UFO – Unive rs ità Fuo ri Orario S c uo la di Le tte re e Be ni Culturali Co me (no n) fare una te s i d i laure a: q ualc he ap p ro fo nd ime nto Fogli di stile • Quasi tutti i CdS hanno messo on-line dei file che esplicitano le norme redazionali per la stesura della tesi di laurea. • In generale, sono abbastanza equivalenti e prendono in esame tutti gli aspetti ‘formali’ della stesura, dall’organizzazione e strutturazione degli argomenti affrontati all’ortografia. • Seguiamone due: Sc. Comunic. e Lettere 1 Le citazioni 1/5 • Ogni volta che vengono inserite nel testo parole di altri autori, queste devono essere debitamente segnalate con l’us o de lle virg o le tte do ppie e con l’indic azio ne e s plic ita de lla fo nte . • Ricorrere al semplice copia e incolla, senza l’uso di questi dispositive, non è altro che plag io . • Per evitarlo, occorre sempre chiarire che si sta citando (“…”) e che siano riconoscibili auto re e fo nte del testo citato. Le citazioni 2/5 Le c itazio ni bre vi (una riga, una riga e mezza, massimo due righe) vanno inserite ne l c o rpo de l te s to , fra virgolette doppie. Esempio Sostiene Luisa Carrada che “l’ondata tumultuosa di podcast sul web, parole da ascoltare invece che da leggere, ha creato la necessità di nuovi micro contenuti” (Carrada 2008, p. 81). 2 Le citazioni 3/5 • Le c itazio ni più lung he vanno inserite s e nza do ppie virg o le tte , ma vanno distanziate dal testo che precede e da quello che segue la citazione con un'interlinea doppia, e vanno scritte in c o rpo m ino re (un punto più piccolo del corpo usato in generale per il testo della tesi). Le citazioni 4/5 Esempio: A sostegno del nostro discorso, riprendiamo un’osservazione di Luisa Carrada: L’onda tumultuosa di podcas t sul web, parole da ascoltare invece che da leggere, ha creato la necessità di nuovi micro contenuti: l’abs tract, per decidere se ci interessa ascoltarlo o scaricarlo; le note con i tempi per poter andar dritti al punto ed eventualmente linkare siti e pagine citati nell’audio. (Carrada 2008, p. 81) Ecc. ecc. 3 Le citazioni 5/5 • Alla fine della citazione (lunga o breve che sia, come si è visto) va sempre indicata l’opera da cui è tratta la citazione, in uno degli stili bibliografici che illustreremo • Perché citare è così complicato? – I docenti universitari sono eccessivamente pignoli; – Occorre dare a chi legge la possibilità di controllare/recuperare il testo che si cita; – Occorre «pagare i debiti» (Eco 1984). La bibliografia 1 • La bibliografia è parte fondamentale di qualsiasi tesina d’esame, tesi di laurea, saggio, libro, articolo ecc., e va redatta seguendo rigorosamente alcune semplici regole. • Esistono due stili di riferimento bibliografico: – quello con il sistema tradizionale, con note a piè di pagina e/o elenco finale; – quello con il sistema autore-data (che abbiamo appena visto all’opera nelle citazioni). 4 La bibliografia 2 • La bibliografia, in uno qualsiasi degli stili scelti, va sempre collocata alla fine del testo, prima dell’eventuale appendice, e deve seguire uno degli stili indicati. • In ogni caso, deve essere in o rdine alfabe tic o , secondo il cognome dell’autore a cui si fa seguire il nome per esteso o solo con l’iniziale puntata; per ogni autore che abbia più di una pubblicazione l’ordine è cronologico, dal testo più vecchio a quello più recente. Per i libri tradotti indicare sempre l’edizione originale. Sistema autore-data 1/6 Col sistema autore-data, non si usano (quasi) le note a piè di pagina (su cui torneremo). • I riferimenti vanno inseriti direttamente nel testo, tra parentesi e prendono la forma del c o g no me de ll’auto re e dell’anno di pubblic azio ne . • La pagina o le pagine (se necessario) vanno messe dopo una virgola o dopo i due punti e possono essere precedute o meno da “p.” o “pp.”. • La bibliografia permette di risalire al testo citato a cui si fa riferimento. 5 Sistema autore-data 2/6 Vo lum i c o n uno o p iù auto ri: Antonelli C. (2003), The Econom ics of Innovation . Ne w Te chnologie s and S tructural Change , London: Routledge. Febvre L. (1978), Il proble m a de ll’incre dulità ne l s e colo xvi. La re ligione di R abe lais , Torino: Einaudi (ed. or. Le problè m e de l’incroyance au xvie s iè cle , Paris: Albin Michel 1948) Chomsky, N. & M. Halle (1968), The S ound Patte rn of Englis h , New York: Harper & Row. Sistema autore-data 3/6 Curate le o v o lum i m is c e llane i: Quaranta I. (a cura di) (2006), Antropologia Me dica. I te s ti fondame ntali, Milano: Raffaello Cortina. 6 Sistema autore-data 4/6 Artic o li d a v o lum e m is c e llane o : Marshall A. (2000), “Principles of Economics”, in Becattini G. (a cura di), Il bruco e la farfalla. Prato ne l mondo che cambia , Firenze: Le Monnier, pp. 35-40. OPPURE Marshall A. (2000), “Principles of Economics”, in Becattini (a cura di) 2000, pp. 35-40. Sistema autore-data 5/6 Artic o li d a riv is ta : Ellis F., Biggs S. (2001), “Evolving Themes in Rural Development 1950s-2000s”, De ve lopme nt Policy R e vie w , 19/4, pp. 43748. 7 Sistema autore-data 6/6 Do c um e nti p re s e nti s o lo o n-line : Teobaldelli, P. (2001), “Semiotica. Brevi cenni introduttivi”, S W IF – S ito W e b Italiano pe r la Filos ofia http://www.swif.uniba.it/lei/semiotica/semintr. htm Le note a piè di pagina Le note a piè di pagina e di chiusura vengono utilizzate per fornire commenti dettagliati ad aspetti specifici della trattazione che, inseriti nel testo, spezzerebbero l’argomentazione. Nel sistema tradizionale di riferimenti bibliografici (non autore + data) sono anche il luogo in cui si chiarisce da dove si prendono citazioni o idee ispiratrici. 8 Sistema note e riferimenti 1 Vo lum i m o no g rafic i (lib ri): • Nome e Cognome dell’autore/i o del/i curatore/i (per esteso; se gli autori sono due o tre, i nomi vanno separati da una virgola) • Titolo e S ottotitolo de ll'ope ra , • [eventuale numero del volume dell’opera consultato: vol. seguito da cifra romana], • Luogo di edizione [se nel libro non è indicato scrivere: s.l.], • Editore, [se non è indicato scrivere [s.e.] • Anno di edizione [se nel libro non è indicato scrivere: s.d.], • indicazione della/e pagina/e consultate: p./ pp. Es.: Cesare Segre e Carlo Ossola (a cura di), Antologia de lla poe s ia italiana. Vol. V: S e ice nto , Torino, Einaudi, 2001, p. 21. Sistema note e riferimenti 2 Artic o li d i rivis te , q uo tid iani e altri p e rio d ic i, o p us c o li • Nome e Cognome dell’autore/i (per esteso), • Titolo e S ottotitolo de ll’articolo (in corsivo), • in • Titolo della rivista/quotidiano/periodico/opuscolo (tra virgolette cosiddette a sergente, «...»), • numero del volume (annata, in numero romano), anno, numero di fascicolo (in numero arabo) • indicazione della/e pagina/e consultate: p./ pp. Es.: Giovanna Cordibella, Ve rs o un clas s icis m o e urope o. Carducci e le origini de lla rice zione italiana di Hölde rlin , in «Studi e problemi di critica testuale», LXXV, 2007, pp. 97-117. 9 Sistema note e riferimenti 3 Cap ito li d i lib ri, s ag g i in m is c e llane e • Nome e Cognome dell’autore/i (per esteso; se gli autori sono due o tre, i nomi vanno separati da virgola), • Titolo e S ottotitolo de lla capitolo o s aggio , • in • Nome e Cognome dell’autore/i dell’opera collettiva (vedi sopra), • Titolo e S ottotitolo de l volum e m is ce llane o , • Luogo di edizione [se nel libro non è indicato scrivere: s.l.], Editore, Anno di edizione [se nel libro non è indicato scrivere: s.d.], • indicazione della/e pagina/e consultate: p./ pp. Sistema note e riferimenti 4 Cap ito li d i lib ri, s ag g i in m is c e llane e Es.: Giovanna Cordibella, Carducci e la cultura te de s ca , in Emilio Pasquini, Vittorio Roda (a cura di), Carducci ne l s uo e ne l nos tro te m po , Bologna, Bononia University Press, 2009, pp. 355-383. 10 Sistema note e riferimenti 5 Mo d alità re lative alla s c rittura d e lle no te : c itaz io ne d i un’o p e ra in no ta Se è citata per la prima volta: valgono le Regole riportate sopra Se è già citata in precedenza: • Nome (solo l’iniziale puntata) e Cognome (per esteso) dell’autore/i (nel caso, separati da una virgola) • [se c’è un curatore, o ci sono curatori: Nome (iniziale) e Cognome (per esteso) del curatore/i (a cura di)], • op. cit. , [in caso di ambiguità, citare l’inizio del titolo, seguito da “, cit.”] • indicazione della/e pagina/e consultate: p./ pp. Es.: G. Cordibella, op. cit. , p. 360 [oppure Carducci, cit., p. 360]. Sistema note e riferimenti 6 Mo d alità re lative alla s c rittura d e lle no te : c itaz io ne d i un’o p e ra in no ta • Se è citata immediatamente dopo una nota che reca il riferimento alla medesima opera: • nello stesso luogo ma in p./pp. diversa/e: Ivi, p./pp. • nello stesso luogo e nella/e stessa/e p./pp.: Ibide m • se si cita lo stesso autore della nota precedente (con opera diversa): Ide m / Id. [per l’autore] o Eade m / Ead. [per l'autrice] 11 Sitografia Se durante la stesura della tesi sono stati consultati e citati dei s iti we b è necessario creare anche una sitografia in cui compaiano tutti i siti web in ordine alfabetico. Le informazioni che devono essere presenti sono: • la de no minazio ne • l’URL (Uniform R e s ource Locator) Es.: As s ociazione Italiana di S tudi S e m iotici http://www.associazionesemiotica.it/ Boscarol, M. “Che cos’è l’usabilità dei siti Web”, 30/11/2000, http://www.usabile.it/012000.htm Eventuali appendici • Raccolgono la documentazione cui si fa riferimento nella tesi. • Normalmente non viene conteggiata nel numero massimo di battute previsto per la tesi. 12 La stesura Per la stesura valgono questi pochi consigli: 1. Evita l’oscurità di espressione: no a periodi troppo complessi o involuti; 2. Evita l’ambiguità: espressioni che potrebbero ingenerare dubbi su cosa si vuole dire; 3. Sii breve (evita la prolissità non necessaria): periodi brevi (non telegrafici) e ben costruiti; 4. Sii ordinato nell’esposizione. (sono le massime che articolano la super-massima del modo nel Princ ipio di c o o pe razio ne di Grice…). Dubbi ortografici • Cosa è corretto? – Perchè/perché? – questo è/é? – da’ qua/dà quà/da qua per “passami quel martello”? – Tre volte al di/dì/di’? – Cosa vi do/dò/do’? – Che mi fà/fa/fa’? – Dì/Di’/Di di si/si’/sì! 13 Dubbi ortografici • Cosa è corretto? – ancora un po/po’/pò d’acqua? – qual’è/qual é/qual è? – È un’amica di un’amico / è un amica di un amico / è un’amica di un amico? – Posso arrivare fin lì/li’/li? – Se non è si, sarà no/Sé non è sì, sarà no/Se non è sì, sarà no? Verbi e preposizioni • Attenzione a quale preposizione reggono i verbi che usate: – *Il suo arrivo coincise alla nostra partenza. – *Giovanni si è iscritto ne l corso di laurea in economia. – Procedere ne ll’indagine/all’appello/dalla sua pigrizia: hanno tre sensi diversi. Coltivate il dubbio (su voi stessi) e c o ns ultate un dizionario (esiste anche un dizionario specifico: Dizio nario de lle Co llo c azio ni). 14