Piano attuativo aziendale ASL RMB
Piano Regionale di Prevenzione 2010-12 e proroga 2013
LINEA DI ATTIVITÀ E TITOLO DEL PROGETTO:
14 - 2.9.4 Promozione all'interno di aziende pubbliche e private di modelli
d'intervento atti ad eliminare l'esposizione al fumo passivo e favorire la
disassuefazione dell'abitudine al fumo
REFERENTE AZIENDALE DI PROGETTO:
Dott. Matteo Ciavarella SPreSAL RMB (fino al 30 Aprile 2012); Dott.ssa Iside Del Curatolo,
SPreSAL RMB (dal 1 Maggio 2012); [email protected]
COMPONENTI GRUPPO DI LAVORO DI PROGETTO dal
mese di Aprile 2013
nominativo
Qualifica
Servizio di appartenenza
% tempo
dedicato
Iside Del Curatolo
Dirigente medico
SPreSAL RMB
30%
Anna Maria Alonzi
Dirigente medico
SPreSAL
10%
TdP
SISP
10%
Amministrativa
SISP
10%
Medico a
contratto
Alessio Bandiera
Luca Rossi
Valeria Minuto
ALTRI SOGGETTI ESTERNI COINVOLTI NEL PROGETTO
TIPOLOGIA
Parti sociali
Azienda
sanitaria
comparto privato
DENOMINAZIONE
PROV.
RLS
ASL RMB
Policlinico
Casilino
Municipio VIII
Gruppo
Eurosanità spa
FASE DI COINVOLGIMENTO
Altro (specificare)
Progettazione Realizzazione Valutazione
X
X
X
X
1
ANALISI DI CONTESTO SULLO SPECIFICO PROGETTO
Le politiche aziendali di prevenzione, cura e controllo del tabagismo possono
rappresentare misure efficaci per ridurre la prevalenza di fumatori nonché il consumo di
sigarette e l’esposizione al fumo passivo.
La cessazione dell'abitudine al fumo
rappresenta oggi la strategia più efficace per ridurre la mortalità associata al fumo di
sigaretta a medio termine.
Il mondo del lavoro può diventare, quindi, un ambito fondamentale per sviluppare azioni
positive per favorire la cessazione del fumo da parte dei fumatori, prevenire l’acquisizione
dell’abitudine al fumo da parte dei giovani, proteggere i non fumatori dall’esposizione al
fumo passivo, considerando che la maggior prevalenza di fumatori si riscontra proprio
nella fascia d’età di lavoro attivo e la rilevanza di dati sul rischio di cancro relativi al fumo
passivo sul posto di lavoro è documentata dalla IARC a partire dal 2003.
Le Linee Guida Clinico-organizzative per la cessazione del fumo di tabacco della Regione
Piemonte (2007) evidenziano come le strutture sanitarie possano giocare un ruolo
importante in un programma complessivo di promozione della cessazione dall’abitudine al
fumo. Sviluppare modelli di promozione della salute finalizzati a ridurre il consumo di
sigarette tra i lavoratori della sanità, nonché accrescere il rispetto della normativa
antifumo nelle strutture sanitarie può far sì che gli operatori sanitari possano costituire un
importante esempio per l’assunzione di stili di vita salutari, con una positiva ricaduta sulla
salute della popolazione generale nel tempo.
Il progetto ha lo scopo di promuovere in due sedi della ASL Roma B interventi di
informazione e assistenza volti ad incrementare la consapevolezza sui rischi, ridurre
l'esposizione al fumo passivo e favorire la disassuefazione dell'abitudine al fumo
attraverso l’adozione di adeguate no-smoking policy aziendali comprendenti misure di
prevenzione, controllo e trattamento del tabagismo, promuovendo e pubblicizzando altresì
l’offerta di prestazioni di natura medica e psicologica per la cessazione dell’abitudine al
fumo di tabacco rivolta al personale dipendente.
In una seconda fase il modello di intervento validato verrà proposto in un’azienda del
territorio.
POPOLAZIONE BERSAGLIO SPECIFICA
DESCRIZIONE
Lavoratori, Addetti alla vigilanza,
Medici Competenti, RSPP, RLS
(Dipartimento di Prevenzione Asl
RMB; Policlinico Casilino; Ospedale
Pertini e Municipio VIII). Nella proroga
2013 sarà considerato il
Poliambulatorio ASL RMB di Via
Cartagine
DESCRIZIONE CRITERI DI SCELTA
Le strutture prescelte hanno già promosso nel
biennio 2002-2003 una no-smoking policy
nell’ambito del progetto aziendale “Strutture
sanitarie senza fumo”. Tale esperienza pregressa
facilita l’avvio del progetto PRP. Il Municipio VIII
ha richiesto la realizzazione di un intervento sulla
specifica tematica
LOCALIZZAZIONE TERRITORIALE DEI SOGGETTI DESTINATARI
DELL’INTERVENTO
Dipartimento di Prevenzione Asl Roma B; Policlinico Casilino, Ospedale S. Pertini,
Municipio VIII, Poliambulatorio ASL RMB di Via Cartagine (proroga 2013).
2
CARATTERISTICHE PREVALENTI DEL PROGETTO
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
FORMAZIONE
IMPLEMENTAZIONE SISTEMI DI SORVEGLIANZA
VIGILANZA/MONITORAGGIO/SVILUPPO PROCEDURE
Obiettivi del progetto
Il progetto è finalizzato al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- tutela dei lavoratori dal fumo passivo;
- sostegno alla disassuefazione dal fumo;
- promozione della cultura del non fumo.
Costituiscono specifici obiettivi di intervento le seguenti linee di attività:
1) attivare, nelle sedi di intervento, un circolo virtuoso che favorisca una
consapevolezza diffusa sui rischi del fumo e sul sistema di contenimento di tali
rischi facendo dialogare tra loro i soggetti previsti dal D.Lgs. 81/09;
2) rendere l’intervento aziendale più completo, superando il solo divieto di fumo ed
introducendo l’informazione e la sensibilizzazione di tutto il personale sul tema
specifico;
3) avviare alla disassuefazione dal fumo tra i lavoratori fumatori richiedenti;
4) produrre materiale informativo sul tema per il mondo del lavoro.
L’impegno del GdL, consisterà nell’assistere le strutture interessate con funzioni di
coordinamento progettuale e supporto tecnico sanitario e nel mettere a disposizione
materiale promozionale finalizzato a fare crescere la cultura del non fumo, inoltre verrà
curata la somministrazione ed il data entry dei questionari sviluppati a livello di tavolo
tecnico regionale. Saranno realizzati degli eventi informativi sulla specifica tematica ed
identificate le aree di lavoro per lo sviluppo di una policy aziendale.
PIANIFICAZIONE AZIENDALE OPERATIVA ed Elenco attività al 31/12/2013
Risultato
DATA
atteso
Azione
Indicatore
Criticità e vincoli
prevista
1) Tavolo tecnico
(referenti aziendali,
scientifici e parti
sociali)
Fino al
31/12/2013
Verbale
SI
2) Condivisione del
protocollo operativo
30/09/11
Verbale
SI
3) Costituzione
Gruppo di lavoro
(GdL) aziendale
30/06/11
Comunicazione
alla referente
aziendale
SI
4) Individuazione
delle strutture
candidate
all’intervento
30/07/11
E
31/5/2012
E
Piano attuativo
SI
3
Evidenti e rilevanti
carenze logistiche
Difficoltà nel reclutamento
dei componenti il GdL
31/07/2013
4) Elaborazione del
materiale operativo
(questionari, check
list, opuscoli, piano
di comunicazione,
lettera di
presentazione del
progetto)
Entro
30/11/11
Questionari
Check-list
Piano
comunicazione
Lettera
5) Valutazione della
situazione esistente
nelle sedi Dip Prev,
Pol Casilino e Osp
S. Pertini
Entro
31/12/11
Ed entro
31/12/12
(Osp S.
Pertini)
SI
Costi per la stampa e
problemi organizzativi per
la produzione del
materiale (tempi di
risposta del Centro
stampa)
Check list
compilata
SI
Coordinamento con
Dirigenza delle strutture
prescelte
Entro
Giugno
2012 ed
entro
Dicembre
2013 (PRP
2013)
Data Base
Completato
SI
7) Arruolamento di
strutture per la
realizzazione di
attività formative
(Osp Pertini e
Municipio VIII)
Marzo –
Dicembre
2012;
Relazione del
Referente
SI
Coordinamento con
Dirigenza delle strutture
prescelte
8) Definizione di un
piano di intervento
specifico in base
alle criticità emerse
in sede di
valutazione
Giugno –
Dicembre
2012
Piano di
intervento
SI
Coinvolgimento della DSA
6) Inserimento
questionari
Costi per la stampa e
problemi organizzativi per
Si
la produzione del
materiale
*Ad esempio ciò che è indispensabile per l’effettuazione dell’attività
9) Elaborazione di
materiale per la
comunicazione
Marzo –
Luglio
2012
Opuscolo e
Slide
4
8.3) Cronoprogramma
Descrizione delle azioni relative ad
ognuna delle fasi
Anno 2011
2
4
6
8
10 12 2
Anno 2012 Anno 2013
4
6
8
10 12 2
4
6
8
10 12
Azioni Fase progettuale
Tavolo tecnico
Condivisione del protocollo operativo
Costituzione Gruppo di lavoro (GdL) aziendale
Individuazione delle strutture candidate all’intervento
Elaborazione del materiale operativo e per la
comunicazione
Azioni Fase realizzativa
Inserimento questionari
Interventi di formazione/informazione
PIANO DI COMUNICAZIONE AZIENDALE
Dopo aver redatto il progetto, stabilite le regole e i compiti dei vari soggetti, si indicherà un
preciso scadenzario delle attività da svolgere (definire la tempistica), stabilendo una data
precisa per attuare le nuove regole a partire dalla data d’esordio della messa in pratica
della politica scelta il 31 maggio, giornata mondiale senza tabacco.
A partire da questa data, che rappresenta in Italia l’evento più significativo della politica
antifumo, il passo successivo sarà quello di far conoscere la nuova politica aziendale a
tutti i dipendenti delle due sedi di intervento, sia le nuove regole e i divieti sia le altre azioni
previste dal progetto, come le forme di assistenza per favorire la disassuefazione dal
fumo.
In tale ottica gli obiettivi del piano di comunicazione possono essere così definiti:
coinvolgimento attivo di tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto
(comunicazione interna);
attività di informazione verso i lavoratori del Dipartimento di Prevenzione Asl RMB e
del Policlinico Casilino) sui rischi da esposizione al fumo attivo e passivo, sul
rispetto della normativa e per la conoscenza del regolamento e della policy
aziendale (comunicazione con i soggetti target)
attivazione dei canali di comunicazione con le OOSS, Associazioni
Imprenditoriali, Organismi Bilaterali e con i portatori di interesse sociale che a
vario titolo possono contribuire alla promozione della salute sul lavoro
(comunicazione esterna);
attivazione dei canali di comunicazione sulla prevenzione, cura e controllo del
tabagismo con MMG, cittadini, mass media, social network (comunicazione
esterna);
PRODOTTI DEL PROGETTO
Opuscolo “Smettere di fumare si può!”
5
DATA DI COMPILAZIONE: 15/07/2013
FIRMA DEL REFERENTE AZIENDALE DI PROGETTO
Dott. ssa Iside Del Curatolo
6
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