La biopsia di nervo Vittorio Cavallari Sezione di Diagnostica Ultrastrutturale e Metodologie Quantitative Dipartimento di Patologia Umana, Università di Messina. www.geocities.com/diagnostica_morfo_integrata Generalità La biopsia di nervo non è più un procedimento diagnostico elettivo: • Metodo invasivo che può provocare sintomatologie dolorose indesiderate • Metodo oneroso in termini di risorse e tempi di esecuzione dell’indagine • Informazioni aggiuntive relativamente poco rilevanti rispetto al pannello degli studi neurofisiologici Effetti indesiderati • Dolore da neuroma • Iperestesia e disestesia nell’area cutanea innervata dal tronco nervoso sezionato • Inestetismi da esiti dell’intervento chirurgico Indicazioni diagnostiche • Limitate alle situazioni in cui si rilevano discrepanze fra il quadro clinico e i dati strumentali. • Il contributo delle informazioni ottenute mediante lo studio delle fibre amieliniche, non accessibili alle indagini strumentali, non è unanimemente riconosciuto • Il significato prognostico dell’esame, che può essere accuratamente quantificato, non giustifica in molti casi i disagi per il paziente. Metodologie • Biopsia fascicolare • Biopsia dell’intero tronco nervoso • Nervi utilizzati: Surale, peroneo superficiale, radiale cutaneo. La sede della biopsia dipende dal tipo di patologia presente nel soggetto. Per lo studio della neuropatia diabetica è spesso utilizzato il nervo surale. Trattamento del materiale • L’esame istologico e immunoistochimico tradizionali non forniscono di solito informazioni utili. • L’inclusione in paraffina determina estese alterazioni strutturali delle fibre nevose. • La metodica d’elezione è l’inclusione in resina, che consente l’esame in microscopia ottica ed elettronica di materiale strutturalmente preservato in maniera soddisfacente. • Metodiche aggiuntive, quali la dissociazione di fibre osmicate (teasing) forniscono informazioni addizionali sulla mielina. Nervo incluso in paraffina Nervo incluso in paraffina Nervo incluso in resina Trattamento del materiale • È bene ottenere sezioni dell’intero tronco nervoso, che verranno utilizzate per la valutazione generale della superficie fascicolare. Le sezioni, di spessore inferiore a 0.5 mm, vengono tagliate con una lama da rasoio da porzioni non traumatizzate del nervo e poi incluse orientate in trasversa. • I fascicoli vengono poi delicatamente dissociati nel nervo residuo, e inclusi orientati in longitudinale e in trasversa. • Il nervo è estremamente delicato e suscettibile agli artefatti da trattamento improprio. Artefatti da compressione Sezioni semifini • Sezioni dell’inclusione in resina spesse 1µm, colorate con blu di toluidina e osservate in microscopia ottica. • La mielina è intensamente osmiofila, e le sezioni semifini sono il metodo migliore per studiare le alterazioni strutturali delle fibre nervose di grande e medio diametro. • Sono inoltre facilmente accessibili per lo studio il perinervio e i vasi epineurali ed endoneurali. Panoramica dell’intera superficie del nervo surale Fascicolo nervoso Vasi epineurali Nervo surale normale Nervo surale normale Analisi quantitativa • Fornisce informazioni importanti in microscopia ottica ed elettronica. • Non è una procedura diffusamente applicata, poiché richiede elevati livelli di organizzazione delle procedure e tempi di elaborazione relativamente lunghi. • Il progresso del supporto informatico rende l’analisi quantitativa sempre più efficiente e agevole. Analisi quantitativa • • • • Procedure Campionamento random-sistematico Misurazione individuale delle fibre nervose Misurazione dello spazio di riferimento Analisi statistica Campionamento random – sistematico La superficie da misurare viene prelevata da ogni fascicolo, senza altri criteri di scelta. Morfometria in microscopia ottica. Misurazione automatica delle fibre. Analisi quantitativa • • • • Morfometria in microscopia ottica Densità numerica delle fibre mieliniche Analisi statistica: istogramma dei diametri e delle aree delle fibre Calcolo della G-ratio (valore medio = 0.8) Analisi della correlazione mielina-assone 300 Istogramma dell’area assonale Nervo normale Densità numerica 11200/mmq 200 100 Std. Dev = 35,24 Mean = 42,3 N = 917,00 0 0 0, 18 ,0 0 17 ,0 0 16 ,0 0 15 ,0 0 14 ,0 0 13 ,0 0 12 ,0 0 11 ,0 0 10 ,0 90 ,0 80 ,0 70 ,0 60 ,0 50 ,0 40 0 , 30 ,0 20 ,0 10 0 0, V1 80 Correlazione fra area della mielina(x) e area assonale (y) R= 0.965 Nervo normale 60 40 V4 20 0 0 V5 20 40 60 80 100 120 Analisi quantitativa in microscopia elettronica • Densità numerica e distribuzioni di frequenze delle fibre amieliniche. Questi parametri non sono molto attendibili, per la frequente coesistenza di fenomeni rigenerativi che possono mascherare la perdita assonale • Misurazione delle cellule di Schwann e della correlazione con l’area assonale. • La morfometria in m.e. non ha in atto significato diagnostico ma può essere utilizzata nella ricerca. Neuropatia diabetica • Neuropatia distale e simmetrica Neuropatia sensitivo-motrice Neuropatia vegetativa • Neuropatia ischemica (interessamento asimmetrico di singoli tronchi nervosi) Neuropatia distale e vegetativa • Lesione primitiva assonale • Interessamento secondario della mielina • Degenerazione delle porzioni più distali delle fibre nervose (diyng-back) • Alterazioni morfologiche aspecifiche • Nei nervi sensitivi e vegetativi, riduzione numerica delle fibre amieliniche • Quote variabili di fenomeni rigenerativi che possono rendere meno evidente l’effettiva perdita di fibre nervose. Lesioni precoci nella neuropatia diabetica Nervo surale apparentemente normale Densità numerica delle fibre conservata Alterazioni del contorno della mielina e del rapporto mielina/assone Contorno festonato della mielina Neuropatia diabetica avanzata Grave riduzione numerica delle fibre mieliniche Grave neuropatia assonale * Gravissima neuropatia assonale * Gravissima neuropatia assonale Microscopia elettronica • La patologia delle fibre mieliniche può essere studiata con maggiore precisione • Sono inoltre accessibili per lo studio le fibre amieliniche, le cellule di Schwann, il perinervio e i capillari endoneurali. Ipermielinizzazione Mielina sottile, fibra in rigenerazione Degenerazione laminare Disposizione iniziale ad onion bulb delle cellule di Schwann Fibre amieliniche normali Riduzione numerica delle fibre amieliniche Bande di Büngner amieliniche Riduzione numerica, edema e ipotrofia delle fibre amieliniche E I Collagen pockets e assoni nudi AX S Microscopia elettronica Alterazioni strutturali del perinervio: • Ispessimento • Deposizione di membrana basale • Presenza di detriti osmiofili endocellulari Ispessimento del perinervio C Ispessimento del perinervio e depositi elettrondensi 14 Correlazione fra area della mielina (x) E area assonale (y) R=0.65 Neuropatia diabetica di media gravità 12 10 8 6 4 V4 2 0 0 V5 10 20 Neuropatia ischemica * * Neuropatia ischemica Neuropatia ischemica Conclusioni • La biopsia di nervo periferico è un esame invasivo che va limitato a casi di effettiva necessità. • Per lo stesso motivo sarebbe preferibile che la biopsia fosse trattata nel modo più completo possibile, per garantire, una volta effettuata, la massima quantità di informazioni • L’analisi quantitativa è fortemente raccomandata, in quanto può fornire informazioni dinamiche sui processi di mielinizzazione, importanti per la prognosi.