N O M E
S O C I E T À
A N N O
IN QUESTO
NUMERO:
Esplode la festa del
Croce Verde
I quarti della Coppa
Carnevale
Torna la Divina CarnevalCommedia
La rinata identità
rionale (terza parte)
Umberto Boni
“Cravache”: il carnevalaro dandy
La riunione
IN
REDAZIONE:
Anpass
Apock
Batano
Donovan
Coriandolik
I
N U M E R O
X I
D A T A :
8
F E B B R A I O
0 8
Tornano le maschere ai Rioni
Tornano le maschere ai Rioni!
Finalmente! Rinasce il gusto
tutto salmastroso di mettersi
in gioco, liberamente, in modo
semplice e spensierato.
Non servono budget, leasing,
future o cash, serve solo passione e fantasia, e riscoprire che
nel sangue abbiamo i coriandoli
e nel cuore un pentagramma!
E a suggellare questa ventata di
novità, che in realtà è un dolce e
graditissimo ritorno, il Palio
delle Maschere, concorso per
mascherate spontanee autoorganizzate, realizzato dal gruppo I Carnevalari, in collaborazione con l’Assorioni.
Quattro, le sfilate previste per
quattro rioni: si è partiti con
Torre del Lago, quindi Marco
Polo, Darsena per chiudere
con Croce Verde-Centro.
Sette le mascherate che finora
hanno partecipato alle sfilate
(ma c’è ancora tempo per iscriversi), sette fantastici gruppi
di carnevalari che hanno dato
sfogo alla loro carnevalità e si
sono dati da fa‟.
I Rapino‟s Team con “Disney
Race Show”, personaggi disney
in trasferta al Carnevale di Viareggio, Brocchi & Friends con
“Al Palio dei Rioni… cavalcando
i mascheroni”, trasposizione del
Palio di Siena in salsa salmastrosa, il gruppo „Un mi viene in
mente nulla con “Mi riordo…
bagnini e bagnanti”, struggente
amarcord della Viareggio dei
primi del Novecento, i Pirati
della Versilia con “Per un
pugno di coriandoli”, un west
tutto da ridere, il gruppo Exscampi con “Gli straBIGLIAnti”, una pazza gare di palline da
spiaggia formato gigante, i fiorentini del gruppo Biondina,
con “Loacker”, parodia della
famosa pubblicità, venuti giù dai
monti... dai monti del Tirolo,
per dire tutti in coro… Viareggio che bontà! E infine i giovanissimi Ragazzi del „91 con
“C’è la papamobile”, perché il
Carnevale di Viareggio ha anche
la benedizione del Santo Padre.
Questo Carnevale non morirà MAI!!!!
Il Carnevale di Coriandolik: marameo n. 8
PAGINA
2
Il logo della Croce Verde
Viareggina
Esplode la festa del Croce Verde
Il Carnevale si sta avviando
alla conclusione e così entra
in scena il Rione Croce Verde, da anni tradizionale baccanale di chiusura. Si svolgerà i
giorni 8 – 9 – 10 febbraio e
coinvolgerà naturalmente la
zona di via Garibaldi, dalla
sede della Croce Verde fino
all’angolo con via Fratti.
Novità interessante di questa
edizione è il tentativo di tor-
nare ai fasti di un tempo: sfilata di gruppi mascherati grazie
alla tappa finale del Palio
delle Maschere, una vasta
selezione delle più note canzoni del Carnevale e tanta
musica dal vivo con band
oramai affermate nel panorama locale (DoReMi, che si
esibiranno sul palco di piazza
San Francesco dalle 20.30 alle
23 di venerdì e sabato e Ma-
snada, all’angolo tra via Garibaldi e via Fratti) ma anche di
giovani in cerca di affermazione, come i complessi del liceo
scientifico e classico. Senza
poi dimenticare l’impegno
sociale di “Non la bevo”,
per ricordare a tutti che a
Carnevale è lecito alzare il
gomito di fronte a qualche
bicchiere di vino. Con moderazione, però.
I quarti della Coppa Carnevale
Saranno Inter-Atalanta (si
gioca a Viareggio) ed EmpoliVicenza (a Quarrata, nello
stadio intitolato a Filippo
Raciti) le due semifinali della
60a Coppa Carnevale che
si giocheranno domani / oggi:
questo il responso dopo la
disputa dei quarti di finale
giovedì scorso.
60° torneo Coppa Carnevale
Tutto facile per l’Atalanta,
che rifila il poker a una Lazio
stanca dopo la grande impresa
contro la Juventus: per gli
orobici (nelle cui file gioca il
difensore Matteo Gentili,
viareggino doc cresciuto nella
scuola calcio del National)
doppietta di Marconi e singoli di Gueye e Buonaventura. Si decide solo all’ultimo
il derby toscano tra Fiorentina
ed Empoli (in campo il viareggino Gianluca Musacci,
rientrato dal prestito alla
Massese), vinto dagli azzurri
per 2-1 grazie agli acuti di
Iacoponi e Caturano, mentre il sorprendente Vicenza
supera ai rigori anche l’Ascoli
dopo aver fatto fuori il blasonato Milan. Infine, è Balotelli
-show allo stadio dei Pini: il
giovanissimo attaccante italoghanese segna una punizione
bellissima che apre la strada al
successo dell’Inter sul Cesena
(2-0, ma solo ai tempi supplementari).
Le semifinali inizieranno alle
ore 15.
Torna la Divina CarnevalCommedia
Danta ed il suo Virgilio
Dopo la magia dei tarocchi
dello scorso anno, quest’anno
Gian Piero Alloisio punta
su Dante Alighieri: è in particolare la sua opera più famosa
a fare da filo conduttore della
Divina CarnevalCommedia, il
teatro itinerante che ha già
debuttato lo scorso 26 gennaio e che replicherà, per la
seconda ed ultima volta, nel
pomeriggio di sabato 9 febbraio con inizio alle ore 15.
Si parte da piazza Mazzini,
con le musiche del Carnevale
eseguite da Adriano Barghetti, e si arriva fino al lungocanale Del Greco: tra le
due estremità una serie di
“stazioni” (ovvero strade,
pedane, piazzette e persino un
carro di Carnevale, quello
sperimentale di Enrico Vannucci) che rappresentano il
lungo viaggio compiuto da
Dante Alighieri dall’Inferno
al Paradiso. Ogni stazione
proporrà uno spettacolo, al
quale prendono parte decine
di artisti di vario genere, che
durerà circa 10 minuti e che
sarà proposto ciclicamente
per tutta la durata dello spettacolo (3 ore). In piazza Mazzini saranno distribuiti alcuni
opuscoli agli spettatori con
informazioni sul progetto e
sui vari partecipanti allo spettacolo. Presenta Martina
Benedetti, ingresso libero.
ANNO
I
NUMERO
XI
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La rinata identità rionale (terza parte)
Riprendiamo il nostro viaggio storicotemporale tra i rioni della città, che sarà
portato a compimento in questo numero di
“Coriandoli”. La speranza è quella di aver
destato un po’ di curiosità su questo argomento e, magari, il desiderio di tornare a
vestire case e balconi con i colori della
nostra carnevalarità e la voglia di riappropriarsi di quegli spazi che la vita moderna ha
tolto ai quartieri cittadini. L’identità rionale
può tornare “di moda”!
Siamo nel 1977, quando fa il suo ingresso
nel panorama delle feste notturne il rione
MARE a cui sarà destinato il compito di
chiudere il periodo di festeggiamenti, allora
il giorno di Martedì Grasso.
Con i colori Bianco-Celeste del mare e
un simbolo altrettanto a tema come il cavalluccio marino, questo rione tutto
salmastroso e Liberty andrà avanti ininterrottamente per dieci anni, fino al 1986.
E siamo ancora a otto rioni, perché oltre ai
cinque baluardi “storici” (Darsena, Vecchia
Viareggio, Centro, Marco Polo e Torre del
Lago), i tre che completano la rosa sono
Quattro Venti, Migliarina e Mare. Lo diciamo per quelli che si fossero persi il nono e
decimo numero di “Coriandoli”. La
“scaletta” delle feste rionali andrà avanti
così fino al 1979, con l’eccezione del 1978
in cui fu messa in scena anche la seconda e
ultima replica del rione La Buriana (la prima
edizione, ricordiamolo, fu quella del 1975)
portando così, in quell’anno, il programma
rionale a ben nove feste.
Nessuno però, in quel 1979, poteva immaginare che la sbornia di feste rionali fosse
appena all’inizio. I rioni di lì a poco sarebbero diventati addirittura dieci creando così
una vera e propria festa ininterrotta per
tutto il periodo di Carnevale proponendo
spesso anche serate in comune. Addirittura
l’imbarazzo della scelta! Il triennio 1981-8283 infatti è il periodo di massimo splendore
della “rionalità” viareggina, aiutato sì dalla
più fervida e genuina partecipazione cittadina, ma anche dalla neonata “Canzonetta dei
Rioni” per la quale occorrerebbero intere
pagine per descriverne tutta l’allegria e la
spontaneità.
Gli ultimi due rioni ad aggiungersi sono,
in ordine cronologico, il Varignano nel
1980 e il Comparini nel 1981 e completano così la dislocazione spaziale delle
feste rionali in tutta la città. Cos’ si
festeggia in quegli anni dalla chiesa di
Don Bosco fino al Sombrero, dal circolo Ancora alla Passeggiata a Mare: Viareggio è una festa continua, ogni angolo
è addobbato con i colori dei rioni e la
“carnevalarità” popolare è alle stelle.
Il VARIGNANO terminerà i suoi festeg“en teste e lische”. Come afferma anche la
giamenti nel 1988, ma continua ad essere,
canzone di Maria Teresa Marchionni “Il
come lo è la Vecchia Viareggio dal 1994,
piazzone - Straviareggio” del 1974, il
uno spazio interamente dedicato ai più
rione Centro richiamava il concetto della
piccoli con le sfilate in maschera dei bimbi
piazza che si anima in una festa improvvisadel comprensorio Lenci e di altre scuole. Il
ta, quella fatta dalla gente comune che fino
simbolo è il forcone e i suoi colori sono
agli anni Cinquanta scendeva in strada faanch’essi in tema infernale: Giallo-Rosso.
cendo un Carnevale non “ufficiale”, ma
La bandiera stampata da pochi giorni rapaltrettanto vivo e importante…
presenta anche il battesimo della nuova
I suoi colori erano Bianco-Rosso.
maschera rionale: Gusmano, menestrelL’organizzazione della Croce Verde, sempre
lo del Varignano, che cita il titolo di una
generosa con le manifestazioni legate a
popolare canzone del grande Egisto Malfatti.
Burlamacco, organizzava in quegli anni una
Gusmano è naturalmente accompagnato
piccola festa carnevalesca davanti alla prodall’immancabile diavoletto, il tema del riopria sede in via Machiavelli (ora occupata
ne.
dalla Croce Rossa). La vicinanza urbanistica
Gusmano ha anche un predetra le due realtà e il trasferimento
cessore. È il curioso personel 1986 della Pubblica Assistenza
naggio tutto vestito di giallo e
in via Garibaldi portarono dunque
rosso che Maurizio di Russo
alla nascita del rione CROCE
aveva ideato nel 1984. Il rione
VERDE-CENTRO. Lasciando
COMPARINI, che si festeginalterati i colori Bianco-Rosso e
giava nella zona intorno al
la “lisca”, la Croce Verde aggiunvecchio locale “Sombrero” e
gerà come “dote” il colore Verquella dell’Ex-Campo
de e l’ancora, simbolo storico
d’Aviazione ebbe i suoi baccadell’associazione.
nali dal 1981 al 1985. Ha coIl Croce Verde-Centro, che storime simbolo una pigna e cocamente era il “rione d’apertura”,
me colori la bella accoppiata Il predecessore di dal 1995 è invece quello che chiuGiallo-Verde, a tema con la Gusmano
de il periodo di festa. Nel periovicina Pineta.
do 1987-1994, quando cioè il
Carnevale terminava il giorno di
La parabola discendente che dal 1984 al
Martedì Grasso, era la Darsena ad ammai1991 portò i rioni da nove a sette e poi
nare la bandiera dei festeggiamenti. Fino al
ancora da sei a cinque ha una ben precisa
1986, come già detto in precedenza,
causa, interamente imputabile alla burocral’ultimo rione era il Mare, il giorno della
zia. L’introduzione obbligatoria dei registradomenica della Tabernella.
tori di cassa nel 1984 e una sempre più
assillante ottemperanza a norme e divieti
Sorvolando sulle tristi parentesi del 1992,
hanno costretto gli organizzatori a limitare
anno in cui per motivi amministrativi non
quelle fonti di volontariato e autofinanziafurono effettuate le feste rionali, e del 1993,
mento che erano il motore dello spirito
quando si festeggiò l’ultimo “Vecchia Viarionale.
reggio”, dal 1994 la situazione rionale è
praticamente invariata. Le quattro feste :
Nel 1987 c’è la fusione del rione Centro
“concludo questo mio lavoro con il
con la Croce Verde di Viareggio. Il CENcoro degli “superstiti” sono Torre del
TRO, nato nel 1973, aveva come campo
Lago, Marco Polo, Darsena, Croce Verded’azione la zona intorno alla via Garibaldi e
Centro; Vecchia Viareggio e Varignano
come simbolo una lisca, omaggiando così
sono presenti comunque con iniziative per
una storica mascherata rionale dal titolo
giovanissimi carnevalari e carri rionali mentre la Migliarina si limita alla costruzione
del carro da sempre curato da Regolo
Micheli. Nel 2007 c’è stato anche un timido riemergere del rione Mare, la sera di
Giovedì Grasso.
Chiudiamo con la citazione del grande
Enrico Casani che, in una sua musicassetta
dicevaAmici della Canzonetta che vi
invitano tutti alla Festa del Rione…
quale? Quello che vi pare, tanto „en
tutti belli!!!”
Un grazie a Mario Bindi, Maurizio Paoli,
Luca Bonuccelli, Renzo Pieraccini e Luca
Guidi.
PAGINA
Umberto Boni “Cravache”: il carnevalaro dandy
Nato il 28 dicembre 1872 a Roma (il pani sono giganteschi, larghi come il viale, alti
dre era un generale sabaudo), appare a
fino a sfiorare i fili del telegrafo. In virtù di
Viareggio nella primavera del 1911, quanocculti congegni tutto si muove, gira, dondo inizia una collaborazione con il settidola, oscilla. Le comparse in costume
manale "Viareggio - Rivista balneare e
schierate, accoccolate, in bilico, cantano a
climatica del Tirreno".
squarciagola la loro canzonetta e con le
Ben presto diventa un punto di riferimenbraccia e le gambe accompagnano il ritmo
to per la cronaca vacanziera, con frequendella musica, il beccheggio del carro, senza
ti incursioni nella poesia, nel teatro, nella
tregua come se anch'esse avessero insaggistica. Nel contempo mostra doti di
ghiottito un congegno».
eccellente organizzatore di eventi mondaIn quegli anni si dedica a un’abbondante
ni. È amico di Enrico Pea, Elpidio Jenco,
produzione pubblicistica, apparsa in vari
Icilio Sadun, Giacomo Puccini, Giuseppe
periodici tra gli anni Dieci e i primi anni
Tabarracci, Moses Levy e altri personaggi
Quaranta, a pièces teatrali, a componimendell'epoca.
ti poetici (spesso di satira), a testi musicali,
È anche un appassionato cantore del Carche spesso firma con un illuminante pseunevale, che egli vede intimamente collegadonimo: "Cravache", che significa frustino,
to all'altro aspetto preminente di Viarege davvero la sua produzione alterna ispiragio, l'estate balneare. Animatore di veglioti elogi alle bellezze di Viareggio e del suo
ni e feste, garbato
Carnevale ad una
corteggiatore
di
critica arguta, naviappassionato cantore del
belle donne, negli
gando con disinvoltuCarnevale, che egli vede
anni Trenta è collara fra toni mondani e
intimamente collegato all'altro
boratore fisso della
intenti più politicaaspetto preminente di Viareggio, mente impegnati.
rivista
ufficiale
"Viareggio in ma"Cravache" firma i
l'estate balneare
schera".
testi di cinque canzoEcco come descrive, in un articolo dell'eni ufficiali del Carnevale: "Carnevale Azdizione del 1932, l'incedere dei carri lunzurro" del 1923 (musica di Michele Orselgo il corso: «Trainati da due o tre paia di
li), "Carnevale a Viareggio" del 1924
buoi escono i carri. Fra l'uno e l'altro si
(musica di Icilio Sadun), "Carnevale in
addensano le automobili, le mascherate a
Primavera" del 1930 (musica di Icilio Sapiedi e la folla irrequieta e gioconda. Alcudun), "Carnevale di Baci" del 1932 (musica
di Michele Orselli) e "Globuli Rossi" (postuma) del 1948 (musica di Icilio
Sadun).
La sua fine è drammatica e leggendaria
insieme. Dopo la caduta del regime fascista, compone versi satirici inneggiando
alla
libertà
ritrovata.
Durante
l’occupazione tedesca della città, al Gran
Caffè Margherita, ha un contrasto con un
sottufficiale tedesco che dà per certa la
vittoria della Germania. "Cravache" gli
risponde tagliente, davanti a tutti, che la
democrazia e la libertà prevarranno sulla
barbarie nazista. Nei primi mesi del 1944
"Cravache" è deportato come detenuto
politico al campo di concentramento di
Fossoli e da lì inviato a Mauthausen dove
è ucciso il 2 novembre 1944.
La riunione
Per parlare, proporre iniziative e conoscere
persone che cercano di “darsi da fa” per il
Carnevale puoi venire il lunedì sera alle 21.30
presso i locali della Croce Verde di Viareggio.
Ti aspettano tanti carnevalari come te. Dettagli, ordine del giorno e variazioni dell‟ultimo
Puoi contribuire inviando un articolo a:
[email protected]
minuto sul nostro sito Carnevalari.it
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