Rassegna Stampa Preliminare Conferenza stampa TUMORE DEL PANCREAS, MILLE NUOVI CASI ALL’ANNO IN REGIONE REGGIO EMILIA IN PRIMA FILA PER SOSTENERE LA PREVENZIONE Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata Via Malta, 12/B 25124 Brescia Tel. 030 22 61 05 Fax 030 24 20 472 [email protected] www.medinews.it www.ilritrattodellasalute.org Reggio Emilia, 28 gennaio 2014 Segnalazioni INTERMEDIA Gennaio 2014 RILEVAZIONI Programma Emittente Servizio di GR RADIO REGGIO REDAZIONE Data 28/01/2014 0ra Durata Programma Emittente Servizio di GR RADIO LATTE MIELE REDAZIONE Data 28/01/2014 0ra Durata 28-01-2014 Lettori: 651.000 Aiom, 1.000 casi all'anno tumore pancreas in E-R (ANSA) Roma 28 gennaio 2014 - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000 persone in Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che parte oggi a Reggio Emilia, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento – affermano il dott. Corrado Boni, Direttore dell’Oncologia e il dott. Romano Sassatelli, Direttore della Gastroenterologia-Endoscopia digestiva dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-IRCCS di Reggio –. Ogni anno trattiamo circa 90 nuovi casi, con un’équipe multidisciplinare. Il tour dell’AIOM è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il dott. Ermanno Rondini, dell’Oncologia Medica dell’IRCCS reggiano –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito sul territorio è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge la dott.ssa Fernanda Bastiani, della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) –. 28-01-2014 Lettori: 450.000 28-01-2014 Lettori: 450.000 TUMORI: AL PANCREAS PER 12 MILA ITALIANI L'ANNO, CAMPAGNA AIOM IN TOUR = PARTE DA REGGIO EMILIA L'INIZIATIVA PROMOSSA CON 'INSIEME CONTRO IL CANCRO' Milano, 28 gen. (Adnkronos Salute) - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno circa 12 mila italiani. E' una forma di cancro diffusa e aggressiva, eppure nel nostro Paese il 77% non ne conosce i sintomi, l'88% non ha mai letto nulla sul tema e il 97% non ne ha mai parlato con il medico di famiglia, anche se l'81% vorrebbe saperne di piu'. E' quanto emerge dal sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione 'PanCrea: creiamo informazione', voluta dall'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e sostenuta dal contributo incondizionato di Celgene. Un'iniziativa itinerante che prende il via oggi a Reggio Emilia e tocchera' in tutto 7 regioni della Penisola. A partire dall'Emilia Romagna, dove si contano quasi mille casi all'anno di tumore al pancreas. "Seguire uno stile di vita sano e' necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas - sottolineano Corrado Boni e Romano Sassatelli, direttori rispettivamente di Oncologia e di Gastroenterologia-Endoscopia all'Arcispedale Santa Maria Nuova-Irccs di Reggio, centro di riferimento che tratta ogni anno circa 90 nuovi casi di tumore pancreatico - Ma secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli piu' grandi e' la sigaretta: infatti il 23% fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarita' e solo uno su 10 mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire". "Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore - avverte Ermanno Rondini, dell'Oncologia medica dell'Irccs reggiano - dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l'approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere 'poco frequente' per il 43% degli oncologi. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell'assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione". E facendo cultura: "Secondo il sondaggio - rileva Fernanda Bastiani della Societa' italiana di medicina generale (Simg)- per il 58% dei cittadini il cancro non e' piu' un 'male incurabile'. Ma l'operazione culturale non si puo' fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere". 28-01-2014 Lettori: 450.000 PARTE DA REGGIO EMILIA L'INIZIATIVA PROMOSSA CON 'INSIEME CONTRO IL CANCRO' Milano, 28 gen. (Adnk ronos Salute) - L’oper azione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medic i di famiglia, perché riceviamo quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente i nostri assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCr ea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta” . “FAVO, AIMaC e la Fondaz ione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Pierpaolo Betteto, della Federazione Associazioni Volontariato On cologico (FAVO) –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti c ome quello al pancreas, che trovano p oco spazio ne i media, perché rappresentano un’ emergenza sanitaria, so ciale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle ar mi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molt o difficili da affrontare – spiega la dott.ssa Adriana Albini, Direttore Dipar timento Ricerca e Statistica dell’IRCCS – S. Maria Nuo va durante la conferenz a stampa di lancio della campagna ‘Pancrea’ –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-pac litaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già dis ponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “La nano medici na rappresenta un punto di svolta cont ro il tumor e pancreatico – conclude il dott. B oni –, per ché determina un aumento significativo nella sopravvivenza a un anno. Ci au guriamo che il farmaco possa es sere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuov a indicazione, probabilmente già nella pr ima metà del 2014”. 28-01-2014 TUMORE DEL PANCREAS, MILLE NUOVI CASI ALL’ANNO IN REGIONE. REGGIO EMILIA IN PRIMA FILA PER SOSTENERE LA PREVENZIONE Reggio Emilia, 28 gennaio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000 persone in Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che parte oggi a Reggio Emilia, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento – affermano il dott. Corrado Boni, Direttore dell’Oncologia e il dott. Romano Sassatelli, Direttore della Gastroenterologia-Endoscopia digestiva dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-IRCCS di Reggio –. Ogni anno trattiamo circa 90 nuovi casi, con un’équipe multidisciplinare. Il tour dell’AIOM è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il dott. Ermanno Rondini, dell’Oncologia Medica dell’IRCCS reggiano –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito sul territorio è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge la dott.ssa Fernanda Bastiani, della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché riceviamo quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente i nostri assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Pierpaolo Betteto, della Federazione Associazioni Volontariato Oncologico (FAVO) –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega la dott.ssa Adriana Albini, Direttore Dipartimento Ricerca e Statistica dell’IRCCS – S. Maria Nuova durante la conferenza stampa di lancio della campagna ‘Pancrea’ –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nabpaclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “La nano medicina rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il dott. Boni –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza a un anno. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, probabilmente già nella prima metà del 2014”. 28-01-2014 Tumore del pancreas, mille nuovi casi all’anno in regione. Reggio Emilia in prima fila per sostenere la prevenzione Reggio Emilia, 28 gennaio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000 persone in Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che parte oggi a Reggio Emilia, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento – affermano il dott. Corrado Boni, Direttore dell’Oncologia e il dott. Romano Sassatelli, Direttore della Gastroenterologia-Endoscopia digestiva dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-IRCCS di Reggio –. Ogni anno trattiamo circa 90 nuovi casi, con un’équipe multidisciplinare. Il tour dell’AIOM è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il dott. Ermanno Rondini, dell’Oncologia Medica dell’IRCCS reggiano –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito sul territorio è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge la dott.ssa Fernanda Bastiani, della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché riceviamo quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente i nostri assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Pierpaolo Betteto, della Federazione Associazioni Volontariato Oncologico (FAVO) –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega la dott.ssa Adriana Albini, Direttore Dipartimento Ricerca e Statistica dell’IRCCS – S. Maria Nuova durante la conferenza stampa di lancio della campagna ‘Pancrea’ –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “La nano medicina rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il dott. Boni –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza a un anno. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, probabilmente già nella prima metà del 2014”. http://www.ilritrattodellasalute.org/news.php?ID=2911&ID_CAT=5 28-01-2014 Tumore del pancreas, mille nuovi casi all’anno in regione. Reggio Emilia in prima fila per sostenere la prevenzione Reggio Emilia, 28 gennaio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000 persone in Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che parte oggi a Reggio Emilia, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento – affermano il dott. Corrado Boni, Direttore dell’Oncologia e il dott. Romano Sassatelli, Direttore della Gastroenterologia-Endoscopia digestiva dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-IRCCS di Reggio –. Ogni anno trattiamo circa 90 nuovi casi, con un’équipe multidisciplinare. Il tour dell’AIOM è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il dott. Ermanno Rondini, dell’Oncologia Medica dell’IRCCS reggiano –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito sul territorio è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge la dott.ssa Fernanda Bastiani, della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché riceviamo quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente i nostri assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Pierpaolo Betteto, della Federazione Associazioni Volontariato Oncologico (FAVO) –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega la dott.ssa Adriana Albini, Direttore Dipartimento Ricerca e Statistica dell’IRCCS – S. Maria Nuova durante la conferenza stampa di lancio della campagna ‘Pancrea’ –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “La nano medicina rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il dott. Boni –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza a un anno. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, probabilmente già nella prima metà del 2014”. http://www.tumorepancreas.org/news‐leggi.php?ID=60 28-01-2014 Lettori: 27.000 TUMORE DEL PANCREAS, MILLE NUOVI CASI ALL’ANNO IN REGIONE REGGIO EMILIA IN PRIMA FILA PER SOSTENERE LA PREVENZIONE Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000 persone in Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che parte oggi a Reggio Emilia, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento – affermano il dott. Corrado Boni, Direttore dell’Oncologia e il dott. Romano Sassatelli, Direttore della Gastroenterologia-Endoscopia digestiva dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-IRCCS di Reggio –. Ogni anno trattiamo circa 90 nuovi casi, con un’équipe multidisciplinare. Il tour dell’AIOM è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il dott. Ermanno Rondini, dell’Oncologia Medica dell’IRCCS reggiano –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito sul territorio è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge la dott.ssa Fernanda Bastiani, della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché riceviamo quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente i nostri assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Pierpaolo Betteto, della Federazione Associazioni Volontariato Oncologico (FAVO) –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega la dott.ssa Adriana Albini, Direttore Dipartimento Ricerca e Statistica dell’IRCCS – S. Maria Nuova durante la conferenza stampa di lancio della campagna ‘Pancrea’ –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “La nano medicina rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il dott. Boni –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza a un anno. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, probabilmente già nella prima metà del 2014”. http://www.medinews.it/news,16564 28-01-2014 Tumore del pancreas, mille nuovi casi all’anno in regione. Reggio Emilia in prima fila per sostenere la prevenzione Reggio Emilia, 28 gennaio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000 persone in Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che parte oggi a Reggio Emilia, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento – affermano il dott. Corrado Boni, Direttore dell’Oncologia e il dott. Romano Sassatelli, Direttore della Gastroenterologia-Endoscopia digestiva dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-IRCCS di Reggio –. Ogni anno trattiamo circa 90 nuovi casi, con un’équipe multidisciplinare. Il tour dell’AIOM è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il dott. Ermanno Rondini, dell’Oncologia Medica dell’IRCCS reggiano –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito sul territorio è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge la dott.ssa Fernanda Bastiani, della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché riceviamo quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente i nostri assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Pierpaolo Betteto, della Federazione Associazioni Volontariato Oncologico (FAVO) –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega la dott.ssa Adriana Albini, Direttore Dipartimento Ricerca e Statistica dell’IRCCS – S. Maria Nuova durante la conferenza stampa di lancio della campagna ‘Pancrea’ –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “La nano medicina rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il dott. Boni –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza a un anno. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, probabilmente già nella prima metà del 2014”. http://www.insiemecontroilcancro.net/notizia.php?ID=244 28-01-2014 Tumore del pancreas, mille nuovi casi all’anno in regione. Reggio Emilia in prima fila per sostenere la prevenzione Reggio Emilia, 28 gennaio 2014 – Il tum ore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000 persone in Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sinto mi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha m ai parlato con il proprio m edico di fam iglia. Ma l’ 81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio prom osso dalla ca mpagna nazionale di sensibilizzazion e “PanCrea: creiamo informazione”, che parte oggi a Reggio Emilia, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) in sett e Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento – affermano il dott. Corrado Boni, Direttore dell’ Oncologia e il dott. Romano Sassatelli, Direttore della Gastroent erologia-Endoscopia digestiva dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-IRCCS di Reggio –. Ogni anno trattiamo circa 90 nuovi casi, con un’équipe multidisciplinare. Il tour dell’AIOM è fondamentale perché punta a inform are la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondag gio (oltre 1.500), una co ndotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei p ericoli più grandi è la sig aretta: infatti il 23% di lo ro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa po ssibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai p azienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi. “Se vog liamo aumentare le diagnosi precoci e provare a c ambiare la storia di qu esto tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l ’approccio multidisciplinare per le form e metastatiche risulta invece essere ‘poco fre quente’ per il 43% degli oncologi – afferma il dott. Ermanno Rondini, dell’Oncologia Medica dell’ IRCCS reggiano –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in m odo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’ assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito sul territorio è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘cam ice bianco’, soprattutto ora che i tu mori, grazie anche alle nuov e terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge la dott.ssa Ferna nda Bastiani, della So cietà Italiana di Medicin a Generale (SIMG) –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché riceviam o quotidianamente pazienti oncologici. Dobbia mo riuscire a cogliere i prim i segnali di m alattia, per indirizzare precocem ente i nostri assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea ’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e l a Fondazione ‘Insieme contro il cancr o’ affrontano questi temi a 360° – s ottolinea il dott. Pierpaolo Betteto, della Federazione Associazi oni Volontariato Oncologico (FAVO) –. Vogliam o occuparci sempre più di tum ori negletti come quello al pancreas, che t rovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega la dott.ssa Adriana Albini, Direttore Dipartimento Ricerca e Statistica dell’IRCCS – S. Maria Nuova duran te la conferenza stam pa di lancio della cam pagna ‘Pancrea’ –. È stato infatti approvato in Europa, anche per quest a patologia, il nab-paclit axel (paclitaxel legato all ’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in am bito di nanotecnologia”. “L a nano medicina rappresenta un punt o di svolta contro il tum ore pancreatico – conclu de il dott. Boni –, perché determ ina un aum ento significativo nella sopravvivenza a un anno. Ci a uguriamo che il far maco possa essere presto rimborsato dal SSN, anc he per questa nuova indicazione, probabilm ente già nella prim a metà del 2014”. http://www.healthyfoundation.org/news‐leggi.php?ID=447 28-01-2014 TUMORE DEL PANCREAS, MILLE NUOVI CASI ALL’ANNO IN REGIONE. REGGIO EMILIA IN PRIMA FILA PER SOSTENERE LA PREVENZIONE Reggio Emilia, 28 gennaio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000 persone in Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che parte oggi a Reggio Emilia, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento – affermano il dott. Corrado Boni, Direttore dell’Oncologia e il dott. Romano Sassatelli, Direttore della Gastroenterologia-Endoscopia digestiva dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-IRCCS di Reggio –. Ogni anno trattiamo circa 90 nuovi casi, con un’équipe multidisciplinare. Il tour dell’AIOM è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il dott. Ermanno Rondini, dell’Oncologia Medica dell’IRCCS reggiano –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito sul territorio è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge la dott.ssa Fernanda Bastiani, della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché riceviamo quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente i nostri assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Pierpaolo Betteto, della Federazione Associazioni Volontariato Oncologico (FAVO) –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega la dott.ssa Adriana Albini, Direttore Dipartimento Ricerca e Statistica dell’IRCCS – S. Maria Nuova durante la conferenza stampa di lancio della campagna ‘Pancrea’ –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “La nano medicina rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il dott. Boni –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza a un anno. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, probabilmente già nella prima metà del 2014” http://www.fondazioneaiom.it/default2.asp?active_page_id=2198 28-01-2014 Lettori: 29.000 TUMORE DEL PANCREAS, MILLE NUOVI CASI ALL’ANNO IN REGIONE. REGGIO EMILIA IN PRIMA FILA PER SOSTENERE LA PREVENZIONE Reggio Emilia, 28 gennaio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000 persone in Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che parte oggi a Reggio Emilia, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento – affermano il dott. Corrado Boni, Direttore dell’Oncologia e il dott. Romano Sassatelli, Direttore della Gastroenterologia-Endoscopia digestiva dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-IRCCS di Reggio –. Ogni anno trattiamo circa 90 nuovi casi, con un’équipe multidisciplinare. Il tour dell’AIOM è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il dott. Ermanno Rondini, dell’Oncologia Medica dell’IRCCS reggiano –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito sul territorio è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge la dott.ssa Fernanda Bastiani, della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché riceviamo quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente i nostri assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Pierpaolo Betteto, della Federazione Associazioni Volontariato Oncologico (FAVO) –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega la dott.ssa Adriana Albini, Direttore Dipartimento Ricerca e Statistica dell’IRCCS – S. Maria Nuova durante la conferenza stampa di lancio della campagna ‘Pancrea’ –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nabpaclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “La nano medicina rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il dott. Boni –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza a un anno. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, probabilmente già nella prima metà del 2014”. http://community.donnamoderna.com/blog/blog‐di‐fbzfiorelli85/tumore‐del‐pancreas‐mille‐nuovi‐casi‐ all%E2%80%99anno‐in‐regione‐reggio‐emilia‐in‐prima‐fila‐per‐s 28-01-2014 TUMORE DEL PANCREAS, MILLE NUOVI CASI ALL’ANNO IN REGIONE. REGGIO EMILIA IN PRIMA FILA PER SOSTENERE LA PREVENZIONE Reggio Emilia, 28 gennaio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000 persone in Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che parte oggi a Reggio Emilia, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento – affermano il dott. Corrado Boni, Direttore dell’Oncologia e il dott. Romano Sassatelli, Direttore della Gastroenterologia-Endoscopia digestiva dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-IRCCS di Reggio –. Ogni anno trattiamo circa 90 nuovi casi, con un’équipe multidisciplinare. Il tour dell’AIOM è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il dott. Ermanno Rondini, dell’Oncologia Medica dell’IRCCS reggiano –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito sul territorio è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge la dott.ssa Fernanda Bastiani, della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché riceviamo quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente i nostri assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Pierpaolo Betteto, della Federazione Associazioni Volontariato Oncologico (FAVO) –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega la dott.ssa Adriana Albini, Direttore Dipartimento Ricerca e Statistica dell’IRCCS – S. Maria Nuova durante la conferenza stampa di lancio della campagna ‘Pancrea’ –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nabpaclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “La nano medicina rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il dott. Boni –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza a un anno. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, probabilmente già nella prima metà del 2014”. 28-01-2014 TUMORE DEL PANCREAS, MILLE NUOVI CASI ALL’ANNO IN REGIONE. REGGIO EMILIA IN PRIMA FILA PER SOSTENERE LA PREVENZIONE Reggio Emilia, 28 gennaio 2014 – Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000 persone in Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che parte oggi a Reggio Emilia, voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) in sette Regioni e unica nel suo genere. “Il nostro è un centro di riferimento – affermano il dott. Corrado Boni, Direttore dell’Oncologia e il dott. Romano Sassatelli, Direttore della Gastroenterologia-Endoscopia digestiva dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-IRCCS di Reggio –. Ogni anno trattiamo circa 90 nuovi casi, con un’équipe multidisciplinare. Il tour dell’AIOM è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito della campagna “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l’approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere ‘poco frequente’ per il 43% degli oncologi – afferma il dott. Ermanno Rondini, dell’Oncologia Medica dell’IRCCS reggiano –. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione”. Creare informazione e dibattito sul territorio è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e ‘camice bianco’, soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. “Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un ‘male incurabile’ – aggiunge la dott.ssa Fernanda Bastiani, della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) –. Ma l’operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché riceviamo quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente i nostri assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con ‘PanCrea’ torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta”. “FAVO, AIMaC e la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ affrontano questi temi a 360° – sottolinea il dott. Pierpaolo Betteto, della Federazione Associazioni Volontariato Oncologico (FAVO) –. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico”. “La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare – spiega la dott.ssa Adriana Albini, Direttore Dipartimento Ricerca e Statistica dell’IRCCS – S. Maria Nuova durante la conferenza stampa di lancio della campagna ‘Pancrea’ –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nabpaclitaxel (paclitaxel legato all’albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. “La nano medicina rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico – conclude il dott. Boni –, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza a un anno. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, probabilmente già nella prima metà del 2014”. 29-01-2014 Tumore del pancreas, mille nuovi casi all’anno in regione. Reggio Emilia in prima fila per sostenere la prevenzione Reggio Emilia, 28 gennaio 2014 - Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000 persone in Emilia-Romagna, 12mila in Italia. È una forma di cancro aggressiva e molto diffusa: eppure i cittadini non sembrano esserne informati. Il 77% non conosce i sintomi, l'88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l'81% sarebbe interessato a saperne di più. Sono i dati del sondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione "PanCrea: creiamo informazione", che parte oggi a Reggio Emilia, voluta dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) in sette Regioni e unica nel suo genere. "Il nostro è un centro di riferimento - affermano il dott. Corrado Boni, Direttore dell'Oncologia e il dott. Romano Sassatelli, Direttore della Gastroenterologia-Endoscopia digestiva dell'Arcispedale 'S.Maria Nuova'-IRCCS di Reggio -. Ogni anno trattiamo circa 90 nuovi casi, con un'équipe multidisciplinare. Il tour dell'AIOM è fondamentale perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas. Ma, secondo il 49% delle persone che hanno risposto al sondaggio (oltre 1.500), una condotta equilibrata serve a poco. Forse non sanno, ad esempio, che uno dei pericoli più grandi è la sigaretta: infatti il 23% di loro fuma. Ma non solo. Il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità e solo uno su dieci mangia le porzioni di frutta e verdure raccomandate. Comportamenti non corretti, su cui dobbiamo intervenire". Nell'ambito della campagna "PanCrea", resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi. "Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore, dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri specialisti: l'approccio multidisciplinare per le forme metastatiche risulta invece essere 'poco frequente' per il 43% degli oncologi - afferma il dott. Ermanno Rondini, dell'Oncologia Medica dell'IRCCS reggiano -. Dobbiamo rivolgerci anche al nostro esterno, in modo particolare ai medici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia dell'assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attuando strategie di prevenzione". Creare informazione e dibattito sul territorio è fondamentale per rafforzare il collegamento tra specialista e 'camice bianco', soprattutto ora che i tumori, grazie anche alle nuove terapie, fanno sempre meno paura. "Secondo questo sondaggio, per il 58% dei cittadini il cancro non è più un 'male incurabile' aggiunge la dott.ssa Fernanda Bastiani, della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) -. Ma l'operazione culturale non si può fermare: il 100% degli abitanti della Penisola deve sapere che oggi le neoplasie si possono sconfiggere. È un processo che coinvolge anche i medici di famiglia, perché riceviamo quotidianamente pazienti oncologici. Dobbiamo riuscire a cogliere i primi segnali di malattia, per indirizzare precocemente i nostri assistiti al centro di riferimento, distribuendo sul territorio il management delle persone in carico. Con 'PanCrea' torniamo finalmente a occuparci di una patologia praticamente misconosciuta". "FAVO, AIMaC e la Fondazione 'Insieme contro il cancro' affrontano questi temi a 360° - sottolinea il dott. Pierpaolo Betteto, della Federazione Associazioni Volontariato Oncologico (FAVO) -. Vogliamo occuparci sempre più di tumori negletti come quello al pancreas, che trovano poco spazio nei media, perché rappresentano un'emergenza sanitaria, sociale ed economica. Deve essere una vera e propria chiamata alle armi, in stretta collaborazione con le Istituzioni e il mondo medico". "La ricerca scientifica sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare - spiega la dott.ssa Adriana Albini, Direttore Dipartimento Ricerca e Statistica dell'IRCCS - S. Maria Nuova durante la conferenza stampa di lancio della campagna 'Pancrea' -. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel (paclitaxel legato all'albumina in nanoparticelle): un farmaco già disponibile nel trattamento del cancro della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia". "La nano medicina rappresenta un punto di svolta contro il tumore pancreatico - conclude il dott. Boni -, perché determina un aumento significativo nella sopravvivenza a un anno. Ci auguriamo che il farmaco possa essere presto rimborsato dal SSN, anche per questa nuova indicazione, probabilmente già nella prima metà del 2014". http://www.aiom.it/area+pubblica/area+medica/aiom+informa/notiziario/Tumore+del+pancreas%2C+mill e+nuovi+casi+all%E2%80%99anno+in+regione.+Reggio+Emilia+in+prima+fila+per+sostenere+la+prevenzion e/1,3508,0, 28-01-2014 Prevenire tumore pancreas Sono mille, ogni anno, le persone colpite da questa patologia in regione. Campagna di sensibilizzazione a Reggio Emilia. Il tumore del pancreas colpisce ogni anno quasi 1.000 persone in Emilia-Romagna, 12.000 in Italia. E’ quanto si legge in una nota relativa ad un s ondaggio promosso dalla campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, che parte oggi a Reggio Emilia ed è voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica in sette regioni. Quella al pancreas “è una forma di cancro aggressiva e molto diffusa. Eppure i cittadini non sembrano esserne informati: il 77% non conosce i sintomi, l’88% non ha mai letto nulla in merito e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia ma l’81% sarebbe interessato a saper ne di pi ù”. Nell’ambito della campagna “PanCrea” sono stati re alizzati due opuscoli informativi, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore questionario per gli oncologi. “Se vogliamo aumentare le diagnosi precoci e provare a cambiare la storia di questo tumore – afferma Ermanno Rondini, dottore dell’Oncologia Medica dell’Arcispedale ‘S.Maria Nuova’-Irccs di Reggio Emilia – dobbiamo rafforzare la collaborazione con altri spe cialisti. Dobbiamo rivolgerci anche al n ostro esterno, i n modo p articolare ai me dici del territorio: solo loro conoscono perfettamente la storia del l’assistito e possono individuare le situazioni a rischio, attua ndo strategie di prevenzione”. La ricerca scientifica, osserva Adriana Albini, direttore Dipartimento Ricerca e Statistica dell’Irccs-S. Maria Nuova, sta finalmente segnando significativi passi avanti contro le neoplasie del pancreas, finora molto difficili da affrontare: “è st ato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel, un farm aco già disponibile nel trattamento del cancr o della mammella metastatico, che sfrutta le p iù recenti scoperte in am bito di nanotecnologia”. http://www.trc.tv/news/sanita/2014/01/28/prevenire‐tumore‐pancreas/ JHQQDLR 3DJLQD ,O5HVWRGHO&DUOLQRHG 5HJJLR(PLOLD RVSHGDOHV0DULDQXRYD $XPHQWDQRLFDVLGLFDQFURDOSDQFUHDV$5HJJLR JXDULWLO GHLWXPRULDOVHQR ,OSULPDULR%RQL©3HUSUHYHQLUOLVHUYHDVWHQHUVLGDOIXPRPRYLPHQWRHGLHWDª GL%5812&$1&(//,(5,/$12675$VDOXWHYD VHPSUHSLGLSDULSDVVRFRQODSUHYHQ]LRQHPDLOORUR VWUHWWROHJDPHVRUSUHQGHLQSDUWLFRODUHSHULOWXPRUHGHO SDQFUHDVFKHQHJOLXOWLPLDQQLKDFROSLWR LUUHSDUDELOPHQWHWDQWLVVLPHSHUVRQH6WXSLVFH DSSUHQGHUHFRPHXQDQHRSODVLDWDQWRDJJUHVVLYDFKH FRQVHQWHGLVRSUDYYLYHUHDSSHQDDVHWWHSHUVRQHVX FHQWRVDOYDQGRQHVRORTXDOFXQDLQSLULVSHWWRDJOLDQQL JUD]LHDQXRYLIDUPDFLSRVVDHVVHUHSUHYHQXWDGL TXDVLPHWjFDVLJUD]LHDFRUUHWWLVWLOLGLYLWD4XHVWR VLJQLILFDFKHFLQTXDQWDGLQHRSODVLHSDQFUHDWLFKHD 5HJJLRSRWUHEEHURQRQYHULILFDUVLVHQRQIXPDVVLPRVH FLGHGLFDVVLPRFRQUHJRODULWjDOO DWWLYLWjILVLFDHVHFL QXWULVVLPRFRQSRFKLJUDVVLPROWDYHUGXUDHWDQWDIUXWWD 'DDOFXQLDQQLDTXHVWDSDUWHLQIDWWLLOUHJLVWURWXPRUL UHJJLDQRVHJQDODVWDELOPHQWHGDDQXRYLFDVL DQQXDOLGLWXPRULGHOSDQFUHDV©'DQRLFRPHLQDOWUH SDUWLG ,WDOLD"VHJQDODLOSURI&RUUDGR%RQLSULPDULRGL RQFRORJLDDOO DUFLVSHGDOH"ODVRSUDYYLYHQ]DDFLQTXH DQQLVLDWWHVWDVRORDOQHJOLXRPLQLHDOQHOOH GRQQHPHQWUHO LQGLFHGLVRSUDYYLYHQ]DWUDLUHJJLDQLLQDOWUHIRUPHWXPRUDOLSHUHVHPSLRDOFRORQHDOOD PDPPHOODqWUDLSLDOWL$GHVHPSLRO GHLWXPRULGHOVHQRJXDULVFH1HOLQ,WDOLDVLVRQR UHJLVWUDWLTXDVLFDVLGLFDQFURGHOSDQFUHDVFLRqFLUFDLOWUHSHUFHQWRGLWXWWLLQXRYLWXPRUL 4XHVWDQHRSODVLDqPROWRLQVLGLRVDSHUFKpLQIDVHSUHFRFHQRQSUHVHQWDXQDVLQWRPDWRORJLDSDUWLFRODUH 6HJQDOLFKLDULFRPSDLRQRTXDQGRLOPDOHFRPLQFLDDGLIIRQGHUVLDJOLRUJDQLFLUFRVWDQWLREORFFDLGRWWL ELOLDULª/ $LRP$VVRFLD]LRQHLWDOLDQDGLRQFRORJLDPHGLFDFRQOD")RQGD]LRQH,QVLHPHFRQWURLO FDQFUR"KDLQL]LDWRODSUHYHQ]LRQHFRQXQDFDPSDJQDSURYLQFLDSHUSURYLQFLDHFRQXQVRQGDJJLRFKH KDFRLQYROWRSHUVRQHWUDFXLRQFRORJLª ,OSULPDULRUDFFRPDQGDGLHWDPHGLWHUUDQHDPRYLPHQWRPDVRSUDWWXWWRDVWHQVLRQHGDOIXPRDQFKH SDVVLYRFKHFDXVDHYLGHQWHPHQWHSDWRORJLHWXPRUDOLLQYDULRUJDQLQRQVRORQHLSROPRQL/DFDPSDJQD "3DQ&UHDFUHLDPRLQIRUPD]LRQH"LHULqVWDWDSUHVHQWDWDDOO DUFLVSHGDOHFRLQYROJHQGRDQFKHXQH[ PDODWRGLWXPRUHDOSDQFUHDV,OGLUHWWRUHFRPXQLFD]LRQHGHOO $LRP0DXUR%ROGULQLKDSUHVHQWDWRL UHODWRUL$GULDQD$OELQLGLUHWWULFHGHOGLSDUWLPHQWRULFHUFDRVSHGDOLHUR&RUUDGR%RQLLOFKLUXUJRRQFRORJR 6WHIDQR%RQDFLQL0DULD6WHOOD3DGXODPHGLFRGLEDVH3LHUSDROR%HWWHWRGHOYRORQWDULDWRRQFRORJLFR )DYR3UHVHQWLWUDJOLDOWULDQFKHO RQFRORJR(UPDQQR5RQGLQLHLJDVWURHQWHURORJL5RPDQR6DVVDWHOOL SULPDULRH/RUHQ]R&DPHOOLQLUHVSRQVDELOHGLHFRHQGRVFRSLD/HQXRYHIURQWLHUHHFRHQGRVFRSLFKH FRQVHQWRQRGLDJQRVLHVWDGLD]LRQLDFFXUDWHGHOWXPRUHSDQFUHDWLFR &$1&(//,(5,%5812 5LSURGX]LRQHDXWRUL]]DWDOLFHQ]D$UV3URPRSUHVV Ilritrattodella © IL ritratto DELLA sa ute salute Il quotidiano della prevenzione dal tuo medico di famiglia anno III, numero 16 Consulenza scientifica Con il patrocinio di HEALTHY FOUNDATION Presidenza del Consiglio dei Ministri società italiana di medicina generale NEWS cercaci su 29 mercolEDì gennaio 2014 HEALTHY FOUNDATION PARTITO DA REGGIO EMILIA “PANCREA”, IL TOUR PROMOSSO DA AIOM, SIMG E INSIEME CONTRO IL CANCRO Al via la prima campagna di prevenzione nazionale contro il tumore del pancreas (Associazione Italiana di Oncolo- questionario per gli oncologi. “La gia Medica), SIMG e Fondazione ricerca scientifica sta segnando SE NE VA UNO DEI PADRI DELLA COMUNICAZIONE MEDICO-SCIENTIFICA Ciao Francesco… Francesco Marabotto, scomparso domenica sera a soli 58 anni, non era soltanto uno dei migliori giornalisti medico-scientifici italiani, era per me, per tutti noi di Intermedia, un amico e un fratello. Di quelli veri, sinceri, profondi. L’avevo conosciuto 25 anni fa, lui inviato di una testata medica, io del mio quotidiano. Era nata subito un’amicizia forte, fatta di stima e condivisione di valori umani. Poi il suo passaggio all’Ansa, per me e Sabrina la nascita di Intermedia: periodi intensi, entusiasmanti per entrambi di crescita professionale, ma anche umana. Il contatto quotidiano, la condivisione di mille progetti, di dubbi, di attese, di piccole promozioni. Con lui ad essere uno dei nostri grandi sponsor. In questi anni, con Francesco ho condiviso esperienze uniche dai congressi più importanti al mondo apprezzando la sua competenza e il senso della notizia, ma anche la gioia di serate casalinghe trascorse a cena io, lui e Daniela. Sempre pronti al confronto, convinti che alla fine l’etica, la professionalità, lo stile pagano sempre. Lui, fratello maggiore per me, mi ha insegnato mille cose, anche quando la sua salute ha iniziato a traballare, con quell’ironia frutto di una intelligenza e sensibilità rare. La sua morte mi lascia un vuoto terribile, un dolore profondo, sordo. Oggi, Francesco, ci vedremo per l’ultima volta a Roma, città che tanto amavi e che spesso mi mostravi nei lati meno conosciuti e per me ignoti. Saremo in tanti a salutarti. Un abbraccio grosso, grosso Mauro Boldrini tumore del creaS: crea informazione PAN “Questo tour è di straordinaria importanza perché punta a informare la popolazione, soprattutto sulla prevenzione, particolarmente importante quando si tratta di un tumore molto difficile da curare. Seguire uno stile di vita sano è necessario per ridurre il rischio di cancro, anche del pancreas”. Sono le parole di Corrado Boni e Romano Sassatelli dell’Arcispedale ‘S. Maria Nuova’ - IRCCS di Reggio Emilia, dove ha preso il via la campagna nazionale di sensibilizzazione “PanCrea: creiamo informazione”, voluta da AIOM “Insieme contro il cancro”. “I dati del sondaggio nazionale che abbiamo promosso – ha continuato Boni – dicono che il 77% delle persone non conosce i sintomi e il 97% non ne ha mai parlato con il proprio medico di famiglia. Ma l’81% è interessato a saperne di più”. “Secondo il 49% delle persone che hanno risposto – ha aggiunto Sassatelli – una condotta equilibrata serve a poco: infatti il 23% di loro fuma e il 55% non pratica esercizio fisico con regolarità. Comportamenti non corretti su cui dobbiamo intervenire”. Nell’ambito di “PanCrea”, resa possibile grazie al contributo incondizionato di Celgene, sono stati realizzati due opuscoli, uno dedicato alla prevenzione e uno ai pazienti, oltre a un ulteriore DISTURBI AL FEMMINILE Vivere “quei giorni” senza patemi, ora si può Quante donne sperimentano una volta al mese un peggioramento della qualità della vita dovuta a dolori e fastidi “in rosa”? L’equilibrio dell’ambiente vaginale, infatti, è molto delicato e suscettibile di modificazioni in funzione di molti fattori (età, funzionalità ovarica, attività sessuale, fase del ciclo mestruale, impiego di contraccettivi orali, stati patologici, gravidanza, terapie farmacologiche). Tra questi c’è anche la vaginosi batterica, che costituisce il 60% di tutte le infezioni vaginali nelle donne in età fertile. Per prevenirla, oltre a curare molto bene l’igiene intima, la ricerca oggi propone anche un’altra soluzione: un assorbente interno contenente una miscela di probiotici, che agisce per un sano e corretto equilibrio dell’ecosistema vaginale mantenendo inalterato il pH. Una soluzione innovativa, che consente di regolarizzare il flusso durante il ciclo mestruale, agendo direttamente sulle mucose vaginali, con importanti benefici per la salute della donna. Editore: Intermedia srl Direttore responsabile: Mauro Boldrini. Amministratore unico: Sabrina Smerrieri Consulenza Scientifica: Healthy Foundation Registrazione presso il tribunale di Brescia n. 9/2012 del 26.04.2012 passi avanti contro le neoplasie del pancreas – spiega la dott. ssa Adriana Albini, Direttore Dipartimento Ricerca e Statistica dell’IRCCS - S. Maria Nuova –. È stato infatti approvato in Europa, anche per questa patologia, il nab-paclitaxel, una molecola che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia”. BENEFICI DELLO SPORT Quando l’attività fisica fa 40… Che il movimento sia considerato la miglior forma di prevenzione è risaputo: noi ve lo diciamo praticamente tutti i giorni! Ma ora l’autorevole American College of Sports Medicine (ACMS) ha ribadito il concetto indicando anche quanto esercizio è necessario fare. Per diminuire il rischio di 40 patologie, dalle malattie cardiovascolari al diabete, dall’ipertensione all’obesità, dall’osteoporosi ai tumori, gli adulti tra i 18 e i 65 anni dovrebbero allenarsi per almeno 150 minuti alla settimana, suddivisi in mezz’ora al giorno per cinque giorni. L’ideale sarebbe alternare attività aerobica (corsa, nuoto, bicicletta) a esercizi di stretching e potenziamento muscolare. Perfetti anche 20 minuti quotidiani di camminata, che oltre ad aiutare a smaltire i chili di troppo, fanno diminuire dell’8% la probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari, come afferma un altro studio su oltre 9.000 persone condotto dall’Università britannica di Leicester e pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet. Vuoi rileggere qualche articolo? Collegati al sito www.ilritrattodellasalute.org per consultare il nostro archivio… 30 ge nn ai o 20 14 N UM ER O 13 AN N O 8 Pharma kronos Q UO TI DI AN O D’ I N FO R M AZI O N E F AR M AC EU T I C A Parte da Reggio Emilia l'iniziativa promossa con 'Insieme contro il cancro' Tumore al pancreas, campagna Aiom in tour ,O WXPRUH GHO SDQFUHDV FROSLVFH RJQL DQQR FLUFD PLODLWDOLDQL ( XQDIRUPDGL FDQ FURGLIIXVDHDJJUHVVLYDHSSXUHQHOQRVWUR 3DHVH LO QRQ QH FRQRVFH L VLQWRPL O QRQ KD PDL OHWWR QXOOD VXO WHPD H LO QRQQHKDPDLSDUODWRFRQLOPHGLFRGL IDPLJOLD DQFKH VH O YRUUHEEH VDSHUQH GL SL ( TXDQWR HPHUJH GDO VRQGDJJLR SURPRVVR GDOOD FDPSDJQD QD]LRQDOH GL VHQVLELOL]]D]LRQH 3DQ&UHD FUHLDPR LQIRU PD]LRQH YROXWD GDOO $VVRFLD]LRQH LWDOLDQD GL RQFRORJLD PHGLFD $LRP H VRVWHQXWD GDO FRQWULEXWR LQFRQGL]LRQDWR GL &HOJHQH 8Q LQL]LDWLYDLWLQHUDQWHFKHSUHQGHLOYLDD 5HJJLR(PLOLDHWRFFKHUjLQWXWWRUHJLRQL GHOOD3HQLVROD$SDUWLUHGDOO (PLOLD5RPD JQD GRYH VL FRQWDQR TXDVL PLOOH FDVL DO O DQQRGLWXPRUHDOSDQFUHDV6HJXLUHXQR 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