Rivisitando il «pluralismo polarizzato» G.Sartori 1974 1 Teoria di Giorgio Galli • In sede di interpretazione la teoria più accolta per l’Italia è quella di G.Galli sul bipartitismo imperfetto • Egli sostiene che: «il nostro sistema funziona come funziona, né potrà funzionare diversamente, fino a che sarà caratterizzato da una mancanza di alternativa elettorale o di governo». 2 Problema: Bipartitismo imperfetto senza alternativa Soluzione: Bipartitismo perfetto (2 partiti si alternano, conquistando a turno la maggioranza assoluta) 3 Tratti della tesi di Galli • E’ fondata su quella di Duverger (ossessiva mitizzazione del bipartitismo) • L’alternarsi dei partiti è il fulcro della democrazia rappresentativa • La “mancanza di alternativa” è il principio di individuazione del sistema politico italiano • Nel caso la teoria di Galli fosse esatta: 1) Italia sarebbe un unicum 2) Tutti gli altri paesi senza alternativa avrebbero un sistema politico come l’Italia 4 Il bipartitismo imperfetto è caratterizzato da: partito dominante Due modi per identificarlo: -Di quanto il partito più votato si discosti, dal 50% dei seggi in parlamento -Di quanto il partito più votato si discosti dal secondo o terzo partito 5 Quanti sono i paesi a partito dominante? PAESI 1°PARTITO % 2° PARTITO % INTERVALLO Messico (1970) 84 9 75 Filippine (1969) 82 14 68 India (1971) 69 5 64 Sudafrica (1966) 76 23 53 Francia (1968) 60 12 50 Giappone (1969) 59 19 40 Svezia (1968) 54 16 38 Norvegia (1969) 49 19 30 Israele (1969) 47 22 25 Turchia( (1969) 57 32 25 Danimarca (1971) 40 18 22 Cile (1969) 37 23 14 Italia (1968) 42 28 14 6 Secondo la tesi di Galli questi paesi sarebbero indifferentemente di bipartitismo imperfetto: PAESI SOPRA O SOTTO IL 50% COALIZIONI DI GOVERNO GOVERNI ALTERNATIVI PERIODO DI PREDOMINIO India (1971) + 19 no no dal 1952 Giappone (1969) +9 no no dal 1955 Norvegia (1957) Norvegia (1969) +2 -1 uno dal 1935 al 1973 con interruzione 1965 - 1969 Svezia (1968) Svezia (1970) +4 -3 molto rare no dal 1932 al 1973, con coalizione 1951- 1957 Israele (1965) Israele (1969) - 13 -3 si si nessuno Italia (1968) -8 si si dal 1948 al 1952 Danimarca (1971) - 10 si si nessuno molto rare 7 Verso la confutazione della tesi di Galli Dalla tabella risultano due classi: 1) A partito predominante (India, Giappone, Norvegia, Svezia) 2) A maggioranza relativa (Israele, Italia, Danimarca) Dalle tabelle emerge: •L’Italia in realtà risulta un caso modesto e fievole di bipartitismo imperfetto 8 Casi di sistemi bipartitici Lunghi periodi di dominio di un partito sull’altro •USA: es. è da 40 anni che i democratici vincono tutte le elezioni federali •Australia: es. laburisti tornano al potere dopo 23 anni (1972) •NZ: partito nazionale ha governato dal 1946 al 1972 con una sola interruzione del partito dei laburisti •Austria: dal 1945 al 1966 grande coalizione tra partiti rivali (socialisti e cattolici) 9 Perché non c’è alternanza • Elezioni sismiche sono rare • I grandi partiti di massa sono strutturati in modo da formare forti reti clientelari che stabilizzano il voto. 10 L’alternanza è una modalità • I paesi bipartitici sono pochi e con alternanza imperfetta - L’unica eccezione: l’Inghilterra • L’alternanza è quindi solo una modalità (rara) della democrazia rappresentativa • La teoria di Galli non regge alla verifica comparata e risulta solo coerente al suo obiettivo: spodestare la DC • Sartori comunemente a Galli sostiene che l’alternanza sia desiderabile, ma non la vede come la variabile fondamentale. 11 Come spiegare il sistema politico italiano «Pluralismo polarizzato». I partiti che contano sono superiori a cinque •Presenza di partiti antisistema (Pci,Msi) •Due opposizioni bilaterali che non potrebbero mai allearsi •Il centro è occupato •Ideologia polarizzata, con due poli(destra-sinistra), caratterizzata da posizioni estreme •Tendenza centrifuga •Opposizioni irresponsabili con partiti che non hanno possibilità di salire al governo •Il partito di centro avrà scarsa responsabilità democratica 12 Tendenze centrifughe «alle elezioni, la logica di espansione del nostro maggior partito è centrifuga, che i partiti che guadagnano voti li guadagnano alle ali, e cioè svuotando la zona centrale, e che quando un partito cerca di convergere al centro questa tattica non risulta remunerativa». 13 Percentuale dei voti per i partiti dal 1946 al 1972 (camera dei deputati) Partiti 1946 PCI PSIUP PSI PSDI PRI DC PLI Monarchici MSI UQ Altri 18,9 Totale 100 1948 1953 1958 1963 1968 1972 22,6 22,7 25,3 26,9 4,5 7,1 2,5 48,5 3,8 2,8 2 12,7 4,5 1,6 40,1 3 6,9 5,8 14,2 4,5 1,4 42,4 3,5 4,8 4,8 13,8 6,1 1,4 38,3 7 1,8 5,1 27,2 1,9 9,6 5,1 2,9 38,8 3,9 2,3 2,8 1,7 1,2 1,4 1,9 100 100 100 100 100 100 31 20,7 4,4 35,2 6,8 2,8 0 5,2 6 14,5 2 39,1 5,8 1,3 4,5 8,7 14 Analisi(livello elettorale): 1. Rafforzamento dei partiti estremi(PCI e MSI) 2. Scarso potenziale di espansione delle mezze ali (PSDI, PRI e PLI) 3. Spinta eccentrica della DC che può portare alla rottura della stessa unità del partito 15 Trends Sinistra (PC-SOCIALISTI-PRI) Centro(DC) Destra(PLI MON.MSI) 50 45 grande sinistra 40 35 centro 30 25 20 grande destra 15 10 5 1946 1948 1953 1958 1963 1968 1972 16 Trends PCI e Sinistra(SOCIALISTI-PRI) 28 PCI 26 24 22 20 SOCIALISTI PRI 18 16 1946 1948 1953 1958 1963 1968 1972 17 Trends PLI e MSI - MONARCHICI 14 12 10 MSI - Monarchici 8 6 4 PLI 2 0 1946 1948 1953 1958 1963 1968 1972 18 Trends MSI e PLI-MONARCHICI 12 10 MSI 8 6 Monarchici - PLI 4 2 0 1946 1948 1953 1958 1963 1968 1972 19 Analisi (livello di governo) • «Se più di cinque partiti(pluralismo estremo) trovano la loro ragion d’essere in un macro sistema ideologico, ne consegue che la loro distanza elettorale (competizione centrifuga) si rifletterà nelle coalizioni di governo». 20 • Governi destinati all’inefficienza • Coalizioni di governo eterogenee con troppa distanza ideologica Tre «crisi» 1.Di distribuzione(del benessere) 2.Di legittimità(integrazione) 3.Di secolarizzazione Cioè: 1.Maggioranza economica che porta avanti una politica di programmazione e ridistribuzione 2.Una maggioranza che sviluppa una linea di difesa costituzionale(a fronte di una crisi di legittimità) 3.Una maggioranza confessionale 21 Maggioranze per problemi 45 Maggioranza costituzionale Maggioranza economica Appoggio confessionale 40 35 30 25 20 15 10 5 0 PCI PSI PSD PRI DC PLI Monarchici MSI Altri 22 COME SPIEGARE IL TRASFORMISMO DEL PCI? • Il cambiamento è dovuto?: 1) Per il mutamento della sua natura interna 2) Al cambiamento di opinione degli osservatori Teorie delle politiche • 1) Politica Visibile • 2)Politica Invisibile 24 Politica Visibile Concerne tutto ciò che i partiti reclamizzano al fine di fornire all’elettorato l’immagine ritenuta più redditizia: - Propaganda elettorale - Programmi dei partiti 25 Politica Invisibile Tutto ciò che si vuole deliberatamente occultare all’ elettorato di massa: - Omertà reciproca - Finanze nere 26 LIMITI DEL PLURIPARTITISMO POLARIZZATO • Il modello di Sartori riesce a spiegare quanto il trasformismo possa incidere in un sistema come il nostro? • Il modello individua un trend, non può prevedere gli esiti, e neppure i tempi. Convivenza tra partiti antisistema e sistema • Il cambiamento del PCI è avvenuto nella sua natura interna, oppure riguardo la percezione che l’opinione pubblica e l’elettorato hanno nei suoi confronti? • Il PCI può considerarsi a tutti gli effetti integrato con il sistema politico italiano? 28 Raggruppamento bipolare delle forze politiche (sui voti del 1972) Altri 1,9% MSI 8,7% PLI 3,9% PCI 27,2% PSIUP 1,9% PSI 9,6% DC 38,8% PRI 2,9% PSDI 5,1% 29 CONSIDERAZIONI • È corroborata l’ipotesi di Sartori secondo cui il sistema politico italiano non si modificherebbe se non in presenza di un evento che incida sugli equilibri politici? 30 Percentuale dei voti per i partiti dal 1946 al 1992 (camera dei deputati) Partiti 1946 PCI 18,9 1953 1958 1963 1968 1972 1976 1979 1983 1987 1992 22,6 22,7 25,3 26,9 27,2 34,4 31,6 29,9 26,6 16,1 4,5 1,9 9,6 9,6 9,8 11,4 14,3 13,6 5,1 3,4 3,8 4,1 3 2,7 31 PSIUP PSI 1948 20,7 PSDI 12,7 14,2 13,8 7,1 4,5 4,5 6,1 14,5 PRI 4,4 2,5 1,6 1,4 1,4 2 2,9 3,1 3 5,1 3,7 4,4 DC 35,2 48,5 40,1 42,4 38,3 39,1 38,8 38,7 38,3 32,9 34,3 29,7 PLI 6,8 3,8 3 3,5 7 5,8 3,9 1,3 1,9 2,9 2,1 2,8 Monarchici 2,8 2,8 6,9 4,8 1,8 1,3 1,1 3,4 2,2 2,6 0 2 5,8 4,8 5,1 4,5 6,1 5,5 6,8 5,9 MSI 8,7 5,4 Lega 8,7 Rif. Com 5,6 RAD 1,2 UQ Altri Totale 5,2 6 2,3 2,8 1,7 1,2 1,4 1,9 2,3 2,7 4,7 7,5 9,8 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 31 Trends PCI e Sinistra(socialisti – PRI) 40 35 30 PCI 25 20 Socialisti - PRI 15 10 5 0 1946 1948 1953 1958 1963 1968 1972 1976 1979 1983 1987 32 Trends MSI e PLI - Monarchici 33 Elezioni politiche del 1992 34 Realizzazione ed esposizione ad opera di: • Nelson Gregory Francesca • Roberto Russo • Giovanni Cova • Andrea Bianchi