PRO LOCO
OGGIONO
401a EDIZIONE
Ul Feron dedettoUgion
2015
di Sant’Andrea
CON IL PATROCINIO
Comune di Oggiono
Parco Monte Barro
DAL 21 AL 26 OTTOBRE
Comitato
Organizzatore
Fiera di Sant’Andrea
Consiglio della
Pro Loco di Oggiono
Presidente
avv. Lorenzo Magni
Vice Presidente
sig. Nicolò Corti
Tesoriere
dott. Marco Rusconi
Segretario
sig.na Patrizia Valcich
Consiglieri
sig.ra Adele Colombo
sig. Danilo Riva
sig.ra Francesca Riva
sig. Giuseppe Finis
sig.ra Lucia Riva
sig. Mauro Negri
Revisori dei conti
sig. Alessandro Panzeri
sig. Paolo Bonfanti
sig. Gianni Rocca
2 Ul Feron de Ugion
Hanno collaborato
Il saluto del Presidente
della Pro Loco
Avv. Lorenzo Magni
presidente della
Pro Loco di Oggiono
Ero bambino e mi sento dire da mio padre: “Oggi andiamo al Fierone”.
Subito ho chiesto: “Papà cos’è il Fierone?”
Come i più fortunati tra noi, ho “scoperto” questa magica festa più di trenta anni fa.
Si perché, sarete d’accordo con me, scoprire il Fierone da bambino
ha tutto un altro sapore.
Ora, da poco più di un anno, sono Presidente della Pro Loco.
Approfitto di questa pagina anche per ringraziare i “ragazzi” dell’associazione,
li considero tutti ragazzi (anche se a dire il vero, qualcuno di loro è brizzolato).
Lo spirito adolescenziale me lo dimostrano ogni giorno con il loro entusiasmo
e l’inesauribile voglia di fare, proporre e realizzare iniziative.
Ringrazio a nome della Pro Loco anche tutti gli abitanti di Oggiono perché è grazie
al contributo di tutti gli Oggionesi che ogni anno il Fierone magicamente appare.
Appare, e non te lo aspetti!
Quando sei bambino non puoi pensare o immaginare che in quelle strade,
che ben conosci, possa essere magicamente apparso il Fierone.
Rimani stupito, quasi incredulo.
A pensarci bene, anche da adulto, ti stupisce come da un giorno all’altro,
in un paese piccolo come Oggiono, possa “apparire” il Fierone.
Il Fierone, che ai bambini non racconta di un territorio, né della sua storia, né tantomeno
può richiamare la sua immensa ed incomparabile potenzialità produttiva.
Che cosa è il Fierone per i più piccoli di noi?
L’anno scorso i nostri piccoli lo hanno raccontato, a modo loro, con i disegni
che hanno creato e colorato con le loro manine, noi li abbiamo orgogliosamente
esposti e premiati durante la cerimonia di apertura.
Al pensiero mi rallegro, perché anche quest’anno so che i miei ragazzi faranno
apparire il Fierone ed ancora una volta, faranno la felicità dei nostri bambini.
Fiera di Sant’Andrea 2015 3
La Pro Loco di Oggiono
con il patrocinio di:
Regione Lombardia
Padiglione Italia Expo Milano 2015
Provincia di Lecco
Comune di Oggiono
Parco del Monte Barro
Unione Nazionale Pro Loco d’Italia
MERCOLEDI’ 21 OTTOBRE
VENERDI’ 23 OTTOBRE
organizza la tradizionale
Fiera di Sant’Andrea
401a EDIZIONE, ANNO 2015
ore 20.30 APERTURA DELLA TRADIZIONALE FIERA DI SANT’ANDREA
proiezione film “Te la do me la merica”
presso la sala convegni della BCC Alta Brianza, in Via Lazzaretto
ore 19.00 APERTURA DEL BAR, RISTORANTE, PIZZERIA
ore 21.00 “E parve una piccola luna” relatore prof. Virginio Longoni
serata organizzata in collaborazione con l’Assessorato alle culture, tradizioni,
autonomie e identità locali sulla storia dei prodotti tipici locali dal Ferun a Expo
presso Villa Sironi
SABATO 24 OTTOBRE
ore 09.30 APERTURA DEL BAR
ore 12.15 BENEDIZIONE presso tensostruttura
ore 12.30 PRANZO DELLA TRADIZIONE
in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Oggiono
ore 19.00 APERTURA DEL BAR, RISTORANTE, PIZZERIA
Per tutta la durata della manifestazione presso il ristorante situato nella tensostruttura in Via Roma
4 Ul Feron de Ugion
DOMENICA 25 OTTOBRE
ore 08.00 APERTURA DEL BAR
ore 10.00 INAUGURAZIONE DELLA FIERA ZOOTECNICA
DEL BESTIAME E DELLE MACCHINE AGRICOLE,
taglio del nastro alla presenza delle autorità civili e religiose
con la partecipazione del corpo musicale “Marco d’Oggiono”
presso il piazzale espositivo di Viale Vittoria
STAND ESPOSITIVI ENOGASTRONOMICI E DI ALTRI PRODOTTI
ATTINENTI L’AGRICOLTURA E LA ZOOTECNICA
TRADIZIONALI BANCARELLE
ore 10.45 INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA “OGGIONO IN BIANCO,
NERO, POCO COLORE” presso la ditta Fratelli Donadeo
ore 11.00-18.00 VISITA MOSTRA, FABBRICA E SPACCIO
presso la ditta Fratelli Donadeo
ore 19.30 APERTURA DEL BAR, RISTORANTE, PIZZERIA
LUNEDI’ 26 OTTOBRE
ore 07.00 APERTURA DEL BAR
ore 10.00-15.00 APERTURA DELLA FIERA ZOOTECNICA DEL BESTIAME
E DELLE MACCHINE AGRICOLE
STAND ESPOSITIVI ENOGASTRONOMICI E DI ALTRI PRODOTTI
ATTINENTI L’AGRICOLTURA E LA ZOOTECNICA
TRADIZIONALI BANCARELLE
ore 10.00-18.00 VISITA MOSTRA“OGGIONO IN BIANCO, NERO, POCO COLORE”
presso la ditta Fratelli Donadeo
trippa, panini e bar sempre a disposizione
ore 19.30 APERTURA DEL BAR, RISTORANTE, PIZZERIA
cena di chiusura e premiazione degli allevatori
Fiera di Sant’Andrea 2015 5
Ul Feron de Ugion continua la tradizione
La “Fiera di Sant’Andrea” è ormai una consolidata ricorrenza che cade puntualmente durante l’ultima settimana di
Ottobre, nella quale ogni anno l’associazione Pro Loco di
Oggiono cerca di tenere viva la tradizione mantenendo il sapore e l’atmosfera dei tempi antichi aggiungendo ogni anno
un qualcosa in più che la renda sempre unica e speciale.
Anche quest’anno, oltre ad organizzare e allestire la mostra zootecnica del bestiame e delle macchine agricole, la
Pro Loco creerà dei momenti culturali in collaborazione con
associazioni locali e con l’assessorato alle culture, tradizioni, autonomie e identità locali del Comune di Oggiono.
La 401a edizione della Fiera di Sant’Andrea si aprirà il
mercoledì sera presso la sala convegni della BCC dell’Alta
Brianza con la proiezione del film “TE LA DO ME
LA MERICA” del regista Mattia Conti (fotografia Andrea
Volpi) che narra la tragedia avvenuta nella mattinata del
1° febbraio 1898 presso la filanda Brusadelli ad Oggiono;
ci sarà poi la presentazione della mostra fotografica
“Oggiono in bianco, nero, poco colore”.
Questa mostra, nata dalla collaborazione con l’associazione “Università del Monte di Brianza”, illustra l’evoluzione industriale oggionese partendo con fotografie
della Oggiono agricola passando poi alla nascita delle
prime industrie, delle prime filande fino ad arrivare ai
giorni nostri.
6 Ul Feron de Ugion
Il venerdì sera come da tradizione aprirà il ristorante gestito
dai nostri volontari che come tutti gli anni ci farà compagnia per tutta la durata della fiera, proponendo un menù di
prodotti tipici brianzoli tra cui la trippa e la polenta taragna,
il tutto accompagnato da eccellenti vini e tanta allegria.
Sempre nella serata di venerdì presso Villa Sironi, in collaborazione con l’Assessorato alle culture, tradizioni, autonomie e identità locali del Comune di Oggiono, si terrà un
incontro dal titolo “E parve una piccola luna” con il prof.
Virginio Longoni che tratterà la storia dei prodotti agricoli
tipici locali dal “Ferun” a Expo.
Il programma della fiera continuerà con il pranzo della tradizione che si tiene come di consuetudine il sabato presso
la tensostruttura, organizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, per poi raggiungere il momento
clou la domenica mattina con l’inaugurazione ufficiale
della mostra zootecnica con bestiame di varie razze e categorie; la mostra espositiva di attrezzature, di macchine
agricole storiche e moderne; gli stand espositivi d’aziende
agrituristiche della zona e limitrofe. L’inaugurazione sarà
allietata come da tradizione con le note del corpo musicale “Marco d’Oggiono” e il classico taglio del nastro alla
presenza delle autorità religiose e civili.
La 401° edizione della Fiera di Sant’Andrea si concluderà
lunedì sera come di consuetudine con la consegna di un
diploma di ringraziamento per la partecipazione a tutti gli
allevatori e con la premiazione dei migliori capi di bestiame presentati.
Per tutte le giornate di domenica e lunedì, nelle vie del
centro paese, saranno presenti bancarelle di ogni genere;
presso l’area antistante alla stazione si potrà visitare la
mostra zootecnica del bestiame e delle macchine agricole; la mostra fotografica “Oggiono in bianco, nero, poco
colore” presso la ditta Fratelli Donadeo che, durante la
giornata di domenica, darà anche la possibilità di visitare
la fabbrica e lo spaccio.
Non mi resta che augurare buon divertimento a tutti i
visitatori che verranno a trovarci e buon “Fierone 2015”
a tutti i volontari impegnati prima, durante e dopo la
manifestazione !!!
Prima di terminare, ricordo a tutti i visitatori che durante
l’arco della manifestazione saranno funzionanti bar, ristorante e pizzeria presso la tensostruttura in Via Roma;
nelle giornate di domenica e lunedì presso l’area espositiva della mostra zootecnica sarà funzionante il bar con
panini, vino e bibite.
Patrizia Valcich
Fiera di Sant’Andrea 2015 7
La Pro Loco di Oggiono si racconta
23 Ottobre 2014: i festeggiamenti per i 400 anni del “Fierone” hanno inizio con una tipica cena seicentesca organizzata presso la tensostruttura in Via Roma. Per questa
serata la nostra associazione, grazie anche alla collaborazione con i ragazzi dello “StendhArt Danza Recitazione show”che si sono occupati dell’animazione durante la
serata, si è cercato di rievocare l’anno 1614, anno in cui è
nata la Fiera di Sant’Andrea.
I festeggiamenti hanno raggiunto il culmine la domenica
mattina durante la cerimonia di inaugurazione. In collaborazione con “L’università Monte di Brianza” è stata
rappresentata una piccola rivisitazione della cerimonia
di consegna dell’editto da parte del governato Filippo III
agli oggionesi. Per celebrare questa importante data è
stato creato un annullo filatelico con delle cartoline che
hanno visto partecipi i disegni creati dai ragazzi delle
scuole medie di Oggiono e immagini vecchie della Fiera.
Durante le giornate di domenica e lunedì a rendere
quest’edizione speciale ci sono state le nascite di due
agnellini che sono stati chiamati Andrea e Andreina in
onore della Fiera!!!
Con l’arrivo del nuovo anno è tradizione che la prima manifestazione che impegna i nostri volontari sia la rappresentazione della “Natività e dell’Adorazione dei Magi” che si
tiene nel giorno dell’Epifania, con il corteo che parte dalla
suggestiva scenografia di Piazza Alta e termina all’interno
della Chiesa di Sant’Eufemia con il bacio al Bambin Gesù.
In seguito il corteo si sposta in Piazza Manzoni dove i figuranti sono accolti da numerosi spettatori per la replica della recita dove i nostri volontari offrono al termine tè caldo
e panettone per augurare un buon anno a tutti i presenti.
Chiusi i lavori della fiera i nostri volontari, la vigilia di Natale, hanno allestito in piazza Manzoni uno stand natalizio per lo scambio degli auguri, offrendo ai più grandi
panettone e vin brulè mentre ai più piccoli caramelle e
palloncini e la compagnia di Babbo Natale.
Fiera di Sant’Andrea 2015 9
Chiuso il periodo delle feste natalizie i nostri volontari
senza un attimo di riposo già si mettono in moto per l’organizzazione delle manifestazioni estive con una piccola
pausa nel mese di maggio per partecipare insieme ad
altre associazioni alla giornata “Expo Champions Tour”
organizzata dall’Amministrazione Comunale.
Anche quest’anno nel mese di giugno ad Oggiono è arrivato il country con una festa di tre giorni che ha richiamato centinaia di appassionati e curiosi con qualche novità
rispetto all’anno precedente. Il ristorante, allestito dai nostri volontari, anche per la seconda edizione, ha proposto
menù tipico americano per tutta la durata dell’evento.
In questa seconda edizione, partita il venerdì sera e terminata la domenica sera, è stato proposto nelle giornate di
sabato e domenica, grazie alla collaborazione delle “Scuderia del Principe”, il battesimo della sella per i più piccoli.
Sono stati allestiti stand tipici country e le serate sono
state allietate da musica dal vivo rigorosamente country
con l’animazione del gruppo “700mt sopra il cielo”.
10 Ul Feron de Ugion
Come ogni anno nel mese di luglio sono stati promossi spazi musicali all’interno della manifestazione “Estate
Oggionese” organizzata dall’amministrazione comunale.
Nella prima serata si è rinnovata, come ormai succede da
diversi anni, la consolidata collaborazione con “StendhArt
Danza Recitazione show” che ha portato in scena la sua
opera “Stendhart channel”, spettacolo ballato e recitato
sul mondo della televisione che è stato accolto con grande
entusiasmo e partecipazione. La seconda serata invece è
stata dedicata, come da tradizione, al ballo liscio in piazza con musica dal vivo grazie al complesso “I ragazzi del
Lago” che con la loro musica hanno fatto ballare gli spet-
tatori fino a tarda ora. Infine nella terza serata è stato dato
spazio a un nuovo genere musicale, più rock.
Con l’arrivo delle vacanze estive la nostra associazione
ha riproposto, alla fine di luglio, la terza edizione di “Oggiono in fermento rock & beer fest” con qualche novità
cercando di pensare ai giovani, ai più piccoli e anche ai
più grandi. La manifestazione per la prima volta si è svolta
su tre serate e ha proposto varie scelte musicali passando
dal tributo ai Nomadi, alla musica anni ’70 e ’80 per arrivare fino alla musica rock: tutto rigorosamente dal vivo.
Inoltre nelle giornate di sabato e domenica è stato pro-
posto in collaborazione con “Happy Hour centro cinofilo”,
un piccolo spettacolo di agility dog che è stato molto apprezzato dai visitatori più piccoli.
Infine, dopo un meritato riposo, ecco arrivare col mese di
settembre una nuova collaborazione con il Moto Club di
Erba in occasione dell’ultima prova del “trofeo Mototour
Lombardia”. Poi la partenza dei lavori per l’organizzazione della 401 edizione del “Fierone” dove la Pro Loco vi
aspetta come ogni anno numerosissimi !!!
Patrizia Valcich
Fiera di Sant’Andrea 2015 11
La Gesa
de Ugion
La Gesa de Ugion
lè fada de sass,
sass in volt e sass in bass,
sass de föra sass de dent,
sass de sura sass de sòtt,
e ul secrista
el capés piò negott!
Sass söl tecc e ul paviment,
sass perfina in San Lurenz!
Sass purtaven söl carett
per fa la Gesa del Lazzarett!
Sass in cima al campanen,
che un brött de le burla giò,
gheva vent, gheva saett,
sura la crapa di pôr dunett!
che in Paradis adess van a spass,
per culpa de la Gesa...
fada de sass!
a cura di Giorgio Magni
“Detti...Ridetti...
Stradetti!”
Uéì, t’el set che a vutant’an
se po’ piô pizzigà i tusann?
La cativa lavandera,
la tröva maî la giüsta prea!
A San Bartulumê, l’inghüria
lè buna de lavà i pê!
A Santa Caterina,
mena la vaca a la casîna!
Tre donn e un cô de aj...
ul mercâ le bell e faj!
Son del partî del fular maronn:
mangià, bef e fà ul lazzaròn!
Quant se mangia... gaudamus;
quant se paga... suspiramus!
Quant se ghà famm,
anca la pulenta la pâr salamm!
Ohhh Signur varda giò te,
perché se vardi sò me...
te vedi i müdant!
A conclusione:
Tött i can menen la cua...
tött i cujonn... disen la sua!
“ahhh, mé o dej negott !!!”
12 Ul Feron de Ugion
a cura di Giorgio Magni
“Uei Giüsepp... va un pô piann!”
Mé, l’oltra sira, in dé l’ost e son nâ
ma gh’evi i sacocc ch’i even pròpi sfundâ!
E gh’evi vôia de bef a gran vuluntà ma...
sevi a bulèta, a bulèta sparâ!
E trövi un amis e ghe disi:
“Giuan, famm un piasè,
imprestem cent franc, te giüri, t’el dô duman...”
Ma, el me respunt, stu brôtt vilan:
“seee... duman! Uei Giüsepp... va un pô piann!”
Alura vô a l’usteria
Per beven un mezz!
Ghe fô: “Damm ch’el püse bonn!
E, stu lavatif el se met dedrê del bantcòn:
“Se te vôtt bêf... föra i danê...
che de ciavâdi... no ciapâ asê!”
“Ma se fidet mia? T’el paghi dumann!”
“seee... duman! Uei Giüsepp... va un pô piann!”
Alura e vo a cà, cumpagn d’un locc!
Apena so dent, la mia dòna la fa:
“Uei Pepp!... set giamò ciocc?”
“Porca miseria! Ah, mé... son ciocc?
E so a secc cumè un balabiott!
Vegnem visén che te dô un pizzigott!”
E le la respunt:
“Se te me tuchet, o brött ganasa,
te dô un slavigiott che te spachi la facia!”
Mogiu mogiu, cul cör a brandell...
e vo in cüsina e me tachi al sidell!
La mia dona, sta brüta barbuna, la fa:
“Ecu! Bef l’acqua! lè fresca e lé buna!
Se go de fa... se go de dè...
lé mei bef l’acqua pütost che muré!
Alura vo in lecc, a secc, cumè un tulipan!
A un certo punto, la mia Mariett...
Uei... la slunga un pó i mann !!!
La me tampina, ma me, amò rabiûs, la fô de nustrann!
“Uei Mariett, va a un po piann!
te me da l’acqua?
E giüghem, forsi... dumann !!!”
a cura di Giorgio Magni
Fiera di Sant’Andrea 2015 13
«Una foto non scattata,
è un ricordo che non c’è!»
Questa pubblicità Kodak ebbe la
geniale illuminazione di sintetizzare
in una minuta frase, una realtà che
attraverso fotogrammi, continua a
testimoniare e ad emozionare.
Infatti credendo proprio nella capacità di trasmettere suggestioni, si desidera proporre la mostra “Oggiono
in bianco, nero, poco colore”.
Le foto scandagliano, analizzano, immortalano, rendono partecipi di un
viaggio antico, tra passato e presente.
Esaltano bellezze paesaggistiche e
naturali, le architetture dei paesi,
illuminano di nuova vita gli antichi mestieri ed onorano quei volti,
ritratti, così vissuti, così intensi nei
quali abbandonarsi per ritrovare le
proprie radici.
Il palcoscenico di queste tappe di
viaggio visive è l’area di un capannone, quello dei fratelli Donadeo,
ancora una volta protagonista di
nuovi modi di proporre ed usufruire
dell’arte, nelle sue forme più variegate. Nel susseguirsi delle immagini
un po’ dimenticate del nostro paese,
è normale riscoprirsi condizionati da
14 Ul Feron de Ugion
un nuovo modo di vivere esperienze individuali che entrano in gioco
e danno origine a nuovi sentimenti.
È proprio suscitando reazioni emotive,
stimolando associazioni, richiamando
l’attenzione che le immagini si rivelano nel loro più alto potenziale elemento di comunicazione: la memoria
che viaggia nel tempo, si ferma, si
mette in posa, si mostra, ci emoziona.
MERCOLEDI’ 21 OTTOBRE
ore 20.30
presso la sala convegni B.C.C. dell’Alta Brianza in Via Lazzaretto
proiezione del Film “TE LA DO ME LA MERICA” del regista Mattia Conti
e presentazione della mostra fotografica
“Oggiono in bianco, nero, poco colore”
DOMENICA 25 OTTOBRE
ore 10.45
presso ditta Fratelli Donadeo Via Leopardi, 45
taglio del nastro alla presenza delle autorità civili e inaugurazione
della mostra fotografica “Oggiono in bianco, nero, poco colore”
fino alle
ore 18.00
apertura mostra fotografica, visita alla fabbrica e allo spaccio
ditta F.lli Donadeo
LUNEDI’ 26 OTTOBRE
dalle ore 10.00 presso ditta Fratelli Donadeo Via Leopardi, 45
alle ore 18.00 apertura della mostra fotografica
“Oggiono in bianco, nero, poco colore”
Questo è il messaggio che l’associazione UNIVERSITA’ DEL MONTE
DI BRIANZA con il GRUPPO FOTOGRAFICO RICERCA E PROPOSTA
in collaborazione con la PRO LOCO
e la tessitura FRATELLI DONADEO,
desiderano inviare a tutti coloro che visiteranno questa mostra
dove il tempo passato si ricongiunge al presente e continua ad
affascinarci.
Ecco come UNA FOTO, TANTE FOTO
SCATTATE, SONO TANTI RICORDI...
CHE CI SONO!
L’apertura della mostra fotografica seguirà all’inaugurazione del
FERON di Oggiono, Domenica 25
ottobre alle ore 10 e 45 presso il
piazzale espositivo di Viale Vittoria.
In occasione della Mostra, il Sig.
Franco Donadeo gentilmente accompagnerà i visitatori a conoscere la fabbrica e lo spaccio interno.
Università
del Monte di Brianza
Vi aspettiamo numerosi.
Fiera di Sant’Andrea 2015 15
La Giöbia o Gibiana o Giübiana
Giubiana: strano nome le cui origini ed il cui significato è
tutt’ora incerto. Si pensa addirittura abbia origini celtiche;
viene associato anche al Giovedì (in piemontese gióbia).
Per trovarne le origini, vengono addirittura scomodati gli dei
dell’Olimpo: Giove e Giunone! Insomma, quesito ancora aperto, e forse è bello così: non essendo una questione importante
ma puramente legata al folklore, ognuno, se vuole, può fantasticare e dare il significato che desidera a questa ricorrenza!
Rimane comunque il fatto che l’ultimo Giovedi di Gennaio è tradizione accendere falò e bruciare un fantoccio
dalle sembianze umane, nella maggior parte raffigurante
una donna alla quale vengono attribuite diverse identità:
16 Ul Feron de Ugion
donna con una gamba lunghissima che spaventa gli uomini intenti a mangiare risotto o castellana traditrice per
amore o anche simbolo purificatore e propiziatore di buoni auspici riguardanti il raccolto, il buon andamento della
stalla , la salute degli uomini ecc. ecc.
Da buoni italiani, anche questa è un ottima occasione per
incontrarsi e festeggiare: in alcuni paesi si usa mangiare
risotto, in altri una bella busecca, salsiccia o cibi che normalmente non sono di tutti i giorni.
Da noi si usa o meglio, si usava, quando le ultime scintille del falò acceso dai “grandi” avevano smesso di salire
verso il cielo, riunirsi nelle case e trovare pronte le ca-
Canti delle “Filandere”
stagne secche bollite (i castegn bianc!), mangiarne una
bella scodella con aggiunto un po di latte freddo! Vera
prelibatezza condita con l’allegria generale dovuta anche
a generosi bicchieri “de nustranel”! “Nustranel” solo per
gli uomini: le donne e i bambini bevevano latte o l’acqua
usata per bollirvi le castagne.
Nell’atmosfera, un poco surreale che si veniva a creare,
era bello sentire vecchie storie raccontate, con quell’aria
di mistero, per la gioia dei più piccoli.
A volte “i grandi”, scivolavano nella volgarità o nei doppi sensi, ma venivano subito zittiti dalle occhiatacce delle
donne presenti a protezione del decoro e dell’ingenuità
dei bambini che, attenti ma già preda del sonno, non volevano abbandonare la gioiosa magia della serata.
Anche per il gruppo delle Zabette è stato scritto un copione dal titolo: “Storia di Giubiana”! Copione, tra l’altro
mai rappresentato, che prendeva spunto dalla condanna
al rogo della castellana che per amore aveva tradito il
proprio paese! L’introduzione allo spettacolo, nello stile
dei cantastorie da cortile, recitava così:
“La storia di una donna vi voglio raccontar,
che è morta sopra un rogo per non tradì l’suo amor!
Lè morta per la colpa di un uomo traditor
La seva inamurada e gli ha donato il cuor!
Oh donne che ascoltate attente agli ingannator!
Attente belle donne a chi donate il cuor!”
Me son maridada prest per na piö in filanda
Me son maridada prest per na piö in filanda
Me son maridada prest per na piö in filanda
Adess che go ul maré, e vo in filanda nocc e dé!
Me son maridada prest purtà piò i zôcul
Me son maridada prest per purtà piö zocul
Me son maridada prest per purtà piö i zòcul,
adess che go ul marè, porti i zòcul nocc e dè!
... e per far passare fame e la fatica, cantavano:
– ed alle cinque in punto si sente mormorar
sono le filandere leri lelà,
che vanno a lavorà!
e volta rivolta, poi torna a rivoltar,
sono le filandere leri lelà
che vanno a lavorà!
... e ancora:
– Ferma ‘l rudón ghe giò ‘l zentón
Ferma ‘l rudón ghe giò ‘l zentón,
e la filanda la filanda lè ‘na presón
e la filanda la filanda lè ‘na presón!
A cura di G. Magni
È un po’ fuori tempo parlare ora della Giubiana, ma in
questo contesto, dove tutto quello che è tradizione è bello
ricordare, mi è sembrato giusto parlarne, e fare tanto di
cappello a quei paesi che continuano la vecchia tradizione
della povera castellana di nome Giubiana!
Giorgio Magni
Fiera di Sant’Andrea 2015 17
I Brasilanti
Partono ’e bastimente
Pe’ terre assaje luntane,
Cantano a buordo:
Sò napulitane!
Cantano pe’ tramente
‘O golfo già scumpare
E ‘a luna ‘a ‘mmiez’ô mare
‘Nu poco ‘e Napule lle fa vedè.
In una delle più belle canzoni napoletane è tutto il dramma, il dolore, la nostalgia di chi, in cerca di un futuro
migliore, è costretto a lasciare la propria terra, le radici
alle quali tutti, bianco, giallo o nero che sia, ci sentiamo
legati: paesi e visi familiari che ci danno sicurezza, ricordi,
luoghi e soprattutto affetti, che al momento del distacco,
sembra spezzino il cuore.
Tutti partivano sognando un avvenire migliore, per sé e
per la propria famiglia. Forse cercavano l’affrancamento
da una vita di sacrifici ed umiliazioni. Restava in fondo al
cuore, sempre, la speranza del ritorno!
E’ appurato che dalla nostra terra dalla fine dell’800 fin
verso il 1960, in migliaia sono partiti in cerca di fortuna, o per lo meno di un’esistenza dignitosa. In genere ai
migranti erano riservati lavori umili e massacranti, svolti
sempre con grande dignità.
Purtroppo, molti videro le loro speranze naufragare a colpa delle difficoltà di inserimento in un contesto troppo
diverso al quale erano abituati. Molti persero la vita nelle
18 Ul Feron de Ugion
miniere o tra le foreste e le paludi malsane di terre da
bonificare in Brasile o in “Merica” o negli altri paesi bisognosi della nostra mano d’opera! I più deboli, rotti dalla
fatica e dalla delusione si persero tra lo sconforto, il bere,
e la malavita.
Di altri non si seppe più nulla. Forse, lontano da tutti gli
affetti, si erano fatti un’altra famiglia.
I più fortunati tornarono con qualche soldo, frutto comunque di inenarrabili fatiche e privazioni.
Non solo dall’Italia del Sud partirono i nostri nonni ma
da tutte le regioni d’Italia: dal Veneto e dal Piemonte,
dal Friuli e molti anche dalla pur operosa e relativamente
“ricca” Lombardia.
po di Villa Vergano ed al taglio della canna da zucchero
la coppia di Oggiono. Sappiamo che la famiglia di Villa
Vergano trova alloggio presso la piantagione, in una capanna di paglia.
Anche dalla nostra bella Brianza molte famiglie se ne andarono e, sentite sentite, anche da Oggiono e dai paesi vicini!
Il nuovo adattamento, lingua diversa e i rumori della
foresta, soprattutto la notte, rendono difficile e piena
di incubi la vita delle bambine. La presenza di gente di
colore, mai vista e neppure immaginata, fu per loro una
vera sorpresa.
E questa è cronaca vera. Due famiglie, una di Oggiono,
freschi sposi, e un’altra coppia di Villa Vergano, con quattro figli, si conobbero al momento dell’imbarco al porto di
Genova. Destinazione: il Brasile! Subito, come normale,
fecero amicizia: la sensazione di sentire la propria parlata,
il sapersi vicini di casa attenuò leggermente il senso di
smarrimento e la paura dell’incognita che li attendeva.
Genova… e già arrivarci era stata una grande avventura:
a bordo di un carretto, con pochi fagotti zeppi di abiti e
cibo che sarebbero serviti per l’inimmaginabile avventura
che li attendeva.
Al capofamiglia, uomo forte e di indubbio ingegno, viene
in seguito affidato il posto di capo squadra per la raccolta
delle banane. Purtroppo col tempo, il cibo scarso, il clima
malsano incominciarono a farsi sentire. La madre, il padre
e l’unico figlio maschio, morirono in breve tempo assaliti
dalla malaria.
Il mare sconfinato, Il Bastimento, la folla... meraviglie al dà
della loro immaginazione... poi, la brutta realtà di quello
stanzone semibuio, da condividere con centinaia di sconosciuti, tra il pianto disperato dei bambini, le imprecazioni ed il gridare dei grandi, l’aria malsana e greve di cattivi
odori. Il Mare burrascoso che non dava tregua a quegli
stomaci abituati coi piedi ben fermi sulla solida terra.
Un mese intero durò il viaggio: un mese da inferno.
Le nostre due coppie, di Oggiono e di Villa Vergano, appena sbarcati in Brasile (in quale porto non sappiamo)
vengono destinate, in una piantagione di caffè il grupFiera di Sant’Andrea 2015 19
Rimaste sole le tre ragazze, non avendo fonti di sostentamento, si affidarono alla famiglia amica di Oggiono. Nel
frattempo erano diventati genitori di un maschio e di un
femmina. Da buoni compaesani non le abbandonano e
dopo traversie, tramite il Consolato Italiano, delusi e più
poveri di prima, tutto il gruppo fece ritorno in Italia dove,
si pensa, ripresero i loro lavori da contadino.
Mi piace credere che nonostante costretti a ricominciare la
dura vita di un tempo, non ebbero rimpianti per aver lasciato
quelle terre inospitali che, per un momento erano state fonte di speranza ma che, sconfitti, dovettero abbandonare.
Dovete sapere che quando ragazzino frequentavo la sua
casa, spesso e volentieri la vedevo in qualche angolo fumare un sigaro toscano. Al nostro ingresso si affrettava a
spegnerlo e nasconderlo nella tasca del grembiale. Mi spiegarono poi che, quando stava in Brasile, l’avevano abituata, fin da piccola, a fumare per tenere lontano le numerose
zanzare e la malaria. Forse per questo la nostra coppia di
Oggiono ritornò sana e salva da quella brutta avventura?
Di certo qualche anzianetto, come me, la ricorda ancora:
alta magra, vestita in nero.
Si chiamava Liberina, detta “La Brasilanta”!
Ho cosciuto personalmente la figlia della coppia oggionese, nata e battezzata a Santo Spirito e mentre scrivo
queste righe, mi viene una domanda.
20 Ul Feron de Ugion
Giorgio Magni
Come eravamo...
Fiera di Sant’Andrea 2015 21
Appellativi di paese
OGGIONO
i Spess
siccome ritenuti superbi, anche:
i Scuri de Ugionn
IMBERIDO
i Auca’tt
ANNONE BRIANZA
i Maja Peverascia
MOLTENO
i Pantanej
o anche i Ludurfi
DOLZAGO
i Gusatej
ZONA DELL’OGGIONESE
SIRONE
i Barinatt o anche
Ravanej o Buasciuni
BRIANZOLA
i Maia Cazzöla
ERBA
i Bej o i Sciuri
CIVATE
i Curtelatt (tutto un programma)
ELLO
i Matej
SUELLO
i Buê
Oggi ci fanno ridere questi soprannomi, ma un tempo, quando la rivalità tra paesi confinanti era molto
accesa, l’essere chiamati con questi
appellativi, poteva considerarsi un
offesa e, molto spesso era ragione
di liti e pestaggi che, a volte, lasciavano i contendenti di ambo le parti
abbastanza malconci.
Se poi di mezzo c’era qualche ragazza, allora la disputa si faceva
più accesa, ma poi... come nelle più
belle fiabe, finiva così:
“OH MAMA MIA
LA SPUSA LE’ CHÈ,
FEC ALEGRIA,
FEC ALEGRIA,
OH MAMA MIA
LA SPUSA LE’ CHÈ,
FEC ALEGRIA
CHE INCÖ LE’ ‘L SO DÈ...”
a cura di Giorgio Magni
22 Ul Feron de Ugion
Punti di riferimento della Fiera
MAPPA DEL PAESE
DI OGGIONO
CON I LUOGHI
DI INTERESSE
DELLA FIERA
1) Spazio espositivo
Fiera del Bestiame e
delle Macchine Agricole
2)Ristorante, bar e
punto di ritrovo, sotto
la tensostruttura
3) Bancarelle di vendita
dei prodotti locali
tradizionali
4) Sala convegni
BCC dell’Alta Brianza
5) Mostra fotografica
presso Ditta
Fratelli Donadeo
Fiera di Sant’Andrea 2015 23
2015
Con quest’anno l’opuscolo è giunto alla sua decima edizione
e siamo lieti per il gradimento che negli anni ha sempre riscosso.
Il nostro impegno è di offrire ai visitatori della “Fiera di
Sant’Andrea” e a tutti i nostri concittadini un libretto in grado
di trasmettere un poco di allegria con qualche storiella, un po’
d’informazione e qualche nota di approfondimento storico.
Un’iniziativa dovuta perché amiamo Oggiono, il nostro
paese, con la sua gente, il suo ambiente naturale, il paesaggio, il suo bel lago, le sue tradizioni, il centro storico...
e crediamo che queste ricchezze meritino di essere sempre
più valutate ed essere tenute in considerazione!
RINGRAZIAMENTI
Libretto realizzato dai volontari della Pro Loco Oggiono.
Testi: Giorgio Magni e Patrizia Valcich
Foto: Gruppo fotografico “Ricerca e proposta”,
Patrizia Valcich e Giorgio Magni
Grafica, e Impaginazione: Andrea Folci
Stampa: Tecnografica Cantù
Visita il nostro sito!
www.prolocooggiono.it
[email protected]
seguici anche su FACEBOOK!
Contatti con espositori e sponsor per inserzioni pubblicitarie:
Marco Rusconi, Nicolò Corti, Silvano Ravasio e
Claudio Gusmeroli.
La Pro Loco è particolarmente riconoscente e ringrazia
per il patrocinio concesso: Regione Lombardia, Padiglione Italia Expo Milano 2015, Provincia di Lecco,
Comune di Oggiono, Parco Monte Barro, U.N.P.L.I.
e tutti i suoi sostenitori che anche quest’anno hanno sponsorizzato l’evento.
UN PARTICOLARE RINGRAZIAMENTO A:
> CLUB FOTOGRAFICO “RICERCA E PROPOSTA”
> UNIVERSITA’ DEL MONTE DI BRIANZA
> CORPO MUSICALE “MARCO D’OGGIONO”
DIRITTI RISERVATI - RIPRODUZIONE VIETATA
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