Informazioni di base Globally Harmonized System GHS Introduzione in Svizzera Ufficio federale della sanità pubblica UFSP Sezione controllo del mercato e consulenza Sezione campagne Berna/Liebefeld, 30 aprile 2013 INDICE
1 2 3 4 5 6 7 8 Introduzione all’argomento ............................................................................... 3 1.1 Prevenire è meglio che curare ............................................................................. 3 1.2 Etichettatura intesa come protezione ................................................................... 3 Il Globally Harmonized System (GHS) ............................................................... 4 2.1 Che cos’è il GHS? ............................................................................................... 4 2.2 Decisione d'istituire un sistema unitario ............................................................... 4 2.3 Introduzione graduale del GHS in Svizzera ........................................................... 5 2.4 Applicazione del GHS nell’UE ............................................................................... 6 La comunicazione sui pericoli secondo il nuovo sistema GHS .......................... 7 3.1 L’etichetta GHS .................................................................................................. 7 3.2 I nuovi simboli di pericolo ................................................................................... 8 3.3 La scheda di dati di sicurezza .............................................................................10 Comportamento corretto da assumere per i prodotti chimici .........................10 4.1 Dall’acquisto allo smaltimento ............................................................................10 4.2 Pericoli legati ai prodotti chimici .........................................................................12 4.3 Come comportarsi in caso d’incidente .................................................................12 4.4 Pronto soccorso in caso di incidente con prodotti chimici .....................................13 La campagna informativa ................................................................................15 5.1 Obiettivi della campagna ...................................................................................15 5.2 Gruppi destinatari della campagna .....................................................................16 5.3 Le misure .........................................................................................................16 5.4 Lo slogan Claim.................................................................................................20 I partner della campagna ................................................................................20 6.1 I promotori .......................................................................................................20 6.2 I partner attuatori .............................................................................................20 Valutazioni .......................................................................................................21 7.1 Stato delle conoscenze sulla caratterizzazione dei pericoli ....................................21 7.2 Differenze tra le generazioni ..............................................................................22 7.3 Differenze tra regioni linguistiche .......................................................................22 7.4 Conclusione ......................................................................................................22 Allegato: il GHS in sintesi .................................................................................23 2
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Introduzione all’argomento
1.1
Prevenire è meglio che curare
Sul lato anteriore degli imballaggi, etichette con nomi fantasiosi e colori accattivanti fanno la gara per attirare l’attenzione della clientela. Ma quando si tratta di prodotti chimici, conviene consultare il retro della confezione. È infatti lì che di regola sono indicati i nuovi simboli di pericolo da osservare imperativamente prima di ogni acquisto. Chi utilizza prodotti chimici si assume una certa responsabilità, perché ogni uso comporta determinati pericoli e – come si sa – prevenire è meglio che curare. Essere ben informati aiuta a evitare incidenti e persino a salvare delle vite. La caratterizzazione sull’etichetta informa sui pericoli delle sostanze contenute nel prodotto. L’ONU ha proposto di introdurre un sistema di classificazione e caratterizzazione dei pericoli insiti nei prodotti chimici che sia uguale in tutto il mondo. 1.2
Etichettatura intesa come protezione
Molti prodotti chimici, oltre al risultato desiderato, possono produrre anche effetti collaterali più o meno pericolosi. Affinché chi li utilizza sia in grado di proteggersi adeguatamente, deve innanzitutto essere consapevole di tali pericoli. Per questo motivo, da molti anni esistono norme per l’etichettatura delle sostanze chimiche. Le prescrizioni introdotte negli anni 1960 con la legge sui veleni (strisce dei veleni e classi di tossicità) hanno mantenuto la loro validità fino all’entrata in vigore della nuova legge sui prodotti chimici, avvenuta a metà 2005. Quest’ultima introduceva in Svizzera le stesse norme per l’etichettatura valide a quell’epoca nell’Unione europea. Ma questo sistema di etichettatura ha i giorni contati. Nel 2015 verrà infatti sostituito dal cosiddetto GHS (Globally Harmonized System). In futuro, i rischi per l’essere umano o l’ambiente saranno segnalati da simboli di pericolo uguali in tutto il mondo: neri su fondo bianco in un rombo bordato di rosso. Il loro aspetto ricorda i segnali stradali di pericolo. 3
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Il Globally Harmonized System (GHS)
2.1
Che cos’è il GHS?
GHS è l'acronimo di «Globally Harmonized System» (sistema mondiale armonizzato di classificazione ed etichettatura delle sostanze chimiche), il sistema voluto dal vertice mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile tenutosi nel 1992 a Rio de Janeiro. Si tratta di un sistema internazionale dotato di nuovi simboli di pericolo e volto a uniformare in tutto il mondo la valutazione dei pericoli insiti nei prodotti chimici e la loro etichettatura. Questo sistema garantirà una migliore protezione dai rischi a livello globale, e semplificherà parimenti il commercio di prodotti chimici. In virtù della sua mera natura di sistema quadro, il GHS non è una normativa vera e propria: solo con il recepimento da parte degli Stati o delle comunità di Stati, esso acquisisce validità giuridica. Il tipo di pericolo è attualmente descritto nel GHS con 28 classi, a loro volta suddivise in categorie, che rappresentano la gravità del pericolo. In totale, il GHS dell’ONU prevede al momento 89 categorie di pericolo. 2.2
Decisione d'istituire un sistema unitario
Negli ultimi decenni, in varie regioni del globo e vari blocchi dell’economia mondiale sono stati sviluppati diversi sistemi di etichettatura. Con l’aumento dello scambio di merci a livello internazionale è nata anche l’esigenza di un sistema unitario. Il settore dei trasporti di merci pericolose è stato il primo a manifestare il desiderio di un disciplinamento unitario. Con l’Accordo europeo relativo al trasporto su strada di merci pericolose (ADR1), sono nate le prescrizioni in materia di imballaggio, messa in sicurezza del carico e caratterizzazione delle merci pericolose. Negli anni successivi, in seno all’ONU sono stati sviluppati altri regolamenti per il trasporto marittimo, ferroviario e aereo di merci pericolose, periodicamente adattati alle esigenze in continuo mutamento. Il sistema armonizzato di classificazione ed etichettatura dei prodotti chimici pericolosi rientra nelle misure decise nel quadro dell’Agenda 21 allestita in occasione del vertice mondiale dell’ONU sullo sviluppo sostenibile svoltosi a Rio de Janeiro nel 1992 e da cui seguì la prima edizione del GHS nel 2003. Da allora, questo sistema è stato continuamente perfezionato e nel frattempo si è giunti alla quarta edizione. 1
ADR: Accord européen relatif au transport international des marchandises Dangereuses par Route
(Accordo europeo relativo al trasporto internazionale su strada delle merci pericolose).
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2.3
Introduzione graduale del GHS in Svizzera
La Svizzera introduce il Globally Harmonized System (GHS) gradualmente. Per contenere al massimo gli effetti del cambiamento sull’economia e sulle aziende, i singoli passi seguono nella misura del possibile l’evoluzione internazionale. Per i fabbricanti e importatori svizzeri di sostanze chimiche, l’etichettatura secondo il GHS è obbligatoria a partire dal 1° dicembre 2012, mentre per le miscele (finora chiamate preparati) lo sarà dal 1° giugno 2015. Questa introduzione scaglionata consente di mantenere sul mercato fino al 2017 i prodotti chimici ancora caratterizzati con i pittogrammi arancioni (cfr. figura 1). Figura 1: introduzione graduale del GHS per sostanze e miscele (preparati) in Svizzera. Come in altri ambiti, il Consiglio federale persegue una politica di armonizzazione delle disposizioni svizzere a quelle dell’UE anche in materia di sostanze chimiche. Dato che già da anni si delineava una ripresa del GHS da parte dell’Unione europea, nel 2007 la Svizzera ha considerato le diverse opzioni nel quadro di una valutazione dell’impatto normativo, consultando anche alcune ditte di varie dimensioni e di vari settori della chimica. Il risultato è stato univoco: con una sola eccezione, tutte le aziende interpellate hanno auspicato un’implementazione del GHS in Svizzera con lo stesso tenore e possibilmente le stesse scadenze dell’Unione europea. I prodotti classificati ed etichettati secondo le prescrizioni del Regolamento CLP possono già oggi essere immessi sul mercato elvetico. Per gli stessi motivi addotti dall’Unione europea, anche in Svizzera la classificazione secondo l’attuale sistema dovrà comparire sulle schede di dati di sicurezza fino alla scadenza del periodo di transizione. 5
Entro il 2015, tutte le disposizioni di legge in materia di sostanze chimiche e in altri ambiti giuridici, che fanno riferimento alla classificazione o all’etichettatura in quanto criterio, dovranno essere riviste e adattate alla classificazione o all’etichettatura secondo il GHS/Regolamento CLP. Gli obblighi successivi, come il divieto di fornitura di determinati prodotti chimici o l’esclusione dal libero servizio, saranno definiti sulla scorta del nuovo sistema nell’ordinanza sui prodotti chimici con decorrenza dal 1° dicembre 2012. Per comunicare alla popolazione e alle aziende l’introduzione della nuova etichettatura dei prodotti chimici, negli anni 2012‐2014 avrà luogo una vasta campagna informativa. Nella fase d’introduzione, da un lato si tratta di informare la popolazione sui nuovi simboli di pericolo e di sensibilizzarla sul corretto utilizzo dei prodotti chimici, dall’altro si chiede ai fabbricanti e agli importatori di applicare la nuova etichettatura correttamente ed entro i tempi prescritti, affinché questa possa avere gli effetti auspicati. 2.4
Applicazione del GHS nell’UE
L’Unione europea ha introdotto il GHS alla fine del 2008 con l’adozione del «regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008 relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele che modifica e abroga le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e che reca modifica al regolamento (CE) n. 1907/2006», entrato in vigore nel gennaio 2009. La designazione breve è «regolamento CLP» (Classification, Labeling and Packaging [of Chemicals]). Il regolamento CLP è entrato in vigore nel gennaio 2009. L’Unione europea ha ripreso dal GHS dell’ONU tutte le 28 classi di pericolo, ma non tutte le categorie di pericolo. Delle complessive 89 categorie di pericolo, 83 sono confluite nel Regolamento CLP. Siccome l’intero sistema di etichettatura non può essere modificato da un giorno all’altro, per il regolamento CLP l’Unione europea ha stabilito un’entrata in vigore scaglionata nel tempo. Da oggi, nell’area UE, le sostanze devono essere classificate ed etichettate secondo le disposizioni del regolamento CLP mentre per le miscele tale disposizione è facoltativa . Fino al 1° giugno 2015, data di scadenza del periodo di transizione, nelle schede di dati di sicurezza deve però sempre figurare anche la classificazione del prodotto conformemente al diritto anteriore. Questo è importante per far sì che tutti gli attori della catena di distribuzione dispongano in qualsiasi momento delle informazioni necessarie, a prescindere dal fatto che siano già passati al sistema GHS o no. 6
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La comunicazione sui pericoli secondo il nuovo sistema GHS
3.1
L’etichetta GHS
Per la comunicazione sui pericoli, l'etichetta di un prodotto caratterizzata secondo il sistema GHS reca i seguenti elementi:  Simboli di pericolo I simboli di pericolo forniscono al lettore una prima informazione visiva sui pericoli che un prodotto comporta. Uno o più simboli di pericolo apposti sull'etichetta indicano i pericoli principali.  Indicazioni di pericolo Le indicazioni di pericolo descrivono dettagliatamente i pericoli specifici del prodotto, per esempio «Tossico se ingerito».  Consigli di prudenza I consigli di prudenza indicano come ci si deve comportare per proteggersi dai pericoli o le procedure da seguire se dovesse capitare un incidente. Per esempio: «Utilizzare un apparecchio respiratorio».  Classi di pericolo Le classi di pericolo «Attenzione» oppure «Pericolo» indicano orientativamente il pericolo potenziale del prodotto. (Vedi anche l'opuscolo «Nuovi simboli ‐ stessi pericoli» [capitolo 5.3]). I fabbricanti hanno la responsabilità di etichettare correttamente il loro prodotto. Per il posizionamento godono di una certa libertà: gli elementi di comunicazione sui pericoli, ad esempio, possono essere composti diversamente nel testo e nella grafica. Le informazioni per i fabbricanti sono disponibili nell'opuscolo «Etichettare i prodotti chimici in modo corretto e conforme al sistema GHS» (vedi capitolo 5.3). 7
Figura 2: esempio pratico degli elementi dell’etichettatura secondo il GHS. 3.2
I nuovi simboli di pericolo
Il sistema GHS comprende nove simboli, per lo più molto simili a quelli già in vigore. Sono cambiati lo sfondo e il bordo. Finora, i simboli neri erano situati in un quadrato arancione, mentre ora sono collocati in un rombo a bordi rossi e sfondo bianco. Quattro simboli si riferiscono a pericoli fisici, uno a un pericolo ambientale e quattro a pericoli per la salute. 8
Figura 3: i nuovi simboli di pericolo. Le definizioni e le delimitazioni sono in parte cambiate, ragion per cui i nuovi e i vecchi simboli non corrispondono al 100 per cento. 9
3.3
La scheda di dati di sicurezza
La scheda di dati sicurezza è il documento centrale della comunicazione sui pericoli lungo la catena di distribuzione produzione – commercio – utilizzo – riciclaggio/smaltimento. È un’importante fonte di informazioni per l’utilizzo professionale sicuro di prodotti chimici. Il fabbricante è tenuto per legge a consegnare ai suoi clienti professionali e commerciali una tale scheda. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.cheminfo.ch.
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Comportamento corretto da assumere per i prodotti chimici
4.1
Dall’acquisto allo smaltimento
Prima o poi, chiunque fa uso di sostanze chimiche: a casa (bagno, cucina, giardino, fai da te), sul lavoro (officine, fabbriche), in locali chiusi o all’aperto. Finché si rispettano poche importanti regole, l’utilizzo di questi prodotti non è pericoloso. È tuttavia fondamentale essere sempre coscienti dei rischi che si corrono con un utilizzo inadeguato. a. Acquisto  Prima riflettere, poi acquistare: di che prodotto si ha bisogno?  Consultare i simboli di pericolo  Leggere le indicazioni di pericolo  Esaminare le alternative  Chiedere la consulenza di specialisti in caso di dubbio  Acquistare unicamente la quantità necessaria b. Utilizzo  Osservare le istruzioni d’uso: essere correttamente informati aiuta a ridurre gli incidenti  Osservare i consigli di prudenza  Indossare dispositivi di protezione adatti  Non lasciare il prodotto incustodito – nemmeno per breve tempo c. Stoccaggio  Conservare il prodotto in un luogo sicuro e fuori dalla portata dei bambini  Non conservare i prodotti chimici assieme agli alimenti  Non travasare i prodotti chimici in altri contenitori d. Smaltimento  Osservare le avvertenze per lo smaltimento  Rivolgersi ai centri di smaltimento locali 10
Figura 4: impiego sicuro dei prodotto chimici Le informazioni per il commercio sono disponibili nell'opuscolo «La nuova caratterizzazione dei pericoli per i prodotti chimici in commercio» (vedi capitolo 5.3) 11
4.2
Pericoli legati ai prodotti chimici
La pericolosità di un prodotto dipende dalle sostanze che contiene e dalla loro concentrazione. Ci sono ad esempio prodotti per le pulizie praticamente innocui e altri che possono provocare gravi ustioni. In generale, i concentrati sono più pericolosi delle soluzioni, e i prodotti commerciali più tossici di quelli acquistabili al supermercato. Dove vivono bambini, occorre prestare particolare attenzione. Gli imballaggi variopinti o i liquidi colorati sono molto invitanti ai loro occhi. Gli incidenti più frequenti vedono coinvolti bambini sotto i cinque anni (statistica CSIT). Per questo motivo, è importante che i genitori conoscano i pericoli insiti nei prodotti chimici utilizzati in casa. Chi si informa, osserva i simboli di pericolo e rispetta i consigli di prudenza può ridurre il rischio di intossicazioni in ambito casalingo. 4.3
Come comportarsi in caso d’incidente
Benché possano essere evitati, gli incidenti con prodotti chimici capitano comunque. In una situazione del genere, è importante mantenere innanzitutto la calma e agire correttamente. Il Centro Svizzero d’Informazione Tossicologica è a disposizione giorno e notte. Prima di chiamare, è importante assicurarsi di avere l’etichetta o il prodotto sotto mano, in modo da fornire il maggior numero possibile di dati utili al consulente o al medico. Qui di seguito, elenchiamo i principali recapiti per i casi di emergenza. 
Numero d’emergenza attivo 24 ore su 24 del Centro Svizzero d’Informazione Tossicologica (Tox): 145.  Ambulanza: 144.  Casi non urgenti:  Tox: 044 251 66 66  Tox dall’estero: +41 44 251 51 51  Internet: www.toxi.ch Chi possiede uno smartphone, può raggiungere il Tox attivando semplicemente la funzione di chiamata d’emergenza dell’applicazione gratuita «infochim», ottenibile nei comuni App Store per iPhone e Android. 12
4.4
Pronto soccorso in caso di incidente con prodotti chimici
 In caso d’ingerimento  Chiamare il 145.  Non provocare il vomito o non dare da bere alcun liquido senza indicazione medica (tel. 145 o medico di famiglia).  In caso d’inalazione  Fare circolare aria fresca; attenzione ai locali chiusi, ai silos e alle fosse agricole. Chi interviene non deve a sua volta mettere in pericolo la propria vita.  Calmare il paziente.  In caso di contatto cutaneo  Rimuovere rapidamente gli abiti contaminati.  Lavare accuratamente con acqua corrente le parti del corpo colpite.  Se la pelle è intatta, lavare a fondo con acqua e sapone.  In caso di affezioni oculari  Sciacquare immediatamente l’occhio colpito con acqua corrente per almeno 10 minuti mantenendo le palpebre ben aperte.  In caso di svenimento  Adagiare in posizione di decupito laterale con il volto verso il basso.  Chiamare sempre un medico.  Non dare da bere alcun liquido.  Non provocare il vomito.  In caso di arresto cardiocircolatorio  Chiamare immediatamente il numero d’emergenza (ambulanza) 144.  Se necessario, liberare la bocca e la gola da corpi estranei (protesi dentarie, resti di compresse, vomito, ecc.).  Allentare gli indumenti che stringono.  In caso di arresto respiratorio praticare la respirazione artificiale secondo il metodo più familiare (attenzione: in caso d’intossicazione cianidrica [odore di mandorla amara] la respirazione bocca a bocca è pericolosa per chi la pratica).  In caso di arresto cardiaco va praticato il massaggio cardiaco da parte di persone esperte o di specialisti. 13
Figura 5: primo intervento 14
5
La campagna informativa
Per preparare la popolazione svizzera all’introduzione del nuovo sistema di etichettatura, l’Ufficio federale della sanità pubblica UFSP lancia assieme alla Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro CFSL, alla Segreteria di Stato dell’economia SECO, all’Ufficio federale dell’ambiente UFAM, all’Ufficio federale dell’agricoltura UFAG e all’Associazione Svizzera d’Assicurazioni ASA la campagna informativa «Osservare bene per proteggersi meglio». 5.1
Obiettivi della campagna
La campagna nazionale ha lo scopo di informare la popolazione sui cambiamenti, di indicare i pericoli insiti nei prodotti chimici di uso quotidiano e di promuoverne un impiego sicuro. Tali informazioni consentiranno alle persone di meglio riconoscere i pericoli, di evitare gli incidenti e di aumentare la sicurezza a casa e sul posto di lavoro. La campagna è imperniata sui punti seguenti.  Informazione sui nuovi simboli di pericolo Ancorare nelle conoscenze della popolazione i nuovi simboli di pericolo e il loro significato. Messaggio chiave: «osservare i simboli di pericolo e leggere le indicazioni di pericolo».  Sensibilizzazione volta a un impiego sicuro dei prodotti chimici Promuovere l’utilizzo consapevole e responsabile di prodotti chimici in ambito privato e professionale al fine di evitare incidenti e aumentare la sicurezza in casa e sul posto di lavoro. Messaggio chiave: «osservare le indicazioni di prudenza e le istruzioni d’uso».  Salvaguardia dell’essere umano e dell’ambiente Proteggere esseri umani, animali e ambiente con il corretto impiego delle sostanze chimiche in casa, sul lavoro e nell’agricoltura.  Preparazione del commercio all’introduzione del nuovo sistema Assicurare presso i fabbricanti la corretta implementazione della nuova etichettatura mediante misure informative mirate. 15
5.2
Gruppi destinatari della campagna
La campagna si rivolge alla popolazione svizzera, in particolare ai consumatori che in casa, in giardino, nel tempo libero e sul posto di lavoro utilizzano prodotti chimici. Un altro importante gruppo mirato è costituito dai dipendenti e dai datori di lavoro dell’artigianato, dell’industria e del commercio. Le associazioni, le autorità e le organizzazioni non governative (ONG), nonché le organizzazioni di protezione dei consumatori, svolgono un ruolo importante in qualità di vettori di informazioni e interlocutori per i consumatori. 5.3
Le misure
I messaggi chiave sono diffusi, in collaborazione con i partner, attraverso svariati canali. L’elemento centrale della campagna è il sito www.infochim.ch (italiano/francese) / www.cheminfo.ch (tedesco), dove il grande pubblico, diversi gruppi professionali, gli esponenti del commercio e dell’industria possono trovare tutte le principali informazioni sui nuovi simboli di pericolo e anche scaricare gratuitamente opuscoli, promemoria, materiali didattici, filmati e banner. Nel quadro della campagna, viene anche lanciata l’applicazione gratuita «cheminfo» per gli smartphone. Mobile App «infochim» L'app «infochim» contiene informazioni sui nuovi simboli, indicazioni sul corretto utilizzo di prodotti chimici e una funzione di chiamata d’emergenza al 145 da attivare in caso di intossicazione manifesta o sospetta. Il Centro Svizzero d’Informazione Tossicologica risponde 24 ore su 24 fornendo ragguagli medici. L'app «infochim» è disponibile gratuitamente su iOS e Android nei rispettivi app store. 16
Scaricare del materiale informativo Trovate tutto il materiale della campagna sul cambiamento di caratterizzazione dei pericoli e sui nuovi simboli di pericolo e una panoramica degli elementi disponibili direttamente da scaricare al link www.infochim.ch/info 17
Ordinazione online di opuscoli e manifesti Gli opuscoli e i manifesti riportati qui di seguito sono stati stampati e possono essere ordinati gratuitamente. Opuscoli A6/5 e A5 Gli opuscoli informativi GHS trasmettono in forma adeguata ai destinatari e in tre lingue (d/f/i) informazioni semplici e comprensibili sulla nuova caratterizzazione dei pericoli e sull’impiego sicuro dei prodotti chimici. Sono disponibili gratuitamente per la distribuzione. Gli opuscoli possono essere ordinati all'indirizzo www.bundespublikationen.admin.ch oppure direttamente al link www.infochim.ch/info Opuscolo: Contenuto: No. d‘ordinazione: Formato: Nuovi simboli – stessi pericoli Informazioni destinate al grande pubblico 311.784.I A 6/5 Opuscolo: Contenuto: No. d’ordinazione: Formato: Avvertenze e prescrizioni per la vendita di prodotti La nuova caratterizzazione dei pericoli dei prodotti chimici in commercio 311.782.I A6/5 Opuscolo: Contenuto: No. d’ordinazione: Formato: Etichettare i prodotti chimici in modo corretto e conforme al sistema GHS Informazioni importanti relative alla nuova caratterizzazione dei pericoli per i prodotti chimici destinate ai fabbricanti e agli importatori. 311.783.I A5 18
Manifesti Per la campagna sono stati elaborati quattro soggetti nei settori economia domestica, professione, hobby e giardinaggio, in tedesco, francese e italiano. Questo vi permette di scegliere la situazione che fa al caso vostro. I manifesti possono essere ordinati gratuitamente all'indirizzo www.bundespublikationen.admin.ch oppure direttamente presso www.infochim.ch/info Manifesto: Soggetti: No. d‘ordinazione: Formato: «Osservare bene per proteggersi meglio.» Economia Domestica, grande pubblico 311.790.I A2 Manifesto: Soggetto: No. d‘ordinazione: Formato: «Osservare bene per proteggersi meglio.» Professione 311.791.I A2 Manifesto: Soggetto: No. d’ordinazione: Formato: «Osservare bene per proteggersi meglio.» Hobby 311.792.I A2 Manifesto: Sujet: No. d’ordinazione.: Formato: 19
«Osservare bene per proteggersi meglio.» Giardinaggio 311.793.I A2 5.4
Lo slogan Claim
Osservare bene per proteggersi meglio. Quando acquistate, utilizzate, conservate o smaltite un prodotto chimico badate sempre ai simboli di pericolo e ai consigli di prudenza sull’etichetta. Genau geschaut, gut geschützt. Beim Einkaufen, Anwenden, Lagern oder Entsorgen – immer Gefahrensymbole und Sicherheitshinweise auf der Etikette beachten. Bien regardé, bien protégé. Achat, utilisation, entreposage ou élimination : soyez toujours attentifs aux symboles de danger et aux conseils de prudence sur l’étiquette. 6
I partner della campagna
6.1
I promotori
I promotori della campagna:  Ufficio federale della sanità pubblica UFSP  Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro CFSL  Segreteria di Stato dell’economia SECO  Ufficio federale dell’ambiente UFAM  Ufficio federale dell’agricoltura UFAG  Associazione Svizzera d’Assicurazioni ASA 6.2
I partner attuatori
Per l’attuazione della campagna, si sono finora impegnati i seguenti partner privati: 
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Coop Migros Associazione svizzera dei droghisti chemsuisse Servizi cantonali per i prodotti chimici pharmaSuisse Science Industries Switzerland Unione svizzera degli imprenditori SUVA SKW Associazione svizzera dei cosmetici e dei detergenti economiesuisse Federazione delle imprese svizzere 20
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CSIT Centro Svizzero d’Informazione Tossicologica FRC Fédération Romande des Consommateurs KF Konsumentenforum SKS Stiftung für Konsumentenschutz UPI Ufficio prevenzione infortuni pusch Fondazione svizzera per la pratica ambientale CDS Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità Spick 7
Valutazioni
La campagna è accompagnata da sondaggi tra la popolazione sulla conoscenza dei prodotti chimici e della loro caratterizzazione. In merito, nell'estate del 2012 è stata condotta un'indagine rappresentativa su Internet, prima dell'avvio della campagna. Qui di seguito sono riportati i risultati più significativi. 7.1
Stato delle conoscenze sulla caratterizzazione dei pericoli
Sono segnalati i pericoli insiti nei prodotti chimici? Sì, ma non so come
37.3% Conoscenze corrette
No
Simboli di pericolo
Non so
Classe di tossicità
62.7% Conoscenze non corrette!
Due terzi della popolazione non conoscono le vigenti caratterizzazioni dei prodotti chimici. Al loro posto, per valutare la pericolosità delle sostanze, tali persone si affidano alla colorazione, alla forma o al punto vendita dei prodotti. 21
7.2
Differenze tra le generazioni
<
Si nota un chiaro effetto generazionale: quasi la metà delle persone di età inferiore ai 34 anni conosce il vigente sistema di caratterizzazione dei simboli di pericolo, mentre tra gli ultra trentaquattrenni tale quota scende a un terzo.
7.3
Differenze tra regioni linguistiche
I simboli di pericolo sono meglio conosciuti nella Svizzera tedesca che non nelle rimanenti regioni del nostro Paese. Colpisce il fatto che nella Svizzera italiana, oltre il 40 per cento degli intervistati continua a essere fortemente ancorato al concetto di «classi di tossicità», non più vigente dal 2005.
7.4
Conclusione
I risultati della valutazione mostrano chiaramente la necessità generale d'informare. Nel fare ciò bisognerà tuttavia prestare un'attenzione particolare a determinate classi di età, come le persone più anziane, e alla Svizzera latina. I dati mostrano anche che le informazioni finora fornite sono ben assimilate dai più giovani e che quindi si prestano per diffondere le conoscenze tra la popolazione. I sondaggi verranno ripetuti durante il periodo in cui si svolgerà la campagna, in modo da colmare le possibili lacune e identificare gruppi destinatari specifici. 22
8
Allegato: il GHS in sintesi
Caratterizzazione del GHS  Il sistema GHS varato a livello dell'ONU rappresenta unicamente un sistema quadro, solo con il recepimento da parte degli Stati o delle comunità di Stati acquisisce validità giuridica. I singoli Stati hanno la possibilità di riprendere soltanto determinati moduli, le cosiddette classi e categorie di pericolo.  I moduli ripresi non possono tuttavia essere modificati. Elementi principali del GHS 
Classificazione dei prodotti chimici 
Comunicazione sui pericoli mediante etichette, destinata soprattutto ai consumatori e agli utilizzatori Classificazione delle sostanze chimiche in classi di pericolo (tipo di pericolo), di cui 16 classi relative ai pericoli fisici/chimici, 10 ai pericoli per la salute e 2 ai pericoli per l’ambiente. Ulteriore suddivisione delle classi di pericolo in categorie di pericolo (gravità del pericolo; da 1 a 7 categorie di pericolo in funzione della classe di pericolo – in totale risultano 89 diverse categorie di pericolo). Principali elementi dell’etichetta secondo il sistema GHS:
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simboli di pericolo (rombi con bordi rossi e sfondo bianco che racchiudono simboli neri); avvertenze («Pericolo» o «Attenzione»); indicazioni di pericolo o frasi H (hazard statements): elenco finito di frasi non modificabili; consigli di prudenza o frasi P (precautionary statements): elenco finito di frasi o combinazioni di frasi non modificabili. Comunicazione sui pericoli mediante la scheda di dati di sicurezza, destinata agli utilizzatori professionisti, ai servizi di soccorso e ai trasporti Il GHS pone requisiti minimi in materia di schede di dati di sicurezza: essi riguardano la struttura della scheda di dati di sicurezza con 16 capitoli, le parole chiave principali riguardo al contenuto e i criteri che richiedono la compilazione di una scheda di dati di sicurezza. 23
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