ISTUTUTO COMPRENSIVO DI MARZABOTTO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Il progetto “ Il sole a scuola” è stato coordinato dal seguente gruppo di lavoro della Scuola secondaria di primo grado: Prof.ssa Canedi (docente di matematica e scienze delle classi II A e II B; referente per l’ambiente e responsabile del progetto) Prof.ssa Mainardi (docente di matematica e scienze, classi I A e I B) Prof.ssa Rossi (docente di matematica e scienze, classi III A e III B) Prof. De Masi (docente di tecnologia, tutte le classi). Alla sua realizzazione hanno però partecipato tutti gli insegnanti di matematica e scienze (Prof.sse Saltarelli e Reversi, sezione C) e alcuni insegnanti di lettere, presenti nelle ore di compresenza dedicate all’educazione ambientale (Prof.sse Filippini, Mengoli e Sabbioni) E’ stata inoltre fondamentale la collaborazione del personale A.T.A. (Sig.re Rabacchi e Vitali), in particolare durante lo studio del funzionamento dei contatori dell’energia elettrica presenti a scuola. La dott.ssa Golfieri, responsabile dell’Ufficio Ambiente del Comune, è sempre stata molto disponibile e tempestiva nel rispondere alle richieste di materiale e di specifici interventi da parte della Scuola; interventi che sono stati eseguiti dal tecnico del Comune. Il progetto ha inoltre previsto alcuni interventi da parte del COSEA: l’ingegnere Palmieri e la Sig.ra Ciampichetti hanno effettuato le seguenti attività: analisi dell’efficienza di un sistema fotovoltaico correlata all’orientamento geografico dell’edificio scolastico; informazione ai ragazzi sui dati conclusivi relativi ai consumi energetici della nostra scuola (elaborati dagli esperti del COSEA). Il progetto è stato articolato in cinque distinte attività che sono state portate avanti in parallelo dalle classi, come di seguito riportato: classi prime e seconde 1. rilevazione dei consumi energetici (lettura del contatore dell’elettricità e del metano, a scuola e a casa); classi prime e seconde 2. interventi di razionalizzazione per il risparmio energetico a scuola; classi terze 3. analisi del fabbricato (rilevazione di volumi, esposizione geografica, efficienza di un sistema fotovoltaico); classi terze 4. comprensione della relazione esistente tra immissione di CO2 e consumi energetici (impatto economico ed ambientale); classi seconde 5. informazione delle famiglie. FASE 1: RILEVAZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI Gli alunni delle prime e seconde classi della scuola secondaria di 1° hanno affrontato questa prima fase dapprima imparando a leggere i contatori dell’energia elettrica e del metano, presenti a scuola, con l’ausilio di un tecnico del Comune e successivamente hanno ripetuto le operazioni di lettura, a casa, con l’ausilio delle famiglie. Il lavoro è risultato interessante, anche se piuttosto complesso, per l’entrata in vigore delle nuove fasce orarie (F1, F2 e F3) per il consumo di energia elettrica fornita dall’ENEL. La maggior parte delle famiglie si è resa disponibile ad aiutare i propri figli nel leggere contatori e nel cercare bollette. Per guidare il lavoro, sia a scuola che a casa, è stata fornita una traccia da seguire, qui di seguito riportata. IL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA A SCUOLA 1) RILEVAMENTO DELLA POTENZA ISTANTANEA ( unità di misura = kW, leggi chilo-watt) Premi il pulsante del contatore finché nel display non compare la scritta “potenza istantanea”. Esegui le seguenti letture e trascrivi i valori: Luci spente nelle aule, nei corridoi e nella palestra (luci accese in segreteria, caldaia accesa): ……………………………. Luci tutte riaccese ……………………………. 2) RILEVAMENTO DEL CONSUMO SETTIMANALE ( unità di misura = kWh, leggi chilo-watt-ora) Premi il pulsante del contatore finché nel display compare la scritta “lettura potenza ”; premi poi “periodo attuale” finchè non trovi i consumi delle fasce orarie A1 (fascia oraria 1: dalle ore 8 alle ore 19 dei giorni feriali) e A2 (fascia oraria 2: dalle ore 19 alle ore 8 dei giorni feriali e tutte le ore del Sabato, della Domenica e di altri festivi); leggi e trascrivi. Data e ora……………………………… A1…………………………….. A2…………………………….. Aspetta una settimana, ripeti le precedenti letture e trascrivi. Data e ora……………………………… A1…………………………….. A2…………………………….. Calcola ora il consumo di energia elettrica settimanale della tua scuola, nelle diverse fasce orarie, eseguendo due sottrazioni. Consumo nella FASCIA 1 (A1-A1) ………………………=……………………… =………………………. - Consumo nella FASCIA 2 (A2-A2) ………………………=……………………… =………………………. - IL CONSUMO ENERGETICO PER IL RISCALDAMENTO A SCUOLA 1) Tipo di combustibile: …………………………….. 2) Unità di misura: ……………………………… 3) Lettura consumo: …………………………….. Data: ………………….. Consumo:……………………………… Data: …………………. Consumo:……………………………… Data: ………………….. Consumo:…………………………….. Data: …………………. Consumo:……………………………. IL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA A CASA 1) RILEVAMENTO DELLA POTENZA ISTANTANEA ( unità di misura = kW, leggi chilo-watt) Premi il pulsante del contatore finché nel display non compare la scritta “potenza istantanea”. Esegui le seguenti letture (aspetta un po’ tra una lettura e la successiva) e trascrivi i valori: Luci e tutti gli elettrodomestici spenti (anche frigo e freezer): ............................... Frigo e freezer riaccesi (classe…….): ………………………….. Frigo e freezer + tutte le luci interne accese ………………………….. Frigo e freezer+ lavatrice mentre scalda(classe…….) ………………………...... Frigo e freezer + ferro da stiro (su cotone) …………………………… A scelta: lavapiatti, forno elettrico, asciugacapelli, ecc….. Frigo e freezer +……………………………….(classe……..) ……………………………. 2) RILEVAMENTO DEL CONSUMO SETTIMANALE ( unità di misura = kWh, leggi chilo-watt-ora) Premi il pulsante del contatore finché nel display non compare la scritta “lettura potenza ”; premi poi “periodo attuale” finchè non trovi i consumi delle fasce orarie A1 (fascia oraria 1: dalle 8 alle 19 di tutti i giorni feriali) e A2 –A3 (fasce orarie 2 e 3: dalle 19 alle 8 di tutti i giorni feriali e tutte le ore del Sabato, della Domenica e di altri festivi.) Leggi e trascrivi. Data……………………………… A1…………………………….. A2…………………………….. A3…………………………….. Aspetta una settimana e ripeti le precedenti letture e trascrivi. Data……………………………… A1…………………………….. A2…………………………….. A3…………………………….. Calcola ora il consumo di energia elettrica settimanale, nelle diverse fasce orarie, della tua famiglia eseguendo delle sottrazioni. Consumo nella FASCIA 1 (A1-A1) ………………………=……………………… =………………………. - Consumo nella FASCIA 2 (A2-A2) ………………………=……………………… =………………………. - Consumo nella FASCIA 3 (A3-A3) ………………………=……………………… =………………………. - 3) BOLLETTA DEL BIMESTRE Consumo :A1……………………………kWh Spesa: ………………………………..euro Consumo :A2……………………………kWh Spesa: ………………………………..euro Consumo :A3……………………………kWh Spesa: ………………………………..euro IL CONSUMO ENERGETICO PER IL RISCALDAMENTO A CASA 1) Tipo di combustibile: Metano □ GPL □ nafta □ legna □ pellet □ altro (indicare)………………. 2) Lettura consumo (per metano, gpl,nafta,ecc..) Data: ………………….. Consumo:…………………………. Data: …………………. Consumo:………………………… Data: ………………….. Consumo:………………………… Data: …………………. Consumo:………………………. 3) Consumo e costo (in alcuni casi è sufficiente il costo approssimativo) del precedente anno : Metano→ consumo: …………… costo: ……………. GPL→ consumo: …………… costo: ……………. Nafta → consumo: …………… costo: ……………. Legna→ consumo: …………… costo: ……………. Pellet→ consumo: …………… costo: ……………. Altro →consumo: …………… costo: ……………. Il tecnico del Comune mostra agli alunni di una classe prima il funzionamento del contatore dell’energia elettrica presente a scuola. La Sign.ra Rabacchi, collaboratrice scolastica, toglie e ripristina la luce nelle aule e nei corridoi. Un alunno di seconda ascolta attentamente, affiancato dal Prof. De Masi. Dietro il vetro, la Dott.ssa Golfieri, assiste alle attività. Il tecnico sta effettuando la lettura del contatore del metano presso la centrale termica all’esterno dell’edificio scolastico. Alunni di seconda trascrivono il consumo di metano. Un alunno di seconda mostra il modello molecolare del metano realizzato durante il laboratorio di chimica con la Prof.ssa Canedi. Alunni di seconda compilano le schede relative ai consumi energetici a scuola. Agli alunni sono state poi mostrate le bollette del gas e dell’energia elettrica relative al precedente anno scolastico; sono stati desunti il consumo e la spesa mensili, elencati nelle seguenti tabelle. CONSUMO E COSTO PER IL RISCALDAMENTO A SCUOLA NEL PRECEDENTE ANNO SCOLASTICO mese Settembre 2009 Ottobre 2009 Novembre 2009 Dicembre 2009 Gennaio 2010 Febbraio 2010 Marzo 2010 Aprile 2010 Maggio 2010 Giugno 2010 Luglio 2010 Agosto 2010 totale Consumo (m3) / 1586 3051 6038 4915 3571 3884 1616 188 136 / / 24985 Spesa (euro) / 1136,72 2147,26 4179,38 3661,28 2579,06 2804,05 1219,06 145,14 113,65 / / 17985,60 N.B. Il consumo mensile di gas (e il costo relativo), riportato in tabella, si riferisce al 70% del consumo totale mensile della centrale termica; il 30% del consumo totale serve per riscaldamento della Scuola dell’Infanzia. CONSUMO E COSTO DELL’ENERGIA ELETTRICA A SCUOLA NEL PRECEDENTE ANNO SCOLASTICO mese Settembre 2009 Ottobre 2009 Novembre 2009 Dicembre 2009 Gennaio 2010 Febbraio 2010 Marzo 2010 Aprile 2010 Maggio 2010 Giugno 2010 Luglio 2010 Agosto 2010 totale Consumo (kWh) 819 1233 1594 1646 1657 1384 3965 5693 3401 2426 1577 1321 26716 Spesa (euro) 160,73 238,91 300,98 309,38 304,26 249,77 694,95 940,04 574,96 405,51 278,06 230,47 4688,02 Alunni di seconda leggono le bollette relative al consumo di metano del precedente anno scolastico. Per quanto concerne la fase 1 svolta a casa sono stati poi effettuati, a scuola, confronti tra i dati riportati dagli alunni ed è emerso quanto segue: in molte famiglie si usano perlopiù lampadine a risparmio energetico e i nuovi elettrodomestici presentano delle sigle che individuano la classe energetica, tali elettrodomestici consumano meno; nella maggioranza delle famiglie, che si sono rese disponibili, si sono evidenziati consumi maggiori di energia elettrica nelle fasce 2 e 3 (dalle 19 alle 8 dei giorni feriali, il sabato e tutti i giorni festivi); ma ciò sembra dipendere da esigenze di organizzazione famigliare o dal fatto che in molte famiglie entrambi i genitori lavorano fino a sera. Manca cioè la consapevolezza di usare l’energia elettrica quando costa di meno e in molti casi risulta carente l’informazione. Di seguito sono riportati due esempi riguardanti l’analisi dei consumi nelle diverse fasce orarie (classe II A ) e le potenze istantannee registrate per alcuni elettrodomestici (classe IIB). ANALIZZIAMO I CONSUMI SETTIMANALI A CASA (kWh) Classe IIA FASCE ORARIE A1 FRANCESCA 19 FRANCESCO 19 ISABELL 18 MARIARITA 15 FATIMA 20 NABILA 22 ALESSANDRA 32 THOMAS 20 ROBERTO 20 MICHELE 20 CECILIA 15 BEATRICE 17 SIMONA 25 YURI 27 LUIGI 20 A2 27 24 20 11 19 12 33 22 20 3 28 29 127 29 61 A3 15 112 18 18 17 17 53 25 80 114 27 32 20 22 79 TOT 61 155 56 44 56 51 118 67 120 137 70 78 172 78 160 LA QUASI TOTALITA’ DELLE FAMIGLIE CONSUMA MAGGIORMENTE NELLE FASCE A2 E A3. Abbiamo però verificato che ciò dipende dall'orario di lavoro della mamma o dell'organizzazione dei lavori domestici, per cui alla mattina si preferisce fare la spesa o altri lavori. MANCA UNA PRECISA VOLONTA’ DI RISPARMIARE L' ENERGIA ELETTRICA. Federica ha riassunto in modo divertente i risultati sui consumi di alcuni elettrodomestici della classe II B Per cercare di sensibilizzare le famiglie riguardo l’uso di energia elettrica, la classe II A ha redatto un questionario che è stato distribuito a tutte le famiglie degli alunni che frequentano la scuola secondaria del nostro Istituto. Il questionario è stato scritto al computer da diversi alunni e di seguito viene riportato quello di Thomas. QUESTIONARIO SUI CONSUMI Fai rispondere un adulto: Maschio Femmina 1. Conosci le fasce orarie? □ SI □ NO se rispondi sì, prosegui, se rispondi no, passa alla domanda 5 2. Quali sono le fasce? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 3. In quale fascia si spende meno? (precisa ore e giorni) ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 4. Quanto si risparmia, secondo te? □ pochissimo □ poco □ abbastanza □ molto 5. Per sapere esattamente le tariffe cosa consulti? (scegline una) □ il commercialista □ bolletta □ quotidiano □ amministratore condominiale □ impiegato comunale 6. Come si misura il consumo di energia elettrica? □ Km/h □ m3 □ KWh 7. Uno strumento in stand by consuma? □ si □ no □non so □ internet □ volt □ non so 8. Cosa sono le classi energetiche degli elettrodomestici? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 9. Quali accorgimenti di risparmio energetico applicate in casa? (puoi indicare più risposte) spegnere luci inutili usare lampadine a risparmio energetico rispettare le fasce orarie non lasciare gli apparecchi in stand by usare elettrodomestici con classi energetiche basse altro... Quali tra questi ritieni più vantaggioso? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 10. In quali altri ambiti è possibile risparmiare forme di energia? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Gli alunni della classe IIA hanno poi tabulato e analizzato le risposte al questionario (totale 147), distinguendo tra maschi (67) e femmine (80). Con l’aiuto dell’insegnante sono state poi calcolate le percentuali corrispondenti. Di seguito vengono riportati i dati ottenuti per ciascuna domanda. Legenda : M = maschi F = femmine 1) Conosci le fasce orarie ? (se rispondi sì prosegui, se rispondi no passa alla n°5) Sì M 54 (81%) F 71 (89%) No M 12 (18%) F 9 (11%) In bianco M 1 (1%) F 0 (0%) 2) Quali sono le fasce ? (risposte valutate dagli alunni in base allo studio fatto in classe e i relativi appunti) Tutto corretto M 18 (30%) F 30 (16%) Abbastanza corretto M 13 (22%) F 22 (27%) Errato M 21 (35%) F 30 (39%) In bianco M 8 (13%) F 12 (16%) 3) In quale fascia oraria si spende meno ? (precisare ore e giorno) Corretto M 24 (40%) F 20 (26%) Errato M 36 (60%) F 57 (74%) 4) Quanto si risparmia secondo te ? Pochissimo M 2 (3%) F 3 (4%) Poco M 21 (35%) F 16 (21%) Abbastanza M 19 (32%) F 37 (48%) Molto M 10 (17%) F 9 (12%) Non so M 8 (13%) F 12 (17%) 5) Per sapere esattamente le tariffe cosa consulti ? (bisognava sceglierne una, ma alcuni ne hanno indicate di più) Il commercialista M 0 F 0 La bolletta M 58 (81%) F 68 (85%) I quotidiani M 0 F 1 (1%) Internet M 12 (17%) F 7 (9%) L’ amministratore condominiale M 1 (1%) F0 L’ impiegato comunale M 0 F 2 (3%) In bianco M0 F 2 (3%) 6) Come si misura il consumo di energia elettrica? km/h M 0 F 1 (1%) m3 M0 F 1 (1%) kWh M 63 (94%) F 72 (90%) Volt M 2 (3%) F 4 (5%) In bianco M 2 (3%) F 2 (3%) 7) Uno strumento in stand by consuma? Si M 61 (91%) F 70 ( 88%) No M 3 (4%) F 6 (8%) Non so M 3 (4%) F 4 (5%) 8) Cosa sono le classi energetiche degli elettrodomestici? Corretto M 33 (49%) F 17 (21%) Abbastanza corretto M 16 (24%) F 27 (34%) Errato M 11 (16%) F 20 (25%) In bianco M 7 (10%) F 17 (21%) 9) Quali accorgimenti di risparmio applicate in casa? (puoi indicare più risposte) Spegnere luci inutili M 62 (92%) F 74 (93%) Usare lampadine a risparmio energetico M 58 (87%) F 71 (88%) Rispettare le fasce orarie M 35 (52%) F 52 (65%) Non lasciare gli apparecchi in stand by M 35 (52%) F 45 (56%) Usare elettrodomestici con classi energetiche basse M 47 (59%) F 52 (65%) Altro M 4 (6%) F 6 (8%) M 5 (7%) F 23 (29%) Quali tra questi ritieni più vantaggiosi? Spegnere luci inutili Usare lampadine a risparmio energetico M 9 ( 13%) F 21 (26%) Rispettare le fasce orarie M 18 (27%) F 33 (41%) Non lasciare gli apparecchi in stand by M 2 (3%) Usare elettrodomestici con classi energetiche basse M 18 (27%) F 32 (40%) Tutti M 13 (19%) F 11 (14 %) In bianco M 6 (9%) F 10 (13%) F 0 10) In quali altri ambiti è possibile risparmiare forme di energia? Trasporto (preferire mezzi pubblici, auto ecologiche) M 6 (9%) F 8 (10%) Casa (in generale) M 4 (6%) F 3 (4%) Fabbriche M 1 (1%) F 4 (5%) Uffici M 2 (3%) F 8 (10%) Scuole M 2 (3%) F 5 (6%) Ospedali M 1 (1%) F 1 (1%) Riscaldamento domestico efficiente (caldaie moderne) M 14 (21%) F 22 (28%) Riscaldamento a legna aggiuntivo M 3 (4%) F 5 (6%) Acqua M 4 (6%) F 3 (4%) Casa coibentata, disposta bene M 5 (7%) F 2 (3%) Pannelli fotovoltaici M 5 (7%) F 7 (9%) Doppi vetri e infissi moderni M 1 (1%) F 1 (1%) Ridurre i consumi M 3 (4%) F 1 (1%) Uso corretto elettrodomestici M 2 (3%) F 0 Incentivare ricerca e uso energie alternative M 1 (1%) F 3 (4%) Fare la raccolta differenziata M 2 (3%) F 2 (3%) Ridurre gli imballaggi M 0 F 1 (1%) Non usare i condizionatori M 1 (1%) F 0 Usare timer per la luce M 1 (1%) F 0 Usare le scale al posto dell’ascensore M 1 (1%) F 0 Produzione di beni M 0 F 2 (3%) Produzione e trasporto energia M 0 F 1 (1%) Innovazioni tecnologiche M 0 F 3 (4%) Non so o in bianco M 15 (22%) F 11 (14%) Alla prima domanda “Conosci le fasce orarie?” l’81% dei maschi adulti e l’89% delle femmine adulte hanno risposto affermativamente, ma la valutazione delle risposte ai quesiti 2, 3 e 4 effettuata dagli alunni indica esattamente il contrario: la maggior parte delle famiglie non ha le idee chiare sulle nuove fasce orarie. Le risposte ai quesiti 5, 6 e 7 risultano invece più confortanti; sanno come potrebbero ricevere informazioni, come si misura il consumo di energia elettrica e che uno strumento lasciato in stand-by consuma. Le idee risultano nuovamente confuse per quanto riguarda le classi energetiche degli elettrodomestici. Tra le cinque proposte date per risparmiare energia elettrica le famiglie mettono al primo posto - SPEGNERE LE LUCI INUTILI – All’ultimo quesito che chiedeva in quali altri ambiti era possibile risparmiare energia i genitori hanno proposto molte situazioni diverse, si evidenziano principalmente il settore dei TRASPORTI, del RISCALDAMENTO e della CASA EFFICIENTE dal punto di vista energetico (coibentata, ben esposta, con pannelli fotovoltaici, ecc.). Va purtroppo sottolineato che ben il 22% dei maschi e il 14% delle femmine ha lasciato in bianco o a scritto - non so - a quest’ultima domanda. Globalmente, la lettura dei contatori, l’analisi delle bollette, la compilazione delle schede sui consumi energetici e il loro confronto hanno avuto lo scopo prevalente di far comprendere agli alunni, di prima e di seconda, alcuni aspetti: nella vita di tutti i giorni si usano varie forme di energia; ci sono unità di misura specifiche per misurare il consumo di energia elettrica (kW e kWh) e di metano (m3); recentemente sono state introdotte tre diverse fasce orarie per l’energia elettrica e, in particolare, si è osservato che si spende meno di notte e nei giorni festivi; in molte famiglie si usano perlopiù lampadine a risparmio energetico e i nuovi elettrodomestici presentano delle sigle che individuano la classe energetica; anche una spia d’emergenza, il telefono, un televisore o un computer rimasti in stand-by consumano energia; la quasi totalità delle famiglie, come la Scuola, usa il metano per il riscaldamento; l’energia ha un costo; i costi per l’energia incidono sui bilanci sia del Comune, per quanto riguarda la scuola, che delle famiglie. FASE 2: INTERVENTI DI RAZIONALIZZAZIONE PER IL RISPARMIO ENERGETICO A SCUOLA Dalle osservazioni scaturite al termine della fase 1, gli alunni si sono resi conto che è importante cercare di attuare comportamenti che consentano di non sprecare energia, sia per motivi economici che ecologici. Il punto di partenza per ogni classe è stata l’analisi della propria aula: orientamento geografico, disposizione nell’edificio, numero di finestre, tipo di infissi e di vetri, disposizione e numero di radiatori, temperatura su pareti interne ed esterne, sistema di illuminazione. E’ emerso che tutte le aule sono ben orientate, come mostrato dalla seguente piantina dell’edificio scolastico, ma è emerso altresì che sono presenti alberi ad alto fusto proprio di fronte alle finestre di ogni aula; ciò non consente di sfruttare al meglio la luce del sole per illuminare le aule. Inoltre la presenza di vetri antiriflesso riduce il livello di illuminazione. Le finestre presentano doppi vetri, ma con infissi di alluminio e con guarnizioni ormai consumate e, in alcuni punti, staccate. L’analisi della temperatura, effettuata nel mese di novembre con il termometro laser, ha evidenziato una differenza di un paio di gradi centigradi tra pareti interne (lato corridoio) ed esterne (lato giardino) con un significativo ulteriore calo sui vetri delle finestre. Il numero degli elementi radianti è di due-tre per classe, ma la loro posizione, sotto le finestre, non risulta adeguata: la temperatura circa si dimezza passando da 20-30 cm davanti ai radiatori, a 20-30 cm sui vetri delle finestre poste sopra ai radiatori. Le aule situate al piano terra risultano più fredde di quelle del primo piano, in particolare, si sono registrate temperature comprese tra 16,3 - 20,7 ° C sulle pareti della nuova aula creata nell’atrio di fronte alla grande vetrata dell’entrata. Lettura della temperatura, con il termometro laser, sui vetri nell’aula nuova del piano terra. Si osservi la posizione del radiatore sotto la finestra. Lettura della temperatura sulla parete di cartongesso che separa l’aula dall’ atrio. Lettura della temperatura, in un’altra aula del piano terra, a circa 30 cm davanti al radiatore. Lettura della temperatura a circa 30 cm dal radiatore, ma sul vetro della finestra. Lettura della temperatura su un vetro lontano dal radiatore. Alunni di classi diverse leggono le temperature misurate con il termometro laser. Gli alunni della classe III A hanno poi registrato le temperature di pareti e vetrate negli spazi comuni (corridoi, atrio e palestra) come mostrano la seguente tabella e le foto successive. PRIMO PIANO CORRIDOIO Porta antipanico del corridoio =14,1°T. Parete corridoio verso la 2 C =22,1°T. Parete vicino al bagno adulti =22,3°T. Parete corridoio tra attaccapanni e ascensore =20,7°T. Pianerottolo alto =20,7°T. ATRIO Pianerottolo basso =19,9°T. Vetro dell'entrata verso l'interno =16,2°T. Vetro dell'entrata verso l'esterno =10,8°T. Colonna fuori o temperatura esterna =5,4°T. Temperatura aria =4.2°T. Atrio verso corridoio mensa =18°T. PALESTRA Laboratorio meraviglie (prima stanza) =19,3°T. Laboratorio meraviglie (seconda stanza) =20,1°T. Muro palestra est =11,6°T. Muro palestra sud =11,5°T. Muro palestra ovest =12°T. Muro palestra nord =11,8°T. Gli alunni di III A leggono le temperature sulle pareti del corridoio al primo piano. La lettura prosegue presso la vetrata d’entrata e tra le due vetrate. Qui è davvero freddo: solo 10,8 °C ! Le misure proseguono in palestra lungo tutte quattro le pareti e anche qui si trema: le temperature oscillano tra gli 11,5 °C e i 12 ° C! Il riscaldamento è spento, ma per fortuna qui ci si muove sempre come testimoniano i gruppi di ballerini che si stanno preparando per lo spettacolo di Natale. Nelle varie classi sono state quindi effettuate riflessioni guidate dagli insegnanti su come poter razionalizzare i consumi energetici sia in classe che negli spazi comuni. Alcune proposte coinvolgono lo stile di vita degli alunni e degli adulti, altre richiedono piccoli, talora un po’ più consistenti interventi di manutenzione da parte del Comune. Vengono proposti alcuni dei lavori effettuati nelle classi. CLASSE I C Ci sono vari modi per ridurre gli sprechi di energia all’interno della nostra classe. Le finestre della nostra classe sono rivolte verso Sud-ovest di conseguenza la classe riceve più calore dal Sole e, in particolare al pomeriggio si riceve più luce e calore. Un’altra opportunità di riduzione degli sprechi sono i termosifoni che potrebbero essere usati meno (vista la nostra posizione), usando meno energia termica. Potrebbero anche essere installate delle valvole termostatiche cioè quelle valvole che regolano la temperatura dell’ambiente evitando di mantenere acceso il termosifone se non necessario. I termosifoni essendo sotto le finestre (quando le si aprono) impediscono all’ aria fresca di entrare, e si potrebbero mettere dalla parte opposta. I vetri oscuranti rappresentano un altro problema; lasciando entrare meno luce siamo costretti ad accendere più spesso le luci consumando elettricità. Il soffitto della classe è molto alto ed è più facile la dispersione del calore, che tende ad andare verso l’alto e quindi accorciando l’altezza del soffitto il calore rimarrebbe più concentrato all’interno della classe di conseguenza staremmo più caldi. CLASSI II (A-B -C) PROPOSTE DI INTERVENTI PER RAZIONALIZZARE I CONSUMI (luce, acqua e gas) 1) Nella propria aula LUCI Spegnere le luci ogni volta che è possibile (aiutati da cartelli e da un responsabile che potrebbe essere chi è seduto vicino all’interruttore o stabilito a rotazione). Controllare che ci siano forme di illuminazione a risparmio energetico. Fissare un arco di tempo giornaliero ( anche breve) durante il quale tutte le luci della scuola rimangano spente. Richiedere al Comune un doppio interruttore per accendere solo le luci indispensabili. RISCALDAMENTO Controllare sempre con il termometro che la temperatura non superi i 20°. In caso contrario chiudere uno dei termosifoni. Nella stagione invernale limitare l’apertura dei vetri per il ricambio dell’aria. Vestirsi a strati. Richiedere valvole termostatiche per regolare in modo più efficiente i termosifoni. Richiedere al Comune che vengano cambiate le guarnizione degli infissi e siliconate le fessure tra infissi e muro 2) Negli spazi comuni Quest’ultima richiesta vale anche per la grande vetrata con infissi in alluminio presente nell’atrio del piano terra. Si è visto ( temperature registrate dalla IIIA) che le guarnizioni anche qui sono consumate e che i paraspifferi adesivi aggiunti in anni recenti sono insufficienti; rimane più di un centimetro di altezza, nella parte inferiore delle porte, privo di qualsiasi protezione. In particolare, ragazzi della classe II C per sollecitare i piccoli interventi di manutenzione nelle classi e negli spazi comuni hanno scritto una lettera per l’Assessore all’Ambiente di Marzabotto, lettera che è stata inviata dalla responsabile del progetto e di seguito riportata. Lettera per l'assessore all' ambiente. Egregio Signore, noi alunni della classe 2 C vorremmo chiederLe le seguenti modifiche alla struttura: Per la classe: 1.Installare valvole termostatiche nei termosifoni, oppure, riparare quelle già in uso. 2.Sostituire le guarnizioni degli infissi. 3.Installare la doppia accensione per usare meno lampade a fluorescenza. 4.Mettere del silicone tra infissi e muro. Per il bagno: 1.Installare rubinetti “a tempo” come quelli già in uso nella mensa della scuola scuola primaria. 2.Riparare i rubinetti esistenti per i seguenti motivi: perdono acqua e girano a vuoto a 360 gradi . (tubi compresi). La classe 2C e la scuola si impegnano a essere più rispettosi e responsabili dei locali anche se le riparazioni non verranno effettuate. Grazie l' I.C di Marzabotto. Per aiutare i ragazzi (e non solo) ad assumere comportamenti più responsabili sono stati affissi cartelli in prossimità di interruttori, nell’atrio centrale e nei bagni come dimostrano le seguenti foto. Federica, Francesca e Martina “posano” sotto il loro cartellone posto nell’atrio. Ouafa e Maddalena ripassano lo slogan “ Se tu mi spegnerai il salvadanaio riempirai”. I cartelli sono stati ideati dalla classe C II e affissi in tutti i bagni. Si allega una ricca ricerca condotta da alcuni alunni della classe I C sul calore e la sua propagazione, sui materiali conduttori ed isolanti; la ricerca contiene riflessioni sulla condizione dell’aula. CALORE In fisica si definisce calore il trasferimento dell'energia termica tra due o più sistemi fisici. Tale trasferimento può essere dovuto ad una differenza di temperatura. Il trasferimento (o scambio o propagazione) del calore tra sistemi può avvenire: per conduzione: in uno stesso corpo o fra corpi a contatto si ha una trasmissione, per urti, di energia cinetica tra le molecole appartenenti a zone limitrofe del materiale. Nella conduzione viene trasferita energia attraverso la materia, ma senza movimento macroscopico di quest'ultima. Avviene tipicamente nei corpi solidi per convezione: in un fluido (liquido o gas) in movimento, porzioni del fluido possono scaldarsi o raffreddarsi per conduzione venendo a contatto con superfici esterne e poi, nel corso del loro moto, trasferire (sempre per conduzione) l'energia acquistata ad altre superfici, dando così luogo ad un trasferimento di calore per irraggiamento: tra due sistemi la trasmissione di calore può avvenire a distanza (anche nel vuoto), per emissione, propagazione e assorbimento di onde elettromagnetiche: anche in questo caso il corpo a temperatura inferiore si riscalda e quello a temperatura superiore si raffredda. Il meccanismo dell'irraggiamento non richiede il contatto termico tra i corpi coinvolti nel processo. Riscaldamento: Termosifone è il fenomeno fisico per cui in un circuito idraulico si instaura una circolazione convettiva a causa della sola differenza di densità tra volumi di fluido a temperature diverse. Nell'uso comune il termine termosifone si è esteso ad indicare i singoli radiatori o caloriferi, anche se in molti casi l'impianto non adotta il principio omonimo . Il calore viene ceduto prevalentemente per irraggiamento col riscaldamento dell’aria e delle pareti, e l’ambiente viene riscaldato tramite i moti convettivi dell’aria. Nella nostra classe la temperatura di fronte al termosifone è di 44.4 gradi C. Il grado di riscaldamento di un ambiente chiuso non è dato soltanto dalla temperatura impostata attraverso i radiatori o i condizionatori: molto dipende dall’isolamento dell’immobile. ISOLAMENTO TERMICO Per isolamento termico si intendono tutti i sistemi e le operazioni atti a ridurre il flusso termico scambiato tra due ambienti a temperature differenti. L'isolamento termico in edilizia è volto, principalmente, al fine di contenere il calore all'interno degli edifici. L’edificio L’isolamento termico di un edificio può essere paragonato in linea di principio a un thermos. Anche quest’ultimo, infatti, è concepito per tenere fresco d’estate e caldo d’inverno. Un buon isolamento termico garantisce i seguenti vantaggi: riduzione delle perdite di calore, clima confortevole negli ambienti interni, riduzione delle spese di riscaldamento, riduzione dei ponti termici, assenza di umidità e di muffe, allungamento della durata di vita dell’edificio. Le finestre: Uno dei punti deboli dell'isolamento termico di un edificio è rappresentato, molto spesso, dalle finestre e dagli infissi in generale. In questa immagine di un’abitazione, ripresa con una camera sensibile alla radiazione infrarossa (IR), i colori rappresentano la temperatura dell’oggetto. Colori chiari rappresentano temperature alte, colori scuri temperature basse. La foto è ripresa dall’esterno, per cui i colori chiari mostrano le parti dell’abitazione che disperdono maggiormente calore. La scelta degli infissi è importante, le finestre sono sicuramente la maggiore causa di dispersione di calore da un’abitazione. E' sempre conveniente scegliere finestre con vetri doppi o tripli. Se il davanzale è di uno spessore opportuno, è consigliabile (anche) installare i doppi infissi (uno interno ed uno esterno), questi hanno il duplice vantaggio di creare un' intercapedine di aria che serve da isolante e di permettere un’aerazione controllata degli ambienti. Gli infissi devono essere di materiale idoneo a ostacolare l’entrata di freddo e di umidità. Ove possibile, scegliere infissi in legno o altro materiale isolante (PVC, metallo isolato con taglio termico, ecc.). In caso non si abbia la possibilità di sostituire gli infissi, l’unica cosa che si può fare è verificare la tenuta di quelli esistenti. Per individuare eventuali fughe di calore, per esempio, si può avvicinare una candela ai bordi dei serramenti. Quando la fiamma si muove è segno della presenza di una fessura (“spifferi” di aria). Negli edifici meno recenti, dotati di serramenti ormai deteriorati, i punti da cui il calore fuoriesce sono numerosi. Un’attenzione particolare va rivolta alle porte e alle finestre che mettono in comunicazione con l’esterno: applicare quindi guarnizioni ove occorre e “paraspifferi” mobili o permanenti nella parte inferiore delle porte. Sono disponibili bordini isolanti per tutte le esigenze. Quelli più diffusi sono di gommapiuma, con retro autoadesivo. Per applicare un bordino paraspiffero lungo l’estremità inferiore di una finestra lo si deve tagliare alla giusta lunghezza. Il bordino viene liberato dalla carta che protegge la parte adesiva. Non toccare con le dita, e pulite la zona inferiore della finestra da residui di polvere e sporcizia. Appoggiare il bordino paraspifferi lungo il bordo inferiore della finestra. Una volta posizionato premere con le dita in modo che la parte adesiva faccia bene presa. Poi chiudere e aprite la finestra alcune volte per verificare che il bordino sia posizionato correttamente e risulti perfettamente stabile. Se vi sono fughe di calore ai margini dei vetri delle finestre, sigillare le fessure con silicone. Per rifinire l’intervento passarvi sopra un dito bagnato. Fissare un bordino paraspiffero del tipo “a scopa” lungo il bordo inferiore di una porta d’ingresso, in modo che tocchi il pavimento. L’applicazione di tendaggi pesanti in corrispondenza delle finestre rappresenta una ulteriore barriera al freddo. Le pareti: I radiatori dell'impianto di riscaldamento, soprattutto quelli inseriti su pareti che danno verso l'esterno, rischiano di vedere molto ridotto il loro apporto di calore in quanto riscaldano anche la parete e questa, nella parte esterna, disperde il calore accumulato. Per questo motivo è molto utile applicare, tra il radiatore e la parete, un pannello isolanteriflettente che impedisca che tale fenomeno negativo si verifichi. Si usano sottili pannelli flessibili in materiale sintetico. Il pannello ha anche una parte argentata in modo che il calore venga meglio riflesso verso la stanza. La differenza tra la temperatura delle superfici perimetrali e quella del clima interno di un edificio dovrebbe mantenersi entro i +/- 3 °C. Se questo valore viene superato, si ha l’impressione che all’interno degli ambienti, specie in prossimità dei muri perimetrali, vi sia una corrente d’aria. Coibentando a sufficienza i singoli elementi di fabbrica si elimina questo sgradevole effetto; al contempo si riducono le perdite di calore. Nella nostra classe, per esempio, le temperature da noi misurate in vari punti sono: Temperatura del vetro della finestra sopra al termosifone 22.3 gradi C Temperatura del vetro della finestra centrale 20.3 C Temperatura del muro interno 23.0 gradi C FASE 3 : ANALISI DEL FABBRICATO (RILEVAZIONE DI VOLUMI, ESPOSIZIONE GEOGRAFICA ED EFFICIENZA DI UN SISTEMA FOTOVOLTAICO) Le classi terze A e B si sono occupate di misurare, con un metro laser, i tre spigoli della propria aula e successivamente hanno calcolato il volume. Misure Lunghezza Larghezza Altezza Volume 6,60 m 7,17 m 3,27 m 154,74 m3 P.S. Con i nostri valori si ottiene un valore leggermente diverso per la superficie (47,32 m2) rispetto a quello riportato sulla mappa del Comune (46,20 m2). Come si può osservare dalle mappe, sei aule presentano la stessa superficie e quindi lo stesso volume. Si è ragionato poi sulla relazione tra il volume da riscaldare e la superficie disperdente, evidenziando come a parità di volume riscaldato di due edifici, quello che ha una maggiore superficie disperdente (totale delle superfici esterne) consuma necessariamente più energia per il riscaldamento. Risulta altresì evidente che il livello di coibentazione delle pareti esterne, la presenza o meno di grandi vetrate, il tipo di infissi possono incidere ulteriormente sul consumo energetico. Per quanto concerne l’esposizione geografica si invita a consultare le mappe allegate in cui oltre alle temperature registrate sono riportati i punti cardinali. Nel complesso l’edificio scolastico risulta ben orientato e le aule discretamente soleggiate. Tuttavia, come precedentemente detto, la presenza di alberi ad alto fusto nel giardino presente sul retro, proprio davanti alle finestre delle aule riduce la possibilità di usufruire dell’illuminazione naturale. Il 23 marzo 2011 (giornata di pieno Sole) gli alunni delle tre classi terze hanno seguito una lezione tenuta dall’ingegnere Palmieri del COSEA relativa al funzionamento dei pannelli fotovoltaici. Nell’occasione i ragazzi hanno potuto osservare un modellino di pannello (corrente massima 0,29A) direttamente collegato ad un tester che misurava la quantità di corrente prodotta. Alle ore 14.20 la produzione di corrente si avvicinava al fondo scala ovvero il tester riportava 0,27 A, mentre due ore dopo la produzione di corrente scendeva a 0,21 A. La lezione è proseguita poi con la visione di slides che mostravano come solo il 32% dell’energia solare arrivi sulla superficie della Terra e possa essere utilizzato da un impianto fotovoltaico. A tal proposito si osservi la foto sottostante con l’ingegner Palmieri mentre spiega agli alunni della classe IIIB. Si è visto inoltre che in Emilia Romagna, in base alla media annuale delle ore di illuminazione, la capacità produttiva di un impianto è di circa 1400 kWh/m2; pertanto una famiglia media che consumasse in un anno circa 2800 kWh, in teoria, potrebbe sopperire al proprio fabbisogno energetico installando 2 metri quadrati di pannelli fotovoltaici. L’ingegner Palmieri ci ha spiegato che in pratica ciò non avviene perché il rendimento di un impianto fotovoltaico è solo del 15%. Attualmente sono in corso ricerche, tese ad innalzare il rendimento degli impianti fotovoltaici, ricerche che prendono in esame nuovi materiali di origine biologica (mirtillo, fibre naturali,ecc.) come sostituti del silicio. Si è deciso di svolgere tale attività nelle classi terze in quanto più preparate sui temi energetici (contenuti disciplinari specifici di educazione tecnologica e di scienze). Gli alunni, durante le ore di educazione tecnologica, hanno infatti approfondito diversi aspetti riguardanti l’energia: l’energia elettrica, le fonti di energia rinnovabili e non rinnovabili, il funzionamento dei vari tipi di centrali energetiche con il relativo impatto ambientale. Viene di seguito proposta una ricerca scelta tra quelle effettuate dagli alunni della classe III C. L’ENERGIA SOLARE Il Sole è la principale fonte di energia . Questa stella infatti fornisce al nostro pianeta enormi quantità di energia sotto forma di calore e luce. L’energia solare è pulita e inesauribile, infatti non inquina, però presenta alcuni problemi, non è distribuita in modo uniforme in tutto il globo e le sue radiazioni sono irregolari, dipendono dal corso delle stagioni e dalle condizioni meteorologiche. Tuttavia sono notevoli anche i lati positivi di questa fonte di energia: non ci sono emissioni inquinanti; non occorre estrarre o trasportare combustibili: operazioni spesso assai complesse, e connesse con rischi ed oneri sia ambientali che socio-sanitari anche notevoli; la fonte energetica è assicurata per miliardi di anni e gratuita, mentre i prezzi di combustibili fossili e uranio sono variabili e presumibilmente destinati ad un andamento crescente col ridursi delle riserve totali e il progressivo esaurimento di quelle economicamente e tecnicamente più convenienti da sfruttare. lo sfruttamento dell'energia solare è libero, non intermediato e prescinde dall'instaurazione e dal mantenimento di rapporti commerciali o dalla stabilità delle relazioni internazionali, non si producono come nel caso del nucleare scorie per il cui smaltimento non sono disponibili siti adatti, il processo produttivo è relativamente semplice e scevro da rischi legati a errori umani o malfunzionamenti. la centrale è intrinsecamente innocua per gli abitanti nei dintorni, né si presta a attentati terroristici per la natura "diffusa" e "scalabile" della modalità di produzione. . Per sfruttare l’energia solare si costruiscono centrali solari, panelli solari o fotovoltaici. Le centrali solari consentono di produrre energia elettrica utilizzando un sistema a specchi che sono distribuiti su un’area molto vasta, a forma di parabola. Queste centrali solari immagazzinano l'energia solare attraverso dei pannelli solari che provvedono a convogliare la luce solare in un liquido. Questo liquido assorbendo l'energia solare si riscalda fino a giungere ad ebollizione. Una volta diventato gas viene convogliato in una turbina collegata a un alternatore. La turbina sottrae energia cinetica al gas e la converte in energia meccanica che viene utilizzata dall'alternatore per produrre corrente elettrica. Esiste una seconda tipologia di centrali che non utilizza pannelli solari ma specchi. Gli specchi vengono puntati verso un serbatoio posto alla sommità di una torre (naturalmente il sole nel corso della giornata si sposta, quindi gli specchi devono essere orientati automaticamente). La luce concentrata dagli specchi fa evaporare il liquido contenuto nel serbatoio che inviato alla turbina e all'alternatore per generare energia elettrica. Questa seconda tipologia di centrale termica consente di raggiungere temperature maggiori e quindi consente di utilizzare come liquido altri elementi oltre all'acqua innalzando l'efficienza complessiva del sistema. I pannelli solari vengono installati (oltre che nelle centrali solari) sui tetti delle case per produrre acqua calda o per riscaldare ambienti. I pannelli solari si possono dividere in due categorie a seconda del loro utilizzo: pannelli solari fotovoltaici (che sono utilizzati per produrre energia elettrica); pannelli solari termici (che sono utilizzati per riscaldare l’acqua o gli ambienti). I pannelli solari sono formati da tre parti principali: il collettore solare piano costituito da una piastra metallica nera (la quale consente di “attirare” i raggi solari) racchiusa in un contenitore isolante che consente di non disperdere il calore cha servirà per riscaldare l’acqua; l’impianto di circolazione costituita da tubazioni isolate (coibentate) in cui scorre il termovettore (= termo+vettore = che trasporta calore); il serbatoio di acqua o boiler formato da materiale coibentato dove viene accumulata l’acqua calda. Tutti i pannelli solari installati sui tetti delle case devono essere orientati a sud e naturalmente il loro costo è elevato ma naturalmente tutti questi soldi spesi saranno un guadagno nel corso degli anni. I pannelli fotovoltaici sono utilizzati per la conversione diretta dell’energia solare in elettricità. I pannelli fotovoltaici sono costituiti da vari strati di materiale semiconduttore (silicio o arsenurio di gallio). I pannelli fotovoltaici sono formati da celle di forma quadrata, queste collegate tra loro formano un modulo, più moduli collegati tra loro formano un pannello, che formerà una stringa la quale a sua volta andrà a formare un generatore. Magli Giulia FASE 4: COMPRENSIONE DELLA RELAZIONE ESISTENTE TRA IMMISSIONE DI CO2 E CONSUMI ENERGETICI (IMPATTO AMBIENTALE) I consumi energetici elettrici e da riscaldamento del precedente anno scolastico sono stati moltiplicati per opportuni fattori e si sono così ottenute le corrispondenti emissioni di CO2. RISCALDAMENTO combustibile metano Consumo annuo Consumo (kWh) (m3) × 9,59 24985 239606,15 CO2 (kg) × 0,2010 48160,836 ENERGIA ELETTRICA Consumo annuo (kWh) 26716 CO2 (kg) × 0,71 18968,36 Sommando i valori di emissione di anidride carbonica ottenuti dai due consumi energetici annuali si è ottenuto: kg C02 totale = 67129,196 Con gli alunni delle classi terze si è quindi discusso su come i consumi energetici abbiano, oltre ad un primo evidente impatto economico che incide notevolmente sulle spese di un Comune (o di una famiglia), un impatto ambientale. Gli alunni guidati dagli insegnanti hanno studiato come i gas serra (unitamente alla deforestazione) possano incidere sui cambiamenti climatici e conseguentemente sull’ambiente. Va segnalato che nella nostra scuola, le tematiche riguardanti l’educazione ambientale vengono comunemente trattate e sviluppate concretamente: si effettua la raccolta differenziata della carta, della plastica e delle pile; quest’anno i tappi di plastica vengono raccolti a parte per sostenere un progetto di valenza anche sociale “Happy tappy”; si aderisce all’iniziativa annuale “ M’ILLUMINO DI MENO” proposta dalla trasmissione “Caterpillar” RAI 2; viene curato un orto scolastico dai ragazzi che frequentano il “Laboratorio delle meraviglie”; si è partecipato e si partecipa a mostre, fiere e iniziative che riguardano l’ecologia (es.eco-mondo, eco-apennino, Green-social-festival, ecc.); quest’anno i ragazzi della classe IIIC partecipano al progetto “Adottiamo un sentiero”, con la collaborazione della cooperativa Antartide e l’ente Parco di Montesole: I ragazzi delle classi seconde seguono il progetto “I giovani di Marzabotto adottano un tratto del loro fiume”, attività che prevede anche l’analisi per attuare un percorso pedo-ciclabile lungo il fiume Reno. FASE 5: INFORMAZIONE ALLE FAMIGLIE Durante tutta l’attuazione del progetto si sono avuti contatti con le famiglie degli alunni. 1. Gli alunni insieme ai famigliari hanno compilato le schede relative alla lettura dei consumi di energia elettrica e per il riscaldamento. 2. Successivamente è stato distribuito a tutte le famiglie il questionario sui consumi redatto dalla classe IIA. 3. Il giorno 16 febbraio 2011, in occasione dell’incontro con i genitori per la consegna delle schede, è stato allestito un banchetto per mostrare i cartelloni con le tappe del lavoro svolto e le risposte al questionario commentate dai ragazzi. Circa un terzo dei genitori presenti si è fermato a guardare o a chiesto informazioni sul lavoro. Questi genitori hanno poi lasciato una firma come segno tangibile di riconoscimento del lavoro svolto dai ragazzi. 4. Per coinvolgere anche gli altri genitori, in particolare quelli che alla domanda del questionario “ In quali altri ambiti è possibile risparmiare energia” hanno risposto “non so” o hanno lasciato in bianco si è deciso di preparare un opuscolo informativo. Gli alunni delle classi II A e II B, ai quali è stata fatta la proposta di preparare un prototipo di opuscolo, hanno aderito con grande entusiasmo e fantasia. I numerosi lavori sono stati visionati dai docenti, dall’ingegnere Palmieri e dalla Sign.ra Ciampichetti del COSEA, ma la scelta è risultata difficile. Per premiare l’impegno degli alunni il COSEA si è reso disponibile a masterizzare tutte le proposte di opuscolo per allegarle al fascicolo da inviare al Ministero dell’Ambiente. Viene comunque di seguito allegato l’opuscolo informativo che verrà distribuito alle famiglie. Inoltre, in occasione dell’incontro di giugno con le famiglie per la consegna delle schede, verrà allestita una piccola mostra con tutti i lavori prodotti dagli alunni. 16 FEBBRAIO – INCONTRO INFORMATIVO IN OCCASIONE DELLA CONSEGNA DELLE SCHEDE Alunne di II A, B e C ai lati del cartellone azzurro che espone le tappe e l’obiettivo del progetto. A sinistra e a destra sono presenti altri tre cartelloni con i motti: “Fammi poco lavorare c’e un mondo da salvare” ; “Se mi spegnerai il salvadanaio riempirai” (entrambi riferiti ad una lampadina); “Se ci spegni risparmi e ci aiuti (riferito alle città illuminate a giorno di notte!) ”; “Usa la luce solo quando serve”. La foto sotto mostra le alunne sedute dietro al banchetto sul quale si trovano: il questionario somministrato ai genitori con l’analisi delle risposte e il fascicolo in cui è stato raccolto tutto il materiale elaborato. A destra si può vedere anche il foglio per le firme.