I FENOMENI TERMICI Temperatura Calore Trasformazioni termodinamiche Gas perfetti Temperatura assoluta Gas reali Principi della Termodinamica Trasmissione del calore Termoregolazione del corpo umano P.Montagna dic-15 I fenomeni termici Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.1 Temperatura Indice “oggettivo” (=quantitativo) dello stato termico di un corpo (caldo – freddo) Proprieta’ intrinseca dei corpi grandezza fondamentale Strumento di misura: termometro Per definire senza ambiguita’ una scala di temperature si sfrutta la dilatazione termica dei corpi: V(t) = Vo (1+at) P.Montagna dic-15 °C °C 42° 41° 40° 39° 38° 37° 36° 100° 50° 0° termometro clinico (tMAX si conserva) I fenomeni termici Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.2 Scale termometriche °C °F °K CELSIUS (°C) 200° 400° 100° 300° 0° –100° 200° –200° 100° –273° t 0° 373° 273° T scale centigrade P.Montagna dic-15 212° KELVIN (°K) 32° T (°K) = t (°C) + 273° –148° FAHRENHEIT (°F) –328° 0° 100° acqua –459.4° t (°F) = 32° + (9/5) t (°C) Principio dell’equilibrio termico: due corpi messi a contatto tendono a raggiungere la stessa temperatura I fenomeni termici Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.3 Calore Temperatura = indice dello stato termico di un corpo Calore = forma di energia A livello microscopico, la materia è costituita da un gran numero di particelle, più o meno legate le une alle altre energia di legame in continuo movimento (agitazione termica) energia cinetica Energia interna = somma delle energie cinetiche, potenziali e di legame di tutte le particelle Riscaldamento / raffreddamento = scambio di calore Q = trasferimento di energia interna tra corpi P.Montagna dic-15 I fenomeni termici Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.4 Caloria Unità di misura pratica : caloria (cal) 1 caloria = quantita’ di calore necessaria per aumentare di 1oC la temperatura Q Dt di 1 g Q m di acqua Q sostanza (Spesso: 1000 cal = 1 kcal = 1 Cal) il calore e’ energia! equivalente termico del lavoro equivalente meccanico della caloria Se Q si esprime in cal: L=JQ P.Montagna dic-15 L J = = 4.18 joule/cal Q I fenomeni termici Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.5 Calore specifico Q = c m (t2 – t1) = c m Dt calore specifico capacità termica Q c= m (t2 – t1) [cal /(goC)] Il calore specifico dipende dal tipo di sostanza: per l’acqua e’ c = 1 cal/(goC) P.Montagna dic-15 I fenomeni termici Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.6 Trasformazioni termodinamiche E’ di impossibile “seguire” il moto di agitazione termica un gran numero di particelle (~NA=6.022•1023) descrizione fenomenologica descrizione statistica SISTEMA TERMODINAMICO: insieme di particelle con uguali proprietà termodinamiche isolato: non scambia materia né energia con l’esterno chiuso: non scambia materia ma scambia energia con l’esterno TRASFORMAZIONI TERMODINAMICHE: variazione dei parametri termodinamici di un sistema pressione pressione costante isobara volume volume costante isocora temperatura temperatura costante isoterma P.Montagna dic-15 I fenomeni termici Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.7 Trasformazioni di stato Fornendo/sottraendo calore a una sostanza, la sua temperatura aumenta/diminuisce proporzionalmente alla quantità di calore fornita/sottratta: Q = c m Dt Ma per ogni sostanza esistono due valori “critici” di temperatura che “interrompono” la legge di proporzionalità QDt: • temperatura di fusione/solidificazione • temperatura di evaporazione(ebollizione)/liquefazione Quando la temperatura raggiunge uno dei due valori critici, tutto il calore ulteriormente fornito/sottratto non viene utilizzato per variare la temperatura, ma per rompere/ricostruire i legami tra gli atomi/molecole (forze di coesione), provocando il passaggio di stato solido/liquido, liquido/gassoso o viceversa dell’intera massa m della sostanza. P.Montagna dic-15 I fenomeni termici Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.8 Gas perfetti Un gas e’ perfetto/ideale se: ha molecole puntiformi e’ trascurabile il volume proprio delle molecole le molecole subiscono urti elastici dopo l’urto le particelle rimangono sempre le stesse Di fatto e’ la stessa situazione dei liquidi perfetti (v. Teorema di Bernoulli): si trascurano gli attriti. In questo modo il gas perfetto risulta essere il sistema termodinamico piu’ semplice, caratterizzato solo dai 3 parametri termodinamici pressione, volume, temperatura. P.Montagna dic-15 I fenomeni termici Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.9 Leggi dei gas perfetti Per i gas perfetti si verificano 3 (+1) leggi sperimentali: 1) legge di Boyle: a t cost., pV = costante 2) 1a legge di Gay-Lussac: a p cost., Vt = V0(1+at) 3) 2a legge di Gay-Lussac: a V cost., pt = p0(1+bt) con a = b = 4) legge di Avogadro: 1 273° per due gas diversi, a p1=p2, V1=V2, t1=t2, risulta N1=N2 P.Montagna dic-15 I fenomeni termici Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.10 Relazioni tra p,V,t a t cost., pV = costante Boyle p 1/V pV = cost. a p cost., Vt = V0(1+at) Gay-Lussac 1 V t V/t = cost. p t p/t = cost. a V cost., pt = p0(1+bt) Gay-Lussac 2 Le tre leggi dei gas perfetti stabiliscono proporzionalita’ “a due a due” tra i 3 parametri p,V,t. Combinando le diverse situazioni, cioe’ facendo variare successivamente tutti e 3 i parametri, si dimostra che vale la proporzionalita’ pV t pV/t = costante nota come P.Montagna dic-15 equazione di stato dei gas perfetti I fenomeni termici Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.11 Equazione di stato dei gas perfetti condiz.iniziali p0, V0, t0 trasf. a t costante condiz.intermedie p’, V, t con p’ V = p0V0 trasf. a V costante condiz.finali p, V, t con p = p’ (1+at) Alla fine: p 0 V0 (1 αt) V V 1 p 0 V0 (1 αt) p 0 V0 1 t 273 273 t p 0 V0 p 0 V0 ( 273 t ) 273 273 pV p' (1 αt) V P.Montagna dic-15 I fenomeni termici equazione di stato dei gas perfetti Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.12 Temperatura assoluta Def. temperatura assoluta: T = t (°C) + 273° Unita’ di misura: grado Kelvin (= grado Celsius) In questo modo, tenendo conto che 0oC = 273oK, l’equazione di stato diventa: p 0 V0 p 0 V0 pV ( 273 t ) T 273 T0 Importante implicazione: pV = p0V0 T T0 da Vt = V0(1+at) = V0(1+t/273) segue: per t = -273oC = 0oK V = 0 ! per t < -273oC = 0oK V < 0 ! ASSURDO! P.Montagna dic-15 I fenomeni termici t = – 273°C = 0oK zero assoluto limite in natura Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.13 Condizioni iniziali dei gas perfetti Legge di Avogadro: in qualunque gas perfetto a NTP = condizioni normali di temperatura e pressione (p = 1 atm, t = 0°C) una mole di gas (n=1 N = N0 = 6.022•1023 molecole) occupa sempre un volume V0 = 22.414 litri. P.Montagna dic-15 I fenomeni termici Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.14 Costante dei gas perfetti p V 0 0 T pV = T0 pV = p0V0 T T0 R Per n = 1 mole: R = poVo To = 1 atm•22.4 l 273°K•mole 105 Pa • 22.4•10–3 m3 = 273°K•mole Finalmente P.Montagna dic-15 = = 0.082 l•atm °K•mole 8.325 J = costante dei gas perfetti = n. moli, non molecole! °K•mole equazione di stato: I fenomeni termici pV = nRT Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.15 Gas reali Un gas e’ reale se non e’ perfetto: ha molecole non puntiformi non e’ trascurabile il volume proprio delle molecole le molecole subiscono anche urti non elastici dopo l’urto le particelle possono non rimanere sempre le stesse Un gas reale puo’ condensare e solidificare. Parametro importante: Tc = temperatura critica Per T > Tc il gas non può in alcun modo passare alla fase liquida, a causa dell’agitazione termica. P.Montagna dic-15 I fenomeni termici Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.16 Ma i gas reali sono perfetti? Un gas reale si puo’ approssimare con un gas perfetto quando : a) e’ a temperatura >> Tc b) e’ lontano dalle condizioni di condensazione (basse pressioni e grandi volumi) Gas fisiologici e di impiego medico: azoto ossigeno anidride carbonica acqua P.Montagna dic-15 N2 O2 CO2 H2O Tc (oC) – 147.1 – 118.8 +31.3 +374.1 I fenomeni termici a 37 oC: Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie perfetto perfetto ??? reale pag.17 1o principio della Termodinamica Conservazione dell’energia nei fenomeni termici: il calore fornito/sottratto finisce in parte in variazione di energia interna (temperatura) in parte in lavoro compiuto dal/sul sistema JQ = DU + L Quantità di calore Variazione di energia interna in joule (J=4.18 joule/cal) DU>0 aumento Q>0 calore fornito DU<0 diminuzione di temperatura Q<0 calore sottratto P.Montagna dic-15 I fenomeni termici Lavoro compiuto L>0 dal sistema (espansione) L<0 sul sistema (compressione) Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.18 2o principio della Termodinamica Non tutte le trasformazioni ammesse avvengono in natura: ci sono limitazioni spontanee al 1o principio della Termodinamica E’ sempre possibile trasformare tutto il lavoro in calore (es. arresto di una macchina mediante freni per attrito) MA Non è mai possibile trasformare tutto il calore in lavoro utilizzando una sola sorgente di calore Enunciato equivalente: P.Montagna dic-15 Il calore non può passare da un corpo più freddo a uno più caldo spontaneamente, cioè senza lavoro compiuto dall’esterno I fenomeni termici Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.19 L’energia nelle macchine termiche “Macchina” = ogni dispositivo che sfrutta una forma di energia per produrre lavoro o in generale un’altra forma di energia In teoria, tutte le macchine potrebbero avere rendimento h = 100 %, tranne quelle che trasformano calore in lavoro (lo impedisce il 2o principio della Termodinamica) Es. Cascata: energia potenziale energia elettrica lavoro meccanico hteor=100% Pila: energia elettrica lavoro meccanico hteor=100% Sistemi biologici (corpo umano): energia chimica calore lavoro meccanico + altro calore h<100% P.Montagna dic-15 I fenomeni termici Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.20 Trasmissione del calore Modalità di trasmissione del calore: CONDUZIONE senza trasporto di materia (solidi) CONVEZIONE con trasporto di materia (liquidi, gas) IRRAGGIAMENTO emissione di onde elettromagnetiche (solidi, liquidi, gas) e, nei sistemi biologici, EVAPORAZIONE P.Montagna dic-15 emissione di vapore acqueo (calore di evaporazione dell’acqua a 37oC: 580 cal/g) I fenomeni termici Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.21 Conduzione e convezione Conduzione senza trasporto di materia Convezione con trasporto di materia Quantità di calore nell’unità di tempo: convezione: Q/Dt (cal/s) S•DT superficie, variaz.temperatura conduzione: Q/Dt (cal/s) S•DT/d superficie, variaz.temperatura, distanza Dipende dalla conducibilità termica K [kcal/(m•s•oC)], diversa per ogni sostanza: conduttori termici metalli (K~10-2), acqua (K~10-4) isolanti termici legno (K~10-5), polistirolo (K~10-5), aria (K~10-6) P.Montagna dic-15 I fenomeni termici Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.22 Irraggiamento termico Ogni corpo emette radiazione termica ( onde elettromagnetiche) dipendente dalla sua temperatura assoluta T intensità = quantità di radiazione tempo • superficie Leggi dell’emissione termica: T4 I (temperatura assoluta) lunghezza d’onda massima l 1/T I = Q/(Dt•DS) W/m2 Anche un corpo “freddo” emette radiazione termica! Radiazione emessa dal corpo umano con febbre a 40o (rispetto a 37o): Es. I40/I37 = T440(T437) = [(273+40)/(273+37)]4 = (313/310)4 = 1.0393 (3.93 % in più) P.Montagna dic-15 I fenomeni termici Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.23 Metabolismo del corpo umano Corpo umano “macchina” a energia interna (chimica) t 37oC Dt 0 DU 0 Aumento di energia (Q>0): reazioni chimiche esotermiche (ossidazione carboidrati, grassi, proteine) Diminuzione di energia (Q<0): emissione di calore nell’ambiente lavoro esterno (attivita’ vitali) lavoro interno (attivita’ vitali) P.Montagna dic-15 I fenomeni termici I due effetti si devono bilanciare Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.24 Termoregolazione del corpo umano Modalita’ di trasmissione del calore nel corpo umano: CONDUZIONE interno: contatto tra organi esterno: contatto tra cute e aria o vestiti CONVEZIONE interno: diffusione omogenea del calore tramite liquidi biologici (sangue e linfa) IRRAGGIAMENTO esterno: emissione termica EVAPORAZIONE esterno: sudorazione e evaporazione P.Montagna dic-15 I fenomeni termici Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.25 Temperatura e umidita’ Conduzione, convezione e irraggiamento dipendono dalla differenza tra la temperatura corporea e quella ambiente. L’evaporazione dipende dal tasso di umidita’ relativa: rapporto tra le pressioni di vapor acqueo di vapor saturo. Quando la temperatura ambiente si avvicina ai 37oC, i normali meccanismi 100 perdita totale di trasmissione del calore evaporazione non contribuiscono piu’; 50 rimane solo l’evaporazione, conduzione ma solo se l’ambiente non irraggiamento e’ troppo umido. o 22° 26° 34° °C 30° kcal ora perdita di calore t P.Montagna dic-15 I fenomeni termici Fisica Medica – Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie pag.26