Molfetta giovedì 18 dicembre 2008 Quindicinale gratuito di informazione, Tiratura copie 20.000. n° 26 Politica Attualità In Città Sport Notti bianche: è polemica contro la decisione della giunta Vendola. Casa d’appuntamenti scoperta dai carabinieri alla periferia della città. Decine di riconoscimenti per i donatori dell’Avis della Sezione di Molfetta. Virtus in crisi di risultati. Carolillo confermato. pagina 3 pagina 8 pagina 20 pagina 21 Un anno a Molfetta Auguri Molfetta! Morti bianche per un Natale “nero” Festeggiare senza pericolo Prosegue la vicenda giudiziaria dopo la tragedia della Truck Center. Il pubblico ministero chiede sette rinvii a giudizio. Nel frattempo non si può non pensare al dolore delle famiglie che si rinnova nel periodo natalizio. Una storia già vissuta in città oltre cento anni fa. In vista delle festività di fine anno ecco i consigli degli artificieri dei Carabinieri. Una serie di informazioni utili per evitare che momenti di gioia ed allegria possano improvvisamente trasformarsi in tragedie con conseguenze irreparabili. pag. 6 pag. 10 Politica giovedì 18 dicembre 2008 Nichi, i baccanali e il buon padre di famiglia… Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 882 Intervento di Pasquale Mancini, vice segretario cittadino del Popolo della Libertà. Vorrei rivolgere una domanda ai nostri amministratori regionali: se foste (cosa che non auguro assolutamente a nessuno) in gravi difficoltà economiche, così sommersi dai debiti da non poter nemmeno sopperire alle necessità quotidiane della vostra famiglia… se si trattasse proprio di voi, di una vostra azienda, del vostro bilancio familiare, dei vostri risparmi… vi sognereste mai di organizzare una MEGA FESTA dell’Immacolata da 6 MILIONI di EURO?? Sforzatevi di immaginarlo, amici (pardon, compagni) amministratori della sinistra, so che vi è difficile, ma per i vostri concittadini, per i vostri elettori FATELO, PER UNA VOLTA: siete al verde, senza le vostre congrue indennità (stipendi) regionali, i creditori vi stanno alle calcagna e minacciano di bloccarvi gli… ospedali, avete accumulato un debito da far paura… Volete farci credere che avreste la fantasia di “fucilarvi” una barca di quattrini nelle NOTTI BIANCHE?? Io credo di no… non consumate il carburante della vostra auto, figuriamoci spendere soldi in baccanali… Il TG 3 ha deriso le difficoltà economiche delle famiglie pugliesi, nel weekend dell’Immacolata, dando il dovuto risalto alle immagini felliniane delle spettacolari notti bianche da 6 milioni di euro, ultima trovata (solo in ordine di tempo, temo) della Giunta Vendola. Un altro tentativo, devastante, di distrarre i pugliesi dalla più grande collezione di fallimenti della storia politica pugliese; un nuovo incubo a base di bambole, nani e ballerine: uno schiaffo allo stesso popolo della sinistra, colpevole di aver dato fiducia a una giunta politicamente scellerata. Nel momento più nero per l’economia mondiale degli ultimi 50 anni, il nostro Governatore e la sua Giunta rispolverano il “pane et circensem” e bruciano OLTRE 6 MILIONI di EURO (si, SEI MILIONI) di denaro pubblico per organizzare “TRE NOTTI BIANCHE. Doppia novità per Rifondazione Comunista di Molfetta: Gaetano Cataldo (nella foto), 28 anni, praticante commercialista, diventa segretario cittadino; Gianni Porta, 30 anni, docente precario di Filosofia e Storia, entra in Consiglio Comunale, in quanto primo dei non eletti della lista Sinistra Arcobaleno, dopo le dimissioni di Antonello Zaza, candidato sindaco alle ultime elezioni comunali. Due giovani, quindi, che arrivano a questi ruoli forti di una lunga militanza e di altre esperienze maturate nel partito. Cataldo, infatti, è ancora membro della segreteria regionale di Rifondazione; Porta è stato già segretario cittadino. Non è un momento facile per Rifondazione Comunista, dopo il risultato negativo delle ultime elezioni e le lacerazioni del successivo congresso. Ne è pienamente consapevole Gaetano Cataldo, per il quale è prioritario sul piano interno “chiudere la devastante fase congressuale e lavorare perché si sappia che la sinistra non è scomparsa ed è in grado di avanzare sue proposte, ad esempio per la UNO SPETTACOLO” (affascinante, memorabile oltraggio ai danni delle famiglie pugliesi). Così mentre il Governo Berlusconi, le Regioni “normali”, i Comuni, le imprese e le famiglie stringono la cinghia, la Giunta Vendola insiste nel voler farsi ricordare per sprechi che in questa congiuntura emergono come ancora più assurdi. Siamo i fautori del “pensa positivo” e il Presidente del Consiglio ci invita quotidianamente all’ottimismo, ma non possiamo tacere sullo scempio che si sta compiendo ai danni delle finanze provinciali e regionali da parte di una sinistra impreparata, insufficiente e costretta agli incantatori di serpenti dalla sua cronica incapacità di dare risposte concrete. Questa difficile congiuntura economica seguirà il suo ciclo, come tutte quelle che l’hanno preceduta, toccherà il fondo, risalirà e premierà chi ha saputo meglio governare con l’attenzione e la cura del buon padre di famiglia. Rispettare il denaro pubblico più di quanto non si rispetti il proprio, saper anche dire “questa spesa è eccessiva… adesso non si può fare”, saper rispettare gli sforzi dei lavoratori, degli operai, delle famiglie non solo a voce, quando si straparla dai palchi elettorali, ma nella pratica amministrativa di ogni giorno. Il Comune di Molfetta, d’intesa con le associazioni dei commercianti, ha scelto questa via, la via dell’attenzione, del rispetto, della sobrietà: meno luminarie e più momenti di intrattenimento per le famiglie, rigore nella spesa e stabilità economica. Saper dire di no, qualche volta, come fanno tutte le famiglie, per costruire un futuro più solido, lontano dagli incubi, dai baccanali, dai nani, dalle ballerine… con la testa sulle spalle. Maggior rispetto per le finanze pubbliche: NOI SI, VOI NO… siamo proprio diversi, amici della sinistra... altro che libro bianco sulla foresteria… Nuovo segretario e nuovo consigliere per Rifondazione Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 883 Porta subentra al dimissionario Zaza e Gaetano Cataldo diventa segretario soluzione della crisi ed alternative a quelle della Gelmini su scuola ed università”. Ma ad un segretario locale tocca occuparsi della città, l’obiettivo è contrastare l’atteggiamento che Cataldo definisce “dispotico” di Azzollini, cui dà un consiglio: “A questo punto si candidi anche alle prossime provinciali, gli incarichi non sono incompatibili, così riuscirà anche lì a meritarsi qualche video da mandare su You Tube”. Rifondazione a Molfetta convive da qualche mese con altre formazioni nella Casa della Sinistra. “Un’esperienza da continuare – afferma Cataldo – come luogo di incontro delle forze e dei singoli soggetti della sinistra cittadina, capaci così di costruire e mantenere un rapporto proficuo con gli altri partiti dell’opposizione ed evitare che questi cedano alla tentazione di un’alleanza con il centro”. A sentire le dichiarazioni del neo segretario, quindi, la priorità sta nel ridar forza ad un partito che, anche a Molfetta, sconta una crisi della militanza tradizionale, nel costruire una proposta politica ed amministrativa alternativa a quella del centro destra di Azzollini e farlo da sinistra, combattendo l’egemonia del Partito Democratico, cui allo stesso tempo, però, si guarda come possibile alleato, mantenendo vivo il processo e il luogo fisico di aggregazione della Casa della Sinistra. l.s Politica giovedì 18 dicembre 2008 Tutto in un “libro bianco” Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 884 Partito il volantinaggio del Partito Democratico per informare i cittadini sulla “vera storia” della Foresteria della Capitaneria di Porto. Ha occupato più e più volte le pagine dei periodici locali e dei quotidiani regionali per almeno metà di questo 2008 che sta per concludersi. Il Tribunale Amministrativo Regionale di Puglia ha dovuto esprimersi in svariate occasioni e probabilmente altre volte ancora lo farà. Stiamo parlando della farraginosa questione della nuova foresteria della Capitaneria di Porto in fase di costruzione nei pressi degli ex cantieri Tattoli. Dopo l’ultimissima sentenza del Tribunale Amministrativo del 3 dicembre scorso, che di fatto ha annullato ancora l’ordinanza sindacale di sospensione dei lavori, il Partito Democratico ha deciso di scendere prepotentemente in campo presentando prima alla stampa e poi alla cittadinanza intera un “volantino verità”. Il tutto per far luce su quella che “è nei fatti la vera storia della Capitaneria di Porto”, avanzando addirittura una proposta per evitare che i cittadini paghino alcuni milioni di euro di risarcimento danni che presto potrebbe essere chiesto sia dal Ministero alle Infrastrutture che dalla ditta esecutrice dei lavori. “Ancora una volta – ha detto Giovanni Abbattista, consigliere comunale e coordinatore cittadino del Pd, in conferenza stampa – questa città sarà costretta a pagare per errori commessi da un’amministrazione mediocre che sta incredibilmente strumentalizzando la questione della Capitaneria”. Decisamente puntuale, ed in questo non vi è dubbio, è la ricostruzione storica dell’intera vicenda riportata in sinte- Molfetta nel Distretto Logistico Pugliese Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 885 Soddisfazione per la decisione della Regione Puglia è stata espressa dal sindaco Antonio Azzollini. “È una grande opportunità per il fu- dello sviluppo economico della noturo della Puglia che vedrà Molfetta stra regione”. Il sindaco di Molfetta, e il suo porto commerciale al centro Antonio Azzollini, commenta così il si sul volantino del Pd. “Con questo opuscolo – ha continuato Abbattista – volgiamo fare chiarezza una volta per tutte sulle responsabilità di questo governo cittadino, visto che il sindaco Azzollini tenta in modo bizzarro di fare opposizione a sé stesso”. Bizzarra è probabilmente la parola adatta per definire una vicenda creata dall’amministrazione Azzollini (che ha approvato il Piano Regolatore del Porto con la foresteria della Capitaneria in quella posizione) e che la stessa amministrazione Azzollini adesso vuole risolvere senza attuare una variante al Piano Regolatore e creando inevitabili contenziosi, che la comunità sta già pagando con le parcelle ai legali. “Non ci sono i presupposti giuridici per determinare lo spostamento dello stabile – ha ribadito Mino Salvemini alla stampa – tutte le altre strade, se non quella del Consiglio Comunale, sono impercorribili perché illegittime”. Come non dare adito a queste affermazioni, visto che la massima assise in questo momento è l’unico organo che non viene convocato per parlare della vicenda. Dal Partito Democratico però non giungono soltanto critiche, ma anche una importante proposta. Secondo i vertici del Pd la strada maestra da percorrere sarebbe quella di riconoscere innanzitutto i propri errori e chiedere al Consiglio Comunale di annullare la famosa delibera numero 31 dell’aprile 2004 nella quale veniva approvato il Piano Regolatore del Porto, inducendo poi la Regione Puglia a prenderne atto. Questo non significherebbe bloccare la realizzazione del nuovo porto, ma evitare la costruzione nell’attuale posizione di quella che Azzollini ha definito la “Nuova Punta Perotti” e soprattutto arginare i costi derivanti dal trasferimento dello stabile e dal risarcimento danni che purtroppo ben presto i cittadini saranno costretti ad accollarsi. Matteo Diamante riconoscimento ufficiale, da parte della Regione Puglia, del Distretto Logistico Pugliese nel quale il Comune di Molfetta riveste un ruolo da protagonista in quanto ente promotore insieme con Confindustria Taranto. “Abbiamo lavorato con ogni sforzo possibile per ottenere questo riconoscimento – continua Azzollini – sottoscrivendo un protocollo d’intesa che ha unificato in un unico progetto le due distinte proposte di distretto logistico presentate alla Regione. Sono entusiasta per questo risultato che arricchisce ulteriormente la cornice di efficacia e di efficienza operativa del porto commerciale di Molfetta e crea un unico Distretto della Logistica di valenza regionale che coinvolgerà numerose imprese e farà leva sulle infrastrutture strategiche di eccellenza che oggi caratterizzano i territori di Molfetta e Taranto: porti, reti stradali diffuse, prossimità con aeroporti nazionali ed elevata concentrazione di imprese manifatturiere e della logistica”. La sede legale del nuovo distretto sarà ubicata presso la Confindustria Taranto nel capoluogo ionico, mentre la sede secondaria sarà presso il Comune di Molfetta. Al distretto, che riunisce 111 imprese più associazioni, sindacati, università, centri di ricerca ed enti, fa parte anche la Società Porto Spa di Molfetta. “Puntiamo – aggiunge Azzollini – a creare un sistema logistico con due poli regionali di riferimento, geograficamente distinti ma economicamente perfettamente integrati, con l’obiettivo di massimizzare la produttività delle imprese, favorire la loro internazionalizzazione verso i mercati dell’Est Europa e l’area del Mediterraneo, attrarre gli investimenti pubblici e privati per lo sviluppo economico dell’intero territorio regionale”. L’opinione giovedì 18 dicembre 2008 2008: un bilancio dell’anno che si conclude Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 886 A Molfetta, cosa da salvare, cosa da dimenticare. Guardiamolo in faccia questo anno, per capire cosa è stato. Qualcosa è rimasto immutato o quasi. Il 2008 è iniziato con Antonio Azzollini sindaco e senatore, si chiude alla stessa maniera; in mezzo ci sono le sue dimissioni, la sua immediata doppia ricandidaura e le trionfali rielezioni. Uguale a prima, più forte di prima. In questi mesi ne ha avute per tutti: se gli impongono di mettere almeno una donna in giunta, riconferma i dieci maschi veraci di prima, se scopre che la nuova capitaneria gli guasta la vista sulla Madonna dei Martiri, nonostante il progetto abbia avuto la sua approvazione, strepita, ricorre e aizza le masse. Un po’ sindaco, molto padrone della filanda. In questo 2008 ci ha lasciato la mentre di chi si guadagnava il pane. Un ricordo particolare ai cinque caduti sul lavoro del Truck Center, con quella gara generosa e inutile e terribile a salvarsi l’un altro e al marittimo scomparso: anche quest’anno il mare ha voluto la sua vittima. Un addio senza rimpianto, invece, al traliccio di via Ungaretti, finalmente rimosso. Mentre ci mancherà Villa Giustina: con la sua chiusura i bambini di Molfetta dovranno andar fuori già al momento di nascere, non vorremmo fosse il segno del loro destino. Nel 2008 c’è anche chi è tornato al Pulo, che si può nuovamente visitare. Viceversa, ad una ad una se ne vanno le palme della città, distrutte dal “punteruolo rosso”, coleottero originario dell’Asia; non sembra suscitino grandi rimpianti, quasi non ci fosse da aver timori per questo frutto malato della globalizzazione degli scambi. È che per il 2008 i molfettesi in fondo sono rimasti fedeli a loro stessi, sono pacioni e tollerano; come d’estate, quando vanno al mare sopportando di tutto, il non saper dove parcheggiare e stendere un fazzoletto di asciugamano, la sporcizia della costa e la necessità ogni tanto di bonifica da bombe varie. E, se dopo esser stati sulla spiaggia, cominciano ad avere febbre e nausea e a non poter respirare, commentano filosoficamente: “È l’alga tossica”. I pescatori hanno cominciato a tirarla su a palate con le reti, ma è tutto normale a Molfetta, anche che si vada al mare e si torni avvelenati. Durante il 2008 qualcosa si è moltiplicato: i venditori di frutta ad incroci e marciapiedi, i clienti dell’Ipercoop, che hanno superato i tremilioni, i bar che aprono e chiudono nel giro di qualche mese. Altro s’è diviso, fin a quasi scomparire: posto per il parcheggio ed educazione; senza che fra le cose vi sia relazione. In un anno c’è sempre qualcosa da salvare o da imparare, anche qualcosa di cui vergognarsi. Ad ottobre Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale hanno fatto sgomberare e distrutto alcuni accampamenti rom; baracche di fortuna fra i resti dell’abortito stadio nella zona 167 ed altre zone periferiche; dopo un paio di giorni macerie e ultime masserizie sono state date alle fiamme, non si sa da chi. Molfetta, la città della pace, come è stato scritto persino sui cartelli stradali, che vuol far santo don Tonino Bello e gli dedica scuole e vie, ha assistito indifferente o applaudito. Si è parlato di “bonifica ambientale”, di “operazione sicurezza”, importanti solo in questo caso. Erano zingari, diversi, cioè uomini, donne, di cui una in gravidanza, bambini. Chissà se hanno avuto paura e dove sono andati, dopo la colazione offerta da chi li scacciava dalle loro case di fortuna. Indifferenza, il 2008 a Molfetta è stato anche questo. Lella Salvemini Primo Piano giovedì 18 dicembre 2008 Morti sul lavoro: Natale triste per le famiglie Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 887 Le “morti bianche” che in tante case renderanno “nere” le festività. Non è così ovvio che a Natale si debba per forza festeggiare. Forse solo negli spot pubblicitari sono tutti felici e in ansiosa attesa che arrivi il 25 di dicembre. Al di là degli intimi motivi per cui le feste possono apparire assai poco festose, ci sono famiglie cui l’arrivo del Natale rinnoverà la pena di un’assenza, quanto mai feroce nel momento in cui sarebbe stato naturale ritrovarsi. E non saranno poche. Secondo gli ultimi dati, che probabilmente dovranno essere aggiornati, perché non c’è giorno, in nessuna parte d’Italia, nei settori più diversi, che non si segnalino vittime, sono 1170 i morti sul lavoro in questo 2008. Fra loro anche molfettesi. Per i loro cari questo sarà il primo Natale dopo la disgrazia. Molfetta deve loro l’obbligo della memoria, oltre l’impegno a far il possibile perché non accada mai più. Ricordiamoli, dunque. Nel tragico pomeriggio del 3 marzo morirono uno dopo l'altro presso la Truck Center situata nella nostra zona industriale Vincenzo Altomare, 63 anni, titolare dell’azienda, Luigi Farinola, 37 anni, Biagio Sciancalepore, 24 anni, Michele Tasca, 19 anni e l’andriese Guglielmo Mangano, 44 anni. Nel giro di pochi minuti, avvelenati dalle esalazioni tossiche sprigionate dall’autocisterna che si accingevano a lavare. Per la vicenda della Truck Center la giustizia sta facendo il suo corso, il sostituto procuratore della repubblica del tribunale di Trani, Giuseppe Maralfa, ha avanzato sette richieste di rinvio a giudizio nei confronti di altrettante persone ritenute a vario titolo responsabili per queste morti. È necessario far chiarezza fino in fondo su quanto accadde e che si arrivi ad individuare delle responsabilità. Ma c’è anche altro, come le questioni pratiche di sopravvivenza, si trattava per la massima parte di padri di famiglia, il cui lavoro forniva il sostentamento, mentre l’azienda è ancora sotto sequestro, tutto è rimasto come quel maledetto pomeriggio, la cisterna in questione ancora lì. In questo 2008 maledetto c’è stata anche un’altra morte sul lavoro, quella di Luigi Tedesco, il marittimo molfettese di 42 anni scomparso in mare in Calabria mentre era a bordo di un pesche- reccio e ritrovato dopo un mese di pena di chi gli voleva bene. Case in cui il Natale non farà che esacerbare il dolore. C’è il vuoto lasciato da chi è non c’è più, la lacerazione di tessuti famigliari difficili da ricomporre, soprattutto per la modalità in cui queste morti sono avvenute, per la violenza con cui questi uomini sono stati strappati ai loro affetti. Si proverà il rimpianto per parole affettuose taciute per timidezza e progetti rimasti incompiuti, sorrisi rimandati ad un giorno lieto che poi non è più venuto; ci saranno bambini a cui dare delle risposte che in effetti non ci sono, perché non c’è senso possibile, non c’è motivo per cui si debba andarsene in modo assurdo, perché se in fondo sempre assurda è la morte, lo è ancor di più ed ingiusta se arriva mentre si lavora, mentre si lotta per il suo opposto esatto, la sopravvivenza. l.s. Truck Center: sette richieste di rinvio a giudizio Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 888 Francesca Magliano, avvocato della ditta: “La nostra non è piena soddisfazione”. Da quel tragico 3 marzo 2008 l’avvocato Francesca Magliano, oltre a svolgere il ruolo di difensore della Truck Center e della famiglia Altomare, ha preso a cuore la vicenda, chiedendo ultimante che venga fatta luce sulle cause che hanno portato alla morte di cinque persone innocenti. Non c’è piena soddisfazione da parte sua per le sette richieste di rinvio a giudizio avanzate dal Pubblico Ministero, visto che viene citata anche la stessa azienda del defunto Vincenzo Altomare. “Sebbene riteniamo che le indagini sulla tragedia della Truck Center siano state condotte in modo quasi impeccabile dagli inquirenti e dal Pubblico Ministero – ha dichiarato l’avvocato – non possiamo sicuramente dirci totalmente soddisfatti per le sole sette richieste di rinvio a giudizio, in quanto sono del parere che la responsabilità di quanto accaduto non sia soltanto della Fs Logistica e della Cinque Biotrans, bensì anche di altre società. Sono davvero rattri- stita nel vedere anche la stessa Truck Center comparire tra le sette richieste di rinvio a giudizio, perché pur questo essendo un atto doveroso da parte della Procura, non bisogna dimenticare che la vera parte offesa è proprio l’azienda che ha pagato sinora il prezzo più alto con la morte del suo stesso titolare e di altre quattro persone”. Queste sette richieste di rinvio a giudizio sono giunte quasi contemporaneamente a quelle per la tragedia della ThyssenKrupp di Torino, queste ultime per il reato di omicidio volontario. Una sentenza storica i cui fatti però sono differenti rispetto a quanto accaduto a Molfetta più di otto mesi fa. “Sono due situazioni molto tragiche ma completamente differenti nella loro consistenza – ha continuato Francesca Magliano – in quanto quello che è accaduto agli operai della Truck Center è stato per loro un evento totalmente casuale ed imprevedibile, dove le responsabilità sono da ricercare esclusivamente altrove, tra coloro che hanno trasportato e custodito a lungo quella cisterna, il cui lavaggio, questo è ormai certo, non è mai avvenuto e né mai iniziato”. Continuano ad essere mesi molto difficili per la famiglia Altomare, non soltanto per una ferita ancora aperta, ma anche per la crisi economica che adesso è costretta a subire. Da quel tragico 3 marzo, infatti, l’azienda è ancora sotto sequestro probatorio nonostante le indagini si siano ormai di fatto concluse. Tutto è ancora come quel maledetto pomeriggio e la cisterna in questione è ancora lì. “Non riesco a comprendere perché le autorità giudiziarie – ha dichiarato l’avvocato Magliano – continuino a rigettare le istanze da noi presentate per il dissequestro. L’azienda ha estremo bisogno di riprendere la propria attività, poiché ormai la situazione economica si sta facendo insostenibile. In tutto questo periodo di inattività i contatti con alcune importanti aziende per il lavaggio industriale sono stati perduti, ma nonostante tutto Susanna Altomare, figlia del titolare deceduta, è fermamente intenzionata ad andare avanti per non rendere nulli i sacrifici di suo padre per mettere su un’azienda come la Truck Center”. Tra i tanti ad appoggiare gli sforzi di Susanna Altomare c’è Cosimo Ventrella, l’unico operaio scampato alla morte per miracolo, il quale non vede l’ora di ricominciare a lavorare. “Credo tantissimo nella giustizia – ha concluso Francesca Magliano – e sono convinta che giustizia in questa tristissima vicenda presto sarà fatta”. Un anno con Voi giovedì 18 dicembre 2008 Una tragica catena di solidarietà: era il 1892 Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 889 L’evento accadde a Molfetta. I documenti riportati alla luce da Corrado Pisani. Quella della Truck Center è una tragedia che ha segnato le coscienze dei molfettesi e non solo. Una storia di dolore e solidarietà. Una vicenda che nella sua drammaticità ha riportato alla luce i veri valori dell’essere comunità, della solidarietà umana. In quella “tragica catena di morte”, come l’aveva definita il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che aveva coinvolto, uno dopo l’altro, cinque uomini protesi nel gesto estremo di soccorrere i compagni di sventura. Una vicenda, quella di Molfetta, come tante se ne sono registrate e se ne registrano ancora in tutto il territorio nazionale. Spesso “derubricate” a semplici fatti di cronaca che, al di là del clamore mediatico del momento, si trasformano ben presto nel dolore personale e “silenziosamente rumoroso” di chi in certe tragedie ha perso un padre, un marito, un figlio. Una storia quella della Truck Center che ricorda esattamente un’altra tragedia del lavoro avvenuta a Molfetta oltre cento anni fa e le cui tracce documentarie sono state portate alla luce da un valente ed appassionato ricercatore molfettese, Corrado Pisani, autore anche di testi sulle vicende della città che nel corso di una delle tante ricerche in archivi e biblioteche ha riportato alla luce un documento che riporta quanto accaduto a Molfetta il 23 aprile del 1892. “Quel giorno – ricostruisce Corrado Pisani per i lettori de ‘il Fatto’ – nello stabilimento a vapore per la distillazione dell’alcool della ditta Vincenzo Gallo e Figli, ci si apprestava ‘secondo il solito, pulire la cisterna contenente il deposito del vino, quando senza alcun ordine dei Soci, e senza le precauzioni adoperate le altre volte, anzi questa volta trasandate per far presto, trovandosi la lavorazione al suo termine, dietro ordine del caposquadra Mauro Messina scese in detta cisterna per il primo Francesco Rafanelli […] ed avendo tardato ad uscire vi scese per il secondo Michele Allegretti […], e questi non essendo ricomparso vi scese per il terzo lo stesso caposquadra Mauro Messina credendo di poter egli salvare gli altri, che avevano obbedito ai suoi ordini; ma tutti e tre non ritornarono più, perché appena entrati perderono miseramente la vita asfissiati dall’acido carbonico che lì dentro si era addensato’”. La ditta, si riscontra dai documenti dell’epoca, risarcì i danni derivanti da quelle morti con un’offerta in danaro: 350 lire furono erogate alla vedova del caposquadra, Maria Giuseppe Gagliardi; 260 lire (totali) a Giovanni Rafanelli e Vincenzo Allegretti, genitori dei due giovani deceduti. Da quel lontano 1892 sono trascorsi ben 116 anni ma, paradossalmente, nulla è cambiato: non sono cambiati i rischi del lavoro, non sono cambiati i problemi relativi al rispetto delle norme di sicurezza, non è cambiata la solidarietà umana e il dolore e le difficoltà economiche che colpiscono quelli che restano. “A tutto questo ho pensato – ci ha raccontato Corrado Pisani – quando mi sono imbattuto in quel documento. Ed ho pensato alle famiglie che hanno perso i propri cari, ieri e oggi, sul posto di lavoro. Ho pensato a quanto il lavoro possa dare all’uomo e quanto possa togliere. Una storia che purtroppo si ripete tragicamente”. La tremenda storia, che purtroppo appare senza fine, delle “morti bianche”: un bianco che si trasforma improvvisamente nel tragico nero del lutto. E che fa soffrire, riflettere e pensare. Anche a distanza di oltre un secolo. Cronaca giovedì 18 dicembre 2008 Periferia a luci rosse. Una casa di piacere sotto casa Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 890 I carabinieri scoprono un bordello dove si prostituivano donne di colore in alcuni sottani di via Pirandello. Tre gli arrestati ma le indagini continuano. A ridosso di via Ungaretti c’era un vero e proprio bordello, una casa di piacere alla buona, messa in piedi in un sottano. L’hanno scoperta i carabinieri che si sono trovati di fronte a donne e uomini nudi ed hanno arrestato tre persone, due donne e un uomo, tutti di colore, una nigeriana ed una liberiana, entrambe 26enni e un 24enne nigeriano. La prima è accusata di favoreggiamento alla prostituzione e all’immigrazione clandestina, mentre la liberiana e il nigeriano sono accusati di “inosservanza dell’ordine di espulsone”. Da qualche giorno i militari, a segui- to di alcuni appostamenti effettuati in via Pirandello, avevano individuato un’abitazione sospetta. L’8 dicembre scorso hanno fatto irruzione e dubbi sono diventati certezze. Ad aprire la porta si è presentata una donna seminuda, successivamente identificata nella 26enne nigeriana, che, su richiesta dei carabinieri, ha mostrato un contratto di locazione della casa e un regolare permesso di soggiorno. Per vederci chiaro, i militari hanno proceduto ad una ispezione dell’appartamento. Nelle camere c’erano soltanto alcuni letti e una illuminazione soffusa, numerosi profilattici, corredi intimi sparsi qua e là. E poi, nascosti in un sottoscala, hanno scovato gli altri due extracomunitari, il 24enne e la 26enne liberiana, nudi, i quali, condotti in caserma e, una volta identificati, sono risultati essere irregolari sul territorio italiano, in quanto entrambi destinatari di un provvedimento di espulsione emesso da due questure differenti. Accertate le loro responsabilità, i tre sono stati associati nella casa circondariale di Trani a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il bordello era assolutamente lontano dallo sguardo di occhi indiscreti. I clienti avevano la possibilità di pas- sare inosservati. Prima di arrivare all’ingresso della casa di piacere c’era un cancello e un ampio parcheggio. A poche decine di metri di distanza c’è anche un supermercato. L’eventuale cliente, nel caso in cui si fosse imbattuto in conoscenti e amici, poteva giocare eventualmente sull’equivoco. Via Pirandello è una strada senza uscita ma è a pochi metri dal sovrappasso di levante in grado di garantire ogni possibile via di fuga. Al momento non è chiaro da quanto tempo il bordello fosse in attività. Per questo sono in corso indagini coordinate dal sostituto procuratore della repubblica di Trani, Luigi Scimè. Cronaca giovedì 18 dicembre 2008 Alla sbarra il “direttore di banca” Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 891 Donato Piazzolla, che fece picchiare un giovane imprenditore edile “colpevole” di aver preteso il pagamento dei lavori effettuati alla sua residenza estiva, ha scelto il rito ordinario. Stessa scelta anche per suo cognato. A maggio scorso c’era stato il colpo di scena. I legali di Donato Piazzolla, il quarantatreenne di Canosa, direttore di banca che a gennaio di quest’anno, fu arrestato dai Carabinieri di Molfetta perché accusato, a vario titolo, di estorsione aggravata e lesioni ai danni di un giovane imprenditore edile di Molfetta, nel corso dell’udienza in Camera di Consiglio, fecero dietro front. In pratica riferirono al giudice per le indagini preliminari, Grazia Miccoli, che aveva accolto la richiesta di patteggiamento avanzata dallo stesso Piazzolla, che il loro cliente optava per il giudizio ordinario. Non era più disposto a patteggiare. Se il patteggiamento fosse stato accordato Piazzolla (al quale contestualmente alla richiesta di patteggiamento della pena era stata restituita la libertà, non sussistendo più le esigenze cautelari) sarebbe stato condannato a due anni e sei mesi e al pagamento delle spese processuali. Donato Piazzolla e altre quattro persone (Giuseppe Caputo, cinquanta- cinque anni, di Cerignola, Sabino Sangermano, trentacinque anni, anche lui di Canosa, cognato del direttore, Michele Migliaccio, trentuno anni, e Giuseppe Balducci, cinquantasette, di Corato), come si ricorderà, erano stati arrestati tra il 7 e il 12 gennaio scorso dai Carabinieri della compagnia di Molfetta. Tutti erano accusati, a vario titolo, di estorsione aggravata in concorso e lesioni. Le intenzioni di Piazzolla e dei suoi legali sono state confermate nell’udienza preliminare dell’11 dicembre scorso. Insomma si va a giudizio ordinario. Nel processo l’Associazione Provinciale Antiracket si è costituita parte civile con l’avvocato Maurizio Altomare. Ha scelto il giudizio ordinario anche Sabino Sangermano, cognato di Piazzolla. Le altre persone implicate nella vicenda hanno optato per il rito abbreviato. L’udienza è stata aggiornata al 26 febbraio prossimo. Donato Piazzolla, come hanno ricostruito le indagini dei Carabinieri, direttore dello sportello della banca Popolare di Bari a Molfetta, per tramite di suo cognato, Sabino Sangermano, commerciante di auto, raggiunse un capo clan, Giuseppe Caputo per convincere l’imprenditore edile ventisettenne di Molfetta, che, da ottobre del 2006 a maggio del 2007 gli aveva ristrutturato la villa di campagna, ad accettare quindicimila euro a fronte di lavori per ottantottomila euro. Giuseppe Caputo si rivolse a due sgherri di Corato, Michele Migliaccio e Giuseppe Balducci, rispettivamente di 31 e 57 anni, per indurre il ventisettenne a firmare un atto transattivo con il quale dichiarava, senza che questo fosse mai avvenuto, di aver ricevuto da Piazzolla 25mila euro come pagamento per i lavori effettuati. Il primo contatto tra gli sgherri e l’imprenditore avvenne in una stazione di servizio. In quella circostanza l’imprenditore venne accoltellato. I Carabinieri avviarono le indagini partendo proprio dal referto dell’ospedale dove l’imprenditore venne accompagnato per farsi curare le ferite subite. Una volta vinta la ritrosia della vittima, riconosciuta nel filmato del pestaggio, recuperato dal circuito di video sorveglianza istallato presso il distributore di carburanti, gli investigatori espletarono una serie di attività tecniche che dopo aver chiarito i rapporti tra tutti i personaggi della vicenda, consentirono di dare esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare emesse, sulla scorta delle prove raccolte, dal Gip presso il Tribunale di Trani, dottor Roberto Oliveri del Castillo, su richiesta del pubblico ministero, Ettore Cardinali. I primi a finire in manette furono Michele Migliaccio e Giuseppe Balducci. L’arresto avvenne per strada, su via Dante, poco prima delle 16.30, a pochi metri di distanza dalla Cattedrale, lunedì 7 gennaio. I Carabinieri, a bordo di un’auto civetta e in abiti civili, arrivano vicino al bar che si trova quasi di fronte alla Cattedrale. Si fermano accanto ad una delle auto in sosta all’interno della quale si trova un uomo. Un altro uomo è all’esterno dell’auto, a qualche metro di distanza. I militari escono dall’auto, estraggono le pistole, bloccano i due uomini, li spingono a terra, li ammanettano e li portano via mentre i passanti, gli automobilisti, tutti i presenti si interrogano increduli. Poi tocca agli altri. Solo qualche giorno dopo i contorni della vicenda diventarono più chiari. Paradossalmente da quel momento per l’imprenditore rimasto vittima di una storia che è davvero più grande di lui comincia la discesa verso gli inferi. Nessuno vuole più avere rapporti di lavoro di lavoro con lui. Temono eventuali ritorsioni. La risalita per lui, che nel frattempo si è indebitato facendo affidamento su un compenso che non è mai arrivato, sarà difficile. Accanto all’imprenditore, da subito, c’è l’avvocato Andrea Calò. Immediatamente arriva il sostegno e la collaborazione dell’Associazione Provinciale Antiracket. A meno di un anno da quei giorni oscuri si arriva al processo. 10 Attualità Festeggiare senza pericolo Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 892 Ecco i consigli dei Carabinieri per evitare che un momento di gioia possa trasformarsi in tragedia. Come ogni anno, dicembre è il periodo dell’acquisto ed utilizzo più frequente dei fuochi d’artificio e come sempre la cronaca riporta incidenti, anche mortali, e sequestri ingenti di “botti illegali” in varie parti d’Italia. “Ci teniamo a ricordare, soprattutto ai giovani – si legge in una nota del Comando Provinciale Carabinieri di Bari – che si può fare festa rinunciando agli effetti spettacolari dei fuochi d’artificio proibiti, perché sono estremamente pericolosi”. Ogni anno l’Arma dei Carabinieri promuove una campagna di sensibilizzazione rivolta soprattutto ai giovani, per educarli nel corretto uso dei fuochi pirotecnici legali e disincentivare l’acquisto dei pericolosissimi fuochi illegali che tante vittime mietono, specie nei giovani di età compresa tra gli 11 e i 14 anni. Anche quest’anno, il campionario dei fuochi d’artificio è assortito, ma anche estremamente pericoloso, specie di quelli proibiti. I nomi poi sono veramente fantasiosi per stuzzicare la curiosità degli acquirenti: il “Pallone di Maradona”, la bomba “Osama Bin Laden” e le più conosciute “cipolle” sono infatti dei veri e propri ordigni che possono causare gravi danni. Saliti in “cattedra” i Carabinieri “Artificieri” hanno illustrato agli alunni di varie scuole di Bari e Provincia, quali sono i fuochi pirotecnici di libera vendita ed impiego, le modalità di accensione e i pericoli derivanti dai fuochi d’artificio, per educarli nel loro corretto uso, ricordandogli di usarli solo sotto la guida dei genitori. Tante altre iniziative verranno avviate in questi giorni dai Carabinieri, impegnati in una “battaglia” fatta non soltanto di repressione, ma anche e soprattutto di prevenzione. Ingenti sequestri di “botti illegali” sono già stati eseguiti in varie parti d’Italia e altri ne seguiranno, ma la battaglia potrà essere vinta soltanto se si riuscirà a far comprendere, soprattutto ai giovani, che il problema è essenzialmente culturale, che si può fare festa rinunciando agli effetti spettacolari dei fuochi d’artificio proibiti, perché sono pericolosi, e ponendo maggiore attenzione nell’uso di quelli consentiti. In questi casi, quasi sempre gli incidenti sono dovuti a disattenzione e non a fatalità. Il dubbio che più spesso abbiamo di fronte ad un fuoco d’artificio è se sia o non vietato: i giochi pirotecnici autorizzati e in libera vendita devono riportare sulla confezione un’etichetta con il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio, il nome del prodotto, la ditta produttrice, la categoria d’appartenenza e le modalità d’uso; possono essere venduti in tutti gli esercizi che sono in possesso di licenza per la vendita di giocattoli e possono essere acquistati da tutti, purché quattordicenni; se il gioco pirotecnico che state acquistando è privo di etichetta è sempre da considerarsi proibito; ricordate che alcuni giochi, anche se non vietati, sono comunque molto pericolosi e possono causare, se non usati in modo corretto, gravi danni a persone e cose; i prodotti pirotecnici classificati dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza in IV (artifici e prodotti affini negli effetti esplodenti) e V categoria (giocattoli pirici), invece, possono essere venduti solamente nei depositi dei fuochi d’artificio o nelle armerie autorizzate e acquistati con porto d’armi o nulla osta, sempre comunque con l’obbligo di denuncia alle forze dell’ordine, ma non possono essere accesi senza licenza. È assolutamente vietato vendere e acquistare prodotti clandestini. Costituisce reato, che punisce sia il commerciante sia l’acquirente. Nei casi dubbi, prima di acquistare il prodotto, rivolgetevi ai carabinieri telefonando al 112. giovedì 18 dicembre 2008 Attualità giovedì 18 dicembre 2008 I suggerimenti degli artificieri Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice Ecco i consigli dei Carabinieri per sicurezza. 893 festeggiare • Non acquistare e non usare mai fuochi d’artificio proibiti, sono pericolosissimi; • Acquista da commercianti autorizzati soltanto fuochi consentiti e lascia che ad accenderli sia un adulto. Affidati al buon senso e se hai l’impressione di essere di fronte ad un venditore improvvisato, lascia stare e vai da un altro; • L’uso improprio dei fuochi d’artificio, di qualunque tipo, può comportare gravi conseguenze: ustioni, perdita delle dita, delle mani, della vista e lesioni più gravi; • Prima di accenderli leggi e segui attentamente le istruzioni. Ancor prima, però, controlla che il prodotto sia in ottimo stato di conservazione ovvero che non presenti segni d’umidità o di danneggiamento che possano determinare la fuoriuscita di polvere pirica; • Quando accendi un fuoco d’artificio non indossare indumenti in pile o di fibra sintetica oppure acetati: una scintilla potrebbe incendiarli; • Se un fuoco d’artificio non si accende subito non ritentare, buttalo via; • Non tentare di riaccendere botti inesplosi che trovi per strada; • Usa i fuochi d’artificio consentiti in luoghi aperti, comunque lonta- in tutta no dalle persone e da materiale infiammabile; • Non unire o accendere contemporaneamente più fuochi; • Quando qualcuno usa i fuochi d’artificio, mettiti al riparo; • Nell’accendere quelli consentiti ricordati di: posizionare il fuoco su una superficie piana o, in caso di razzi, perfettamente in verticale, non utilizzando bottiglie di vetro; non tenere mai con le mani razzi, candele o petardi; allontanati immediatamente e non accendere razzi o petardi con la miccia corta, potrebbero esploderti in mano da un momento all’altro; non gettare e non indirizzare mai petardi o razzi verso le persone; non far esplodere mai petardi o razzi in bottiglie o dentro contenitori fragili, perché rompendosi possono produrre pericolose schegge; • Non cercare di costruire un petardo di dimensioni maggiori utilizzando le polveri di più petardi; • Evita di trasportare materiale pirotecnico in macchina e di usare fiamme libere (accendini, fiammiferi, sigarette, ecc.) nelle vicinanze. 11 Informazione pubblicitaria giovedì 18 dicembre 2008 12 ANTICHE TECNICHE ORIENTALI PER UN MASSAGGIO CON MATERIALI DALLE PROPRIETÀ BENEFICHE. ECCO I MOTIVI DEL SUCCESSO, ORMAI EUROPEO, DEI LETTINI DEL BENESSERE La tecnica commerciale è assolutamente originale: i negozi Asiagem sono aperti tutti i giorni e offrono gratuitamente prove di massaggi con i loro lettini. Chiunque, senza alcuna formalità, può presentarsi e chiedere di fare le sue prove per un periodo, senza pagare nemmeno un centesimo. Chi vuole può acquistare il lettino per continuare a usarlo comodamente a casa propria. In questo modo, sono nati dal 2004 ben 31 negozi in tutta Italia ed una ventina sono sparsi in Europa. A Molfetta Asiagem è presente da due anni e cinquemila persone al mese, provenienti anche da zone limitrofe, provano il lettino solo dopo aver ascoltato le spiegazioni dalle presentatrici. Asiagem NT-005 è un lettino per massaggi ad uso domestico che produce un benessere generale su tutto il corpo in quanto combina i principi delle antiche tecniche orientali con la moderna e occidentale chiropratica. Il lettino è formato da proiettori interni di giada riscaldata che rilasciano un tepore molto dolce e avvolgente. Perché di giada? Perché è una pietra le cui virtù benefiche sono note da cinquemila anni! Anche i proiettori esterni sono fatti di ASIAGEM e dalle tensioni accumulate dalla vita sfere di giada che si utilizzano per esercitare pressione sui punti che ne hanno bisogno. I rulli interni scorrono lungo la schiena massaggiando e riscaldando i muscoli, seguendo le linee naturali del corpo e spostandosi su dei binari interni dalla forma ergonomica. “Perché è gratis? Perché Asiagem è certa dell’efficacia dei suoi prodotti e lavora con trasparenza. Quale altra azienda ci da questa possibilità oggi? Molte persone purtroppo stentano ancora a crederci, sono scettiche. Ma più di 200 persone al giorno, scettici inclusi, frequentando il nostro negozio, colgono questa opportunità sensazionale e scoprono un nuovo modo di star bene! A maggior garanzia dei nostri ospiti abbiamo voluto delle certificazioni molto importanti: CE, TÜV, GS, UNI-EN-ISO 9001:2000 ed il marchio SINCERT, che pochissime aziende italiane hanno. Questo rassicurerà certamente anche le persone più dubbiose” dice il Direttore Asiagem Roberto Spagnoletta. Tra gli effetti benefici del lettino NT-005 c’è quello di favorire un benessere psicofisico, in quanto tende a rilassare i muscoli contratti dallo stress quotidiana, come lo stare molto tempo in piedi (a stirare, a cucinare, a pitturare…) o molto tempo seduti (a cucire, a vedere la TV, a fare lavori d’ufficio…), la scarsa attività fisica (per pigrizia, per mancanza di tempo o per impossibilità fisica…), i lavori stancanti (agricoltore, muratore, autista, gli addetti al carico e scarico merci…); inoltre questo massaggio produce una sensazione di leggerezza e di energia; il calore del raggio infrarosso e della moxa facilita un rilassamento profondo simile al sonno. Terminati i 36 minuti della prova del massaggio, la sensazione è di maggiore fluidità nei movimenti, di scioltezza, di benessere totale, pronti per affrontare una giornata faticosa o magari rigenerati dopo una giornata stressante e piena di impegni. Questo massaggio è ottimo anche per i giovani ragazzi, che piegati sui libri o davanti ad un computer, trascorrono ore ed ore seduti, o forse sono talmente pieni di attività che già da piccoli manifestano forme negative di stress. Cos’è lo stress? È l’insieme dei problemi, delle preoccupazioni e delle emozioni che quotidianamente dobbia- mo affrontare, relativamente al lavoro, alla famiglia, al denaro, ai traumi, alle malattie e a tutto ciò che può addurre tensioni. Il Direttore Asiagem Valentina Teodori, educatore psicomotorio, spiega che “il corpo umano, per affrontare i molteplici attacchi di stress, mette in moto un meccanismo di autodifesa, ereditato dai tempi preistorici, che comporta il rilascio di una sostanza di natura ormonale: l’adrenalina. L’adrenalina ci è servita in passato per avere la giusta carica nel corpo per batterci con un grosso animale o per scappare. Quindi se prima potevamo scaricare questa carica energetica battendoci o scappando, questo oggi diventa sempre più impossibile… pensate al vostro ambiente di lavoro, non si può certo rispondere ad un attacco verbale con la violenza e nemmeno con la fuga; idem quando siamo nel traffico cittadino o in alcune particolari condizioni familiari o economiche… e allora ben venga tutto ciò che può allentare le nostre corde tese! Il massaggio del lettino Asiagem è assolutamente adatto a farci tollerare meglio lo stress quotidiano, visto che ormai è entrato a far parte del nostro stile di vita”. 13 giovedì 18 dicembre 2008 Auguri Molfetta da... Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 894 Si avvicina il Natale e ci accingiamo a vivere un nuovo anno. Questo momento per me è l’occasione per augurare a tutti i cittadini benessere, prosperità e serenità da vivere nelle proprie famiglie e con i propri affetti. È anche un momento per tracciare un breve bilancio di quanto realizzato in questi mesi dalla nuova amministrazione comunale da me presieduta. Il dato di fondo è che in un momento di grave difficoltà internazionale, la nostra città si avvia ad avere un bilancio risanato e gestito con grande rigore e trasparenza, un bilancio serio che ci consentirà presto di tornare a fare investimenti e ad avere ancora più capacità di spesa per le persone più deboli della nostra città. Avevamo preso l’impegno per una città più pulita, più sicura e più tecnologica e su questa stiamo ben lavorando. In silenzio, come è nostro costume, solo con la “voce” forte dei risultati che sono sotto gli occhi di tutti: continua il recupero del Centro Storico attraverso i finanziamenti ottenuti del Contratto di Quartiere II ma anche grazie agli eventi di spettacolo patrocinati dal Comune; inoltre, a gennaio sarà definito da parte dell’Agenzia del Demanio l’affidamento in concessione per il recupero del bellissimo Palazzo Dogana e presto anche la chiesa di Sant’Andrea tornerà a risplendere. Il porto commerciale è una realtà concreta che si può toccare con mano. Inoltre, Molfetta è entrata a far parte del Distretto Pugliese della Logistica ponendosi, insieme a Mai, come in questo periodo di crisi, non solo economica, della nostra società sono necessari auguri di speranza e di fiducia per il futuro. Eppure vorrei che queste festività siano anche occasione di profonda riflessione. Un po' di riposo e di apparente tregua dai ritmi infernali possono consentirci di disvelare i meccanismi di una società vissuta sull’apparenza più che sulla realtà, in cui la rincorsa ai profitti facili ha la meglio sulla realtà di attività stabili, non precarie che assicurino dignità e opportunità ai tanti. Che il periodo di festività che ci attende possa essere dunque un'occasione per ricordarsi che l'uscita da ogni situazione difficile dipende da noi, in primo luogo dal rendersi consapevoli che ciò che non va nel vivere comune dipende sempre, in ultima istanza, da quello che ognuno di noi ha fatto e fa per il miglioramento generale delle condizioni di dignità di tutti e tutte, senza barriere sociali, culturali, religiose. Serve che ciascuno di noi assuma su di se la responsabilità di un nuovo percorso collettivo, scevro da egoismi, furbizie, sopraffazioni. Auguri di buone feste. Antonello Zaza Assessore Provinciale alla Solidarietà Sociale Taranto, al centro dello sviluppo economico della regione Puglia. Abbiamo ristrutturato le piazze e la città è più pulita. Ancora molto ovviamente abbiamo in programma di realizzare e continueremo a lavorare con ogni impegno possibile per costruire quella Molfetta che una nota rivista nazionale ha già definito la “Principessa del Sud”. Il 2009 che verrà sarà l’anno del Museo Archeologico del Pulo, della Cittadella degli Artisti, sarà l’anno dell’arredo urbano, dell’Ipermercato all’aperto, della valorizzazione del nostro commercio di prossimità. Ma sarà anche un anno difficile nella misura in cui avvertiremo gli effetti della recessione mondiale. L’amministrazione comunale, però, farà la sua parte il meglio possibile alimentando lo sviluppo già in atto della zona industriale, affinché i nostri giovani abbiano una prospettiva di lavoro e le imprese sentano meno i morsi della crisi economica. In questo momento voglio però augurare a tutti voi un sereno e felice Natale. Portate questo mio augurio nelle vostre famiglie e alle persone a voi più vicine. Desidero, in particolare, rivolgere un pensiero agli ammalati, ai disabili e agli anziani soli della nostra città affinché questo Natale porti loro un raggio di luce. Un augurio a tutti voi, alle giovani e ai giovani, alle bimbe e ai bimbi. Buon Natale e soprattutto un grande anno nuovo. Sen. Antonio Azzollini Sindaco di Molfetta 14 Un anno a Molfetta Il 2008 va in archivio… Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 896 Era il 5 dicembre 2007 quando “il Fatto” con le sue prime 20mila copie faceva il suo esordio, entrando nelle case dei molfettesi per raccontare la vita quotidiana di una città che mai come quest’ultimo anno ha attraversato momenti più tragici che lieti, portando il nome di Molfetta troppo spesso sulle pagine della cronaca nera nazionale. La nostra testata ha salutato velocemente il 2007, vivendo a pieno, grazie anche al sito internet e alla web tv, un 2008 davvero molto intenso. La tragedia della Truck Center, le improvvise elezioni amministrative, la scomparsa della Molfetta Calcio, il salto di categoria della Virtus Basket, il sangue versato sulle strade in estate e la riapertura del Pulo. Qui di seguito mese per mese proviamo a riproporre gli avvenimenti che hanno contraddistinto i giorni di un 2008 mai banale, come mai banale è la vita in questa città, croce e delizia di chi è abituato a interrogarsi sul suo futuro. Gennaio Sembra aprirsi nei migliori dei modi il nuovo anno per la politica molfettese, che nel mese di gennaio vive un periodo di relativa serenità grazie alla nascita del Popolo della Libertà e ai primi passi mossi dal Partito Democratico, in attesa, quest’ultimo, di eleggere con le primarie i membri del coordinamento cittadino. Gennaio non trascorre sereno per i Vigli del ga del giovane artigiano Beppe Paparella. A febbraio si costituisce il consorzio “Polje” per la gestione del Pulo, in completo stato di abbandono e degrado. Il 9 febbraio tornano a splendere in Cattedrale le tele del presbiterio e del transetto, mentre sempre nello stesso giorno in una cerimonia solenne avviene l’ostensione del cranio di San Corrado nel busto argenteo appena restaurato. Per lo sport il Molfetta Calcio guadagna 9 punti in 3 partite e punta dritto alla salvezza, mentre la Virtus Molfetta si gode la testa solitaria della classifica dopo un striscia positiva di successi. Marzo Fuoco, costretti a manifestare per le precarie condizioni di lavoro in una caserma fatiscente quanto obsoleta. Intanto nei primissimi giorni del 2008 un triste episodio di racket scuote la città intera: un direttore di banca assolda un boss della malavita per estorcere denaro ad un imprenditore locale, in cinque finiscono in manette. Il 21 gennaio, a seguito di un incidente stradale, muore il caporalmaggiore Luigi Squeo, di ritorno insieme ad altri suoi tre compagni da una missione in Libano. Il 2008 è l’anno del cinquantenario della morte di Giulio Cozzoli e Molfetta decide di celebrarlo allestendo una Gipsoteca presso la Fabbrica di San Domenico e riportando alla luce la Maddalena definita “Scandalosa”. Per lo sport storiche vittorie in Coppa Italia del Real Molfetta calcio a 5 e dell’Azzurra Volley (3-0 sul Turi in finale). Febbraio La crisi politica nazionale dovuta alla caduta del Governo Prodi ha le sue ripercussioni anche a Molfetta, dove il sindaco Antonio Azzollini il 4 febbraio rassegna le sue dimissioni per candidarsi nuovamente al Senato. Anche il Consiglio Comunale viene sciolto e la città intera si prepara ad affrontare una nuova tornata di elezioni amministrative. Prima di rassegnare le sue dimissioni, Azzollini dà il via ufficialmente alla costruzione del nuovo porto, mentre vengono eletti i nuovi vertici cittadini del Pd e nasce il movimento civico “Molfetta in Azione” ad opera di alcuni ex militanti di An. La dottoressa Antonella Bellomo torna a Molfetta nel ruolo di commissario prefettizio sino alla proclamazione del nuovo sindaco. Due anni e 6 mesi è la condanna combinata al direttore di banca responsabile del pestaggio di un imprenditore locale. Tutto questo mentre in un bar di via Baccarini vengono rubati in nottata centinaia di biglietti di “Gratta e Vinci” e viene data alle fiamme nel Centro Storico la botte- Il 3 marzo la città intera rimane scossa da una tragedia senza precedenti: 5 persone, tra cui il titolare, perdono la vita presso la Truck Center nella zona Asi a causa di un’esalazione di acido solfidrico mentre si procedeva al lavaggio di un’autocisterna. Il 5 marzo un corteo formato da migliaia di persone tra studenti, operai, politici e sindacati sfila tra le vie cittadine per manifestare contro le morti bianche. Anche Prodi giunge a Molfetta, mentre Napolitano e il Papa Benedetto XVI non fanno mancare i propri messaggi di cordoglio. Tutta la stampa nazionale si interessa alla vicenda. L’11 marzo ancora un’altra tragedia: Luigi Tedesco a bordo del motopeschereccio “Kalipso” cade in mare e perde la vita nelle acque al confine tra la Puglia e la Calabria. Intanto si delineano i 3 schieramenti politici per le elezioni amministrative di aprile: Azzollini si ricandida a sindaco insieme a Mino Salvemini (a capo di uno schieramento di centrosinistra allargato) e Antonello Zaza per la Sinistra Arcobaleno. Si aprono i tradizionali riti della Settimana Santa Molfettese prima della celebrazione della Pasqua il 23 marzo. Con l’allestimento di due sale all’interno della Fabbrica di San Domenico, si concludono le celebrazioni per il cinquantenario dalla morte di Giulio Cozzoli: vengono esposti più di un centinaio tra schizzi preparatori e bozzetti in terracotta dell’artista. Mentre il Molfetta Calcio e il Real Molfetta continuano a guadagnare punti preziosissimi, l’Hockey Club è autore di opache prestazioni. Testa della classifica anche per la Ragno Molfetta nella B2 di pallavolo. Aprile A g s g P e è f S c p d La Forgia. Il 10 dicembre viene ripescato il corpo di Luigi Tedesco, disperso da oltre un mese. Per quanto concerne la cultura, il 4 aprile viene presentato il “Quercus Culinay Team”, squadra che rappresenterà i Cuochi Baresi in Italia e all’estero. Mentre il Liceo “Wagner” prosegue i suoi appuntamenti musicali, l’IPSSAR dà il via all’8° edizione delle “Giornate dell’Arte”. Per lo sport sia la Ragno Volley che l’Azzurra Molfetta conquistano matematicamente la promozione. La Virtus Basket si prepara ai play off promozione, mentre sfuma definitivamente il sogno di tornare in A1 per l’Hockey Club. Maggio Il 1° maggio Antonio Azzollini è nominato sindaco di Molfetta. Lo stesso primo cittadino continua a mantenere le riserve per la sua nuova squadra di governo. Soltanto pochi giorni prima della fine del mese si tiene una conferenza stampa dove vengono presentati 9 assessori su 10, peraltro senza deleghe. Si conosce soltanto il nome del vicesindaco, individuato nella persona di Pietro Uva. Azzollini, che nel frattempo ha ottenuto l’incarico di Presidente della Commissione Bilancio al Senato, non garantisce la presenza di donne in Giunta e scoppia di conseguenza la protesta da parte della Consulta Femminile. Intanto in città si apre un serrato dibattito sulla Powerflor, centrale a biomasse che sorgerà sulla strada per Bitonto. Il 12 maggio si tiene addirittura una conferenza per discu- tere sull’argomento, che desta perplessità nel Comitato “No Centrali”. Quattro carabinieri accusati di favoreggiamento nell’omicidio Bufi vengono assolti. Dal 3 al 18 maggio va in scena la 3° edizione di “Arte Donna”. Nei primi giorni di maggio viene presentato il libro dell’archeologa Francesca Radina “Natura, Archeologia e Storia del Pulo”, mentre il 18 maggio viene posta la prima pietra della nuova chiesa della “Madonna delle Rose”. Salvezza guadagnata per la Molfetta Calcio, vittoriosa nei play-out contro il Cerignola. La Virus Basket raggiunge la finale dei playoff dopo aver battuto per 3 confronti a 2 il Catanzaro. In finale c’è l’Ostuni. È stato un mese dedicato quasi completamente alla politica. Il 13 e 14 aprile si sono tenute le elezioni politiche e amministrative. Antonello Zaza ottiene 2.112 voti, troppo pochi per tener testa ad Antonio Azzollini e Mino Salvemini, entrambi destinati a sfidarsi il 27 aprile nel turno di ballottaggio. Alla fine a spuntarla è ancora Azzollini con il 57% dei voti contro quasi il 43% di Salvemini. L’11 aprile, alla vigilia delle elezioni, nel corso dell’operazione “Black Out” cinque persone finiscono in manette per usura e altre cinque vengono denunciate a piede libero. Tra gli arrestati spiccano i nomi dell’imprenditore Giacomo Giugno Germinario e del titolare di una tabaccheria Cosimo Nel già torrido caldo di giugno inizia la “Gestione d d t e d a i fi L C m a è c s B c d a l n c d l d S i d i r P n I n s T r c A È r t i a o a a o i e e a giovedì 18 dicembre 2008 Azzollini Bis”: il 20 giugno si tiene il primo Consiglio Comunale, dove viene reso noto il decimo assessore (Mauro Magarelli) e vengono assegnate le deleghe. Tommaso Minervini viene nominato Presidente Provinciale del Partito Socialista. Per il caro gasolio e per l’invasione dei prodotti esteri il settore pesca è in ginocchio: i pescherecci per protesta rimangono fermi in banchina per due settimane. La “Mazzitelli Spa”, gestore dell’impianto di compostaggio, viene condannata anche in secondo grado, mentre viene presentata richiesta di appello contro l’assoluzione di Marino Domenico Bindi nell’ambito dell’Omici- i l à o , e a f o i . i e a o i a i a 2 - i . e o , o a a . e agosto giunge la sentenza del Consiglio di Stato che ribalta quella del Tribunale Regionale. L’Ipercoop rimane aperto nonostante le multe comminate dal Comune. Molfetta torna a piangere altre vittime della strada: nella notte tra il 23 e il 24 agosto Elisabetta Cagnetta, Annalisa De Ceglia, Lazzaro Rizzi, Sergio de Gennaro e l’albanese Dritam Hoxla perdono la vita sulla provinciale per Bisceglie a causa dell’ennesimo incidente stradale. A Molfetta viene proclamato il lutto cittadino. Prosegue intanto tra le polemiche la sperimentazione della zona a traffico limitato e del “Park & Ride”. I militari del Nucleo Sdai danno il via al brillamento dei primi dei numerosi ordigni ritrovati nel porto di Molfetta e nello specchio d’acqua antistante la città. Il canoista Angelo Mancini nei primi giorni di agosto completa la sua solitaria circumnavigazione della Sicilia. Settembre dio Bufi. Presso la Sala dei Templari viene allestita dall’Associazione Eredi della Storia la mostra dal titolo: “Molfettesi nell’Africa Orientale Italiana, miti e verità”. Nonostante la salvezza ottenuta, il titolo della Molfetta Calcio viene definitivamente venduto al Putignano; inutili i cortei di protesta. Finisce anche il sogno promozione della Virtus Basket, battuta in finale dall’Ostuni. Luglio Continuano per tutto il mese di luglio le proteste per la mancanza di donne in Giunta: Carmela Minuto scrive al Prefetto. Palazzo Dogana diverrà albergo: questo è quanto deliberato dal Consiglio Comunale. Per la cronaca non si può non ricordare il 16 luglio l’eroico salvataggio in mare di una diciottenne nei pressi della Bussola da parte di Luigi Saladini, sottocapo di 3° classe della Guardia Costiera. Il 27 luglio due ragazzi di 20 e 22 anni perdono la vita a bordo di una moto a causa di un incidente stradale su via Terlizzi. Il 31 luglio, invece, un altro ragazzo di 17 anni in via Generale Amato muore schiantandosi con il suo scooter contro un auto. Intanto si procede al parziale restyling del tratto di spiaggia “Longone della Spina”, mentre l’Ospedale viene intitolato a don Tonino Bello e guadagna il “bollino rosa”. L’Assessore allo Sport Enzo Spadavecchia viene assolto per non aver commesso il fatto nel processo che lo vedeva imputato per voto di scambio. Il presidente della Provincia Divella dà il via al ripristino dei luoghi al Pulo e ne promette la riapertura tra settembre e ottobre. Il 12 luglio Gino Paoli si esibisce in un gremitissimo Anfiteatro di Ponente: solo la pioggia rovina nel finale lo spettacolo. Il 26 è invece il turno dell’artista statunitense Dionne Warwick. L’artista Natale Addamiano espone le sue tele presso la Chiesetta della Morte, la Sala dei Templari e Torrione Passari. La Virtus Molfetta viene ripescata nella serie A Dilettanti: inizia una sontuosa campagna acquisti. Agosto È il mese in cui la città pian piano si svuota per le rituali vacanze estive. In città tiene banco il confronto Comune-Ipercoop per le aperture domenicali. Se in un primo momento il centro commerciale aveva avuto ragione dal Tar di Puglia, nella prima metà di Prosegue il solito scontro Comune-Ipercoop per le aperture domenicali, mentre il sindaco Antonio Azzollini viene “bacchettato” dal Tar per la questione della mancanza di donne in Giunta. Il Tar azzera la Giunta e il primo cittadino è costretto a fornire spiegazioni per la nomina di soli assessori uomini. Sempre Azzollini con un’ordinanza blocca i lavori in corso per la nuova foresteria della Guardia Costiera considerata uno scempio ambientale. Guardia di Finanza e Wwf procedono con il sequestro anche a Molfetta di numerose traversine al creosoto, pericolosa sostanza cancerogena. La comunità continua a lamentare una sporcizia diffusa su tutto il territorio cittadino ed è per questo che l’Amministrazione Comunale dà il via al progetto “Molfetta sempre pulita” in collaborazione con l’Asm. Settembre è il mese dedicato alla Sagra a Mare della Madonna dei Martiri, quest’anno portata a mare dal motopeschereccio “Sirio” e dalle damigelle “Marconi I” ed “Everest “III”. Il 12 settembre va in scena l’attesissimo concerto di Francesco De Gregori e nello stesso giorno tornano ad esibirsi numerosi musicisti locali nell’ambito di “Aritmia Meidterranea”. Il 27 settembre parte Matrimovie, progetto ideato da Roberto Pansini. Il 3 settembre la Virtus Basket torna in campo per un amichevole contro il Francavilla Fontana. Ottobre Molfetta nel giro di poche settimane è al centro di un interesse mediatico senza precedenti. La stampa nazionale e regionale diffonde uno stralcio del Consiglio Comunale del 27 giugno (immagine realizzate da “il Fatto”) dove il Sindaco “sbraita” contro l’opposizione: in città è polemica. La maggioranza e una miriade di neonate associazioni protestano contro la costruzione della nuova Capitaneria di Porto, il cui arretramento costerebbe però milioni di euro. Francesco Mangiarano vince il ricorso al Tar e sostituisce Michele Di Molfetta tra i banchi dell’opposizione. Il 14 inizia il processo ai danni di Pino Amato e altre cinque persone per i reati di voto di scambio e concussione. Intanto quattro pescatori chiedono l’intervento immediato dell’Arpa e dell’Asl per la presenza nelle reti di una maleodorante sostanza capace di provocare ferite, asfissia e lacrimazione. La storica clinica Villa Giustina chiude per trasferirsi a Conversano. Cambio della guardia al Comando della Compagnia di Carabinieri di Molfetta: il capitano Domenico del Prete sostituisce Pierluigi Buonomo. La Virtus Basket perde contro il Latina vincendo però contro l’Igea Barcellona. Azzurra Volley, Real Molfetta e Bari Sport guadagnano subito la testa della classifica. Novembre I giudici del Tar di Puglia danno ancora una volta ragione al Comune per la questione Capitaneria di Porto: con una sentenza del 6 novembre dichiarano improcedibile il ricorso del Ministero delle Infrastrutture. Tutto questo mentre lo stesso Tribunale Regionale Amministrativo accoglie le istanze di Coop Estense per le aperture domenicali e condanna il Comune al pagamento delle spese. Intanto dopo che il Consiglio Comunale dedica una seduta intera all’edilizia, Piergiovanni chiede l’annullamento di una delibera consiliare sul comparto 18. Nonostante i dati dell’Arpa affermino la presenza di sola alga tossica nelle acque di Molfetta, da uno studio condotto da parte di ricercatori dell’Università di Napoli (smentita successivamente) il nostro mare risulta contaminato da arsenico e lewisite. Intanto i pescatori continuano ad avere problemi di salute. Il settore oleario è in crisi a causa del continuo calare del prezzo dell’olio e per le importazioni estere. La Procura di Trani dichiara concluse le indagini per la tragedia della Truck Center: sono 7 le richieste di rinvio a giudizio. Nella notte tra il 29 e il 30 una donna muore per un incidente stradale su via Terlizzi travolta da un furgone con il conducente in evidente stato di ebbrezza. Il Seminario Regionale di Molfetta compie 100 anni. Viene definitivamente annullato il concerto di Caparezza a Molfetta. Difficile momento per la Virtus Basket: il tecnico Sergio Carolillo prova a rassegnare le dimissioni, ma la società le respinge. Dicembre Nel momento in cui scriviamo sono passati appena quindici giorni del mese più magico dell’anno. Ebbene in questo primo scorcio di mese in città non ci si è di certo annoiati. La notizia più importante è la riapertura del Pulo, restituito al pubblico dopo anni di degrado. Le visite guidate procedono senza sosta nei week-end. Intanto la questione sulla foresteria della nuova Capitaneria di Porto tiene ancora banco: il Tar di Puglia in data 3 dicembre ha emesso una nuova sentenza che permette la prosecuzione dei lavori. Per la politica c’è da evidenziare le dimissioni del consigliere Antonello Zaza. Al suo posto c’è Gianni Porta. I pescatori di Molfetta continuano a presentare piaghe di ogni tipo sulla pelle. Nella serata del 5 dicembre tre malviventi a volto coperto rapinano un agenzia assicurativa del centro: ferito il titolare. I carabinieri di Molfetta l’8 dicembre scoprono una vera e propria “casa di appuntamenti” in via Pirandello: arrestate due prostitute straniere. Il Comune di Molfetta presenta il suo cartellone artistico “Natale di Stelle”. Una Virtus Basket troppo distratta perde nel finale le ultime partite: ora è crisi. Matteo Diamante 15 16 giovedì 18 dicembre 2008 Gli auguri di Municipale e Finanza Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 897 Sempre in prima linea a tutela della sicurezza della città e dei cittadini. A pochi giorni dalle feste non potevano ***** non giungere messaggi di auguri rivolti all’intera città. Con piacere li pubbli- La Guardia di finanza di Molfetta nel chiamo facendoci “megafono” in favo- corso del 2008 ha portato a termine re dei nostri numerosissimi lettori. un programma operativo teso a raggiungere gli obiettivi assegnati, ma L’evoluzione di ogni comunità passa ine- a fornire nel contempo il proprio apvitabilmente attraverso la storia di ogni porto anche in quei settori che sono singolo uomo, strumento necessario per il apparentemente estranei alla propria progresso e la prosperità del bene comune. “mission” istituzionale, ma probaLa magia del Natale ci avvolga di bontà e bilmente percepiti come immediatabuoni sentimenti che possano soddisfare le mente utili al cittadino. attese di ognuno di noi. A nome personale Quindi oltre ai risultati eccellenti ote dell’intero Corpo di Polizia Municipale tenuti per il contrasto all’evasione ed auguro alla Città di poter realizzare i pro- alla elusione fiscale (ad es. quasi 6 pri sogni e le proprie aspettative, traguardo milioni di euro recuperati a tassazioraggiungibile nel rispetto degli uni verso ne ai fini delle Imposte dirette), nel gli altri, andando oltre le proprie idee, le controllo della spesa pubblica, del posizioni sociali, i ruoli istituzionali. sommerso da lavoro, delle agevolaIl Santo Natale infonda a tutti noi fiducia zioni in prestazioni sociali e sanitarie, in noi stessi e speranza per il domani. sono stati conseguiti ottimi risultati Sinceri auguri. nel corso dei numerosi servizi svolti a tutela dell’ambiente, in materia Cap. Dott. Mauro Giuseppe Gadaleta della sicurezza sui luoghi di lavoro, Comandante del Corpo di Polizia contrasto alla contraffazione ed alla Municipale immigrazione clandestina, numerose le violazioni contestate alle leggi sul commercio ed al codice della strada e, non ultimo, accertati numerosi reati di ogni tipo grazie alle attività di iniziativa ed a quelle rese su delega ed a disposizione della Autorità Giudiziaria. È stata incrementata la presenza sul territorio di pattuglie ed evase le numerose richieste pervenute al numero di pubblica utilità “117”. I propositi per il nuovo anno sono quelli di continuare a garantire lo stesso impegno e, se possibile, un impegno maggiore, ma nell’augurare a tutti un meraviglioso periodo festivo non si può fare a meno di chiedere a tutti lo stesso impegno e collaborazione per migliorarsi e crescere in un territorio che vanta nobili tradizioni ed un patrimonio economico e culturale di notevole spessore. Buon Natale e Felice Anno Nuovo. Ten. Giuseppe Romanazzi Comandante Tenenza GdF Molfetta In Città giovedì 18 dicembre 2008 17 Vigili del Fuoco: il 2009 l’anno fortunato? Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 898 Dovrebbero cominciare a gennaio i lavori di adeguamento della sede del Distaccamento di Molfetta nella Zona Artigianale. La conclusione prevista per la primavera. Sembra volgere finalmente al lieto fine la vicenda del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Molfetta, che aveva visito i pompieri scendere in piazza personalmente per protestare contro le cattive condizioni della sede operativa. Come hanno affermato gli uffici comunali e come ha confermato anche il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, Giovanni Micunco, i lavori di adeguamento presso il Distaccamento di Mol- fetta partiranno già dal prossimo 8 gennaio e dureranno cento giorni. “Stiamo attualmente procedendo con la gara di appalto – ha affermato l’Assessore ai Lavori Pubblici Mariano Caputo – e siamo completamente soddisfatti per essere riusciti a sbloccare una situazione che si era fermata per questioni prettamente burocratiche, in quanto era inconcepibile che un corpo così importante per il nostro territorio, con un bacino di utenza così elevato dovesse spostarsi altrove”. Decisiva, per sbloccare questa farraginosa situazione, è stata la riunione di giunta del 30 settembre scorso, nel corso della quale l’amministrazione ha approvato il progetto esecutivo per lavori di manutenzione e adeguamento del locale distaccamento. Circa 350mila euro per sistemare un’area di quasi 2.000 metri quadri, prospicienti il mercato ortofrutticolo al- l’ingrosso. I lavori interesseranno la sistemazione dell’autorimessa dove verranno realizzati magazzini, uno spazio per il pronto soccorso, un’autofficina e nuovi bagni. Sarà inoltre completato il castello di manovra così da permettere al personale esercitazioni adeguate secondo le tecniche di soccorso speleo alpino e fluviale. Sarà risistemato anche il piano superiore e verrà ampliato lo spazio esterno con la creazione di un’area destinata al parcheggio riservato al personale. Verrà installata una cisterna interrata per il rifornimento di carburante, compresa l’installazione di una copertura mediante recupero di una tettoia in lamiera. “Non possiamo che essere soddisfatti e nello stesso tempo fiduciosi – ha commentato il Comandate Provinciale dei Vigili del Fuoco Giovanni Micunco – con la speranza che i lavori possano realmente iniziare l’8 gennaio e il Distaccamento essere consegnato entro la prossima primavera. Da un punto di vista tecnico aver dato il via alla procedura per la gara di appalto per noi significa molto in quanto possiamo finalmente prendere in consegna i due livelli del fabbricato e poter di conseguenza estendere il contratto di pulizia anche agli ambienti superiori. Finora tutto questo non era possibile”. Importante, secondo Micunco, in tutta questione l’apporto fornito dalla stampa. “Credo – ha concluso il comandante – che se i giornali non si fossero interessati alla vicenda la situazione sarebbe rimasta pressoché inalterata”. Dopo 6 anni di attività a Molfetta in condizioni davvero precarie, finalmente nostri Vigili del Fuoco avranno quello che giustamente chiedono. Matteo Diamante Paletti e fioriere mettono a rischio la pazienza dei residenti Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 899 Accade in via Madonna degli Angeli e via San Francesco Saverio. Gli abitanti:“qualcuno vuole privatizzare la zona?” Abbellire le strade della città con vasi e fioriere va bene, ma esagerare e ostruire in questo modo il passaggio degli autoveicoli allora no. È questa sostanzialmente la protesta che sta interessando alcuni residenti di Vico III Madonna degli Angeli e di Via San Francesco Saverio a causa del tentativo di “privatizzare” e ostruire con vasi, fioriere e stendi panni una strada a doppio senso di marcia posta in una zona della città ad alta intensità abitativa. Il tutto, la denuncia è dei residenti, è iniziato qualche anno fa quando un residente di via San Francesco Saverio aveva piazzato delle fioriere in pietra al di là di alcuni paletti in metallo sistemati per evitare agli autoveicoli di sostare. Le fioriere, peraltro disposte a formare quasi una “verandina” privata, ostruivano notevolmente il passaggio, ma tale problema fu risolto grazie all’intervento della Polizia Municipale. Una situazione analoga si sta verificando in vico III Madonna degli Angeli, dove un privato ha pensato bene di piazzare ben sette fioriere in pietra qualche centimetro al di là dei paletti in metallo che indicano il divieto di sosta. “È una situazione assurda – ha commentato una residente – ben nota al comando della Polizia Municipale che al contrario di quanto accaduto per via San Francesco Saverio non interviene nonostante sia al corrente della situazione. Queste fioriere ostruiscono il passaggio dei veicoli in una strada a doppio senso come questa e non voglio pensare in alcun modo che si stia cercando di privatizzare questa strada”. In realtà colui che ha deciso di piazzare i setti vasi in pietra potrebbe benissimo arretrarli al di là dei paletti in metallo, ma in questo caso oltre a dover pagare l’occupazione del suolo al Comune, andrebbe comunque ad ostruire il passaggio dei pedoni poiché le stesse fioriere si troverebbero in prossimità di un marciapiedi. “La soluzione più opportuna sarebbe quella di eliminarle completamente” ha continuato la nostra interlocutrice portavoce di un nutrito numero di residenti della zona. “Ormai la situazione è divenuta insostenibile – hanno affermato i residenti – perché non sappiamo più dove parcheggiare e non ci è concesso nemmeno di richiedere i pass per la zona a pagamento di corso Margherita nonostante siamo residenti in una parallela. Mai come in questo periodo abbiamo collezionato una numero così alto di multe”. C’è rabbia nelle parole di questi cittadini i quali hanno chiesto più volte di trovare rimedio a questa situazione e soprattutto attendono una risposta concreta dagli uffici competenti. Matteo Diamante 18 In Città giovedì 18 dicembre 2008 Pagelle a pagamento: accade nella scuola pubblica Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 900 Il caso denunciato da alcuni genitori. Per il dirigente scolastico un modo per garantire le necessità degli alunni. Tutto è comunque regolare e assolutamente volontario. Fino ad una decina di anni fa frequentare la scuola media inferiore non comportava il versamento di alcuna tassa. Gli unici “esborsi” erano dovuti all’acquisto di libri di testo e cancelleria. Attualmente non è proprio così visto che molte tra le scuole medie di Molfetta “propongono” alle famiglie degli alunni di versare un contributo economico per sopperire a spese di vario tipo come pagelle, fotocopie, libretti per le assenze e registri. A sollevare la questione nei giorni scorsi sono stati i genitori di alcuni alunni frequentanti la scuola media “San Domenico Savio”, puntando il dito proprio verso la direzione scolastica dell’istituto e gridando troppo presto al sopruso e all’ingiustizia. In realtà tutto questo avviene secondo una normativa ben precisa autorizzata dal Consiglio d’Istituto e prevista dall’autonomia scolastica entrata in vigore già da alcuni anni. “Mi sembra non proprio corretto – ha affermato il preside della “Savio” Francesco De Palma – credere che solo il nostro istituto proponga di versare questo contributo di 10 euro, in quanto ormai questa purtroppo è divenuta una prassi anche tra gli altri istituti scolastici della città, dove addirittura la somma si aggira anche intorno ai 15 euro”. Bene fa il dirigente scolastico della “Savio” a parlare di contributo poiché non può assolutamente essere definito come tassa. “Non ci è permesso di obbligare le famiglie degli alunni a versare tale somma – ha continuato Francesco De Palma – proprio perché obbligatoria non è”. La verità sta tutta nel fatto che la scuola pubblica viene sovvenzionata dal Governo sempre meno e gli stessi istituti stentano nel riuscire a trovare i fondi necessari per sopperire a spese che qualcuno definisce banali. Stampare pagelle, registri e libretti per le assenze sono costi tutt’altro che banali, considerando che per ogni istituto scolastico il Comune paga annualmente per il diritto allo studio la somma di 3 euro per alunno. Una cifra irrisoria e indubbiamente insufficiente per arginare costi di questo tipo. “Ai no- stri tempi – ha detto il preside – le pagelle venivano stampate in triplice copia, una per le famiglie, l’altra per la scuola e l’altra ancora per l’istituto scolastico che l’alunno avrebbe dovuto frequentare in seguito; lo Stato garantiva tranquillamente i costi delle pagelle”. Oggi invece tutto questo non avviene più e le scuole in base alle risorse economiche predisposte si regolano come meglio possono. Ebbene per un istituto come la “Savio” frequentato da poco più di 400 alunni, considerando i 3 euro ad alunno versati dal Comune, è facile capire come si può predisporre di una cifra che supera di poco i 1200 euro all’anno. Molto probabilmente, come ha riferito il dirigente scolastico della “Savio”, tra le altre scuole medie si tende ad inserire tale contributo economico volontario tra l’importo annuo riguardante l’assicurazione scolastica. Alla “Savio” invece questo è il primo anno che si scindono le due somme, in quanto inizialmente si pensava di riuscire a sopperire alle varie spese con fondi già esistenti. Alla fine questo non è avvenuto e tanto è bastato a scatenare la polemica di qualche genitore che, probabilmente, come tanti del resto, sono poco avvezzi a fare i conti con le numerose spese che la scuola pubblica deve affrontare per l’istruzione alle soglie del 2009. Matteo Diamante 20 In Città giovedì 18 dicembre 2008 Un libro per aiutare i bambini Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice Il 901 testo scritto da Gianna Sallustio donato raccogliere fondi da inviare in Guatemala. L’Associazione Socio Culturale “Logos” di Molfetta presieduta da Corrado de Gennaro, unitamente alla Sezione Arbitri di Calcio “Paolo Poli” di Molfetta presieduta da Antonio de Leo, ha deciso di affiancare l’iniziativa della scrittrice professoressa Gianna Sallustio (nella foto), che ha donato il suo testo intitolato Mojo… Mojo (Ed. Genesi, Torino, 2008), per raccogliere contributi, con offerta minima di dieci euro, destinati alla Casa-Famiglia “San Domenico Savio”, di Playa Grande (Guatemala), nella quale sono accolti e curati i minori abbandonati o sbandati che diventano facile preda di trafficanti di organi. L’iniziativa è autorizzata dal Centro Missionario di Villaverde in provincia di Vicenza. La fattiva operosità del missionario salesiano Padre Tiziano Sofia, con il quale la professoressa Sallustio ha lavorato in qualità di volontaria in Congo (2004-2005), è volta a raggiungere l’ampliamento della struttura che ospita i predetti mino- Avis: consegnati i riconoscimenti ai donatori Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 902 per Medaglie, distintivi e targhe assegnate ai volontari che si sono distinti per solidarietà. ri. Lo stesso missionario può essere interpellato sul numero del suo cellulare (339/17443052). Le offerte possono essere effettuate presso le sedi dell’Associazione “Logos” in via Luciano Manara, 16 (mercoledì e venerdì dalle ore 19,30 alle 21) e della Sezione Arbitri in via Palmiro Togliatti, presso il Palazzetto dello Sport (lunedì-martedì-giovedì dalle ore 19,30 alle 21). L’Avis di Molfetta sempre in prima linea per la solidarietà e per aiutare il prossimo. Una vera e propria missione svolta del tutto gratuitamente e in maniera disinteressata per tentare di alleviare le sofferenze di chi, per i più vari motivi, è costretto a ricorrere alle cure dei medici. “Donare sangue – lo ha ricordato Domenico Silvestri, presidente della sezione cittadina, nel corso della cerimonia di premiazione dei donatori – è un gesto importante per sé stessi e per il prossimo. Consente una verifica periodica del proprio stato di salute e nel contempo contribuisce a rendere migliore la vita di tanta gente”. La sezione molfettese, una delle più attive su tutto il territorio nazionale, conta attualmente alcune migliaia di soci che, grazie alla straordinaria collaborazione di tutto il personale del Centro Trasfusionale dell’Ospedale di Molfetta, contribuiscono a garantire le scorte di sangue necessarie per fronteggiare le richieste quotidiane ordinarie e straordinarie. Proprio per testimoniare l’impegno dei donatori e per ringraziarli simbolicamente del gesto compiuto, annualmente vengono consegnati i riconoscimenti a quanti si sono distinti per numero di donazioni effettuate nel corso della loro “vita da volontari”. Sono quindi state consegnate 106 medaglie di bronzo (8 donazioni), 72 d’argento (16 donazioni), 53 in argento dorato (24 donazioni), 30 d’oro (50 donazioni). Ed ancora 12 medaglie d’oro con rubino (75 donazioni). Inoltre a Michele Gadaleta, Anna Morrelli, Cosimo Paparella e Gianfranco Salvemini è stato consegnato il distintivo d’oro con smeraldo per 100 donazioni; a Michele de Gennaro, Caterina Pisani e Maria Pisani il distintivo d’oro con diamante per le 130 donazioni effettuate mentre una targa per le 150 donazioni è stata consegnata a Luigi Binetti, Enrico de Lillo, Sergio Sulpizio e a Luigi Campanale per aver raggiunto le 200 donazioni. Sport giovedì 18 dicembre 2008 La Nuova Virtus Basket Molfetta non riesce a sfatare la maledizione e domenica 14 dicembre colleziona l’ennesima sconfitta di questa stagione. Di fronte ad un avversario assolutamente abbordabile, l’Igea Sant’Antimo, il team biancoazzurro non sfrutta il fattore campo e al termine dei quaranta minuti di gioco abbandona il campo a testa bassa lasciando spazio ai festeggiamenti dei campani che disputando una gara accorata portano via l’intera posta in palio. Coach Sergio Carolillo schiera all’inizio del match un quintetto privo di Patrick Nanut ancora non completamente recuperato dall’infortunio e con Andrea Maggi, Lorenzo Di Marcantonio, Andrea Malamov, Lillo Leo e Milos Stjepovic. Partono subito forte gli ospiti che nei primi tre minuti di gara mettono a segno un parziale di 8 a 0. I primi due punti molfettesi arrivano dalla mano di Lillo Leo che sfrutta a dovere i due tiri liberi concessi dalla coppia arbitrale composta dai signori Roberto Biasini e Stefano Del Greco. Sempre Leo, dopo gli ulteriori due tiri liberi di Malamov e la tripla di capitan Andrea Maggi, mette la firma sul primo vantaggio molfettese con un canestro da due e un tiro libero aggiuntivo: 12-10 per i locali. Vantaggio subito ristabilito da Gatti che a meno di tre minuti dalla fine del primo quarto realizzava i suoi primi tre punti (alla fine della contesa sarebbero stati 22, miglior personale tra tutti gli uomini in campo). Coach Carolillo a quel punto mandava in campo Nanut e Mapelli per far rifiatare Brutta, bruttissima… Virtus Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice Sant’Antimo porta via dal “PalaPoli” due punti importantissimi. La Virtus è inguardabile. Coach Carolillo riconfermato ma la crisi è sempre più profonda. Stijepovic e Di Marcantonio. La frazione proseguiva sul binario dell’equilibrio e si concludeva sul pari 21. Nel secondo mini tempo niente di nuovo sotto i riflettori di un PalaPoli che, anche a causa dello sciopero del tifo organizzato, appariva più silenzioso che mai. Gara sempre giocata punto a punto e Molfetta che dava l’impressione di non riuscire a premere sull’acceleratore, sbagliando Week end calcistico amaro Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 904 Entrambe sconfitte le formazioni molfettesi. Il Bari Sport scavalcato in classifica dal Cellamare. Ultimo week end avaro di soddisfazioni per il Bari Sport ed il Milan Club, formazioni molfettesi impegnate nel campionato di Seconda Categoria. Per i biancorossi allenati da mister Angelo Germinario arriva la prima, dolorosa e immeritata sconfitta contro il Palo del Colle. Sul sintetico amico del “Benedetto Petrone”, Rodolfo Brattoli e compagni sono costretti a cedere agli ospiti (vittoriosi per 1 a 0) l’intera posta in palio. Una sconfitta che fa il paio con l’abbandono del primo posto in 903 classifica, conquistato ora dal Cellamare. Nulla di irreparabile e quindi si pensa già ai prossimi impegni di campionato. Anche il Milan Club allenato da Nico Mininni non sorride: nel derby con il Bisceglie la sconfitta arriva con il risultato di 2 a 0. Domenica 21 dicembre ultimo impegno per il 2008: al “Petrone” stracittadina tra le due formazioni molfettesi. Poi, alla ripresa del campionato, il Bari Sport ospiterà il Cellamare mentre il Milan Club sarà di scena a Trinitapoli. qualche tiro facile sotto le plance e non approfittando dell’avversario certamente alla portata. Di Marcantonio e Leo erano gli unici due tra le fila molfettesi che davano continuità alla loro prestazione, mentre dall’altra parte Colli e Gatti continuavano a pungere ed a restare in attesa di imprimere una svolta alla gara. Si andava così al riposo lungo sul punteggio di 41 a 39 per i padroni di casa. 21 Dopo l’intervallo il pubblico del PalaPoli attendeva di assistere ad uno spettacolo con ritmi più alti e magari più grintoso. Ed invece si andava avanti al “piccolo trotto” con la contesa che scorreva via senza particolari sussulti e senza che nessuna delle due compagini prevalesse sull’altra. Quando mancavano 4 minuti e 20 secondi al termine della terza frazione coach Carolillo decideva di mandare in campo Flavio Parrino, naturale sostituto di capitan Maggi. La gara scivolava via stancamente e allo scadere dei trenta minuti di gioco il tabellone segnava il punteggio di 58 a 57 per i padroni di casa. Nell’ultimo quarto, contrariamente a quanto avvenuto nelle ultime due gare, non si registrava il crollo degli uomini in biancoazzurro. Ma non c’era nemmeno da annotare l’allungo dei padroni di casa sugli ospiti che, tranquillamente, badavano a controllare l’avversario in attesa di assestare il colpo del ko. A trenta secondi dalla fine, sul risultato di 72 pari e con Molfetta in possesso palla, si consumava la “tragedia sportiva”. La Virtus perdeva palla in attacco, Colli realizzava il 74 a 72 quando mancavano 11 secondi e il match era praticamente archiviato. C’era solo da mettere a referto gli ultimi tre punti ospiti “firmati” da Simone Gatti. Finale 72 a 75 e nuova settimana di “passione” per i molfettesi. Domenica i biancoazzurri saranno di scena a Matera (il 4 gennaio ospiteranno il Fossombrone) e giocheranno contro l’ex Francesco Longobardi. Una gara difficile quella nella città dei Sassi e con un’unica certezza: in panca siederà ancora, riconfermatissimo, coach Sergio Carolillo. Un Real a ritmo di tango Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 905 Surclassato il Ruvo nel derby al PalaPoli. Un Real con l’accento “argentino” surclassa nel derby casalingo contro il Ruvo gli ospiti e fa sentire sempre più il fiato sul collo alla capolista Castellana. Nell’incontro di sabato 13 dicembre i ragazzi del duo presidenziale Mele-Metta rifilano all’avversario di turno cinque reti subendone solo una per giunta per un incidente in fase difensiva. I calcettisti molfettesi, che avevano iniziato in ombra la stagione, brillano ora di luce propria e l’innesto degli argentini Paglia (foto) e Marengo Gonzalo ha fatto lievitare la qualità del gruppo. Sabato 20 è in programma l’incontro in casa del fanalino di coda Sava. Poi per la prima del 2009, il 10 big match nella città delle Grotte contro la battistrada. 22 Sport Un pareggio d’emergenza per l’Hockey Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 906 giovedì 18 dicembre 2008 Il tennistavolo regala soddisfazioni Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 907 In terra emiliana i pattinatori molfettesi impattano contro Le compagni molfettesi proseguono a buoni ritmi nei il La Mela. Sabato a Molfetta derby contro il Matera. rispettivi campionati. Con una formazione che definire di “emergenza” sarebbe eufemistico, l’Hockey Club Goccia di Sole Molfetta, centra un pareggio in terra Emiliana al cospetto del La Mela Montale. La squadra di mister Vianna deve fare di necessità virtù schierando una formazione priva di Azzollini, Cirilli, Persia e de Robertis fermi ai box per problemi fisici di varia natura. In un altro momento della storia della compagine hockeistica molfettese una situazione del genere sarebbe stato ovvio preludio della sconfitta, invece il “nuovo” Hockey Club del presidente Massimo de Palma dimostra di avere carattere e forse recrimina un po’ per non essere riuscito a centrare la vittoria. In Emilia le due reti biancorosse portano la firma dell’argentino David Vianna capace nel giro di cinque minuti (al 12esimo ed al 17esimo del primo tempo) di insaccare la pallina per la gioia dei compagni di squadra. I padroni di casa, che vivono un momento positivo della stagione, riescono a rientrare in gara prima della fine del tempo e poi a centrare il pareggio nella ripresa. Dopo il 2 a 2 i molfettesi hanno anche tentato di rifarsi avanti ma un po’ per sfortuna, un po’ per stanchezza, un po’ a causa delle continue interruzioni arbitrali (a farne le spese anche Piscitelli e Vianna espulsi) il pareggio è rimasto il risultato finale che ha comunque consentito di aggiungere un punto alla classifica e di allungare la serie di gare senza sconfitte. Sabato 20 dicembre (inizio alle 20.45) si torna sulle mattonelle del “don Sturzo” di Molfetta per una classica del campionato. A Molfetta arriva infatti il Matera dell’ex Gianni Massari: un derby del sud che capitan Agrimi e compagni hanno tutta l’intenzione di vincere per chiudere in bellezza il 2008 e per prepararsi alla prima uscita del 2009, il 10 gennaio, ancora in casa, contro il Follonica ultimo in classifica e già battuto all’andata per 6 a 4. Prosegue la stagione sportiva delle società pongistiche molfettesi. Sia in campo maschile che in quello femminile i nostri rappresentanti continuano a farsi valere dai massimi campionati nazionali sino ai tornei organizzati in ambito regionale. Nel campionato maschile di Serie A2, il CTT Molfetta allenato da mister Alfonso la Ghezza (che scende in campo anche come giocatore) difende l’attuale terzo posto in classifica a quota 10 punti e alle spalle della capolista Carrara (16) e dell’ASD Marcozzi (14). E proprio il Carrara è stato l’ultimo avversario dei molfettesi in campo, oltre che con la Ghezza, anche con Marco de Tullio e Cheng Siyuan (nella foto). Di fronte ai temibili e forti avversari i molfettesi hanno potuto poco e si sono arresi con il risultato di 5 a 3. Il 24 gennaio, alla ripresa del campionato, il CTT affronterà in casa il Perugia per continuare a difendere un terzo posto di assoluto valore. Terzo posto che dovrà mantenere anche il TT Inottica Regione Puglia, impegnato nel campionato di Serie A1 fem- minile. Le cinesi Wang Yu, Tian Jing e Han You, allenate da Giuseppe del Rosso, corrono a quota 9 punti dietro Sterilgarda Castelgoffredo (14) e Sandonatese (12). Nell’ultima uscita del 2008 le “molfettesi” si sono imposte sul Trieste con il risultato di 4 a 2 nonostante la doppia sconfitta a tavolino per la forte Wang Yu rimasta ferma a causa di un infortunio al gomito. Si tornerà in campo il 30 gennaio a Milano contro la Sandonatese. Sport giovedì 18 dicembre 2008 L’Azzurra sembra aver ritrovato la grinta Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 908 Battuto il Sarno al tie-break. Sabato si gioca a Tuglie poi nella prima del 2009 in campo ad Ostuni. Bissano la vittoria contro il Montescaglioso le ragazze dell’Azzurra Volley Molfetta. Nell’incontro casalingo di sabato 13 dicembre capitan Francioso e Compagne hanno la meglio sull’ostica formazione campana del Sarno. Alla fine della contesa le due formazioni in campo si dividono al posta in palio al termine del tie-break: due punti rimangono a Molfetta, uno prende la via di Sarno. Un risultato importante e certamente prestigioso colto contro una formazione che viaggia in classifica a 21 punti, nove in più delle molfettesi e che, se non ci avesse messo lo zampino l’arbitro, avrebbe potuto essere ancora più rotondo. Nel primo set Marasco è incisiva da posto due e Testini più a suo agio di banda risulta più presente del solito. La squadra gioca bene tatticamente e i muri di una Racanati in gran spolvero e recuperata a pieno dopo il brutto periodo post infortunio contribuiscono a chiudere il set sul 25 a 22. Anche il secondo set è degno palcoscenico per il gioco delle locali. Le insidiose battute molfettesi mettono in grossa difficoltà la ricezione ospite: Fortunato è precisa nelle posizioni di difesa, d’Elia contrattacca spesso e bene con Di Bucchianico e Racanati e Sarno è annichilita. L’Azzurra è a tratti straripante e perfetta nell’esecuzione di tutti i fondamentali. Alla fine è 25 a 17 per le molfettesi. La doccia fredda arriva nella terza frazione quando, dopo un set giocato sui binari dell’equilibrio, l’Azzurra sul 24 a 22 ha la possibilità di chiudere set e match. Marasco mette palla a terra lungo linea ma l’arbitro, tra l’incredulità generale, la giudica fuori. Ai vantaggi la spunta Sarno che, da squadra esperta, sfrutta il momento di sbandamento delle padrone di casa e si aggiudica anche la quarta frazione con il risultato di 23 a 25. Sul “rettilineo finale” però le ragazze di Annagrazia Matera non si disuniscono e con grinta conquistano il set chiudendolo sul 15 a 13. Sabato 20 dicembre ancora un appuntamento difficile a Tuglie poi alla ripresa le Molfettesi faranno visita all’Ostuni ultimo della classe. La Pallavolo torna da Chieti con un solo punto Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 909 I ragazzi di mister Vito Avellis, sotto di due set, non riescono a ribaltare completamente l’andamento della gara. Rischia grosso la Pallavolo Molfetta che a Chieti, trovatasi sotto per due set a zero, riesce a ristabilire i conti ma non a vincere la partita. A differenza delle trasferte di Terni e Spoleto, sono i molfettesi a cambiare marcia. Spinti dalla grande performance di Kunda, De Mori e Ripa, i biancorossi tornano con carattere ed energia nel match, aggiudicandosi terzo e quarto set, rispettivamente per 25-17 e 25-23. Gli uomini di Avellis soffrono le sortite di un grande Cetrullo, opposto dei padroni di casa, ben coadiuvato dal solito Piccioni e da Figliolia. Poi nel terzo set la svolta: Figliolia esce per infortunio, ma chi lo sostituisce, De Leo, non ha la stessa pericolosità. La Pallavolo, al contempo, migliora e trova nei due centrali, in Bonati e Kunda le proprie armi migliori. Bruno gioca bene in ricezione, e tutto sembra girare nella direzione giusta. Il quarto set è bellissimo, giocato punto a punto, e quando i molfettesi se lo aggiudicano, la sensazione è che la rimonta possa essere conclusa alla grande. Il tie-break, però, arride agli abruzzesi di Di Pinto, che, seppur ai vantaggi (16-14), portano a casa i due punti. Una conclusione sfortunata, proprio come sfortunata è stata la direzione arbitrale, le cui scelte spesso hanno fatto discutere. Per la Pallavolo Molfetta un punto, la sensazione che, senza quella partenza a vuoto, le cose sarebbero andate diversamente, ma la certezza di poter ancora dire la sua, lottando partita dopo partita. Domenica prossima a Molfetta arriva l’Ostia poi il 3 gennaio ancora in casa contro il Marcianise. Non prima però, il 23 dicembre, di aver preso parte al concentramento per gli ottavi ed i quarti di Coppa Italia che si svolgerà proprio a Molfetta. HOCKEY 23 BASKET Serie A2 Serie A dilettanti Sarzana Montebello Thiene Correggio MOLFETTA Modena Matera Sandrigo Lodi Follonica 30 29 26 25 24 15 10 6 4 1 Latina Ferentino Siena Osimo Ostuni Potenza Trapani Fossombrone Palestrina Sant’Antimo Barcellona Matera MOLFETTA Firenze 18 18 14 14 12 12 10 10 10 10 6 6 4 4 PALLAVOLO Serie B1 Maschile Sora Gela Spoleto Bari MOLFETTA Terlizzi Terni Chieti Brolo Ostia Fasano Marcianise Squinzano Avellino Galatina Foggia Serie B2 Femminile 31 31 26 24 23 21 20 18 16 15 15 12 12 8 8 8 Matera Trani Taranto Salerno Tuglie Scafati Sarno Benevento Sala Consilina Potenza Battipaglia MOLFETTA Nojaturi Aversa Montescaglioso Ostuni CALCIO A5 CALCIO Serie C1 Castellana R. MOLFETTA Giovinazzo R. Mola Fasano Pellegrino Sammichele Modugno Ruvo Cerignola V. Mola Spinazzola Noci Brindisi Altamura Sava 32 30 27 27 25 23 21 19 18 16 13 12 10 8 6 1 Seconda categoria 32 31 28 28 25 25 24 23 22 19 19 18 13 8 5 4 Cellamare BARI SPORT Palo del Colle Conversano Bisceglie Bitritto Trinitapoli MILAN CLUB Adelfia E. Triggiano Capurso Altamura A. Triggiano Mola Trani Cerignola 33 32 30 26 23 21 19 17 17 14 13 12 11 7 5 3 24 Offro Lavoro giovedì 18 dicembre 2008 800 posti nell’Aereonautica Militare Italiana Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice Arriva un’occasione per chi vuole entrare a far parte dell’Aereonautica Militare Italiana. È indetto, infatti, per l’anno 2009 un bando di arruolamento per complessivi 800 volontari in ferma prefissata di un anno nell’Aeronautica Militare ripartito nei seguenti due blocchi di reclutamento, presso reparti ubicati in varie arie geografiche italiane. 1° BLOCCO, con prevista incorporazione nel mese di maggio 2009, posti n. 400. La domanda di partecipazione può essere presentata fino al 12 gennaio 2009, per i nati dal 12 gennaio 1984 al 12 gennaio 1991, estremi compresi. 2° BLOCCO, con prevista incorporazione nel mese di dicembre 2009, posti n. 400. La domanda di partecipazione può essere presentata dal 2 maggio 2009 al 20 luglio 2009, per i nati dal 20 luglio 1984 al 20 luglio 1991, estremi compresi; Requisiti per l’arruolamento Per ciascun blocco, possono partecipare all’arruolamento, coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti: cittadinanza italiana; età compresa tra il compimento del 18° anno ed il compimento del 25° anno; statura minima di metri 1,65 per i candidati di sesso maschile, di metri 1,61 per le candidate di sesso femminile; godimento dei diritti civili e politici; diploma di istruzione secondaria di primo grado (scuola media inferiore). L’ammissione all’arruolamento dei candidati che abbiano conseguito un titolo d’istruzione all’estero, è subordinata alla presentazione della dichiarazione di equipollenza rilasciata da un provveditorato agli studi a loro scelta, che dovrà essere prodotta all’atto della presentazione della domanda con riportato il giudizio sintetico (sufficiente, buono, distinto e ottimo); assenza di sentenze/decreti penali di condanna per delitti non colposi, procedimenti disciplinari conclusi con il licenziamento dal lavoro alle dipendenze di pubbliche amministrazioni, di provvedimenti di proscioglimento da precedenti arruolamenti nelle Forze Ar- 910 mate, ad esclusione dei proscioglimenti a domanda o per inidoneità psico-fisica; idoneità fisio-psico-attitudinale per l’impiego nelle Forze Armate in qualità di volontario in ferma prefissata di un anno; non essere stato ammesso al servizio civile in qualità di obiettore di coscienza, eccetto il caso di successiva rinuncia, ovvero non avere assolto agli obblighi di leva quale obiettore di coscienza; non essere in servizio anche se raffermato/trattenuto, quale volontario nelle Forze Armate, alla data ultima di presentazione delle domande di partecipazione del blocco di riferimento. Tutti i requisiti sopra indicati devono essere posseduti alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande di partecipazione all’arruolamento per ciascun blocco e mantenuti fino alla data di effettiva incorporazione, fatta eccezione per quello dell’età, pena l’esclusione dall’arruolamento stesso. Le domande, indicanti la preferenza all’arruolamento per il 1° blocco, inviate a mezzo posta, entro i termini previsti e pervenute dieci giorni oltre il termine stabilito per lo stesso blocco, saranno ritenute valide per l’arruolamento al 2° blocco. Alla domanda devono essere allegati: copia fotostatica fronte retro, leggibile, di un documento di riconoscimento in corso di validità, munito di fotografia, rilasciato da Amministrazioni dello Stato. La mancata o difforme presentazione del suddetto documento secondo le modalità precedentemente indicate, comporta l’esclusione dall’arruolamento da parte della Direzione per l’Impiego del Personale Militare dell’Aeronautica (D.I.P.M.A.); copia fotostatica del codice fiscale. La domanda deve essere indirizzata alla D.I.P.M.A. – 5° Ufficio – 1ª Sezione – casella postale n. 4232 – Via Taranto n° 11 - 00182 – ROMA e spedita, alla stessa D.I.P.M.A. a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, entro i termini di scadenza di presentazione fissati per ciascuno dei due blocchi, indicati nell’ articolo 1, punto 1. A tal fine farà fede il timbro e data dell’ Ufficio postale accettante. Attenzione: questo articolo costituisce uno stralcio del bando. Per una esaustiva lettura dello stesso e per reperire la domanda consultate il sito: www.aeronautica.difesa. it, ciccando poi sul link “entra in AM” posizionato in alto alla pagina scegliendo il successivo link “concorsi”. La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza. La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature. Franklin Delano Roosevelt Il fatto.net ha selezionato per voi dai motori di ricerca alcuni annunci di lavoro. Alcuni annunci saranno ripetuti ma vale sempre la pena consultarli tutti. Negli annunci diretti troverete gli annunci fatti direttamente alla nostra redazione. Il servizio di annunci è totalmente gratuito e la radazione non si assume alcuna responsabilità circa la bontà delle inserzioni. Per maggiori informazioni e aggiornamenti consultate il sito www.ilfatto.net nell’area OFFRO LAVORO. ANNUNCI DIRETTI Elianto srl ricerca per il proprio call center in Molfetta, OPERATORI/TRICI TELEFONICHE, per la vendita dei propri prodotti. Si offre Contratto a Progetto, formazione professionale, ambiente giovane e dinamico e possibilità di assunzione a tempo indeterminato. 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Fonte: Impresa lavoro Per inserire un’offerta di lavoro basta inviare il testo con l’inserzione alla nostra e-mail: [email protected] Un anno con Voi giovedì 18 dicembre 2008 25 Un anno con Voi In tanti hanno inviato al nostro periodico gli auguri in occasione del primo compleanno. Tra questi l’avvocato Bartolomeo Morgese, l’avvocato Giulio Calvani (direttore responsabile de “l’altra Molfetta”), Giuseppe Pansini (nella foto), giornalista e presidente dell’Associazione Culturale “Leonardo Azzarita”. “Carissimi amici de ‘il Fatto’ innanzitutto, buon compleanno. L’augurio, oltre che al direttore, il bravo Corrado Germinario, va anche all’editore Giulio Cosentino che ha il merito di aver avviato un’iniziativa imprenditoriale, di grande respiro per il nostro territorio. Voglio ricordare, che proprio la città di Molfetta sta vivendo un momento davvero importante in ambito economico e sociale e l’avvio di questa iniziativa non può non integrarsi con questo. Il merito de ‘il Fatto’ è quello di aver trasformato l’idea errata che esisteva ed esiste ancora, che il giornalismo locale, deve essere ‘volontariato’. Una idea errata che ha portato molti organi di informazione, in questi anni, a non crescere mai, a rimanere sempre iniziative frutto dell’impegno più o meno costante, nel tempo libero di pochi e poi, purtroppo destinate a scomparire. Invece, ‘il Fatto’ ha per così dire, inaugurato una nuova stagione, quella del giornalismo che diventa professione, che si confronta con l’idea che le cose, vanno fatte con impegno e costanza. E poi, mi piace sottolineare l’impegno anche sociale del vostro giornale. Ho apprezzato le diverse iniziative con l’obiettivo di ‘smuovere’ la città che spesso dorme e non reagisce, come la petizione per riaprire il caso del Francesco Padre o l’idea di lanciare un fumetto ‘made in Molfetta’ o ancora, quella di avviare un dibattito sulla possibilità di organizzare concerti qui nel PalaPoli ed altro ancora. E poi, l’apprezzamento per aver portato molto spesso le immagini di Molfetta in ambito nazionale, merito di una tv web che comincia a raccogliere i suoi frutti. Le numerose iniziative anche nella città, sono sintomo di una scelta redazionale precisa, ossia non soltanto raccontare ma anche essere protagonisti della vita cittadina, rendendo il lettore consapevole di essere all’interno di una città che è viva, che promuove e che riflette. Dunque, un grande in bocca al lupo a tutti, e come diceva Leonardo Azzarita, ‘più organi di informazione ci sono, tanto più aumentano le voci e dunque, la democrazia’ e questa non è certo poca cosa. Ad malora….”. Giuseppe Pansini ****** A nome dei Soci del Leo Club Puglia, sono lieto di inoltrarLe i nostri più sinceri auguri per il primo compleanno de ‘il Fatto’. Rivista che acquista sempre più visibilità per i suoi contenuti, per la sua grafia e per l'ottimo lavoro redazionale. Ci stringiamo insieme a Voi per ****** brindare a questo primo anno, il primo “Tanti auguri. Il Vostro giornale e il di una lunga serie. vostro sito sono sicuramente il miglior Giuseppe Celeste risultato di professionalità e serietà in Presidente Distretto Leo “Apulia” quello che fate. E fate molto. Non siete solo ‘fredda cronaca’ ma anche critica ****** costruttiva e apartitica: chi altro a Mol- Gentilissimo Direttore, fetta lo è? Sicuramente ci sarà un secon- l’occasione mi è graditissima per fare do anno, un terzo e così via, dove sicu- gli auguri a Lei, all’editore Giulio Coramente sarete il giornale... più amato sentino, al video operatore Pasquale dai molfettesi. Auguri ancora a tutta la Sasanelli ed a tutti i collaboratori del Redazione de‘il Fatto’” giornale. Approfitto, inoltre, per anBartolomeo Morgese nunciare confidenzialmente che al termine dell’anno in corso cesserà il mio ****** incarico in Molfetta per altro impiego Dopo 365 giorni di attività parlano i in Bari. Ringrazio, pertanto, per la colnumeri di una scalata a dir poco invi- laborazione che si è instaurata con “il diabile. Avete cambiato il modo di ac- Fatto” ed i suoi responsabili: grazie a cedere all’informazione della città di voi è possibile tenere informati i cittaMolfetta con un pratico free-press, con dini di quanto avviene, anche di quanto una web-tv e con la possibilità di aprir- le Forze dell’Ordine fanno in loro tuvi ai contenuti dei lettori. Una vera e tela. Alla Sua redazione ed all’Editore, propria evoluzione dell’informazione in occasione dell’appena trascorso 1° in un contesto in cui i giornalisti, quelli compleanno, auguro di mantenere viva che sono sempre in prima linea contro la presenza tra la gente, l’entusiasmo e le ingiustizie, vivono tra mille difficol- la professionalità necessari al raggiuntà ambientali e professionali. Rinnovo gimento di traguardi meritati e sempre i miei più fervidi auguri per il vostro più prestigiosi. primo anno di vita! Ten. Giuseppe Romanazzi Nicola Miccione (giovinazzolive.it) Comandante Tenenza GdF Molfetta 26 Rubriche giovedì 18 dicembre 2008 www.ilfatto.net FACILE DIFFICILE SOLUZIONI Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 “sottogriglie”, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9 e, pertanto, senza ripetizioni. Fonte:(it.wikipedia.org) IL FATTO è disponibile in questi esercizi ogni 15 giorni, puntuale come sempre il giovedì. Caffè Duomo Bar Universo Bar Fenice Bar Mixer Bar Stazione Pasticceria Mezzina Bar Fantasy Bar Davis Sotto Coperta Bar Miramare Coffee Room Cin Cin Bar Bettie Page Off Street Blanc la nuit Beatles Pub Swing Pub Grease Place Blanc Cafè Agip via Terlizzi Esso via Terlizzi API zona industriale Q8 zona industriale ESSO via Bisceglie Caffé Metropolis Silver Café Madogas via Terlizzi Trovi il fumetto “Mr. Villain”, al costo di 5 euro, nelle seguenti edicole: “Parisi”, via Immacolata 40 “Si volta pagina” di Tattoli Mauro, via Fornari 150 “Edicola Cartoleria” Giovanni de Palma, via Bari 1/A “Gigotti Giovanni”, via Bari 74 “Edicola RossoBlu”, via Margherita di Savoia 1 “Caputo Lucrezia”, via San Fracesco D’Assisi 55 “Grosso Adalgisa”, via Don Pietro Pappagallo “L’Altra Edicola” di De Candia Cosimo Damiano, via Achille Salvucci angolo via Terlizzi “Marianna Andrula”, via Baccarini 67 “Fumetteria Edicola” di Spadavecchia Enrico Nicola, via Tenente Fiorino, 70/c Rubriche giovedì 18 dicembre 2008 27 Tortiera di cime di rapa Ingredienti per 4 persone • • • • • • • 1 kg di cime di rapa; 200 gr di scamorza affumicata; 400 gr di pomodori maturi e sodi; 3 uova; 2 cucchiai di grana grattugiato; 3 cucchiai di olio d’oliva extravergine; sale e pepe qb. Procedimento Eliminare i gambi e le foglie più dure, tenendo solo le cimette e le foglioline più tenere, lavarle, farle scottare in acqua salata in ebollizione; scolarle bene e tagliarle a pezzetti. Privare la scamorza della pellicina e tagliarla a fette sottili. Far scottare i pomodori nell’acqua in ebollizione; privarli della buccia, dei semi e tagliare la polpa a filetti oppure a dadini. Spennellare d’olio una pirofila, distribuirvi metà delle cime di rapa, adagiarvi sopra metà delle fette di scamorza e, sopra a queste, una parte di filetti di pomodoro; ripetere l’operazione con gli ingredienti rimasti. In una ciotola battere leggermente le uova con il formaggio grana e un pizzico di sale e pepe e versare il composto sopra gli ingredienti nella pirofila. Irrorare con l’olio rimasto e porre in forno preriscaldato a 180 gradi per 20-30 minuti circa, finché la superficie avrà assunto un bel colore dorato. Servire la tortiera di cime di rapa calda o tiepida. Chef: Sergio Cantatore I CONSIGLI DELLO ZODIACO ARIETE Non c’è più tempo per i ripensamenti. Quel che è fatto è fatto. Avete operato scelte che hanno portato a conseguenze a cui non avevate pensato. Adesso non resta che assumervi le vostre responsabilità senza sottrarvi agli impegni assunti. E poi come si dice: anno nuovo vita nuova. TORO Forse sarebbe il caso di mettervi a dieta. Avete esagerato un po’ e prima della maratona a tavola di fine anno conviene ritrovare il peso forma. Se proprio non ci riuscite, provate almeno a fare piccole rinunce. Forse con l’aiuto di qualche esercizio fisico tutto diventerà più semplice. GEMELLI Evitate gli scontri con i colleghi e con gli amici. Concentratevi su quello che vi aspetta nelle prossime settimane. A proposito non riducetevi all’ultimo minuto per i regali di Natale. Siate compresivi con la persona che amate. Forse è irritabile perché voi la trascurate. CANCRO Qualche volta esagerate davvero. Imparate a controllare le parole e il vostro atteggiamento che rischia di rovinare un’amicizia che durava da tempo e proprio a ridosso delle feste di fine anno. Che tragedia! Perché non provate a parlare di quel problema con calma. Tutto si supererà. LEONE Ascoltate i consigli delle persone che vi vogliono bene. Non fa male lasciarsi andare ogni tanto e poi la mamma è sempre la mamma. Sorprese intriganti per chi è alla ricerca della persona giusta. Qualche tensione sul lavoro. Attenti ai raffreddori di stagione. VERGINE In amore ciò che vi sembra irraggiungibile è a portata di mano. Fatevi avanti, le parole e il fascino non vi mancano. Quello che serve adesso è il coraggio. Si sa, in amore vincono gli audaci e voi state tentennando da un po’ troppo. Coraggio, magari sotto il vischio… BILANCIA È vero, le vostre finanze hanno conosciuto tempi migliori. Per questo conviene evitare spese inutili. In ambito lavorativo il vostro impegno quotidiano sta per dare i suoi frutti. Sappiate approfittarne. Sul versante affettivo non abbiate timori. È solo una burrasca passeggera. SCORPIONE Le stelle sono con voi. Brillanti e creativi come non mai in ambito professionale, affettivo, nei rapporti di coppia, perfino nello studio. È il momento giusto per osare con quella persona che tanto vi sta a cuore e che vi fa luccicare gli occhi. Non siate timidi. SAGITTARIO Troppe emozioni in una volta. Tutto sarebbe a posto se foste capaci di dosare il vostro entusiasmo e di tenete a freno il vostro temperamento. Con quella linguaccia rischiate di dire cose terribili. Qualcuno vicino a voi ha bisogno delle vostre attenzioni. CAPRICORNO Attenti ai colpi di testa e alle emozioni. Per qualcuno potrebbe esserci un ritorno di fiamma ma non lasciatevi travolgere. Siate razionali. Disguidi e malintesi all’orizzonte. Colpa della vostra testardaggine e della vostra attitudine a perdere la calma. Ricordatevi, siamo a Natale. ACQUARIO Pensate al futuro con ottimismo. Qualcuno finalmente si è accorto di quanto valete e questo potrà portarvi lontano. Il successo è alle porte ma non montatevi la testa. Ascoltate i consigli di chi vi è vicino e che mai farebbe qualcosa per mettervi in difficoltà. PESCI Finalmente siete riusciti a mettere fine ad una situazione che si trascinava da tempo e che vi stava logorando giorno dopo giorno. Ci sono nuove amicizie dietro l’angolo. Piccolo viaggio in vista a ridosso delle festività di fine anno. Lasciatevi tentare. www.ilfatto.net IL FATTO Quindicinale gratuito di informazione EDITORE Activa S.r.l. con unico socio PRESIDENTE Giulio Cosentino | cell. 334.1758150 DIRETTORE RESPONSABILE Corrado Germinario Collaboratori Matteo Diamante, Lella Salvemini, Marco Spadavecchia. Registrato presso il Tribunale di Trani aut. del 19 ottobre 2007 n. 17/07 REDAZIONE Via degli Antichi Pastifici, Zona Artigianale A/8 Molfetta [email protected] PROGETTO GRAFICO Vincenzo de Pinto IMPAGINAZIONE NELLOPOLI.com | HIDESIGN.it STAMPA Tipografia Sedit Srl Servizi Editoriali Via delle Orchidee 1 | Modugno CONCES. DELLA PUBBLICITA’ Ufficio Commerciale tel. 334.17.58.150