Impôt reprisé Tassa riscossa Ufficio di Jesi Pronta accoglienza Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB - Jesi ANNO LIV- N. 24 Settimanale d’informazione DIREZIONE E REDAZIONE: JESI - PIAZZA FEDERICO II, 8 - TEL. E FAX. 0731.208145 “Premio Vallesina” DOMENICA 2 Luglio 2006 spontini giovanissimi ac Lettera a Branduardi Il fascino de “La Vestale” Quelli che... la speranza C aro Angelo, l’altra sera, ritornando dalla manifestazione del Premio Vallesina, mi sono soffermato a pregare la Vergine Santissima per te. Ti sono grato perché ci hai donato una stupenda canzone. Quella preghiera a Maria ha toccato il cuore di tutti, ne sono certo. Ma sono anche certo che il primo ad esserne toccato eri proprio tu. Del resto tu stesso ti sei presentato come un uomo aperto, in ricerca, anche se pieno di dubbi, di interrogativi. Dubbi dai quali, però, ho capito che non vuoi venire fuori. Credo che nei tuoi dubbi ti senti a tuo agio. L’hai lasciato intendere. Hai infatti detto che non condividi le persone con una fede granitica, anzi, forse ti spaventano. Almeno è quanto ho capito. Non so che significato dai a quella parola che hai usato: fede granitica: fede fanatica? Fede fondamentalista? Fede intollerante? Allora questo tipo di fede spaventa anche me. Ma ci tengo a dire che non è questa l’autentica fede cristiana. Se, invece, con l’espressione fede granitica intendi dire la fede di chi è pienamente consapevole, certo, sicuro, allora non sono più d’accordo. Infatti la fede cristiana non è una impalcatura di convinzioni che come un trattore spiana tutto quello che c’è attorno. La fede matura è un atteggiamento da innamorati. E’ la gioia di chi ha capito l’amore del Signore e vive in una immensa gratitudine. E’ lo stupore di una scoperta che dà senso alla vita per cui nasce il desiderio di offrire ad altri il dono ricevuto. Chi ha una fede così non è intollerante, perché sa quanta fatica ci vuole per aprirsi al mistero. Chi ha una fede così non è fanatico, perché sa che tutto gli è stato dato come dono. Chi ha una fede così affida al Signore chi ancora non è arrivato, perché sa quanto bella è la sua esperienza. Forse l’intolleranza e il fanatismo sono proprio il frutto di una fede immatura, la fede di chi non può accettare confronti, altrimenti rischia di cadergli il mondo addosso. Ma credimi, una fede forte, la fede, cioè, di chi si sente amato e a sua volta è innamorato del Signore, per gli altri può essere solo come una brezza fresca in questi giorni assolati. E ancora grazie per quella stupenda preghiera a Maria. Mentre cantavi e ci facevi pregare, ho visto Maria vicino a te mentre ti accarezzava la testa. Don Gerardo, Vescovo Euro 1 Un messaggio sempre nuovo Giuseppe Papadia 2 Marco Palmolella 8 Con le Marche nel cuore Pieno successo del “Premio Vallesina 2006” A PAGINA 7 Padre Armando Pierucci cittadino onorario di Maiolati A PAGINA 8 referendum Ecco perché il “NO” ha vinto di Vittorio Massaccesi D i fronte ad una vittoria così forte del “NO”, ha ragione Fini quando invita a riflettere più che a prendersela con gli italiani come fa la Lega (Speroni: “Gli italiani e l’Italia fanno schifo”). E riflettere vuol dire che chi ha vinto non è tempo che si esalti (troppo grossi sono i problemi che incombono sul nostro Paese e troppe le difficoltà politiche ed economiche) e chi ha perso deve avere la lungimiranza di prende atto di una certa realtà politica e sociale. Il “NO” supera il 61 per cento e deriva da una presenza di elettori di oltre il 53 per cento quando una maggioranza qualificata non era neppure richiesta. Una presenza massiccia che nessuno si aspettava, segno evidente che il cittadino aveva percepito l’importanza del voto e che, nonostante un trimestre di chia- mate alle urne e nonostante il caldo equatoriale, ha voluto far sentire la sua voce. L’esempio più tipico è la provincia di Ragusa dove si è votato anche per il sindaco: vince il centrodestra alle amministrative, ma vince il “NO” al referendum: netta capacità di distinguere la diversa valenza dei due tipi di voto. Le Marche si sono affermate con il 66 per cento e si sono espresse tra il 60 per cento di Fermo e il 77 di Jesi. Più in generale, si va dal 53 per cento del Nord al 68 del Centro e al 75 del Sud. Il quale ultimo, certo, lo si spiega con la grande paura di dividere benessere e servizi tra regioni ricche e regioni povere. Solo in Lombardia e Veneto prevale il “SI”, ma deve far riflettere il fatto che in tutti i capoluoghi del Nord prevale il “NO”. Perché questi risultati? Primo. Perché c’è piena coscienza nel cittadino che, al di là degli stessi contenuti (non tut- to è da buttare delle proposte di modifica della costituzione) vale il principio che le regole del gioco devono essere modificate insieme, maggioranza e minoranza. Il diverso tentativo viene respinto con fermezza. Secondo. Perché la stessa agenzia di informazione dei vescovi (il Sir) evidenzia che ”i cittadini hanno inequivocabilmente confermato che restiamo in una democrazia parlamentare”, cioè che il potere massimo non va dato al capo del governo ma al parlamento, salvaguardando lo spirito della costituzione uscita dopo la tragedia della guerra. E’ un principio non valicabile se non vogliamo andare incontro a possibili sbandamenti. Terzo. Perché nell’attuale minoranza diversi hanno optato per il “NO” (nell’Udc e nel Pri di La Malfa) coscienti che, per accontentare la Lega, si era passato il segno della garanzie istituzionali. Vita Ecclesiale 2 Luglio 2005 Subentrerà al Cardinale Sodano Il Cardinale Bertone nuovo Segretario di Stato I Giovanissimi di Ac a Venezia “Quelli che… la Speranza” Fotoservizio Giuseppe Papadia L a Speranza è quella virtù che rende diversi i cristiani da chi pensa che dopo la vita terrena non c’è altro. I cristiani, infat- I l 22 giugno scorso il Santo Padre ha accettato le dimissioni del Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, chiedendogli, però, di rimanere in carica fino al 15 settembre 2006, con tutte le facoltà inerenti a tale ufficio. In detta medesima data - il 15 settembre prossimo - il Santo Padre nominerà il Cardinale Tarcisio Bertone, Arcivescovo di Genova, come nuovo Segretario di Stato. In quell’occasione, sua Santità riceverà in Udienza Superiori ed Officiali della Segreteria di Stato, per ringraziare pubblicamente il Cardinale Angelo Sodano per il suo lungo e generoso servizio alla Santa Sede e per presentare loro il nuovo Segretario di Stato. Nelle foto: il cardinale Sodano (a sinistra) e il cardinale Bertone. ti, sanno che sperare è avere fiducia nella realizzazione delle promesse del Signore. Venezia è questo: le popolazioni venete per trovare rifugio dalle invasioni barbariche Per il 50° di sacerdozio Santa Maria Nuova festeggia don Francesco “Facciamo festa”: la comunità di Santa Maria Nuova sabato 1° luglio si unirà al proprio parroco don Francesco Sabbatini che celebra il cinquantesimo di sacerdozio. Alle ore 21 in chiesa per la Santa Messa con omelia del Vescovo mons. Gerardo Rocconi; alle ore 22 momento di festa con esibizione della banda “La Lombarda”. “Siamo particolarmente lieti di rendervi partecipi della ricorrenza che celebreremo con il nostro don Francesco – scrivono i gruppi parrocchiali – Cinquanta anni di sacerdozio, cinquanta anni di apostolato fervido e appassionato: ci ha insegnato, in questi lunghi anni di servizio nella nostra parrocchia, ad amare il vangelo, la preghiera, le missioni. Anche oggi, pur con qualche acciacco, continua ad essere esempio di amore alla sua comunità, a preoccuparsi dei ragazzi, dei giovani, di tutti. “Noi con lui vogliamo ringraziare il Signore per il dono del sacerdozio, vogliamo invocare, con l’intercessione di Maria, tante benedizioni divine perché possa continuare, con la nostra collaborazione, il suo apostolato ancora per tanti anni. Vi invitiamo a vivere questa festa con don Francesco”. costruirono una città dove sembrava impossibile, dando un esempio di fiducia in sé e nell’aiuto di Dio. Quello che poteva sembrare un accostamento azzardato si è rivelato un grande insegnamento per i novanta Giovanissimi della nostra diocesi che domenica scorsa hanno visitato, accompagnati dai loro educatori e dall’assistente don Cristiano Marasca, il capoluogo veneto. La giornata è iniziata con una lieta sorpresa: la visita alla partenza di Mons. Vescovo, che ha riggio poi, la visita a San Marco, dove è voluto salutare i ragazzi, tutti di età com- raffigurata sotto forma di mosaico, la storia presa tra i quindici ed i diciotto anni. Una della Salvezza. A conclusione della lunga volta arrivato a destinazione il folto grup- e calda po si è diretto verso il ghetto ebraico ed ha giornata, incontrato il la messa rabbino Ro- celebrata berto Della presso la Rocca (nel- ba silic a la foto con dei “Fradon Cri- ri”, dove stiano) che ai giovaha risposto ni è stata alle doman- c o n s e de, anche gnata la pungenti dei “Regola Spirituale”, ovvero una guida per Giovanissi- imparare ad essere “portatori di Speranza” mi. in diversi ambienti. Nel pome- Nelle foto alcuni momenti dell’uscita. Illustrato dal direttore nell’incontro con il Vescovo Il percorso della Caritas diocesana di Maria Cristina Coloso S abato 24 giugno il Vescovo Mons. Gerardo Rocconi ha incontrato i rappresentanti della Caritas diocesana. Nell’occasione, il direttore don Nello Barboni ha illustrato ai presenti il percorso ed il lavoro che hanno contraddistinto fino ad oggi le attività della Caritas. A Jesi l’associazione, sorta nel 1972 ad opera di don Aldo Squadroni, è stata presente con il suo operato in diverse situazioni d’emergenza quali il terremoto in Irpinia, nel Friuli, in Valnerina; in più, segue due missioni all’estero e soprattutto tante situazioni personali, considerato il flusso di immigrati stranieri provenienti da ben 32 Paesi diversi del mondo. Attualmente la Caritas diocesana si articola, oltre alla direzione ed alla segreteria, in un centro di ascolto (quattro giorni a settimana), un servizio mensa quotidiana, distribuzione di aiuti umanitari, servizio civile. E’ attivo inoltre da qualche anno un Osservatorio delle povertà che presto diventerà uno strumento a disposizione della Chiesa per la programmazione pastorale. E’ di questi giorni ritas regionale. “Il lavoro e la volontà per la notizia che gli sfollati del- andare sempre avanti dunque non manlo Tsunami avranno le prime cano”. case box ad opera del proget- Il Vescovo ha incoraggiato i presenti rito Caritas Marche. cordando che Dio è amore, come ha scritMolte le iniziative, ma non to nella sua enciclica Papa Benedetto XVI. mancano i problemi. “Primo “Dio ha mandato Gesù che ha dato la vita tra tutti il tempo che - ha det- per amore. Noi cristiani attingiamo l’enerto don Nello - non basta mai gia ad operare proprio dall’Eucarestia: é il per promuovere veramente Signore che si serve di noi per portare agli la Caritas”. Si avverte la ne- altri la Sua parola, il Suo aiuto non solo cessità di poter essere aperti materiale ma anche spirituale. La carità è anche il pomeriggio, di avere dunque una dimensione della Chiesa che persone stabili e una nuova ama e la rende unica”. sede, di aprire un corso per L’incontro si è concluso con un ricordo di i volontari assistiti dalla Ca- Padre Oscar ad un mese dalla scomparsa. Esercizi spirituali Con il Vescovo a Casa Paolo VI ome ogni anno, al termiC ne degli esercizi spirituali predicati da Mons. Gerardo Rocconi, il Vescovo, i presbiteri ed i diaconi hanno posato per la tradizionale foto – ricordo. Maiolati Spontini, Casa Paolo VI, 19-23 giugno 2006. Vita ecclesiale 2 Luglio 2006 Vangelo Esercizi spirituali a Maiolati Sete d’infinito A Maiolati, nella Casa PaoloVI, si sono svolti dal 13 al 15 giugno gli Esercizi spirituali di due gruppi di Jesi, l’Apostolato della preghiera e l’Opera della Regalità, con la partecipazione dei sacerdoti assistenti. Il relatore, padre Fulvio Garroni, priore dei Padri carmelitani e rettore del Santuario della Madonna delle Grazie, ha parlato della importanza della preghiera e della “vera devozione” alla Madre di Dio. Gli Esercizi spirituali costituiscono una pausa, un momento di interiorità in cui rinnovare il “sì” al Signore. Dove non si prega, c’è poco Dio e molto “io”. La preghiera richiede umiltà per riconoscere i propri peccati e mettersi in ascolto di Dio. E’ la vocazione specifica di ogni gruppo ecclesiale, chiamato a dare il proprio contributo alla santificazione del mondo, il luogo teologico del laico che deve riconoscere i germi della presenza di Dio e operare perché si sviluppino in sintonia con il progetto salvifico. Il modello è Gesù: lodava, ringraziava, chiedeva per i fratelli. La preghiera è un’arma potente nelle mani dell’uomo e non deve tradursi in richiesta interessata e futile. Il tempo appartiene a Dio e il cristiano è invitato a fermarsi per stare in intimità con Lui. Maria è la donna dell’ascolto, la discepola perfetta, da venerare e da imitare. Ma per un culto corretto sono necessari quattro orientamenti: biblico (non c’è culto senza un’impronta biblica); liturgico (ogni esercizio di pietà deve essere in armonia con la Liturgia); ecumenico (in Maria si riversano le ansie della Chiesa); antropologico (tenere presenti le acquisizioni della scienza, al fine di evitare atteggiamenti cultuali erronei e facili suggestioni). L’immagine della Madre di Dio con al centro Gesù, conservata nel Santuario della Madonna delle Grazie, presenta Maria come Colei che accoglie: il manto aperto è segno di protezione, simbolo di un “habitus” intessuto di preghiera, di interiorità, di Eucaristia, di unione intima fra Dio e i fedeli. Maria è mamma di tutti; partecipa agli avvenimenti del mondo come persona contemplativa che guarda e ama con gli occhi XIII Domenica del Tempo Ordinario e il cuore del Signore. La Chiesa la proclama Madre di Dio, corredentrice e mediatrice di grazie per la potenza dello Spirito Santo che vive in Lei. Nell’ultima giornata, il vescovo, mons. Gerardo Rocconi, ha tenuto una meditazione sulla “preghiera di offerta” al Cuore divino di Gesù. Maria ne è il modello: nell’annunciazione il suo ”fiat” non è un’accettazione passiva, ma attiva, un “desidero che ciò avvenga”; sotto la croce, in piedi, offre il Figlio e con Lui se stessa al Padre. L’uomo può offrire a Dio il suo nulla che, in Cristo, assume un valore immenso. Gesù ha dato il massimo di sé nella sofferenza più grande, quando era sulla croce; la vita di ogni uomo, anche nel momento dell’estrema debolezza, è preziosa agli occhi di Dio. Che cosa chiedere nella preghiera? L’uomo non sa… Lo Spirito Santo che scruta l’intimità di Dio sa cosa è meglio. La preghiera é abbandono fiducioso allo Spirito. LA VIA CRUCIS DI GIANCARLO SCORCELLETTI - 4 Quarta stazione: Gesù incontra sua madre C hi può rimanere impassibile davanti alla sofferenza di un proprio simile? Nessuno o solo una statua: quella che Giancarlo ha inciso all’estrema destra della sua lastra. Chi, invece, più intimamente di una madre, può partecipate alla sofferenza di suo figlio? Eccolo l’incontro tra la Madre ed il Figlio. La visione di questa scena potrebbe richiamare lo Stabat Mater o le laudi medievali. No: Giancarlo non ci consente di rilassarci sul già visto; la sua incisione ha un percorso tutto suo e tutto originale. Intanto ha un angolo di visuale del tutto particolare: lui vuol vedere l’avvenimento dalla parte della madre: di Maria. È lei che Giancarlo, senza tralasciare la figura di Gesù, mette al centro della scena; è la sua maternità ferita che viene qui illustrata. La donna è sconvolta e quasi si sta per accasciare sotto il peso della vista del figlio sofferente: un do- lore viscerale la sta sopraffacendo. Un dolore ancor più grosso di quello che ha provato quando lo ha partorito. A partire da questo, si spiega la meditazione che Giancarlo ci detta con quello che ha inciso su tutta la parte sinistra della lastra: una meditazione sulla maternità dolorosa. Demoni insidiano la donna, quasi violano quell’alone calmo e sereno che avvolge ogni maternità: la donna (Madonna) non sorride (e come potrebbe?) ed anche se ne ha la posizione, non ha in mano il bambino. No: quello gli è stato tolto; ora lo stanno torturando e poi lo uccideranno davanti ai suoi occhi. Il capitolo 12 del libro dell’Apocalisse è stato sempre dentro la testa dell’artista mentre incideva e qui, per chi sa, lo si vede tutto. Don Maurizio Fileni 2 luglio 2006 di Assunta Tittarelli 3 Dal vangelo secondo Marco In quel tempo, essendo passato di nuovo Gesù all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla, ed egli stava lungo il mare. Si recò da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giairo, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi e lo pregava con insistenza: “La mia figlioletta è agli estremi; vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva”. Gesù andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti: “Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita”. E all’istante le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male. Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: “Chi mi ha toccato il mantello?”. I discepoli gli dissero: “Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?”. Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Gesù rispose: “Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male”. Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: “Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?”. Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: “Non temere, continua solo ad aver fede!”. E non permise a nessuno di seguirlo fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava. Entrato, disse loro: “Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme”. Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina. Presa la mano della bambina, le disse: “Talità kum”, che significa: “Fanciulla, io ti dico, alzati!”. Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare. Talità kum di Adriana Borgognoni Due episodi che si intrecciano creando una forte tensione narrativa, e che si richiamano l’un l’altro per la presenza di molti elementi comuni: nella sofferenza i due personaggi cercano Gesù e si aggrappano a lui; la situazione, in entrambi i casi, è tragica, perché la figlia dell’arcisinagogo (arkisynagogós) “è agli estremi”, e l’emorroissa è esasperata da una malattia che sembra senza soluzione; tutti e due i personaggi sono animati da una grande fiducia in Gesù, ed è per questo che ottengono il miracolo. Fiducia che incontra degli ostacoli: la donna, considerata impura per il suo flusso di sangue, deve muoversi con circospezione tra la folla, rischiando da un momento all’altro di essere cacciata; e così a Giairo alcuni cercano di impedire che conduca Gesù a casa sua, dicendogli che è inutile, perché la bambina è già morta. Giairo e l’emorroissa: posso essere io, puoi essere tu… Chiunque segue a pag.4 I sacerdoti aiutano tutti. Aiuta tutti i sacerdoti. Ogni giorno 39 mila sacerdoti diocesani annunciano il Vangelo nelle parrocchie tra la gente, offrendo a tutti carità, conforto e speranza. Per continuare la loro missione, hanno bisogno anche del tuo aiuto concreto: di un’offerta per il sostentamento dei sacerdoti. Queste offerte arrivano all’Istituto Centrale Sostentamento Clero e vengono distribuite tra tutti i sacerdoti, specialmente a quelli delle comunità più bisognose, che possono contare così sulla generosità di tutti. O f f e r t e p e r i l s o s t e n t a m e n t o d e i s a c e r d o t i . U n s o s t e g n o a m o l t i p e r i l b e n e d i t u t t i. Per offrire il tuo contributo hai a disposizione 4 modalità: L’offerta è deducibile: • Conto corrente postale n° 57803009 Per chi vuole, le offerte versate a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento • Carte di credito: circuito CartaSi chiamando il numero verde 800.82.50.00 Clero sono deducibili fino ad un massimo di 1032,91 euro annui dal proprio • Bonifico bancario presso le principali banche italiane reddito complessivo ai fini del calcolo dell’Irpef e delle relative addizionali. • Direttamente presso l’Istituto Sostentamento Clero della tua diocesi. Per maggiori informazioni telefona al numero verde C H I E S A C AT TO L I C A - C. E . I . C o n f e r e n z a E p i s c o p a l e I t a l i a n a 4 Vita Ecclesiale 2 Luglio 2006 Per inserzioni e pubblicità su Voce della Vallesina rivolgersi all’amministrazione del settimanale Jesi - piazza Federico II, 6 (giorni feriali dalle ore 9 alle 12) telefono e fax 0731208145 email [email protected] Convegno Regionale del meic delle Marche Identità e dialogo di Maria Crisafulli A gici dell’identità cristiana si è soffermato l’Assistente del Meic regionale, mons. Gabriele Miola, concentrando l’attenzione sulla professione di fede nel ”Cristo Torre di Palme, antico e suggestivo borgo fermano fra la collina e il mare, sabato 24 giugno si è tenuto il Convegno regionale “estivo” del Meic (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale) delle Marche, organizzato dal delegato regionale Luca Romanelli insieme a Gastone Mosci e a Girolamo Valenza, presidente del gruppo di Ancona. Fra i partecipanti: il presidente del Meic di Jesi, Alvise Cherubini, il presidente del gruppo di Fermo, Enrico Peroli, ed un buon nume- crocifisso e risorto”. L’identità ro di soci ed amici. del cristiano fa riferimento alla L’incontro, sul tema “Quale iden- Parola, al Vangelo ”accolto e vistità per il cristiano oggi?”, si col- suto nella Chiesa” e all’Eucariloca nel contesto della celebra- stia (“lo spezzar del Pane nella zione dei quaranta anni dalla fine comunità”). Forte ed efficace il del Concilio e nella prospettiva richiamo ai cristiani-martiri di del Convegno Ecclesiale di Ve- Abitene, cui era stato proibito, rona (ottobre ’06). In apertura il dall’imperatore Diocleziano, di Vescovo emerito di Fermo, mons. riunirsi; scoperti, rispondono: Cleto Bellucci, ha detto fra l’al- ”Sine Dominico vivere non possutro: “Meravigliosa storia di Dio mus” = senza la Domenica non con l’uomo, che raggiunge la sua possiamo vivere; senza nutrirci pienezza in Cristo per compiere del Corpo del Signore non posil progetto divino: che l’uomo siamo vivere. partecipi alla vita di Dio. La sto- Evidenziata la tensione escatoria continua oggi con noi cui Dio logica dei cristiani, “stranieri e ha affidato la fedeltà nell’amore e pellegrini” sulla terra perché dola missionarietà… Oggi siamo in tati di “cittadinanza spirituale”, una forte stasi missionaria”. non solo civile, il tema dell’idenSui fondamenti biblici e teolo- tità del cristiano emerge in tutta la sua complessità di fronte alle problematiche socio-politiche 50° di sacerdozio dell’oggi. Quale dialogo con Auguri il mondo? È possibile trovaa Mons. Gianni Polita re valori comuni al Vangelo e all’uomo? Come testimoniare l’identità cristiana nello sceGiovedì 29 giugno ricorre il 50 nario di istanze identitarie di anniversario dell’ordinazione saaltre culture e religioni? Come cerdotale di Don Gianni Polita. coniugare principi irrinunciaLa comunità di Montecarotto é bili e scelte storiche concrete? vicina con affetto al suo parroco Quale la posizione del cristiapartecipando alla celebrazione no di fronte alle biotecnoloeucaristica che si terrà alle 19 gie? Questi interrogativi ed presso la collegiata Ss.ma Analtri ancora hanno animato il nunziata. dibattito, che in tanto si è riveAuguri, Don Gianni, grazie per lato serio e costruttivo in quantutto quello che ha fatto e che il to libera e motivata ricerca su Signore lo mantenga ancora tra un’identità dinamica sempre noi per altri...50 anni ed oltre !!!! aperta. * La biblioteca Riccardiana Cammino Pastorale del Vescovo Venerdì 30 giugno ore 18: incontro con gli aderenti al Cammino neocatecumenale – parrocchia di. San Francesco d’Assisi ore 21: incontro con gli aderenti al Rinnovamento nello Spirito per la preghiera del Roveto Ardente - Santuario di Santa Maria fuori Monsano Sabato 1° luglio ore 18,30: S. Messa in suffragio del Vescovo defunto P. Oscar Serfilippi, in Cattedrale Domenica 2 luglio Visita alla parrocchia di Moie: ore 8.30: S. Messa nella chiesa di Santa Maria ore 11.30: S. Messa nella chiesa Cristo Redentore Martedì 4 luglio ore 15-18: il Vescovo riceve nella cappella di San Floriano, in Duomo, coloro che desiderano confessarsi o avere un colloquio spirituale. Senza appuntamento. Venerdì 7 luglio A Cingoli con il campo-scuola dei ragazzi di Santa Maria Nuova e Collina Sabato 8 luglio Parrocchia di San Francesco d’Assisi: Ordinazione diaconale di Fr Lorenzo Turchi Talità kum segue da pag.3 cerca di cambiare una situazione lottando con le sue forze, e deve prima o poi constatare la sua impotenza, registrare il suo fallimento. Benedetto quel momento in cui l’umiliazione non ci prostra, ma ci fa riconoscere che è Gesù che dà la vita. Perché allora lo cerchiamo disperatamente, e quando lo troviamo ci affidiamo a lui come i personaggi di questo brano. Anche se, a quel punto, dobbiamo lottare ancora, perché la fiducia non sia soffocata ma diventi fede salvifica. Dentro di noi una voce ci dice “lascia perdere, tanto non c’è niente da fare!”; oppure sentiamo crescere la paura di essere giudicati, per cui non osiamo manifestarci apertamente, e ci accontentiamo di toccare “da dietro” il mantello di Gesù. Ma nello stesso tempo Lui ci ripete “non temere, continua ad aver fede!”. Non temere nonostante le apparenze, nonostante la derisione, nonostante la persecuzione. “Talità kum”: è a me che viene detto. Io “mi alzo”, esco fuori da qualunque condizione di “morte” (i verbi eghéiro e anístemi rimandano al risorgere) e mi metto a “camminare”. Finalmente vivo. Asterisco di Giacomo Galeazzi L a lista degli autografi eccellenti della Biblioteca Riccardiana di Firenze si arricchisce ulteriormente grazie al riconoscimento della mano di Piero della Francesca nel manoscritto Riccardiano 106, che contiene un cospicuo corpus di trattati di Archimede. Il testo non è probabilmente quella versione latina approntata da Guglielmo di Moerbeke che aveva circolato durante il Medioevo e per tutto il Quattrocento, passando nelle mani di grandi architetti come Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti, bensì la traduzione fatta da Jacopo da Cremona su incarico del papa Niccolò V intorno al 1450. Il professor James unker, autore della scoperta, è arrivato all’attri- buzione del manoscritto a Piero della Francesca grazie all’analisi del “ductus” grafico: le caratteristiche particolarità nel tracciato di certe lettere rendono riconoscibile una mano, e i paragoni stringenti con opere riconosciute all’artista, come il Trattato d’abaco Ashb.359 della Biblioteca Laurenziana di Firenze, lasciano pochi dubbi. L’apporto di un altro copista è stato riconosciuto in alcune sezioni: certamente nelle rubriche e nella decorazione di penna è intervenuta un’altra mano, meno esperta e non sempre corretta anche nella trascrizione latina dei titoli. Il codice dove è stata riconosciuta la mano di Piero della Francesca uscirà presto dai confini della Toscana: sarà esposto anche a Siracusa, patria di Archimede, in una mostra monografica. Settimanale di ispirazione cattolica Associato alla FISC Direttore responsabile Giuseppe Luconi Direzione, redazione amministrazione e pubblicità Piazza Federico II, 8 60035 Jesi telefono e fax: 0731 208145 E-mail: [email protected] Sito: www.vocedellavallesina.it Abbonamento annuo normale: 35 euro di amicizia: 50 euro sostenitore: 100 euro direttamente in redazione (tutti i giorni feriali dalle 9 alle 11) o a mezzo posta (su c/c 13334602) Registrazione Tribunale Ancona n. 143 del 10.1.1953 Stampa Galeati Industrie Grafiche, Imola www.galeati.it A ¬ntra' /unt i Sorrisi amari U Jesi e Vallesina Il referendum sulla Costituzione Come si è votato in Vallesina Comuni Elettori di Riccardo Ceccarelli no scandalo dopo l’altro. Calciopoli, le tresche attribuite al principe Vittorio Emanuele (il mancato Vittorio Emanuele IV re d’Italia) e quelle delle raccomandazioni alla Rai o apparizioni in Tv ricambiate da prestazioni sessuali. Se di scandalo si può parlare. Almeno per quanto riguarda il calcio e le apparizioni in Tv, dicono infatti essere un “andazzo conosciuto da tempo”. Il tutto, e altro ancora, come il dimenticato affaire Unipol ed annessi - della scorsa estate - , frutto di intercettazioni telefoniche. Fin qui niente di male. Con un se, però. Se queste vengono predisposte dalla magistratura per le relative indagini, come previsto dalla legge. Quello che la legge non prevede, immagino, almeno nella fase istruttoria o di indagine, è che dette intercettazioni prima ancora che siano fatte conoscere agli stessi indagati, esse sono pubblicate dai giornali e date in pasto alla pubblica opinione. I giornali fanno il loro lavoro di cronaca, è ovvio. Se poi c’è qualcuno che li aiuta all’interno della magistratura inquirente o nei dintorni e passa loro tutte quelle migliaia di pagine, violando un segreto, dovrebbero essere puniti i giornalisti o chi li “aiuta”? Violare un segreto non è previsto dalla legge. O la legge vale solo quando fa comodo? Le indagini su queste “fughe” di notizie non credo abbiano prodotto qualche risultato, considerato che dette “fughe” si ripetono in maniera quasi normale, in particolare quando lo scandalo è di forte spessore. Tanto che sembra del tutto normale che non appena uno è indagato, spesso prima ancora che lui lo sappia, tutti abbiano la possibilità di conoscere le intercettazioni telefoniche addotte come “prova” del suo eventuale reato. I giornali con il loro diritto di cronaca e la pubblica opinione da essi formata si sostituiscono non di rado ai giudici. Magistratura veramente popolare e democratica. Qui chiaramente non si vuol prendere le difese di quanti hanno commesso reati. Lo fanno, se vogliono e credono, da soli. Si cerca di capire perché in questi casi le intercettazioni telefoniche non debbano rimanere “secretate”, almeno – se non altro – per rispetto di quella legge sulla privacy che deve riguardare, credo, anche chi è imputato. Anche perché spesso vi sono cose del tutto personali che non c’entrano affatto con l’indagine. Il mio nominativo che è sull’elenco telefonico, consegnato, ad esempio, per un prestito librario, è soggetto al “trattamento dei dati personali”, come da Decreto Legislativo 106/03 art. 13, mentre tutte le conversazioni che posso fare al telefono, intercettate su ordine della magistratura, domani mattina me le posso ritrovare pubblicate sui quotidiani. Sul nominativo da tutti conosciuto perché pubblicato, interviene la privacy, sulle conversazioni private al telefono che la magistratura può controllare, non vige la privacy, possono essere spiattellate subito ai quattro venti. Senza che nessuno protesti. O se lo fa, è comunque inascoltato. Senza contare gli arzigogoli dell’azzeccagarbugli di turno. Insomma ci dovrebbe essere una tutela maggiore e più severa sulla divulgazione di queste intercettazioni. Ne va dignità delle persone, indagate o meno. Poi c’è quel nascosto e inconfessato desiderio di violare i segreti altrui, alla cornetta del telefono o dal buco della serratura che fa la fortuna di tanti mezzi di comunicazione. Tutti vogliamo sapere tutto di tutti. Guardoni-dipendenti da “Grande Fratello” o ascoltatori da dietro la porta o lettori per carpire l’intimità dell’altro. Curiosità che arriva quasi subito al giudizio e spesso alla condanna. Il baraccone è completo. Anche questa forse è globalizzazione ed i tentativi per garantire la privacy fanno solo sorridere. Amaramente. 2 Luglio 2006 Votanti SI NO nulle bianche n° % n° % n° % Castelbellino 3.121 1.964 62,91 512 26,06 1.428 72,7 11 13 Castelplanio 2.635 1.609 61,06 348 21,6 1.236 76,8 11 14 Cupramontana 3.883 2.338 60,21 610 26,09 1.701 72,7 20 7 32.538 20.871 64,11 4.736 22,7 16.009 76,7 69 57 Maiolati Spontini 4.773 2.952 61,85 799 27,06 2117 71,7 16 20 Monsano 2.464 1.604 65,10 406 25,3 1186 73,9 6 6 Montecarotto 1.744 1.102 62,84 270 24,6 827 75,4 0 5 Monte Roberto 2.153 1.378 64 375 27,2 981 71,1 11 11 577 377 65,22 131 34,7 243 64,4 1 2 Rosora 1.501 950 63,29 299 31,4 646 68 1 4 San Marcello 1.650 961 58,24 258 26,8 698 72,6 2 3 Santa Maria Nuova 3.199 1982 61,96 562 28,3 1.384 69,8 15 21 689 460 66,76 132 28,7 324 70,4 2 2 60.927 38.548 165 165 Jesi Poggio San Marcello San Paolo di Jesi Totale Malattie di stagione Attenti al caldo e alle ... truffe Una campagna informativa in favore degli anziani per proteggerli da due fenomeni completamente diversi tra loro, ma entrambi ricorrenti nel periodo estivo: il caldo e le truffe. A questo proposito, va segnalata l’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale, in collaborazione con l’Istituzione Centro Servizi Sociali, cioè quella di dare consigli utili ai cittadini, in particolare a quelli della terza età. L’iniziativa prende avvio in questi giorni con la distribuzione di migliaia di depliant informativi presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, le due farmacie comunali e nei centri sociali della città. Nei pieghevoli - eleganti nella grafica e di agevole consultazione - è riportato un apposito decalogo per ciascuno dei due temi trattati. Caldo - Per quanto riguarda l’emergenza caldo, i dieci consigli sono direttamente attinti dal Ministero della Salute e prendono in considerazione i pasti, la compensazione dei liquidi, il vestiario, gli orari in cui è meglio restare in casa, il corretto utilizzo dei condizionatore nonché la tipologia dei sintomi che, se avvertiti, vanno subito comunicati al medico curante. 9.438 28.780 Truffe - Sul depliant relativo alle truffe, il decalogo elenca le raccomandazioni direttamente fornite dalla Polizia di Stato e riguardano tanto situazioni che si possono verificare in casa quanto casi ipotizzabili in strada. Tra le varie possibilità di truffa, un denominatore comune: il malfattore si presenta sempre come una persona distinta e ben educata. Nell’opuscolo sono fornite anche utili informazioni ai figli, nipoti e parenti stretti di persone anziane e consigli ai vicini di casa. Specifiche indicazioni vengono fornite anche agli impiegati di banca e di uffici postali che sono quotidianamente a contatto con le persone anziane. “Abbiamo ritenuto importante rinnovare questa campagna di informazione - ha spiegato il sindaco Fabiano Belcecchi - per offrire ai cittadini, in particolare agli anziani, informazioni utili su come affrontare i piccoli e i grandi problemi di tutti i giorni. Siamo partiti da due temi attuali come il caldo e la truffa, continueremo con altri argomenti che sono sentiti come Maiolati Spontini Premiati per il “Campus Scolastico” “U n progetto che si inserisce nel paesaggio sfruttando l’andamento naturale del terreno, dando luogo ad una pregevole qualità architettonica. Ottima la correlazione sia con il paese intorno che con la collina retrostante e il percorso naturalistico a monte”. Insomma, una scuola accogliente e in piena armonia con il territorio circostante. Sono queste, insieme ad altre, le motivazioni che hanno convito la commissione ad assegnare il primo premio del concorso per la realizzazione del nuovo campus scolastico di Moie al lavoro presentato dall’architetto Nazzareno Petrini e dal suo gruppo di progettazione. La premiazione ufficiare dei vincitori è avvenuta lunedì scorso, 26 giugno, nel Centro comunale “6001” di Moie potrà essere visitata fino a domenica 2 luglio (dalle 17,30 alle 20) la mostra con i cento elaborati arrivati da tutta Italia e da diversi Paesi europei. Alla cerimonia sono intervenuti, oltre al sindaco Giancarlo Carbini e all’assessore ai lavori pubblici Umberto Domizioli, i due gruppi che si sono classificati al primo posto, ossia quello con a capo Petrini, di Serra de’ Conti, e al terzo posto, il raggrup- pamento di architetti di Rosario Claudio La Fata, arrivato da Napoli. Il sindaco ha ripercorso le motivazioni che hanno portato l’amministrazione comunale a credere in un “progetto sicuramente impegnativo – ha osservato il primo cittadino – ma che vuole essere l’indicatore di quanto si voglia investire nel futuro e nei giovani, a cominciare da una struttura scolastica realizzata secondo i migliori requisiti oggi previsti. Scegliere la strada del concorso di progettazione va proprio in questa direzione: una scelta ripagata da un successo superiore alle nostre aspettative”. Il sindaco ha sottolineato l’alto livello di qualità dei progetti, oltre cento, che ha reso più complesso il lavoro della Commissione, presieduta dall’architetto Nicla Frezza, e ha ringraziato l’Ufficio tecnico e la segretaria Lorena Quattrini per il lavoro svolto. La cerimonia si è conclusa con la lettura delle motivazioni dei lavori premiati e con la consegna agli architetti dei gruppi Petrini e La Fata delle targhe da parte del sindaco. 6 Jesi 2 Luglio 2006 le tante immigrazioni nel corso dei secoli Il popolo storico di Jesi di Francesco Bonasera Nel territorio di Jesi, una specie di imbuto naturale, con i vertici in Falconara, Montemarciano e Jesi stessa, nella bassa valle dell’Esino, si è avuto un significativo popolamento, essendo il territorio stesso ampiamente aperto non solo all’insediamento umano in loco, ma anche immigrazioni; questo è stato oggetto di studi e ricerche da parte di insigni studiosi locali, come Antonio Gianandrea (1842-1998), Giovanni senior e Junior Annibaldi (rispettivamente: 1842-1903;1904-1981). Significativo il fatto che i patroni di Jesi San Settimio e San Floriano sono “militi” romani, di origine germanica, tre “colonizzazioni”, I romana, II benedettina (alto mediovale); III mezzadrile, dal Quattrocento al 1960. Si hanno ondate di immigrazione: “lombarda” (in realtà emiliana) XV secolo; albanese e slava (XV secolo); inoltre la presenza degli israeliti (XV-XVI secolo) e degli zingari (XV secolo). Dobbiamo dire che Jesi (di sistemazione romana - 257 a.C. “Municipium”) ha per contorno due notevoli entità urbiche Planina e Cupra; l’abbandono della presenza romana determina l’impaludamento del territorio (testimonianza i centri di Moie e Pantiere) che viene redento e ripristinato con la bonifica benedettina, con cui vengono erette abbazie, nuclei di vita complessi ed efficienti, con l’esercizio della attività agricola; esse sono distanti l’una dall’altra una giornata di cammino. Il convoglio imperiale alla fine del 1194 che accompagnava Costanza e il neonato Federico II fu assistito presso conventi femminili. Succede l’attività agricola mezzadrile, metà dei prodotti al proprietario e l’altra al contadino, per cui si determina il popolamento sparso e il costante progresso dell’agricoltura; massiccie (per allora) le immigrazioni di transadriatici: albanesi, slavi “schiavoni”, in realtà dalmati. Di rilievo la segnalazione di due storici jesini: Pietro Grizio e Giovanni Amiibaldi Junior; si ha poi la costituzione di Santa Maria Nuova con lombardi da Reggio di Lombardia (oggi Reggio Emilia), quindi emiliani; Poggio San Marcello è una gemmazione di San Marcello. Da segnalare la presenza nel XV e XVI secolo di israeliti immigrati, prevalentemente dedicati all’arte feneratizia (prestito di denaro) e alla lavorazione dell’oro, al commercio. Per gli zingari la presenza è sporadica; di rilievo il transito di appartenenti alla banda del Duca di Andrash. In conclusione: appaiono evidenti gli ingressi nel territorio di popolazioni esterne: coloni romani, nuclei di benedettini, albanesi, schiavoni, emiliani: presenze etniche particolari di israeliti e di zingari. MAIOLATI Iniziati i lavori Un nuovo parcheggio al servizio del paese Fotoservizio Marco Palmolella M aiolati, arroccato longitudinalmente su una collina, ha, tra i vari problemi, la necessità di ampi parcheggi. Infatti, la mancanza di aree attrezzate vicino al centro storico crea disagi specialmente negli orari di apertura del Comune, in occasione dei numerosi spettacoli teatrali e nel periodo estivo in genere. Inoltre il possesso di più auto all’interno dello stesso nucleo familiare avevano costretto a modificare la viabilità di via Celeste Erard per permettere la sosta dei mezzi dei residenti; anche i mezzi pesanti e gli autobus che trasportano comitive, specialmente nei soggiorni alla Casa “Paolo VI”, ora avranno un’area per far sostare gli ingombranti mezzi. Accompagnati dall’assessore all’Urbanistica del Comune di Maiolati, Fabrizio Mancini, abbiamo visitato il cantiere aperto proprio in questi giorni. Il parcheggio viene realizzato nell’area antistante il municipio e il teatro, un luogo strategico, comodo, al servizio di ogni agglomerato del paese. L’area sorge ad una quota più bassa del piano stradale, quindi dal Anche con i voti dell’opposizione Monsano: bilancio approvato. Il Consiglio Comunale di ne è risultato essere di Monsano, nella seduta del 2.472.017,80 euro, di cui 23 giugno, oltre ad aver 2.097.443,61, pari all’85 votato l’importante delibe- per cento, ha gravato sulra riguardante la costitu- la collettività, in leggero zione dell’Azienda Specia- trend negativo rispetto le Consortile per i servizi al passato. “Questo fatto sociali, ha approvato an- – ha spiegato l’assessore al che il bilancio consunti- bilancio, Marina Melapvo 2005. Nel suo primo, pioni – è dovuto al fatto “vero” bilancio gestito inte- della riduzione dei finanramente, la giunta Fioretti ziamenti statali, in luogo è riuscita praticamente a dell’attuale principio della dimezzare l’avanzo di am- finanza decentrata, a scaministrazione, sceso dagli pito del vecchio principio scorsi 143 mila euro agli di finanza. attuali 77.480,29, grazie “Il bilancio consuntivo è ad un maggiore controllo stato approvato all’unadelle spese, con una previ- nimità - ha concluso l’assione attenta e dettagliata, sessore - e dunque anche ed una precisa capacità dall’opposizione, cosa di in termini progettuali del- cui ringrazio personall’ente. mente, anche a nome della Il fabbisogno del Comu- Giunta”. punto di vista dell’inserimento paesaggistico è stata una soluzione progettuale di limitato impatto ambientale e di elevata qualità ar- chitettonica. Il parcheggio, integrato con il verde, sarà realizzato su due livelli, assecondando così la pendenza del terreno e la curvatura della strada provinciale, per limitare eccessivi sbancamenti e muri di sostegno. I posti macchina saranno delimitati da una pavimentazione di forma geometrica, forata, che permetterà la crescita dell’erba. Interessante ed estremamente moderno sarà anche l’impianto di illuminazione, in parte a terra o ad incasso. La realizzazione del progetto, redatto dall’ing. Raffaele Solustri e affidata ad una ditta di Sassoferrato, prevede un impegno di spesa di circa duecentocinquantamila euro. I lavori, voluti sia dall’ex amministrazione Cascia, sia dall’attuale Carbini, presumibilmente si concluderanno entro i primi mesi del prossimo anno. Con questa struttura si potranno liberare dalle auto in sosta anche altre aree del centro storico, restituendo il piacere di un paesaggio integro e privo di intralci. A Santa Maria Nuova Insediato il nuovo Consiglio S abato 17 giugno, a Santa Maria Nuova insediamento ufficiale del nuovo Consiglio comunale dopo le elezioni amministrative del 28 e 29 maggio, che hanno visto l’affermazione della lista “Santa Maria Nuova in Europa”. Gli undici consiglieri della maggioranza sono: Carla Accorroni, Federica Appolloni, Vittoriano Belelli, Giuseppe Corinaldesi, Luciano Frontalini, Giacomo Gianni, Donatella Maiolatesi, Mirko Mastri, Franco Pigliapoco, Vittorio Pigliapoco, Graziano Refi e naturalmente il candidato a sindaco Andrea Moriconi. I cinque seggi della minoranza sono andati a Alejandra Arena, Laura Vico, Massimo Baldelli, Lido Buresti e Andrea Duca. Dopo il giuramento del neosindaco Andrea Moriconi, sono stati comunicati i nomi degli assessori e le relative deleghe: Franco Pigliapoco (vice sindaco, rapporti con enti ed istituzioni, Unione dei Comuni, Organizzazione e Personale, Sport), Luciano Frontalini (Pubblica istruzione, Cultura e Turismo) e Giuseppe Corinaldesi (Casa di riposo, Infrastrutture e Servizi tecnologici, Lavori pubblici, viabilità e trasporti), Carla Accorroni (Urbanistica, Ambiente, Pari opportunità, Sviluppo economico e attività produttive), Federica Appolloni (Bilancio, Tributi, Finanze) e Mirko Mastri (Servizi sociali e politiche giovanili). Il Consiglio è poi proseguito con la illustrazione da parte del sindaco delle linee programmatiche di mandato e con le nomine dei membri della commissione elettorale e dei giudici popolari. Incontro al Palazzo della Signoria Jesi e l’urbanistica italiana G iovedì 29 giugno, alle ore 18, nel- l’assessore all’Urbanistica Daniele Olivi, la sala maggiore del Palazzo della saranno presenti il prof. Paolo Avarello, Signoria si terrà un incontro pubblico direttore della rivista, la prof. Patrizia Gasul tema “L’esperienza di Jesi e l’urbani- bellini, coordinatrice scientifica della Vastica italiana oggi”.. L’incontro è dedica- riante generale al Piano regolatore generato alla presentazione del numero 128 di le di Jesi, il prof. Alessandro Balducci, del “Urbanistica (rivista dell’Istituto Nazio- Politecnico di Milano e coordinatore del nale di Urbanistica) in cui è pubblicato lo Piano Strategico di Jesi. speciale sul progetto del nuovo Piano re- Al termine dell’incontro, con l’aperitivo, golatore generale di Jesi. sarà distribuita una copia del n. 128 di Oltre al sindaco Fabiano Belcecchi e al- “Urbanistica” e l’allegato Cd- Rom. 2 Luglio 2005 Speciale Premio Vallesina Pieno successo del “Premio Vallesina” 2006 Con le Marche nel cuore Il miracolo della musica di Augusta Franco Cardinali Le Marche sono state l’ultima regione in Italia ad essere scoperta anche dagli italiani; l’ultima a farsi avanti, a mettersi in mostra. Oggi le statistiche la indicano come le regione in cui si vive meglio. Lo confermerebbe, se non altro, il primato nazionale della longevità. E’ tempo quindi di dire ad alta voce quello che siamo, che cosa facciamo, quali risorse abbiamo. Senza vanterie, comunque, ma vincendo quella istintiva riservatezza, forse anche ritrosia, che caratterizza la gente della nostra terra. Giusto riconoscimento Il “Premio Vallesina” è stato istituito per questo. Una questione di giustizia, innanzi tutto. Abbiamo tanto, facciamo tanto, anche silenziosamente, ma nemmeno i marchigiani a volte lo sanno o ne sono consapevoli. Il riconoscimento è ora giunto alla terza edizione, felicemente, con un crescendo di adesioni e consensi. La Vallesina concentra molte delle più operose energie della regione e a buon diritto quindi le è stato intitolato. Sotto le stelle la sera del 24 giugno quest’anno i premi sono stati assegnati: nei giardini dell’Hotel Federico II, in un’atmosfera resa magica dalla musica del Nino Rota Quartet. Anche altri artisti sono intervenuti, ad intervalli inseriti nel rituale: due seducenti étoiles del tango, il Duo Panni Ballarini; Silvio Spaccesi; Ranzie Mensah che ha interpretato con gioiosa vitalità canzoni sulla fratellanza e Angelo Branduardi che ha reso omaggio a Franco Carancini, “silenzioso motore del Premio Vallesina” e suo generoso mecenate. Per lui , sorprendendo tutti , ha eseguito ‘a cappella’ un antico canto tratto da ‘Le Livre Vermeil’: “una bibbia della tradizione musicale giudaico-cristiana”, lo ha definito, perché, ha aggiunto, “la musica nasce con il senso della trascendenza e della spiritualità”. La consegna dei Premi Introdotti dai rispettivi testimonials i premiati sono saliti alla ribalta per ricevere la pergamena e il trofeo: una scultura stilizzata e simbolica in vetro e bronzo realizzata da Massimo Ippoliti. Primo dei nomi, quello di Italo De Curtis (nella terza foto a destra accanto alla presentatrice), funzionario investito delle massime responsabilità presso la Segreteria di Stato. E’ stato a fianco di sette presidenti della Repubblica e continua ad esserlo, non trascurando anche attività letterarie. Premiato anche Franco Rustichelli (al centro, nella foto in alto a sinistra), docente di Fisica all’ateneo di Ancona, impegnato in molti campi della ricerca, attualmente in quello delle cellule staminali. Mario Sasso (a sinistra, nella foto qui a lato) poi, pittore e videoartista che con originale creatività ha saputo interpretare la poetica del nostro territorio. Per l’imprenditoria il riconoscimento è andato alla Hydropro, azienda leader nel settore della produzione di macchine movimento terra, e alla CNH Case New Holland, anch’essa solidissima e in continua espansione, esportatrice di trattori multifunzionali e speciali in più di ottanta Paesi nel mondo. Ricevendo il suo premio Padre Armando Pierucci, ritenuto uno dei maggiori compositori e organisti europei, ha parlato del “miracolo della musica universale”, diventata uno tornatol di pace nell’Istituto Musicale da lui fondato a Gerusalemme dove sono accolti ebrei e musulmani, arabi e armeni. Nato a Moie di Maiolati, ha appena ricevuto anche la cittadinanza onoraria e una targa d’argento del Presidente della Repubblica quale speciale riconoscimento. A lui è stata consegnata la metà dell’incasso della serata. Servirà all’acquisto di una marimba, strumento indispensabile per una classe di percussioni. L’altra metà è stata destinata alla Cefa Ong, associazione non governativa che in Tanzania ha realizzato una centrale di produzione e commercializzazione del latte, impiegando 180 allevatori locali. Al progetto collaborano due giovani, coraggiosi volontari jesini, Eleonora Battistelli ed Emanuele Pagani. Non erano presenti, ma sarebbero stati ben lieti di ricevere il dono. Il denaro sarà utilizzato per il sostentamento, durante l’anno scolastico, di oltre duemila bambini orfani. La manifestazione, a cui aveva assistito con il sindaco di Jesi ed altre autorità regionali anche il Vescovo, mons. Gerardo Rocconi, si è protratta oltre “le ore canoniche”. E’ stata presentata, in simpatia da Antonio Stornaiolo; in bellezza e grazia da Barbara Capponi, spesso valletta di altri importanti eventi nelle Marche, quali il “Premio Postacchini” di Fermo. Potenzialità da rivelare Già si sta pensando alla prossima edizione. Nel cuore della Vallesina Jesi, come ha mostrato Gianni Rossetti nel documentario proiettato su grande schermo, dagli anni ’60 ad oggi ha fatto passi da gigante, sempre più consapevole della sua vocazione industriale, agricola, artigianale, artistica; della ricchezza delle sue risorse economiche ed umane, delle sue potenzialità da rivelare e rendere fruttuose. Servizio Ubaldi fotovideo 7 Vallesina 2 Luglio 2006 Padre Armando Pierucci Cittadino onorario di Maiolati Fotoservizio Beatrice Testadiferro “L a vostra onorificenza, signor sindaco e signori consiglieri, mi riporta indietro negli anni per trovare una spiegazione. Perché mai ho trovato tanta generosità qui nelle Marche? Perché la terra dove sono nati, cresciuti, hanno lavorato, amato, sofferto, dove sono sepolti i miei genitori, vuole onorarmi? La mia mente va a 71 anni fa, quando mio padre era morto da due mesi e a mia madre, nella sua tragedia, non sgorgò il latte per nutrirmi. Caterina, una donna che abitava alle Moie, nella prima casa della via che va al fiume mi allattò…Poi fui portato in ospedale a causa di un’ernia e in quei giorni un prete si avvicinò a mia madre e le disse: “Questo bambino sarà un grande…”. Infatti, dopo la generosità di mia madre, di Caterina, dei medici di Jesi, dei Giacani delle Pantiere, ho trovato la generosità dei frati, di tanti insegnati di musica, dei colleghi e degli allievi del Conservatorio di Pesaro dove ho insegnato. E così, una volta in Terra Santa, attraverso la musica, mi son messo a fare come Caterina o come zia Agnese o come zio Edmondo che hanno sempre fatto tanto del bene. Quello che io ho fatto in Terra Santa è quel poco di bene che tanti, molto più e meglio, hanno fatto a me. Io ho semplicemente cercato di imitare e continuare quello che ho visto fare, fin da bambino, nel Comune di Maiolati Spontini… Sono io che dovrei dare un’onorificenza a voi e al popolo del Comune di Maiolati, perché da voi ho imparato. Accontentatevi della gratitudine mia e di coloro che, con me e come me, cercano di portare a Gerusalemme un po’ di Maiolati Spontini”. di solidarietà in una terra, la Terra Santa, in cui la lotta sembra non aver fine. Il lavoro di Padre Armando, infatti, ha ricordato il consigliere Franco Cascia che ha visitato la scuola Magnificat di Gerusalemme, è proprio un segno di speranza e di condivisione tra bambini ed insegnanti delle diverse etnie e religioni che insieme studiano e suonano. Intorno all’opera di Padre Armando c’è stata la sensibilizzazione del “Premio Vallesina” e della cittadinanza di Maiolati: un contributo di tremila euro, infatti, è stato consegnato a Padre Armando dal dott. Sergio Cascia, ex sindaco e rappresentante della compagnia teatrale “La Callarola” di Moie quale sostegno concreto ai progetti del religioso così tanto legato a Moie. Alla cerimonia hanno partecipato i familiari di Padre Armando, il superiore provinciale dei Frati Minori, Padre Ferdinando Campana, il parroco e l’ex parroco di Moie, Così Padre Armando Pierucci si è rivolto ai numerosi presenti nella sala consiliare di Maiolati dove, domenica mattina, 25 giugno, ha ricevuto la pergamena della cittadinanza onoraria ed ha firmato il registro dei cittadini onorari. Una occasione di festa e soprattutto di speranza e solidarietà. Il sindaco Giancarlo Carbini, nel suo saluto iniziale, ha ripercorso i momenti che hanno portato il Consiglio alla decisione del conferimento ed ha ringraziato Padre Armando per la sua testimonianza di pace e don Gianni Giuliani e don Aldo Anderlucci, l’assessore di Maiolati Sandro Grizi ed i consiglieri comunali, il consigliere regionale Raffaele Bucciarelli, il presidente ed il segretario del “Premio Vallesina”, Gianluca Fioretti e Nicola Di Francesco, il giornalista Rai Vincenzo Varagona, l’artista Alessandro Flaminio e l’imprenditore Vincenzo Cascarano che ha promosso l’iniziativa “Pace in Terra Santa e nel mondo”. Nel pomeriggio Padre Armando, organista e compositore tra i più grandi in Europa, ha suonato l’organo Callido della chiesa di Santo Stefano a Maiolati offrendo un grandioso concerto nel quale ha addirittura improvvisato un brano sul motivo, richiesto dal pubblico, “Tu scendi dalle stelle”. La serata si è conclusa a Moie con la voce di Renzie Mensah, principessa del popolo Fanti del Ghana, che, accompagnata al piano dal maestro Alfredo Matera, nell’abbazia Santa Maria, ha proposto un coinvolgente concerto. Alle Terme imperiali di Caracalla Il fascino de “La Vestale” di Marco Palmolella “L a Vestale” di Gaspare Spontini e Salvatore Viganò ha inaugurato, sabato 24 giugno, la Stagione di Opere e Balletti alle Terme imperiali di Caracalla del Teatro dell’Opera di Roma: un evento straordinario che di fatto ha dato l’avvio alle celebrazioni per il bicentenario de “La Vestale”, un ap- puntamento particolarmente significativo per l’arte musicale di Spontini. Per chi non pratica la storiografia spontiniana c’è da dire che nel 1818 Salvatore Vigano creò un “Gran ballo tragico” utilizzando sia la vicenda, sia il titolo, sia le musiche de “La Vestale” di Spontini, con aggiunte di altre tratte da produzioni di Ludwig van Beethoven e Gioacchino Rossini. Con “La Vestale” di Vigano, interpretata nel 1818 da Antonia Pallerini, la musica di Spontini entrava per la prima volta al Teatro alla Scala. Su queste premesse Beppe Menegatti, marito e primo collaboratore di Carla Fracci, ha voluto riportare il capolavoro spontiniano all’attenzione del grande pubblico in un contesto naturale, la Roma vera di imperatori, generali e vestali. Nel 1954, ne “La Vestale” di Maria Callas, Beppe Menegatti era assistente alla regia di Luchino Visconti, mentre la bambina Carla Fracci era ballerina nel corpo di ballo. Car- la Fracci fu splendida protagonista ancora ne “La Vestale” filologica di Riccardo Muti, nel 1993, quindi la proposta è giunta da una coppia che, oltre allo studio e alla ricerca personale, poteva contare su esperienze e modelli di assoluto valore già collaudati. Beppe Menegatti, particolarmente felice dopo il successo della Prima, al termine dello spettacolo ha dichiarato che già da “La Vestale” del 1954 era vivo in lui il desiderio di recuperare questa produzione di Salvatore Viganò, tenendo conto sia del libretto di Etienne de Jouy, sia della musica di Spontini. L’argomento è noto: Decio (Licinio) ritorna a Roma, nel Foro, dopo la vittoria nelle Gallie; Emilia (Giulia) lo premia; tra i due nasce l’amore. Dopo la sortita nel tempio di Vesta di Decio-Licinio, con il fuoco sacro che si spegne mentre i due giovani si aprono all’amore, c’è l’epilogo, tragico, con la morte dei due amanti: Emilia sepolta viva, Decio ucciso dalle guardie. Spontini amava il lieto fine, mentre con Salvatore Viganò la tragedia si consuma fino in fondo. Lo spettacolo di sabato scorso a Roma è stato grandioso: lo scenario naturale delle Terme ha conferito un’ambientazione straordinaria e magica, a due passi dal Colosseo e dal Circo Massimo,sembrava di vivere in diretta un fatto di cronaca di duemila anni fa. Le musiche spontiniane utilizzate erano tra le più note, le danze del primo e del terzo atto, la sinfonia, la Marcia Trionfale, nota come Allegro marziale; l’Inno Matutino e Inno alla Sera, quest’ultimo più volte ripreso con un sapiente gioco di luci che si intersecavano con le coreografie. Straordinaria, oltre all’ideazione, la regia di Beppe Menegatti e l’esperienza di Carla Fracci, Gran Vestale; ma meritano una segnalazione anche le scene e i costumi di Elena Mannini che, come Liliana Cavani nel 1993, è arrivata, con grande e piacevole effetto, a proporre anche militari “napoleonici” con feluca e stivali posti accanto ad altri personaggi nei costumi classici. Le coreografie sono state realizzate da Paul Chalmer e la direzione musicale affidata al bravissimo Marcello Rota. Accanto alla Fracci hanno ballato Gaia Straccamore, Igor Yebra, Fabio Grossi ed uno stuolo di Vestali ed altri personaggi di contorno, necessari però alla grandiosità del tema e della scenografia. Lunghi applausi e grida di compiacimento hanno salutato le più belle coreografie sostenute dalle musiche di Spontini, sia durante la recita, sia alla fine dei due tempi. Soddisfazione per lo splendido spettacolo è stata espressa da Menegatti e dalla étoile Fracci; dal Sovrintendente Francesco Ernani e dal direttore musicale Gianluigi Gelmetti. (foto Corrado Maria Falsini) Al museo diocesano Tornati i re d’Israele H anno fatto ritorno alla loro sede di origine le dodici statue lignee dei re d’Israele. Dopo il restauro durato circa un anno presso il laboratorio di Nino Pieri ad Urbino e grazie al contributo erogato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, finalmente tornano a risplendere negli spazi museali dell’ex seminario vescovile i dodici esemplari biblici. Di autore ignoto del sec. XVIII, alte circa 80 cm. ciascuna e completamente dipinte di un bel nero inten- so, alcune statue rappresentano i re in abiti civili, la maggior parte invece li riproduce con armi e clami militari, alla foggia dei soldati romani. Essi si atteggiano secondo movenze tipiche e un po’ manierate di gusto tardobarocco; in cui non viene meno una certa ricercatezza formale e una cura attenta nella resa del dettaglio plastico, senza che ciò gravi sulla componente più squisitamente espressiva, o meglio declamatoria, che caratterizza ogni singola figura. Jesi 2 Luglio 2006 9 Valeria Moriconi Nel baleno di uno sguardo… Fotoservizio Paola Cocola A perta fino al 2 luglio la mostra del fotografo Sandro D’Ascanio, dedicata a Valeria Moriconi nell’anniversario della sua morte. Inaugurata il 15 giugno alla Salara del Palazzo della Signoria, la mostra costituisce una preziosa opportunità per rievocare “un’attrice che arricchisce - scrive Emilio Pozzi - con la galleria delle sue interpretazioni, al livello più alto, il teatro delle donne del ventesimo secolo”. Gli ottantacinque scatti di Sandro d’Ascanio - bravissimo nell’acciuffare Valeria nei singoli attimi, irripetibili e irreversibili, di più alta manifestazione della sua passione teatrale - ponendoci in un dialogo muto con lei, colgono stati d’animo che appartengono sì ai personaggi di opere teatrali ma, anche se durano una frazione di secondo, ci aiutano a ritrovare il baleno di uno sguardo che in tanti hanno conosciuto fuori scena, nel privato, a tu per tu…”. Lo stesso che ritroviamo nelle immagini riproposte - nell’ambito della mostra stessa dal filmato “La signora del palcoscenico” - girato nel 1992, della serie “Ritratto d’autore”, prodotta da Damiano Tavoliere, noto regista televisivo. In esso l’attrice jesina si racconta nella sua casa di Roma, e lo fa in modo amabile, lievemente nostal- gico ed ironico, svelando una personalità aperta, moderna eppure ancorata ai valori e agli ideali di sempre. Un filmato di circa un’ora, a cui abbiamo rubato i flash più significativi… “Sono arrivata al Teatro per caso …certamente non sono stata uno stinco di santo, ma non ho mai ceduto a certi pedaggi per sfondare nel cinema…la platea, mentre recitavo, era per me un buco nero…però, alla fine dello spettacolo, mi sentivo in pace con me stessa… la mia era una famiglia ‘piccola’ e io invece amo tanto stare tra la gente… per fare questo mestiere bisogna essere un po’ pavoni, bisogna coprirsi di una patina diversa da quella della gente che sta in giro…le serate non sono tutte uguali: alcune sono stupende, altre cariche di tensione…io sono timida ma sul palcoscenico riesco a parlare, ad esprimere quello che ho dentro alla gente… anzi, più gente c’è più sento di aver bisogno che questa ‘creatura’ mi ami per sempre…la timidezza mi prende in strada, al ristorante, quando sono borghese…ma sul palcoscenico sono una ‘bestia’…il palcoscenico è terribile perché il pubblico Come si combatteva il caldo L’estate jesina del tempo che fu di Giuseppe Luconi I li antenati di Jesi-estate. Ovvero Jesi-estate di una volta. Cosa facevano i vecchi dei nostri vecchi nei mesi caldi per combattere l’afa e occupare il tempo libero nelle serate col termometro sopra i trenta gradi? Anche da queste parti, in tempo di calura, c’era chi aveva da risolvere l’angoscioso interrogativo: si va al mare? o al monte? Fa più chic il tipo da spiaggia, con la paglietta e il salvagente? O il grimpeur d’alta quota, con zaino e piccozza? In realtà, per la più parte degli jesini l’estate era solo la stagione del sole in cui si cercava, insieme al refrigerio, di dimenticare le privazioni e le amarezze della vita, cogliendone il lato migliore e più a buon mercato. Angelo Ciuffolotti raccontava che agli inizi del secolo gli artigiani di via Roma, di giorno uscivano dalle botteghe a lavorare sulla strada, all’ombra delle case. E che spesso al picchiare dei martelli, al raschiare delle seghe, al fruscio delle pialle si accompagnava il canto degli artigiani. G capisce subito se quell’attore è avaro o generoso…cosa c’è di più bello di un attore che trasmette le cose solo con il suo corpo, con i gesti, gli sguardi… Il mio mondo è stato caratterizzato da incontri straordinari, irripetibili…per esempio, Eduardo…tutti dicevano di lui che era scorbutico, esigente…a me ha regalato la dolcezza: il giorno in cui compivo vent’anni , irruppe sulla scena mentre recitavo per regalarmi una rosa…”. Oltre al filmato di Tavoliere, completa la manifestazione un bellissimo collage redatto da Franco Cecchini composto da alcuni video che, partendo dal giorno del funerale, ripercorrono a ritroso le tappe più significative di alcuni momenti trascorsi dall’attrice a Jesi; e da spezzoni di suoi spettacoli tenuti al Pergolesi. Nella foto, del 15 giugno scorso, Glauco Mauri mentre, nel ricordo di Valeria Moriconi, interpreta il monologo tratto da “La Tempesta” di Shakespeare. Inaugurato sabato scorso alla Torre Nuovo Centro di pronta accoglienza I l sindaco Fabiano Belcecchi ha inaugurato sabato scorso, 24 giugno, in via Torre il nuovo Centro di pronta accoglienza per adulti con urgenti bisogni di alloggio. Sono intervenuti alla cerimonia, tra gli altri, il vescovo Mons. Gerardo Rocconi, l’assessore ai servizi sociali Paolo Cingolani, il presidente della Caritas don Nello Barboni, autorità militari ed i rappresentanti della cooperativa che gestirà la struttura. Il nuovo Centro di prima accoglienza, ricavato negli spazi dell’ex scuola materna, consentirà di ospitare una decina di persone in evidente difficoltà di reperire un alloggio, per un periodo massimo di quaranta giorni ciascuna, versando una quota simbolica di quattro euro a notte. L’obiettivo è quello di dare una sistemazione, pur provvisoria, ai senza fissa dimora, ai migranti e a tutti coloro in cerca di occupazione. (Foto Maurizi) Le “Tabulae” della Fondazione Nella biblioteca federiciana di Augusta Franco Cardinali E dite dalla Fondazione Federico II Hohenstaufen e a breve distanza l’una dall’altra sono apparse le Tabulae n. 34 e n. 35; diario di bordo e testimonianza delle sempre numerose attività svolte dalla Fondazione. Come le precedenti, raccolgono documenti di studio e ricerca dedicati a Federico II, arricchendo quella che si va costituendo come una enciclopedia federiciana molto vasta e in continuo accrescimento. Le Tabulae n. 34 riportano i testi di sei conferenze tenute dall’aprile al novembre 2005 in sedi diverse, a Jesi e in Ancona, più due saggi inviati dal prof. Wolfgang Stürner e dal prof. Franco Fornari. Il primo compendia una relazione su “Federico II Re di Gerusalemme”, tenuta a Bari in occasione delle “XIV Giornate normanne sveve”; il secondo, di considerevole estensione, presenta un argomento che la Fondazione auspica di poter ulteriormente trattare anche in altra appropriata sede: “Assisi: la presenza di Federico II nei luoghi della spiritualità francescana”. Presentano inoltre, nell’introduzione, un ricordo del prof. Raffaele Molinel- li, già presidente del Comitato Scientifico e autore del saggio ‘Jesi, città regia’: “una voce tra le più alte e nobili del panorama culturale non solo jesino”, lo definisce il prof. Franco Brinati. Oltre ai saggi sopra ricordati sono pubblicati i testi della conferenza di Hubert Houben, “Anticristo o novello Messia? Il mito di Federico II”; quello di Mario Bernabò Silorata, “Federico II e il regno di Arles”; quello di. Alfredo Salerno, “L’apertura del sarcofago di Federico II: indagini biometriche”; quello di Franco Russo “Federico II e le donne”. La varietà degli argomenti trattati e le immagini inserite rendono invitante e gradevole la lettura. Le ultime pagine sono occupate dalla rubrica “…Chi era?” a cura di Bern M. Seilor e dedicata a un ribelle avventuriero, Ranieri di Manente. Supplemento delle Tabulae è il Notiziario della Fondazione “De rebus actis” che illustra, con un’ampia documentazione fotografica, le manifestazioni e i premi istituiti nel nome di Federico II durante il 2005. Di stimolante interesse è la rubrica libraria di Franco Brinati “Lo scaffale di Pier Delle Vigne”. Sempre più ampia dunque è l’indagine intorno all’imperatore svevo, ma altro certo resta da dire. Non mancheremo di considerare più oltre i contenuti delle successive Tabulae. Federico II continuerà ancora a stupirci. Ricordava pure i dopocena di via Monte Tabor, dove la gente si radunava in circolo per ascoltare il canto di Lucia, una bella ragazza di sedici anni dalla voce d’angelo: “E fugge la bellezza, / la giovinezza non torna più: / il tempo che passò senza l’amore / non tornerà, non tornerà più”. Jesi-estate dove e come? Per molti capifamigliajesini del tempo l’interrogativo non si poneva, presi com’erano da tutt’altri problemi. O comunque, se riuscivano a tenere il conto dei pasti senza particolari affanni, verosimilmente preferivano il passatempo buono per tutte le stagioni, quello del dopocena attorno ad un tavolo d’osteria per una partita a briscola e tressette con gli amici. E il solito quartino: così, tanto per tenersi su. Ma non c’erano solo le osterie. Frequentati erano anche i caffè, che d’estate cercavano di tenere il passo del più intraprendente locale cittadino, meglio noto come Caffè Checca. «L’estate è giunta soffocante più degli altri anni - diceva una reclame del 1909 - e chi volesse provare un po’ di sollievo all’afa opprimente vadi (sic!) al Caffè e Biliardo Sparaciari,via Garibaldi 4, ove troverà le migliori bibite rinfrescanti, birra, gassosa al ghiaccio...». Una quindicina d’anni dopo, sempre in piena calura, lo stesso caffè (che intanto s’era ribattezzato Eden Sparaciari) faceva sapere che nei suoi locali tutti i sabati e tutti i lunedì si dava un «gran soirèe danzante» e tutte le domeniche offriva un «programma estivo con sceltissima musica». Ma le vere novità, le sorprese arrivavano da fuori, dalle cosiddette compagnie di giro. Intrattenimenti di stagione, popolari ma talvolta anche d’elite, o presunti tali: per gente che poteva permettersi questi ed altri diversivi senza il pericolo di ritrovarsi sul lastrico dalla sera alla mattina. Per un certo tempo furono di moda le serate al «padiglione Iris» che, più semplicemente, era il giardino delle Poste (per capirci meglio , il cortile del Palazzo dei Convegni). Nell’estate del 1906 vi agì per più sere la «rinomata compagnia di varietà» di Adriano De Censo. Nello stesso periodo era presente a Jcsi l’invenzione dei Lumiere. La sera del 15 luglio, dopo il tramonto in piazza dello Statuto (la piazzetta delle Grazie) «rappresentazione del grandioso cinematografo europeo: la fotograf ìa animata». (1 – continua) 10 Jesi e Vallesina 2 Luglio 2006 Viaggio nelle cronache Da una settimana all’altra La scomparsa del prof. Giuseppe Grechi Dalla Provincia: un portale per cittadini e associazioni Per l’autotrasporto delle merci in conto terzi Nel pomeriggio di domenica scorsa, 25 giugno, è deceduto all’ospedale di Jesi il prof. Giuseppe Grechi, ginecologo per molti anni primario del reparto di ginecologia e ostetricia presso il nostro ospedale (oltre 33 mila interventi chirurgici). Aveva 74 anni. “Desidero esprimere il più sentito cordoglio della città per la scomparsa del professor Giuseppe Grechi, una autentica icona della sanità. – ha dichiarato il sindaco Fabiano Belcecchi - Credo che in ogni famiglia di Jesi la notizia della morte del professor Grechi abbia suscitato una qualche emozione, evocando il ricordo di una nascita o comunque di un intervento. Medico scrupoloso e sempre animato da un alto senso del dovere, nei lunghi anni trascorsi alla guida del reparto di ostetricia e ginecologia Grechi ha saputo coniugare al meglio grande professionalità e profonde doti umane, facendo parte a pieno titolo di quella straordinaria generazione di primari che hanno dato lustro e prestigio all’ospedale di Jesi e soprattutto offerto ai cittadini un punto di riferimento importante nei momenti più delicati e difficili. Sono certo – ha concluso il sindaco - che la sua limpida testimonianza di primario e di uomo resterà nel tempo un esempio per i giovani che si avvicinano al mondo della medicina”. “Ho avuto la fortuna e l’onore di conoscere l’uomo, ma anche il privilegio di apprezzare il professionista – ha detto il dott. Gaetano Martini, presidente di “Villa Serena” - A Villa Serena, il prof. Grechi ha dato prova ulteriore delle sue straordinarie qualità ed ha lasciato un segno indelebile delle sue eccellenti doti umane e di medico. Esprimo, pertanto, il mio personale cordoglio e quello di tutta la clinica, che si stringe alla famiglia in questo drammatico momento”. Il 5 febbraio scorso a Poggio San Marcello il prof. Grechi aveva ricevuto (nella foto) un significativo riconoscimento in occasione della “Giornata per la vita”. La Provincia di Ancona estende la sua rete informatica, potenziandola e riqualificandola. Dell’opera di riprogettazione e miglioramento dei portali comunali web per avvicinare i cittadini alla pubblica amministrazione attraverso la rete, si è parlato nel corso del convegno dal titolo “Pannet – Provincia Ancona Network”, che si è tenuto venerdì 23 giugno a “Villa Salvati” di Monte Roberto. Dopo il saluto del presidente Enzo Giancarli e del sindaco Renato Zuccaro, l’assessore provinciale all’Informatizzazione e Rete Telematica, Lorenzo Catraro (nella foto) ha relazionato su “l’azione della Provincia a supporto dei Comuni del territorio”. Viene offerta ad associazioni ed aziende – ha spiegato - la possibilità di avere uno spazio proprio all’interno dei “siti” comunali e sfruttare così le potenzialità derivanti dal progresso della tecnologica informatica. Sono intervenuti Claudio Lumachini, Daniele Terenzi, Diego Belardinelli e Luigi Romagnoli. La Provincia ha pubblicato il bando per il conseguimento dell’attestato di idoneità professionale per l’autotrasporto di merci in conto terzi. Per notizie e moduli rivolgersi all’Unità Operativa Trasporti della Provincia, Ancona (via Palestro, 7) tel. e fax 071.5894310, e-mail: [email protected]. Domande di ammissione entro il 17 luglio. La vertenza tra giunta e dipendenti comunali Piu’ di 150 presenze, mercoledì 21 giugno, all’assemblea generale dei dipendenti del Comune di Jesi. Nell’occasione, Cgil, Cisl, Uil ed Rsu hanno illustrato lo stato delle relazioni con l’amministrazione comunale e le ragioni che hanno indotto a riprendere il percorso conflittuale sospeso dal mese di febbraio scorso. Al termine del dibattito, l’assemblea ha dato mandato ai sindacati “di porre in essere tutte le iniziative ritenute idonee a concretizzare l’azione di lotta”. In particolare l’assemblea ha impegnato l’intero movimento sindacale, fra l’altro: ad illustrare più compitamente ai gruppi consiliari le ragioni del contendere; a sollecitare l’insediamento della commissione paritetica istituita per il recupero del benessere organizzativo; ad organizzare scioperi cominciando con due ore durante la seconda decade di luglio. A tali iniziative il sindacato ha aggiunto l’invito al blocco generalizzato dello straordinario per tutto luglio. Un messaggio sempre nuovo Passata è la tempesta… Dopo il cattivo tempo, il sereno: sulla volta del cielo, che sta via via recuperando il suo azzurro trasparente, si proietta la scia magica dell’arcobaleno con la sua combinazione di colori e soprattutto con il suo messaggio: il messaggio della speranza, buono per tutti e per tutte le stagioni. Qui, l’arcobaleno fotografato da Anna V. Vincenzoni, alle ore 18,30 del 5 giugno scorso dal viale don Minzoni (g.l.) La cerqua C’era ‘na cerqua dietro casa mia piena d’uccelli e c’avêa cent’anni; a primavera te mettêa allegria, te facêa dimentigà l’affanni. E po’ de notte ‘n vecchio barbagianni da sempre me tenêa compagnia e m’aiudava a famme score via i pensieri brutti, i disinganni. Nozze d’oro Agnese, Sara, Francesco, Irene, Chiara, Giovanni, Lorenzo, Letizia, Francesco, Michele e Caterina, insieme ai loro genitori, abbracciano nonna Mariella e nonno Gigetto che, sabato 17 giugno, hanno celebrano il loro cinquantesimo anniversario di matrimonio. Li ringraziano per la loro sempre giovane sapienza, per il loro essere a fianco di ciascuno in modo discreto e rispettoso, per il loro esempio di amore reciproco e di dedizione verso gli altri. Voce della Vallesina si unisce agli auguri per questa lieta ricorrenza. Cupramontana Festa dei cinquantenni di Cristiana Simoncini Domenica 25 giugno a Cupramontana tutta la classe 1956, formata da 71 residenti e 30 non, si è data appuntamento per festeggiare la loro prima metà di secolo. La festa è cominciata con la Santa Messa a San Lorenzo, celebrata da don Maurizio Fileni, per poi proseguire nella sala consiliare del Comune dove il sindaco ha consegnato una targa ricordo nominativa a tutti i partecipanti. Prima di consumare il pranzo, con tanto di musica dal vivo e ballo, i nostri cinquantenni si sono ritrovati tutti in piazza per un aperitivo. Bella iniziativa, questa di festeggiare l’annata, che anche a Cupramontana è molto sentita e partecipata, come si può leggere da un verso della poesia che questi baldanzosi cinquantenni si sono dedicati: “A Cupramontana, ora i cinquantenni si son ritrovati e dopo tanto tempo riabbracciati. Che importa se mezzo secolo è passato quando il cuore è sempre spensierato!”. (foto Lucio Coppari) Ma c’è stada ‘na grossa società ch’avêa comprado ‘l campo ndocche stava e siccome a lora jé ‘mpicciava ha fatto ha fatto, l’ha fatta seccà. Ce fa le case, c’ha tanti progetti, m’adesso semo tutti più poretti. Lucio Longhi Uno di due o due di uno…? (g.l.) Un quiz tutto da indovinare, buono magari per occupare una manciata di minuti negli ozi estivi, al fresco delle fresche frasche delle alte quote o sotto l’ombrellone delle assolate spiagge adriatiche. Il quiz potrebbe intitolarsi: “Uno di due o due di uno…?”. Per il corso di Jesi: nell’obiettivo della digitale: lui, l’amico dell’uomo? o loro, gli amici dell’uomo? Un movimento distratto del capo e l’occhio s’inchioda su queste immagini insolite. Dieci secondi per indovinare: si tratta di un cane vanitoso (prima foto) che si specchia nella vetrina di Bardi o sono due cani che fanno conversazione? Si tratta di un cane riflesso nella vetrina (seconda foto) quello che si spilla il passeggio del corso o sono due cani? (foto Paola Cocola) 12 Jesi e Vallesina 2 Luglio 2006 Pianello Vallesina Ponte Magno e il grano di Cristiana Simoncini L’ associazione “Mille Lu ci… e l’altro” di Pianello Vallesina ha deciso di or ganizzare, in collaborazio ne con i Comuni di Monte Roberto e Castelbellino, del Cis e della Provincia di An cona, la festa “Ponte Magno e il Grano”. L’idea è nata con l’intento di far riscoprire e valorizzare la secolare tradi zione della coltivazione del grano, la risorsa economica più importante per l’inte ra Vallesina e in particolare della sua pianura. La festa, che durerà due giorni, sabato 1 e domenica 2 luglio, con stand gastro nomici a base di prodotti tipici ed artigianali, musica, balli e folklore, sarà prece duta da un convegno, alle ore 9.30, presso la sala con vegni del ristorante “Ponte Magno”, dal titolo “Il Gra no e la dieta quotidiana”. Il convegno prevede i saluti delle autorità presenti e le relazioni dello storico Ric cardo Ceccarelli, della dott. ssa Graziella Picchi, docente di sociologia rurale, del prof. Rodolfo Santilocchi, del l’Università Politecnica delle Marche, e del prof. Franco Falcetta. Sarà anche presen te la campionessa mondiale di scherma Valentina Vez zali. Durante le giornate della fe sta, inoltre, si potrà ammira re la mostra delle macchine agricole antiche e moderne. Saggi di fine anno all’Astralmusic Musica e canto a Castelplanio di Simone Sebastiano S abato 24 e domenica 25 giugno, presso la sala polivalente del Co mune di Castelplanio, si sono tenuti i saggi di fine anno scolastico dell’as sociazione Astralmusic. La prima sera era dedicata esclusivamente alla musica ed al canto con i bambini, ra gazzi e ragazze della scuola di musi ca Astralmusic. La scuola, sorta quest’anno, ha avu to subito un grande successo grazie anche ai maestri di musica che, oltre alla qualità dell’insegnamento, vi si dedicano con vera passione. Sono stati organizzati anche corsi avanza ti di canto con la cantante dei Matia Bazar Roberta Faccani. La promes sa del presidente dell’associazione, Giordano Tittarelli, è che il prossimo anno questi corsi con gente famosa in ambito musicale saranno di più. Questo per garantire un contatto con il mondo dello spettacolo, per far conoscere agli allievi la realtà del l’ambiente, dei sacrifici e delle gioie, della voglia di suonare o di cantare per se stessi e per tutti gli altri, dei suggerimenti da apprendere da chi la gavetta l’ha fatta ed esperienza ne ha accumulata. La seconda serata è stata in onore del ballo. Dal flamenco alla danza del ventre con le ballerine della scuola di danza “Mirra” di Noemi Donati, la cui passione per la danza orienta le l’ha spinta ad aprire scuole a Ca stelplanio e a Senigallia. Durante la serata i fascinosi balli sono stati ese guiti dalle ragazze delle due scuole, a cominciare dal corso base fino al più avanzato, accompagnati via via dagli applausi del pubblico presente in sala. A San Vittore alle Chiuse La “Bottega del Gentile” N Articoli - Arredi - Statue - Icone - Quadri - Paramenti sacri Santina Buoncompagni Tuniche ed oggetti per Comunioni - Cresime - Nozze - RIcordiamo, inoltre il nostro servizio “cortesia” riservato al clero, che consiste nel recapito a domicilio delle merci ordinateci e che verrà effettuato nel primo e terzo lunedì di ogni mese, completamente gratuito. ANCONA Via Matteotti 9 tel e fax 071.201297 e-mail [email protected] SENIGALLIA Via A. Costa 27 tel e fax 071.60597 e-mail [email protected] el pomeriggio di Mario Mingarelli. La venerdi 23 giu “Bottega del Gentile” si gno, nell’ex mulino di pone come promozio San Vittore alle Chiuse ne del territorio, valo l’assessore regionale al rizzando tipicità locali Turismo, Luciano Ago già conosciute, ma an stani, ha inaugurato la che prodotti meno noti “Bottega del Gentile”, la come il miele di mon prima struttura del ge tagna, la lonza di fico o nere nel territorio del addirittura le mela del la Comunità Montana Papa, recentemente Esino-Frasassi. Erano riportata in auge dalla presenti, fra gli altri, il Confederazione Ita presidente della Comu liana Agricoltura delle nità Montana, Fabrizio Marche, in collabora Giuliani e il presidente zione con il GAL Colli del Consorzio Frasassi, Esini-San Vicino. Sabato 8 al Palazzo della Signoria Lirica e musica nella corte A cura della Compagnia del l’Arco, sabato 8 luglio alle ore 21,15 in programma liriche e mu sica nella corte del Palazzo della Signoria. Anna Rizzitelli e Rosella Ravasi leggeranno poesie di Saffo, Emily Dickinson, Maria Luisa Spa ziani Alda Merini e Joyce Lussu. Alla chitarra Massimo Agostinel li, adattamento e regia di Sandro Franconi. Ingresso gratuito. Even tuali offerte saranno devolute al progetto Tanzania del Cefa di Bo logna. La serata è promossa dalla sezione di Jesi della Fidapa (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari). La Fidapa, associazione senza scopo di lucro, si propone di contribuire a migliorare la condi zione delle donne e dei minori, of frire loro più opportunità di lavo ro e di conoscenza, contribuire al diffondersi di una mentalità aperta ed egualitaria per i loro diritti. In piazza Spontini dal 6 luglio Torna il mercatino dei bambini Organizzato dalla Consulta per la Pace, dall’associazione turistica Pro Jesi e dalla Circoscrizione Cen tro, torna il mercatino dei bambini. Come negli anni passati, alle ore 18 di tutti i giovedì del mese di luglio, il mercatino si svolge a Jesi su tutta la piazza Spontini con quaranta “banca relle” dove i ragazzi della scuola del utilizzato anche da più ragazzi. An l’obbligo possono vendere libri, gio che quest’anno, la somma raccolta cattoli, fumetti ed altri oggetti usati o attraverso le quote di iscrizione verrà costruiti esclusivamente da loro. devoluta a favore del progetto edu La quota di iscrizione per ogni mer cativo per l’infanzia e l’adolescenza cato (tre euro) comprende l’utilizzo “L’angolo dei sogni”, promosso dal di un banco, messo a disposizione Collettivo Donne di Matagalpa (Ni dall’organizzazione, che potrà essere caragua). 13 Varie 2 Luglio 2006 Un audiovisivo da un’idea dell’Avis di Jesi Solidarietà e cultura della donazione di Paolo Marcozzi L unedì scorso, 26 giugno, in An- mio di Jesi, della Giunta Regionale Mosca e Aldo Regini. La realizzaMatteotti Giacomo (continua dal numero scorso) Affercona, nel palazzo della Regione Marche-Assessorato alla Sanità e zione, con la tecnica del cartone matosi come esperto di problemi amministrativi e come Marche è stato presentato l’audio- del Centro Servizi per il Volonta- animato, è stata curata dalla Scuola tecnico del riformismo, in qualità di deputato (1919) fu visivo “Dono anch’io, solidarietà e riato di Ancona. Al progetto hanno Comix di Jesi. Nel video si muovotra i non molti socialisti in grado di discutere i problemi cultura della donazione”, ricavato partecipato anche le Avis comunali no due ragazzi italiani, di cui uno generali del paese. Rieletto nel 1921, si schierò con la cor- da un’idea dell’Avis di Jesi, coadiu- di Cerreto D’Esi, Fabriano, Genga, adottato in un paese africano, che rente riformista del PSI, diventando (ottobre 1922) segre- vata dall’Avis provinciale di Anco- Maiolati Spontini, Sassoferrato e parlano fra di loro non solo dei tario del nuovo partito socialista unitario, costituito dai na. Serra San Quirico, nonché l’Aido problemi del terzo mondo, ma anriformisti espulsi dal congresso di Roma. Cogliendo il pe- “Il video – ha spiegato Sandro Bril- di Fabriano, Jesi e Moie e l’Admo che della solidarietà legata alla doricolo dell’ascesa fascista, combatté con coraggio il partito li, presidente dell’Avis jesina- è de- Regione Marche e Fabriano. nazione degli organi, del sangue e di Mussolini e fu più volte oggetto di violenza. La sua op- stinato a promuovere la cultura e “Il progetto è stato diretto da Stefa- del midollo osseo”. posizione culminò nel discorso del 30 maggio 1924, in cui la solidarietà della donazione ed è no Fenuccio e dagli alunni del cor- Il video sarà distribuito nelle scuodenunciò le intimidazioni e i brogli elettorali dell’aprile e stato realizzato grazie al contributo so di animazione della Scuola Co- le in occasione delle visite annuali in seguito al quale fu ucciso da sicari fascisti. Il delitto, di della fondazione Cassa di Rispar- mix di Jesi, Luca Barbera, Manuela effettuate dai responsabili dell’Avis. cui Mussolini si assunse la responsabilità politica e morale, suscitò la sterile protesta antifascista dell’Aventino. A Cupramontana fino al 15 luglio E’ la via principale della città, il salotto serale della passeggiata. Già Borgo Terra Vecchia, Via Farnesia (dal Cardinal Farnese), Via Sabella (dal Cardinale Sabelli), Corso Vittorio Emanuele (II, re d’Italia). E’ marketing multimediale Mastella (Via, da Via Garibaldi a Via Bersaglieri) In fondo alla via, ai piedi delle scalette, prima di Via Garibaldi, c’era la fonte che portava lo stesso nome (nella foto, di A.Rossetti). Antologica di Giò Piattella di Cristiana Simoncini Mastella (Vicolo, da Via Bersaglieri a Via Mastella) Vedi Via Mastella. Mattarella Piersanti (Via, strada senza sbocco da Via Pio La Torre) (Castellammare del Golfo 1935, Palermo 1980) Figlio di Bernardo Mattarella, uomo politico della Democrazia Cristiana, e fratello di Sergio Mattarella, crebbe con istruzione religiosa, studiando dai Gesuiti. Si dedicò alla politica nella Democrazia Cristiana; fra i suoi ispiratori ci fu Giorgio La Pira, e si avvicinò alla corrente politica di Aldo Moro. Fu presidente della regione Sicilia e vittima di Cosa Nostra, si presume, a causa del suo impegno nella ricerca di collusioni tra mafia e pubblici poteri; fu assassinato il 6 gennaio 1980 mentre era presidente democristiano della regione Sicilia. Inizialmente considerato un attentato terroristico, il delitto fu indicato da Tommaso Buscetta come delitto di mafia (continua al prossimo numero) D opo sei mesi di preparazione ed il supporto di un team di consulenti internazionali, Banca Marche inaugura in questi giorni la sperimentazione di un innovativo approccio di comunicazione multimediale in filiale, destinato a personalizzare ulteriormente il rapporto tra filiale e clientela. Utilizzando i palinsesti creati con la consulenza di “John Ryan Company”, Banca Marche potrà dialogare in modo sempre più stretto e più rapido con la propria rete commerciale. Non a caso il progetto è definito “Piattaforma”, in grado di sostenere e mettere in comune informazioni. A quasi un anno dalla scomparsa Cupramontana ricorda l’artista Giò Piattella e lo fa dedicandogli una antologica delle sue opere. La mostra è stata preceduta da un convegno, tenutosi nel pomeriggio di sabato 24 giugno nella sala consiliare del Comune, dove è stato tracciato un ritratto del pittore cuprense. In apertura c’è stato il saluto del sindaco Fabio Fazi e poi gli interventi dell’assessore alla cultura, Gianna Latini, del critico d’arte professore Armando Ginesi, del direttore della Biblioteca Comu- nale, Riccardo Ceccarelli e della dottoressa Alessandra Piattella, figlia dell’artista. Al convegno è seguita l’inaugurazione della mostra, presso la sala Raul Bartolini, dove è possibile vedere le opere, tutti i giorni, fino al 15 luglio, dalle 17 alle 20. Nella foto, la riproduzione di un quadro di Giò Piattella sull’agricoltura di ieri. approvato dalla regione Un piano per gli emigranti L a Regione Marche ha approvato il “Piano annuale per gli emigrati marchigiani per l’anno 2006”. Il Comune di Jesi favorisce il reinserimento degli emigrati marchigiani (per origine, discendenza fino al terzo grado, o residenza) e loro familiari o discendenti che rientrano definitivamente nelle Mar- che, mediante contributi per gli emigrati rimpatriati, in disagiate condizioni economiche, per le spese di viaggio di rientro e trasporto delle masserizie, comprese le spese di trasporto nel Comune di Jesi delle spoglie di emigrati o di loro familiari ovvero per le spese di rientro nei paesi di emigrazione, in caso di decesso nel Comune di Jesi. I contributi vengono concessi dalla Regione Marche, tramite il Comune di Jesi, nella misura dell’80 per cento delle spese ritenute ammissibili; le domande per ottenerli vanno presentate entro il 4 luglio. Informazioni presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune. Nuova raccolta differenziata dei rifiuti “Non c’è più tempo da perdere” Per i rifiuti “non c’è più tempo da perdere!”: con questo slogan, il Consorzio intercomunale Vallesina-Misa Cir33 lancia la campagna di sensibilizzazione sulla nuova raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, che partirà dal gennaio prossimo con la distribuzione di un kit di raccolta a tutte le famiglie. “La campagna ha l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini al riciclo, alla riduzione e al recupero del rifiuto – ha spiegato il presidente del Cir33, Simone Cecchettini, durante la conferenza stampa del 22 giugno nella sede del Consorzio a Jesi – Il primo passo sarà la separazione del rifiuto umido e organico dal resto dei rifiuti casalinghi”. La campagna di sensibilizzazione, finanzia- – ha detto Laura Filonzi, ta dalla Provincia di An- direttore del Cir33 - con cona, si svolgerà da luglio poster, manifesti, locana dicembre e sarà suddi- dine e spot radiofonici. A visa in due fasi: a luglio tutte le famiglie sarà inviainteresserà i nove Comuni to un depliant con le infor(tra i quali è stato inserito mazioni e una lettera con Monsano!) della Valle del cui invitiamo a partecipare Misa; da ottobre a dicem- agli incontri pubblici che bre coinvolgerà gli altri 23 organizzeremo in ogni citcentri da Fabriano, Genga, tà”. Da settembre si svolSassoferrato a Jesi e tutti geranno anche incontri di quelli della Vallesina. educazione sull’utilizzo dei La campagna si articolerà rifiuti nelle scuole. su più mezzi di comunica“Attualmente – ha detto zione. “Abbiamo previsto l’assessore provinciale aluna campagna affissioni l’Ambiente, Patrizia Casagrande - la media della raccolta differenziata nella provincia è pari al 20 per cento; insieme con il Cir33, puntiamo a raggiungere nel bacino 2 la quota del 35 per cento ancora prima della fine del 2007”. Nella foto: uno spettacolo che non si vorrebbe più vedere. 14 Varie 2 Luglio 2006 indirizzare a: Voce della Vallesina AGENDA IL SANTO DEL GIORNO Giovedì 29 giugno Santi Pietro e Paolo – Venerdì 30 Santi Primi Martiri della Chiesa Romana – Sabato 1 luglio San Giulio – Domenica 2 San Bernardino Realino - Lunedì 3 San Tommaso, apostolo - Martedì 4 Santa Elisabetta di Portogallo – Mercoledì 5 Sant’Antonio M.Zaccaria - Giovedi 6 Santa Maria Goretti – Venerdì 7 San Claudio – Sabato 8 Sant’Adriano III – Domenica 9 Santa Veronica Giuliani. Piazza Federico II , 8 60035 Jesi tel e fax 0731.208145 e-mail [email protected] Non siamo un ente di beneficenza… Dal rag. F.C.: i Lettori scrivono... detto. Ma è come se volessero convincerci che due più due fa cinque… (gi elle) Amabile) e di alunni nelle elementari (la maestra Lina, il bidello Vittorio che lavava le scale fischiettando la “Vestale”…) e “la bottega de Peppe de Santelli” e gli alunni” più bravini che già suonavano i clarini nella banda di Spontini”… E la poesia finiva” in rima per ringraziare la grande Davina”. Caro direttore, siamo alle Dalla “materna”: solite? Dopo l’archivio ex erano fiori…. Le biblioteche fuori di sé… pretura che ha preso la via di Ancona, ecco ora Su “Voce” dell’11 giugno Da Rosora il via a “Librovagando” l’area vasta (chi li inventa scorso, a pagina 8, abbiaENDA questi nomi?) che ha pre- mo pubblicato due bel- Il Sistema Bibliotecario Locale Esino-Frasassi, aderenso la via di Fabriano. Lo le foto dei bambini della do al progetto “Le biblioteche fuori di sé” di CastelfioAGENDA avete scritto, sono i giochi scuola materna di Borgo rentino, ha promosso una nuova edizione di “Librovadella politica, quella sorta Minonna impegnati nel- gando”. L’iniziativa è dedicata alle biblioteche in piazza, Giovedì 29 giugno di par condicio che detta: lo spettacolo di fine anno con i Comuni aderenti dove sono allestiti “io ti do una cosa a te, tu “Il festival delle stagio- stand di novità bibliografiche, punti Jesi – Palazzo della Signoria (ore 18) presentazione mi dai una cosa a me”, ma ni”. Nell’articolo si diceva di lettura e prestito in luoghi stradella rivista “Urbanistica” dedicata allo speciale poi i conti per noi jesini dei ”bambini dai tre ai sei tegici del territorio che permettoprogetto per il nuovo Piano Regolatore Generale non quadrano mai, per- anni vestiti di tutto pun- no di inserire il libro in contesti di di Jesi. ché a noi ci tocca sempre to, da folletti, animaletti e vita quotidiana. “Questo sistema di “dare”: ma a noi chi ci fiori…”. Purtroppo, per uno di distribuzione stellare del libro Domenica 2 luglio “dà”? (…) Sarebbe ora che i di quelle strane, impietose – ha detto l’assessore alla Politiche nostri politici, maggioran- manipolazioni…del com- culturali della Comunità Montana, Monsano – piazza Caduti (ore 21,30) per il Festival za e minoranza insieme, puter, nel giornale i “fiori” Marino Montalbini- si propone di Ambarabà: “Rifiuti a manovella”, spettacolo di facessero capire ai signori sono diventati…”tori”. La avvicinare alla lettura e all’uso della teatro ambiente. manovratori che noi non “mamma soddisfatta”, au- biblioteca il pubblico che non è abiLunedì 3 luglio siamo un ente di benefi- trice del testo, ci fa gentil- tuato a ricorrere ai libri per soddisfare cenza… che non ci abbia- mente notare l’errore, ma ai propri bisogni informativi e culturali. Jesi – piazza della Repubblica (ore 21) spettacolo mo scritto giocondo… (…). ci ringrazia comunque di I punti di lettura e prestito distribuiti sul territorio offromusicale con la partecipazione di Linda. Cordiali saluti. averle dato spazio. Siamo no la possibilità di leggere anche a coloro che non hanno Montecarotto – centro storico (ore 21,30) per il noi a rigraziare la mam- confidenza con il libro e la lettura, aiutando a ridurre la Festival Ambarabà: “Pulcinella baby”, spettacolo ma ed a scusarci con lei distanza fisica e la distanza psicologica tra libri e lettori, di narrazione e burattini con musica dal vero. Appassionata, ma scon- e con i lettori per l’errore inserendo le proposte di lettura in contesti di massima tata, la difesa del sinda- (g.l.). quotidianità. Tutti sono invitati a dare un’occhiata… Giovedì 6 luglio co di Fabriano, Roberto La prima biblioteca ad uscire fuori di sé è stata quella Sorci, e del neo direttore E’ stato bello del Comune di Rosora, con questo calendario: Jesi – piazza Spontini (ore 18) mercatino dei bambini. dell’area vasta Guido Pa- ritrovarsi… mercoledì 28 giugno ore 16-19 davanti al bar–pizzeria Jesi – piazza della Repubblica (ore 21) manifestapiri, intervenuti a difesa “da Rosalba” (Angeli di Rosora); venerdì 30 giugno ore zione di pattinaggio artistico organizzata dalla di Fabriano, scelta come La sig,ra D.D. da Maiolati 10-13 davanti allo stesso bar –pizzeria “da Rosalba”. Acli pattinaggio. caposaldo della sanità Spontini: Gli altri appuntamenti a Cerreto d’Esi (9 e 11 luglio), a provinciale. “E’ stata una Serra San Quirico (7 e 8 luglio) e a Staffolo (20 e 27 luscelta rispondente a criteri A Maiolati Spontini ci glio) Oggi sposi di merito, per le eccellenze siamo ritrovati in tanti da che contraddistinguono la molte città diverse e di- Trasporto taxi corgimenti per prevenire Sabato 1° luglio: Emanuele Cingolani e Glenda zona fabrianese, la profes- stanti (perfino da Roma e per disabili la diffusione della cosidBucci a San Giovanni Battista - Angelo Ciucci sionalità degli operatori…”, da Torino!) per festeggiare detta “zanzara tigre”. In e Alessandra Notari a San Giovanni Battista ha detto il sindaco. “E’ sta- i nostri 60 anni. Rincon- Con la fine di giugno è particolare raccomanda Samuele Camagni e Carla Loccioni a Sant’Antonio ta scelta una zona che ha trarsi e riconoscersi anche giunto a termine il terzo di evitare di lasciare negli Abate. fatto grandi passi in avan- dopo 49 anni con alcuni anno di vita del servizio spazi aperti pubblici e priDomenica 2 luglio: Gianluca Gobbi e Romina ti nel settore della sanità compagni di scuola, ci ha di trasporto per disabili vati - compresi i terrazzi Talacchia a San Giovanni Battista - Massimiliano – ha detto Papiri - Il no- permesso di evidenzia- a mezzo taxi, la cui ge- - contenitori di qualsiasi Gabrielli e Romina Palmieri a Sant’Elena - Michele stro ospedale (l’ospedale di re ricordi di quei lontani stione è stata curata, in natura e dimensione nei Caimmi e Roberta Ponzetti a San Francesco d’Assisi Fabriano) sta mostrando anni. E’ stato veramente regime di partnership, dal quali possa raccogliersi - Daniele Carbonari e Elisa Carbini a Castelbellino eccellenze in molti ambiti bello! Una festa semplice, Comune di Jesi e dalla acqua piovana. Ricorda della medicina”. gioiosa, emozionante. Al- Cooperativa Cooss Mar- altresì di procedere allo Vista così, sotto il profilo l’albergo-ristorante Spon- che. Nella complessa rete svuotamento dell’evenIn televisione delle eccellenze, la cosa fa tini abbiamo consumato dei servizi territoriali per tuale acqua in essi contepensare. Eccellenze: che un prelibato pranzo, ab- l’handicap - di cui pro- nuta e alla loro sistemaSabato 1° luglio - ore 17,15 (Rai Uno) “A sua immavuol dire? Che Fabriano è biamo avuto l’onore della prio quest’anno ricorre zione in modo da evitare gine” con Andrea Sarubbi stata scelta perché il suo presenza di due graditi il decimo anniversario di accumuli idrici a seguito Domenica 25 giugno - ore 10 (Retequattro) Santa ospedale ha apparecchia- ospiti: il parroco e il sin- gestione associata tra le di pioggia. Messa – ore 10,30 (Rai Uno) “A sua immagine” con ture più moderne e medi- daco, il quale ci ha rivol- municipalità della Valle- Il Comune invita inoltre Andrea Sarubbi – ore 10,55 (Rai Uno) Santa Messa ci più bravi rispetto a Jesi, to un piccolo pensiero di sina - il taxi costituisce, a trattare l’acqua presen– ore 12 (Rai Uno) Recita dell’Angelus. Senigallia, Osimo, ecc.? auguri e ci ha sottolinea- in ordine temporale, una te nei tombini di raccolta Che l’ammalato che si fa to l’importanza dei valori, delle ultime implemen- delle acque meteoriche, Farmacie di turno curare a Fabriano ha buo- dell’amicizia e delle radici tazioni, ormai in fase di situati negli spazi di prone possibilità di guarire e di dove siamo nati e cre- consolidamento organiz- prietà privata, ricorrendo Giovedì 29 giugno Martini - venerdî 30 Calcatelli che lo stesso ammalato se sciuti, facendo dono ad zativo, dopo una prima a prodotti di sicura effi- sabato 1 luglio Delle Grazie - domenica 2 Comunasi fa curare a Jesi ha buo- ognuno di noi di due libri fase di sperimentazione. cacia larvicida che sono le 1 – lunedì 3 Cerni – martedî 4 Comunale 2 - merne possibilità in meno di sulla storia di Maiolati. Il Il servizio taxi del Co- messi a disposizione gracoledì 5 Grammercato - giovedî 6 Coppi - venerdî 7 farcela? conservatore spontiniano mune di Jesi è rivolto a tuitamente da Jesiservizi, Moretti - sabato 8 Barba - domenica 9 Martini. Capisco che Sorci e Papiri Marco Palmolella ci ha cittadini residenti invali- presso i propri uffici ubinon potevano dire il con- permesso di visitare gratis di oltre il 74 per cento o cati in via Mura Occidentrario di quello che hanno il museo di Gaspare Spon- non vedenti che svolgono tali 5 (info 0731.538233). tini. Un grazie a attività lavorativa o con- Ovviamente i tombini di tutti!! Al taglio ducono una esperienza di raccolta delle acque pioLavori pubblici a jesi della torta ab- inserimento socio-lavora- vane vanno puliti prima biamo festeggia- tivo nel territorio comu- dell’avvio del ciclo di tratto anche il com- nale di Jesi o dei Comuni tamento larvicida. pleanno di un dell’Ambito sociale. Nel amico sessan- corso dell’annualità 2005anno preso il via, giovedì via i lavori di asfaltatura di nu- vimentazione in selciato nel tenne ed è stata 2006 il taxi ha percorso 22 giugno, i lavori di am- merose strade urbane, comin- piazzale tra via Lucagnolo e Il 17 giugno è mancato letta una sentita ogni giorno circa 65 chipliamento di via Agraria (nella ciando da via Tessitori, nella via San Marino, in vicolo delpoesia scritta da lometri consentendo il foto) che interesserà due tratti; zona della palestra Carbonari le Terme e in via degli SpiazVincenzo Manzi un nostro com- trasporto degli utenti ai quello compreso tra la rota- dove saranno realizzati an- zi. Notizie anche per quanto pagno. Tra risate rispettivi posti di lavoro. toria con la provinciale (Colle che i parcheggi. Si proseguirà riguarda le strade extraurbane: A tumulazione avvenued auguri ci sia- L’amministrazione Paradiso) e il confine di San nelle altre strade individuate si stanno appaltando lavori di cota, per espressa volontà mo riproposti di munale ha ringraziato la Marcello, e quello tra la stessa dal progetto di manutenzione manutenzione straordinaria, dell’estinto, la famiglia ritrovarci presto. Fondazione Cassa di Rirotatoria e via Mattarella. Lu- straordinaria: via Fausto Cop- che interesseranno via Latini ne dà comunicazione. nedì 26, invece, hanno preso il pi (tratto), via G.Fortunato, via (dall’ex Cityper all’ex Sima), sparmio di Jesi che ha ge“Voce” esprime le più Gorgolungo, via San Pietro via Santa Lucia (dal cimitero nerosamente contribuito sentite condoglianze e Nella poesia, di alla realizzazione dell’iniMartire, via Giacomo Acqua, al confine con Monsano), via la partecipazione al lutPeppino Rosci- ziativa. via del Torrione, via Rosselli Santa Maria del Colle (da via to delle famiglie Manzi ni, si ricordano (tratto in asfalto), via Marco- Gangalia Alta all’incrocio con e Sconocchia, auguranpersonaggi e mo- Attenzione ni (tratto), via dei Mugnai, via la statale per Cingoli), parte di do che ogni famiglia abmenti della loro alla “zanzara tigre” dei Merciai, via del Molino, via Gangalia Alta, via Piandelbia un tale padre, ogni vita di “bambini via Agraria (tratto) e interno medico vicinale e il completempo un tale cittadino, dell’asilo Spon- L’amministrazione comudella Casa di Riposo. Previsto tamento di via Montegranale ogni comunità un tale tini” (la madre nale invita i cittadini ad anche il rifacimento della pa- vicinale (fonte di Bora). cristiano. superiore, Olga e utilizzare opportuni ac- Vie in… via di sistemazione H 15 Sport VOLLEY Jesine con Zurigo, Amstelveen e Las Palmas 2 Luglio 2006 BASKET Novità in casa Aurora Basket La Champions sorride alla Monte Schiavo Dario Bocchini nuovo direttore sportivo L’ urna di Vienna si è rivelata benevola per la Monte Schiavo Banca Marche, alla prima apparizione nella European Champions League. Venerdì scorso nella capitale austriaca si sono svolti i sorteggi per la compilazione dei gironi della massima competizione continentale per club. Le jesine hanno pescato le svizzere dello Zurigo, le olandesi dell’Amstelveen e le spagnole del Las Palmas. Commenti positivi in casa rossoblù, a partire dall’allenatore Marcello Abbondanza. “E’ un girone di buon livello – ha detto il coach – Ci sono squadre abituate alla Champions come il Las Palmas; lo Zu- per l’aspetto logistico: non avremo trasferte impegnative che potranno incidere sul campionato”. La fase a gironi inizierà il 29 novembre e si concluderà il 17 gennaio. Passeranno agli ottavi le prime tre di ogni gruppo. La final four è in programma il 24 e 25 marzo. A Vienna in rappresentanza della Monte Schiavo c’era il team manager Henriette Weersing (nella foto). “Tutti hanno capito chi siamo – ha raccontato il tiemme rossoblù – e ci rispettano. Non ci piace rigo con Karpol ha grandi essere considerati favoriti. ambizioni e l’Amsteveen La nuova Champions a seè la nazionale olandese in dici squadre è lunga e dura collegiale permanente. Noi però, ho fiducia nella nosulla carta siamo i favoriti stra squadra perché abbiaanche se nulla è sconta- mo una panchina lunga”. to. Sono contento anche (foto Candolfi) CALCIO Arrivi e partenze Cresce la nuova Jesina L a Jesina Calcio ha ufficializzato la riconferma di Giammarco Malavenda anche per la prossima stagione. Il trentunenne capitano della Jesina è reduce da un ottimo campionato, nel quale ha saputo dimostrare, oltre alle qualità tecniche che si conoscevano, grande carattere e attaccamento alla maglia, doti che gli sono valse l’apprezzamento di società e tifosi. La sua riconferma va ad aggiungersi a quelle di Pieralisi, Langiotti, Capriotti, Chicco, Federici, Venanzi, Marini e Campanelli. La società e il tecnico Sergio Calcabrini stanno dunque tenendo fede al progetto di mantenere il vecchio gruppo, con l’aggiunta di acquisti della prima squadra, la società sta lavorando anche per il futuro. Venerdì 23 giugno al campo sportivo di Borgo Minonna, il responsabile tecnico del settore giovanile Mauro Bertarelli e l’allenatore della Juniores Giovanni Trillini hanno visionato oltre trenta ragazzi delle classi 1990-1991, per allestire la squadra con cui disputare il prossimo campionato Allievi. I giovani calciatori provengono da Aesina, Aurora e MMS (Spes, Monsano e Borgo Jesi) società che già importanti e mirati, quali nella scorsa stagione hanno sono stati quelli di Pesic, collaborato con la Jesina, olSgammini, Roscioli e Cia- tre che da Junior Jesina, Cubattoni. pramontana ed altre realtà Oltre che alla costruzione calcistiche della zona. CSI Con bambini e ragazzi Corso per animatori di attività L’ attività di formazione e quella sportiva sono strettamente e strategicamente connesse nel Centro Sportivo Italiano. Il modo di essere allenatori, animatori, arbitri, dirigenti è tale perché nell’associazione i valori storici, i principi e la filosofia di base si sono sviluppati in un certo modo e all’interno di una cornice chiara e definita, determinata dalla visione cristiana dell’uomo e dello sport. Tra i vari corsi nazionali in programma a Paestum dal 26 al 31 agosto segnaliamo quello per “Animatori di attività con bambi- D ato un futuro al basket jesino, la nuova dirigenza dell’Aurora Basket si è già messa in moto per cercare il nuovo sponsor principale che nella prossima stagione capeggerà sulle maglie della squadra. Una scelta importante perché da essa dipenderanno le strategie e le ambizioni future dell’Aurora. Secondo i ben informati ci sarebbero stati contatti alcuni nomi di spicco dell’imprenditoria locale. Intanto, la dirigenza ha già individuato il nuovo direttore sportivo, che sostituirà Petronio, sceso in B1 a Casale Monferrato. Si tratta di Dario Bocchini (nella foto), ex Imola dove aveva ricoperto lo stesso incarico con buoni profitti. Nonostante un budget per nul- la astronomico, la società emiliana ha raggiunto nell’ultimo campionato un ottimo sesto posto. Il nuovo direttore sportivo è stato a Jesi lo scorso fine settimana in occasione degli allenamenti della nazionale maschile al PalaTriccoli ed ha incontrato i dirigenti aurorini. Per la panchina è tramontata l’ipotesi Subotic, coach della Sicc nella sfortunata parentesi in serie A. La nuova proprietà preferirebbe puntare su un tecnico giovane ed italiano. La nuova proprietà con a capo Livio Grilli, patron dell’Apra Informatica, sembra decisa a costruire le basi dell’Aurora “post Latini” sul gruppo di giocatori attualmente sotto contratto (Rossini, Maggioli e Casini). Gip Novant’anni, sempre in sella… Campione della bici e della simpatia “C ’è chi riva a novant’anni / sotto al peso dell’affanni / e chi ‘nvece, per natura, / sa affrontà la vita dura, / e con grinta e tanta gioia / sa scaccià pure la noia. / Io conoscio `n bell’ometto/ ch’è gioviale ‘nte l’aspetto, / dolce, bono, affettuoso / sorridente e assai scherzoso” E’ l’inizio di una lunga poesia che “Beba” ha dedicato al novantenne Umberto Carletti in occasione della festa di compleanno. Di Umberto Carletti, abbiamo parlato più volte su questo giornale, abbiamo detto di Umberto campione della bicicletta e della simpatia. Questa volta ospitiamo una fotografia scattata qualche anno fa in cima al Tormalet (valico dei Pirenei), uno tano settantotto / è partido da Milano / e dei “colli” mitici del tour de France, come pedalanno chiotto chiotto / Tourmalet s’è ricorda Beba nella sua poesia: ”`ntel lon- conquistado”. Dal 10 luglio promosso dal Centro giovanile Torneo di pallavolo a Castelplanio ni e ragazzi” che prevede e musica! (attività musico di Salvatore Sebastiano 35 ore di formazione ed è – motoria); Su il sipario! articolato in una parte teo- (attività gestuale - mimico artirà il 10 luglio, per rica comune e una parte – teatrale); … Gioco, quindi concludersi il 20 delpratica da realizzare in uno sono! (attività ludico – mo- lo stesso mese, la secondei seguenti cinque percor- toria); Colora…ti! (attività da edizione del torneo di si di approfondimento: Suo- grafico – espressiva); Sor- pallavolo organizzato dal niamocele… rumori, suoni risi di pane e di sogni (ge- “RAB”, il centro giovanile stione e dinamiche dei del capoluogo castelplagruppi). nese, che da qualche anno Il corso si rivolge a: in- collabora con proprie idee segnanti della scuola a dare vita al paese primaria e secondaria collinare. di I grado, agli opera- Il RAB nasce con la tori di società sportive, voglia di avere un punagli allenatori delle fa- to di appoggio dove sce giovanili, ai cate- i ragazzi si possano chisti, agli animatori di ritrovare per stare inoratorio Il termine ulti- sieme, per partecipare mo per le domande di alle attività paesane iscrizione è il 15 luglio. come la Sagra della Per ulteriori informa- Crescia sul panaro, zioni rivolgersi al Csi dove i ragazzi hanno Jesi tel. 0731.56508. uno stand per servisg re cocktail e portare P un angolo di discoteca alla tradizionale festa, o come l’allestimento del presepio, ogni anno diverso per stile e significato, nella chiesa del paese. La precedente edizione del torneo, riuscita molto bene e che ha visto la partecipazione di molte squadre della provincia di Ancona, ha inco- ronato vincitrice la Volley. com di Filottrano. Le regole sono le stesse, prima di tutto che si gioca per il divertimento di farlo, le squadre in gara potranno essere miste, ossia composte da uomini e donne, non ci sono limiti di età e il numero minimo di partecipanti per squadra non dovrà essere inferiore a cinque. Il torneo si svolgerà “sotto le scole”, nel piazzale adiacente il circolo di Castelplanio dove per l’occasione sarà montata la rete da gioco. Le iscrizioni sono aperte fino al 5 luglio; per informazioni ci si può rivolgere al presidente del RAB, Tommaso, al 3930291474. WWWBPAIT di Giuseppe Papadia