MENSILE A CURA DELLA CHIESA CRISTIANA EVANGELICA DI BOLLATE. PUBBLICAZIONE A CARATTERE INTERNO. ANNO V - NUMERO LXVI - NOVEMBRE
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Attacchi di Panico
Fin dai tempi dell’ antica Grecia il panico è stato descritto come un disturbo che
provocava paure irragionevoli in soggetti sani di mente.
La parola “panico” deriva dal nome di Pan, una divinità della mitologia greca che
induceva un improvviso ed intenso stato di terrore nei viandanti.
Sconfitti dal gigante “paura”?
Oggi, insieme all’ansia, l’attacco di panico è una delle patologie emergenti più
diffuse soprattutto tra i giovani. Freud stesso lo definiva: “Una pazza malattia, la più
pazza che la più sbrigliata fantasia psichiatrica potesse inventare”.
L’attacco di panico o “disturbo di panico” - DP (una volta conosciuto come DAP
ovvero disturbo da attacchi di panico) - è un serio problema di ansia che colpisce circa
una persona su 75.
Di solito appare durante l’adolescenza o la prima età adulta e, Continua a Pag.6
ALL’INTERNO...
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IL CAMMINO CRISTIANO
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PAGINA 1
CRONACA LOCALE...
a cura di Ester
Evangelizzazioni a Limbiate
Nelle giornate dell’ 1, 8 e 15 ottobre sono
state organizzate delle evangelizzazioni all'aperto che si sono svolte presso alcune piazze di
Limbiate. Durante queste giornate hanno collaborato alcuni fratelli e sorelle cantando diversi
cantici evangelistici che avevano come obiettivo
quello di trasmettere il messaggio dell'amore di
Gesù, il suo sacrificio e la salvezza. Ci sono stati
anche molti fratelli, sempre della nostra comunità, che hanno dato la loro testimonianza personale raccontando come hanno conosciuto Gesù e
come Egli stesso ha saputo trasformare le loro
vite.
Attraverso queste testimonianze e la
predicazione della Parola di Dio molte persone
hanno potuto constatare che Gesù è vivente e
che realmente può cambiare la vita di quanti,
con sincerità e fiducia, si accostano a Lui.
Ringraziamo il Signore perché durante
queste giornate di evangelizzazione abbiamo
visto dell'interesse da parte di persone che prima d'ora non conoscevano l'evangelo, e grazie
a Dio molti di questi si fermavano per ascoltare
le testimonianze e il messaggio della Parola di
Dio.
Sappiamo che è importante far si che
molti vengano a conoscenza dell'evangelo e che
possano conoscere Gesù personalmente, e
perciò è buono che ognuno di noi si disponga per
permettere che l'opera di Dio vada avanti. Che
ognuno di noi possa sentire il peso di parlare di
Gesù agli altri affinchè l'evangelo si diffonda in
tutto il mondo.
Ester Motolese
IL CAMMINO CRISTIANO
PAGINA 2
CRONACA LOCALE...
a cura di Ester
Partita Amichevole
Kades
vs
Bollate
Sabato 8 ottobre, come giovani della nostra comunità, abbiamo avuto la possibilità di far visita al centro Kades per disputare una partita di calcetto, su invito del fratello
Gioele Puopolo, che sta lavorando
per l’opera insieme ad altri fratelli
volontari e specializzati.
Dopo la partita, abbiamo
potuto ascoltare la testimonianza
di un ragazzo che sta finendo il
percorso proposto dal centro e che
sta facendo delle sincere esperienze con Dio, a dimostrazione di
come il Signore si usa in modo
meraviglioso dei fratelli che si
lasciano guidare da Lui per questo
servizio molto importante e necessario negli ultimi tempi.
A cena, ci siamo disposti su un tavolo: da un lato noi di Bollate, dall’altro i giovani del Kades che, come soliti fare prima di pregare, hanno letto un versetto della Bibbia
che quella sera era questo: “Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che
cosa mangerete o di cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vestirete. Non è la vita
più del nutrimento, e il corpo più del vestito?” (Matteo 6:25).
Parlando con queste persone abbiamo costatato come queste parole siano così
vere: se noi ci affidiamo a Lui con tutto il cuore, non saremo più in ansia perché Egli ci
darà ogni cosa necessaria per la nostra vita, anzi, nella Sua immensa grazia, abbonderà
nel darci benedizioni e godremo giorno per giorno del Suo meraviglioso amore per noi
che ci ha mostrato dando il Suo unigenito figlio a morire sulla croce, liberandoci dalla
schiavitù del peccato.
Ancora una volta abbiamo avuto la dimostrazione che “… Dio ha tanto amato il mondo, che ha
dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna” (Giovanni
3:16): il Signore è venuto per tutti, indipendentemente da ciò che abbiamo fatto della nostra vita, e ci offre il
Suo perdono e la Sua grazia per poter godere della Sua presenza un giorno nel cielo.
Fratelli preghiamo perché quest’opera, che viene portata avanti, possa prosperare per dare la gloria a
Lui che ne è degno e possa avvicinare nuove anime all’Evangelo.
Mattia Bertaggia
IL CAMMINO CRISTIANO
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LINEAMENTI DOTTRINALI
a cura di Luciano
LA DIVINITÀ
DEL SIGNORE GESÙ
"Crediamo nella sua vita senza peccato, nei suoi miracoli, nella sua morte vicaria,
come “prezzo di riscatto” per tutti gli uomini, nella sua risurrezione,
nella sua ascensione alla destra del padre, quale unico mediatore,
nel suo personale ed imminente ritorno per i redenti e poi sulla terra in potenza e gloria
per stabilire il Suo regno" (I Pietro 2:22; II Corinzi 5:21; Atti 2:22; I Pietro 3:18;
I Timoteo 2:5, 6; Romani 1:4; 2:24; I Corinzi 15:4; Atti 1:9-11; Giovanni 14:1-3;
I Corinzi 15:25)”
Il Signore Gesù Cristo è l'eterno "Figlio di Dio". Le Sacre Scritture dichiarano:
a. La Sua vita immacolata. Egli infatti è "santo, innocente, immacolato, separato dai
peccatori... Egli che non commise peccato e nella cui bocca non fu trovata alcuna frode".
b. I Suoi miracoli. "Iddio lo ha unto di Spirito Santo e di potenza; egli è andato attorno
facendo del bene, e guarendo tutti coloro che erano sotto il dominio del diavolo".
c. La Sua morte vicaria sulla croce, cioè che Egli ha preso il posto di noi peccatori.
"Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture" , "Colui che non ha co-
IL CAMMINO CRISTIANO
PAGINA 4
LINEAMENTI DOTTRINALI
a cura di Luciano
nosciuto peccato, Egli (Dio) lo ha fatto essere peccato per noi, affinché noi diventassimo
giustizia di Dio in lui" . Il Suo sacrificio espiatorio ha valore, senza alcuna distinzione
per tutti gli uomini.
d. La Sua risurrezione corporale dai morti. Cristo "dopo ch'ebbe sofferto, si presentò
vivente con molte prove" agli Apostoli che aveva scelto "facendosi vedere da loro per
quaranta giorni e ragionando delle cose relative al regno di Dio".
e. La Sua ascensione ed esaltazione alla destra di Dio. "Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si
pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto la terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre".
f. Il Suo imminente ritorno. Infatti Gesù ha promesso: "Tornerò, e vi accoglierò presso di
me." . Gli angeli promisero che "questo Gesù che è stato tolto da voi e assunto in cielo,
verrà nella medesima maniera che l'avete veduto andare in cielo".
Ben 318 riferimenti del Nuovo Testamento parlano del ritorno del Signore, indicandolo come "la beata speranza" della Chiesa, "l'apparizione della gloria del nostro
grande Iddio e Salvatore, Cristo Gesù".
La risurrezione di coloro che sono morti in Cristo e la loro traslazione insieme
con i credenti viventi e rimasti fino alla venuta del Signore, costituiscono l'imminente
compimento della "beata speranza" cristiana.
Gli eventi che seguiranno culmineranno con il riconoscimento della Signoria di
Cristo da parte dell'intera umanità.
Tratto dall’ opuscolo “Lineamenti Dottrinali” - Adi Media
Perle Antiche...
“La verità della parola di Dio
non ci salverà mai,
finché non diventerà
una verità nel nostro cuore”
IL CAMMINO CRISTIANO
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STUDIAMO LA PAROLA
a cura di Luciano & Samuele B.
anche se le cause precise non sono chiare, sembra esserci un nesso con le più importanti
fasi di transizione della vita che portano inevitabilmente una certa quantità di stress e
ansia: gli esami scolastici e universitari, il matrimonio, il primo figlio, cambiare lavoro o
posizione lavorativa e così via. Molte persone - circa una su tre - sperimentano attacchi
di panico occasionali, ma taluni li realizzano con frequenza sempre maggiore e ciò può
portare a conseguenze anche molto serie.
I rischi più facilmente connessi sono le fobie. Ecco perché una volta che si è avuto un attacco di panico, si evitano situazioni come quelle che lo hanno provocato.
Per esempio si può avere un attacco mentre si guida e si comincia ad evitare di guidare,
finché si sviluppa una fobia vera e propria.
Negli scenari peggiori le persone con questo disturbo sviluppano un’agorafobia
(la paura degli spazi aperti), perché pensano che stando in casa possano evitare tutte le
situazioni che potrebbero provare il problema e sentirsi perciò al sicuro. Per queste persone la paura di un attacco è così debilitante che preferiscono passare la vita chiuse in
casa. Tachicardia, sudorazione improvvisa, tremore, sensazione di soffocamento, dolore
la petto, nausea, paura di morire o di impazzire, brividi o vampate di calore, sono solo
alcuni sintomi che caratterizzano un attacco di panico.
Chi l’ha provato la descrive come un ‘esperienza terribile e inaspettata, almeno la
prima volta; è ovvio che la paura di un nuovo attacco diventa forte e dominante.
Il singolo episodio, quindi, può sfociare in vero e proprio disturbo di panico, più che
“paura della paura” che altro.
La persona si trova rapidamente invischiata in un tremendo circolo vizioso. Diventa così pressoché impossibile uscire di casa da soli, viaggiare in treno, autobus o guidare l’auto, stare in mezzo alla folla o in coda e così via. Evitare tutte le situazioni potenzialmente ansiogene diviene la modalità prevalente per affrontare il problema; il paziente
diviene schiavo del suo disturbo,
costringendo spesso tutti i familiari
ad adattarsi di conseguenza, ossia a
non lasciarlo mai solo e ad accompagnarlo ovunque, con l’inevitabile
senso di frustrazione che deriva dal
fatto di essere “grande e grosso”, ma
dipendere dagli altri e questo a volte
può condurre ad una depressione
secondaria.
I soggetti affetti da attacchi di
panico sono spesso incompresi da
familiari, amici e colleghi di lavoro,
che minimizzando la gravità della
sintomatologia riferita, portano spesso la persona a vivere ancor peggio il suo problema.
Il trattamento del disturbo di panico può essere farmacologico o psicoterapeutico.
I due approcci possono essere associati. La scelta del tipo di trattamento dipende dalla
caratteristiche del quadro clinico del soggetto, ma anche dalle sue personali preferenze.
Il più delle volte però i farmaci non risolvono la “paura della paura”. L’individuo
con questo serio problema è condannato per sempre ad essere sconfitto da questo
“gigante”? Grazie a Dio non è così!
IL CAMMINO CRISTIANO
PAGINA 6
STUDIAMO LA PAROLA
a cura di Luciano & Samuele B.
La luce in fondo al tunnel
Un noto psichiatra italiano ha definito questa patologia: “Un tunnel del quale è
difficile uscirne”.
La definizione è certamente corretta, ma forse non pone a sufficienza l’accento
sul fatto che non si tratta di un tunnel dal quale sia impossibile uscirne definitivamente.
Le difficoltà che s’incontrano nell’affrontare questo genere di problemi sembrano
a volte insormontabili e le soluzioni offerte dagli specialisti come sociologi, psicologi o
psichiatri che sono, sono tante e diverse
fra loro.
Da parte nostra, come cristiani
“nati di nuovo” possiamo dichiarare con
assoluta certezza che quanti, con cuore
sincero, si rivolgono a Gesù sono liberati da ogni paura e da ogni ansia.
La Sua pace e il Suo riposo sono
ineguagliabili: “Venite a me , voi tutti
che siete travagliati e aggravati, ed io vi
darò riposo. Prendete su di voi il mio
giogo e imparate da me, perché io sono
mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime. Perché
il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero” (Matteo 11:28-30).
Gesù disse ancora: “…il vostro
cuore non sia turbato e non si sgomenti” (giovanni 14:27); “Badate a voi stessi, perché
i vostri cuori non siano intorpiditi… dalle ansiose preoccupazioni di questa vita…” (Luca 21:34); “Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché egli vi
innalzi a suo tempo; gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura
di voi” (I Pietro 5:6-7).
Il re Davide, che tante volte era stato colto da paura, poté cantare e scrivere: “Il
Signore è la mia luce e la mia salvezza; di chi temerò? Il Signore è il baluardo della mia
vita; di chi avrò paura? Quando i malvagi, che mi sono avversari e nemici, mi hanno
assalito per divorarmi, essi stessi hanno vacillato e sono caduti. Se un esercito si accampasse contro di me, il mio cuore non avrebbe paura; se infuriasse la battaglia contro di
me, anche allora sarei fiducioso” (Salmo 27:1,3); “In pace mi coricherò e in pace dormirò, perché tu solo, o Signore, mi fai abitare al sicuro” (Salmo 4:8).
Gesù stesso, “…uomo di dolore, familiare con la sofferenza…” (Isaia 52:3), può
simpatizzare con l’uomo e con le sua ansie.
Egli stesso, nel celeberrimo sermone sul monte, disse ai suoi discepoli ed oggi a
noi: “perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di
cosa berrete; né per il vostro corpo,di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento,
e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono,
non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste lì nutre. Non valete voi molto più di
loro? E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un’ora sola alla durata
della sua vita? E perché siete così ansiosi per il vestire? Osservate come crescono i gigli
della campagna: essi non faticano e non filano; eppure io vi dico che
neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. Continua a Pag.8
IL CAMMINO CRISTIANO
PAGINA 7
STUDIAMO LA PAROLA
a cura di Luciano & Samuele B.
Ora se Dio veste in questa maniera l’erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel
forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca fede? Non siate dunque in ansia,
dicendo: “che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo? Perché sono i pagani
che ricercano tutte queste cose; ma il padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte
queste cose. Cercate prima il regno di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in
più” (Matteo 6:25-33).
Gesù e la risposta
L’ansioso, in quanto tale, non ha pace, ma la cerca, desidera realizzarla. A volte
trangugia farmaci che li aiutano a dormire, a dimenticare, ma al risveglio il suo cuore
continua a essere vuoto, la sua mente offusca e il panico li assale nuovamente. La paura
è la sua migliore amica!
Come liberarsi dell’angosciate e soffocante peso di un’esistenza che appare priva
di significato? Gesù è la risposta: “Vi lascia pace; vi do la mia pace, io non vi do come il
mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti” (Giovanni 14:27). Dio
vuole prendersi cura di te.
Forse sei nel panico completo e, in più, ti senti solo, trascurato, negletto, dimenticato: “Getta sul Signore il tuo affanno, ed egli ti sosterrà…” (Salmo
55:22).
Rivolgiti a Dio con tutto il cuore, leggi la Bibbia che è la Parola di Dio, per comprendere e realizzare che Dio è al tuo fianco,
che si interessa a te e che è pronto a risolvere
ogni tuo problema.
Nella Sua Parola scoprirai e realizzerai
tante promesse per la tua vita, potrai riposare
su di esse e trovare forza e fiducia per guardare
al domani con serenità: “Non angustiatevi di
nulla, ma fate conoscere le vostre richieste a Dio
in preghiera e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in
Cristo Gesù” (Filippesi 4:6-7).
Gesù può ogni cosa, perciò “quando la paura busserà alla porta del tuo cuore, fai
rispondere alla fede, quando aprirai non troverai nessuno”.
Domenico Modugno
IL CAMMINO CRISTIANO
PAGINA 8
CRONACA INTERNAZIONALE...
a cura di Valentina
Tagikistan:
ulteriori restrizioni alla libertà religiosa
L’11 agosto il Tagikistan ha approvato una legge che richiede ai genitori di “non
permettere ai loro figli minorenni (sotto i 18
anni d’età) di partecipare ad attività religiose o a organizzazioni religiose, eccetto quelle approvate direttamente dalle autorità”.
L’unica eccezione ammessa sono i
funerali. Meno della metà delle Chiese in
questo paese sono riuscite ad ottenere
regolare registrazione, ciò significa che
moltissimi cristiani (per lo più giovani) all’improvviso sono diventati dei “fuorilegge” a
causa dei loro incontri di preghiera, dei loro culti e del loro attivismo sociale cristiano.
Nonostante le opposizioni, l’iter di questa legge, voluta dal presidente Emomali
Rahmonov in persona, è stato rapidissimo, un record per la legislazione tagika. Parallelamente è stato approvato un emendamento alla Legge (penale) sulla Responsabilità dei
Genitori che prevede addirittura pene detentive lunghe (dai 5 agli 8 anni con ammende
pesantissime) per i genitori i cui figli minorenni organizzino o partecipino a non
autorizzati “insegnamenti religiosi estremisti”. Studi biblici, riunioni di preghiera, culti, catechismo e altre funzioni religiose possono rientrare in questa categoria se non autorizzate direttamente dallo Stato. A questo si aggiunge un emendamento del 2009 (ma
approvato nel 2011) che limita ai tagiki la possibilità di ricevere educazione religiosa
all’estero.
Sulla carta tutte queste misure servirebbero ad arginare il fondamentalismo islamico, che di fatto sta incrementando le sue attività; d’altronde il Tagikistan confina con
l’Afghanistan e proprio quei confini sono un terreno fertilissimo per i movimenti terroristici. Il presidente Emomali Rahmonov è in carica da 17 anni e ha assunto nel tempo i
tratti tipici del dittatore del 21° secolo. È musulmano (come il 95% della popolazione
tagika) e rafforza il suo potere facendo appello proprio all’identità islamica del paese,
trascurando peraltro le condizioni del suo popolo, uno tra i più poveri del mondo.
D’altra parte queste misure restrittive della libertà religiosa finiscono per colpire
tutte le famiglie tagike, non solo quelle cristiane. Va segnalato, però, un dato di fatto
assai preoccupante: tutte le organizzazioni religiose straniere (soprattutto le missioni
cristiane) che operano in Tagikistan sono costrette a rivedere tutti i loro progetti per i
giovani, dato che ora sostanzialmente sono diventate illegali.
Non dimentichiamoci di pregare per tutti i nostri fratelli in Cristo che non vivono
nella libertà di poter servire e lodare il nostro Dio. E per i nostri missionari cristiani che
servono il nostro Dio evangelizzando in questi paesi in cui non vi è libertà.
Tratto da “Porte Aperte Italia”
IL CAMMINO CRISTIANO
PAGINA 9
IMPARIAMO GIOCANDO...
a cura di Lidia
Scegli la risposta giusta...
1) Le ossa del re Saul e dei suoi figli furono seppellite a Jabes di Galaad,
sotto quale pianta?
Quercia
Tamerice
Ulivo
2) Nel libro del profeta Geremia l’uomo che confida nell’uomo è paragonato
ad una particolare pianta nella pianura sterile, quel’è questa pianta?
Quercia
Ginestra
Tamerice
3) Sotto quale pianta il profeta Elia espresse il desiderio di morire, dicendo:
“Basta! Prendi ora, o Eterno, l’anima mia, poiché io non valgo
più dei mie padri”?
Tamerice
Ginestra
Palma
4) Nel libro dei Salmi è detto “ il giusto fiorirà come…” quale pianta?
Palma
Gelso
Melo
5) "Or imparate dal …[?] questa similitudine: Quando già i suoi rami
si fanno teneri e metton le foglie, voi sapete che l'estate è vicina."
Che pianta prese in esempio Gesù?
Melo
Ulivo
Fico
Soluzioni:
1. B; 2. C; 3. B; 4. A; 5. C.
PANE QUOTIDIANO...
Desideriamo proporvi un piano di lettura della Bibbia in un anno, che permetterà di raggiungere
un bel traguardo: quello di leggere tutto il consiglio della Parola di Dio nell’arco di 365 giorni.
Seguendo questo piano nell’arco dell’anno verrà letto una volta l’Antico testamento, e due volte i
Salmi ed il Nuovo Testamento.
Seguire il piano è semplicissimo nella colonna centrale sono indicati i giorni del mese,
nelle colonne destra e di sinistra le letture da fare quotidianamente in corrispondenza del giorno
stesso. Il programma che vi presentiamo divide le letture in due fasi: quelle da fare in privato e
quelle da fare in famiglia, una buona occasione per riscoprire la bellezza di riunirsi attorno alla
Parola di Dio, e non soltanto davanti al solito programma in tv.
Sarà l’occasione per esperimentare ancora una volta che: “Ogni Scrittura è ispirata da
Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia,” (II Timoteo 3:16)
La redazione
IL CAMMINO CRISTIANO
PAGINA 10
Ritagliare lungo la linea tratteggiata
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PANE QUOTIDIANO...
a cura di Luciano
Dicembre 2011
“La legge di Dio è nel suo cuore; i suoi passi non vacilleranno.”
In Famiglia
I Cronache 29
II Cronache 1
II Pietro
I Giovanni
Giorni
3
1
2
3
4
5
2
3-4
5:1-6:11
6:12-42
II Giovanni
7
8 III Giovanni
Giuda
9
Apocalisse
1
10
2
11-12
3
13
4
14-15
5
16
6
17
7
18
8
19-20
9
21
10
22-23
11
24
12
25
13
26
14
27-28
15
29
16
30
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32
19
33
20
34
21
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22
36
IL CAMMINO CRISTIANO
1
2
3
4
5
6
7
8
9
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11
12
13
14
15
16
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24
25
26
27
28
29
30
31
In Privato
Michea
6
7
Nahum
1
2
3
Abacuc
1
2
3
Sofonia
1
2
3
Aggeo
1
2
Zaccaria
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12:1-13:1
13:2-9
14
Malachia
1
2
3
4
Luca
Giovanni
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
PAGINA 11
BACHECA APPUNTAMENTI...
A cura di Samuele D.
Novembre 2011
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- Orari Culti: Mercoledì ore 20:00; Venerdì ore 20:00 (serata di preghiera);
Domenica ore 10:30.
- Missione Limbiate: Ogni giovedì, si terrà il culto a Limbiate in via Donato Bramante,
ore 20:00.
- Riunione Giovani: Ogni Lunedì ore 20:00.
- Corale: Ogni Martedì ore 20:30.
- Scuola Domenicale: Ogni Domenica ore 09:00.
- Scuola Domenicale Adulti: Ogni Domenica ore 09:00.
Redazione: Bertaggia Samuele; Di Marco Luciano; Di Nunno Samuele; Gravina Sara;
Motolese Ester; Occhipinti Lidia; Pezzolla Sara; Princiotta Olga; Valerio Valentina.
Hanno collaborato: Mattia Bertaggia (Cronaca Locale)
IL CAMMINO CRISTIANO
PAGINA 12
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