Drap.
Pupa Apcnnina. Cliarp.
31. Pupa avena, Drap.
32. Pupa Philippi, Cantr.
33. Pupa rupestris, Phil.
34.
35.
36.
37.
Pomatias
Limnaeus
Limnaeus
Limnaeus
var.
maculatus, Drap.
palustris,
Miill.
truncatulus, Muli.
pereger, Muli.
5
—
—
66
Bythinia téntaculata, L.
Bythinia Orsinii, Kiister.
40. Bythinia rubens, Meuke.
A complemento di questa lista, già di per sé stessa importante 1' autore ha unito una specie di conclusione riassumendo
per cui preferiamo
la quale noi crederemmo far cosa non sana
riportarne una libera traduzione, che senza dubbio sarà accolta
38.
#9.
,
,
:
dai lettori con maggiore interesse.
«
Per quanto incompleto questo catalogo, resulta pur tuttavia
come
sufficiente per giudicarne la fauna.
sono,
le
Tra
specie
le
terrestri
Helix nemoralis, Buliminus obscurus, Clausilia laminata
e plicatula, le sole che siano
abbastanza generalmente propagate
sull'Europa: conoscendo più esattamente la località dovrebbersi
senza dubbio poter aggiungere altre specie più piccole, quali ad
esempio V Helix pulchélla, Cionella lubrica e
ha qui in
detritus
Italia
,
Buliminus
simili. Il
per quanto io sappia
il
,
suo punto di
stazione più meridionale, nel mentrechè la sua dimora più nor-
sono
dica
montagne
le
calcaree
Lago
al
Garda, da Verona
di
fino a Brescia e le Alpi marittime. Altrettanto isolata per l'Italia
meridionale è qui l'esistenza
bardia
Alpi
fra
si
i
reputa come propria esclusivamente della regione delle
e quindi ritrovasi di
,
Lom-
Helix frigida che nella
dell'
mammiferi
nuovo negli Abruzzi
Camoscio,
il
Corno.
Propagate per
V Helix
cinctella,
l'
quale
il
meridionale
Italia
appunto frequenti in
Italia.
sono
non mancheranno
vermiculata, cartusianélla
lix aspersa,
appunto come
al
monte
contrario
al
Stenogyra decollata,
Helix profuga,
papillaris, e probabilmente
,
esiste eziandio
Clausilia
agli Abruzzi,
V He-
Cyclostoma élegans, così
,
Alla fauna delle coste e del littorale
appartiene secondo la indicazione di Orsini, come anche altrove,
la
Helix pisana,
trochoides
ed
e
probabilmente saranno da aggiungersi, V Helix
acuta.
Apennini, lato
sì
Helix setipila
Helix
,
Caratteristiche per
tutto
Gussoneana
,
(
territorio
il
orientale che occidentale sono:
V Helix
degli
strigata,
che trovasi in prossimità di
Appennini Romani ) Clausilia
candidescens, Clausilia piccata (della quale ho raccolto un esem-
Napoli
),
Clausilia leucostigma
plare nell'isola di Capri),
,
Pupa
(
,
Philippi.
La
Clausilia Itala,
Po-
matias maculatus, e V Helix tetragona, sono proprie di preferenza
dell' Italia
tano già
superiore
le
e spariscono presto nel Sud.
regioni più
montagne. Fino ad ora
alte, sibbene
la
Pupa
i
Però non abi-
versanti più
rupestris
caldi delle
non apparteneva
al
—
Continente, ina era
07
conosciuta
sol
clinazione verso L'Est, verso Ih
starsi vaAV lld'u;
—
Sicilia.
*l«-l li*
Dna
speciale in-
sembra manifeIxiihioniplmla por (pianto questa può esser riunita
penisola
Dlirica
ambedue
apenmna poiDalmata paehigastra. Rimangono par-
colla inxttibdis, Clau8ilia piccata e gibbuta, che debbonsi
rinvenire iu Dalmazia e
ché questa
la
riunisce alla
si
Pupa frumenèuw,
Abruzzi
ticolari per la località degli
var.
seguenti: Hétòx 0r8Ìim t
le
jRavreys8Ì, Nicatis, destituta ed aimophila.
Delle specie di acqua dolce sono le prime quattro assai sparse
neir Europa, la quinta e
l'
Italia
meridionale
non raramente,
sesta trovansi, e
la
nel-
».
Catalogo dei Molluschi terrestri e
— Di
della Toscana.
fluviatili
Gentiluomo.
C.
I.
Nel 1866
si
Milano per cura della benemerita
pubblicava in
un
Società Italiana di Scienze Naturali
della Provincia di Pisa » di
Arturo
conveniente di non limitare a
«
Issel.
Catalogo dei Molluschi
L'autore aveva creduto
sì circoscritta
periferia
i
suoi studi
e le sue ricerche, ed aiutato da alcuni amici Malacologhi era riuscito a riunire
località
della
un
interessante
apprezzato, perchè debba
io
taggio: d'altronde in questo
una Rivista
pubblicato
quale graziosamente
Il
catalogo
numero
dell' Issel
il
conosciuto ed
trattenermi sul medesimo d'avvanstesso
volume
del Bullettino
ne fu
signor
Martens,
favorì
una traduzione.
quanto fino ad oggi può
lo studioso at-
bibliografica
del
signor Appelius
è
alcune altre
di specie di
Toscana. Questo lavoro è oggi ben
ci
della
tendere ad illustrazione della Malacologia Toscana.
In conseguenza era in
me
nutrita idea da
qualche tempo, di
servirmi del suaccennato lavoro per base di quello che ora presento, onde collocare nel catalogo dei Molluschi della
Toscana
varie specie eh' io giudicava meritevoli della pubblicazione,
conosciute,
gione,
sì
ma non
sì
sì
altre
peranco collocate nella fauna di questa re-
infine località
nuove
e particolari di
specie delle quali
—
il
—
68
signor Issel avea fatto menzione.
bontà
di alcuni egregi amici
sibile
per rendere
il
A
mi
tale effetto
rivolsi alla
onde mi fornissero ogni mezzo pos-
mio lavoro ognor più interessante
,
e
,
per
vero dire, alla mia preghiera fu risposto favorevolmente all'unisono, né potrà la
riguardo
mia gratitudine mai venir meno, specialmente
ai signori Caluri, Pecchioli
ed Issel stesso,
quali ai vari
i
cataloghi parziali, forniti delle più preziose osservazioni,
aggiungere un numero non indifferente
agevolarmene
Non
è
vollero
di esemplari di specie
per
lo studio.
mia pretesa però
di pubblicare
oggi un catalogo, neppur
approssimativamente, completo dei Molluschi della Toscana: troppe
difficoltà si
frapporrebbero sempre al mio cammino
pur nonostante tentare
di porre a tal lavoro
che non fosse stato fatto
inutile o superflua.
A
chi
mi
Avrò
fin qui,
io
;
una
giudicandola cosa
ottenuto
il
ma
ho voluto
pietra di più
non
T
del tutto
mio intento?
leggerà, la risposta.
II.
ELENCO DELLE SPECIE
1.
]
(
).
Arion rufus, Linneo.
Bagni
di
Lucca!
Questa specie non è che accennata nel catalogo del quale parla
la
nota sottoposta.
2.
Limax
Limax
Bagni
agrestis, Linneo.
agrestis,
di
L. syst. nat. edit. X. 1758,
I,
pag. 652.
Lucca!
Var. albidus, Moq. Tand.
(*)
Debbo avvertire che per mezzo
di un asterisco accennerò le specie nocome pure essendo stato pubblicato nel 1863 un
Molluschi viventi nei Bagni di Lucca, in appendice ad un
tate nel catalogo dell'
breve catalogo
di
Issel',
lavoro di A. Carina intitolato
« Delle condizioni fisiche
igieniche del territorio dei Bagni di Lucca » così per fare
questo catalogo, aggiungerò un punto ammirativo per
specie nel medesimo menzionate.
la
,
metereologiche ed
un breve cenno
di
detta località, alle
—
Anche
—
della
medesima
Località,
eome
la
breve catalogo.
il
Limax
*
3.
àlbidus è
la varietà
menziona
09
cinerea», Liater,
Bagni di Locca!, piano
Var. *mdgaris, Moq. Tand,
Var. * celiar ius, Moq. Tand.
Pisa, Lucca,
Bipoli
di
Var. * obscurus, Moq. Tand.
4. *
Limax
variegatus, Draparnand.
Pisa, Lucca, Vallombrosa.
Var. * flavcscms, Moq. Tand.
Var. *fla/0U8, Moq. Tand.
5. * Liinax Doriac, Bourguignat
Pisa, Vallombrosa.
Var.
albi[>es,
G. *
[ssel,
Vallombrosa.
Limax marginata,
Muller.
Vallombrosa.
Pisa,
Limax
7.
Etruscus,
Tav. V, Fig.
1,
2
Issel.
(i).
L. corpore mediocri elongalo-trigono, valile cannato, anterius attenuato, posterius
dorso leviter
acuto, brunnco, unicolore vel maculis pal'.idiore conspwcato;
—
reticulato
—
— carina
;
nigra, acuta,, prominente;
—
Pede angusto htteolo-fusco;
Clypeo oblongo, antica rolundalo non adhaerente, postice arcuato, circa
y3
longitudinis acquante, sopra concentrice minute granoso-strialo sulcis duobns
convergentibus ornate. Limacella parvula, subquadrata, albida. supra concentrica, strialula, nucleus
submarginale munita.
31
Long, mill
Lat.
»
9
Altit.
»
10
Animale allungato, trigono,
assai carenato, anteriormente ri-
stretto, posteriormente terminato in
volta con
punta, di color bruno,
macchie più chiare. Dorso lievemente reticolato,
tandone tubercoli poliedrici poco sporgenti
agrestis.
La
tal-
risul-
simili a quelli del
L.
carena, che dal margine della corazza giunge fino alla
estremità della coda, è acuta prominente e nera. Il piede è piuttosto stretto e di color giallastro seuro; in alcuni individui sembra
trifasciato,
1
I
)
La
adulto,
fig.
ma
ì
ambe
poco distintamente. La corazza è oblonga, arro-
rappresenta un giovane individuo,
in
grandezza naturale.
la
fig.
2
la
specie in islalo
—
70
—
toudata e non aderente nella parte anteriore, arcuata ed aderente
nella posteriore; nel punto ove s'incontra colla carena dorsale apparisce in certi individui
(
come un poco smarginata,
sua lunghezza
la
negli esemplari conservati in alcool) equivale circa ad
della lunghezza totale.
Superiormente essa
offre delle
un
terzo
minute
strie
concentriche granulose non ben distinte, e presenta inoltre verso
la porzione posteriore
una
due solchi arcuati convergenti che segnano
figura irregolarmente elittica.
La
limacella è in questa specie
piccola, subquadrata, biancastra a nucleo
submarginale e munita
di sottili strie concentriche.
Il L. Etruscus fu trovato a Ripoli presso Firenze dal Dottor
Odoardo Beceari, il quale me ne ha comunicati 7 esemplari conservati nelF alcool. Non ho ancora potuto esaminare il mollusco
vivente.
8.
Issel.
Testacella bisulcata, Risso.
Testacellus bisuìcatus, (pars), Risso, Hist. nat. Eur. mérid.
t.
pag. 58; 1826.
ix,
Testacella bisulcata,
fig.
2;
Dupuy, Hist. Moli. France,
p. 44,
Tav.
I,
1847.
Testacella Gallo-provincidlis, Grateloup. Limac. pag. 15;
Moquin-Tandon,
1855.
Hist.
natur. Moli.
Testacella Msulcata, Bourguignat, Et. syn. Moli.
Alpes Mari-
Testacella haliotidea.
,
var.
France, pag, 39, Tav. V.
fig.
23; 1855.
times, pag. 27; 1861.
Testacella bisulcata, Bourguignat, Les spicil.
Tav. xm,
17,
fig.
,
Malac. pag. 60,
18.
Questa bella specie trovasi discretamente comune a Montecchio
presso Pontedera raccolta dal signor Lawley. Gli esemplari che io
ho potuto osservare nella
sotto
i
Fu notata
9.
di lui collezione
miei occhi sono di una
esistente anche ai
e quelli
che ora ho
non indifferente grossezza.
Bagni di Lucca!
Testacella Pecchiolii, Bourguignat.
Tav. VI, Fig. 5, (i).
Bourguignat, Revue Zool. pag. 517; 1861.
Les
Il
specie,
(')
1'
Spicil.
Malac. pag. 61, Tav. xm,
fig.
20-22: 1862.
signor Pecchioli ha voluto favorirmi alcuni esemplari di questa
raccolti
da
lui
a Settignano, dai quali ho voluto estrarre
Gli originali di questa testacella e della
alcool.
seguente
,
erano conservati nel-
—
dell'animai»:, essendosi
la figura
a pubblicare
come
-
71
il
limitato
disegno della sola
la precedente,
molio sparsa
è
OgBOI Bourgnignsl
il
conchiglia.
in
Questa specie che
Italia, è,
a differenza
medesima, essenzialmente Italiana ( per servirmi di un
medesimo argomento adoprato).
.
«Iella
tarmili».'
dal suo autore pel
Fu
per vario tempo
confusa colla
Drap, (come
ludi olii leu
T.
era sul principio determinata dal medesimo signor Peccbioli nella
sua raccolta
)
e con
mento giudicata
la
T. bisulcata Risso
lo stesso
nei dintorni di Firenze, la quale
stranee
chioli,
le
come
i
l'avea
E
specie
mocomune
sul
contadini traggono dalla terra
stromenti, essendoché riuscirono sempre fru-
loro campestri
coi
(
signor Bourguignat).
ricerche che spesso fece durante la sera
onde trovarla fuori
il
signor Pec-
della terra.
10. Testacella Beccarli, Issel.
Tav. VI, Fig. 1-4.
obliqua, anterius arcuata, posterius acuminata, supra
concentrice rugoso-striata
planulata
intus parum concava nitida
Columella
lutescenle. Apice laevi, acuto, leviter arcuato ; anfractibus 1 %.
Testa trigona li-ovata
cornea
,
,
,
,
—
albida, incurva, elevata,
Margine esterno acuto.
Long, mill
Lat.
»
6 V2
6
Altit.
»
3
Conchiglia ovato-trigona
,
obliqua
,
/4
anteriormente arcuata
,
po-
steriormente acuminata, al di sopra cornea, appianata, munita di
strie rugose, irregolari,
lastra.
Apice
liscio,
internamente appena concava, nitida, gial-
acuto, lievemente arcuato.
numero di 1 x 3 Columella
non troncata. Margine esterno acuto.
Giri nel
/
L' animale è assai
all'
-
assottigliato
,
biancastra, incurva, elevata,
terminato
punta smussata
in
indietro, convesso superiormente, appianato al disotto.
bruno
faccia dorsale è di color cenerino scuro, tendente al
La
sua
e presenta
dei tubercoli poliedrici poco sporgenti, più piccoli e serrati nella
regione anteriore di quello che nella posteriore; lateralmente vi
osservano due solchi longitudinali che partono dai
e
convergono sotto
la
si
lati della testa
conchiglia. Questa è assolutamente termi-
nale e oltrepassa la coda
eli
circa
sembra
destro è libero,
il
piccolo, breve e
come troncato.
sinistro
1
millimetro
;
il
suo margine
confitto nella pelle. Il
I tentacoli superiori
muso
è
sono alquanto
—
brevi, cilindrici e
72
—
poco divergenti; presso
loro estremità e verso
la
lato esterno portano gli occhi che sono assai piccoli e neri. I
il
sono brevi
tentacoli inferiori
giallo
Il
e
Il
piede è
di color
carico.
Mollusco sviluppato può raggiungere strisciando la lunghezza
45 millim. Rechiamo qui appresso
di
—
cilindrici.
N.
f.
N. 3.
2.
30
22
»
8
9
7
»
6
7
6.
mill.
Altezza
La
dimensioni di 3 individui
):
(
N.
Lunghezza
Larghezza
le
1
conservati nell'alcool
1/2
19
conchiglia della T. Beccarli pel suo aspetto crepicluliforme,
pei caratteri del suo apice e della sua columella
non può confon-
dersi con altre.
Io conosco due sole specie di testacélle somiglianti ad essa per
forma
la
della loro conchiglia, e sono: la T. JBrondeli
La prima
Algeria, e la T. arymonia, Bourg. di Capri.
Bourg, di
se
ne di-
stingue facilmente perchè la sua conchiglia è superiormente con-
vessa ed ha
1'
apice smussato
,
nonché per
altre
differenze note-
volissime nella forma della columella; la seconda ne differisce perchè
ha la conchiglia angolosa anteriormente, meno ristretta posteriormente e munita di un apice poco prominente ed assai ricurve.
Le altre testacélle a me note sono caratterizzate da conchiglie
od
ovali
La
elittiche differentissime dalla mia.
specie sopra descritta
Odoardo Beccari
villa di Ripoli,
11.
fig.
esemplari
compierne
il
,
dall'egregio amico
Issel.
sp.
iv-vi.
posso dare
conchiglia, poiché
gli
mi fu comunicata
quale ne raccolse parecchi esemplari nella sua
presso Firenze.
Titrina,
Tav. V,
Non
il
il
nome uè
il
signor Dottor
la descrizione e
diagnosi di questa
D'Ancona che me ne favorì
non potè
per ragioni estranee alla di lui volontà
dono con
la descrizione
che mi riprometto di poter
pubblicare ben presto. Nonostante ho voluto in
questo catalogo
collocarla nel posto che deve occupare, figurandola
(*)
n.°
\
Le misure della conchiglia date nella diagnosi
si
nelle tavole.
riferiscono all'individuo
—
73
—
Questa graziosissima specie abita nell'Alvernia (Casentino). E
diafana, verdastro chiara, ornata di sottilissime
poco ap-
tile,
«•
pariscenti strie.
12. *
Succinta elegans,
Risso.
Pisa, (S. Giuliano, Cascine).
Bagni
di
Lucca! Bientina
(
abbondante).
Var. Corsica, Moq. Tand.
Succinea Corsica, Shuttlew.
Il
signor Pecchioli determina dubitativamente l'esistenza di qne*
sta varietà nel Padule di Bientina, poiché, starebbe ad allonta-
narla
il
colore più sbiadito negli esemplari sui quali è dubbioso.
Del rimanente
gli altri caratteri
che Moquin-Tandon
gli
assegna
esistono tutti.
13. *
Succinea arenaria, Bouch.
14. *Zonites fulvus, Mùller.
Il
signor Issel dice averla trovata a San Rossore presso Pisa,
Gombo, ov'io però non
nelle vicinanze del
15.
potei
mai
rinvenirla.
Zonites Lavvleyanus, Bourguignat.
Mollusques nouveaux, litigieux ou peu connus.
decade, pag. 53, Tav. Vili,
fig.
—
Troisieme
11-14, 1863.
Graziosa conchiglia, della quale piacemi riportare qui
la diagnosi.
Testa minutissima, anguste umbilicata, globosa depressa, supra valide convexa,
hialina, fragillima, albido-cry stallina,
quandoque subviridula, sublevigata,
vel
—
ansub valida lente striatula; spira convexo tectiformi; apice obliosissimo;
fractibus A l/t ad S convexiusculis, regulariter crescentibus, sutura impressa
—
in medio subangulato
apertura parum
pensioniate acuto, recto, intus ad marginem basalem leviter subincrassato; margine cotumellari subpatulo ac replexo.
separatisi ultimo
paululum majore,
obliqua, lunato-rotundata
;
Altezza millim
1
Diametro
1
Questo Zonites,
il
»
più piccolo che
si
conosca in tal genere, fu
raccolto presso Firenze nelle alluvioni dell'Arno dal signor Pecchioli e dedicato dal signor
Montecchio.
È
Bourguignat
da presumersi, dice
il
al
mio amico Lawley
di
succitato signor Bourguignat,
che questa specie, miniatura della Zonites Petronellae, (Helix Peronella,
Charp.) sia un rappresentante di questo negli Apennini
Toscani che dominano Firenze.
16.
/ Zonites
Pisa, Firenze.
nitidus, Mùller.
—
17. *
Bagni
-
74
Zonites Leopoldianus, Charp.
di
Lucca
(
!
Gmel? ), Ripafratta, Fauglia,
M. Oliveto e presso Montauto).
di grande sviluppo, da 28 a 30
Z. oìivetorum
(Colline Pisane). Firenze (presso
Gerfalco, in esemplari bellissimi,
,
Travale (paese sulla Cecina), poco abbondante e di minori
mill.j
dimensioni (Pecchioli). Siena.
Zonites nitens, Gmeliu.
18.
Il
signor Pecchioli trovò questa specie una sol volta a Firenze
Arno.
nelle alluvioni dell'
Zonites lucidus, Drap.
19.
Raccolto dal succitato signor Pecchioli a Settignano, in abbon-
danza in una cantina della propria abitazione. Isola d'Elba.
(Issel).
20. * Zonites cellarius, Miiller.
Pisa, Settignano (raro).
Montauto
(Un
solo individuo che ri-
corda la forma dello Z. obscuratus. Porro. Collezione Pecchioli).
Bagni
Lucca!
di
21. *
Zonites obscuratus, Porro.
22. Zonites Tillae, Mortillet.
Zonites MortiUeti, Stabile.
Firenze, (raro, Pecchioli).
23. * Zonites cristallinus, Miiller.
Arno
Pisa. Alluvioni di
ed argine dei
e Serchio.
Firenze (Detrito dei campi,
fossi).
24. * Zonites hydatinus, Rossm.
Montecchio (abbondante nei
prati.) Alluvioni
d'Arno.
25. Zonites Oerfalchensis, Pecchioli.
Zonites Gerfalchensis, Pecchioli.
Bullettino Malac.
Anno
It.
1868, pag. 52.
Zonites MortiUeti, Pecchioli (non Stabile). Bull. Malac.
sopra, pag. 25, Tav.
Il
II,
signor Pecchioli
come
It.
Fig. 8-12.
trovò questa bella specie
una
sol volta
a
Gerfalco ed in pochi esemplari in unione al Zonites heopoldianus.
26. Zonites glaber, Studer.
Lucchese, (Collezione Caluri).
27.
Zonites striatulus, Gray.
L'ho trovato qualche volta
(Cascine di Pisa) sotto
gnor Caluri
ma
in pochi esemplari a S. Rossore
le foglie putride.
di Pisa, della località
Lo
possiede anche
il
si-
medesima.
28. * Zonites diaphanus, Studer.
Detriti di
chioli).
Arno
(
in Issel, cat. ec.
Bagni di Lucca! Montecchio.
),
Firenze, nei campi
(
Pec-
—
poma?
29. Zonltee
—
75
Aid.
signor Pecchìolì non ò sicuro della Aefarmjmamtnw
Il
conchiglia, da
30. *
q
Helix pygmaea, Draparnand.
Bagni
Pisa,
di
campì a Firenze.
raccolta nel detrito dei
Ini
di Lucca! Firenze
di Bobe-li.
Abbondante,
meno comune
della prece-
(Giardino
Pecchioli).
Helix rotundata,
31.
Bagni
di
Lucca
Miillcr.
Firenze
!
(
Boboli
,
dente). Gerfalco (ai piedi dei castagni nelle selve, e verso Montìeri).
Var. Turtonii, Moquin-Tandon. Hist. nat. des Moli, de France.
Voi. n, pag.
107.
Helix Turtonii. Fieni. Brit. anim. 1838, pag. 269.
Pisa.
Un
32. *
solo esemplare
donatomi dall'egregio signor Carrara.
Helix obvoluta, Mailer.
Detriti del Gonibo; Fiorentino, Lucchese, in magnifici esemplari,
Maremme
Colline pisane (mia collezione),
toscane, Volterra (Ca-
lmi). Firenze (nel bosco della Certosa). Gerfalco.
33. Helix angygyra, Ziegler.
Vado molto a rilento a collocare questa
talogo,
quantunque
menzionata
sia
L'autore di quest'ultimo che, per quanto
pure non mi permetto
per due sole
non
raccolte
se stesso.
così determinati,
ma
quale è
sì
di Lucca.
Ignoro
s' ei
abbia visitato
gli
esemplari
poiché la presenza di questa Helix in Toe,
quel che più importa,
ho ben luogo a supporre che
appartengano di preferenza
finiti
Bagni
conosca benissimo,
V.), avea posto questa specie fra quelle
scana sarebbe cosa del tutto nuova,
fatto isolato,
io
nominare non essendosi mostrato che
di
iniziali (U.
da
specie nel presente ca-
quello dei
iu
gii
alla precedente
affine e sol distinguibile
un
esemplari così de-
H. obvoluta,
colla
per uno studio un poco ac-
mi confermo semprepiù in tale opinione osservando che
H. obvoluta non è accennata in tale catalogo.
34. Helix lenticula, Fer.
Con mia grande sorpresa ricevetti questa graziosa specie in due
curato; e
l'
esemplari dall'amico signor Carrara, che egli trovò a poca distanza
da
S.
Giuliano, presso Pisa, sopra
un monte. Credo che
trovata in Toscana per la prima volta.
di raccoglierla
fino
nuovamente
feci
alcune gite in quella località, che
ad ora riuscironmi infruttuose.
35. *
Helix mnbilicaris, Bramati.
Helix hispana, Linneo (in
sia stata
Confesso che desideroso
Issel,
cnJ-al.
ec
)
—
Helix planospira, Lamarck.
Ripafratta,
ma
Ad. sans
(partirti)
Monti Pisani, Bagni
suaccennato catalogo
il
—
76
di
E
la specie tipica.
»
il
da questa
tratto che corre
Lima, nonché in tutta
VII, 1822.
di
«
dice
Bagni
Lucca e in
molto rara
Borgo
bensì abbondantissima in vicinanza del
tutto
vert.,
Lucca! (Non è certo
ai
ponte di ferro sulla
località al
la Valle di Serchio verso
Garfagnana), Lucca, Colline pisane, Gerfalco
Castelnuovo della
Settignano, Tra-
,
Ombrone, Garfagnana.
vale, Vallombrosa,
Var. A. ippica.
du Piémont, pag. 62.
Stabile, Moli. terr. viv.
a) Illirica, Stabile (Loc.
cit.).
Lucca, un solo esemplare (mia
P) Italica,
E
*
*
*
la
Stabile (loc.
coli.).
cit.).
forma più comune in Toscana.
Testa minuta granulata, et in primis anfractibus,
Livorno, (Stabile,
In seguito
loc.
pubblicato nella sua opera or
citata
necessario dare a questa specie
ziare, per eccezione
,
al
ornata.
cit.).
savie osservazioni che
alle
pilis raris, ereclis
nome
il
(
nome
),
credo
che sarà
di umbilicaris, e rinun-
più antico
Linneo non sarebbe esatto, né precisa
signor Prof. Stabile ha
il
pag. 55
1
;
la
d altronde
il
nome
di
diagnosi, oltreché vi-
vrebbe a spese della chiarezza della nomenclatura.
Helix cingulata, Studer.
non fa cenno del tipo che io ricevetti delle Alpi Apuane
per le mani dell egregio amico signor Dott. Carlo Regnoli.
Var. * major. De Betta e Martinati.
36. *
L'Issel
1
Bagni
di Lucca.
Var. * inornata. Rossmàssler.
Bagni
Lucca
di
Var. * Apuana,
(rara).
Issel.
Cat. dei Molluschi di Pisa, pag.
Alpi Apuane.
Ne
ricevetti io
10.
pure alcuni esemplari della me-
desima località dal suddetto signor Regnoli.
Var. bidona. Rossmàssler.
Alpi Apuane. (Regnoli, rara).
Var. Anconae, Mihi.
Bullettino Malac. Ital. 1868, pag. 40, Tav. Ili,
fig.
9-11.
Fu
parlato cred'io, abbastanza di questa specie perchè debba spendervi
altre parole
.
Il
signor D'
dall' Alvernia (Casentino).
Ancona me
1'
ha comunicata derivante
i
I
Helix pulchella, Draparnaud.
Detriti de] Gombo, alluvioni «li Arno, Hontecchio
37. *
l'i
ii.
poiché
[ssel:
io
ma non ho mai
bo ricevuta
la
«li
questa località
potuto riscontrare
il
In
;il*l
>• >
j
1
|
fide
I
molti esemplari che
tipo nei
passai in rassegna. Eguaio osservazione mi resulta dai cataloghi dei
signori Pecchioli e Calurì) Firenze (Detriti). Lucca. (L'ho ricevuta
in qualche quantità dall'amico
Carrara).
Var. lacviyata, Monke.
Var.
&,
Menke. Syn. Moli. 1830, pag.
Helix pulchella,
Var. B,
fìg.
laevis,
verni, hist.
Miill.
II,
Rossmàssler, Iconogr.
16.
1774, pag. 30.
vii,
viii,
1838, pagina
ti,
449.
Montecchio (Lawley), comune.
38.
Helix muralis, Miiller.
mura di cinta (ora
demolite), dalla parte interna,
Firenze. Sulle
non molto comune. Più abbondante
sui
muri
di
campagna
e spe-
cialmente per la strada che conduce a Fiesole (Pecchioli), Elba.
Var. conoidea, Mihi.
Un
pervenutomi da Firenze.
solo esemplare
Altezza
39. *
12
mill
Larghezza
lo
»
Helix serpentina,
Ferussac.
Pisa, Livorno.
Comune
in
ambedue
le
località.
Var. minor. Req.
Requiem
Pisa.
Cat.
1844, pag. 44.
Qualche volta unitamente
40. * Helix vermi culata,
al tipo.
Miiller.
Pisa, Firenze, Elba: comunissima.
Var. * campestris, Moq. Tand.
Pisa, Firenze, Elba.
Var. flammidata, Moq. Tand.
Firenze, Elba.
Var. pustulata, Moq. Tand.
Firenze, Elba.
Var. sonata, Moq. Tand.
Var. subfasciata, Requiem
Firenze (Pecchioli).
—
—
78
Moq. Tand.
Var. * exspàllescens,
Pisa, Orciano (Colline di Pisa).
Var. * concolor
Moq. Tand.
e Val di Nievole, Orciauo,
Var. * albida, Moq. Tand.
Pisa, Firenze, Monte Catini.
',
Pisa,
Monsummano
Mut.
scalaris.
Orciano (Pecchioli), Montecchio. (Lawley).
Un
(
comunissmia).
solo, magnifico
esemplare. Gli esemplari di Orciano, spettano, per la colorazione,
alle var.
campestris e concolor, Moq. Taml.
Accenno
frequenza in Fauglia (Colline pisane)
la straordinaria
delle varietà zonata, subfasciata,
eupallescens, in proporzione del
tipo che vi è raro.
41. *
Helix nemoralis,, Linneo.
Pisa, S. Rossore (Cascine di Pisa), Firenze, Cecina, Campiglia,
Gerfalco
(
non abbondante
)
Pietrasanta
,
,
Bagni
di
Lucca
!
Via-
reggio, Elba (Regnoli).
Var. * fasciata, Moq. Tand.
Var. * coalita, Moq. Tand.
Var. * interrupta, Moq. Tand,
Var. * lurida, Moq. Tand.
Var. punctella, Moq. Tand.
Var. * unicolor, Moq. Tand.
Var. * albina, Moq. Tand.
Mut. undulata, Mihi.
Bull. Malac. It. 1868, pag. 9, Tav. I, fig. 9, 10.
Questa mutazione così strana ed interessante si è mostrata in
un
solo individuo (mia coli.).
42. *
Helix aspersa.
Mliller.
Bagni di Lucca! Settignano, comune dovunque.
Var. * zonata, Moq. Tand.
Var. * obscurata, Moq. Tand.
Var. flammea? Moq. Tand.
Pisa, Lucca,
Non
è precisamente,
ma
assai affine, possedendo nel colorito
fondo castagno cupo con una
glia poi le
detta.
lista gialla,
fiamme longitudinali
Var. * virescens, Moq. Tand.
Var. minor, Moq. Tand. Pisa.
uu
su tutta la conchi-
caratteristiche della varietà sud-
(Collezione Pecchioli) Pietrasanta.
Var. * grisea, Moq. Tand.
e
7!)
Var. tenti ior, Moq. Tand.
Var. * globosa, Moq.
Livorno.
Tand.
Var. * conoidea, Moq. Tand.
]]
signor Caluri ha trovato due esemplari
per la colora/Jone
approssimano
si
alla
questa varietà che
di
varietà unduUxta
Moq.
.
Tandon.
Mut. scalari?.
Bellissimo esemplare appartenente al R.
cato sopra animale in cera dal
glia alla figura che ne
ma
Fig. 3),
dà
Museo
valente signor Mariotti.
Pérussac (Hist. nat.
il
è più slanciata,
di Pisa,
giri
i
collo-
Assomi-
Tav. XIX,
ec.
più staccati, più obliqua, e
l'ultimo giro più sviluppato.
Pisa (Giardino botanico).
43.
*Helix lucorum,
Firenze
Lucca
sulla
,
Monte Morello
Bagni
,
sponda
44. *
Lucca
di
Comune
Fivizzano
,
(
,
Alpi Apuane
Più propriamente
(
Borgo
al
Regnoli
di
),
Lucca
sinistra del Sercliio).
Helix aperta, Bora.
Maremma
Pisa,
!
Mùller.
Toscana, Settignano, Bagni di Lucca!
dappertutto.
Var. * brunnea, Requiem
Var. * viridis, Requiem
Var. * pallida, Moquin-Tandon.
Var. * major, Moquin-Tandon.
Var. minor, Caluri.
Di questa varietà pochi esemplari
dei
Monti Pisani.
45. Helix cincia, Mùller.
Tredozio (Pecchioli).
E
ivi
abbondante
e
presenta esemplari di
grandi dimensioni.
Var. albina.
Helix
othis,
Meneg. olim.
Helix Pollimi,
Con
tale
Da Campo
determinazione ho
un esemplare
1
(
).
io riscontrato nel
e trovato vivente fra la terra boschiva di S.
1'
R. Museo di Pisa
collocato dal signor Mariotti sopra animale di cera,
orto botanico.
La
Rossore portata nel-
conchiglia ha un'altezza totale
—
di circa
tre
(*) Di una conchiglia vivente nella Provincia Veronese.
Relazione letta alla
Accademia di Agricoltura
Commercio ed Arti di Verona
da Benedetto Da
Campo, (-13 Agosto 4849).
,
,
—
centimetri,
e
nell'ultimo giro
è larga
S.
e senza che
mai
un
il
tipo sia stato
fatto
molto singolare,
perfluo di notare
Campo
sull'
21 millimetro. La
ivi
rinvenuto uè da me, né da
direi quasi incredibile.
Credo su-
riguardo alla relazione data dal
ciò che,
Hélix Pollimi
circa
Rossore in esemplare così isolato,
presenza di questa varietà in
altri, è
—
80
,
disse
il
De
Betta nelle sue
Da
Osser-
«
vazioni » pubblicate dal medesimo nel 1852.
46. Helix aculeata, Miiller.
Questa rara e tanto graziosa conchiglietta è stata raccolta in
due
soli
esemplari dal signor Pecchioli nel detrito, sotto
del Parterre a Firenze
,
e dal
signor Carrara
(
mia
le siepi
coli. )
in tre
esemplari nel Lucchese (Gragnano).
47. *
Helix rupestri®, Studer.
Gombo. Pisa ( sul tronco di un platano
Campiglia. Bagni di Lucca! (È enumerata fra
Detriti del
botanico).
non
nell' orto
le specie
raccolte dall'autore del catalogo). Vallombrosa.
48.
Helix incarnata,
Miiller.
Mercatale (Pochi esemplari sulle scope, Pecchioli).
49.
Helix cantiana, Mont.
Firenze, Fiesole,
Bagni
di
Lucca! (Tra
le
specie
non
raccolte
dall'autore del catalogo).
Var. Galloprovincialis, [ Dupuy
Helix carthusiana, Drap, non Muli.
Lucca, alcuni pochi esemplari (mia collezione).
Var. minor. Moq. Tand.
Mercatale, due soli esemplari (Pecchioli). Bagni di Lucca!
Var. rubescens, Moquin Tandon, Isola d'Elba.
50. * Helix rubella, Risso.
Alpi Apuane.
51. *
Helix carthusiana,
Miiller.
Var. * lactescens, Moq. Tand. ^Elba.
Var. rufescens, Caluri.
Pisa. Gli esemplari di questa varietà sono d'un bel castagno cupo.
Var. * minor. Moq. Tand.
Pisa, in
minor quantità
del tipo, Settignano. In questa località
è invece in proporzioni inverse. Elba.
(continua)
Dott. Cammillo Gentiluomo Redattore.
Raffaello Puntoni Gerente responsabile.
AVVISO
ROBERTO LAWLEY
DI
MOXTECCIIIO, PRESSO PONTEDERA
,
TOSCANA.
rende noto ai Malacologhi Italiani e Stranieri come,
possedendo alcune belle collezioni di Conchiglie
plio-
fossili
ceniche della Toscana, sarebbe disposto a cederle in cambio
di Conchiglie
verso altre collezioni
o marine, sia
fluviatili
fossili di
sia viventi
,
terrestri
qualunque epoca e terreno.
Invita per conseguenza tutti coloro che fossero disposti
ad approfittarne, ad
plari
disponibili
onde tentare
,
di
indirizzargli
eh' egli
i
loro Cataloghi di
contraccambierà tosto
esemsuoi
coi
trovarsi daccordo sui cambi medesimi.
Indirizzare lettere affrancate al suddetto, ovvero anche
al nostro Ufficio,
Una
Società
Via
di
intento di combinare
S.
Francesco N.° 23.
Malacologia diretta specialmente allo
utili
posta ora a Frankfort
s.
cambi fra
M.
—
i
collezionisti si è
com-
Tra breve ne daremo più
esatto ragguaglio.
La
il
qualità degli articoli onde sono composti questo ed
venturo fascicolo, come pure una particolare disposizione
delle figure nelle tavole,
obbligarono
il
ritardo
di pubbli-
cazione del fascicolo presente, onde fosse contemporanea a
quella dell'altro.
IL
BULLETTINO MALACOLOGICO ITALIANO
col
La
numero venturo compie
il
suo primo anno
Direzione, onde rendere ognor più accetti
e le sue fatiche, ed onde secondare
sima parte de' suoi
turo anno
littorali
ha
associati,
(1869) anco
il
marine dei
portando a 32
5
di
Lire 9,
»
a domicilio
—-
le
Abbuonanienlo
Estero
franco
nostri
prezzo rimane inalterato.
Il
Italia
(
mas-
deciso di occuparsi col ven-
e delle fossili dei nostri terreni
Prezzo annuo
suoi sforzi
desiderio della
delle Conchiglie
pagine di ciascun fascicolo.
i
vita.
di
pagamento
10,
—
—
antic pato
;
).
Dirigersi con lettera affrancata ed accluso vaglia postale al
Redattore del Bidlettinò Malacologico Italiano,
Via S. Francesco N.° 23, Pisa.
Unico deposito presso
Preghiamo Chi
di
raccomandare
ci
il
sig."
Ermanno Loescher
— Torino.
vuol dirigere dei Biglietti di Banca
la lettera,
come preghiamo quei Signori
che abitano negli Stati ove ha corso carta moneta, di non
inviarcela
,
poiché in Italia non ha
avrebbe la nostra presso di Loro.
corso
,
come non
lo
BULLETTINO
MALACOLOGICO
I
TALI A N O
MOLLUSCHI TERRESTRI E D'ACQUA DOLCE
Anno L
— 1868
Numero Sesto
Novembre
—
Dicembre
PISA
TIPOGRAFIA DEI FF.
Premiati
all'
NISTRI
Esposizione di Parigi, 1867
1868
SOMMARIO
DEL NUMEBO
Catalogo dei Molluschi terrestri e
nuazione e
SESTO
fluviatili
della Toscana
(
Conti-
fine).
LIBRI RICEVUTI IN
DONO
Steobel P. Alcune note di Malacologia Argentina.
Unitamente a questo numero gli Associati troveranno il frontee 1' indice promessi
più una copertina per rilegare l'intero
spizio
,
volume.
L' abbondanza delle materie
ci
ha impedito, nostro malgrado,
di
terminare in quest' anno la Rivista Bibliografica della Lombardia. Ci
confortiamo nel pensare che in realtà non la lasciamo tronca a mezzo
,
poiché la rivista di ciascun
libro, forma, di per sé,
un
articolo
separato.
Piccola Corrispondenza
il
—
Per la suddetta ragione non fu possibile pubLoro catalogo, che vedrà immancabilmente la luce nel pri-
F. V. Milano.
blicare
mo numero
del secondo anno.
bulletti.no ma la colo gì co
ITALIANO
MOLLUSCHI TERRESTRI E D'ACQUA DOLCE
Anno
Novembre-Dicembre
I.
i
k
«j
Nnmero
«
Catalogo dei Molluschi terrestri e
della Toscana.
— Di
[Continua sione e
*Helix
52.
Val
fine.
C.
,.
fluviatili
Gentiluomo.
Vedi pag. 80)
Olivieri, Ferussac.
di Nievole,
Maremme
Toscane.
53. *
Helix cinctella, Draparnaud.
Firenze (sulle mura della città, or
Pisa,
Bagni
demolite). Settignano.,
Lucca!
di
Var. *fusca, Moq. Tand.
Var. * fasciata, Moq.-Tand.
54.
*Helix apicina, Lamarck.
Rossore, in vicinanza del mare). Livorno.
55. * Helix conspurcata, Draparnaud.
Pisa
(S.
Pisa, Firenze
(comune,
sotto le siepi e sui
muri
del torrente
Africo. Pecchioli). Elba.
56. *
Helix nnifasciata,
Viareggio, presso
57. *
Pisa,
ca! (H.
il
Poiret.
mare.
Helix profuga, A. Schrmdt.
Maremme
Toscane, Val di Nievole, Firenze, Bagni
di
Luc-
caperata, Mont?).
Questa specie è dovunque comunissima.
Var. * Etnisca, Issel, (catal. cit.)
Var. * major, Issel, (catal. cit.).
Il
signor Pecchioli raccolse a Firenze, sul greto dell'Arno, questa
—
82
14
varietà in dimensioni di fino
—
maggior diametro,
di
mill.
e
10
mill. di altezza. Siena (Caluri).
Var. fusca, (Pecchioli).
Conchiglia di piccole dimensioni, di un colore scuro uniforme T
ed una sola fascia bianca e sottile nell'ultimo anfratto.
58.
Helix ammonis, Schmidt.
Pisa (Caluri). Settignauo (Pochi esemplari trovati dal signor
Pecchioli presso
il
Ponte a Mensola
e
sull'argine di
questo tor-
rente).
59. *
Helix neglecta, Draparnaud.
Pisane,
Colline
Val
Nievole e Firenze.
di
Rapolano
(
presso
Siena).
Var. vulgaris, Moquin Tandon.
Var. * ochróleuca, Moquin Tandon.
Var. *fuscescens, Moquin Tandon, Firenze.
60. * HeliX cespitum, Draparnaud.
Monti Pisani. Bagni
Lucca! (vive presso
di
Borgo
il
in analoghi
ec.)
siti
di
Lucca
comunissima
sulle Colline quasi prive di vegetazione; è del resto
in tutta la Valle superiore del Serchio
— Catal.
Fivizzano (Bellissimi esemplari di dimensioni fino a 28 mill.
Pecchioli).
Var. * minor, Moq. Tand.
Var. * trivialis, Moq. Tand.
Var. * élegans, Moq. Tand, Monte Catini (Caluri).
Var. lentiginosa, Moq. Tand., Isola dell'Elba.
Var. Terverii, Michaud.
Helix Terverii, Mich, Compi., 1831, pag. 26.
Ho
ricevuto questa graziosa varietà da Lucca, comunicatami in
diversi esemplari dal signor Carrara.
golarmente crescenti e convessi
La
,
E
composta
sutura marcata
parte superiore della conchiglia è di
un
di sei
1'
;
giri re-
apice è nero.
color cinereo alquanto
lucente, l'inferiore è biancastra, ornata di varie fascie nere o scure,
continue
le
L'ombelico
più
volte,
ma
tal fiata
composta
di linee
o punti.
è alquanto stretto, l'apertura rotonda.
Questa conchiglia misura un' altezza di circa 10 ad 11 millimetri ed una larghezza di 18 a 20.
61. *
Helix pisana,
Miiller.
Pisa (Gombo). Viareggio, Livorno, Elba.
Var. * Menkeana, Moq. Tand.
Var. limolata, Moq. Tand.
—
8:3
—
Var. * interrupia, Moq. Tand,
Var. pu/n,ctella, Mo(|. Tand.
Var. * bifrons, Moq. Tand.
Var. * mariti/ma, Moq. Tand.
Var. * concolor, Moq. Tand.
Var. * albida, Moq. Tand.
Var. alba, Moq. Tand.
Var. globosior, Moq. Tand.
Al gombo ed a Viareggio questa
specie
trovasi
sulla
del mare, a Livorno sulle Tamarisco che fiancheggjanq
La
spii
pas eg-
giata lungo mare, che conduce ad intignano.
*Helix
62.
yariabilis, Draparnaud.
Pisa (comunissima), Livorno (Ardenza ed
Bagni
di
Antiguauo), Siena
Lucca! Elba.
Var. * fasciata, Moq. Tand.
Var. * subalbida, Moq. Tand.
Var. bifascìata, Moq. Tand.
Var. ochroleuca, Moq. Tand.
Var. *
tessellata,
Moq.
Tanti.
Var. hyposona, Moq. Tand.
Var. *lutescens, Moq. Tand.
Var. albicans, Moq. Tand.
Var. depressa, Requiem
Var. submaritima, Moq. Tand,
Var. globosior, Caluri.
Un
solo esemplare di Siena.
03.
*Helix
lineata, Olivi.
Gombo, Foce d'Arno, S. Rossore,
Var. * vittata, Moq. Tand.
Var. * inaura, Moq. Tand.
Var. * interrupta, Moq. Tand.
Elba.
Var. * lutescens, Moq. Tand.
64.
*Helix pyramidata, Drap.
Pisa (Tomboli di Coltano
),
Livorno, Firenze (sull'argine del
Mugnone). Settignano (sull'argine
ed altre piante e sui muri presso
dante. Pecchi oli).
Var. * fasciata, Moq. Tand.
Var. * monozona, Moq. Tand.
Var. hypogramma, Moq. Tand.
del torrente
S.
Africo, sui cardi
Maria a Civerciano, abbon-
—
—
84
Var. * marniorata, Moq. Tand.
Abbonda a Fauglia, ove raramente
rinviensi
il
tipo.
Livorno,
Rapolano.
Var. alba, Moq. Tand.
Var. * sabulosa, Moq. Tand.
*Helix
65.
terrestris, Pennant.
Livorno.
Helix trochoides,
66.
Poiret.
Pisa (Cascine).
67. *
Helix barbara, Linneo.
Pisa, Calci,
Agnano, Firenze (comune), Montecchio (abbondan-
tissima).
Var. * fasciata, Moq. Tand. Elba.
Var. *Astieri, Moq. Tand. Elba.
68. *
Helix acuta,
Miiller.
Pisa, (prati, campi, rive d'Arno), Firenze (non
comune) Elba.
Var. * imifasciata, Moq. Tand.
Var. * bisona, Moq. Tand.
Var. articulata, Moq. Tand.
Var. * strigata, Moq. Tand.
Var. alba, Moq. Tand.
Var. * élongata, Crist. e Jan.
*Bulimus
69.
decollatus, Linneo.
Pisa, monti Pisani,
Maremma. Firenze, Settignano; comunis-
sima.
Var. turricula, Moq. Tandon.
Isola d'Elba (Issel).
Var. albinos, Moq. Tand.
Var. major, Moq. Tand.
Var. minor, Moq. Tand.
70. Bulimus montanus, Draparnaud.
Bulimus montanus, Draparnaud, Tabi. Moli., 1801, pag. 65.
Settignano.
Il
signor Pecchioli così
si
esprime, relativamente a
questa specie da lui raccolta nella citata località. « Trovato
me una
sola volta e con
adulti ed
71.
grande meraviglia in due
uno giovane, nel bosco
Bulimus obscurus,
Helix obscura, Muli. Verm.
della Selva ».
Mailer.
hist.,
1774,
Settignano (con la precedente, sotto
falco.
Fiesole.
da
soli individui
II,
pag. 103.
le pietre.
Pecchioli). Ger-
—
-
85
72. * Bulinili* tridens, Affiliar.
Alluvioni
(presso
il
d'
Arno, monti Pisani, Val
Xievol»-,
di
S<4tignaii<>
ponte a Mensola).
Var. * unidcntatus,
Lssel.
Catalogo citato, pag. 18.
Var. major, Menke.
73. *
Bulimus quadri deus, Miiller.
Gombo. Pisa. Monte
Calvi (Ma-
Alluvioni d'Arno, Detriti del
remma
Settignano
).
(
sotto le pietre
margine
sul
,
dei fossi, dei
campi, non però molto abbondante).
74. *
Bulimus subcylindricus,
Linneo.
Rossore (ne\Y humus).
S.
Var. exigua, Menke.
Lucca. Sono graziosi esemplari diafani, di un corneo chiaro,
un
di
lucido brillante.
75. * Caecilianella acicula, Miiller.
Pisa
,
Firenze
(
e
specialmente per la
strada
che conduce a
Fiesole).
76. Caecilianella Liesvillei, Jan.
Bourguignat, Amen. Malac, T.
Firenze (Pecchioli).
Un
I,
pag. 217.
solo esemplare, nella località istessa che
la precedente.
77. *
Ferussacia aciculoides, Jan.
Caecilianella aciculoides, Jan, in lssel, cat.
cit.
Pisa, Firenze (insieme alla C. acicula).
78. Ferussacia
Hohenwarti, Rossmassler.
Achatina Hohenwarti, Rossm. Icon. IX, X, 1839,
1864.
fig.
— Mollusq.
nouv.
litig.
où peu conn.,
fase.
657.
fig.
Ferussacia Hohenwarti, Bourguignat, Malac. Alg. T.
II,
p. 33,
VI, Tav.
XXX,
9-11.
Ad
onta che
il
signor Bourguignat dichiari questa specie pro-
pria della provincia Toscana, oltre ad altre Italiane, (Mollusq ues
nouv. ec,
fase.
VI, pagina 183)
io
non
e di Montecchio in ben scarsi esemplari.
la
La
conosco che di Pisa
conchiglia è a imo
avviso somigliantissima alla citata figura (tipo), che ne dà
il
Bour-
1
guignat, massime nell' aspetto dell apertura.
79. * Clausilia laminata, Montagu.
Pisa, Firenze, Gerfalco, Travale, Siena.
Var. * major,
Maremma
plari
D
1
Ancona.
Toscana, Firenze, Gerfalco, Montauto, Lucca (esem-
un poco più
piccoli).
—
8G
—
Wagner.
80. * Clausilia alboguttulata,
Alpi Apuane, Lucca, Pietrasanta, Bagni di Lucca! Rapolano.
Var. punctata, Michaud.
Questa varietà collocata (almeno così sembra dalla sinonimia)
dal signor Issel col tipo, trovasi in magnifici esemplari sulle
mura
della città di Lucca, nascosti nella corteccia degli alberi che ador-
È
nano quella passeggiata.
Var. * obésa,
Issel.
comnuissima. Bagni di Lucca!
ivi
Cat.
pag. 20.
cit.
Lucchese (presso Ripafratta).
Var. * nigra, Pecchioli.
Issel,
cat.
pag. 20.
cit.,
Volterra, Poggio a Monti, presso Pomarance.
Var. elegans,
Milli.
Mi furono comunicati
dal signor Issel alcuni esemplari di
una
varietà della Clausilia alboguttulata provenienti da Vallombrosa.
E
1
più piccola del tipo, più rigonfia, coli apice più ottuso, le strie
più fortemente accennate
maggiormente
reflesso.
1'
,
apertura più rotonda
il
,
peristoma
Trovasi in abbondanza.
81. * Clausilia bidens, Linneo.
Bagni
Pisa, Viareggio, S. Giuliano, Caprona,
di
Lucca! Livor-
no, Firenze, Elba, Siena (esemplari più piccoli del tipo).
83. * Clausilia solida, Draparnaud.
Pisa, Firenze, Settignano.
Bagni
di
Lucca
!
Elba.
83. Clausilia plicata, Draparnaud.
pag/ 72, Tav.
Drap. Hist. Moli. 1805,
Questa specie fu raccolta a Firenze
all'
IV,
15,
fig.
Isolotto
16.
delle Cascine
nelle alluvioni dell'Arno, dal signor Piccioli, Ispettore del
di Firenze,
che ne fé dono
al
Museo
signor Pecchioli.
84. Clausilia plicatula, Draparnaud.
Drap. Hist. Moli., 1805, pag. 72, Tav. IV,
fig.
17,
18,
(non
Payraudeau).
Helix plicatula, Fér., Tabi. Syst. 1822, pag. 67.
Io ritengo questa specie
la
fauna Toscana. Infatti
come un acquisto
la di lei
assai importante per
presenza qui, allaccia in certa
guisa, per la distribuzione geografica, la parte settentrionale dell'Italia
(Lombardia), con gli Abruzzi (Martens, Malac. Bl. 1868,
pag. 81). Gli esemplari che io posseggo del Lucchese, donatimi
dal signor Carrara, posti in confronto con quelli avuti dalla
bardia, sono
vessi,
un poco più
rigonfi, e
con
i
giri
Lom-
un poco più con-
non però tanto ch'io li giudichi appartenenti alla var. inMoquin Tandon (Opera cit. Voi. II, pag. 341). Il signor
fletta, di
—
1
87
—
Vocinoli ne raccolse pochi esemplari nel Senese (Ger&leo),
un olmo,
la scorza di
i
quali certamente non
dere col tipo, poiché sono un poco più
ma
più rigonfi,
il
si
ciò che più fa strano, à
ben marcati
e distinti.
proporzione
in
forma
la
cui bordo columellare è dritto assolutamente,
estremità due angoli
possono confon-
piccoli, ed
del
peristoma,
formando
tengo queste differenze così piccole e forse accidentali
una nuova
valere l'importanza di
Var.
Vallombrosana,
Tav. V,
fig.
all'*
nondimeno
<'iò
da
,
due
ri-
non
varietà.
Issel.
7-10.
I caratteri di questa varietà sarebbero costituiti dall'insieme di
due major ed in/lata
quelli delle
l'
essere più
grande
e
vessi, e le coste più elevate.
me,
di
di
Moq. Tand.
(loc. cit.); oltre al-
più ventricosa del tipo ha
i
giri
più con-
Nei quattro esemplari che ho presso
riscontro l'apertura in proporzione del tipo, più piccola.
Lunghezza
mill.
Larghezza
14
3
»
Vallombrosa (Doria).
85. Clausilia
Tav. V,
fig.
Apennina,
Issel.
11-14.
et irrcgulariter coslulata. Anfractus 12, sutura
profunda separati. Apertura ovali-pyrìforniis peristoma interim, carneo, rcflexo. Lamella supera apparens, obliqua: infera arcuata. Plicae interlatnel-
Testa rimata, fusiformi, oblique
,
lares 5, aequaliter clistanles.
Clausiìium?
Conchiglia fusiforme, alquanto
ventricosa, costata
non rego-
larmente ed obliquamente, con 12 anfratti poco convessi,
le
suture ben profonde e marcate.
con
la lamella
La
ma
con
apertura è ovale piriforme,
superiore obliqua, l'inferiore arcuata, e
pieghe interlamellari ben distinte ed eguali.
Il
con
tre
peristoma è con-
tinuo, spesso di color carneo. L'apice ottuso è mamellonato.
La
fessura ombelicale è stretta e profonda.
Altezza
Larghezza
Specie strettamente affine alla precedente
var.
mill.
»
14
3
(scarsi).
Clausilia plkatida
VaUomòrosana. Se ne distingue però facilmente:
1.°
.
perchè
nel
tempo
profonde:
istesso che
2.°
Ammesso una
come
rità,
un
tale pubblicata, ed
mi
io
argomento
sia sottoposto,
sia deciso
della quale
,
avendo accolto eziandio
accordatole dal signor Issel, Egli ed
siamo costretti a dichiarar che
,
per
sarà
ad accet-
non
si
pos-
Per conseguenza avendola
solo esemplare.
dubbiamente, solo quando
si
genere Clausilia
a mille modificazioni e cangiamenti
,
la specie in
siede per ora che
fico
il
meno convessi, ha le suture più
meno elevate e meno regolari.
quanto a malincuore
facile a rilevarsi
nuova
giri
i
le coste
volta che
mille variate ragioni
tare per
ha
Per avere
il
nome
speci-
per l'amor della ve-
io,
riconosceremo nuova in-
la
caratteri di cui l'esemplare è fornito,
i
riprodurranno nella istessa guisa in
altri,
che forse
si
potranno,
in avvenire, raccogliere.
Vallombrosa.
86. Clausilia cruciata, Studer.
Studer, Kurz. Verzeichn, pag. 89.
Yallombrosa
(Issel).
Gli esemplari che io riscontro, in
quanto più corti e ventricosi del
numero
di quattro, sono al-
tipo.
87. Clausilia sp.?
Pure
di questa
un
ma
solo,
chese (S. Martino in Freddano).
elegantissimo esemplare del Luc-
La
facies della conchiglia nel suo
complesso (benché poi differentissima) è perfettamente somigliante
a quella della CI. lami/nata, Mailer.
lucente, con poche
si
osservano
coli'
strie,
aiuto della lente;
suture poco profonde.
E
fusiforme, corneo chiara,
che appaiono quasi scancellate anco se
ha 10
giri,
poco convessi, colle
Apertura ovale allungata,
la
lamella su-
periore appena tracciata, l'inferiore invece grossa, assai arcuata.
Senza pieghe interlamellari
nuo (^
,
bianco, spesso,
,
né
palatali. Il
Ha
reflesso.
peristoma non conti-
finalmente la lunetta, la
quale è grossa ed arcuata.
88. Clausilia Lucensis, Mihi.
Bull. Malac. It.,
1868, pag.
6,
Tav.
1,
fig.
1-3.
Lucchese.
89. Ealca perversa, Linneo.
Turbo perversus, Linneo. Syst, Nat. 1758, Ed. X;
(non Helix perversa, Linneo, nec Mùller).
Descrivo
l'
esemplare.
I,
pag. 767
—
Vupa
Bagni
et
Elisi,
1805,
\.
Aqui (Àppelius), Lucca (Carrara).
Pupa quinquedwitata, Boni.
di
90. *
Pisa,
—
Draparnand. Tabi Moli., 1801
fragili»,
Tav. IV, Bg.
89
Maremme
Toscane, Livorno.
Firenze (insieme alla ClausiMa bidens).
IJagni
<li
Lucca! Val
Ombrone.
d'
Var. * variegella, Crist. e Jan. Pisa.
Var. * minor, Moquin-Tandon. Pisa.
Var. * Juliana,
(cat.
Issel,
cit.).
Siena.
giovine signor Filippi, zelante ed intelligente raccoglitore
Il
molluschi, ha osservato nel raccogliere questa specie
località,
viene
che quanto più
meno
91. *
si
procede verso
l'alto,
<li
in diverse
la conchiglia di-
frequente, più piccola e più esile di struttura e pareti.
Pupa
avenacea, Bruguière.
Pisa (posature dell'Arno), Alpi
Bagni
cona), Lucchese,
di
Apuane
Lucca! (Fra
M. Beni (D'Annon raccolte dal-
(Caluri),
specie
le
l'autore del catalogo).
Var. * Apuana, Issel
(cat.
cit.).
Alla punta del Sagro, sulle Alpi Apuane.
92. * Pupa frumentum, Draparnaud.
Monti Pisani, Maremme Toscane. S. Giuliano, Settignano.
Var. * curia,
Issel,
(cat.
cit.).
Var. Apennina, Gharp.
Pupa Apennina,
Charpentier in Kiister, Chemn. Conch. cab. ec;
Pupa: pag. 105, Tav. 14,
1853, Voi.
III,
fig.
22-23. Pfeiffer, Monog. Hel.
viv.
pag. 545.
Settignano, abbondante fra le siepi (Pecchioli).
93. *
Pupa granum,
Pisa (detriti di
Arno
tante (abbondante fra
Draparnaud.
e spiaggia del
i
Gombo). Settignano, Mon-
cipressi, sotto le foglie secche, le pietre
ed al piede delle piante). Monti Pisani (S. Giuliano).
94.
*Pupa
Philippii, Cantraine.
Abbondantissima a Pisa ed Agnano
(
sorgenti di
acque mi-
nerali).
95.
*Pupa
biplicata, Michaud.
Pisa, Firenze (Boboli).
Var. * élongata, Porro.
96.
*Pupa
umbilicata, Draparnaud.
Pisa, Firenze (Boboli e Parterre, abbondante). Lucca.
—
Var. * graciiis, Issel (cat.
Pupa
97.
90
—
cit.).
secale, Draparaaud.
Draparaaud, Tabi. Moli. 1805, Tav.
%
Ili,
49-50.
Lucchese, rara.
98. * Pupa muscorum, Linneo.
Var. * edentida, Moq. Tandon.
Pupa Sempronio
99.
Cbarpentier.
Charpentier, Cat. Moli., Suiss. 1837, pag. 15, Tav.
L' ho ricevuta in
qualche quantità
nel Lucchese.
raccolse
dall'
L' ho confrontata
fig.
4.
amico Carrara che
la
II,
con esemplari di altre
e l'ho riconosciuta ad essi identica.
100. * Vertigo pygmaea, Draparaaud.
località
Detriti di Arno. Montecchio (abbonda nei detriti). Firenze, Lucca.
Un
solo esemplare.
101. *
Yertigo vertigo, Mont.
Pisa, Firenze (Parterre).
Var. nana, Moq. Tand.
Moquin Tandon,
op.
cit.,
pag. 408, tav.
Vertigo nana, Michaud, Compi.
XXIX,
fig.
11.
71, Tav. 15,
1831, pag.
fi-
gura 24-25.
Pupa
nana, Deshayes in Lamarck., Anim. sans. veri,
VIII,
1838, pag. 190.
Pisa
(S.
del tipo e
Rossore), Alcuni esemplari, forse
meno
un poco più
piccoli
rigonfi.
102. Yertigo autivertigo, Draparaaud.
Pupa
antiveriigo,
Draparaaud, Tabi. Moli. 1801, pag. 57.
Vertigo sexdentata, Férussac padre; Essai méthod. Conch. 1806,
pag. 124.
1822, pag. 68.
Vertigo septemdentata, Férussac, Tabi, syst.,
Montecchio
forse
(detriti).
un poco più
Potrebbe costituire una varietà, essendo
piccola,
ma
certamente coi
giri
più convessi e
le suture
più profonde.
103. * Yertigo muscorum, Draparaaud.
Pisa, Firenze.
104. Yertigo edentula, Draparaaud.
Pupa
Ili, fig.
edentula, Draparaaud. Hist. Moli., 1805, pag. 52, Tav.
28, 29.
Vertigo nitida, Férussac. Tabi, system. Moli.
1822, pag. 68.
Firenze (S. Maria a Montici). Pochi esemplari sotto
sconnesse di un muro (Pecchioli).
le pietre
—
Carychium tridentatnm,
105. *
l'isa
vamente a questa ultima
(Moli.
viv.
terr.
Località
du Piémont, pagina
Egual cosa posso
vessi.
(mali però
101).
si
*
L08) che
ed
giri
i
la
specie
Pisano, tra
esemplari del
gli
mnonnin
mi poco meno coni
trovano alcuni con suture profondissime.
Alexia inyosotis, Draparnaud.
Conovulus myosotis,
Livorno (Marzocco
107. *
dire per
K<!ati-
lignor Professor Stabile dice,
il
una forma un poco più allungata
Risso.
raramente virente).
Firenze (detriti,
Rossore),
(S.
—
91
[ssel,
in
e
cat.
cit.,
pag. 24.
Calambrone). Raro.
Alexia Firminii, Payraudeau.
Conovulus Firminii, in
Issel,
loc.
cit.
Livorno (Marzocco). Raro.
108. * Planorbis fontanus, Lightfoot.
Pisa. Assai raro.
109. * Planorbis complanatuH, Linneo.
Pisa, Bientina,
Maremma
Toscana.
Var. suhmarginatus, Moq. Tand.
XX, N.
Planorbis suhmarginatus, Crist. e Jan., Cat. 1832,
Pisa, pochi esemplari insieme al tipo.
Ho
un Planorbis colla mostruosità istessa figurata
(compi. Tav. XVI, fìg. 11, 12); che per quanto in
110. *
]
-.
un esemplare
dal Michaud
raccolto
di
nile credo poter riportare al
9
istato giova-
Planorbis complanatus.
Planorbis cai-hiatus, Muller.
Pisa, Firenze, Padule di Bientina (assai abbondante).
111.
Planorbis vortex, Linneo.
Syst. nat. Ed. X,
1758,
Planorbis compressus,
fìg.
I,
pag. 772.
Mieli.,
Compi. 1831, pag. 81, Tav. XVI,
6-8.
I signori Pecchioli e
Carrara trovarono questa graziosa specie
nei fossi fuori della porta a Lucca.
volta
ma
112.
La rinvenni
io
pure qualche
in pochi esemplari.
Planorbis rotuudatus,
Poiret.
Prod. 1801, pag. 93 (non Ad. Brongn.).
Planorbis vortex, var.
45. Tav.
II,
fìg.
(3.,
Draparnaud. Hist. Moli. 1805, pag.
67.
Pisa (Caluri).
113. *
Planorbis spirorbis, Linneo.
Pisa (Stradone delle Cascine). Firenze (nel detrito), raro. (Pecchioli).
—
92
—
Planorbis nautileus, Linneo.
Turbo nautileus, Linneo, Syst. nat., Ed. XII, 1767,
114.
(Un
Pisa (Caluri). Firenze.
baudito
alle
115. *
II, p.
1241.
solo individuo sull'argine del fosso
Cascine. Pecchioli).
Planorbis albus,
Miiller.
Pisa, Bientina.
Planorbis laevis, Alder.
116.
Cat. supplem. Mollus. Newcastl, in Trans. Newcastl., II, 1837,
pag. 337.
Planorbis Moquini, Requien. Coq. Cors. 1858, pag. 50.
Planorbis laevis, Moquin-Tandon
XXXI,
vola
fìg.
,
Op.
cit.
II, pag.
10-23.
Pisa (Caluri), Firenze (nel luogo istesso che
due
soli individui.
117. *
442, Ta-
PI. nautileus,
il
Pecchioli).
Planorbis corneus, Linneo.
Pisa, Livorno, Bientina, Firenze.
Var. * adelosius, Issel
Var. * niger, Issel
118.
*Physa
(cat.
(cat.
cit.).
cit.).
fontinalis, Linneo.
Pisa, Bientina.
119.
Physa
pisana,
Issel.
26. Bull. Malac. Ital.
Cat. Moli, di Pisa, pag.
fìg.
7,
Le
8,
7,
ricerche per rinvenirla in quest'anno furono infruttuose.
120.
Physa hypnorum,
Bulla hypnorum, Linneo.
Linneo.
Syst. nat. Ed. X,
Aplexus hypnorum, Gray, in Turton. Shells
225,
1868, pag.
(con nota).
fìg.
un
121.
Brit.
I,
pag. 727.
1840, pag,
113.
Var. pulchélla, Moquin Tandon, Op.
Pisa,
1758,
cit.
li,
pag. 456.
solo esemplare (mia coli.).
*Limnaea
auricularia, Linneo.
Pisa, Pistoia, Bientina (di
non grandi dimensioni
e
non comune),
Pratolino, Viareggio.
122.
Pisa,
*Limnaea limosa,
Bagni
Linneo.
di Lucca! (sulla
sponda
Var. intermedia, Moq. Tand.
Limnaea
intermedia, Férussac.
Var. vulgaris, Moq. Tand.
Limnaeus
vulgaris, C. Pfeiffer.
Var. crassa, Moq. Tand.
sinistra della Lima).
—
Limnaea
ovata, var.
B.
Limnaea peregra,
123.
Jiuccinum peregrum,
—
93
Qms.
crassa,
Moller.
Firenze (presso
Pietrasanta
(
1771,
Verni, hist.,
Miiller,
Limnaeus pereger, Draparnaud. TabL
Moli.,
II,
pag.
130.
1801, pag. 48.
ghiacciaje fuori di Porta 8. Gallo, Pecchioli),
le
abbondante
e grandi
in belli
esemplari
).
Bagni
di
Lucca! (sulla sponda destra della Lima), Lucca (esemplari magnifici).
*Limnaea
124.
stagnalis, Linneo.
Pisa, Firenze, Bientina.
Var. * subfusca, Moquin-Tandon.
Var. fragilis, Moq. Tandon.
Var.
Menke, Syn.
b.
125. *
Limnaea
Moli., pag. 38.
palustris, Miiller.
Pisa. Bientina, Firenze (con la peregra. Pecchioli).
Var. corvus, Moquin-Tandon.
Helix corvus, Gemei, Syst. nat. 1788, pag. 3665.
126. *
Limnaea truncatula,
Miiller.
abbondante in un piccolo fosso che si getta
nel Mugnone). Montecchio (detriti). Gerfalco (abbondante). Bagni
Pisa. Firenze (poco
di
Lucca! (sulla sponda destra della Lima insieme
alla peregra).
Livorno.
Var. obìonga, Moq. Tand.
Lymnaea obìonga,
127. *Ancylus
Bagni
128.
Bagni
129.
Put.
Moli. Vosg. pag. 60.
!,
Janii, Bourguignat.
di Lucca.
*Ancylus giODOSUS, Bourguignat.
di Lucca, Casentino, Livorno (Filippi).
*Ancylus costulatus,
Monte-Catini
Catalogo citato
,
Bagni
« se
di
Lucca
è dessa
130.
Verm.
appunto
*Ancylus
hist.,
1774,
?
(Così
si
esprime V autore del
questa specie deve sussistere nella nomencla-
tura, ritengo che quella da
Lima,
Kiister.
!
me
trovata sulla sponda sinistra della
»).
fluviatilis, Miiller.
II,
pag. 201.
Draparnaud, Hist. Moli., Tav.
II,
fig.
23, 24.
Serravezza (su una gora delle segherie dei marmi attaccato
alle
pietre ed a pezzi d'asse. Pecchioli). Gerfalco. (Nella Cecina, poco
distante dalla sorgente,
una
varietà che per certi caratteri
si
av-
vicina alla var. cycìostoma (Ancylus cycìostoma, Bourg.^), special-
—
mente per
la
forma
avanzato dei due
—
94
sua bocca, mentre
della
Pecchioli).
terzi.
Bagni
soli individui. Pecchioli).
di
Bagni
il
suo apice è più
Monte-Catini, (due
di
Lucca! (sulla destra della Lima).
131. * Yelletia lacustris, Linneo.
Ancylus
lacustris,
Linneo, in
Issel,
cat.
cit.
Lago di Massaciuccoli, presso Massa, Bientina,
132. * Cyclostoma elegans, Mùller.
Comunissima dovunque.
Var. albescens, Des Moul.
Firenze.
Pisa,
Comune
ma meno del tipo.
Pomatias patulum, Draparnaud.
sempre,
133. *
Var. montanus,
Catalogo
Issel.
pag. 29.
cit.
Alpi Apuane.
134.
Pomatias septemspirale. Razoum.
Helix septemspiralis, Razoum., Hist. nat. Tor., 1789,
Pomatias maculatum,
e Jan.,
Crist.
p.
I,
XV,
1832,
Cat.,
n.°
278.
1.
Lucchese (Caluri).
di
Fra le
Lucca
135.
specie
è
non
raccolte dall'autore del catalogo
accennato anche
Acme Simoniana,
Pomatias striolatum,
il
dei
Bagni
di Porro.
Charpentier.
Paludina Simoniana, Charp. In Saint-Simon, Mise. Mal., 1848,
I,
pag. 38.
signor Pecchioli in
Raccolte a Firenze dal
nel
detrito
riferisce
in
dell'Isolotto
faccia
timo anfratto giunge
al
levati, e le suture perciò
Non
un
solo individuo
Cascine.
a questa specie dubitativamente, poiché
affatto liscia, la sua altezza supera
talogo
alle
appena
i
la
Egli
tre millimetri, l'ul-
quarto dell'altezza. Gli anfratti
meu
però la
conchiglia è
meno
ri-
profonde. L'apertura è più piriforme.
conosco l'esemplare del signor Uzielli accennato nel Cadell' Issel.
136. *
Bythinia tentaculata, Linneo.
Pisano, Pistoiese, Bientina (abbondante). S. Giuliano.
Var. * codia, Issel
(cat.
cit.).
Bythinia codia, Bourguignat.
Var. * producta, Menke.
Var. * ventricosa, Menke.
137. *
Tav. VI,
Bythinia Boissieri, Charpentier.
fig.
6,
7.
Per quanto ritenga il signor Stabile, la specie di Pisa, come
nuova, confrontata con esemplari di altre località, riconoscesi
identica.
—
Viir.
Ilo
produrla.
trovato
maggiori (altezza
1
Rossore
138.
Ho
stinta.
giri
"Bythinia
fig.
due esemplari
millim., larghezza 8),
1
suture profondissime,
Tav. VI,
—
Milli.
S.
;i
05
dimensioni
molto
forma molto
snella,
ili
di
molto eonve
Lucensi.s, Stabile.
0.
creduto bene
eli
figurare questa specie tanto graziosa
e
'li-
Essa è pure accennata nel catalogo dei Bagni di Lucca
(sponda destra della Lima).
139. Bythinia Etnisca, Paladhille.
Hydrobia Etrusca, Paladhille Nouvelles Misceliamo 's Bfalaoologiques, fase. II (Marzo 1867), pag. 56, Tav. Ili, fig. 14-10.
Testa rimala, ovato-oblonga, vix sub valida lente striatala, tenni, pellucida, palapice obtusiuscido.
lide cornea, parum nitida;
4 vel 4
anfractibut
—
parum
—
%
primis minimis, ultimi» rapide praesertim altitudine crescentibus, sutura parum impressa separati»; ultimo poapertura ovato-rolundata, ad instico dimidiata alliludinem subacquante;
sertionem labri leviter ac, obsolete angulosa; pensioniate continuo, simpUce
eonvexis, medio subplanulatis
;
—
acuto; margine columellari veflexiusculo f\oc.
Monte Morello (l'ho
chioli). Pistoiese (il
al
fonte Rosa
,
nel
ricevuta di tale
signor Filippi
podere Cini
,
me
cit.J.
signor Pec-
località dal
l'ha comunicata, raccolta
Piestro a
presso la strada dal
Lizzanello).
140. Bythinia abbreviata, Michaud.
Paìudina abbreviata,
fig.
Mieli.
Compi. 1831, pag. 98, Tav. XV,
52, 53.
Bagni
Lucca! (sponda sinistra della Lima). Firenze (molti
di
esemplari raccolti dal signor D'
Ancona
,
attaccati ad
un masso
(Pecchioli).
141. Bythinia Lsselii, Milli.
Tav. VI,
fig.
8.
Testo minima, prò funde rimata, cylindrico-clongata, solida, pallide lutea, rei cornea, apice obtuso, anfractibus 4 %; conve.ris, ultimo magno, vcntrosulo; su-
tura impressa, apertura obliqua, subpyriformi, antice ungulata postico rotundata: pensioniate continuo, acuto, margine columellari parum arcuato.
.
Altezza
niill.
Larghezza
Bagni
di
esemplari di
Lui
stesso.
Lucca.
»
L' amico
Issel
mi ha
3
1
V2
comunicato
diversi
questa nuova specie, che mi compiaccio dedicare a
Essa
è di
piccole dimensioni; allungata, cilmdrifomie:
—
cornea
giallastra o
pallido
96
—
V apice
:
è ottuso
un poco
convessi, l'ultimo più grande, forse
gli
,
anfratti
4
1
J2
,
ventricoso. L'aper-
tura è molto obliqua, subpiriforme, angulata anteriormente, indi
margine esterno, allargandosi alquanto, la rende rotonda poste11 margine columellare è poco arcuato, quasi retto. H
il
riormente.
peristoma è continuo e semplice.
Io credo che se
di questa specie
caratteri differenziali
i
si ri-
ducessero alla sola forma della apertura, sarebbero dessi ben sufficienti
per stabilire ad alta voce una specie nuova, che la mia
mie limitate cognizioni
biblioteca malacologica e le
non mi suggeriscono
di confrontare
con
altra. Ricevetti
signor Carrara questa specie del Lucchese,
per la forma, identica agli esemplari
scientifiche,
ma
dell' Issel,
un poco più piccola e forse un poco più
142. *Bythinia thermalis, Linneo.
essere
anche dal
nel mentrechè è,
ne
differisce
per
rigonfia.
JBythinia Saviana, Issel, Catalogo dei Molluschi ec. della Provincia di Pisa.
Bull. Malac. It.
S.
Giuliano.
1868, Tav.
Acque
4-6,
I,
fig.
S.
Rossore (presso Pisa) tre esem-
termali.
Var. pulchella, Mihi.
L'amico Carrara raccolse in
plari di questa varietà, che
ora parte
della
mia
l'apice più ottuso,
143.
avendomi gentilmente donato fanno
raccolta.
i
giri
Sono più
più rigonfi, e
*Paludina contecta,
piccoli
del tipo,
hanno
suture più impresse.
le
Millet.
Pisa, Bientina.
144. *Valvata piscinalis, Mùller.
Pisa, S. Rossore,
145.
*Yalvata
Bagni
di
Lucca!
cristata, Mùller.
Pisa, Cascine, Firenze (detriti).
146. * Melanopsis Dufourii, Férussac.
Var. minor. (Melanopsis JEtrusca, Villa).
A. Brot, Mat. pour servir à l'etude de
la
fam. des Melaniens,
Cat. syst. des éspèces ec, 1863, pag. 63.
Melanopsis Dufourii, Férussac, in
Issel.
Cat
cit.
pag. 32.
Ravi a Campiglia, Lago d'Accesa.
L'animale di questa specie presenta una testa piccola, schiac-
Caldana
di
ciata, di color cenerino, con macchie biancastre, la quale si prolunga anteriormente in un muso linguiforme, che va allargandosi
alla
sua estremità; alla parte media del margine di esso muso,
—
ed un poco inferiormente,
forma
tasi sotto
di
97
-
apre L'apertura buccale che presen-
si
una fenditura longitudinale. Ai
stanno due tentacoli
compressi, terminati
sottili,
della b
lati
punta, note-
io
e quasi paralleli; la loro lunghezza non
due millimetri (nel mollusco conservato nell'alcool).
volmente distanti tra loro
raggiunge
Gli
i
occhi sono
piccolissimi
situali
e
alla
base
e
reno
il
lato
esterno dei tentacoli.
Immediatamente sotto il muso del mollusco trovasi il piede,
che ha l'aspetto d'una grossa massa muscolare cilindrica e porta
alla sua parte inferiore l'opercolo. È questo una sottile lamiuetta
cornea, translucida, nitida, irregolarmente ovale, col margine destro
più arcuato del sinistro arrotondata in basso foggiata a punta
smussata in alto; esso presenta un nucleo submarginale da cui si
,
,
dipartono in ogni direzione
AH
una
1
indietro della testa
sottili
alquanto curve.
strie
una ripiegatura
del mantello costituisce
sorta di collare biancastro, clie serve a difendere
i
visceri più
importanti,
Nella parte inferiore del corpo, ove ha principio
serisce
un robustissimo tendine che
mella e serve ad attaccare
il
si
il
piede s'in-
avvolge intorno alla colu-
mollusco alla sua conchiglia.
Issel.
Gli esemplari raggiungono
il
i
14 a 15 millimetri
signor Pecchioli ne possiede due che
di altezza,
ma
ne misurano fino da 18
mezzo a 19. Spogliati dalla patina nera che li ricuopre, pongono a nudo talvolta delle fascie scure. Al signor Issel che accennò
e
nel suo catalogo
acque termali
non
il
di S.
è riuscita,
tentativo fatto di acclimare questa specie nelle
Giuliano, credo poter rispondere, che la prova
come
egli stesso
era di opinione.
chioli l'ha pure ricevuta dal piccolo
Lago
Il
signor Pec-
di Accesa, che
mi pare
differisca dagli esemplari di Canapiglia per essere striata più forte-
mente.
Var. *
Cat.
élata, Issel.
cit.,
pag. 33.
Var. carotata, Mihi.
Tav. VI,
Il
fig.
10, 11.
signor Pecchioli nel donarmi vari esemplari del tipo, del lago
di Accesa, volle aggiungervi anche questa magnifica varietà, che
il
periore dell'apertura
diparte
si
sommità dell'angolo suuna carena, che percorre pel tra-
figurare. Alla
ho creduto interessante
vèrso l'ultimo anfratto, dividendolo in due parti: solcato da strie
—
profonde
98
—
che rendono la carena rugosa e quasi tuber-
e ineguali
colosa. Io posseggo, per gentilezza del suddetto egregio
od otto esemplari
sette
il
tipo
si
modo
cangia in
quali
i
amico,
mi dimostrano perfettamente come
insensibile per formare finalmente questa
bella varietà, della quale
il
signor Pecchioli conserva due esem-
20 a 21 millimetri in altezza, su 12
147. *Neritina fluviatilis, Linneo.
plari di
Theocloxus fluviatilis, Linneo, in
Issel,
cat.
di larghezza.
cit.
pag. 33.
Arno, Firenze, Serravezza (nella gora delle segherie).
Var. * thermalis, Moq. Tandon.
Bagni
Giuliano,
di S.
Lago
di Accesa, Monte-Catini.
148. * Neritina Prevostianus, Pariseli.
Theocloxus Prevostianus, Partsch, in
Campiglia
tivamente
l'
(colla
Issel, cat. cit.
poiché ne avrei un solo esemplare
,
un esemplare
apertura di
pag. 33.
Mélanopsis Dufourii), Lago di Accesa ? (dubita-
M.
di
,
che estrassi dal-
Dufourii, fra quelli donatimi
dal signor Pecchioli).
*Anodonfa cygnea5
149.
Linneo.
Massaciuccoli, Bientina.
Var. * Céllensis, Moq. Tandon.
Var. * radiata, Moq. Tandon.
150. *Anodoiita variabili®, Michaud.
Bientina.
151. *UìiiO Requienii, Michaud.
Arno, Serchio, Montecchio, Bientina.
152.
Unio Lawleyianiis,
Bull. Malac. IL,
Lucca
(S.
152. *
1808, pag. 54, Tav. IV.
Quirico).
Unio pictorwm, Linneo.
Arno, Pisa, Cecina, Siena,
153.
Mihi.
*Unio
Pistoia.
Yillae, Stabile.
Bientina, Gattaiola.
Ho
nuovo,
rarlo
me un esemplare di un beli' Unio che il signor
mi ha inviato di Pozzolatico. Lo riteniamo entrambi
presso di
Pecchioli
ma
tale.
desideriamo dar luogo a nuovi studi, prima di dichiaEgualmente posso dire di un altro Unio favoritomi
dal signor Caluri, proveniente dal fosso macinante (a Ripafratta,
che partendo dal Serchio sbocca nell'Arno in Pisa).
154. * Fisidiuni amnicum, Miiller.
Pisa, Lucca,
Val
di Nievole,
Firenze.
—
155. *
—
99
PÌNidium Cazertauum,
l'oli.
Pisano, Pistoiese (Filippi).
156. * Spliaerium corneum, Linneo.
Abbondante a Pisa.
157. * Spliaerium lacustre, Mùller.
158. Spliaerium Ityckholtii, Norm.
Not. Nouv. Cycl, 1844, pag. 7, fig. 3-6.
Sphaeriiim
Bourguignat.
Jlycliholtii,
Amen., 1852, pag.
Monog. Sph., 1854, pag. 18.
un laghetto fra questo paese
6.,
Gerfalco (Peccliioli).
In
e
Mon-
tieri.
APPENDICE
Lo
spazio
mi
invita a pubblicare alcune rettificazioni al
che spero non saranno destituite
per l'amor della verità, che
materiali per
meco
tale
oud'
la collaborazione;
molte fra
specie.
le
signor
io
a
lascio
poiché
convenimmo
preferirne
dubbiosissima l'esistenza
il
di
rufus
pro-
è incerta
preferii
beli' Un'io di
Merso,
ma poiché è
silenzio.
dell' Arion
un
di
elenco delle
àeWHeUx frutìcum
la località
Avrei potuto eziandio far cenno
merito
il
all'
i
accettarne
d'
tutto
lui
aggiungere
presso Siena, comunicatomi dall'Issel,
plare
compiaciuto
è
osservazioni che dovetti
ma
oltre l'avermi fornito
Issel,
si
,
Avrei potuto notare un esemplare
veniente dal Gallicano,
tacerlo.
il
mio catalogo
mio lavoro,
Anzitutto dichiaro,
d' interesse.
in
un
solo esem-
Confesso che mi rimane
ai
Bagni
di
Lucca, men-
zionato nel già citato catalogo.
Il
Zonites Leojpoldianus
,
Charp.
,
Zonites olivetorum, Gmelin (syst. nat.
dovrà prendere
,
il
nome
di
pag. 3639, 1788); specie
originariamente istituita per esemplari provenienti dalla Toscana.
L' Helix lenUcula, Fer., ch'io ho menzionata
esistente solo a S.
Giuliano, vive eziandio all'Isola del Giglio. I lettori poi sono pregati
sostituire
alla
var.
Gallo-provineialis
dell'
Ut 7 ìx Cantiana,
Mont., la denominazione e sinonimia seguente:
Helix cemenélea, Risso.
TJieba cemenélea, Risso,
pag. 75; 1826.
Hist. ìiatur.
Europ. mérid.
Tav. IV.
—
100
—
Hélix Gallo-provincialis, Dupuy. Hist. Moli. France, pag. 204,
tav. IX, fig. 5; 1848.
Hélix carthusiana, Drap, non Miiller. Hist. Moli. France, pag.
102, tav. XI,
fig.
33; 1805.
Dott. Cammìllo Gentiluomo Redattore.
Raffaello Puntoni Gerente responsabile.
Direttore Onorario
GIUSEPPE MENEGHINI.
Signor Cav. Prof.
Collaboratori
— Issel Prof. Arturo. — Martens E. —
Pecchioli Tittorio. — Stabile Proi. Giuseppe. — Strobel
Prof. Pellegrino. — Yilla Fratelli.
Sigg. Appelius E. L.
Redattore
Dott. Cammillo Gentiluomo.
ERRATA
CORRIGE
38, linea 29, Verzeieniss
39,
»
12,
51,
»
9,
Verzeicliniss
1856
1836
HeropMla
bathyompkata
XeropJiila
»
»
13,
»
»
38, tetragona
63,
»
13, fondato {Drepa-
nostoma
fondato Drepanostoma (Drepanon-
stoma
e e.)
74,
»
21, Z. cristallini^
75,
»
18,
H. ANGTGTKA
24, Mailer
BATHIOMPHALA
tetragona
Z.
ec.)
CRYSTALLINUS
H. ANGIGYRA
Miiller.
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Nìccola Giorgi flis.elit.
'n-enzc LitUalla-
Ut. Testacela BeccariiJssel
5.
Testacella Pe echi olii _Bourouidnat.
6_7. Bythinia
8.
9.
10_11.
Bois sieri -Charp.
Bythinia lsselii. Genti
Bythmia lrucen.sis_ Statole.
.
Melanopsis
DxLfoiarii Ter.
var carina ta
.
(f
en ti
\
BIBLIOTECA MALAOOLOO H !A
Pregati,
tempo
ben volontieri, annunziamo essersi da poco
Pisa una Società, sotto
costituita in
della Biblioteca Malacologica
tori
di
ma
Opere
pubblicare
di
Malacologia,
Autori la proprietà letteraria.
condariamente,
Edi-
avente per iscopo
,
dagli
acquistandone
Non avendo
che se-
in mira,
di
pubblicare spesso dei
libri,
questa Soi
ma-
innanzi di accettarne la pubblicazione per suo mez-
come pure
impegna
si
di accoppiare
prietà tipografica ed artistica,
alla
certi incontrerà
il
maggior pro-
massimo buon prezzo.
il
Noi accogliamo con buon viso questa
Mondo
di
propone di scegliere con grande scrupolosità
si
noscritti,
zo,
nome
guadagni pecuniari, e non avendo per con-
i
seguenza necessità
cietà
il
notizia,
che siam
più grande favore ed interesse, presso
Scientifico.
Ben
presto saremo in grado
di
il
render
noto con quali lavori la Società intenda di iniziare la sua
Biblioteca Malacologica, e noi
a renderne esattamente informati
ci
i
affretteremo mai sempre
nostri Associati ed
Amici
Chi desiderasse porsi in relazione colla suddetta Società,
può dirigere
detti, presso
ovvero presso
il
il
le lettere
affrancate agli Editori sud-
nostro Ufficio, Via S.
Francesco N.° 23,
signor Olivo Caluri, sotto Borgo in Pisa.
BULLETTINO MALACOLOGICO ITALIANO
ANNO
II.
Direttore onorario
Signor Gav. Prof. GIUSEPPE MENEGHINI.
Si pubblica ogni
due mesi scaduti
in
32 pagine
di testo,
ed una Tavola litografata.
un volume.
Sei fascicoli formano
Gli Associati ricevono col sesto
numero
frontespizio,
il
indice ed una copertina per rilegare l'intera annata.
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Estero
(
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»
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del Bullettino Malacologico Italiano,
,
o
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Francesco
N.° 23,) Pisa.
r
Unico deposito presso
È
il
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— Torino.
primo Yolume
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(100 pagine
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