PRESENTAZIONE
L’ASL Caserta ha predisposto questa Guida al Percorso Nascita
come strumento di tutela della salute della madre e del bambino e di
promozione della genitorialità. La Guida fornisce tutte le informazioni
utili sull’offerta di servizi territoriali ed ospedalieri, per sostenere e
accompagnare le donne italiane e straniere, con i loro bambini e le loro
famiglie, durante la gravidanza e la nascita, e per tutto il primo anno
di vita del bambino.
In un quadro normativo e culturale che sempre più pone al centro
dell’attenzione il soggetto “famiglia” nella sua globalità e il sano
sviluppo della personalità del bambino, le strutture sanitarie devono
proporre azioni di aiuto e tutela, soprattutto per sostenere quelle coppie
che vivono in condizione di particolare fragilità e disagio sociale.
La Guida al Percorso Nascita è solo il primo passo di un processo
che, promuovendo la creazione di percorsi integrati tra i vari Servizi
sanitari e sociali, mira a stimolare e valorizzare le risorse proprie della
donna e della famiglia, con l’obiettivo di creare un diverso modello
assistenziale che rispetti la naturalità dell’evento.
Il Direttore Generale
Prof. Paolo Menduni
1
CHE COS’E’ IL PERCORSO NASCITA?
Nel momento in cui decide di volere un figlio, la donna ha diritto ad
un percorso assistenziale definito “percorso nascita”, che le consente
di essere seguita, all’interno delle strutture distrettuali ed ospedaliere,
dal Servizio Sanitario Nazionale, dai mesi precedenti il concepimento
fino al primo anno di vita del bambino. In Italia, tutte le donne che
aspettano un figlio, italiane e straniere, anche senza permesso di
soggiorno, hanno diritto ai controlli sanitari gratuiti previsti dal Ministero
della Salute, attraverso il Medico di Famiglia, i Consultori Familiari,
gli Ambulatori Ospedalieri.
I Servizi che accompagnano la donna
durante la gravidanza sono:
i Consultori Familiari;
gli Ambulatori Specialistici;
i Punti Nascita Ospedalieri.
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INDIRIZZI DEI CONSULTORI FAMILIARI
ASL CASERTA
ALIFE, Strada Statale 158
Tel. 0823 787721
CAIAZZO, via Caduti sul lavoro
Tel. 0823 615120
CASAGIOVE, piazza degli Eroi
Tel. 0823 466427
CASERTA:
– Palazzo della Salute, via P. Harris, ex Saint Gobain
Tel. 0823 445011
– viale Beneduce
Tel. 0823 351753
MACERATA CAMPANIA, via Mazzini, 67
Tel. 0823 692207
MADDALONI, via Caudina p.co Giuliana 2° piano
Tel. 0823 445676
MARCIANISE, piazza Carità
Tel. 0823 518491
MIGNANO MONTELUNGO, piazza Don Pezzoli
Tel. 0823 905733
S. FELICE A CANCELLO, via S. Marco Trotti
Tel. 0823 803367 - 445376
S. NICOLA LA STRADA, via De Gasperi
Tel. 0823 422000
PIEDIMONTE MATESE, via Epitaffio
Tel. 0823 784107
TEANO, viale Italia
Tel. 0823506236/46
S. MARIA CAPUA V., via Mazzocchi, pal. Zenith
Tel. 0823 891608
AVERSA, viale Europa, 4
Tel. 081 8111077 - 081 5001229
S. ARPINO, via De Gasperi, 47
Tel. 081 5013669
TRENTOLA, via Circumvallazione
Tel. 081 8144776
S.CIPRIANO D’AVERSA, vico Buonarroti
Tel. 081 8167717 (int. 27) - 081 8167711
CAPUA, via Mezzappia
Tel. 0823 621488 - 0823 621024
PIGNATARO MAGGIORE, via Gramsci
Tel. 0823 503020/18
CASTELVOLTURNO, via Marino di Marzano
MONDRAGONE, via degli Oleandri, 85
Tel. 0823 763042 - 0823 763562
Tel. 0823 775401- 0823 775276/72
SESSA A., via Sessa Mignano, c/o ex Seminario Vesc.
3
Tel. 0823 937541
INDIRIZZI DEI PRESIDI OSPEDALIERI
ASL CASERTA
PUNTI NASCITA
MADDALONI
Ostetricia e Ginecologia
Tel. 0823 400555/51 - 0823 400523
Pediatria
Tel. 0823 400536
Neonatologia
Tel. 0823 400522 (nido)
Centralino
Tel. 0823 400111
MARCIANISE
Ostetricia e Ginecologia
Tel. 0823 690910
Fisiopatologia della riproduzione
Tel. 0823 690634/32
Pediatria e Nido
Tel. 0823 690623/29
Centralino
Tel. 0823 690611
PIEDIMONTE MATESE
Ostetricia e Ginecologia
Tel. 0823 544215/16/17 - 544291
Sterilità
Tel. 0823 544215/16/17
Pediatria e Neonatologia
Tel. 0823 544211 - 0823 544389
Centralino
Tel. 0823 544111
AVERSA
Ostetricia e Ginecologia
Tel. 081 5001521
Pediatria
Tel. 081 5001500
Centralino
Tel. 081 500111
SESSA AURUNCA
Ostetricia e Ginecologia
Tel. 0823 934212
Pediatria
Tel. 0823 934239
Centralino
Tel. 0823 934111
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I SERVIZI DEL PERCORSO NASCITA
I Servizi sanitari del Percorso Nascita, in collegamento tra loro, garantiscono la promozione
della salute, le azioni di prevenzione e di cura necessarie durante la gravidanza, il parto e il
dopo-parto, per assicurare la salute psico-fisica della mamma e del bambino.
Presso i Servizi del Percorso Nascita, si trovano operatori qualificati,
attenti e disponibili …
…ad ascoltare…
L’ascolto attivo della gestante è un aspetto fondamentale, perché ogni donna vive la
propria gravidanza in maniera del tutto personale, secondo l’etnia, l’educazione, le esperienze
di parto proprie e trasmesse, il suo livello socio-economico e culturale, le condizioni di salute,
l’emotività.
…ad informare…
Le informazioni sull’offerta assistenziale del territorio e dell’ospedale, sulla gestazione, sul
travaglio, sul parto e puerperio sono garantite dal primo momento. La scelta del luogo del parto
appropriato, alla quale la donna deve partecipare insieme al suo partner, sarà il risultato di
un’attenta valutazione del livello di rischio e delle condizioni di salute sue e del bambino. Inoltre,
durante i corsi di preparazione al parto vengono fornite informazioni sull’alimentazione, l’igiene
personale ed intima, la cura delle mammelle e dei capezzoli, l’attività sessuale, l’esercizio fisico
e le abitudini di vita.
…ad assistere…
Nelle strutture sanitarie la donna può usufruire delle prestazioni gratuite stabilite dai Livelli
Essenziali di Assistenza (L.E.A.): esame clinico generale, visita ostetrica, valutazione dell’indice
di massa corporea, controlli ematochimici e strumentali (ecografia, cardiotocografia).
…a garantire i controlli clinici…
Durante la gravidanza fisiologica sono sufficienti tre-quattro controlli clinici generali e altrettanti
controlli ostetrici finalizzati all’osservazione ed esplorazione dei genitali esterni e delle mammelle,
nonché alcuni controlli ematochimici ed ecografici secondo il protocollo previsto per ogni mese
di gestazione.
…a valutare l’evoluzione della gravidanza…
Ad ogni controllo, in base alle risultanze cliniche e delle indagini strumentali ed ematochimiche,
si valutano l’evoluzione della gravidanza e gli interventi da attivare.
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I CONSULTORI FAMILIARI
I Consultori Familiari si prendono cura della donna, della coppia e della famiglia, in particolare
rispetto alla sessualità, alla contraccezione, alla gravidanza e al ciclo di vita della donna. Offrono
accoglienza, informazioni, consulenze, colloqui, visite specialistiche, corsi di preparazione al
parto, incontri dopo il parto, sostegno all’allattamento, assistenza psicologica.
Presso il Consultorio, la donna può usufruire gratuitamente, durante tutto il percorso della
gravidanza, con accesso diretto (senza necessità di ricetta medica), delle prestazioni previste
dal Servizio Sanitario Nazionale. Troverà ginecologi, pediatri, neuropsichiatri infantili, psicologi,
ostetriche, vigilatrici d’infanzia, infermieri, assistenti sociali e fisioterapisti.
L’ostetrica è la figura professionale competente per gestire la gravidanza fisiologica, le cui
modalità assistenziali sono concordate con il ginecologo al momento del primo incontro con
la donna.
Inoltre, per affrontare in modo consapevole e sereno l’evento nascita, dal 6°/7° mese di gravidanza,
le donne, da sole o con il futuro papà, possono partecipare al Corso di accompagnamento alla
nascita.
UN MODELLO DI ASSISTENZA
Presso l’Unità Operativa Materno-Infantile del Distretto Sanitario n. 12 di Caserta, l’ASL CE
ha attivato dei Percorsi di accompagnamento alla gravidanza, al parto ed alla genitorialità, che
prevedono l’applicazione di un modello standardizzato di assistenza. Le donne, tra il quinto/sesto
mese di gravidanza, possono accedere a tale Percorso, che prevede un protocollo di 13 incontri,
a cadenza settimanale della durata di tre ore. Ogni incontro, nel corso del quale il gruppo (formato
da otto/dodici partecipanti) si confronta con le diverse figure professionali impegnate (ostetrica,
ginecologo, pediatra, psicologa, terapista per l’infant massage e neuropsichiatra infantile),
prevede una parte teorica, dedicata alla trattazione di specifiche tematiche ed una parte pratica,
condotta dall’ostetrica e dedicata al lavoro sul corpo.
Le tematiche riguardano i cambiamenti fisiologici in gravidanza, la fisiologia del travaglio e
del dolore, il puerperio, gli aspetti patologici della gravidanza e della distocia di parto, l’allattamento
e aspetti pediatrici e di puericultura.
Particolare attenzione è rivolta agli aspetti psicologici della gravidanza, del post-partum e alla
relazione madre-bambino, a cui sono dedicati specifici incontri curati dalla psicologa dell’équipe.
Il percorso comprende, inoltre, un lavoro di sostegno alla coppia per facilitare i cambiamenti
relazionali che si attivano con la nascita di un figlio.
A circa due mesi dalla nascita del bambino, ha luogo il tredicesimo incontro: “Le mamme si
raccontano”, durante il quale le neo-mamme possono condividere e commentare l’esperienza
del parto e il rientro a casa. In questa occasione viene presentato il Programma Sperimentale
di Assistenza alla Genitorialità.
Quest’ultimo prevede dieci incontri in cui la stessa équipe multidisciplinare affronta con il
gruppo di mamme le seguenti tematiche: la contraccezione e riabilitazione del pavimento pelvico,
lo svezzamento, lo sviluppo psicologico e psicomotorio del bambino.
Sono previsti, inoltre, cinque incontri per apprendere le tecniche di massaggio infantile.
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DIVENTARE MAMMA
Dare alla luce un bambino è la cosa più naturale del mondo eppure oggi, nel nostro Paese,
la medicalizzazione della nascita, l’eccessivo ricorso al taglio cesareo (in Campania troppo
frequente per essere sempre e solo dettato da esigenze cliniche), i mutamenti socio-culturali
in atto, hanno contribuito a rendere il momento della gravidanza e del parto un’esperienza
psico-fisica sempre più complessa.
Le mamme, ed anche i papà, spesso hanno bisogno di aiuto per affrontare questa fase della
vita ed è soprattutto a loro che è rivolta questa Guida del Percorso Nascita.
Nelle strutture della A.S.L. Caserta, territoriali ed ospedaliere, si possono ricevere tutte le
indicazioni per affrontare la gravidanza nelle migliori condizioni, nonché la prescrizione
degli esami per la donna e la coppia e, in caso di necessità, anche indagini più specifiche.
Inoltre le mamme e i papà troveranno operatori esperti che li accompagneranno durante
il percorso della nascita, li sosterranno nei processi relazionali ed emozionali, li guideranno
verso la nuova condizione genitoriale durante tutto il primo anno di vita del bambino, in
un’ottica multisciplinare improntata all’assoluto rispetto della naturalità dell’evento.
VENIRE AL MONDO
L’evento della nascita rappresenta per il neonato il momento di contatto con il mondo
esterno. Pertanto, è indispensabile che l’ambiente che accoglierà il bambino sia adatto a
fornirgli l’assistenza adeguata. Nei nostri ospedali l’assistenza alla mamma e al neonato
è assicurata da un’équipe sempre presente nell’arco delle 24 ore: ginecologi, ostetriche,
vigilatrici, pediatri, infermieri, puericultrici. E’ consentito l’accesso in sala parto di una
persona di fiducia che può aiutarla nel momento del travaglio e del parto. L’attività di tutto
il personale è organizzata in modo da creare un rapporto di fiducia, collaborazione e
massimo sostegno alla puerpera e al neonato.
Il ricovero può avvenire secondo due modalità:
• in urgenza, tramite Pronto Soccorso generale o ostetrico;
• su programmazione, per patologie legate alla gravidanza, su richiesta del medico di base,
del ginecologo consultoriale, dello specialista ambulatoriale dell’ASL o del ginecologo
della stessa Unità Operativa Ospedaliera di Ginecologia e Ostetricia.
I genitori possono dichiarare la nascita del bimbo presso l’Ospedale o presso il Comune
di residenza.
FARE CONOSCENZA
Dopo i controlli di routine, la mamma potrà fare conoscenza con il suo bambino, stabilendo
il più possibile un contatto fisico. Tutti gli operatori sono impegnati ad avviare il rapporto
madre-bambino e ad aiutare la puerpera a riconoscere e soddisfare i bisogni del neonato,
facilitando un sereno ritorno a casa.
Per la salute della mamma e del piccolo e per la loro tranquillità, è importante limitare le
visite di parenti e amici negli orari stabiliti.
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IL NIDO
In sala parto, il neonato è assistito e visitato dal personale sanitario, trasferito poi al Nido,
per la profilassi prevista e per gli esami di laboratorio che completano la valutazione clinica.
La sua identificazione avviene con l’applicazione di un braccialetto di riconoscimento.
Nelle nostre strutture, si limita la permanenza al Nido solo per le necessarie procedure
assistenziali, mentre viene favorita la pratica del rooming-in (soggiorno del neonato nella
stanza della madre). Tale pratica offre la condizione ambientale migliore per l’attaccamento
precoce del neonato al seno e per l’avvio della relazione madre-bambino.
Ogni neonato è sottoposto agli screening metabolici obbligatori e allo screening uditivo.
Durante la degenza, viene quotidianamente valutata la condizione clinica del neonato che
in presenza di eventuale patologia è trasferito in Patologia Neonatale.
L’attaccamento precoce al seno e l’allattamento materno sono sollecitati dal personale del
Nido, che fornisce consigli alle puerpere, favorendo così anche la strutturazione di una
buona relazione tra il bimbo, la madre e il padre.
L’ALLATTAMENTO AL SENO
Il personale sanitario fornisce alla neo-mamma tutte le informazioni sui vantaggi
dell’allattamento al seno, spiegando le norme igieniche da seguire, le posizioni più idonee,
la dieta alimentare corretta. La donna è incoraggiata ed aiutata praticamente ad attaccare
il figlio al seno precocemente, così da affrontare con maggiore serenità e sicurezza quella
che spesso, erroneamente, è considerata un’impresa difficile.
Si potranno chiarire i dubbi e le incertezze che sempre nascono (Sarà sufficiente il mio
latte? Sarà buono?) e, nello stesso tempo, la mamma imparerà come tale pratica rappresenti
anche un momento di scambio affettivo privilegiato con il suo bambino, un’abitudine da
praticare nei mesi seguenti come occasione di intimità.
L’allattamento al seno costituisce il miglior investimento per la salute del bambino e della
madre: il latte materno è sempre disponibile alla temperatura giusta, non ha costi e protegge
il bambino da tante malattie. I principali vantaggi per la madre sono rappresentati da una
più rapida ripresa dopo il parto e dalla riduzione del rischio di cancro della mammella.
A CASA TUTTI INSIEME
La dimissione del neonato, in base alla valutazione clinica del pediatra, avviene solitamente
il terzo giorno e comunque, compatibilmente con le condizioni di salute della madre e del
bambino, si cerca di ridurre il più possibile il periodo di degenza. Al momento della
dimissione, la coppia di neo-genitori riceve gli ultimi consigli sull’igiene, la cura del cordone
ombelicale e l’alimentazione del neonato, per favorire il sereno rientro a casa di tutto il
nucleo familiare. Ai genitori è rilasciato il Libretto Pediatrico Regionale, contenente tutte
le informazioni sull’allattamento al seno, le vaccinazioni ed altro, da consegnare al pediatra
di famiglia.
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E’ utile scegliere subito il Pediatra di Famiglia, perché questi possa, prima possibile,
seguire il piccolo dai primi giorni di vita, fino al compimento del quattordicesimo anno
di età.
In qualunque momento, il pediatra può essere cambiato con una semplice procedura da
attivare presso l’Anagrafe Assisti del Distretto Sanitario di appartenenza.
Al momento della dimissione, si può programmare con il pediatra il primo controllo,
che viene effettuato, gratuitamente, solitamente in reparto dopo una settimana, oppure
rivolgersi ai Consultori Familiari per ricevere assistenza, non solo ambulatoriale ma
anche domiciliare, per mamme e bambini.
Qualche mese dopo il parto, le mamme e i papà che hanno partecipato ai corsi di
accompagnamento alla nascita, si incontrano presso il Consultorio per raccontarsi
esperienze ed emozioni relative al parto e al ruolo di genitori.
IL MASSAGGIO INFANTILE
Presso alcuni Consultori aziendali, ai genitori viene offerta anche la possibilità di partecipare
gratuitamente al Corso di Massaggio Infantile, una pratica che ha lo scopo di creare
benessere e rafforzare il legame con il neonato.
Il massaggio infantile non va inteso solo come una tecnica, ma è soprattutto un modo
di interagire con il proprio bambino attraverso il tatto, che favorisce e rafforza la relazione
genitore-bambino e la qualità del legame affettivo. Si può praticare fin dai primi giorni
di vita del neonato, proseguendo negli anni.
Il massaggio produce diversi effetti positivi sul piccolo e sull’adulto che lo pratica:
• favorisce lo stato di benessere del bambino, in quanto stimola, fortifica e regolarizza
l’apparato respiratorio, circolatorio, gastrointestinale, muscolare;
• favorisce il rilassamento ed il ritmo sonno-veglia;
• previene ed allevia le coliche gassose;
• stimola il bambino nella percezione del proprio corpo.
Il Corso per l’apprendimento del massaggio infantile, organizzato presso alcuni Consultori
aziendali, è destinato alla coppia genitoriale, ai neonati e ai bambini fino agli otto mesi,
organizzati in piccoli gruppi. Ogni seduta prevede più momenti: accoglienza e rilassamento,
apprendimento della tecnica, informazioni sullo sviluppo del bambino, interscambio di
esperienze e vissuti, saluto finale.
DIVEZZAMENTO
Per divezzamento o svezzamento si intende il passaggio graduale da una alimentazione
esclusivamente lattea ad una dieta diversificata.
Nei Paesi industrializzati le attuali linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
consigliano di iniziare lo svezzamento non prima del 4° mese e non dopo il 6° mese di vita.
Sarà comunque il pediatra di fiducia a consigliare qual è il momento giusto per iniziare
e quali sono le modalità migliori per uno svezzamento ottimale, valutando le condizioni
generali di salute e la situazione ambientale di ogni bambino.
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Il passaggio ad una nuova dieta consente al lattante di soddisfare le sue aumentate esigenze,
gli permette di fare la conoscenza di cibi e sapori, di cominciare a costruire i gusti e le
abitudini alimentari che lo accompagneranno nell’adolescenza e fino all’età adulta. Vengono
introdotti, oltre al latte, altri alimenti necessari per la crescita del bambino come cereali,
vegetali, frutta, carne e, in seguito, latticini, pesce, uova.
E’ importante non anticipare né ritardare eccessivamente l’inizio dello svezzamento, poiché
è una tappa fondamentale nella giovane vita del bambino: si passa dalla fase della suzione
alla fase della deglutizione e questo momento rappresenta una delle numerose sfide che
il bambino deve affrontare nel suo processo di crescita. Pertanto, richiede da parte dei
genitori attenzione, pazienza, disponibilità ed amore.
Inoltre lo svezzamento è una tappa importante anche nello sviluppo psicologico, affettivo
ed educativo del bambino che, passando dal seno materno o dal biberon all’uso del
cucchiaino, vive il primo momento di distacco, e quindi di autonomia, rispetto alla figura
materna.
L’educazione alimentare e il positivo approccio con il cibo, impostati fin dall’infanzia,
possono agire favorevolmente sulla prevenzione dei disturbi dell’alimentazione (obesità,
anoressia, bulimia).
VACCINAZIONI
Dal 61° giorno di vita del bambino, possono essere somministrati i vaccini previsti dal
calendario vaccinale attualmente vigente nel nostro Paese. Le vaccinazioni rappresentano
una misura estremamente efficace per prevenire molte malattie infettive. Sarà il Centro
Vaccinale competente per territorio che provvederà alla chiamata attiva dei nuovi nati e
stabilirà i successivi appuntamenti.
DATI STATISTICI
L’incremento dei parti cesarei dipende essenzialmente da due fattori: l’esigenza, per i
medici, di ridurre il rischio professionale e le responsabilità legali a loro carico; le richieste
espresse dalle gestanti, dettate dalla paura del dolore del parto.
Tra le altre possibili cause non vanno trascurate le problematiche organizzative e di gestione
delle risorse e del personale, nonché motivazioni economiche legate soprattutto alla gestione
del Percorso Nascita nelle Strutture Private accreditate.
L’Italia con il 40% (1 bambino su 4) detiene il primato mondiale dei cesarei, triplicati negli
ultimi 20 anni. Il maggior numero di cesarei si raggiunge al Sud, soprattutto in Campania
(60%) e nelle cliniche private, dove in media 7 bambini su 10 nascono chirurgicamente.
Non solo: nel 50% dei casi il motivo del cesareo non viene indicato; 4 donne su 10 non
ricevono informazioni sul loro stato. Le tabelle che seguono descrivono la realtà della ASL
di Caserta che non si discosta da quella regionale e nazionale.
I dati per l’Azienda casertana indicano, anche, una propensione al parto naturale tra le
donne che hanno seguito i Corsi di accompagnamento alla nascita. Sarebbe importante,
10
dunque, che l’invio della gestante al Corso di accompagnamento alla nascita presso il
Consultorio Familiare diventasse, per ogni ginecologo, una pratica professionale consolidata.
Proprio il rapporto di fiducia con il ginecologo, infatti, può essere utilizzato come canale
informativo privilegiato per sensibilizzare la donna sui rischi, per la sua salute e per quella
del nascituro, di un parto cesareo non indispensabile.
Attività di ricovero per parto dell'anno 2010 di PP.OO.
e Case di Cura accreditate Asl Caserta
Istituto
Descrizione Istituto
Parto
Cesareo
Parto
Totale % Cesarei
Fisiologico compless. su totale
003
P.O. Marcianise
512
293
805
63,6%
004
P.O. S. Maria C.V.
103
74
177
58,2%
007
P.O. Maddaloni
284
276
560
50,7%
008
P.O. Piedimonte M.
191
122
313
61,0%
010
P.O. Sessa Aurunca
261
51
312
83,7%
013
P.O. Aversa
483
494
977
49,4%
1.834
1.310
3.144
58,3%
Totali
Privato
016
Clinica Villa del Sole
645
226
871
74,1%
018
Clinica S. Paolo
464
73
537
86,4%
019
Clinica V. Fiorita Capua
1042
170
1212
86,0%
020
Clinica S. Michele
404
213
617
65,5%
021
Clinica Pineta Grande
506
361
867
58,4%
022
Clinica S.Maria d. Salute
428
156
584
73,3%
Totali
3.489
1.199
4.688
74,4%
Totale complessivo
5323
2509
7832
68,0%
11
DRG considerati: 370 e 371
(parto cesareo con e senza complicazioni)
2009
ASL Caserta
Popolazione
% parti cesarei
891.896
64,1%
Competenza istituto
di ricovero
Su totale
parti
9.484
Totale parti
2008
Indice / 1000
abitanti
6,82
Parti cesarei
% su totale
parti
Su totale
parti
64,7%
% su totale
parti
ASL Caserta
6.171
4149
67,23%
66,8%
Regionali
2.991
1805
60,35%
62,3%
322
128
39,75%
44,8%
9.484
6082
64,13%
64,7%
Extra Regionali
Totale
891.896
12
Indice / 1000
abitanti
6,85
TUTELA DELLA MATERNITA’ E DELLA PATERNITA’
ESENZIONE TICKET SANITARIO PER MATERNITA’
La normativa stabilisce l’esenzione dal pagamento del ticket per molte prestazioni di diagnostica
strumentale e di laboratorio e altre prestazioni specialistiche per:
• le donne in gravidanza;
• le coppie con problemi genetici che devono sottoporsi a controlli nella fase preconcezionale,
per assicurarsi sui possibili rischi di trasmissione al feto di eventuali malattie;
• le donne in gravidanza a rischio materno o fetale;
• per la diagnosi prenatale, in specifiche condizioni di rischio fetale.
La prescrizione delle prestazioni è effettuata dai medici di medicina generale o dagli
specialisti delle strutture accreditate, pubbliche o private, compresi i Consultori Familiari,
con l’indicazione del periodo di gestazione raggiunto e la data presunta del parto.
Per la maggior parte degli esami raccomandati in gravidanza non è previsto il pagamento
del ticket, se effettuati all’età gestazionale prevista e se corredati dall’apposito codice di
esenzione. L’elenco completo delle prestazioni esenti è riportato sul D.M. del 10 settembre
1998 (all. A, B, C).
ASSISTENZA SANITARIA ALLE MADRI STRANIERE
In Italia, le donne straniere appartenenti all’Unione Europea possono accedere secondo
modalità diverse alle strutture del Percorso Nascita, in base alla loro posizione giuridica:
• le cittadine comunitarie regolarmente residenti sono obbligatoriamente iscritte al SSN
presso il distretto di residenza, unitamente ai familiari a carico;
• le cittadine comunitarie residenti in Italia per un periodo inferiore a tre mesi accedono
alle prestazioni sanitarie presentando la “tessera europea di assicurazione sanitaria”;
• le cittadine comunitarie non in regola e prive di risorse economiche hanno diritto
(mediante attribuzione di codice ENI) all’assistenza per la maternità e per l’Interruzione
Volontaria di Gravidanza (IVG), nonché alla tutela della salute dei minori e alle
vaccinazioni, secondo la normativa;
• le cittadine comunitarie che non lavorano ma possiedono adeguate risorse economiche
possono sia effettuare, a pagamento, l’iscrizione volontaria al SSN, sia stipulare
un’assicurazione privata.
L’assistenza alle donne straniere non appartenenti all’Unione Europea, nell’ambito
del Percorso Nascita viene così regolamentata:
• le cittadine extracomunitarie in regola con il permesso di soggiorno sono obbligatoriamente iscritte al SSN, unitamente ai familiari a carico;
• le cittadine extracomunitarie non in regola con il permesso di soggiorno e prive di
adeguate risorse economiche, hanno diritto (mediante attribuzione di codice STP)
all’assistenza per la maternità e per l’Interruzione Volontaria di Gravidanza, nonché alla
tutela della salute dei minori ed alle vaccinazioni, secondo la normativa;
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• le cittadine extracomunitarie che non lavorano ma possiedono adeguate
risorse economiche possono sia effettuare, a pagamento, l’iscrizione al SSN,
sia stipulare un’assicurazione privata.
Ricordiamo che, in base alle leggi italiane, anche le donne che non
hanno il permesso di soggiorno possono partorire in ospedale, in piena
sicurezza per la salute propria e del bambino e senza il pericolo di
essere denunciate.
CONGEDI PARENTALI
In base alla normativa vigente, le lavoratrici in gravidanza hanno diritto ad un
periodo di astensione obbligatoria dal lavoro, negli ultimi mesi antecedenti
la data presunta del parto e nei tre mesi dopo il parto, secondo modalità flessibili,
in assenza di rischi per la salute della gestante e del nascituro e compatibilmente
con l’andamento della gravidanza.
Per chiedere l’astensione, la lavoratrice deve presentare la domanda all’INPS e al
datore di lavoro, utilizzando l’apposito modulo e allegando il certificato medico di
gravidanza, rilasciato dal ginecologo del Consultorio o dell’Ospedale.
Durante la gestazione, le lavoratrici sono esentate dai lavori pesanti e dal lavoro
notturno, e possono usufruire di ulteriori facilitazioni e riduzioni dell’orario di
lavoro, fino al compimento del primo anno di vita del bambino. Pertanto, la donna
deve informare subito il datore di lavoro della gravidanza in atto, ai fini
dell’immediato allontanamento dall’eventuale mansione a rischio e dell’applicazione
delle misure di tutela previste dalla legge.
La lavoratrice ha diritto all’anticipo dell’astensione obbligatoria per
maternità, qualora la gravidanza debba ritenersi a rischio per gravi complicanze
della gestazione o preesistenti patologie, che, si presume, possano essere aggravate
dallo stato di gravidanza.
In tal caso, la lavoratrice deve presentare domanda di anticipo del congedo di
maternità per gravidanza a rischio alla Direzione Provinciale del Lavoro, allegando
il certificato medico attestante lo stato di gravidanza e la particolare complicanza
o patologia.
La madre adottiva o affidataria ha diritto all’astensione dal lavoro, per i primi
tre mesi dall’ingresso nella famiglia del bambino che al momento dell’adozione o
dell’affidamento non abbia superato i sei anni di età. In tal caso, occorre presentare
domanda all’INPS e al datore di lavoro, utilizzando l’apposito modulo.
Esiste anche la possibilità di usufruire di un periodo di astensione facoltativa
dal lavoro, entro l’ottavo anno di vita del bambino, oppure di congedi per la
malattia del figlio, retribuiti e non.
La legge tutela, allo stesso modo, anche la paternità, con l’astensione obbligatoria
dal lavoro, in caso di grave impossibilità della madre, oppure con l’astensione
facoltativa.
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NON RICONOSCIMENTO DEL NEONATO: QUANDO LA
MAMMA VUOLE RIMANERE SEGRETA
Non tutte le donne possono accogliere la loro maternità, per una complessità di motivazioni
che occorre ascoltare, riconoscere e comprendere. Se la donna, italiana o straniera, non
può o non vuole tenere il bambino con sé, la legge lo consente, nella piena tutela
dell’anonimato. Questo non è considerato reato e non comporta per la donna alcun tipo di
sanzione né di segnalazione agli organi di polizia.
Se, al momento del ricovero, la donna ha già deciso di non tenere il bambino, può non
dichiarare le proprie generalità, informando l’ostetrica che non intende riconoscere il
neonato e che vuole lasciarlo in ospedale. In tal caso, il Tribunale per i Minorenni disporrà
per il bambino le procedure di adozione. Anche dopo la dimissione, il nome della madre
resterà per sempre segreto e nell’atto di nascita del bambino verrà riportata la dicitura “nato
da donna che non consente di essere nominata”.
E’ importante essere consapevoli del fatto che tale scelta è definitiva.
INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA (IVG)
La legge n.194/78 permette alla donna di ricorrere all’aborto volontario, entro novanta
giorni dalla data dell’ultima mestruazione.
Se vogliono abortire, le donne (anche se minorenni o straniere non in regola con il permesso
di soggiorno) possono rivolgersi ad un Consultorio, ad un Ospedale o ad un medico di
fiducia, portando il passaporto o la carta d’identità.
Se si pensa di aver superato i novanta giorni di gestazione, la donna può comunque rivolgersi
al Consultorio, dove verranno fornite tutte le informazioni necessarie ed utili.
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Progetto per la Promozione del Parto Naturale
Hanno contribuito:
Dott.ssa Giovanna Capone
Coordinatrice Area Materno-Infantile ASL CE
Dott.ssa Adriana D’Amico
Ginecologa - Coordinamento Materno-Infantile
Dott.ssa Giovanna Sabba
Pediatra - Coordinamento Materno-Infantile
Gli Operatori dei Servizi Materno-Infantile ASL CE
Gli Operatori dei Presidi Ospedalieri ASL CE
Dott.ssa Renata Di Sano
SARPM ex ASL CE1
Dott.ssa M. Grazia Piccolo
SARPM ex ASL CE1
Si ringrazia per la collaborazione gratuita al Progetto Grafico
la dott.ssa Alba Bianconi
I dati e le informazioni contenute nel presente opuscolo potranno, nel tempo, subire
variazioni e modifiche in relazione alla costante opera di riorganizzazione dei Servizi.
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PRESENTAZIONE