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ANNO LIV- N. 24
Settimanale d’informazione
DIREZIONE E REDAZIONE: JESI - PIAZZA FEDERICO II, 8 - TEL. E FAX. 0731.208145
“Premio Vallesina”
DOMENICA 2 Luglio 2006
spontini
giovanissimi ac
Lettera
a Branduardi
Il fascino
de “La Vestale”
Quelli che...
la speranza
C
aro Angelo,
l’altra sera, ritornando dalla
manifestazione del Premio
Vallesina, mi sono soffermato a
pregare la Vergine Santissima
per te. Ti sono grato perché ci hai
donato una stupenda canzone.
Quella preghiera a Maria ha
toccato il cuore di tutti, ne sono
certo. Ma sono anche certo che
il primo ad esserne toccato eri
proprio tu. Del resto tu stesso
ti sei presentato come un uomo
aperto, in ricerca, anche se pieno
di dubbi, di interrogativi. Dubbi
dai quali, però, ho capito che non
vuoi venire fuori.
Credo che nei tuoi dubbi ti
senti a tuo agio. L’hai lasciato
intendere. Hai infatti detto che
non condividi le persone con
una fede granitica, anzi, forse ti
spaventano. Almeno è quanto ho
capito. Non so che significato dai
a quella parola che hai usato:
fede granitica: fede fanatica?
Fede fondamentalista? Fede
intollerante? Allora questo tipo
di fede spaventa anche me. Ma
ci tengo a dire che non è questa
l’autentica fede cristiana. Se,
invece, con l’espressione fede
granitica intendi dire la fede di
chi è pienamente consapevole,
certo, sicuro, allora non sono
più d’accordo. Infatti la fede
cristiana non è una impalcatura
di convinzioni che come un
trattore spiana tutto quello che
c’è attorno. La fede matura è un
atteggiamento da innamorati.
E’ la gioia di chi ha capito
l’amore del Signore e vive in
una immensa gratitudine. E’ lo
stupore di una scoperta che dà
senso alla vita per cui nasce il
desiderio di offrire ad altri il
dono ricevuto.
Chi ha una fede così non è
intollerante, perché sa quanta
fatica ci vuole per aprirsi al
mistero.
Chi ha una fede così non è
fanatico, perché sa che tutto gli è
stato dato come dono.
Chi ha una fede così affida al
Signore chi ancora non è arrivato,
perché sa quanto bella è la sua
esperienza.
Forse l’intolleranza e il fanatismo
sono proprio il frutto di una
fede immatura, la fede di chi
non può accettare confronti,
altrimenti rischia di cadergli
il mondo addosso. Ma credimi,
una fede forte, la fede, cioè, di
chi si sente amato e a sua volta
è innamorato del Signore, per gli
altri può essere solo come una
brezza fresca in questi giorni
assolati.
E ancora grazie per quella
stupenda preghiera a Maria.
Mentre cantavi e ci facevi pregare,
ho visto Maria vicino a te mentre
ti accarezzava la testa.
Don Gerardo, Vescovo
Euro 1
Un messaggio sempre nuovo
Giuseppe Papadia
2
Marco Palmolella
8
Con le Marche nel cuore
Pieno
successo
del
“Premio
Vallesina
2006”
A PAGINA 7
Padre Armando Pierucci
cittadino onorario di Maiolati
A PAGINA 8
referendum
Ecco perché il “NO” ha vinto
di Vittorio Massaccesi
D
i fronte ad una vittoria così forte del “NO”,
ha ragione Fini quando invita a riflettere
più che a prendersela con gli italiani come fa
la Lega (Speroni: “Gli italiani e l’Italia fanno
schifo”). E riflettere vuol dire che chi ha vinto
non è tempo che si esalti (troppo grossi sono
i problemi che incombono sul nostro Paese e
troppe le difficoltà politiche ed economiche)
e chi ha perso deve avere la lungimiranza di
prende atto di una certa realtà politica e sociale.
Il “NO” supera il 61 per cento e deriva da una
presenza di elettori di oltre il 53 per cento
quando una maggioranza qualificata non era
neppure richiesta. Una presenza massiccia
che nessuno si aspettava, segno evidente che
il cittadino aveva percepito l’importanza del
voto e che, nonostante un trimestre di chia-
mate alle urne e nonostante il caldo equatoriale, ha voluto far sentire la sua voce. L’esempio più tipico è la provincia di Ragusa dove si
è votato anche per il sindaco: vince il centrodestra alle amministrative, ma vince il “NO”
al referendum: netta capacità di distinguere la
diversa valenza dei due tipi di voto.
Le Marche si sono affermate con il 66 per
cento e si sono espresse tra il 60 per cento di
Fermo e il 77 di Jesi. Più in generale, si va dal
53 per cento del Nord al 68 del Centro e al 75
del Sud. Il quale ultimo, certo, lo si spiega con
la grande paura di dividere benessere e servizi tra regioni ricche e regioni povere. Solo in
Lombardia e Veneto prevale il “SI”, ma deve
far riflettere il fatto che in tutti i capoluoghi
del Nord prevale il “NO”.
Perché questi risultati?
Primo. Perché c’è piena coscienza nel cittadino che, al di là degli stessi contenuti (non tut-
to è da buttare delle proposte di modifica della
costituzione) vale il principio che le regole del
gioco devono essere modificate insieme, maggioranza e minoranza. Il diverso tentativo viene respinto con fermezza.
Secondo. Perché la stessa agenzia di informazione dei vescovi (il Sir) evidenzia che ”i cittadini hanno inequivocabilmente confermato
che restiamo in una democrazia parlamentare”, cioè che il potere massimo non va dato
al capo del governo ma al parlamento, salvaguardando lo spirito della costituzione uscita
dopo la tragedia della guerra. E’ un principio
non valicabile se non vogliamo andare incontro a possibili sbandamenti.
Terzo. Perché nell’attuale minoranza diversi
hanno optato per il “NO” (nell’Udc e nel Pri
di La Malfa) coscienti che, per accontentare
la Lega, si era passato il segno della garanzie
istituzionali.
Vita Ecclesiale
2 Luglio 2005
Subentrerà al Cardinale Sodano
Il Cardinale
Bertone
nuovo Segretario
di Stato
I Giovanissimi di Ac a Venezia
“Quelli che… la Speranza”
Fotoservizio Giuseppe Papadia
L
a Speranza è quella virtù che rende diversi i cristiani da chi pensa che dopo la
vita terrena non c’è altro. I cristiani, infat-
I
l 22 giugno scorso il Santo Padre ha
accettato le dimissioni del Cardinale
Angelo Sodano, Segretario di Stato, chiedendogli, però, di rimanere in carica fino
al 15 settembre 2006, con tutte le facoltà
inerenti a tale ufficio. In detta medesima
data - il 15 settembre prossimo - il Santo
Padre nominerà il Cardinale Tarcisio Bertone, Arcivescovo di Genova, come nuovo Segretario di Stato.
In quell’occasione, sua Santità riceverà in
Udienza Superiori ed Officiali della Segreteria di Stato, per ringraziare pubblicamente il Cardinale Angelo Sodano per
il suo lungo e generoso servizio alla Santa
Sede e per presentare loro il nuovo Segretario di Stato.
Nelle foto: il cardinale Sodano (a sinistra) e il cardinale Bertone.
ti, sanno che sperare è avere fiducia nella
realizzazione delle promesse del Signore.
Venezia è questo: le popolazioni venete per
trovare rifugio dalle invasioni barbariche
Per il 50° di sacerdozio
Santa Maria Nuova
festeggia don Francesco
“Facciamo festa”: la
comunità di Santa
Maria Nuova sabato
1° luglio si unirà al
proprio parroco don
Francesco Sabbatini
che celebra il cinquantesimo di sacerdozio. Alle ore 21
in chiesa per la Santa Messa con omelia
del Vescovo mons. Gerardo Rocconi; alle
ore 22 momento di festa con esibizione
della banda “La Lombarda”.
“Siamo particolarmente lieti di rendervi
partecipi della ricorrenza che celebreremo
con il nostro don Francesco – scrivono i
gruppi parrocchiali – Cinquanta anni di
sacerdozio, cinquanta anni di apostolato
fervido e appassionato: ci ha insegnato, in
questi lunghi anni di servizio nella nostra
parrocchia, ad amare il vangelo, la preghiera, le missioni. Anche oggi, pur con qualche acciacco, continua ad essere esempio
di amore alla sua comunità, a preoccuparsi
dei ragazzi, dei giovani, di tutti.
“Noi con lui vogliamo ringraziare il Signore per il dono del sacerdozio, vogliamo invocare, con l’intercessione di Maria, tante
benedizioni divine perché possa continuare, con la nostra collaborazione, il suo apostolato ancora per tanti anni. Vi invitiamo
a vivere questa festa con don Francesco”.
costruirono una città dove
sembrava impossibile, dando un esempio di fiducia in
sé e nell’aiuto di Dio.
Quello che poteva sembrare un accostamento azzardato si è rivelato un grande
insegnamento per i novanta
Giovanissimi della nostra
diocesi che domenica scorsa hanno visitato, accompagnati dai loro educatori e
dall’assistente don Cristiano Marasca, il capoluogo
veneto.
La giornata è iniziata con
una lieta sorpresa: la visita alla partenza di Mons. Vescovo, che ha riggio poi, la visita a San Marco, dove è
voluto salutare i ragazzi, tutti di età com- raffigurata sotto forma di mosaico, la storia
presa tra i quindici ed i diciotto anni. Una della Salvezza. A conclusione della lunga
volta arrivato a destinazione il folto grup- e calda
po si è diretto verso il ghetto ebraico ed ha giornata,
incontrato il la messa
rabbino Ro- celebrata
berto Della presso la
Rocca (nel- ba silic a
la foto con dei “Fradon
Cri- ri”, dove
stiano) che ai giovaha risposto ni è stata
alle doman- c o n s e de, anche gnata la
pungenti dei “Regola Spirituale”, ovvero una guida per
Giovanissi- imparare ad essere “portatori di Speranza”
mi.
in diversi ambienti.
Nel pome- Nelle foto alcuni momenti dell’uscita.
Illustrato dal direttore nell’incontro con il Vescovo
Il percorso della Caritas diocesana
di Maria Cristina Coloso
S
abato 24 giugno il Vescovo Mons. Gerardo Rocconi ha incontrato i rappresentanti della Caritas diocesana. Nell’occasione, il direttore don Nello Barboni ha
illustrato ai presenti il percorso ed il lavoro che hanno contraddistinto fino ad oggi
le attività della Caritas.
A Jesi l’associazione, sorta nel 1972 ad
opera di don Aldo Squadroni, è stata presente con il suo operato in diverse situazioni d’emergenza quali il terremoto in Irpinia, nel Friuli, in Valnerina; in più, segue
due missioni all’estero e soprattutto tante
situazioni personali, considerato il
flusso di immigrati stranieri provenienti da ben 32 Paesi diversi
del mondo.
Attualmente la Caritas diocesana si articola, oltre alla direzione
ed alla segreteria, in un centro di
ascolto (quattro giorni a settimana), un servizio mensa quotidiana,
distribuzione di aiuti umanitari, servizio civile. E’ attivo inoltre
da qualche anno un Osservatorio
delle povertà che presto diventerà
uno strumento a disposizione della Chiesa per la programmazione
pastorale. E’ di questi giorni ritas regionale. “Il lavoro e la volontà per
la notizia che gli sfollati del- andare sempre avanti dunque non manlo Tsunami avranno le prime cano”.
case box ad opera del proget- Il Vescovo ha incoraggiato i presenti rito Caritas Marche.
cordando che Dio è amore, come ha scritMolte le iniziative, ma non to nella sua enciclica Papa Benedetto XVI.
mancano i problemi. “Primo “Dio ha mandato Gesù che ha dato la vita
tra tutti il tempo che - ha det- per amore. Noi cristiani attingiamo l’enerto don Nello - non basta mai gia ad operare proprio dall’Eucarestia: é il
per promuovere veramente Signore che si serve di noi per portare agli
la Caritas”. Si avverte la ne- altri la Sua parola, il Suo aiuto non solo
cessità di poter essere aperti materiale ma anche spirituale. La carità è
anche il pomeriggio, di avere dunque una dimensione della Chiesa che
persone stabili e una nuova ama e la rende unica”.
sede, di aprire un corso per L’incontro si è concluso con un ricordo di
i volontari assistiti dalla Ca- Padre Oscar ad un mese dalla scomparsa.
Esercizi spirituali
Con il Vescovo
a Casa Paolo VI
ome ogni anno, al termiC
ne degli esercizi spirituali
predicati da Mons. Gerardo
Rocconi, il Vescovo, i presbiteri
ed i diaconi hanno posato per
la tradizionale foto – ricordo.
Maiolati Spontini, Casa Paolo
VI, 19-23 giugno 2006.
Vita ecclesiale
2 Luglio 2006
Vangelo
Esercizi spirituali a Maiolati
Sete d’infinito
A
Maiolati, nella Casa PaoloVI, si
sono svolti dal 13 al 15 giugno
gli Esercizi spirituali di due gruppi
di Jesi, l’Apostolato della preghiera e
l’Opera della Regalità, con la partecipazione dei sacerdoti assistenti. Il
relatore, padre Fulvio Garroni, priore dei Padri carmelitani e rettore
del Santuario della Madonna delle
Grazie, ha parlato della importanza della preghiera e della “vera devozione” alla Madre di Dio.
Gli Esercizi spirituali costituiscono una pausa, un momento
di interiorità in cui rinnovare il
“sì” al Signore. Dove non si prega,
c’è poco Dio e molto “io”. La preghiera richiede umiltà per riconoscere i propri peccati e mettersi
in ascolto di Dio. E’ la vocazione
specifica di ogni gruppo ecclesiale, chiamato a dare il proprio
contributo alla santificazione del
mondo, il luogo teologico del laico
che deve riconoscere i germi della
presenza di Dio e operare perché
si sviluppino in sintonia con il progetto salvifico. Il modello è Gesù:
lodava, ringraziava, chiedeva per i
fratelli. La preghiera è un’arma potente nelle mani dell’uomo e non
deve tradursi in richiesta interessata
e futile. Il tempo appartiene a Dio e
il cristiano è invitato a fermarsi per
stare in intimità con Lui.
Maria è la donna dell’ascolto, la discepola perfetta, da venerare e da
imitare. Ma per un culto corretto
sono necessari quattro orientamenti: biblico (non c’è culto senza
un’impronta biblica); liturgico (ogni
esercizio di pietà deve essere in armonia con la Liturgia); ecumenico
(in Maria si riversano le ansie della Chiesa); antropologico (tenere
presenti le acquisizioni della scienza, al fine di evitare atteggiamenti
cultuali erronei e facili suggestioni). L’immagine della Madre di Dio
con al centro Gesù, conservata nel
Santuario della Madonna delle Grazie, presenta Maria come Colei che
accoglie: il manto aperto è segno di
protezione, simbolo di un “habitus”
intessuto di preghiera, di interiorità,
di Eucaristia, di unione intima fra
Dio e i fedeli. Maria è mamma di
tutti; partecipa agli avvenimenti del
mondo come persona contemplativa che guarda e ama con gli occhi
XIII Domenica del Tempo Ordinario
e il cuore
del Signore.
La Chiesa
la proclama
Madre
di
Dio, corredentrice e
mediatrice di grazie per la potenza
dello Spirito Santo che vive in Lei.
Nell’ultima giornata, il vescovo,
mons. Gerardo Rocconi, ha tenuto una meditazione sulla “preghiera
di offerta” al Cuore divino di Gesù.
Maria ne è il modello: nell’annunciazione il suo ”fiat” non è un’accettazione passiva, ma attiva, un “desidero che ciò avvenga”; sotto la croce,
in piedi, offre il Figlio e con Lui se
stessa al Padre. L’uomo può offrire a
Dio il suo nulla che, in Cristo, assume un valore immenso. Gesù ha
dato il massimo di sé nella sofferenza più grande, quando era sulla
croce; la vita di ogni uomo, anche
nel momento dell’estrema debolezza, è preziosa agli occhi di Dio.
Che cosa chiedere nella preghiera?
L’uomo non sa… Lo Spirito Santo
che scruta l’intimità di Dio sa cosa
è meglio. La preghiera é abbandono
fiducioso allo Spirito.
LA VIA CRUCIS DI GIANCARLO SCORCELLETTI - 4
Quarta stazione: Gesù incontra sua madre
C
hi può rimanere impassibile
davanti alla sofferenza di un
proprio simile? Nessuno o solo
una statua: quella che Giancarlo
ha inciso all’estrema destra della
sua lastra. Chi, invece, più intimamente di una madre, può partecipate alla sofferenza di suo figlio?
Eccolo l’incontro tra la Madre ed
il Figlio. La visione di questa scena
potrebbe richiamare lo Stabat
Mater o le laudi
medievali.
No:
Giancarlo non ci
consente di rilassarci sul già visto;
la sua incisione ha
un percorso tutto
suo e tutto originale.
Intanto ha un angolo di visuale del
tutto particolare:
lui vuol vedere l’avvenimento dalla parte della madre: di Maria. È
lei che Giancarlo, senza tralasciare la figura di Gesù, mette al centro della scena; è la sua maternità
ferita che viene qui illustrata. La
donna è sconvolta e quasi si sta
per accasciare sotto il peso della
vista del figlio sofferente: un do-
lore viscerale la sta sopraffacendo. Un dolore ancor più grosso di
quello che ha provato quando lo
ha partorito.
A partire da questo, si spiega la
meditazione che Giancarlo ci
detta con quello che ha inciso su
tutta la parte sinistra della lastra:
una meditazione sulla maternità
dolorosa.
Demoni insidiano la donna, quasi
violano quell’alone calmo e sereno che avvolge ogni maternità: la
donna (Madonna) non sorride (e
come potrebbe?) ed anche se ne
ha la posizione, non ha in mano
il bambino. No: quello gli è stato
tolto; ora lo stanno torturando e
poi lo uccideranno davanti ai suoi
occhi. Il capitolo 12 del libro dell’Apocalisse è stato sempre dentro
la testa dell’artista mentre incideva e qui, per chi sa, lo si vede
tutto.
Don Maurizio Fileni
2 luglio 2006
di Assunta Tittarelli
3
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, essendo passato di nuovo Gesù all’altra riva, gli si
radunò attorno molta folla, ed egli stava lungo il mare. Si recò da
lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giairo, il quale, vedutolo,
gli si gettò ai piedi e lo pregava con insistenza: “La mia figlioletta è
agli estremi; vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva”. Gesù
andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia e aveva
molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, udito parlare di Gesù,
venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti: “Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita”. E
all’istante le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era
stata guarita da quel male.
Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: “Chi mi ha toccato il mantello?”. I discepoli gli
dissero: “Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha
toccato?”. Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva
fatto questo. E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le
era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità.
Gesù rispose: “Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male”.
Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero
a dirgli: “Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?”. Ma
Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: “Non temere, continua solo ad aver fede!”. E non permise a nessuno di seguirlo fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e
gente che piangeva e urlava. Entrato, disse loro: “Perché fate tanto
strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme”. Ed essi
lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e
la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove
era la bambina. Presa la mano della bambina, le disse: “Talità kum”,
che significa: “Fanciulla, io ti dico, alzati!”. Subito la fanciulla si
alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni.
Essi furono presi da grande stupore. Gesù raccomandò loro con
insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare.
Talità kum
di Adriana Borgognoni
Due episodi che si intrecciano creando una forte tensione narrativa, e che si richiamano l’un l’altro per la presenza di molti elementi comuni: nella sofferenza i due personaggi cercano Gesù e si aggrappano a lui; la situazione, in entrambi i casi, è tragica, perché la
figlia dell’arcisinagogo (arkisynagogós) “è agli estremi”, e l’emorroissa è esasperata da una malattia che sembra senza soluzione; tutti e
due i personaggi sono animati da una grande fiducia in Gesù, ed
è per questo che ottengono il miracolo. Fiducia che incontra degli
ostacoli: la donna, considerata impura per il suo flusso di sangue,
deve muoversi con circospezione tra la folla, rischiando da un
momento all’altro di essere cacciata; e così a Giairo alcuni cercano
di impedire che conduca Gesù a casa sua, dicendogli che è inutile,
perché la bambina è già morta.
Giairo e l’emorroissa: posso essere io, puoi essere tu… Chiunque
segue a pag.4
I sacerdoti aiutano tutti.
Aiuta tutti i sacerdoti.
Ogni giorno 39 mila sacerdoti diocesani annunciano il Vangelo nelle parrocchie tra la gente, offrendo a tutti carità, conforto e speranza. Per continuare la loro
missione, hanno bisogno anche del tuo aiuto concreto: di un’offerta per il sostentamento dei sacerdoti. Queste offerte arrivano all’Istituto Centrale Sostentamento
Clero e vengono distribuite tra tutti i sacerdoti, specialmente a quelli delle comunità più bisognose, che possono contare così sulla generosità di tutti.
O f f e r t e p e r i l s o s t e n t a m e n t o d e i s a c e r d o t i . U n s o s t e g n o a m o l t i p e r i l b e n e d i t u t t i.
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Per maggiori informazioni telefona al numero verde
C H I E S A C AT TO L I C A - C. E . I . C o n f e r e n z a E p i s c o p a l e I t a l i a n a
4
Vita Ecclesiale
2 Luglio 2006
Per inserzioni e pubblicità su Voce della Vallesina
rivolgersi all’amministrazione del settimanale
Jesi - piazza Federico II, 6
(giorni feriali dalle ore 9 alle 12)
telefono e fax 0731208145
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Convegno Regionale del meic delle Marche
Identità e dialogo
di Maria Crisafulli
A
gici dell’identità cristiana si è
soffermato l’Assistente del Meic
regionale, mons. Gabriele Miola,
concentrando l’attenzione sulla
professione di fede nel ”Cristo
Torre di Palme, antico e suggestivo borgo fermano fra la
collina e il mare, sabato 24 giugno si è tenuto il Convegno regionale “estivo”
del Meic (Movimento
Ecclesiale di Impegno
Culturale) delle Marche,
organizzato dal delegato
regionale Luca Romanelli insieme a Gastone Mosci e a Girolamo
Valenza, presidente del
gruppo di Ancona. Fra i
partecipanti: il presidente del Meic di Jesi, Alvise
Cherubini, il presidente del gruppo di Fermo,
Enrico Peroli, ed un buon nume- crocifisso e risorto”. L’identità
ro di soci ed amici.
del cristiano fa riferimento alla
L’incontro, sul tema “Quale iden- Parola, al Vangelo ”accolto e vistità per il cristiano oggi?”, si col- suto nella Chiesa” e all’Eucariloca nel contesto della celebra- stia (“lo spezzar del Pane nella
zione dei quaranta anni dalla fine comunità”). Forte ed efficace il
del Concilio e nella prospettiva richiamo ai cristiani-martiri di
del Convegno Ecclesiale di Ve- Abitene, cui era stato proibito,
rona (ottobre ’06). In apertura il dall’imperatore Diocleziano, di
Vescovo emerito di Fermo, mons. riunirsi; scoperti, rispondono:
Cleto Bellucci, ha detto fra l’al- ”Sine Dominico vivere non possutro: “Meravigliosa storia di Dio mus” = senza la Domenica non
con l’uomo, che raggiunge la sua possiamo vivere; senza nutrirci
pienezza in Cristo per compiere del Corpo del Signore non posil progetto divino: che l’uomo siamo vivere.
partecipi alla vita di Dio. La sto- Evidenziata la tensione escatoria continua oggi con noi cui Dio logica dei cristiani, “stranieri e
ha affidato la fedeltà nell’amore e pellegrini” sulla terra perché dola missionarietà… Oggi siamo in tati di “cittadinanza spirituale”,
una forte stasi missionaria”.
non solo civile, il tema dell’idenSui fondamenti biblici e teolo- tità del cristiano emerge in tutta
la sua complessità di fronte alle
problematiche socio-politiche
50° di sacerdozio
dell’oggi. Quale dialogo con
Auguri
il mondo? È possibile trovaa Mons. Gianni Polita
re valori comuni al Vangelo e
all’uomo? Come testimoniare
l’identità cristiana nello sceGiovedì 29 giugno ricorre il 50
nario di istanze identitarie di
anniversario dell’ordinazione saaltre culture e religioni? Come
cerdotale di Don Gianni Polita.
coniugare principi irrinunciaLa comunità di Montecarotto é
bili e scelte storiche concrete?
vicina con affetto al suo parroco
Quale la posizione del cristiapartecipando alla celebrazione
no di fronte alle biotecnoloeucaristica che si terrà alle 19
gie? Questi interrogativi ed
presso la collegiata Ss.ma Analtri ancora hanno animato il
nunziata.
dibattito, che in tanto si è riveAuguri, Don Gianni, grazie per
lato serio e costruttivo in quantutto quello che ha fatto e che il
to libera e motivata ricerca su
Signore lo mantenga ancora tra
un’identità dinamica sempre
noi per altri...50 anni ed oltre !!!!
aperta.
*
La biblioteca Riccardiana
Cammino Pastorale
del Vescovo
Venerdì 30 giugno
ore 18: incontro con gli aderenti al Cammino neocatecumenale – parrocchia di.
San Francesco d’Assisi
ore 21: incontro con gli aderenti al Rinnovamento nello Spirito per la preghiera
del Roveto Ardente - Santuario di Santa
Maria fuori Monsano
Sabato 1° luglio
ore 18,30: S. Messa in suffragio del Vescovo defunto P. Oscar Serfilippi, in Cattedrale
Domenica 2 luglio
Visita alla parrocchia di Moie:
ore 8.30: S. Messa nella chiesa di Santa
Maria
ore 11.30: S. Messa nella chiesa Cristo
Redentore
Martedì 4 luglio
ore 15-18: il Vescovo riceve nella
cappella di San Floriano, in Duomo,
coloro che desiderano confessarsi o
avere un colloquio spirituale. Senza
appuntamento.
Venerdì 7 luglio
A Cingoli con il campo-scuola dei ragazzi di Santa Maria Nuova e Collina
Sabato 8 luglio
Parrocchia di San Francesco d’Assisi: Ordinazione diaconale di Fr Lorenzo Turchi
Talità kum
segue da pag.3
cerca di cambiare una situazione lottando con
le sue forze, e deve prima o poi constatare la sua
impotenza, registrare il suo fallimento. Benedetto
quel momento in cui l’umiliazione non ci prostra,
ma ci fa riconoscere che è Gesù che dà la vita.
Perché allora lo cerchiamo disperatamente, e
quando lo troviamo ci affidiamo a lui come i personaggi di questo brano. Anche se, a quel punto,
dobbiamo lottare ancora, perché la fiducia non
sia soffocata ma diventi fede salvifica.
Dentro di noi una voce ci dice “lascia perdere,
tanto non c’è niente da fare!”; oppure sentiamo
crescere la paura di essere giudicati, per cui non
osiamo manifestarci apertamente, e ci accontentiamo di toccare “da dietro” il mantello di Gesù.
Ma nello stesso tempo Lui ci ripete “non temere,
continua ad aver fede!”. Non temere nonostante
le apparenze, nonostante la derisione, nonostante la persecuzione. “Talità kum”: è a
me che viene detto. Io “mi alzo”, esco fuori
da qualunque condizione di “morte” (i verbi
eghéiro e anístemi rimandano al risorgere) e
mi metto a “camminare”. Finalmente vivo.
Asterisco
di Giacomo Galeazzi
L
a lista degli autografi eccellenti
della Biblioteca Riccardiana di
Firenze si arricchisce ulteriormente grazie al riconoscimento della
mano di Piero della Francesca nel
manoscritto Riccardiano 106, che
contiene un cospicuo corpus di
trattati di Archimede. Il testo non
è probabilmente quella versione
latina approntata da Guglielmo
di Moerbeke che aveva circolato
durante il Medioevo e per tutto il
Quattrocento,
passando nelle
mani di grandi
architetti come
Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti, bensì
la
traduzione
fatta da Jacopo
da Cremona su
incarico del papa
Niccolò V intorno
al 1450.
Il professor James
unker,
autore
della scoperta, è
arrivato all’attri-
buzione del manoscritto a Piero
della Francesca grazie all’analisi
del “ductus” grafico: le caratteristiche particolarità nel tracciato
di certe lettere rendono riconoscibile una mano, e i paragoni stringenti con opere riconosciute all’artista, come il Trattato d’abaco
Ashb.359 della Biblioteca Laurenziana di Firenze, lasciano pochi
dubbi. L’apporto di un altro copista è stato riconosciuto in alcune
sezioni: certamente nelle rubriche
e nella decorazione di penna è
intervenuta un’altra mano, meno
esperta e non sempre corretta anche
nella trascrizione
latina dei titoli.
Il codice dove è stata riconosciuta la
mano di Piero della Francesca uscirà
presto dai confini della Toscana:
sarà esposto anche
a Siracusa, patria
di Archimede, in
una mostra monografica.
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A ¬ntra' /unt i
Sorrisi amari
U
Jesi e Vallesina
Il referendum sulla Costituzione
Come si è votato in Vallesina
Comuni
Elettori
di Riccardo Ceccarelli
no scandalo dopo l’altro. Calciopoli, le tresche attribuite al principe
Vittorio Emanuele (il mancato Vittorio
Emanuele IV re d’Italia) e quelle delle
raccomandazioni alla Rai o apparizioni
in Tv ricambiate da prestazioni sessuali. Se di scandalo si può parlare. Almeno
per quanto riguarda il calcio e le apparizioni in Tv, dicono infatti essere un “andazzo conosciuto da tempo”. Il tutto, e
altro ancora, come il dimenticato affaire
Unipol ed annessi - della scorsa estate - ,
frutto di intercettazioni telefoniche.
Fin qui niente di male. Con un se, però.
Se queste vengono predisposte dalla magistratura per le relative indagini, come
previsto dalla legge. Quello che la legge
non prevede, immagino, almeno nella
fase istruttoria o di indagine, è che dette
intercettazioni prima ancora che siano
fatte conoscere agli stessi indagati, esse
sono pubblicate dai giornali e date in pasto alla pubblica opinione. I giornali fanno il loro lavoro di cronaca, è ovvio. Se
poi c’è qualcuno che li aiuta all’interno
della magistratura inquirente o nei dintorni e passa loro tutte quelle migliaia di
pagine, violando un segreto, dovrebbero
essere puniti i giornalisti o chi li “aiuta”?
Violare un segreto non è previsto dalla legge. O la legge vale solo quando fa
comodo? Le indagini su queste “fughe”
di notizie non credo abbiano prodotto
qualche risultato, considerato che dette
“fughe” si ripetono in maniera quasi normale, in particolare quando lo scandalo è di forte spessore. Tanto che sembra
del tutto normale che non appena uno
è indagato, spesso prima ancora che lui
lo sappia, tutti abbiano la possibilità di
conoscere le intercettazioni telefoniche
addotte come “prova” del suo eventuale
reato.
I giornali con il loro diritto di cronaca
e la pubblica opinione da essi formata
si sostituiscono non di rado ai giudici.
Magistratura veramente popolare e democratica. Qui chiaramente non si vuol
prendere le difese di quanti hanno commesso reati. Lo fanno, se vogliono e credono, da soli. Si cerca di capire perché in
questi casi le intercettazioni telefoniche
non debbano rimanere “secretate”, almeno – se non altro – per rispetto di quella
legge sulla privacy che deve riguardare,
credo, anche chi è imputato. Anche perché spesso vi sono cose del tutto personali
che non c’entrano affatto con l’indagine.
Il mio nominativo che è sull’elenco telefonico, consegnato, ad esempio, per un prestito librario, è soggetto al “trattamento
dei dati personali”, come da Decreto Legislativo 106/03 art. 13, mentre tutte le
conversazioni che posso fare al telefono,
intercettate su ordine della magistratura,
domani mattina me le posso ritrovare
pubblicate sui quotidiani. Sul nominativo da tutti conosciuto perché pubblicato,
interviene la privacy, sulle conversazioni
private al telefono che la magistratura
può controllare, non vige la privacy, possono essere spiattellate subito ai quattro
venti. Senza che nessuno protesti. O se lo
fa, è comunque inascoltato. Senza contare gli arzigogoli dell’azzeccagarbugli di
turno.
Insomma ci dovrebbe essere una tutela
maggiore e più severa sulla divulgazione
di queste intercettazioni. Ne va dignità
delle persone, indagate o meno. Poi c’è
quel nascosto e inconfessato desiderio di
violare i segreti altrui, alla cornetta del
telefono o dal buco della serratura che
fa la fortuna di tanti mezzi di comunicazione. Tutti vogliamo sapere tutto di
tutti. Guardoni-dipendenti da “Grande
Fratello” o ascoltatori da dietro la porta
o lettori per carpire l’intimità dell’altro.
Curiosità che arriva quasi subito al giudizio e spesso alla condanna. Il baraccone è completo.
Anche questa forse è globalizzazione ed i
tentativi per garantire la privacy fanno
solo sorridere. Amaramente.
2 Luglio 2006
Votanti
SI
NO
nulle bianche
n°
%
n°
%
n°
%
Castelbellino
3.121
1.964
62,91
512
26,06
1.428
72,7
11
13
Castelplanio
2.635
1.609
61,06
348
21,6
1.236
76,8
11
14
Cupramontana
3.883
2.338
60,21
610
26,09
1.701
72,7
20
7
32.538
20.871
64,11
4.736
22,7
16.009
76,7
69
57
Maiolati Spontini
4.773
2.952
61,85
799
27,06
2117
71,7
16
20
Monsano
2.464
1.604
65,10
406
25,3
1186
73,9
6
6
Montecarotto
1.744
1.102
62,84
270
24,6
827
75,4
0
5
Monte Roberto
2.153
1.378
64
375
27,2
981
71,1
11
11
577
377
65,22
131
34,7
243
64,4
1
2
Rosora
1.501
950
63,29
299
31,4
646
68
1
4
San Marcello
1.650
961
58,24
258
26,8
698
72,6
2
3
Santa Maria Nuova
3.199
1982
61,96
562
28,3
1.384
69,8
15
21
689
460
66,76
132
28,7
324
70,4
2
2
60.927
38.548
165
165
Jesi
Poggio San Marcello
San Paolo di Jesi
Totale
Malattie di stagione
Attenti al caldo
e alle ... truffe
Una campagna informativa in favore degli anziani per proteggerli da
due fenomeni completamente diversi tra loro, ma entrambi ricorrenti
nel periodo estivo: il caldo e le truffe. A questo proposito, va segnalata
l’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale, in collaborazione con l’Istituzione Centro Servizi Sociali, cioè quella di dare consigli
utili ai cittadini, in particolare a quelli della terza età.
L’iniziativa prende avvio in questi giorni con la distribuzione di migliaia di depliant informativi presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico,
le due farmacie comunali e nei centri sociali della città. Nei pieghevoli
- eleganti nella grafica e di agevole consultazione - è riportato un apposito decalogo per ciascuno dei due temi trattati.
Caldo - Per quanto riguarda l’emergenza caldo, i dieci consigli sono
direttamente attinti dal Ministero della Salute e prendono in considerazione i pasti, la compensazione dei liquidi, il vestiario, gli orari
in cui è meglio restare in casa, il corretto utilizzo dei condizionatore
nonché la tipologia dei sintomi che, se avvertiti, vanno subito comunicati al medico curante.
9.438
28.780
Truffe - Sul depliant relativo alle truffe, il decalogo elenca le raccomandazioni direttamente fornite dalla Polizia di Stato e riguardano tanto
situazioni che si possono verificare in casa quanto casi ipotizzabili in
strada. Tra le varie possibilità di truffa, un denominatore comune: il
malfattore si presenta sempre come una persona distinta e ben educata.
Nell’opuscolo sono fornite anche utili informazioni ai figli, nipoti e parenti stretti di persone anziane e consigli ai vicini di casa. Specifiche
indicazioni vengono fornite anche agli impiegati di banca e di uffici
postali che sono quotidianamente a contatto con le persone anziane.
“Abbiamo ritenuto importante rinnovare questa campagna di informazione - ha spiegato il sindaco Fabiano
Belcecchi - per offrire
ai cittadini, in particolare agli anziani, informazioni utili su come
affrontare i piccoli e
i grandi problemi di
tutti i giorni. Siamo
partiti da due temi attuali come il caldo e la
truffa, continueremo
con altri argomenti
che sono sentiti come
Maiolati Spontini
Premiati per il “Campus Scolastico”
“U
n progetto che si inserisce nel paesaggio sfruttando l’andamento naturale del terreno, dando luogo ad una pregevole qualità architettonica. Ottima la
correlazione sia con il paese intorno che
con la collina retrostante e il percorso naturalistico a monte”. Insomma, una scuola
accogliente e in piena armonia con il territorio circostante. Sono queste, insieme
ad altre, le motivazioni che hanno convito
la commissione ad assegnare il primo premio del concorso per la realizzazione del
nuovo campus scolastico di Moie al lavoro
presentato dall’architetto Nazzareno Petrini e dal suo gruppo di progettazione.
La premiazione ufficiare dei vincitori è avvenuta lunedì scorso, 26 giugno, nel Centro comunale “6001” di Moie potrà essere
visitata fino a domenica 2 luglio (dalle
17,30 alle 20) la mostra con i cento elaborati arrivati da tutta Italia e da diversi Paesi
europei.
Alla cerimonia sono intervenuti, oltre al
sindaco Giancarlo Carbini e all’assessore
ai lavori pubblici Umberto Domizioli, i
due gruppi che si sono classificati al primo
posto, ossia quello con a capo Petrini, di
Serra de’ Conti, e al terzo posto, il raggrup-
pamento di architetti di Rosario Claudio
La Fata, arrivato da Napoli.
Il sindaco ha ripercorso le motivazioni che
hanno portato l’amministrazione comunale a credere in un “progetto sicuramente
impegnativo – ha osservato il primo cittadino – ma che vuole essere l’indicatore di
quanto si voglia investire nel futuro e nei
giovani, a cominciare da una struttura scolastica realizzata secondo i
migliori requisiti
oggi previsti.
Scegliere la strada
del concorso di
progettazione va
proprio in questa
direzione: una scelta ripagata da un
successo superiore
alle nostre aspettative”. Il sindaco ha
sottolineato l’alto
livello di qualità
dei progetti, oltre
cento, che ha reso
più
complesso
il lavoro della Commissione, presieduta
dall’architetto Nicla Frezza, e ha ringraziato l’Ufficio tecnico e la segretaria Lorena
Quattrini per il lavoro svolto.
La cerimonia si è conclusa con la lettura
delle motivazioni dei lavori premiati e con
la consegna agli architetti dei gruppi Petrini
e La Fata delle targhe da parte del sindaco.
6
Jesi
2 Luglio 2006
le tante immigrazioni nel corso dei secoli
Il popolo storico di Jesi
di Francesco Bonasera
Nel territorio di Jesi, una specie di imbuto naturale, con i vertici in Falconara,
Montemarciano e Jesi stessa, nella bassa valle dell’Esino, si è avuto un significativo popolamento, essendo il territorio stesso ampiamente aperto non
solo all’insediamento umano in loco,
ma anche immigrazioni; questo è stato
oggetto di studi e ricerche da parte di
insigni studiosi locali, come Antonio
Gianandrea (1842-1998), Giovanni senior e Junior Annibaldi (rispettivamente: 1842-1903;1904-1981).
Significativo il fatto che i patroni di Jesi
San Settimio e San Floriano sono “militi” romani, di origine germanica, tre
“colonizzazioni”, I romana, II benedettina (alto mediovale); III mezzadrile, dal
Quattrocento al 1960. Si hanno ondate
di immigrazione: “lombarda” (in realtà
emiliana) XV secolo; albanese e slava
(XV secolo); inoltre la presenza degli
israeliti (XV-XVI secolo) e degli zingari
(XV secolo).
Dobbiamo dire che Jesi (di sistemazione romana - 257 a.C. “Municipium”)
ha per contorno due notevoli entità
urbiche Planina e Cupra; l’abbandono
della presenza romana determina
l’impaludamento del territorio (testimonianza i centri di Moie e Pantiere)
che viene redento e ripristinato con la
bonifica benedettina, con cui vengono
erette abbazie, nuclei di vita complessi
ed efficienti, con l’esercizio della attività
agricola; esse sono distanti l’una dall’altra una giornata di cammino.
Il convoglio imperiale alla fine del
1194 che accompagnava Costanza e il neonato Federico II fu assistito
presso conventi femminili.
Succede l’attività agricola mezzadrile, metà dei
prodotti al proprietario
e l’altra al contadino, per
cui si determina il popolamento sparso e il costante
progresso
dell’agricoltura; massiccie (per allora)
le immigrazioni di transadriatici: albanesi, slavi
“schiavoni”, in realtà dalmati.
Di rilievo la segnalazione di due storici jesini: Pietro Grizio e
Giovanni Amiibaldi Junior; si ha poi la
costituzione di Santa Maria Nuova con
lombardi da Reggio di Lombardia (oggi
Reggio Emilia), quindi emiliani; Poggio
San Marcello è una gemmazione di San
Marcello. Da segnalare la presenza nel
XV e XVI secolo di israeliti immigrati,
prevalentemente dedicati all’arte feneratizia (prestito di denaro) e alla lavorazione dell’oro, al commercio. Per gli
zingari la presenza è sporadica; di rilievo il transito di appartenenti alla banda
del Duca di Andrash.
In conclusione: appaiono evidenti gli
ingressi nel territorio di popolazioni
esterne: coloni romani, nuclei di benedettini, albanesi, schiavoni, emiliani:
presenze etniche particolari di israeliti
e di zingari.
MAIOLATI Iniziati i lavori
Un nuovo parcheggio
al servizio del paese
Fotoservizio Marco Palmolella
M
aiolati, arroccato longitudinalmente
su una collina, ha, tra i vari
problemi, la necessità di ampi parcheggi. Infatti, la mancanza di aree
attrezzate vicino al centro storico crea disagi specialmente negli
orari di apertura del Comune, in
occasione dei numerosi spettacoli
teatrali e nel periodo estivo in genere. Inoltre il possesso di più auto
all’interno dello stesso nucleo familiare avevano costretto a modificare
la viabilità di via Celeste Erard per
permettere la sosta dei mezzi dei
residenti; anche i mezzi pesanti e
gli autobus che trasportano comitive, specialmente nei soggiorni
alla Casa “Paolo VI”, ora avranno
un’area per far sostare gli ingombranti mezzi.
Accompagnati dall’assessore all’Urbanistica
del Comune di Maiolati, Fabrizio Mancini,
abbiamo visitato il cantiere aperto proprio in
questi giorni. Il parcheggio viene realizzato
nell’area antistante il municipio e il teatro, un
luogo strategico, comodo, al servizio di ogni
agglomerato del paese. L’area sorge ad una
quota più bassa del piano stradale, quindi dal
Anche con i voti dell’opposizione
Monsano:
bilancio approvato.
Il Consiglio Comunale di ne è risultato essere di
Monsano, nella seduta del 2.472.017,80 euro, di cui
23 giugno, oltre ad aver 2.097.443,61, pari all’85
votato l’importante delibe- per cento, ha gravato sulra riguardante la costitu- la collettività, in leggero
zione dell’Azienda Specia- trend negativo rispetto
le Consortile per i servizi al passato. “Questo fatto
sociali, ha approvato an- – ha spiegato l’assessore al
che il bilancio consunti- bilancio, Marina Melapvo 2005. Nel suo primo, pioni – è dovuto al fatto
“vero” bilancio gestito inte- della riduzione dei finanramente, la giunta Fioretti ziamenti statali, in luogo
è riuscita praticamente a dell’attuale principio della
dimezzare l’avanzo di am- finanza decentrata, a scaministrazione, sceso dagli pito del vecchio principio
scorsi 143 mila euro agli di finanza.
attuali 77.480,29, grazie “Il bilancio consuntivo è
ad un maggiore controllo stato approvato all’unadelle spese, con una previ- nimità - ha concluso l’assione attenta e dettagliata, sessore - e dunque anche
ed una precisa capacità dall’opposizione, cosa di
in termini progettuali del- cui ringrazio personall’ente.
mente, anche a nome della
Il fabbisogno del Comu- Giunta”.
punto di vista dell’inserimento paesaggistico
è stata una soluzione progettuale di limitato
impatto ambientale e di elevata qualità ar-
chitettonica. Il parcheggio, integrato con il
verde, sarà realizzato su due livelli, assecondando così la pendenza del terreno e la curvatura della strada provinciale, per limitare
eccessivi sbancamenti e muri di sostegno. I
posti macchina saranno delimitati da una
pavimentazione di forma geometrica, forata,
che permetterà la crescita dell’erba. Interessante ed estremamente moderno sarà anche
l’impianto di illuminazione, in parte a
terra o ad incasso.
La realizzazione del progetto, redatto
dall’ing. Raffaele Solustri e affidata ad
una ditta di Sassoferrato, prevede un
impegno di spesa di circa duecentocinquantamila euro. I lavori, voluti sia
dall’ex amministrazione Cascia, sia
dall’attuale Carbini, presumibilmente
si concluderanno entro i primi mesi
del prossimo anno. Con questa struttura si potranno liberare dalle auto in
sosta anche altre aree del centro storico, restituendo il piacere di un paesaggio integro e privo di intralci.
A Santa Maria Nuova
Insediato il nuovo Consiglio
S
abato 17 giugno, a Santa Maria Nuova insediamento ufficiale del nuovo
Consiglio comunale dopo le elezioni
amministrative del 28 e 29 maggio, che
hanno visto l’affermazione della lista
“Santa Maria Nuova in Europa”. Gli undici consiglieri della maggioranza sono:
Carla Accorroni, Federica Appolloni, Vittoriano Belelli,
Giuseppe Corinaldesi, Luciano Frontalini, Giacomo Gianni,
Donatella Maiolatesi,
Mirko Mastri, Franco
Pigliapoco, Vittorio
Pigliapoco, Graziano
Refi e naturalmente
il candidato a sindaco Andrea Moriconi.
I cinque seggi della
minoranza sono andati a Alejandra Arena, Laura Vico, Massimo Baldelli, Lido
Buresti e Andrea
Duca. Dopo il giuramento del neosindaco Andrea Moriconi,
sono stati comunicati
i nomi degli assessori
e le relative deleghe: Franco Pigliapoco
(vice sindaco, rapporti con enti ed istituzioni, Unione dei Comuni, Organizzazione e Personale, Sport), Luciano
Frontalini (Pubblica istruzione, Cultura e Turismo) e Giuseppe Corinaldesi
(Casa di riposo, Infrastrutture e Servizi
tecnologici, Lavori pubblici, viabilità e
trasporti), Carla Accorroni (Urbanistica, Ambiente, Pari
opportunità,
Sviluppo economico e
attività produttive),
Federica Appolloni
(Bilancio,
Tributi,
Finanze) e Mirko
Mastri (Servizi sociali e politiche giovanili).
Il Consiglio è poi
proseguito con la
illustrazione da parte del sindaco delle
linee
programmatiche di mandato e
con le nomine dei
membri della commissione elettorale e
dei giudici popolari.
Incontro al Palazzo della Signoria
Jesi e l’urbanistica italiana
G
iovedì 29 giugno, alle ore 18, nel- l’assessore all’Urbanistica Daniele Olivi,
la sala maggiore del Palazzo della saranno presenti il prof. Paolo Avarello,
Signoria si terrà un incontro pubblico direttore della rivista, la prof. Patrizia Gasul tema “L’esperienza di Jesi e l’urbani- bellini, coordinatrice scientifica della Vastica italiana oggi”.. L’incontro è dedica- riante generale al Piano regolatore generato alla presentazione del numero 128 di le di Jesi, il prof. Alessandro Balducci, del
“Urbanistica (rivista dell’Istituto Nazio- Politecnico di Milano e coordinatore del
nale di Urbanistica) in cui è pubblicato lo Piano Strategico di Jesi.
speciale sul progetto del nuovo Piano re- Al termine dell’incontro, con l’aperitivo,
golatore generale di Jesi. sarà distribuita una copia del n. 128 di
Oltre al sindaco Fabiano Belcecchi e al- “Urbanistica” e l’allegato Cd- Rom.
2 Luglio 2005
Speciale Premio Vallesina
Pieno successo del “Premio Vallesina” 2006
Con le Marche nel cuore
Il miracolo
della musica
di Augusta Franco Cardinali
Le Marche sono state l’ultima regione in Italia ad essere scoperta anche dagli italiani; l’ultima a farsi avanti, a
mettersi in mostra. Oggi le statistiche la indicano come
le regione in cui si vive meglio. Lo confermerebbe, se
non altro, il primato nazionale della longevità. E’ tempo
quindi di dire ad alta voce quello che siamo, che cosa facciamo, quali risorse abbiamo. Senza vanterie, comunque,
ma vincendo quella istintiva riservatezza, forse anche ritrosia, che caratterizza la gente della nostra terra.
Giusto
riconoscimento
Il “Premio Vallesina” è stato istituito per questo. Una
questione di giustizia, innanzi tutto. Abbiamo tanto, facciamo tanto, anche silenziosamente, ma nemmeno i marchigiani a volte lo sanno o ne sono consapevoli. Il riconoscimento è ora giunto alla terza edizione, felicemente, con un crescendo di adesioni
e consensi. La Vallesina concentra molte delle più operose energie della regione e a
buon diritto quindi le è stato intitolato.
Sotto le stelle la sera del 24 giugno quest’anno i premi sono stati assegnati: nei giardini dell’Hotel Federico II, in un’atmosfera resa magica dalla musica del
Nino Rota Quartet.
Anche altri artisti
sono intervenuti, ad
intervalli inseriti nel
rituale: due seducenti étoiles del tango, il
Duo Panni Ballarini; Silvio Spaccesi;
Ranzie Mensah che
ha interpretato con
gioiosa vitalità canzoni sulla fratellanza
e Angelo Branduardi
che ha reso omaggio
a Franco Carancini,
“silenzioso motore
del Premio Vallesina” e suo generoso
mecenate. Per lui , sorprendendo tutti , ha eseguito ‘a cappella’ un antico canto tratto da ‘Le Livre Vermeil’: “una bibbia della tradizione musicale giudaico-cristiana”, lo
ha definito, perché, ha aggiunto, “la musica nasce con il senso della trascendenza e
della spiritualità”.
La consegna
dei Premi
Introdotti dai rispettivi testimonials
i premiati sono saliti alla ribalta per
ricevere la pergamena e il trofeo:
una scultura stilizzata e simbolica in vetro e bronzo realizzata da
Massimo Ippoliti. Primo dei nomi,
quello di Italo De Curtis (nella
terza foto a destra accanto alla
presentatrice), funzionario investito delle massime responsabilità
presso la Segreteria di Stato. E’ stato a fianco di sette presidenti della Repubblica e continua ad esserlo, non trascurando anche attività
letterarie. Premiato anche Franco
Rustichelli (al centro, nella foto
in alto a sinistra), docente di Fisica all’ateneo di Ancona, impegnato in molti campi della ricerca,
attualmente in quello delle cellule
staminali. Mario Sasso (a sinistra,
nella foto qui a lato) poi, pittore e
videoartista che con originale creatività ha saputo interpretare la poetica del nostro
territorio.
Per l’imprenditoria il riconoscimento è andato alla Hydropro, azienda leader nel settore della produzione di macchine movimento terra, e alla CNH Case New Holland,
anch’essa solidissima e in continua espansione, esportatrice di trattori multifunzionali e speciali in più di ottanta Paesi nel mondo.
Ricevendo il suo
premio Padre Armando Pierucci,
ritenuto uno dei
maggiori compositori e organisti
europei, ha parlato
del “miracolo della
musica universale”, diventata uno
tornatol di pace
nell’Istituto Musicale da lui fondato
a
Gerusalemme
dove sono accolti
ebrei e musulmani,
arabi e armeni. Nato a Moie di Maiolati,
ha appena ricevuto anche la cittadinanza
onoraria e una targa d’argento del Presidente della Repubblica quale speciale riconoscimento. A lui è stata consegnata
la metà dell’incasso della serata. Servirà
all’acquisto di una marimba, strumento
indispensabile per una classe di percussioni.
L’altra metà è stata destinata alla Cefa
Ong, associazione non governativa che
in Tanzania ha realizzato una centrale di
produzione e commercializzazione del
latte, impiegando 180 allevatori locali. Al
progetto collaborano due giovani, coraggiosi volontari jesini, Eleonora Battistelli
ed Emanuele Pagani. Non erano presenti,
ma sarebbero stati ben lieti di ricevere il
dono. Il denaro sarà utilizzato per il sostentamento, durante l’anno scolastico,
di oltre duemila bambini orfani.
La manifestazione, a
cui aveva assistito con
il sindaco di Jesi ed altre autorità regionali
anche il Vescovo, mons.
Gerardo Rocconi, si è
protratta oltre “le ore
canoniche”. E’ stata
presentata, in simpatia
da Antonio Stornaiolo; in bellezza e grazia
da Barbara Capponi,
spesso valletta di altri
importanti eventi nelle
Marche, quali il “Premio Postacchini” di
Fermo.
Potenzialità
da rivelare
Già si sta pensando alla
prossima edizione. Nel
cuore della Vallesina
Jesi, come ha mostrato
Gianni Rossetti nel documentario proiettato
su grande schermo, dagli anni ’60 ad oggi ha
fatto passi da gigante,
sempre più consapevole della sua vocazione
industriale,
agricola,
artigianale,
artistica;
della ricchezza delle
sue risorse economiche
ed umane, delle sue
potenzialità da rivelare
e rendere fruttuose.
Servizio Ubaldi fotovideo
7
Vallesina
2 Luglio 2006
Padre Armando Pierucci
Cittadino onorario di Maiolati
Fotoservizio Beatrice Testadiferro
“L
a vostra onorificenza, signor sindaco
e signori consiglieri, mi riporta indietro negli anni per trovare una spiegazione.
Perché mai ho trovato tanta generosità qui
nelle Marche? Perché la terra dove sono
nati, cresciuti, hanno lavorato, amato, sofferto, dove sono sepolti i miei genitori, vuole onorarmi? La mia mente va a 71 anni fa,
quando mio padre era morto da due mesi e
a mia madre, nella sua tragedia, non sgorgò il latte per nutrirmi. Caterina, una donna che abitava alle Moie, nella prima casa
della via che va al fiume mi allattò…Poi
fui portato in ospedale a causa di un’ernia
e in quei giorni un prete si avvicinò a mia
madre e le disse: “Questo bambino sarà un
grande…”. Infatti, dopo la generosità di mia
madre, di Caterina, dei medici di Jesi, dei
Giacani delle Pantiere, ho trovato la generosità dei frati, di tanti insegnati di musica,
dei colleghi e degli allievi del Conservatorio
di Pesaro dove ho insegnato.
E così, una volta in Terra Santa,
attraverso la musica, mi son messo a fare come Caterina o come
zia Agnese o come zio Edmondo
che hanno sempre fatto tanto del
bene. Quello che io ho fatto in Terra Santa è quel poco di bene che
tanti, molto più e meglio, hanno
fatto a me. Io ho semplicemente
cercato di imitare e continuare quello che ho visto fare, fin da
bambino, nel Comune di Maiolati
Spontini… Sono io che dovrei dare
un’onorificenza a voi e al popolo
del Comune di Maiolati, perché
da voi ho imparato. Accontentatevi della gratitudine mia e di coloro
che, con me e come me, cercano di
portare a Gerusalemme un po’ di
Maiolati Spontini”.
di solidarietà in una terra, la Terra Santa,
in cui la lotta sembra non aver fine. Il lavoro di Padre Armando, infatti, ha ricordato il consigliere Franco Cascia che ha
visitato la scuola Magnificat di Gerusalemme, è proprio un segno di speranza e
di condivisione tra bambini ed insegnanti delle diverse etnie e religioni che insieme studiano e suonano.
Intorno all’opera di Padre Armando c’è
stata la sensibilizzazione del “Premio
Vallesina” e della cittadinanza di Maiolati: un contributo di tremila euro, infatti, è stato consegnato a Padre Armando
dal dott. Sergio Cascia, ex sindaco e rappresentante della compagnia teatrale “La
Callarola” di Moie quale sostegno concreto
ai progetti del religioso così tanto legato a
Moie.
Alla cerimonia hanno partecipato i familiari di Padre Armando, il superiore provinciale dei Frati Minori, Padre Ferdinando
Campana, il parroco e l’ex parroco di Moie,
Così Padre Armando Pierucci si è rivolto
ai numerosi presenti nella sala consiliare di
Maiolati dove, domenica mattina, 25 giugno, ha ricevuto la pergamena della cittadinanza onoraria ed ha firmato il registro
dei cittadini onorari. Una occasione di festa e soprattutto di speranza e solidarietà.
Il sindaco Giancarlo Carbini, nel suo saluto
iniziale, ha ripercorso i momenti che hanno portato il Consiglio alla decisione del
conferimento ed ha ringraziato Padre Armando per la sua testimonianza di pace e
don Gianni Giuliani e don Aldo Anderlucci, l’assessore di Maiolati Sandro Grizi ed
i consiglieri comunali, il consigliere regionale Raffaele Bucciarelli, il presidente ed il
segretario del “Premio Vallesina”, Gianluca
Fioretti e Nicola Di Francesco, il giornalista
Rai Vincenzo Varagona, l’artista Alessandro
Flaminio e l’imprenditore Vincenzo Cascarano che ha promosso l’iniziativa “Pace in
Terra Santa e nel mondo”.
Nel pomeriggio Padre Armando, organista e compositore tra i più grandi
in Europa, ha suonato l’organo Callido
della chiesa di Santo Stefano a Maiolati offrendo un grandioso concerto nel
quale ha addirittura improvvisato un
brano sul motivo, richiesto dal pubblico, “Tu scendi dalle stelle”.
La serata si è conclusa a Moie con la
voce di Renzie Mensah, principessa del
popolo Fanti del Ghana, che, accompagnata al piano dal maestro Alfredo
Matera, nell’abbazia Santa Maria, ha
proposto un coinvolgente concerto.
Alle Terme imperiali di Caracalla
Il fascino de “La Vestale”
di Marco Palmolella
“L
a Vestale” di Gaspare Spontini e Salvatore Viganò ha inaugurato, sabato 24
giugno, la Stagione di Opere e Balletti alle
Terme imperiali di Caracalla del Teatro dell’Opera di Roma: un evento straordinario
che di fatto ha dato l’avvio alle celebrazioni
per il bicentenario de “La Vestale”, un ap-
puntamento particolarmente significativo
per l’arte musicale di Spontini.
Per chi non pratica la storiografia spontiniana c’è da dire che nel 1818 Salvatore Vigano
creò un “Gran ballo tragico” utilizzando sia
la vicenda, sia il titolo, sia le musiche de “La
Vestale” di Spontini, con aggiunte di altre
tratte da produzioni di Ludwig van Beethoven e Gioacchino Rossini. Con “La Vestale”
di Vigano, interpretata nel 1818 da Antonia
Pallerini, la musica di Spontini entrava per
la prima volta al Teatro alla Scala.
Su queste premesse Beppe Menegatti, marito e primo collaboratore di Carla Fracci,
ha voluto riportare il capolavoro spontiniano all’attenzione del grande pubblico in un
contesto naturale, la Roma vera di imperatori, generali e vestali.
Nel 1954, ne “La Vestale” di Maria Callas,
Beppe Menegatti era assistente alla regia di
Luchino Visconti, mentre la bambina Carla
Fracci era ballerina nel corpo di ballo. Car-
la Fracci fu splendida protagonista ancora
ne “La Vestale” filologica di Riccardo Muti,
nel 1993, quindi la proposta è giunta da una
coppia che, oltre allo studio e alla ricerca
personale, poteva contare su esperienze e
modelli di assoluto valore già collaudati.
Beppe Menegatti, particolarmente felice
dopo il successo della Prima, al termine dello spettacolo ha dichiarato che già da “La
Vestale” del 1954 era
vivo in lui il desiderio
di recuperare questa
produzione di Salvatore Viganò, tenendo
conto sia del libretto
di Etienne de Jouy, sia
della musica di Spontini.
L’argomento è noto:
Decio (Licinio) ritorna a Roma, nel Foro,
dopo la vittoria nelle
Gallie; Emilia (Giulia)
lo premia; tra i due
nasce l’amore. Dopo
la sortita nel tempio di
Vesta di Decio-Licinio,
con il fuoco sacro che si spegne mentre i
due giovani si aprono all’amore, c’è l’epilogo,
tragico, con la morte dei due amanti: Emilia sepolta viva, Decio ucciso dalle guardie.
Spontini amava il lieto fine, mentre con Salvatore Viganò la tragedia si consuma fino in
fondo.
Lo spettacolo di sabato scorso a Roma è stato grandioso: lo scenario naturale delle Terme ha conferito un’ambientazione straordinaria e magica, a due passi dal Colosseo
e dal Circo Massimo,sembrava di vivere in
diretta un fatto di cronaca di duemila anni
fa.
Le musiche spontiniane utilizzate erano tra
le più note, le danze del primo e del terzo
atto, la sinfonia, la Marcia Trionfale, nota
come Allegro marziale; l’Inno Matutino e
Inno alla Sera, quest’ultimo più volte ripreso con un sapiente gioco di luci che si intersecavano con le coreografie.
Straordinaria, oltre all’ideazione, la regia di
Beppe Menegatti e
l’esperienza di Carla Fracci, Gran Vestale; ma meritano
una segnalazione
anche le scene e
i costumi di Elena Mannini che,
come Liliana Cavani nel 1993, è arrivata, con grande
e piacevole effetto,
a proporre anche
militari “napoleonici” con feluca e stivali posti accanto
ad altri personaggi
nei costumi classici. Le coreografie
sono state realizzate da Paul Chalmer e la direzione musicale
affidata al bravissimo Marcello Rota.
Accanto alla Fracci hanno ballato Gaia
Straccamore, Igor Yebra, Fabio Grossi ed
uno stuolo di Vestali ed altri personaggi di
contorno, necessari però alla grandiosità
del tema e della scenografia. Lunghi applausi e grida di compiacimento hanno salutato
le più belle coreografie sostenute dalle musiche di Spontini, sia durante la recita, sia
alla fine dei due tempi. Soddisfazione per
lo splendido spettacolo è stata espressa da
Menegatti e dalla étoile Fracci; dal Sovrintendente Francesco Ernani e dal direttore
musicale Gianluigi Gelmetti.
(foto Corrado Maria Falsini)
Al museo diocesano
Tornati i re d’Israele
H
anno fatto ritorno alla loro sede di
origine le dodici statue lignee dei
re d’Israele. Dopo il restauro durato
circa un anno presso il laboratorio di
Nino Pieri ad Urbino e grazie al contributo erogato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, finalmente tornano a risplendere negli spazi museali
dell’ex seminario vescovile i dodici
esemplari biblici.
Di autore ignoto del sec. XVIII, alte
circa 80 cm. ciascuna e completamente dipinte di un bel nero inten-
so, alcune statue rappresentano i re
in abiti civili, la maggior parte invece
li riproduce con armi e clami militari,
alla foggia dei soldati romani. Essi si
atteggiano secondo movenze tipiche
e un po’ manierate di gusto tardobarocco; in cui non viene meno una
certa ricercatezza formale e una cura
attenta nella resa del dettaglio plastico,
senza che ciò gravi sulla componente
più squisitamente espressiva, o meglio
declamatoria, che caratterizza ogni
singola figura.
Jesi
2 Luglio 2006
9
Valeria Moriconi
Nel baleno di uno sguardo…
Fotoservizio Paola Cocola
A
perta fino al 2 luglio la mostra del
fotografo Sandro D’Ascanio, dedicata a Valeria Moriconi nell’anniversario della sua morte. Inaugurata il 15
giugno alla Salara del Palazzo della Signoria, la mostra costituisce una preziosa opportunità per rievocare “un’attrice che arricchisce - scrive Emilio
Pozzi - con la galleria delle sue interpretazioni, al livello più alto, il teatro
delle donne del ventesimo secolo”.
Gli ottantacinque scatti di Sandro
d’Ascanio - bravissimo nell’acciuffare
Valeria nei singoli attimi, irripetibili e
irreversibili, di più alta manifestazione
della sua passione teatrale - ponendoci
in un dialogo muto con lei, colgono stati d’animo che appartengono sì ai personaggi di opere teatrali ma, anche se
durano una frazione di secondo, ci aiutano a ritrovare il baleno di uno sguardo che in tanti hanno conosciuto fuori
scena, nel privato, a tu per tu…”.
Lo stesso che ritroviamo nelle immagini riproposte - nell’ambito
della mostra stessa dal filmato “La signora
del palcoscenico” - girato nel 1992, della serie “Ritratto d’autore”,
prodotta da Damiano
Tavoliere, noto regista
televisivo. In esso l’attrice jesina si racconta
nella sua casa di Roma,
e lo fa in modo amabile, lievemente nostal-
gico ed ironico, svelando una
personalità aperta, moderna
eppure ancorata ai valori e
agli ideali di sempre. Un filmato di circa un’ora, a cui
abbiamo rubato i flash più
significativi…
“Sono arrivata al Teatro per
caso …certamente non sono
stata uno stinco di santo, ma
non ho mai ceduto a certi pedaggi per sfondare nel
cinema…la platea, mentre
recitavo, era per me un buco
nero…però, alla fine dello spettacolo,
mi sentivo in pace con me stessa… la
mia era una famiglia ‘piccola’ e io invece amo tanto stare tra la gente… per
fare questo mestiere bisogna essere un
po’ pavoni, bisogna coprirsi di una patina diversa da quella della gente che
sta in giro…le serate non sono tutte
uguali: alcune sono stupende, altre cariche di tensione…io sono timida ma
sul palcoscenico riesco a parlare, ad
esprimere quello che
ho dentro alla gente… anzi, più gente
c’è più sento di aver
bisogno che questa
‘creatura’ mi ami
per sempre…la timidezza mi prende
in strada, al ristorante, quando sono
borghese…ma sul
palcoscenico sono
una ‘bestia’…il palcoscenico è terribile
perché il pubblico
Come si combatteva il caldo
L’estate jesina
del tempo che fu
di Giuseppe Luconi
I
li antenati di Jesi-estate. Ovvero Jesi-estate
di una volta. Cosa facevano i vecchi dei nostri vecchi nei mesi caldi per combattere l’afa e
occupare il tempo libero nelle serate col termometro sopra i trenta gradi?
Anche da queste parti, in tempo di calura, c’era
chi aveva da risolvere l’angoscioso interrogativo: si va al mare? o al monte? Fa più chic il tipo
da spiaggia, con la paglietta e il salvagente? O il
grimpeur d’alta quota, con zaino e piccozza?
In realtà, per la più parte degli jesini l’estate era
solo la stagione del sole in cui si cercava, insieme al refrigerio, di dimenticare le privazioni e
le amarezze della vita, cogliendone il lato migliore e più a buon mercato. Angelo Ciuffolotti
raccontava che agli inizi del secolo gli artigiani
di via Roma, di giorno uscivano dalle botteghe a
lavorare sulla strada, all’ombra delle case. E che
spesso al picchiare dei martelli, al raschiare delle
seghe, al fruscio delle pialle si accompagnava il
canto degli artigiani.
G
capisce subito se quell’attore è avaro o
generoso…cosa c’è di più bello di un attore che trasmette le cose solo con il suo
corpo, con i gesti, gli sguardi…
Il mio mondo è stato caratterizzato da
incontri straordinari, irripetibili…per
esempio, Eduardo…tutti dicevano di
lui che era scorbutico, esigente…a me
ha regalato la dolcezza: il giorno in cui
compivo vent’anni , irruppe sulla scena mentre recitavo per regalarmi una
rosa…”.
Oltre al filmato di Tavoliere, completa
la manifestazione un bellissimo collage
redatto da Franco Cecchini composto
da alcuni video che, partendo dal giorno del funerale, ripercorrono a ritroso le tappe più significative di alcuni
momenti trascorsi dall’attrice a Jesi; e
da spezzoni di suoi spettacoli tenuti al
Pergolesi.
Nella foto, del 15 giugno scorso,
Glauco Mauri mentre, nel ricordo
di Valeria Moriconi, interpreta il
monologo tratto da “La Tempesta”
di Shakespeare.
Inaugurato sabato scorso alla Torre
Nuovo Centro di pronta accoglienza
I
l sindaco Fabiano Belcecchi ha
inaugurato sabato scorso, 24 giugno, in via Torre il nuovo Centro di
pronta accoglienza per adulti con
urgenti bisogni di alloggio. Sono intervenuti alla cerimonia, tra gli altri,
il vescovo Mons. Gerardo Rocconi,
l’assessore ai servizi sociali Paolo
Cingolani, il presidente della Caritas
don Nello Barboni, autorità militari
ed i rappresentanti della cooperativa che gestirà la struttura. Il nuovo
Centro di prima accoglienza, ricavato negli spazi dell’ex scuola materna,
consentirà di ospitare una decina di
persone in evidente difficoltà di reperire un alloggio, per un periodo
massimo di quaranta giorni ciascuna, versando una quota simbolica
di quattro euro a notte. L’obiettivo è
quello di dare una sistemazione, pur
provvisoria, ai senza fissa dimora, ai
migranti e a tutti coloro in cerca di
occupazione. (Foto Maurizi)
Le “Tabulae” della Fondazione
Nella biblioteca federiciana
di Augusta Franco Cardinali
E
dite dalla Fondazione Federico II
Hohenstaufen e a breve distanza
l’una dall’altra sono apparse le Tabulae n. 34 e n. 35; diario di bordo e
testimonianza delle sempre numerose attività svolte dalla Fondazione.
Come le precedenti, raccolgono documenti di studio e ricerca dedicati a
Federico II, arricchendo quella che si
va costituendo come una enciclopedia
federiciana molto vasta e in continuo
accrescimento.
Le Tabulae n. 34 riportano i testi di
sei conferenze tenute dall’aprile al
novembre 2005 in sedi diverse, a Jesi
e in Ancona, più due saggi inviati dal
prof. Wolfgang Stürner e dal prof.
Franco Fornari. Il primo compendia
una relazione su “Federico II Re di
Gerusalemme”, tenuta a Bari in occasione delle “XIV Giornate normanne
sveve”; il secondo, di considerevole
estensione, presenta un argomento
che la Fondazione auspica di poter
ulteriormente trattare anche in altra
appropriata sede: “Assisi: la presenza
di Federico II nei luoghi della spiritualità francescana”.
Presentano inoltre, nell’introduzione,
un ricordo del prof. Raffaele Molinel-
li, già presidente del Comitato Scientifico e autore del saggio ‘Jesi, città
regia’: “una voce tra le più alte e nobili del panorama culturale non solo
jesino”, lo definisce il prof. Franco
Brinati. Oltre ai saggi sopra ricordati
sono pubblicati i testi della conferenza di Hubert Houben, “Anticristo
o novello Messia? Il mito di Federico II”; quello di Mario Bernabò
Silorata, “Federico II e il regno di
Arles”; quello di. Alfredo Salerno,
“L’apertura del sarcofago di Federico II: indagini biometriche”; quello
di Franco Russo “Federico II e le
donne”. La varietà degli argomenti trattati e le immagini inserite
rendono invitante e gradevole la
lettura. Le ultime pagine sono occupate dalla rubrica “…Chi era?” a
cura di Bern M. Seilor e dedicata
a un ribelle avventuriero, Ranieri
di Manente.
Supplemento delle Tabulae è
il Notiziario della Fondazione
“De rebus actis” che illustra, con
un’ampia documentazione fotografica, le manifestazioni e i premi istituiti nel nome di Federico
II durante il 2005. Di stimolante
interesse è la rubrica libraria di
Franco Brinati “Lo scaffale di Pier
Delle Vigne”.
Sempre più ampia dunque è l’indagine
intorno all’imperatore svevo, ma altro
certo resta da dire. Non mancheremo
di considerare più oltre i contenuti
delle successive Tabulae. Federico II
continuerà ancora a stupirci.
Ricordava pure i dopocena di via Monte Tabor,
dove la gente si radunava in circolo per ascoltare
il canto di Lucia, una bella ragazza di sedici anni
dalla voce d’angelo: “E fugge la bellezza, / la giovinezza non torna più: / il tempo che passò senza
l’amore / non tornerà, non tornerà più”.
Jesi-estate dove e come? Per molti capifamigliajesini del tempo l’interrogativo non si poneva, presi com’erano da tutt’altri problemi. O comunque,
se riuscivano a tenere il conto dei pasti senza
particolari affanni, verosimilmente preferivano
il passatempo buono per tutte le stagioni, quello
del dopocena attorno ad un tavolo d’osteria per
una partita a briscola e tressette con gli amici. E
il solito quartino: così, tanto per tenersi su.
Ma non c’erano solo le osterie. Frequentati erano anche i caffè, che d’estate cercavano di tenere il passo del più intraprendente locale cittadino, meglio noto come Caffè Checca. «L’estate è
giunta soffocante più degli altri anni - diceva una
reclame del 1909 - e chi volesse provare un po’
di sollievo all’afa opprimente vadi (sic!) al Caffè
e Biliardo Sparaciari,via Garibaldi 4, ove troverà le migliori bibite rinfrescanti, birra, gassosa al
ghiaccio...».
Una quindicina d’anni dopo, sempre in piena calura, lo stesso caffè (che intanto s’era ribattezzato
Eden Sparaciari) faceva sapere che nei suoi locali tutti i sabati e tutti i lunedì si dava un «gran
soirèe danzante» e tutte le domeniche offriva un
«programma estivo con sceltissima musica».
Ma le vere novità, le sorprese arrivavano da fuori, dalle cosiddette compagnie di giro. Intrattenimenti di stagione, popolari ma talvolta anche
d’elite, o presunti tali: per gente che poteva permettersi questi ed altri diversivi senza il pericolo
di ritrovarsi sul lastrico dalla sera alla mattina.
Per un certo tempo furono di moda le serate al
«padiglione Iris» che, più semplicemente, era il
giardino delle Poste (per capirci meglio , il cortile del Palazzo dei Convegni). Nell’estate del 1906
vi agì per più sere la «rinomata compagnia di varietà» di Adriano De Censo. Nello stesso periodo era presente a Jcsi l’invenzione dei Lumiere.
La sera del 15 luglio, dopo il tramonto in piazza
dello Statuto (la piazzetta delle Grazie) «rappresentazione del grandioso cinematografo europeo: la fotograf ìa animata».
(1 – continua)
10
Jesi e Vallesina
2 Luglio 2006
Viaggio nelle cronache
Da una settimana all’altra
La scomparsa
del prof. Giuseppe Grechi
Dalla Provincia: un portale
per cittadini e associazioni
Per l’autotrasporto
delle merci in conto terzi
Nel pomeriggio di domenica scorsa, 25 giugno, è deceduto all’ospedale di Jesi il prof. Giuseppe Grechi, ginecologo per molti anni primario del reparto di ginecologia e
ostetricia presso il nostro ospedale (oltre 33 mila interventi chirurgici). Aveva 74 anni. “Desidero esprimere il
più sentito cordoglio della città per la scomparsa del professor Giuseppe Grechi, una autentica icona della sanità.
– ha dichiarato il sindaco Fabiano Belcecchi - Credo che
in ogni famiglia di Jesi la notizia della morte del professor
Grechi abbia suscitato una
qualche emozione, evocando il ricordo di una nascita
o comunque di un intervento. Medico scrupoloso e
sempre animato da un alto
senso del dovere, nei lunghi
anni trascorsi alla guida del
reparto di ostetricia e ginecologia Grechi ha saputo
coniugare al meglio grande
professionalità e profonde
doti umane, facendo parte a pieno titolo di quella
straordinaria generazione
di primari che hanno dato
lustro e prestigio all’ospedale di Jesi e soprattutto offerto
ai cittadini un punto di riferimento importante nei momenti più delicati e difficili. Sono certo – ha concluso il
sindaco - che la sua limpida testimonianza di primario e
di uomo resterà nel tempo un esempio per i giovani che
si avvicinano al mondo della medicina”.
“Ho avuto la fortuna e l’onore di conoscere l’uomo, ma
anche il privilegio di apprezzare il professionista – ha
detto il dott. Gaetano Martini, presidente di “Villa Serena” - A Villa Serena, il prof. Grechi ha dato prova ulteriore delle sue straordinarie qualità ed ha lasciato un
segno indelebile delle sue eccellenti doti umane e di
medico. Esprimo, pertanto, il mio personale cordoglio e
quello di tutta la clinica, che si stringe alla famiglia in
questo drammatico momento”.
Il 5 febbraio scorso a Poggio San Marcello il prof. Grechi
aveva ricevuto (nella foto) un significativo riconoscimento in occasione della “Giornata per la vita”.
La Provincia di Ancona estende la
sua rete informatica, potenziandola e riqualificandola. Dell’opera di
riprogettazione e miglioramento
dei portali comunali web per avvicinare i cittadini alla pubblica amministrazione attraverso la rete, si
è parlato nel corso del convegno dal
titolo “Pannet – Provincia Ancona
Network”, che si è tenuto venerdì
23 giugno a “Villa Salvati” di Monte
Roberto.
Dopo il saluto del presidente Enzo
Giancarli e del sindaco Renato Zuccaro, l’assessore provinciale all’Informatizzazione e Rete Telematica, Lorenzo Catraro (nella
foto) ha relazionato su “l’azione della Provincia a supporto
dei Comuni del territorio”. Viene offerta ad associazioni ed
aziende – ha spiegato - la possibilità di avere uno spazio proprio all’interno dei “siti” comunali e sfruttare così le potenzialità derivanti dal progresso della tecnologica informatica.
Sono intervenuti Claudio Lumachini, Daniele Terenzi, Diego
Belardinelli e Luigi Romagnoli.
La Provincia ha pubblicato il bando per il conseguimento
dell’attestato di idoneità professionale per l’autotrasporto di
merci in conto terzi. Per notizie e moduli rivolgersi all’Unità
Operativa Trasporti della Provincia, Ancona (via Palestro, 7)
tel. e fax 071.5894310, e-mail: [email protected].
Domande di ammissione entro il 17 luglio.
La vertenza tra giunta
e dipendenti comunali
Piu’ di 150 presenze, mercoledì 21 giugno, all’assemblea
generale dei dipendenti del Comune di Jesi. Nell’occasione,
Cgil, Cisl, Uil ed Rsu hanno illustrato lo stato delle relazioni
con l’amministrazione comunale e le ragioni che hanno indotto a riprendere il percorso conflittuale sospeso dal mese
di febbraio scorso. Al termine del dibattito, l’assemblea ha
dato mandato ai sindacati “di porre in essere tutte le iniziative ritenute idonee a concretizzare l’azione di lotta”.
In particolare l’assemblea ha impegnato l’intero movimento
sindacale, fra l’altro: ad illustrare più compitamente ai gruppi consiliari le ragioni del contendere; a sollecitare l’insediamento della commissione paritetica istituita per il recupero
del benessere organizzativo; ad organizzare scioperi cominciando con due ore durante la seconda decade di luglio. A
tali iniziative il sindacato ha aggiunto l’invito al blocco generalizzato dello straordinario per tutto luglio.
Un messaggio sempre nuovo
Passata è la tempesta… Dopo il cattivo tempo, il sereno:
sulla volta del cielo, che sta via via recuperando il suo azzurro trasparente, si proietta la scia magica dell’arcobaleno con la sua combinazione di colori e soprattutto con
il suo messaggio: il messaggio della speranza, buono per
tutti e per tutte le stagioni. Qui, l’arcobaleno fotografato
da Anna V. Vincenzoni, alle ore 18,30 del 5 giugno scorso
dal viale don Minzoni (g.l.)
La cerqua
C’era ‘na cerqua dietro casa mia
piena d’uccelli e c’avêa cent’anni;
a primavera te mettêa allegria,
te facêa dimentigà l’affanni.
E po’ de notte ‘n vecchio barbagianni
da sempre me tenêa compagnia
e m’aiudava a famme score via
i pensieri brutti, i disinganni.
Nozze d’oro
Agnese, Sara, Francesco, Irene, Chiara, Giovanni,
Lorenzo, Letizia, Francesco, Michele e Caterina, insieme ai loro genitori, abbracciano nonna Mariella
e nonno Gigetto che, sabato 17 giugno, hanno celebrano il loro cinquantesimo anniversario di matrimonio.
Li ringraziano per la loro sempre giovane sapienza, per il loro essere a fianco di ciascuno in modo
discreto e rispettoso, per il loro esempio di amore
reciproco e di dedizione verso gli altri.
Voce della Vallesina si unisce agli auguri per questa
lieta ricorrenza.
Cupramontana
Festa dei cinquantenni
di Cristiana Simoncini
Domenica 25 giugno a Cupramontana tutta la classe 1956,
formata da 71 residenti e 30 non, si è data appuntamento
per festeggiare la loro prima metà di secolo. La festa è cominciata con la Santa Messa a San Lorenzo, celebrata da
don Maurizio Fileni, per poi proseguire nella sala consiliare
del Comune dove il sindaco ha consegnato una targa ricordo nominativa a tutti i partecipanti. Prima di consumare il
pranzo, con tanto di musica dal vivo e ballo, i nostri cinquantenni si sono ritrovati tutti in piazza per un aperitivo.
Bella iniziativa, questa di festeggiare l’annata, che anche a
Cupramontana è molto sentita e partecipata, come si può
leggere da un verso della poesia che questi baldanzosi cinquantenni si sono dedicati: “A Cupramontana, ora i cinquantenni si son ritrovati e dopo tanto tempo riabbracciati.
Che importa se mezzo secolo è passato quando il cuore è
sempre spensierato!”. (foto Lucio Coppari)
Ma c’è stada ‘na grossa società
ch’avêa comprado ‘l campo ndocche stava
e siccome a lora jé ‘mpicciava
ha fatto ha fatto, l’ha fatta seccà.
Ce fa le case, c’ha tanti progetti,
m’adesso semo tutti più poretti.
Lucio Longhi
Uno di due
o due di uno…?
(g.l.) Un quiz tutto da
indovinare, buono magari per occupare una
manciata di minuti negli ozi estivi, al fresco
delle fresche frasche
delle alte quote o sotto
l’ombrellone delle assolate spiagge adriatiche.
Il quiz potrebbe intitolarsi: “Uno di due o due
di uno…?”. Per il corso
di Jesi: nell’obiettivo
della digitale: lui, l’amico dell’uomo? o loro, gli
amici dell’uomo? Un
movimento
distratto
del capo e l’occhio s’inchioda su queste immagini insolite. Dieci
secondi per indovinare:
si tratta di un cane vanitoso (prima foto) che
si specchia nella vetrina
di Bardi o sono due cani
che fanno conversazione? Si tratta di un cane
riflesso nella vetrina (seconda foto) quello che
si spilla il passeggio del
corso o sono due cani?
(foto Paola Cocola)
12
Jesi e Vallesina
2 Luglio 2006
Pianello Vallesina
Ponte Magno e il grano
di Cristiana Simoncini
L’
associazione “Mille Lu­
ci… e l’altro” di Pianello
Vallesina ha deciso di or­
ganizzare, in collaborazio­
ne con i Comuni di Monte
Roberto e Castelbellino, del
Cis e della Provincia di An­
cona, la festa “Ponte Magno
e il Grano”. L’idea è nata con
l’intento di far riscoprire e
valorizzare la secolare tradi­
zione della coltivazione del
grano, la risorsa economica
più importante per l’inte­
ra Vallesina e in particolare
della sua pianura.
La festa, che durerà due
giorni, sabato 1 e domenica
2 luglio, con stand gastro­
nomici a base di prodotti
tipici ed artigianali, musica,
balli e folklore, sarà prece­
duta da un convegno, alle
ore 9.30, presso la sala con­
vegni del ristorante “Ponte
Magno”, dal titolo “Il Gra­
no e la dieta quotidiana”. Il
convegno prevede i saluti
delle autorità presenti e le
relazioni dello storico Ric­
cardo Ceccarelli, della dott.
ssa Graziella Picchi, docente
di sociologia rurale, del prof.
Rodolfo Santilocchi, del­
l’Università Politecnica delle
Marche, e del prof. Franco
Falcetta. Sarà anche presen­
te la campionessa mondiale
di scherma Valentina Vez­
zali.
Durante le giornate della fe­
sta, inoltre, si potrà ammira­
re la mostra delle macchine
agricole antiche e moderne.
Saggi di fine anno all’Astralmusic
Musica e canto a Castelplanio
di Simone Sebastiano
S
abato 24 e domenica 25 giugno,
presso la sala polivalente del Co­
mune di Castelplanio, si sono tenuti
i saggi di fine anno scolastico dell’as­
sociazione Astralmusic. La prima
sera era dedicata esclusivamente alla
musica ed al canto con i bambini, ra­
gazzi e ragazze della scuola di musi­
ca Astralmusic.
La scuola, sorta quest’anno, ha avu­
to subito un grande successo grazie
anche ai maestri di musica che, oltre
alla qualità dell’insegnamento, vi si
dedicano con vera passione. Sono
stati organizzati anche corsi avanza­
ti di canto con la cantante dei Matia
Bazar Roberta Faccani. La promes­
sa del presidente dell’associazione,
Giordano Tittarelli, è che il prossimo
anno questi corsi con gente famosa
in ambito musicale saranno di più.
Questo per garantire un contatto
con il mondo dello spettacolo, per
far conoscere agli allievi la realtà del­
l’ambiente, dei sacrifici e delle gioie,
della voglia di suonare o di cantare
per se stessi e per tutti gli altri, dei
suggerimenti da apprendere da chi la
gavetta l’ha fatta ed esperienza ne ha
accumulata.
La seconda serata è stata in onore
del ballo. Dal flamenco alla danza del
ventre con le ballerine della scuola
di danza “Mirra” di Noemi Donati,
la cui passione per la danza orienta­
le l’ha spinta ad aprire scuole a Ca­
stelplanio e a Senigallia. Durante la
serata i fascinosi balli sono stati ese­
guiti dalle ragazze delle due scuole,
a cominciare dal corso base fino al
più avanzato, accompagnati via via
dagli applausi del pubblico presente
in sala.
A San Vittore alle Chiuse
La “Bottega del Gentile”
N
Articoli - Arredi - Statue - Icone - Quadri - Paramenti sacri
Santina Buoncompagni
Tuniche ed oggetti per Comunioni - Cresime - Nozze - RIcordiamo,
inoltre il nostro servizio “cortesia” riservato al clero, che consiste nel
recapito a domicilio delle merci ordinateci e che verrà effettuato nel
primo e terzo lunedì di ogni mese, completamente gratuito.
ANCONA Via Matteotti 9
tel e fax 071.201297 e-mail [email protected]
SENIGALLIA Via A. Costa 27
tel e fax 071.60597 e-mail [email protected]
el pomeriggio di Mario Mingarelli. La
venerdi 23 giu­ “Bottega del Gentile” si
gno, nell’ex mulino di pone come promozio­
San Vittore alle Chiuse ne del territorio, valo­
l’assessore regionale al rizzando tipicità locali
Turismo, Luciano Ago­ già conosciute, ma an­
stani, ha inaugurato la che prodotti meno noti
“Bottega del Gentile”, la come il miele di mon­
prima struttura del ge­ tagna, la lonza di fico o
nere nel territorio del­ addirittura le mela del
la Comunità Montana Papa,
recentemente
Esino-Frasassi. Erano riportata in auge dalla
presenti, fra gli altri, il Confederazione
Ita­
presidente della Comu­ liana Agricoltura delle
nità Montana, Fabrizio Marche, in collabora­
Giuliani e il presidente zione con il GAL Colli
del Consorzio Frasassi, Esini-San Vicino.
Sabato 8 al Palazzo della Signoria
Lirica e musica nella corte
A
cura della Compagnia del­
l’Arco, sabato 8 luglio alle ore
21,15 in programma liriche e mu­
sica nella corte del Palazzo della
Signoria. Anna Rizzitelli e Rosella
Ravasi leggeranno poesie di Saffo,
Emily Dickinson, Maria Luisa Spa­
ziani Alda Merini e Joyce Lussu.
Alla chitarra Massimo Agostinel­
li, adattamento e regia di Sandro
Franconi. Ingresso gratuito. Even­
tuali offerte saranno devolute al
progetto Tanzania del Cefa di Bo­
logna.
La serata è promossa dalla sezione
di Jesi della Fidapa (Federazione
Italiana Donne Arti Professioni
Affari). La Fidapa, associazione
senza scopo di lucro, si propone di
contribuire a migliorare la condi­
zione delle donne e dei minori, of­
frire loro più opportunità di lavo­
ro e di conoscenza, contribuire al
diffondersi di una mentalità aperta
ed egualitaria per i loro diritti.
In piazza Spontini dal 6 luglio
Torna il mercatino dei bambini
Organizzato dalla Consulta per la
Pace, dall’associazione turistica Pro
Jesi e dalla Circoscrizione Cen­
tro, torna il mercatino dei bambini.
Come negli anni passati, alle ore 18
di tutti i giovedì del mese di luglio, il
mercatino si svolge a Jesi su tutta la
piazza Spontini con quaranta “banca­
relle” dove i ragazzi della scuola del­ utilizzato anche da più ragazzi. An­
l’obbligo possono vendere libri, gio­ che quest’anno, la somma raccolta
cattoli, fumetti ed altri oggetti usati o attraverso le quote di iscrizione verrà
costruiti esclusivamente da loro.
devoluta a favore del progetto edu­
La quota di iscrizione per ogni mer­ cativo per l’infanzia e l’adolescenza
cato (tre euro) comprende l’utilizzo “L’angolo dei sogni”, promosso dal
di un banco, messo a disposizione Collettivo Donne di Matagalpa (Ni­
dall’organizzazione, che potrà essere caragua).
13
Varie
2 Luglio 2006
Un audiovisivo da un’idea dell’Avis di Jesi
Solidarietà e cultura della donazione
di Paolo Marcozzi
L
unedì scorso, 26 giugno, in An- mio di Jesi, della Giunta Regionale Mosca e Aldo Regini. La realizzaMatteotti Giacomo (continua dal numero scorso) Affercona, nel palazzo della Regione Marche-Assessorato alla Sanità e zione, con la tecnica del cartone
matosi come esperto di problemi amministrativi e come Marche è stato presentato l’audio- del Centro Servizi per il Volonta- animato, è stata curata dalla Scuola
tecnico del riformismo, in qualità di deputato (1919) fu visivo “Dono anch’io, solidarietà e riato di Ancona. Al progetto hanno Comix di Jesi. Nel video si muovotra i non molti socialisti in grado di discutere i problemi cultura della donazione”, ricavato partecipato anche le Avis comunali no due ragazzi italiani, di cui uno
generali del paese. Rieletto nel 1921, si schierò con la cor- da un’idea dell’Avis di Jesi, coadiu- di Cerreto D’Esi, Fabriano, Genga, adottato in un paese africano, che
rente riformista del PSI, diventando (ottobre 1922) segre- vata dall’Avis provinciale di Anco- Maiolati Spontini, Sassoferrato e parlano fra di loro non solo dei
tario del nuovo partito socialista unitario, costituito dai na.
Serra San Quirico, nonché l’Aido problemi del terzo mondo, ma anriformisti espulsi dal congresso di Roma. Cogliendo il pe- “Il video – ha spiegato Sandro Bril- di Fabriano, Jesi e Moie e l’Admo che della solidarietà legata alla doricolo dell’ascesa fascista, combatté con coraggio il partito li, presidente dell’Avis jesina- è de- Regione Marche e Fabriano.
nazione degli organi, del sangue e
di Mussolini e fu più volte oggetto di violenza. La sua op- stinato a promuovere la cultura e “Il progetto è stato diretto da Stefa- del midollo osseo”.
posizione culminò nel discorso del 30 maggio 1924, in cui la solidarietà della donazione ed è no Fenuccio e dagli alunni del cor- Il video sarà distribuito nelle scuodenunciò le intimidazioni e i brogli elettorali dell’aprile e stato realizzato grazie al contributo so di animazione della Scuola Co- le in occasione delle visite annuali
in seguito al quale fu ucciso da sicari fascisti. Il delitto, di della fondazione Cassa di Rispar- mix di Jesi, Luca Barbera, Manuela effettuate dai responsabili dell’Avis.
cui Mussolini si assunse la responsabilità politica e morale, suscitò la sterile protesta antifascista dell’Aventino.
A Cupramontana fino al 15 luglio
E’ la via principale della città, il salotto serale della passeggiata. Già Borgo Terra Vecchia, Via Farnesia (dal Cardinal Farnese), Via Sabella (dal Cardinale Sabelli), Corso
Vittorio Emanuele (II, re d’Italia).
E’ marketing
multimediale
Mastella (Via, da Via Garibaldi a Via Bersaglieri) In
fondo alla via, ai piedi delle
scalette, prima di Via Garibaldi, c’era la fonte che portava lo stesso nome (nella
foto, di A.Rossetti).
Antologica di Giò Piattella
di Cristiana Simoncini
Mastella (Vicolo, da Via
Bersaglieri a Via Mastella)
Vedi Via Mastella.
Mattarella Piersanti (Via,
strada senza sbocco da Via
Pio La Torre) (Castellammare del Golfo 1935, Palermo
1980) Figlio di Bernardo Mattarella, uomo politico della
Democrazia Cristiana, e fratello
di Sergio Mattarella, crebbe con
istruzione religiosa, studiando
dai Gesuiti. Si dedicò alla politica nella Democrazia Cristiana;
fra i suoi ispiratori ci fu Giorgio
La Pira, e si avvicinò alla corrente politica di Aldo Moro. Fu
presidente della regione Sicilia
e vittima di Cosa Nostra, si presume, a causa del suo impegno
nella ricerca di collusioni tra
mafia e pubblici poteri; fu assassinato il 6 gennaio 1980 mentre
era presidente democristiano
della regione Sicilia. Inizialmente considerato un attentato terroristico, il delitto fu indicato da Tommaso Buscetta
come delitto di mafia
(continua al prossimo numero)
D
opo sei mesi di preparazione ed il supporto
di un team di consulenti
internazionali, Banca
Marche inaugura in questi
giorni la sperimentazione
di un innovativo approccio di comunicazione
multimediale in filiale,
destinato a personalizzare
ulteriormente il rapporto
tra filiale e clientela.
Utilizzando i palinsesti
creati con la consulenza
di “John Ryan Company”,
Banca Marche potrà dialogare in modo sempre più
stretto e più rapido con la
propria rete commerciale.
Non a caso il progetto è
definito “Piattaforma”, in
grado di sostenere e mettere in comune informazioni.
A quasi un anno dalla
scomparsa
Cupramontana ricorda l’artista Giò
Piattella e lo fa dedicandogli una antologica delle sue opere. La mostra
è stata preceduta da un
convegno, tenutosi nel
pomeriggio di sabato 24
giugno nella sala consiliare del Comune, dove è
stato tracciato un ritratto
del pittore cuprense. In
apertura c’è stato il saluto del sindaco Fabio Fazi
e poi gli interventi dell’assessore alla cultura,
Gianna Latini, del critico
d’arte professore Armando Ginesi, del direttore
della Biblioteca Comu-
nale, Riccardo Ceccarelli
e della dottoressa Alessandra Piattella, figlia
dell’artista. Al convegno
è seguita l’inaugurazione
della mostra, presso la
sala Raul Bartolini, dove
è possibile vedere le opere, tutti i giorni, fino al 15
luglio, dalle 17 alle 20.
Nella foto, la riproduzione di un quadro di Giò
Piattella sull’agricoltura
di ieri.
approvato dalla regione
Un piano per gli emigranti
L
a Regione Marche ha
approvato il “Piano annuale per gli emigrati marchigiani per l’anno 2006”.
Il Comune di Jesi favorisce il reinserimento degli
emigrati marchigiani (per
origine, discendenza fino
al terzo grado, o residenza) e loro familiari o discendenti che rientrano
definitivamente nelle Mar-
che, mediante contributi
per gli emigrati rimpatriati, in disagiate condizioni
economiche, per le spese
di viaggio di rientro e trasporto delle masserizie,
comprese le spese di trasporto nel Comune di Jesi
delle spoglie di emigrati o
di loro familiari ovvero per
le spese di rientro nei paesi di emigrazione, in caso
di decesso nel Comune di
Jesi.
I contributi vengono concessi dalla Regione Marche,
tramite il Comune di Jesi,
nella misura dell’80 per
cento delle spese ritenute
ammissibili; le domande
per ottenerli vanno presentate entro il 4 luglio. Informazioni presso l’Ufficio
Servizi Sociali del Comune.
Nuova raccolta differenziata dei rifiuti
“Non c’è più tempo da perdere”
Per i rifiuti “non c’è più
tempo da perdere!”: con
questo slogan, il Consorzio intercomunale Vallesina-Misa Cir33 lancia la
campagna di sensibilizzazione sulla nuova raccolta
differenziata dei rifiuti solidi urbani, che partirà dal
gennaio prossimo con la
distribuzione di un kit di
raccolta a tutte le famiglie.
“La campagna ha l’obiettivo
di sensibilizzare i cittadini
al riciclo, alla riduzione e
al recupero del rifiuto – ha
spiegato il presidente del
Cir33, Simone
Cecchettini, durante la conferenza stampa del
22 giugno nella
sede del Consorzio a Jesi – Il primo passo sarà la
separazione del
rifiuto umido e
organico dal resto dei rifiuti casalinghi”.
La campagna di
sensibilizzazione, finanzia- – ha detto Laura Filonzi,
ta dalla Provincia di An- direttore del Cir33 - con
cona, si svolgerà da luglio poster, manifesti, locana dicembre e sarà suddi- dine e spot radiofonici. A
visa in due fasi: a luglio tutte le famiglie sarà inviainteresserà i nove Comuni to un depliant con le infor(tra i quali è stato inserito mazioni e una lettera con
Monsano!) della Valle del cui invitiamo a partecipare
Misa; da ottobre a dicem- agli incontri pubblici che
bre coinvolgerà gli altri 23 organizzeremo in ogni citcentri da Fabriano, Genga, tà”. Da settembre si svolSassoferrato a Jesi e tutti geranno anche incontri di
quelli della Vallesina.
educazione sull’utilizzo dei
La campagna si articolerà rifiuti nelle scuole.
su più mezzi di comunica“Attualmente – ha detto
zione. “Abbiamo previsto l’assessore provinciale aluna campagna affissioni l’Ambiente, Patrizia Casagrande - la media
della raccolta differenziata nella provincia è pari al 20 per
cento; insieme con
il Cir33, puntiamo a
raggiungere nel bacino 2 la quota del
35 per cento ancora
prima della fine del
2007”.
Nella foto: uno spettacolo che non si
vorrebbe più vedere.
14
Varie
2 Luglio 2006
indirizzare a: Voce della Vallesina
AGENDA
IL SANTO DEL GIORNO
Giovedì 29 giugno Santi Pietro e Paolo – Venerdì 30
Santi Primi Martiri della Chiesa Romana – Sabato
1 luglio San Giulio – Domenica 2 San Bernardino
Realino - Lunedì 3 San Tommaso, apostolo - Martedì 4 Santa Elisabetta di Portogallo – Mercoledì 5
Sant’Antonio M.Zaccaria - Giovedi 6 Santa Maria
Goretti – Venerdì 7 San Claudio – Sabato 8 Sant’Adriano III – Domenica 9 Santa Veronica Giuliani.
Piazza Federico II , 8
60035 Jesi
tel e fax 0731.208145
e-mail [email protected]
Non siamo un ente
di beneficenza…
Dal rag. F.C.:
i Lettori scrivono...
detto. Ma è come se volessero convincerci che due
più due fa cinque…
(gi elle)
Amabile) e di alunni nelle elementari (la maestra Lina, il
bidello Vittorio che lavava le scale fischiettando la “Vestale”…) e “la bottega de Peppe de Santelli” e gli alunni”
più bravini che già suonavano i clarini nella banda di
Spontini”… E la poesia finiva” in rima per ringraziare la
grande Davina”.
Caro direttore, siamo alle Dalla “materna”:
solite? Dopo l’archivio ex erano fiori….
Le biblioteche fuori di sé…
pretura che ha preso la
via di Ancona, ecco ora Su “Voce” dell’11 giugno Da Rosora il via a “Librovagando”
l’area vasta (chi li inventa scorso, a pagina 8, abbiaENDA
questi nomi?) che ha pre- mo pubblicato due bel- Il Sistema Bibliotecario Locale Esino-Frasassi, aderenso la via di Fabriano. Lo le foto dei bambini della do al progetto “Le biblioteche fuori di sé” di CastelfioAGENDA
avete scritto, sono i giochi scuola materna di Borgo rentino, ha promosso una nuova edizione di “Librovadella politica, quella sorta Minonna impegnati nel- gando”. L’iniziativa è dedicata alle biblioteche in piazza,
Giovedì 29 giugno
di par condicio che detta: lo spettacolo di fine anno con i Comuni aderenti dove sono allestiti
“io ti do una cosa a te, tu “Il festival delle stagio- stand di novità bibliografiche, punti
Jesi – Palazzo della Signoria (ore 18) presentazione
mi dai una cosa a me”, ma ni”. Nell’articolo si diceva di lettura e prestito in luoghi stradella rivista “Urbanistica” dedicata allo speciale
poi i conti per noi jesini dei ”bambini dai tre ai sei tegici del territorio che permettoprogetto per il nuovo Piano Regolatore Generale
non quadrano mai, per- anni vestiti di tutto pun- no di inserire il libro in contesti di
di Jesi.
ché a noi ci tocca sempre to, da folletti, animaletti e vita quotidiana. “Questo sistema
di “dare”: ma a noi chi ci fiori…”. Purtroppo, per uno di distribuzione stellare del libro
Domenica 2 luglio
“dà”? (…) Sarebbe ora che i di quelle strane, impietose – ha detto l’assessore alla Politiche
nostri politici, maggioran- manipolazioni…del com- culturali della Comunità Montana,
Monsano – piazza Caduti (ore 21,30) per il Festival
za e minoranza insieme, puter, nel giornale i “fiori” Marino Montalbini- si propone di
Ambarabà: “Rifiuti a manovella”, spettacolo di
facessero capire ai signori sono diventati…”tori”. La avvicinare alla lettura e all’uso della
teatro ambiente.
manovratori che noi non “mamma soddisfatta”, au- biblioteca il pubblico che non è abiLunedì 3 luglio
siamo un ente di benefi- trice del testo, ci fa gentil- tuato a ricorrere ai libri per soddisfare
cenza… che non ci abbia- mente notare l’errore, ma ai propri bisogni informativi e culturali.
Jesi – piazza della Repubblica (ore 21) spettacolo
mo scritto giocondo… (…). ci ringrazia comunque di I punti di lettura e prestito distribuiti sul territorio offromusicale con la partecipazione di Linda.
Cordiali saluti.
averle dato spazio. Siamo no la possibilità di leggere anche a coloro che non hanno
Montecarotto – centro storico (ore 21,30) per il
noi a rigraziare la mam- confidenza con il libro e la lettura, aiutando a ridurre la
Festival Ambarabà: “Pulcinella baby”, spettacolo
ma ed a scusarci con lei distanza fisica e la distanza psicologica tra libri e lettori,
di narrazione e burattini con musica dal vero.
Appassionata, ma scon- e con i lettori per l’errore inserendo le proposte di lettura in contesti di massima
tata, la difesa del sinda- (g.l.).
quotidianità. Tutti sono invitati a dare un’occhiata…
Giovedì 6 luglio
co di Fabriano, Roberto
La prima biblioteca ad uscire fuori di sé è stata quella
Sorci, e del neo direttore E’ stato bello
del Comune di Rosora, con questo calendario:
Jesi – piazza Spontini (ore 18) mercatino dei bambini.
dell’area vasta Guido Pa- ritrovarsi…
mercoledì 28 giugno ore 16-19 davanti al bar–pizzeria
Jesi – piazza della Repubblica (ore 21) manifestapiri, intervenuti a difesa
“da Rosalba” (Angeli di Rosora); venerdì 30 giugno ore
zione di pattinaggio artistico organizzata dalla
di Fabriano, scelta come La sig,ra D.D. da Maiolati 10-13 davanti allo stesso bar –pizzeria “da Rosalba”.
Acli pattinaggio.
caposaldo della sanità Spontini:
Gli altri appuntamenti a Cerreto d’Esi (9 e 11 luglio), a
provinciale. “E’ stata una
Serra San Quirico (7 e 8 luglio) e a Staffolo (20 e 27 luscelta rispondente a criteri A Maiolati Spontini ci glio)
Oggi sposi
di merito, per le eccellenze siamo ritrovati in tanti da
che contraddistinguono la molte città diverse e di- Trasporto taxi
corgimenti per prevenire
Sabato 1° luglio: Emanuele Cingolani e Glenda
zona fabrianese, la profes- stanti (perfino da Roma e per disabili
la diffusione della cosidBucci a San Giovanni Battista - Angelo Ciucci
sionalità degli operatori…”, da Torino!) per festeggiare
detta “zanzara tigre”. In
e Alessandra Notari a San Giovanni Battista ha detto il sindaco. “E’ sta- i nostri 60 anni. Rincon- Con la fine di giugno è particolare raccomanda
Samuele Camagni e Carla Loccioni a Sant’Antonio
ta scelta una zona che ha trarsi e riconoscersi anche giunto a termine il terzo di evitare di lasciare negli
Abate.
fatto grandi passi in avan- dopo 49 anni con alcuni anno di vita del servizio spazi aperti pubblici e priDomenica 2 luglio: Gianluca Gobbi e Romina
ti nel settore della sanità compagni di scuola, ci ha di trasporto per disabili vati - compresi i terrazzi
Talacchia a San Giovanni Battista - Massimiliano
– ha detto Papiri - Il no- permesso di evidenzia- a mezzo taxi, la cui ge- - contenitori di qualsiasi
Gabrielli e Romina Palmieri a Sant’Elena - Michele
stro ospedale (l’ospedale di re ricordi di quei lontani stione è stata curata, in natura e dimensione nei
Caimmi e Roberta Ponzetti a San Francesco d’Assisi
Fabriano) sta mostrando anni. E’ stato veramente regime di partnership, dal quali possa raccogliersi
- Daniele Carbonari e Elisa Carbini a Castelbellino
eccellenze in molti ambiti bello! Una festa semplice, Comune di Jesi e dalla acqua piovana. Ricorda
della medicina”.
gioiosa, emozionante. Al- Cooperativa Cooss Mar- altresì di procedere allo
Vista così, sotto il profilo l’albergo-ristorante Spon- che. Nella complessa rete svuotamento
dell’evenIn televisione
delle eccellenze, la cosa fa tini abbiamo consumato dei servizi territoriali per tuale acqua in essi contepensare. Eccellenze: che un prelibato pranzo, ab- l’handicap - di cui pro- nuta e alla loro sistemaSabato 1° luglio - ore 17,15 (Rai Uno) “A sua immavuol dire? Che Fabriano è biamo avuto l’onore della prio quest’anno ricorre zione in modo da evitare
gine” con Andrea Sarubbi
stata scelta perché il suo presenza di due graditi il decimo anniversario di accumuli idrici a seguito
Domenica 25 giugno - ore 10 (Retequattro) Santa
ospedale ha apparecchia- ospiti: il parroco e il sin- gestione associata tra le di pioggia.
Messa – ore 10,30 (Rai Uno) “A sua immagine” con
ture più moderne e medi- daco, il quale ci ha rivol- municipalità della Valle- Il Comune invita inoltre
Andrea Sarubbi – ore 10,55 (Rai Uno) Santa Messa
ci più bravi rispetto a Jesi, to un piccolo pensiero di sina - il taxi costituisce, a trattare l’acqua presen– ore 12 (Rai Uno) Recita dell’Angelus.
Senigallia, Osimo, ecc.? auguri e ci ha sottolinea- in ordine temporale, una te nei tombini di raccolta
Che l’ammalato che si fa to l’importanza dei valori, delle ultime implemen- delle acque meteoriche,
Farmacie di turno
curare a Fabriano ha buo- dell’amicizia e delle radici tazioni, ormai in fase di situati negli spazi di prone possibilità di guarire e di dove siamo nati e cre- consolidamento organiz- prietà privata, ricorrendo
Giovedì 29 giugno Martini - venerdî 30 Calcatelli
che lo stesso ammalato se sciuti, facendo dono ad zativo, dopo una prima a prodotti di sicura effi- sabato 1 luglio Delle Grazie - domenica 2 Comunasi fa curare a Jesi ha buo- ognuno di noi di due libri fase di sperimentazione.
cacia larvicida che sono
le 1 – lunedì 3 Cerni – martedî 4 Comunale 2 - merne possibilità in meno di sulla storia di Maiolati. Il Il servizio taxi del Co- messi a disposizione gracoledì 5 Grammercato - giovedî 6 Coppi - venerdî 7
farcela?
conservatore spontiniano mune di Jesi è rivolto a tuitamente da Jesiservizi,
Moretti - sabato 8 Barba - domenica 9 Martini.
Capisco che Sorci e Papiri Marco Palmolella ci ha cittadini residenti invali- presso i propri uffici ubinon potevano dire il con- permesso di visitare gratis di oltre il 74 per cento o cati in via Mura Occidentrario di quello che hanno il museo di Gaspare Spon- non vedenti che svolgono tali 5 (info 0731.538233).
tini. Un grazie a attività lavorativa o con- Ovviamente i tombini di
tutti!! Al taglio ducono una esperienza di raccolta delle acque pioLavori pubblici a jesi
della torta ab- inserimento socio-lavora- vane vanno puliti prima
biamo festeggia- tivo nel territorio comu- dell’avvio del ciclo di tratto anche il com- nale di Jesi o dei Comuni tamento larvicida.
pleanno di un dell’Ambito sociale. Nel
amico
sessan- corso dell’annualità 2005anno preso il via, giovedì via i lavori di asfaltatura di nu- vimentazione in selciato nel
tenne ed è stata 2006 il taxi ha percorso
22 giugno, i lavori di am- merose strade urbane, comin- piazzale tra via Lucagnolo e
Il 17 giugno è mancato
letta una sentita ogni giorno circa 65 chipliamento di via Agraria (nella ciando da via Tessitori, nella via San Marino, in vicolo delpoesia scritta da lometri consentendo il
foto) che interesserà due tratti; zona della palestra Carbonari le Terme e in via degli SpiazVincenzo Manzi
un nostro com- trasporto degli utenti ai
quello compreso tra la rota- dove saranno realizzati an- zi. Notizie anche per quanto
pagno. Tra risate rispettivi posti di lavoro.
toria con la provinciale (Colle che i parcheggi. Si proseguirà riguarda le strade extraurbane:
A tumulazione avvenued auguri ci sia- L’amministrazione
Paradiso) e il confine di San nelle altre strade individuate si stanno appaltando lavori di
cota, per espressa volontà
mo riproposti di munale ha ringraziato la
Marcello, e quello tra la stessa dal progetto di manutenzione manutenzione straordinaria,
dell’estinto, la famiglia
ritrovarci presto. Fondazione Cassa di Rirotatoria e via Mattarella. Lu- straordinaria: via Fausto Cop- che interesseranno via Latini
ne dà comunicazione.
nedì 26, invece, hanno preso il pi (tratto), via G.Fortunato, via (dall’ex Cityper all’ex Sima),
sparmio di Jesi che ha ge“Voce” esprime le più
Gorgolungo, via San Pietro via Santa Lucia (dal cimitero
nerosamente contribuito
sentite condoglianze e
Nella poesia, di alla realizzazione dell’iniMartire, via Giacomo Acqua, al confine con Monsano), via
la partecipazione al lutPeppino Rosci- ziativa.
via del Torrione, via Rosselli Santa Maria del Colle (da via
to delle famiglie Manzi
ni, si ricordano
(tratto in asfalto), via Marco- Gangalia Alta all’incrocio con
e Sconocchia, auguranpersonaggi e mo- Attenzione
ni (tratto), via dei Mugnai, via la statale per Cingoli), parte di
do che ogni famiglia abmenti della loro alla “zanzara tigre”
dei Merciai, via del Molino, via Gangalia Alta, via Piandelbia un tale padre, ogni
vita di “bambini
via Agraria (tratto) e interno medico vicinale e il completempo un tale cittadino,
dell’asilo Spon- L’amministrazione comudella Casa di Riposo. Previsto tamento di via Montegranale
ogni comunità un tale
tini” (la madre nale invita i cittadini ad
anche il rifacimento della pa- vicinale (fonte di Bora).
cristiano.
superiore, Olga e utilizzare opportuni ac-
Vie in… via di sistemazione
H
15
Sport
VOLLEY Jesine con Zurigo, Amstelveen e Las Palmas
2 Luglio 2006
BASKET Novità in casa Aurora Basket
La Champions sorride alla Monte Schiavo Dario Bocchini nuovo direttore sportivo
L’
urna di Vienna si è rivelata benevola per la
Monte Schiavo Banca Marche, alla prima apparizione
nella European Champions
League. Venerdì scorso
nella capitale austriaca si
sono svolti i sorteggi per
la compilazione dei gironi
della massima competizione continentale per club.
Le jesine hanno pescato
le svizzere dello Zurigo, le
olandesi dell’Amstelveen e
le spagnole del Las Palmas.
Commenti positivi in casa
rossoblù, a partire dall’allenatore Marcello Abbondanza. “E’ un girone di
buon livello – ha detto il
coach – Ci sono squadre
abituate alla Champions
come il Las Palmas; lo Zu-
per l’aspetto logistico: non
avremo trasferte impegnative che potranno incidere
sul campionato”.
La fase a gironi inizierà il 29
novembre e si concluderà il
17 gennaio. Passeranno agli
ottavi le prime tre di ogni
gruppo. La final four è in
programma il 24 e 25 marzo. A Vienna in rappresentanza della Monte Schiavo c’era il team manager
Henriette Weersing (nella
foto). “Tutti hanno capito
chi siamo – ha raccontato il tiemme rossoblù – e
ci rispettano. Non ci piace
rigo con Karpol ha grandi essere considerati favoriti.
ambizioni e l’Amsteveen La nuova Champions a seè la nazionale olandese in dici squadre è lunga e dura
collegiale permanente. Noi però, ho fiducia nella nosulla carta siamo i favoriti stra squadra perché abbiaanche se nulla è sconta- mo una panchina lunga”.
to. Sono contento anche
(foto Candolfi)
CALCIO Arrivi e partenze
Cresce la nuova Jesina
L
a Jesina Calcio ha ufficializzato la riconferma
di Giammarco Malavenda anche per la prossima
stagione. Il trentunenne
capitano della Jesina è reduce da un ottimo campionato, nel quale ha saputo
dimostrare, oltre alle qualità tecniche che si conoscevano, grande carattere
e attaccamento alla maglia,
doti che gli sono valse l’apprezzamento di società e
tifosi. La sua riconferma va
ad aggiungersi a quelle di
Pieralisi, Langiotti, Capriotti, Chicco, Federici, Venanzi, Marini e Campanelli. La
società e il tecnico Sergio
Calcabrini stanno dunque
tenendo fede al progetto di
mantenere il vecchio gruppo, con l’aggiunta di acquisti
della prima squadra, la società sta lavorando anche
per il futuro. Venerdì 23
giugno al campo sportivo di Borgo Minonna, il
responsabile tecnico del
settore giovanile Mauro
Bertarelli e l’allenatore della Juniores Giovanni Trillini hanno visionato oltre
trenta ragazzi delle classi
1990-1991, per allestire la
squadra con cui disputare
il prossimo campionato
Allievi.
I giovani calciatori provengono da Aesina, Aurora e
MMS (Spes, Monsano e
Borgo Jesi) società che già
importanti e mirati, quali nella scorsa stagione hanno
sono stati quelli di Pesic, collaborato con la Jesina, olSgammini, Roscioli e Cia- tre che da Junior Jesina, Cubattoni.
pramontana ed altre realtà
Oltre che alla costruzione calcistiche della zona.
CSI Con bambini e ragazzi
Corso per animatori di attività
L’
attività di formazione
e quella sportiva sono
strettamente e strategicamente connesse nel Centro
Sportivo Italiano. Il modo
di essere allenatori, animatori, arbitri, dirigenti è tale
perché nell’associazione i
valori storici, i principi e la filosofia di
base si sono sviluppati in un certo
modo e all’interno
di una cornice chiara e definita, determinata dalla visione
cristiana dell’uomo
e dello sport.
Tra i vari corsi nazionali in programma a Paestum dal
26 al 31 agosto segnaliamo
quello
per “Animatori di
attività con bambi-
D
ato un futuro al
basket jesino, la
nuova dirigenza
dell’Aurora Basket si è
già messa in moto per
cercare il nuovo sponsor principale che nella prossima stagione
capeggerà sulle maglie
della squadra. Una scelta importante perché
da essa dipenderanno le
strategie e le ambizioni
future dell’Aurora. Secondo i ben informati ci
sarebbero stati contatti
alcuni nomi di spicco
dell’imprenditoria locale.
Intanto, la dirigenza ha
già individuato il nuovo direttore sportivo, che sostituirà Petronio, sceso in B1
a Casale Monferrato. Si tratta di Dario
Bocchini (nella foto), ex Imola dove aveva ricoperto lo stesso incarico con buoni
profitti. Nonostante un budget per nul-
la astronomico, la società
emiliana ha raggiunto nell’ultimo campionato un ottimo sesto posto. Il nuovo
direttore sportivo è stato
a Jesi lo scorso fine settimana in occasione degli
allenamenti della nazionale maschile al PalaTriccoli
ed ha incontrato i dirigenti
aurorini.
Per la panchina è tramontata l’ipotesi Subotic, coach
della Sicc nella sfortunata parentesi in serie A. La
nuova proprietà preferirebbe puntare su un tecnico giovane ed italiano. La
nuova proprietà con a capo
Livio Grilli, patron dell’Apra Informatica,
sembra decisa a costruire le basi dell’Aurora “post Latini” sul gruppo di giocatori attualmente sotto contratto (Rossini,
Maggioli e Casini).
Gip
Novant’anni, sempre in sella…
Campione della bici e della simpatia
“C
’è chi riva a novant’anni
/ sotto al peso dell’affanni / e chi ‘nvece, per natura,
/ sa affrontà la vita dura, /
e con grinta e tanta gioia /
sa scaccià pure la noia. / Io
conoscio `n bell’ometto/ ch’è
gioviale ‘nte l’aspetto, / dolce,
bono, affettuoso / sorridente
e assai scherzoso”
E’ l’inizio di una lunga poesia che “Beba” ha dedicato al
novantenne Umberto Carletti in occasione della festa
di compleanno. Di Umberto Carletti, abbiamo parlato
più volte su questo giornale,
abbiamo detto di Umberto
campione della bicicletta e
della simpatia. Questa volta ospitiamo una fotografia
scattata qualche anno fa in
cima al Tormalet (valico dei Pirenei), uno tano settantotto / è partido da Milano / e
dei “colli” mitici del tour de France, come pedalanno chiotto chiotto / Tourmalet s’è
ricorda Beba nella sua poesia: ”`ntel lon- conquistado”.
Dal 10 luglio promosso dal Centro giovanile
Torneo di pallavolo a Castelplanio
ni e ragazzi” che prevede e musica! (attività musico
di Salvatore Sebastiano
35 ore di formazione ed è – motoria); Su il sipario!
articolato in una parte teo- (attività gestuale - mimico
artirà il 10 luglio, per
rica comune e una parte – teatrale); … Gioco, quindi
concludersi il 20 delpratica da realizzare in uno sono! (attività ludico – mo- lo stesso mese, la secondei seguenti cinque percor- toria); Colora…ti! (attività da edizione del torneo di
si di approfondimento: Suo- grafico – espressiva); Sor- pallavolo organizzato dal
niamocele… rumori, suoni risi di pane e di sogni (ge- “RAB”, il centro giovanile
stione e dinamiche dei del capoluogo castelplagruppi).
nese, che da qualche anno
Il corso si rivolge a: in- collabora con proprie idee
segnanti della scuola a dare vita al paese
primaria e secondaria collinare.
di I grado, agli opera- Il RAB nasce con la
tori di società sportive, voglia di avere un punagli allenatori delle fa- to di appoggio dove
sce giovanili, ai cate- i ragazzi si possano
chisti, agli animatori di ritrovare per stare inoratorio Il termine ulti- sieme, per partecipare
mo per le domande di alle attività paesane
iscrizione è il 15 luglio. come la Sagra della
Per ulteriori informa- Crescia sul panaro,
zioni rivolgersi al Csi dove i ragazzi hanno
Jesi tel. 0731.56508.
uno stand per servisg re cocktail e portare
P
un angolo di discoteca alla
tradizionale festa, o come
l’allestimento del presepio,
ogni anno diverso per stile
e significato, nella chiesa
del paese. La precedente
edizione del torneo, riuscita molto bene e che ha
visto la partecipazione di
molte squadre della provincia di Ancona, ha inco-
ronato vincitrice la Volley.
com di Filottrano.
Le regole sono le stesse,
prima di tutto che si gioca
per il divertimento di farlo,
le squadre in gara potranno essere miste, ossia composte da uomini e donne,
non ci sono limiti di età e
il numero minimo di partecipanti per squadra non
dovrà essere inferiore
a cinque. Il torneo si
svolgerà “sotto le scole”,
nel piazzale adiacente
il circolo di Castelplanio dove per l’occasione sarà montata la
rete da gioco.
Le iscrizioni sono
aperte fino al 5 luglio;
per informazioni ci si
può rivolgere al presidente del RAB, Tommaso, al 3930291474.
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di Giuseppe Papadia
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