Anno VIII 17 dicembre 2009 n. 231 IN QUESTO NUMERO: IN PRIMO PIANO ● Barroso presenta la nuova squadra dei commissari europei POLITICHE E PROGRAMMI ● La politica di coesione dell’UE investirà nello sviluppo delle proprietà sequestrate alla mafia nel periodo 2007-2013 ● La Commissione lancia una consultazione sull'UE 2020: una nuova strategia per fare dell'UE un mercato sociale più intelligente e più verde ● Restyling per il sistema giurisdizionale dell’Unione europea ● Programma di Stoccolma: le priorità dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia 2010 – 2014 ● L'UE intende estendere la protezione Barroso presenta la nuova squadra dei commissari europei Il 27 novembre il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, ha presentato, sulla base delle nomine effettuate dagli Stati membri, i nomi dei 26 nuovi commissari europei, assegnando loro le deleghe per materia. I neonominati provengono da differenti gruppi politici, in particolare 11 dal Partito Popolare europeo (PPE), 4 dal Gruppo dell'Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo (S&D), 9 dal Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa (ALDE) e 3 indipendenti. Quattordici membri, incluso il Presidente, erano già membri del Collegio uscente, tredici invece i nuovi. Si tratta complessivamente di 13 uomini e 9 donne. L’elenco completo comprende: sui viaggi vacanza: aperta una consultazione Joaquin Almunia (Spagna): concorrenza e vicepresidenza; ALTRE NOTIZIE Laszlo Andor (Ungheria): lavoro, affari sociali e inclusione; ● La Commissione approva 15 progetti nel settore energetico Catherine Ashton (Regno Unito): alto rappresentante politica estera e la sicurezza e vicepresidenza; ● La Commissione invita a votare online per il nuovo logo biologico dell'UE Michel Barnier (Francia): mercato interno e servizi finanziari; ● La Commissione europea riserva due nuovi numeri "116" per servizi di importanza sociale Dacian Ciolos (Romania): agricoltura e sviluppo rurale; John Dalli (Malta): salute e politiche per i consumatori; ● La Commissione invita a presentare candidature per Esperti Nazionali Distaccati (END) presso le sue Direzioni Generali. Maria Damanaki (Grecia): affari marittimi e pesca; Karel De Gucht (Belgio): commercio; Stefan Fule (Repubblica Ceca): allargamento e politiche di vicinato; APPUNTAMENTI ED EVENTI Joahannes Hahn (Austria): politiche regionali; Connie Hedegaard (Danimarca): politiche per il clima; Le conferenze, gli incontri, i seminari e le giornate informative in Europa. IN ALLEGATO BANDI PER REGISTRARSI RICERCHE PARTNER SENTENZE DELLA CORTE DI GIUSTIZIA Se desiderate ricevere la newsletter «SiciliaInEuropa» per posta elettronica, inviate a [email protected] le seguenti informazioni: Nome, Funzione, Organismo, Indirizzo email, Indirizzo postale, Telefono, Fax politica di sicurezza. Maire Geoghegan-Quinn (Irlanda): ricerca e innovazione; Rumiana Jeleva (Bulgaria): cooperazione internazionale, aiuti umanitari; Siim Kallas vicepresidenza; Neelie Kroes (Olanda): telecomunicazioni e vicepresidenza; Janusz Lewandowski (Polonia): bilancio e programmazione finanziaria; Cecilia Malmstrom (Svezia): affari interni; Gunter Oettinger (Germania): energia; Andris Piebalgs (Lettonia): sviluppo; Janez Potocnik (Slovenia): ambiente; Viviane Reding (Lussemburgo): giustizia, diritti fondamentali e vicepresidenza; Olli Rehn (Finlandia): affari economici e monetari; Maros Sefcovic (Slovacchia): vicepresidenza per relazioni interistituzionali e amministrazione; Algirdas Semeta (Lituania): fisco, dogane e politiche antifrode; Antonio Tajani (Italia): imprenditoria e vicepresidenza; Androulla Vassiliou (Cipro): educazione, cultura e multilinguismo. (Estonia): trasporti Le due cariche, istituite dal trattato di Lisbona, appena entrato in vigore, avranno lo scopo di rafforzare il ruolo dell'Unione europea nel mondo e semplificare il processo decisionale al suo interno. e Il nuovo presidente rimarrà in carica per due anni e mezzo. La nuova figura sostituirà l'attuale sistema della presidenza di turno, secondo il quale gli Stati membri presiedono ciascuno l'UE per sei mesi. Tra i suoi compiti Van Rompuy dovrà presiedere le riunioni del Consiglio, rappresentare l'UE sulla scena mondiale, ed il Consiglio nei suoi rapporti con le altre istituzioni europee. Catherine Ashton potrà proporre misure in materia di difesa e di sicurezza; dovrà anche istituire e dirigere una rete di rappresentanti diplomatici dell'UE nel mondo. La nuova Commissione dovrebbe entrare ufficialmente in carica a inizio del prossimo anno, dopo aver ricevuto l'approvazione del Parlamento europeo previsto per il 26 gennaio prossimo e concluderà il suo mandato il 31 ottobre 2014. I curriculum vitae dei 26 commissari designati, con relative fotografie, possono essere consultati all'indirizzo seguente: http://www.ec.europa.eu/commission_designate_20092014/index_en.htm industria, Al portafoglio Industria affidato ad Antonio Tajani fanno riferimento la direzione generale “Imprese e industria” e l'Agenzia europea per le sostanze chimiche. La politica di coesione dell’UE investirà nello sviluppo delle proprietà sequestrate alla mafia nel periodo 2007-2013. Una chiara prova del fatto che la criminalità organizzata può essere combattuta in modo serio ed efficace, si riscontra nella scelta che lo Stato italiano ha compiuto già alla fine degli anni novanta con la legge n. 109 del 1996. Alcune direzioni generali sono state rimosse dalle competenze del portafoglio Industria, a partire dall'Agenzia europea per i medicinali, con l'unità che sovrintende ai prodotti farmaceutici e cosmetici e la direzione generale “Salute e consumatori”, che sono state affidate al portafoglio Salute. Scelta precisa ed inequivocabile: attaccare l’economia criminale grazie all’azione costante della magistratura e delle forze dell’ordine, confiscare i beni ai mafiosi e restituirli attraverso i comuni e le associazioni alla società civile. Si è voluto unire, dunque, l’azione repressiva ad un progetto civile di giustizia. Trasformare gli immobili dei boss in scuole, asili, centri di ritrovo e uffici giudiziari significa riaffermare il primato della legalità e della democrazia, creare servizi e vivibilità indebolendo il potere mafioso in una delle sue manifestazioni fondamentali: il controllo del territorio. Il coordinamento del Consiglio transatlantico economico inoltre è stato trasferito dalla DG Imprese alla DG Commercio. Il portafoglio di Tajani guadagna invece l'unità navigazioni satellitari, responsabile del programma satellitare dell'Ue Galileo, prima di competenza della DG Trasporti ed energia. Queste nomine completano dunque il quadro dei nuovi incarichi della Commissione UE che, nelle settimane precedenti, avevano invece portato, il primo ministro belga Herman Van Rompuy alla nomina di primo presidente permanente dell'UE e la britannica Catherine Ashton alla poltrona, tanto ambita anche dall’italiano Massimo D’Alema, di Alto Rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la È stato proprio grazie alla legge 109/1996 - la prima legge in Europa che ha permesso di assegnare a titolo gratuito i beni confiscati alla mafia per fini sociali - che il consorzio “Sviluppo e legalità” è 2 riuscito a vincere la scommessa di creare occupazione all’interno di un territorio in cui un tempo c’era solo paura ed omertà. Il consorzio è formato da otto comuni del palermitano aderenti all’iniziativa (Monreale, Corleone, San Cipirrello, San Giuseppe Jato, Roccamena, Altofonte, Piana degli Albanesi, Camporeale) ed ha il compito di gestire i beni confiscati ai boss di Cosa nostra favorendone una riconversione ad uso civico e implementando l’occupazione in zone ad alta densità mafiosa. Nonostante il grande impegno della magistratura, delle forze dell’ordine e del Governo italiano, però, troppo grande rimane lo scarto tra ciò che si riesce effettivamente a confiscare e ciò che viene assegnato. Il divario andrebbe colmato incoraggiando il più alto numero possibile di associazioni ad accettare questa sfida, facendo sentire loro di non essere sole nel sopportare un carico così imponente. 100 omicidi, compreso quello particolarmente brutale di Giuseppe Di Matteo. Figlio di un informatore della polizia, il 15enne Di Matteo, su ordine di Brusca, fu strangolato dopo 779 giorni di prigionia e il suo corpo sciolto nell’acido. Il giardino è ora un campo da gioco per bambini e un luogo della memoria per i giovani vittime di crimini mafiosi.Il costo complessivo dell’investimento è stato di 931 000 euro (di cui il 50% proveniente dal FESR). • Il centro agrituristico “Terre di Corleone” a Corleone (Palermo), costruito su un terreno appartenuto a Salvatore Riina. Il costo complessivo dell’investimento è stato di 606 292 euro (di cui il 50% proveniente dal FESR); • La cantina “Centopassi”, costruita su una tenuta di 17.000 metri quadri a San Cipirello (Palermo). Ogni bottiglia prodotta in questa cantina è dedicata a una vittima della mafia. Il terreno è stato sequestrato a Giovanni Genovese, arrestato nel 2007 per estorsione e altre attività criminali. Il costo complessivo dell’investimento è stato di 426 000 euro (di cui il 50% proveniente dal FESR); • Il centro giovanile polivalente “San Marcellino” a Casalesi (Campania), costruito su terreni sequestrati a Giorgio Marano, ex capo camorrista arrestato nel 2008. Il centro propone ai giovani attività pedagogiche e ricreative. Attualmente, esso ospita anche il locale commissariato di polizia. Il costo complessivo dell’investimento è stato di 516 000 euro (di cui il 50% proveniente dal FESR). La soluzione sta nel finanziare le attività impegnate a sradicare una “cultura della mafia” dal meridione. L’importanza di tali iniziative è stata riconosciuta anche a livello comunitario dal commissario europeo alla politica regionale, Paweł Samecki, il quale ha annunciato alla conferenza dell’1 dicembre scorso i particolari relativi ad un importante contributo finanziario dell’UE a sostegno della lotta contro la criminalità organizzata nell’Italia meridionale. La politica di coesione dell’UE investirà, infatti, 64 milioni di euro nello sviluppo delle proprietà sequestrate alla mafia nel periodo 2007-2013. Ciò fa seguito a un progetto pilota finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), che ha contribuito con 11 milioni di euro a convertire 50 ex proprietà della mafia in attività legate all’insegnamento, all’agriturismo o ad altre attività legali. Lo scopo principale è quello di migliorare la sicurezza in 4 regioni dell’Italia meridionale (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). I progetti dimostrano alla popolazione locale che è possibile sviluppare con successo varie attività legali, contribuendo ad indicare ai giovani l’alternativa ad una vita criminosa. Concludiamo con un cenno al controverso emendamento alla finanziaria, già passato al Senato e in attesa di essere discusso alla Camera dei deputati, il quale mira a modificare la procedura di assegnazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata rispetto a quanto previsto dalla legge 109 del 1996. L’emendamento prevede, infatti, la possibilità di vendere tutti quei beni confiscati alla Mafia per i quali non si riesca a realizzare un’assegnazione a titolo gratuito. Il commissario Samecki ha inoltre affermato che anche per tali finanziamenti verranno applicate regole e controlli con la stessa severità adottata per le altre materie della politica di coesione, nonostante la richiesta di maggiore flessibilità da parte del vice capo della Polizia italiana, Nicola Izzo. La flessibilità in tale ambito incoraggerebbe la criminalità organizzata ad infiltrarsi tra le maglie di questi meccanismi, boicottando così gli obiettivi che l’Europa si sta prefiggendo. Capita, infatti, che i progetti per ottenere finanziamenti europei vengano presentati da giovani vicini ad ambienti mafiosi col fine di “estorcere” soldi all’UE, come ha affermato durante l’incontro Lucio Guarino, direttore dell’Associazione “Sviluppo e legalità” in Sicilia. Per altre informazioni sulla politica europea di coesione in Italia: http://ec.europa.eu/regional_policy/atlas2007/italia/ La Commissione lancia una consultazione sull'UE 2020: una nuova strategia per fare dell'UE un mercato sociale più intelligente e più verde La Commissione ha pubblicato un documento di consultazione su come offrire all'economia europea prospettive più brillanti mediante la strategia UE 2020. Degni di nota sono stati i progetti presentati in tale occasione: • Il “Giardino della Memoria” a San Giuseppe Jato (Palermo), realizzato su un terreno sequestrato a Giovanni Brusca, condannato all’ergastolo per oltre La nuova strategia svilupperà quanto acquisito con la 3 strategia di Lisbona traendone, al tempo stesso, i debiti insegnamenti. Come sottolineato dal Presidente Barroso negli orientamenti politici, l'UE 2020 intende promuovere una crescita più "verde" e socialmente inclusiva. transizione, possibilmente traendo spunto da alcune delle misure adottate durante la crisi (ad es. formule combinate di lavoro part-time e formazione). Infatti, la Commissione è fermamente decisa a portare avanti il programma "flessicurezza". La sfida consiste nel trovare il modo migliore per garantire, da un lato, la flessibilità del mercato del lavoro, dall’altro la sicurezza offerta dalla formazione permanente e da una tutela sociale adeguata. Il termine ultimo per inviare i contributi alla consultazione è il 15 gennaio 2010. La nuova Commissione presenterà quindi una proposta dettagliata al Consiglio europeo di primavera. L'obiettivo per il 2020 consiste nel creare posti di lavoro, nell'aumentare il tasso occupazionale della popolazione attiva, nel dar vita a lavori migliori e più produttivi, nel garantire equità, sicurezza e opportunità in virtù di chance reali di accedere al mercato del lavoro, di fondare un'impresa e di gestire le transizioni sul mercato del lavoro grazie a sistemi sociali e assistenziali moderni e finanziariamente sostenibili. La Commissione ritiene che l'UE 2020 debba concentrarsi sui settori indicati in appresso e lancia una consultazione su come riuscire in questo intento. Una crescita basata sulla conoscenza come fattore di ricchezza In un mondo in cui i prodotti e i processi si differenziano in funzione dell’innovazione, le opportunità e la coesione sociale vanno potenziate valorizzando l’istruzione, la ricerca e l’economia digitale. Creare un’economia competitiva, interconnessa e più verde Per il futuro si prevede un aumento dei prezzi dell'energia, delle restrizioni alle emissioni di carbonio e della lotta all'accaparramento di risorse e mercati. Questi rischi rappresentano tuttavia altrettante opportunità di creare una "nuova" economia UE 2020 che goda di un forte vantaggio competitivo a livello globale. Nuove tecnologie più verdi possono stimolare la crescita, creare nuovi posti di lavoro e nuovi servizi e contribuire al conseguimento degli obiettivi dell'Unione in fatto di cambiamenti climatici. Un'Europa incapace di adeguarsi al XXI secolo sarebbe invece condannata al declino. Occorre potenziare il settore dell'istruzione in Europa, dalla scuola materna all'istruzione superiore, per aumentare la produttività, sostenere le categorie vulnerabili e lottare contro la disuguaglianza e la povertà. La strategia UE 2020 punta su uno spazio europeo della ricerca efficiente, reale e dotato di risorse adeguate. In materia di ricerca, l'UE potrà fare di più mettendo in comune le risorse, sviluppando congiuntamente grandi infrastrutture e innalzando gli standard qualitativi a livello internazionale. Occorrerà inoltre massimizzare i benefici della ricerca accelerandone la traduzione pratica per le imprese e le PMI europee, anche tramite partenariati pubblico privato. La mossa futura è un partenariato di ricerca tra l'UE e gli Stati membri che permetta di ottimizzare le sinergie con altri settori di intervento, specie per quanto riguarda l'innovazione e l'istruzione. Le politiche adottate a livello europeo e nazionale per promuovere l'ecoinnovazione e prodotti e sistemi efficienti sotto il profilo energetico devono contemplare, fra l'altro, lo scambio delle quote di emissione, la riforma fiscale, le sovvenzioni e i prestiti, gli investimenti e gli appalti pubblici, così come stanziamenti mirati alla ricerca e all'innovazione. L'Europa deve disporre quanto prima di infrastrutture di trasporto innovative e di una "rete intelligente" per l'energia, così come di una copertura totale della banda larga. L'UE e gli Stati membri devono unire gli sforzi per effettuare gli investimenti strategici giusti affinché due terzi dell'elettricità vengano prodotti in condizioni più sicure e con emissioni di carbonio limitate entro i primi mesi del 2020. L'Unione ha bisogno di un'agenda europea del digitale per poter realizzare un vero mercato unico online che permetta ai consumatori di beneficiare dei prezzi competitivi praticati in altri Stati membri e alle PMI di penetrare in mercati più vasti. L'accesso a internet e le competenze informatiche sono sempre più necessari per una piena partecipazione alla vita pubblica. L'"inclusione digitale" rientra nel più vasto concetto di inclusione sociale. Il settore manifatturiero rimarrà di fondamentale importanza per il futuro successo economico dell'UE. Ma l'Europa ha bisogno di una nuova politica industriale che ponga l'accento sulla capacità di innovazione, sulle nuove tecnologie, sulle competenze, sulla promozione dell'imprenditorialità e sull'internazionalizzazione delle PMI. Occorre affrontare il problema della capacità eccessiva in determinati settori, fornendo sostegno a chi subisce ripercussioni negative. Coinvolgere i cittadini in una società partecipativa La crisi ha cambiato le carte in tavola e ha distrutto definitivamente numerosi posti di lavoro. Nel processo di transizione, sarà tuttavia essenziale evitare fenomeni di esclusione ed emarginazione dal sistema al fine di garantire la coesione sociale. Alla tradizionale sequenza studi-lavoro-pensione vanno sostituendosi nuovi modelli di vita lavorativa caratterizzati da interruzioni e riprese intermittenti dell’attività e che offrono maggiori opportunità ai lavoratori. Questo fenomeno va organizzato in un quadro che sorregga la Come realizzare i nostri obiettivi? Valorizzare gli strumenti esistenti grazie ad un nuovo approccio 4 Per superare con successo la crisi e realizzare gli obiettivi della strategia UE 2020, la Commissione ritiene necessaria una strategia di convergenza e integrazione che riconosca in modo più esplicito l'elevato grado di interdipendenza dell'UE: – x_en.htm e http://ec.europa.eu/eu2020 Restyling per il sistema giurisdizionale dell’Unione europea interdipendenza tra gli Stati membri dettata dagli effetti indiretti (positivi o negativi) degli interventi nazionali, specie nella zona euro; – interdipendenza tra i diversi livelli di intervento (UE, Stati membri, regioni, parti sociali, ovvero della governance multilivello); – interdipendenza tra politiche diverse e tra politiche e strumenti, da cui l'importanza dell'integrazione politica per raggiungere gli obiettivi generali; – interdipendenza a livello mondiale (nessuno Stato membro è abbastanza grande per tenere testa alle economie emergenti o per intraprendere da solo la trasformazione auspicata). di Maria Grazia Basile Il Trattato di Lisbona, entrato in vigore lo scorso 1° dicembre 2009, che ha modificato il Trattato sull’Unione europea ed il Trattato che istituisce la Comunità europea, ha introdotto varie modifiche anche al sistema giurisdizionale dell’Unione europea. Si tratta di cambiamenti riguardanti non solo la semplice denominazione, ma anche la struttura e le competenze della Corte di Giustizia. Vediamo, in sintesi, quali sono le principali novità riguardanti il sistema giuridico europeo. La Corte di Giustizia delle Comunità europee è adesso denominata Corte di giustizia dell’Unione europea ed è composta, così come sancito dall’art.19 del “nuovo” Trattato, da tre organi giurisdizionali: la Corte di giustizia, il Tribunale ed i Tribunali specializzati. Per realizzare la trasformazione in un'economia di mercato sociale e sostenibile, ovvero un'economia partecipativa, più intelligente e più verde, sarà necessario intensificare il coordinamento politico, garantire una sussidiarietà effettiva che potenzi le sinergie e rafforzare i partenariati tra l'Unione e gli Stati membri nel processo di elaborazione e di realizzazione delle politiche pubbliche. La nuova denominazione non è un mero ritocco estetico, ma la risposta ad una vera e propria esigenza di ammodernamento del sistema giuridico dell’Unione. La definizione “Tribunale di primo grado” (ora Tribunale) risultava ormai inadeguata, in quanto già con il Trattato di Nizza del 2000 non esplicava più la mera funzione di giudice di prima istanza, potendo fungere anche come giudice d’appello avverso le sentenze emanate dalle camere giurisdizionali. I Tribunali specializzati sostituiscono le Camere giurisdizionali istituite dal Trattato di Nizza, chiarendo in tal modo che non si tratta di semplici sezioni specializzate ma di vere e proprie giurisdizioni con specifiche competenze per materia (sino ad oggi è stato creato solo il Tribunale della funzione pubblica competente in materia di contenzioso della funzione pubblica europea ). Il Trattato di Lisbona introduce delle modifiche riguardo le modalità della loro creazione: la procedura legislativa ordinaria, cioè in codecisione a maggioranza qualificata in sede di Consiglio europeo su proposta della Commissione o della Corte di Giustizia e con il coinvolgimento del Parlamento europeo, sostituisce quella dell’unanimità. Governance - far funzionare l'UE 2020 La Commissione propone che il Consiglio europeo si assuma la guida dell'UE 2020, adottando le decisioni fondamentali e fissando gli obiettivi sulla base delle proposte della Commissione. La Commissione si augura che il Parlamento europeo svolga un ruolo molto più incisivo e auspica un forte interesse e coinvolgimento da parte dei parlamenti nazionali. Sulla base delle conclusioni del Consiglio europeo di primavera del 2010, il documento di consultazione propone l'elaborazione dei cosiddetti "orientamenti integrati", a conferma della priorità politiche da perseguire attraverso un partenariato fra UE e Stati membri. I nuovi orientamenti sostituirebbero quelli in vigore dal 2005 nell'ambito della strategia di Lisbona. Con riferimento alla composizione, al numero ed alle modalità di nomina dei giudici della Corte di giustizia dell’Unione Europea e degli avvocati generali, il Trattato di Lisbona dispone che essi siano nominati di comune accordo dai governi degli Stati membri per sei anni, previa consultazione di un Comitato incaricato di fornire un parere sull’adeguatezza dei candidati all’esercizio del ruolo che sono chiamati a ricoprire. Tale Comitato è composto da sette personalità scelte tra ex membri della Corte di giustizia e del Tribunale, membri dei massimi organi giurisdizionali nazionali e giuristi di notoria competenza, uno dei quali è proposto dal Parlamento europeo. Su iniziativa del presidente della Corte di giustizia, il Consiglio adotta una decisione che stabilisce le regole di funzionamento del Per ciascuno di questi obiettivi, gli Stati membri sarebbero invitati a definire obiettivi nazionali per il quinquennio in funzione della congiuntura da cui partono. La Commissione e il Consiglio europeo valuteranno ogni anno i progressi compiuti a livello europeo e nazionale. Il termine ultimo per inviare i contributi alla consultazione è il 15 gennaio. Le risposte possono essere inviate per e-mail a [email protected] . Il testo integrale del documento di consultazione potrà essere consultato ai seguenti indirizzi: http://ec.europa.eu/commission_barroso/president/inde 5 essere comminata allo Stato membro sin dal primo ricorso. Comitato ed una decisione che ne designa i membri. L’art. 252 del Trattato di Lisbona prevede inoltre la possibilità di aumentare il numero degli avvocati generali, da 8 a 11, con delibera unanime del Consiglio su domanda della Corte di giustizia. Infine, trascorsi cinque anni dall’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, la Commissione potrà proporre ricorsi per inadempimento riguardanti misure relative alla cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale, adottate prima della vigenza del Trattato. Il Trattato di Lisbona ha introdotto delle novità anche sulle regole riguardanti le modalità di ricorso innanzi la Corte di giustizia dell’Unione. Programma di Stoccolma: le priorità dello spazio di Venuta meno la struttura in pilastri creata dal Trattato di Maastricht del 1992 e con l’abrogazione ad opera del Trattato di Lisbona degli articoli che prevedevano restrizioni alla giurisdizione della Corte, la competenza della Corte di giustizia dell’Unione europea si estende al diritto dell’Unione europea salvo che i Trattati non dispongano diversamente, acquisendo una competenza pregiudiziale generale nel settore dello spazio di libertà, di sicurezza e di giustizia. Permane l’esclusione della sua giurisdizione nel settore della politica estera e di sicurezza comune (PESC) ad eccezione dei ricorsi relativi la legittimità di misure restrittive contro persone fisiche o giuridiche adottate dal Consiglio in forza del titolo V del Trattato UE. libertà, sicurezza e giustizia 2010 – 2014. di Matilde Modica Lo scorso 10 giugno la Commissione europea ha presentato la Comunicazione al Parlamento europeo e al Consiglio “Uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia al servizio dei cittadini”, con cui ha posto le basi per la preparazione del futuro programma dell’Unione europea nei settori della libertà, della sicurezza e della giustizia. Con la Comunicazione della Commissione sono, infatti, state tracciate le priorità politiche che dovranno indirizzare l’azione dell’Unione europea nei campi della cooperazione giudiziaria e doganale, della lotta al crimine, della politica dei visti, dell’immigrazione e dell’asilo per i prossimi cinque anni, dal 2010 al 2014. In tema di ricorso per annullamento, il Trattato di Lisbona include tra gli atti che producono effetti giuridici nei confronti dei terzi, che possono essere oggetto di ricorso, quelli del Consiglio europeo ed inserisce il Comitato delle Regioni tra i ricorrenti cosiddetti semi privilegiati, ossia i ricorrenti che agiscono nella salvaguardia delle loro prerogative, accanto alla Banca centrale europea ed alla Corte dei Conti. Il programma di Stoccolma, così chiamato dal nome della capitale del Paese che dal 1° luglio detiene la presidenza di turno dell’Unione europea, è stato adottato dal Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre scorsi e subentrerà al programma dell’Aia, che ha ispirato lo sviluppo delle politiche europee in questo settore nel periodo 2005-2009. I requisiti di ricevibilità dei ricorsi proposti da persone fisiche o giuridiche risultano attenuati. Ai sensi dell’art.263 del “nuovo” Trattato le persone fisiche o giuridiche possono presentare ricorso alla Corte avverso gli atti regolamentari che li riguardano direttamente e che non comportano alcuna misura di esecuzione, senza essere più tenute a dimostrare che tale atti li riguardino direttamente. Con il Trattato di Maastricht, le questioni connesse al settore della giustizia e degli affari interni, gestite fino ad allora a livello intergovernativo, sono state integrate nell’ambito dell’Unione europea. Negli ultimi dieci anni, l’Unione europea ha dato un forte impulso allo sviluppo e al consolidamento delle politiche volte a rendere il territorio dell’U.E. uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia: il programma di Tampere, che ha coperto il quinquennio 1999-2004, e il successivo programma dell’Aia hanno costituito il quadro strategico di riferimento per la cooperazione e lo sviluppo di politiche a livello europeo volte a rafforzare la sicurezza dei cittadini, agevolare l’accesso alla giustizia e l’attuazione del principio del riconoscimento reciproco in tutta l’Unione, combattere il crimine organizzato e il terrorismo, migliorare la gestione delle frontiere esterne, far fronte alle problematiche poste dall’immigrazione. Riguardo al procedimento pregiudiziale (art.267 Trattato di Lisbona) è da sottolineare l’estensione della competenza della Corte anche agli atti compiuti dagli organi e dagli organismi dell’Unione su richiesta delle giurisdizioni nazionali. Inoltre, con riferimento a tale tipo di ricorso, la modifica di particolare rilievo consiste nell’introduzione di una disposizione secondo la quale la Corte di giustizia statuisce il più rapidamente possibile quando una questione pregiudiziale è sollevata in un giudizio pendente davanti ad un organo giurisdizionale nazionale e riguarda una persona in stato di detenzione. L’obiettivo del programma di Stoccolma sarà quello di rendere i benefici dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia più tangibili per i cittadini. Significativi progressi sono stati altresì compiuti per quanto attiene alla procedura di infrazione. Quando la Commissione denuncia alla Corte di giustizia che uno Stato membro non ha adempiuto all’obbligo di notificare le misure di recepimento di una direttiva, d’ora in poi potrà indicare alla Corte la somma forfettaria o l’importo della penalità che ritiene debba Tema centrale per i prossimi cinque anni sarà, infatti, la costituzione di un’Europa dei cittadini, che tenga conto delle seguenti priorità politiche: • 6 promuovere la cittadinanza e i diritti fondamentali, in particolare, la piena affermazione della libertà di circolazione, della tutela della sfera privata del cittadino, del rispetto della diversità e delle esigenze delle persone più vulnerabili, del pieno esercizio dei diritti connessi alla cittadinanza; • • • • regole UE in materia di protezione dei consumatori. Attualmente la maggioranza dei cittadini dell'UE (il 56% dei vacanzieri di tutta Europa) organizza da sola le proprie vacanze, piuttosto che acquistare pacchetti predefiniti (pacchetto viaggio tradizionale che rientra nel campo di applicazione della direttiva sui viaggi tutto compreso). creare uno spazio europeo del diritto e della giustizia, innanzitutto attraverso l’istituzione di meccanismi che facilitino l’accesso alla giustizia ovunque nel territorio dell’Unione, intensificando la cooperazione tra i professionisti del settore ed eliminando gli ostacoli alla piena attuazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni giuridiche; Un numero sempre più grande di prenotazioni è fatto da consumatori che hanno composto da soli i propri pacchetti (pacchetti dinamici), si tratta di pacchetti costituiti dai viaggiatori stessi combinando due o più servizi, come ad esempio il volo e l'alloggio acquistati da un unico fornitore o da fornitori collegati (si pensi ad esempio a siti web quali Opodo o Expedia o a siti che offrono pacchetti assieme a siti partner). Ad esempio, un consumatore può prenotare un volo online ed essere quindi indirizzato a un sito partner che offre una stanza d'albergo o una macchina a nolo; tutelare i cittadini, sviluppando una strategia di sicurezza interna che ne assicuri l’incolumità, affronti le minacce che possono essere contrastate più efficacemente con interventi coordinati e sviluppi una più efficace cooperazione giudiziaria in materia penale e nella sorveglianza e la gestione delle frontiere esterne; E’ importante notare che le prenotazione effettuate del tutto separatamente non sono coperte dal riesame, si tratta dei casi in cui il consumatore acquista diverse componenti da diversi venditori/siti web che non sono correlati o non hanno un marchio comune. Queste "soluzioni indipendenti di viaggio" non sono considerate rientrare nel settore dei viaggi tutto compreso. promuovere un’Europa all’insegna della responsabilità, della solidarietà e del partenariato in materia di migrazione e asilo, attraverso lo sviluppo di una politica migratoria europea lungimirante e articolata, fondata sulla solidarietà e la responsabilità. L’obiettivo di istituire, entro il 2012, un sistema comune di asilo resta di fondamentale importanza, così come combattere con maggiore efficacia l’immigrazione clandestina; Inoltre a seguito alla recente ondata di fallimenti di compagnie aeree il documento contempla anche l'opportunità di estendere la protezione di base in caso d'insolvenza in generale anche ai consumatori che non acquistano pacchetti o pacchetti dinamici e quindi anche all'acquisto individuale di biglietti aerei. Le regole vigenti intensificare la dimensione esterna dell’Europa, integrando maggiormente queste priorità politiche nell’ambito delle politiche generali dell’Unione europea, stabilendo, per esempio, un nesso più forte tra immigrazione ed esigenze del mercato del lavoro europeo e sviluppando politiche mirate di integrazione e istruzione. La direttiva UE sui viaggi tutto compreso risale al 1990 allorché il tipo più comune di vacanza era un pacchetto di una/due settimane acquistato presso un'agenzia di viaggio sulla base di un opuscolo. La direttiva sui viaggi tutto compreso copre pacchetti vacanza predefiniti che combinano almeno due dei seguenti elementi: 1) trasporto, 2) alloggio 3) altri servizi turistici quali escursioni guidate (venduti a un prezzo forfettario). A seguito dell’adozione del programma di Stoccolma, la Commissione europea dovrà proporre, entro il prossimo giugno, un Piano d’azione che fissi le misure e gli interventi da intraprendere per la sua attuazione. La direttiva del 1990 sui viaggi tutto compreso non è più all'altezza dell'odierno mercato turistico. L'internet e le compagnie aeree low cost hanno trasformato i modelli commerciali e modificato i comportamenti dei consumatori. Un numero sempre più grande di prenotazioni è fatto da consumatori che compongono da soli i loro propri pacchetti, spesso online. L 'UE intende estendere la protezione sui viaggi vacanza: aperta una consultazione La Commissione apre una consultazione sull'eventualità di estendere la copertura di base stabilita dalla direttiva UE del 1990 sui viaggi tutto compreso – in materia di informazioni, responsabilità per servizi scadenti e protezione in caso di insolvenza – alla nuova generazione di "pacchetti dinamici" cioè a quelli che i consumatori compongono per proprio conto, spesso online, avvalendosi di un unico sito web o di altri siti partner, molti dei quali esulano dalle Pertanto si sono identificati 6 ambiti prioritari da riesaminare: 1. Il campo di applicazione della direttiva sui viaggi tutto compreso: il documento esamina quali tipi di nuove vacanze tutto compreso dovrebbero essere coperti dalla direttiva. Tra essi vi sono: 7 a) pacchetti composti dal consumatore utilizzando internet a partire dallo stesso sito web in un'unica operazione, ad esempio Expedia, Opodo; viaggi tutto compreso. La Commissione sta inoltre preparando un riesame dei diritti dei passeggeri aerei che affronterà un'ampia gamma di problematiche d'interesse per i consumatori tra cui quella dell'insolvenza delle compagnie aeree. b) pacchetti composti mediante siti web collegati da accordi di partenariato. Ad esempio, un consumatore può prenotare un volo online ed essere quindi indirizzato a un sito web partner che offre un soggiorno in albergo o una macchina a nolo; Documento di consultazione La consultazione 07.02.2010. c) altri tipi di viaggi attualmente non coperti, come ad esempio crociere o trasporti che comprendono l'alloggio (ad esempio viaggi notturni in nave o in treno) e altro ancora. Per ulteriori particolari si rinvia al MEMO/09/523 . è aperta dal 26.11.2009 al Consultazione online: http://ec.europa.eu/consumers/rights/travel/consultation _en.htm 2. Informazione: il documento apre una consultazione su quali informazioni debbano essere fornite ai consumatori, quando e in quale formato. L'attuale direttiva sui viaggi tutto compreso tiene conto degli opuscoli, ma non fa menzione di altri media, come ad esempio i siti web. Per ulteriori particolari sui pacchetti tutto compreso: http://ec.europa.eu/consumers/rights/travel_en.htm 3. Responsabilità per servizi carenti e assistenza ai consumatori: il documento apre una consultazione per identificare chi dovrebbe essere responsabile della qualità dei servizi e assistere i consumatori che si trovano ad affrontare problemi durante la vacanza. Attualmente la vecchia distinzione tra vettori, operatori turistici e agenti di viaggio è spesso confusa. Può non risultare chiaro chi è il responsabile se le cose vanno male. La Commissione approva 15 progetti nel settore energetico La Commissione ha approvato 15 progetti nel settore energetico che contribuiranno in maniera significativa alla ripresa economica dell’UE, potenziando nel contempo la sicurezza dell’approvvigionamento e riducendo notevolmente le emissioni di CO2 . 4. Cambiamenti di contratto: la direttiva sui viaggi tutto compreso consente ai consumatori di annullare un contratto senza pagare penali se viene modificata una "parte essenziale" ad esempio il prezzo complessivo o il vettore. Il documento esamina se sia il caso di modificare le regole vigenti in materia di revisione dei prezzi. La Commissione ha deciso infatti di assegnare 1 miliardo di euro a sei progetti nel settore della cattura e stoccaggio del carbonio e 565 milioni di euro a nove progetti relativi all’energia eolica offshore. Il ricorso alle tecnologie di cattura e stoccaggio del CO2 (CCS) è fondamentale per conseguire una riduzione significativa delle emissioni di gas a effetto serra, in particolare di quelle provenienti dalle centrali elettriche che utilizzano combustibili fossili come il carbone o il gas. 5. Insolvenza: la direttiva sui viaggi tutto compreso impone all'operatore turistico o all'agente di viaggio di fornire garanzie per il rimborso di tutti gli importi versati dal consumatore e per il rimpatrio dello stesso in caso di bancarotta. Negli ultimi tempi il rischio d'insolvenza è aumentato. In seguito alla recente ondata di fallimenti di compagnie aeree il documento esamina se sia il caso di estendere la protezione di base in caso di insolvenza per coprire anche i biglietti aerei acquistati individualmente (vale a dire titoli di viaggio acquistati indipendentemente e che non rientrano in nessun pacchetto) in modo da far sì che i passeggeri vengano rimborsati o rimpatriati in caso di fallimento della compagnia aerea. Promuovendo la tecnologia di CCS (cattura e stoccaggio del carbonio), la Commissione riconosce l’importanza costante dell’energia ottenuta da combustibili fossili e la necessità di adeguarsi ad un sistema energetico a basse emissioni di carbonio. I progetti nel settore dell’energia eolica offshore favoriscono lo sviluppo e il consolidamento di un settore competitivo in Europa e creano numerosi posti di lavoro “ecologici”. 6. Label "Viaggio protetto": il documento esamina se sia il caso d'introdurre un "label Viaggio protetto" (Travel Protection Label) a livello UE per indicare che prodotti turistici e/o combinazioni di prodotti sono tutelati de iure . I progetti approvati, fortemente innovativi, contribuiranno a raggiungere gli obiettivi vincolanti in termini di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e di energie rinnovabili entro il 2020. La decisione relativa ai 15 progetti è il primo passo verso un utilizzo ottimale dei quasi 4 milioni di euro che a maggio 2009 l’UE ha accantonato per progetti nel settore energetico volti a sostenere la ripresa economica. L’accordo storico sul programma I prossimi passi La Commissione intende presentare nell'autunno 2010 proposte concrete per il riesame della direttiva sui 8 energetico europeo per la ripresa, concluso a maggio, prevede che l’Unione conceda assistenza finanziaria a progetti nei settori di CCS, energia eolica offshore e infrastrutture per elettricità e gas. Le procedure relative ai progetti infrastrutturali sono in corso e si prevede che la relativa decisione venga presa a febbraio 2010. Il numero per servizi di assistenza medica non urgenti 116-117 indirizzerà i chiamanti ad un servizio di assistenza medica in situazioni critiche ma non di emergenza, in particolare al di fuori delle ore di lavoro, nei fine settimana e nei giorni festivi. L'obiettivo è mettere in contatto il chiamante con un operatore competente oppure direttamente con un medico qualificato che possa fornire assistenza o consulenza medica, soprattutto se la persona cui si rivolge normalmente il chiamante non è disponibile. I progetti finanziati sono descritti dettagliatamente in MEMO/09/542 , MEMO/09/543 . La Commissione invita a votare online per il nuovo logo biologico dell'UE La Direzione generale Agricoltura e sviluppo rurale della Commissione europea invita tutti i cittadini a votare sul sito http://ec.europa.eu/agriculture/organic/logo/index.htm per l'ultima fase del concorso per il logo biologico dell'UE. I tre logo giunti in finale saranno consultabili sul sito fino al 31 gennaio. Il nuovo logo punta ad una maggiore protezione dei consumatori e incentiva l'agricoltura biologica. A differenza del logo attuale, quello che sarà votato sarà obbligatorio per tutti i prodotti biologici preconfezionati provenienti dai 27 Stati membri e conformi le norme di etichettatura. La decisione adottata dalla Commissione si fonda sulla decisione dell'UE del 2007 sui numeri 116 (IP/07/346), che destina altri tre numeri validi in tutta l'UE a servizi di valore sociale, cioè: 116-000 per i bambini scomparsi , 116-111 per l'assistenza ai minori e 116-123 per un sostegno emotivo ( IP/09/276 ). Gli Stati membri devono garantire che questi due nuovi numeri vengano assegnati dalle rispettive autorità di regolazione in materia di telecomunicazioni a partire dal 15 aprile 2010. Sarà compito delle organizzazioni nazionali pertinenti chiedere i numeri e renderli operativi. La nuova decisione indirizzo: Con il voto online la Commissione europea vuole garantire che il nuovo logo sia gradito al maggior numero di persone possibile. Il nuovo logo deve rappresentare l'UE sia all'interno di essa che fuori dai suoi confini. Deve essere facilmente memorizzabile e far pensare all'UE e all'agricoltura biologica senza necessità di parole o sigle. è consultabile al seguente http://ec.europa.eu/information_society/policy/ecomm/ library/legislation/index_en.htm#decisions Ulteriori informazioni sul 116: http://ec.europa.eu/information_society/policy/ecomm/ current/pan_european/index_en.htm Per questo difficile compito la Commissione europea ha indetto un concorso UE sul logo biologico destinato a studenti di design e materie artistiche di tutta Europa, che si è svolto da aprile a giugno 2009. In totale sono state presentate 3422 proposte innovative. Alla scadenza dei termini del concorso, si è aperta la seconda fase in cui una giuria internazionale di fama ha scelto i tre logo che partecipano al voto finale. La Commissione invita a presentare candidature per Esperti Nazionali Distaccati (END) presso le sue Direzioni Generali. Scadenze: 31 dicembre 2009 Gli interessati dovranno far pervenire le candidature al Ministero degli Affari Esteri – D.G.I.E. – Ufficio VI affinché possano essere esaminate e inviate alla Commissione europea, previa verifica della completezza della documentazione richiesta e della corrispondenza tra i requisiti posseduti e i profili richiesti. La Commissione europea riserva due nuovi numeri "116" per servizi di importanza sociale . Grazie a una decisione adottata il 30 novembre dalla Commissione europea, tra breve in tutta l'UE saranno disponibili due nuovi numeri "116" per servizi di importanza sociale. In particolare, le linee dirette 116-006 e 116-117 saranno dedicate alle vittime di reati e ai cittadini che richiedono servizi medici non urgenti in tutta l'UE. In linea di principio, è ammissibile la presentazione di più domande solo per posti all’interno della stessa Direzione Generale. Le candidature dovranno comprendere: Il 116-006 aiuterà le vittime di reati informandole dei loro diritti e di come esercitarli, offrendo loro sostegno morale ma anche rinviandole agli organismi del caso. Questo numero rappresenterà un punto di accesso unico e fornirà informazioni sulla polizia locale e sulle procedure penali, sulle possibilità di indennizzo e gli aspetti assicurativi nonché informazioni su altre possibili fonti di aiuto per le vittime del crimine. 9 • atto di candidatura; • curriculum vitae in lingua inglese o in lingua francese secondo il modello europeo; • nulla osta da parte dell’Amministrazione o dell’Ente di appartenenza. Dal nulla osta, redatto su carta intestata, deve risultare l’esplicito assenso e nulla osta all’eventuale distacco del candidato presso i servizi della Commissione europea. Le candidature dovranno essere inviate al seguente indirizzo di posta elettronica: Economia della cultura, delle istituzioni e del crimine [email protected]. Dal 20 al 22 gennaio si terrà a Milano una conferenza su "Economia della cultura, delle istituzioni e del crimine". Le candidature dovranno essere inviate su due distinti documenti (in formato word), mentre il nulla osta, unitamente a una nota di accompagnamento firmata dal candidato, dovrà essere inoltrato all’Ufficio VI della Direzione Generale per l’Integrazione Europea del Ministero degli Affari Esteri al seguente numero di fax: +39 06 36914680. L'evento è organizzato dalla rete di eccellenza SUS.DIV ("Sustainable development in a diverse world"), finanziata dall'UE, dall'Università di Padova e dalla Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM). La conferenza affronterà alcuni dei seguenti argomenti: modelli dinamici della trasmissione culturale e della diversità culturale; diversità culturale e discriminazione; economia politica della cultura e delle istituzioni; fattori socio-economici e culturali determinanti del crimine; globalizzazione, migrazione ed evoluzione culturale; capitale sociale e sviluppo economico; - evoluzione della cultura e cambiamento istituzionale; segregazione, integrazione e conflitti; origini storiche della cultura e delle istituzioni. Per ulteriori informazioni si può contattare il personale dell’ufficio, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, al seguente numero di telefono: +39 06 36917285 o visitare il sito internet www.esteri.it, alla voce “Modalità di presentazione delle candidature“. Per ulteriori informazioni sulla conferenza, visitare il seguente sito web: http://www.susdiv.org/ Le conferenze, gli incontri, i seminari e le giornate informative in Europa. Audizione pubblica del Comitato economico e sociale europeo L’Osservatorio sul mercato unico del Comitato economico e sociale organizza a Bruxelles, il prossimo 6 gennaio 2010, presso la sede del Comitato economico e sociale europeo – sala Civitas, JDE 62, rue Belliard 99, un’audizione pubblica su “28th regime – an alternative allowing less lawmaking at Community level". Si tratta di una procedura che ha come obbiettivo quello di ridurre la legiferazione a livello comunitario, sebbene sia la definizione che l’ambito di applicazione della procedura devono ancora esser meglio definiti. Lo scopo dell’audizione è quello di permettere agli esperti dei settori interessati dalla procedura ( banche, assicurazioni, etc.) di esprimere il proprio parere, le proprie aspettative e preoccupazioni, di analizzare l’applicabilità della procedura e di stabilire le linee guida e le definizioni per la sua attuazione. Per maggiori informazioni sull’audizione visitare il seguente sito web: http://www.eesc.europa.eu/smo/news/index_fr.asp Conferenza "Economia dell'idrogeno: produzione, stoccaggio e infrastrutture" Il 20 gennaio 2010 si terrà a Londra una conferenza intitolata "The hydrogen economy: generation, storage and infrastructure" il cui obiettivo è fornire un forum di discussione e confronto per l'industria e le università. Per ulteriori informazioni sull’evento si prega di consultare il seguente sito web: http://www.ltnetwork.org/pooled/articles/BF_EVENT ART/view.asp?Q=BF_EVENTART_315762 10