ANNO 79 - N. 2
S GIUGNO 2006
Comunità
Comunità
in
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cammino
cammino
Giornalino parrocchiale di Castell’Alfero
Comunicazione di servizio
;;;
È risaputo che il Giornalino della nostra Parrocchia «Comunità in Cammino» gode di una buona reputazione da parte di parecchie persone che lo
ricevono, sacerdoti, religiosi e laici, per la signorilità della veste tipografica, ma anche per lo stile e la sostanza dei suoi messaggi... E tuttavia capita
che troppi lettori che vivono lontano dal paese, non sanno sostenerlo adeguatamente, soprattutto si dà il caso che, cambiando l’indirizzo, non se ne
comunica la variazione e varie copie del Giornale tornano al mittente e spiace. Spiace perché il periodico ha il suo prezzo, in termini di tempo e fatica
nel comporlo e in termini di denaro. Pertanto, mentre ringrazio tutti gli amici lettori che lo accolgono volentieri e lo sostengono, chiedo di favorire la
sua diffusione puntuale e precisa, comunicando, quando capita, il cambio di
indirizzo.
Don Piero
¢
ATTENZION E ! ATTENZION E !
Siamo i Giovani della Parrocchia e quest’anno passeremo per la
RACCOLTA DEL FERRO ROTTO, al fine di ripulire le vostre cantine, portici e cortili per tramutare la ferraglia in «soldoni». Beh, perlomeno questo è il nostro desiderio, per avere qualche fondo da impegnare nelle nostre iniziative benefiche e missionarie.
Prevediamo di passare nella seconda metà di agosto. Tenetevi pronti e ammucchiate il ferro...
Però, però, però... Noi siamo sprovvisti di trattore e di tamagnun per il
trasporto del materiale e chiediamo una mano a chi ha il cuore buono. Per
gli autisti ci siamo noi e siamo anche esperti... Ma ‘an manca ‘1 tratur!
<<<
AVORARE:
A CHE PRO’?
Ho letto un apologo interessante. Mi è
piaciuto e lo faccio conoscere ai quattro
lettori di questa pagina del Giornalino
parrocchiale.
Durante la costruzione di una cattedrale medievale, a tre tagliatori di pietre fu rivolta a turno una stessa domanda. «Che
cosa stai facendo?». «Come vedi, sto tagliando pietre» replicò il primo piuttosto
seccato. Il secondo rispose: «Mi guadagno
la vita per me e per la mia famiglia». Ma
il terzo disse con gioia ed orgoglio: «Sto
costruendo una grande cattedrale!».
È vero che l’estate è per tanti la stagione
della vacanza, del riposo, delle ferie, ma
è proprio in questo clima che si può riflettere un tantino di più anche sul tema del
lavoro, sul modo di concepirlo, di viverlo, di nobilitarlo.
Tutti, in ambiti diversi, siamo chiamati al lavoro e lavorando abbiamo anche
noi la possibilità di costruire «una grande
cattedrale», se nel lavoro che facciamo
imprimiamo un intento che vada ben oltre il limite della rassegnazione, ben oltre
il limite dell’interesse materiale a proprio
uso e consumo.
Già, i tre tagliatori di pietre!
Compiono la stessa, identica attività,
ma gli esiti sono radicalmente diversi perché ogni lavorante imprime nell’opera
che compie l’impronta della sua umanità
più o meno elevata. Il primo vede soltanto la monotonia del suo lavoro e lo svolge con un certo mugugno. Il secondo porta avanti la sua fatica per uno scopo economico strettamente personale, rinchiuso
nel suo interesse.
Soltanto il terzo è l’uomo capace di superare la crosta individualista e materialista del suo lavoro. Senza il suo gesto
semplice ed umile, la cattedrale non avrebbe mai raggiunto la sua armonica e solenne
bellezza.
Bisogna credere a quello che si fa, bisogna amare la fatica che ogni giorno si
porta avanti, per sentirne meno il peso e
la frustrazione, bisogna imprimere nelle
nostre attività, a volte monotone, il valore aggiunto di una più retta e nobile intenzione.
È stato detto, ed è vero, che con il lavoro
delle sue mani e della sua intelligenza,
l’uomo è chiamato a dare un contributo
importante allo sviluppo della creazione.
Non soltanto, ma offrendo a Dio il proprio lavoro e compiendolo con onestà,
«l’uomo si associa alla stessa opera redentiva di Cristo che ha conferito al lavoro una elevatissima dignità, impegnando
le sue stesse mani nella bottega del carpentiere di Nazaret».
«Chi lavora, prega». Questa espressione risuona sovente, magari come alibi,
sulle labbra di persone che vorrebbero
giustificare la propria assenza dalla pratica religiosa.
Ma, giustamente, il lavoro può diventare
preghiera, strumento destinato ad abbellire
la creazione di Dio, condizione necessaria per «costruire la grande cattedrale».
Quando?
Quando sappiamo fecondare il nostro
sudore di amore e di pazienza. Quando dai
suoi frutti ci apriamo ai gesti spontanei della solidarietà. Quando, iniziando la nuova giornata lavorativa, alla tentazione di dire «Uffa, che barba!», apriamo il cuore a
Dio e diciamo: «Signore, riparto. Stammi
vicino, ti offro tutto. Con te, oggi, costruirò la mia cattedrale!».
Don Piero
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Caritas parrocchiale: rilancio!
«La Chiesa non può mai essere dispensata dall’ esercizio della Carità come attività organizzata dai credenti e, d’altra parte, non ci sarà mai una situazione nella quale non
occorra la carità di ciascun singolo cristiano, perché l’uomo, al di là della giustizia,
ha e avrà sempre bisogno dell’amore».
Lettera Enciclica «Dio è amore»
La nostra «Caritas»
La nostra Caritas parrocchiale nel prossimo inverno compirà 25 anni di vita e di attività, ma ha bisogno di un rilancio coraggioso, di energie nuove, di un recupero di
identità per essere all’ altezza della situazione, delle finalità per cui è nata.
Ha conosciuto sicuramente tempi migliori grazie all’apporto di persone che hanno fatto propri i suoi ideali e li hanno testimoniati con un impegno di presenza formativa e di servizio generoso all’interno
della comunità.
Devo ringraziare queste persone perché
hanno creduto nella validità delle sue iniziative e del suo spirito e sono intenzionate
a portare avanti il servizio di animazione e di
intervento sul territorio.
Ma è giusto ricordare anche quelle che
non sono più fisicamente al nostro fianco, alla cui preghiera è doveroso affidarci: Martinetto Ermanno, Gamba Bresilla, Rizzone
Luigi, Staffenino Albino, Rainero Angela...
E altri ancora.
Negli anni trascorsi la Caritas, con una visione attenta al territorio, è intervenuta a più
riprese per sovvenire a situazioni di emergenza, anche con la collaborazione della Caritas diocesana, e continua a farlo con discrezione; ha sempre avuto uno sguardo di riguardo per il mondo degli anziani e degli infermi degenti in ospedale, con visite periodiche; e per gli eventi di festa o di dolore che
La Caritas parrocchiale compiva 10 anni. La festa al Santuario della Madonna del Buon Consiglio.
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di tempo in tempo ricorrono nelle famiglie,
ha offerto con premura un pensiero, un omaggio di augurio, di preghiera o di condoglianza.
Un’ attività quasi nascosta, destinata a portare avanti un discorso di concreta solidarietà senza pompa, senza euforia, con la convinzione che il bene deve essere fatto bene e
il servizio d’amore al fratello deve accompagnarsi alla gratuità e alla discrezionalità.
La Caritas rinnovata
Recentemente si è tenuto un convegno al
Colle Don Bosco in cui si è prospettato il
nuovo cammino delle Caritas del Piemonte
e Valle d’Aosta, da qui al 2010. Con altri 400
delegati, era presente anche la nostra cara Signora Cavallero Rosanna, animatrice vivace
e sempre disponibile della Caritas di Castell’Alfero. Rosanna ha seguito i lavori e mi
ha passato la sintesi delle riflessioni che si sono tenute in quella occasione su una traccia
preparata dal nostro Vescovo, monsignor Ravinale, incaricato Caritas della Conferenza
Episcopale Piemontese.
Il suo documento ha illustrato il cammino delle Caritas nei prossimi anni.
Un cammino – è stato scritto – che insisterà su quattro obiettivi strategici: una Caritas che sappia stare con amore dentro la pro-
pria comunità come presenza di comunione,
che sappia ricoprire il suo ruolo fondamentale di animazione della carità, che sappia leggere con occhio attento il territorio in cui vive là dove si verificano situazioni di bisogno,
conservando sempre un rapporto di fiducia e
di collaborazione con la Caritas diocesana.
Don Gallo, il direttore storico della Caritas di Asti che ha lasciato recentemente l’incarico dopo trent’anni di dedizione appassionata, ci ha sempre ricordato che il compito
primario della Caritas, più che l’intervento
mirato alle emergenze, è quello di educare e
di educarsi alla carità, di coinvolgere le persone a fare propri i problemi degli altri, ad
operare con umiltà e gioia nel vasto mondo
delle povertà materiali e morali, avendo Cristo come modello e sostegno, per essere disponibili al servizio non per un motivo di prestigio, ma soltanto di amore.
Lo vogliamo ringraziare per tutto quello
che ha fatto nell’ambito diocesano e per
l’aiuto che in varie occasioni ci ha offerto per
sostenere le nostre iniziative. Ora il suo posto è stato occupato da Don Bruno Roggero,
parroco di Castel d’Annone. A lui il nostro
amichevole augurio.
Riprendendo le nostre attività, con l’aiuto di Dio e delle persone di buona volontà di
Castell’Alfero, cercheremo di seguire le indicazioni che ci sono state offerte.
E faremo anche festa ai nostri 25 anni!
S
pirito Santo che sei forza di amore, vieni su di noi e insegnaci a trasmettere ai fratelli e sorelle della nostra comunità la passione per vivere la fede che opera la carità. Apri
la nostra mente alla fantasia, perché sappiamo escogitare iniziative adeguate. Sciogli la nostra lingua perché sappiamo ben
comunicare i contenuti che sostengono la testimonianza comunitaria della Carità. Apri i nostri occhi perché sappiamo
vedere le necessità del nostro territorio. Rafforza le nostre mani perché sappiamo insistere con umiltà e coraggio anche quando animare la carità diventa strada in salita. E rendici imitatori del nostro unico e solo Maestro, Gesù Signore. Amen.
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Memoria di Don Luigi Fio
Profilo di Don Luigi Fiora letto nella
Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino,
in occasione della sua sepoltura, dal Direttore Don Isoardi.
All’ alba di lunedì 24 aprile iniziava la
celebrazione della Pasqua senza tramonto del nostro caro confratello don Luigi
Fiora; con 91 anni e dieci mesi di intensa
esistenza vissuta con Don Bosco, era uno
dei patriarchi della nostra Ispettoria e uno
dei membri anziani della nostra Comunità.
In una pagina autobiografica scritta anni fa Don Fiora ricordava: «Sono entrato
a Valdocco il 30 settembre 1926 come
studente, per volere di mio padre ma senza alcuna intenzione di diventare sacerdote
salesiano».
In quegli anni a Valdocco si respirava un
clima di incontenibile giubilo perché si
sentiva ormai prossima la beatificazione di
Don Bosco. C’erano ancora alcuni Salesiani superstiti che lo avevano conosciuto personalmente e che trasmettevano gioia
a tutti per l’evento che si avvicinava.
Tale atmosfera influì decisamente sul
dodicenne Luigi il quale, nella sua vecchiaia, così ricordava quei tempi: «Ho trascorso quattro anni fortunati all’Oratorio, vera “età dei giorni felici”. Sono stato conquistato alla vita salesiana da un ambiente ideale di intensa vita religiosa, di
grande familiarità, di costruttiva e gioiosa formazione giovanile. Non mi fu più
possibile staccarmene. E fui salesiano».
Ricordava con nostalgia un episodio
significativo: «Alla festa onomastica di
Don Rinaldi, nel 1930, lessi il componimento di circostanza... Il direttore Don
Colombo sussurrò a Don Rinaldi, il terzo successore di Don Bosco: “Questo ragazzo ha fatto domanda per il noviziato”. Don Rinaldi mi guardò e tagliò una
fetta di torta dicendomi: “Se vai in noviziato, te ne do una fetta più grossa”. Ora,
dopo tanti anni, mi accorgo di aver ricevuto una fetta veramente più grossa».
Come novizio maturò il senso della sua
appartenenza a Don Bosco e nel 1937, a
Valsalice, fece la sua professione definitiva
da salesiano.
Dotato di un’intelligenza brillante,
compie alla Gregoriana gli studi teologici
che conclude con la licenza in Sacra Teologia e, a Roma, nella basilica del Sacro
Cuore, il 23 marzo 1943, venne consacrato Sacerdote. Già prima, nel 1941, si
era laureato in Lettere presso l’Università
di Torino.
Da sacerdote incomincia per Don Fiora un lungo periodo di servizio in delicati e importanti compiti di animazione. La
casa Rebaudengo lo ha come direttore per
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ra, Salesiano
sei anni, poi è direttore a Roma nella storica opera del Sacro Cuore in Via Marsala. Viene in seguito scelto come Ispettore
nella Ispettoria Romana: dal 1956 al 1962
serve i confratelli con saggezza paterna e
paziente intelligenza. Sarà sempre ricordato come superiore amico, dal consiglio
prudente e fraterno, dal tratto entusiasta e
signorile, competente e amorevole verso
tutti. Poi ritorna in Piemonte e la casa di
Valsalice, ricca di memorie salesiane, l’avrà direttore dal 1962 al 1965.
Don Fiora è ormai maturo per compiti
ancor più importanti. Viene infatti eletto
come Consigliere Generale per gli apostolati sociali e, in seguito, Consigliere
Regionale per l’Italia e il Medio Oriente.
A questo punto l’allora Rettor Maggiore Don Egidio Viganò gli affida l’incarico di Procuratore Generale della Congregazione presso la Santa Sede, al tempo stesso ricopre la carica di Postulatore
Generale per le cause dei Santi. Sono
mansioni di assoluta fiducia che Don Fiora svolge con esattezza ed estrema semplicità. Così si esprime un salesiano che lo
ha conosciuto da vicino: «Svolgeva il suo
lavoro con vero spirito di servizio, espressione di un amore profondo che aveva
per Don Bosco e la Congregazione». Nei
quattordici anni di servizio ha seguito numerosi processi di beatificazione e canonizzazione, con quella metodicità costante e appassionata che sempre lo distinse.
Inoltre egli curò una documentata pubblicazione su Mamma Margherita e ne
promosse la causa anche se non era più Postulatore Generale.
Non nascondeva la sua soddisfazione
per l’apporto da lui offerto alla causa del
Beato Luigi Variara da Viarigi d’Asti.
Questo a dire che Don Fiora seppe cogliere i segni e il carisma della santità nel-
la Famiglia Salesiana, come dimostrano i
suoi numerosi scritti e pubblicazioni.
Il nostro caro confratello si sentì, sempre intimamente legato a Valdocco.
Quando fu necessario il ricovero alla
Casa di Cura “Beltrami” toccò a me l’incarico di portarlo in macchina. Ricordo
ancora le lacrime che versò fissando la
Basilica di Maria Ausiliatrice e mi fece
promettere che un giorno l’avrei riportato
a Valdocco ove era nata la sua vocazione salesiana.
Pur nella tristezza di quest’ora sono
contento di aver esaudito l’estremo suo desiderio.
Ci inchiniamo riverenti e commossi di
fronte a questo degnissimo figlio di Don
Bosco, uno di quei grandi salesiani che
hanno scritto pagine di fedeltà e di gloria
di cui noi siamo fieri. Lungo l’intero arco
della sua non breve esistenza servì ed amò
con vera passione di figlio la Chiesa e la
Congregazione. Mentre porgiamo ai parenti i sensi della nostra più viva solidarietà, li ringraziamo per il dono che un
giorno lontano i genitori di Luigi fecero offrendolo generosamente alla Famiglia Salesiana.
Don Giancarlo Isoardi
Direttore
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DON FIORA
ritorna a Castell’Alfero
L’aveva detto, l’aveva scritto. Il suo desiIl parroco prendendo la parola, ha ricordaderio era di tornare a Castell’Alfero, il
to Don Lui, come veniva chiamato in
paese dove aveva vissuto la sua
paese, presentandolo come uomo
vivacissima infanzia, da dove
di Dio, felice di essere sacerera partito per Valdocco
dote, felice di essere saledopo la vendemmia del
siano, felice di essere
1926, il paese che ha
castellalferese. Tra le
sempre amato inaltre cose ha detto:
tensamente.
«Ora la sua salma
E così dopo la
è qui in mezzo a
sepoltura solennoi e riposerà
ne celebrata in
nell’orizzonte
Maria Ausiliadelle nostre
trice, la sua
colline ed ogni
salma in forvolta che pasma privata è
seremo davanstata trasferiti alla sua
ta nella nostra
tomba a dire
chiesa parrocuna preghiera,
chiale per essentiremo la
sere onorata
nostalgia di un
dalla popolaziouomo religioso
ne locale.
che, più di ogni
Alla celebraaltro, sulle fronzione funebre che
tiere del mondo, ha
seguì furono in molonorato le sue radici
ti a ricordare con simdi cristiano e di cittapatia e rimpianto la sua
dino di Castell’Alfero».
figura di sacerdote brillanIl 24 maggio poi, festa
te e sorridente che sapeva indi Maria Ausiliatrice, a un
cantare la gente con la sua
mese esatto dalla sua morte,
parola, mentre celebrava la Don Fiora con il Card. Severino Poletto è stata celebrata la Santa
a Castell’Alfero.
Messa nel dì di festa.
Messa di trigesima alla preErano presenti, con le Ausenza di tante persone.
torità comunali guidate dal Sindaco, il coPossa ora vivere nella contemplazione etergnato Mario, nipoti e tanti amici che lo cona del Signore, in compagnia dei «suoi» sannobbero e lo stimarono per le sue doti intelti e da Dio ci accompagni nel cammino della
lettuali e morali, per la semplicità e cordialità
fedeltà, cercando le cose di lassù e non soltanto
del tratto.
le cose della terra.
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Operazione Chiesa dei Battuti
È in corso una operazione di pulizia alle pareti esterne della Chiesa Confraternita, detta dei Battuti, l’edificio di culto che campeggia da secoli sulla Muraglia, il punto più
elevato e visibile del centro storico del nostro paese.
L’intervento è collegato ai lavori di restauro che da mesi vanno
avanti nel Castello e nelle adiacenze dove le strade sono state pavimentate con cubetti di porfido. Un
contributo doveroso se pur impegnativo dell’Ente Parrocchia per
il recupero del patrimonio artistico
e storico del nostro paese, previa
autorizzazione della Curia e dell’
Ufficio Tecnico del Comune.
L’intervento è esigito dal valore
architettonico della chiesa e dalla
sua storia di fede e di passione che
affonda le radici nei secoli passati
costruita, pare, durante il sedicesimo secolo, già venne sottoposta a
restauro, come si rileva in calce a un
dipinto, sul finire del 1600. Godeva del servizio religioso di un sacerdote che dimorava in
un abitacolo ristretto ed oscuro all’altezza del
solaio ed accoglieva i membri dell’antica Compagnia dei “flagellanti” o Battuti che frequentavano la Chiesa per le loro celebrazioni
e preghiere e si sottoponevano a penitenze severe per la purificazione delle colpe.
In alcuni vani piuttosto riposti si trovano,
consunti e sgualciti dall’ uso prolungato, libri
dei canti e delle orazioni che si facevano durante le liturgie periodiche in lingua latina.
E con i libri, anche i registri della Compagnia su cui i dirigenti dell’associazione verbalizzavano le iniziative dei confratelli e tenevano in ordine le entrate e le spese per le suppellettili della Chiesa.
La grafia è precisa ma pressoché illeggibile. Le date a cui sono riferiti i documenti risalgono al 1500, al 1600, 1700... In un registro...
più recente, ci sta scritta questa annotazione:
«Questo libro ha avuto principio alli 12 marzo 1830, essendo priore Giovanni Battista
Franco e sotto priore Giovanni Battista Martinetto fu Carlo. Sono scritti tutti i Confratelli e le Consorelle della Compagnia della S.S.
Annunziata.
Scritto da Don Francesco Antonio Gino,
cappellano della Compagnia. Al 28 marzo
1830, i Confratelli erano 140 e le Consorelle
99, in totale 243. Questo Libro fa seguito a
quello del 1750...».
Questi dati ci fanno giustamente dire che la
Chiesa ha una lunga storia e l’atmosfera che
si respira al suo interno è ancora pregnante di
preghiera, un sussurro che ha percorso i secoli
dando vitalità alla fede dei Padri. Per questo
va amata, per questo va curata nel suo decoro e funzionalità.
È l’impegno esemplare che porta avanti da
tempo la Compagnia di Sant’Anna con la sua
Priora Adriana Pontacolone in stretto accordo
coi Rettori Ravizza Luigi e Gerolla Pierino.
Al momento si interviene sulle pareti esterne, sbrecciate e imbruttite dal tempo, con una
ripulitura generale, e restauro del portale d’ingresso; in avvenire, con fondi adeguati, si penserà alle decorazioni e pitture interne. Ma
qualcun altro prenderà l’iniziativa!
I preventivi dei lavori in programma superano i 20.000 Euro! Una bella zuppa, ma con
i contributi di tutti, ce la faremo. E già ringrazio
a nome dei miei collaboratori.
Don Piero
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all’ombra del campanile
campanile
all’ombra
all’ombra del campanile
Aiutati
che il ciel t’aiuta!
n discepolo arrivò a dorso di cammello alla tenda del suo maestro di vita, smontò ed entrò nella
tenda. Fece un inchino profondo e disse:
«È così grande la mia fiducia in Dio che ho lasciato fuori il mio cammello senza legarlo, perché sono convinto
che Dio, l’Onnipotente, l’Eterno, il Giusto difende gli
interessi di coloro che lo amano e lo temono». «Va’ subito a legare il cammello, sciocco» gridò il maestro.
«Dio non ha tempo da perdere facendo per te quello che
tu sei perfettamente in grado di fare da solo!».
U
8
ELEZIONI POLITICHE
Era la Domenica delle Palme quando
più di quaranta milioni di italiani sono
stati chiamati alle urne per decidere quale schieramento politico avrebbe dovuto
formare il nuovo governo.
Diciamo che in quel giorno tanto ulivo
benedetto è stato distribuito nella parrocchia secondo una tradizione secolare, ma
il gesto non è stato considerato neppure
lontanamente tendenzioso a favore di una
certa parte politica, anche se la propaganda preelettorale aveva avuto un sapore di estrema acidità ed ogni parola, ogni
decisione avevano scatenato sui due fronti, una rabbia infinita.
La vittoria risicata dell’Ulivo ha pressoché diviso l’Italia in due, scatenando
una nuova ondata di malumore e di rammarico.
A puro titolo di cronaca, diamo il risultato di quell’ evento, registrato nel nostro comune:
Senato
Ha votato l’86,26% con i seguenti
orientamenti: Rosa nel pugno, 36 - Margherita, 239 - Ds, 217 - Rifondazione,
112 - Di Pietro, 47 - An di Fini, 275 Udc di Casini, 105 - Forza Italia 524 Lega Nord, 95 - Altri 59 - Verdi, 69 Schede bianche, 26 - Schede nulle, 50.
Camera
Ha votato l’86,31% con i seguenti
orientamenti: Di Pietro, 42 - Rosa nel pugno, 37 - Comunisti, 55 - Ulivo, 513 Rifondazione, 85 - Lega Nord, 101 - An
di Fini, 275 - Forza Italia, 561 - Udc di Casini, 106 - Verdi, 40 - Altri, 60 - Schede
bianche, 27 - Schede nulle, 52 - Votanti
1954.
Ci auguriamo che cosa? Che cessi intanto quello scontro iroso e preconcetto tra
le forze politiche, che tanto indispone, e
che i nuovi governanti sappiano operare
con onestà e intelligenza per realizzare in
concreto il bene della comunità nazionale, nel rispetto dei valori che stanno nelle
nostre radici cristiane e democratiche,
avendo un pensiero di privilegio per le
categorie meno fortunate.
Ma auguriamo anche un buon settennato al nuovo Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, scelto dai nostri
parlamentari a sostituire Carlo Azeglio
Ciampi: sappia essere uomo di pace, capace, come ha promesso, di essere il Presidente di tutti gli italiani, come lo fu il suo
predecessore.
BENEDIZIONE DELLE CASE
Con un po’ di trepidazione, già prima
di Pasqua ho dato inizio al mio pellegrinaggio di casa in casa, a portare alle famiglie della comunità parrocchiale, la
benedizione del Signore.
Trepidazione sì, perché è sempre un
cammino di fatica e non soltanto fisica,
quella di bussare a tutte le porte, salire le
scale, avviare la conversazione, tenere a
bada i chierichetti più vivaci... A parte il
fatto che diventa sempre più sparuta la loro presenza, per gli impegni scolastici e
sportivi che occupano i pomeriggi dei nostri ragazzi.
Ma la trepidazione di cui parlavo, si è
poi attenuata in misura che il cammino si
accorciava e cresceva la gioia degli incontri sempre improntati a cordialità ed
amicizia.
Capita di trovare anche qualche porta
che non si apre, non per ostilità di certo;
c’è chi dimentica l’appuntamento, chi ha
impegni di lavoro, ... ma anche davanti a
quelle porte abbiamo fatto sosta e offerto l’omaggio della preghiera e della benedizione.
Quest’anno ho lasciato in tutte le famiglie visitate un opuscolo personalizzato dal titolo «La mia parrocchia» destinato
ad essere letto durante qualche momento
di calma, per comprendere il senso dell’appartenenza alla propria comunità cri9
stiana e il modo di vivere la propria fede
insieme. Il mio sogno sta nella convinzione che qualcuno dei miei parrocchiani ne abbia fatto o ne farà uso.
Devo anche ringraziare della beneficenza messa nelle mie mani a volte in
maniera evidente, altre volte quasi furtivamente senza darmi la possibilità di segnalare l’entità dell’offerta e la provenienza. In ogni caso farò uso coscienzioso dei vostri contributi, riservando una
quota più consistente al Giornalino parrocchiale che ha i suoi costi (5000 Euro),
un’altra parte (4000 Euro) entrerà nel
conto della Chiesa e, quest’anno, per i restauri alla Confraternita, muri perimetrali e portale, metterò a disposizione i restanti 2500 Euro. E vi dico un grande
grazie!
Omaggio alla lapide dei caduti.
GEMELLAGGIO IN FIERA
Quest’anno la Fiera di San Marco ha
fatto da sfondo attraente e armonioso alla Festa del Gemellaggio, avendo con noi
la numerosa rappresentanza degli amici di
Lafrançaise, sessantacinque presenze per
la verità, capeggiati dal giovane sindaco
della cittadina della Garonna dove già per
due volte ci siamo recati, sempre accolti
e trattati con signorile ospitalità.
Castell’Alfero, nella circostanza, ha
voluto essere altrettanto cordiale, offrendo agli amici francesi un tributo generoso di omaggio, di convivialità, di manifestazioni sportive, di visite guidate al territorio e anche di spiritualità.
E non era neppure necessario conoscere i rispettivi idiomi, tanto il sorriso è stato eloquente e carico di festa. Anche la celebrazione tenuta in chiesa il 25 aprile,
come segno di comunione fraterna, resa
solenne dal nostro Coro parrocchiale, ha
segnato uno dei momenti più intensi dell’incontro.
Al punto che un rappresentante della
nutrita delegazione, uscendo di chiesa, mi
ha espresso così il suo sentimento: «Mer10
ci, mom père, grazie, è stato bello ed ho
anche “piangiuto” un poco!».
Quel mattino, a ricordo della Giornata
della Liberazione, è stato reso omaggio alla lapide dei Caduti di tutte le guerre, al
suono toccante del Silenzio...
***
Qualche tempo prima dell’arrivo dei
francesi, mi era giunto l’invito del loro
parroco, Abbè Andrea, a partecipare alla festa dei 100 anni della chiesa di La-
française, fissata nella
domenica 23 aprile;
non potendo aderire al
gradito invito per la
lontananza e per gli
impegni parrocchiali,
ho inviato una lettera
al caro collega, che,
mi dicevano i francesi in occasione della
loro visita, è stata letta durante una funzione ed è seguito un applauso scrosciante all’indirizzo del nostro
paese.
Nel mio scritto ho
voluto ricambiare l’invito per un analogo
avvenimento, i 250 anni della nostra chiesa, nell’ahimè lontano
2016. Chissà se ci arriverò, ma – si dice
– non bisogna mettere limiti alla Provvidenza.
Nella serata di saluto, consumata con
tanta allegria, nei locali della Pro Loco di
Callianetto, con lo scambio degli omaggi
tra la delegazione francese e le varie associazioni alferesi, ho voluto inviare un ricordo di amicizia a nome di tutta la comunità, a quello che fu il parroco di Lafrançaise, Don Piero, tornato a fare attività
pastorale in un paese della Garonna, dopo un certo periodo di lontananza.
Il Sindaco di là si è impegnato a soddisfare il mio desiderio, nei primi giorni
del ritorno a casa.
INCONTRI INVERNALI
DI CULTURA
Non è sempre facile muovere la gente
da casa quando scende la sera, tanto più
quando si tratta di proposte parrocchiali, come funzioni o riunioni di studio. Eppure nei mesi scorsi ci sono state delle gradite eccezioni, grazie all’intraprendenza
della cara Imelda. Sono occasioni in cui
il suo telefono va in ebollizione!
Il gruppo dei giovani-adulti si è reso disponibile in quattro incontri, il primo dei
quali tenuto dal Prof. Gianni Cravero da
Serra Perno, che ha parlato dei Padri della Chiesa giustamente considerati i fondatori dell’Europa cristiana. La sua è stata un’esposizione interessante che ha attratto piacevolmente un bel numero di
uditori.
Poi si sono susseguiti tre riunioni animate da Don Marco Andina, insegnante di
teologia e rettore del nostro Seminario: tema, il Vangelo di Marco.
La preparazione e la bravura espositiva del caro sacerdote ha avvinto il gruppo dei partecipanti che hanno così avuto
modo di conoscere meglio l’Evangelista
che, per primo, ha posto per iscritto la vicenda di Gesù e ne ha proclamato la divinità.
Vogliamo ringraziare l’amico Gianni e
il caro don Marco per aver messo a nostra
disposizione la loro cultura e ci auguriamo che in avvenire siano disposti a tornare
ancora.
Ne abbiamo bisogno!
Magari in ritardo, ma la notizia ci è pervenuta solo di recente, pubblichiamo con piacere l’avvenuto conseguimento di Laurea in Architettura di ZANETTI FIORELLA
TIRONE, presso il Politecnico di Torino. Era il luglio del 2005. Fiorella è sposa e mamma di due cari figlioli, Barbara e Filippo e pur impegnata in famiglia, ha portato avanti con determinazione la fatica degli studi, fino al traguardo prestigioso della Laurea. Ci complimentiamo vivamente e formuliamo auguri!
11
«Nati a vent’anni»
È il titolo di un bel libro che, datomi in omaggio, mi ha talmente avvinto da leggerlo in un baleno!
Autore è il caro amico Mario Amerio che, nato a Castell’Alfero, ora vive nei dintorni di Torino e con il figlio Maurizio, dirige una Scuola di
Tennis, l’Indoor Club, con cinque
campi da gioco e relative attrezzature, con 150 allievi.
Ma il libro di Mario non tratta questo argomento.
È il racconto della sua vita, soprattutto di quel periodo drammatico
che ha sconvolto gli anni della sua
prima giovinezza quando le nostre
terre furono teatro di violenze inaudite ed anche lui in quanto partigiano, venne coinvolto nella lotta per la
liberazione.
Interessante e patetico il racconto
del «Tampum», la grotta che si trova
ancora tra i boschi del Fagiolo dove
Mario rimase nascosto per tre mesi,
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«con la paura del buio, dei rumori, di
tutto», per sfuggire ai ripetuti rastrellamenti dei nazi-fascisti. Il «mani in alto» mentre attraversava il torrente Versa dopo una notte di incubo
tra i vigneti della Roggera, fa ancora accapponare la pelle... Per fortuna
si trattava di partigiani guidati da
Giovanni Boano.
Poi le vicende sempre più impressionanti vissute sulle colline di
Cisterna dove il suo gruppo venne
accorpato alla 6ª Divisione Alpina,
agli ordini del Maggiore inglese,
Alessandro Hope.
L’autore del libro così commenta
in sintesi quei giorni tragici: «Via
via i brutti giorni trascorrevano, le
tragedie si alternavano ad altre tragedie, ma non destavano più né paura, né stupore, né ribrezzo, ormai tutto rientrava nella squallida assuefazione alle brutalità della guerra... Ormai i confini tra la vita e la morte erano saltati».
E venne il giorno della Liberazione, il 25 aprile 1945!
***
Il libro si avvale di tutta una serie
di documentazioni fotografiche, alcune allucinanti, che mostrano scene
di violenza, di distruzione, di morte,
altre più serene dove il volto delle
persone in festa, parlano di una guerra finalmente finita e di una speranza nuova, che si apriva su un domani di ricostruzione e di pace.
Bravo Mario! Ci complimentiamo per queste pagine che hai posto
tra le nostre mani, per suscitare in
noi la condanna assoluta di ogni guerra, parlando di una vita, la tua e altre
vite ancora «vissute nel buio fino a
vent’anni, quando infine sono nate!».
Visita al Roseto «La Sorpresa»
a Serra Perno
Il 2 giugno, in un pomeriggio assolato ma non troppo caldo, un bel
gruppo di una trentina di persone
ha avuto il piacere di visitare il
roseto de «La Sorpresa» di Serra Perno, un luogo del quale, fino a poco tempo fa, pochi di noi
conoscevano l’esistenza.
Ci ha accompagnati il proprietario, l’affabile professor Piero Amerio, ordinario di Psicologia sociale e di
comunità dell’Università di Torino, grande conoscitore ed appassionato di rose.
Il roseto, frutto di ben trent’anni di cure, si pone tra i primi 4 o 5 d’Europa,
ospitando circa cinquecento piante di rose, tutte antiche. Le più «moderne» di
queste, circa un centinaio, sono le antiche
Il prof. P. Amerio tra le sue rose.
rose europee, risalenti alla
seconda metà del 1800 e
non ancora ibridate con la
rosa cinese: le galliche, le
centofoglie, le alba e le damascene.
Il percorso si snoda in un
luogo non asettico, ma volutamente un po’ selvaggio, lungo i gradoni del
fronte collinare che non nascondono la
passata presenza di un vigneto. In più
punti si transita all’ombra della lussureggiante vegetazione composta da piante
nostrane quali bagolari, roveri, noci, tigli,
carpini, alcuni dei quali di rispettabile età,
e da altre piante non indigene.
Il professore ci ha parlato del duro lavoro che richiede la sua passione, degli inverni del Monferrato a volte troppo umidi, micidiali per le sue rose, della potatura, dei concimi, delle sue ricerche.
Rispondendo a molte delle nostre domande, egli ci ha snocciolato i nomi delle sue rose, indicandoci le varietà più antiche, quelle nominate addirittura da Plinio e da Virgilio, ci ha mostrato quelle
che provengono da più lontano, come
quelle dell’Himalaya e del Nepal, ci ha
parlato dei loro colori. Ci ha mostrato
quali sono le sue piante «preferite».
Di alcune rose ci ha fatto odorare i profumi a volte delicati, a volte intensi, ma
sempre inaspettati!
È stata una vera «sorpresa» per noi,
abituati alle classiche rose dei negozi di
fiori.
Vale davvero la pena di visitare questo
patrimonio botanico straordinario a pochi passi da casa nostra.
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I bambini della Scuola dell’Infa
Le insegnanti vi presentano, una sintesi della loro «mitica esperienza»
Con questa esclamazione i bambini della Scuola dell’Infanzia, si sono esibiti domenica 4
giugno, sul palco del teatro di Montechiaro, in occasione della manifestazione «Ragazzinarte», organizzata dall’Istituto Comprensivo di Castell’Alfero.
Senza inibizioni per l’ambiente nuovo, per le luci soffuse e soprattutto per il folto pubblico in sala, i nostri piccoli hanno superato meravigliosamente questo traguardo, diventando per
mezz’ora circa, i protagonisti di un Musical all’italiana.
Gioia ed entusiasmo, zampillavano dai loro occhi, evidenziando così, tanta voglia di trascorrere giornate di spensieratezza e di divertimento.
Eh... sì, cari lettori del Bollettino parrocchiale, i nostri bambini dopo le innumerevoli «fatiche» affrontate in questo anno scolastico, hanno solamente tanta voglia di correre e di giocare all’aria aperta!
Per la nostra Scuola dell’Infanzia, sono stati mesi di consistenti trepidazioni; il cambiamento
da scuola privata a scuola pubblica, ha scaturito sia nei piccoli che nei grandi, un po’ di perplessità e tanti timori.
Le maestre Giovannina, Marinella e Carmelina negli anni precedenti, hanno svolto il loro servizio con impegno e professionalità, lasciando nei bambini e
genitori tante tracce di stima e fiducia. Infatti, i loro stati d’animo
durante la prima riunione informativa, erano colmi di preoccupazioni e di incertezze, per aver
smarrito i punti di riferimento,
particolarmente importanti all’inizio di ogni avvenimento...
Ma la nostra amorevolezza,
unita ad una sfarzosa fermezza,
ha permesso di compensare le
variazioni e soprattutto di attutire tutte le insicurezze. Questo atteggiamento ci ha consentito di costruire una favolosa relazione scuola-famiglia, basata su un rapporto di fiducia reciproca, permettendo di svolgere attività coinvolgenti e creative, fondamentali per fortificare
le potenzialità dei bambini e sviluppare nuove competenze cognitive, motorie, relazionali ed
espressive.
Per noi insegnanti, è stato un anno positivo e ricco di emozioni! Abbiamo sempre sentito dire che le scuole, nei paesi, garantiscono un ambiente più familiare e più amichevole, rispetto a quelle in città... e Castell’Alfero è una vera testimonianza!
Quanti momenti belli abbiamo trascorso con i bambini, grazie alla collaborazione delle famiglie e del paese: dalla visita nella vigna del signor Caldera Giulio, alla cantina del nonno
di Jacopo Leva; dal campo di granoturco dei genitori di Chiara ed Elisa Pippione, al ristorante
dei genitori di Juliette Moiso... e poi ancora, la Commemorazione dei Caduti a novembre, la
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nzia hanno... «voglia d’estate»!
bancherella di Natale in collaborazione con l’asilo nido e con
l’appoggio della Pro Loco, i canti in chiesa durante la Santa Messa celebrata da Don Piero, la festa di Carnevale svolta in Comune e in Piazza Castello con i nostri amici della Scuola Primaria,
la gita scolastica al parco Fantasy World di Minytalia e per terminare in allegria, all’allestimento
dello stand-giochi, durante la festa «Ragazzinarte». Le nostre collaboratrici scolastiche con un
gruppo di solerti genitori, creativamente travestiti da «gitani», hanno saputo organizzare diverse tipologie di divertimento, intrattenendo per l’intero pomeriggio, i bambini di tutte le scuole partecipanti.
Ai genitori dei nostri bimbi, alle rappresentanti di classe, alla nostra Dirigente Alessandra
Longo, alle collaboratrici, alle cuoche, a Nadia del Dopo Scuola, a Claudia e Luisa del pulmino, alle Insegnanti del Nido e della Scuola Primaria, all’Amministrazione Comunale, a Don
Piero, alla Pro Loco, alla Croce Rossa e a tutte le persone che ci hanno aiutato nella realizzazione di questi eventi... un enorme grazie!
Ovunque ci porterà la nostra esperienza professionale o la nostra vita familiare, sicuramente
il sorriso e la spensieratezza di questi meravigliosi bambini, insieme alla cordialità delle loro famiglie, rimarranno sempre un dolce ricordo... difficile da dimenticare!
Con affetto e riconoscenza
le insegnanti: Teresa, Renata, Maria Grazia ed Anna
Leggo sui Registri dei Battesimi dell’Anagrafe Parrocchiale il seguente Atto:
CUSSOTTO LUIGIA, figlia di Cesare e di Avidano Lodovina, nata il due
agosto 1906 alle ore cinque ed è stata battezzata il 5 agosto dal Vice parroco Don Bevilacqua, essendo Padrini Ferracane Luigi e Fassio Gabriella. Ha ricevuto la Cresima il 29 settembre 1918. Parroco: Don Giuseppe Molino.
Dunque è vero! La nostra cara «Zia Luigia» è prossima a compiere
100 anni e noi saremo in festa attorno a lei, e con lei ringrazieremo il Signore. Attualmente si trova presso la Casa di Riposo «Tirone Campana» e la nipote Maddalena, come sempre, l’accudisce con
delicata premura.
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Viviverde
d
i
a
primavera
t
s
e
f
La premiazione alla fiera bovina.
È stato un Viviverde traboccante di
iniziative e di proposte che hanno avuto il
loro centro sulla Piazza Castello e sullo
sferisterio con la fiera bovina e la premiazione dei migliori capi di bestiame.
I fiori di tutte le qualità e sfumature.
I migliori capi di bestiame.
La partecipazione è stata estremamente vivace con abbondanza di banchetti dai
prodotti più variegati e attraenti.
Facevano bella mostra di sé fiori di tutte le qualità e sfumature, cumuli di salami di ogni gusto e misura, cataste di formaggi che esalavano profumi allettanti, piriamidi di vasetti di marmellate e miele,
dolci, confetti, bombon...
Rivenditori di vini pregiati e meno, offrivano assaggi a gogò e anche da lì nasceva e dilagava l’allegria...
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Volti felici ai tavoli della Pro Loco.
Silvia, alla Mostra scolastica sorride a tutti.
Tra il verde dei giardini vari pittori avevano collocato la loro produzione con
quadri di vario gusto, nel tentativo di elevare l’atmosfera nelle alte sfere dell’arte
e con uguale intento c’era chi vendeva libri... Non so quanti hanno privilegiato la
cultura rispetto alla gastronomia... che, si
sa, è sempre trionfante in queste occasioni!
Infatti, in tutti gli spazi liberi, già era-
no approntati i tavoli della Pro Loco per
accogliere gli affamati di mezzogiorno e
soddisfarli con i menu più prelibati.
E penso che i pasti della Pro Loco siano stati privilegiati rispetto alle proposte
degli altri ristoratori del centro e della periferia.
Del resto è risaputo che in fatto di gastronomia, la nostra Pro è seconda a nessuno...
I vecchi mestieri erano presenti con la
solita verve della Banda del Cròtin di Callianetto con quel fare serioso e ridanciano che distingue il gruppo.
I destrieri di Sara Iviglia.
Capre e caproni di Antonio.
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Anche i ragazzi, alunni delle nostre
Scuole, si sono resi protagonisti di una
interessante esposizione di oggetti, disegni, lavori prodotti dal loro ingegno, aperti alla cultura e alla manualità più fantasiosa.
E in questo bailamme di rumori, di colori, di profumi, di saluti festosi, si trovavano a loro agio gli amici francesi giunti
da Lafrançaise per il periodico incontro di
gemellaggio.
Anche il tempo che di primo mattino
aveva mostrato un volto imbronciato, lungo lo scorrere delle ore si fece luminoso
per offrire alla festa di primavera un contributo di armonia e di tepore.
Agli organizzatori del Viviverde, il nostro grazie e l’augurio di altri così vivaci
appuntamenti!
Durante le Feste Patronali di
Settembre si terrà il Banco di
Beneficenza, allestito con la
solita perizia dal personale della Parrocchia. Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti per mettere insieme doni e
oggetti di tutti i calibri, dalle
bottiglie alla chincaglieria più
varia. Se ci scappa qualche Euro in banconota, meglio ancora. Potremo fare acquisti appropriati.
Quest’anno pensiamo di
orientare una quota degli introiti a favore della Chiesa dei
Battuti per i lavori di restauro e
abbellimento dell’edificio e del
portale.
Centro di raccolta, la Casa
Canonica.
Già vi diciamo: Grazie!
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Via Crucis dei Ragazzi
Da tutti i tempi, nel Venerdì Santo,
è toccato ai ragazzi della parrocchia
tenere compagnia a Gesù
nel suo cammino di sofferenza
sotto la croce, verso il Calvario.
Così anche quest’ anno. Ma anche in quel giorno di vacanza
qualcuno organizzò il solito torneo di calcio
e all’appuntamento con la Via Crucis
di ragazzi ne giunsero così pochi!
Eppure le famiglie sapevano!
Giornata della Pace
È una giornata di festa attorno alla pace,
e sono i Ragazzi dell’A.C.R.
a gridare questo grande bisogno di pace per tutti gli uomini,
per tutto il mondo.
Ma la truppa era piuttosto sparuta
se pure gli animatori ne avevano tanto parlato.
Ci auguriamo che i messaggi lanciati in quel giorno
servano a costruire uomini coraggiosi
che sappiano amare e costruire la pace.
Ritiro spirituale per Cresimandi
I cresimandi in Ritiro Spirituale,
hanno accolto con molto calore e vivacità
l’amico Don Igor loro insegnante di religione
ed hanno ricevuto dalla sua parola
consigli e incoraggiamenti per accogliere
con gioia e riconoscenza il dono dello Spirito.
Erano a Callianetto, nella Casa di Spiritualità di Via Martinetti,
dove hanno pregato, meditato, cantato, giocato e
mangiato in un clima festoso ed effervescente.
Già lo Spirito della Cresima scaldava il loro cuore.
Fino a quando durerà?
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Cartolina musicale
Dalle pagine di questo giornalino parrocchiale desidero ringraziare in prima persona
il Don, i miei compaesani piccoli e grandi che con il loro sostegno morale mi aiutano ad
affrontare questo lungo cammino che mi porta a realizzare il mio più grande desiderio,
ma che purtroppo mi tiene lontano dai miei affetti più cari.
Dopo vari concorsi, pur prestigiosi, a marzo ho calcato le scene con un vero e proprio
lavoro a Trieste al Teatro Verdi nell’opera di Giovanni Paisiello «Il mondo della luna» che
mi ha riservato critiche favorevoli. A livello nazionale ho collaborato con l’Orchestra Filarmonica Italiana diretta dal Maestro Alessandro Arigoni nella collaborazione del cd «Don
Giovanni» inserito nel settimanale Panorama in occasione del 250° anniversario della nascita di Wolfgang Amadeus Mozart, uscito a fine maggio.
La soddisfazione maggiore è stata la vittoria del 60° Concorso Internazionale per giovani cantanti lirici di Spoleto presieduto dal soprano Raina Kabaivanska.
Questo concorso mi impegnerà per due anni in un master di preparazione al debutto
con il quale avrò la possibilità di rappresentare alcune opere anche oltre oceano.
Quest’estate le mie prime realizzazioni che andranno in scena saranno «La Dirindina»
di Domenico Scarlatti e «Il Barbiere di
Siviglia» di Gioacchino Rossini dove
interpreterò i ruoli principali.
Questo è il mio bagaglio di vita ma
resto comunque sempre legato ai miei
ricordi di adolescente che mi hanno
visto nel coro parrocchiale da cui ha
avuto inizio il tutto. Ciao castell’alferesi arrivederci e soprattutto a risentirci presto.
Enrico
Caro Enrico,
grazie della tua «cartolina musicale» che ci hai inviato da Spoleto, per dirci che, anche
con i tanti impegni che hai, non ci dimentichi.
Del resto qui, al paesello, ci sta la tua radice musicale, cresciuta nel servizio del canto sacro, all’ombra del tuo indimenticabile nonno Camillo.
E siamo contenti quando, con la semplicità di sempre, torni a unire la tua bella voce
al Coro della parrocchia, in occasione delle celebrazioni più solenni.
Ma subito riparti per i tuoi appuntamenti... con la celebrità che, sappiamo bene, è anche tanta fatica, sacrificio e preoccupazione.
Qui i giornali, almeno quelli locali, parlano delle tue performances che ci rallegrano perché tu sei dei nostri, e lo sarai per sempre...
E tu, conservando il tuo stile semplice e spontaneo, non dimenticare i tuoi amici e il
tuo bel campanile.
Il Don per tutti
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Si fa presto a dire
«Sono del Toro»
Lo sfogo legittimo di un «torinista» di famiglia.
Essere del Toro forse adesso sarà più facile: la serie A appena
conquistata sul campo, dopo averla persa nei tribunali per mancanza di soldi e soprattutto di attaccamento della vecchia proprietà.
D’ora in poi ci saranno più bambini a tifare il colore granata: colore del sangue e della barbera buona; gioia e passione anche dolorosa. Ma sono stati anni difficili, «quasi»
disperati, della disperazione di chi non capisce come sia possibile che per tanto tempo
non si riescano a risollevare le sorti di una compagine dal passato così glorioso.
Ma chi si appresta a convertirsi al modo di vivere del «malato di Toro», sappia che non
sarà più la stessa vita e non sarà mai facile, perché dietro l’angolo ci sono sempre sorprese, anche non piacevoli. Perciò prima di dire «io sono del Toro» chiediti se sei pronto a partire in trasferta per Licata o Castel di Sangro con la stessa passione o se sei pronto a sopportare 3 pali in una finale di coppa o a piangere per un goal del pinerolese Davide Nicola che ti porta in serie A, ma forse queste cose dovranno cominciare a chiedersele
anche i cuginastri (... sarebbero i tifosi della Juve!!!).
Piero
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o
n
a
c
a
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il gatto del
Cagliostro, gatto mio, ora tu sai chi è
Dio che ti ha rapito a me senza dirmi perché. Forse aveva bisogno
del tuo sguardo di sogno, forse era un po’
stanco dell’infinito canto degli angelici
cori, ignari di dolori, forse chiedeva aiuto al tuo amore muto, e voleva soffrire
con chi sta per morire. Cagliostro, gatto
mio ora tu sai chi è Dio in grembo a lui,
lassù. Ma io non ti ho più.
Disse Paolo VI: «Gli animali sono la
parte più piccola della creazione divina,
ma noi un giorno la rivedremo nel mistero di Cristo».
Da “Gatti in cielo” di Paolo De Benedetti
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Anagrafe Parrocchiale
BATTESIMI
MATRIMONI
• Andrianò Carmen di Rocco Giuseppe e di
Conti Ines, nata il 22 agosto 2005 e battezzata il 9 aprile 2006. Padrini: Andrianò Massimo e Conti Flavia.
• Palombo Federico di Antonio e di Borgo Tiziana, nato il 17 dicembre 2005 e battezzato il 9 aprile 2006. Madrina: Porzio Barbara.
• Ferrari Tiziano di Rossano e di Fasolino
Antonella, nato il 27 dicembre 2005 e battezzato il 21 maggio 2006. Padrini: Ferrari
Andrea e Fasolino Lorena.
• Boero Silvia di Marco e di Musso Barbara,
nata il 3 marzo e battezzata il 21 maggio
2006. Padrini: Martinetto Andrea e Ferraris
Linda.
• Veronese Paolo e Pentore Simona, sposi il
29 aprile 2006.
• Casalone Marco e Avidano Manuela, sposi il 28 maggio 2006.
• Cavallari Marco e Zaberto Erika, sposi il
4 giugno 2006.
• Avidano Alessandro e Balsamini Vanda,
sposi l’11 giugno 2006.
• Acquini Andrea e Sibelli Stefania, sposi il
24 giugno 2006.
• Brando Mirko e Gjoka Vera, sposi l’8 luglio 2006.
DEFUNTI
Venezia Bruno
anni 79
deceduto il 13 febbraio 2006
22
Colmuto Delfina Tirone
anni 74
deceduta il 13 marzo 2006
Rustiger Eugenio
anni 84
deceduto il 22 marzo 2006
Vigna Eugenio Mario
anni 97
deceduto il 9 aprile 2006
Ramazzotti Vanda Gerolla
anni 75
deceduta il 14 aprile 2006
Fiora don Luigi
anni 91
deceduto a Torino
il 24 aprile 2006
Barbero Attilio
anni 79
deceduto il 7 maggio 2006
Bruni Pierino
anni 72
deceduto il 9 maggio 2006
Martinetto Giuseppe
anni 85
deceduto il 26 maggio 2006
Caldera Irma
ved. Tirone
anni 93
deceduta il 13 giugno 2006
Gardino Caterina
ved. Martinetto
anni 79
deceduta il 10 giugno 2006
Massirio Pietro
anni 69
deceduto il 13 giugno 2006
23
Collaborazione
Beneficenza pasquale
Euro 5: Demichelis Anna - Cerrato Enrico - Alina - Farotto Carlina - Amodeo Valentina - Fam. Fasolino - Pasquariello Michele - Bardi Teresio.
Euro 10: Morra Primo - Appendino Maurilio - Fam. Corona - Ighetti Franchi - Bosco Luciano - Saccoman Armando - Balbo Luigi - Cerrato Nadia - Grazian Albino - Pippione Bruno - Surian Tommaso - Rossetto Luigina - Martinetto
Primo - Toniolo Egidio - Toniolo Silvio - Binello Lorenzo Gianuzzi Marinella - Circolo Combattenti - Graziano Rosa Pollina Maurizio - Bar Eremita - La Scala Rosa - N.N. Zappa Gigi - Denadai Piercarlo - Boldrin Florindo - Graziano Darma - Mina Davide - Sangion Pierina - Marchi Luca Serra - Fam. Appiano - Poliseno Cristina - Conti Susan - Tortorelli Nicolino - Ferraro Agostino - Caldera Vanda - Menzato
Roberto - Fam. Biscaro - Fam. Porcu - Chiarioni Sandra - Bragato Esterino - Tognin Paolo - Menzato Antonio - Zamborlin Atonia - Tognin Angelo - Bosco Luigi - Azzolini Pina - Ferrari Rossano - Pippione Marco - Fam. Berruti - Demarco Michela - Mureddu Mirica - Sappa Piero - N.N. - Mara e Giuliano - Cavasin Cristina - N.N. - Ciervo Davide - Loi Raffaele
- Gerolla Pierino.
Euro 15: Fornaca Rita - Lissandrin Maria - Fassio Elio
- Gobbo Rosilde - Surian Gina - Plaza Erika - Trinchero
Bruno - Pastrone Franco - Tirone Pietro - Mirano Bruno Mondanelli Giuseppe - Abozzi Cristina - Morra Olga - Occhiali Ugo - Ferlisi Laura - Pontacolone Fabrizio - Pradolin
Narciso - Laustra Massimo - Fornaca Gino - Pippione Ada Zicchi Caterina - Negro Mario - Fassio Elio.
Euro 20: Morra Ottavia - Roero Giovanni - Martinetto Eride - Boaro Sandro - Giolito Marcella - Martinetto Adriano De Matteis Veronica - Ferracane Giulia - Cavagnero Rosanna - Fam. Rossati - Ferracane Fernanda - Velaj Gene - Velaj
Florence - Cussotto Lidia - Macagno Tilde - Laiolo Elda - Pippione Valter - Gibellino Elisa e Marco - Toniolo Carlo - Barbero Roberto - Cussotti Grazia - Barbero Paola - Cavallo
Maria - Tosetto Enrica - Leva Dalila e Gaia - Verruca Luigi
- Sani Mariuccia - Cavallero Rosanna - Stellin Silvana Gamba Ornella - Cerra Antonio - Graziano Luigi - Pupione
Bruna - Pupione Valentino - Vaccaro Carmela - Vaccaro Giuseppe - Riva Marco - Pontacolone Aldo - Barbero Angela Zanetti Bartolomeo - Rampone Mario - Vaccaro Antonino Chiusano Roberta - Cussotto Giuseppe - Avidano Paolo e Mario - La Vista Diodoro -Setaro Carmine - Casetta Maria - Casetta Guido - Ochetti Giancarlo - Mondanelli Elena - Polito
Severino - Gianuzzi Caterina - Fea Stella - Fam. Feniello - Zuccaro Eugenio - Sabia Anna - Surian Primo - Binellj Giovanna - La Scala Maria - Barbero Jolanda - Bossano Valter - Trinchero Franco - Melillo Armando - Zappa Silvana - Negro Fede - Negro Libero - Fasano Giovanni - Mentigazza Edilio Pastrone Bruno - Pentore Armando - Paletto Luigina - Gamba Eugenia - Fiora Maria - Perosino Enzo - Tirello Giuseppe - Tirello Floriana - Varesio Sandro - Perusi Anna - Badone Raffaella - Leva Giovanni - Ivaldi Daniela - Taffarello Luigi - Zando Doriano - Boero Armando - Caldera Bruna - Taffarello Filomena - Rocco Irma - Caruso Mario - Iviglia Mario - Scalco Roberta - Petito Marcello - Longo Giuseppe Chiarioni Bruno - Gerardo Pasquariello - Pasquariello Massimo - Zago Orazio - Mastria Domenico - Zoccarato Santa Bosco Jone - Gamba Rina - Bosco Aldo - Guasco Ermanno - Varesio Armanda - Ravizza Roberto - Bazzi Elena - Beta Meccanica - Mattone Emilio - Guta Rica - Squinabol Beppe - Cagliero Clarina - Pippione Clementino - Pippione Rinaldo - Pip-
24
al 29 giugno 2006
pione Clemente - Sappa Aurelio - Rainero Vincenzo - Balbo
Giovanni - Barberis Danila - Luzzato Maria - Fam. Baldin Ravizza Sergio - Guglielmetti Armando - Cravino Carlo - Fraquelli Maria - Barbero Elsa - Barbero Franco - Cavazza Rinaldo - Fam. Barberis - Fam. Marchesi.
Euro 25: Bruni Anna - Occhiena Laura - Gerolla Luciana - Balbo Carolina - Guasco Emanuele - Giampietri Serafino - Tirone Alessandro - Tornato Roberto - Bossano Osvaldo - Paolin Enrico Emilia - Conti Jolanda - Squarzino Alessio - Claudia e Roberto - Fornaca Mario - Pontacolone Italo
- Cavendi Ortensia - Pitaniello Bettina - Raviola Marisa - Piccinini Giuseppe - Bagazzoli Graziano - Tognin Sante - Tognin
Anna Maria - Fassio Fullio - Accornero Ercole - Pontarolo
Adolfo - Squarzino Marino - Avidano Rita - Re Umberto - Garramone Daniele - Oliaro Elda - Cantarella Ersilia.
Euro 30: Savian Alice - La Torre Antonio - Fornaca Pierina - Toniolo Mauro e Giovanna - Mazzetti Primo - Mazzetti
Mauro - Pastrone Romano - Massirio Pier Paolo - Ravizza Luigi - Caldera Giulio - Zaberto Giovanni - Girola Rina - Tirello Fernanda - Cussotto Ettore - Cussotto Eugenio - Basaglia
Albina - Pupione Federico - Graziano Massimo - Lanfranco
Bice - Giaccone Andrea - Fam. De Santis - Caviglia Luigi Pippione Carlo - Casetta Tino - Vercelli Paolo - Pontacolone
Adriana - Zuccaro Italo - Barbero Provina - Garrone Silvio
- N.N. - Raviola Gino - Gobbo Gian e Sappa Roberto - Fasano Giancarlo - Barbero Ida - Barbero Carla - Staffenino Jessica - Gamba Franco - Gamba Marco - Fornaca Gianni - Saracco Antonella - Fornaca Anna - Rosso Alda - Avidano Luciano - Musso Marcella - Musso Valter - Corino Maria - Cavagnero Attilio - Santi Sergio - Di Girolamo Ferdinando - Pavese Franco - Gamba Beppe - Barbero Massimo - Pippione
Lorenzo - Fam. Gamarino - Caldera Piera - Sorelle Ravizza
- Luongo Angelo - Cravino Carlo - Montesano Luca - Zanatta
Luigi - Galeone Giuseppe.
Euro 40: Lodi Maria - Barbero Bruno - Balossino Piero
- Macario Giovanna - Toson Alfredo - Petito Francesco Pippione Luigi e Teresa - Porporato Ortensia e Lino - Appiano
Giorgia.
Euro 50: Leva Ezio - Rocchetti Roberta - Parodi Angelo
- Martinetto Eligio - Leva Gigi - Rosso Sergio - Balbo Rita Morra Valter - P.P. - Lavagnino Livio - Cavallo Giuseppe - Cravero Gianni - Montaldo Enzo - Valenzano Matteo - Ramelli
Carlo - Rustichelli Emma - Ravizza Lea - Ferrero Giovanna
- Colucci Salvatore - Ferraris Teresina - Svaizer Fabiola e
Francesco - N.N. - Vogliono Bruno - Amerio Adriana - Rissone Augusto - Brovero Renato - Spriano Giovanni - Massolo Giorgio - Binello Ivano - Inguì Paolo - Vaccaro Franco - Riva Mario - Saluta Tito - Avidano Angelo - Biolcati Luciano Colosso Elsa - Colosso Franco - Mascheroni Teresina - Mondanelli Eugenio - Barbero Giovanni e Mario - Avidano Mario
- Caldera Roberto - Brovero Bruno - Negro Renzo - Gilardi
Luigi - Benso Antonella - Gamba Ida - Paolin Eugenio - Spillare Vincenzina - Cussotto Maddalena - Piano Bruna - Dott.
Ercole - Dott. Sciuto - Dott. Dapavo - Vigna Luigina - Caldera
Emma - Tricheco Elide e Roberto - Martinetto Franco - N.N.
- Taffarello Luigi, occ. Nozze Elena - Cerruti Roberto - Bello Gabriella - Virelli Giuseppe - Squarzino Giovanni.
Euro 60: Caccia Giovanni - Mallamace Franco - Borgna
Marcello - Zanellato Giuliano - Cussotto Felice - Barbano Pier
Luigi - Gamba Mauro - Boano Imelda - Cussotto Fulvia - Fornaca Rosemma - Ferrari Arnaldo - Martina - Avidano Eugenio e Camillo - Sappa Angelo - Avidano Paolo - Avidano Luigi - Avidano Giuliano - Vigna Esilde - Ravizza Luciano - Ma-
rengo Angelo - Avidano Benvenuto - Arione Alessandro - Gaiato Anna.
Altre Offerte: Marello Ferruccio € 100 - Fornaca Giancarlo 100 - Avidano Nino 200 - Avidano Dina 100 - Boano
Piera 100.
Pro Giornalino parrocchiale
Borri Graziella 15 - Caldera Jole Dominicis 50 - Pippione Rinaldo 30 - Ravizza Franca 20 - Ruella Renzo 20 - Cussotto Teresina, Torino, 20 - Boano Giancarlo 25 - In m. Delfina, Tirone Squarzino 100 - Magnino Giovanna, Cuorgnè, 20
- Fratelli Gerolla, Genova, 100 - Tirello Floriana, 25 - In m.
Venenzia Bruno, Marchiori Bruno 20 - Vigna Giampiero, 50
- Piliarvu Luigi 20 - Verruca Lui 30 - Peirone Virginio, Torino, 30 - Volpe Felicina, Asti, 50 - Martinetto Elena 25 - Lovisone Borello Mentina 40 - Gismondi Adriana 10 - Laiolo
Miranda 10 - Clara Bergamin Della Mercede 25 - Vercelli Agostino 20 - Leva Ottavio 20 - Cavagnero Vera 15.
Pro Chiesa Parrocchiale
Matrimonio Casalone Marco e Avidano Manuela € 300
- Matrimonio Cavallari Marco e Zaberto Erika 250 - In m.
Martinetto Giuseppe, la fam. 300 - Gamba Ida 50 - Paolin Luigi, risc. 20 - In m. Colmuto Delfina, la famiglia, 100 - Inguì
Paolo 100 - Pia Persona, risc. 50 - Cavallo Maria, risc. 100 In m. Capetta Claudio, la mamma 50 - In m. defunti, Corino
Maria 50 - In m. Boano Anna Maria, il figlioccio Filippo 50
- Balbo Teresina 30 - In occ. Battesimo Andriano Carmen 50
- Gerolla Massimo 50 - In m. Pastrone Elsa e Vigna Mario,
Magnino Giovanna 100 - Impresa La Cattolica 50 - Zuccaro
Mario 20 - In m. moglie Vanda, Gerolla Vincenzino 500 - In
m. Vanda Ramazzotti, cognati e parenti 150 - In m. Don Luigi Fiora 250 - In m. Marino Giovanna, cuoca dell’Asilo, le
maestre 50 - In m. Bruni Pierino, 100 - Peirone Virginio, 40
- Offerte Ragazzi della Cresima 1000 (450 al Vescovo, 200
per i fiori, 80 per Ritiro spirituale, 250 per la parrocchia) - Offerte Ragazzi Prima Comunione 500 (150 per i fiori, 350 per
la parrocchia) - Battesimo Boero Silvia, i genitori 50, i nonni paterni 100, i nonni materni 50 - Battesimo Ferrari Tiziano, 50 - Battesimo Palumbo Federico 50 - Occ. Matrim. Avidano Alessandro e Balsamini Vania 200 - Occ. Matrim. Aquini Andrea e Sibelli Stefania 350 - Leva Ottavio 30 - In m. Bruni Pierino, Anna Bosticco 50 - Occ. Battesimo Rebecca Amerio, i nonni 200 - In m. Massirio Pietro, la fam. 100 - In m.
Caldera Irma, il marito 50. (Va ricordato che nel 2002 la
maestra Irma aveva donato in forma anonima un candeliere
nuovo per l’altare maggiore con l’offerta di 3 milioni di lire,
consenziente il marito Pietro che ora ha autorizzato la pubblicazione dell’omaggio. Le diciamo ancora il nostro grazie).
Pro Anniversari Nozze
Cravero Gianni e Rita € 50 - N.N. 50 - N.N. 20 - N.N. 10
- Zago Marzio e Cristina 30 - Bragato Esterino e Ines 25 - Mallamace Franco e Melina 100 - Ruella Renzo e Rosetta 50 - Dapavo Giancarlo e Silvia 100 - Zagni Enzo e Graziella 30 - Pasquariello Gerardo e Giuseppina 20 - Garlisi Roberto ed Elena 20 - Bosco Luigi e Atonia 25 - Guglielmetti Armando e Luisa 50 - Toniolo Carlo e Marcella 20 - N.N. 20 - N.N. 30 - Brignolo Gino e Rita 50 - Rossi Massimo e Sonia 50 - Fassio Piergiorgio ed Emanuela 50 - Vigna Alessandro e Luigina 500 Squarzino Alfredo e Rosina 100 - Bosco Aldo e Irma 30 - Bechis Luigi e Jolanda 100 - Vercelli Agostino e Rosalba 50.
Pro Caritas Parrocchiale
Questue funerarie: fu Colmuto Delfina € 70 - fu Vigna
Mario 55 - fu Ramazzotti Vanda 50 - fu Don Luigi Fiora 35
- fu Barbero Attilio 40 - fu Bruni Pierino 60 - fu Martinetto
Giuseppe 80 - fu Caterina 35 - fu Massirio 30 - fu Irma 50.
Offerte: In m. Vigna Mario, Pantrovato, € 20 - La Cattolica 50 - In m. Pierino, coscritti 1934, 40 - In m. Caterina,
Borgo Annunziata, 30.
Pro Chiesa Confraternita
Incanto torte: Pontacolone Adriana € 20 - Fea Stella 20
- Pro Loco 40 - Amerio Adriana 40 - Negro Renzo 30 - Brovero Bruno 50 - Dapavo Renzo 50 - Paolin Eugenio 35 - Menicacci Lidia 35 - Gerolla Piero 30 - Avidano Mario 30 - Ameno Adriana 20 - Ivaldi Daniela 15 - Negro Fede 20 - Ravizza Mario 50 - Casa di Riposo 30.
Offerte: Don Piero € 5000 - Cantarella Ersilia 20 - Mondanelli Eugenio 20 - Pro Loco 60 - Barbero Emma 15 - Marengo Teresa 20 - Chiesa Parrocchiale 2500 - Conti Antonio
50 - Vezzua Luigi 50 - In m. Attilio, leva 1926, 65 - Caritas 500.
Un grazie a Stella per i dolcetti e a Renzo Negro per
l’incanto torte.
Hanno donato le torte: Rosso Ida - Barbero Jolanda e Provina - Ravizza Pierino - Ravizza Luigi - Panetteria Conti - Pontacolone Adriana - Graziano Aldo - Fiora Elide - Brovero Bruno - Menicacci Lidia - Otto torte sono state acquistate.
Come annunziato precedentemente è in programma la
Gita-Pellegrinaggio a Santiago
La grande Gita-Pellegrinaggio – 6 giorni – a Santiago di Compostela,
dal 26 settembre al 1° ottobre con questo itinerario: Milano - Lisbona - Fatima
- Coimbra - Oporto - Braga - Santiago - Oporto - Milano - Torino. Da Milano a
Lisbona e ritorno, in aereo; gli spostamenti in loco con il pulman. Quota totale
Euro 930. Ci serviremo dell’organizzazione dell’Opera Pellegrinaggi di Torino...
Pochi o tanti, si va!
Iscrizioni in Casa Canonica previa cauzione di Euro 250. Un altro anno – se
Dio vuole – a Petra! Coraggio.
SERVIZI PUBBLICI
• MUNICIPIO - UFFICI COMUNALI - Piazza Castello - Tel. 0141.20.41.27 / 0141.20.43.16
• PARROCCHIA SS. PIETRO E PAOLO
Don Piero Gagliardi - Piazza Castello 11 - Tel. 0141.20.41.00
• UFFICIALE SANITARIO - Dott. Bonino - Calliano - Tel. 0141.92.86.11
• CARABINIERI - CASERMA A PORTOCOMARO - Piazza Marconi - Tel. 0141.20.21.33
• GUARDIA MEDICA - CALLIANO - Tel. 800.700.707
• SERVIZIO SANITARIO - Dott. Dapavo - Tel. 0141.20.41.51 - Dott. Ercole - Tel. 0141.29.84.50
Dott. Avidano - Tel. 0141.20.43.96 - Dott. Dresda - Tel. 0141.20.41.16
Dott. Tirone Mario - Tel. 0141.40.59.20 - Dott. Tirone Antonio - Tel. 0141.20.47.36
• FARMACIA - Dott. Benso A. - Piazza Mazzini - Tel. 0141.20.41.40
• Sezione CROCE ROSSA - Via Pastrone - Tel. 0141.20.48.42
• SCUOLA MEDIA STATALE - Via Casale 97 - Tel. 0141.20.41.72
• CASA DI RIPOSO - Via Casale 12 - Tel. 0141.20.42.20
• ASILO INFANTILE - Via De Rolandis 15 - Tel. 0141.20.41.55
• UFFICIO POSTALE - Via Roma 23 - Tel. 0141.20.41.45
• CASSA DI RISPARMIO DI ASTI - Via Roma 21 - Tel. 0141.40.51.04
• POMPE FUNEBRI «LA CATTOLICA» - Viarengo - Mossino - Tel. 0141.30.264 Asti
Copertina: Chiesa dei “Battuti” (XVI sec.) - Centro storico - Tramonto dalla “Muraglia”.
Per inviare offerte servirsi del C.C.P. n. 12096145
intestato a Don PIETRO GAGLIARDI, parroco di Castell’Alfero (Asti).
Sped. in Abbon. Post. con agevolaz. di cui al comma 20/c, art. 2 della legge 662/96 - Filiale di Asti.
Aut. Trib. di Asti 14-10-1997 - Dirett. respons. Don Vittorio Croce.
Stampa: Scuola Grafica Salesiana - Torino.
Per mancato recapito restituire al Mittente:
Parrocchia SS. Pietro e Paolo - Piazza Castello,11 - 14033 Castell’Alfero (AT) che si impegna a pagare la tassa dovuta.
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