ISTUTUTO COMPRENSIVO DI MARZABOTTO
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Il progetto “ Il sole a scuola” è stato coordinato dal seguente gruppo di lavoro della
Scuola secondaria di primo grado:
Prof.ssa Canedi (docente di matematica e scienze delle classi II A e II B; referente
per l’ambiente e responsabile del progetto)
Prof.ssa Mainardi (docente di matematica e scienze, classi I A e I B)
Prof.ssa Rossi (docente di matematica e scienze, classi III A e III B)
Prof. De Masi (docente di tecnologia, tutte le classi).
Alla sua realizzazione hanno però partecipato tutti gli insegnanti di matematica e
scienze (Prof.sse Saltarelli e Reversi, sezione C) e alcuni insegnanti di lettere,
presenti nelle ore di compresenza dedicate all’educazione ambientale (Prof.sse
Filippini, Mengoli e Sabbioni)
E’ stata inoltre fondamentale la collaborazione del personale A.T.A. (Sig.re
Rabacchi e Vitali), in particolare durante lo studio del funzionamento dei contatori
dell’energia elettrica presenti a scuola.
La dott.ssa Golfieri, responsabile dell’Ufficio Ambiente del Comune, è sempre stata
molto disponibile
e tempestiva nel rispondere alle richieste di materiale e di
specifici interventi da parte della Scuola; interventi che sono stati eseguiti dal tecnico
del Comune.
Il progetto ha inoltre previsto alcuni interventi da parte del COSEA: l’ingegnere
Palmieri e la Sig.ra Ciampichetti hanno effettuato le seguenti attività:
analisi dell’efficienza di un sistema fotovoltaico correlata all’orientamento
geografico dell’edificio scolastico;
informazione ai ragazzi sui dati conclusivi relativi ai consumi energetici della
nostra scuola (elaborati dagli esperti del COSEA).
Il progetto è stato articolato in cinque distinte attività che sono state portate avanti in
parallelo dalle classi, come di seguito riportato:
classi prime e seconde
1. rilevazione dei consumi energetici (lettura
del contatore dell’elettricità e del metano, a
scuola e a casa);
classi prime e seconde
2. interventi
di
razionalizzazione
per
il
risparmio energetico a scuola;
classi terze
3. analisi del fabbricato (rilevazione di volumi,
esposizione geografica, efficienza di un
sistema fotovoltaico);
classi terze
4. comprensione della relazione esistente tra
immissione di CO2 e consumi energetici
(impatto economico ed ambientale);
classi seconde
5. informazione delle famiglie.
FASE 1: RILEVAZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI
Gli alunni delle prime e seconde classi della scuola secondaria di 1° hanno affrontato questa prima
fase dapprima imparando a leggere i contatori dell’energia elettrica e del metano, presenti a scuola,
con l’ausilio di un tecnico del Comune e successivamente hanno ripetuto le operazioni di lettura, a
casa, con l’ausilio delle famiglie. Il lavoro è risultato interessante, anche se piuttosto complesso, per
l’entrata in vigore delle nuove fasce orarie (F1, F2 e F3) per il consumo di energia elettrica fornita
dall’ENEL. La maggior parte delle famiglie si è resa disponibile ad aiutare i propri figli nel leggere
contatori e nel cercare bollette. Per guidare il lavoro, sia a scuola che a casa, è stata fornita una
traccia da seguire, qui di seguito riportata.
IL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA A SCUOLA
1) RILEVAMENTO DELLA POTENZA ISTANTANEA
( unità di misura = kW, leggi chilo-watt)
Premi il pulsante del contatore finché nel display non compare la scritta “potenza
istantanea”.
Esegui le seguenti letture e trascrivi i valori:
Luci spente nelle aule, nei corridoi
e nella palestra (luci accese in segreteria,
caldaia accesa):
…………………………….
Luci tutte riaccese
…………………………….
2) RILEVAMENTO DEL CONSUMO SETTIMANALE
( unità di misura = kWh, leggi chilo-watt-ora)
Premi il pulsante del contatore finché nel display compare la scritta “lettura potenza ”;
premi poi “periodo attuale” finchè non trovi i consumi delle fasce orarie A1 (fascia oraria 1:
dalle ore 8 alle ore 19 dei giorni feriali) e A2 (fascia oraria 2: dalle ore 19 alle ore 8 dei
giorni feriali e tutte le ore del Sabato, della Domenica e di altri festivi); leggi e trascrivi.
Data e ora………………………………
A1……………………………..
A2……………………………..
Aspetta una settimana, ripeti le precedenti letture e trascrivi.
Data e ora………………………………
A1……………………………..
A2……………………………..
Calcola ora il consumo di energia elettrica settimanale della tua scuola, nelle diverse fasce
orarie, eseguendo due sottrazioni.
Consumo
nella
FASCIA
1
(A1-A1)
………………………=………………………
=……………………….
-
Consumo
nella
FASCIA
2
(A2-A2)
………………………=………………………
=……………………….
-
IL CONSUMO ENERGETICO PER IL RISCALDAMENTO A SCUOLA
1) Tipo di combustibile:
……………………………..
2) Unità di misura:
………………………………
3) Lettura consumo:
……………………………..
Data:
…………………..
Consumo:………………………………
Data:
………………….
Consumo:………………………………
Data:
…………………..
Consumo:……………………………..
Data:
………………….
Consumo:…………………………….
IL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA A CASA
1) RILEVAMENTO DELLA POTENZA ISTANTANEA
( unità di misura = kW, leggi chilo-watt)
Premi il pulsante del contatore finché nel display non compare la scritta “potenza
istantanea”.
Esegui le seguenti letture (aspetta un po’ tra una lettura e la successiva) e trascrivi i
valori:
Luci e tutti gli elettrodomestici spenti (anche frigo e freezer):
...............................
Frigo e freezer riaccesi (classe…….):
…………………………..
Frigo e freezer + tutte le luci interne accese
…………………………..
Frigo e freezer+ lavatrice mentre scalda(classe…….)
………………………......
Frigo e freezer + ferro da stiro (su cotone)
……………………………
A scelta: lavapiatti, forno elettrico, asciugacapelli, ecc…..
Frigo e freezer +……………………………….(classe……..)
…………………………….
2) RILEVAMENTO DEL CONSUMO SETTIMANALE
( unità di misura = kWh, leggi chilo-watt-ora)
Premi il pulsante del contatore finché nel display non compare la scritta “lettura potenza ”;
premi poi “periodo attuale” finchè non trovi i consumi delle fasce orarie A1 (fascia oraria 1:
dalle 8 alle 19 di tutti i giorni feriali) e A2 –A3 (fasce orarie 2 e 3: dalle 19 alle 8 di tutti i
giorni feriali e tutte le ore del Sabato, della Domenica e di altri festivi.) Leggi e trascrivi.
Data………………………………
A1……………………………..
A2……………………………..
A3……………………………..
Aspetta una settimana e ripeti le precedenti letture e trascrivi.
Data………………………………
A1……………………………..
A2……………………………..
A3……………………………..
Calcola ora il consumo di energia elettrica settimanale, nelle diverse fasce orarie, della tua
famiglia eseguendo delle sottrazioni.
Consumo
nella
FASCIA
1
(A1-A1)
………………………=………………………
=……………………….
-
Consumo
nella
FASCIA
2
(A2-A2)
………………………=………………………
=……………………….
-
Consumo
nella
FASCIA
3
(A3-A3)
………………………=………………………
=……………………….
-
3) BOLLETTA DEL BIMESTRE
Consumo :A1……………………………kWh Spesa:
………………………………..euro
Consumo :A2……………………………kWh Spesa:
………………………………..euro
Consumo :A3……………………………kWh Spesa:
………………………………..euro
IL CONSUMO ENERGETICO PER IL RISCALDAMENTO A CASA
1) Tipo di combustibile:
Metano □
GPL □
nafta □
legna □
pellet □
altro (indicare)……………….
2) Lettura consumo (per metano, gpl,nafta,ecc..)
Data:
…………………..
Consumo:………………………….
Data:
………………….
Consumo:…………………………
Data:
…………………..
Consumo:…………………………
Data:
………………….
Consumo:……………………….
3) Consumo e costo (in alcuni casi è sufficiente il costo approssimativo) del precedente anno :
Metano→ consumo: …………… costo: …………….
GPL→
consumo: …………… costo: …………….
Nafta →
consumo: …………… costo: …………….
Legna→
consumo: …………… costo: …………….
Pellet→
consumo: …………… costo: …………….
Altro →consumo: …………… costo: …………….
Il tecnico del Comune mostra agli alunni di una classe prima il funzionamento del contatore
dell’energia elettrica presente a scuola.
La Sign.ra Rabacchi, collaboratrice scolastica, toglie e ripristina la luce nelle aule e nei corridoi.
Un alunno di seconda ascolta attentamente, affiancato dal Prof. De Masi.
Dietro il vetro, la Dott.ssa Golfieri, assiste alle attività.
Il tecnico sta effettuando la lettura del contatore del metano presso la centrale termica all’esterno
dell’edificio scolastico.
Alunni di seconda trascrivono il consumo di metano.
Un alunno di seconda mostra il modello molecolare del metano realizzato durante il laboratorio di
chimica con la Prof.ssa Canedi.
Alunni di seconda compilano le schede relative ai consumi energetici a scuola.
Agli alunni sono state poi mostrate le bollette del gas e dell’energia elettrica relative al
precedente anno scolastico; sono stati desunti il consumo e la spesa mensili, elencati nelle
seguenti tabelle.
CONSUMO E COSTO PER IL RISCALDAMENTO A SCUOLA
NEL PRECEDENTE ANNO SCOLASTICO
mese
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
totale
Consumo (m3)
/
1586
3051
6038
4915
3571
3884
1616
188
136
/
/
24985
Spesa (euro)
/
1136,72
2147,26
4179,38
3661,28
2579,06
2804,05
1219,06
145,14
113,65
/
/
17985,60
N.B. Il consumo mensile di gas (e il costo relativo), riportato in tabella, si riferisce al 70% del consumo
totale mensile della centrale termica; il 30% del consumo totale serve per riscaldamento della Scuola
dell’Infanzia.
CONSUMO E COSTO DELL’ENERGIA ELETTRICA A SCUOLA
NEL PRECEDENTE ANNO SCOLASTICO
mese
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
totale
Consumo (kWh)
819
1233
1594
1646
1657
1384
3965
5693
3401
2426
1577
1321
26716
Spesa (euro)
160,73
238,91
300,98
309,38
304,26
249,77
694,95
940,04
574,96
405,51
278,06
230,47
4688,02
Alunni di seconda leggono le bollette relative al consumo di metano del precedente anno scolastico.
Per quanto concerne la fase 1 svolta a casa sono stati poi effettuati, a scuola, confronti tra i dati
riportati dagli alunni ed è emerso quanto segue:
in molte famiglie si usano perlopiù lampadine a risparmio energetico e i nuovi
elettrodomestici presentano delle sigle che individuano la classe energetica, tali
elettrodomestici consumano meno;
nella maggioranza delle famiglie, che si sono rese disponibili, si sono evidenziati consumi
maggiori di energia elettrica nelle fasce 2 e 3 (dalle 19 alle 8 dei giorni feriali, il sabato e
tutti i giorni festivi); ma ciò sembra dipendere da esigenze di organizzazione famigliare o
dal fatto che in molte famiglie entrambi i genitori lavorano fino a sera. Manca cioè la
consapevolezza di usare l’energia elettrica quando costa di meno e in molti casi risulta
carente l’informazione.
Di seguito sono riportati due esempi riguardanti l’analisi dei consumi nelle diverse fasce
orarie (classe II A ) e le potenze istantannee registrate per alcuni elettrodomestici (classe
IIB).
ANALIZZIAMO I CONSUMI
SETTIMANALI A CASA (kWh)
Classe IIA
FASCE ORARIE A1
FRANCESCA 19
FRANCESCO 19
ISABELL
18
MARIARITA 15
FATIMA
20
NABILA
22
ALESSANDRA 32
THOMAS
20
ROBERTO
20
MICHELE
20
CECILIA
15
BEATRICE
17
SIMONA
25
YURI
27
LUIGI
20
A2
27
24
20
11
19
12
33
22
20
3
28
29
127
29
61
A3
15
112
18
18
17
17
53
25
80
114
27
32
20
22
79
TOT
61
155
56
44
56
51
118
67
120
137
70
78
172
78
160
LA QUASI TOTALITA’ DELLE FAMIGLIE CONSUMA MAGGIORMENTE NELLE
FASCE A2 E A3.
Abbiamo però verificato che ciò dipende dall'orario di lavoro della mamma o dell'organizzazione
dei lavori domestici, per cui alla mattina si preferisce fare la spesa o altri lavori.
MANCA UNA PRECISA VOLONTA’ DI RISPARMIARE L' ENERGIA ELETTRICA.
Federica ha riassunto in modo divertente i risultati sui consumi di alcuni elettrodomestici
della classe II B
Per cercare di sensibilizzare le famiglie riguardo l’uso di energia elettrica, la classe II A ha
redatto un questionario che è stato distribuito a tutte le famiglie degli alunni che frequentano
la scuola secondaria del nostro Istituto.
Il questionario è stato scritto al computer da diversi alunni e di seguito viene riportato quello
di Thomas.
QUESTIONARIO SUI CONSUMI
Fai rispondere un adulto:
 Maschio
Femmina
1. Conosci le fasce orarie?
□ SI
□ NO
se rispondi sì, prosegui, se rispondi no, passa alla domanda 5
2. Quali sono le fasce?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
3. In quale fascia si spende meno? (precisa ore e giorni)
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
4. Quanto si risparmia, secondo te?
□ pochissimo
□ poco
□ abbastanza
□ molto
5. Per sapere esattamente le tariffe cosa consulti? (scegline una)
□ il commercialista
□ bolletta
□ quotidiano
□ amministratore condominiale
□ impiegato comunale
6. Come si misura il consumo di energia elettrica?
□ Km/h
□ m3
□ KWh
7. Uno strumento in stand by consuma?
□ si
□ no
□non so
□ internet
□ volt
□ non so
8. Cosa sono le classi energetiche degli elettrodomestici?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
9. Quali accorgimenti di risparmio energetico applicate in casa? (puoi indicare più risposte)
 spegnere luci inutili
 usare lampadine a risparmio energetico
 rispettare le fasce orarie
 non lasciare gli apparecchi in stand by
 usare elettrodomestici con classi energetiche basse
 altro...
Quali tra questi ritieni più vantaggioso?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
10. In quali altri ambiti è possibile risparmiare forme di energia?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
Gli alunni della classe IIA hanno poi tabulato e analizzato le risposte al questionario (totale 147),
distinguendo tra maschi (67) e femmine (80). Con l’aiuto dell’insegnante sono state poi calcolate le
percentuali corrispondenti. Di seguito vengono riportati i dati ottenuti per ciascuna domanda.
Legenda : M = maschi
F = femmine
1) Conosci le fasce orarie ? (se rispondi sì prosegui, se rispondi no passa alla n°5)
Sì
M 54 (81%) F 71 (89%)
No
M 12 (18%) F 9 (11%)
In bianco
M 1 (1%)
F 0 (0%)
2) Quali sono le fasce ? (risposte valutate dagli alunni in base allo studio fatto in classe e i
relativi appunti)
Tutto corretto
M 18 (30%) F 30 (16%)
Abbastanza corretto
M 13 (22%) F 22 (27%)
Errato
M 21 (35%) F 30 (39%)
In bianco
M 8 (13%)
F 12 (16%)
3) In quale fascia oraria si spende meno ? (precisare ore e giorno)
Corretto
M 24 (40%) F 20 (26%)
Errato
M 36 (60%) F 57 (74%)
4) Quanto si risparmia secondo te ?
Pochissimo
M 2 (3%)
F 3 (4%)
Poco
M 21 (35%) F 16 (21%)
Abbastanza
M 19 (32%) F 37 (48%)
Molto
M 10 (17%) F 9 (12%)
Non so
M 8 (13%) F 12 (17%)
5) Per sapere esattamente le tariffe cosa consulti ? (bisognava sceglierne una, ma alcuni ne
hanno indicate di più)
Il commercialista
M 0
F 0
La bolletta
M 58 (81%) F 68 (85%)
I quotidiani
M 0
F 1 (1%)
Internet
M 12 (17%) F 7 (9%)
L’ amministratore condominiale M 1 (1%)
F0
L’ impiegato comunale
M 0
F 2 (3%)
In bianco
M0
F 2 (3%)
6) Come si misura il consumo di energia elettrica?
km/h
M 0
F 1 (1%)
m3
M0
F 1 (1%)
kWh
M 63 (94%) F 72 (90%)
Volt
M 2 (3%)
F 4 (5%)
In bianco
M 2 (3%)
F 2 (3%)
7) Uno strumento in stand by consuma?
Si
M 61 (91%) F 70 ( 88%)
No
M 3 (4%)
F 6 (8%)
Non so
M 3 (4%)
F 4 (5%)
8) Cosa sono le classi energetiche degli elettrodomestici?
Corretto
M 33 (49%) F 17 (21%)
Abbastanza corretto
M 16 (24%) F 27 (34%)
Errato
M 11 (16%) F 20 (25%)
In bianco
M 7 (10%)
F 17 (21%)
9) Quali accorgimenti di risparmio applicate in casa? (puoi indicare più risposte)
Spegnere luci inutili
M 62 (92%) F 74 (93%)
Usare lampadine a risparmio energetico
M 58 (87%) F 71 (88%)
Rispettare le fasce orarie
M 35 (52%) F 52 (65%)
Non lasciare gli apparecchi in stand by
M 35 (52%) F 45 (56%)
Usare elettrodomestici con classi energetiche basse
M 47 (59%) F 52 (65%)
Altro
M 4 (6%)
F 6 (8%)
M 5 (7%)
F 23 (29%)
Quali tra questi ritieni più vantaggiosi?
Spegnere luci inutili
Usare lampadine a risparmio energetico
M 9 ( 13%) F 21 (26%)
Rispettare le fasce orarie
M 18 (27%) F 33 (41%)
Non lasciare gli apparecchi in stand by
M 2 (3%)
Usare elettrodomestici con classi energetiche basse
M 18 (27%) F 32 (40%)
Tutti
M 13 (19%) F 11 (14 %)
In bianco
M 6 (9%)
F 10 (13%)
F 0
10) In quali altri ambiti è possibile risparmiare forme di energia?
Trasporto (preferire mezzi pubblici, auto ecologiche)
M 6 (9%)
F 8 (10%)
Casa (in generale)
M 4 (6%)
F 3 (4%)
Fabbriche
M 1 (1%)
F 4 (5%)
Uffici
M 2 (3%)
F 8 (10%)
Scuole
M 2 (3%)
F 5 (6%)
Ospedali
M 1 (1%)
F 1 (1%)
Riscaldamento domestico efficiente (caldaie moderne) M 14 (21%) F 22 (28%)
Riscaldamento a legna aggiuntivo
M 3 (4%)
F 5 (6%)
Acqua
M 4 (6%)
F 3 (4%)
Casa coibentata, disposta bene
M 5 (7%)
F 2 (3%)
Pannelli fotovoltaici
M 5 (7%)
F 7 (9%)
Doppi vetri e infissi moderni
M 1 (1%)
F 1 (1%)
Ridurre i consumi
M 3 (4%)
F 1 (1%)
Uso corretto elettrodomestici
M 2 (3%)
F 0
Incentivare ricerca e uso energie alternative
M 1 (1%)
F 3 (4%)
Fare la raccolta differenziata
M 2 (3%)
F 2 (3%)
Ridurre gli imballaggi
M 0
F 1 (1%)
Non usare i condizionatori
M 1 (1%)
F 0
Usare timer per la luce
M 1 (1%)
F 0
Usare le scale al posto dell’ascensore
M 1 (1%)
F 0
Produzione di beni
M 0
F 2 (3%)
Produzione e trasporto energia
M 0
F 1 (1%)
Innovazioni tecnologiche
M 0
F 3 (4%)
Non so o in bianco
M 15 (22%) F 11 (14%)
Alla prima domanda “Conosci le fasce orarie?” l’81% dei maschi adulti e l’89% delle
femmine adulte hanno risposto affermativamente, ma la valutazione delle risposte ai quesiti 2,
3 e 4 effettuata dagli alunni indica esattamente il contrario: la maggior parte delle famiglie non
ha le idee chiare sulle nuove fasce orarie.
Le risposte ai quesiti 5, 6 e 7 risultano invece più confortanti; sanno come potrebbero ricevere
informazioni, come si misura il consumo di energia elettrica e che uno strumento lasciato in
stand-by consuma.
Le idee risultano nuovamente confuse per quanto riguarda le classi energetiche degli
elettrodomestici.
Tra le cinque proposte date per risparmiare energia elettrica le famiglie mettono al primo posto
- SPEGNERE LE LUCI INUTILI –
All’ultimo quesito che chiedeva in quali altri ambiti era possibile risparmiare energia i genitori
hanno proposto molte situazioni diverse, si evidenziano principalmente il settore dei
TRASPORTI, del RISCALDAMENTO e della CASA EFFICIENTE dal punto di vista
energetico (coibentata, ben esposta, con pannelli fotovoltaici, ecc.). Va purtroppo sottolineato
che ben il 22% dei maschi e il 14% delle femmine ha lasciato in bianco o a scritto - non so - a
quest’ultima domanda.
Globalmente, la lettura dei contatori, l’analisi delle bollette, la compilazione delle schede sui
consumi energetici e il loro confronto hanno avuto lo scopo prevalente di far comprendere agli
alunni, di prima e di seconda, alcuni aspetti:
nella vita di tutti i giorni si usano varie forme di energia;
ci sono unità di misura specifiche per misurare il consumo di energia elettrica (kW e kWh)
e di metano (m3);
recentemente sono state introdotte tre diverse fasce orarie per l’energia elettrica e, in
particolare, si è osservato che si spende meno di notte e nei giorni festivi;
in molte famiglie si usano perlopiù lampadine a risparmio energetico e i nuovi
elettrodomestici presentano delle sigle che individuano la classe energetica;
anche una spia d’emergenza, il telefono, un televisore o un computer rimasti in stand-by
consumano energia;
la quasi totalità delle famiglie, come la Scuola, usa il metano per il riscaldamento;
l’energia ha un costo;
i costi per l’energia incidono sui bilanci sia del Comune, per quanto riguarda la scuola, che
delle famiglie.
FASE 2: INTERVENTI DI RAZIONALIZZAZIONE
PER IL RISPARMIO ENERGETICO A SCUOLA
Dalle osservazioni scaturite al termine della fase 1, gli alunni si sono resi conto che è
importante cercare di attuare comportamenti che consentano di non sprecare energia, sia per motivi
economici che ecologici.
Il punto di partenza per ogni classe è stata l’analisi della propria aula: orientamento geografico,
disposizione nell’edificio, numero di finestre, tipo di infissi e di vetri, disposizione e numero di
radiatori, temperatura su pareti interne ed esterne, sistema di illuminazione.
E’ emerso che tutte le aule sono ben orientate, come mostrato dalla seguente piantina dell’edificio
scolastico, ma è emerso altresì che sono presenti alberi ad alto fusto proprio di fronte alle finestre
di ogni aula; ciò non consente di sfruttare al meglio la luce del sole per illuminare le aule. Inoltre la
presenza di vetri antiriflesso riduce il livello di illuminazione. Le finestre presentano doppi vetri, ma
con infissi di alluminio e con guarnizioni ormai consumate e, in alcuni punti, staccate.
L’analisi della temperatura, effettuata nel mese di novembre con il termometro laser, ha evidenziato
una differenza di un paio di gradi centigradi tra pareti interne (lato corridoio) ed esterne (lato
giardino) con un significativo ulteriore calo sui vetri delle finestre. Il numero degli elementi radianti
è di due-tre per classe, ma la loro posizione, sotto le finestre, non risulta adeguata: la temperatura
circa si dimezza passando da 20-30 cm davanti ai radiatori, a 20-30 cm sui vetri delle finestre poste
sopra ai radiatori.
Le aule situate al piano terra risultano più fredde di quelle del primo piano, in particolare, si sono
registrate temperature comprese tra 16,3 - 20,7 ° C sulle pareti della nuova aula creata nell’atrio di
fronte alla grande vetrata dell’entrata.
Lettura della temperatura, con il termometro laser, sui vetri nell’aula nuova del piano terra.
Si osservi la posizione del radiatore sotto la finestra.
Lettura della temperatura sulla parete di cartongesso che separa l’aula dall’ atrio.
Lettura della temperatura, in un’altra aula del piano terra, a circa 30 cm davanti al radiatore.
Lettura della temperatura a circa 30 cm dal radiatore, ma sul vetro della finestra.
Lettura della temperatura su un vetro lontano dal radiatore.
Alunni di classi diverse leggono le temperature misurate con il termometro laser.
Gli alunni della classe III A hanno poi registrato le temperature di pareti e vetrate negli spazi
comuni (corridoi, atrio e palestra) come mostrano la seguente tabella e le foto successive.
PRIMO PIANO CORRIDOIO
Porta antipanico del corridoio =14,1°T.
Parete corridoio verso la 2 C =22,1°T.
Parete vicino al bagno adulti =22,3°T.
Parete corridoio tra attaccapanni e ascensore =20,7°T.
Pianerottolo alto =20,7°T.
ATRIO
Pianerottolo basso =19,9°T.
Vetro dell'entrata verso l'interno =16,2°T.
Vetro dell'entrata verso l'esterno =10,8°T.
Colonna fuori o temperatura esterna =5,4°T.
Temperatura aria =4.2°T.
Atrio verso corridoio mensa =18°T.
PALESTRA
Laboratorio meraviglie (prima stanza) =19,3°T.
Laboratorio meraviglie (seconda stanza) =20,1°T.
Muro palestra est =11,6°T.
Muro palestra sud =11,5°T.
Muro palestra ovest =12°T.
Muro palestra nord =11,8°T.
Gli alunni di III A leggono le temperature sulle pareti del corridoio al primo piano.
La lettura prosegue presso la vetrata d’entrata e tra le due vetrate. Qui è davvero freddo:
solo 10,8 °C !
Le misure proseguono in palestra lungo tutte quattro le pareti e anche qui si trema: le temperature
oscillano tra gli 11,5 °C e i 12 ° C!
Il riscaldamento è spento, ma per fortuna qui ci si muove sempre come testimoniano i gruppi di
ballerini che si stanno preparando per lo spettacolo di Natale.
Nelle varie classi sono state quindi effettuate riflessioni guidate dagli insegnanti su come
poter razionalizzare i consumi energetici sia in classe che negli spazi comuni. Alcune proposte
coinvolgono lo stile di vita degli alunni e degli adulti, altre richiedono piccoli, talora un po’ più
consistenti interventi di manutenzione da parte del Comune.
Vengono proposti alcuni dei lavori effettuati nelle classi.
CLASSE I C
Ci sono vari modi per ridurre gli sprechi di energia all’interno della nostra classe. Le
finestre della nostra classe sono rivolte verso Sud-ovest di conseguenza la classe riceve più
calore dal Sole e, in particolare al pomeriggio si riceve più luce e calore.
Un’altra opportunità di riduzione degli sprechi sono i termosifoni che potrebbero essere usati
meno (vista la nostra posizione), usando meno energia termica. Potrebbero anche
essere
installate delle valvole termostatiche cioè quelle valvole che regolano la temperatura
dell’ambiente evitando di mantenere acceso il termosifone se non necessario. I termosifoni
essendo sotto le finestre (quando le si aprono) impediscono all’ aria fresca di entrare, e si
potrebbero mettere dalla parte opposta.
I vetri oscuranti rappresentano un altro problema; lasciando entrare meno luce siamo costretti
ad accendere più spesso le luci consumando elettricità.
Il soffitto della classe è molto alto ed è più facile la dispersione del calore, che tende ad andare
verso l’alto e quindi accorciando l’altezza del soffitto il calore rimarrebbe più concentrato
all’interno della classe di conseguenza staremmo più caldi.
CLASSI II (A-B -C)
PROPOSTE DI INTERVENTI PER RAZIONALIZZARE I CONSUMI (luce, acqua e gas)
1) Nella propria aula
LUCI
Spegnere le luci ogni volta che è possibile (aiutati da cartelli e da un responsabile che
potrebbe essere chi è seduto vicino all’interruttore o stabilito a rotazione).
Controllare che ci siano forme di illuminazione a risparmio energetico.
Fissare un arco di tempo giornaliero ( anche breve) durante il quale tutte le luci della
scuola rimangano spente.
Richiedere al Comune un doppio interruttore per accendere solo le luci indispensabili.
RISCALDAMENTO
Controllare sempre con il termometro che la temperatura non superi i 20°.
In caso contrario chiudere uno dei termosifoni.
Nella stagione invernale limitare l’apertura dei vetri per il ricambio dell’aria.
Vestirsi a strati.
Richiedere valvole termostatiche per regolare in modo più efficiente i termosifoni.
Richiedere al Comune che vengano cambiate le guarnizione degli infissi e siliconate le
fessure tra infissi e muro
2) Negli spazi comuni
Quest’ultima richiesta vale anche per la grande vetrata con infissi in alluminio presente
nell’atrio del piano terra. Si è visto ( temperature registrate dalla IIIA) che le guarnizioni
anche qui sono consumate e che i paraspifferi adesivi aggiunti in anni recenti sono
insufficienti; rimane più di un centimetro di altezza, nella parte inferiore delle porte,
privo di qualsiasi protezione.
In particolare, ragazzi della classe II C per sollecitare i piccoli interventi di manutenzione nelle
classi e negli spazi comuni hanno scritto una lettera per l’Assessore all’Ambiente di Marzabotto,
lettera che è stata inviata dalla responsabile del progetto e di seguito riportata.
Lettera per l'assessore all' ambiente.
Egregio Signore, noi alunni della classe 2 C vorremmo chiederLe le seguenti modifiche
alla struttura:
Per la classe:
1.Installare valvole termostatiche nei termosifoni, oppure, riparare quelle già in uso.
2.Sostituire le guarnizioni degli infissi.
3.Installare la doppia accensione per usare meno lampade a fluorescenza.
4.Mettere del silicone tra infissi e muro.
Per il bagno:
1.Installare rubinetti “a tempo” come quelli già in uso nella mensa della scuola scuola
primaria.
2.Riparare i rubinetti esistenti per i seguenti motivi: perdono acqua e girano a vuoto a 360
gradi . (tubi compresi).
La classe 2C e la scuola si impegnano a essere più rispettosi e responsabili dei locali anche
se le riparazioni non verranno effettuate.
Grazie l' I.C di Marzabotto.
Per aiutare i ragazzi (e non solo) ad assumere comportamenti più responsabili sono stati affissi
cartelli in prossimità di interruttori, nell’atrio centrale e nei bagni come dimostrano le seguenti foto.
Federica, Francesca e Martina “posano” sotto il loro cartellone posto nell’atrio.
Ouafa e Maddalena ripassano lo slogan “ Se tu mi spegnerai il salvadanaio riempirai”.
I cartelli sono stati ideati dalla classe C II e affissi in tutti i bagni.
Si allega una ricca ricerca condotta da alcuni alunni della classe I C sul calore e la sua
propagazione, sui materiali conduttori ed isolanti; la ricerca contiene riflessioni sulla condizione
dell’aula.
CALORE
In fisica si definisce calore il trasferimento dell'energia termica tra due o più sistemi fisici. Tale
trasferimento può essere dovuto ad una differenza di temperatura.
Il trasferimento (o scambio o propagazione) del calore tra sistemi può avvenire:
per conduzione: in uno stesso corpo o fra corpi a contatto si ha una trasmissione, per urti, di
energia cinetica tra le molecole appartenenti a zone limitrofe del materiale. Nella
conduzione viene trasferita energia attraverso la materia, ma senza movimento
macroscopico di quest'ultima. Avviene tipicamente nei corpi solidi
per convezione: in un fluido (liquido o gas) in movimento, porzioni del fluido possono
scaldarsi o raffreddarsi per conduzione venendo a contatto con superfici esterne e poi, nel
corso del loro moto, trasferire (sempre per conduzione) l'energia acquistata ad altre
superfici, dando così luogo ad un trasferimento di calore
per irraggiamento: tra due sistemi la trasmissione di calore può avvenire a distanza (anche
nel vuoto), per emissione, propagazione e assorbimento di onde elettromagnetiche: anche in
questo caso il corpo a temperatura inferiore si riscalda e quello a temperatura superiore si
raffredda. Il meccanismo dell'irraggiamento non richiede il contatto termico tra i corpi
coinvolti nel processo.
Riscaldamento: Termosifone è il fenomeno fisico per cui in un circuito idraulico si instaura
una circolazione convettiva a causa della sola differenza di densità tra volumi di fluido a
temperature diverse. Nell'uso comune il termine termosifone si è esteso ad indicare i singoli
radiatori o caloriferi, anche se in molti casi l'impianto non adotta il principio omonimo .
Il calore viene ceduto prevalentemente per irraggiamento col riscaldamento dell’aria e delle
pareti, e l’ambiente viene riscaldato tramite i moti convettivi dell’aria. Nella nostra classe la
temperatura di fronte al termosifone è di 44.4 gradi C.
Il grado di riscaldamento di un ambiente chiuso non è dato soltanto dalla temperatura
impostata attraverso i radiatori o i condizionatori: molto dipende dall’isolamento
dell’immobile.
ISOLAMENTO TERMICO
Per isolamento termico si intendono tutti i sistemi e le operazioni atti a ridurre il flusso
termico scambiato tra due ambienti a temperature differenti.
L'isolamento termico in edilizia è volto, principalmente, al fine di contenere il calore
all'interno degli edifici.
L’edificio
L’isolamento termico di un edificio può essere paragonato in linea di principio a un thermos.
Anche quest’ultimo, infatti, è concepito per tenere fresco d’estate e caldo d’inverno.
Un buon isolamento termico garantisce i seguenti vantaggi:
riduzione delle perdite di calore,
clima confortevole negli ambienti interni,
riduzione delle spese di riscaldamento,
riduzione dei ponti termici,
assenza di umidità e di muffe,
allungamento della durata di vita dell’edificio.
Le finestre:
Uno dei punti deboli dell'isolamento termico di un edificio è rappresentato, molto spesso, dalle
finestre e dagli infissi in generale.
In questa immagine di un’abitazione, ripresa con una camera sensibile alla radiazione infrarossa
(IR), i colori rappresentano la temperatura dell’oggetto. Colori chiari rappresentano temperature
alte, colori scuri temperature basse. La foto è ripresa dall’esterno, per cui i colori chiari mostrano
le parti dell’abitazione che disperdono maggiormente calore.
La scelta degli infissi è importante, le finestre sono sicuramente la maggiore causa di
dispersione di calore da un’abitazione. E' sempre conveniente scegliere finestre con vetri
doppi o tripli.
Se il davanzale è di uno spessore opportuno, è consigliabile (anche) installare i doppi infissi
(uno interno ed uno esterno), questi hanno il duplice vantaggio di creare un' intercapedine di
aria che serve da isolante e di permettere un’aerazione controllata degli ambienti.
Gli infissi devono essere di materiale idoneo a ostacolare l’entrata di freddo e di umidità.
Ove possibile, scegliere infissi in legno o altro materiale isolante (PVC, metallo isolato con
taglio termico, ecc.).
In caso non si abbia la possibilità di sostituire gli infissi, l’unica cosa che si può fare è
verificare la tenuta di quelli esistenti.
Per individuare eventuali fughe di calore, per esempio, si può avvicinare una
candela ai bordi dei serramenti. Quando la fiamma si muove è segno della
presenza di una fessura (“spifferi” di aria).
Negli edifici meno recenti, dotati di serramenti ormai deteriorati, i punti da cui il calore
fuoriesce sono numerosi.
Un’attenzione particolare va rivolta alle porte e alle finestre che mettono in comunicazione
con l’esterno: applicare quindi guarnizioni ove occorre e “paraspifferi” mobili o permanenti
nella parte inferiore delle porte. Sono disponibili bordini isolanti per tutte le esigenze.
Quelli più diffusi sono di gommapiuma, con retro autoadesivo.
Per applicare un bordino paraspiffero lungo l’estremità inferiore di una
finestra lo si deve tagliare alla giusta lunghezza.
Il bordino viene liberato dalla carta che protegge la parte adesiva.
Non toccare con le dita, e pulite la zona inferiore della finestra da residui di
polvere e sporcizia.
Appoggiare il bordino paraspifferi lungo il bordo inferiore della finestra.
Una volta posizionato premere con le dita in modo che la parte adesiva faccia bene presa. Poi
chiudere e aprite la finestra alcune volte per verificare che il bordino sia posizionato correttamente e
risulti perfettamente stabile.
Se vi sono fughe di calore ai margini dei vetri delle finestre, sigillare le fessure con silicone. Per
rifinire l’intervento passarvi sopra un dito bagnato.
Fissare un bordino paraspiffero del tipo “a scopa” lungo il bordo inferiore di
una porta d’ingresso, in modo che tocchi il pavimento.
L’applicazione di tendaggi pesanti in corrispondenza delle finestre rappresenta una ulteriore
barriera al freddo.
Le pareti:
I radiatori dell'impianto di riscaldamento, soprattutto quelli inseriti su pareti che danno verso
l'esterno, rischiano di vedere molto ridotto il loro apporto di calore in quanto riscaldano
anche la parete e questa, nella parte esterna, disperde il calore accumulato.
Per questo motivo è molto utile applicare, tra il radiatore e la parete, un pannello isolanteriflettente
che
impedisca
che
tale
fenomeno
negativo
si
verifichi.
Si usano sottili pannelli flessibili in materiale sintetico. Il pannello ha anche una parte
argentata in modo che il calore venga meglio riflesso verso la stanza.
La differenza tra la temperatura delle superfici perimetrali e quella del clima interno di un
edificio dovrebbe mantenersi entro i +/- 3 °C. Se questo valore viene superato, si ha
l’impressione che all’interno degli ambienti, specie in prossimità dei muri perimetrali, vi sia
una
corrente
d’aria.
Coibentando a sufficienza i singoli elementi di fabbrica si elimina questo sgradevole effetto;
al contempo si riducono le perdite di calore.
Nella nostra classe, per esempio, le temperature da noi misurate in vari punti sono:
Temperatura del vetro della finestra sopra al termosifone 22.3 gradi C
Temperatura del vetro della finestra centrale 20.3 C
Temperatura del muro interno 23.0 gradi C
FASE 3 : ANALISI DEL FABBRICATO (RILEVAZIONE DI VOLUMI, ESPOSIZIONE
GEOGRAFICA ED EFFICIENZA DI UN SISTEMA FOTOVOLTAICO)
Le classi terze A e B si sono occupate di misurare, con un metro laser, i tre spigoli della propria aula
e successivamente hanno calcolato il volume.
Misure
Lunghezza
Larghezza
Altezza
Volume
6,60 m
7,17 m
3,27 m
154,74 m3
P.S. Con i nostri valori si ottiene un valore leggermente diverso per la superficie (47,32 m2) rispetto a quello riportato
sulla mappa del Comune (46,20 m2).
Come si può osservare dalle mappe, sei aule presentano la stessa superficie e quindi lo stesso
volume.
Si è ragionato poi sulla relazione tra il volume da riscaldare e la superficie disperdente,
evidenziando come a parità di volume riscaldato di due edifici, quello che ha una maggiore
superficie disperdente (totale delle superfici esterne) consuma necessariamente più energia per il
riscaldamento. Risulta altresì evidente che il livello di coibentazione delle pareti esterne, la presenza
o meno di grandi vetrate, il tipo di infissi possono incidere ulteriormente sul consumo energetico.
Per quanto concerne l’esposizione geografica si invita a consultare le mappe allegate in cui
oltre alle temperature registrate sono riportati i punti cardinali. Nel complesso l’edificio scolastico
risulta ben orientato e le aule discretamente soleggiate. Tuttavia, come precedentemente detto, la
presenza di alberi ad alto fusto nel giardino presente sul retro, proprio davanti alle finestre delle aule
riduce la possibilità di usufruire dell’illuminazione naturale.
Il 23 marzo 2011 (giornata di pieno Sole) gli alunni delle tre classi terze hanno seguito una
lezione tenuta dall’ingegnere Palmieri del COSEA relativa al funzionamento dei pannelli
fotovoltaici. Nell’occasione i ragazzi hanno potuto osservare un modellino di pannello (corrente
massima 0,29A) direttamente collegato ad un tester che misurava la quantità di corrente prodotta.
Alle ore 14.20 la produzione di corrente si avvicinava al fondo scala ovvero il tester riportava 0,27
A, mentre due ore dopo la produzione di corrente scendeva a 0,21 A.
La lezione è proseguita poi con la visione di slides che mostravano come solo il 32% dell’energia
solare arrivi sulla superficie della Terra e possa essere utilizzato da un impianto fotovoltaico. A tal
proposito si osservi la foto sottostante con l’ingegner Palmieri mentre spiega agli alunni della classe
IIIB.
Si è visto inoltre che in Emilia Romagna, in base alla media annuale delle ore di illuminazione, la
capacità produttiva di un impianto è di circa 1400 kWh/m2; pertanto una famiglia media che
consumasse in un anno circa 2800 kWh, in teoria, potrebbe sopperire al proprio fabbisogno
energetico installando 2 metri quadrati di pannelli fotovoltaici. L’ingegner Palmieri ci ha spiegato
che in pratica ciò non avviene perché il rendimento di un impianto fotovoltaico è solo del 15%.
Attualmente sono in corso ricerche, tese ad innalzare il rendimento degli impianti fotovoltaici,
ricerche che prendono in esame nuovi materiali di origine biologica (mirtillo, fibre naturali,ecc.)
come sostituti del silicio.
Si è deciso di svolgere tale attività nelle classi terze in quanto più preparate sui temi
energetici (contenuti disciplinari specifici di educazione tecnologica e di scienze).
Gli alunni, durante le ore di educazione tecnologica, hanno infatti approfondito diversi aspetti
riguardanti l’energia: l’energia elettrica, le fonti di energia rinnovabili e non rinnovabili, il
funzionamento dei vari tipi di centrali energetiche con il relativo impatto ambientale. Viene di
seguito proposta una ricerca scelta tra quelle effettuate dagli alunni della classe III C.
L’ENERGIA SOLARE
Il Sole è la principale fonte di energia . Questa stella infatti
fornisce al nostro pianeta enormi quantità di energia sotto forma di
calore e luce. L’energia solare è pulita e inesauribile, infatti non
inquina, però presenta alcuni problemi, non è distribuita in modo
uniforme in tutto il globo e le sue radiazioni sono irregolari,
dipendono dal corso delle stagioni e dalle condizioni meteorologiche.
Tuttavia sono notevoli anche i lati positivi di questa fonte di energia:
non ci sono emissioni inquinanti;
non occorre estrarre o trasportare combustibili: operazioni spesso
assai complesse, e connesse con rischi ed oneri sia ambientali che
socio-sanitari anche notevoli;
la fonte energetica è assicurata per miliardi di anni e gratuita,
mentre i prezzi di combustibili fossili e uranio sono variabili e
presumibilmente destinati ad un andamento crescente col ridursi
delle riserve totali e il progressivo esaurimento di quelle
economicamente e tecnicamente più convenienti da sfruttare.
lo sfruttamento dell'energia solare è libero, non intermediato e
prescinde dall'instaurazione e dal mantenimento di rapporti
commerciali o dalla stabilità delle relazioni internazionali,
non si producono come nel caso del nucleare scorie per il cui
smaltimento non sono disponibili siti adatti,
il processo produttivo è relativamente semplice e scevro da rischi
legati a errori umani o malfunzionamenti.
la centrale è intrinsecamente innocua per gli abitanti nei dintorni, né
si presta a attentati terroristici per la natura "diffusa" e
"scalabile" della modalità di produzione.
.
Per sfruttare l’energia solare si costruiscono centrali solari, panelli
solari o fotovoltaici.
Le centrali solari consentono di produrre energia elettrica
utilizzando un sistema a specchi che sono distribuiti su un’area
molto vasta, a forma di parabola.
Queste centrali solari immagazzinano l'energia solare attraverso dei
pannelli solari che provvedono a convogliare la luce solare in un
liquido.
Questo liquido assorbendo l'energia solare si riscalda fino a giungere ad
ebollizione. Una volta diventato gas viene convogliato in una turbina
collegata a un alternatore. La turbina sottrae energia cinetica al gas e la
converte in energia meccanica che viene utilizzata dall'alternatore per
produrre corrente elettrica. Esiste una seconda tipologia di centrali che
non utilizza pannelli solari ma specchi. Gli specchi vengono puntati verso
un serbatoio posto alla sommità di una torre (naturalmente il sole nel
corso della giornata si sposta, quindi gli specchi devono essere orientati
automaticamente). La luce concentrata dagli specchi fa evaporare il
liquido contenuto nel serbatoio che inviato alla turbina e all'alternatore
per generare energia elettrica. Questa seconda tipologia di centrale
termica consente di raggiungere temperature maggiori e quindi consente
di utilizzare come liquido altri elementi oltre all'acqua innalzando
l'efficienza complessiva del sistema.
I pannelli solari vengono installati (oltre che nelle centrali solari) sui
tetti delle case per produrre acqua calda o per riscaldare ambienti.
I pannelli solari si possono dividere in due categorie a seconda del
loro utilizzo:
pannelli solari fotovoltaici (che sono utilizzati per produrre energia
elettrica);
pannelli solari termici (che sono utilizzati per riscaldare l’acqua o gli
ambienti).
I pannelli solari sono formati da tre parti principali:
il collettore solare piano costituito da una piastra metallica nera (la
quale consente di “attirare” i raggi solari) racchiusa in un
contenitore isolante che consente di non disperdere il calore cha
servirà per riscaldare l’acqua;
l’impianto di circolazione costituita da tubazioni isolate (coibentate)
in cui scorre il termovettore (= termo+vettore = che trasporta
calore);
il serbatoio di acqua o boiler formato da materiale coibentato dove
viene accumulata l’acqua calda.
Tutti i pannelli solari installati sui tetti delle case devono essere
orientati a sud e naturalmente il loro costo è elevato ma
naturalmente tutti questi soldi spesi saranno un guadagno nel corso
degli anni.
I pannelli fotovoltaici sono utilizzati per la conversione diretta
dell’energia solare in elettricità.
I pannelli fotovoltaici sono costituiti da vari strati di materiale
semiconduttore (silicio o arsenurio di gallio).
I pannelli fotovoltaici sono formati da celle di forma quadrata,
queste collegate tra loro formano un modulo, più moduli collegati tra
loro formano un pannello, che formerà una stringa la quale a sua
volta andrà a formare un generatore.
Magli Giulia
FASE 4: COMPRENSIONE DELLA RELAZIONE ESISTENTE TRA IMMISSIONE DI
CO2 E CONSUMI ENERGETICI (IMPATTO AMBIENTALE)
I consumi energetici elettrici e da riscaldamento del precedente anno scolastico sono stati
moltiplicati per opportuni fattori e si sono così ottenute le corrispondenti emissioni di CO2.
RISCALDAMENTO
combustibile
metano
Consumo annuo Consumo (kWh)
(m3)
× 9,59
24985
239606,15
CO2 (kg)
× 0,2010
48160,836
ENERGIA ELETTRICA
Consumo annuo (kWh)
26716
CO2 (kg)
× 0,71
18968,36
Sommando i valori di emissione di anidride carbonica ottenuti dai due consumi energetici
annuali si è ottenuto:
kg C02 totale = 67129,196
Con gli alunni delle classi terze si è quindi discusso su come i consumi energetici abbiano,
oltre ad un primo evidente impatto economico che incide notevolmente sulle spese di un
Comune (o di una famiglia), un impatto ambientale. Gli alunni guidati dagli insegnanti
hanno studiato come i gas serra (unitamente alla deforestazione) possano incidere sui
cambiamenti climatici e conseguentemente sull’ambiente.
Va segnalato che nella nostra scuola, le tematiche riguardanti l’educazione ambientale
vengono comunemente trattate e sviluppate concretamente:
si effettua la raccolta differenziata della carta, della plastica e delle pile;
quest’anno i tappi di plastica vengono raccolti a parte per sostenere un progetto di
valenza anche sociale “Happy tappy”;
si aderisce all’iniziativa annuale “ M’ILLUMINO DI MENO” proposta dalla
trasmissione “Caterpillar” RAI 2;
viene curato un orto scolastico dai ragazzi che frequentano il “Laboratorio delle
meraviglie”;
si è partecipato e si partecipa a mostre, fiere e iniziative che riguardano l’ecologia
(es.eco-mondo, eco-apennino, Green-social-festival, ecc.);
quest’anno i ragazzi della classe IIIC partecipano al progetto “Adottiamo un
sentiero”, con la collaborazione della cooperativa Antartide e l’ente Parco di
Montesole:
I ragazzi delle classi seconde seguono il progetto “I giovani di Marzabotto adottano
un tratto del loro fiume”, attività che prevede anche l’analisi per attuare un percorso
pedo-ciclabile lungo il fiume Reno.
FASE 5: INFORMAZIONE ALLE FAMIGLIE
Durante tutta l’attuazione del progetto si sono avuti contatti con le famiglie degli alunni.
1. Gli alunni insieme ai famigliari hanno compilato le schede relative alla lettura dei
consumi di energia elettrica e per il riscaldamento.
2. Successivamente è stato distribuito a tutte le famiglie il questionario sui consumi
redatto dalla classe IIA.
3. Il giorno 16 febbraio 2011, in occasione dell’incontro con i genitori per la consegna
delle schede, è stato allestito un banchetto per mostrare i cartelloni con le tappe del
lavoro svolto e le risposte al questionario commentate dai ragazzi. Circa un terzo dei
genitori presenti si è fermato a guardare o a chiesto informazioni sul lavoro. Questi
genitori hanno poi lasciato una firma come segno tangibile di riconoscimento del
lavoro svolto dai ragazzi.
4. Per coinvolgere anche gli altri genitori, in particolare quelli che alla domanda del
questionario “ In quali altri ambiti è possibile risparmiare energia” hanno risposto
“non so” o hanno lasciato in bianco si è deciso di preparare un opuscolo
informativo. Gli alunni delle classi II A e II B, ai quali è stata fatta la proposta di
preparare un prototipo di opuscolo, hanno aderito con grande entusiasmo e fantasia.
I numerosi lavori sono stati visionati dai docenti, dall’ingegnere Palmieri e dalla
Sign.ra Ciampichetti del COSEA, ma la scelta è risultata difficile. Per premiare
l’impegno degli alunni il COSEA si è reso disponibile a masterizzare tutte le
proposte di opuscolo per allegarle al fascicolo da inviare al Ministero dell’Ambiente.
Viene comunque di seguito allegato l’opuscolo informativo che verrà distribuito alle
famiglie.
Inoltre, in occasione dell’incontro di giugno con le famiglie per la consegna delle
schede, verrà allestita una piccola mostra con tutti i lavori prodotti dagli alunni.
16 FEBBRAIO – INCONTRO INFORMATIVO IN OCCASIONE DELLA
CONSEGNA DELLE SCHEDE
Alunne di II A, B e C ai lati del cartellone azzurro che espone le tappe e l’obiettivo
del progetto. A sinistra e a destra sono presenti altri tre cartelloni con i motti:
“Fammi poco lavorare c’e un mondo da salvare” ; “Se mi spegnerai il salvadanaio
riempirai” (entrambi riferiti ad una lampadina); “Se ci spegni risparmi e ci aiuti
(riferito alle città illuminate a giorno di notte!) ”; “Usa la luce solo quando serve”.
La foto sotto mostra le alunne sedute dietro al banchetto sul quale si trovano: il questionario
somministrato ai genitori con l’analisi delle risposte e il fascicolo in cui è stato raccolto tutto il
materiale elaborato. A destra si può vedere anche il foglio per le firme.
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istututo comprensivo di marzabotto scuola secondaria di