Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano a cura delle Classi Quinte della Scuola Primaria di Andrano Comune di Andrano Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano a cura delle Classi Quinte della Scuola Primaria di Andrano Comune di Andrano Questo lavoro, fortemente auspicato e sostenuto dall’Amministrazione Comunale, è frutto di un percorso di collaborazione fra la Scuola e il Comune di Andrano, al quale gli Alunni, le Insegnanti e tutta la Comunità hanno partecipato con entusiasmo e dedizione. Molte delle attività di studio e riscoperta del Castello si sono svolte nell’ambito del progetto «La Scuola adotta un monumento», promosso dall’Associazione Napoli Novantanove e coordinato nel territorio salentino dall’Assessorato all’Istruzione della Città di Lecce. I laboratori pomeridiani per gli alunni sono stati in parte finanziati tramite i fondi del Contratto Integrativo Regionale del 30.10.2014 erogati alla Scuola per l’attuazione di «Interventi nelle aree a rischio, concernenti la lotta contro l’emarginazione scolastica» ex artt. 4 e 9 del CCNL (nota USR Puglia 12649 del 1.12.2014). La stampa di questo opuscolo informativo è stata realizzata dal Comune di Andrano Maggio 2015 Indice Andrano e il Castello pag. 5 La struttura dell’edificio ” 6 Origini ” 11 La masseria ” 11 La fortificazione ” 14 La dimora gentilizia ” 15 Glossarietto ” 18 Riferimenti bibliografici ” 24 3 4 Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano Andrano e il Castello Il Comune di Andrano, che conta circa cinquemila abitanti, è situato nel versante sud-orientale della provincia di Lecce, in Puglia. Il territorio include un breve tratto del litorale adriatico del basso Salento e comprende la frazione Castiglione d’Otranto e la località costiera Marina di Andrano. Al centro di Andrano, di fronte alla Chiesa Parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo, si erge il Castello “SpinolaCaracciolo”, maestoso edificio quadrangolare di origine medievale, residenza fortificata di signori feudali e dimora gentilizia di nobili famiglie nel corso dei secoli (dal 1269 con Pietro de Curlay, fino al 1968 con Ippolita Caracciolo), oggi di proprietà del Comune. Andrano and its Castle The city of Andrano, with its population of about five thousand inhabitants, is situated on the south-eastern side of the province of Lecce in Apulia. The territory includes a short stretch of the Adriatic coastline in the lower part of Salento and the territorial areas of Castiglione d’Otranto and the Marina of Andrano. In Andrano’s center, opposite the church of the Apostle Saint Andrew, rises the “Spinola-Caracciolo” Castle. It is a magnificent square structure of Medieval origin, the fortified residence of feudal lords and nobility throughout the centuries (since 1269 with Pietro de Curlay until 1968 with Ippolita Caracciolo). It is now property of the town municipality. 5 Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano La struttura dell’edificio All’esterno il castello si presenta come una fortezza a pianta quadrangolare con base a scarpa ornata da un cornicione marcapiano (un elemento a sezione semicircolare che corre lungo il perimetro del castello, con funzione estetica, segnando la giunzione tra il muro verticale e la parte a scivolo del muro a scarpa), dotata di ben cinque torri difensive che ne delimitano il perimetro: due torri a pianta quadrangolare (una a nord-est e una a sud-ovest), una torre circolare, a sud-est, una torre bastionata a base lanceolata, a nord-ovest, una torre di controllo posta nella parte centrale del prospetto nord. All’assetto architettonico più antico appartengono la torre quadrata di sud-ovest, il torrione circolare di sud-est e il fossato. La torre a pianta quadrata, di impianto normanno-svevo, con base a scarpa e cornicione marcapiano, è la parte più antica della struttura, databile tra la fine del XII secolo e la metà del XIII secolo. Il torrione circolare risale al tardo Quattrocento; scarpato alla base, è ornato con un cornicione marcapiano e in alto da archetti e beccatelli, ed è coronato dai classici merloni con la banchina a scivolo per facilitare la difesa piombante; è suddiviso in tre piani, ciascuno corrispondente ad un livello di tiro attraverso le feritoie. 6 Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano Il fossato a secco circondava gran parte della fortezza, tenendola a distanza dal fuoco nemico e garantendo l’accesso solo attraverso un ponte levatoio; oggi parte del fossato è visibile solo sul lato posteriore e al suo interno sono ancora visibili i segni dei picconi con i quali sono state estratte le pietre utilizzate per buona parte della costruzione del maniero. Il castello si presenta su due livelli. Al pianterreno conserva la struttura originaria con l’ampio cortile a forma rettangolare, il pozzo, collocato sotto l’arco della rampa sinistra dello scalone, essenziale per garantire l’approvvigionamento d’acqua e di grande importanza in caso di assedio, le originarie residenze degli inservienti, con i locali destinati ai lavori agricoli e artigianali, il forno, i magazzini per i viveri, la cappella votiva, le scuderie, il posto di guardia per la guarnigione, la colombaia. La facciata conserva una caditoia perpendicolare al portale d’accesso. Oltre ad essere una fortezza, il castello era la casa del Signore e della sua famiglia. Questi vivevano nella cosiddetta ‘parte nobile’, cioè al piano superiore, dove erano collocate le stanze private, la grande sala comune per i banchetti e l’armeria. Il primo piano conserva ancora tracce della nobiltà nella loggia, nelle finestre finemente modanate e nella ‘sala del trono’ con il pregiato matroneo, la loggia principesca di grande valore 7 Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano artistico in stile barocco con lo stemma dei Caracciolo posto a chiave dell’arco polilobato. Il castello è privo del mobilio originario e di decorazioni interne, fatta eccezione per l’affresco di Sant’Eligio dipinto nelle scuderie. Le volte sono in parte a stella e in parte a botte. Alcuni architravi di porte e finestre presentano iscrizioni latine e lo stemma. Le iscrizioni sono dodici, tutte esterne, di contenuto in parte laico e in parte religioso; undici di esse sono coeve e databili alla fine del XVI secolo, come l’ala ovest. Lo stemma rappresenta una testa di moro fasciata da una benda con il giglio di Francia sulla fronte. Esso è raffigurato su due architravi di porta (al piano terra e al primo piano) e su una chiave di volta della loggia della famiglia Saraceno. Alle spalle del castello vi era un vasto giardino, oggi divenuto parco pubblico. 8 Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano The building The outside of the building presents itself as a square fortress with a scarp foundation ornamented by a stringcourse (a section of a semi-circular element that runs along the perimeter of the castle with a decorative function which delimits the wall from the scarp) and five defensive towers that delimit the structure at its corners. Along the perimeter we find - two towers of square design (to the north-east and the south-west), - a circular tower to the south-east, - a buttressed tower to the north-west, - a watch tower in the centre of the northern wall. The square tower to south-west, the circular tower and the moat belong to the oldest architectural structure. The square tower, an element of Norman-Svevo origins with scarp foundation and string-course, is the oldest part of the structure (end 12th to mid- 13th century). The circular tower dates back to late 14th century. The slanted buttress is decorated with a string-course; above the tower presents arches and corbels and is crowned by the classical merlons with embankment, whose steep inclination helped with the catapult defense; it is subdivided into three levels, each corresponding to a shooting level through loopholes. The now dry moat once surrounded most of the fortification keeping invaders at a distance and allowing access only by way of a drawbridge. In present times, only a part of the moat is visible at the back of the construction. The stone used to 9 Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano build the castle was extracted from the ground were the moat was positioned. The castle is composed by two floors. The ground floor conserves the original structure with a large courtyard of a rectangular shape. We find the well, situated under the archway of the left ramp and very important for water needs during invasions, the servant’s quarters with rooms for agricultural and handmade works, the oven, the provisions store rooms, a votive chapel, the stables, and the guard’s barracks as well as the dovecote. The façade keeps a machicolation perpendicular to the main portal. The castle was not only a fortress, but also the home of the noble family who lived in the so-called ‘noble quarters’ on the upper floor, where there were the private rooms, the large communal hall for banquets and the armory. The first floor conserves traces of the nobility in the loggia, the finely shaped slit windows and the so called ‘throne room’ with its precious women’s gallery, the majestic loggia of high artistic merit in the baroque style with the coat of arms of the Caracciolo family engraved in the polilobate arch’s keystone. The castle is void of the original furnishings with the exception of the fresco of St. Eligio found on the walls of the stables. The vaulted ceilings are both barreled and star shaped. Some of the door and window architraves are inscribed with Latin epigraphs and others display the coat of arms of the Saraceno family. The inscriptions are twelve. They are all external of both pagan and religious origin. Eleven are datable to the end of the 16th century as is the west wing. The coat of arms depicts the head of a black man, whose head is bound with a bandage and a fleur de Lille on his forehead. This symbol is depicted on two door architraves on the ground 10 Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano and first floors and also on the keystone of the loggia’s vault. Behind the castle once flourished a large garden, today transformed into a public park. Origini Le origini del castello sono abbastanza incerte: le prime evidenze documentarie risalgono all’epoca angioina, ed esattamente al 1269 con l’arrivo di Pietro de Curlay. L’attuale struttura è il risultato di un’evoluzione architettonica avvenuta in tre fasi: masseria, fortezza, dimora gentilizia. Origins The origins of the castle are uncertain. The earliest evidence is documented to the Angiovin period in the year 1269 with the arrival of Pietro de Curlay. The present structure is the result of an architectural evolution brought about in three phases: masseria, fortress, residence of nobility. La masseria La prima fase (IX secolo) è quella del casale, denominato ‘andreano’ in onore di Sant’Andrea Apostolo protettore dei pescatori, collocato proprio all’interno dell’attuale fortificazione. Il termine casale, di origine bizantina, indicava una piccola estensione territoriale ad attività agricola, con una costruzione tipica chiamata masseria e delimitata da mura. Secondo la tesi più radicata, tra l’800 e il 1000 alcuni pescatori greci naufragarono sulle coste del basso Salento orientale e, per sfuggire alle incursioni piratesche, si spostarono nell’entroterra dando origine a casali e nuclei abitativi delimitati con alte mura, che gradualmente si sono ingrandititi con l’arrivo di forestieri sfuggiti alle distruzioni delle invasioni barbare. Le tracce del nucleo originario del castello sono visibili sul lato est della corte interna, che si presenta molto irregolare, 11 Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano segno di una fase costruttiva più antica. Questo nucleo originario era delimitato da alte mura ed era composto da poche cellule abitative. Secondo la ricostruzione dell’architetto Antonio Rizzo erano presenti: cellula abitativa e forno di pietra, stalla con recinto, punto di controllo, chiesetta e sacrestia. Il punto di controllo, situato al posto della odierna torre di sudovest, era raggiungibile tramite una scala a pioli, probabilmente sormontata da una struttura in legno per una visione più ampia dell’orizzonte. L’entrata del castello era collocata in 12 Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano prossimità della torre, in corrispondenza della strada che va verso l’entroterra. The masseria The first phase (9th century) is that of the casale (‘farmstead’), called ‘andreano’ in honor of St. Andrew, the Apostle protector of fishermen, which is situated in the nucleus of the fortification. The word casale is a Byzantine term, which indicates a small area used for agriculture activities with a rural farm construction or masseria enclosed within walls. According to a well-established theory, within 9th and 11th century Greek fishermen fleeing from pirates came ashore on Salento coasts and then set up families with the local women giving origin to these small rural constructions which were enlarged by later inhabitants that fled from the barbarian attacks. According to the reconstruction by the architect Antonio Rizzo, there were - living area and stone bread oven, - stables with fence, - watchtower, - church and sacristy. The access to the watchtower, the present south-western tower, was possible only by a ladder. There was originally a wooden platform of wider width from where the watch guards controlled the surroundings. The castle entrance was situated near to the tower and exited onto the inland road. 13 Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano La fortificazione La seconda fase è quella della fortificazione (XI-XV secolo). Il nucleo abitativo del casale si allarga con l’arrivo di nuove genti e la struttura si trasforma progressivamente in una masseria fortificata (XI-XIII secolo), dotandosi di mura alte circa quattro metri e, a sud-ovest, di una torre di avvistamento a base quadrata, la più antica di tutto l’edificio. Vi si accedeva con una scala a pioli e poi in tufi, attraverso un sistema di botole, la cui traccia è ancora visibile nelle volte. Dal XIV al XV secolo, in particolare grazie alle famiglie Hugot e Saraceno, la struttura assume l’aspetto di castello fortificato con il completamento dei piani superiori, la fortificazione delle mura e la realizzazione del fossato nonché del torrione circolare di sud-est. I lavori di fortificazione conobbero una decisa accelerazione all’epoca in cui i Saraceno erano feudatari di Andrano. Il momento più significativo di questa fase è da collocare proprio nel XV secolo in ragione dell’incursione turca del 1480, che, con la presa di Otranto, mise in allarme l’intero territorio salentino. Giovanni Antonio Saraceno, signore di Andrano, accorse in aiuto della città idruntina con un esercito e vi perse sfortunatamente la vita. The fortification The second phase is that one of the fortification history (11th-15th centuries). The nucleus of the castle became enlarged with the arrival of new inhabitants and it was slowly transformed into a fortified manor farm (11th-13th centuries) with the four meter high walls and a square watchtower (situated at the south-west corner), the oldest element of the entire structure. Entrance was by a 14 Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano wooden ladder and then by a stone stairway, whose spoor is still visible in the vaults. Within 14th and 15th century, thanks to Hugot and Saraceno families, the building structure took on the aspect of a fortified castle, when the upper floors were added, the castle walls and the moat were completed as well as the circular tower in the south-east. During the Saracenos period, the fortification works increased very fast. The most important period of this phase locates during the 15th century, when the Turkish invasion of 1480 came about. In this year Otranto was occupied by the Turks, thus alarming the whole Salento territory. The Baron Giovanni Antonio Saraceno sent his small army to help defend the city, where unfortunately he was killed in battle. La dimora gentilizia La terza fase è quella della trasformazione della fortezza in dimora gentilizia. Il castello ebbe una funzione difensiva probabilmente fino al 1580, cioè fino all’indomani della vittoria cristiana nella battaglia di Lepanto contro i Turchi (1571), che ridimensionò la presenza ottomana nel Mediterraneo e allentò la pressione turca sulle coste salentine orientali. Già nel XVII secolo i castelli, da baluardo a difesa della cristianità, divennero simboli di prestigio di una aristocrazia sempre più dedita ai piaceri del vivere bene. Stessa sorte toccò al castello di Andrano, che, dalla fine del XVI secolo, divenne gradualmente una dimora nobiliare. Tra le opere di ingentilimento ricordiamo le modanature delle finestre, la loggia e lo scalone interno. Dopo i Saraceno vi fu la breve parentesi degli Spinola. Galeotto Spinola comprò il feudo da Giovanni Tommaso Saraceno nel 1606 per trentamila ducati. Tuttavia non è documentato nessun intervento edilizio degli Spinola sul castello e pertanto appare ingiustificata la loro citazione nella denominazione della struttura. Successivamente il castello passò ai Gallone di 15 Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano Tricase (1618), per divenire infine proprietà dei Caracciolo (dal 1734 al 1968). Stefano Gallone vendette il feudo per cinquantacinquemila ducati a Fulvio Gennaro Caracciolo di Marano. I Caracciolo, ultimi feudatari di Andrano, furono artefici di alcuni pregevoli rifacimenti decorativi, tra cui il matroneo, la loggia in stile barocco che domina Piazza Castello. Dopo i Caracciolo, il castello fu in parte venduto alla famiglia Bentivoglio di Tricase e in parte donato all’Istituto Maestre Pie Filippini. Nel corso degli anni Ottanta del secolo scorso il Comune ha acquistato l’intero edificio, curandone i lavori di restauro. The residence of nobility The third phase comes about with the transformation of the fortress into a noble residence. The castle had had a defensive function until 1580. The battle of Lepanto in 1571, when Christianity was victorious against the Ottoman domination, re-established peace in Salento. The pressure of the Turkish invasions along the coast came to a halt. By the 17th century, buttressed castles defending Christianity became the prestigious symbols of an aristocracy dedicated to the pleasures of life. This same sort rested with the castle of Andrano, which became the residence of nobility. Among the refinements of restoration, we remember the molding of the windows, the loggia and internal stairway. After the Saracenos period, there was the short parenthesis of the Spinolas. Galeotto Spinola bought the feud in 1606 for the sum of thirty thousand ducats from Giovanni Tommaso Saraceno. There is no documentation of restoration by Spinolas; therefore, it appears unjustified to quote this family in the 16 Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano appellation of the building. Later the castle passed on to the Gallones of Tricase in 1618 and then it finally became the property of Caracciolos of Marano (1734-1968). Stefano Gallone sold the feud to Fulvio Gennaro Caracciolo for the sum of fifty five thousand ducats. The Caracciolos, the last feudal lords of Andrano, were the executers of some refined decorative restorations, among which the baroque loggia that dominates the Castle Square, the women’s gallery. After the Caracciolos, the castle was sold to the Bentivoglios of Tricase and in part donated to the Institute Maestre Pie Filippini. In the course of the 80s the town municipality bought the entire building and restored it. 17 Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano Glossarietto Architrave Elemento architettonico disposto orizzontalmente al di sopra dei due elementi portanti su cui s’appoggia oppure s’incastra, in modo da chiudere superiormente un vano quadrangolare e da sostenere il peso della eventuale porzione sovrastante. Architrave An architectural element horizontally positioned on two supporting structures or pillars. It is wedged into the masonry in such a way as to close the above opening and thus be a support for the weight of the eventual continuation of a building’s construction. Arco Arch An architectural load-bearing curved shape structure which is generally used as light source above a door or window and is usually placed on door posts or pillars. Struttura architettonica portante ad asse curvilineo, posta generalmente come copertura della luce di una porta o finestra e di solito appoggiata su stipiti o colonne. Arco polilobato Polilobate arch A cluster of small arches in which the inferior surface of an arch (→) is visibly divided. 18 Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano Arco con più lobi, ossia archetti minori nei quali risulta divisa la superficie inferiore, in vista, dell’arco (→). Armeria Luogo in cui venivano custodite le armi. Armory A place where weapons were kept in custody. Banchina Gradino di terra posto dietro il parapetto di un’opera fortificata, sul quale salivano i difensori. Embankment A high step or platform of ground behind the parapet of a fortification on which the defenders situate themselves. Beccatello Corbel An architectural support element for protruding parts of a structure consisting of a small shelf of wood, stone or terracotta which provides a base for the continuation of the masonry. Elemento architettonico di sostegno alle parti sporgenti di un edificio; consiste in una mensoletta in legno, pietra o terracotta che fornisce appoggio ad una parte di edificio di pianta maggiore di quella sottostante. Caditoia Machicolation A floor opening between the supporting corbels of a battlement, through which stones, or other objects, could be dropped on attackers at the base of a defensive wall (→catapult defense). Apertura praticata nelle parti aggettanti delle fortificazioni con la funzione di consentire la tattica della difesa piombante (→). È chiamata anche piombatoia. 19 Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano Chiave di volta Pietra lavorata per adempiere a funzioni strutturali, posta al vertice di un arco (→) o di una volta (→); chiude, con la sua forma a cuneo, la serie degli altri elementi costruttivi disposti uno a fianco dell’altro ed è quindi elemento indispensabile per scaricare il peso retto dall’arco sui pilastri laterali. Keystone Colombaia Costruzione tipica del paesaggio rurale fin dal medioevo, legata in particolare ai regimi feudali, che si servivano dell’allevamento dei colombi per l’agricoltura e in particolare la concimazione dei terreni, la caccia, l’alimentazione o per fini di protezione. Dovecote A structure for housing pigeons. In the Middle Ages pigeons were very important in agriculture to produce fertilizer and they were brought up for hunting, feeding and as protective device. Difesa piombante Tattica difensiva che consiste nel far cadere sul nemico assediante (oramai prossimo alle mura difensive) sia liquidi infiammabili o bollenti sia materiali solidi come laterizi o pietre. Catapult defense A defensive tactic consisting of catapulting or pouring inflammable material or liquid onto the enemy forces approaching the base of a fortification during an attack. A carved stone with the structural function of holding up an arch (→) or a vault (→). Wedged into the top of an arch or vault it closes the curve and holds together the weight of the opposing walls. It is an indispensable element for the forming of an arch. 20 Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano Feritoia Loophole A small slit hole found along the ramparts of fortified structures, in towers and sometimes in private dwellings to be used as a means of defense in shelter from enemies (→catapult defens). Apertura presente nelle mura delle fortificazioni, delle torri e talvolta di abitazioni private, pensata per colpire il nemico rimanendo al riparo (→difesa piombante). Loggia Elemento architettonico, aperto integralmente o almeno su un lato come una galleria o portico, spesso rialzato, coperto e generalmente sostenuto da colonne e archi. La loggia può essere percorribile, oppure solo decorativa. Loggia An architectural element in the form of an open gallery or roofed porticato and generally supported by columns and arches. A loggia can be practicable or only decorative. Marcapiano String-course A thin continuous projecting course of brickwork or stone that runs horizontally around a building, and indicates the inner separation between floors. Cornice decorativa che indica all’esterno la separazione interna fra i diversi piani di un edificio. Matroneo Balcone o loggiato posto all’interno di un edificio e originariamente destinato ad accogliere le donne. Women’s gallery A balcony located in the inside of a building and originally devoted to receive women. 21 Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano Merlo Ciascuno dei rialzi in muratura eretti a intervalli regolari che coronano le mura perimetrali di castelli, torri difensive, palazzi, ecc. L’insieme dei merli viene detto merlatura. Merlon The solid upright section of masonry found at regular intervals along the summit perimeter of a building, tower or palace. The space between two merlons is called a crenel, and a succession of merlons and crenels is a crenellation. Merlone Ciascuno dei ripari in muratura di grosso spessore, di sagoma rettangolare allungata e terminanti a scarpata verso l’esterno, che cingevano il battuto delle fortificazioni ed erano separati da intervalli stretti verso l’interno e svasati verso l’esterno per consentire un maggior campo di tiro alle armi da fuoco, riducendo al minimo i punti privi di riparo. Modanatura Molding Geometric strips with a decorative finality in furnishings or in architecture that delimit or subdivide areas of an object or building. Fascia sagomata secondo un profilo geometrico, continuo per tutta la sua lunghezza, con la funzione decorativa di sottolineare la suddivisione in parti, oppure di mediare il passaggio tra due superfici disposte ad angolo, per esempio per le parti sporgenti. 22 Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano Scarpa Scarp Defensive work consisting in an inclined foundation found at the base of a building, wall or tower. The scarp has the various advantages of reinforcing the foundation, to keep the invading armies at further length and inhibiting the use of ladders during attacks, helping with the possibility of a better aiming of arrows, hot oil or the catapulting of stones onto the attackers. Opera difensiva che consiste nell’accostamento di un muro inclinato alla base di una cinta muraria o di una torre. La scarpa produce vari vantaggi: rafforza le fondamenta e la base del muro, tiene più lontani dal perimetro murario il nemico e le sue macchine d’assedio (come torri e scale), migliora le possibilità di tiro (frecce, olio bollente, pietre, ecc.) contro il nemico. Volta Vault A form of structural covering that can present itself in various forms which are characterized by the different curves of the vault. Struttura di copertura, che può avere forme diverse, caratterizzate dalle sue curvature. 23 Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano Riferimenti bibliografici CERFEDA F. G., COPPOLA S., MOSCATELLO L. (a cura di), Andrano e Castiglione d’Otranto nella storia del sud Salento, Atti del Convegno di studi 6-10-15 luglio 2002, Pubbligraf, Alessano 2004. CERFEDA F. G, MOSCATELLO L. (a cura di), Andrano e Castiglione d’Otranto nella storia del sud Salento, Atti del Convegno di studi 5-12 giugno 2008, Argo, Lecce 2010. MUSIO S., “I Casali di Andrano e Castiglione in epoca angioina (secoli XIII-XV)”, in F. G. Cerfeda, L. Moscatello (a cura di) 2010, pp. 11-36. PANTALEO G., Andrano: memoriale storico, etico e sociale, Editrice Salentina, Galatina 1986. PELUSO V., “Le iscrizioni latine del castello Saraceno di Andrano”, in F. G. Cerfeda, L. Moscatello (a cura di) 2010, pp. 5874. RIZZO A., “Andrano e il suo castello. Origini e storia”, in F. G. Cerfeda, S. Coppola, L. Moscatello (a cura di) 2004, pp. 341379. 24 Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano Il Castello “Spinola-Caracciolo” di Andrano Quando è stato costruito il Castello di Andrano? Chi lo ha abitato? Perché è intitolato alle famiglie Spinola e Caracciolo? Dalle domande, dalla curiosità, dal desiderio di scoperta, scaturisce la conoscenza. E la conoscenza del territorio e della storia è fondamentale per progettare il futuro. Ci auguriamo che questo lavoro svolto da ‘piccoli ricercatori’ risulti interessante per il lettore e possa contribuire alla consapevolezza del bene culturale e allo sviluppo del senso civico. Testi e fotografie sono stati realizzati dagli Alunni delle Classi Quinte della Scuola Primaria di Andrano, con la guida delle Insegnanti e la collaborazione della Pro Loco di Andrano. 25