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Formazione professionale svizzera
Il 40 % dei 15 – 19enni fuma abitualmente.1
Confini della prevenzione
del tabagismo
Züri Rauchfrei
Zähringerstrasse 32
8001 Zürich
Telefon 01/262 69 66
Telefax 01/262 69 67
Non sono così ristretti come pensiamo. Sarebbe meschino
arrendersi davanti al richiamo del fumo, davanti all’immagine
accattivante del fumatore, alla pressione del gruppo alla
quale spesso i ragazzi cedono e davanti all’onnipresenza
della seducente pubblicità delle sigarette.
Associazione
svizzera
per la prevenzione del
tabagismo AT
Effingerstr. 40
3001 Berna
Tel. 031/389 92 46
Fax 031/389 92 60
[email protected]
www.at-schweiz.ch
È
vero che oggi molti ragazzi si ritrovano
già a fumare abitualmente nell’età della
scuola dell’obbligo, cosa che conduce il
più delle volte ad una dipendenza. È vero
anche però che, se fossero state a disposizione
a tempo dovuto informazioni, influssi efficaci,
esempi comportamentali ed alternative, si sarebbero potuti aiutare gli studenti delle scuole
professionali e medie a non entrare nel mondo
del fumo.
È vero anche che un terzo dei fumatori di 14–16
anni e la metà di quelli di 17–19 anni ha già alle
spalle uno o più tentativi (falliti) di smettere di
fumare.
©PROGEF
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Ricaduta
La prevenzione del tabagismo ha un ruolo e
un
suo
significato
anche nelle scuole professionali e anche lì doConsolidamento
vrebbe manifestare la
sua efficacia. Questa
però non sempre si evidenzia facendo dimiAzione
nuire il numero di
quelli che iniziano a fumare ed aumentare
Preparazione
quello di coloro che
smettono – cosa che sarebbe di grosso incoIntenzione
raggiamento per scuole e insegnanti. Prochaska e Di Clemente
hanno rappresentato
Indecisione
la «carriera» di un fumatore con una spiraSpirale di Prochaska &
le, che mostra come il cammino del fumatore,
Di Clemente
che dal fumare spensierato va, passando per
una presa di coscienza, al desiderio di smettere,
alla decisione di farla finita col fumo, possa essere lungo e talora anche faticoso.
1
Abitualmente =
ogni giorno o
occasionalmente
stare la consapevolezza dell’effetto non misurabile della continua sollecitazione a ragionare,
attraverso programmi pedagogici, attraverso la
strategia dell’edificio scolastico, che regolamenta il fumo, e attraverso un’offerta di aiuti
terapeutici. Questa non è semplicemente una
teoria di una manciata di esperti nella prevenzione del tabacco, bensì sono le conclusioni di
studi internazionali. I migliori risultati li ottengono quei progetti e quelle campagne che,
oltre a sfruttare le possibilità della scuola, si occupano anche del tempo libero, dell’ambiente
dei genitori e soprattutto degli amici, organizzano campagne sui media e prendono misure
legislative quali divieto di vendita di sigarette
ai minorenni, aumento dei prezzi, limiti per la
pubblicità e delimitazione di aree per fumatori.
T
La conclusione è evidente
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zurismokefree@
swissonline.ch
Succede così che le scuole diano un contributo,
anche se ciò non si traduce in cifre. Ci deve ba-
Programma ufficiale di prevenzione
del tabagismo 2001–2005
L’Ufficio federale della sanità ha elaborato un
programma nazionale di prevenzione del tabagismo per gli anni 2001–2005 che, quando è
stato presentato, ha trovato consensi, specialmente nei Cantoni. La prima finalità, per quanto concerne chi comincia a fumare, è la seguente: «I giovani devono acquisire competenze sociali che permettano loro di fare a meno della
sigaretta». Fra le misure da adottare si dice: «I
Cantoni, col contributo della Confederazione,
dell’Istituto svizzero di prevenzione dell’alcolismo e altre tossicomanie e della Fondazione
per la promozione della salute, integrino i loro
programmi d’insegnamento con misure pedagogiche finalizzate all’acquisizione ed al perfezionamento di competenze sociali che contribuiscano a evitare che si inizi a consumare tabacco. La seconda finalità recita: «L’ambiente
nel quale i giovani crescono li deve indurre a
non fumare». E, relativamente alle scuole, questo obiettivo viene commentato in questo
modo: «In accordo coi rispettivi dirigenti scolastici, si suggeriscano misure volte ad impedire il
consumo di tabacco a scuola. Allo scopo di ri-
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Formazione professionale svizzera
durre e più in generale per «banalizzare» questa sostanza che crea dipendenza, coloro che
insieme sono impegnati nella prevenzione promuovano l’elaborazione e la realizzazione di
regolamenti scolastici adeguati.
Tutela contro il fumo passivo significa tutela
della salute
«Aiuto! Voglio smettere»
A questo scopo esistono metodi come corsi di
gruppo e programmi di autoaiuto, e un buon
supporto può essere fornito da medicamenti
adeguati. Un ambiente di sostegno può essere
anche la classe. Mostrare partecipazione a chi
progetta di uscire dal fumo, lodare i progressi,
gioire assieme per i successi, incoraggiare in
caso di difficoltà ed esercitare in tal modo un
controllo collettivo, tutto ciò è di grande aiuto
per chi cerca di liberarsi dell’assuefazione al
fumo. Questi comportamenti non richiedono
quasi tempo o denaro e ben si confanno al
«clima» della classe. Anche per i giovani smettere di fumare non è un’inezia: ciò dipende dal
fatto che la nicotina possiede un forte potenziale di creare dipendenza, com’è dimostrato
dall’alto numero di tentativi di smettere di fumare che falliscono.
Informazioni e link in www.at-suisse.ch «Désaccoutumance», «place de travail», «école».
Programmi graduali della prevenzione del tabagismo
Ad esempio Zurigo:
È stato un buon presupposto che gli insegnanti
delle Scuole professionali responsabili dell’edu-
cazione alla salute fossero interessati al tema
della prevenzione del tabagismo e che essi abbiano trovato l’appoggio massiccio sia del responsabile per la prevenzione delle dipendenze nell’Ufficio cantonale delle scuole medie e
professionali sia del centro di prevenzione del
tabagismo «Züri rauchfrei». I dati del 1996 avevano infatti creato in loro motivi di preoccupazione.
La prevenzione del tabagismo è fra le prevenzioni indirizzate a individuare le cause della dipendenza e si pone le seguenti finalità:
– Rendere i non fumatori più risoluti
– Convincere i fumatori occasionali a non diventare fumatori abituali
– Sensibilizzare e informare
– Riprendere sistematicamente il tema del
fumo
– Rafforzare la base strutturale (ad es. regolamenti per fumatori)
O-Ton: «La prevenzione del tabagismo deve
venir programmata a lungo termine, non per
singoli interventi. Deve essere inserita all’interno di altre campagne di prevenzione delle dipendenze e in un progetto scolastico».
L’ormai classico: Rauchzeichen
«Rauchzeichen» è un intervento di mezza giornata, suddiviso in quattro parti: introduzione al
tema, esperimenti, informazioni e discussioni
per singole classi o per tutte le classi parallele.
Nell’anno 1999 la valutazione dell’intervento
su gruppi, fatta tre mesi dopo l’introduzione
del modello nella Scuola professionale per il
commercio di Wetzikon, ha indotto ad utilizzare «Rauchzeichen» sempre più frequentemente e a presentarlo con un volantino. Sulla base
delle risposte, dai gruppi di riferimento vengo-
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Esistono poi anche la legge sul lavoro, l’ordinanza 3 e la direttiva del seco (ex UFIAML) che
già da sole dovrebbero bastare ad indurre le
scuole ad agire già oggi, qualora non l’abbiano
già fatto in precedenza. La scuola è infatti ambiente di lavoro – non solo per il personale insegnante, ma anche per gli alunni. Edifici scolastici nei quali il fumo sia permesso al di fuori di
zone delimitate ben definite, non sono adeguati ai tempi e sono fuori dalla norma. Ricerche sugli effetti del fumo passivo hanno portato al riconoscimento del diritto – almeno teorico – del non fumatore a frequentare ambienti
di lavoro ed edifici pubblici liberi dal fastidio
del fumo. La realizzazione di ciò procede invero con lentezza nelle aziende, nei ristoranti e
altrove. Le scuole non possono avere interesse
a temporeggiare e ritardare, tanto più che, per
attivare queste misure, non occorre loro alcun
budget.
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no sempre più posti al centro dell’attenzione i
non fumatori. Nel caso di Wetzikon «Rauchzeichen» è stato finanziato assieme dal Servizio di
consulenza per la prevenzione delle dipendenze durante la formazione professionale, da
«Züri rauchfrei» e dalla locale Scuola professionale. (Chi fosse interessato nella Svizzera tedesca si rivolga a Züri rauchrfrei. Costi a partire da
Fr. 750.–.)
voro libero dal fumo, sensibilizza le aziende che
formano apprendisti sul tema del fumo: e da
ciò traggono vantaggio sia l’intera azienda sia
in media i due terzi, e quindi la maggioranza,
degli occupati, che sono non fumatori.
Il Luftibus (l’ariabus)
Newsletter del Servizio di consulenza cantonale per la
prevenzione delle dipendenze nella formazione
professionale
Si può richiedere un centro mobile di consulenza, informazione e dimostrazione della Lega
polmonare svizzera da sistemare nel cortile
della scuola. Delle consulenti appositamente
addestrate sapranno rispondere ai problemi
del fumo come a tutto quanto ha a che fare con
le vie respiratorie ed i polmoni. I ragazzi si sottopongono volentieri a misurazioni della funzione polmonare e dell’ossido di carbonio,
anche se l’interpretazione dei risultati li fa spesso riflettere.
O-Ton: Mi sembra importante coinvolgere i non
fumatori, che vengono incoraggiati a continuare a non fumare.
Nel numero 11 del settembre del 2000 è presentato il concorso «Let it be – non fumare e
vincere» dell’Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo. In questo modo agli
insegnanti viene ricordato ancora una volta il
tema della prevenzione del tabagismo ed essi
possono attivarsi quali mediatori per il gruppo
dei 16–20enni, proponendo ai non fumatori di
partecipare al concorso impegnandosi a non
fumare per 6 mesi e ai fumatori di farlo per uno
o sei mesi.
Prevenzione del tabagismo via Internet
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Nel corso di un triennio il tema del fumo deve
venir trattato, nelle scuole professionali, in vari
modi. A questo scopo è utile poter ricorrere a
sollecitazioni e informazioni via Internet. Vi
sono descritti modelli come «Rauchzeichen» e
«Luftibus», gli indirizzi per le ordinazioni sono
sempre aggiornati e le unità didattiche, che
possono essere scaricate, le informazioni di
base, i dati, i grafici, i materiali e le proposte di
impostazione vengono costantemente attualizzati.
www.zurismokefree.ch/berufsschulen/
Ad esempio il Canton Vaud
La Scuola professionale di Losanna, ripartita in
due località, ha elaborato un progetto per i
suoi 4700 alunni di 16–20 anni d’età. Gli scopi
che si è prefissa sono quelli di arginare il diffondersi del consumo di tabacco fra i giovani , di risvegliare il loro interesse, di far in modo che si
scambino fra loro la propria opinione sul consumo di tabacco, di fornir loro informazioni
sulla salute e di mostrare come ci si possa mantenere in buona salute.
Un importante appoggio
anche qui: il Centro regionale per la prevenzione del tabagismo
Nel progetto «Apprendistato senza fumo» l’apprendista stabilisce un accordo con la ditta che
si occupa della sua formazione e si impegna a
non fumare durante l’orario di lavoro. Da parte
sua, la ditta si impegna ad offrire un ambiente
lavorativo libero dal fumo e alternative per la
pausa con la sigaretta. La durata dell’accordo è
di un anno e può essere rinnovato. Fra chi ha
tenuto fede all’accordo viene estratto ogni
anno un premio di Fr. 1000.–, vi sono inoltre
premi di consolazione per tutti i partecipanti.
Un opuscolo, nel quale viene spiegato perché
sia importante un apprendistato senza fumo,
che cosa significhi fumo passivo, e in che modo
la dipendenza dalla nicotina si consolidi
velocemente, e nel quale inoltre si trovano
suggerimenti per realizzare un ambiente di la-
In collaborazione con CIPRET Vaud (Centre
d’Information pour la Prévention du Tabagisme), la Scuola professionale utilizza una mostra
allestita per essere usata negli uffici dell’amministrazione pubblica e la colloca in punti di passaggio, come l’ingresso della mensa. Per due
settimane all’ora di pranzo è aperto uno sportello per informazioni, dove consulenti appositamente preparati rispondono anche a domande individuali. Sono a disposizione guide per
chi vuole smettere di fumare, indirizzi presso i
quali trovare aiuto e un elenco di indirizzi Internet. Vengono inoltre interpretati sul posto
da esperti i risultati delle misurazioni del monossido di carbonio, messi a confronto coi valori dei non fumatori.
Tema ameT
Formazione professionale svizzera
C’è un computer a disposizione per leggere un
CD sul tema che si può subito iniziare a discutere. Si può usare anche un video per stimolare la
discussione. Per gli insegnanti è a disposizione
un dossier, dal quale si possono trarre, fra l’altro, dati su aspetti economici e politici del tabacco e nel quale sono descritte le tecniche
della pubblicità.
Il concorso come stimolo a pensare
Viene proposto anche un concorso, che richiede un impegno. Si cercano i migliori slogan per
incoraggiare i giovani fumatori a tentare di
smettere. L’affitto dell’esposizione è di Fr. 500.–
per la prima settimana e di Fr.220.– per ogni
settimana successiva, a cui si debbono aggiungere i compensi del personale specializzato.
Informazioni presso il CIPRET Vaud,
[email protected].
Ad esempio: il Ticino
Con una decisione del 2 settembre 1997 il Consiglio di
Stato Ticinese ha emanato
una risoluzione nella quale viene stabilito che
negli edifici scolastici e negli spazi di accesso
agli istituti di ogni ordine e grado, è vietato fumare.
Secondo disposizioni delle singole direzioni il
fumare può essere tollerato in luoghi adibiti a
tale scopo. Il divieto di fumare vige in tutti i ristoranti scolastici, sia quelli a gestione statale,
sia quelli a gestione privata, così come nelle cucine delle scuole dell’infanzia e in tutte le strutture sportive.
Per gli allievi della scuola dell’obbligo è vietato
fumare in qualsiasi posto. Ci sembra di poter
dire che il fumo sia bandito all’interno della
scuola ticinese e all’esterno anche sui piazzali
scolastici delle scuole medie. Vi sono delle situazioni di convivenza fra scuole medie e scuole superiori. In questo caso fa stato il regolamento più restrittivo e cioè quello della scuola
media.
In talune sedi, laddove è stato possibile realizzarli, vi sono dei «fumoirs» per il corpo insegnante, ma non in tutte.
Il divieto di fumare vale anche quando le infrastrutture scolastiche sono concesse a terzi per
attività che esulano da quella scolastica (riunioni, assemblee, corsi, ecc.)
In quella decisione si affermava che il DIC e il
DOS, nell’intento di intensificare l’azione educativa e preventiva, promuovono iniziative per
la lotta al tabagismo.
Nel cappello introduttivo alla decisione si poteva leggere che, appurata la nocività del fumo
attivo e passivo, e constatato il sempre più
preoccupante consumo di tabacco da parte
degli adolescenti, si rendeva necessaria una più
incisiva azione di prevenzione, considerato che
la lotta al tabagismo è fra gli obiettivi prioritari
sia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS), sia dell’Ufficio federale della Sanità
(UFSP). Fu pure sentito il parere del medico cantonale, della Divisione della scuola e della Divisione della formazione professionale, che diedero il loro appoggio alla decisione del Consiglio di Stato.
Concorso: Non fumare e vincere
Quest’autunno l’Associazione svizzera per la
prevenzione del tabagismo, in collaborazione
con altri partner, lancerà per la seconda volta
un concorso nazionale per giovani non fumatori e fumatori. Il premio del concorso è una
somma di danaro.
I partecipanti si impegnano a non fumare per
un periodo di tempo stabilito. I fumatori possono scegliere fra un periodo di uno o sei mesi.
I non fumatori si impegnano a restare tali per i
successivi sei mesi. Anche ai fumatori conviene
stare senza fumare per sei mesi: il premio infatti in questo caso si raddoppia.
Un testimone deve confermare che il concorrente non ha fumato per l’intero periodo. I vincitori vengono inoltre sottoposti ad un test biologico. I loro nomi vengono poi pubblicati.
Informazioni:
Associazione svizzera
per la prevenzione del tabagismo
Effingerstrasse 40, 3001 Berna,
Tel. 031/389 92 46,
Fax 031/89 92 60
e-mail [email protected], www.at-schweiz.ch.
Richiesta di altro materiale
di documentazioni dell’AT
gratis:
– Opuscolo «Io fumo, tu fumi, egli fuma … noi
fummo». I trucchi per smettere
– Programma per smettere di fumare «Stop tabacco»
– Unità didattica sul fumo
Fr. 6.–/copia – Dossier «Posti di lavoro senza fumo –
Problemi? Soluzioni!»
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Impiego di nuovi media
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