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TUMORE DEL PANCREAS, MILLE NUOVI CASI ALL’ANNO IN REGIONE
REGGIO EMILIA IN PRIMA FILA PER SOSTENERE LA PREVENZIONE
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Reggio Emilia, 28 gennaio 2014
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INTERMEDIA
Gennaio 2014
RILEVAZIONI
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Servizio di
GR
RADIO REGGIO
REDAZIONE
Data
28/01/2014
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REDAZIONE
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28/01/2014
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28-01-2014
Lettori: 651.000
Aiom, 1.000 casi all'anno tumore pancreas in E-R
(ANSA) Roma 28 gennaio 2014 - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000
persone in Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto
diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi,
l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio
medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del
sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo
informazione”, che parte oggi a Reggio Emilia, voluta dall’Associazione Italiana di
Oncologia Medica (AIOM) in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro
di riferimento – affermano il dott. Corrado Boni, Direttore dell’Oncologia e il dott. Romano
Sassatelli, Direttore della Gastroenterologia-Endoscopia digestiva dell’Arcispedale
‘S.Maria Nuova’-IRCCS di Reggio –. Ogni anno trattiamo circa 90 nuovi casi, con
un’équipe multidisciplinare. Il tour dell’AIOM è fondamentale perché punta a informare la
popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di
un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre
il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno
risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non
sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro
fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci
mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui
dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al
contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno
dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli
oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di
questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio
multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il
43% degli oncologi – afferma il dott. Ermanno Rondini, dell’Oncologia Medica dell’IRCCS
reggiano –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici
del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono
individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare
informazione e dibattito sul territorio è fondamentale per rafforzare il collegamento tra
specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove
terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il
cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge la dott.ssa Fernanda Bastiani, della
Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) –.
28-01-2014
Lettori: 450.000
28-01-2014
Lettori: 450.000
TUMORI: AL PANCREAS PER 12 MILA ITALIANI L'ANNO, CAMPAGNA AIOM IN
TOUR =
PARTE DA REGGIO EMILIA L'INIZIATIVA PROMOSSA CON 'INSIEME CONTRO
IL CANCRO'
Milano, 28 gen. (Adnkronos Salute) - Il tumore del pancreas
colpisce ogni anno circa 12 mila italiani. E' una forma di cancro
diffusa e aggressiva, eppure nel nostro Paese il 77% non ne conosce i
sintomi, l'88% non ha mai letto nulla sul tema e il 97% non ne ha mai
parlato con il medico di famiglia, anche se l'81% vorrebbe saperne di
piu'. E' quanto emerge dal sondaggio promosso dalla campagna nazionale
di sensibilizzazione 'PanCrea: creiamo informazione', voluta
dall'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e sostenuta dal
contributo incondizionato di Celgene. Un'iniziativa itinerante che
prende il via oggi a Reggio Emilia e tocchera' in tutto 7 regioni
della Penisola. A partire dall'Emilia Romagna, dove si contano quasi
mille casi all'anno di tumore al pancreas.
"Seguire uno stile di vita sano e' necessario per ridurre il
rischio di cancro, anche del pancreas - sottolineano Corrado Boni e
Romano Sassatelli, direttori rispettivamente di Oncologia e di
Gastroenterologia-Endoscopia all'Arcispedale Santa Maria Nuova-Irccs
di Reggio, centro di riferimento che tratta ogni anno circa 90 nuovi
casi di tumore pancreatico - Ma secondo il 49% delle persone che hanno
risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a
poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli piu' grandi e'
la sigaretta: infatti il 23% fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica
esercizio fisico con regolarita' e solo uno su 10 mangia le porzioni
di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui
dobbiamo intervenire".
"Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare
la storia di questo tumore - avverte Ermanno Rondini, dell'Oncologia
medica dell'Irccs reggiano - dobbiamo rafforzare la collaborazione con
altri specialisti: l'approccio multidisciplinare per le forme
metastatiche risulta invece essere 'poco frequente' per il 43% degli
oncologi. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo
particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono
perfettamente la storia dell'assistito e possono individuare le
situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione". E facendo
cultura: "Secondo il sondaggio - rileva Fernanda Bastiani della
Societa' italiana di medicina generale (Simg)- per il 58% dei
cittadini il cancro non e' piu' un 'male incurabile'. Ma l'operazione
culturale non si puo' fermare: il 100% degli abitanti della Penisola
deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere".
28-01-2014
Lettori: 450.000
PARTE DA REGGIO EMILIA L'INIZIATIVA PROMOSSA CON 'INSIEME CONTRO
IL CANCRO'
Milano, 28 gen. (Adnk ronos Salute) - L’oper azione culturale non si può fermare: il 100%
degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È
un processo che coinvolge anche i medic i di famiglia, perché riceviamo quotidianamente
pazienti oncologici. Dobbiamo riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare
precocemente i nostri assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il
management delle persone in carico. Con ‘PanCr ea’ torniamo finalmente a occuparci di
una patologia praticamente misconosciuta” . “FAVO, AIMaC e la Fondaz ione ‘Insieme
contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Pierpaolo Betteto, della
Federazione Associazioni Volontariato On cologico (FAVO) –. Vogliamo occuparci
sempre più di tumori negletti c ome quello al pancreas, che trovano p oco spazio ne i
media, perché rappresentano un’ emergenza sanitaria, so ciale ed economica. Deve
essere una vera e propria chiamata alle ar mi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e
il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti
contro le neoplasie del pancreas, finora molt o difficili da affrontare – spiega la dott.ssa
Adriana Albini, Direttore Dipar timento Ricerca e Statistica dell’IRCCS – S. Maria Nuo va
durante la conferenz a stampa di lancio della campagna ‘Pancrea’ –. È stato infatti
approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-pac litaxel (paclitaxel legato
all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già dis ponibile nel trattamento del cancro
della mammella metastatico, che sfrutta
le più recenti scoperte in ambito di
nanotecnologia”. “La nano medici na rappresenta un punto di svolta cont ro il tumor e
pancreatico – conclude il dott. B oni –, per ché determina un aumento significativo nella
sopravvivenza a un anno. Ci au guriamo che il farmaco possa es sere presto rimborsato
dal SSN, anche per questa nuov a indicazione, probabilmente già nella pr ima metà del
2014”.
28-01-2014
TUMORE DEL PANCREAS, MILLE NUOVI CASI ALL’ANNO IN REGIONE. REGGIO
EMILIA IN PRIMA FILA PER SOSTENERE LA PREVENZIONE
Reggio Emilia, 28 gennaio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000 persone
in Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i
cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto
nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81%
sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale
di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che parte oggi a Reggio Emilia, voluta
dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) in sette Regioni e unica nel suo genere.
“Il nostro è un centro di riferimento – affermano il dott. Corrado Boni, Direttore dell’Oncologia e
il dott. Romano Sassatelli, Direttore della Gastroenterologia-Endoscopia digestiva
dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-IRCCS di Reggio –. Ogni anno trattiamo circa 90 nuovi casi,
con un’équipe multidisciplinare. Il tour dell’AIOM è fondamentale perché punta a informare la
popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un
tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di
cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio
(oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei
pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica
esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure
raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della
campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati
realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un
ulteriore questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a
cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti:
l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il
43% degli oncologi – afferma il dott. Ermanno Rondini, dell’Oncologia Medica dell’IRCCS
reggiano –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del
territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le
situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito sul
territorio è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’,
soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo
questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge la
dott.ssa Fernanda Bastiani, della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) –. Ma
l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che
oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia,
perché riceviamo quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo riuscire a cogliere i primi
segnali di malattia, per indirizzare precocemente i nostri assistiti al centro di riferimento,
distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo
finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la
Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Pierpaolo
Betteto, della Federazione Associazioni Volontariato Oncologico (FAVO) –. Vogliamo occuparci
sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché
rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria
chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca
scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas,
finora molto difficili da affrontare – spiega la dott.ssa Adriana Albini, Direttore Dipartimento
Ricerca e Statistica dell’IRCCS – S. Maria Nuova durante la conferenza stampa di lancio della
campagna ‘Pancrea’ –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nabpaclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel
trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di
nanotecnologia”. “La nano medicina rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico –
conclude il dott. Boni –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza a un
anno. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa
nuova indicazione, probabilmente già nella prima metà del 2014”.
28-01-2014
Tumore del pancreas, mille nuovi casi all’anno in regione.
Reggio Emilia in prima fila per sostenere la prevenzione
Reggio Emilia, 28 gennaio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000
persone in Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto
diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi,
l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico
di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio
promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”,
che parte oggi a Reggio Emilia, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM)
in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento – affermano il
dott. Corrado Boni, Direttore dell’Oncologia e il dott. Romano Sassatelli, Direttore della
Gastroenterologia-Endoscopia digestiva dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-IRCCS di Reggio –.
Ogni anno trattiamo circa 90 nuovi casi, con un’équipe multidisciplinare. Il tour dell’AIOM è
fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione,
particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire
uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma,
secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta
equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la
sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con
regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate.
Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna
“PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati
due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore
questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a
cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri
specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco
frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il dott. Ermanno Rondini, dell’Oncologia
Medica dell’IRCCS reggiano –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo
particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e
possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare
informazione e dibattito sul territorio è fondamentale per rafforzare il collegamento tra
specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie,
fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non
è più un ‘male incurabile’ – aggiunge la dott.ssa Fernanda Bastiani, della Società Italiana di
Medicina Generale (SIMG) –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli
abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un
processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché riceviamo quotidianamente pazienti
oncologici. Dobbiamo riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare
precocemente i nostri assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il
management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una
patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il
cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Pierpaolo Betteto, della Federazione
Associazioni Volontariato Oncologico (FAVO) –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori
negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano
un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle
armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta
finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto
difficili da affrontare – spiega la dott.ssa Adriana Albini, Direttore Dipartimento Ricerca e
Statistica dell’IRCCS – S. Maria Nuova durante la conferenza stampa di lancio della
campagna ‘Pancrea’ –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il
nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile
nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in
ambito di nanotecnologia”. “La nano medicina rappresenta un punto di svolta contro il
tumore pancreatico – conclude il dott. Boni –, perché determina un aumento significativo
nella sopravvivenza a un anno. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato
dal SSN, anche per questa nuova indicazione, probabilmente già nella prima metà del 2014”.
http://www.ilritrattodellasalute.org/news.php?ID=2911&ID_CAT=5 28-01-2014
Tumore del pancreas, mille nuovi casi all’anno in
regione. Reggio Emilia in prima fila per sostenere
la prevenzione
Reggio Emilia, 28 gennaio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000
persone in Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto
diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi,
l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di
famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso
dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che parte
oggi a Reggio Emilia, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) in sette
Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento – affermano il dott.
Corrado Boni, Direttore dell’Oncologia e il dott. Romano Sassatelli, Direttore della
Gastroenterologia-Endoscopia digestiva dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-IRCCS di Reggio –.
Ogni anno trattiamo circa 90 nuovi casi, con un’équipe multidisciplinare. Il tour dell’AIOM è
fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione,
particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire
uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma,
secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta
equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la
sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con
regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate.
Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna
“PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati
due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore
questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a
cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri
specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco
frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il dott. Ermanno Rondini, dell’Oncologia Medica
dell’IRCCS reggiano –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai
medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono
individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e
dibattito sul territorio è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice
bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno
paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male
incurabile’ – aggiunge la dott.ssa Fernanda Bastiani, della Società Italiana di Medicina
Generale (SIMG) –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della
Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che
coinvolge anche i medici di famiglia, perché riceviamo quotidianamente pazienti oncologici.
Dobbiamo riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente i nostri
assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in
carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente
misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi
temi a 360° – sottolinea il dott. Pierpaolo Betteto, della Federazione Associazioni Volontariato
Oncologico (FAVO) –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al
pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria,
sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta
collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente
segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da
affrontare – spiega la dott.ssa Adriana Albini, Direttore Dipartimento Ricerca e Statistica
dell’IRCCS – S. Maria Nuova durante la conferenza stampa di lancio della campagna ‘Pancrea’
–. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel
legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro
della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”.
“La nano medicina rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il
dott. Boni –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza a un anno. Ci
auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova
indicazione, probabilmente già nella prima metà del 2014”.
http://www.tumorepancreas.org/news‐leggi.php?ID=60 28-01-2014
Lettori: 27.000
TUMORE DEL PANCREAS, MILLE NUOVI CASI ALL’ANNO IN
REGIONE
REGGIO EMILIA IN PRIMA FILA PER SOSTENERE LA
PREVENZIONE
Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000 persone in Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di
cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi,
l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81%
sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di
sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che parte oggi a Reggio Emilia, voluta dall’Associazione Italiana
di Oncologia Medica (AIOM) in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento –
affermano il dott. Corrado Boni, Direttore dell’Oncologia e il dott. Romano Sassatelli, Direttore della
Gastroenterologia-Endoscopia digestiva dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-IRCCS di Reggio –. Ogni anno trattiamo
circa 90 nuovi casi, con un’équipe multidisciplinare. Il tour dell’AIOM è fondamentale perché punta a informare la
popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da
curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il
49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non
sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non
pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate.
Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile
grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla
prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi
precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti:
l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli
oncologi – afferma il dott. Ermanno Rondini, dell’Oncologia Medica dell’IRCCS reggiano –. Dobbiamo rivolgerci
anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia
dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e
dibattito sul territorio è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora
che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei
cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge la dott.ssa Fernanda Bastiani, della Società Italiana di
Medicina Generale (SIMG) –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola
deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia,
perché riceviamo quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per
indirizzare precocemente i nostri assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle
persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”.
“FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott.
Pierpaolo Betteto, della Federazione Associazioni Volontariato Oncologico (FAVO) –. Vogliamo occuparci sempre
più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano
un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta
collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi
passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega la dott.ssa Adriana Albini,
Direttore Dipartimento Ricerca e Statistica dell’IRCCS – S. Maria Nuova durante la conferenza stampa di lancio della
campagna ‘Pancrea’ –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel
legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella
metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “La nano medicina rappresenta un punto
di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il dott. Boni –, perché determina un aumento significativo nella
sopravvivenza a un anno. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa
nuova indicazione, probabilmente già nella prima metà del 2014”.
http://www.medinews.it/news,16564 28-01-2014
Tumore del pancreas, mille nuovi casi
all’anno in regione. Reggio Emilia in prima
fila per sostenere la prevenzione
Reggio Emilia, 28 gennaio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000
persone in Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto
diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi,
l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di
famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso
dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che parte
oggi a Reggio Emilia, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) in sette
Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento – affermano il dott.
Corrado Boni, Direttore dell’Oncologia e il dott. Romano Sassatelli, Direttore della
Gastroenterologia-Endoscopia digestiva dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-IRCCS di Reggio –.
Ogni anno trattiamo circa 90 nuovi casi, con un’équipe multidisciplinare. Il tour dell’AIOM è
fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione,
particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire
uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma,
secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta
equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la
sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con
regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate.
Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna
“PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati
due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore
questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a
cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri
specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco
frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il dott. Ermanno Rondini, dell’Oncologia Medica
dell’IRCCS reggiano –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai
medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono
individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e
dibattito sul territorio è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice
bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno
paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male
incurabile’ – aggiunge la dott.ssa Fernanda Bastiani, della Società Italiana di Medicina
Generale (SIMG) –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della
Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che
coinvolge anche i medici di famiglia, perché riceviamo quotidianamente pazienti oncologici.
Dobbiamo riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente i nostri
assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in
carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente
misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi
temi a 360° – sottolinea il dott. Pierpaolo Betteto, della Federazione Associazioni Volontariato
Oncologico (FAVO) –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al
pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria,
sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta
collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente
segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da
affrontare – spiega la dott.ssa Adriana Albini, Direttore Dipartimento Ricerca e Statistica
dell’IRCCS – S. Maria Nuova durante la conferenza stampa di lancio della campagna ‘Pancrea’
–. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel
legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro
della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”.
“La nano medicina rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il
dott. Boni –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza a un anno. Ci
auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova
indicazione, probabilmente già nella prima metà del 2014”.
http://www.insiemecontroilcancro.net/notizia.php?ID=244 28-01-2014
Tumore del pancreas, mille nuovi casi all’anno in regione. Reggio
Emilia in prima fila per sostenere la prevenzione
Reggio Emilia, 28 gennaio 2014 – Il tum ore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000 persone in
Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini
non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sinto mi, l’88% non ha mai letto nulla in merito
e il 97% non ne ha m ai parlato con il proprio m edico di fam iglia. Ma l’ 81% sarebbe interessato a
saperne di più. Sono i dati del sondaggio prom osso dalla ca mpagna nazionale di sensibilizzazion e
“PanCrea: creiamo informazione”, che parte oggi a Reggio Emilia, voluta dall’Associazione Italiana di
Oncologia Medica (AIOM) in sett e Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di
riferimento – affermano il dott. Corrado Boni, Direttore dell’ Oncologia e il dott. Romano Sassatelli,
Direttore della Gastroent erologia-Endoscopia digestiva dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-IRCCS di
Reggio –. Ogni anno trattiamo circa 90 nuovi casi, con un’équipe multidisciplinare. Il tour dell’AIOM
è fondamentale perché punta a inform
are la popolazione, soprattutto sulla prevenzione,
particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di
vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle
persone che hanno risposto al sondag gio (oltre 1.500), una co ndotta equilibrata serve a poco. Forse
non sanno, ad esempio, che uno dei p ericoli più grandi è la sig aretta: infatti il 23% di lo ro fuma. Ma
non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di
frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito
della campagna “PanCrea”, resa po ssibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati
realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai p azienti, oltre a un ulteriore
questionario per gli oncologi. “Se vog liamo aumentare le diagnosi precoci e provare a c ambiare la
storia di qu esto tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l ’approccio
multidisciplinare per le form e metastatiche risulta invece essere ‘poco fre quente’ per il 43% degli
oncologi – afferma il dott. Ermanno Rondini, dell’Oncologia Medica dell’ IRCCS reggiano –.
Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in m odo particolare ai medici del territorio: solo loro
conoscono perfettamente la storia dell’ assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando
strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito sul territorio è fondamentale per rafforzare il
collegamento tra specialista e ‘cam ice bianco’, soprattutto ora che i tu mori, grazie anche alle nuov e
terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è
più un ‘male incurabile’ – aggiunge la dott.ssa Ferna nda Bastiani, della So cietà Italiana di Medicin a
Generale (SIMG) –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della
Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche
i medici di famiglia, perché riceviam o quotidianamente pazienti oncologici. Dobbia mo riuscire a
cogliere i prim i segnali di m alattia, per indirizzare precocem ente i nostri assistiti al centro di
riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea ’ torniamo
finalmente a occuparci di una
patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e l a
Fondazione ‘Insieme contro il cancr o’ affrontano questi temi a 360° – s ottolinea il dott. Pierpaolo
Betteto, della Federazione Associazi oni Volontariato Oncologico (FAVO) –. Vogliam o occuparci
sempre più di tum ori negletti come quello al pancreas, che t rovano poco spazio nei media, perché
rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata
alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta
finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da
affrontare – spiega la dott.ssa Adriana Albini, Direttore Dipartimento Ricerca e Statistica dell’IRCCS
– S. Maria Nuova duran te la conferenza stam pa di lancio della cam pagna ‘Pancrea’ –. È stato infatti
approvato in Europa, anche per quest a patologia, il nab-paclit axel (paclitaxel legato all ’albumina in
nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che
sfrutta le più recenti scoperte in am bito di nanotecnologia”. “L a nano medicina rappresenta un punt o
di svolta contro il tum ore pancreatico – conclu de il dott. Boni –, perché determ ina un aum ento
significativo nella sopravvivenza a un anno. Ci a uguriamo che il far maco possa essere presto
rimborsato dal SSN, anc he per questa nuova indicazione, probabilm ente già nella prim a metà del
2014”.
http://www.healthyfoundation.org/news‐leggi.php?ID=447 28-01-2014
TUMORE DEL PANCREAS, MILLE NUOVI CASI ALL’ANNO IN REGIONE.
REGGIO EMILIA IN PRIMA FILA PER SOSTENERE LA PREVENZIONE
Reggio Emilia, 28 gennaio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno
quasi 1.000 persone in Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro
aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati.
Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97%
non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe
interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla
campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che
parte oggi a Reggio Emilia, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia
Medica (AIOM) in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro
di riferimento – affermano il dott. Corrado Boni, Direttore dell’Oncologia e il
dott. Romano Sassatelli, Direttore della Gastroenterologia-Endoscopia digestiva
dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-IRCCS di Reggio –. Ogni anno trattiamo circa
90 nuovi casi, con un’équipe multidisciplinare. Il tour dell’AIOM è fondamentale
perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione,
particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da
curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di
cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno
risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco.
Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta:
infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con
regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure
raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”.
Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo
incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno
dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per
gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare
la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri
specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece
essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il dott. Ermanno
Rondini, dell’Oncologia Medica dell’IRCCS reggiano –. Dobbiamo rivolgerci
anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro
conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le
situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e
dibattito sul territorio è fondamentale per rafforzare il collegamento tra
specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle
nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il
58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge la dott.ssa
Fernanda Bastiani, della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) –. Ma
l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola
deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che
coinvolge anche i medici di famiglia, perché riceviamo quotidianamente
pazienti oncologici. Dobbiamo riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per
indirizzare precocemente i nostri assistiti al centro di riferimento, distribuendo
sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo
finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO,
AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360°
– sottolinea il dott. Pierpaolo Betteto, della Federazione Associazioni
Volontariato Oncologico (FAVO) –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori
negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché
rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una
vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il
mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi
passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare
– spiega la dott.ssa Adriana Albini, Direttore Dipartimento Ricerca e Statistica
dell’IRCCS – S. Maria Nuova durante la conferenza stampa di lancio della
campagna ‘Pancrea’ –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa
patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un
farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico,
che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “La nano
medicina rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico –
conclude il dott. Boni –, perché determina un aumento significativo nella
sopravvivenza a un anno. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto
rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, probabilmente già
nella prima metà del 2014”
http://www.fondazioneaiom.it/default2.asp?active_page_id=2198 28-01-2014
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TUMORE DEL PANCREAS, MILLE NUOVI CASI ALL’ANNO IN REGIONE.
REGGIO EMILIA IN PRIMA FILA PER SOSTENERE LA PREVENZIONE
Reggio Emilia, 28 gennaio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000
persone in Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto
diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi,
l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico
di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio
promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”,
che parte oggi a Reggio Emilia, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM)
in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento – affermano il
dott. Corrado Boni, Direttore dell’Oncologia e il dott. Romano Sassatelli, Direttore della
Gastroenterologia-Endoscopia digestiva dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-IRCCS di Reggio –.
Ogni anno trattiamo circa 90 nuovi casi, con un’équipe multidisciplinare. Il tour dell’AIOM
è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione,
particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare.
Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del
pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500),
una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli
più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica
esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure
raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito
della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene,
sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai
pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le
diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la
collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche
risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il dott. Ermanno
Rondini, dell’Oncologia Medica dell’IRCCS reggiano –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro
esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la
storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di
prevenzione”. Creare informazione e dibattito sul territorio è fondamentale per rafforzare
il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie
anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il
58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge la dott.ssa Fernanda
Bastiani, della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) –. Ma l’operazione culturale
non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie
si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché
riceviamo quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo riuscire a cogliere i primi segnali
di malattia, per indirizzare precocemente i nostri assistiti al centro di riferimento,
distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo
finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la
Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott.
Pierpaolo Betteto, della Federazione Associazioni Volontariato Oncologico (FAVO) –.
Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano
poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed
economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione
con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando
significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da
affrontare – spiega la dott.ssa Adriana Albini, Direttore Dipartimento Ricerca e Statistica
dell’IRCCS – S. Maria Nuova durante la conferenza stampa di lancio della campagna
‘Pancrea’ –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nabpaclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel
trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in
ambito di nanotecnologia”. “La nano medicina rappresenta un punto di svolta contro il
tumore pancreatico – conclude il dott. Boni –, perché determina un aumento significativo
nella sopravvivenza a un anno. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato
dal SSN, anche per questa nuova indicazione, probabilmente già nella prima metà del
2014”.
http://community.donnamoderna.com/blog/blog‐di‐fbzfiorelli85/tumore‐del‐pancreas‐mille‐nuovi‐casi‐
all%E2%80%99anno‐in‐regione‐reggio‐emilia‐in‐prima‐fila‐per‐s 28-01-2014
TUMORE DEL PANCREAS, MILLE NUOVI CASI ALL’ANNO IN REGIONE. REGGIO
EMILIA IN PRIMA FILA PER SOSTENERE LA PREVENZIONE
Reggio Emilia, 28 gennaio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000 persone
in Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i
cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto
nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81%
sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale
di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che parte oggi a Reggio Emilia, voluta
dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) in sette Regioni e unica nel suo genere.
“Il nostro è un centro di riferimento – affermano il dott. Corrado Boni, Direttore dell’Oncologia e
il dott. Romano Sassatelli, Direttore della Gastroenterologia-Endoscopia digestiva
dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-IRCCS di Reggio –. Ogni anno trattiamo circa 90 nuovi casi,
con un’équipe multidisciplinare. Il tour dell’AIOM è fondamentale perché punta a informare la
popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un
tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di
cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio
(oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei
pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica
esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure
raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della
campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati
realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un
ulteriore questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a
cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti:
l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il
43% degli oncologi – afferma il dott. Ermanno Rondini, dell’Oncologia Medica dell’IRCCS
reggiano –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del
territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le
situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito sul
territorio è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’,
soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo
questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge la
dott.ssa Fernanda Bastiani, della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) –. Ma
l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che
oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia,
perché riceviamo quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo riuscire a cogliere i primi
segnali di malattia, per indirizzare precocemente i nostri assistiti al centro di riferimento,
distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo
finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la
Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Pierpaolo
Betteto, della Federazione Associazioni Volontariato Oncologico (FAVO) –. Vogliamo occuparci
sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché
rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria
chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca
scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas,
finora molto difficili da affrontare – spiega la dott.ssa Adriana Albini, Direttore Dipartimento
Ricerca e Statistica dell’IRCCS – S. Maria Nuova durante la conferenza stampa di lancio della
campagna ‘Pancrea’ –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nabpaclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel
trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di
nanotecnologia”. “La nano medicina rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico –
conclude il dott. Boni –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza a un
anno. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa
nuova indicazione, probabilmente già nella prima metà del 2014”.
28-01-2014
TUMORE DEL PANCREAS, MILLE NUOVI CASI ALL’ANNO IN REGIONE. REGGIO
EMILIA IN PRIMA FILA PER SOSTENERE LA PREVENZIONE
Reggio Emilia, 28 gennaio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000 persone
in Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i
cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto
nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81%
sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale
di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che parte oggi a Reggio Emilia, voluta
dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) in sette Regioni e unica nel suo genere.
“Il nostro è un centro di riferimento – affermano il dott. Corrado Boni, Direttore dell’Oncologia e
il dott. Romano Sassatelli, Direttore della Gastroenterologia-Endoscopia digestiva
dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-IRCCS di Reggio –. Ogni anno trattiamo circa 90 nuovi casi,
con un’équipe multidisciplinare. Il tour dell’AIOM è fondamentale perché punta a informare la
popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un
tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di
cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio
(oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei
pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica
esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure
raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della
campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati
realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un
ulteriore questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a
cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti:
l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il
43% degli oncologi – afferma il dott. Ermanno Rondini, dell’Oncologia Medica dell’IRCCS
reggiano –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del
territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le
situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito sul
territorio è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’,
soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo
questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge la
dott.ssa Fernanda Bastiani, della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) –. Ma
l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che
oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia,
perché riceviamo quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo riuscire a cogliere i primi
segnali di malattia, per indirizzare precocemente i nostri assistiti al centro di riferimento,
distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo
finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la
Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Pierpaolo
Betteto, della Federazione Associazioni Volontariato Oncologico (FAVO) –. Vogliamo occuparci
sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché
rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria
chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca
scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas,
finora molto difficili da affrontare – spiega la dott.ssa Adriana Albini, Direttore Dipartimento
Ricerca e Statistica dell’IRCCS – S. Maria Nuova durante la conferenza stampa di lancio della
campagna ‘Pancrea’ –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nabpaclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel
trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di
nanotecnologia”. “La nano medicina rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico –
conclude il dott. Boni –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza a un
anno. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa
nuova indicazione, probabilmente già nella prima metà del 2014”.
29-01-2014
Tumore del pancreas, mille nuovi casi
all’anno in regione. Reggio Emilia in prima
fila per sostenere la prevenzione
Reggio Emilia, 28 gennaio 2014 - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000 persone in
Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i
cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l'88% non ha mai letto
nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l'81% sarebbe
interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di
sensibilizzazione "PanCrea: creiamo informazione", che parte oggi a Reggio Emilia, voluta
dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) in sette Regioni e unica nel suo genere. "Il
nostro è un centro di riferimento - affermano il dott. Corrado Boni, Direttore dell'Oncologia e il
dott. Romano Sassatelli, Direttore della Gastroenterologia-Endoscopia digestiva dell'Arcispedale
'S.Maria Nuova'-IRCCS di Reggio -. Ogni anno trattiamo circa 90 nuovi casi, con un'équipe
multidisciplinare. Il tour dell'AIOM è fondamentale perché punta a informare la popolazione,
soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto
difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche
del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una
condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la
sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità
e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non
corretti, su cui dobbiamo intervenire". Nell'ambito della campagna "PanCrea", resa possibile grazie
al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato
alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi. "Se vogliamo
aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare
la collaborazione con altri specialisti: l'approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta
invece essere 'poco frequente' per il 43% degli oncologi - afferma il dott. Ermanno Rondini,
dell'Oncologia Medica dell'IRCCS reggiano -. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in
modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell'assistito e
possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione". Creare informazione
e dibattito sul territorio è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e 'camice
bianco', soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura.
"Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un 'male incurabile' aggiunge la dott.ssa Fernanda Bastiani, della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) -. Ma
l'operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi
le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché
riceviamo quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo riuscire a cogliere i primi segnali di
malattia, per indirizzare precocemente i nostri assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul
territorio il management delle persone in carico. Con 'PanCrea' torniamo finalmente a occuparci di
una patologia praticamente misconosciuta". "FAVO, AIMaC e la Fondazione 'Insieme contro il
cancro' affrontano questi temi a 360° - sottolinea il dott. Pierpaolo Betteto, della Federazione
Associazioni Volontariato Oncologico (FAVO) -. Vogliamo occuparci sempre più di tumori
negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano
un'emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in
stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico". "La ricerca scientifica sta finalmente
segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da
affrontare - spiega la dott.ssa Adriana Albini, Direttore Dipartimento Ricerca e Statistica
dell'IRCCS - S. Maria Nuova durante la conferenza stampa di lancio della campagna 'Pancrea' -. È
stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato
all'albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della
mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia". "La nano
medicina rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico - conclude il dott. Boni -,
perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza a un anno. Ci auguriamo che il
farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione,
probabilmente già nella prima metà del 2014".
http://www.aiom.it/area+pubblica/area+medica/aiom+informa/notiziario/Tumore+del+pancreas%2C+mill
e+nuovi+casi+all%E2%80%99anno+in+regione.+Reggio+Emilia+in+prima+fila+per+sostenere+la+prevenzion
e/1,3508,0, 28-01-2014
Prevenire tumore pancreas
Sono mille, ogni anno, le persone colpite da questa patologia in regione. Campagna di sensibilizzazione a Reggio Emilia.
Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000 persone in Emilia-Romagna, 12.000 in Italia. E’ quanto si legge in
una nota relativa ad un s ondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo
informazione”, che parte oggi a Reggio Emilia ed è voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica in sette regioni.
Quella al pancreas “è una forma di cancro aggressiva e molto diffusa. Eppure i cittadini non sembrano esserne informati:
il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico
di famiglia ma l’81% sarebbe interessato a saper ne di pi ù”. Nell’ambito della campagna “PanCrea” sono stati re alizzati
due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi.
“Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore – afferma Ermanno Rondini,
dottore dell’Oncologia Medica dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-Irccs di Reggio Emilia – dobbiamo rafforzare la
collaborazione con altri spe cialisti. Dobbiamo rivolgerci anche al n ostro esterno, i n modo p articolare ai me dici del
territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia del l’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attua ndo
strategie di prevenzione”. La ricerca scientifica, osserva Adriana Albini, direttore Dipartimento Ricerca e Statistica
dell’Irccs-S. Maria Nuova, sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto
difficili da affrontare: “è st ato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel, un farm aco già
disponibile nel trattamento del cancr o della mammella metastatico, che sfrutta le p iù recenti scoperte in am bito di
nanotecnologia”.
http://www.trc.tv/news/sanita/2014/01/28/prevenire‐tumore‐pancreas/ JHQQDLR
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IL
ritratto
DELLA
sa ute
salute
Il quotidiano della prevenzione dal tuo medico di famiglia
anno III, numero 16
Consulenza
scientifica
Con il patrocinio di
HEALTHY FOUNDATION
Presidenza
del Consiglio
dei Ministri
società italiana
di medicina generale
NEWS
cercaci su
29
mercolEDì
gennaio 2014
HEALTHY FOUNDATION
PARTITO DA REGGIO EMILIA “PANCREA”, IL TOUR PROMOSSO DA AIOM, SIMG E INSIEME CONTRO IL CANCRO
Al via la prima campagna di prevenzione nazionale contro
il tumore del pancreas
(Associazione Italiana di Oncolo- questionario per gli oncologi. “La
gia Medica), SIMG e Fondazione ricerca scientifica sta segnando
SE NE VA UNO DEI PADRI
DELLA COMUNICAZIONE
MEDICO-SCIENTIFICA
Ciao Francesco…
Francesco Marabotto, scomparso
domenica sera a soli 58 anni, non era
soltanto uno dei migliori giornalisti
medico-scientifici italiani, era per
me, per tutti noi di Intermedia, un
amico e un fratello. Di quelli veri,
sinceri, profondi. L’avevo conosciuto
25 anni fa, lui inviato di una testata
medica, io del mio quotidiano. Era
nata subito un’amicizia forte, fatta di
stima e condivisione di valori umani.
Poi il suo passaggio all’Ansa, per me
e Sabrina la nascita di Intermedia:
periodi intensi, entusiasmanti per
entrambi di crescita professionale,
ma anche umana. Il contatto quotidiano, la condivisione di mille progetti, di dubbi, di attese, di piccole
promozioni. Con lui ad essere uno
dei nostri grandi sponsor. In questi
anni, con Francesco ho condiviso
esperienze uniche dai congressi più
importanti al mondo apprezzando
la sua competenza e il senso della
notizia, ma anche la gioia di serate
casalinghe trascorse a cena io, lui e
Daniela. Sempre pronti al confronto,
convinti che alla fine l’etica, la professionalità, lo stile pagano sempre.
Lui, fratello maggiore per me, mi ha
insegnato mille cose, anche quando
la sua salute ha iniziato a traballare,
con quell’ironia frutto di una intelligenza e sensibilità rare. La sua morte
mi lascia un vuoto terribile, un dolore
profondo, sordo. Oggi, Francesco, ci
vedremo per l’ultima volta a Roma,
città che tanto amavi e che spesso
mi mostravi nei lati meno conosciuti
e per me ignoti. Saremo in tanti a
salutarti. Un abbraccio grosso, grosso
Mauro Boldrini
tumore del
creaS:
crea informazione
PAN
“Questo tour è
di straordinaria
importanza perché
punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante
quando si tratta di un tumore
molto difficile da curare. Seguire
uno stile di vita sano è necessario
per ridurre il rischio di cancro,
anche del pancreas”. Sono le
parole di Corrado Boni e Romano Sassatelli dell’Arcispedale ‘S. Maria Nuova’ - IRCCS
di Reggio Emilia, dove ha preso
il via la campagna nazionale di
sensibilizzazione “PanCrea: creiamo
informazione”, voluta da AIOM
“Insieme contro il cancro”. “I
dati del sondaggio nazionale che
abbiamo promosso – ha continuato Boni – dicono che il 77%
delle persone non conosce i sintomi e il 97% non ne ha mai parlato
con il proprio medico di famiglia.
Ma l’81% è interessato a saperne
di più”. “Secondo il 49% delle
persone che hanno risposto – ha
aggiunto Sassatelli – una condotta equilibrata serve a poco: infatti
il 23% di loro fuma e il 55%
non pratica esercizio fisico con
regolarità. Comportamenti non
corretti su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito di “PanCrea”,
resa possibile grazie al contributo
incondizionato di Celgene, sono
stati realizzati due opuscoli, uno
dedicato alla prevenzione e uno
ai pazienti, oltre a un ulteriore
DISTURBI AL FEMMINILE
Vivere “quei giorni” senza patemi, ora si può
Quante donne sperimentano una volta al mese un peggioramento della
qualità della vita dovuta a dolori e fastidi “in rosa”? L’equilibrio dell’ambiente vaginale, infatti, è molto delicato e suscettibile di modificazioni
in funzione di molti fattori (età, funzionalità ovarica, attività sessuale,
fase del ciclo mestruale, impiego di contraccettivi orali, stati patologici,
gravidanza, terapie farmacologiche). Tra questi c’è anche la vaginosi
batterica, che costituisce il 60% di tutte le infezioni vaginali nelle donne
in età fertile. Per prevenirla, oltre a curare molto bene l’igiene intima,
la ricerca oggi propone anche un’altra soluzione: un assorbente interno
contenente una miscela di probiotici, che agisce per un sano e corretto
equilibrio dell’ecosistema vaginale mantenendo inalterato il pH. Una soluzione innovativa, che consente di regolarizzare il flusso durante il ciclo
mestruale, agendo direttamente sulle mucose vaginali, con importanti
benefici per la salute della donna.
Editore: Intermedia srl
Direttore responsabile: Mauro Boldrini. Amministratore unico: Sabrina Smerrieri
Consulenza Scientifica: Healthy Foundation
Registrazione presso il tribunale di Brescia n. 9/2012 del 26.04.2012
passi avanti contro le neoplasie
del pancreas – spiega la dott.
ssa Adriana Albini, Direttore
Dipartimento Ricerca e Statistica
dell’IRCCS - S. Maria Nuova –.
È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il
nab-paclitaxel, una molecola che
sfrutta le più recenti scoperte in
ambito di nanotecnologia”.
BENEFICI DELLO SPORT
Quando l’attività
fisica fa 40…
Che il movimento sia considerato la
miglior forma di prevenzione è risaputo: noi ve lo diciamo praticamente
tutti i giorni! Ma ora l’autorevole
American College of Sports Medicine (ACMS) ha ribadito il concetto
indicando anche quanto esercizio
è necessario fare. Per diminuire il
rischio di 40 patologie, dalle malattie
cardiovascolari al diabete, dall’ipertensione all’obesità, dall’osteoporosi
ai tumori, gli adulti tra i 18 e i 65 anni
dovrebbero allenarsi per almeno 150
minuti alla settimana, suddivisi in
mezz’ora al giorno per cinque giorni.
L’ideale sarebbe alternare attività
aerobica (corsa, nuoto, bicicletta)
a esercizi di stretching e potenziamento muscolare. Perfetti anche 20
minuti quotidiani di camminata, che
oltre ad aiutare a smaltire i chili di
troppo, fanno diminuire dell’8% la
probabilità di sviluppare malattie
cardiovascolari, come afferma un
altro studio su oltre 9.000 persone
condotto dall’Università britannica
di Leicester e pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet.
Vuoi rileggere qualche articolo? Collegati al sito
www.ilritrattodellasalute.org per consultare il nostro archivio…
30 ge nn ai o 20 14
N UM ER O 13
AN N O 8
Pharma
kronos
Q UO TI DI AN O D’ I N FO R M AZI O N E F AR M AC EU T I C A
Parte da Reggio Emilia l'iniziativa promossa con 'Insieme contro il cancro'
Tumore al pancreas, campagna Aiom in tour
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