PRO LOCO OGGIONO 401a EDIZIONE Ul Feron dedettoUgion 2015 di Sant’Andrea CON IL PATROCINIO Comune di Oggiono Parco Monte Barro DAL 21 AL 26 OTTOBRE Comitato Organizzatore Fiera di Sant’Andrea Consiglio della Pro Loco di Oggiono Presidente avv. Lorenzo Magni Vice Presidente sig. Nicolò Corti Tesoriere dott. Marco Rusconi Segretario sig.na Patrizia Valcich Consiglieri sig.ra Adele Colombo sig. Danilo Riva sig.ra Francesca Riva sig. Giuseppe Finis sig.ra Lucia Riva sig. Mauro Negri Revisori dei conti sig. Alessandro Panzeri sig. Paolo Bonfanti sig. Gianni Rocca 2 Ul Feron de Ugion Hanno collaborato Il saluto del Presidente della Pro Loco Avv. Lorenzo Magni presidente della Pro Loco di Oggiono Ero bambino e mi sento dire da mio padre: “Oggi andiamo al Fierone”. Subito ho chiesto: “Papà cos’è il Fierone?” Come i più fortunati tra noi, ho “scoperto” questa magica festa più di trenta anni fa. Si perché, sarete d’accordo con me, scoprire il Fierone da bambino ha tutto un altro sapore. Ora, da poco più di un anno, sono Presidente della Pro Loco. Approfitto di questa pagina anche per ringraziare i “ragazzi” dell’associazione, li considero tutti ragazzi (anche se a dire il vero, qualcuno di loro è brizzolato). Lo spirito adolescenziale me lo dimostrano ogni giorno con il loro entusiasmo e l’inesauribile voglia di fare, proporre e realizzare iniziative. Ringrazio a nome della Pro Loco anche tutti gli abitanti di Oggiono perché è grazie al contributo di tutti gli Oggionesi che ogni anno il Fierone magicamente appare. Appare, e non te lo aspetti! Quando sei bambino non puoi pensare o immaginare che in quelle strade, che ben conosci, possa essere magicamente apparso il Fierone. Rimani stupito, quasi incredulo. A pensarci bene, anche da adulto, ti stupisce come da un giorno all’altro, in un paese piccolo come Oggiono, possa “apparire” il Fierone. Il Fierone, che ai bambini non racconta di un territorio, né della sua storia, né tantomeno può richiamare la sua immensa ed incomparabile potenzialità produttiva. Che cosa è il Fierone per i più piccoli di noi? L’anno scorso i nostri piccoli lo hanno raccontato, a modo loro, con i disegni che hanno creato e colorato con le loro manine, noi li abbiamo orgogliosamente esposti e premiati durante la cerimonia di apertura. Al pensiero mi rallegro, perché anche quest’anno so che i miei ragazzi faranno apparire il Fierone ed ancora una volta, faranno la felicità dei nostri bambini. Fiera di Sant’Andrea 2015 3 La Pro Loco di Oggiono con il patrocinio di: Regione Lombardia Padiglione Italia Expo Milano 2015 Provincia di Lecco Comune di Oggiono Parco del Monte Barro Unione Nazionale Pro Loco d’Italia MERCOLEDI’ 21 OTTOBRE VENERDI’ 23 OTTOBRE organizza la tradizionale Fiera di Sant’Andrea 401a EDIZIONE, ANNO 2015 ore 20.30 APERTURA DELLA TRADIZIONALE FIERA DI SANT’ANDREA proiezione film “Te la do me la merica” presso la sala convegni della BCC Alta Brianza, in Via Lazzaretto ore 19.00 APERTURA DEL BAR, RISTORANTE, PIZZERIA ore 21.00 “E parve una piccola luna” relatore prof. Virginio Longoni serata organizzata in collaborazione con l’Assessorato alle culture, tradizioni, autonomie e identità locali sulla storia dei prodotti tipici locali dal Ferun a Expo presso Villa Sironi SABATO 24 OTTOBRE ore 09.30 APERTURA DEL BAR ore 12.15 BENEDIZIONE presso tensostruttura ore 12.30 PRANZO DELLA TRADIZIONE in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Oggiono ore 19.00 APERTURA DEL BAR, RISTORANTE, PIZZERIA Per tutta la durata della manifestazione presso il ristorante situato nella tensostruttura in Via Roma 4 Ul Feron de Ugion DOMENICA 25 OTTOBRE ore 08.00 APERTURA DEL BAR ore 10.00 INAUGURAZIONE DELLA FIERA ZOOTECNICA DEL BESTIAME E DELLE MACCHINE AGRICOLE, taglio del nastro alla presenza delle autorità civili e religiose con la partecipazione del corpo musicale “Marco d’Oggiono” presso il piazzale espositivo di Viale Vittoria STAND ESPOSITIVI ENOGASTRONOMICI E DI ALTRI PRODOTTI ATTINENTI L’AGRICOLTURA E LA ZOOTECNICA TRADIZIONALI BANCARELLE ore 10.45 INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA “OGGIONO IN BIANCO, NERO, POCO COLORE” presso la ditta Fratelli Donadeo ore 11.00-18.00 VISITA MOSTRA, FABBRICA E SPACCIO presso la ditta Fratelli Donadeo ore 19.30 APERTURA DEL BAR, RISTORANTE, PIZZERIA LUNEDI’ 26 OTTOBRE ore 07.00 APERTURA DEL BAR ore 10.00-15.00 APERTURA DELLA FIERA ZOOTECNICA DEL BESTIAME E DELLE MACCHINE AGRICOLE STAND ESPOSITIVI ENOGASTRONOMICI E DI ALTRI PRODOTTI ATTINENTI L’AGRICOLTURA E LA ZOOTECNICA TRADIZIONALI BANCARELLE ore 10.00-18.00 VISITA MOSTRA“OGGIONO IN BIANCO, NERO, POCO COLORE” presso la ditta Fratelli Donadeo trippa, panini e bar sempre a disposizione ore 19.30 APERTURA DEL BAR, RISTORANTE, PIZZERIA cena di chiusura e premiazione degli allevatori Fiera di Sant’Andrea 2015 5 Ul Feron de Ugion continua la tradizione La “Fiera di Sant’Andrea” è ormai una consolidata ricorrenza che cade puntualmente durante l’ultima settimana di Ottobre, nella quale ogni anno l’associazione Pro Loco di Oggiono cerca di tenere viva la tradizione mantenendo il sapore e l’atmosfera dei tempi antichi aggiungendo ogni anno un qualcosa in più che la renda sempre unica e speciale. Anche quest’anno, oltre ad organizzare e allestire la mostra zootecnica del bestiame e delle macchine agricole, la Pro Loco creerà dei momenti culturali in collaborazione con associazioni locali e con l’assessorato alle culture, tradizioni, autonomie e identità locali del Comune di Oggiono. La 401a edizione della Fiera di Sant’Andrea si aprirà il mercoledì sera presso la sala convegni della BCC dell’Alta Brianza con la proiezione del film “TE LA DO ME LA MERICA” del regista Mattia Conti (fotografia Andrea Volpi) che narra la tragedia avvenuta nella mattinata del 1° febbraio 1898 presso la filanda Brusadelli ad Oggiono; ci sarà poi la presentazione della mostra fotografica “Oggiono in bianco, nero, poco colore”. Questa mostra, nata dalla collaborazione con l’associazione “Università del Monte di Brianza”, illustra l’evoluzione industriale oggionese partendo con fotografie della Oggiono agricola passando poi alla nascita delle prime industrie, delle prime filande fino ad arrivare ai giorni nostri. 6 Ul Feron de Ugion Il venerdì sera come da tradizione aprirà il ristorante gestito dai nostri volontari che come tutti gli anni ci farà compagnia per tutta la durata della fiera, proponendo un menù di prodotti tipici brianzoli tra cui la trippa e la polenta taragna, il tutto accompagnato da eccellenti vini e tanta allegria. Sempre nella serata di venerdì presso Villa Sironi, in collaborazione con l’Assessorato alle culture, tradizioni, autonomie e identità locali del Comune di Oggiono, si terrà un incontro dal titolo “E parve una piccola luna” con il prof. Virginio Longoni che tratterà la storia dei prodotti agricoli tipici locali dal “Ferun” a Expo. Il programma della fiera continuerà con il pranzo della tradizione che si tiene come di consuetudine il sabato presso la tensostruttura, organizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, per poi raggiungere il momento clou la domenica mattina con l’inaugurazione ufficiale della mostra zootecnica con bestiame di varie razze e categorie; la mostra espositiva di attrezzature, di macchine agricole storiche e moderne; gli stand espositivi d’aziende agrituristiche della zona e limitrofe. L’inaugurazione sarà allietata come da tradizione con le note del corpo musicale “Marco d’Oggiono” e il classico taglio del nastro alla presenza delle autorità religiose e civili. La 401° edizione della Fiera di Sant’Andrea si concluderà lunedì sera come di consuetudine con la consegna di un diploma di ringraziamento per la partecipazione a tutti gli allevatori e con la premiazione dei migliori capi di bestiame presentati. Per tutte le giornate di domenica e lunedì, nelle vie del centro paese, saranno presenti bancarelle di ogni genere; presso l’area antistante alla stazione si potrà visitare la mostra zootecnica del bestiame e delle macchine agricole; la mostra fotografica “Oggiono in bianco, nero, poco colore” presso la ditta Fratelli Donadeo che, durante la giornata di domenica, darà anche la possibilità di visitare la fabbrica e lo spaccio. Non mi resta che augurare buon divertimento a tutti i visitatori che verranno a trovarci e buon “Fierone 2015” a tutti i volontari impegnati prima, durante e dopo la manifestazione !!! Prima di terminare, ricordo a tutti i visitatori che durante l’arco della manifestazione saranno funzionanti bar, ristorante e pizzeria presso la tensostruttura in Via Roma; nelle giornate di domenica e lunedì presso l’area espositiva della mostra zootecnica sarà funzionante il bar con panini, vino e bibite. Patrizia Valcich Fiera di Sant’Andrea 2015 7 La Pro Loco di Oggiono si racconta 23 Ottobre 2014: i festeggiamenti per i 400 anni del “Fierone” hanno inizio con una tipica cena seicentesca organizzata presso la tensostruttura in Via Roma. Per questa serata la nostra associazione, grazie anche alla collaborazione con i ragazzi dello “StendhArt Danza Recitazione show”che si sono occupati dell’animazione durante la serata, si è cercato di rievocare l’anno 1614, anno in cui è nata la Fiera di Sant’Andrea. I festeggiamenti hanno raggiunto il culmine la domenica mattina durante la cerimonia di inaugurazione. In collaborazione con “L’università Monte di Brianza” è stata rappresentata una piccola rivisitazione della cerimonia di consegna dell’editto da parte del governato Filippo III agli oggionesi. Per celebrare questa importante data è stato creato un annullo filatelico con delle cartoline che hanno visto partecipi i disegni creati dai ragazzi delle scuole medie di Oggiono e immagini vecchie della Fiera. Durante le giornate di domenica e lunedì a rendere quest’edizione speciale ci sono state le nascite di due agnellini che sono stati chiamati Andrea e Andreina in onore della Fiera!!! Con l’arrivo del nuovo anno è tradizione che la prima manifestazione che impegna i nostri volontari sia la rappresentazione della “Natività e dell’Adorazione dei Magi” che si tiene nel giorno dell’Epifania, con il corteo che parte dalla suggestiva scenografia di Piazza Alta e termina all’interno della Chiesa di Sant’Eufemia con il bacio al Bambin Gesù. In seguito il corteo si sposta in Piazza Manzoni dove i figuranti sono accolti da numerosi spettatori per la replica della recita dove i nostri volontari offrono al termine tè caldo e panettone per augurare un buon anno a tutti i presenti. Chiusi i lavori della fiera i nostri volontari, la vigilia di Natale, hanno allestito in piazza Manzoni uno stand natalizio per lo scambio degli auguri, offrendo ai più grandi panettone e vin brulè mentre ai più piccoli caramelle e palloncini e la compagnia di Babbo Natale. Fiera di Sant’Andrea 2015 9 Chiuso il periodo delle feste natalizie i nostri volontari senza un attimo di riposo già si mettono in moto per l’organizzazione delle manifestazioni estive con una piccola pausa nel mese di maggio per partecipare insieme ad altre associazioni alla giornata “Expo Champions Tour” organizzata dall’Amministrazione Comunale. Anche quest’anno nel mese di giugno ad Oggiono è arrivato il country con una festa di tre giorni che ha richiamato centinaia di appassionati e curiosi con qualche novità rispetto all’anno precedente. Il ristorante, allestito dai nostri volontari, anche per la seconda edizione, ha proposto menù tipico americano per tutta la durata dell’evento. In questa seconda edizione, partita il venerdì sera e terminata la domenica sera, è stato proposto nelle giornate di sabato e domenica, grazie alla collaborazione delle “Scuderia del Principe”, il battesimo della sella per i più piccoli. Sono stati allestiti stand tipici country e le serate sono state allietate da musica dal vivo rigorosamente country con l’animazione del gruppo “700mt sopra il cielo”. 10 Ul Feron de Ugion Come ogni anno nel mese di luglio sono stati promossi spazi musicali all’interno della manifestazione “Estate Oggionese” organizzata dall’amministrazione comunale. Nella prima serata si è rinnovata, come ormai succede da diversi anni, la consolidata collaborazione con “StendhArt Danza Recitazione show” che ha portato in scena la sua opera “Stendhart channel”, spettacolo ballato e recitato sul mondo della televisione che è stato accolto con grande entusiasmo e partecipazione. La seconda serata invece è stata dedicata, come da tradizione, al ballo liscio in piazza con musica dal vivo grazie al complesso “I ragazzi del Lago” che con la loro musica hanno fatto ballare gli spet- tatori fino a tarda ora. Infine nella terza serata è stato dato spazio a un nuovo genere musicale, più rock. Con l’arrivo delle vacanze estive la nostra associazione ha riproposto, alla fine di luglio, la terza edizione di “Oggiono in fermento rock & beer fest” con qualche novità cercando di pensare ai giovani, ai più piccoli e anche ai più grandi. La manifestazione per la prima volta si è svolta su tre serate e ha proposto varie scelte musicali passando dal tributo ai Nomadi, alla musica anni ’70 e ’80 per arrivare fino alla musica rock: tutto rigorosamente dal vivo. Inoltre nelle giornate di sabato e domenica è stato pro- posto in collaborazione con “Happy Hour centro cinofilo”, un piccolo spettacolo di agility dog che è stato molto apprezzato dai visitatori più piccoli. Infine, dopo un meritato riposo, ecco arrivare col mese di settembre una nuova collaborazione con il Moto Club di Erba in occasione dell’ultima prova del “trofeo Mototour Lombardia”. Poi la partenza dei lavori per l’organizzazione della 401 edizione del “Fierone” dove la Pro Loco vi aspetta come ogni anno numerosissimi !!! Patrizia Valcich Fiera di Sant’Andrea 2015 11 La Gesa de Ugion La Gesa de Ugion lè fada de sass, sass in volt e sass in bass, sass de föra sass de dent, sass de sura sass de sòtt, e ul secrista el capés piò negott! Sass söl tecc e ul paviment, sass perfina in San Lurenz! Sass purtaven söl carett per fa la Gesa del Lazzarett! Sass in cima al campanen, che un brött de le burla giò, gheva vent, gheva saett, sura la crapa di pôr dunett! che in Paradis adess van a spass, per culpa de la Gesa... fada de sass! a cura di Giorgio Magni “Detti...Ridetti... Stradetti!” Uéì, t’el set che a vutant’an se po’ piô pizzigà i tusann? La cativa lavandera, la tröva maî la giüsta prea! A San Bartulumê, l’inghüria lè buna de lavà i pê! A Santa Caterina, mena la vaca a la casîna! Tre donn e un cô de aj... ul mercâ le bell e faj! Son del partî del fular maronn: mangià, bef e fà ul lazzaròn! Quant se mangia... gaudamus; quant se paga... suspiramus! Quant se ghà famm, anca la pulenta la pâr salamm! Ohhh Signur varda giò te, perché se vardi sò me... te vedi i müdant! A conclusione: Tött i can menen la cua... tött i cujonn... disen la sua! “ahhh, mé o dej negott !!!” 12 Ul Feron de Ugion a cura di Giorgio Magni “Uei Giüsepp... va un pô piann!” Mé, l’oltra sira, in dé l’ost e son nâ ma gh’evi i sacocc ch’i even pròpi sfundâ! E gh’evi vôia de bef a gran vuluntà ma... sevi a bulèta, a bulèta sparâ! E trövi un amis e ghe disi: “Giuan, famm un piasè, imprestem cent franc, te giüri, t’el dô duman...” Ma, el me respunt, stu brôtt vilan: “seee... duman! Uei Giüsepp... va un pô piann!” Alura vô a l’usteria Per beven un mezz! Ghe fô: “Damm ch’el püse bonn! E, stu lavatif el se met dedrê del bantcòn: “Se te vôtt bêf... föra i danê... che de ciavâdi... no ciapâ asê!” “Ma se fidet mia? T’el paghi dumann!” “seee... duman! Uei Giüsepp... va un pô piann!” Alura e vo a cà, cumpagn d’un locc! Apena so dent, la mia dòna la fa: “Uei Pepp!... set giamò ciocc?” “Porca miseria! Ah, mé... son ciocc? E so a secc cumè un balabiott! Vegnem visén che te dô un pizzigott!” E le la respunt: “Se te me tuchet, o brött ganasa, te dô un slavigiott che te spachi la facia!” Mogiu mogiu, cul cör a brandell... e vo in cüsina e me tachi al sidell! La mia dona, sta brüta barbuna, la fa: “Ecu! Bef l’acqua! lè fresca e lé buna! Se go de fa... se go de dè... lé mei bef l’acqua pütost che muré! Alura vo in lecc, a secc, cumè un tulipan! A un certo punto, la mia Mariett... Uei... la slunga un pó i mann !!! La me tampina, ma me, amò rabiûs, la fô de nustrann! “Uei Mariett, va a un po piann! te me da l’acqua? E giüghem, forsi... dumann !!!” a cura di Giorgio Magni Fiera di Sant’Andrea 2015 13 «Una foto non scattata, è un ricordo che non c’è!» Questa pubblicità Kodak ebbe la geniale illuminazione di sintetizzare in una minuta frase, una realtà che attraverso fotogrammi, continua a testimoniare e ad emozionare. Infatti credendo proprio nella capacità di trasmettere suggestioni, si desidera proporre la mostra “Oggiono in bianco, nero, poco colore”. Le foto scandagliano, analizzano, immortalano, rendono partecipi di un viaggio antico, tra passato e presente. Esaltano bellezze paesaggistiche e naturali, le architetture dei paesi, illuminano di nuova vita gli antichi mestieri ed onorano quei volti, ritratti, così vissuti, così intensi nei quali abbandonarsi per ritrovare le proprie radici. Il palcoscenico di queste tappe di viaggio visive è l’area di un capannone, quello dei fratelli Donadeo, ancora una volta protagonista di nuovi modi di proporre ed usufruire dell’arte, nelle sue forme più variegate. Nel susseguirsi delle immagini un po’ dimenticate del nostro paese, è normale riscoprirsi condizionati da 14 Ul Feron de Ugion un nuovo modo di vivere esperienze individuali che entrano in gioco e danno origine a nuovi sentimenti. È proprio suscitando reazioni emotive, stimolando associazioni, richiamando l’attenzione che le immagini si rivelano nel loro più alto potenziale elemento di comunicazione: la memoria che viaggia nel tempo, si ferma, si mette in posa, si mostra, ci emoziona. MERCOLEDI’ 21 OTTOBRE ore 20.30 presso la sala convegni B.C.C. dell’Alta Brianza in Via Lazzaretto proiezione del Film “TE LA DO ME LA MERICA” del regista Mattia Conti e presentazione della mostra fotografica “Oggiono in bianco, nero, poco colore” DOMENICA 25 OTTOBRE ore 10.45 presso ditta Fratelli Donadeo Via Leopardi, 45 taglio del nastro alla presenza delle autorità civili e inaugurazione della mostra fotografica “Oggiono in bianco, nero, poco colore” fino alle ore 18.00 apertura mostra fotografica, visita alla fabbrica e allo spaccio ditta F.lli Donadeo LUNEDI’ 26 OTTOBRE dalle ore 10.00 presso ditta Fratelli Donadeo Via Leopardi, 45 alle ore 18.00 apertura della mostra fotografica “Oggiono in bianco, nero, poco colore” Questo è il messaggio che l’associazione UNIVERSITA’ DEL MONTE DI BRIANZA con il GRUPPO FOTOGRAFICO RICERCA E PROPOSTA in collaborazione con la PRO LOCO e la tessitura FRATELLI DONADEO, desiderano inviare a tutti coloro che visiteranno questa mostra dove il tempo passato si ricongiunge al presente e continua ad affascinarci. Ecco come UNA FOTO, TANTE FOTO SCATTATE, SONO TANTI RICORDI... CHE CI SONO! L’apertura della mostra fotografica seguirà all’inaugurazione del FERON di Oggiono, Domenica 25 ottobre alle ore 10 e 45 presso il piazzale espositivo di Viale Vittoria. In occasione della Mostra, il Sig. Franco Donadeo gentilmente accompagnerà i visitatori a conoscere la fabbrica e lo spaccio interno. Università del Monte di Brianza Vi aspettiamo numerosi. Fiera di Sant’Andrea 2015 15 La Giöbia o Gibiana o Giübiana Giubiana: strano nome le cui origini ed il cui significato è tutt’ora incerto. Si pensa addirittura abbia origini celtiche; viene associato anche al Giovedì (in piemontese gióbia). Per trovarne le origini, vengono addirittura scomodati gli dei dell’Olimpo: Giove e Giunone! Insomma, quesito ancora aperto, e forse è bello così: non essendo una questione importante ma puramente legata al folklore, ognuno, se vuole, può fantasticare e dare il significato che desidera a questa ricorrenza! Rimane comunque il fatto che l’ultimo Giovedi di Gennaio è tradizione accendere falò e bruciare un fantoccio dalle sembianze umane, nella maggior parte raffigurante una donna alla quale vengono attribuite diverse identità: 16 Ul Feron de Ugion donna con una gamba lunghissima che spaventa gli uomini intenti a mangiare risotto o castellana traditrice per amore o anche simbolo purificatore e propiziatore di buoni auspici riguardanti il raccolto, il buon andamento della stalla , la salute degli uomini ecc. ecc. Da buoni italiani, anche questa è un ottima occasione per incontrarsi e festeggiare: in alcuni paesi si usa mangiare risotto, in altri una bella busecca, salsiccia o cibi che normalmente non sono di tutti i giorni. Da noi si usa o meglio, si usava, quando le ultime scintille del falò acceso dai “grandi” avevano smesso di salire verso il cielo, riunirsi nelle case e trovare pronte le ca- Canti delle “Filandere” stagne secche bollite (i castegn bianc!), mangiarne una bella scodella con aggiunto un po di latte freddo! Vera prelibatezza condita con l’allegria generale dovuta anche a generosi bicchieri “de nustranel”! “Nustranel” solo per gli uomini: le donne e i bambini bevevano latte o l’acqua usata per bollirvi le castagne. Nell’atmosfera, un poco surreale che si veniva a creare, era bello sentire vecchie storie raccontate, con quell’aria di mistero, per la gioia dei più piccoli. A volte “i grandi”, scivolavano nella volgarità o nei doppi sensi, ma venivano subito zittiti dalle occhiatacce delle donne presenti a protezione del decoro e dell’ingenuità dei bambini che, attenti ma già preda del sonno, non volevano abbandonare la gioiosa magia della serata. Anche per il gruppo delle Zabette è stato scritto un copione dal titolo: “Storia di Giubiana”! Copione, tra l’altro mai rappresentato, che prendeva spunto dalla condanna al rogo della castellana che per amore aveva tradito il proprio paese! L’introduzione allo spettacolo, nello stile dei cantastorie da cortile, recitava così: “La storia di una donna vi voglio raccontar, che è morta sopra un rogo per non tradì l’suo amor! Lè morta per la colpa di un uomo traditor La seva inamurada e gli ha donato il cuor! Oh donne che ascoltate attente agli ingannator! Attente belle donne a chi donate il cuor!” Me son maridada prest per na piö in filanda Me son maridada prest per na piö in filanda Me son maridada prest per na piö in filanda Adess che go ul maré, e vo in filanda nocc e dé! Me son maridada prest purtà piò i zôcul Me son maridada prest per purtà piö zocul Me son maridada prest per purtà piö i zòcul, adess che go ul marè, porti i zòcul nocc e dè! ... e per far passare fame e la fatica, cantavano: – ed alle cinque in punto si sente mormorar sono le filandere leri lelà, che vanno a lavorà! e volta rivolta, poi torna a rivoltar, sono le filandere leri lelà che vanno a lavorà! ... e ancora: – Ferma ‘l rudón ghe giò ‘l zentón Ferma ‘l rudón ghe giò ‘l zentón, e la filanda la filanda lè ‘na presón e la filanda la filanda lè ‘na presón! A cura di G. Magni È un po’ fuori tempo parlare ora della Giubiana, ma in questo contesto, dove tutto quello che è tradizione è bello ricordare, mi è sembrato giusto parlarne, e fare tanto di cappello a quei paesi che continuano la vecchia tradizione della povera castellana di nome Giubiana! Giorgio Magni Fiera di Sant’Andrea 2015 17 I Brasilanti Partono ’e bastimente Pe’ terre assaje luntane, Cantano a buordo: Sò napulitane! Cantano pe’ tramente ‘O golfo già scumpare E ‘a luna ‘a ‘mmiez’ô mare ‘Nu poco ‘e Napule lle fa vedè. In una delle più belle canzoni napoletane è tutto il dramma, il dolore, la nostalgia di chi, in cerca di un futuro migliore, è costretto a lasciare la propria terra, le radici alle quali tutti, bianco, giallo o nero che sia, ci sentiamo legati: paesi e visi familiari che ci danno sicurezza, ricordi, luoghi e soprattutto affetti, che al momento del distacco, sembra spezzino il cuore. Tutti partivano sognando un avvenire migliore, per sé e per la propria famiglia. Forse cercavano l’affrancamento da una vita di sacrifici ed umiliazioni. Restava in fondo al cuore, sempre, la speranza del ritorno! E’ appurato che dalla nostra terra dalla fine dell’800 fin verso il 1960, in migliaia sono partiti in cerca di fortuna, o per lo meno di un’esistenza dignitosa. In genere ai migranti erano riservati lavori umili e massacranti, svolti sempre con grande dignità. Purtroppo, molti videro le loro speranze naufragare a colpa delle difficoltà di inserimento in un contesto troppo diverso al quale erano abituati. Molti persero la vita nelle 18 Ul Feron de Ugion miniere o tra le foreste e le paludi malsane di terre da bonificare in Brasile o in “Merica” o negli altri paesi bisognosi della nostra mano d’opera! I più deboli, rotti dalla fatica e dalla delusione si persero tra lo sconforto, il bere, e la malavita. Di altri non si seppe più nulla. Forse, lontano da tutti gli affetti, si erano fatti un’altra famiglia. I più fortunati tornarono con qualche soldo, frutto comunque di inenarrabili fatiche e privazioni. Non solo dall’Italia del Sud partirono i nostri nonni ma da tutte le regioni d’Italia: dal Veneto e dal Piemonte, dal Friuli e molti anche dalla pur operosa e relativamente “ricca” Lombardia. po di Villa Vergano ed al taglio della canna da zucchero la coppia di Oggiono. Sappiamo che la famiglia di Villa Vergano trova alloggio presso la piantagione, in una capanna di paglia. Anche dalla nostra bella Brianza molte famiglie se ne andarono e, sentite sentite, anche da Oggiono e dai paesi vicini! Il nuovo adattamento, lingua diversa e i rumori della foresta, soprattutto la notte, rendono difficile e piena di incubi la vita delle bambine. La presenza di gente di colore, mai vista e neppure immaginata, fu per loro una vera sorpresa. E questa è cronaca vera. Due famiglie, una di Oggiono, freschi sposi, e un’altra coppia di Villa Vergano, con quattro figli, si conobbero al momento dell’imbarco al porto di Genova. Destinazione: il Brasile! Subito, come normale, fecero amicizia: la sensazione di sentire la propria parlata, il sapersi vicini di casa attenuò leggermente il senso di smarrimento e la paura dell’incognita che li attendeva. Genova… e già arrivarci era stata una grande avventura: a bordo di un carretto, con pochi fagotti zeppi di abiti e cibo che sarebbero serviti per l’inimmaginabile avventura che li attendeva. Al capofamiglia, uomo forte e di indubbio ingegno, viene in seguito affidato il posto di capo squadra per la raccolta delle banane. Purtroppo col tempo, il cibo scarso, il clima malsano incominciarono a farsi sentire. La madre, il padre e l’unico figlio maschio, morirono in breve tempo assaliti dalla malaria. Il mare sconfinato, Il Bastimento, la folla... meraviglie al dà della loro immaginazione... poi, la brutta realtà di quello stanzone semibuio, da condividere con centinaia di sconosciuti, tra il pianto disperato dei bambini, le imprecazioni ed il gridare dei grandi, l’aria malsana e greve di cattivi odori. Il Mare burrascoso che non dava tregua a quegli stomaci abituati coi piedi ben fermi sulla solida terra. Un mese intero durò il viaggio: un mese da inferno. Le nostre due coppie, di Oggiono e di Villa Vergano, appena sbarcati in Brasile (in quale porto non sappiamo) vengono destinate, in una piantagione di caffè il grupFiera di Sant’Andrea 2015 19 Rimaste sole le tre ragazze, non avendo fonti di sostentamento, si affidarono alla famiglia amica di Oggiono. Nel frattempo erano diventati genitori di un maschio e di un femmina. Da buoni compaesani non le abbandonano e dopo traversie, tramite il Consolato Italiano, delusi e più poveri di prima, tutto il gruppo fece ritorno in Italia dove, si pensa, ripresero i loro lavori da contadino. Mi piace credere che nonostante costretti a ricominciare la dura vita di un tempo, non ebbero rimpianti per aver lasciato quelle terre inospitali che, per un momento erano state fonte di speranza ma che, sconfitti, dovettero abbandonare. Dovete sapere che quando ragazzino frequentavo la sua casa, spesso e volentieri la vedevo in qualche angolo fumare un sigaro toscano. Al nostro ingresso si affrettava a spegnerlo e nasconderlo nella tasca del grembiale. Mi spiegarono poi che, quando stava in Brasile, l’avevano abituata, fin da piccola, a fumare per tenere lontano le numerose zanzare e la malaria. Forse per questo la nostra coppia di Oggiono ritornò sana e salva da quella brutta avventura? Di certo qualche anzianetto, come me, la ricorda ancora: alta magra, vestita in nero. Si chiamava Liberina, detta “La Brasilanta”! Ho cosciuto personalmente la figlia della coppia oggionese, nata e battezzata a Santo Spirito e mentre scrivo queste righe, mi viene una domanda. 20 Ul Feron de Ugion Giorgio Magni Come eravamo... Fiera di Sant’Andrea 2015 21 Appellativi di paese OGGIONO i Spess siccome ritenuti superbi, anche: i Scuri de Ugionn IMBERIDO i Auca’tt ANNONE BRIANZA i Maja Peverascia MOLTENO i Pantanej o anche i Ludurfi DOLZAGO i Gusatej ZONA DELL’OGGIONESE SIRONE i Barinatt o anche Ravanej o Buasciuni BRIANZOLA i Maia Cazzöla ERBA i Bej o i Sciuri CIVATE i Curtelatt (tutto un programma) ELLO i Matej SUELLO i Buê Oggi ci fanno ridere questi soprannomi, ma un tempo, quando la rivalità tra paesi confinanti era molto accesa, l’essere chiamati con questi appellativi, poteva considerarsi un offesa e, molto spesso era ragione di liti e pestaggi che, a volte, lasciavano i contendenti di ambo le parti abbastanza malconci. Se poi di mezzo c’era qualche ragazza, allora la disputa si faceva più accesa, ma poi... come nelle più belle fiabe, finiva così: “OH MAMA MIA LA SPUSA LE’ CHÈ, FEC ALEGRIA, FEC ALEGRIA, OH MAMA MIA LA SPUSA LE’ CHÈ, FEC ALEGRIA CHE INCÖ LE’ ‘L SO DÈ...” a cura di Giorgio Magni 22 Ul Feron de Ugion Punti di riferimento della Fiera MAPPA DEL PAESE DI OGGIONO CON I LUOGHI DI INTERESSE DELLA FIERA 1) Spazio espositivo Fiera del Bestiame e delle Macchine Agricole 2)Ristorante, bar e punto di ritrovo, sotto la tensostruttura 3) Bancarelle di vendita dei prodotti locali tradizionali 4) Sala convegni BCC dell’Alta Brianza 5) Mostra fotografica presso Ditta Fratelli Donadeo Fiera di Sant’Andrea 2015 23 2015 Con quest’anno l’opuscolo è giunto alla sua decima edizione e siamo lieti per il gradimento che negli anni ha sempre riscosso. Il nostro impegno è di offrire ai visitatori della “Fiera di Sant’Andrea” e a tutti i nostri concittadini un libretto in grado di trasmettere un poco di allegria con qualche storiella, un po’ d’informazione e qualche nota di approfondimento storico. Un’iniziativa dovuta perché amiamo Oggiono, il nostro paese, con la sua gente, il suo ambiente naturale, il paesaggio, il suo bel lago, le sue tradizioni, il centro storico... e crediamo che queste ricchezze meritino di essere sempre più valutate ed essere tenute in considerazione! RINGRAZIAMENTI Libretto realizzato dai volontari della Pro Loco Oggiono. Testi: Giorgio Magni e Patrizia Valcich Foto: Gruppo fotografico “Ricerca e proposta”, Patrizia Valcich e Giorgio Magni Grafica, e Impaginazione: Andrea Folci Stampa: Tecnografica Cantù Visita il nostro sito! www.prolocooggiono.it [email protected] seguici anche su FACEBOOK! Contatti con espositori e sponsor per inserzioni pubblicitarie: Marco Rusconi, Nicolò Corti, Silvano Ravasio e Claudio Gusmeroli. La Pro Loco è particolarmente riconoscente e ringrazia per il patrocinio concesso: Regione Lombardia, Padiglione Italia Expo Milano 2015, Provincia di Lecco, Comune di Oggiono, Parco Monte Barro, U.N.P.L.I. e tutti i suoi sostenitori che anche quest’anno hanno sponsorizzato l’evento. UN PARTICOLARE RINGRAZIAMENTO A: > CLUB FOTOGRAFICO “RICERCA E PROPOSTA” > UNIVERSITA’ DEL MONTE DI BRIANZA > CORPO MUSICALE “MARCO D’OGGIONO” DIRITTI RISERVATI - RIPRODUZIONE VIETATA