IN S E R T O S P E C I A L E A L L E G A T O A L N U M E R O O D I E R N O LA LIGURIA DEL SECOLO OBIETTIVO RIVIERA DI LEVANTE LE OPINIONI EI CITTADINI LE RISPOSTE DEI POLITICI LE ECCELLENZE DEL TERRITORIO 2 LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 recco LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 3 MICROFONI APERTI SULLE SCELTE COMMERCIALI: LE OPINIONI DEI RECCHESI Mercato, quando e dove: la città discute Di lunedì, come ora, o di domenica? A molti piace l’ipotesi del lungomare M ercato alla do menica o mer cato al lunedì. E poi banca relle sistemate sulla passeg giata a mare, sulla “rive droit” del torrente Recco o ancora tra Valleverde e piazza San Gio vanni Bono? Si discute in città sul futuro di quella che resta la fiera di merci varie più impor tante del levante, con 103 ban carelle. Da una mezza dozzina d’anni i banchi sono stati spo stati in via XXV Aprile (zona ex pretura), dove si trova anche il quartiere scolastico. Ma negli ultimi tempi ci si interroga sul futuro degli ambulanti, visto che nella zona attualmente oc cupata si aprirà un mega can tiere per la costruzione dell’edificio più alto del centro, che qui già chiamano il mini grattacielo. L’amministrazione ha riba dito che lo spostamento si dovrà fare, mentre le associa zioni di categoria sono in al larme. I recchesi, ovviamente, ne parlano e nel corso della re cente inchiesta a microfono aperto di Radio 19, in molti hanno espresso la propria opi Lo studio mobile di Radio 19 tra le bancarelle del mercatino nione. Sono tre le ipotesi allo studio. Si pensa allo sposta mento non di strada ma di data, facendo il mercato alla dome nica. «Io preferisco che il mer cato resti al lunedì. Mi trovo meglio», dice Flora Biasibetti. E’ pronto ad accettare il cam biamento della strada ma non quello della giornata Angelo Maraschi, ex campione della pallanuoto: «Il mercato po trebbe andare in passeggiata, come è già accaduto in pas sato». Filippo Dufour sembra uno dei pochi a credere nell’ipotesi della giornata fe stiva: «Alla domenica? Perché no? Recco sarebbe ravvivata, mentre oggi è un mortorio». Per la soluzione passeggiata, ma mantenendo il lunedì, anche Francesca Tramellini e Giorgio Sanguineti: «E’ la scelta migliore. La giornata del lunedì è un appuntamento fisso da molti anni. La gente è abituata e cambiare le abitu dini è sempre sbagliato». Ste fano Macchiavello è perplesso: «Ma alla fine la scelta migliore, se proprio si deve cambiare, è mantenere la giornata del lu nedì, puntando sulla passeg giata a mare». A favore del lun gomare anche Michela Arbocò: «Non c’è altro da fare per an dare incontro alle richieste degli acquirenti, salvaguar dando e esigenze degli ambu lanti». La decisione, natural mente, spetterà all’ammini strazione. Ma è chiaro che si terrà conto dell’opinione della gente, come sostiene l’asses sore al commercio Carlo Gan dolfo: «Alla fine il mercato serve ai recchesi, ed è giusto che si rispettino le loro esi genze. Stiamo trattando con le associazione di categoria degli ambulanti e anche con i com mercianti dei negozi fissi, che pure hanno interessi commer ciali ben precisi e legittimi sull’attività di mercato». Non hanno dubbi sulla bocciatura domenicale i venditori, molti dei quali alla domenica sono impegnati altrove. Per quanto riguarda i lavori che interesse ranno l’attuale collocazione, il cantiere si aprirà alla fine dell’anno. Il palazzo che verrà costruito era già previsto dal piano di ricostruzione del dopo guerra: si tratta di un edificio di nove piani, due dei quali dedi cati ad alloggi per anziani. EDOARDO MEOLI LA LIGURIA DEL SECOLO INSERTO SPECIALE ALLEGATO AL NUMERO ODIERNO DE IL SECOLO XIX Direttore responsabile Umberto La Rocca A cura di Roberto Pettinaroli Hanno collaborato Debora Badinelli, Rossella Galeotti, Fabio Guidoni, Edoardo Meoli, Sara Olivieri, Silvia Pedemonte Realizzazione grafica Mauro Giudici 4 LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 recco DALL’ANNULLAMENTO DOVUTO AGLI INCENDI ALLA CHIUSURA PER LAVORI DELL’IMPIANTO DI PUNTA SANT’ANNA Fuochipiscina che delusioni Nel 2010 megashow pirotecnico “riparatorio” P rima l’annulla mento dei fuochi d’artificio, poi la chiusura della pi scina di Punta Sant’Anna. Dopo le vacanze non sono mancate le delusioniperirecchelini.Ma,in entrambi i casi, come tradi zione, non ci si è buttati troppo giù e già si pensa al futuro rilan cio. Per quanto riguarda i fuochi d’artificio dell’8 settembre, come noto l’annullamento è stato deciso dalla prefettura perché nelle giornate in cui si sarebbero dovuti tenere gli spettacoli pirotecnici, Genova e provincia erano di fronte a un’emergenza incendi. Pur troppo pompieri e Vab erano tutti impegnati e, non potendo garantire un’adeguata vigilanza a Recco, si è scelto di non fare la festa pirotecnica. Per la prima volta nella storia cittadina, dun que, il cielo notturno di Recco nelle notti del 7 e 8 settembre è rimasto scuro. Dispiacere a parte, ci si è già mossi per la prossima festa. Anche se qual cuno avrebbe voluto fare uno show riparatorio a Capodanno (ma i Quartieri sono contrari), in realtà si punta a un grande evento per il prossimo 8 set tembre. I sette quartieri citta dini hanno tutti quanti alzato la bandiera rosa, simbolo di spet tacolo perfetto, quasi a esorciz zare la delusione. Intanto vale la pena di ripor tare alcuni passaggi della bella lettera scritta da Matteo Mal chioli, un ragazzino di 12 anni, che esprime bene l’affetto per la città e la sua tradizione: «Sono un ragazzo di 12 anni e da quando sono nato vesto con or goglio la maglia del Quartiere San Martino. Al di là dell’appar tenenza ad un quartiere, la cosa a cui tengo di più è la festa della nostra Madonna del Suffragio. Il sapere che i vecchi dei quar tieri,intempidimiseria,sacrifi cavano il loro tempo e il loro poco denaro per onorare, con le sparate, la loro Madonna mi fa sentire in dovere di continuare questa tradizione che ormai fa anche parte della mia vita». «Le tradizioni non sono solo un re siduo del passato, ma hanno la funzione di traguardare il fu turo, perché origini e tradizioni comuni trasformano i singoli cittadini in una comunità. Per i “recchelini” l’8 settembre non è solo “un bello spettacolo di fuo chi artificiali e feste di ri chiamo”, ma soprattutto rap presenta il momento in cui si concretizza il lavoro di un anno», aggiunge Valentina Gra zioli, ragazza e portavoce dei Quartieri. Per quanto riguarda la se conda “delusione” d’autunno, la piscina di Recco ha chiuso i battenti alla fine di settembre. E’ mal ridotta e lo squadrone biancoceleste giocherà a Sori. Ma la città pensa già al futuro. La società sportiva ha proposto di ricostruire la vasca, chie dendoincambiolapossibilitàdi costruire 250 box auto. Mentre i tifosi si sono organizzati per la breve trasferta a Sori. Non a caso in centinaia, in una delle giornate più belle del Salone Nautico, hanno affollato la pre sentazione in grande stile per la pluridecorata Pro Recco di pal lanuoto.Lacerimoniaeventosi è tenuta all’interno della sala stampa del Padiglione che ospita anche lo stand Ferretti, dunque un big della nautica per una big dello sport. EDOARDO MEOLI Tutti d’accordo: un grandissimo spettacolo l’8 settembre 2010 IL SINDACO CAPURRO «UNA CITTÀ PIENA DI IDEE E DI PRIMATI» UNA CITTÀ che non ri nuncia mai a discutere, che non si ferma mai: «Lo spirito di iniziativa, la voglia di cre scere e di innovare, fanno parte del dna dei recchesi. Ed è un fenomeno contagioso, visto che anche i “foresti” che decidono di vivere qua si ade guano». Questa la spiega zione di Dario Capurro, sin daco recchese dalla scorsa primavera, dopo essere stato 10 anni vice sindaco. Capurro conosce bene i suoi concittadini, e non esita a mettere sul banco le tante “eccellenze”. «C’è gente in gamba, ve lo posso assicurare dice Basti pensare che con diecimila abitanti, siamo in prima pagina per la palla nuoto, i fuochi d’artificio, la gastronomia e lo spirito im prenditoriale. Forse tanta voglia di emergere è legata alla nostra storia. Recco è stata distrutta completa mente dalle bombe della se conda guerra mondiale. I no stri padri e nonni hanno fati cato per la rinascita della città. Credo che proprio quella forza di volontà sia stata trasmessa anche ai rec chesi di oggi». camogli LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 5 I CITTADINI METTONO SOTTO ACCUSA ANCHE LA SCARSA CURA PER UNA CITTÀ TURISTICA «I parcheggi non bastano» Mancano locali per i giovani e spazi per i bimbi L ocali per giovani, parcheggi e strade più pulite sono i le ri chieste e i desideri di chi vive o lavora a Camogli. «Sa rebbe bene mettere dei posace nereinstrada–diceMiriamTri podi, titolare di “Nymphaeum”, hairstylist & aesthetic salon, in via Cuneo 8 . E poi aumentare il numero dei parcheggi, vitali per il commercio. Mancano anche locali per i ragazzi. Infine boccio l’estetica dell’hotel “Sea Arts”, attualmente in costruzione: fa a pugni con l’edilizia tradizionale di Camogli». Mauro Ottobrini, proprieta rio dell’hotel “Selene” e presi dente dell’associazione alberga tori e imprenditori turistici “Golfo Paradiso”, punta il dito sullo «scarso impegno dell’am ministrazione nei confronti della vocazione turistica della città. A partire dal problema dei parcheggi e alle decisioni, per lo meno discutibili, che non con sentono, per esempio, di usare i pochi posteggi esistenti quando c’è il lavaggio automatico delle strade». Secondo Giovanni Battista Figari, avvocato, «manca la ma nutenzione ordinaria. Si ha la sensazione di un disinteresse marcato per le esigenze quoti diane dei residenti. E poi le strade pedonali andrebbero cu rate meglio, facendo rispettare ai privati l’ordinanza di tenere i giardini dei ordinati». Giovanni Zerega, 41 anni, tas sista, invoca «un locale per i gio vani. A Camogli ci sono tanti bar e ristoranti ma non un posto dove possiamo fare nuove ami cizie e fare gruppo». Ex lavora tore portuale oggi in pensione, Giuliano Carina vorrebbe «aiuole più curate, strade più pulite e il ripascimento della spiaggia e luoghi di ritrovo non soltanto in estate. In inverno Camogli, dopo le 18, è una città fantasma». Laura Ferretto, tito lare della boutique “Laura B.”: «Sono nata a Camogli e mi di spiace notare che i marciapiedi sono poco curati. E poi la pedo nalizzazione di via della Repub blica ha davvero penalizzato il commercio». Silvia Merello, mamma di quattro bambini fra i 4 e i 12 anni, lamenta la carenza dispaziperipiccoli:«Glianziani si lamentano perché i nostri ra gazzi giocano a pallone in strada ma non ci sono aree dedicate». Zaira Solfi, 28 anni, came riera, ribadisce l’assenza di «lo cali per giovani», come Roberta Arbocò, 32 anni, studentessa di Psicologia: «Non ci sono attrat tive per i ragazzi. Nessuno va in contro alle esigenze dei gio vani». Opinione condivisa da Valentina Rossi, 25 anni, diplo mata al nautico “Colombo”: «Per noi la città offre davvero poco». ROSSELLA GALEOTTI Caccia al posteggio nelle vicinanze di Cenobio Dogi e municipio >> IL SINDACO ••• «LE RICHIESTE dei camo gliesi fanno riflettere perché sono indicative di un bisogno di concretezza dal punto di vista della gestione ordina ria»: così il sindaco di Camo gli, Italo Mannucci. «Sulla mancanza di locali per gio vani non abbiamo spazi di manovra – ammette Man nucci ma si può ragionare per organizzare manifesta zioni dedicate ai ragazzi». Capitolo commercio: «Conti nua il lavoro della commis «PIÙ IMPEGNO NELLA GESTIONE ORDINARIA» sione e con Massimo Stasio, presidente di Ascot, stiamo mettendo a punto un piano organico. Valuteremo anche la questione di via della Re pubblica che, da sempre, spacca commercianti e resi denti sul tema aperturachiu sura». Per quanto concerne gli spazi e le aree gioco per i bambini il sindaco Mannucci dice: «Spero che, al più pre sto, vengano definiti i detta gli dell’area in via Castagneto di proprietà del Comune. Come copertura dei par cheggi privati, infatti, è pre vista la creazione di un’area verde attrezzata per bambini. E la terrazza delle scuole è chiusa fino alle 16.30 ma sarà presto aperta nei fine setti mana e nei giorni festivi». 6 LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 le eccellenze LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 7 LA CAPITALE LIGURE DELLA BUONA TAVOLA È NEL GOLFO PARADISO Recco, regina di gastronomia La focaccia con il formaggio ora punta all’Igp C apitale gastrono micadellaLiguria.Il titolo Recco se l’è preso da sola negli anni Cinquanta (era stato il marchese Gavotti a inven tarlo). Ma nessuno fino a oggi ha mai fatto polemiche al ri guardo. La città della palla nuoto e dei fuochi d’artificio, è anche e soprattutto una delle culle della buona tavola. Qui sono nate le troffie (contese da Avegno), si fanno i pansotti con le erbette del preboggion, si uniscono i sapori del territorio a quelli del mare. Ma qui so prattutto si prepara la celebre focaccia col formaggio, uno dei piatti principi della cucina li gure. Oggi il “Consorzio focac cia col formaggio di Recco”, co stituito nel 2005, ha come obiettivo principale il conse guimento della tutela europea Indicazione geografica pro tetta (igp) per la famosa specia lità gastronomica. Il marchio europeo coin volge 19 aziende con 24 punti vendita attivi nella zona di pro duzione che comprende le cit tadinediRecco,Avegno,Camo gli e Sori. La richiesta di tutela è stata avanzata a causa della continua ed incontrollata dif fusione del prodotto che troppo spesso ha disatteso i pa rametri di qualità conosciuti dal consumatore abituale, strettamente legati alla tradi zione del territorio ed all’espe rienza dei focacciai che qui la producono. La focaccia col formaggio di Recco è un patrimonio deman dato dalla tradizione e l’utilizzo di tale dizione deve rispondere a canoni di qualità per un pro dotto che vanta ogni giorno sempre più estimatori. Recen temente il ministero ha dato disco verde alla crescenza pro dottaconlatteligureperprepa rare la focaccia con il formaggio di Recco che sta concludendo positivamente il cammino verso il riconoscimento dell’IgpIndicazione geogra fica protetta. Al tavolo di lavoro per l’Igp hanno partecipato, da subito, i produttori zootecnici, i trasformatori di diverse aziende casearie, il Consorzio focaccia col formaggio di Recco e i rappresentanti delle orga nizzazioni agricole. La speri mentazione è cominciata nel settembre scorso, sotto la valu tazione di una commissione ad hoc dello stesso Consorzio. La notorietà della città ha da tempo varcato i confini nazio nali, un fatto dovuto in buona parte a quella prelibatezza chiamata “Focaccia col for maggio”. Si narra che questo prodotto esistesse già all’epoca dellaterzacrociata.“EralaPen tecoste di rose dell’anno 1189… la cappella dell’Abbazia di San Fruttuoso accoglieva i crociati liguri per un solenne Te Deum prima della partenza della flotta per la Terra Santa… Sulle bianche tovaglie di lino rica mate facevano bella vista i piatti di peltro e di rame, zup piere di ceramica e di coccio colme di ogni bendiddio: pa gnotte di farro ed orzo impa stateconmiele,fichisecchiezi bibbo, carpione di pesce, agliata, olive e una focaccia di semola e di giuncata appena rappresa...”. Cioè, la focaccia col formaggio. Insomma anche lastoria,oltrecheigolosoniche frequentano ogni giorno la città, danno ragione al titolo di capitale gastronomica. EDOARDO MEOLI Focaccia con il formaggio e Recco: un binomio inscindibile PALOMBO E BERNINI LE NUOVE SFIDE: PRONTE TANTE IDEE «SIAMO sempre pronti a nuove sfide, perché la gastro nomia è l’arte dell’innova zione». Non ha dubbi Biagio Palombo, presidente del Consorzio Recco Gastrono mica, parlamentino dei risto ranti recchesi, che da un terzo di secolo è un esempio a livello nazionale. Ma se Pa lombo guarda già in avanti, con la forza di chi ha fiducia nelle proprie capacità, Lucio Bernini, promoter di Dimen sione Riviera, non tralascia invece di dare un’occhiata anche indietro, nel tempo. E ricorda che il Consorzio è l’associazione gastronomica più imitata di Italia: «Siamo stati i primi a inventare le Se rate Gastronomiche, che oggi si fanno in tutta Italia. E adesso siamo i primi a fare altre kermesse. Come la Grande Abbuffata, una gior nata per super golosi, che si è tenutaloscorsoagostoecheè stata un successo planeta rio». Per il futuro i recchesi non sembrano intenzionati a fermarsi: «Abbiamo nuove idee da mettere in pratica e nuove iniziative», conferma Bernini. E. M. 8 LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 portofino LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 9 GIUNTA E OPERATORI DI PORTOFINO CONTRARI ALLE SERRANDE ABBASSATE A FINE ESTATE Un Borgo vivo pure d’inverno «Visitatori delusi dai troppi esercizi chiusi» U no dei problemi principali di Porto fino, in inverno, è la chiusura stagionale di negozi, bar, ristoranti. Già dai primi di settembre, la nuova amministrazione, guidata dal sindaco Giorgio D’Alia, sta por tandoavantiquellachelostesso sindaco ha definito una «rivolu zione», ovvero far vivere Porto fino dodici mesi l’anno. Il Se colo XIX, subito dopo la propo sta, era andato ad ascoltare i pa reri, fra favorevoli e contrari. «Noi siamo uno dei pochi locali sempre aperti, anche in inverno – spiega Mauro Evangelista del bar Jolly, in Calata Marconi – anche in passato sono state fatte tante riunioni di questo tipo ma non si è mai trovato un accordo comune e speriamo che con questa nuova giunta le cose possano cambiare, per il bene di Portofino». Giorgio Mussini, titolare dell’attività di noleggio, manutenzione, ri messaggio e costruzioni barche in Calata, è un portofinese doc e ricordaquando,nel1961,Porto fino aveva «due macellerie, due barbieri, sei negozi di alimen tari, due osterie che rimane vano sempre aperte mentre ora Portofino pare via Montenapo leone. A chi non vuole rimanere aperto, il Comune dovrebbe to gliere la licenza ». LuigiMiroli,delcelebreristo rante Puny in Piazzetta, non pone veti. «Noi chiudiamo il ri storante al giovedì e nei mesi di gennaio e febbraio. Sono a di sposizione,neparleremo».Frai negozi che restano sempre aperti c’è Slam, al Molo Um berto I. «In inverno c’è meno gente e si vende soprattutto nel fine settimana e un po’ di delu sionefrachiarrivac’èsiaperché trovano quasi tutto chiuso, sia perché i prezzi del parcheggio restano alle stelle», afferma la responsabile Giusy Traverso. Anche da Ballantyne, in via Roma, l’addetta alle vendite Nadia Violi spiega che «in nego zio siamo in due e ci si può orga nizzare, anche per l’inverno». Per molti, la proposta di te nere aperti in inverno può va lere se e solo se ad abbracciarla sarà la maggioranza: come per NicolaDaneri(gastronomiaAr dito). Al ristorante Strainer, al Molo Umberto I, il titolare Ge rardo Di Gregorio spiega che in inverno «qui al Molo sembra di essere in Siberia, perché non batte il sole. Chiudiamo per fare i lavori ma anche per ripo sarci,visto che per sette mesi la voriamo ininterrottamente». Il maitre dello “Strainer”, Leo Talia, che lavora a Portofino dal 1978, è pessimista: «Da qualche anno a questa parte vediamo in certi negozi delle chiusure sel vagge per tutto l’inverno, fino alla primavera». SILVIA PEDEMONTE Portofino presa d’assalto dai turisti nella stagione estiva >> IL SINDACO ••• «FAR VIVERE Portofino tutto l’anno è uno degli obiettivi che io e la mia am ministrazione abbiamo indi cato come prioritari: il per corso è iniziato bene, nel segno del confronto e della disponibilità di chi ha preso parte agli incontri in Co mune». Così, il sindaco Gior gio D’Alia, spiega l’obiettivo di quella che lui stesso ha de finito «una rivoluzione, anche se non immediata»: vedere negozi, bar, ristoranti mag SOSTA NEL SILOS: «TARIFFE BASSE FUORI STAGIONE» giormente aperti durante la stagione invernale nel Borgo. Dopo le due riunioni – la prima con i titolari di bar e ri storanti, poi quella con i tito lari di negozi di abbiglia mento e boutique, di alimen tari e gli albergatori il primo cittadino spiega che ci sono già stati riscontri i primi ri scontri positivi. «Anche il Co mune ovviamente farà la sua parte per far rinascere Porto fino nel periodo invernale continua il sindaco D’Alia organizzeremo eventi, così come lavoreremo per abbas sare nel periodo invernale le tariffe al silos. Abbiamo già parlato con Coopsette, che si è detta disponibile ma prima vuole vedere il piano com merciale per l’inverno». 10 LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 santa margherita LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 11 RESIDENTI E VILLEGGIANTI PUNTANO IL DITO CONTRO I PREZZI ALTI “Santa”, che cara città Piace il Covo riaperto. «Ma si eviti di portare i turisti all’Outlet in pullman» S anta Margherita? Una città cara. E’ que sto il disagio che è stato sottolineato maggiormente da residenti e tu risti ai microfoni di Radio 19 e al taccuino del SecoloXIX, nella giornata di giovedì primo otto bre. «Santa Margherita è bella, ma è molto costoso vivere qui» spiegano Gabriella Miele, 32 anni, commessa, il ventottenne Giovanni Di Sciorno e Alessan dro Chiliberti, 38 anni: «La vita, tutto quanto qui è caro afferma Chiliberti Per quanto riguarda il divertimento, c’è già stato un miglioramento da questa estate con la riapertura del Covo, ma per divertirmi spendendo meno e con una maggiore offerta di lo cali vado in Toscana». C’è chi, di una città piccola come Santa Margherita – arriva a diecimila abitanti – contesta prima di tutto la mentalità degli abitanti. Come Carla Salin, 49 anni, orga nizzatrice di eventi: «C’è troppa ristrettezza mentale, una sorta di paura di uscire allo scoperto. A Santa Margherita c’è un’illu sione di benessere che è diversa dalla situazione della realtà». Per Eugenio Meliadò, 43 anni, libero professionista, molto si potrebbe migliorare sul fronte dei parcheggi: «Una cosa che, in vece, va bene a Santa Marghe rita? La solidarietà delle per sone». Sul capitolo parcheggi si trova unita anche Loredana Gu glielmi, milanese che viene a passare le vacanze qui: «Trovare parcheggio è difficile, anche a pagamento per il resto Santa Margherita è bellissima», così come Danilo Lucon, 43 anni, marittimo.«Noiabbiamosubito un furto, ci hanno portato via il fondo cassa e altro, il tutto per 2.500 euro di danno – afferma Sara Macchiavello, edicolante – purtroppo ci avevano già pro vato tre volte. Comunque, a partequellocheèsuccessoanoi, “Santa” in linea di massima è una città sicura». C’è chi chiede più manifestazioni turistiche, più eventi e pacchetti alberghi ristoranti più convenienti per i turisti: come Monica Valenzano e Gianna Valenzano, titolari di un negozio in Ghiaia. «Ci do vrebbero essere più attrattive perituristi.Equellichearrivano qui non dovrebbero essere por tati all’Outlet con i pullman...». La “Notte bianca”: uno straordinario successo di pubblico SILVIA PEDEMONTE 12 LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 rapallo RISOLVERE IL CAOS VIABILITÀ: È QUESTA LA PRIORITÀ PER LA GENTE Incubo traffico su Rapallo Le ricette: il tunnel per “Santa” e più parcheggi I l traffico e la mancanza di posteggi sono i due nemici principali di Ra pallo, per chi in questa città che ha superato i 30 mila abitanti vive o sta trascorrendo qui del tempo come turista. Sono stati proprio questi due nodi, infatti, quelli maggior mente segnalati da abitanti e turisti al microfono di Radio 19 e al taccuino del Secolo XIX nella mattinata di giovedì primo ottobre, sul lungomare Vittorio Veneto, giorno di mer cato e in giro per la città, nei giorni successivi. «Rapallo è una bellissima città ma ha problemi storici. Unodiquesti,èlaviabilitàcheè caotica e congestionata, in qualsiasi mese dell’anno spiega Matteo Cappelli, 48 anni, commercialista Rapallo infatti vive su due strade: basta un incidente o il traffico più congestionato del solito per creare lunghissime code». Unasoluzionesarebbeiltun nel di collegamento fra Santa Margherita e Rapallo, afferma Matteo Cappelli, ma a questa opera lui non crede più: «Il tanto paventato traforo con Santa Margherita non lo fa ranno, lo abbiamo capito. Per ché noi dobbiamo accollarci anche i problemi di “Santa”, visto che parte del traffico che transitadanoièdirettoproprio verso Santa Margherita e Por tofino? Rapallo, poi, deve pren dere delle decisioni: o vivere con i suoi abitanti o incentivare di più il turismo. Bisogna guar dare cosa stanno facendo in altre località, penso alla Versi lia, a quelle zone conosciute ovunqueproprioperquelloche hanno fatto per il turismo. Bi sogna fare investimenti forti oggi, per avere risultati nel lungo periodo e non vivere più solo del classico mordi e fuggi oppure sono nel periodo estivo». Traffico e mancanza di po steggi. Giovanna Prestifilippo, pensionata, ex lavoratrice per 35 anni della Mares, non ha dubbi: «Mio marito ora è an dato a prendere la macchina, l’ha dovuta mettere a trenta minuti dal posto dove dove vamo andare perché non c’era posteggio nelle vicinanze – rac conta i vigili sono intransi genti e con ragione fanno le multe, ma i posteggi mancano sia per le macchine che per i motorini». Alcune novità, proprio per quanto riguarda i posteggi, l’at tuale amministrazione guidata dal sindaco Mentore Campo donico le ha già annunciate, come la realizzazione di 800 posti auto sotto il campo spor tivo Macera, posti macchina che potranno essere realizzati in conseguenza alla realizza zione del ponte mobile di piazza Cile. Per Michele Ciuffreda, 45 anni, titolare di un bar, «Ra pallo è una città sporca, morta e massacrata dal traffico e dalla continue multe a macchine e motorini. L’unica cosa che fun ziona è la costanza dei vigili a fare le multe». Il traffico come questione primaria da risol vere anche per Marcello Mu scas, titolare di un’attività di noleggio con conducente, 42 anni: «Rapallo è un posto bel lissimo, apprezzato in tutto il mondo si percepisce un males sere per la sporcizia, i disservizi e, soprattutto, il gran traffico che c’è». SILVIA PEDEMONTE Il castello, simbolo di Rapallo: «Bellissima ma congestionata» IL SINDACO CAMPODONICO SOSTA E VIABILITÀ «PARTONO I LAVORI» «IL VIA ai lavori del ponte di piazza Cile e la messa in sicu rezza dell’area ci permette di realizzare tutta una serie di in terventi fra cui, quello risolu tivo per quanto riguarda i par cheggi, con la realizzazione di 800 posti auto sotto il campo sportivo Macera spiega il sin daco di Rapallo, Mentore Cam podonicoNonèlibrodeisogni ma un intervento concreto sul quale ci muoviamo. Sempre grazie al ponte di piazza Cile, poi, possono partire i box sotto la costruenda chiesa di S.Anna e la realizzazione della chiesa stessa e verrà risistemata tutta piazza Cile». Per quanto ri guarda la viabilità, strategici saranno «la risistemazione dell’intera zona del casello au tostradale di Rapallo, tutta la viabilità in entrata e uscita dal nuovo ospedale di Rapallo, la realizzazione della rotatoria dai tre benzinai». Fronte puli zia della città, è ormai que stione di poco tempo il nuovo bando di affidamento del servi zio: «Cercheremo di ottenere il meglio. E ai cittadini chie diamo la collaborazione so prattutto per quanto riguarda la raccolta differenziata». S. PED. rapallo LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 13 DA ABITANTI E TURISTI VIENE CHIESTA PIÙ ATTENZIONE A PULIZIA E AMBIENTE C’è sporcizia in strada «In giro troppe deiezioni di cani». «Si trascura la raccolta differenziata» N on solo traffico, in quinamento e mancanza di po steggi. Altro grandeproblemadiRapalloevi denziato da abitanti e turisti ai microfonidiRadio19ealSecolo XIX, è la sporcizia delle strade, dovuta anche alla inciviltà di chi non pulisce dove Fido ha spor cato. «Rapallo è una città sporca, anche per l’incuria di chi ci vive afferma Barbara Brevi, mamma e insegnante – c’èpocapossibilitàdifarelarac colta differenziata perché i bi donisonomaldistribuitieman cano nelle zone periferiche. Da via Betti, per esempio, bisogna portare i sacchetti della diffe renziata fino alla piazza del Po lipo, è molto scomodo». Anche per Flavio Garbarino «questa città è sporca: ci sono carte, car tacce, deiezioni canine per strada, così come sono sporchi i marciapiedi e i cassonetti». An gela Mulè, contesta la poca puli zia di strade, marciapiedi ma anche dei «giardini che sono maltenuti. Spesso anche la pa vimentazione non è buona, con il rischio che qualche bambino si faccia male mentre gioca». L’occhio è critico anche da parte dei turisti: come Franco Oliveri. «Rapallo dovrebbe vi vere di turismo, ma come si fa? I marciapiedi sono pieni di deie zioni di cani. Di giorno almeno qualche proprietario toglie via gli escrementi del proprio ani male, ma di notte nessuno se ne cura e i risultati si vedono il mattino dopo. La colpa è prima di tutto dei cittadini. In certe zone, poi, ho notato delle buche nellestradeeanchelapavimen tazione pericolosa che an drebbe rimessa a posto». Hamed Ben, 44 anni, origina rio della Tunisia, lavora a Ra pallo da 16 anni e la considera «una città bella. L’unico sugge rimento che posso dare, è pre stare maggior attenzione e cura azonecomeSant’Anna,Bana,le periferie che a volte vengono un po’ lasciate a se stesse». E c’è chi vorrebbe che fosse prima di tutto la mentalità di chi vive a Rapallo, a cambiare. «Il paesag gio mi piace – afferma Sabrina Garbini,39anni,commerciante – solo che questa città è un po’ provinciale. Mi piacerebbe che ci fosse un cambiamento di mentalità». Sott’accusa chi getta cartacce e i proprietari di cani “disattenti” SILVIA PEDEMONTE 14 LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 zoagli LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 15 ZOAGLI VIVE UNA SITUAZIONE DA “ISOLA FELICE” >> IL SINDACO Mancano soltanto locali per i giovani «NON ABBIAMO SPAZI: RAGAZZI, FATE PROPOSTE» Sono pochi i “mugugni”. Richiesti più giochi per i bambini T rovare il classico “mugugno” sulle pecche di Zoagli non è facile. La spiega zione è semplice: il minuscolo Comune tra Rapallo e Chiavari ha una sua precisa identità di mi crocosmo felice. Ovviamente qualche appunto, nel “viaggio” tra la gente, emerge. Su tutti, la mancanza di locali per i giovani e la “ridefinizione” di parcheggi. Due concetti espressi, per esem pio, da Giacomo Figari, titolare del bargelateria “Simonetti”: «I parcheggi ci sono ma, per incen tivare l’arrivo di gente da fuori, per esempio alla sera, sarebbe opportuno stabilire qualche fa scia oraria non a pagamento. E ancheunpo’piùditolleranzaper i rumori notturni, in estate, non guasterebbe». Secondo Roberta Palmieri«unapprodo,unportic ciolo, anche piccolo, dedicato ai diportisti, farebbe aumentare ancora le presenze e consenti rebbe uno scatto in avanti verso la presenza a Zoagli di una nuova tipologia di turisti». Ivan Chiappe, 19 anni, studente all’istituto nautico “Manzoni” di Chiavari, invoca l’accesso al campo da calcio: «È sempre Critiche al degrado della stazione: «Un brutto biglietto da visita» chiuso. L’abbiamo chiesto un sacco di volte e ci è stato negato. Epoimancanoanchelocaliema nifestazioni per i giovani». Sulla stessa lunghezza d’onda Stefano Botto, 25 anni, impiegato: «Ini ziativeeluoghidiritrovoperfare incontrare i giovani, ecco cosa manca a Zoagli». E la musica non cambianelledichiarazionidiDa nilo Paganini, 18 anni, geometra: «E’ una città fantastica ma non offre attrattive dedicate ai ra gazzi». Secondo Marta Olcese, mamma di Eva, 5 anni, «ci sono troppe case sfitte. E ritengo sa rebbe bene controllare anche le residenze autentiche. Per i bam bini, poi, non sarebbe male ri mettere a posto l’area giochi presso il campo da tennis». «La stazione è penosa – è il parere di Sonia Mancuso, casalinga una vera schifezza. Sporcizia e ab bandono, degrado e desolazione. E non è un buon biglietto da vi sita per una città a vocazione tu ristica. Penso anche che la scuola materna dovrebbe funzionare in maniera gratuita, per dare una mano alle famiglie. Invece oltre ai pasti si paga anche una retta mensile». Per Linda Ferrari, far macista (a Genova), mamma di Emma, due anni e mezzo, «ci sono spazi per i bambini più pic coli ma bisognerebbe organiz zare iniziative mirate per i ragaz zini dai dodici ai sedici anni. Qualcosa in più per i giovani, in somma, si può fare». Davide Grandetti, commerciante a Ra pallo, papà di Riccardo e Diego, 6 e2anni,chiede«qualchegiocoin più per i bambini in piazza XXVII Dicembre, dove ci sono solo uno scivolo e una casetta». «Più iniziative per attirare i turi sti in inverno – dice Sara Giardi nello, titolare del negozio “Dal fornaio”, in piazza San Martino 8 , giovani compresi, magari con qualche concerto». ROSSELLA GALEOTTI ••• «IL PROBLEMA della mancanza di locali per i giovani a Zoagli è sempre stato un mio cruccio e l’amministrazione è consa pevole di questa carenza»: così il sindaco, Rita Nichel, commenta i mugugni dei ragazzi raccolti nel tour de Il Secolo XIX. «Ci abbiamo pensato a lungo ma, pur troppo, non ci sono spazi fisici dove proporre mani festazioni o aree al co perto da trasformare in luoghi di aggregazione. Sarei, però, felicissima di ascoltare “in diretta” le idee e le proposte dei ra gazzi. Possono scrivermi o contattarmi e si potrebbe anche organizzare un in contro. Non posso promet tere di risolvere la situa zione ma posso impe gnarmi a valutare le loro ri chieste e si farebbe già un passo avanti». Sul degrado in stazione Rita Nichel dice: «Il Comune si occupa della manutenzione ordi naria e si può aumentare il servizio di pulizia. Ma è Trenitalia che deve atti varsi per porre un freno al degrado. E comunque, anche alla luce di quanto accaduto di recente, mi preoccupo, in primis, della sicurezza dei viaggiatori, cui vanno fornite infra strutture di qualità». 16 LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 le eccellenze LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 17 LO CHARME DI PORTOFINO E DEL TIGULLIO NON CONOSCE CRISI Estate da vip in Piazzetta Madonna la superstar. E poi re, cantanti, attori U no charme che re siste al tempo, im mutato. E’ il fa scino di Portofino, con la celebre Piazzetta e quel nome legato a doppio filo con personalità e star, dai divi di Hollywood dagli anni Cin quanta in poi ai vip di oggi. In questa estate 2009, la star di Portofino è stata lei, Madonna, arrivata nel Borgo, all’hotel Splendido alle 4 della notte fra sabato15edomenica16agosto, per festeggiare qui, nella villa dell’Olivetta “prestatale” dagli amici stilisti amici Domenico Dolce e Stefano Gabbana (ri masti in vacanza a Panarea) i suoi 51 anni. La cena roman tica con il fidanzato Jesus Luz, che ha mandato in visibilio i tanti fan accorsi e la festa in mare a bordo dello yacht Sea Bluez,conifigli,ilfidanzato,gli amici invitati al party (fra cui l’attrice premio Oscar Hilary Swank): le immagini dei tre giorni della diva del pop a Por tofino, fra una tappa e l’altra del suo Sticky and Sweet Tour 2009, hanno fatto il giro del mondo. Un’estate, quella 2009, come sempre ricca di persona lità,aPortofinocosìcomenelle altre città del Tigullio. Fare l’elenco di tutti quelli arrivati, per una vacanza di relax o anche solo poche ore di shop ping e buon cibo, è quasi im possibile. Non si può dimenti care la visita, sempre ad agosto (il 13) del re di Giordania Abd Allah II ibn alHusayn e della regina Rania di Giordania che, con la sua eleganza innata, si è concessa alle foto di chi l’ha ri conosciuta e ha perfino rac contato le sue vacanze su Twit ter in tempo reale. Ecco poi la Venere Nera Naomi Campbell con il compagno, il miliardario russo Vladimir Doronin; il ce lebre cantante Sting, arrivato nel Borgo con la moglie Trudie Styler; Bono Vox, il leader degli U2, arrivato a Portofino con la famiglia e alcuni amici a bordo dello yacht Cyan, un 43 metri di super lusso con cabine per dodici ospiti, ponte con idro massaggio e altri meraviglie di proprietà del chitarrista degli U2, The Edge. Nella vicina Santa Marghe rita, i riflettori sono stati pun tati per il matrimonio dell’at taccante della Fiorentina e della Nazionale Alberto Gilar dino, che ha giurato amore eterno alla sua compagna Alice Bregoli da cui ha già una figlia, Ginevra il 5 luglio nella chiesa di San Giacomo di Corte. E già si aspetta l’estate del 2010, per vedere quali saranno le star che, come ogni anno, dagli anni d’oro – gli anni Cinquanta e Sessanta–aoggifannosognare Portofino e la Riviera. SILVIA PEDEMONTE Madonna con cappellone nero in testa ad agosto a Portofino >> ALBERGATORI ••• DIVENTARE turistica mente attrattivo anche in in verno. E’ l’obiettivo che si deve porre il territorio del Ti gullio secondo Stefano Zerbi, presidente U.G.A.L. Federalberghi Riviera di Le vante. «I soli mesi primaverili ed estivi non bastano più, per essere vincenti». La chiave? Per Zerbi sta nella capacità di specializzarsi in modo elevato almeno in un settore. «Mi è arrivato pro prio in questi giorni un’of NUOVO OBIETTIVO FARE TURISMO ANCHE D’INVERNO ferta per fare delle promo zioni invernali, inserendosi in una o più categorie. Ma in nessuna delle categorie elen cate, noi abbiamo particolari attrattive: penso agli sport invernali, ad alberghi dotati di grandi centri benessere, a città che hanno importanti luoghi di divertimento, così come una ricca storia di arte e cultura. Qualcosa abbiamo, ma non basta». Bisogna quindi puntare sulla neces sità di migliorarsi: una scossa alla vita notturna l’ha data, già da questa estate, la ria pertura a Santa Margherita del mitico Covo di Nord Est e ora, sempre restando a Santa Margherita, in cantiere c’è il progetto del centro benes sere all’ex cantiere Spertini. 18 LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 chiavari LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 19 SECOLO XIX E RADIO 19 A CHIAVARI: «POCHE MANIFESTAZIONI E PARCHEGGI CARI» >> IL SINDACO «Vigili più umani, negozi più aperti» OPERE E LAVORI «CHIAVARI È UN’ALTRA CITTÀ» Le richieste: shopping di domenica e fare piste ciclabili T roppa severità nell’elevare le multe, più educa zione da parte dei padroni dei cani che lordano strade e marciapiedi; incentivi per rilanciare il turismo e ne gozi aperti alla domenica, non solo in concomitanza con eventi sporadici come fiere e mercatini. Questi i desiderata dei chiavaresi. «Alla sera, specie inestate,èundeserto–diceCri stina Pastorino, di “Pedrini Na tura” . E’ un peccato. E poi c’è il caromare. Chiavari merita di essere apprezzata di più, ma oc corre fare qualcosa per renderla appetibile». «Bisognerebbe educare i padroni dei cani: li la sciano sporcare ovunque», so stiene Mario Pomicino. Enrica Castagnini, 31 anni, impiegata, punta il dito sul caroparcheggi: «Porto i miei due bambini al mare e ho già un bel po’ di spese. D’estate è un salasso». Massimo Mallucci, avvocato, invoca «un maggiore controllo per le isole pedonali» e «più sicurezza per gli anziani che camminano sotto i portici e, sovente, si tro vano biciclette e motorini alle spalle». L’apertura domenicale dei negozi è al centro delle richieste SecondoStefanoOlcese,della cartoleria “JGB”, «occorre rive dere il settore del commercio, per fargli riprendere quota». Eugenio Bocci, 23 anni: «I ne gozi dovrebbero tenere aperto alla domenica pomeriggio». Fa vorevole all’apertura domeni cale Massimiliano Canepa, gemmologo, titolare del “Cen tro Orafo Argentino”: «E’ un sa crificio, ma dobbiamo rimboc carci le maniche, se vogliamo uscire dal tunnel». Cristina Lombardi, pendolare spezzina, operatrice sanitaria alla Rsa di Chiavari: «Mi aspettavo una città più viva. I negozi sono spesso chiusi e, alla sera, c’è poco movimento». «Lasciano a desiderare la gestione del terri torio, senza eventi estesi a tutti i quartieri, e la desolazione del lungomare», dice Alessandro Focone, della gioielleria omo nima, in corso Garibaldi. Sulla mancanza di manifesta zioni si esprime anche Paolo Valle, 47 anni, autista Atp: «Bi sogna valorizzare tutta la città, con iniziative anche in inverno. E sfruttare il lungomare». «Il lungomare è tristissimo – so stiene Enrica Rinaldi, 40 anni, commessa . E’ un peccato non vivacizzarlo». «Orario lungo dei negozi in estate e qualche aper tura domenicale in inverno – dice Domenico Cusato, operaio edile . E poi il traffico è troppo caotico. Le istituzioni dovreb bero incentivare l’uso della bici». «Il rumore dei motori è la nota dolente e l’amministra zione lascia correre», dice Bet tino Moise Filini, consulente assicurativo che, pure, sponso rizza l’impiego della bicicletta. «Vorrei una città più viva», dice Cleto Civita, impiegato di banca. Paola Oneto: «Tariffe dei parcheggi troppo care. Bisogne rebbe frazionarle». ROSSELLA GALEOTTI ••• «CHIAVARI è un’altra città». Parola di Vittorio Agostino, sindaco di Chia vari, che invita a leggere l’opuscolo inviato a tutte le famiglie e a osservare il plastico in municipio. Più di 300 interventi su 113 strade per oltre 150 milioni di euro. Sono le opere pub bliche realizzate, in corso e progettate a Chiavari da dicembre 1993 a giugno 2002 e da giugno 2007 a marzo 2009. Spiccano i parcheggi interrati, piazza dell’Umanità, la casa di ri poso Castagnola, la piscina di largo Pessagno, le case comunali, l’ampliamento del palazzetto dello sport, quello del porto, il pro getto della Colmata e della discarica di Rio Campodo nico, la scuola materna nel Lascito Repetti la contra stata vendita della Colonia Fara che rallenta la riquali ficazione del Lido e il risa namento di Palazzo Rocca. Agostino si sofferma sulla realizzazione della casa di accoglienza per sordomuti nell’Istituto Assarotti e sulle scuole. «Per il cam pus – dice sono due anni che aspettiamo di sapere dalla Provincia di quanti metri quadrati ha bisogno perché il sito lo abbiamo già individuato». D. BAD. 20 LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 Sanità in riequilibrio La Regione aumenta i servizi per anziani e disabili D p d Il riequilibrio dei conti della sanità e gli investimenti sui servizi: nel Levante della provincia genovese (Asl 4) sono aumentati i posti di residenzialità e semiresidenzialità per anziani ( da 497 a 693 posti) e disabili (da 100 a 199 posti), così come l’assistenza e le cure domiciliari. M R La Regione Liguria ha raggiunto il riequilibrio dei conti finanziari della sanità nel 2007, ripianando un disavanzo complessivo di oltre 850 milioni di euro. Da allora ha progressivamente eliminato le addizionali fiscali IRE fino alla fascia con 30 mila euro di reddito annuo (ultimo provvedimento del Consiglio Regionale) e in questi anni è riuscita anche a investire per aumentare i servizi sul territorio. In particolare, nel Levante della provincia genovese (Asl 4) , è aumentata l’offerta di posti residenziali e semiresidenziali per gli anziani, da 497 a 693 posti, quella destinata a cittadini disabili, da 100 a 199 posti, mentre un certo incremento è stato possibile anche per le cure domicilairi, passate dai 1.517 interventi del 2006 ai 1.617 del 2007, e 1.556 nel 2008 (nelle tabelle in questa pagina i dati in dettaglio). Anno 2005 386 posti 89 22 497 Anno 2008 538 posti 90 65 693 So sit èc pr int fam mi Servizi territoriali. Anziani RP + RSA mantenimento RSA post acuti (trattamenti riabilitativi) Centri Diurni – Semiresidenziali TOTALE POSTI Servizi territoriali. Disabili Residenziali Semiresidenziali TOTALE Anno 2006 55 posti 45 100 Anno 2007 91 posti 93 184 Anno 2008 103 posti 96 199 Anno 2006 1.517 Anno 2007 1.617 Anno 2008 1.556 Servizi territoriali. Cure domiciliari anziani Il nuovo ospedale di Rapallo e le Case della salute in Val Fontanabuona È ormai operante e sarà presto inaugurato ufficialmente il nuovo ospedale di Rapallo. Sarà caratterizzato dall’attività di chirurgia ortopedica di elezione. Sarà sede della cardiologia riabilitativa, medicina interna con relativo day hospital, dialisi, cure intermedie e day surgery multidisciplinare; garantirà attività ambulatoriale e di diagnostica per il territorio del Distretto sociosanitario n° 14 Tigullio Occidentale. È sede di un punto di Primo intervento attivo 24 ore. A Santa Margherita Ligure la sede attuale diventerà un polo residenziale riabilitativo con una piastra ambulatoriale. In questi anni sono stati aperti altri importanti servizi sanitari territoriali, in particolare nella Val Fontanabuona. Nella Casa della Salute di Cicagna sono situati tra l’altro il Cup, ambulatori infermieristici e per tutte le principali diagnostiche Informazione a cura della Regione Liguria e cure specialistiche, servizi per anziani, consultorio, attività di prevenzione. Vi si svolge inoltre il servizio dei medici di medicina generale convenzionati. L’intervento ha comportato un investimento di 635.240 euro. Nella Casa della salute di Rezzoaglio è attivo il Cup, ambulatori infermieristici, medici e pediatrici, servizi domiciliari e ambulatorali per anziani. L’intervento ha comportato un investimento di 657.247 euro. Nella Comunità Alloggio di Utenza Psichiatrica di Sestri Levante realizzata con un investimento di 258.228 euro - sono accolti 7 utenti affetti da patologia psichiatrica cronica stabilizzata. Infine è previsto un nuovo servizio a Borzonasca, finanziato per 284.051 euro. L Gr di Lig di ei ar de sic da int La F se ti) 9 o o). na e- LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 Dalla Regione un progetto per la depurazione delle acque del Tigullio Mentre è in ultimazione l’impianto di Punta Pedale a Santa Margherita ulteriori progetti riguardano Recco, Rapallo e Lavagna. Nuovi finanziamenti per 16 milioni di euro. Sono in via di ultimazione i lavori per realizzare il depuratore situato a Punta Pedale, a Santa Margherita Ligure. L’impianto è costato circa 35 milioni di euro, dei quali 18 sono stati di provenienza regionale. La Regione Liguria ha programmato altri interventi strategici per la depurazione delle acque di località famose in tutto il mondo per la loro attrattività turistica, per migliorarne la situazione ambientale. Si tratta degli impianti previsti a Recco e a Rapallo (nella foto). È pronta la progettazione preliminare, e l’opera prioritaria riguarda il depuratore di Rapallo. È stato definito inoltre un accordo per realizzare anche un nuovo depuratore nell’area di Lavagna. Complessivamente i finanziamenti regionali destinati a questi progetti - tra le fonti i Fondi FAS - assommano a 16 milioni. La messa in sicurezza dell’Entella e il raccordo di viale Kasman Grazie all’integrazione di diversi progetti la Regione Liguria - con un Accordo di programma con la Provincia e i comuni della zona - punta a realizzare un assetto definitivo e ambientalmente sicuro del fondovalle percorso dal fiume Entella. I comuni interessati sono Chiavari, Lavagna e Cogorno. Fonti della copertura finanziaria Fonte FAS Cofinanziamento enti locali Finanziamento ANAS ASPI Fondi regionali TOTALE Il piano riguarda la realizzazione delle nuove sponde dell’Entella, che serviranno anche come supporti per un nuovo sistema viario e per le condotte al depuratore previsto, in sponda destra, nel comune di Lavagna. L’opera si integra con i progetti già finanziati per la sistemazione idraulica dell’Entella nel tratto fra il ponte della Maddalena e la foce, e con il progetto viario di raccordo tra viale Kasman e lo svincolo autostradale, che viene realizzato da Autostrade per l’Italia in convenzione con ANAS. In questo modo si completa Risorse in milioni di euro 8 2 20 12 42 Tipologia di intervento Opere idrauliche e viarie Cofinanziamento minimo 20% Raccordo Kasman – svincolo Sponde idrauliche verso la foce la sistemazione idraulica e si realizza la circonvallazione viaria di S. Salvatore di Cogorno, ponendo anche le basi per la costruzione del depuratore. La Regione aveva precedentemente stanziato 4 milioni di euro, a cui si aggiungono 8 milioni, destinati alla Provincia. Dalla Regione Liguria per il Levante 21 LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 Provincia di Genova, Barra a Levante Entella. La Provincia coordina l’intesa con Regione e Comuni per la sicurezza dell’Entella, il Turismo. La Provincia promuove anche quello subacqueo per far conoscere, con le infinite bellezze del territorio, anche gli splendidi scenari dei nostri fondali. Beni culturali. La Provincia cofinanzia e gestisce la gara d’appalto per i restauri che faranno rinascere lo storico e amatissimo Teatro Sociale di Camogli, eretto nel 1876. Agricoltura. La Provincia promuove l’olio Dop Riviera Ligure, impareggiabile tesoro Pesca. La Provincia ne prepara l’accademia a Santa Margherita Ligure per dare nuovo impulso prolungamento di viale Kasman e la riorganizzazione dello svincolo A12 di Lavagna. naturale della gastronomia e prodotto dalle preziose olive taggiasche e lavagnine. e innovazione al settore e creare nuove opportunità occupazionali per i giovani. www.provincia.genova.it Natura e sport. La Provincia ha finanziato il recupero del rifugio a Prato della Cipolla, servito dalla nuova seggiovia realizzata a Santo Stefano d’Aveto. Strade. La Provincia ha aperto i cantieri per realizzare la variante di Settembrin che eliminerà un chilometro di pesantissime strettoie all’imbocco della Val Graveglia. Servizio Comunicazione - Audiovisivi - Provincia di Genova 22 chiavari LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 23 UN CORO DI PROTESTE E UN APPELLO: «FATE QUALCOSA ANCHE PER NOI» «Noi giovani senza ritrovi» «Una città di anziani. Alla sera è soltanto noia» L ocali e ritrovi per i giovani. Una situa zione segnalata, sot tolineata, ripetuta. Il problema più sentito, in città, non solo dai ragazzi; anche gli adulti reclamano a gran voce centri di aggregazione per i figli e nipoti. «Qui per noi c’è poco o nulla – dice Nicola Bettarelli, 19 anni, studente del “Manzoni”, indirizzo dirigenti di comunità . Chiavari è una città di anziani. Alla sera è solo noia». Si allinea Linda Pesci: «Manifestazioni, laboratori, eventi anche sem plici da organizzare a Chiavari sono tabù. Il settore giovanile è poco curato dagli amministra tori». Roberto Bravo, 27 anni, un lavoro in un bargelateria di Sestri Levante: «Alla fine ci si abitua a non uscire alla sera. Da quanto sento dire dagli anziani, però, prima non era così. Forse c’è stato uno sbilanciamento verso un certo tipo di turismo, fatto, soprattutto, di persone anziane. Comunque c’è sempre tempo per rimediare, basta averne la volontà». «Le infrastrutture per i gio vani, ecco cosa manca – dice Alessio Mancini, geometra, 22 anni.Lacittàèamisuradituri sta ricco». Anche per Claudia Bergamino, 26 anni, insegnante elementare e studentessa alla facoltà di Medicina di Genova, «il difetto maggiore di Chiavari è non avere locali per i giovani». Si allinea Emanuela Ghelfi, 26 anni, un negozio da parruc chiera in caruggio: «Oltre alla scarsità di locali lamento anche la carenza di manifestazioni in estate. Le iniziative organizzate miranosoprattuttoasoddisfare il turista adulto». «Poche le atti vità ricreative per i giovani e zero locali», lamenta Stefano Servente, imprenditore, 38 anni. «Non ci sono locali dedi cati alle fasce giovani – ribadi sce Davide Ravenna, del nego zio di abbigliamento “Rick’s”, in corso Garibaldi . L’aspetto lu dico è completamente as sente». «I miei nipoti si lamen tano sempre perché a Chiavari si annoiano – dice Rita Baciga lupi, volontaria di un’associa zione locale . Non trovano nulla di divertente da fare. Ef fettivamente si potrebbe dare ai ragazzi qualcosa di più». «Anche per i bambini non ci sono grandi spazi e parchi gio chi – dice Linda Rigotti . Si po trebbesfruttaredipiùlapasseg giata a mare». Opinione condi visa da Isabella Patrone, alber gatrice di Cavi, mamma di Gabriele, che ha 11 anni e fa la prima media alle “Gianelli” di Chiavari, e di Amalia, tre mesi e mezzo: «Sul lungomare c’è qualche gioco per i più piccoli ma si potrebbe fare di più per quelli che saranno i cittadini di domani». ROSSELLA GALEOTTI Niente locali, ma pochi anche gli eventi: così i giovani emigrano >> DON GASTALDI ••• SUI BISOGNI dei giovani, sulle esigenze di avere, nelle città dove vivono, locali a loro misura e spazi di aggrega zione, interviene don Alberto Gastaldi, responsabile della pastorale giovanile della dio cesi di Chiavari. «Spesso non si è soddisfatti di quel che si ha e si va alla ricerca di nuove emozioni, è l’atteggiamento tipico dei giovani – dice don Gastaldi . Sono però con vinto che le parrocchie deb bano rispondere in modo «GLI ADULTI DIANO RISPOSTE AI RAGAZZI» concreto alle domande dei ra gazzi. Noi parroci, tutti in sieme, possiamo lavorare con impegno per aprire gli spazi che abbiamo a disposizione non soltanto ai ragazzi che frequentano abitualmente le attività parrocchiali ma anche agli altri». E prosegue: «E’ importante offrire loro occa sioni d’incontro su temi di at tualità e appuntamenti nel segno del divertimento senza eccessi». Don Gastaldi lancia poi un messaggio agli adulti: «Devono cercare di essere sempre attenti ai bisogni dei ragazzi, e ascoltarli. Vederli come persone da accompa gnare nella vita, partendo dalla scoperta del territorio e delle sue peculiarità». R. GAL. 24 LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 lavagna LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 25 TUTTI D’ACCORDO: CON PIÙ INIZIATIVE COORDINATE LAVAGNA ATTIREREBBE PIÙ GENTE «Per il turismo va fatto di più» «Negozi, alberghi e porto turistico sono slegati» T roppo poche le ma nifestazioni orga nizzate, specie in in verno. Carenze nella pulizia delle strade e delle piazze. E, soprattutto, l’aspetto turistico da rivedere. Queste le “note dolenti” lamentate dagli abitanti di Lavagna. «Hanno tappezzato la città di manifesti contro il ministro Gelmini con l’accusa di aver creato problemi alla scuola alberghiera. Invece la colpa è della Regione e della Provincia, colpevoli anche di non saper gestire e rilanciare il turismo», dice Maurizio Pa netta, del bar “Ostigoni” di piazza Vittorio Veneto. Anche Marina Stra, ex cameriera di sala, punta il dito sul turismo: «Funziona poco. Bisognerebbe diversificare l’offerta e realiz zare iniziative fuori dalla spiag gia che possono attirare gente». Sulla stessa lunghezza d’onda Franco Bisogno, barbiere: «Si può fare di più per il turismo. E mettere qualche toilette pub blica». Per Romina Copello, titolare del negozio di abbigliamento per bambini “Children”, in via Roma 44, «non c’è collega mento tra commercio e turi smo, tra porto e strutture alber ghiere. Al sabato i clienti vanno all’Ipercoop o a Sestri Levante. Invece, se mettessimo a fattore comune le nostre idee, po tremmo far diventare Lavagna come Portofino». Per Antonio Caradonna, operaio, la “ricetta” per attirare turisti è «tenere aperti i negozi anche alla sera, in estate e in inverno, organiz zando manifestazioni collate rali». Anche per Paola Cano «la vocazione turistica non è abba stanza sfruttata». Sonia Conti, del negozio di in timo “Luna di miele”, fa appello a una «maggior pulizia delle spiaggeedellestrade,anchecon la spazzatrice automatica». Pie tro Nardozza chiede di puntare alla raccolta differenziata e brontola per i padroni dei cani, lasciati liberi di sporcare. «Ci vuole più controllo per multare i padroni degli animali, poco educati» dice Luciano Fini. Se rena Sanguineti, del negozio di alimentari “Lo scrigno dei sa pori”, in piazza della Libertà 30: «L’immagine di una città più pulita sarebbe un ottimo bi glietto da visita». Anche per Rocca Tallarita, casalinga, le note dolenti sono la «scarsa pu lizia in strada». «Questa giunta ha già fatto tanto ma si può sem pre fare di più, se ci si impegna» dice Giancarlo Garzia. «Il sin daco Vaccarezza ha lavorato con molto impegno e i risultati si vedono ma, certo, qualcosa si può migliorare» sostiene An gelo Bianchetti. Luciana Cogorno, pensio nata, chiede «più attenzione per chi vive in collina». Secondo Giuseppe Sanguineti, immobi liarista, «occorre curare di più la zona a mare, con un sistema di collegamentotraspiaggia,porto e città». Sullo sviluppo della zona a mare si esprime anche Marinella De Petri, contitolare dei bagni “Porticciolo”: «So che esiste un progetto per sfruttarla meglio ma bisogna accelerare i tempi». Per Emanuela Levaggi, casalinga, «Cavi è un po’ dimen ticata dalle istituzioni». Dal suo negozio di borse e scarpe, “Va lentina”, in via Roma, Giordano Chiesa boccia «la divisione della città in sestieri, che mette in dif ficoltà residenti e turisti per la questione del parcheggio». ROSSELLA GALEOTTI Lavagna scommette sulla riqualificazione del porto turistico IL SINDACO VACCAREZZA LITORALE E COLLINA: LE IDEE VINCENTI «LE NOSTRE eccellenze sono il litorale e la collina». Questi per il sindaco di Lava gna, Giuliano Vaccarezza, i punti di forza della città. «Inve stiamo sulla riqualificazione del litorale – spiega e sul recu pero del degrado: a Cavi recu pereremo l’ex Colonia Cogne, l’ex albergo Astoria e il cosid detto “scheletro”. Importante anche la variante della collina con il recupero dei vecchi edi fici rurali». La lista si arricchi sce con il prolungamento della passeggiata, la valorizzazione del centro storico, il risana mento del parco di villa Gri maldi, ma anche con le propo ste per i giovani. «Nell’ambito della riqualificazione del porto turistico – aggiunge Vacca rezza – sarà sistemata pure la piastra portuale sulla quale potrà trovare posto una pista per lo skate board, trasforma bile,inalcuniperiodidell’anno, in area per il pattinaggio su ghiaccio. Nel complesso spor tivo del parco del cotonificio è prevista una nuova palestra. Le discoteche ci sono, quel che manca è il cinema, ma con tiamo di realizzarlo nell’am bito del progetto portuale». D. BAD. 26 LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 lavagna I GIOVANI CHIEDONO SPAZI E LOCALI PER LORO, «SENZA DOVER ESSERE COSTRETTI A EMIGRARE» Zero movida: che noia «Appena finisce la stagione balneare qui diventa un autentico mortorio» C ittà noiosa, avara di manifestazioni e lo cali per i giovani, co stretti a emigrare al trove per cercare svago e diver timento. Questo il ritratto che emerge dai pensieri e dai “mu gugni” gli Under. «La sera fac cio sport poi filo a casa perché non c’è nulla d’interessante – dice Stefano Giordano, came riere, 23 anni . Ci si annoia e basta. Zero movida». Simone Chiona, operaio, 28 anni: «Il Comune dovrebbe fare qual cosa di più per noi ragazzi. Ap pena finisce la stagione bal neare qui è un mortorio. Ci vor rebbe un discopub, un localino dove poterci ritrovare». «Se guardi la città dall’alto vedi solo capelli bianchi – dice Gianluca Graziano, 24 anni, titolare del “Caffè del Conte”, in via Dante . I giovani, se possono, se ne vanno». Si allinea Isabella Torta,23anni,chestudiapsico logia all’Università di Genova e fa la babysitter: «La città offre poco. Se esco con le amiche qui ho solo due alternative, la piz zeria o il ristorante». «Per i giovani zero locali, dobbiamo cercare diverti mento altrove», conferma Fe derica Sanguineti, 23 anni, stu dentessa di Lingue all’Univer sità di Genova. «La scorsa estate si era sparsa la voce che organizzassero il cinema all’aperto a Parco Tigullio e tutti speravamo che andasse a buon fine – dice Andrea Zimei, barista.Invecenonsolononse n’è fatto nulla ma dietro alla pi scina l’erba è cresciuta a tal punto che potrebbero girare le riprese di “Indiana Jones 5”». Claudio Galego, pure barista, conferma. Silvia Musso, giovane mamma di Erion, di due anni e mezzo, abita a Cavi ma Lavagna è la sua meta quotidiana: «E’ una città sicura e questo mi conforta.Masareifelicesesior ganizzassero momenti d’in trattenimento e gioco per i bambini piccoli che vanno an cora all’asilo». «Secondo me le istituzioni dovrebbero “spin gere” di più sulle attività e gli spazi per i bambini – dice Aldo Montepagano, titolare della ge lateria “Arcobaleno”, in via Roma 90 . Sarebbe un modo intelligente per attirare più tu risti». Spiagge affollate a Cavi in estate, ma in inverno mancano eventi ROSSELLA GALEOTTI sestri levante LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 27 I SENZATETTO NEL PARCO PUBBLICO FANNO ANCORA PREOCCUPARE SESTRI Clochard, abitanti divisi Chiesti più controlli, estesi anche alla stazione. «Il diurno va riaperto» U n giro con il micro fono di Radio 19 nelle vie del centro di Sestri Levante, per ascoltare residenti – scelti tracommercianti,lavoratori,an ziani, avventori del mercato set timanale e delineare uno spac cato degli umori cittadini. Si sco pre che le lamentele, i malumori, le segnalazioni non mancano e riguardano i temi più vari: la via bilità, l’edilizia, le opere pubbli che, il turismo. Ma uno su tutti è l’argomento che ancora suscita interesse e alimenta il dibattito. Si tratta del “caso clochard”, ov vero la presenza di senzatetto nei luoghi pubblici che negli ul timi tempi tanto ha infastidito una parte di residenti. Nonostantelesoluzionimesse in campo dall’amministrazione, sembra rimanere una questione aperta. «I senzatetto nel parco pubblico erano e sono un pro blema che va gestito – afferma Marta Noceti – Sono causa di sporcizia,sonospessoaggressivi, hanno addirittura aggredito il prete. Come facciamo a sentirci tranquilli visto che il parco è fre quentato da tantissimi bambini? Ècompitodiunabuonaammini strazioneaffrontarelaquestione e risolverla». «Servono più con trolli delle forze dell’ordine – ag giunge Ivo Gotelli – non solo nei giardini pubblici, ma in tutta la città. Basta dare un’occhiata in giro: non sono poche le zone di degrado urbano». «Civuolepiùordine–sostiene Giovanna Tessier – per siste mare la situazione di degrado dei giardini in centro, ma non solo. Ci sono altre zone, come quella della stazione, che hanno biso gno di attenzioni maggiori. Sia dal punto di vista della pulizia che della sicurezza». Per altri, invece, la richiesta è limitataalripristinodeldiurno,a disposizione di tutti: «Servono dei bagni pubblici – dice Vin cenzoRosasco–negioverebbela pulizia della zona, perché non è raro incontrare persone che fanno i loro bisogni negli anfratti di piazza Sant’Antonio, accanto ai portoni. E non sono solo sen zatetto». «Basterebbe ripristinare il diurno – aggiunge Lazzaro Bru sco – che c’era, accanto ai giar dini, fino ad alcuni anni fa. Ora in caso di bisogno bisogna entrare nei bar, e consumare». Chiesti più controlli per la sicurezza ai giardini Mariele Ventre SARA OLIVIERI 28 LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 sestri levante LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 29 NEL MIRINO SEGNALETICA, ROTONDE E CANTIERI TROPPO LUNGHI >> IL SINDACO Che fatica guidare in centro a Sestri «CON SANT’ANNA I POSTI AUTO ORA BASTANO» I parcheggi sono carenti. «E la pista ciclabile crea pericoli» C ’è la viabilità nel mi rino dei “mugugni” sestresi. I residenti lamentano parcheggi carenti, problemi con la segnale tica, le rotonde, i cantieri di la voro troppo lunghi che intral cianoiltraffico.«Unpo’dicaossi avverte in estate – afferma Fran cescaDeRosaquandoaumenta la popolazione e le ripercussioni si hanno sui posteggi». Sulla stessa linea sono anche Barbara Armani: «Quello dei posteggi ca renti è un problema più estivo che invernale». Per Angela No ceti, è soprattutto la prima peri feria, come via Nazionale e via Terzi, a subire la mancanza di posti auto: «Anche in centro dice – tra i posti riservati ai resi denti e quelli a sosta limitata, trovare un parcheggio è diven tato complicato». «Cari e ca renti»: così Patrizia Gilli, defini sce i posteggi di Sestri. A ostaco lare la viabilità ci sarebbero anche rotonde discutibili come quella a “fagiolo” in via Fascie, e quella in Francolano. «Sono troppo ingombranti – afferma Giuliano Albertoni – addirittura quella in Francolano è in salita e blocca la visuale sulla strada». Molti “mugugni” a Sestri per colpa della viabilità Secondo Giuseppe Olivieri quella più rischiosa è la rotonda di piazza Sant’Antonio: «La se gnaletica–dice–èpocoevidente e capita molto spesso che alcune auto cerchino di imboccare il senso unico di via Nazionale». Ad aumentare i disagi degli automobilisti sono anche i can tieri aperti: «Spesso i lavori stra dali – afferma Marina Righetti – coincidono con il periodo estivo, quando le auto aumentano». «I cantieri sono troppo lunghi – rincara Alberto Stevanè – per di minuire i disagi dovrebbero ac celerare i tempi di lavoro». Per Giorgio Massucco, invece, un problema per Sestri sono le case nell’area Fit: «Troppo care ed esteticamente discutibili. Nienteachefarecolrestodelpa esaggio». Anche la pista ciclabile dellungomareDescalzoriscuote lamentele: «È pericolosa – so stiene Alida Cattani – tracciata sul marciapiede fa sì che pedoni e ciclisti si intralcino a vicenda, col rischio di incidenti». Sul fronte della pulizia, inter viene invece Sandro Defilippi: «Strade,cassonettiebidonistra colmidirifiutieinutilizzabili».A richiedere più pulizia è anche Cecilia Tessier che afferma:«La zona di viale Roma e della sta zione ferroviaria è abbandonata: poca pulizia, nessun controllo né tantomeno iniziative che va lorizzino il viale». Infine il turismo. Per Isabella Podestà e Francesco Ligorio si deve fare di più: «I turisti chie dono più servizi, più pulizia, in trattenimenti. Bisogna mettere da parte il lassismo e migliorare l’accoglienza». Perconcludere,unavocefuori dal coro: «Problemi a Sestri? – domanda Renza Olivieri – Non me ne viene in mente nessuno. La città è vivibile e tutto scorre con la tranquillità di sempre». SARA OLIVIERI ••• CLOCHARD e disordine nei giardini pubblici, puli zia e parcheggi: sono que ste le esigenze principali dei cittadini di Sestri Le vante, a cui il sindaco, An drea Lavarello, è chiamato a rispondere. «Quello dei senzatetto – dice – è un problema che stiamo af frontando in collabora zione con associazioni, parrocchie, frati e polizia municipale. I controlli sono intensificati e presto realiz zeremo anche i servizi igie nici pubblici». Sulla scarsa pulizia di strade e casso netti, Lavarello cita invece dati dei rifiuti raccolti nel 2009: «Nei primi mesi di quest’anno abbiamo rac colto 115.394 chili in più ri spetto al 2008. Abbiamo sostituito i cassonetti in centro, aumentato il nu mero dei passaggi di rac colta, dei lavaggi delle strade e introdotto la spaz zatrice». Sul fronte dei par cheggi mancanti, Lavarello ricorda l’apertura recente del parcheggio di Sant’An na: «Il numero di posti auto a Sestri è adeguato. L’o biettivo è invece liberare il centro storico dalle auto e dirottarle sui parcheggi di cintura come Sant’Anna e Cantine Mulinetti, dove il posto è assicurato». S. OL. 30 LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 casarza ligure LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 31 IN VAL PETRONIO MANCA ANCORA L’INTEGRAZIONE TRA VECCHI ABITANTI E ULTIMI ARRIVATI Più sicurezza per gli anziani Nuova città: «Tante zone sono poco illuminate» S icurezza, pulizia e viabilità: sono questi i principali problemi per cui i cittadini di Casarza Ligure chiedono mag giore cura e attenzione. «Ci sono zone in città – afferma Alessandro Mazzola – che sono poco illuminate e prive di con trolli. Un esempio? Le case di più recente costruzione, o il ci mitero. Sono in tanti, soprat tutto anziani, che non si sen tono tranquilli a frequentarle». «Ci vogliono più controlli – dice Ernesto Cafferata –. La sicu rezza notturna va aumentata». Per Vittorio Zazzi, invece, proprio la costruzione delle nuove zone residenziali ri chiede interventi per rafforzare il senso di comunità: «La città è cresciutamolto–dice–espesso i nuovi residenti non hanno ori gini locali. Bisogna migliorare l’accoglienza, a partire dai ser vizi e dalle infrastrutture». Secondo i residenti di Ca sarza, il tema della sicurezza è legato, a filo doppio, con la cura degli spazi pubblici. «Ci vor rebbe maggiore pulizia – dice Francesca Stucin – dalle strade al greto del Petronio che è di ventato una “foresta” incolta. Potevano approfittare del peri odo di siccità per ripulirlo, ma non è stato fatto nulla. Lo stesso vale per il percorso della cicla bile che, oltre a essere poco illu minato, è pieno di sterpaglie». Per Regina Verniaghi, invece, l’incuria è dovuta, in parte, ai proprietari dei cani: «Il lungo fiume è costellato di sporcizia deicaniapasseggio–dice–Pos sibile che non si possa fare qual cosa,vistochespessoglianziani vengono qui a passare il tempo libero?». Sul fronte dei servizi agli anziani, Andriolina Sturla aggiunge: «Ci vorrebbero pan chine nuove. Anzi, ancora me glio sarebbe uno spazio, un ri trovo per noi». Alcune critiche vanno anche alla viabilità: alla strada nuova, chepromettevadiallontanareil traffico pesante dal centro, e ai parcheggi. «La strada nuova è poco utilizzata – afferma Adriano Raffo – il traffico non è smaltito, soprattutto nel pome riggio, intorno alle 17, quando c’è il maggior afflusso di auto». «Doveva essere un servizio per il polo industriale – aggiunge Gianbattista Tarditi – ma per ora la strada nuova si è dimo strata inutile». Non solo. I pro blemi della viabilità si ripercuo tono sui posteggi: «Lo spazio non manca – afferma Sandro Ghirlanda – ma spesso non si trovano posti liberi. Bisogna mettere ordine al sistema dei parcheggi». «Vero – conferma Angelo Paderano – sono mal di sposti e nessuno controlla che le auto in sosta siano posteg giate a dovere». SARA OLIVIERI Casarza è al centro di un boom edilizio che non conosce sosta >> IL SINDACO ••• IL SINDACO Claudio Muzio non è stupito: le pro blematiche segnalate dai cit tadini sono ben note anche all’amministrazione comu nale, che su sicurezza, pulizia dei torrenti e viabilità, ha già previsto futuri interventi. «Abbiamo partecipato a un bando del ministero dell’In terno – spiega – per ricevere fondi necessari a installare 30 telecamere nei punti più cri tici. Inoltre abbiamo raffor zato la collaborazione con le «PIÙ CONTROLLI: SONO IN ARRIVO 30 TELECAMERE» forze dell’ordine». Per la puli zia dei torrenti, invece, l’am ministrazione chiama in causa il ruolo della Provincia «sorda alla richiesta di interventi». «Il Petronio è stato pulito l’anno scorso – afferma Muzio – e sono stati rimossi tutti gli elementi di pericolosità. A novembre rinforzeremo l’ar gine del rio Cacarello e in pro gramma c’è anche la pulizia del rio San Lazzaro. Abbiamo richiesto più volte l’interven to della Provincia, ma se non otterremo risposte provvede remo con risorse nostre». In fine, la viabilità. «Stiamo la vorando per ottimizzare la strada nuova spostando la cabina dell’Enel, ricalibrando tutto il tratto a monte e instal lando dissuasori di velocità». 32 LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 le eccellenze LA CAMPAGNA DEL SECOLO XIX PER I 150 ANNI DELLA NAZIONE Tigullio e Risorgimento L’Unità d’Italia ha forti radici nel Levante: che ora si prepara a celebrarla I l Levante verso i 150 anni dell’Unità d’Italia. La campagna che il Secolo XIX sta portando avanti da alcune settimane è stata ispi rata dallo storico locale, Giorgio “Getto” Viarengo. Dal suo ap pello alle istituzioni di Chiavari (e non solo) ha preso il via la campagna di sensibilizzazione. Viarengo ha chiesto che il Le vante raccolga il sollecito del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a collabo rareconilComitatonazionaledi Torino per le celebrazioni uffi ciali dell’evento, che si svolge ranno nel 2011 (la nascita dello Stato avvenne il 17 marzo 1861) e saranno precedute, l’anno pros simo, da quelle in ricordo della spedizione dei Mille (5 maggio 1860). Le prime risposte sono arrivate dalla Società Econo mica, dalla val Graveglia (terra degli avi di Giuseppe Garibaldi), dalla val Fontanabuona, dove Garibaldifuelettoalparlamento subalpino con i voti del manda mentodiCicagna.Asostegnodel progetto di Viarengo sono inter venuti l’ex presidente della Con sulta, Fernanda Contri; il proni pote di Giuseppe Mazzini, Gio vanni Battista, intellettuale chiavarese sposato con la poe tessa Elena Bono, che ha parlato dell’ultimo libro della moglie: un atto unico sull’incontro tra Giu seppe Mazzini e Friedrich Nietzsche che sarà pubblicato nell’ambito della ristampa di un altroattounico,suGiuseppeGa ribaldi. Significative le testimo nianze di Annita Garibaldi, che ha tracciato un profilo del bi snonno, e di Emanuele Filiberto di Savoia, che porta avanti i va lori di Vittorio Emanuele II, primo re dell’Italia unita. Il di battito ha coinvolto anche l’Isti tuto d’arte di Chiavari: studenti e insegnanti, sotto la guida del dirigente, Gianfranco Spaccini, stanno pensando a un nuovo monumento da sistemare in piazza Cavour. «La nostra terra – spiega Giorgio “Getto” Via rengo – può vantare a pieno ti tolo il ruolo e la totale partecipa zione al progetto risorgimen tale.Lenostrecredenzialiavreb bero richiesto una maggiore attenzione: il Tigullio e Chiavari sono state tra le maggiori prota goniste delle cronache di quei tempi e devono entrare nel co mitato per le celebrazioni». Il monumento che Chiavari ha dedicato a Giuseppe Garibaldi DEBORA BADINELLI le eccellenze LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 33 LA VAL FONTANABUONA STUDIA IL RILANCIO DELLA SUA ATTIVITÀ TRADIZIONALE L’ardesia è tinta di rosa Numerose le donne che sono protagoniste del boom della pietra nera N el mondo della pie tra nera le quote rosa non sono mai mancate». Lo so stiene Franca Garbarino, presi dente del distretto dell’ardesia della val Fontanabuona, non ché del gruppo Tigullio di Con findustria Genova. «Le pioniere sono state Noris Arata Porcella – spiega Garbarino – che, rima sta vedova giovanissima, ha preso in mano le redini dell’azienda del marito, a Cica gna, e l’ha gestita con grande professionalità. Un’altra nota imprenditrice ardesiaca è Maria Teresa Arata, che ha di retto a lungo l’azienda di Orero». Oggi ci sono le nuove generazioni di imprenditrici, come la stessa Garbarino, le so relle Mangini e tante altre che portano avanti una tradizione industriale in cui il ruolo fem minile è sempre stato centrale, apartiredalleportatricidiarde sia che, dalle cave della vallata, scendevano verso il mare a piediportandolelastredipietra nera in precario equilibrio sulla testa.LavagnaeCogornohanno reso omaggio alle portatrici inaugurando rispettivamente un altorilievo e un cippo dello scultore Francesco Dallorso lungo la via dell’ardesia. Le due opere ricordano le donne con le “ciappe” sul capo, che, dalle cave,raggiungonolespiaggeper imbarcare il prezioso carico di pietra nera su qualche leudo. Oggi anche il settore dell’ar desia risente della crisi interna zionale.Ilnumerodelleaziende e degli addetti si è notevol mente ridotto (sono 25 con una trentina di cave tra la Fontana buona e la valle Argentina, nell’Imperiese),laforteconcor renza straniera insidia i tavoli da biliardo e ha indotto molte aziende a orientarsi su prodotti per l’edilizia e l’arredamento. «Un campo che non abbiamo ancora esplorato – spiega il pre sidente Garbarino è quello dell’energia: l’ardesia è un buon conduttore e bisognerebbe ap profondire la possibilità di uti lizzarla anche in questo settore. È un’idea da sviluppare, per adesso non abbiamo ancora af frontato seriamente questo di scorso, ma potrebbe essere uno sbocco nuovo, da non sottova lutare,soprattuttoinquestope riodo di crisi». Il monumento che Cogorno ha dedicato alle portatrici di ardesia DEBORA BADINELLI 34 LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 In collaborazione con GRANDE CONCORSO GRATTA e STRAVINCI! Vinci 10 buoni spesa da 5.000 € AFFRETTATI! Hai tempo fino al 31 Ottobre per vincere subito migliaia di premi alimentari e di buoni spesa da 25 € E AD ESTRAZIONE FINALE 10 BUONI SPESA DA 5.000 € SPESA REGALATA, SPESA FORTUNATA! CHIAVARI Via Col Franceschi 4, 010/7173032 • SAN SALVATORE DI COGORNO C.so IV Novembre 157, 010/7173067 • BOGLIASCO Via Aurelia 160-162, 010/7173127 • RAPALLO C.so Colombo 4-6, 010/7173147 • LAVAGNA Via Colombo 36 R, 010/7173300 Il regolamento è disponibile all’interno dei punti vendita. Montepremi complessivo: € 512.295,40 (IVA esclusa). L’estrazione avrà luogo entro il 15 Gennaio 2010. I premi immediati possono essere ritirati entro e non oltre il 30 Novembre 2009. In collaborazione con moneglia LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 35 MANCANZA DI PARCHEGGI : UN PROBLEMA PER LA CITTÀ CON IL RECORD DI “BANDIERE BLU” E l’auto dove la metto? Le mamme e i papà chiedono un nuovo parco giochi per i loro bambini P er i cittadini di Mo neglia, città con re cord di “Bandiere blu”, la mancanza di parcheggi è un “mugugno” ormai noto, addirittura scon tato,chesiaggiungealbisognodi più intrattenimenti e servizi per bambini. «La mancanza di posti auto–diceRitaLandi–èunvero problema: non ce ne sono abba stanza». «Il disagio si acuisce nel periodo estivo – aggiunge Elisa Vallaro – quando alle auto dei monegliesi vanno sommate quelle dei turisti». «La gente pretende la comodità – afferma Giulio Noceti – vogliono tutti la sciare l’auto in pieno centro e, si sa, non c’è posto per tutti». Ma residenti e turisti invo cano anche l’organizzazione di più iniziative, per vivacizzare la città oltre il periodo estivo. «La programmazione turistica è un po’ carente sotto il profilo degli intrattenimenti – dice Paola Greppi, originaria di Lecco – Non ci sono iniziative, suggeri menti su come, noi turisti, pos siamo trascorrere il tempo li bero. Il posto è bello, ma rischia di diventare noioso». «Perché non sfruttare la sala da ballo – suggerisce Elisa Castelli, che a Moneglia vive da tempo – e ma gari anche gli stabilimenti bal neari per le feste estive?». Non mancano le richieste di servizi migliori e spazi attrezzati dove far giocare i bambini. «Al cuni spazi ci sono – riconosce Elena Pagliettini – ma ci vor rebbe un’area dedicata ai bam bini in centro, dove possano gio care tranquilli». «Un parco gio chi già c’è – riconosce Mino Bar bieri – ma non è in buone condizioni. Andrebbe siste marlo».Èd’accordoancheGiusy Mocata che aggiunge: «Ci vor rebbero un nuovo parco giochi e più attività organizzate per i bambini, anche in inverno». Richieste fuori dal coro ri guardano invece il prolunga mento della passeggiata mare e lamanutenzionedellestradepe riferiche. «Aspettiamo di vedere realizzatoilnuovotrattodellun gomare – dice Luciano Dasso – fino alla spiaggia della Secca». «La strada che collega il Facciù alla frazione di Tessi – avverte Giovanni Gianelli – ha bisogno di manutenzione. La scarpata su cui si affaccia è trascurata e, in caso di pioggia, è pericolosa». Da anni a Moneglia viene assegnata la “Bandiera blu” SARA OLIVIERI 36 LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 le eccellenze LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 37 L’INTEGRAZIONE COSTAENTROTERRA STA DIVENTANDO REALTÀ : È NATO UN CONSORZIO CON GLI OPERATORI Aveto, la vallealbergo Il progetto “Ospitalità diffusa” è la scommessa per attirare nuovi turisti O perare affinché l’in tegrazione costa en troterra diventi fi nalmente una realtà. E’ uno degli scopi della “Ospita litàdiffusa”,unapropostalegata alla legge regionale 13 del 21 marzo 2007. Il progetto che ha preso via quest’anno con la co stituzione di un apposito con sorzio al quale hanno aderito piccoli alberghi, affittacamere, locande, bed & breakfast e agri turismi. Il Parco naturale regio naledell’Avetoharicevutounfi nanziamento di 530 mila euro in seguito al progetto presen tato dal comune di Ne, capofila insieme a Borzonasca, Mezza nego, Rezzoaglio e Santo Ste fano d’Aveto. I soci sono 47, comprensivideicinquecomuni, dello stesso Parco e della Comu nità montana Aveto Graveglia Sturla. «Il primo impegno, a parte tutta la numerosa parte burocratica con banca e com mercialista, dice il presidente del consorzio Giuseppino Ma schio, è stato quello di creare il sito che dovrà interagire con l’agenzia In Liguria e il Sistema turistico locale “Terre di Porto fino”. Abbiamo già acquistato i computer con un costo di 92 mila euro e possiamo contare sull’operatività di una dipen dente che il Parco ci ha ceduto. Adopereultimatepotremocon taredu250postilettoeciattive remo per la parte promozio nale». I programmi integrati previ sti dal bando prevedono la rea lizzazione delle forme di ricetti vità attraverso interventi di re cupero e di valorizzazione del patrimonio edilizio storico e delle costruzioni tradizionali dell’entroterra. Lo scopo della “Ospitalità dif fusa” è di migliorare il movi mento turistico e di far cono scere uno dei territori più inte ressanti dell’appennino. Entro l’anno prossimo saranno ulti mati i lavori alle Casermette del Penna e alla malga Zanoni. Il Parcoregionaledell’Avetopotrà contare su otto rifugi completi di bar, ristorante e 41 posti letto complessivi. Le ristrutturazioni sono avvenute attraverso pro getti che prevedono tecniche di bioarchitetture e l’utilizzo di energie rinnovabili come il foto voltaico e le caldaie a legna pro veniente dalle foreste. La transumanza: un antico rito che affascina e richiama i turisti FABIO GUIDONI 38 LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 le eccellenze UN 2009 PIENO DI AVVENIMENTI E DI SUCCESSI Area protetta di Portofino: la natura vince Il mare di Portofino è in testa alle preferenze dei sub in Italia: oltre 100 mila presenze l’anno U n 2009 di avvenimenti e successi per l’Area marina protetta e l’Ente Parco di Portofino. L’Area ha tagliato, il 26 aprile 2009, il traguardo dei suoi primi dieci anni di vita. Il direttore è Giorgio Fan ciulli, il presidente eletto recentemente è Vito Gedda, rappresentante del Comune di Camogli. Entità geografica che appartiene al ministero dell’Ambiente, in questi suoi primi dieci anni di vita, l’Amp è sempre rimasta fedele ai suoi obiet tivi: la tutela e la valorizzazione delle risorse am bientali, una fruizione dell’Area marina da parte dei turisti e dei residenti sostenibile, intelligente e rispettosa, la divulgazione delle conoscenze scientifiche e un grande lavoro di educazione am bientale, specie fra i più giovani. I festeggiamenti per il decennale sono stati ric chi di eventi, fra mostre e avvenimenti, come l’inaugurazione del “Miglio blu”, la corsia per i nuotatori di fondo, a Camogli, che si snoda da Punta Cannette a Punta Chiappa. Sono sempre di più gli appassionati di subacquea e gli amanti dello snorkeling che scelgono l’Area marina pro tetta: i dati parlano di qualcosa come 60 mila70 mila presenze all’anno che, tradotti per il com prensorio, sono numeri che volano sopra le 100 mila presenze l’anno, visto che ci sono sub che vengono accompagnati da mogli o mariti (o da compagni e fidanzate) che non fanno l’immer sione e restano a terra. L’Area marina di Porto fino è infatti la destinazione che viene scelta mag giormente dai sub, in tutta Italia: ad arrivare per fare le immersioni in questo scenario unico sono soprattutto gli italiani ma anche molti sub che ar rivano principalmente da Svizzera, Francia, Ger mania e Nord Europa. Dal mare alla terra. L’Ente Parco di Portofino tutela un territorio, quello del Parco, che si estende per 1056 ettari e ha 80 chilometri di sen tieri attrezzati. La tutela del Promontorio di Por tofino risale ai primi anni Trenta, subito dopo l’idea della costruzione di una strada litoranea che collegasse Camogli a Santa Margherita pas sando da Portofino. Per mancanza di fondi la strada non venne mai realizzata, mentre la tutela del Monte venne attuata con la legge 1251 del 20 giugno 1935 con la quale nacque l’Ente autonomo del Monte di Portofino. Nel 1978 l’Ente fu sop pressoelesuefunzionivennerotrasferiteallaRe gione, che già dal 1977 aveva promulgato la legge quadro n. 40 sulle aree protette, con lo scopo di avviare una politica di tutela e valorizzazione del territorio creando parchi e riserve naturali. Tra i sistemi di aree individuate, vi era anche il Pro montorio di Portofino. Diretto da Alberto Girani e presieduto da Fran cesco Olivari, l’Ente Parco di Portofino sta atti rando sempre più visitatori. Nel maggio 2009, gli ecocontatori – tappetini interrati che “sentono” lapressionedeipiedidichicammina(oleruotedi chi è arrivato in bicicletta) e registrano i dati gra zie a un apposito piccolo computer – hanno se gnalato 15 mila visitatori fra escursionisti più o meno allenati, scolaresche, turisti del fine setti mana. L’ultima scommessa vinta, in termini di ri cettività, proprio in questo 2009 è la rinascita del Mulino del Gassetta, tornato all’antico splendore (c’è chi sostiene che la sua origine risalga addirit tura al 1200) grazie all’impegno del Parco di Por tofino e alle risorse della Regione Liguria (500 mila euro, il costo in tutto). Ora, il mulino – che si può raggiungere sia da Paraggi che da Nozarego – è infatti non solo un vero e proprio museo di sa peri antichi, con il vecchio frantoio restaurato e visitabile, ma anche e soprattutto un punto infor mativo e di ristoro per i visitatori del Monte di Portofino. SILVIA PEDEMONTE Il celebre Cristo degli Abissi nel mare di San Fruttuoso: è la meta preferita dei subacquei che arrivano da ogni parte d’Italia le eccellenze LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009 39 NUOVI IMPIANTI, PARTE LA SECONDA TRANCHE Effetto neve in Aveto: lo sci guida il rilancio L’economia sta ripartendo: grande lavoro per commercio, ristoranti, agenzie immobiliari T Il nuovo “oro bianco” della Val d’Aveto: la stazione di arrivo della seggiovia al Prato della Cipolla, sotto il Maggiorasca emperatura meno dieci, un freddo di originesiberianadalqualeèdifficiledi fendersi, a tratti nevischia. E’ il quadro meteorologico di venerdì 26 dicembre 2008, festività di Santo Stefano, quando a Rocca d’Aveto, all’estrema periferia nord di Santo Ste fano d’Aveto, a quota 1264, viene tagliato il nastro della nuova seggiovia biposto (15 piloni, lunghezza 1100 metri) capace di trasportare 1200 passeggeri l’ora fino ai 1600 metri del Prato della Cipolla, uno dei siti più belli dell’appennino. Gli operatori turi stici più ottimisti prevedono che l’impianto a fune potrà far aumentare del 20 per cento le presenze delfinesettimana,conunincrementonotevolenel periodo estivo. Le nevicate da record giocano in vece a favore della nuova struttura, presa d’assalto dai gitanti, che fanno la coda anche per entrare nel rifugio edificato alla Cipolla con finanziamenti della Provincia, del Gal Appennino genovese e am ministrazione comunale. Il grande prato innevato ilsabatoeladomenicadiventaungrandepalcosce nico affollatissimo anche se manca lo skilitf e la pista di rientro a Rocca non è stata ristrutturata. L’effetto neve ha del miracoloso non soltanto per la presenze (serpentoni di auto posteggiate tra Roncolongo a Rocca d’Aveto) malgrado due ampi posteggi che dovrannno necessariamente messi a norma. I ristoranti lavorano a pieno regime, lo stesso vale per trattorie, agriturismi, bar, con il trend che continuerà anche in estate. Le bigliette rie dell’impianto a fune nei mesi di luglio ed agosto staccano qualcosa come 14 mila tagliandi. Le agen zie immobiliari cominciano ad essere frequentate da gitanti che cercano casa in affitto o da acqui stare. A Santo Stefano negli anni Sessanta l’edilizia aveva dato via ad un autentico boom a Rocca d’Aveto, al Villaggio al pino e in altre zone. Sembra essere tornati a quei tempi. Nell’immediato dopo guerra i villleggianti avevano iniziato a sciare sui prati con gli sci di legno sui prati sotto il Gran hotel Siva, come testimoniano le splendide immagini in bianco e nero scattate da Adalberto “Berto” Giuf fra (19081997). Nell’inverno 1965 l’ingegner Ago stino Bernero vedrà premiata la sua costanza con l’inaugurazione della cabinovia per il Monte Bue, che verrà inaugurata da Paolo Emilio Taviani e di smessa nel 1992. Santo Stefano è una stazione sciistica giovane che vuol bruciare le tappe. Il secondo lotto della seggioviachehavistolaRegioneLiguriaanticipare 2 milioni, l’ottanta per cento dei fondo Fas rag giungerà i 1754 metri del Monte Bue con 7 piloni più i due di partenza e di arrivo. Misurerà 700 metri, quindi molto più breve del primo tratto. I la vori di disboscamento della faggeta sono già par titi. Difficile ipotizzare quando l’impianto sarà pronto, considerando che siamo ormai ad ottobre avanzato. «Dovremo provvedere a ristrutturare il vecchio rifugio in disuso e la vecchia stazione d’ar rivo come magazzino per ricovero dei mezzi da neve, ci sarà da affrontare il problema dell’inneva mento artificiale, mentre si sta lavorando sulle due piste che scendono alla Cipolla dice l’assessore Sergio Campomenosi Sarà importante confron tarci con il comune piacentino di Ferriere con il quale avevamo creato una società per valorizzare la zona del Monte Bue, che comprende il vecchio skiliftdiPratoGrande.Sieraparlatoasuotempodi installare un osservatorio astronomico sulla cima del monte, ma l’idea non andò in porto. Non di mentichiamo poi che siamo sul confine anche con il comune di Bedonia con la quale vogliamo colla borare». Nel frattempo sono ultimati i lavori allo skilifit che da prato della Cipolla sale alla stazione di ar rivo della seggiovia. FABIO GUIDONI 40 LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009